L'agenda di Barack Obama: intervista a Lucio Caracciolo

Con Lucio Caracciolo parliamo dell'ultimo numero della rivista Limes dedicata alle sfide del Presidente eletto il prossimo Presidente degli Stati Uniti Barack Obama buonasera direttore
Ora i lavori allora intanto che cosa significa la vittoria di Obama e quale sarà il cambiamento rispetto a quello che il lascito dell'Amministrazione precedente
La vittoria di Obama è il frutto della disperazione in cui la Amministrazione Bush ha lasciato gli Stati Uniti una disperazione che non è solamente finanziaria economica o anche militare ma è soprattutto morale
E non a caso una delle prime dichiarazioni pubbliche di Obama da Presidente eletto
Vendeva rassicurare gli americani sul fatto che la sua priorità sarebbe stata quella di rialzare e migliorare il profilo morale e quindi anche l'influenza degli Stati Uniti nel mondo
Più in generale noi nel nostro numero
Mettiamo in evidenza come sia finito con Bush il sogno dell'America unico polo di potenza e come con Obama l'America si debba da una parte occupare a l'hai dei capi di casa propria
E poi secondariamente ma correlativamente cercare di trovare dei partner che l'aiutino superarli
Un passaggio necessario dottor visione sembra di capire quello relativo anche alla come dire alla ristrutturazione delle istituzioni americane la presi pensa a se stessa ma anche congresso con anche il vertici delle agenzie federali tutto l'organismo deve essere come dire ristrutturato
Sì diciamo che Bush lascia il timone della nave in condizioni abbastanza deplorevoli
Perché ha sbilanciato a favore della Casa Bianca il c'è Kandahar dei poteri classici della democrazia americana
E soprattutto l'appalto con risultati essi quindi a da una parte sbilanciato il sistema di potere e dall'altro ha prodotto risultati assolutamente non adeguati alle alle promesse alle premesse
Sì questo dei dei freni e dei contrappesi rete pubblica non sarà un tema sicuramente importante nella Presidente Obama intanto questo sottolinea è cambiato anche il popolo americano ancora più cambierà nei prossimi anni lungo i quali
Sequenze in particolare
La caratteristica di fondo che l'America diventerà sempre più un Paese di minoranze
Temi non ci sarà più operano almeno a partire dalla metà di questo secolo ma in parte già prima
Un singolo gruppo etnico e culturale dominante come sono stati i bianchi anglosassoni e protestanti per tutta la storia degli Stati Uniti fino praticamente a qualche anno fa
Ancora sono diciamo una maggioranza relativa ma certamente non sono gli unici in questa vicenda per esempio il voto risparmi come anche quello asiatico hanno contribuito oltre naturalmente a quello nero aggiustare ad Obama la Presidenza
Quali saranno le priorità dunque tra atto visto dovrebbero essere priorità del nuovo Presidente sia sul fronte interno che su quello estero sull'agenda del Presidente Obama
Naturalmente la sua prima priorità è quella di essere rieletto fra quattro anni
Per essere rieletto fra quattro anni la prima cosa che deve fare rimettere in sesto l'economia
E questo naturalmente significa una maggiore attenzione non solo agli aspetti finanziari della crisi banca l'economia reale ed è quello che io barbaro stava preannunciando almeno a parole fin da questi giorni
E sul fronte internazionale ci sono naturalmente alcune priorità il dossier del nucleare iraniano come anche la questione del Medioriente i rapporti con la Cina con la Russia in particolare andiamo con ordine con l'Iran ecco quale tipo di approccio sarà necessario per affrontare questa questione che ha una
Non la rilevanza duramente regionale non solo
Credo che sarà necessario un approccio molto più pragmatico ed aperto di quello della precedente Amministrazione ma se vogliamo anche di Clinton
Anche perché in Iran c'è una disponibilità al negoziato naturalmente negoziato non potrà essere limitato a questo a quell'aspetto all'Afghanistan all'Iraq al nucleare ma deve essere assolutamente onnicomprensivo
Cioè alla fine si deve ristabilire il ruolo dell'Iran nella regione e naturalmente i vincoli che l'Iran vanno posti
Ora
Quinta
Coloro che certo tra l'altro poi come Toscanini risolvere anche la questione della normalizzazione dei rapporti con l'Iran rappresenterebbe anche un importante risultato dal punto di vista delle alternative energetiche
Qui non c'è dubbio che se si vuole creare una vera alternativa la dipendenza europea dagli idrocarburi che provengono via Russia dall'Asia centrale è l'unica alternativa seria ed economica e quella italiana assediando è un Paese tra cui lo si può fare
Per quanto riguarda i rapporti con la Cina quali saranno le file le chiavi attraverso le quali si dovrà affrontare il dialogo e poi Pechino come guarda invece
Agli Stati Uniti Bettino come tutti gli altri Paesi del mondo salvo qualche eccezione minore vuole mettersi d'accordo con gli americani
E come anche dicevo consigliere Nieri vuole fare
Sul complesso delle questioni aperte credo che evidentemente la simbiosi economica e finanziaria che lega la Cina l'America renderà inevitabile questa pulsione all'accordo certamente
I retropensieri gli stereotipi le ideologie energetiche vecchie paure certezza noi ostacolano questo processo ma se ci sarà un accordo frane Stati Uniti e Cina chiaramente cambierà la faccia del mondo
Certo maggiori insieme mi pare di capire dall'attuale si risultano più invece da come verranno gestiti dalla prossima Amministrazione i rapporti con la Russia tu sottolinea in particolare due rischi geopolitici per Obama uno è quella della divisione come di lei in zone d'influenza l'intero dell'Europa di vicinanza verso la Russia rispetto ad altre poi come dire un espansione della sfera di influenza russa in spazio molto più lontani ecco dove a questo punto ecco che cosa come si può evitare questo tipo di rischio che si riferisca
Integrando la Russia in un sistema di sicurezza che si era complessivo nel mondo settentrionale diciamo così l'Occidente più ampia
Fino all'estremo Oriente
Altrimenti le questioni ed è strano tutte risolte o decidiamo che cosa fare della Russia pure tutte le altre decisioni che vengono
Prese nello spazio intermedio fra noi e la Russia rischiano di essere inutili o addirittura controproducenti caso della della Georgia direi che appunto è tipico
In quella vicenda l'America ha dimostrato non solo alla Georgia e da tutti i Paesi intermedi fra Europa Russia che non accetto disposta
Dissanguati sì per la loro sicurezza
E questo relatività l'importanza per loro dell'Alleanza atlantica questo naturalmente complica di molto le relazioni tra questi Paesi l'America e la Russia e naturalmente fra l'America e la Russia
E in termini di economia globale quante realistico l'aspettativa di arrivare a un nuovo accordo di governance una nuova Bretton Woods così come l'Aspica auspicata
Direi l'intero almeno nelle breve periodo poi chi vive a Petra magari fra qualche decennio avremo ancora un po'moneta unica mondiale per il momento mi pare che riflesso sia quello del protezionismo del rinchiudersi nella propria tana
E nel cercare accordi bilaterali con i partner più facili e raggiungibile
Entriamo nel merito di due questioni fare articolare una è quella relativa alla futuro della presenza militare statunitense in Iraq che tu come giudichi l'accordo strategico che è stato approvato nei giorni scorsi dalla Gabinetto iracheno che poi dovrà naturalmente essere ratificato dal Parlamento iracheno
Qui non è passaggio questo affatto scontato insomma come sito che cosa significa in termini di impegno futuro che gli Stati Uniti
Significa era una volontà americana di districarsi da quel ginepraio in cui la quasi totalità delle migliori forze combattenti americane sono tuttora impegnate
Pur essendo quello certamente non un teatro centrale per la sicurezza degli Stati Uniti e dall'altra parte evidentemente significa di meno perché i poteri che tu hai citato il Governo il Parlamento e quant'altro
Sono molto relativi nell'Iraq di oggi dove regnano logiche se possiamo chiamarle tali di carattere tecnico tribale e certamente non politico parlamentare
Quindi e poi alla prova dei fatti che gli americani riusciranno a districarsi magari lasciando qualche guarnigione
Di di scorta sul terreno è molto probabile che il pensiero ci sarà prima un accordo complessivo regionale in particolare con l'Iran è molto probabile che si comincerà
A Massafra artista iracheni
Ultima questione su cui chiediamo è quella relativa alla quella che è stata definita dei media nei giorni scorsi come la visione di Obama per il Medio Oriente che ricalca sostanzialmente quella che era la proposta per una pace tra italiani palestinesi che era stata formulata nel due mila due che per la quale poi è stato anche necessario un intervento di tenesse rossa pubblicamente smentire l'ufficialità di questa visione tra l'altro
Lo chiedo anche perché proprio in quest'ultimo fascicolo di lime sospira un'intervista con ad essi Dennis Ross a cura di Umberto Di Giovannangelo la che cosa possiamo prevedere invece come agenda mediorientale per Obama
Ci stiamo all'articolo diversi Dennis Ross più o meno si ripropone da parte americana
Il progetto dei due citati riveduto e corretto se stiamo alla realtà sul terreno a mio avviso tutti questi discorsi valgono abbastanza poco fintanto che in campo palestinese non c'è una leadership attendibile legittimata
Che non c'è perché quella attualmente in carica informalmente già Puma ad una non rappresenta
Neanche la vita del popolo palestinese quell'altra teorica cioè abbassare non è legittimata dall'America e degli altri maggiori attori internazionali
Finché non c'è un partner con cui fare una pace è improbabile a che fare tre le nuvolette ho qualche dubbio che lo volle che si possa arrivare a questo risultato
Naturalmente per ulteriori approfondimenti rimandiamo gli ascoltatori alla lettura di questi articoli all'interno dell'ultimo numero di rimessa Progetto Cobham ma grazie al direttore di Limes Lucio Caracciolo grazie a voi