La rassegna della stampa estera

Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale giovedì ventisette novembre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura i David Carretta anche oggi apriremo con la crisi economico finanziaria in particolare con la risposta degli Stati Uniti
E dell'Europa in America l'amministrazione Bush la federare serve il Tesoro hanno presentato
La seconda parte del piano di salvataggio del sistema finanziario ottocento miliardi di dollari che
Serviranno di sostanza per agire come sostituto del sistema bancario americano che non da più credito ai consumatori e alle
In prese
Vedremo l'analisi dalle e altri bene poi un commento dal Washington post
In Europa invece la Commissione ieri ha presentato un piano di rilancio dell'economia da duecento miliardi di euro piano che però è accolto con
Scettici ISMU secondo quanto scrive il
Financial Times
Ci potremmo anche delle conseguenze della crisi economica sulla Cina la Banca mondiale infatti ha tagliato le previsioni di crescita di Pechino per il due mila e nove alla sette virgola cinque per cento cioè
Sotto la soglia dell'otto per cento che
Le stesse autorità cinesi avevano individuato come necessaria per mantenere il livello occupazionale
Alto ed evitare rivolte sociali di massa di tutto questo si occupa oggi del mondo con un lungo articolo di allora fu GIAS Pechino di fronte a una severa
Frenata economiche a è un altro regime è in difficoltà
Il Venezuela di Hugo Chávez se ne occupa sempre le mondo con un'analisi
Di son Pierre l'angherie Hugo Chávez reso più fragile da un petrolio anemico
Ci sono altre notizie che meritano di essere
Segnalate cercheremo di farlo per esempio Barack Obama sta formando la
Sua amministrazione e a deciso di mantenere il segretario alla difesa di Giorgio darvi un Bush ha la testa
Del Pentagono Robert Gates ieri se ne occupavano diversi quotidiani intanto l'Amministrazione Bush sta facendo pressioni su cui partner europei all'interno della NATO per allargare l'Alleanza atlantica a Ucraina e Georgia vedremo se avremo tempo un articolo dall'Herald Tribune ma
Partiamo dalla crisi
Economica e dalla risposta degli
Stati Uniti come titolava ieri in apertura l'International Herald Tribune salvataggio parte seconda ottocento miliardi di dollari programma di prestiti di prodotto opzioni
Enorme
Scrive il Tribune in questa analisi la Federal Reserve americana nel Dipartimento del Tesoro hanno
Annunciato un nuovo programma di prestiti da ottocento miliardi di dollari in sostanza per agire come sostituto del sistema bancario americano in crisi per fornire finanziamenti a chi compra case e consumatori e alle impresa
Nella prima di due azioni coordinate il Tesoro e la fretta hanno detto che creeranno un programma di prestiti d'onore da duecento miliardi di dollari per acquistare prestiti per i consumatori e le piccole imprese
Inoltre la Fed ha annunciato che cercherà di comprare seicento miliardi di dollari di debiti legati e prestiti
Sulle case attualmente garantiti da Fanny Maifredi me che da altre società finanziarie controllate dal Governo cosa vuol dire tutto ciò
Che la Banca centrale americana diventa in banca normale che presta soldi alla gente comune non più solo alle banche queste due misure che non richiedono l'approvazione del Congresso
Spiega l'Herald Tribune sono le ultime in ordine di tempo e le più importanti in termini finanziari e ma dice tutto non sono l'ultima mossa
Nello sforzo senza precedenti compiuto dal Governo statunitense per salvare il sistema finanziario americano rispondere alla crisi economica
Per finanziare questo sforzo gli Stati Uniti hanno
E messo sette trilioni di dollari in obbligazioni finanziarie dirette o indirette una Sorma enorme che equivale a circa metà del prodotto interno lordo
Americano i rischi di lungo periodo sono enormi e difficili da stimare
Il primo pericolo è un'impennata dell'inflazione dopo che l'economia sarà uscita dall'attuale rallentamento ma ci sono anche
Chi morì sulla sostenibilità di questo enorme debito l'Amministrazione americana e la banca centrale statunitense così come molti economisti ritengono però che il rischio maggiore oggi sia di non fare nulla così
Così l'Herald Tribune i commenti a proposito di
Di questa nuova iniziativa non sono del tutto positivi forse perché
I Governi sia negli Stati Uniti sia in Europa danno l'impressione di brancolare un po'nel buio
Il Washington post l'editoriale di ieri conquistare guadagnare tempo ecco il banchiere che da ora in poi di Farra credito il presidente della Fed Ben Bernanke
Tempi disperati richiedono misure disperate o almeno non ortodosse questo e uno dei modi per interpretare l'annuncio che la Federal riserve entrerà nel business dei prestiti e consumatori con duecento miliardi
Di finanziamenti per comprarsi autocratica di credito case
Per finanziare gli studi universitari o per mettere su un'azienda siamo agli antipodi sottolinea il Washington post rispetto alle operazioni vecchio stile di mercato aperto in cui la Fed Rangers prestava soldi alle banche
E non c'è dubbio che la Banca centrale americana se assumendosi rischi enormi di Bilancio con questa decisione per il Washington post post si tratta di una missione
Di fallimento cioè del fatto che il mercato del credito americano è messo malissimo e che
I passi che sono stati finora compiuti dalla stessa affetto a partire dal taglio dei tassi
Di interesse all'uno per cento quei passi non hanno funzionato perché il mercato del credito e consumatori è rimasto congelato la strategia
Della fette di guadagnare tempo per le istituzioni finanziarie il Dipartimento del tesoro e le altre agenzie del Governo
Che devono ricapitalizzare il settore bancario pur Gallo dalle attività tossiche
Nel breve periodo l'azione della Banca centrale americana potrebbe contribuire a ridurre i tassi di interessi pagati effettivamente dalle imprese dai consumatori ma nel lungo periodo il rischio in realtà e di alimentare l'inflazione è così
Così il Washington post
A proposito di queste scelte fatte dagli Stati Uniti vanno segnalati
Due due altri commenti primo dall'Independent un editoriale di ieri il mondo deve sperare che l'America faccio la cosa giusta perché siamo tutti i dipendenti dalla ripresa della più grande economia mondiale
Il Wall Street Journal Europe in vece pubblica con l'intervento di John Taylor perché i tagli di tasse permanenti sono il miglior stimolo le politiche fiscali di brevi periodo
Non riescono a promuovere la crescita di lungo periodo scrive questo
Economista che da un punto di vista liberale
Modo alquanto ortodosso
Questo ci introduce
Al piano europeo di rilancio quello da duecento miliardi di euro che è stato annunciato ieri dalla Commissione europea che deve essere ancora approvato
Dai Governi delle dei ventisette in un vertice che si terrà a Bruxelles
L'undici e dodici dicembre quel piano europeo di rilancio si fonda proprio sull'assunto che stimoli fiscali di breve periodo due anni nel caso europeo possono far ripartire
La crescita ci sono però critiche a questo a questo piano europeo lo scetticismo saluto al piano fiscale europeo è il titolo di un'analisi di ieri del Financial Times
Che scrive
Quando la paura di un collasso del sistema bancario aveva raggiunto il suo
Culmine in ottobre appena dopo il fallimento di Lehman Brothers i Governi europei
Riuscirono ad unirsi rapidamente per soccorrere il settore ora che l'attenzione si è spostata su come vi e su come
Tentare di evitare una recessione economica profonda protratta
è molto più difficile trovare una risposta comune a ventisette cosciente dei limiti del suo potere per dirigere le politiche economiche
La Commissione europea ha ieri annunciato una proposta che va da una riduzione del cuneo fiscale a un taglio dell'IVA in alcuni settori come
La le costruzioni prodotti dei servizi verdi ecocompatibili potremmo dire Bruxelles anche suggerito di accelerare la concessione degli aiuti regionali che dovrebbero contribuire a rilanciare l'economia dei Paesi dell'Europa centrale e orientale
Ma con le peggiori condizioni economiche dell'ultimo dell'ultimo decennio c'è qualche scetticismo su quel che il pacchetto europeo può realizzare
Non farà la differenza perché è troppo poco e non è mirato a un rilancio immediato dice un economista della banca io luce secondo Marco Annunziata capo economista di UniCredit
Non c'è l'urgenza che aveva caratterizzato i salvataggi bancari in Europa in ottobre qualsiasi
Decisione poi bisogno dell'approvazione del Consiglio europeo che si terrà solo il mese prossimo a Bruxelles
Mentre finora l'enfasi è stata data alle iniziative nazionali lanciate a Madrid Berlino e Londra stupro di gruppo il Financial Times sottolineando i differenti approcci che contraddistinguono queste iniziative nazionali
Francia e Germania hanno detto chiaramente che non intendono seguire Regno Unito sulla strada della riduzione dell'IVA
In alcune capitali piano della Commissione europea visto come un tentativo da parte di cose Manuel Barroso di rafforzarsi politicamente dopo tre mesi di assenza dell'esecutivo comunitario
Dal fronte della lotta contro la crisi dei mercati finanziari e contro
La recessione resta il fatto che secondo molti economisti e secondo diverse istituzioni internazionali come il Fondo monetario internazionale l'Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica
Questi pacchetti di stimoli fiscali sono necessari e urgenti il problema è che molti politici europee rimangono scettici
Il Presidente della Banca centrale europea Jean Claude Trichet avvertito che i paesi con finanze pubbliche in disordine come l'Italia potrebbero alimentare nervosismo dei consumatori del mondo dell'impresa
La scorsa settimana il membro tedesco della Banca centrale europea Jürgen Stark ha detto di non capire
Perché le politiche fiscali e discrezionali che si sono dimostrate inefficaci nel passato dovrebbero invece funzionare in questa
Occasione insomma
Il punto qual è il punto è che
I Governi i piani nazionali che dovrebbero essere coordinati da Bruxelles
In realtà sono contraddittori tra loro appunto Londra tagli all'IVA mentre
Parigi e Berlino sono contrari e poi c'è il problema della sostenibilità di lungo periodo
Di questi piani di stimoli fiscali sostenibilità che messa discussione dalla
Germania non solo anche dalla Banca centrale europea
Vedremo vedremo cosa decideranno i Capi di Stato di governo a dicembre la crisi economica a delle ripercussioni non solo sul sugli Stati Uniti e sull'Europa ma anche su
Potenze emergenti regimi non proprio democratici a partire dalla Cina la Banca mondiale ha tagliato le previsioni di crescita
Per il due mila e nove di Pechino al sette virgola cinque per cento sotto la soglia dell'otto per cento che giudicata dalle stesse autorità cinesi necessarie per mantenere
La stabilità politica per evitare
Rivolte sociali di massa di questo parla le mondo oggi con un articolo di ANAS usasse Pechino di fronte a una severa frenate economica al titolo martedì
Spiega le Monde
Cinquecento operai cinesi in collera hanno saccheggiato i locali dell'industria di giocattoli CAI dato i fattori nella provincia del Guangdong e hanno distrutto cinque veicoli della polizia per protestare contro il licenziamento di trecentottanta impiegati
Sui duemila di questa società questa rivolta si scrive nella lunga lista delle proteste popolari provocate dal Forbes dal forte rallentamento economico cinese
Questo rallentamento si è tradotto con la scomparsa della metà dell'impresa sporta attrici di giocattoli nel corso dei primi sette mesi dell'anno e con licenziamenti massicci nella provincia del Guangdong
Ma il crollo delle esportazioni ha colpito anche il settore tessile l'industria pesante l'acciaio con il cemento e il settore immobiliare i prezzi degli alloggi in Cina sono scesi del tre virgola cinque per cento rispetto al picco della fine del due mila e sette secondo le statistiche dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel breve periodo prosegue
Le mondo le prospettive economiche in Cina sono nere la Banca Mondiale nuovamente abbassato le sue previsioni di crescita nel due mila sette la crescita cinese era stata dell'undici virgola sette per cento nel due mila e otto dovrebbe essere al nove virgola quattro
Prendo il due mila e nove la Banca mondiale in giugno aveva previsto una crescita del nove virgola due insomma sostanzialmente uguale a due mila otto oggi invece indica solo il sette virgola cinque per cento il prossimo in me sei mesi saranno
Difficile avverte un economista dalla banca mondiale che parla di contaminazione tutta l'economia cinese da parte
Dei settori attualmente in difficoltà solo il crollo delle esportazioni associato l'omento delle importazioni che potrebbe cedere le esportazioni per la prima volta da lungo tempo anticiperebbe la crescita cinese di un punto
Percentuale unica buona notizia per i consumatori l'aumento dei prezzi dovrebbe rallentare
Grazie alla discesa del corso delle materie prime l'inflazione dovrebbe tornare al due per cento il prossimo anno dal sei virgola cinque per cento
Di metà duemila e otto le mondo poi
Spiega però che dispersi dalla Banca mondiale contestano la tesi secondo cui la Cina ha bisogno di una crescita di almeno l'otto per cento per dare lavoro ai migranti che si sono spostati dalle campagne verso le zone costiere
In rapida espansione e evitare così le rivolte sociali l'Organizzazione per la cooperazione allo sviluppo economico è ottimista nel lungo periodo perché Pechino conduce una politica di Bilancio sana le esportazioni cinesi dovrebbero ripartire nel due mila e dieci grazie anche al Piano
Il rilancio di sostegno della crescita approvato qualche giorno fa il punto è che l'inesorabile aumento dei costi salire salariali cinesi non permetterà più alla Cina
La stessa concorrenza sleale alle industrie del resto del mondo che Pechino ha fatto negli ultimi cinque anni così
Così le Monde spiega spiega quello che sta accadendo in Cina avevamo visto però
Ieri un editoriale del Wall Street Journal Lazio secondo cui questa crisi economica sarà un vero e proprio testo politico per la stabilità del regime
Cinese a proposito della Cina altra notizia di ieri l'annullamento del vertice con l'Unione europea
Pechino lo ha deciso in virtù della visita del Dalai lama in Europa il Dalai Lama sarà al Parlamento europeo il quattro
Dicembre i radicali stanno organizzando alcuni e venti tra l'altro una conferenza stampa e poi uno sciopero un digiuno di sostegno al Dalai lama da parte di diversi parlamentari europei e questo grazie all'iniziativa di
Marco Pannella e Marco Cappato dall'AMA vedrà anche Nicolas Sarkozy in in Polonia questo e questo ha provocato la decisione della Cina di annullare questo vertice con l'Unione europea
Invece c'è un altro regime in difficoltà a casa a causa dell'attuale situazione economica del Venezuela assieme occupa ancora le mondo con un'analisi di frontiera all'anno di ieri Hugo Chávez ha reso più fragile da un petrolio nemico
Durante la campagna per le elezioni regionali di domenica ventitré novembre la questione cruciale non è stata praticamente affrontato dal presidente venezuelano il petrolio ed è facile comprendere le ragioni di questo silenzio di Hugo Chávez
Il tema non è vincente quando il valore del solo prodotto esportato dal Venezuela in caduta libera
Con ventisette milioni di barili al giorno il Venezuela il quinto produttore dell'organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio l'OPEC del primo esportatore dell'emisfero occidentale
Il petrolio rappresenta soprattutto il novanta novantacinque per cento delle esportazioni venezuelane e più del cinquanta per cento dei redditi dello Stato
Pesante vischioso il greggio venezuelano vale meno del Brenta di riferimento perché esige un processo di trasformazione più complesso oggi vale circa circa quaranta dollari al barile a perso i due terzi del suo valore rispetto al record
Di luglio i minimi da venti due mesi
Spiega spiega le monde alla fine
Chávez è stato costretto a riconoscere che il crollo del corso del greggio potrebbe colpire il suo Paese ma fino a che punto dipenderà dal mercato nel due mila otto il prezzo medio al barile
Del greggio locale dovrebbe avvicinarsi al livello record di novantacinque dollari
Su base annuale
L'anno due mila e nove sarà la della scadenza chiave esso il prezzo rimarrà in media sopra gli ottanta dollari posti si molto ottimista al Venezuela non soffrirà se Stamira sotto i sessanta dollari il regime potrebbe
Essere costretto a rimettere in discussione il suo modello statalista sospendere la politica di razionalizzazione a chiedere
Di nuovo investimenti stranieri se invece
Prevalesse lo scenario medio di un petrolio che oscilla tra i sessanta agli ottanta
Dollari il Venezuela dovrà procederà seria aggiustamenti
Di bilancio in sostanza o tagliare i salari e i sussidi sociali oppure oppure rinunciare alla diplomazie petrolifera nella Regione certezze rischia di dover scegliere tra due mali perdere sostenuto rimpatri oppure deludere i suoi amici all'estero così
Le mondo non abbiamo più tempo di parlare del capo del Pentagono di Bush che dovrebbe rimanere anche con l'Amministrazione Obama né dell'adesione di Ucraina e Georgia alla NATO di questo magari ci occuperemo nei prossimi giorni da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale