Il capitalismo ha i secoli contati - Presentazione del libro di Giorgio Ruffolo

Bene buona sera
Sono Mario Artali e vorrei aprire un po'questa serata
Che come è noto è attorno
Al libro all'ultimo libro di Giorgio Ruffolo il capitalismo è secoli contati
E attorno su per cui stasera ci siamo incontrati purtroppo io devo dare una notizia che credo questo ormai sia confermata sapevamo che c'aveva c'erano dei problemi circa l'arrivo del Ministro Tremonti ma
Non lo vediamo e quindi sappiamo che era impegnato contro il programma originario oggi a Roma in
Tato al Quirinale quindi
Perché come voi potete immaginare data la situazione
Non solo quella economica generale del Paese e del mondo siamo fiaccolate ecco ma
Per Roberto mi pare molto buona la battuta del di Roberto Mazzotta non so se l'avete sentito tutti diciamo che è volato a Roma
Con allusioni evidentemente piuttosto trasparenti al mezzo a un mezzo di trasporto che è anche un problema piuttosto noto
Quindi do per scontato che non arrivi
E tutti c'aveva sostanzialmente preavvertito di questo
E pur mi spiace ma come voi sapete questo è un rischio
Che si accetta consapevolmente quando si ingaggiano star di quel livello soprattutto nel corso di eventi e di vicende come quelle
Che sono in corso oggi ma
Penso francamente anche se è chiaro poi troveremo un modo
Guido
Tremonti ovviamente Giulio Tremonti con Giulio Tremonti abbiamo avuto anche in passato rapporti di tutti i tipi
E quindi non non mancherà il modo soprattutto Giorgio Ruffolo io per ragioni per ragioni che non sfuggono per ragioni che non sfuggono all'attenzione all'attenzione di larga parte del pubblico
Quindi penso che avremo occasione di recuperare un incontro che a me sembrava molto interessante sul libero ma
Il libro come voi
Note libro ha un grande valore di per sé io me lo sono letto me lo sono letto a fondo più volte ormai
Francamente lo consiglio a tutti la prima parte è innanzitutto
Una storia economica
Come raramente la somma una vecchia passione per la storia e quindi anche per quella economica
Credo aver letto molti libri di storia ma normalmente anche i libri di storia più preparati quando
Uno cerca di capire poi magari crescendo lavorando e facendo poi lavorando nell'impresa la voglia di capire cosa succedeva nell'economia viene anche se magari non l'avevamo quando eravamo a scuola
Il novanta per cento degli storici ne sa poco e tende a scriverne poco o
Come dire se la cava con qualche frase di circostanza o poco più quello di Giorgio è un bellissimo libero di storia economica e quindi a parte poi la parte
Di straordinaria attualità che la seconda e su cui credo poi si concentrava in larga parte il dibattito in cui Giorgio
Fa in anticipo tra l'altro che quando è uscito il libro c'erano solo i primi segnali di quello che poi sta avvenendo libro
Già da un po'che è stato pubblicato e
Quindi era in anticipo e infatti leggendo lo qualcheduno denominate detto beh forse un po'pessimista e pessimista in anticipo
Qualcheduno oggi pensa che si è mai sia stato ottimista
Ho sentito Mario anche qualche tuo autorevole interlocutore Giorgio che hai cominciato a mettere in discussione questa questione dei secoli contati
Perché qui la storia può è molto semplice sui secoli contati naturalmente c'è chi pensa che nella storia dell'umanità cambi tutto ma quello che non può cambiare
L'economia e quindi a questo punto il capitalismo che evidentemente un errore tragico drammatico una storia dell'uomo cambia tutto e quindi come
Tutto è cambiato il tutto ha un inizio a
Uno sviluppo e poi ha una fine
Anche
Il capitalismo una fine l'avrà non è pensabile che
La storia dell'umanità sia sempre e solo contraddistinto corda capitalismo e libero di Ruffolo e molto realista su questo però da un lato ci richiama questo dall'altro riconosce una cosa ovvia se volete che oggi però il capitalismo non ha competitors
Non è che oggi c'è un'alternativa capitalismo
E tuttavia e tuttavia anche qui molte volte noi nella nostra
Come dire fretta
Non riprendo riflettiamo su alcune questioni l'umanità ha avuto una civiltà quella agricola che è durata dieci mila anni e che è in fase di estinzione come come vediamo tutti in tutto il mondo
Una civiltà agricola
La civiltà del capitalismo Giorgio
Anticipandolo a anche alle prove dal come richiami prove d'orchestra ai tempi
Lampi parla di cinque secoli sia un po'più rigoroso e non aspetta solo e non si accontenta le prove d'orchestra ma
Vuole l'orchestra
Funzionante parla constata che il capitalismo cioè dalla fine del Settecento
Quindi non è che stiamo parlando di due o tre secoli nella storia dell'umanità e quindi è prevedibile che qualcosa succeda
E lì si apre
Una fase
Del libro interessantissima perché Giorgio attenta come dire una impresa
Che è sempre molto difficile ma secondo me che l'unica che si può fare in questi casi e come dire mescolare il rigore scientifico con la fantasia
Cioè nel senso mescolare il rigore quindi sui fatti dati e li ci sono dati infatti in questo libro come raramente io ne ho trovato in giro
Dati e fatti e anche però il tentativo di
Incominciare a individuare le evoluzioni poi però io qui mi fermo perché sennò
Seno o no resta moltissimo da dire ma non voglio spingermi oltre
Vorrei semplicemente ora dire che va be di Giorgio Ruffolo credo che non abbia visione vediamo di presentazioni no
A me è capitato di vederlo
Da tanti anni qualcheduno dice ahimè ma per il fatto che
Lei me lo diciamo tutti e due riguarda il fatto che non siamo più così giovani in tutte le vesti possibili
Quando ci siamo conosciuti io facevo politica attiva mi faceva il mestiere di altissimo al direttore generale la programmazione faceva
Con
Avevamo in comune amico un grande Ministro che è stato Giolitti era il ministro del Bilancio
Parlare di Giolitti qualche volta sembra di parlare piana di si confondono Antonio Giovanni cioè quindi si confonde Giolitti noto a tutti nella storia d'Italia mera elementare invece con l'altro Giolitti che ancora
Che anziano ma vivo perché è una delle belle notizie che chi l'ha perso di vista che Antonio Giolitti resistere system validamente
Quindi stiamo parlando di anni lontani poi Giorgio ha fatto il ministro ha fatto il deputato ha fatto il ministro ha fatto e ma soprattutto non ha mai perso il vizio di scrivere
Di ragionare innanzitutto e chiunque abbia lavorato con lui sa che ragiona e districare e quindi stasera insieme a noi non vi sto a citare i libri che ha scritto perché non è il caso
Ne ha scritti così tanti dettato elenco sarebbe molto lungo ma soprattutto scrive
E scrive molto bene ma perché si sforza di riflettere attorno a quello che succede non si accontenta di quello che succede
E quindi non credo che bisogna
Ancora meno presentazione ovviamente a Milano c'è bisogno da Roberto Mazzotta che è il Presidente come tutti sapete di questa banca
A me capita
Di lavorare quotidianamente con lui
Ma crea anche lui come dire ha una storia è stato credo che ci conosciamo da quando
Eravamo tutti e dei dirigenti locali di due partiti grandi partiti della coalizione di centrosinistra quella vera di un tempo c'era la Democrazia Cristiana lui Partito socialista io
E
Anche Giorgio e anche
Roberto
Ha avuto come voi sapete tutte le esperienze politiche di ministro di vice segretario democrazia cristiana ma poi sempre dalla Cariplo alla banca di persona estremamente attente competente
Nei fatti economici lo questo è un dovere ovviamente anche se non è una presentazione perché non ne hanno bisogno ma diciotto lineare anche il perché
Delle scelte che abbiamo fatto questa sera per discutere e che sono molto francamente
Questo valeva ovviamente vale per quando ci sarà anche con Tremonti persone competenti sulle questioni economiche ma anche con passione politica
Perché quando si va
Alla storia dei destini di tutti noi dell'umanità
Di dell'umanità
Non basta la competenza tecnica io ritengo tutta la vita
I tecnici sono un fatto fondamentale ma quando si tratta di decidere dove si va non basta la tecnica occorre anche una visione più larga e anche delle scelte difficili ma che ciascuno di nuovi fa
Con la proprie convinzioni profonde però detto questo
Io vorrei chiedere
Non a Giorgio di esporre il suo libro ma vorrei chiedere a Roberto Mazzotta di
Dirci che l'ha letto l'ho studiato la esaminato a fondo
Di raccontarci Lori un po'il libro di
Di
Di Ruffolo e naturalmente di cogliere l'occasione per farli delle osservazioni delle critiche avere domanda delle questioni in modo da entrare un po'direttamente nel merito che la vicenda se si è d'accordo Roberto di cedere la parola
Ma innanzitutto ringrazio Mario rivolgo un saluto cordialissimo B tanto Ruffolo che è venuto qui a Milano e ci ha fatto questo regalo e poi a tutti amici presenti
Beh certamente la mancanza di Tremonti fa perdere parecchio del sale della serata
Perché devo dire la persona sale ne ha sempre di suo poi collegare sale suo colossale dei tempi veniva fuori una cosina abbastanza accattivante quindi mi spiace per il pubblico perché
Questo ci viene un po'a mancare poi sarebbe stata una cosa molto diversa volto Bellina devo dire
Mettere a confronto un bel personaggio della cucciolata socialista dell'epoca Reviglio con un socialista doc come l'amico Ruffolo credo che sarebbe stata una cosa divertente perché è vero che i tempi cambiano tutto
Ma è sempre molto interessante capire che cosa sia e che cosa no
Però sono questa cosa non l'abbiamo non l'abbiamo fatta quindi bisognava cercare di rimediare
E quando magari sarà possibile approfittando di uno dei lunedì di presenza abituale di Tremonti a Milano magari recuperare recuperare questa cose
Io sto confronto qui Sirsi tenevo a volte a non averlo fatto mi spiace parecchio ecco pervenire alla mio piccolo compito di stasera
Piccolo però gradevole graditissimo
Ma io devo fare una cosa che non si fa mai è un'altra che si fa sempre quella che non si fa mai io posso dire che il libro l'ho letto in generale nelle presentazioni i presentatori del libro Chissano su questo argomento
E cercano di saccheggiare l'indice
Io francamente edicola l'ho letto me lo sono letto bene
E posso fare la cosa che si fa sempre a raccomandare a tutti gli amici presenti di prenderlo e di metterlo questa volta una è una raccomandazione sentita perché il libro è molto gradevole e dentro ci sono tante cose che aiutano a capire
Il solito un libro che aiuta a capire una è una buona intrattenimento
Il libro scorre la storia
La lunga storia la distingue in epoche
E racconta quello che è successo nell'epoca dell'egemonia iberica di quello olandese di quella britannica di quella americana poi più poi
C'è una parte finale nella quale si parla
Dei fenomeni che stanno capitando quindi la finanziarizzazione
E ci siamo proprio nel bel mezzo tra l'altro quel capitolo fa un'analisi
Dei problemi e delle situazioni si pone ogni tanto una domanda ma come che sta in piedi sta cosa
E che cosa succederà quando non starà in piedi più
Poi si fa accompagnare da una citazione ripetuta di Braudel che
Diceva e sosteneva che
Nei secoli iberico
Olandese
Britannico
Americano
L'epoca della finanziarizzazione aveva crediti finanziari e coincide con il
Con nella conclusione di questo secolo
E allora siccome questo è stato vero con la conclusione del ciclo iberico
Quanto usarono male l'argento americano con quello olandese poi con quello britannico che peraltro ci mise dentro anche una guerra mondiale qua sta il cavo che questa è una norma non rappresenti un precedente
Significativo ecco
E naturalmente poi
Ruffolo ci dirà
Se secondo lui questo patatrac questo grande grande bailamme in all'interno del quale stiamo vivendo
Segnala
Tante cose ma per caso segnala anche un elemento di conclusivo o una fase conclusiva
Se non di conclusione del secolo certo del secolo americano certamente una
Una un passaggio d'epoca
Nella nella costruzione della egemonia complessiva americana tenendo presente che egemonia
Complessiva credo credo l'argomento
Io ricordo che
Una volta
Chiesero al più famoso dei governatori della banca di Banca centrale
Rita Annika
E mi chiesero
Come mai si era stata questa incredibile stabilità della sterlina
Dal dopo Napoleone fino praticamente I tempi suoi cui lavorava prima della prima guerra mondiale quindi era quasi cent'anni
Questo signore rispose in tre minuti quando mi chiedono quali sono le ci spieghi quali sono le condizioni era uno che sta facendo un libro
Quali sono le condizioni reali che possano spiegare questa stabilità incredibile di rapporto fisso con loro della sterlina per tutto questo periodo che ha attraversato rivoluzioni crisi
E questo signore non rispose la forza del mercato inglese la stabilità del loro la nostra cultura le cose rispose le cannoniere
Ecco e quindi non è sbagliato
Non è non è non è
Sbagliato pensare che quando si parla di un ciclo evidentemente in questo ciclo ci stanno le cose della moneta le cose della finanza le cose dell'economia reale ma anche le cose della geopolitica
Allora questo un aspetto interessante che io volevo indicare
Perché indubbiamente è utile che
Ruffolo ci dia un po'la sua interpretazione di questo
è un peccato che
Tremonti non ci sia però abbiamo letto qualcosina sia delle sue dichiarazioni e magari anche di quello che lui ha scritto
Indubbiamente chi ha scritto paura e speranza
è entrato in questi argomenti pesantemente
Quindi è un'altra cosa che chiedo Ruffolo
Perché sia per parlarci delle cose che ha espresso qui sia anche per aggiungere qualche cosa perché la presenza dell'autore
Permette di fare qualcosa in più che è uno rispetto ad acquistare libero e anche quella di avere la voce la voce presente dell'autore che si può anche aggiungere qualcosa libero che ha scritto ecco
Tremonti è stato un precursore diciamo così della critica severa
Alla iper finanziarizzazione
Alla critica severa
Alla cosiddetta globalizzazione
Alla critica severissima
Hai I regolatori e banchieri centrali che si sono fatti deliberatamente spiazzare
Ecco però in me ha sempre suscitato un grosso problema non è che
Per caso
Per combattere il mercatismo non rischiamo di tornare a mercantili ritmo ecco secondo me resta è una domanda angosciosa
Non tanto perché chi guida un Paese relativamente marginale come l'Italia possa essere in grado con il suo Pignone di creare disastri ma perché io credo le cattivo opinioni hanno sempre un'enorme capacità di progredire
E quindi volevo chiedere anche all'amico Ruffolo qualche cosa su questa discussione su queste cose che sono state dette
E poi un'ultima considerazione che volevo porle poi se Mario Mauro permette dopo che
Ruffolo avrà detto la sua qualche noticina diciamo così anche in proprio
Mi sarebbe mi piacerebbe fare
Ecco quesito è questo
Noi viviamo nell'epoca che sappiamo
Abbiamo vissuto negli ultimi anni in una situazione opposta
Io penso che ciascuno di noi debba essere terrorizzato dalle mode
Non ce ne ho avuto queste norme rottura di scatole
Di pensare che le nostre arretratezze dovevano essere oggetto di scuse quotidiane
E che si erano le sorti magnifiche e progressive c'era una rappresentazione del bello del giusto del buono che è andata avanti per parecchi anni adesso tutto questo è diventato perfido
Io credo che ci sia
Una posizione inaccettabile di estremismo modaiolo sia nella posizione precedente che in queste
Ecco noi oggi stiamo assistendo per esempio alla demonizzazione programmatica dalla finanza cosa assolutamente stupida
Io dichiaro tranquillamente come responsabile pro tempore di una banca retail
Che quindi è totalmente fuori da questa specie di tempesta generale
Che pensare di demonizzare la finanza e pensare di demonizzare l'allargamento della libertà degli scambi è un errore concettuale
Che io non mi sento di fare bene banca se no no la capacità di gestire strumenti che mi diversificano ricoprono rischio e mi aiutano nella corretta allocazione delle risorse e la finanza è questo
Cioè io credo che sia sbagliatissime no e come tutto sommato
Faccio un esempio smodato somma vedere quante turpe il meretricio e demonizzare le donne uno rischia di darsi una vita tristissima
E come se uno opera nel mondo della produzione dell'economia e demonizzare uno strumento essenziale
Altra cosa che io temo
Certamente tutto sto disastro è caduto per tante ragioni qui sono scritte adesso poi glielo do che ripeterà eccetera eccetera
Però
Noi siamo entrati in una fase di apertura degli scambi e di mondializzazione
Però morde Dio cerchiamo di regolarla di regolamentarla non facciamoci delle camicie talmente strette che sono camicie di forza piuttosto che camicie per proteggersi dal freddo
Però guai a chi pensa di tornare nei confini ma come si fa
Come si fa
Come si fa quando schiaccia un bottone egli accetti sono a trecento mila chilometri di distanza
Pensare di tornare
Allorché cielo
Ecco questo è un altro quesito molto grosso come
Uno dei grandi rischi di tutto questo disastro che sta succedendo in giro
Può essere quello di far trionfare idee sbagliate travestite per sacri rimedi
Torno quello che era poi è sempre stato il mio grande dubbio ed una provocazione Ruffolo Ruffolo come come parte dalla famiglia
Che avrei fatta
Al Giulio se fosse stato qua
Che è sempre stata una grande perplessità quando vedevo la cucciolata socialista io non sapevo mai se conservatore ero io
Se il conservatore ero io
E questo dubbio mi permane
E allora anche questi argomenti fanno parte del tentativo di sciogliere questo annoso dubbio
Ma spero poche risposte e brevemente
Si sente
Vicino
Va bene sì
Beh grazie anzitutto grazie delle parole lusinghiere che ha avuto Mario
Che ha avuto Mazzotta
Grazie anche degli spunti che mi avete dato
E i quali spero di corrispondere brevemente è uno
Di uno subito lo vorrei cogliere quell'in questo ultimo di Mazzotta sulla finanza e sulla demonizzazione della finanza un mio grande amico
Luigi Spaventa mi ha accusato una volta di essere troppo cattivo con la finanza di
Di essere un critico della finanza che dice se dovessimo poi
Veramente seguire
Il pensiero nascosto di Ruffolo dovremmo abolire gli assegni
No
Io gli ho risposto che non aveva un tasso assolutamente questa intenzione quelli che vorrei abolire sì sono gli assegni a vuoto
E mi pare che noi attraversiamo un momento della finanza nella quale
Di assegni vuoto purtroppo ce ne sono parecchi ma vorrei oltre a ringraziare Mazzotta Air tali per le loro parole
Dispiacermi che Giulio Tremonti non sia qui
Mi spiace molto perché
Rischiamo come si diceva di recitare Ambleto senza il principe
E io l'avrei ringraziato di cuore per avere accolto l'invito dell'editoria e discutere del mio libro e soprattutto avrei colto l'occasione per cercare di discutere con lui
Sì insieme delle assonanze e delle dissonanze
Con il suo ormai celebre libero
Sulla paura e sulla speranza che tu hai citato e sul quale ho già avuto modo di esprimermi
Questi due libri li abbiamo scritti in contemporanea
E quindi non ci siamo copiati
Però per qualcuno notando le assonanze tra questi due libri mi chiedeva se ero imbarazzato di queste assonanze ma perché
Non lo sono affatto primo perché come dice come era ricordava Mario pure in età molto diverse abbiamo radici comuni
Che non dimentico
Secondo
Perché queste sue opinioni le opinioni di Giulio Tremonti sono non sono frutto di un pensiero lungo
Sono a me molto note e non di pensate estemporanee
Le assonanze ci sono tra questi due libri e come
Io prendo l'argomento un po'la larga come come a ricordato Mazzotta poco fa con una ricapitolazione storica del colpita Lisma attraverso almeno tre epoca tre epoche quelle nelle quali
Il mercato è il capitalismo stavano fuori della polis
Quelle
Nelle quali
I mercati del capitalismo sono entrate nella polis e quelle nelle quali il mercato e il capitalismo pensano di fare a meno della polis cioè senza
Fuori delle mura dentro le mura senza le mura ed io temo che noi siamo in un'epoca nella quale si tenti dia avere un mercato senza le mura della politica
E del resto questa è un'assonanza con Giulio Tremonti perché lui esprime la stessa
Considerazione il è la stessa paura
Ed è su questo ultimissimo periodo che lui concentra il fuoco della sua analisi e della sua critica sul trionfo di quello che chiama il mercatismo di quello che anch'io chiamo il mercatismo
Le assonanze riguardano soprattutto il giudizio sui disastri ambientali
Sul consumismo dissennato
Ma soprattutto sulla crisi finanziaria
Tremonti è stato uno dei pochissimi a pronosticare
Negli anni nei quali
Il coro apologetico
Si levava sovrastare ogni critica ogni voce critica a pronosticare una crisi finanziaria di grande portata
Assonanza
Anche sulla Convenzione
Sulla convinzione che il fondamento della crisi attuale non è
Propriamente di carattere economico ma è propriamente di carattere morale politico e morale
Per non tacere anche di altri assonanze dell'accordo sulla proposta che in questi giorni proprio Giulio Tremonti ha
Rinnovato di una proposta di un vasto programma di investimenti europeo
Finanziato sul mercato finanziario internazionale approfittando della forza dell'euro che ancora molto
Molto ampia è molto forte
E che potrebbe
Sostenere un grande programma di investimenti nelle infrastrutture nei trasporti nell'energia mi pare che questa
Sono d'accordo anche perché modestamente nel Parlamento europeo fui io e Andrea Manzella
Esprimere e a proporre
Una iniziativa del genere e io spero che questa iniziativa abbia
In
Un un seguito
Quanto poi alla critica del mercatismo per il per ritornare alla critica del mercatismo il mio libro sì sostiene sì sì
Si sofferma soprattutto sulla insostenibilità ecologica e ambientale più di quanto faccia Tremonti ma sempre nell'ambito delle assonanze mi sembra mi sembra particolarmente convergente
Il giudizio sul processo di finanziarizzazione ripeto e sui suoi rischi che stanno drammaticamente emergendo di fronte a noi in questi giorni beh lasciatemi dire a questo proposito
Che io trovo scarsamente decente
La posizione assunta da alcuni dei più autorevoli sostenitori del mercatismo imperante come per esempio l'Economist
Che dopo avere tuonato contro ogni forma di ingerenza statale nei mercati finanziari e nel sacro recinto dei mercati chiedono a gran voce che lo Stato faccia il suo dovere paghi paghi tutto
Come Salvatore di ultima istanza qualunque sia la portata dei sacrifici che ne deriveranno al contribuente
Paghi tutto ma senza pretendere nulla
E quinto non mi pare che sia un approccio particolarmente decente
Anche perché quelli che pagano sono di solito gli incolpevoli non sono i responsabili
Non mi pare che SIT io non credo che coloro che abbandonano istituì
I posti di di di responsabilità e di direzione delle grandi aziende fallite se ne andranno rami indi nella corteo dei disoccupati
E sorprendentemente penso che bisognerebbe avere una
Chiara consapevolezza del fatto che
Oggi lo Stato sta assumendo delle
Dei carichi che dovranno essere portati soprattutto sulle spalle sopportati soprattutto dai contribuenti dai risparmiatori diciamo dalla povera gente
La crisi finanziaria qualcuno la paga non sono di solito quelli che l'hanno provocata
Io credo che Tremonti condividerebbe anzi condivido e sono sicuro questo atteggiamento contro
Come dire le posizioni apologetiche del capitalismo finanziario
Perché il mercato
Direbbe John loc e diventato non una Convenience ma alcune entity non uno strumento
Ma
Un Dio una fede
Mai è stato così vicino il capitalismo all'onnipotenza e alla catastrofe
Così tra mentre molti direbbe alla paura e alla speranza
Questo dilemma
Non è
Di natura quindi economica e soprattutto di natura morale lui ne trae la conclusione di un appello ai valori della tradizione giudaico-cristiana beh io qua devo dire la verità mi muovo fatica su questo terreno
Scherzosamente ho detto che a questo punto Tremonti butta la palla in tribuna
E mi sembra
Glielo avrei detto molto sinceramente un po'arbitrario è un po'astratto questa posizione arbitraria perché a parte la contestabilità del trattino giudaicocristiana mi ritorni ricorda il Marx leninismo
C'è l'Olocausto di mezzo le radici europee sono molto più ramificate
Vanno fino
Alla epoca greco romana
Vanno più
Vicino a noi
Al secolo dell'illuminismo
è per astratto anche perché da quei valori da quei valori giudaicocristiane un po'difficile dico la verità desumere un progetto concreto
Che proprio quel che ci serve altrimenti si rischia
Di
Che restino un'evocazione retorica
Oppure si rischia di peggio si rischia una risposta almeno per me inquietante mi spiego
Dice infatti Tremonti i valori nei quali si identificava la sinistra erano proprio quelli
Nei quali
Si riconosceva una risposta ai drammi del capitalismo
Questa risposta della sinistra si è
Contratta
Contratta in un collettivismo statalistico e fiscale
Oppure si è rassegnata una variante di mercatismo
Oppure
è diventata puramente
Compassionevole
Beh anch'io denuncio questa deriva e non da oggi
Però si tratta di una deriva
Tremonti invece pensi che si tratti di pensa che si tratti di
Una ormai identificazione irreversibile della sinistra col mercatismo questo giudizio io non lo condivido
Io non credo che le parti si siano scambiate per così dire alla destra della sinistra che la destra sia diventata
Manis dico solidaristica della sinistra sia diventata Americhe artistica concorrenziale Sciascia delle Dame
Una sinistra mercati Istica una destra umanistica non mi pare che questo sia il caso e non la vedo così
Mi sembra un caso direbbe un logico di paralogismo per analogia
Il mercatismo della sinistra è una deriva
Quello della destra è un fattore costituente del suo patrimonio del suo patrimonio geologico
Il problema della sinistra è quello di recuperare i suoi valori essenziali che non sono quelli dello Stato che sono quelli dell'eguaglianza la lezione e di Norberto Bobbio
Io direi piuttosto della lotta contro le diseguaglianze la destra è diventata anche essa molto diversa da quella che era tradizionalmente non potremmo dire che la destra e conservatrice
Perché essa è entusiasticamente attirata dalla trasformazioni tecnologiche
Come motori propulsivi della dinamica sociale ma il motore propulsivo fondamentale della dinamica sociale per la destra resta il rapporto di forza tra i gruppi sociali la diseguaglianza
Tra Dio e Marmo una non mi pare che la destra almeno quella che conosciamo abbia compiuto una scelta come dire tremontiana
Il mercato resta infatti la cifra essenziale della sua grammatica
Quella cui stiamo assistendo ad una clamorosa smentita di un neoliberismo cui la destra continuasse a criticare
Come dire degli omaggi rabbiosi
Vedi l'Economist che come dicevo temi soprattutto che teme sopra ogni cosa che
Si approfitti del disastro finanziario per pretendere interventi di regolazione
No lo Stato deve pagare gli assegni a vuoto del capitalismo finanziario punto e basta a questa
E la Bibbia e questi sono i profeti
Ma insomma con chi sta la destra con Cancer come si dice oggi del tutto impropriamente
Che in sé non è mai stato un teorico dei salvataggi o con Reagan né con la Thatcher con Bush e con i suoi petrolieri confligge ma nel contempo i boys di Chicago
Io ho grande considerazione per i valori della destra
In gioventù sono stato Balilla
Purché questi valore siano autentici non combinati in combinazioni eterogenee
Come hanno fatto certi disinvolti finanziare finanzieri
Combinazione eterogenee del rischio altrui
E rivenduti per quello che non sono sono convinto che l'anti mercatismo di Tremonti si è autentico
Dico di più io lo preferisco di gran lunga al mercatismo mimetico di una certa
Sinistra come la chiamo io una sinistra di destra
Ma non ne vedo tracce nella destra vera reale e concreta
E il pericolo di questa contaminazione sta in quella cosa molto attuale che si chiama
Populismo
Contrariamente a Tremonti che invoca il ritorno dello spirito pubblico e della politica della responsabilità del dei mosso dice proprio così
La maggior parte dei suoi attuali amici a cominciare dai più autorevoli continuano a prodursi nella dannazione del Faust politico
E nella esaltazione del privati ISMU economico e del localismo campanilistico ora
Il pericolo maggiore che io scorgo in questa destra e la congiunzione tra privati ISMU e populismo
La demolizione della politica e la distruzione della struttura che essa assicura alla società
Del suo sistema ATER temprato
E la riduzione della società ad un pulviscolo di granelli di sabbia esposto ad ogni vento emozionale e demagogico
Concludo io vorrei dire a Tremonti se fosse qui che il suo libro mi serve molto
Lo mostro certi miei amici della sinistra e dico vedete queste cose dovreste dirlo i popoli
Che poi lui sia uno politicamente incoerente a dire tutta la verità
Mi interessa poco
Mi interessa molto e molto mi dispiace che lo siano i miei amici di sinistra
Che oggi si trovano nella spiacevole condizione di raccogliere i cocci di un pensiero infranto
Per conto mio io resto legato forse in questo sono molto conservatore
Al pensiero liberalsocialista quello che è ispirato il solo socialismo veramente realizzato
Quello socialdemocratico un socialismo aggiungo subito non più proponibile come tale siamo in piena globalizzazione mondiale
Ma valido come base di un nuovo grande progetto riformista cui ho tentato di dare con questo mio libretto un contributo modesto grazie
Bene io direi che a questo punto la cosa che
Diciamo si è aperto qualche spazio
Se però
Stiamo nei tempi di qualche rapido intervento qualcheduno ma aveva chiesto di di intervenire quindi penso che
Si è aperto io vorrei però
Prima evitare preoccupazione diciamo per le otto chiudere perché
Siamo a Milano e conosco riti riti e e abitudini riti e miti abitudini milanesi quindi ecco o iscritto Nino Galloni e lo pregherei senz'altro di prendere la parola
Ricordo il mio no in Celli
Rivolgermi al pubblico oltre che a Giorgio Ruffolo eccetera
Io Giorgio Ruffolo conosciuto direttamente quando sono entrato col mio primo incarico al Ministero del Bilancio della programmazione economica nel lontano settantotto
Però avevo letto Progetto ottanta quando era liceo addirittura Nardò Enzo mio interesse all'inizio auto didattico e poi bene o male in qualche maniera strampalata nell'ambito da Pubblica amministrazione professionale per l'economia
Adesso io rifacendomi anche l'intervento di
Dottor Mazzotta vorrei porre un problema in generale
Che credo sia un problema grosso che l'Italia deve affrontare in questo momento perché ovviamente non c'è tempo per fare gli approfondimenti che meriterebbe il tema oltre che il testo di
In fondo
Allora quando noi parliamo di globalizzazione fondamentalmente parliamo di un sistema che esaspera la competitività sui prezzi cioè tenendo fermi profitti sui costi
Questo è un sistema quindi che in determinati comparti produttivi può dare aiuti a quello che l'obiettivo sociale generale che c'è l'interesse della gente perché se prendiamo per esempio gran parte del settore metalmeccanico
Per esempio il fatto che ci sia una competitività esasperata o quello elettronico porta a ridurre i costi e prezzi di produzione e quindi a consentire al grande pubblico di accedere
Parità di reddito
Ha beni di consumo più o meno eccetera
Se però noi per esempio prendiamo la filiera agroalimentare e ci accorgiamo che i danni prodotti dalla sistema di esasperazione della concorrenza sui prezzi sono devastanti
Ora siccome si parla anche tanto di federalismo in questo momento
Non pensiamo per esempio solo a a una realtà di tipo milanese pensiamo può a varie parti d'Italia dove praticamente si stanno perdendo produzioni importantissime nell'ambito della filiera agroalimentare ma poi ce ne sarebbero anche altre
Allora un percorso che potrebbe essere interessante per giocare la globalizzazione potrebbe essere quello delle monete complementari cioè delle monete monete complementari
Che questo metodo si sono sviluppati hanno avuto successo in Germania in Inghilterra e stanno cupezze ne sta cominciando a parlare anche in Italia
Queste monete circolano solo a livello locale sono per dirle con Grecia ma delle monete cattive che non danno riserva di valore che devono essere diciamo così immediatamente spese
Ovviamente se uno si trova in tasca sia euro che sono scarsi perché l'euro viene gestito come se fosse Oro e lasciamo perdere però questo De termina la scarsità più o meno artificiosa della munita ufficiale della moneta riserva di valore e nell'altra tasca si trova questa moneta complementare
Che è accettata in quel territorio per comprare formaggio locale vino locale pane locale pasta locale eccetera eccetera spenderà prima il
La la moneta cattiva
Quindi sostituirà il prodotto della globalizzazione con il prodotto locale e così difenderà economia locale occupazione le cavallette produzione locale ovviamente
Dottor Mazzotta Potì ma qui torniamo ai mercatini all'economia chiusa eccetera no perché sostanzialmente in tutta la storia dell'economia e non solo del capitalismo la duplice addirittura triplice circolazione monetaria non ha o Stato allo sviluppo anzi
Voglio dire c'erano monete c'era una un loro che serviva per pagare gli eserciti e la gestione dei Governi l'argento che regolava poniamo le compravendite di terreni degli edifici
E la moneta vile Buglio nata di rame eccetera che serviva per comperare quello che alla gente serve quotidianamente ora noi abbiamo da una parte quindi una scarsità io dico artificiosa ma su questo sarebbe un discorso complicatissimo da prim'di degni di Euro che determina a sua volta un freno all'economia e sono d'accordo con Tremonti per quanto riguarda il discorso degli investimenti anche in disavanzo dico io per creare infrastrutture spese pubbliche produttive eccetera eccetera
E dall'alto e quindi la gente che non arriva alla fine del mese non l'ultima settimana diciamo così addirittura la gente si sta indebitandosi indebitata con le banche con l'riduzioni finanziari con gli usurai per andare a fare la spesa supermercato a questo punto introdurre dove possibile dove illogico
Una moneta che Spiazzi i prodotti della globalizzazione e consenta la valorizzazione dei prodotto locale mi sembra un ragionamento da affiancare anche perché il per concludere insomma questo questa domanda questa provocazione questa
Tesi
E sicuramente se l'obiettivo è l'interesse della gente noi dobbiamo attivare tutti quegli strumenti di politica monetaria di politica sociale e di politica industriale eccetera eccetera dati a cose dire questo risultato la adesso buttato qui questa cosa magari molti non hanno sentito ancora parlare di queste monete complementari però vi assicuro che in alcune parti delle anche di paesi avanzati che ripeto come la Germania come l'Inghilterra
E se funzionano e danno un in più o di reddito alle alle famiglie difendendo rafforzando valorizzando la qualità del prodotto locale quindi ovviamente in questo caso il vincolo
Da
Lei essere sui costi di produzione avviene invece sulla sulle importazioni cioè devi modifica è un diverso modello economico sostanzialmente
Grazie
Graziani ci sono altri interventi
Allora io direi Roberto
Ma primati
Chiedere ancora
A a Ruffolo poi di fare la conclusione
Volevo fare soltanto qualche osservazione aggiuntiva
Approfittando del libro e e non soltanto del libro
Ma innanzitutto
Io credo che
Noi dobbiamo guardare con
Io ho letto tante
In considerazione i giudizi scritti vari opinioni di economisti
Riprendo dal libro
Una
Storie Lina divertente sugli economisti per fare da premessa
In questo libro Ruffolo racconta questa storiella per distaccarsi dalla categoria di cui fa parte
Se due persone decidono di fare un viaggio su un pallone però entrano in una nuvola perdono un po'l'itinerario
Allora usciti dalla nuvola cercano di scendere verso terra vedono in un campo una persona
Gli chiedono senta Buonuomo ci può dire per favore dove siamo
E quello risponde siete in un pallone allora uno dice all'altro vedi quel signore deve essere un economista perché si ha dato una risposta scientifica che non ci aiuta
Queste
Quindi nelle cose in molte cose che si sono lette in questo periodo si è avuto un po'
Questo
Ecco io penso che quello che sta capitando c'è il massiccio intervento pubblico
Poi speriamo che si riesca ma succederà
Che si è riesca regolamentarlo bene
A meno decentemente
Dà risposta I tre problemi quali bisogna dare risposta perché sono tre carenze di liquidità di capitale di fiducia
Se non si dà risposta a queste tre carenze in scala
L'effetto sistemico diventa dirompente
E il sistema di liberalizzazione si è inventato delle trappole selvagge
Cioè il fatto per esempio che ogni intermediario devo fare la valutazione mark to market
Permanente
è una specie di moltiplicatore demoniaco a squilibri che possono essere temporanee
Cioè noi ci siamo inventati sistemi trappole
L'autorizzazione a correre sempre più veloci e macchine formidabili per sgambettare chi corre
Sono tanti gli elementi ma io dico l'intervento pesante pesante pesantissimo
Che è stato fatto io ritengo serva a questo e se dovesse
Dare una risposta alle tre carenza di liquidità
Che se da tempo di capitali che
Cioè abbiamo e avremo di fiducia
Io credo che questo eviti che da questo enorme esplosione del Bollone enorme del di quest'ultimi di queste ultime settimane si possa uscire con la demolizione delle economie reali
Ce ne siamo partiti da una crisi finanziaria non da una crisi dell'economia reale però questa crisi finanziaria ebbene intacchi il meno possibile la consistenza dell'economia reale
E l'economia reale ricordiamoci ha bisogno di apertura degli scambi
Di libertà degli scambi ed economia di mercato l'economia di mercato non è ogni uno faccia quello che gli pare il mercato è un sistema di regole ed è definito dalla qualità delle regole
Cioè molte volte quando uno parla di economia di mercato sembra un liberista ossessionato
No mercato è definito dalla natura qualità intensità pervasività delle regole
Quando le regole sono assenti c'è il far west quando le regole sono eccessive
C'è la limitazione della capacità di crescita e di scambio
Quindi è una regolazione
Importante
E non la fanno gli operatori
Le regole le fanno le autorità
E le autorità le fanno secondo la cultura la logica della politica
Avere messo in contraddizione il mercato con la politica è stata una delle bestemmie il ragionevoli degli ultimi tempi dovuta in parte a mala fede ma soprattutto ignoranza
Non bisogna mai premiare un interlocutore incapace pensando che sia in malafede spesso è solo stupido
Molte volte noi che pensiamo che non possa esistere la stupidità facciamo la dietrologia e pensiamo che abbia una furbizia particolare in genere non capisce
E
Che quindi mette a repentaglio il confronto tra mercato e politica mette a repentaglio la possibilità di esistere del mercato
Secondo elemento
Molto di bottega non italiane possiamo stare un po'più tranquilli non è vero io ho letto una cosa che non condivido
Che il sistema bancario e finanziario italiano può essere più tranquillo perché arretrato
No sistema finanziario e bancario italiano può essere più tranquillo prima perché a nostro un Paese piccolo non è un Paese grazie secondo
Perché noi abbiamo avuto un sistema è una disciplina di regolamentazione prudenziale noi italiani noi europei di gran lunga più avanzate più forte di quella americana
Terzo perché gli europei hanno la cultura delle istituzioni di controllo e di Banca centrale gli americani no
La crisi del ventinove è dipesa da due stupidità quella americana e quella francese
Che sono fenomeni ricorrenti nei tempi ambedue
E non possiamo pensare che
La Banca centrale europea abbia la stessa cultura di controllo dei mercati e degli intermediari che alla BCE
Che è il risultato di banche centrali forti e serie che sono quelle europee
Con culture professionali spesse
Questo fa in modo che l'Europa non conosca gli stessi fenomeni rischi di importanti
Ma evidentemente ha dei vantaggi
I nostri sistemi hanno banche come le nostre che sono banche prevalentemente di dettaglio
Anche qui ho letto una cosa che non che è sbagliata
Le banche di dettaglio sono più forti perché hanno rapporto attraverso le filiali coi clienti con i depositanti no non siamo più forti perché vanno al rapporto con l'economia reale
Cioè qual è la forza di una banca come questa e delle altre come queste Rappone Italia ce ne sono tante
Che i nostri crediti noi le abbiamo fatte in prese
Vere
Facendo l'analisi del merito di credito e quando gli abbiamo dato un prodotto finanziario era per la copertura del rischio di tasso del rischio di cambio
Non era per dargli uno strumento su quale fare la creazione di moneta attraverso la moneta inventandosi una ricchezza virtuale era finanza reale
Legata all'economia reale
E queste sono cose che noi dobbiamo dire perché altrimenti la gente capisce più niente e la strada della Coop della informazione della conoscenza serve per ridurre
La crisi di fiducia che produce la crisi di capitale che produce la crisi di liquidità
Ultima osservazione vado a piè rimpasto così
Però
Sono stato tirato per la cravatta
Dare un foro e naturalmente la battuta una battuta non è che sia un ragionamento è una battuta
Naturalmente io sono molto affascinato
Dalla tesi di Tremonti
Che raccomanda che siccome ci vuole un'integrazione cosa di questo continente perché altrimenti dazio politica che è alla base della stabilità di tante cose non la facciamo più
Bisogna cercare di capire quale può essere il senso aperto non alternativo non polemico aperto unificante delle radici storiche
Cristiana
Che non vuol dire negare la storia mancherebbe altro storia fatta di tante cose fatta fatta di quello dell'illuminismo delle rivoluzioni delle delle grandi idee
Dell'altra teoria sociale dell'ottocento alta teoria sociale per ottocento ma da quelle radici
Io sono convinto che questo è importante
è importante anche
Lo dico solo perché si faccia una riflessione insieme per capire bene questo tempo questo un tempo pieno di contraddizioni
Nel quale succede
Che la cultura più vicina alle grandi tradizioni individua liste
Mi produce oggi una cultura reale
Talmente relativista è talmente nichilista da arrivare a negare la ragione e a favorire le razionalismo
E l'unico appello coltivare la ragione mi viene da quello che presidia la fede
E che fa di mestiere il parto
E io questo lo porrei come argomento di riflessione
Perché probabilmente tutte
Le grandi esperienze culturali ideali che hanno fatto onestamente perno sull'uomo e sui suoi diritti
Devono imparare a riconoscere una radice comune poi come l'aggettivo chiamo a me personalmente non interessa
Ma la radice comune quello del rispetto della persona
E questo sta alla base della possibilità di unificare un continente se non c'è questo l'Europa non c'è ma se c'è questo l'Europa può giocare un ruolo che oggi tanto altre potenze cominciano a confessare di non essere più in grado di giocare
Grazie Roberto prima di dare la parola
A Giorgio Ruffolo io vorrei dire prima mi sono dimenticato prima che alla fine quindi non tra molto c'è un aperitivo quindi apriremo questa sala e i nostri ospiti sono invitati a partecipare
Giorgio
Ma io riprenderei anche come prima
Le suggestioni di Mazzotta
Soprattutto per quanto riguarda l'attuale condizione della quale noi ci troviamo
L'osservazione e l'affermazione che
La materia prima
Ho o meglio
Il
Fattore che ci permetterà UNCI dovrà
Permettere di uscire da questa crisi e la fiducia
Ci sono come diceva quel governatore del Banca d'Inghilterra certamente uno
Dei
Fattori fondamentali del che spiegano
La forza della sterlina era le cannoniere ma l'altra del consenso cioè la forza e il consenso sono i due fattori fondamentali che spiegano molto più del gold standard molto più del loro
La
Stabilità
E è la sicurezza dell'economia
è quello che sta viene a mancare in questi giorni e proprio la fiducia quando le banche non si fidano più l'una dell'altra perché non sanno di che cosa sono fatti i depositi dell'una e dell'altra
Beh sia inserito un elemento
Di
Visti distruttivo del sistema che si avvita su se stesso
Ed è questo il problema fondamentale fidarsi degli uni e degli altri significa potere definire delle regole comuni e obbedire a delle regole comuni ora come tu dicevi
Il mercato è un'istituzione non è
Non è una libera rissa
è una istituzione di regole
Il guaio del mercato liberista non è che non esistano regole e che si gioca con le regole e con le regole non si deve poter giocare
Se si comincia a giocare con le regole se si comprano e vendono
Si possono comprare venne
Non è e vendere i giudici se si possono comprare e vendere i deputati B e allora
Si gioca con le regole e si distrugge il mercato un grande sociologo francese diceva che nel mercato
Le cose più fu le cose fondamentali non appartengono al mercato
Ma alle regole che stanno dietro il mercato che stanno sopra il mercato beh se si gioca con queste regole si distrugge il mercato e questa e la condizione nella quale noi rischiamo di trovarci
Giocare con le regole
La cosa fondamentale stabilire delle regole con le quali non si può giocare
Anche
Io sono convinto che
Per quanto riguarda il nostro Paese e per quanto riguarda l'Europa
Il vantaggio fondamentale non è che siamo più arretrati e che siamo più avanzati degli americani e che
Abbiamo stabilito un sistema
Di sorveglianza che è molto più efficace perché molto più solido perché
E molto più
E molto più
Denso di quanto lo sia né in nel quelli quello che gli americani stanno pagando e una
Incredibile
Dissolvenza delle regole in una quantità di sorveglianze particolari di micro sorveglianze ma non c'è un sistema di sorveglianza generale e quello che è stato
Osservato in questi proprio in questi giorni io leggevo un articolo sul financial Times che aveva proprio come
Come come tema fondamentale la incapacità del sistema americano di avere un sistema di regole e di avere disseminato le regole
In una condizione di libera concorrenza delle regole questo tutto si può avere nella libera concorrenza ma se si gioca la concorrenza con
Delle regole non si hanno più regole
Questo può essere considerato come una un turismo una un luogo comune ma non lo è
Perché quello che fondamentalmente oggi si chiede e lo si chiede io credo
L'Europa debba giocare proprio in questo senso come un modello eccome
Ho
Fino a ieri c'era insegnato con grande sicumera il modello americano oggi il modello americano mi pare che non possa essere
Portato ad esempio di una economia sana ma
Può esserci e deve esserci un modello da costruire insieme e deve essere la ripresa di quello che era
Una volta Bretton Woods una regola comune per il mercato mondiale
Non si può essere contro la globalizzazione Carlo Marx non è stato mai contro la prima globalizzazione anzi ne ha fatto una specie di
Elogio nel manifesto dei comunisti Carlo Marx e non si sarebbe mai
Pronunciato contro l'apertura delle frontiere economiche e contro l'interdipendenza avrebbe affermato quello che ovvio che a una maggiore interdipendenza bisogna
Bisogna far seguire un maggiore Governo il governo dell'interdipendenza allora è possibile oggi
Governare questa crisi senza uno straccio di governo mondiale di sistema mondiale di governo non diciamo di governo mondiale ma di sistema mondiale di governo
Senza una regola come quella
Del gold standard ma soprattutto del dollaro Standard che AA
Fu inaugurato da Ken se da Whites nel dopo il subito dopo la guerra mondiale la fine della guerra mondiale e che è durato per quindici anni vent'anni
E
E necessario ritornare chi è
A me a mio modo di vedere il candidato non naturale a promuovere un'iniziativa di governo mondiale delle regole proprio l'Europa
Ed è proprio l'Europa che grazie al fatto di avere potuto e io spero di sormontare anche questa crisi con li minori danni
Instabilità una possibilità di un nuovo sistema
Che possa conciliare la libera concorrenza di mercato con le regole
Del mercato la globalizzazione col governo della globalizzazione è possibile questo questa è la via d'uscita non il ritorno al protezionismo non il ritorno al colbertismo ma
Andare avanti verso un nuovo governo dell'economia mondiale e credo che l'Europa sia quella che
E più e maggiormente candidata naturalmente candidata
A promuovere una iniziativa del genere
Vorrei finire che
Voglio semplicemente dire Gallo uniche questa sua moneta complementare
Ma insomma mi lascia un po'sgomento perché
Farò no no si situa nel senso che lei evocata de quando si esistono due sistemi monetari
C'è il rischio
Che si
Intralcino a vicenda voglio dire che
La moneta divisionale che dovrebbe con cui dovrebbero contrapporsi ai beni dovrebbe regolare i beni locali finisce magari per essere
Specula dalla speculazione condannata regolare i beni invece generali e quindi introdurre un elemento di speculazione distruttivo nel sistema
Be'perché esisteva e e riservati valore ma è anche mezzo di pagamento dei delle funzioni monetaria riserva di valore e mezzo di pagamento
E e sistema di valori
Tutti e tre esistono e quindi
Beh
Racconta la moneta cattiva scaccia la buona e quindi
La in questo senso la
La moneta la moneta buona quella che
Dovrebbe acquistare i beni fondamentali può essere schiacciata da un'oretta divisionale
Che finisce finisce per essere moneta corrente male però questo è una cosa che ci porterebbe lontano invece io proprio della tua intervento approfitterei di una
Una una un accenno che tu hai fatto al federalismo anche in ragione dell'assenza di Tremonti perché
E giustamente uno del
Dei suoi temi fondamentali io credo che il federalismo sia una cosa fondamentale e dovrebbe essere un'occasione da prendere ma nomi come
Una condizione per fare stare meglio quelli quel per
Per lasciare a alle Regioni che hanno più mezzi la possibilità di rivalersi e ne
Ma
Di adesione ad un nuovo sistema unitario al quale tutti possano
Affronta al quale tutti possono riferirsi per ripartire diversamente
Le risorse e l'utilizzazione delle risorse in altri termini come
Una
Ride
Tu ad una una ripresa della unità una ricostituzione dell'unità nazionale il federalismo fiscale ha ragione soltanto di esistere soltanto se utilizzato per ricostituire un'unità nazionale che francamente minacciata
Questo io credo che sia
In altri termini che vi si che si tecniche che sia intesa come un attori fondativo della Repubblica
è un Paese quello nostro che come sta come dicevano gli arabi che lo volevano conquistare non ci riuscivano è un Paese troppo lungo contro il Paese dove
Tra Piemonte Calabria c'è
Una sterminata condizione di cose che quella che impediva vi ricordate nel Gattopardo al senatore piemontese di intendersi con il Gattopardo siciliano
Beh difficile non parlano la stessa lingua per molti secoli sono stati divisi
E
Oggi ancora
La vera
Il vero fondamento della crisi della Repubblica
E la incapacità è stata la incapacità di risolvere il problema del suo dualismo del del il problema meridionale questo è stato il fallimento della Repubblica della Prima Repubblica e il fallimento della questione meridionale oggi
Effettivamente si ripropone una occasione di riprendere questo tema dell'unità ma di riprenderlo in termini unitari federalisti non sono mai stati separatisti
I federalisti americani non erano separatisti
I federalisti svizzeri no neanche il la Fed il federalismo tedesco il federalismo fede era non se fare e questo delle i ricchi
Se deve essere inteso invece come
Un rinchiudersi
Ognuno nei propri privilegi noi avremmo perso l'ultima speranza è l'ultima occasione per rifondare veramente l'Unità d'Italia io qualche volta rileggo Carlo Cattaneo non so quanto Bossi lo lo legga
Carlo Cattaneo ma lo cita lo cita spesso bene in Carlo Cattaneo c'ho trovato molte cose per esempio un'appassionata
Un appassionato inno al tricolore d'Italia
E alla maestra di Roma queste sono frasi di Carlo Cattaneo ci ha trovato anche una cosa strana
Il commissario Bossi
Il commissario Bossi cioè un delegato del Governo delle cinque giornate che va a trovare il maresciallo Radetzky per imporgli
La di partita dall'Italia un un colloquio che noi chiameremmo vedere ripetere in qualche modo con quelli che oggi secondo me attentano all'Unità d'Italia in modo separatisti co
Bene non mi resta attese ringraziare moltissimo Roberto Mazzotta ovviamente ancora di più Giorgio Ruffolo che venuto tra di noi tutti voi che siete intervenuti al dibattito
A me io l'ho trovato molto interessante così spero che l'abbiate trovato voi e come dire ci diamo un appuntamento perché
Questo confronto con Tremonti io francamente non me lo vorrei perdere quindi gli diremo di scegliere l'Hui luogo ora e data luogo ora e e data però
Cercheremo di farlo
Grazie
E accomodata nella stanza accanto