Intervista ad Antonio Tajani sul ritorno del protezionismo in Europa a partire dal settore dell'energia

Antonio Tajani presidente della delegazione di Forza Italia nel gruppo del i piedi con Luís vogliamo parlare di ritorno della protezionismo in Europa ritorno segnato in particolare da alcuni casi nel settore dell'energia uno dei quali coinvolge l'italiana ENEL la Francia ha chiuso le sue barriere progettando una fusione tra gas grosse suo ex per impedire ENEL di acquisire la stessa Suez innanzitutto temi vorrei chiederle perché a suo avviso c'è questo ritorno del protezionismo in Europa
Ma perché c'è il rischio di fare marcia indietro
Su un progetto di costruzione europea dove il mercato interno la computerizzazione mercato interno rappresenta l'architrave di un idea che dovrebbe portare la nascita della nuova rompa sancita con il trattato
Costituzionale dobbiamo impegnarci e ci auguriamo che la commissione farci sentire forte la sua voce per impedire chiedere scelte nazionaliste delle scelte protezioniste facciano compirà l'Europa la politica del gambero
Credo che il protezionismo non agevoli in realtà la crescita economica difende e aziende destinate a non avere risultati brillanti non garantisce i consumatori non tutela neanche con certezza e stabilità
L'occupazione quindi il protezionismo non avvantaggia neanche i lavoratori non soltanto impedisce la crescita
Né del libero mercato credo che noi tutti quanti dobbiamo batterci per la circolazione libera
Dei capitali e questo significa vere non soltanto un mercato interno più attivo più mobile più reattivo ma vere anche un'Europa più competitiva sui mercati internazionali con un ritorno di utilità positiva per tutti i Paesi dell'Unione
Sul caso specifico quello che riguarda l'Italia e la Francia l'altro giorno c'è stato un incontro della tra il ministro dell'economia francese Thierry Breton insomma l'italiano Giulio Tremonti Tremonti ha detto nessun negoziato con la Francia fa bene l'Italia non negoziare
Io credo che la Francia abbia commesso una serie né di errori al di là delle enunciazioni contro il nazionalismo e contro il protezionismo del presidente Chirac in realtà c'è un'azione della Francia attiva a favore del protezionismo e del nazionalismo e non sappiamo neanche se poi questa scelta di ripensi a condivisa da tutta la sua maggioranza sia condivisa dell'imprenditoria e dalla società francese
Ripeto il protezionismo non agevola neanche i Paesi che lo attuano perché alla lunga si rischia di a vere né aziende non competitive e quindi che non garantiscono neanche la crescita dell'occupazione e la crescita dell'economia
Quanto quanto l'Italia non c'è una sorta di volontà di aprire i mercati a fase alterne cerco di spiegarmi
Dipende mente da quale maggioranza al governo anche l'Italia a a approvava sunto delle posizioni protezioniste un caso ad esempio il decreto legge che ve l'ho fatto per bloccare i diritti di voto di EDF in Edison
Poi c'è la questione della Bolkestein dove destra e sinistra si ritrovano per volerla modificare per Land era un po'meno aperta insomma non c'è un liberalismo a fasi alterne
Dire che c'è un liberalismo che si riconosce nell'economia sociale di mercato alcune garanzie di tipo sociale vanno offerti ai cittadini e europeo non si può pensare soltanto ad un liberalismo senza confini e senza limiti credo che l'Italia sia mossa in questa direzione certo si può fare sempre di medici può fare sempre
Di più ma credo che in questa vicenda Alitalia si sia mossa nell'interesse della crescita dell'economia dell'Unione Europea
Crescita che avrebbe un ritorno positivo anche per il nostro Paese quindi lei che è stata imboccata una linea che va nella direzione della nascita di una rompano uno Europa diversa basata sul libero mercato
Che poi è il terzo pilastro non soltanto dal punto di vista tecnico giuridico ma anche sostanziale dell'Europa di oggi ma anche l'Europa di domani
Un'ultima domanda lei ha parlato prima del ruolo che dovrebbe avere la Commissione l'opera finora come
Come valuta quanto fatto dalla presidente Barroso e dei due commissari sono responsabili di questo settore
L'irlandese Charlie McCreevy e l'olandese Neelie Kroes le scelte effettuate da Barroso e dai due commissari che hanno seguito la vicenda mi sembrano orientate in una direzione positiva
Io mi auguro un po'più di coraggio un po'più di forza
Nelle prese di posizione di una commissione che si gioca anche la sua credibilità
Su questa vicende che non sono vicende particolari
Qui sono in discussioni alcuni principi fondamentali a cominciare da quello la libera circolazione dei capitali la commissione ha il dovere e il diritto di difendere questo principio che ripeto è fondamentale
Per la nascita di un'Europa che non deve essere certamente soltanto l'Europa dell'economia e dei mercati
E della concorrenza ma certamente non può fare a meno di questi valori i fondamentali in chi poi contribuiscono a alla crescita di un euro di un'Europa più libera
Grazie Antonio Tajani