Debiti dei paesi del Terzo mondo e disastro ecologico

Oggi quindici aprile si era svolta a Roma in via Campo Marzio all'Aula dei gruppi parlamentari un dibattito sul debito internazionale del disastro ecologico
Organizzato dalla campagna a nord sud biosfera sopravvivenza dei popoli e debito ecco abbiamo ora acquisterà radio radicale Alexander Langer membro del comitato promotore della campagna nord-sud che vogliamo innanzitutto chiedere quali sono gli scopi della campagna nord-sud episcopi dove accompagno sono di ottenere un'azione ventidue
Chiamo di conversione ecologica del debito estero cioè di riconoscere che oggi che falsa la rappresentazione di una situazione che vede i paesi del terzo mondo in qualche modo spreconi incapaci di restituire i dei che si sono fatti prestare noi generosamente che aspettiamo ad chiedere indietro i soldi che abbiamo testato ma che riconosca che in Comune noi e loro valore noi più di loro abbiamo vissuto molto al di sopra diciamo delle nostre possibilità abbiamo appeso dalla biosfera più di quanto non si rigenera i e che oggi quindi dobbiamo comunque al nord che al sud del mondo rallentare possibilmente fermare e invertire i meccanismi di distruzione oggi il debito internazionale funziona come una specie di acceleratore che spinge alla distruzione ambientale non dovrà dove vogliamo operare perché questa diciamo situazione appunto si rallenti si fermi che sin sta e questo significa intervenire sull'intero complesso diciamo delle redazioni nord-sud di cui il debito e come la rappresentazione diciamo più visibile più crudele e più e più distruttiva ma che ha moltissimi altri in più
Lezioni
Senti Alex pagare è morire vogliamo vivere questa come leggiamo e come detto nella tua relazione è la protesta dei Paesi del Terzo Mondo che si trovano strangolati come detto da da un debito estero che supera in mille miliardi di dollari Statunitensi ecco così questi paesi del terzo mondo dovevano costretti ad adeguare le loro economie ma non sono la loro società alle esigenze delle banche dei per sì industrializzati è così e né cosa esportiamo oltre oltre imporre le nostre esigenze alle esigenze pesi industrializzati quali modelli di sviluppo esportiamo
Cioè noi sostanzialmente costringiamo questi Paesi a diventare rapidamente una parte peraltro una parte subalterno del mercato cioè di diventare consumatori di armi consumatori di prodotti chimici di fertilizzanti eccetera di diventare consumatori di plastica li costringiamo a diventare consumatori di elementi per il di vizi al posto delle loro forme tradizionali liti li costringiamo a diventare acquirenti e consumatori praticamente di tutto detto diciamo di tutto quello che e i trasforma nello io economie e le loro società ad economia diciamo di sussistenza
Cioè dove si produce e si scambia quello di cui si ha bisogno per vivere in economie dipendenti dal mercato in cui c'è tutto diventa funzionale a guadagnare soldi per poter pagare qualcosa che il mercato fornisce in particolare li costringiamo ad rientrare tutta la loro economia e tutta la loro società interamente all'esportazione un poi come contiamo i nostri paesi funzionano un po'come gli spacciatori di droga nei loro confronti e cioè che attraverso indebito li costringono poi a trovare sempre nuovi modi per ore inseguire questa cosa e quindi a cadere in una di di pendenza sempre più profonda e in una trasformazione che hanno degli affetti socio ambientali test devastanti sui loro paesi in questo senso bisogna di perché davvero il diciamolo gli aiuti che spesso vengono così qualificati che noi forniamo in realtà a costituire spesso sono fatti insomma da progetti loro assolutamente inutili quando non dannosi e che li rendono ulteriormente dipendenti li spingono culturalmente a dover svendere il la loro natura le loro materie prime loro di Sol se ambientali pur diciamo di di stare dietro a pagare per lo meno l'interesse di questo debito è possibile fare brevemente e sinteticamente una mappa mondiale nella situazione in cui versano possiamo dire questo che per il debito estero i paesi proporzionalmente più colpiti sono i Paesi dell'America latina dove questo problema è anche più presente perché hanno avuto
In tutti gli anni dell'ideologia del cosiddetto sviluppo cioè praticamente dal dopo guerra iniqua dal fine degli anni Quaranta in qua lo sviluppo diciamo più drogato massiccio più tardi è subentrata anche l'Africa e in Asia ma la quota complessiva il debito era giunto dall'America Latina che costituisce quasi la metà del debito estero mondiale non è stata ancora raggiunta da altri quindi questa è una situazione in cui alcuni Paesi si chiedono anche drasticamente se smettere di pagare il debito perché significherebbe sostanzialmente uscire dal mercato mondiale ovviamente questa è una scelta molto drastica serve una scelta anche oggi difficilmente pensabile ebbe un po'come arrestare il volo di un aereo di colpo quindi il problema è piuttosto di trovare forme di atterraggio morbido e formine atterrato Morleo vuol dire congiungere un'azione che da un lato svincoli questi paesi dalla morsa più stringente del mercato internazionale i del debito e che contemporaneamente induca uno sviluppo autogeno interno TAR appunto da affidare da affidarsi più alle proprie risorse e le capacità Italia equilibri diciamo socio ambientali compatibili con questi Paesi piuttosto che a diventare una qualsiasi Proving
Del mercato mondiale parliamo della fondo monetario internazionale e della Banca mondiale che ruolo hanno in questa configurazione internazionale dei fondi per gli aiuti della
Cioè il il Fondo monetario che diciamo è l'autorità che sostanzialmente presidia i rapporti fra le monete in particolare del mondo capitalistico e la Banca mondiale che l'organismo che da i crediti sono due organismi internazionali
Sostanzialmente per conto dei Paesi creditori perché questa poiché la realtà
Dettano condizioni o tentano di dettare ristabilire condizioni poiché spesso non ci riescono neanche diciamo di economia tale che
Permetta ai paesi debitori di ripagare il loro debito quindi normalmente succede così che il Fondo monetario dice voi dovete spendere meno e produrre di più dove
Spendere meno significa normalmente spendere meno in spese sociali invece favorisce Investimenti Grandi Progetti le dighe le tecnologie le fabbriche e così via
Produrre di più vuol dire produrre di più per l'esportazione e quindi appunto
In questo senso svendere le proprie risorse il Fondo monetario quindi e oggi e la Banca mondiale sono in un certo senso oggi i due gendarmi internazionali a presidio di questa situazione ma questa non è una situazione che necessariamente deve rimanere così perché si tratta di due organismi che fanno capo alla comunità internazionale anche alle Nazioni Unite e che quindi potrebbero attraverso un'opportuna azione politica in particolare di quei paesi che detengono quote
Ed è il caso anche per l'Italia che ha una con lo diciamo tra il tre e il quattro per cento che possono influire per modificare la politica di quegli organismi per esempio serve pensabile che il Fondo monetario invece che i costringere i paesi De Vito a una politica per esempio di complesso come salariale potrebbe invece diciamo tra virgolette costringere o comunque fortemente indurli a una politica di protezione ambientale e vedere in questo la mi io le garanzia o per esempio la Banca mondiale invece che concedere i suoi crediti per grandi dighe che costringono lo spopolamento intere regioni o ho per protetti deforestazione di costruzione di strade di asset di asfalto eccetera potrebbe invece concedere i suoi crediti per progetti ad alta compatibilità socio ambientale in questo senso noi vogliamo attraverso questa campagna arrivare a una presa di coscienza dell'opinione pubblica italiana una presa di coscienza dei partiti delle forze parlamentari e quindi del governo
Perché l'Italia all'interno di questi due organismi usi il suo peso spenda diciamo anche il suo buon nome perché l'Italia quantitativamente
Diciamo a oggi nell'ambito della cooperazione un buon nome che lo storno stante tattiche scandali si nonostante tutti gli scandali è servita da un po'nuove perché grazie a suo tempo all'iniziativa contro lo sterminio per fame eccetera destina una quota relativamente più consistente di altri stati ai cosiddetti aiuti internazionali quindi l'Italia diciamo avrebbe il problema che con questo suo diciamo ha cresciuto prestigio potrebbe oggi usare il suo peso internazionale
Ottenere un cambiamento di rotta di questi due organismi internazionali ovviamente insieme ad altri governi di tanto non può fare da solo e oggi quest'
La ragione per cui la stessa campagna oggi e in atto anche in altri paesi per esempio in Gran Bretagna in un certo senso in Germania federale è in atto i dei paesi scandinavi in particolare in Svezia in Olanda in Svizzera ed in altri Paesi proprio perché anche da parte di diciamo di altri popoli arrivino ai rispettivi governi segnali perché nel prossimo vertice di Berlino della Banca mondiale del Fondo monetario e che si svolge in settembre ci sia un di aggiustamento della linea di questi organismi rendendosi conto che il vero capitale che noi oggi intacchiamo dopo per mandato di interessi e la biosfera assai più che la cartamoneta o l'ultima cosa tu prima accennare alla conversione ed è l'addebito finanziaria indebito ecologica con vorrei Caccia spendesse qualche parola di più soppressa che è il nostro concetto di base paga la vostra campagna oggi ancora abbastanza difficile diciamo immaginare come dire una riformulazione club degli statuti del Fondo monetario della Banca mondiale però possiamo grosso modo indicare la direzione in cui pensiamo si debba andare intanto diciamo che è un paese si trovi oggi ad essere debitore dimettiamo mille comprendiamo viceversa partiamo dall'Italia di tali creditrice di circa cinque mila miliardi di dollari quindi detiene circa il cinque per cento della diciamo del degli credito internazionali ecco Italia a questo punto potrebbe puntare teoricamente affari tornare questi sol innanzitutto tre presso il servizio del debito cioè il pagamento degli interessi e poi con la restituzione del capitale però l'Italia sa come gli altri Paesi che facendo questo spinge se ci riesce i paesi debitori ad accelerare per esempio la svendita delle loro risorse
Allora l'Italia potrebbe dire noi rinunciamo alla restituzione di questo debito se vediamo opere di avvia di risanamento ambientale in questi Paesi o per esempio evitare potrebbe dire noi abbiamo questo in una fase ancora diciamo superiore di di presa di coscienza di mobilitazione politica vorrebbe dire noi ci rendiamo conto che con questi i cinque mila miliardi di dollari che noi abbiamo sparso nel mondo abbiamo contribuito a dis già a finanziare i progetti distruttivi oggi invece che diciamo spingere a una restituzione monetari di questi soldi noi facciamo degli accordi se vogliamo anche bilaterali con singoli paesi per riconoscerci in Comune debitori della biosfera questo vorrebbe dire per esempio noi rinunciamo ad importare certi beni per esempio in Svizzera è un esempio piccolo e forse persino ma credo ma in Svizzera c'è stato un accordo tra tutti i produttori di casse da morto di non usare più il legno pregiato nelle pompe funebri svizzere
E un accordo di questo genere quindi dire noi rinunciamo a noi rinunciamo puntuali a a importare in legno pregiato per questo noi rinunciamo per esempio a ad immettere nel mercato pellicce di animali predati in pericolo diciamo distinzione noi rinunciamo ad importare beni diciamo che in qualche modo siano particolarmente rilevanti sotto il profilo diciamo dell'integrità della biosfera e in questo senso noi rallentiamo la nostra spinta diciamo distruttiva e nello stesso tempo sollecitiamo che i paesi del terzo mondo invece che appunto orientare il loro sviluppo nella direzione di competere nella stessa gara produttiva e consumistica con noi viceversa vincolino anche loro per esempio dei territori a la salvaguardia ambientale certamente occorre che questo rapporto non vada semplicemente da governo a governo perché sappiamo che i governi e tendono fortemente a rappresentare gli interessi delle classi dominanti e quindi dei grandi produttori di istriani dei grandi commercianti dei grandi
Dei grandi monopoli agroalimentari e così via ed è per questo che all'interno di questa campagna vorremmo intensificare fortemente i legami diciamo tra forze diciamo ambientaliste o se vogliamo espressioni dei popoli attenti all'equilibrio socioambientale al Nord e al Sud e noi pensiamo che attraverso questa campagna potremmo moltiplicare gli occhi le orecchie del anni i piedi di questo rapporto perché ogni cooperante che lavora in un Paese del Terzo Mondo ogni missionario che interviene in un paese del Sud del mondo ogni operaio tecnico che va lì potrebbe diventare o viceversa ogni studente di questi Paesi che studia in Italia potrebbe diventare diciamo in qualche modo un ambasciatore di questo rapporto venendo a dire noi che cosa realmente in quei Paesi si può fare utilmente e che cosa invece porta danni
E facendo conosce a loro la disponibilità che c'è qui non di premere l'acceleratore della loro distruzione ma di concorrere a salvare qualcosa che riguarda anche noi perché per esempio la deforestazione in corso nel corso degli ultimi trent'anni tenente ha portato a un taglio di un quarto d'gli alberi su tutta la superficie terrestre questo vorrebbe dire come sia ognuno di noi fosse stato asportato un quarto dei suoi polmoni o un quarto delle solenni quindi il diciamo nidi ossigeno di voi andremo a tre casi tutti cioè guarda anche noi non riguarda solo chi vive direttamente lì in questo senso ma diciamo anche che la nostra campagna in un certo senso non vuole fare affidamento solo a sensi di giustizia e di solidarietà ma anche in qualche modo di sacro egoismo cioè di di dire per questo il titolo anche dell'incontro di oggi non abbiamo mica a finanziare la distruzione del pianeta così Alex Langer uno dei promotori della campagna
Nord sud biosfera sopravvivenza dei popoli debito sul convegno che si è svolto a Roma il debito internazionale ed il disastro ecologico
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