La rassegna della stampa estera

Quel giorno gli scrutatori di Radio Radicale giovedì tredici novembre a questo appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta continua
Il dibattito sull'elezione
Di Barack Obama alla Casa Bianca ma dall'America in qualche modo si sposta all'Europa né partiremo da un'analisi pubblicata ieri dall'International Herald Tribune e dal New York Times
Questi due giornali si chiedono se l'Europa può produrre un Barack Obama la risposta almeno per ora sembra essere
No con
Lo figlia o poi vedremo l'intervento di
André Glucksmann un che critica in qualche modo
Gli europei per il loro entusiasmo nei confronti di Obama l'Obama mania al
Ottantaquattro novantacinque
Per cento
Glucksmann però loggia la democrazia americana e il sogno americano che in qualche modo Obama rappresenta dal Wall Street Journal Europe invece leggeremo l'editoriale sui limiti della speranza per l'Europa il quotidiano economico americano nella sua edizione europea
Commenta al fatto che alcuni Paesi in particolare la Germania già dicono nove eventuale richiesta di Obama di inviare più truppe in Afghanistan ci occuperemo poi
Di Russia domani c'è un avverti ce Unione Europea Russia Sarkozy niente veder in vista di questo appuntamento nel mondo pubblico un'analisi di nata lì nonché dell'Europa di fronte alla sfida della dipendenza
Dal gas Russo il Times si era invece pubblicavano editoriale
In cui alloggiava in qualche modo il realismo sulla Russia
I ventisette hanno deciso di riaprire i negoziati su una partnership strategica e per il quotidiano conservatore di Londra
Per quanto le politiche di Mosca siano ostruzionistica solo la diplomazia può realizzare gli obiettivi occidentali partiamo però da
Barack Obama e dal dibattito
Che dal dagli Stati Uniti si sposta all'Europa e sull'Europa nell'altri vicoli la e il MIUR Times ieri pubblicavano
Una lunga analisi dal titolo
Può l'Europa a produrre un Barack Obama
Cerchiamo di vedere
La risposta nelle o fuori a generale europea per l'elezione di Barack Obama c'è anche l'inizio di una riflessione di un dubbio dell'Europa sul suo percorso verso l'integrazione razziale
La questione se ci possa essere un Barack Obama francese e britannico tedesco italiano
Si sta diffondendo più o meno in ciascun paese
Le differenze storiche e culturali cioè come ogni Paese accoglie gli immigrati come di vede queste differenze sono considerevoli ed è difficile fare una correlazione con l'esperienza americana
Della schiavitù e della guerra civile ma la vittoria di Obama è una piccola rivoluzione nel trattamento delle minoranze come spiega una ragazza algerina arrivate in Francia con la sua famiglia ventotto anni fa
Non sarà mai più la stessa cosa Obama rappresenta davvero il sogno dell'America se sei bravo puoi farcela una speranza per tutto il mondo dice questa ragazza algerino ma la sorella la sorella di questa ragazza e molto meno ottimista sulla
Realtà della Francia dove
Le minoranze hanno un ruolo politico minore con un solo deputato di colore eletto all'Assemblea nazionale francesi come molti in Europa
Tradizionalmente hanno usato razzismo americano per giustificare una scontare il loro di razzismo ora quell'alibi non c'è più
La maggior parte dei Paesi europei e stata relativamente mono etnica fino al periodo post coloniale spiega le ragioni ideali
Il Regno Unito per esempio è stato prevalentemente bianco fino alla metà del ventesimo secolo e non ancora una classe media nera
Sostanziale se si guarda alla rappresentazione politica delle minoranze sia negli Stati Uniti sia in Europa
Le minoranze sembrano essere sotto rappresentate ma la vittoria di Obama sottolinea quanto l'Europa sia più indietro dell'America Rama IARD che segretaria di Stato i diritti umani e il Governo francese
Si definisce un'eccezione dolorosa nonostante il fatto che il Presidente Nicolas Sarkozy abbia nominato
Tre donne di colore o di origine nordafricana nel suo Governo quanto all'entusiasmo delle élite politica per Obama secondo oramai ad non c'è lo stesso sentimento per le minoranze in Francia
Con queste elezioni spiega Dominique nuovi sia una l'analista politico francese
L'America ha riconquistato la torcia di una rivoluzione morale
In Italia sono nata attuativi solo membro di colore del Parlamento italiano vede la vittoria di Obama allo stesso modo è una grande concreta provocazione nei confronti della città europea e della politica europea
Obama fa sperare che un giorno ci possa essere qualcosa di simile in Europa dice Touadì
Ma quel giorno secondo le altri più non arriverà presto nel Regno Unito per esempio una personalità brillante come un come Obama non sarebbe stata in grado di rompere la stretta delle Litta sul potere
E l'esempio del e poi c'è l'esempio della Germania dove ci sono tre milioni di turchi di cui settecento mila con il passaporto tedesco
Una minoranza che tuttavia in pratica senza rappresentazione politica seria così tra l'altro le realtà video on le affidiamo o meglio il filosofo francese André Glucksmann sulle sfide o di ieri
Criticava invece l'Obama allo Bammina Mania
Degli europei in un lungo articolo anche un po'complesso
Che cerchiamo di sintetizzare così
L'elezione di Barack Obama non è solo un evento oggettivo scrive Glucksmann è un avvento soggettivo è la prova
Che gli Stati Uniti rimangono malgrado tutti loro detrattori capitale nella globalizzazione ma capiamoci non un iter potenza ma un fa Marocco non il centro del mondo ma il privo di una comunità di destini che ci lega per il meglio e per il peggio
Il trionfo di Obama è stato omologato come storico dei suoi avversari McCain Bush Condoleeza Rice e salutato dagli stessi avversari con le lacrime di una sincera emozione per la vittoria
Degli Stati Uniti tutti
Quel trionfo tre Lux ma antro lunga la lotta contro la schiavitù e per i diritti civili incarna non una vittoria comunitari IST ha dei neri ma al contrario una trasgressione universalista una emancipazione generale in cui Bianchini Wasp i sudisti
Sfuggono i loro egoismi a loro pregiudizi tradizionali e gli afroamericani superano il loro spirito di vendetta
Il sogno americano è una resa di rischio che ricomincia all'infinito
Instaura sin dall'origine
Società di immigrati un Paese di spaesati una comunità diesel radicati che si riconoscono
In una pratica in divenire che poco a poco costruiscono una Società meticcia dove uomini e donne neri bianchi meticci cioccolata caffellatte vecchi e nuovi venuti di tutte le religioni e di tutti i gusti
Si proiettano
Con ancor più patriottismo uguali nei diritti e nei doveri
Una simile polverizzazione prolungata dei tabù più intimi parla del mondo secondo Glucksmann se loro possono perché non noi no in un Paese che ha conosciuto la schiavitù fino a cinque generazioni fa la segregazione razziale fino a tre decenni fa e che ancora oggi vi dico vivo una disuguaglianza etnico sociale flagrante un nero la Casa Bianca stupisce
E permette a tutto il mondo di intravedere un'uscita ecco ciò che spiega la nostra adesione lucida ragionata al successo di Obama
Resta da sfruttare ed a capire la nostra devozione cieca e allora Glucksmann
Approfondisce questa devozione acceca degli europei
Perché perché se l'elettore americano si è offerto un Obama mania politica e festiva
Votando Obama Maggi maggioritariamente come in ogni democrazia adulta cioè al cinquantatré per cento
Lo spettatore europeo ha coltivato uno un babà mania umanista nordcoreana e quasi religiosa all'ottantaquattro per cento
Il tasso di adulazioni in Europa raggiunge volte novantatré per cento come se il Messia fosse apparso non a Washington una tra Parigi e Roma Berlino Bruxelles
Come si estendesse la sua alla conciliate dice all'insieme del pianeta
Noi europei abbiamo allegramente cancellato tutte le asperità del candidato Obama sostiene la pena di morte che noi siamo così fieri di abolire Obama non vieta la vendita libera delle armi
Che fino a ieri ci appariva la dimostrazione fatidica della barbarie americana di questa mentalità da cowboy che a noi gente di qualità e raffinati multi secolari Istrice fa ribrezzo
Un iscritti il tempo di atto della speculazione assassina ha scelto e finanziato Obama cosa che non inquieta nemmeno la sinistra la nostra sinistra antiliberale
Con gli occhi chiusi ci siamo soddisfatti di ignorare i progetti concreti di Obama in materia di crisi economica e internazionale
Il nostro sogno europeo immagino un uomo della provvidenza da cui si attende tutto senza esigere nulla
I nostri fantasmi coronano un nuovo Presidente innocente dei nostri peccati storici un leader bianco come la neve tutto il contrario di McCain eroe sfuggito la prigionia in Vietnam
Il cui corpo pieno differite tragiche del ventesimo secolo
è stato d'ufficio stracci usato dalla volontà ben pensante di dimenticare
Che opinione europea di destra di sinistra prosegue Glucksmann si abbandonano una visione postmoderna della storia e danno le dimissioni come se appartenesse agli americani e ormai al solo Obama di governare il pianeta al nostro posto
Festeggiamo l'ottantaquattro per cento una potenza che ci libera dalla nostra responsabilità ed agli obblighi di agire
Questa è la componente malsana per la nostra gioia generale consensuale delegare a un altro immacolato il compito di curare i mali del mondo e le sfide future così
Così Crooks manca è un esempio in qualche modo lo vediamo sull'Afghanistan si occupava ieri wall street journal con il suo secondo editoriale dal titolo i limiti della speranza
Durante la campagna presidenziale Barack Obama si è detto fiducioso che le sue capacità diplomatica di permetteranno
Di arruolare gli alleati dell'America in un sorge in un aumento delle truppe stile Iraq anche per l'Afghanistan
Berlino però la pensa in modo diverso c'è un limite ha detto l'ex ministro della difesa Peter Stracca attuale
L'iter parlamentare dei socialdemocratici quando gli si è chiesto sulla Germania può fare di più per sconfiggere i talebani mandare più soldati o truppe che possono combattere
Che possono in più anche combattere rimane una cosa detestati in Germania l'esercito tedesco sta nel nord relativamente sicuro
Mentre i tedeschi vedono i loro soldati come degli operatori umanitari in uniforme il no preventivo di Berlino ancor prima che Obama arrivi alla Casa Bianca così come la minaccia della Russia
Istallare dei missili a Kaliningrad è un primo bagno di realismo per il Presidente eletto spiega il Wall Street Journal
Forse il suo discorso davanti una folla durante a Berlino la scorsa estate non è stato così efficace oppure l'euforia europea per Obama non deve essere confusa con una
Uova volontà di stare dalla parte al fianco degli Stati Uniti quando gli europei parlano di multilateralismo non intendono troviamo un accordo su una politica
Da condurre insieme semmai vogliono relegare la sicurezza globale alle Nazioni Unite dopo i veti della Russia e della Cina impediscono qualsiasi azione effettiva
Al massimo il multilateralismo alla francese o la tedesca significa l'approvazione lo stampino europeo sul dove e come gli americani debbano versare il loro sangue il loro denaro per difendere la libertà occidentale
L'abitudine dell'Europa di fare quel che vuole sotto l'ombrello di sicurezza americano
Critica andò al contempo il modo in cui quella sicurezza viene fornita e antecedente all'Amministrazione Bush e ci sarà anche dopo l'Amministrazione Obama
La franchezza texana pover reso più facile per gli europei di giustificare il loro mancato sostegno agli americani
Con l'utilità del l'unilateralismo di Bush
E questo ricordo al Wall Street Journal anche nei casi di multilateralismo come
Nella giusta guerra in Afghanistan sarà molto più difficile conclude il quotidiano giustificare le resistenze alle richieste di aiuto che vengono da un senatore di Chicago che parla in modo elegante
Ma i tedeschi stanno già dimostrando che si può fare uno dei benefici non intenzionali della presidenza Obama almeno per l'America potrebbe essere di mettere in luce
L'ipocrisia dell'Europa e quanto si siano sbagliati democratici dicendo che Bush ha perso il sostegno degli alleati dell'America così
Il Wall Street Journal io proprio da Obama ci spostiamo rapidamente alla
Russia che però come dire nel giorno della della sua vittoria immediatamente posto una minaccia seria lanciato un avvertimento
Al Presidente eletto dicendo di voler installare dei missili a Kaliningrad pur puntati sulla Polonia nel caso in cui
La prossima Amministrazione andrà avanti col progetto di scudo
Antimissilistico comunque sulla Russia l'appuntamento di questa settimana domani il vertice con l'Unione europea l'incontro SAR così niente di terra
Le mondo lo anticipa oggi con un'analisi di Natalino viene dall'Europa di fronte alla sfida della dipendenza dal gas russo il titolo il conflitto tra Russia e Georgia in agosto ha rilanciato il dibattito sui legami energetici tra UE e Russia
I cui capi di stato di Governo devono trovarsi a Nizza domani per un vertice consacrato la loro partnership
La Commissione europea in un rapporto che sarà pubblicato oggi ritiene che l'Unione europea del Bernini debba migliorare la sicurezza dei suoi approvvigionamenti energetici in particolare attraverso un meccanismo di solidarietà tra gli Stati membri
Nel mirino c'è il peso del gigante russo Gazprom e del suo stretto legame con la politica estera del Cremlino
A due giorni dall'arrivo del presidente russo Dimitri Medvedev Panizza Gazprom è sembrata voler dimostrare la sua influenza sull'Europa annunciando una riduzione del prezzo del gas a partire dall'inizio del due mila e nove una sorta di segnale di buona volontà
Che evidenzia anche però un rapporto di dipendenza ma un recente rapporto delle Ruppi al Council on Foreign Relations spiega le Monde mette in discussioni alcune idee correnti costituite a proposito della Russia del reggae e del suo gas
Innanzitutto l'Europa non è condannata essere dipendente dalla Russia e del resto non lo è più di tanto da dieci anni la parte russa nell'importazione europea di gas è passata dal settantacinque al quaranta per cento
L'Europa diversificato le sue fonti rivolgendosi Norvegia Algeria Nigeria Medioriente
Inoltre il futuro non sarà necessariamente più uso perché senza investimenti Gaston potrebbe incontrare difficoltà per soddisfare la domanda europea
Se Castron sembra comunque avere
Per le mondo una posizione di forza suscitando angosce divisioni in Europa e perché i Paesi dell'Unione Europea trattano ciascuno separatamente con questo collo colosso
Per l'assenza di un mercato energetico europeo integrato soluzione secondo giorno pian piano se non fuori rovescia né che Francia e Germania vadano
Verso la creazione di un mercato interno integrato europeo come danni chiede alla Commissione di Bruxelles solo che spiega le Monde le resistente le resistenze sono potenti
Un forte blocco è costituito dalle grandi società energetiche europee che vogliono preservare la loro posizione di campioni nazionali questo problema nel cuore dell'incapacità dell'Europa di formulare una politica estera comune forte in direzione della Russia
Nel momento in cui parlare con una sola voce sembra essere più necessario che mai
Quando Vladimir Putin si è lanciato in una politica estera più ambiziosa aggressiva al costo della segmentazione te le divisioni
Del mercato del gas in Europa è diventato evidente dice questo rapporto se l'Unione Europea appena unificarsi di fronte a Mosca e anche perché quando si tratta di gas su una cortina di ferro sembra ancora tagliare l'Europa in due
Ci sono i piccoli paesi nuovi membri dell'Unione
Totalmente dipendenti da Mosca dal punto di vista energetico anche se per Gazprom rappresentano un mercato minore sei nuovi Stati membri dipendono più dell'ottanta per cento dal gigante del gas russo
In Europa occidentale invece la situazione è molto diverso i volumi importati sono più alti più importanti ma la dipendenza minore i grandi Paesi importatori partner strategici di Gaston sono la Germania Italia ma frangente è terza
Nella sua diplomazia spiega ancora nel mondo e la Russia in grado di sfruttare queste variazioni
Tra grandi Paesi importatori e piccoli Paesi dell'Est fortemente dipendenti Mosca propone delle partnership privilegiate ad alcune compagnie nazionali e governi li accettano anche se vengono poste condizioni politiche
La Germania che l'Italia sottolinea rapporto dell'European Council non fornirvi sforerò relations
Possono così essere condotte a soddisfare richieste politiche della Russia a spese dell'unità europea questo l'anello debole
Per la politica dell'Unione europea nei confronti di Mosca la Germania
E l'Italia neppure eppure in questo vertice pre prevarrà la reale politiche cosa che viene salutata in qualche modo dal Times quotidiano conservatore di Londra realismo sulla Russia
Per quanto le politiche di Mosca siano ostruzionistica solo la diplomazia può
Realizzare gli obiettivi occidentali il Times riconosce che la tanto vantata posizione dura dell'Unione europea nei confronti della Russia durata solo due mesi
Il primo settembre i negoziati per la partnership erano stati congelati a causa della campagna militare di Mosca in Georgia
Questa settimana ventisei dei ventisette Stati membri hanno dato l'assenso per riprendere questi negoziati prima del vertice UE Russia di domani
Bruxelles insiste che non ci sarà un ritorno al business giù giù al
Ma è chiaro che i russi credono di aver ottenuto una chiara vittoria detto questo ci sono ragioni economiche per scongelare le relazioni con Mosca
L'Europa dipende dalle esportazioni energetiche russe non può trattare freddamente il suo principale fornitore di gas
Di sempre la principale ragione però
La Realpolitik Mosca ancora un peso significativo globale a un arsenale nucleare membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU ha un più ruolo centrale cruciale nei negoziati sul nucleare con la Corea del Nord e con l'Iran è vero le recenti politiche russe sono state tutt'altro che
Cooperative ma per il Times la risposta giusta la diplomazia ci fermano qui da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale