L'intervista è stata registrata lunedì 11 aprile 1988 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Informazione, Pci, Radio, Televisione.
La registrazione audio ha una durata di 11 minuti.
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PCI
Dopo molto discutere sembra che non cambierà molto nel settore delicatissimo della informazione nonostante le richieste pressanti del Partito socialista De Mita per un deciso ridimensionamento dei poteri del direttore generale della RAI e per maggiori garanzie all'emittente di Berlusconi tutto rimarrà come prima con una anni e Spadoni contrastato dell'azienda di viale Mazzini e con Berlusconi che potrà mantenere le tre reti ed il quotidiano il giornale il PC molte schermaglie tra PSI e democrazie cristiane sulle quali abbiamo lettone i quotidiani in questi giorni assistito dall'esterno Walter Veltroni e il responsabile del settore comunicazioni di massa del Partito comunista e lui vorrei come stare con il chiedere lo abbiamo al telefono come valuta questo dibattito tutto interno alle forze di maggioranza su di un settore che invece investe i cittadini e naturalmente d'ogni colore politico
Ma io sono d'molto d'accordo con
Con l'affermazione che contenuta nella sua domanda cioè stiamo parlando di un
Di una Matteo
Via quella della comunicazione che attiene appunto alla sfera dei diritti dei cittadini delle regole del gioco e quindi una materia non lo diciamo solo noi lo hanno detto nel tempo passato anche i massimi esponenti della segreteria perché c'è la rivista è materia da affrontare nell'ambito delle riforme istituzionali e comunque non può essere affrontata in termini puramente ed esclusivamente di maggioranza e credo che dia in ogni caso è un po'il senso della precarietà e anche della falsità della parte politica che che che attraversiamo con la Costituzione in questo governo De Mita il fatto che dibattito si concentri su punti sui quali non si dovrebbe riunire un vertice di governo e cioè per esempio come è organizzata all'interno la struttura di un'azienda come la RAI per esempio una specie di mercato non precisamente nominati bile che avviene nella ripartizione degli equilibri tra Berlusconi da FIAT da carta stampata portati sui tavoli della trattativa di un Governo insomma
Senta Veltroni uno
Mi più spinosi che la maggioranza ma successivamente anche l'opposizione nel suo insieme si troverà ad affrontare con una legge di carattere generale che però
Dare abbiamo sentito ripetutamente promesse anche da par ministro repubblicano e Oscar Mammì poi questo governo si do i propri giorni mancano ormai poche ore e ancora non se n'è fatto nulla diceva uno dei problemi riguarda proprio un questa possibilità che venga venga concesso a Berlusconi la diretta e quindi la possibilità di fa i telegiornali eccolo il Partito Comunista su questo poco lei
Ripete Chili assumerci la posizione ma guardi io sono dell'idea che Berlusconi come qualsiasi altro soggetto privato debba avere la privarla debba avere la diretta e non capisco francamente perché
Diciamo la diretta debba essere concessa per alcune reti per ciò che riguarda l'informazione per altre per ciò che riguarda altre materie penso però che Berlusconi debba anche soggiacere alla delle normative antitrust così come esistono in tutti i Paesi del mondo francamente non rientra nel novero delle normative antitrust sperimentati in tutti gli altri Paesi avanzati del mondo il fatto che vi sia un solo privato che detiene nelle sue mani tre reti e a quanto chiedono anche i compagni socialisti qualcosa di più tipo
La possibilità di utilizzazione di reti codificate periti pù o altro
Quindi mi sembra che diciamo la normativa antitrust dovrebbe agire proprio su questo cioè dovrebbe ridurre una presenza che è diventato una presenza eccessiva e che concentra fortemente risorse pubblicitarie nelle mani di un unico proprietario e poi aprirono il campo ad altri interventi legislativi mi riferisco alla questione l'affollamento pubblicitario mi riferisco alla questione della produzione nazionale che non è in nessun modo toccati affrontata se vuole abbastanza paradossale che De Mita e Craxi si riuniscano per decidere se ma anche deve avere la controfirma o no di quello che fa anche se si anni debba difendere i poteri immensi che che ha piuttosto che decidere e ci debba essere un nuovo rilancio dell'industria produttiva l'industria culturale italiana sia per ciò che riguarda la cinematografia sia per ciò che riguarda la televisione di pare cioè che con l'accordo che temo che il sedicenne Patricia Vito stanno raggiungendo ostinati che all'Inter lo di una dimensione di pura spartizione del potere lo dico al di fuori di ogni propaganda e lo dico anche con la consapevolezza che a questa affermazione non può che corrispondere con rito
Era da parte nostra un impegno di opposizione nei confronti di un accordo che abbia questa natura ecco Veltroni le incidente al mente citarla uno dei
I problemi posti dal Partito Socialista ovvero sia il ridimensionamento dei poteri
Direttore generale della RAI ecco questi potere che sono fissati dal la legge dieci quello che è stato chiamato il decreto Berlusconi ecco soverchie hanno di gran lunga quelli del consiglio di amministrazione che essendo un organo collegiale anche molto più rappresentativo e forse sarebbe ospite abile che un
Delle competenze il direttore generale e finisse non consiglio di amministrazione e non crede guardi io penso questo penso intanto che la legge che ha da tutti questi poteri al direttore generale è stata votata da i cinque partiti del pentapartito compreso il Partito Socialista
Penso che questi poteri siano eccessivi dal direttore generale della RAI siano sono oggi diciamo fanno riferimento oggi cinquantadue linee di spesa che è una cifra eccessiva per qualsiasi altra azienda privata che non sia in dubbio il fatto che non si debba buttare il bambino con l'acqua sporca fasce superata una situazione nella quale era il consiglio d'amministrazione sostanzialmente l'organo di gestione oggi per effetto contrario e il direttore già era lei che è una sorta di potere monocratico io penso che si debba dare ad un riequilibrio ma che questo equilibrio non possa essere implicito nella direzione che i socialisti propongono e cioè di una della giunta ad un direttore generale di un altro direttore generale
H mentre credo che per tutti i cittadini di questo Paese che non abitino al Palazzo Pia via del Corso o a piazza del Gesù francamente di poco interessa sapere se questo strapotere amministrato solo danni esso da una mia sì che sia costretto a mettersi d'accordo con manca io penso che c'è è bene essere nella struttura di direzione aziendale un organismo collegiale rappresentativo che riuscendo al tempo stesso a mantenere quella efficacia con la snellezza e quella tempestività delle decisioni che sono proprie del diventi un'azienda che ha bisogno di vivere secondo tempi che sono i tempi del mercato però al tempo stesso non sia un potere nel monocratico né è un duopolio del potere come quello che i socialisti propongono francamente ecco io in questo avverto anche che c'è un legame con una concezione più generale che che si rischia di avere della concorrenza alla DC così non chi mette in crisi il potere della DC in RAI
Ci si affianca secondo le stesse logiche secondo la medesima concezione di poter ed è questo questa linea diciamo questa logica che ne vogliamo far saltare
Senta abbiamo parlato della questione RAI e in parte anche di Berlusconi seppur brevemente qualche mese fa ci fu un certo rumore nell'
Delle comunicazioni dei media per l'ingresso della FIAT in Telemontecarlo tra le molte cose che si son lette in questi giorni sulla stampa sembra che i patti di maggioranza si orientati a votare una norma che impedisca a chi ha già una consistente
E della stampa nazionale ad a dire un nel telegiornale lei cosa ne pensa io penso questo io penso che ci deve essere una normativa per la quale si combattono interessa dunque presto e si formano e che questa logica secondo la quale ciascuno dei
I partiti i contendenti DC PSI a un tre amico da difendere è una logica che non è compatibile con le esigenze del sistema pluralista moderno come quello che deve essere quelle comunicazioni vitali il che significa allora che se ci sono normative antitrust per la FIAT e come è giusto che sia ci devono essere normativa antitrust anche per Berlusconi e viceversa è ovvio che in una logica che è una logica di tirare la coperta per cercare di coprire tutto alla fine si troverà un punto che però e magari favorevole a DC PSI mai a scapito di nuovi ingressi nuove figure imprenditoriali nuovi soggetti insomma di quello che entra nelle società democratiche quando arriviamo
Si chiama pluralismo dell'informazione
Senta Veltroni io vorrei passare ad un altro argomento ringraziandolo per le risposte che lei ha dato su queste cose che invece campeggia un sulle prime pagine di tutti i giorni vi è oggi se non sbaglio è convocata una riunione per parti della maggioranza per decidere proprio su questo si è letto e se ne legge oggi anche sul settimanale L'Espresso la nascita di questo nuovo network radiofonico che nasce sotto l'egida del Partito Comunista ecco l'impressione il palinsesto la programmazione questa radio rispecchierà un po'quelle che sono anche diciamo le caratteristiche
Ieri a radio radicale e con lei può dirci in cosa si differenzia da ma io
Non no no in questo senso preoccupazione di fare un complimento a radio radicale nel senso che radio radicale ha svolto nel corso di questi anni e più di una funzione preziosa è significativa nel contesto della radiofonia italiana questa radio però avrà due diversità rispetto radicale da tali radicare la prima è che sarà una struttura di network cioè sarà una struttura che avrà un intreccio tra una programmazione nazionale
è una programmazione locale la seconda diversità il patto che sarà una regola
Una radio ogni uso diciamo solo notizie sull'informazione e cioè sarà una radio che avrà l'obiettivo di dare conto delle cose che accadono non in momenti determinati del giorno quali può essere quello dei giornali radio ma durante tutto il corso della programmazione la radio non avrà un suo palinsesto ma sarà solo informazione
E sarà informazione cercando di accedere a tutte le fonti possibili dalle televisione via satellite che arrivano fino ai collegamenti con tutti gli avvenimenti che sono in corso ecco l'obiettivo è quello di ingrandire momento per momento durante il corso della giornata il formarsi degli avvenimenti o penso per esempio nel momento in cui noi stiamo parlando a questa vicenda del jumbo sulla pista
Cipriota io penso che la radio a Italia Radio che questa radio che partirà dal sedici maggio con la copertura del cinquanta per cento dei Paesi almeno così ci auguriamo questa radio dovrebbe dare costantemente informazioni cittadini su quello che sta avvenendo
E se tra Veltroni e quindi anche per voi la radio assume un'importanza particolarmente rilevante ecco come giudica il fatto che in queste grandi discussioni che si fanno tra partiti di maggioranza di opposizione
Beh il fatto della radiofonia sia totalmente escluso non sanità rimane l'anima e l'assegnazione di frequenze è uno strumento di potere come si pensa non so quanto ragione che la radio sia
La Cenerentola e quindi non essendo utilizzabile o per lo meno ritenendosi di non doverlo utilizzare per ragioni di potere non se ne parla il che conferma che quello che si sta facendo non è un accordo che disegna il sistema delle comunicazioni buono per l'Italia della fine di questo secolo è un banale o impegnativo importante inquietante Accor o di potere tra due partiti che contraggono un contratto che poi dovranno far rispettare tenendo conto che però al mondo non ci sono solo loro
La ritiene che la vostra radio posso usufruire dei contributi e la legge sull'editoria
Ma non abbiamo ancora fatto questo calcolo ma allo stato delle cose non credo che potrà avvalersi di questa di questa normativa però non lo abbiamo ancora fatto una verifica in questo senso Veltroni io la ringrazio molto
Grazie a lei ha con una buona serata per risentirla
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