Intervista ad Antonio Panzeri sulla c.d. direttiva Bolkenstein in materia di liberalizzazione del mercato del lavoro e dei servizi

Abbiamo in collegamento telefonico l'onorevole Panzeri deputato europeo iscritto al gruppo del PS letto nei Democratici di sinistra con Luís vogliamo parlare della direttiva a Bolkestein domani in Italia ci sarà una manifestazione organizzata in particolare da un sindacato la CGIL a cui aderiscono
Alcuni partiti politici altre organizzazioni contro questa direttiva europea ancora in discussione che vuole liberalizzare il mercato dei servizi in Europa onorevole pantere innanzitutto i DS
Se ho capito bene non aderiscono formalmente a questa manifestazione così
Se i formalmente così anche se saremo presenti ovviamente con una nostra delegazione sia al dibattito che ci sarà in Campidoglio la mattina e poi alla Manica
Nel pomeriggio
Perché i Democratici di sinistra non hanno voluto aderire direttamente alla manifestazione della CGIL a cui altri partiti come i Verdi se non vado errato il Rifondazione Comunista e Comunisti italiani hanno invece aderito
Ma detiene in realtà ci siamo trovati di fronte ad una iniziativa che era già stata adottata quindi non non c'era un elemento TTT discussione preventivo che vi era stato tra le forze politiche come generalmente si fa quando si concorda
O si deve concordare un'iniziativa tuttavia abbiamo ritenuto importante e utile trattandosi di un tema che ormai è entrato nel vivo della discussione al Parlamento europeo
E su un tema sul quale noi abbiamo alcune convinzioni prima fra tutte quella di cambiare in profondità quest'effettiva sui servizi
Di fornire comunque il nostro contributo a questa manifestazione
Nell'intento di questa manifestazione ritroviamo questa idea della del cambiamento
Degli indirizzi di fondo dalla bocca
Ecco che cosa contestati in particolare della direttiva Bolkenstein ricordo agli ascoltatori che i punti centrali sono il punto centrale possiamo dire quello più contestato del principio del Paese d'origine in base a cui un fornitore di servizi per esempio ungherese o polacco può venire a prestare questi servizi in Italia rispettando le condizioni non della legislazione italiana ma della legislazione polacca o ungherese e proprio questo principio che ha che a voi non sta bene
Non è solo questo io ci sono almeno tre cose
Sulle quali abbiamo aperto il confronto e abbiamo chiesto che ci fosse una modifica
La prima riguarda il campo di applicazione di questa direttiva riteniamo che sia un campo di applicazione troppo esteso RCA di gran lunga più interessante togliere di mezzo da questa applicazione i servizi di interesse generale
Questi devono essere esclusi per e nello stesso tempo bisogna togliere ogni ambiguità relative ai campi dove la frontiera tra l'economista e non economico e sociale non è del tutto evidente
Il secondo aspetto che poniamo è quello di una processo di armonizzazione non solo dal punto di vista sociale che è utile che vi sia in Europa se vogliamo costruire uno no percettivo mercato effettivo
Ma nello stesso tempo che non ci sia contraddizione tra la stessa direttiva che interviene su una pluralità di settori e le norme che sono già esistenti o che sono in procinto di essere emanate dalla Unione Europea ha perso per fare un esempio alla direttiva sul distacco dei lavoratori
E alla direttiva che dovrà essere fatto per quanto riguarda i lavoratori che rimane sostanzialmente il rischio è che questa direttiva vada implicare cose che già esistono mettendole seriamente in discussione e poi infine ovviamente c'è questa questione per il principio del paese d'origine per cui un'impresa che a si prende il mercato a Milano può di Varsavia può tranquillamente applicare le norme i diritti che sono vigenti nel Paese d'origine questo rischia da una parte di produrre una sorta di destrutturazione del mercato del lavoro di cui non se ne sente il bisogno con fenomeni di dumping sociale dall'altro
Può incentivare oggettivamente le intrecci tra abbiamo fatto il caso di Milano a trasferire ostili a Varsavia spostare la propria sede legale per poter applicare questo principio del paese d'origine ecco perché tre cose dovrebbero essere cambiate
Noi abbiamo bisogno di avere una direttiva che i liberali i servizi verso ad esempio a cosa significa liberalizzare le libere professioni degli ordini professionali perché tendono fortemente dal punto di vista dei costi sul sistema economico e produttivo specialmente quello italiano però è chiaro che c'è modo e modo per raggiungere questo obiettivo
Ecco però comunque diciamo queste tre modifiche le sulle prime due la Commissione risponde esistono già delle direttive o comunque insisteranno nei prossimi mesi una volta a proteggere i servizi di interesse generale e l'altra è la direttiva sul sui lavoratori distaccati che tutela non già rispetto alle alle alle vostre preoccupazioni diciamo in questi due campi mentre sul PIL sul questione del del principio del paese d'origine la commissione risponde l'armonizzazione verso l'alto il mutuo riconoscimento
Farebbero perdere i vantaggi economici di questa direttiva Bolkenstein voi cosa energiche come rispondete
Sì queste sostanzialmente vero ma
Bisogna rendersi conto che se noi non facciamo neanche la un'armonizzazione minima
Un'armonizzazione minima fra i diversi Paesi il rischio è che si introducano fenomeni estesi di campi e anziché costruire un mercato unico dei servizi un mercato del lavoro ricorsi produca invece un'eccessiva frequentazione
Con rischia anche di mettere giuridicamente in discussione ad esempio i trattati che hanno formato l'Unione europea stiamo parlando di un settore che non è poca cosa perché rappresenta il settanta per cento del prodotto interno lordo europeo quindi l'intervento un intervento significativo
E quanto alla alla procedura parlamentare il dibattito aperto al parlamento europeo è stato rinviato un voto importante in una Commissione parlamentare
Il voto ci sarà la fine di novembre poi passerà Laura nel frattempo continuano le discussioni se così si può dire al attenzione in sede di Consiglio cioè tra gli stati membri
Cosa cosa prevede come come sono le maggioranze all'interno del Parlamento europeo da un lato e tra gli stati membri dall'altra
è difficile saperlo allo stato attuale come si è visto il voto doveva esserci qualche settimana fa non c'è stato è stato rimandato tutto novembre poi andremo in plenaria
All'inizio dell'anno perché appunto vi è uno scontro molto forte intorno a queste ci sono ad esempio le posizioni dei paesi dell'est europeo che sono entrati in Europa che ovviamente hanno opinioni un po'diverso è proprio perché ritengono comprensibilmente di sfruttare questa direttiva per meglio collocarsi sul mercato in Europa
Non so prevedere se esisterà o meno una maggioranza faremo i tentativi anche per trovare delle soluzioni che siano soluzioni effettive che non mettano in discussione la coesione sociale
Abbiamo avuto già un voto in Commissione affari sociali e il voto lire ha premiato un'idea che è quella della modifica dei principi costitutivi di questa direttiva non so se però questo voto sarà confermato dalla commissione Mercato interno e poi in Aula lavoreremo ovviamente per questo ma se mi è permesso dire in conclusione io penso che l'obiettivo che dobbiamo avere nel momento in cui stiamo trattando un tema così importante non sia quello di mettere in campo una politica difensiva cioè l'idea che bisogna dire semplicemente dei nomi
Bisogna anche dire come noi intendiamo realizzare una direttiva sui servizi e soprattutto che la riteniamo importante al fine nella costruzione del processo europeo
Una visione semplicemente difensiva rischia di accompagnarsi ad una politica che non vuole l'Europa hanno invece vogliamo che l'Europa si affermi sempre di più
Però in questo senso volete un'Europa molto pesante meno questa questa quei della critica che viene quanto meno dal dalla commissione pari
Ma io dico dire con molta sincerità come possiamo immaginare io sono per la competitività la concorrenza ma se questa produzione un mi si lasci passare il termine un po'rozzo massacro dal punto di vista dalla coesione sociale
Noi rischiamo di avere fenomeni come quelli che sono avvenuti in Francia per le quali il voto no alla Costituzione europea
Partiva anche da questa considerazione molto forte c'è l'Europa ciò che che Cecchi dedica l'Europa sostanzialmente un'Europa che vuole
Far venir meno la coesione sociale il problema del modello sociale europeo tutto quello che ne consegue la paura dell'idraulico polacco e così noi dobbiamo dare
Un un'indagine che occorre una riforma anche in profondità ma che va fatta con la capacità di convincerli persone
Che sono in Europa che viaggiano tra Europa che vogliono trasferirsi in Europa che in Europa che vogliamo costruita effettivamente ecco vorrei che avessimo questa capacità
Di una riforma che vale anche in profondità ma che non metta seriamente in discussione la questione importante la coesione sociale
Non lo è perché io avrei un'ultima domanda abbiamo ascoltato anche numerosi esponenti diciamo dalla maggioranza di governo in particolare due parlamentari europei Mario Mauro Renato Brunetta entrambi
Sottolinea un aspetto questa direttiva Bolkestein non porta la firma della Commissione Barroso porta la firma della commissione di di Romano Prodi cosa cosa risponde che
è una cosa sostanzialmente vera non si può assolutamente negare il fatto che borghese ed era un commissario ai tempi dalla Commissione Prodi ma non questo non significa assolutamente che pure una commissione ben guidata come quella di Romano Prodi posso aver preso una decisione che non collima pienamente con quelle che sono le nostre idee e a suo avviso un governo Prodi dovrebbe cambiare diciamo la posizione di Prodi presidente della Commissione rispetto questa direttiva ma io penso che un governo Prodi innanzitutto debba essere attento alle istanze che Ceglie attraverso la società se ovviamente si ritiene capisco che in questo istante ci sono anche spinte contraddittorie non tutti la pensiamo allo stesso identico modo io sono colui nel dire che occorre liberalizzare i servizi su come liberalizzare le pene che questa discussione possa essere fatto anche nel programma di governo di Prodi
Bene noi ringraziamo l'onorevole Panzeri lo ricordo deputato europeo iscritto al gruppo del PSE elettori democratici di sinistra