Intervista a Mario Deaglio sulla crisi economica mondiale e sull'interessamento del sistema bancario italiano

L'America abbiamo Renault si profila il professor Mario Deaglio economista editorialista della Stampa di Torino senta professore ci dica la verità e con franchezza ma insomma del sistema bancario italiano è pesantemente interessato da questa crisi
Il sistema bancario italiano non è direttamente interessato dalla crisi nel senso che nessuna banca italiana fra quantità apprezzabili di titoli tossici tradizione dei titoli
Che rappresentano l'esistenza per la crisi dell'infezione
Peraltro non può non possiamo pensare che
In un mare in tempesta la navicella italiana non parli come tutte le altre quindi
Siamo interessati indirettamente ci stiamo prendendo la nostra quota di schizzi perché su qualunque banca internazionale abbia contatti con le banche italiane e oggi una banca a rischio tutte quante sono coinvolte venti in questo senso
Amor proprio ma c'è un particolare lato di rischio per il sistema Italia per esempio il debito è il pubblico delle condizioni e le finanze pubbliche
Quadri orari che sono a rischio i quali siamo fortemente abituati quindi
Si esiste ma non è maggiore di quello che ci poteva essere
Due anni fa cinque anni fra dieci anni fa quando le situazioni eviteranno persino peggiore di quello di oggi di lady salate dovessi indicare un settore di rischio
Lo vedo meglio in un tipo speciale di finanza pubblica che è stata fatiscenti finanziamento settore pubblico che è stato fatto in Italia in questi anni e cioè il finanziamento degli enti locali con titoli derivati
Molte regioni e molti grandi comuni sono indebitati su titoli che hanno dentro dei meccanismi per cui questo debito circostante anormale divaricato tendere a salire fortemente
Non ci sono altre con situazioni serie di rilievi di crisi secondo lei per il nostro Paese
Cresce dirette guardi non credo proprio che ce ne siano abbiamo anche una tenuta del sistema e di vigilanza bancaria più
Attenti e minuziosi del mondo non a caso il Governatore della Banca d'Italia è stato nominato Presidente
Per il Forum mondiale della stabilità proprio perché si pensava che si pensa che questo Paese da quella colleghi non abbiamo altri quindi sostanzialmente lei non è Nenni
Pessimista sull'Italia oppure se avremo problemi seri sul fronte reale più magari al di là diciamo questo che se tutto il mondo va giù
L'Italia sicuramente non rimane in piedi e allora chiameranno i salvagenti governativi tutto Europa almeno di coordinare
Se invece di tutto il mondo non va giù l'Italia sicuramente le sta su
Senta perché in tutto questo bailamme propri UniCredit è stata quella più colpita solo perché più lontano e più internazionalizzato c'è una guerra in atto nel mondo finanziario italiano
Io penso che sia stata colpita per tre motivi ritengo che il settore bancario a livello mondiale colpito
Quindi i gestori rivestimento sempre dal punto di vista del gestore di portafoglio che ha diversi
Decine di milioni centinaia o miliardi di euro titolarità destinare che non deve fare perché deve mettere un buon altamente quindi prima comincia a togliere i tra tutte le banche perché sono fatti
Poi
Cosa succede che UniCredit è il titolo italiano più presente fra i portafogli internazionali e allora viene cerca questo effetto dell'internazionalizzazione del titolo che lo colpisce in maniera particolare
Al terzo posto e come un punto interrogativo ci possono essere questioni interne cioè può darsi che
Una lotta interna al sistema bancario e anche politico italiano abbia portato certi operatori arrendere quantità notevoli di UniCredit soprattutto allo scoperto come si è visto difatti la pressione sul titolo
Si è subito allentata quando si sono
Poiché i televendite allo scoperto e perché ci sarebbe questa lo sconto quale saremo quali sono gli attori di questo scontro per quello che insomma si può capire secondo lei e difficile da capire ma posso pensare che
In un sistema in un sistema politico economico dei Governi tentino sempre di avere come dire un'attenzione privilegiata da parte del sistema bancario
è possibile immaginare che UniCredit non ce la vuole sfidare
Ho capito bene la ringraziamo ringraziamo come sempre professor Mario De agli economisti editorialista della Stampa di Torino