Così non va. Prezzi, redditi, produzione, consumi. Proposte dei Democratici per un'altra politica economica

Grazie
Se
Prendete posto possiamo cominciare
Benvenuti
Alla conferenza economica del partito
Democratico cominciamo
Il nostro incontro oggi con un
Momento sicuramente triste ma abbiamo avuto la notizia pochi minuti fa della scomparsa di leopoldo Elia
E quindi credo che
Possiamo cominciare il nostro incontro con un minuto di silenzio in memoria
Se il Presidente Lia
Ovviamente nei prossimi giorni troveremo i modi le parole per
Ricordare la personalità di di leopoldo Elia in questo momento la notizia appena arrivata ci raccolto tutti così molto rattristato e quindi credo che cominciare i nostri lavori oggi con questo ricordo fosse
Una cosa dovuta è una cosa importante grazie
Già allora ringraziamo letta per
Ricordo che ci ha dato
Cominciamo invece tra
Di lavoro e la nostra conferenza dando la parola l'onorevole Bersani che farà la relazione introduttiva grazie
Cari
Cari amici cari compagni
Cari ospiti dove svolgiamo questa conferenza
Nel pieno di una tempesta finanziaria
Anche notizia di stamattina
Sono davvero preoccupanti
Che può riversare degli effetti rilevanti sul
Sull'economia reale
Certamente un drammatico passaggio di fase
Non cade qui la globalizzazione ma certamente cade l'interpretazione finanziaria della globalizzazione
La miccia si è acceso sui mutui ipotecari
Si è estesa al sistema di cartolarizzazione i prestiti agli abnormi meccanismi piramidali I rapporti interbancari
Ovunque adesso si invocano garanzie pubbliche
O in via di riparazione o in via preventiva
E anche coloro che hanno stampato moneta falsa per mettersi in tasca quella buone hanno infettato il mondo cercano oggi riparo presso lo Stato
I contribuenti a cominciare dagli Stati Uniti si convincono a pagare per evitare dei guai
Peggiore
Il rischio che si intravede non è solo quello
Del crollo del castello di carte della finanza creativa ci saranno in qualche misura degli inevitabili effetti depressivi era eccessivi sull'economia reale
Ma se andiamo più a fondo nell'analisi di qualche avvenuto ci accorgiamo di essere stati sospinti a questo esito drammatico da un modello che invaso in particolare negli Stati Uniti
E che sostanzialmente ha affidato alla finanza un compito sostitutivo della crescita dei redditi da lavoro e della funzione della ridistribuzione
Quasi che toccasse alla finanza esprimersi come una specie di nuovo welfare
Stefano Fassina ne parlerà
Nella sua comunicazione rimando quindi al suo intervento
In questo passaggio critico
Può prendere forma e deve prendere forma già nei prossimi giorni non solo una politica europea mirata all'emergenza
E qualche primo passo di ieri non si mostra sufficiente
Bisogna pensare ad allestire strumenti capace all'occorrenza di rafforzare la capitalizzazione dei soggetti finanziari
Non solo un rafforzamento un'integrazione continentale della regolazione del controllo dei mercati finanziari
E qui c'è il tema del
Rafforzamento del mandato della BCE
Se il tema del
Autorità europea di controllo secondo la proposta che il Governo italiano con Padoa Schioppa avanzo già due anni fa
Se il tema della rete riforma della governance globale Fondo Monetario Banca mondiale
E quindi non solo la politica per l'emergenza non so una politica per la regolazione ma anche finalmente un coordinamento delle politiche di bilancio a livello europeo
Per sostenere la domanda è stimolare le attività economiche
Hai cominciare dei problemi del
Potere d'acquisto a cominciare dai problemi dell'accesso al credito per l'impresa e le piccole e medie imprese in particolare
A cominciare da un piano europeo per le infrastrutture la crescita secondo quella che fu l'ispirazione di del nord quasi vent'anni fa
Ispirazione di cui la destra di oggi produce fotocopia ritoccate dopo aver colpevolmente bloccato l'originale
E anche qui la sull'intervento di Fassino le precisazioni delle nostre proposte
Io voglio solo denunciare in questo passaggio critico il rifiuto da parte del Governo ad ogni informazione sulla crisi anche in sede parlamentare
A differenza di ogni altro Paese il Governo non sente il bisogno di coinvolgere nelle forme opportune i rappresentanti della maggioranza dell'opposizione
In una valutazione comune della situazione in un confronto di valutazione e proposte
E queste sono cronache di ordinaria arroganza
E voglio aggiungere qualcosa sui possibili riflessi protezionisti nazionalisti e statalisti di questa crisi anche per quel che riguarda il dibattito in casa nostra
E lo voglio fare innanzitutto sgombrato il campo dalle troppo facili pallino di ieri
Solo il servo encomio incredibile è imbarazzante verso il Governo e il Ministro del Tesoro impedisce che venga fatto in questi giorni al Ministro Tremonti una semplice domanda
Chi nel due mila e tre voleva introdurre pari pari il sistema dei mutui ipotecari americani affini di rilancio dei consumi e di welfare implicito
Come ci si può dimenticare oggi di quella vicenda che impegno le prime pagine dei giornali e fu stoppata dall'opposizione in primo luogo nostra
Come ci si dimentica dell'abnorme sviluppo che avemmo allora della finanza creativa delle parossistica cartolarizzazioni e del via libera dell'accesso degli enti locali a strumenti finanziari rischiose
Tutto questo fece di noi uno dei migliori mercati per le banche d'affari del mondo e chiedo scusa a quei dell'autocitazione ma tutti i giornali allora ripreso una mia battuta fermate lo se non si carte valorizzare anche la nomina
Allora i commentatori sorriso euro adesso se ne sono tutti quanti dimentica
Il canto nuovo di Tremonti del centrodestra non si impressione
Come direbbe Francesco Guccini è semplicemente l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e Michael torto
E questo canto nuovo non si impressiona neanche quando rilancia come dicevo temi protezionisti o statalisti che investono non solo la finanza ma l'insieme dell'economia reale
Diceva Cal braghe i ricchi scoprono il socialismo quando serve a loro
Credo che qui siamo in un caso del genere
Noi abbiamo un'altra idea
Ribadiamo che per l'Italia propugnare protezionismo i significa tagliare il ramo su cui siamo seduti
E questo non vuol dire in nessun modo negare l'esigenza di una regolazione molto più stringente a cominciare dalla finanza
E di ragionevoli misure difensive contro speculazioni effetti dumping di ogni genere
Ma siamo totalmente contrari all'idea che lo Stato occupi sparsi impropri
Mentre abbandona impropri mentre abbandona quali suoi
Si vuole più Stato
Siamo i primi a dirlo e lo diciamo prima di ogni altro ma più Stato dove
Oggi lo Stato per noi deve garantire le protezioni sociali rafforzando le strutture universalistiche non concedendo al mercato la risposta a bisogni fondamentali
Lo Stato deve garantire politiche fiscali progressive redistributive efficaci
Lo Stato deve promuovere a livello internazionale allestire a livello nazionale strutture strumenti più pertinenti ed efficaci di regolazione e controllo dei mercati
Lo Stato deve determinare stampare politiche attive che solleciti l'innovazione e qualità nella produzione dei consumi
Lo Stato deve garantire lo sviluppo e radicamento nazionale inattesa di quelle europeo di fondamentali reti strategiche materiali in materia
Lo stato dell'occuparsi di capitale umano di infrastrutture di ricerca e così via quante cose deve fare lo Stato in economia cose che non sta facendo non sta facendo abbastanza
La destra è pronta a mettere lo Stato nei luoghi impropri purché non stia nei luoghi suoi può anche fare i panettoni lo Stato purché non fax le regole
E allora per i casi di oggi lo diciamo chiaramente
Noi pretendiamo che lo Stato protegga di risparmiatori ma non chi ha tradito e tradisce i risparmiatori ieri oggi e domani
Questa discussione tuttavia
Alla quale necessariamente anch'io ho concesso qualcosa
Non può essere a sua volta un'ennesima arma di distrazione di massa
Per far dimenticare il punto critico che ha di fronte oggi l'economia reale del nostro Paese
E che il Governo ha fin qui totalmente ignorato
Inventando diversivi di ogni genere e lasciando correre l'idea
Che si tratti solo di stare con le mani in mano osservando doveva al mondo e facendo gli scongiuri
Altro che il governo delle decisioni qui c'è il decisionismo per le allodole perché sulle questioni vere in realtà non si sta decidendo nulla
E mi riferisco all'avvitamento incorso nel nostro Paese fra questione economica e questione sociale
è questo il cuore del nostro problema che ha il sapore delle emergenze a dei nomi chiari presso i redditi consumi produzione
Così non va
Bisogna tornare alla realtà
L'Istat si dice che quattordici milioni di lavoratori guadagnano meno di mille trecento euro al mese
Che il quindici per cento delle famiglie fatica arrivare a fine mese che il ventotto per cento non può fare fronte a una spesa imprevista il dieci per cento in ritardo per le vagamente le bollette
Al quattro per cento mancano i soldi per spesa elementare al dieci per cento per spese mediche al sedici per cento per l'abbigliamento
Se guardiamo al sud queste percentuali raddoppiano quasi
Intanto l'inflazione tendenziale si porta sopra la media europea dopo un anno proposto agli affetti sistemici delle lenzuolate in cui eravamo andati al di sotto della media europea
Ora questi inflazione non è ascrivibile né alla domanda interna né alle retribuzioni
E quindi si scarica senza riparo alcuno sui redditi medi e bassi
Mentre i contratti si fanno con un ritardo medio di dodici mesi il fiscal drag non viene recuperato le pensioni si svalutano la produttività non va in tasca i lavoratori
Ovviamente i consumi si riducono come mai negli ultimi anni
Le attività economiche orientate al mercato interno si indeboliscono e quindi cresce l'incidenza della precarietà riprende a crescere la disoccupazione e sia faccio un piccolo della cassa integrazione
E quindi con ulteriore diminuzione della massa salariale spendibile in un circuito vizioso che si autoalimenta
è ovvio che i dati sul PIL a questo punto segnalino
Un andamento recessivo con il tendenziale peggiore d'Europa e qui potremmo dire francamente che l'altro giro il centrodestra ha messo tre anni a portarsi e che si da zero
Quest'anno ci ha messo solo tre mesi più di Robin Hood prepararli Speedy Gonzales questo punto
è
Ma al di là delle ritorsioni polemiche di fronte a questa vera emergenza il Governo è molto
Non c'è una politica economica e quando c'è è a rovescio il questo circolo vizioso che ho descritto non si rompe
E qui non si dica che è questione di assenza di risorse perché quando si vuole le risorse si trovano come si è visto in questi mesi Colizzi fino arrivare l'Alitalia
E l'impennata preoccupante certamente del fabbisogno colloco ha comunque il fabbisogno dello Stato sta stesso al di sotto dell'evidente sovrastima del Governo che abbiamo sempre denunciato
E quindi diciamo che la solidità del risanamento degli ultimi due anni consentirebbe di guardare al parere su di bilancio con margini di flessibilità e consentirebbe consente lo spazio per un intervento serve
A sostegno di questi io cito il rendiconto esercizio finanziario due mila sette a firma Tremonti
Testuale il due mila sette si è chiuso con conti pubblici sensibilmente più favorevoli del previsto
è il risultato è una politica economica che ha perseguito l'obiettivo della crescita del risanamento
Ai risultati ottenuti hanno concorso sia le entrate si e le spese per le entrate il grosso contributo è venuto da i frutti della lotta all'evasione fiscale mentre l'espansione della spesa primaria è stata rallentato ecco
Prendiamo dunque per una volta Tremonti in parola meno quando gli scappa la penna perché evidentemente siamo in di fronte a un caso del genere
Allora chi dovrebbero andare i frutti di questo risanamento queste il punto
Siamo state sorretti
A chi dovrebbero andare i frutti di questo sforzo strutturale di risanamento dovrebbero andare forse all'evasione ed elusione fiscale
E se anche mai arrivassero tempi nei quali come pare implicitamente suggerire al Governo fosse necessario tirare la cinghia chi verrebbe messo al riparo
I ceti più ricchi i settori più forti e protetti no c'è un momento nel quale i soldi vanno trovati adesso è il momento adesso è il momento di mettere soldi in tasca che ha bisogno di spenderli è il momento di urgenti misure per stimolare l'economia
Ed è in questa chiave fondamentale che noi avanziamo tutte le nostre proposte
In primo luogo dobbiamo avviare immediatamente una progressiva incisiva diminuzione la pressione fiscale sulle retribuzioni medio-basse
Con detrazioni fiscali revisione delle aliquote o restituzione del drenaggio fiscale dandoci una prospettiva triennale fino all'obiettivo di una riduzione del prelievo di cento euro messi
A queste misure bisogna affiancare l'estensione della quattordicesima già varata dal Governo Prodi per tre milioni di pensionati fino alle pensioni di importo di mille euro
Le risorse che si intende destinare peraltro qui in modo ancora confusissima la cosiddetta social card
Siano da dicembre trasformato in una misura strutturale per le pensioni più basse che si aggiunga la quattordicesima mensilità una quindicesimo insomma
Ripetiamo che il finanziamento di queste misure possibile mobilitando risorse di bilancio e preservando i risultati ottenuti in termini di fedeltà fiscale e vogliamo su quest'ultimo punto lanciare un allarme
Si stanno smantellando tutti strumenti certamente migliorabili ma essenziali Ai fini di un consolidamento di una nuova fedeltà fiscale
Sto parlando della cancellazione o della vanificazione della tracciabilità dei pagamenti
Della definizione agevolata dei verbali di verifica del depotenziamento dell'amministrazione finanziaria e con la demolizione del sistema di incentivi e di epurazioni vere e proprie nelle funzioni dirigenziali
Mettendo l'orecchio a terra sentiamo già oggi l'effetto di tutto questo il messaggio inequivocabile e incoraggia l'evasione
Ecco allora la nostra seconda proposta quella di un nuovo patto sulla fiscalità una proposta positiva
Potremmo dire una mastri del fisco con l'obiettivo di avvicinare entro un certo numero danni la media europea della fedeltà fiscale
E ciò può avvenire in particolare attraverso meccanismi che consentano davvero emersione tracciabilità anche al prezzo purtroppo inevitabile di qualche adempimento che può gravare anche sui contribuenti onesti
In questo patto deve stare il riconoscimento che per i sistemi di piccole e medie imprese il combattimento con il fisco ha riguardato spesso la vita dell'impresa e non il portafoglio dell'imprenditore
Da qui l'esigenza di individuare un ruolo crescente di sistemi semplificate di imposizione
In questo patto possono essere compresi ragionevoli obiettivi di alleggerimento fiscale già iniziate per l'impresa e col Governo Prodi IRES IRAP
Cuneo forfettone e che hanno spostato queste misure nettamente la posizione dell'Italia nelle tabelle europee sul carico fiscale
Tutto questo interrotto da un Governo che nel silenzio generale è venuto meno clamorosamente alle proprie promesse deduzione fiscale
Dobbiamo insomma avere tutti consapevolezza che al confronto con le medie europee quel che ci distingue non è la quantità di spesa pubblica
Che peraltro va contenuta riconvertita radicalmente qualifica
Bensì un livello di fedeltà fiscale nettamente più basso che risente in particolare di un abnorme dimensione del sommerso
Ecco diciamo con chiarezza allora che chi opera in nero verso fornitori clienti o lavoratori non fa parte del nostro universo
Sarà questo uno dei punti uno dei tanti punti di una carta dei valori delle piccole e medie imprese e Territorio sulla quale lavorare insieme con Matteo Colaninno Giancarlo Sangalli
Sarà per noi l'occasione per affermare la centralità della piccola media impresa nel nostro progetto per l'Italia
E di dire al contempo come il civismo di impresa abbia a che fare con la competitività e la cresce
La nostra terza proposta riguarda il sistema contrattuale la possibilità di presidiare rafforzare il potere d'acquisto promuovendo distribuendo guadagni di produttività
Allestendo adeguati meccanismi di riparo dall'inflazione e garantendo un ordinato puntuale efficace andamento della contrattazione
Noi valutiamo da un nostro autonomo punto di vista la discussione in corso fra le parti sociali
Rimarchiamo come questo confronto si riveli difficile
Perché non è stato inquadrato in una prospettiva di politiche economiche indicato dal Governo a proposito dei richiami al novantatré ben altro fu il metodo di allora
Se il Governo non ci mette del suo in termini di quadro di riferimento e di azioni concrete tutto diventa più complicato
Noi
Cosa pensiamo noi riteniamo comunque necessario che venga garantito il ruolo specifico ed essenziale della contrattazione nazionale indispensabile per la coesione del sistema
Che si sviluppi realmente una contrattazione decentrata capace di stimolare distribuire incrementi di produttività
Ribadiamo che la produttività non si misura ovviamente con lo sforzo muscolare dei lavoratori
E neanche con il numero di ore lavorate ma con una tant'adattamento creativo e flessibile del lavoro a processi di innovazione delle impresse
E quindi questi processi devono rendersi visibili esigibili di fronte a politiche industriali pubbliche di soste
E riteniamo altresì necessario che i contratti garantiscono sì un recupero l'inflazione reale ma naturalmente in forme tali da non avviare spirali inflazionistiche
E peraltro ci preoccuperebbe un'inflazione programmato variamente negoziata
Che al di là delle giuste articolazioni fra modelli contrattuali forse Balcani issata fra settore settore fra categorie categorie fra pubbliche privato e qui ci sono le più gravi responsabilità del Governo
Sia per quel che riguarda il testardi il realismo dell'inflazione programmata
E sia perché riguarda la testarda indisponibilità ad accompagnare questa fase con detrazioni fiscali che interessino la generalità dei lavoratori
E non solo le iniziative a sostegno della cosiddetta produttività peraltro utilissima anche esse da perfezionare a nostro avviso
E quanto al ruolo delle forze sociali noi riteniamo giusto rafforzare elementi di sussidiarietà che sono già stati positivamente sperimentati
In contratti riferiti alle piccole imprese l'artigianato ma non fino al punto da far venir meno alcune funzioni pubbliche universali che lo Stato deve garantire a cominciare dalla sicurezza sul lavoro
Ecco dentro a questi criteri noi ribadiamo connettersi nostri interessa che si realizzi un punto d'incontro
All'interno del mondo del lavoro e fra il mondo del lavoro e l'insieme dell'organizzazione di impresa per un aggiornamento dei modelli contrattuali
E per quel che sta in noi non siamo pronti a dare il nostro contributo
La quarta proposta riferita al potere d'acquisto riguarda l'immediato intervento a favore del cittadino consumatore con l'immediato trasferimento di risorse dai settori protetti alle tasche dei cittadini
Banche inerzia assicurazioni telecomunicazioni concessionari di ogni genere specie sono stati messi a tu per tu con il Governo invece di essere messi a faccia a faccia con il consumatore
Qualche elemosina fiscale facilmente scaricabile sui clienti ha sostituito il rafforzamento del consumatore
Bisogna riprendere la strada segnata in particolare dalle norme la cosiddetta terza lenzuolata già approvata alla Camera nella scorsa legislatura
E qui andiamo al concreto
Sto parlando dell'abolizione della commissione di massimo scoperto della trasferibilità e della surroga dei mutui spiazzati dall'ipocrita accordo Tremonti banche sulla rinegoziabili vita
Sto parlando dei costi di gestione dei conti bancari dell'RC Auto delle concessioni autostradali
Della restituzione dell'IVA fronte agli aumenti della benzina delle nuove tariffe telefoniche dei prezzi dei voli aerei del prezzi dei farmaci su cui la retromarcia ormai evidente
Della riforma dei servizi professionali rimasta al palo ostacolata delle novità introdotte negli ultimi due anni
E sto parlando in particolare della class action cancellata quattro mesi fa e che deve essere ripristinata senza cast trarla nei confronti dei più gravi fatti finanziari ai quali potrebbe aggiungersi qualche recente bad company
Quanto alla pubblica amministrazione
Invece di occuparsi di spot pubblicitari il Governo riprenda la nostra norma sull'autocertificazione rafforzata da strutture professionali assicurate di una serie di autorizzazioni in campo economico
Così da spostare la pubblica amministrazione verso la verifica e controllo così da muovere le professioni da luoghi improduttivi verso luoghi di efficienza così da dare maggior speditezza gli investimenti e le iniziative produttive
L'insieme di queste e anche altre iniziative che non elenco cui porterebbe immediatamente diversi miliardi non pochi miliardi
Nelle tasche dei consumatori favore era ebbe concorrenze occupazione darebbe stimolo ad attività economiche
Ora naturalmente non si può mettere soldi in una tasca e togliere i dall'altra
E mentre si parla e spesso anche si chiacchiera di federalismo e voglio dire noi ne parleremo seriamente presentando nei prossimi giorni la nostra piattaforma sulla quale abbiamo lavorato
Si sta togliendo ossigeno alcuni servizi fondamentali a base territoriale
Mettendo in discussione il ruolo ha possibilità di agire di Regioni enti locali
Ha detto il Presidente Errani come intanto le la delega del Governo è un primo passo ma non accettiamo bufale ecco io credo che questo sia
Un po'il taglio perché in queste settimane
Stanno passando anche delle bufale
Comuni e le Province e Regioni stanno combattendo per mantenere un plafond di risorse necessario mantenere i servizi e hanno tutto il nostro sostegno
Solo chi guarda il mondo con gli occhi dei ricchi non sa che cosa significhi un indebolimento dei servizi territoriali e persino i risvolti drammatici che può alle
Ecco allora il quinto punto che solleviamo
Garantire che il contenimento della spesa decentrata non intatti i servizi sociali fondamentali ne parleremo nel nostro dibattito
Io voglio aggiungere solo due cose
Primo non si pensi che si vuol fare sul serio il federalismo fiscale possa essere affidato un Governo sulla base di una vastissima delega
Si vogliono procedure rafforzata si vuole una Commissione bicamerale che lavori sul serio per quanto ci riguarda noi delega generiche non siamo intenzionati ha dato
Aggiungo anche che non si può predicare il federalismo e poi dare i soldi in quel modo a Catania
Stracciando ogni regola ed ogni parità di condizione noi non siamo disposti ad accettare delle vergognose derive clientelari in una materia così delicato
La sesta
La sesta proposta che avanziamo riguarda le attività economiche in particolare le attività industriali
Fatto cento la quantità di produzione industriale del due mila l'Italia novantacinque la Germania centoventi mila Franzela centocinque l'Unione europea a centododici
Il valore della produzione invece ha tenuto
Perché c'è più valore aggiunto
Ma apprezzo di una selezione durissima che ancora in corso e di una divaricazione radicale fra le performances del diverse aziende
Mostra di farsele di farcela brillantemente
Che ha affrontato l'internazionalizzazione che ha introdotto innovazioni di prodotto organizzativa che è cresciuto di dimensione per via di retta o dentro sistemi aree e tutto questo a prescindere grosso modo del settore
Soffre chi è rimasto fermo
Chi è legato troppo a un mercato interno fortemente segnato dalla crisi dei consumi non solo da quell'anche da una penetrazione delle importazioni
Non solo nei sedimenti diciamo di bassa gamma manchi segmenti tecnologici ad alto valore aggiunto
E non a caso i segnali critici ci vengono
Dall'informatica l'elettrodomestico da Elettronica dall'agro alimentare dalla meccanica di base non che in un modo davvero preoccupante dalle costruzioni in questo periodo
Qui si continua a parlare d'altro ma noi avremo un autunno con meno occupazione industriale con molta ma molta cassa integrazione
Il Governo si sta occupando poco o nulla di crisi aziendale ecco noi dobbiamo dare voce a quel silenzio
Essere la dove ci sono i problemi perché ci sono molti problemi aperti e altri se ne apriranno nelle prossime settimane
Ci organizzeremo anche come partito per offrire un riferimento alle crisi diffuso del Paese
Ci sono poi crisi che avvengono in modo molecolare per la prima volta dalla riforma del settore il numero degli esercizi commerciali si riduce
Abbiamo un turismo che soffre un artigianato di servizio di vicinato in difficoltà ci sono molte piccole imprese che chiudono in questo periodo
E questi fenomeni sono drammatici assunte io inutile perdere tempo con le cifre gli indicatori sono tutti negativi
Il divario si sta accentuando
Noi ci occuperemo con iniziative specifiche della questione della politica nazionale per il Mezzogiorno
Cominceremo adesso il ventuno ottobre con la giornata di analisi e proposte che terremo a Potenza
E affiancheremo questa giornata con iniziativa parlamentare di piattaforma
E dopo la nostra manifestazione del venticinque ottobre sulla quale siamo tutti impegnati
Credo dovremo immaginare un appuntamento di mobilitazione che presenti in forme più visibili la nostra denuncia sulla questione meridionale
Noi siamo di fronte né più né meno che all'abbandono di ogni e qualsiasi politica sul divario e ad una indiscriminata rapina delle risorse destinate al Mezzogiorno
Il FAS è diventato ormai la borsa di Mary Poppins dalla quale pescare Peroni bisogno o per ogni capricci
Addirittura in questi giorni il FAS è stato usato ripiano dei disavanzi correnti degli enti locali
Sono è una derivino accettabile
Noi
Vogliamo inquadrare le nostre politiche industriali le politiche per il Mezzogiorno dentro il quadro unitario del Programma industria due mila e quindici
Un quadro che va rafforzato e rilanciato e che viene oggi invece indebolite da zoppa
Io vorrei ricordare che in quel quadro c'è un piano realistico di alleggerimento fiscali in continuità con le misure del Governo Prodi c'è un credito di imposta sulla ricerca potente che bisogna rendere strutturale
C'è un credito di imposta automatico per gli investimenti che è stato distrutto da questo Governo e che va ripristinato a fronte della chiusura della quattrocentottantotto chiusura che va riconferma
In questo quadro ci sono strumenti di garanzia per l'accesso al credito alle piccole e medie imprese che andrebbero in questi giorni
Rafforzati immediatamente perché siamo una fase di acuta criticità nel sistema di garanzie per l'accesso al credito alle piccole e medie imprese in queste stesse settimane
In quel quadro ci sono progetti che si interfacciano di innovazione tecnologica da un lato e di sviluppo e qualificazione i consumi dall'altro nell'area dell'efficienza del risparmio energetico della mobilità sostenibile del made in Italy dei beni culturali della salute
I primi bandi le prime misure sono un successo e mostro la possibilità davvero di fare rete fra le piccole impresa
Ora prendere da quei bandi i trecento milioni da buttare nel buco Alitalia è stato un delitto
Delitto ancor più grave si sta consumando sotto traccia voglio denunciarlo qui
Nel riportare al ministero la valutazione dei progetti industriali da mettere a contributi sottraendoli a quale agenzia dell'innovazione che abbiamo allestito a Milano secondo moduli e schemi
E modelli europee
Questa scelta fa più o meno il paio con l'attacco all'autorità indipendenti
A cominciare come Autorità dell'Energia da quelle veramente indipendenti
Attacco che noi intendiamo respingere con ogni forza
Quel quadro l'industria due mila e quindici contiene anche l'allestimento di progetti paese per
Qualificare consumi avviare il sit-in investimento pubblici e privati
E qui avanziamo qualche specifica proposta che può dare un contributo all'animazione delle attività economiche in questo periodo di bus
Vanno rafforzati i piani di efficienza energetica e di risparmio dell'edilizia dei consumi durevoli e nella mobilità
Questi sono interventi che fanno PIL che migliorano l'ambiente che si pagano da soli con il prezzo che c'è oggi emerge
Secondo bisogna sostenere il ciclo di investimenti nell'energia e mi riferisco non solo i gassificatori
Il primo l'abbiamo fatto novità inaugurato loro naturalmente in pompa in pompa magna né solo il completamento del piano di produzione elettrica
Mi riferisco a interventi immediati faccio un esempio
Ci sono alcune centinaia di milioni spendibili per il decommissioning delle centrali nucleari
Questa sarebbe la vera palestra per la nostra industria nazionale se vogliamo discutere di riprendere quella strada
Perché mentre si chiacchiera spesso il nucleare si fanno roboanti affermazioni promesse non si fa nulla di quello che si dovrebbe fare anzi si complicano e si rallentano le operazioni per questioni di potere
E per inciso faccio notare che quegli stessi che non vogliono i francesi una compagnia aerea
Sono pronti a legarsi mani e piedi è una tecnologia strategica totalmente altrui
In abbordabile per le nostre imprese nazionali e su un'operazione di produzione strategica che si dovrebbe garantire così si dice il venticinque per cento del nostro Buzzonetti della nostra autonomia nazionale
Cerchiamo di parla più seriamente di questa cosa e noi ne parleremo e avremo qui che l'intervento Di Matteo Colaninno
Aggiungo che incanti come l'allestimento della rete di comunicazioni telecomunicazioni di nuova generazione in campi come le bonifiche ed era industrializzazione di aree a vocazione produttiva e in campi come la casa
Sarebbe possibile saldare immediatamente saggiamente con risorse pubbliche già disponibili un ciclo di investimenti privati
Ecco se il Governo
Consapevole dell'emergenza di dare un minimo di spinta la nostra economia accettasse di mettere a fuoco alcuni di questi progetti Paesi noi saremmo pronti a cooperare con le nostre proposte con i nostri deve con l'influenza che è possibile esercita
E invece siamo qui a denunciare i colpi mortali che vengono date anche in questi giorni i programmi di infrastrutture smentendo anche in questo caso in modo clamoroso l'impegno elettorale noi pretendiamo un'operazione a questo punto verità sulle infrastrutture non le aggiungo altro
Rimando ne parlerà Andrea Martella
Ecco
Care amici cari compagni con la discussione di oggi noi costruiamo
Cominciamo costruire la nostra piattaforma economica da far vivere in Parlamento del Paese
Resta il problema di darci le gambe
Per far camminare le nostre idee
Usciti dalla fase costituente stiamo entrando la fase di costruzione vera e propria del partito
Lo facciamo nel vivo di una campagna di opposizione e questo può aiutarci a collegare intimamente il partito nuovo ai bisogni e le aspettative più profonde del popolo che vogliamo rappresentare
Ma perché questo sia possibile dobbiamo darci un'organizzazione office efficace ed operante
Ecco quindi qualche comunicazione di servizio
Con questa iniziativa diamo vita alla consulta economica del PD la Consulta risulterà dalla composizione del Comitato economia finanza che è espressione delle Commissioni parlamentari e dei responsabili per l'economia dei comitati regionali
Dobbiamo darsi rapidamente le necessarie connessioni fra centro e territori alimentando queste connessioni di contenuti
Dobbiamo dare luogo ovunque iniziative che ci aiutino a guardare la gente a farsi guardare dalla gente all'altezza degli occhi e sui problemi della vita reale
Noi stiamo costruendo la squadra e la Rete che renderà possibile tutto questo
Sono le conclusioni abbiamo voluto che in questo appuntamento si stesse molto al concreto
E si dicessero più cose che parole anch'io ho cercato di fare così ma non voglio chiudere senza un cenno la connessione fra battaglie economica e battaglia politica ideale
E cerco di spiegarmi così in due parole
Noi cresciamo meno di ogni altro Paese europeo
E questo avrà pur qualcosa a che fare con il fatto che la forbice fra i redditi erano voi la più alta d'Europa e con il fatto che la mobilità sociale da noi la più bassa d'Europa
Per crescere economicamente serve dunque più eguaglianza e cioè piena affermazione dei diritti sociali sviluppo di politiche risse votive riduzione del divario fra i territori
E per crescere di più serve più libertà
E cioè la rottura di conservatorismi e il coraggio di riforme che attacchino meccanismi relazionali corporativi regressivi che imprigiona o le nuove generazioni e le dinamiche di innovazione
Dei protagonisti economici e sociali
Ecco su questi fronti e in alternativa le ricette dalla destra populista
Si possono portare dal seno la terra IVA loro e di una sinistra democratica popolare liberale che essendo con convinzione se stessa può indicare un'altra strada al Paese grazie
Ora ci sono quattro interventi
Programmati
Comincia Stefano Fassina
Poi segue Martella Colannino all'ente
E poi apriamo il dibattito
Il mio compito oggi provare a richiamare
Alcuni punti del contesto nel quale
Si scrivono le dinamiche della nostra economia della nostra piccola economia
E del quale deve essere avvertita la nostra discussione affinché sia utile alla politica economica dell'Italia delle sue famiglia dei suoi lavoratori e delle sue imprese
Mai come in questa fase lo sguardo dei cittadini
è stato così attento all'economia globale tuttavia
Come sempre accade nei momenti di curiosità concitata
Si rischia di guardare alla superficie
E l'asse lasciarsi convincere dalle spiegazioni facili
Lo sguardo superficiale
Ci porta a vedere una drammatica crisi finanziaria anche stamattina le borse asiatiche hanno chiuso
Con delle perdite superiore al quattro per cento e tutte quelle europea hanno aperto con perdite
Analoghe certamente la crisi è finanziaria
La finanza
Come è stato detto
Ha avuto una deriva autoreferenziale dominata dall'avidità dice protagonisti una dedita colpevolmente sì mentalità dall'ideologia liberista dell'autoregolazione dei mercati la finanza come peste del ventunesimo secolo
è una lettura
A mio avviso comoda resti rassicurante in quanto
Circoscrive le responsabilità
Della crisi ma è una lettura superficiale
Non adeguata a farci comprendere la dimensione dell'iceberg
La crisi originata dai mutui subprime non è soltanto vi si finanzi aria è crisi economica e sociale non solo per l'ampiezza delle conseguenze
Chiesti ci sono ci saranno ma per le cause
Che l'hanno portata a svilupparsi
Per quanto per questo a mio a mio avviso dobbiamo domandarci in se è un caso che questa crisi
Avviene oggi quando la distribuzione del reddito negli Stati Uniti torna ad essere quella degli anni Venti quella premio di il
Da trent'anni l'andamento dei redditi da lavoro delle classi medie americani non
Delle fasce marginali ma delle catarsi mediamente americani è stato sostanzialmente piatto in termini reali
Sono in affanno
Lavoratori e lavoratrici diplomati e laureati occupati a tempo pieno quindi non parliamo di working Poor parliamo della classe media
Dal settantanove al due mila cinque il reddito da lavoro dei diplomati occupati a tempo pieno depurato dall'inflazione avuto una variazione media annua inferiori o pari a zero
Per i laureati la performante stava analoga nello stesso arco di tempo e questo è un punto rilevante sul quale riflettere la produttività negli Stati Uniti è aumentata in media del due per cento all'anno
E cioè che se è un il un reddito medio del settantanove di un lavora di un lavoratore diplomato
Chi era allora trenta mila dollari apprezzi due mila cinque fosse cresciuto come la produttività media secondo quello che ci insegnano le
Le regole dell'economia
Sarebbe arrivata cinquanta mila euro nel due mila cinque invece nel due mila cinque quel reddito è stato di venticinque mila euro
E per nulla o reato l'andamento è stato piatto
La differenza cioè la differenza tra quello che sarebbe dovuto essere quello che è stato
Alimentato il reddito delle decile più ricco delle
Famiglie americane anzi gli studi sul propri incominci dicono che alimentato l'uno per cento più ricco delle famiglie
è chiaro che
Con questa stagnazione dei redditi da lavoro in un ambiente in rapida crescita perché dal la fine degli anni Settanta al due mila
E cinque quando di riferimento di questi redditi il PIL americano più che raddoppiato data la stagnazione dei redditi da lavoro da un lato e l'andamento del PIL è evidente che le famiglie che le famiglie della classe meglio dovevano indebitarsi
E non a caso appunto il debito delle famiglie aumentato dal quaranta per cento del PIL del settantanove a oltre cento per cento dello scorso anno
Quello che voglio dire Hoecke degenerazione della finanza e polarizzazione nella distribuzione del reddito sono facce della stessa medaglia qualcuno avido di denaro ha offerto denaro senza scrupoli
Qualcun altro però ha dovuto domandare o è stata indotta domandare
I subprime mi sono stati operazioni finanziarie responsabili però hanno consentito a milioni di famiglie di comprare la casa di abitazione
Probabilmente se i redditi in quelle famiglie fossero cresciuti come la produttività non ci sarebbero stati sa quei tutta questa domanda di saprà euro ma quelle famiglie avrebbero potuto permettersi mutui prime
Allora io credo che
Il punto di politica economica anzi forse il punto di politica che noi dovremo affrontare è il seguente
Le forze conservatrici a partire
Dai primi anni Ottanta invece di contrastare hanno alimentato
Una sperequazione nella distribuzione dei redditi e hanno affidato alla finanza la sostituzione del Welfare State indubbiamente in difficoltà
Con uno slogan potremmo dire che dal Welfare State sia passati alla Guelpa Finance
Il tentativo avanti dall'Amministrazione Reagan ma la sua collocazione più esplicita l'ha avuta la tra il due mila due mila quattro durante le campagne elettorali dell'attuale Amministrazione Bush
Che lanciava allora l'ownership society per le classi medie
E il compagine conservativo la carità destato
Per quanti rimanevano Mancini
Era la logica conseguenza di decenni di propaganda sulle virtù taumaturgiche della privatizzazione dei sistemi pensionistici e finanche dell'indennità di disoccupazione oltre che del che della scuola e della sanità
Insomma la finanza di cui oggi
Discutiamo i limiti nel modello conservatore che ha
Consentito questi
Che ha regolato gli ultimi trent'anni ha avuto una funzione servente
Non è stata protagonista mesta da uno strumento uno strumento certo Pascucci do di mano ma sempre strumento per promuovere la rizzare un modello di crescita profondamente iniquo
L'AdA finanziaria è stata la soluzione per far quadrare il cerchio
Tra reti di letto da lavoro sempre più sperequati
Trasformazione in senso regressivo
Dei sistemi fiscali smantellamento del welfare ecco ha un senso delle classi medie senza i miracoli promessi dalla finanza alle classi medie il paradigma neoliberista non avrebbe potuto affermarsi in un contesto democratico
Forse anche il momento per il centrosinistra per noi una volta tanto rivendicare il merito di aver resistito alle mode del tempo
Nel nel a metà degli anni novanta quando siamo stati protagonisti la riforma pensionistica non abbiamo dato ascolto a quelli che dicevano che bisognava privatizzare la affidarsi alla finanza
E quanti oggi dal Governo Berlusconi continuano a citarsi come avanguardie che avevano capito tutto da decenni
Dovrebbero spiegarci come mai nel Libro verde preparato dal Ministro Sacconi di ancora on line né per commenti fino al venticinque ottobre
Si continua a proporre la finanza come la soluzione i problemi della previdenza e della sanità pubblica forse non tutti avevano capito bene come dicono di aver capito
E andando a guardare pervenire
Ad alcune
Proposte
Andare oltre il perimetro della finanza è indispensabile per capire che cosa che cosa fare
Io credo che
La fase costituente a livello globale oltre che europeo
Non sarà evidentemente breve lettere le turbolenze non sono finite nonostante diciamo delle prime risposte che sono state
Avanzate dalle autorità politiche di Stati Uniti ed Europa appunto anche
Le aperture dei mercati di oggi lo confermo
Guardando e trenta I fondamentali
Possiamo sostenere che le contro le conseguenze sull'economia reale ci saranno ci saranno in in negli Stati Uniti ma ci saranno anche in Europa ed è molto poco probabile il De Caprio inglese ossia
Una completa sostituzione della domanda degli Stati Uniti da parte delle economie emergenti dei Paesi esportatori di petrolio anche le loro finanze istituzioni finanziarie sono coinvolte
E la crisi che sta investendo l'Europa dopo diciamo la fase statunitense
Non va sottovalutata
Dobbiamo
Essere consapevoli sicché se negli Stati Uniti le banche hanno prestato novantasei centesimi per ogni dollaro depositato
Nell'Europa continentale le banche hanno prestato centoquaranta centesimi per ogni euro depositato e quindi nonostante l'esposizione non sia versi sa prime c'è un'esposizione che il momento in cui dalla finanza alla crisi passa l'economia reale le banche europee vengono investite direttamente
E però un punto rilevante il punto che noi abbiamo meno strumenti istituzionali abbiamo fatto la moneta unica ma i nostri strumenti istituzionali sono deboli
Allora
Innanzitutto per rispondere atta a quello che sta avvenendo sul piano economico c'è bisogno di una radicale svolta politica le fasi di emergenza la storia ci insegna
Sono anche le fasi di opportunità politica
Allora che cosa dovrebbe fare
L'Unione europea o almeno
I Paesi dell'Eurogruppo stasera
Cioè lecco fino all'ossia a Lussemburgo un appuntamento importante data anche la giornata sui mercati finanziari
Sabato scorso a Parigi nella riunione dei degli dei G otto europei sono stati fatti passi avanti
Tuttavia
Passi avanti non sufficienti all'altezza delle sfide che abbiamo di fronte
Sono stati importanti perché hanno segnalato
Diciamo una direzione di massa i Paesi europei decidono di marciare insieme invece che
Continuare sulla scia di iniziative individuali ho dato o iniziative ad hoc
Noi crediamo che vadano fatti passi avanti in più
Da questo punto di vista siamo d'accordo sottoscriviamo l'appello di decine gli economisti che la voce punto info ari ha rilanciato in questo in questi giorni
Il Consiglio
E il Consiglio europeo o almeno appunto come dicevo prima i Paesi dell'Eurogruppo dovrebbero approvare la proposta che appunto l'Italia con Padoa Schioppa aveva fatto lo scorso anno
Di un'autorità unica di vigilanza sulle istituzioni finanziarie europee tanto meglio se collocata nell'ambito istituzionale della BCE
Inoltre crediamo che
Vada ripresa la proposta francese bloccate nei giorni scorsi dal cancelliere dalla Cancelliere Merkel
Cioè quella di dotare l'Europa di un fondo anticrisi ad a livello europeo da poter utilizzare per interventi di ricapitalizzazione qualora ci fosse necessario è uno strumento
Di una di utilità effettiva ma anche di deterrenza che servirebbe a dare
Un contributo a calmare
Il nervosismo prevalenti sui mercati
Inoltre
Crediamo che
Debba
Si debba fare di più ristretto alle potenziali conseguenze di questa crisi nei confronti delle piccole e medie imprese
Nel vertice di Parigi è stato proposto che la BEI
Abbiamo
Fondi per trenta miliardi per i intervenire a garanzia dei dire i crediti nei confronti di confronti di queste piccole
E medie imprese
Noi riteniamo che si debba fare di più e in particolare debba fare di più magari con un'iniziativa DOP a livello nazionale un Paese come l'Italia che ha una presenza asimmetrica in Europa di micro piccole e medie imprese
Infine
Il Consiglio europeo
Dovrebbe prendere con determinazione un'iniziativa per una profonda revisione della governance globale sui mercati finanziari e aspetto decisivo affrontare
La riforma delle istituzioni di Bretton Woods oltre che del G otto
Al fine di riconoscere pienamente il peso degli attuali protagonisti dell'economia globale
E dare ad essi
La possibilità di intervenire attivamente in quelle istituzioni oggi pensate che
Nella nel fondo
Nella Banca mondiale la Cina pesa quanto il Belgio e più dell'Italia riflettono un mondo che non c'è più che va
E vanno e vanno aggiornate altrimenti se non hanno legittimazione
Politica qualunque iniziativa diventa irrealistica e realizzabile
Queste proposte che facciamo e
Non sono un'improvvisazione che insegue la moda le abbiamo articolate nel due mila cinque nel programma nel tributo programmatico dei Democratici di Sinistra programma dell'Unione un lavoro molto serio e poco letto coordinato da Bersani e Visco
Le domande nel due mila cinque sembravano fantapolitica ora forse a Washington hanno degli orti a Londra
Sono
Ipotesi che possono essere
Preso in considerazione l'ultimo punto del mio intervento riguarda
L'altro l'altro capitolo fondamentale della politica economica ho cercato di descrivere
Interventi sul lato della finanza ma c'è un altro capitolo fondamentale che sono le politiche di bilancio
Il
I Paesi europei
Anche qua o in o almeno i Paesi dell'Eurogruppo dovrebbero puntare a dotarsi di una politica di bilancio comune
Non
Non possiamo lasciare a se stessa la domanda interna un'altra domanda interna di un'area che ha quattrocentocinquanta milioni di consumatori qualche decina di milioni di imprese
Le politiche di bilancio allora devono tornare in campo di fatto stanno tornando in campo ma in modo poco coordinato
Surrettizio si vede la decisione del Governo francese di posticipare la data di scadenza per il pareggio di bilancio
Ma facendo così non colgono le potenzialità di interventi coordinati
La e la politica incapace di fare passi avanti sul proprio terreno quello appunto delle politiche di bilancio
Cerca un facile capro espiatorio né i tecnocrati di sa di Francoforte ovviamente la politica monetaria
Può contribuire
Ad arginare la profondità e la durata della crisi
Ma in un contesto di scarsa fiducia a infetti limitati
Quindi noi auspichiamo una riduzione significativa del tasso di sconto da parte della Banca centrale europea anche prima di
Di dell'inizio di novembre data del prossimo board
Ma non per non possiamo rinunciare a sottolineare
La rilevanza di politiche di Bilancio
Politiche di bilancio anticicliche per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie e la crescita
Vedremo come ministri economici dell'Eurogruppo e dell'Ecofin né stasera e domani a Lussemburgo declinerà hanno l'indicazione contenuta nel comunicato finale
Di Sabato a Parigi affinché presso cito testualmente l'applicazione del Patto di stabilità e crescita rifletta le circostanze eccezionali che attraversiamo
Il PD lo diciamo tra parentesi aveva chiesto altrettanto nella risoluzione per il DPEF presentato a luglio scorso
Oggi
Facciamo una proposta operativa molto semplice che riprende quanto appunto andiamo dicendo da da alcuni mesi
Proponiamo una riduzione per un biennio delle imposte sui redditi da lavoro e da pensione per zero virgola cinque punti percentuali di PIL
In tutti e ventisette i Paesi
Del dell'Unione europea o almeno nei Paesi Ecofin
Appunto per dare immediata sostegno la domanda e alla crescita dei redditi un intervento concentrato sui redditi da lavoro e da pensione di importo medio
Basso
Realizzato contestualmente in tutti i ventisette dei quindici Paesi ecco del dell'Euro
Avrebbe effetti moltiplicativi considerato il livello di interconnessione tra le economie di questi Paesi e la temporaneità dell'intervento non comprometterebbe gli obiettivi di bilancio di medio periodo
La nostra proposta non volesse ed alternativa ad altre proposte in campo alcune le ha richiamate Bersani dagli euro Bondi suggeriti da Dell'Orto a metà degli anni Novanta alla ridefinizione del mandato della BEI per fare interventi
Sulle infrastrutture sono proposte interessanti e da perseguire
Ma il punto è che non hanno la possibilità di incidere nel breve periodo
Ad esempio se guardiamo
Alla proposta del nostro immaginifico Ministro dell'economia
Quell'appunto che riguarda la BEI
Ci accorgiamo che i tempi della riscrittura dello Statuto della BEI della predisposizione della macchina amministrativa
Della selezione dei progetti e della raccolta dei capitali per la mente alimentari gli ampi Investimenti in infrastrutture
Sono assolutamente incompatibili con l'esigenza di una risposta anticiclica arriveremmo troppo tardi noi dobbiamo intervenire qui ed ora
E quindi chiediamo che aldilà dell'opportunistica retorica anche i mercati anti mercati vista si assumesse una leadership e fin cachet inc in grado di portare avanti l'agenda di riforme necessarie qui e ora per evitare che gli effetti della crisi in corso
Siano pesanti per tutti per tutti in Europa
Concludo con un brevissimo cenno l'Italia ne ha parlato molto Bersani quindi
Voglio fare solo un brevissimo cenno
Anche in Italia è importante riconsiderare la politica
Di Bilancio il ventitré settembre scorso
Il Governo sempre molto rapidamente approvato nota di aggiornamento al DPEF
La relazione previsionale programmatica
La legge finanziaria
Dati radicali mutamenti del quadro macro economico internazionale di interno avevamo sperato meno demagogia e più attenzione alle esigenze di milioni e milioni di famiglie e di impresa
Quella politica economica così come è stata impostata non può fare funzionare
Il punto è
Come cercato di dire rispetto alla politica economica degli ultimi trent'anni negli Stati Uniti il punto è che non penalizza sui lavoratori e lavora le lavoratrici più deboli
Penalizza
Ampie fasce di classico di classi medie lavoratori dipendenti giovani precari finte partite IVA
Lavoratori autonomi marginali e pensionati colletti bianchi ed ex
Del settore privato e del settore pubblico un'area una platea
Che comprende quasi venticinque milioni di cittadini
Dalle dati tali numeri la politica economica corporativa del Governo Berlusconi diventa un problema per tutti come i dati
Sulle vendite al dettaglio insistono a evidenziare
Però qual è il punto un punto politico importante che deve in qualche modo essere presenti dei nostri lavori non solo oggi ma nella nel lavoro politico che faremo
Che faremo nelle prossime settimane nei prossimi mesi non c'è alcun determinismo economico sul quale fare affidamento e cioè il peggioramento delle AA
Della situazione economica non necessariamente si tradurrà in maggior consenso nei nostri confronti
C'è uno straordinario lavoro politico da fare e da intensificare
Quindi io credo che appuntamenti come quello di oggi qua concludo abbiano
Un un un elevatissimo valore soprattutto se riusciremo poi a Palmi ad articolarvi sul territorio
Sono appuntamenti né necessari per affermare l'impianto Nietzsche
Riformista di cui questo Paese ha bisogno per valorizzare il lavoro e dare futuro all'Italia insieme possiamo farcela buon lavoro a tutti noi
Grazie
Grazie a Stefano Fassina adesso la parola Matteo Colaninno sull'Energia io prego anche coloro che fanno queste relazioni con Enrico letta
Andrea Martella e di contenersi entro il quindici minuti poi vediamo se qualcuno ancora si vuole iscrivere pregato di farlo immediatamente perché poi decidiamo il prosieguo dei lavori grazie grazie
Anche per me
Così non va
Le tendenze globali e le performances dell'Italia di cui ha fatto cenno nella sua relazione improduttiva
Pier Luigi Bersani ed è diventata quella relazione di Stefano Fassina intersecano includono in senso stretto anche il tema dell'Energia
Noi siamo ormai entrati nella seconda era globale
Caratterizzata dal trionfo degli interessi nazionali
Dalla crisi di modelli economici e sociali spinti per decenni al di sopra e al di fuori del limite della matematica finanziaria al di fuori delle regole
Al di fuori
Dei pesi e contrappesi che implicitamente questi mercati hanno sempre auto
Caratterizzato dal rischio del ritorno di nuovi muri
Non più e non solo viste le performances di Putin
E di medie
I muri della guerra fredda delle divisioni e dei blocchi ideologici stiamo entrando nell'era dell'alleanza per lo sfruttamento delle risorse scarse energia in primis che rischiano di marginalizzare
E rendere impotenti gli esclusi
è uno scenario che coglie impreparate un'Europa isolate divisa
Che rischia di fare la fine del vaso di coccio tra i vasi di ferro
La questione dell'energia è diventata dunque un punto chiave su cui si misura la capacità di un Paese di tutelare i propri interessi di lungo periodo
Attraverso scelte strategiche di posizionamento sullo scacchiere globale sempre più complesso
Lo è a maggior ragione per l'Italia il nostro scenario energetico al di là delle problematiche comuni che sono comuni a gran parte dei Paesi industrializzati infatti segnato da
Peculiarità e specifiche criticità a cominciare da consumi in forte aumento
L'Italia dell'energia oggi deve fare i conti con costi elevati
Una lira un elevato impatto sull'ambiente sul clima rispetto al quale tutti sappiamo che i dati i tempi non sto ricordarlo le scadenze gli impegni che come Paese come Europa abbiamo preso abbiamo preso nel due mila tredici e nel due mila e venti
E un sistema di approvvigionamento fragile e dipendente
è urgente e quindi necessario elaborare una strategia di ampio respiro
Un tema che il Governo di centrodestra sta affrontando con un approccio unilaterale
Ideologico e a mio avviso troppo dipendente dalla trappola del consenso e dal consenso emotivo dei sondaggi quotidiane
I primi passi denotano anche dosi di confusione individuando uno strano mix tra obiettivi e strumenti di attuazione di nuovo così non va
Il Partito Democratico intende sentiti farsi sentire con la forza della sua voce contribuendo a fare chiarezza su alcuni punti ancora oscuri del programma di governo e presentando proposte utili al confronto e al dibattito
La prima
Diversificazione delle fonti e sviluppo infrastrutturale è un binomio inscindibile
Che implicitamente porta con sé anche un messaggio politico un messaggio politico che ci mi fa ritornare alle pagine del programma della campagna elettorale del PD e di Walter Veltroni
Ritorniamo quindi alle parole del programma dicendo che è finita l'era dell'ambientalismo del no è finita l'era del vecchio centro sinistra dei veti ma è giunta l'ora
Di un partito di centro sinistra riformista il Partito Democratico che a partire dal suo programma imboccato la strada dell'ambientalismo del fare
Dello sviluppo armonico e quindi dei sì alle infrastrutture e alle scelte responsabili
La diversificazione delle fonti è un imperativo dire per un Paese come il nostro fortemente dipendente dal gas e dal petrolio
Ma non è pensabile un'effettiva diversificazione senza appunto un robusto sviluppo infrastrutturale
Ciò è particolarmente evidente per il gas elemento di maggiore criticità poiché rappresenta la fonte di produzione per oltre il cinquanta per cento dell'energia elettrica consumata in Italia
Questo è il frutto di scelte politiche ben precise non di oggi non ieri ma
Facilmente identificabili
E che hanno portato questo Paese insieme all'Unione europea ad essere una sistema energetico fortemente dipendente dai combustibili fossili
Scelte sedimentate sicuramente squilibrate l'ottanta per cento della nuova generazione elettrica per l'Unione europea è alimentata a gas la stessa Unione europea ha raddoppiato il consumo di gas negli ultimi vent'anni
Produce solo l'otto per cento di gas detiene solo il due per cento delle riserve strategiche mondiali e consuma però il venti per cento della produzione di gas mondiale
Oggi siamo in grado di impostare una di importare una capacità appena sufficiente per soddisfare la domanda mentre l'infrastruttura di stoccaggio sono inadeguate a garantire sicurezza e flessibilità dell'offerta
In aggiunta
L'energia da gas tutti sappiamo hanno energia altamente Carra ed altamente costosa quindi sì a nuove infrastrutture ricordava Bersani che hanno tagliato il nastro su un rigassificatore che
Il centro sinistra a fatto
E quindi questa la nostra cifra la cifra che Walter Veltroni
A lanciato in campagna elettorale
Noi dobbiamo ampliare il numero dei Paesi produttori da cui far giungere il nostro caso oggi sono la Russia l'Algeria Libia Norvegia aggiungendone di nuovi Egitto Qatar e tutta l'aria del caso del del Caspio
Seconda proposta un nuovo mercato europeo
Per il petrolio e per i combustibili fossili certamente per questioni di sicurezza ed economicità il petrolio così come il gas continuerà ad essere
Uno degli ancoraggi più forti dell'Energia dell'Unione europea e quindi anche dell'Italia
L'escussione del
Corso del prezzo del petrolio registrate nell'ultimo anno confermano che non è possibile nel continuare a subire passivamente né tanto meno incidere in solitudine per nessun Paese europeo
Una strategia complessiva su scala europea potrebbe essere di grande efficacia promuovere un nuovo mercato regolamentato per consegne fisica nel lungo termine potrebbe ad esempio rivelarsi una mossa corrette e lungimirante per almeno due motivi
Primo consentire il produttore di avviare nuovi investimenti sulla base di ricavi futuri certi e pianifica e pianificati con un sottostante europeo non trascurabile non trascurabile
Secondo permettere all'Europa di costruire la sua politica energetica la sua politica di sviluppo sulla base di scenari di lungo periodo più affidabili
Terza proposta più certezza e più sostenibilità per lo sviluppo delle rinnovabili
è una sfida tecnologica è una sfida colossale è una sfida scientifica è una sfida industriale
Gli Stati Uniti su questo
Stanno facendo delle scelte strategiche straordinarie
Creare sinergie tra energia e ambiente non rappresenta dunque una battaglia di retroguardia i primi che lo comprenderanno i primi che lo metteranno in pratica probabilmente guideranno lo scenario economico futuro
E proprio sulla fonte sulla frontiera dello sviluppo delle rinnovabili che l'Italia ha visto allargare il proprio divario rispetto a molti Paesi europei
Negli ultimi vent'anni l'Italia ha evidenziato il più alto tasso di variabilità della normativa a supporto delle fonti rinnovabili
Se da un lato ciò ha stimolato il rischio di impresa e il costo degli investimenti rispetto agli altri Paesi europei
Tuttavia il fatto o di fatto oggi in Italia coesistono tutti i possibili sistemi di incentivazione sia pure applicato a fonti riversi da soggetti pubblici diversi e in tempi diversi
Per favorire gli investimenti in una logica industriale capaci quindi di trasformare le fonti rinnovabili non esset strutturale
Servono incentivazioni e regole certe e stabili nel tempo che devono essere sostenibili e compatibili con il contesto economico
Come Partito Democratico intendiamo segnare una forte discontinuità rispetto ad un passato contraddistinto non ambientalismo troppo refrattario alla logica dello sviluppo
Quarta proposta la via maestra la via per rispondere ai problemi energetici dei cittadini e delle imprese italiane proseguire il cammino virtuoso del risparmio e dell'efficienza energetica
L'efficienza nell'utilizzo nelle dell'energia rappresenta una delle possibili declinazioni forse la più significativa della strategia di sviluppo del nostro Paese in breve termine
Studi importanti parlando di grandi risparmi possibile nel settore dei trasporti addirittura
Sul trasporto dell'auto si parla del settanta per cento nel trasporto pesante tra cinquanta e sessantacinque per cento del trasporto aereo tra i quarantacinque e sessantacinque per cento
Che va ad aggiungersi alle efficienza energetica
Delle nostre della progettazione delle nostre case
Su questo fronte esistono già norme che hanno dimostrato la loro efficacia quali l'incentivazione del cinquantacinque per cento per gli interventi dell'efficienza energetica e lo strumento dei certificati bianca
Tali strumenti vanno affiancati da un lato da interventi che stimolino la creazione e lo sviluppo di nuove imprese di produzione commercializzazione installazione della componentistica per efficienza energetica
L'incentivazione di ricambio di motori industriali più capaci più efficienti addirittura equivale a n centrale An nuove centrali nucleare
Pay back period addirittura entro l'anno e quindi si spera si spese avrebbero nell'ambito di un esercizio economico
Efficienza industriale ente risparmio di N centrali nucleare
Arrivo al nucleare quinta proposta
No alla demagogia
Sì al responsabilità
Un un approccio serio pragmatico non ideologico ma di nuovo così non va
Per evitare di alimentare false aspettative da parte dei cittadini è opportuna una premessa
L'energia nucleare è lontana da essere una fonte realmente utilizzabile per contribuire a risolvere i problemi energetici del Paese e lontani
Peraltro dal punto di vista del metodo non è di nuovo accettabile che una materia così delicata sia sottratta al dibattito parlamentare essendo oggetto di una delega ampia e generica del Governo
L'annunciata intenzione di ritornare al nucleare avviando da subito la realizzazione di qualche centrale o forse di qualche pietra di centrale nucleare di terza generazione
Tende a ridurre in modo superficiale la complessa questione energetica l'opzione nucleare sì nucleare no
Nel merito invece per rendere credibile come io penso si debba fare
L'opzione nucleare sarebbero necessarie ed è necessario risolvere almeno cinque forti criticità connesse alla sicurezza all'ambiente alla partecipazione
Profonda dell'industria nazionale
All'economicità e al ricerca
Affrontare responsabilmente questo tema oggi in Italia vuol dire in sostanza
Varare una scelta di prospettive di sistema che impegni il Paese verso un nuovo uno un nuovo nucleare verso nuove generazioni tecnologiche nucleare puntando nel frattempo a ricostruire
Un intero sistema autorità di sicurezza formazione ricerca sviluppo sapere scientifico universitario capacità tecnologiche ed industriali
Ormai esaurito si da oltre vent'anni a distanza dal referendum del mille novecentottantasette
E di nuovo quelle scelte sono frutto
Non solo della scelta di un Paese ma anche frutto di lobby di scelte politiche ben precise di interessi che hanno fatto alla fine che hanno concorso a fare quelle scelte
Anche dal punto di vista economico per gli investimenti che hanno
Diciamo una va valenza per miliardi di euro
è diciamo e rispetto al cronogramma e rispetta i tempi
Di attuazione di un programma nucleare bisogna stare molto attenti e osservare che oggi in Europa solo tre Paesi stanno costruendo nuove reattori la Francia ed è scontata la ragione
La Finlandia poiché sono sovvenzionati
Dai produttori energivori e Giappone che come la Francia e un Paese che ha sedimentato e ha strutturato la sua energia sul nucleare ben da tempo la curva dell'Energia
Della
Dell'obsolescenza della tecnologia nucleare molto chiara è giusto interrogarsi senza demagogia
Senza retorica senza un falso populismo se sia corretta intersecare la curva di cicatrizzata la curva del ciclo del prodotto di questa tecnologia nucleare oggi sul mercato
In questo momento io sinceramente o nutro dubbi molto molto forte
Sesta e ultima proposta già detta già anticipata da Pier Luigi Bersani
Autorità forti e di indipendenti
Bersani parlava di un'auto a Autorità dell'Energia sotto attacco e tutto questo è devastante se si pensa all'attrattività ormai esibissi ma della capacità del nostro Paese di attrarre investimenti in Italia
In particolare in un settore così delicato come quello energetico il nostro Paese è bene ribadirlo in questa sede non può lontanamente pensare di rinunciare alla presenza di organismi di controllo forti e indipendenti
Metterne a rischio l'autorevolezza per usare parole eufemistica
E la credibilità è un atto compiuto ai danni di un intero Paese ancor più grave perché l'Autorità italiana rappresenta oggi un modello di riferimento per analoghe istituzioni di altri
Paesi
Concludo facendoli un riferimento brevissimo a quanto sta accadendo in questi giorni e ancora in queste ore
Mercoledì scorso eravamo in molti alla Camera
E alla mattina io non avevo mai visto prima d'ora non sono riuscite ad aprire per molte ore fino alle quattordici del pomeriggio
I titoli più pesanti della semplice e del Mib trenta Mib trenta in Italia
I Parlamenti di mezzo mondo si stavano riunendo per affrontare e per dare risposte ai cittadini e noi di tutto questo non abbiamo avuto assolutamente nulla
Dicevo sono parole anche di questi minuti perché
La Francia
Aperto a meno cinque la Germania meno quattro e mezzo Londra a meno cinque
L'Italia almeno sei
Le oscillazioni dei principali titoli soprattutto bancarie finanziarie stanno tra il sette dodici per cento e noi non possiamo accettare rispetto a tutto questo lectio magistralis o qualsiasi altro tipo di interpretazione
Noi chiediamo il rispetto delle istituzioni prima di tutto della sovranità del Parlamento perché non possiamo pensare di essere o abituare l'opinione pubblica pensare di essere in una monarchia costituzionale per essere
Come dire per usare il termine costituzionale
Ancora e per fortuna siamo in una repubblica parlamentare
Non stiamo vivendo gli affetti della globalizzazione delle produzione delle competenze non stiamo subendo gli effetti di un modello economico
Che sta come i vasi comunicanti comunicanti portando al di fuori della povertà centinaia di milioni di persone noi stiamo subendo gli effetti di un modello economico finanziaria e sociale
Spinto artificialmente forzosamente e forzatamente
Oltre le regole oltre le leggi da una finanza creativa che anche qui nel nostro Paese è stata per tempo elogi per lungo tempo e l'ho già
Una finanza creativa e sintetica
Che ha
Aggirato
Frantumato le regole del mercato e i suoi impliciti pesi e contrappesi salvo poi offrire le lacrime di coccodrillo evocare lo Stato e tutto quello che stiamo vivendo in questi giorni
La mia la meccanica della fluidità dei capitali che per lungo tempo per fortuna è stato l'arbitro del mercato
è stata disorientata ma non oggi ma negli ultimi venti anni
Quando le economie non giudicavano più i piani industriali dell'impresa e dei manager nel medio e lungo termine tra i tra i cinque anni
Ma piuttosto si sposta si spostavano nell'arco di un istante
Per fare degli enzimi di operazioni straordinarie per fare degli arbitraggi e quindi trasformando di fatto in una un'economia reale ad una economia finanziaria istantanea
Non è quindi la globalizzazione la causa e non può esserne oggi Bressa il bersaglio l'Italia è ferma l'Europa è ferma gli USA sono fermi e schiacciati
Ciò nonostante ancora oggi l'Outlook del Fondo monetario internazionale sull'economia mondiale prevede una crescita ancora del quattro per cento
Questo grazie alla globalizzazione questo grazie al fatto che economie giorni più l'economia d'Oriente oggi crescono
E speriamo possano crescerà saggi
Crescenti e molto forti ma io temo che grazie
Acqua a tutto quanto sta succedendo sui mercati finanziari la globalizzazione rischia di essere l'ultima tessera del domino che rischia di a battersi questo non a causa della globalizzazione
Ma a causa di un'economia finanziaria creativa che ha spostato le Recchia girato e frantumato
Le regole del mercato
I teorici dei dazi dell'illusorio protezionismo dell'illusorio provincialismo delle paure delle speranze lo sanno benissimo
Più del cinquanta per cento del commercio mondiale per la prima volta dal dopoguerra nasce ad oriente
Più del cinquanta per cento dell'export di quelle economie interseca o è proprio di interessi economici di imprese occidentali cioè l'export di imprese multinazionali occidentali che sono andati in quei territori
Attenzione quindi I falsi profeti delle paure globali
E sono gli stessi che vivevano nel mantra dell'iper liberismo e che oscillando ieri di qua
E oggi dirà poniamo far passare che siamo tutti vittime dell'integrazione mondiale dell'economia
Solo perché non hanno ormai più nulla di serio e di responsabile da dire a noi e agli italiani grazie
Grazie Matteo Errico lenta con una comunicazione al centro il lavoro Ponente Martella
Credo che non avremmo mai immaginato che svolge la nostra conferenza economica era una giornata come questa e quindi è evidente che le nostre riflessioni devono partire tener conto di quello che sta succedendo fuori di qui
Credo
Che una forza di opposizione che si trova in un momento come questo Po farsi prendere la mano da due possibili strade
Una
E quella che io preferisco è quella di considerare
Quello che sta succedendo e di dare il nostro contributo la nostra visione
Su come uscire dalla crisi nella quale ci stiamo avvitando l'altra è quella di giocare sulla sfortuna sulle sfortune
Partire quindi da quello che è accaduto per cercare di soffiare sul fuoco non è questo l'atteggiamento col quale noi ci muoviamo lo dirò molto sinteticamente
Ma credo che quello che sta succedendo fuori di qui sia per l'Italia particolarmente preoccupante per due motivi noi rispetto agli altri Paesi europei
Non abbiamo due strumenti che sono i numeri
Gli strumenti principali con i quali si cerca di affrontare una vicenda come questa non possiamo alzare le tasse e non possiamo fare uso del della leva del debito
E se non possiamo alzare le tasse fa l'uso della leva del debito ci troviamo quindi in una condizione in cui affrontare la questione
Internazionale in modo efficace non è semplice abbiamo bisogno dell'Europa l'ha detto Stefano prima lo ripeto abbiamo bisogno dell'Europa noi più di altri perché hanno altri hanno anche strumenti nazionali che noi mancano
Abbiamo bisogno dell'Europa è diciamolo francamente la reazione delle borse di stamani è la dimostrazione che la risposta di sabato pomeriggio a Parigi
Diciamolo francamente è stata una risposta tradizionale
Ha problemi straordinari
E le Borse alla fine anno dato
La loro reazione io credo crediamo di poter dire che la risposta a problemi straordinari non può essere con strumenti tradizionali come quello appunto di sabato scorso i quattro che si riuniscono
E alla fine
Non c'è una decisione concreta che emerge anzi c'è una palese divisione sull'asse franco-tedesco rispetto allo strumento concreto da prendere
E allora l'Italia qui può e deve giocare un ruolo ne chiediamo al Governo di farlo può giocare un ruolo perché l'Europa ci sia non sia divisa come lo è stato sabato e non trovi soltanto per riunirsi
Gli auspici gli auspici in questo momento contano zero
In questo momento contano i fatti quindi crediamo che questo sia il momento delle azioni e noi speriamo e riteniamo che l'Italia possa giocare un ruolo lo deve fare anche perché
Il nostro sistema Paese è un sistema Paese che non ha
Lo ripeto gli strumenti che hanno gli altri gli altri possono momentaneamente alzare le tasse
Per creare un fondo nazionale possono momentaneamente
Essere più frenati sulla discesa del deficit per avere strumenti nazionali noi no nell'una cosa nell'altra
E la questione del lavoro che è quella sulla quale brevemente mi tratterrò aggiungerò quindi alcune riflessioni alla importante completare l'azione di Pier Luigi Bersani
La parte del lavoro in questa vicenda non è accessoria è centrale
Tutte le grandi crisi finanziarie nella storia del mondo sono state seguite immediatamente dopo dal collasso dell'occupazione e dalla crisi sociale all'inizio non la si avverte a quel livello all'inizio la questione occupazionale
è quasi un aspetto di rivincita rispetto agli scatoloni
Dei Paperoni OPA Perini di Wall Street o della Borsa di Londra
Ed è quasi un senso di rivincita che la gente vive tutto sommato non malissimo nei confronti
Di speculatori o altro quattro
L'effetto immediato subito dopo ha un effetto che tocca il lavoro l'occupazione a tutto tondo ecco perché noi oggi lo sappiamo è oggi dobbiamo quindi intervenire e l'Italia in particolare
Deve sapere quali sono le sue mancanze e quali sono i suoi pregi e quindi agire di conseguenza cosa che in queste settimane in questi mesi fino adesso non abbiamo visto accadere ecco perché su questo siamo molto netti e molto chiare tre sono i grandi problemi
Italiani su questo in questo campo il primo
è il problema del fatto che dal due mila
I salari del lavoro dipendente nel nostro Paese pubblico e privato hanno visto diminuire il loro potere d'acquisto e loro ghetto nei confronti di tutte le altre retribuzioni
Il secondo è il grande tema della
Carenza di produttività in un Paese come il nostro che vede strutturalmente la sua crescita più bassa rispetto agli altri e il terzo è il fatto che non riusciamo
Non riusciamo
Ammettere sotto pressione tutti i talenti che la nostra società potrebbe essere in grado di fare operare
Insomma diamo un welfare
Che si occupa di pochi
Abbiamo un welfare tarato sul maschio italiano di mezza età
E abbiamo invece una società italiana
Che deve fare i conti con grandi cambiamenti e non basta welfare tarato sul maschio italiano di mezza età che lavora con contratto a tempo indeterminato
E allora se questi tre sono i grandi temi e la nostra risposta deve essere una risposta completa non può essere una risposta parziale di piccoli interventi
Il modello della nostra filosofia e quello della protocollo sul welfare dell'anno scorso negoziato dal ministro del lavoro Cesare Damiano e portato avanti dal Governo Prodi
Che in una condizione di grande difficoltà però aveva messo insieme i tasselli di un intervento complessivo
E questi intervento complessivo oggi noi dobbiamo riproporre
Proprio perché le azioni del Governo Berlusconi su questo sono state piccole azioni parziali dire che bisogna
Abbassare le tasse sul lavoro straordinario
Se preso come unico intervento di detassazione del lavoro è uno strumento che non soltanto non porta nessun risultato ma finisce per aumentare le diseguaglianze che ci sono nel mondo del lavoro nel nostro Paese allora
Il primo punto salari più equi salari e retribuzioni che consentano
Alla classe media del nostro Paese di non essere costantemente a rischio di declassamento
Salario di produttività
Vuol dire
Cercare di far sì che attorno a questa discussione sui salari si riesca a cogliere il fatto che i due elementi sono
Essenziali da tenere insieme
C'è da intervenire sulle tasse sul lavoro le tasse sul lavoro devono scendere
Devono scendere le tasse sul lavoro perché non c'è in modo da troppi anni
Perché è una delle cause principali della precarietà del mercato del lavoro lo sappiamo tutti il datore di lavoro quando può scegliere un contratto di lavoro che costi meno
E scegliendo questo alla fine da compiti da contratto a tempo indeterminato a personale quale può e non viene data la necessaria stabilizzazione necessaria stabilità
Le tasse sul lavoro devono scendere perché il contratto a tempo indeterminato deve essere più vantaggioso e se questo non accade attraverso la riduzione delle tasse sul lavoro è inutile che si cerchi di fare altri ragionamenti
Ecco meno tasse sul lavoro che il contratto a tempo indeterminato diventa più vantaggioso
E la stessa cosa riguarda le retribuzioni dei pensionati l'ha detto Bersani prima e quindi siccome voglio recuperare un po'di tempo
Mi rifiuto di rifarci esclusivamente a quello che ha detto lui la questione
Della quattordicesima da rendere strutturale dell'eventuale quindicesima il tema del far salire quella soglia oltre i sei seicento settecento euro
Il tema del capire che la questione sociale del nostro Paese oggi
Viene vista viene vissuta con una
Insoddisfacente
Centralizzazione
La centralità di questa questione è fondamentale quindi anche il fatto
Anche il fatto che la social card se sia già persa nei meandri delle discussione burocratiche del posta annuncio dall'idea dall'idea delle priorità
E del fatto che attorno agli annunci si giocano alcuni messaggi ma poi la concretezza delle cose è un'altra
Questa nostra priorità le tasse sul lavoro che devono scendere
Non ci fa accerto dimenticare il fatto che
Il lavoro per noi è tutto di lavoro che quindi anche l'attenzione
Al lavoro autonomo l'attenzione alle piccole
E media impresa
L'attenzione a una
Impegno a favore della crescita e a favore della produttività del sistema e quindi al sapere che
La burocrazia a sapere che il decentramento a sapere che
Temi come questi sono fondamentali per ridare competitività al sistema
Dentro tutto questo la discussione sul salario di produttività
è una discussione che
Ci appassiona perché noi siamo i titolari di questa materia
Noi siamo i titolari di questa materia perché il protocollo sul welfare dell'anno scorso è stato il primo momento nel quale concretamente se fatto una scelta di incentivazione del salario di produttività
In quel momento che ho fatto una scelta importante che dà un'indicazione di marcia
E lo facemmo perché siamo convinti che lo statu quo non va bene
Lo dico perché la discussione sul novantatré e oggi è una discussione che deve tener conto del fatto
Che dal due mila
Al due mila otto la situazione sale Reder salariale nel nostro Paese drammaticamente mutata in peggio
E se è drammaticamente mutato in peggio non possiamo non capire
Che la riforma degli accordi del novantatré l'immissione di maggiore incentivo alla produttività
è un obbligo un obiettivo fondamentale obbligatorio per il mondo del lavoro oltre che per il sistema nel suo complesso
In alcune cose gli accordi del novantatré sono ancora validi ma complessivamente la situazione come oggi non va bene c'è bisogno quindi di un intervento che sia di incentivazione le tasse sul lavoro devono scendere
è un intervento che sia di miglioramento del quadro di regolazione
Molti passi avanti la trattativa li ha fatti
Noi riteniamo che
Un accordo sul salario di produttività debba essere raggiunto nell'interesse del Paese
Riteniamo che sia importante raggiungere l'accordo sul fatto che i due livelli siano complementari tra di loro
Raggiungere l'accordo sul fatto che la triennalità è un passo avanti importante che aiuta i lavoratori così come aiuto i lavoratori
La decorrenza che l'altra grande questione dei contratti contratti nei quali il lavoratore sia sicuro
Che l'aumento è un aumento che arriva in busta paga dal momento nel quale deve arrivare non sempre con questo negoziato continua questa spada di Damocle che normalmente oggi
Finisce per essere usata contro i lavoratori che la semplificazione da quattrocento
Contratti a un numero molto più basso è un elemento fondamentale che il tema dell'inflazione è il grande tema sul quale lavorare il recupero e un recupero intelligente insomma
Crediamo che sia fondamentale la cornice quindi il recupero complessivo
Della potere d'acquisto l'abbassamento delle tasse sul lavoro crediamo che sia necessario un accordo sulla base di quei criteri che siano criteri ben gestiti e sui quali l'accordo si trovi
Noi crediamo che questo sia possibile crediamo che questo sia utile ovviamente tutto questo ha senso se questa non è l'unica l'unico punto sul quale di all'intervento del Governo
Perché
La necessità
Di intervenire perché il mondo del lavoro nel suo complesso
La riduzione delle tasse sul lavoro sia una priorità di largo respiro rimane per noi la cornice una cornice fondamentale per riuscire a fare andare avanti il sistema termino sul terzo punto
Taglio molte cose ma
La questione del welfare la ritengo la questione fondamentale noi non ce la faremo mai a rilanciare il nostro Paese se non cogliamo
Fino in fondo la necessità di mettere a frutto tutti i talenti che in Italia ci sono e in questo noi siamo drammaticamente indietro lo dicevo prima con una
Che posso inviare una provocazione non lo è purtroppo è la verità abbiamo un welfare centrato sul maschio di mezza età
Noi dobbiamo sapere che il nostro Paese si salverà il nostro Paese avrà un grande futuro da grande potenza industriale da grande potenza economica se metterà a frutto tutti i talenti che la nostra società ci sono
Se metterà a frutto intanto i talenti che quel grande record positivo che abbiamo il Paese nel quale si vive più a lungo
Un grande record positivo che spesso e volentieri non valorizziamo addirittura non lo valorizziamo a partire dal fatto che lo chiamiamo l'invecchiamento della nostra società già dire così
Non è un bel segnale non è l'invecchiamento della nostra società è il ringiovanimento delle persone
E la possibilità di capire che oggi
Le persone che vanno in pensione sono persone che sono e devono essere utili alla nostra società dobbiamo costruire un welfare che le renda utili in grado di essere utili
Un welfare che si concentri sul tema donne l'occupazione femminile qui un record negativo
Sicilia Campania
Calabria sono i tre il record negativi di un Paese che sul tema dell'occupazione femminile ancora non ha capito qual è il senso della priorità
Il Partito Democratico ha messo a punto una proposta importante che porteremo a giro per l'Italia ci hanno lavorato
Vittoria Franco al ministro ombra del settore insieme a diversi parlamentari credo che sia
Una cifra fondamentale del nostro per la nostra proposta alternativa perché invece l'attuale Governo sul tema occupazione femminile ha fatto esattamente l'opposto
Ha fatto esattamente l'opposto guarda e cito due questioni intervenire con i tagli agli insegnanti sulla scuola vuol dire esclusivamente colpire l'occupazione femminile così come la questione delle straordinarie se è l'unico intervento
è un intervento che può andar bene se ce ne sono dieci ma se è l'unico è un intervento tutto per il maschio di mezza età sempre il ragionamento che facevo prima
E allora crediamo che attorno a questi temi attorno al fatto di sapere che nel
Nei Paesi europei più avanzati
Alti tassi di occupazione femminile portano alti tassi di natalità
Sapere che vi è un automatismo in questa vicenda è sapere che Italia esattamente all'opposto record negativi di occupazione femminile lecco record negativi
Dei tassi di natalità ma come possiamo pensare di avere un futuro se siamo un Paese che contemperamento e non vuole figli
E non vuole immigrati pensiamo di stare bene noi
Nel due mila e cinquanta quando ci ridurremo di quindici milioni di italiani credo che attorno a questi temi attorno a questi grandi temi la centralità del lavoro e la centralità del welfare sia
La nostra cifra ecco perché e concludo il percorso che abbiamo davanti su questi temi è un grande percorso di opposizione quindi di opposizione
Rispetto a quello che sta accadendo oggi in Italia e di proposta soprattutto
Lunedì prossimo il tredici faremo
Manifestazioni in giro per l'Italia
Walter Veltroni sarà a Milano Cesare Damiano sarà qui proprio qui
In questa stessa sala io sarò a Torino Tiziano Treu sarà Bari ci divideremo in diverse piazze del nostro Paese per porre la questione salariale centro in preparazione della manifestazione del venticinque di ottobre
La Conferenza nazionale sul welfare avrà luogo a Milano
Il ventidue ventitré di novembre
Sarà un percorso che comincerà con questo incontro di Milano da lì usciremo con una serie di provocazione di piste di lavoro
Che
Inventi conferenze regionali e in tutti gli incontri con le parti sociali sul territorio dovranno essere
Discussi ed daranno vita poi in primavera a un appuntamento finale con le nostre proposte complessive perché questa è la cifra della nostra opposizione
L'opposizione della concretezza l'opposizione delle cose l'opposizione che dice al Governo non puoi raccontare quello che racconti sul federalismo fiscale
Chiedere più produttività al sistema e poi presentare una liberalizzazione dei servizi pubblici locali e qui c'è Linda Lanzillotta
Che ne sa molto più di me
Presentare una liberalizzazione dei servizi pubblici locali che rappresenta un ritorno indietro a un municipalismo a un capitalismo municipale che non è certo oggi lo strumento con il quale poter dare servizi più efficiente i cittadini
Essere in grado quindi di avere in futuro industriale anche in questi settori migliori ho fatto questo esempio per dire le contraddizioni e per dire come sulle cose concrete la nostra opposizione sarà un'opposizione che convincerà molti
Sarà una posizione soprattutto credibile se faremo così son convinto che il lavoro che faremo in giro per l'Italia sarà un lavoro che farà crescere i consensi e farà crescere soprattutto la forza delle nostre idee
Grazie lituane darà per Andrea Martella sulle infrastrutture Re.Im. dirvi che stiamo cercando di dare un andamento un po'serrato i nostri lavori dato l'allarme giornate particolari il pomeriggio è
Molto piano impegni per tutti e cercheremo se siamo d'accordo di dare la parola Veltroni entro le tredici e trenta per poter concludere i nostri lavori alle quattordici quindi dopo Andrea ci saranno alcuni interventi
I prego insomma tutti quelli che intenderanno di stare in pochi minuti grazie
Grazie Beatrice grazie a tutti voi come diciamo nel titolo del nostra conferenza così non va vorrei aggiungere
Così non va proprio nel settore delle infrastrutture e dei trasporti
Con questa mia breve comunicazione voglio quindi tentare di fare luce su quello che sta avvenendo di rompere la barriera di silenzi o che
Ci spiega sta attorno tutto questo tema e come è stato detto fare un'operazione verità
Denunciando le responsabilità del Governo dicendo quanto sta accadendo presentando e discutendo in questa sede Remo poiché altre occasioni per farlo le proposte del Partito Democratico
Il nostro obiettivo come ci siamo detti in tante occasioni come abbiamo detto ancora qui questa mattina e quello di rendere più concreto più efficace più invisibili più
Incisivo il profilo
Propositivo della nostra opposizione
Provando però in questo settore quello delle infrastrutture e dei trasporti a modificare fin da subito
La politica del Governo attraverso il confronto attraverso
Il confronto la nostra proposta nel Parlamento e nel Paese
Voglio fare un esempio molto concreto in questi giorni in queste settimane in questi mesi si è discusso
Molto e a lungo di Alitalia oggi non è mio compito tornare su questo tema abbiamo detto la nostra abbiamo dato il nostro preziose contributo
Negli interessi del Paese dei lavoratori perché si potesse trovare una soluzione
Ma voglio dire in questa sede lo diremo Point nel Parlamento in tutte
Le circostanze che dovremmo fare una battaglia nelle prossime settimane perché
Il piano industriale di Alitalia e non si basi solamente sull'aumento delle tariffe in questo modo aumentando i costi per i cittadini
E perché non ci sia come purtroppo sembra esserci una penalizzazione del nostro sistema aeroportuale nazionale passando
Partendo da da Malpensa
Passando per più vicino per arrivare a Brindisi Bari e Palermo anzi faremo in modo
Infine fondo la nostra parte perché questo tema venga assunto come un leva decisiva per rilancio di Alitalia e del nostro sistema Paese
Non c'è dubbio che l'Italia ha bisogno di infrastrutture
Ha bisogno di recuperare un ritardo rispetto agli altri Paesi o pay
E noi siamo perché le infrastrutture si realizzino si facciano
Siamo per dire dei sì naturalmente per dire dei sì bisognerebbe che ci fosse qualcosa su cui dire dissi in questo momento
Fare le infrastrutture e una delle sfide più importanti
Per stare al passo con l'Europa tutti sappiamo che efficienti media infrastrutture migliorano gli standards dita la sostenibilità ambientale sostengono la competitività Economic e del Paese e tutti sappiamo come intorno alle grandi infrastrutture si concentrano danni da troppi anni le aspettative dei cittadini delle istituzioni locali e delle imprese
Per poterle realizzare e necessario come detto compiere un'operazione verità
Solo compiendo un'operazione verità è possibile aprire un confronto per realizzare le infrastrutture allora cominciare
Cominciamo con il dire
Che il Governo fino adesso ha fatto lunghi elenchi di opere ha promesso di tutto ha promesso mari e monti ma in realtà ha ridotto gli investimenti non va bene non è onesto
Non è serio continuare a confondere maldestramente il fabbisogno finanziario per la realizzazione delle opere con i finanziamenti effettivamente stanziati
Così come non è giusto non va bene firmare accordi con le regioni nei quali si prevedono elenchi di opere destinate a rimanere sulla carta per l'assenza delle risorse necessarie
E quindi stiamo I fatti stiamo hai dati
Nel bilancio due mila otto erano state previste risorse finanziarie per interventi infrastrutturali pari a ventuno miliardi di euro
Con un incremento del diciassette per cento in termini reali rispetto al due mila sette
Un aumento significativo che seguiva quello disposto dalla manovra per il due mila sette che aveva determinato un incremento del ventidue per cento
Recuperando livelli di stanziamento che erano stati perduti nel corso del due triennio due mila quattro due mila sei e cioè nel corso del precedente Governo Berlusconi nei quali i finanziamenti per le infrastrutture erano state addirittura dimezzato
La nostra era stata una scelta coerente per poter
Garantire i programmi di investimenti approvati
Il primo atto concreto del Governo Berlusconi nonostante i tanti annunci tanti proclami i tanti sport riguardo le infrastrutture
è stato il dirottamento per la copertura del decreto ICI di ingenti risorse destinate alla realizzazione di opere viarie ferroviarie nel Mezzogiorno
Di risorse destinate al trasporto pubblico locale di risorse destinate alle autostrade del mare
Ingenti risorse circa tre miliardi di cui circa un miliardo e mezzo destinate ad opere perimetro giorno in modo specifico in Sicilia e in Calabria la legato alle infrastrutture
L'allegato infrastrutture di cui al deve DPEF due mila nove due mila e tredici ha stimato in
Centoventiquattro miliardi di euro l'esigenza nei prossimi ci gli anni per completare il piano delle opere programmate quell'allegato infrastrutture carta è un documento un elenco di opera
Ma non c'è nessuna previsione concreta in ministro Matteoli aveva accompagnato l'approvazione di quell'allegato infrastrutture dicendo che nel
Ci sarebbe stata per il triennio
Due mila
Il nove due mila undici un finanziamento di quattordici miliardi di euro di cui quattro virgola nove miliardi di euro sono appostati nel due mila nove
I dati sono
Che la Finanziaria licenziata dal governo non contiene
In realtà nessun rifinanziamento dell'alloggio della legge Obiettivo i quattro virgola nove miliardi di euro sono spariti non ci sono non viene su uno stanziamento aggiuntivo per il fondo
Opere strategiche anzi c'è un taglio in termini reali rispetto al due mila otto del quindici virgola sei per cento né cosa ancora più grave c'è alcuna previsione per il due mila e dieci per il due mila undici
Non solo non è finita qui la Finanziaria tagli alle risorse per investimenti stradali e ferroviarie l'ANAS contava per il due mila e no ove di mille cinquecento milioni questi milioni saranno mille duecentoquindici con una riduzione del ventidue virgola otto per cento scusate se do qualche cifra ma credo che sia fondamentale per capire di cosa stiamo parlando
E non c'è alcuna previsione per il due mila dieci per il due mila undici determinato in questo caso una assoluta incertezza rispetto quelle che sarà la capacità dell'Ente cioè dell'ANAS di dare attuazione al piano di investimenti due mila sette due mila undici
Per le Ferrovie dello Stato la stessa cosa
Erano stati previsti tre mila e cinquecento milioni di euro saranno due mila trecentosessantatré con una riduzione addirittura del trentadue virgola cinque per cento delle risorse utilizzabili e anche questo caso il taglio delle risorse crea preoccupazione rispetto alla capacità
Della società di dar corso al contratto di programma due mila sette due mila e undici la stessa società del resto
Ha espresso timori in merito a possibili problemi di cassa nel due mila nove che metterebbero in dubbio la capacità di far fronte agli impegni assunti con le imprese ecco questi sono i dati nella loro realtà
A dire il vero un'operazione negli scorsi mesi dal Governo è stata fatta è bene che non ricordiamo anche queste
E cioè sono state rinnovate le concessioni autostradali a tutte le concessionarie private attraverso un decreto fatto in fretta e furia senza provvedere il coinvolgimento degli organismi tecnici
Senza prevedere giusto coinvolgimento del Parlamento senza una verifica sulle manutenzioni sulla sicurezza sugli investimenti
Ma consentendo l'aumento delle tariffe
Con
Immediata conseguenza di gravare sui cittadini lo abbiamo denunciato per primi in Parlamento lo ha detto l'Antitrust
Fin da allora abbiamo detto che era evidente legame di questa operazione cooperazione Alitalia insomma fin da allora abbiamo detto che c'era un aumento delle tariffe stradali concesso ad
Alcuni privati in cambio della partecipazione alla cordata italiana previsto vantaggio dell'Italia un regalo autentico sfacciato e anche come abbiamo detto ma confezionato
La la realtà è proprio questa e questi sono i dati quello che e questo è quello che è avvenuto nel corso di questi mesi
E per quanto ci riguarda fare un'operazione verità ricordare questi dati dirli fino in fondo perché
Non ci sono state molte occasioni
Per cui si potesse parlare di questo tema ma non
In casa nostra in generale in questo Paese è una condizione fondamentale per poter realizzare
Le infrastrutture
In primo luogo e necessario che ci sia certezza sulle opere che verranno realizzate questa è la prima cosa che ne chiediamo certezza sulle opere realizzate
Certezza sui percorsi autorizzativi certezza sulle risorse disponibili e su quelle mancanti solo così e possibile fare una vera programmazione apprendo
Il giusto confronto
Per farlo e necessario separare con nettezza le opere già avviate con quelle ancora da cantierare e concentrare le risorse e le disponibilità finanziarie sugli interventi che risultano effettivamente prioritari
Privilegiando le infrastrutture di interconnessione più rilevante
Con particolare attenzione a quelle che favoriscono il trasferimento di merci e passeggeri dalla strada alla ferrovia e al mare oltre che il potenziamento della mobilità urbana del trasporto locale e delle linee di connessione e valico
In secondo luogo e necessario ripristinare un'organica programmazione d'intesa con la conferenza Stato regioni sulla base di un vero federalismo cooperativo
In terzo luogo e necessario essere coerenti con le decisioni che l'Europa che l'Unione europea
Ha già preso o si sta accingendo a prendere
E l'Unione europea ci chiede a proposito delle cose di cui dicevo prima di superare la barriera degli altri di costruire la piattaforma logistica Italia collegando la rete ferroviaria europea con i maggiori
Con i maggiori porti ed è lo porti italiani
Infine è necessario semplificare le procedure accelerare i tempi nella realizzazione delle opere
Non è più possibile dover sopportare tenti troppo lunghi lentezze burocratiche complicazioni inutili che poi in pedissequa realizzazione in questo senso siamo anche per dire andiamo un monitoraggio serio è una verifica del funzionamento della legge
Obiettivo
Per fare tutto questo per poter
Incontrare e realizzare
Queste finalità la sfida che lanciamo al Governo da qui
E che poi lanceremo proprio prossimamente anche in Parlamento discutendo la finanziaria e quella di modificare le previsioni della Finanziaria
Mantenendo almeno il trend di crescita in linea con quanto fatto dei precedenti Governi nel due mila e sette e nel due mila otto questa guardate e cioè mantenere un livello minimo di crescita degli investimenti per dotazioni infrastrutturale non è una proposta inverosimile e le minimo che si dovrebbe fare per non perdere ulteriore tempo e il minimo che si dovrebbe fare per uscire dalla situazione di stallo in cui ci troviamo
In questo quadro ne ha parlato anche Bersani prima siamo d'accordo sull'obiettivo di un maggiore utilizzo di risorse private nella realizzazione delle infrastrutture
Ma le previsioni del governo circa trentatré miliardi di capitali privati mi sembrano eccessivamente ottimistiche
La finanza di Progetto va utilizzata va semplificata sicuramente potenziata ma dobbiamo avere con la consapevolezza che gli investimenti privati
Non sono sostitutivi né possono far venir meno la necessità di grandi Investimenti Pubblici
Così come tutto da verificare
Il Fondo letta rotativo per le infrastrutture
Strategiche istituito presso la Cassa depositi e prestiti di cui da qualche settimana si parla cioè un fondo di finanziamenti e prestiti ai concessionari privati di opere
Della legge obiettivo in sostituzione dei contributi pubblici statali
Anche su questo va fatto chiarezza al più presto il Governo deve dire una volta per tutte quali sono realmente i canali di finanziamento visto che ci siamo accorti che non esistono strutturale canali di finanziamento deve farlo
Possibilmente senza fare come è avvenuto nel passato il gioco delle tre carte
Anche per quanto riguarda la riprogrammazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate
E per
I fondi strutturali vorremmo che fosse offerto un quadro chiaro della destinazione delle infausto alle infrastrutture vitale manovra destinazione chiara che ancora non c'è
Che crea naturalmente preoccupazione proprio perché il sud
Oggi già più penalizzato rischia di pagare un prezzo più alto delle politiche sbagliate del Governo
Naturalmente le politiche per le infrastrutture vanno integrato con una più complessi via politica dei trasporti per rendere il sistema più efficiente moderno e ambientalmente sostenibile
Procedere senza una vera programmazione
Della politica dei trasporti sarebbe un errore gravissimo il nostro infatti un sistema squilibrato
E le priorità la priorità anche per l'Italia come hanno già fatto altri Paesi europei il riequilibrio modale a favore del cabotaggio marittimo del trasporto su ferro prevedendo innanzitutto ingenti investimenti per la rete ferroviaria
La rete va modernizzata nel suo insieme con gli interventi necessari sui nodi urbani e per i collegamenti con i porti lo Stato deve stabilire i servizi
Universali una volta stabiliti i servizi universali e necessario favorire la concorrenza determinando la migliore offerta possibili per i cittadini
Il completamento dei lavori per l'alta capacità velocità e l'occasione per operare una svolta nel sistema della mobilità e del trasporto ma dobbiamo essere consapevole
Consapevoli che la situazione ad oggi e che non ci sono né treni per le persone né treni per le merci
La priorità e disporre immediati finanziamenti per l'acquisto di nuovi treni e al contempo rilanciare il trasporto ferroviario pendolare
Perché il trasporto pendolare è una componente fondamentale delle politiche nazionali di trasporto anche in questo caso è necessario coinvolgere e responsabilizzare le regioni molto di più di quanto avvenuto fino adesso
Regioni che devono prevedere investimenti capaci di migliorare il servizio fissare gli standards fare le gare i contratti con le aziende controllare la qualità integrare le scelte dentro la programmazione territoriale
Ma non è sufficiente
Per favorire la mobilità dei cittadini è necessario un piano straordinario per il trasporto pubblico locale
Si tratta di sostituire migliaia di autobus e centinaia di convogli per le linee tram e metropolitane di istituire un fondo nazionale per il trasporto locale
Finanziato con i proventi di parte della tassazione sui carburanti per coprire i costi del trasporto pubblico e per l'acquisto dei mezzi
L'aumento del costo del petrolio la con
Esso una delle città i livelli di inquinamento e di traffico ci devono indirizzare verso scelte in grado di favorire una mobilità sostenibile
Questo tema purtroppo anche questo tema e sparita è sparito dall'agenda del Governo vuole dire
Non è presente nella cultura di questa maggioranza è un tema invece che noi vogliamo mettere all'ordine del giorno e anche per questo abbiamo organizzato con gli ecologisti del nostro partito per il venti ottobre la giornata di mobilitazione a favore del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile
Infine
Mi sembra giusto dire qualcosa sul piano casa che il Governo ha annunciato nei giorni scorsi
La prima cosa da dire ad oggi e che manca ancora il decreto attuativo benché se ne parli da tempo in maniera piuttosto in fatica
Le risorse messe a disposizione sono solo centocinquanta milioni di euro
E sono stati tagliati circa cinquecento milioni di euro che
Erano la dotazione del del due mila e sette
E però noi guardiamo con attenzione valuteremo con grande attenzione questo Piano casa perché sappiamo questo essere un problema centrale
Il problema della casa è tornato esso un'emergenza nazionale
Che non può essere risolta con risposte parziali riguarda le famiglie al di sotto della soglia di povertà ma riguarda disoccupati lavoratori precari giovani studenti famiglie monoreddito che fanno fatica a pagare l'affitto
E che vanno sicuramente sostenuti aiutati
Per affrontare questa emergenza
Noi diciamo alcune cose chiare la prima
è necessario il raccordo tra le politiche abitative e le politiche per la città per superare la situazione di degrado di molti quartieri e per garantire servizi e infrastrutture per la mobilità
In secondo luogo il piano deve essere concepito come un programma costruito un forte sinergia con le amministrazioni locali non può essere un piano centrale
Burocratizzato che da tutto come dire al Ministero delle infrastrutture e trasporti deve essere incentrato
Su un nesso forte tra nell'ideazione di alloggi sociali e recupero urbanistico edilizio incentivando fortemente oltre che la costruzione di nuovi alloggi anche la ristrutturazione infine
E assolutamente necessario questa è un'altra delle nostre
Più importanti proposte che una quota rilevante degli alloggi spettanti privati nella cessione
Di diritti edificatori sia riservata l'affitto sociale perché e questa
La prima emergenza che noi dobbiamo affrontare solo in questo modo si può agire per riaprire il mercato dell'affitto
Insomma è ho concluso ho cercato di dimostrare come le politiche del centrodestra dal infrastrutturazione strategica del Paese alle politiche dei trasporti a quelle delle città della città della casa siano ben lontane
Dalla capacità di aumentare la dotazione infrastrutturale del nostro Paese la sfida che da qui lanciamo al Governo e che lanceremo
Tra qualche settimana nella Conferenza nazionale sui trasporti la mobilità che stiamo organizzando e quella di non perdere l'occasione per la modernizzazione del sistema
Per la tutela dei redditi delle famiglie per il posizionamento strategico e duraturo degli italiani movimenti commerciali turistici nel Mediterraneo
Per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto con la piena consapevolezza che solo le infrastrutture un sistema di mobilità all'altezza dei nostri tempi e fondamentale per sostenere il PIL e lo sviluppo competitivo
E questa l'operazione verità che oggi
Abbiamo voluto fare
Sono queste le proposte che avanziamo al confronto politico ed istituzionale attorno a questi obiettivi di modernizzazione di sistema di sicurezza ed efficienza nei trasporti
E di mobilità nella
Mobilità sostenibile nelle città vogliamo organizzare lo faremo nei prossimi mesi una forte e Dante iniziativa
In tutto il Paese insieme i cittadini coinvolgendo le forze economiche e sociali la manifestazione del venticinque ottobre sarà un primo ICI Simo puntamento anche per il lavoro preparatorio che stiamo facendo la Conferenza nazionale dei trasporti e tutto un lavoro che stiamo facendo regione per regione io credo
Sarà in grado di mettere nuovamente al centro dell'agenda di questo Paese il tema della modernizzazione infrastrutturale delle nostre città delle nostre regioni e della nostra collegamento con l'euro grazie
Grazie
Andrea emenda la parola Vincenzo Visco
Noi abbiamo adesso una serie di interventi si erano già stati penalizzati da tempo né riusciremo a fare il maggior numero possibile assecondare il fatta di ciascuna riesca interpretare il principio diciamo di solidarietà e di redistribuzione della risorsa tempo ne dovrebbe essere anche nel nostro DNA
Questi alla alle tredici e trenta potrà dare la parola per l'inclusione Walter Veltroni
Ma io
Partecipa molto netti da questa
Riunione lei ci ha mai anche perché dai sei mesi a questa parte la prima volta che mi è capitato di parlare non
Diciamo e non ha assemblea di partito quindi sono particolarmente grato Pier Luigi Bersani
Che non solo mi ha invitato ma mi ha anche fatto parlare
Comunque farò poche considerazioni mi concentrerò in particolare
Sulla propria crisi finanziaria che oggi Alice al centro dell'attenzione però a volere anch'io sottolineare come ha fatto per sei anni che noi non dobbiamo
Dimenticare la situazione dell'economia italiana che sintetizzata dal fatto che la crescita prevista in Italia e dicevo in Europa è uno e tre nel mondo più di quattro
Quindi continuiamo la nostra aperti tardi ter Reno e di benessere
E se come probabile noi dovremo affrontare una una lunga recessione
Noi avremo gravi problemi di Bilancio di occupazione e che il Governo italiano ignota va in italiano ha cercato sta cercando di concentrare l'attenzione sul fatto che il tema
Sulla speculazione no sulla pesca e del ventunesimo secolo eccetera si tratta di una tattica noto vorrei ricordare che il Governo italiano
Degli anni Trenta durante la crisi
La crisi categoria grande depressione fece esattamente la stessa cosa
Alla crisi in Italia era inferiore a quella delle
Stati Uniti e dalla Germania quindi le cose andavano bene quindi noi potevamo essere contento
E
Ora
In realtà devo le cose noi sappiamo che quali saranno gli asili della crisi problemi specifici e per gli anni rimangono e la crisi può solo aggravato
Veniamo ora alla crisi finanziaria perché se non sarà e seria questo irridente
Il contagio si sta estendendo come inevitabile in un'economia globale adesso e l'Europa al
In pericolo c'è un collo di fiducia una chiave inadeguatezza dei poteri decisionali in particolare in Europa
E anche negli Stati Uniti la tempesta non è passato
La storia sembra ripetersi anche se questa volta chi governa dovrebbe sapere meglio come si si debba intervenire
In ogni caso in termini di perdite realizzati la crisi attuale e più grave già adesso più grave di quella del ventinove
Allora le per addetti e furono pari al cinque per cento del PIL americani oggi se si considera appunto l'urto interventi
Del
Parlamento americano siamo già a una cifra più alta
E le cause sono sempre le stesse no nei primi decenni del secolo scorso si verificò un importante fenomeno di integrazione finanziare
Anche superiore a quella attuale un imponente crescita dei commerci e dell'economia reale anche allora come oggi all'origine del processo vi fu un'ondata impressionante scoperte scientifiche di innovazioni tecnologiche
In grado di cambiare radicalmente i processi produttivi
Anche allora l'economia verso una fase di liberismo accentuato Uncle o i costi più trasporto caddero le protrazione doganale si abbassavano
Enormi masse migratoria si spostavano da un continente all'altro le borse crebbero la speculazione dominava
Tutto sembrava possibile tutti si arricchivano tutto sembrava andare per il verso giusto
Ma un certo punto l'intero sistema collasso improvvisamente e gli errori compiuti fare successivamente nella gestione della crisi
Produssero la grande depressione che a sua volta otto i nazisti al potere in Germania rafforza i fascisti in Italia e portò alla seconda guerra mondiale
Dopo la guerra l'organizzazione dell'economia mondiale avvenne nel contesto degli accordi di Bretton Woods che in sostanza consisteva in una gestione multilaterale dell'economia internazionale dall'APPA da parte delle potenze vincitrici della guerra
Di una integrazione delle funzioni del mercato con quelle degli Stati in un sistema di cambi fissi
Convertibilità della valute Novo il controllo dei movimenti di capitale e l'allocazione del credito per grandi flussi con la segmentazione del sistema bancario
La regolamentazione di pressoché tutti i mercati adesso non ce lo ricordiamo
L'intervento pubblico attivo degli Stati e dei bilanci
Le imprese pubbliche e il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali come fatto di sistema e una massiccia e sistematiche Avedisco riduzione deludenti
Il modello funziona molto bene per trent'anni assicurando crescita sostenute piena occupazione
L'entità della crescita del periodo considerato non è inferiore a quella realizzate negli ultimi venti venticinque anni cioè
Che sono il periodo del nuovo liberismo della nuova globalizzazione
La nuova fase quest'ultima inizia negli anni Settanta del secolo scorso e accennerà successivamente
Anche questa volta la base del processo c'è una nuova ondata innovazione tecnologica che hanno creato nuovi prodotti è cambiato il modo di riproduzione
La grande impresa fordista entra in crisi le imprese si riorganizzano delocalizzando decentrando acquistando componenti in tutto il mondo
Co
Entrando in una feroce competizione tra loro con l'unico obiettivo di minimizzare i costi e aumentare i profitti
Le regolamentazioni vengono smontate superato molto velocemente in tutti i settori
Gli assetti economici tradizionali vengono travolti da una febbre di fusioni e acquisizioni smembramento i di impresa del leverage buy out investimenti all'estero dove lo il lavoro costa di meno eccetera eccetera
Per aiutare questo processo nascono la nuova finanza e nuovi avete di ritiene economici in altri tavoli non è vero
Comma nel senso che è stato affermato per esempio a Capri dalla qualche giorno fa che l'economia reale non c'entra con la crisi finanziaria attuale
Viceversa sono proprio le esigenze della nuova economia che hanno prodotto la nuova finanza che progressivamente ha poi iniziato a vivere di vita propria fino a diventare incontenibile in
In contenta Biden controllabile
Come sempre piene avviene peraltro quando non non si riesce
O non si è capaci
O non si vuole tenere sotto controllo processi per loro natura pericolosi caratterizzati da rischi estremi di instabilità
Non sarà facile a smontare ricostruire il meccanismo attuale
Che esso assolutamente coerente e si è stratificato nel corso di alcuni docenti
Consulenti che spiegano i governi e alle imprese come due corsi aumentare i profitti banche d'affari che organizzano privatizzazioni scalati aumenti aumenti di capitale emissione obbligazione carta commerciali cartolarizzazione Swaps
Costruzione derivati
O di assetti becco seguita Security e che offrono a se assicurazioni contro i rischi e così via società di rating di revisione che fungono da che avanti i fondi
Che comprando e vendendo azioni segnano la sorte delle imprese Dalimi degli amministratori delegati se profitti non crescono sono guai
Stocco opzione buonuscite milionarie per incentivare i manager ridurre i costi l'occupazione i redditi dei dipendenti sistemi contabili che impietosamente evidenziano ogni debolezza
E ancora pensione legate all'andamento dei mercati riduzione dei prezzi di molti beni in riduzione della spesa pubblica e riduzione delle tasse
Con l'idea che così fa cento si dovrebbero consuma
Compensare ma questo non avviene mai i salari che invece sono fermi guadagni di Borsa non per tutti ma per molti
E quindi alla sostanzialmente quello che è avvenuto non è in questi decenni e che noi alla centralità del lavoro dei lavoratori abbiamo sostituito quella dei consumatori
E senza che
I consumatori che poi sono anche lavoratori alla fine eccetera ci guadagna sono effettivamente quelle che hanno pagato tutto questo
Questo sistema è saltato e non tornerà come prima occorre riorganizzare l'intero sistema finanziario internazionale anche quello monetario
Non si tratta di tornare a Bretton Woods
Ma una organizzazione nuova e almeno in parte inediti
Tutto ciò in assenza di una leadership certa
Il predominio economico finanziario degli Stati Uniti esce infatti fortemente scosso dalla crisi non si è mai visto una potenza egemone carica dei debiti come sono gli Stati Uniti oggi la forza militare non basta da sola
Ad un nuovo equilibrio si aveva gradualmente la mancanza dell'Europa come soggetto politico si fa sentire e peserà
Noi dovremmo porci il problema di un'accelerazione del processo di integrazione anche immaginando nuovi trattati tra i Paesi disponibili quello che è successo qualche giorno fa
E grave perché non è successo niente
Anzi appena finita l'in conto la Merkel si è affrettata a spiazzare assi dopo aver prima diciamo impedito che la
La proposta dico corretta ma politicamente
Gestita malissimo non di
Di sarà così
E appunto era stata era stata bocciata il il punto il punto è che un'Europa così nonno inutile non non serve
La difficoltà di coordinare venderne ventisette Paesi in una situazione di crisi molto seria
è evidente a questo punto voi non basta dare la colpa agli Stati Uniti come stiamo facendo le celle più cento di l'anno non c'è in chiaro noi ci stiamo dentro fino al collo rischiamo rischiamo di affondare con o senza gli Stati Uniti
E allora qui bisogna bisogna questo un tema importante
Naturalmente anche questo fa sì ma lo ricordava era scritto nella
Prima o seconda tesi del nostro programma del novantacinque era fantapolitica
Del due mila cinque la fantapolitica però adesso uno doveva e il coraggio di dire che se l'Europa deve esistere deve andare avanti ci sto i cinque Paesi che non circolo più cubano più grandi compresa la Spagna devono prendere
La leadership devono integrarsi devono rinunciare anche a loro soggettività per quello che riguarda
Le presenze nel G sette nel G otto eccede perché se no non
E solo così
Si vuole un atto e dove volete sapere parlare Roberto al resto del mondo
Se d'altra parte caso contrario evidente che una nuova Bretton Woods non si farà nel Consiglio d'Europa
Il Consiglio d'Europa si può accelerare un processo di integrazione europea
Questo momento sarebbe necessaria una banca centrale in grado di muoversi come fa la FED americana e non paralizzata da una missione scolastica del suo compito
Una politica fiscale espansiva coordinate una velocità di intervento in caso di crisi bancaria tutto ciò manca vedremo auguriamoci che non vengono fuori catastrofi ingestibili in particolare il nostro Paese poterne
Nei prossimi giorni
Anzi io vedo iscritti regressione
Anche questo è stato già ed ha già detto più o meno statalismo deteriore di chiusure corporative nazionalisti dell'esercizio del primato dalla politica come abuso
E questo lo vediamo in Italia questa è la vera vocazione nell'orto dal nostro Governo attuale mentre dall'altro lato c'è anche il rischio che
Opposto che
Che alcuni diranno di quanti diranno che dopotutto non c'è da cambiare molto una volta superata la crisi
Realtà
E una fase della storia del capitalismo che finito
Certo non è finito il capitalismo non è finito il mercato
Ed è bene così perché le alternative fino a studiare che sono state e fatica che sono state pessime però nulla sarà come prima
Per cui anche della alcune delle cose di cui abbiamo parlato oggi probabilmente tra qualche mese saremo costretti a declinarlo in modo diverso
Il nostro voto non potrà che essere quello di un Paese integrato nell'economia internazionale ma al tempo stesso questo ma non potrà funzionare
Per il futuro come negli ultimi due decenni
E non c'è dubbio che da sinistra c'è stata una sottovalutazione dei rischi e della natura dell'economia dello globale di quanto stava accadendo
Fosse aveva
Inevitabile le sinistre avevano troppe
Complessi di colpa
Ma oggi viceversa serve la massima lucidità e la massima consapevolezza se vogliamo poi nel nostro piccolo paese marginale ormai senza
Grosso influenza e cercare di dare un qualche contributo al prossimo futuro grazie
Grazie
Grazie insieme
Marco Causi adesso e poi Cesare Damiano
Ma uno degli argomenti che come ha appena detto il suo disco
Dobbiamo ricollocare
Dentro un panorama di medio termine di sostenibilità e certamente quello del federalismo fiscale
Una delle bandiere dell'attuale Governo ma voglio ricordare che
La riforma del Titolo quinto dalla Costituzione
E tutte le riforme che nella seconda metà degli anni Novanta hanno introdotto in Italia è cominciato e tale un processo di trasferimento di competenze dallo Stato le regioni gli enti locali
Sono state frutto della iniziativa culturale e politica del centrosinistra
Per cinque anni poi fra il due mila uno due mila sei il centrodestra colpevolmente non ha attuato la nuova Costituzione del due mila uno è stato poi il Governo Prodi
Nei due anni successivi a rifornire il Parlamento di due proposte di attuazione del Titolo quinto la Carta delle autonomie e il federalismo fiscale quindi
Ciò che venerdì scorso e uscito dal con dalla da Palazzo Chigi dal Consiglio dei Ministri è un'ulteriore proposta ma ricordiamoci già da un anno proposte fatte dal Governo Prodi erano sul campo
Noi notiamo nella proposta avanzato il Governo l'abbandono dei toni estremisti sci e irrealizzabili propri delle proposte sul fatalismo fiscale contenute nei programmi elettorali del PdL della lega
Riteniamo che l'abbandono di quei toni estremisti ICI
Si è anche frutto della nostra iniziativa dell'iniziativa culturale e politica dei democratici oltre che della
Trattativa serrata con condotta dalle conferenze dei Presidenti delle Regioni e dall'ANCI dalla dei comuni italiani
Tuttavia l'impianto di quella proposta nel merito ancora non ci convince e non ci convince in tanti punti che non sono esclusivamente tecnici ma hanno a che fare anche con questioni politiche di fondo
Per il Partito Democratico il fatalismo fiscale non deve essere
Il mezzo per scatenare gli egoismi sociali e territoriali non deve essere un a una situazione in cui qui si comincia a litigare tutti contro tutti nord contro Sud comuni contro regioni regioni ordinarie contro regioni speciali
Il file nove scale non deve essere neanche il mezzo per alterare il principio costituzionale della progressività del sistema fiscale
E non deve essere neanche il mezzo per
Redistribuire in modo distorto imprevedibile le risorse fra le diverse aree territoriali del Paese
Noi abbiamo cominciato il percorso di riforma dello Stato italiano fin dalla metà degli anni Novanta
E di questa riforma il fanatismo fiscale e un pezzo ma non è l'unica cosa con l'obiettivo di ricostruire un rapporto trasparente fra istituzioni pubbliche cittadini
Concentrare l'attenzione della politica il suo lavoro sia in ambito nazionale che in ambito locale sui livelli e sulla qualità dei servizi pubblici offerti ai cittadini alle imprese
E insomma per il Partito Democratico il federalismo fiscale un mezzo per rinnovare l'unità nazionale intorno uno stato riformato più vicino ai cittadini più trasparente e ad enti territoriali più autonomia responsabile
In questa materia conta molto non soltanto i conti il contenuto che irto di questioni tecniche anche molto noiose ma conta molto il metodo il metodo con cui si procederà a questa riforma
Che può come di fronte a cui il Paese diciamo come di fronte a un bivio un'opportunità di riforma dello Stato oppure un disastro di diciamo che che renderebbe rischia di rendere la nostra Repubblica ancora più inefficiente e costosa barocca burocratica di quanto già non lo sia
E allora il metodo per due nostre molto importante
Lo ha detto Bressani dell'introduzione non riteniamo che sia talmente vitale questa dei lega
Che essa vada posta sotto la sentinella di una Commissione bicamerale
Che possa quindi fare da monitoraggio non soltanto dell'attuazione delle deleghe ma anche delle prime fasi attuative della riforma
Perché sicuramente questo riformate non potrà essere scritta una volta per tutte andrà aggiornata a giorno per giorno quotidianamente nella concertazione multilivello fra Stato centrale e Regioni e con Province e Comuni
Il sei in secondo luogo do riteniamo che il turismo fiscale non possa essere fatto da solo perché che senso a discutere dei soldi da dare a ciascuno se privo abbiamo definito che cosa ciascuno deve fare
E quindi secondo noi accanto al federalismo fiscale va varata come fece il Governo Prodi un anno fa una riforma delle autonomie locali quella che noi chiamiamo la Carta delle autonomie
Che definisca chi fa cosa nel vostro barocco sistema multilivello
Individuando le funzioni fondamentali degli enti locali riducendo il peso degli apparati centrali ma anche di quelle regionali eliminando le duplicazioni eliminando gli enti intermedi con l'hanno più ragione d'essere
Incentivando l'accorpamento della
Nell'esercizio delle funzioni da parte dei Comuni insomma
Federalismo fiscale dos non può andare avanti o solo accanto ci vuole una Carta delle autonomie ci dispiace riteniamo fortemente negativo
Che il Governo abbia venerdì scorso varato soltanto una delle due cose c'era un impegno del Governo a varare contemporaneamente anche una riforma del sistema della trovi locali
Di questa riforma ancora non c'è traccia crediamo che il Parlamento necessiti di lavorare su entrambi i piani infine
Noi crediamo che questa riforma
Queste due riforme debbono camminare in poi con la terza gamba e cioè con un insieme di modifiche alle norme esistenti di rango costituzionale di rango ordinario che rendono sicuro il Paese
Che questo sistema e poi funzioni con efficaci
Potevi e istituti di coordinamento
Noi non vediamo il federalismo fiscale con un momento un'ora x a partire dalla quale i Comuni fanno esattamente quello che
Devono fare con i soldi che sotto penso senza delle Province le Regioni e nessuno poi si parla come se fossero Comuni Province Regioni e Stato dei Ministeri dei separati in casa
Noi vediamo il Governo multilivello della nuova Repubblica riformata comunque Berno che deve costantemente cooperare coordinarsi verificare
E quindi occorrono sedi di coordinamento occorrono potere i sostitutivi occorrono poteri sostitutivi centrali nei confronti degli enti locali adempienti
E occorre infine guardare all'obiettivo del turismo le scale d'ombra in modo punitivo nei confronti di alcune parti del Paese
La
Perequazione sui servizi essenziali e sulle funzioni fondamentali deve essere ampia ed abbondante i servizi essenziali e le funzioni fondamentali fanno parte
Dei diritti di cittadinanza devono essere garantiti in modo uniforme dalle Alpi a Lilybeo e dissi si deve far carico un fondo perequativo
Che faccia direttamente riferimento la fiscalità generale e non ad una perequazione orizzontale fra Regioni
Sono questi punti e ce ne sono altri su cui non vi annoio su cui il Partito Democratico stai a ha elaborato la sua posizione ed elabora Ra proposte di legge ha presentato proposte di legge dalla bora proposta di legge di emendamenti qualunque pronto parlamentare che nove spieghiamo essere un confronto vero perché su una materia come questa non si può scherzare se sbagliamo questa riforma corriamo il rischio di consegnare cittadino lo Stato che funziona peggio che costa di più che aumenta la spesa e come ente la pressione fiscale quindi nel confronto parlamentare e di merito su questi temi deve essere serio e deve essere fatto fino in fondo per garantire i cittadini
Che non
Gli consegniamo una riforma fatta male
Niente
Io mi soffermo brevemente sul tema del lavoro della competitività anche perché penso
Che questo tema sia stato già detto e un motore
Per una manovra di politica economica
E allora per quanto riguarda
La competitività io vorrei solo ricordare un dato quest'anno il due mila otto
L'impresa e pagheranno il costo del lavoro meno di quanto non facessero questo meno vale cinque miliardi di euro e la manovra del Governo Prodi sul cuneo fiscale
Vuol dire che per ogni lavoratore stabile di taglia
Se penso al lavoratore medio da duemila euro lordi mensili mille trecento euro netti in busta paga
Il risparmio per l'imprenditore su base annua e di seicento euro per ciascuno di questi
Lavoratori ecco una misura concreta per la competitività vorrei anche aggiungere
Che finalmente è stato pubblicato e un mese fa sulla Gazzetta Ufficiale quell'altra misura il fondo per incentivare il salario di produttività sono seicentocinquanta milioni di euro su base annua che consentono alle imprese di pagare il venticinque per cento in meno di contributi su quello salario
E per la prima volta quei lavoratori consente quella manovra
Di aver il salario totalmente pensionabile anche quando si contratta in azienda o nel territorio ecco una seconda misura concreta a vantaggio della competitività e a tutela del lavoro io credo che questa sia la rotta
Di fronte a questa crisi finanziaria mondiale che fa crollare l'economia di carta la rivalutazione del lavoro prima che del consumo della competitività
E la strada che noi dobbiamo seguire invece
Lo abbiamo sotto i nostri occhi mi pare che il Governo abbia seguito tutt'altra direzione di marcia vorrei soltanto ricordare per il breve tempo che ho a disposizione quella che io ho sempre definito una contro riforma del lavoro e delle tutele a svantaggio dei lavoratori noi abbiamo avuto due fasi la prima
Prima delle ferie noi abbiamo visto come si siano diminuite le tutte le per quanto riguarda gli appalti adesso c'è meno trasparenza
Sono diminuiti i controlli per quanto riguarda il lavoro sì e ma hanno messo il protocollo del
Due mila sette per quanto riguarda i contratti a termine nonostante il fatto che fosse una misura concordata
Da tutte le parti sociali reintrodotto il lavoro a chiamata
Eliminata la tutela per quanto riguarda in particolare le donne sulle cosiddette dimissioni in bianco mi fermo qui anche se l'elenco sarebbe molto lungo ma noi dobbiamo capire che dietro la parola d'ordine della semplificazione burocratica che noi certamente accettiamo questo Governo e realtà
Fa passare
Profonde misure di deregolazione del lavoro
Che rompono quell'equilibrio fra le ragioni del lavoro dell'impresa che noi dobbiamo assolutamente perseguire adesso c'è la seconda fase non li avremmo questa settimana alla Camera l'esame del mille quattrocentoquarantuno quater al dirà
Di questo numero astruso le misure che si stanno portando ne cito soltanto uno storno ad esempio
La eliminazione di una norma di stabilizzazione nella pubblica amministrazione che avrà come primo risultato sessanta mila persone che vengono
Lasciate a casa
In una situazione la quale la cassa integrazione aumenta la disoccupazione aumenta e tutti gli indicatori parlano di stagnazione dell'economia
Altra questione la questione per me fondamentale che sarà anche uno dei temi della mobilitazione
Del
Venticinque ottobre il tema del potere d'acquisto delle famiglie ora su questo noi non possiamo non rilevare lo faceva già in modo molto preciso Enrico letta e l'ha detto la relazione il fatto
Che questo Governo non ha previsto
Al di là della propaganda in periodo elettorale nessun
Nessun intervento a tutela del potere d'acquisto né delle retribuzioni né delle pensioni
A meno che
Sì spacci per intervento generalizzato quello che riguarda gli straordinari che sappiamo
Essere un intervento concentrato su una minoranza di lavoratori per
Parafrasare
Enrico letta il maschio capo famiglia
Di media età sicuramente delle imprese produttive del nord non riguarda i precari non riguarda la gran parte delle situazioni
Ora perché noi dobbiamo insistere su questo intervento legato al potere d'acquisto perché questo intervento ha due caratteristiche la prima e una caratteristiche di equità
Noi in un momento nel quale abbiamo visto le statistiche ce l'hanno detto con molta chiarezza come il lavoro la pensione abbia perso terreno per quanto riguarda la capacità di consumo che è crollata
Del quattro per cento non solo dobbiamo pensare a questa misura come misura di equità di per sé questo sarebbe
Già un fatto esaustivo
Ma in più io credo
Che questa misura si è anche una misura una manovra economica
Che può in qualche modo invertire la rotta per quanto riguarda il regresso dei consumi quindi potenziare la possibilità di consumo e di acquisto delle famiglie
Attraverso un miglioramento del reddito delle pensioni è una misura di equità ma anche una manovra di politica economiche quindi del San Vito diceva diminuire la pressione fiscale dei redditi fino a trenta mila euro con una previsione
Due mila nove due mila undici di un risultato pari a quello che può essere considerato un rinnovo di contratto di lavoro circa cento euro mensili
Oppure incrementare ulteriormente sulla base dell'esperienza che noi abbiamo fatto nel protocollo G incentivi di produttività per il salario
Di aziende o di territorio per quanto riguarda le pensioni sicuramente la misura della quattordicesima non solo è stata una misura strutturale che ha riguardato tre milioni di pensionati
Comprensione fino a settecento euro al mese è stata anche una misura che individuando il reddito personale ha consentito alle donne finalmente di poter beneficiare di una misura dalla quale sarebbero state escluse
Se avessimo considerato come si faceva tradizionalmente il cosiddetto reddito familiare io credo che queste iniziative tra le altre cose
Possono anche aiutare la trattativa in corso tra le parti sociali sul rinnovo del modello contrattuale anche su questo
Io credo che il Governo
Abbiamo avuto un atteggiamento penso al Ministro del lavoro di apparente distacco distanza da questa trattativa se non per dire
Se concludete alla fine vi darò un po'di incentivi di nuovo sullo straordinario ma in realtà questo Governo è intervenuto pesantemente contro la trattativa e pesantemente vuol dire
Fissare
Una inflazione programmata all'uno virgola sette per cento a fronte di un'inflazione reale al quattro
Se si stabilirà come mi auguro una misura consensuale superiore di stampo europeo il Governo rivedrà l'uno virgola sette per cento avremmo due inflazioni quella del lavoro privato e quella del lavoro pubblico che sarà ovviamente più bassa
Io suggerirei al Governo di fare l'inversione
Di dare quello che ha dato le tariffe autostradali dal punto di vista dell'inflazione programmata e magari mettere all'uno virgola sette per cento l'aumento delle tariffe autostradali
La seconda questione sugli incentivi io voglio anche qui ricordare una cosa che può apparire banale ma come si fa ad aiutare un modello contrattuale che come noi crediamo deve ampliare
La forza della contrattazione decentrata scegliendo di incentivare le retribuzioni contrattate anche quelle non contrattate distribuite in modo unilaterale dall'impresa e questo vuol dire deprimere
Ovviamente la spinta verso la contrattazione noi contro questo
Io credo dobbiamo batterci e per quanto riguarda il modello contrattuale la difficoltà di questa trattativa io credo che noi dobbiamo insistere sul ruolo specifico del contratto nazionale che deve essere
Guardato esclusivamente per un recupero dell'inflazione reale e giocare tutta la produttività a livello del contratto aziendale e di territorio ci sono due punti io credo molto importanti
Garantire il recupero dello scostamento tra inflazione reale l'inflazione programmata nel momento in cui si passa ad una cadenza triennale
In secondo luogo avere una misura compensativa generalizzata come c'è nel contratto dei metalmeccanici nel caso in cui in un'azienda in un territorio non ci sia la contrattazione decentrata bisogna che ci sia
Una
Risorsa economica automatica negoziata nell'ambito di ciascun contratto dei lavori io penso che questa possa essere come si sia una risposta che può aiutare anche ad una conclusione all'individuazione di un modello unico infine co concludo sulla questione delle risorse naturalmente questo è un punto molto importante però io mi domando come mai questo Governo ha scelto
Di buttare miliardi che potevano andare a vantaggio del potere d'acquisto delle retribuzioni sull'ICI noi su questo dobbiamo dire una parola chiara il Governo Prodi già aveva fatto un intervento
Perché aveva la prima casa popolare per i redditi medio-bassi adesso
Il nuovo intervento di questo Governo
Toglie un costo a coloro che l'ICI possono pagarla e redditi alti redditi più ricchi e questo vuol dire
Se vale ancora il principio della progressività delle imposte che noi abbiamo tolto miliardi di risorse ai redditi medio-bassi io credo che queste siano
Questioni fondamentali se vogliamo ridare tono ad una battaglia politica che metta al centro la questione sociali io sono molto d'accordo
Sul fatto che noi non possiamo avere semplicemente una protesta ma dobbiamo accompagnare la protesta una capacità di proposta se vogliamo dare una speranza e un futuro a questo Paese sicuramente la manifestazione del venticinque di ottobre
Dovrà essere una grande manifestazione popolare che abbia il centro la questione sociale come misure economiche indispensabile per ridare futuro sviluppo a questo Paese
Sam Area nel dare la parola nell'ultimo intervento a palla Baretta
Voglio ringraziare un po'di pressione insieme iscritte i purtroppo per motivi di tempo non ce la fanno intervenire in particolare Lodovico dico palati Michielli Fabrizio Vigni Raffaele Morese
Federico il pianista e Alfonsa Andrea
Grazie tengo conto
Del tempo
Non entro nel merito del delle proposte che ho sentito e che ho condiviso delle relazioni
Poiché però la crisi economica sta rapidamente peggiorando ed è destinata
A peggiorare ulteriormente da chi in maniera rapida
Voglio sottolineare tre aspetti che considero cruciali per il posizionamento del nostro partito il suo messaggio e la sua interlocuzione con
Con la gente
Il primo l'intreccio di cui molto si è parlato tra
Crisi dei consumi crisi del potere d'acquisto mutui
Sta provocando una imponente redistribuzione del reddito ed una modifica delle classi e dei ceti popolari
Sta cambiando la composizione sociale a livello globale e anche a livello italiano e a livello nazionale la ricchezza si concentra la povertà si diffonde e si allarga
Se mi è consentita una battuta sono stupito dalla frequenza quotidiana con la quale
I giornali le riviste anche i giornali di area dedicano spazio
Agli interventi sul lusso che andare per almeno comparati con le statistiche della Caritas
Allora in questa situazione nella quale un largo strato di ceti popolari diventi indistinto chi prendiamo a riferimento dalla nostra interlocuzione la mia opinione che dobbiamo prendere la famiglia
Nemmeno il singolo e paradossali ma di cui non era cinica perché il Sindaco o ce il singolo o ce la fa o affonda è la famiglia che sta nel punto dieci di disequilibrio
E noi sappiamo che le politiche per la famiglia sono ancora il punto più debole della cultura politica italiana
Dobbiamo fare uno sforzo perché il dibattito si concentri su questo punto quando c'è stato il dibattito qualche settimana fa
Hai alla Camera sul quoziente familiare al di là del merito io molti dubbi
Ma i soldi a del merito si è vista lo scarto che c'è tutta la potenzialità della famiglia come punto di riferimento e l'insieme delle politiche di riferimento
è necessario concentrarci sulla famiglia parlare ad essa nella sua entità nella sua globalità
Il secondo elemento vado veloce
La crisi finanziaria non è solo speculazione tra crisi finanziaria e struttura e anche speculazione struttura
Ieri Giuliano Amato CIA ammonito sul stare attenti a non avere eccessi di anticapitalismo speravo che fosse chiuso questo dibattito da tempo
Io condivido per farla breve il punto dove la posizionata visto poco fa e cioè non è in discussione il futuro del capitalismo ma in atto una grande trasformazione è un ciclo politico del capitalismo si è chiuso
Se è così non dobbiamo aver paura di discutere delle regole del gioco perché il problema non è la speculazione e alla fine della quale con un intervento statale più o meno adeguato anzi spesso inadeguato
Sì poi tutto torna come prima no non solo non torna tutto come prima ma le regole del gioco sono arrivato ad un punto critico e questa storia viene da lontano perché la Thailandia
I bond argentini
Ogni venerdì il fatto che le borse bruciano in moralmente peraltro miliardi di euro non è solo una questione di speculazione ci son dei nodi
Che vanno affrontati per affrontare la questione delle regole del gioco in economia bisogna discutere di democrazia
Perché il tema ormai e la democrazia e la democrazia politica che da sola non basta più per come l'abbiamo imparato a scuola
Il voto i diritti civili o la democrazia politica rapidamente sin vera in democrazia economica ed ha un senso alla comunità economica oppure implode e tutti i sistemi di controllo strano inadeguati e insufficienti
Terza considerazione
La crisi non è solo una crisi materiale
Voglio sottolinearlo questo punto c'è una dimensione immateriale forte della crisi
Sulla quale noi dobbiamo dimostrare di essere capaci di essere attenti e la prima l'elemento più caratterizzante di questa condizione in materiale e la solitudine
è il senso di solitudine che le persone la gente vive in questa condizione
E allora lo smarrimento l'assenza di una prospettiva di futuro noi dobbiamo lanciare una rete culturale
Concreta pratica di solidarietà nella quale le persone non si sentano sole di fronte a problemi che sono oggettivamente più grandi di loro e allora
Famiglia
Persona
E comunità non sono soltanto categorie extra economiche non sono categorie economiche
Perché diventano un modo per pensare una capacità di proposta anche di logica produttiva ma credo danno un'anima al nostro programma
Danno un'anima e ha quindi se noi proponiamo
Oltre ai numeri proponiamo la gente in quanto tale saremo riconosciuti e penso che
Dobbiamo in questo modo anche mandare avanti oltre il venticinque approfittiamo del fatto che abbiamo appuntamenti importantissimi
Come la campagna elettorale per le europee che non va vissuta lontana ma vicina come quella per molte situazioni locali Comuni eccetera per dare questo senso quest'anima al nostro programma
Grazie petalo menta io voglio ringraziare l'immissione rappresentanti delle forze economiche sociali che sono stati dico no in tutta la mattina con i rappresentanti di altre forze politiche in particolare in atti Polverini
Tuglie unguenti dell'UDC Taranto
Filetti di Federconsumatori Galletti Tabacci dell'UDC Raffaele Morese di e dei servizi li ringrazio tutti quanti ringrazio ancora coloro i quali non è stata così viene alla Barona spero e non ci saranno momenti fa parte della
Del
Nel del compito del conduttore e né dall'analisi conclusioni finali e ad altri
Io voglio anche ringraziare tutti chiediamo scusa per aver deciso di diciamo di chiudere anticipatamente ma insomma la giornata
Le caratteristiche sulle quali tornerò da qui a un attimo poi per noi questa giornata si concluderà questa sera con l'incontro con
CGIL CISL e UIL poi chiederemo anche l'UGL di avere un incontro perché stiamo cercando di svolgere una
Una funzione spero positiva verso l'obiettivo del raggiungimento di un accordo attorno al tema del modello contrattuale che possa vedere impegnate tutte le parti sociali
Abbiamo voluto svolgere questa
Giornata di discussione che è l'inizio di un lavoro lo ha detto che Luigi una sua relazione che non riprenderò perché la condivido integralmente come le comunicazioni che sono state poi
Svolta da Fassina da Mastella per letta che da Matteo Colaninno
Con l'idea di costituire a partire da qui la consulta che si occupa per noi dei problemi economici così come
Enrico ha detto del programma di lavoro che c'è sui temi
Sociale
E quindi per noi questo è l'occasione dell'inizio di un lavoro comune
Che però al tempo stesso la giornata nella quale si svolge questa iniziativa
è una giornata che merita
Si faccia qualche considerazione un po'più di fondo credo che i dati di questa mattina delle Borse
Ci raccontino di una crisi che a caratteri assolutamente drammatici
La sottovalutazione un po'di maniera il
I affrettata che il Governo fa della portata di questa crisi è secondo me del tutto sbagliata
La crisi ha effetti drammatici di via sui mercati in Mali anche sull'economia reale
In un rapporto di causa e di affetto che naturalmente difficile decifrare ma con un processo di
Moltiplicazione dell'una o dell'altro
Il fatto che le due borse vadano così
Il calo che c'è oggi alla Borsa di Milano o meno quello che c'era fino a pochi minuti file cinque sette per cento il calo di titoli importantissimi per il nostro Paese con UniCredit come
Telecom ma voglio ricordare che l'altro giorno ho ascoltato in televisione una conferenza stampa il Presidente del Consiglio il quale
Diceva che UniCredit era risalita in Borsa grazie alle sue affermazioni
Sono quelle frasi da aspettare per dire perché purtroppo le cose vanno
In maniera un po'più complicata di quanto non sia la propaganda un po'infantile con la quale questo Governo fa campare questo Paese
Il fatto che le borse siano andate così in Italia in Europa in Asia adesso attendiamo con preoccupazione nella la riapertura dei mercati americani siano andate così dopo
L'approvazione anche da parte della Camera
Del piano polso
Dopo
La decisione presa dal Governo tedesco dal cancelliere Merkel sul salvataggio di una delle più grandi banche che fanno mutui nel settore del del tra proprietà edilizia
Che è andata sotto del trentaquattro per cento
I mercati di oggi
Il fatto che dopo il vertice di sabato in Europa l'andamento delle Borse sia questo ci racconta di una situazione assolutamente drammatica
Che come tale deve essere affrontata con la determinazione con la capacità di uscirne che
è necessario che bisogna saper garantire ma senza sottovalutazioni
Determinate solo dalla tentazione di dire che tutto va bene perché
Arrivato diciamo il
Un nuovo Governo e che quindi anche la crisi spaventosa che si vive in tutto il mondo in Italia non c'è perché c'è un nuovo Governo
Le cose non stanno così evidentemente i cittadini italiani lo sanno
E meritano delle risposte più impegnative
E delle rassicurazioni più cogenti
Faccio solo questa considerazione sono d'accordo quello che ha detto Vincenzo Visco
Io sono convinto che si sia chiusa una fase
Dopo questa crisi nulla sarà come prima sono le grandi crisi quelle per le quali
Si può usare un'espressione di questo genere e cioè le crisi non congiunturale ma le crisi di un modello di un sistema di un assetto non è la crisi del capitalismo evidentemente
Perché il capitalismo è l'unica forma la libertà del mercato e di intrapresa l'unica forma che la Società ci abbia fin qui consentito di conoscere
Correlata alla democrazia ma poi tornerò ancora su questo tema che la mia preoccupazione principale
Guardando il mondo occidentale in questo momento
Ma non c'è dubbio che se ci sono falsi e che questa crisi è assolutamente paragonabile alla crisi del ventinove
Ho visto che oggi l'amministratore delegato di UniCredit ha detto e peggio del ventinove in un confluiscono svolto questa mattina
Ho visto che invece ieri il Presidente del Consiglio ha detto che no che non è una crisi paragonabile punto che va tutto bene
Invece a una crisi che ha esattamente la stessa dimensione e che avviene in un momento storico nel quale coincidono diversi fattori
Che dovrebbero spingere tutti a ragionare a riflettere
Le le posizionato lì per farle fotografa una certa impressione che non so che costa
Cioè il la situazione nella quale noi ci troviamo una situazione
Chiaro caratteristiche del tutto particolare c'è una crisi della capacità di decisione dell'istituzione della democrazia in tutto l'Occidente
C'è una crisi economica molto profonda che ebbe l'economia reale non solo di quella finanziaria c'è una crisi finanziaria ci sono paura e sociali
Il combinato disposto di queste cose tutte quante insieme nella storia dell'umanità ha sempre creato i momenti più drammatici e più difficili
Io non so se abbia contezza di queste
Io penso che noi dobbiamo averle perlomeno non l'abbiamo
E di diamo questa crisi
Non come
E avremo tutti i titoli per farlo
Non come la conferma del fatto che avevamo ragione anche su questo tornò di più a un attimo
Ma come una crisi che può avere effetti sociali molto pesanti
Non è vero non è assolutamente vero
Che questa crisi finanziaria sganciata da una crisi dell'economia reale
Non è sganciato a perché in qualche misura lo ha detto Stefano Fassina benissimo viene prodotto
Quando negli Stati Uniti ma non solo negli Stati Uniti nel corso di questi anni c'è stata una un riequilibrio diciamo così e non a favore del lavoro
Della ricchezza che ha pesato enormemente sui redditi da lavoro e favorito altre forme dirette di profitto
è chiaro che questo non può non avere sul lungo periodo un affetto
Così come è chiaro che la crisi di un sistema finanziario che
Arriva a livelli
Tali da creare la crisi
Ormai ce la facciamo presti una fatica rendercene conto ma delle più grandi banche d'affari di importantissime banche americane europee
Quando la storia racconterà quello che ci sta accadendo forse avrà la possibilità di offrire la misura reale e la portata della degli accadimenti che sono in corso
è chiaro che tutto questo non può non avere effetti sull'economia reale
Perché le banche sono quelle alle quali gli imprenditori si rivolgono per avere il credito
Perché le banche sono quelle con le quali i cittadini fanno i mutui per
Acquistare le case o per
Fare altro
Perché è una crisi di liquidità delle banche o comunque una difficoltà oltre che la crisi ridotta Dini liquidità ci può anche essere una difficoltà nell'educazione
I prestiti mutui di sostegno agli investimenti non può non avere effetti sull'economia reale
E qui fatemi dire una cosa lo dico perché appunto sapete che sono impegnato personalmente in una campagna contro l'autolesionismo della cultura del centrosinistra che deve sempre chiedere scusa di qualcosa
Siccome ha dei problemi dove c'è anche questo giustamente Vincenzo siccome deve giustificarsi di quello che è successo non so quando deve sempre sempre uno stato d'animo per cui ha sempre sbagliato
E invece proviamo a immaginare il contrario per una volta proviamo a vedere se invece non è vero il contrario e cioè non è vero che questa crisi racconta di una grande sconfitta delle idee della destra
E della giustezza dell'ispirazione del moderno Della moderna cultura democratica di centro sinistra
Cosa arriva a compimento in questa crisi
Arriva a compimento l'idea
Anche quella infantile
Che il mercato da solo
Fosse la garanzia dell'equilibrio di una società
Che il mercato non avesse bisogno di regole che il mercato dovesse andare libero selvaggio come cavallo lasciato
Nella condizioni di poter corre veloce
Che ogni forma di regola di controllo di autorità anche vigilasse era un fastidio
Che
Erano tutte maglio se volete uso l'espressione ormai mitica lacci e lacciuoli o quante volte l'abbiamo sentito dire
E che tutto
Dovesse essere messo nella condizione di esprimersi
Senza alcuna forma di regolazione come se le acque fossero talmente tante
Da poter
Andare senza bisogno di costruire gli argini del fiume per evitare che le acque possano trascina
Questa idea che è la filosofia della deregulation che è stato un'ideologia
Che adesso tutti fanno finta di rinnegare non c'è più nessuno anche il dibattito politico contro il nostro Paese
Conoscete qualcuno che
Che sostenga oggi
Di aver sbagliato puramente e semplicemente che dica scusate abbiamo sbagliato
Abbiamo sbagliato a sostenere quell'ideologia negli anni Ottanta e Novanta
Che aveva dentro di sé è un elemento di verità perché probabilmente lo Stato prima era
Eccessivamente presente ed era eccessivamente presente non in una funzione di regolazione in mano la funzione di attore del gioco economico e finanziario
Ma
Quella
Diventata non
La necessità di correggere le distorsioni e di introdurre la modernizzazione in ma
Una filosofia un'ideologia apportato esattamente alla condizione nella quale ci si trova agli Stati Uniti
La crisi nasce dalla
Fallimento di questa stagione la cosa per me imbarazzante
è l'assoluta semplicità con la quale si può passare da una posizione all'altra senza pagare alcun darsi
A proposito dei dazi dei che sono stati invocati bisogna pagare un dazio per per passare dalla deregulation
A
All'Iper statalismo
Per dire che è tutto normale tutto naturale se
Le banche in una situazione di emergenza vengono acquisite dallo Stato guardate che qui dentro c'è non solo una considerazione emergenziale chiare o che di fronte alla crisi del sistema bancario negli Stati Uniti il piano Paulson così come l'intervento fatto dalla Merkel o altri interventi analoghi
Che si rendessero necessari sono un modo per evitare un'emergenza
Ma è un'emergenza
Che nessuno si dica che quella è la nuova via
Perché si possa garantire una fase di sviluppo e di crescita in un sistema democratico regolato perché io sinceramente sono tra coloro i quali ho citato e ho interloquito con l'articolo di Carlo basta sin sul Sole ventiquattro Ore per questo
Perché esiste lo sentiamo tutti questo drammatico problema del rapporto tra
Economia e società politica istituzionale
Tra velocità delle colonie lentezza dalla politica delle istituzioni
Ma se questo problema che già si cerca di risolvere nella maniera più
Come posso dire rapida e accorciata cioè dire
Bisogna decidere basta non importa come si decide l'importante decidere basta
Se a questo si sposa anche una presenza dello Stato nella gestione dell'economia molto forte
Alla fine i rischi diventano dei rischi molto profondi di mutamento non nelle forme del passato ma in forme moderne
Dell'assetto della sostanza di una democrazia che deve essere fatta di capacità di decisione di capacità di controllo e di diritti collettivi noi non cambiamo idea per questo dicevo per una volta non li abbiamo avuto ragione
Noi abbiamo avuto ragione nel difendere l'idea di una società di mercato
Che è un'idea dalla quale non veniamo alla quale non veniamo meno di una società con un mercato regola
Con la libertà di intrapresa con uno Stato che si ritira
Nel suo ruolo di diciamo di giocatore nelle aree nelle quali deve garantire diritti fondamentali dei cittadini io penso per esempio che una di queste sia l'acqua faccio un esempio
Uno Stato però che non rinuncia regolare a scrivere le regole a farle rispettare
Abbiamo avuto ragione e abbiamo ragione oggi a insistere su questa strada nessuno
Ci convincerà soprattutto se sosteneva
La deregulation prima ci convincerà della bontà di una linea di neon nazionalizzazione noi siamo contrari ad una linea di neo nazionalizzazione delle colonie
Seconda cosa
Avevamo ragione o no sulla Europa lo dico perché tutti hanno soffiato
Neonatologo addestrato
Tutti hanno soffiato sulla
Sull'anche uno lo sullo spirito anti europeo in questi ultimi mesi e Imbaro mentre i sondaggi di opinione registrano questo perché fa parte della filosofia del tempo la filosofia del tempo è
Ciascuno chiuso in se stesso
Quindi
La dimensione globale sempre meno la dimensione continentale sempre meno quella nazionale sempre meno ognuno chiuso in se stesso chiuso dentro casa sua
E invece abbiamo ragione noi ad essere assolutamente convinti della bontà dell'Europa non solo perché giusta diciamo l'ispirazione di fondo di di Altiero Spinelli di Adenauer in tutti gli altri che hanno creduto
Nella
Nella scelta europea
Ma per un'altra ragione molto più pratica voi pensate che cosa sarebbe dell'Europa oggi se non ci fosse l'Europa
Se fosse dei singoli Paesi pensate cosa sarebbe dell'Italia
Cosa sarebbe stato perché non avremmo fatto le politiche di risanamento finanziario che abbiamo fatto ma cosa sarebbe oggi
Ma
E questa sarà la vera partita delle elezioni europee questa crisi dimostranti che non abbiamo ragione a dire che non basta l'Europa che c'è
E che ci vuole un'Europa più forte
Ci vuole un'Europa che ragioni con una voce sola un'Europa che per affrontare un'emergenza come quella che stiamo vivendo riesca avere la stessa forza di risposta che ha per esempio anche questo l'ha detto Vincenzo la prego
Noi oggi non abbiamo un'analoga forza
E giustamente
Questa crisi sta mostrando
Che l'Europa che non fa il passo successivo rischi
Per esempio non può in questa situazione l'Europa vere diversi sistemi di controllo e di vigilanza bancaria
Guardate che questa è una cosa che non sta in piedi noi abbiamo delle banche che ormai sono banche europee che rispondono a criteri di vigilanza bancaria diverse da Paese a Paese
Essendo banche europee
Non dobbiamo in questa fase pensare
Davvero la costituzione di un fondo europeo
Di un'istanza di di salvataggio di di di ultimo livello che non può che essere pubblica e non può che essere allocate in una dimensione europea o che intervenga nelle situazioni di emergenza più più difficili
E aggiungo una cosa e voglio farne
Cuore di queste riflessioni io penso che sia matura
L'hanno scritto molti economisti in questi giorni sia matura una riflessione sui tassi di interesse
Non abbiamo bisogno di favorire la crescita in questo momento
Il problema in questo momento alla recessione più che l'inflazione
E se non mettiamo in campo qualcosa che aiuti la crescita
Che consenta alle imprese di investire
Noi rischiamo di
Aiutare accompagnare una fase di inevitabile conseguenza in termini eccessivi della crisi economica che
Il mondo sta vivendo
Avevamo ragione noi nel difendere quell'idea di mercato abbiamo ragioni noi sull'Europa ma avevamo ragione e abbiamo ragione noi a dire un'altra cosa che poi è il cuore
Anche di questo nostro incontro e sarà il cuore anche la manifestazione del venticinque ottobre
Esiste una cancellata questione sociale nel nostro Paese in Europa ora però fatemi parlare nel nostro Paese esiste una rimossa e cancellata questione sociale
Faccio una domanda che in questo caso una domanda retorica
Cosa affatto il Governo in questi mesi
Per affrontare la questione sociale drammatica in cui l'Italia in questo momento si vede
Precipita
Ha citato Pierluigi dati
La quantità di italiani che vivono con meno di mille trecento euro al mese
La quantità di anziani che vivono da soli con cinque o seicento euro al mese
La dimensione degli aumenti che ogni mese arrivano sulle spalle di queste famiglie la riduzione dei consumi la gente che acquista di meno la crisi di fiducia che c'è
E quando c'è una crisi sociale tutto appare più nero
Tutto appare più scuro tutto appare più difficile ognuno appare un pericolo
Ed è nelle crisi sociali che si determinano anche gli atteggiamenti di chiusure di intolleranza
Esiste una grande questione sociale in Italia
Questa questione riguarda coloro i quali hanno di meno ho citato i pensionati posso citare i lavoratori precari
Altra
Categoria del tutto cancellata rimossa e persino demonizzata come nel campo della scuola
Raffaele Bonanni ha detto da questo punto di vista l'altro giorno delle cose che condivido assolutamente
Ma vorrei parlare delle classi medie di questo Paese le classi medie di questo Paese stanno dicendo vivendo una precipitazione verso il basso
E si sentono profondamente minacce
Questo Paese in una condizione di stagnazione non c'è nessun elemento attivo di crescita economica il Governo ha rimosso i problemi sociali
In sei mesi che governa non si è mai occupato delle condizioni reali di vita dei cittadini
Perché
Il decisionismo del grembiulino è facile
è facile decidere sul grembiulino
è più difficile decidere
Come è necessario di aumentare i salari gli stipendi le pensioni oppure di fare come Andrea ha detto un grande piano per le infrastrutture
Guardate che questo Governo
Riserva l'Italia è il seguente trattamento nessuna riduzione di tasse
Nessun
Sostegno un piano di investimenti reali anzi il taglio alle Ferrovie e all'ANAS
Nessun sostegno e salari e gli stipendi e alle pensioni vorrei sapere dove può ripartire Alitalia
L'Italia non può che essere un motore fermo che ha cento anni per gli elementi di squilibrio di contraddizione che conosciamo il debito pubblico nord-sud l'evasione fiscale non può che essere un momento una macchina ferma che accentua la sua distanza
Da quella degli altri Paesi europei
Con una aggravamento inevitabile dalla condizione sociale dell'Italia
Io penso che una grande forza come non siamo debba sentire
E denunciare con forza
Non questo rischio questa realtà
Una parte del Paese le classi medie di queste Paese si trovano in una condizione di sempre maggiore povertà
E la cosa impressionante questo vale in Italia come gli Stati Uniti
E che veramente è una delle più insopportabili diseguaglianze sociali guardate io capisco i cittadini americani che hanno spinto sui loro rappresentanti perché votassero no
Sbagliavano i cittadini americani
A non farsi carico ma non si può chiedere a tutti di farsi sempre carico di tutto ma per un cittadino americano che sente che dovrà contribuire in una visione nella misura di settecento miliardi di dollari
A una crisi avvenuta a Wall Street
Della quale
Ci sono dei banchieri che hanno provocato questa crisi e che escono dalla crisi bancaria con
Decine di milioni di dollari di buonuscita è una cosa che fa impazzire come fa impazzire a leggere
I profitti e gli stipendi di manager delle nostre
Più grandi imprese finanziarie industriali eccetera che appaiono nel contesto dato del tutto marziani
In un Paese in cui c'è tantissima povertà diffusa c'è tanta incertezza sociale ci sono delle sacche in cui l'accumulo di ricchezza è diventato un sopportabile
E sarebbe bene che il sistema dell'impresa italiana
Bancarie non solo desse un segnale da questo punto di vista un segnale di sensibilità di attenzione come penso debba dare lo ha cominciato a dare ma in maniera del tutto insufficiente il sistema politico abbiamo bisogno di un Paese più sobrio
Di un Paese che recuperi la capacità di vivere secondo le sue possibilità soprattutto per chi riguarda ciò che riguarda coloro che sono maggiormente garantiti
Perché oggi il problema è
Aiutare e sostenere chi lavora o chi non ha lavoro o chi si trova in una condizione di precarietà
Non avevamo ragione anche in una quarta questione vedete
Ci può capitare di avere ragione di dover chiedere agli altri il conto invece di doverlo presentare due
Basta con l'economia fatta solo di finanza
Basta con l'idea che si è fatta strada in questi anni anche con una certa tolleranza culturale da parte dello schieramento democratico di sinistra
Basta con l'idea che l'economia di carta sostituisce l'economia reale basta con quelli che stanno dietro un computer e spostano con un movimento del diritto milioni di euro spesso sul proprio conto corrente
L'economia e in primo luogo la fatica degli imprenditori il il rischio di un artigiano e di un commerciante il lavoro degli operai
è l'economia reale l'economia che produce che produce ciò che si traduce in una società contemporanea che non è necessariamente
La stessa cosa che si produceva dopo la guerra ma è
Il bene materiale della produzione
Quella straordinaria nuova dimensione che sono anche l'opportunità di una società di servizi di una società della comunicazione
Io dico anche di una società dell'ecologia
E qui veniamo alla quinta cosa sulla quale abbiamo ragione
L'economia
In questo momento ha bisogno di iniezioni
Di crescita e di sviluppo
Lo Stato non si deve mettere a gestire l'economia lo Stato deve fare la sua parte la sua parte fare di infrastrutture materiali e immateriali
E l'altra sua parte e fare una grande operazione di riconversione ecologica
Della quale
Il Paese il mondo ha bisogno oggi ci sono i dati che dicono che l'Europa
Paga un prezzo più alto degli altri continenti allo squilibrio climatico cioè
In Europa la
La crisi climatica avanza con maggiore velocità di quanto avanzi in arresto del vino
O noi saremo in grado di mettere in campo una grande riconversione ecologica delle nostre società che significa macchine diverse
Frigoriferi diversi lampadine diverso
Modi di consumo diversi
Alimentazione energetica diversa oppure noi rischieremmo anche qui di aggiungere un altro fattore di stabilità e di insicurezza e di crisi
Non ho bisogno di fare qui il l'abusato ragionamento sull'videogramma cinese della parola crisi che contiene dentro di sé il significato di pericolo il significato di opportunità
Però lo faccio per dire che evocare il new deal giusto come soluzione possibile lo ha fatto Stefano
Come
Soluzione possibile di una crisi che però può avere anche un'altra soluzione che è quella che ha ricordato Vincenzo Visco
Dalla crisi del ventinove
Sì uscì
In due modi uscì quella grande tradizione che per me la tradizione dalla quale noi
Prendiamo le mosse cioè la tradizione
Democratica che forse esce invio di
Garanti a quel Paese una stagione di crescita di sviluppo e di pace
Con un ruolo attivo nel restituire agli europei la pace che avevano per dovuta essendo venuti tanti soldati americani a combattere insieme ai nostri soldati insieme ai resistenti italiani
Contro i nazisti e contro quegli italiani che si erano messi insieme nazisti e che oggi vengono celebrati dal Ministro della difesa
Si è usciti o con questa grande tradizione democratica che
Affatto ignudi ma dall'altra parte dalla crisi
Del ventinove dell'inizio degli anni Trenta si usciti anche con il rafforzamento del carattere autoritario di alcuni
Sistemi che erano nati qualcuno prima e qualcuno dopo erano nati sulla base delle ceneri
Della degenerazione di vecchi sistemi democratici
E qui c'è
La considerazione che vorrei
Fare
Ieri il Presidente del Consiglio ha detto che l'opposizione ha sfasci sta tra le varie cose che ha detto trattano tra quelle dette in discoteca sulle quali ormai
è anche difficile commentare non lo faccio perché mi imbarazza cosa devo commentare i titoli dei giornali di oggi dormo tre ore la notte altre tre ore per l'impegno
Cosa
Quel sono cinque va be non lo so
E faccio fatica a commentare male la parte politica
Chiamiamola così la devo commentare che il Presidente del Consiglio dica che l'opposizione
è quello che oltre naturalmente a dare ragione a Putin e sulla Georgia prendercela con i sindacati a fare quello che fa abitualmente io lo considero un'anomalia del sistema politico
Vedo che c'è una grande aggressività nei nostri confronti non mi preoccupato la considero
Del tutto in sintonia con l'identità di un gruppo di persone che pensa di aver preso il potere in questo Paese non di aver vinto le elezioni
Questa è la l'obiezione di fondo
C'è un Governo che non si considera come si deve considerare qualsiasi Governo pro tempore ma si considera un gruppo di persone che ha preso il potere
E che avendo preso il potere è in condizione di considerare tutto ciò che non è se stesso un insopportabile fastidio
Lo sono i sindacati lo all'opposizione lo sono i magistrati lo sono i giornali lo è il con la Corte Costituzionale chiunque
Si permetta di avere un'opinione diversa è considerato un fastidio io vorrei ricordare questo
Pochi mesi dopo la prima legge finanziaria fatta dal Governo Prodi
Che fu una legge finanziaria e di risanamento quel risanamento che invece non avevamo fatto Pierluigi ha fatto bene a ricordare le parole Tremonti
Pochi mesi dopo la legge finanziaria che era stata una legge dura perché cinque anni di Governo de la Destra avevano lasciato una voragine nei conti pubblici loro hanno organizzato una manifestazione
A piazza San Giovanni grande manifestazione nessuno di voi ha detto nulla
Abbiamo una concezione della democrazia per la quale naturale
Che è un'opposizione viva anche il rapporto col con la sua comunità di popoli con il Paese non solo attraverso dichiarazioni ma anche attraverso la mobilitazione dei cittadini è la bellezza della democrazia
Dio ci scampi da un Paese nel quale
Sia un problema se qualcuno organizza una manifestazione un convegno se fa un giornale
Che non piace a chi governa
Organizzano questa manifestazione di è troppo alto di quella manifestazione c'era la seguente scritta contro il regime per la libertà
E la manovra finanziaria fatta da Padoa Schioppa e da Visco veniva definita una manovra stalinista
E il giornale l'altro giorno per avere io sostenuto quello che sostengono tutti gli osservatori cioè che esiste un problema drammatico delle democrazie in Occidente con in Italia delle caratteristiche particolari
Perché non esiste nessun altro Paese quello che si è visto ieri in televisione
Non esiste nessun Paese
Che il ministro uno dei ministri del Governo va nella televisione di proprietà del Presidente del Consiglio e parla senza contraddittorio
Per decine di minuti su un tema sul quale come ovvio come si sa le contraddizioni ci sono mi riferisco al tema della scuola tanto più dopo il Presidente del Consiglio aveva detto non devono più andare i ministri in televisione
Dove c'è qualcuno che gli può contrastare dove non c'è nessuno invece li posso andare e vanno in una condizione veramente che si sta facendo asfissiante di pensiero unico in questo Paese
Che è diventata sta diventando veramente asfissia
Noi non siamo queste parole non parliamo di regime non parliamo di di di stalinismo o per converso di altro noi diciamo un'altra cosa
Noi diciamo
Che il Governo deve accettare l'esistenza di un'opposizione
Il Governo deve ritenere
Che l'opposizione e il Parlamento i sindacati i magistrati Hero della stampa alla Corte costituzionale
Ics m
Chiunque non faccia parte del potere in senso stretto sono una parte dell'articolazione democratica di un Paese
Ciascuno con le suore muore con le sue funzioni
Ma contro ciascuno di questi frammenti della libertà democratica il nostro Paese il Governo ha ingaggiato una battaglia senza quartiere
Che non ha precedenti nella storia del nostro Paese con questa
Intensità poi ci aggiungo gli elementi di merito
La rivalutazione del fascismo da una parte io considero assolutamente inaccettabile
E questa questione del razzismo
Adesso improvvisamente non è successo nulla
Da oggi è partita la contro campagne per dire che
Fanno tutto loro che è tutta colpa degli immigrati
Presidente della Repubblica e prima ancora il Papa avevano richiamato credo con assoluta forza e
Determinazione l'attenzione di tutti noi di ogni singolo cittadino su questo rischio perché quando c'è una crisi sociale quando ci si chiude in se stessi ciascuno può apparire un nemico anche chi ha un colore della pelle diverso dal tuo
Anche chi sai
è arrivato sul tuo territorio per ragioni che attengono alla sua povertà
Quindi
Sei portato a considerarlo un nemico ieri ho visto un'intervista lo dico perché c'è Barbolini e qui do ho visto l'intervista fatta sul primato nella classifica di serie B del campionato di calcio italiano del Sassuolo
Che è una bellissima notizia in un Paese come il nostro che il Sassuolo sia primordi bene
Una di queste interviste fatte persa solo in cui tutti Sassoli si erano giustamente orgogliosi di avere a squadre era di una ragazza nera
Che parlava in perfetto dialetto sta sul pezzo
E diceva sono contenta che siamo primi in classifica eccetera
L'Italia è così magari mai così l'America è così da Francia l'Italia è sempre stato un Paese che integra che capisce che accoglie anche perché è sempre stato un Paese di emigranti
Questo non toglie non ho bisogno di dirlo io sono insospettabile mi stupisco ciò non toglie che si debba essere Severia e duri nei confronti di ogni forma di
Di di di criminalità
Con la stessa determinazione di confronti di chi è straniere di chi non lo è
Perché ci sono tante forme di criminalità che riguardano anche italiani
Ma l'idea della caccia allo straniero
L'idea della caccia al vero l'Italia l'idea di bastonare un ragazzo perché ha rubato un pacchetto di biscotti urlandogli Negro bastardo è un'idea che non appartiene alla tradizione civile del nostro Paese
E noi dobbiamo contrastarla con grande determinazione la manifestazione del venticinque
Sarà un'occasione per contrastare
Vorrei dire ancora un'altra cosa
Tale
Altre cose sulle quali noi abbiamo avuto ragione ce n'è una di merito che con eleganza Pierluigi via detto nella sua relazione e che io voglio con altrettanta eleganza spero
Ricordare noi abbiamo salvato il Paese
Dalla possibilità di essere immersi nella crisi
Che c'è
Oggi negli Stati Uniti queste sono le prime pagine dei giornali del luglio del due mila e tre
Manovra del Governo di allora
Proposta ipoteca sulle case di proprietà un piano per dare più credito alle famiglie favorire gli acquisti
Questa è la stampa per rilanciare i consumi si pensa anche a mutui sulla casa
Sonetti quattro ore finanza innovativa sulle case di proprietà il Messaggero e più chiaro Tremonti come negli Stati Uniti linee di credito alle famiglie garantite da immobili
Questo era quello che voleva fare il Governo
Di destra nel due mila e tre lo bloccammo voi
E se oggi in Italia non si vede precipitato ancora più drammaticamente nella crisi che c'è lo si deve hanno
Lo si deve al nostro senso di responsabilità
E alla nostra attenzione cura nei confronti degli interessi nazionali
Allora vedete
E per tutto questo che noi sentiamo di dover avanzare le nostre proposte positive le sei proposta che ha indicato che Luigi e tutte quelle che hanno fatto parte della comunicazione perché noi siamo l'opposizione dell'alternativa e dell'innovazione
Noi siamo l'opposizione che vuole unire gli italiani
Siamo l'opposizione che non per caso è nata con dei profondi atti di discontinuità si deve a noi
Se il sistema politico italiano e semplificato si deve a noi se si è usciti dalla stagione dell'alleanze fatte su base non programmatica
Proprio per questo noi come forza dell'alternativa e dell'innovazione
Però vogliamo dare
Voci
A un Paese che è sempre più preoccupato che vivono a condizione di grande disagio e che in questo momento sente tutta la drammaticità del momento che l'Italia e l'Occidente stanno vivendo
Bisogna dare una speranza questo Paese
Bisogna dare
La consapevole certezza che se ne può uscire ma questo comporta un totale cambio di marcia
Dal decisionismo infantile televisivo di un Governo che vive di annunci prendete la vicenda dei mutui
La rinegoziazione dei mutui guardate in che cosa si è risolto
Dal decisionismo infantile e televisivo di un Governo che prescinde dalla concreta condizioni di vita di milioni
Di esseri umani di questo nostro Paese si deve passare alla serietà
Di una democrazia che decida ma che sia democrazia che decida e che possa in primo luogo oggi affrontare quella che noi consideriamo
La principale emergenza del nostro Paese e questa emergenza è
La condizione sociale i salari gli stipendi le pensioni e la crescita
Dell'economia italiana attraverso il sostegno alle imprese attraverso il sistemico al lavoro c'è un'ultima cosa che voglio dire che riguarda il federalismo
Benissimo noi siamo stati tra coloro i quali hanno sostenuto sta scritto la nostra storia all'idea di avere una diversa organizzazione dello Stato
Io non ho ancora visto una cifra
Non ho ancora visto una cifra
E ho l'impressione che questa questione sia un'altra questione hanno dato la lega la bandiera del federalismo per poter fare l'unica cosa che mi sta veramente a cuore
E cioè fare una riforma vera giustizia
Perché avendo dato la lega diciamo all'Aula la possibilità di dire che è passata la delega sul federalismo
Adesso
Dovranno avere dalla lega il via libera per fare sulla giustizia quello che intendono fare
Pierluigi avanzato una proposta che voglio ribadire qui se si vuole davvero a fare una cosa complicatissima complicatissima come quella del federalismo bisogna dare
Bisogna fare una Commissione
Bicamerale che contenga anche i rappresentanti di Regioni Province ed enti locali e che possa fare quel grande lavoro che è la definizione di servizi minimi essenziali degli standards che sono
Assolutamente necessari per poter dare alla parola federalismo la minima parvenza della sua traduzioni realtà sapendo anche che ci sono risorse che andranno trovate
E quando bisognerà fare il conto delle risorse si vedrà di quante risorse sono state sprecate fico cito due fonti l'ICI la vicenda Alitalia soldi presi e buttati dalla finestra quegli stessi soldi sarebbero
Stati usati se non avessimo governato il nostro Paese per sostenere i salari gli stipendi e per rispondere al tema della precarietà e per fare quello che in Italia si dovrà fare
Rendere contestuale la lotta all'evasione con la riduzione della pressione fiscale il Paese tanto più in un momento di crisi di questo genere ha bisogno di utilizzare tutte e due queste leve
Continuare quel lavoro di contrasto all'evasione fiscale che invece si sta aumentando
Si sta gravemente allentando e ridurre la pressione fiscale perché abbiamo bisogno di avere un sistema che riprenda a produrre un'economia reale che generi occupazione e ricchezza diffusa
Questo è il nostro obiettivo questa nostra fisionomia una forza dell'alternativa
Dell'innovazione
Una forza impegnata a favorire la crescita economica del Paese e al tempo stesso però a fronteggiare quella che considera in questo momento
Emergenza più drammatica la questione sociale che riguarda
Le classi medie gli strati sociali più povere del nostro Paese che hanno bisogno di vedere il segno di una risposta adeguata la loro condizione grazie