Intervista a Matteo Colaninno sulle agenzie per la sicurezza nucleare

La Commissione attività produttive della Camera ha dato l'ok per la costituzione delle agenzie per la sicurezza nucleare il Partito Democratico sia astenuto sentiamo il pari ieri Di Matteo Colaninno
Secondo noi secondo il Partito Democratico il Governo è partito con il piede sbagliato ne abbiamo mostrato un approccio responsabile non ideologico l'Italia oggi non può pensare deve rientrare nel nucleare
Accendendo un impianto ma serve ricostituire un sistema il pilastro di questo sistema è un'agenzia indipendente di qualità
Di indipendenza e di sicurezza senza questo noi non siamo disponibili questa Agenzia prego descritta con emendamento anzi tra l'altro è tornata diciamo sotto
Il destino della Presidenza del Consiglio in qualche modo andava incontro a quelle che erano le vostre richieste
In Commissione noi tra l'altro ci siamo astenuti su questo provvedimento ma il Governo è diviso quindi dovremo comprendere e capire quale sarà l'orientamento se l'orientamento è
Qualità e indipendenza ripeto della dell'Autorità che vigilerà sul sull'energia sul nucleare
Noi mostreremo disponibilità il
I primi passi non non sono certamente non vanno nella direzione che non ci attendiamo ma c'è un problema di essi o no all'energia nucleare all'interno delle del Partito Democratico
Ma ripeto il nostro atteggiamento è assolutamente non ideologico
Noi crediamo che si debba ricostituire un intero sistema che è stato abbandonato più di vent'anni fa pensiamo che sia un approccio serio essere franchi e reali con i cittadini e quindi il coinvolgimento ad esempio
Dei cittadini delle popolazioni va in direzione totalmente opposta la militarizzazione dei siti ma questo lo fanno Francia lo fanno lo fanno gli Stati Uniti lo fanno i grandi Paesi nucleare quindi se questa è la direzione noi diremo no se il Governo viceversa
Ascolterò diciamo pareri responsabili dell'opposizione noi non abbiamo nessun problema a discutere quindi NAU la voterete in maniera diversa perché l'astensione allora la domanda è perché non avete votato direttamente no in Commissione
Perché noi abbiamo proposto dei subemendamenti e quindi siamo in attesa di vedere l'orientamento del Governo
Senta sul clima c'è questo c'è questa presa di posizione della presenza del consiglio e di Confindustria
Lei che cosa ne pensa tutto sommato il clima è un valore universale non può essere condizionato a problemi congiunturali che sono sicuramente molto gravi come la crisi che stiamo attraversando
Sicuramente diciamo queste sono scelte che impegnano un paese ma impegnano la Comunità Europea impegnano le generazioni future
Ci sono evidentemente delle problematiche che riguardano più da vicino l'Italia rispetto ad altri Paesi europei vediamo le dichiarazioni della Germania
Dello stesso Gordon Brown di ieri dello stesso Barroso che evidentemente a nome dell'Unione Europea mantiene stringenti gli impegni presi ci sono delle esigenze da parte dell'industria italiana
Che evidentemente teme diciamo rispetto a questi impegni dei costi in questo momento di questa fase difficilmente sostenibili credo che un paese avanzato come il nostro non debba avere un atteggiamento sul clima
Diciamo di di timore di retroguardia credo che si possa guardare a questi temi con
Come grandi sfide del futuro e quindi
Trovare le soluzioni diciamo più ragionevoli quindi rimanere diciamo sulle sul su quanto Lilli Europa ci sta continuando ci sta chiedendo perché Barroso poi alla fine questo ha fatto
è inevitabile che diciamo questi impegni siano gli impegni vincolanti europei quindi questi impegni non non dipendono da né da noi dal Governo italiano
Non certamente potremo aiutare come dire alla raggiungimento di questi impegni questo passo uno sforzo
Tra in cui c'è anche la sfida dell'opposizione non può essere di retroguardia ma anzi la nostra è una sfida di prospettiva
Quindi su questo noi ci muoveremo