Perché dobbiamo dirci cristiani. Il Liberalismo, l'Europa, l'etica

Ezio
Invece fotografie
Grazie
A tutti
E davvero
Bello vedere un salone così affollato per la presentazione di un libro il mio compito è banalmente quello di ringraziare tutti i presenti e degli
Ringraziare il Presidente Pera era Mondadori che hanno scelto questa sala in fondo un giornale con le sue idee altro con non è che un veicolo per la circolazione delle idee libero di cui
Gli autorevolissimi ospiti del Presidente Pera
Nessuno dei quali ha bisogno di
Presentazione dal
Sono inizia il cardinale Camillo Ruini al presidente Massimo D'Alema
Con la regia di Roberto Fontolan parleranno del nuovo libro del Presidente Pera
Un giorno all'altro non è se non un pericolo per la circolazione delle idee ed è quindi un davvero un grande piacere pere il tempo ospitare nella sua sede nella sala che per tanti anni è stata la redazione del tempo non vado avanti sui ricordi e sull'importanza di questo luogo essendo
Gianni Letta seduto in prima fila e quindi potrei solo a fare delle pessime figure e quindi non posso fare altro che tacere
Eccetera la parola avvocato Fontolan grazie a tutti
Bene grazie
Io spero sono in mente sono molto onorato di trovarmi ad assolvere l'incarico
Che mi aveva affidato il Presidente soprattutto posso dire amico Marcello Pera incarico di condurre questa presentazione
Do il suo lavoro un lavoro appena uscito è già così noto e conosciuto perché ha già fatto discutere in queste settimane
E nato lo ringrazio come ringrazio calorosamente il cardinale Camillo Ruini e le Presidente Massimo D'Alema che hanno accettato questa
Di passare con noi questo questo pomeriggio ringrazio naturalmente tutte le autorità illustri ospiti presenti cardinali ambasciatori
Esponenti del mondo politico istituzionale perché è il segno di quanto questo libro abbia suscitato e stia suscitando interesse
Un libro denso e ambizioso che fa i conti conti piuttosto duri posso dire con un bel pezzo di storia di storia delle idee degli assetti che ne sono scaturiti
Un libro che punta a svelare quello che non va una sorta di indagine su quel che non funziona nel liberalismo nell'Europa nell'etica pubblica e nella convivenza tra culture diverse che sono i tre capitoli
Sui quali il libro si articola
Non funzionano
Non funziona qualcosa non funziona dice il nostro lettore in ragione di un abbandono di una rinuncia della rinuncia al cristianesimo e questa ma pare che già
Sia il primo tema di grande riflessione probabilmente anche di accalorata discussione
A mio parere
Saranno i nostri ospiti poi dire naturalmente quello che penso mi voglio aggiungere solo una piccolissima osservazione mia
La critica della rinuncia possiamo dire così è solo una parte di questo interessante volume l'altra parte almeno quello che ho trovato io e la ricerca
In che senso in un discorso pronunciato al Meeting di Rimini qualche anno fa
Il Presidente Pera parlò a lungo del possibile incontro tra liberalismo laico liberalismo cattolico
Quale ad esempio quello da lui scandagliato nel pensiero di don Giussani che era incentrato sul senso religioso della libertà e della responsabilità dell'individuo
Io laico diceva in quel discorso il presidente concede al credente di aggiungere quel senso religioso che mette in moto l'intera catena che va dall'individuo allo Stato
E però concludeva a quel senso religioso il laico non accede
Oggi e a me pare questo un secondo punto di riflessione
Il Presidente Pera afferma che il liberalismo è solo cristiano
Se si vuole essere liberali dice a pagina sei si diede essere cristiani una nuova tappa forse della sua intensa ricerca percorrendo le strade
Che sono oggetto di una critica impietosa il pungente quella appunto articolate nei tre capitoli che ho citato egli e a me pare punti a ritrovare tutto il peso dell'eredità perduta
E non solo ritrovare ma rivivere
Il cristianesimo di cui parla Piera è una realtà vitale potente capace di generare e di formare
E qui io inserisco una mia domanda che poi forse verso la fine il Presidente potrà alla quale potrà rispondere e cioè
Se oggi la debolezza del liberalismo dell'Europa dell'etica pubblica Daloui così attentamente e lucidamente vivisezionata non sia lo specchio della fragilità del cristianesimo nella e della modernità
Da una serie si chiedeva e l'umanità che ha abbandonato la Chiesa o la chiesa ad aver abbandonato l'umanità
Su questo ma naturalmente su tutto il complesso dei temi che attraversano un libro che come sapete contiene
Una lettera del Papa all'autore lettere che ha fatto il
Parecchio discutere a sua volta sarà interessante ascoltare i nostri illustri autorevoli interlocutori che ringrazio ancora una volta
E do subito la parola a sua Eminenza il Cardinale Ruini grazie ancora
Grazie professore sono lieto per l'invito a presentare questo libro decisamente importante in sé
E ancora più importante per la lettera inconsueta
Che Benedetto sedicesimo è scritto nel suo autore
Si può dire che è un libro attenersi in senso positivo in quanto sostiene una posizione dichiarata con chiarezza fin dall'inizio e poi argomentata
Attraverso tutte le pagine
Già nelle intenzioni Marcello Pera scrive la mia posizione è quella dell'ai co illiberale che si rivolge al cristianesimo per chiedere di le ragioni della speranza
La conclusione di tutto il percorso neanche di ciascuno dei tre capitoli in cui libro si articola
E quindi che dobbiamo dirci cristiani
Una confusione forte e in buona misura contro corrente cosa per cui l'autore e ben consapevole
Il libro si colloca pertanto dentro al grande dibattito riguarda il cristianesimo che attraversa in alcuni anni con nuovo vigore tutto l'Occidente un patto che si muove tra due popoli
Quello di coloro che vorrebbero espungere il cristianesimo dalla nostra cultura pubblica un almeno un ridimensionare la sua presenza
E quello di coloro che cercano invece di mantenere rimotivare questa presenza rendendo ritenendola oggi particolarmente necessaria e benefica
In questo contesto estremamente significative la lettera di Benedetto sedicesimo una lettera inconsueta come dicevo ma per nulla isolata
E se rientra infatti nella nutrita serie di dei rapporti e delle convergenze tra Marcello Pera il Cardinale Ratzinger e poi il Papa Benedetto sedicesimo
Il primo atto di questa serie sono le due conferenze
Che il Presidente Pera e il cardinale Ratzinger hanno temuto rispettivamente il dodici il tredici maggio due mila quattro all'università lateranense e nella sala del capitolo del Senato
A queste due conferenze fece seguito lo scambio di due lettere di approfondimento
Il tutto è stato pubblicato ancora nel due mila quattro da Mondadori in un libro dal titolo senza radici Europa relativismo cristianesimo Islam
Come si vede sono almeno in buona parte i temi del libro che presentiamo questa sera ed è la lettera del Papa
Poi Benedetto sedicesima affidò a Marcello Pera l'introduzione al suo libro l'Europa abbia benedetto nella crisi delle culture uscito nel maggio due mila cinque presso l'editore Cantagalli
Che raccoglieva alcuni suoi interventi al cardinale
L'accumulo il turno pronunciata Subiaco il primo aprile due mila cinque il giorno precedente alla morte di Giovanni Paolo secondo nel quale era contenuto l'invito rivolto agli amici non credenti
A cercare il comunque buon vivere e utilizzarla per la propria vita velocissimi bustarelle turco Commissioni non ci fosse
E il Presidente Pera intitolava la sua introduzione una proposta da accetta
Ancora il quindici ottobre due mila cinque in occasione di un componente della Fondazione Magna Carta su libertà e laicità
Benedetto sedicesimo inviò al Presidente perire una lettera assai significativa nella quale proponevo una laicità San e positiva
Nella lettera pubblicata nel libro che presentiamo questa sera il Papa non solo manifesta grande apprezzamento il consenso pennelli dello stesso
Ma prende a sua volta posizione con affermazioni bevi
Ma puntuali e pregnanti sulle principali questioni che il libro affronta
Le tornerò dunque sulle parole del Pontefice esaminando ciascuna delle questioni stesse
Per ora osservo soltanto che queste parole esprimono non solo una simpatia personale non una sintonia profonda profonda sui contenuti e su degli ai commi e sugli orientamenti
Prima di entrare nel merito di una degli argomenti aggiungo una parola su un membro di questo libro
è un lavoro di uno studioso che maneggia con grande padronanza gli strumenti analitici ai quali si è formato negli anni della ricerca e dell'insegnamento soprattutto nel campo della Filosofia delle scienze
è dunque un testo rigoroso e organico
Ma è anche un libro come dice l'autore stesso scritto per farsi capire dal pubblico più ampio possibile
Che in alcune pagine può richiedere un piccolo sforzo filosofico ma comunque entro i limiti accettabili è normale elettore
Non è infelice tale Miccoli precedente perché era per essere riuscito a congiungere con il rigore argomentativo la passione personale e l'immediatezza del linguaggio
Questo è libero e denso di riferimenti ricco di approfondimenti ma la sua struttura è sostanzialmente semplice
E si ripete mentre i capitoli dedicate rispettivamente antiterrorismo all'Europa e all'etica
Perciò è possibile presentare questi capitoli unitariamente mettendo in luce lo schema argomentativo che hanno un comune
Si parte dalla situazione attuale e in concreto dalla sua problematicità
Dalle a pulire ed alle debolezze che si riscontrano sia nella teoria e prassi del liberalismo sia nel processo di unificazione dell'Europa sia nell'etica pubblica
Poi si individuano le ragioni di queste difficoltà che vengono le condotte in ciascuno dei tre capitoli al divorzio dal cristianesimo
Anche qui l'autore procede non in maniera astratta ma tratteggiando con cura la parabola storica di questo allontanamento
All'inizio del percorso si riscontra in ciascuno dei casi un rapporto forte e profondo con il cristianesimo
Che poi si allenta progressivamente con la tendenza ad estinguersi o anche a rivolgersi nel suo contrario trasformandosi in ostilità e in sofferenza
Una terza tappa dell'argomentazione consiste nel mostrare che quella parabola non era motivata da ragioni necessarie perché intrinseche al suo punto di partenza
Ma al contrario rappresenta piuttosto
Una deviazione rispetto alle premesse
Da ultimo vengono addotte le motivazioni per le quali conviene anzi è doveroso secondo la formula dobbiamo dirci cristiani
Riconoscere e ristabilire concretamente il legame del liberalismo dell'Europa e della sua unità e dell'etica comprese in particolare l'etica pubblica con il cristianesimo
Queste motivazioni sono di ordine sia pratico sia anche teoretico e il legame che intendono giustificare non è accidentale ma intrinseco
L'autore dedica giustamente molta attenzione a precisare più concretamente la natura di tale legame
E quindi un senso nel quale dobbiamo dirci cristiani se intendiamo essere autenticamente liberali
Se vogliamo che giunga a compimento il processo dell'unificazione europea se desideriamo invertire la tendenza alla deriva dall'etica
Centrale e qui la distinzione tra
Cristiani per fede e cristiani per cultura
Ai fini predetti occorre essere cristiani per cultura mentre non è
E non può essere necessario essere cristiani per fede
Questo unico è una scelta che appartiene alla vita personale di ciascuno di voi al Ministero nel nostro rapporto con Dio
Non basta tuttavia secondo Marcello Pera trincerarsi nei solo Cristiano intercultura
è necessario superare un razionalismo chiuso e aprirsi all'ampiezza dell'esperienza umana non amputa ancora della presenza nella nostra vita
Dà il senso del divino del ministero del sacro e dell'infinito
è necessario dunque essere aperti al salto della fede senza per questo esige non ha alcun modo che il salto sia effettivamente compiuto
L'autore si riferisse a questo riguardo non solo a Pascali
Ma anche al Campus della critica della ragion pratica per il quale
E moralmente necessario ammettere l'esistenza di un figlio editore vendutissimi bustarelle tu
Infatti sempre secondo campi la speranza comincia soltanto con la religione
E Marcello Pera aggiunge
Che ciò vale non solo per la speranza ma anche per la nostra vita politica
Le leggi non bastano occorrono puntuale Duarte e a tal fine la religione cristiana deve essere anche un sentimento che si traduce
In un costume civile
Così l'autore ripropone con proprie motivazioni e dal proprio punto di vista il livello che si devono stare detto Josef Ratzinger Benedetto sedicesimo
All'interno di questo quadro generale il percorso di ciascuno dei tre capitoli è naturalmente differenziato il rapporto ai temi trattati
Non essendo possibile qui seguita dal trauma dei singoli sviluppi mi limiterò ad alcuni punti nodali che mi sembrano più rilevanti
Il primo che l'autore affronta espressamente solo nel terzo capitolo ma che ciò con un ruolo essenziale in tutto l'impianto del libro riguarda il rapporto tra liberalismo e relativismo
La posizione dell'intera eletta
Se il relativismo e corretto illiberali sono sbagliate commossa pretesa di validità universale con i suoi diritti di tutta l'umanità con la sua in via di produrre un regime migliore degli altri
Perciò
Figlia relativismo e incompatibile con il liberalismo e a maggior ragione con il cristianesimo come fondatore ha detto io solo per la vendita la verità e la vita
Viene rovesciata così la tesi diffusa c'è un atteggiamento relativi stico sia invece indispensabile per la realizzazione di una società libera
Un po'ovunque nel libro si mette in evidenza come il liberalismo autentico e originario quello dei padri del liberalismo
Individuati principalmente il giorno otto Thomas Jefferson e va be'Immanuel Kant
Sia la dottrina dei diritti fondamentali dell'uomo in quanto uomo
I diritti oggi riconosciuti dalle carte internazionali
Che precedono e come tali per ogni decisione positiva degli Stati e si fondano sulla concezione etica dell'uomo ritenuta vera e transculturale
Sempre in riferimento ai padri l'autore sottolinea la matrice pay stai cristiana di tali diritti iscritti della nostra natura dal creatore
Per questo come afferma la dichiarazione d'indipendenza americana
Tutti gli uomini sono creati uguali dotati dal loro creatore di alcuni diritti inalienabili
Così niente da una parte si conferma di incompatibilità del liberalismo comunica relativismo
Dall'altra emerge il suo ingresso non estrinseco storico e concettuale con il cristianesimo
Un pregio del libro ed aver sottoposto ad un esame approfondito le posizioni e le motivazioni di alcuni principali teorici del liberalismo che non condividono questa tesi
Tra i quali anzi è tutto ciò numerose rivolga Habermas
Quest'ultimo non liberale per la verità in senso stretto
Essi sostengono all'autosufficienza del liberalismo politico nel senso che esso non si basa su alcuna lettura
Pre-politica etica metafisica o religiosa che sia
E anche che esso distingue e separa la sfera pubblica norme religiose dall'esprimere private religiose o di altro tipo
Anche se questa separazione dagli stessi autori soprattutto da Faber mass
In buona misura attenuata e corretta
Con il risultato però due vendere le loro posizioni alquanto incerte e anche non troppo coerenti
Marcello Pera mostra come questa autosufficienza del liberalismo sia soltanto apparente
Mentre in realtà e soppresso il pulmino riconoscimento dell'altro come persona e come fine in se stesso
Assai diversa è la posizione di Benedetto Croce
Specialmente nel celebre saggio perché non possiamo non dirci cristiani
Egli fa un grandissimo e commosso elogio del cristianesimo come la più grande e tuttora decisiva
All'evoluzione che l'umanità abbia compiuto
Nessuno determinismo però norme una dottrina giuridico politica ma una concezione totale del mondo della realtà sono sue parole
In concreto la libertà
E lo spirito e nella storia mentre lo svolgimento dello spirito e il cammino stesso della libertà
In questa concezione immanente Ist
La rivoluzione cristiana può essere solo un momento dello svolgimento dello spirito momento destinato a riassorbirsi dell'immanenza dello spirito stesso
Perciò
Mentre il filosofo idealista vedo nell'uomo religioso scrive Croce il suo fratello minore il suo se stesso di un momento prima
L'uomo religioso non può non vedere nel filosofo il suo avversario anzi il suo nemico mortale e sempre più dolce che scrive
Piena conclude che in questo modo Benedetto Croce sia pure controvoglia
Finisce con il dare una giustificazione filosofica e non solo contingente come ad esempio l'anticlericalismo alla equazione laica
Che vuole identificare l'autentico liberalismo con il superamento delle Regioni e con e lei civismo
Alla luce di tutto questo suono molto precise e impegnative le parole della lettera di Benedetto sedicesimo che ritengo bene di leggere
Con una conoscenza stupenda delle fonti scrive il Papa ecologico cogente nella analizza l'essenza del liberalismo a partire dai suoi fondamenti
Non sta dando che all'essenza dell'idealismo appartiene il suo radicamento nell'immagine cristiana d'ufficio
Con una logica inconfutabile e la fa vedere che liberalismo perde la sua base e distrugge se stesso si abbandona questo suo fondamento
A questo punto è possibile dar conto più rapidamente di altre tesi qualificante di questo libro in particolare di quella riguardante il multiculturalismo
Che l'autore esamina giustamente subito dopo avere parlato del relativismo con il quale il multiculturalismo ha un legame profondo
Non si tratta semplicemente del dato di fatto che le società moderne sono complesse e contengono al loro interno minoranze comunità brutte imputati etnie e culture
Specifiche decisiva dell'approccio multiculturale la convinzione che non possano esistere criteri per valutare sia la cultura sia migliore o peggiore di un'altra
Ogni forma di cultura avrebbe infatti caratteristiche proprie irriducibili e meriterebbe il medesimo rispetto delle altre
Marcello Pera riconoscenza altro e il contributo delle culture alla formazione della identità delle persone e alla stessa vita di una società libera
A condizione però che siano rispettati e prevalgano su ogni differenza culturale
I diritti fondamentali e naturali delle persone
Proprio qui il multiculturalismo mostra il proprio limite
Perché la sua logica interno lo conduce a misconoscere il carattere universale e inalienabile di tali diritti le sue conseguenze pratiche sono a loro volta spesso incresciose
Esso rende la più ampia società insicura disse
E poco o nulla ripudiare la propria identità sia culturale sia religiosa e d'altro canto non facilitano ostacola un effettiva integrazione
Degli immigrati anche a questo riguardo la lettera di Benedetto sedicesimo contiene parole inequivocabili
Scrive il Papa non ben impressionato sono stato dalla sua analisi
Della multiculturalità in cui nella mostra la contraddittorietà interna di questo concetto e quindi la sua impossibilità politica e cultura
Con le grandi domande sul liberalismo sul relativismo e sul multiculturalismo se connette la questione dell'Europa e della sua identità enormità
Nel rapporto al lavoro che ha avuto e a in Europa il cristianesimo
A questa questione dedicato tutto il secondo capitolo libero noi qui possiamo limitarci a un punto centrale
Marcello Pera individua da ragioni chiave delle persistenti difficoltà del processo di unificazione dell'Europa in particolare dei fallimenti registrati
A proposte la Carta europea nell'infinito di riconoscere adeguatamente il ruolo svolto dal cristianesimo per la formazione dell'Europa e della sua identità
E anche per la costruzione dello Stato liberale
è vero infatti sia queste audizioni dell'Europa sono composite e che nell'arco dei secoli è avvenuta un'ampia mescolanza di culture
Ma l'anima dell'Europa e il cristianesimo
C'era articolato fuso e portato abolita queste diverse culture e tradizioni componendo in un quadro che ha fatto dell'Europa il continente cristiano
E tuttora il cristianesimo come ha riconosciuto Habermas era sorgente a cui si alimenta quella che lo stesso Habermas definisce lauto comprensione normativa della modernità
Senza che siano disponibili a tutt'oggi opzioni alternative
Non riconoscere questo dato decisivo e vuole fondali invece l'unità europea soltanto su di un astratto patriottismo costituzionale come sembra proporre Habermas
Lascia ed Europa senza una precisa identità e senza un principio realmente unificante oltre a dividere l'Occidente allontanando l'Europa dall'America
Per questi motivi l'autore conclude senza esitazioni l'Europa deve dirsi cristiana incontrando di nuovo il forte consenso di Benedetto sedicesimo che li scrive
D'importanza fondamentale la sua analisi di ciò che possono essere l'Europa di una costruzione europea in cui l'Europa non si trasformi in una realtà cosmopolita
Ma trovi a partire dal suo fondamento cristianoliberale
La sua propria identità
In rapporto al problema del fondamentalismo religioso e in particolare del fondamentalismo islamico il libero entra anche nella tematiche del dialogo interreligioso
Al quale la Chiesa ha invitato i cattolici tendere all'attivazione Nostra aetate del Concilio Vaticano II
Marcello Pera afferma nettamente che un tale dialogo in senso tecnico e stretto non può esistere
Perché presuppone che gli interlocutori siano disponibili alla revisione e anche a rifiuto delle verità con cui iniziano lo scambio delle dialettico
Mentre le religioni e specialmente le religioni monoteiste rivelate
Hanno ciascuno una propria verità e i propri criteri per accertarla perciò
Richiamando se l'invito al dialogo delle culture
Concludo Benedetto sedicesimo concludeva la sua celebrazioni direi che sul burqa
Propone che tra le religioni si instauri questa seconda forma di dialogo che riguarda noi comunque dogmatico varie conseguenze culturali in particolare di tipo etico delle diverse religioni
Ossia i diritti attribuiti o legati all'uomo
E costumi sociali consentito problemi le forme di relazioni interpersonali ammesse o censurate gli istituti e politici raccomandati ovvietà
Questo dialogo interculturale tra le Regioni può essere dialogo in senso stretto e può condurre gli interlocutori arrivé dovere le proprie posizioni iniziali
Correggerle integrarle e anche rifiutato B
Senza che ciò implichi necessariamente una messa in discussione del proprio nucleo dogmatico
Il patrimonio mondiale dell'umanità inalienabile e non negoziabile rappresenta secondo Pera il grande terreno comune di questo dialogo
Su questa problematica indubbiamente delicata Benedetto sedicesimo nella sua lettera ci soffermo un poco più a lungo rendendo ancora una volta una posizione netta e consonante egli scrive
Particolarmente significative per me anche la sua analisi dei concetti di dialogo interreligioso e interculturale
E ne spiego con grande chiarezza c'è un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile senza mette tra parentesi la propria firma
Urge invece tanto più il dialogo interculturale si approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo
Occorre pertanto affrontare tali conseguenze nel confronto pubblico qui il dialogo pervenuto correzione e un arricchimento vicendevole sono possibili e necessari
Il portavoce della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi ha osservato giustissimo titolo che Benedetto sedicesimo e personalmente assai impegnato nel dialogo tra le Regioni
Come mostrano tra l'altro le femministe alle sinagoghe ad una moschea
Rimane vero al tempo stesso che le parole da lui scritte al Presidente per
Rappresentano un chiarimento importante io a mio avviso prezioso circa la natura e le finalità di questo dialogo
Nella linea che il cardinale Ratzinger e poi Benedetto sedicesimo aveva già più volte indicato
E che ha un suo fondamentale aggancio nella dichiarazione Dominus Jesus pubblicate nel due mila dalla Congregazione per la dottrina della fede
Ugualmente indispensabile anche al fine
Di una corretta interpretazione dei vari documenti ecclesiastici
E tenerne conto nel senso più precise più stretto un invece più ampio e comprensivo chi assume via via la parola dialogo
Un ultimo punto a cui vorrei accennare e quello della parabola dell'etica liberale di colpa di cui si parla
Verso la fine del libro
Prendendo come riferimento dapprima campus Regioni Stuart Mill e infine l'interpretazione del liberalismo attualmente prevalenti Marcello Pera traccia la pallavolo il seguente
Con canti la legge morale e la legge cristiana dell'imperativo categorico con cui la ragione universale comanda in modo altrettanto universale la volontà
Questa legge impone il rispetto della persona
Contestualmente la legge morale la legge utilitaristica che comanda come buone l'azione una regola a cui segue il massimo di utilità per tutti
Tale legge impone il rispetto della libertà
Per le correnti oggi prevalenti non esiste alcuna legge morale universale né religiosa né laica e limitatamente al mondo liberali in concreto al mondo occidentale
Vale il rispetto delle libere scelte di valore degli individui
Siamo dunque passati dal universalità alla relatività e dalla persona il soggetto che è l'unica norma a se stesso
L'autore ne trae la conseguenza che anche qui ci troviamo di fronte a quel mio figlio del liberalismo tra cristianesimo del ciclismo che li aveva già indicato all'inizio del suo libro
A questo punto i libri io si può articolare così
Ora il liberalismo si sposa con una sorta di cura concreta dottrina del bene in particolare quella cristiana che gli è congeniale e allora esso ha qualcosa da offrire alla crisi morale contemporanea
Ora invece il liberalismo si professa autosufficiente neutrale o laico e allora diventa un moltiplicatore della crisi stessa
Anche qui Benedetto sedicesimo mostra il suo interesse e il suo accordo scrivendo
E la mostra che il liberalismo senza cessare di essere liberalismo ma al contrario per essere fedele a se stesso
Può collegarsi comune dottrine del bene in particolare quella cristiana che gli è congeniale
Offrendo così veramente un contributo al superamento della crisi
A chi non
Mi chiedesse un giudizio personale su questo libro potrei rispondere semplicemente rimandandola letta Di Benedetto sedicesimo
Dato che ne condivido i contenuti non solo perché è scritto dal Papa ma perché questi sono anche i convincimenti ciò maturato con crescente chiarezza
Preferisco però aggiungere brevemente qualcosa di meglio anzitutto riguardo alla lettera del Papa
Per le cinque prese di posizione in cui essa si articola
Soltanto quella riguardante il rapporto tra europei cristianesimo può considerarsi la riaffermazione in una linea ben nota della Chiesa dei pontefici
Sebbene anche qui sono di nuovo il parlare da parte di un pontefice del fondamento cristiano liberale dell'Europa
Le altre quattro prese di posizione sulle al radicamento del liberalismo e dell'immagine cristiana D'Ovidio sulla multiculturalità
Suo dialogo interculturale piuttosto che interreligioso e infine sul rapporto tra il liberalismo e la dottrina cristiana del bene
Si collocano certamente ben dentro alla linea di pensiero che Josef Ratzinger Benedetto sedicesimo a espressi approfondito in tante occasioni
Ma costituiscono pur sempre
Sia per i loro contenuti sia per il vigore e la nettezza con cui sono formulate bellici ben più chiarimenti assai significativi
Che contribuiranno non poco al dibattito in corso sui rapporti tra il cristianesimo e il mondo contemporaneo
Quanto all'autore di questo libro volto ad esprimerli personale gratitudine per la forte fortemente argomentata affermazione dell'importanza dirsi cristiani oggi
Vorrei pormi inviato con gli interrogativi che egli solleva delle ultime pagine pervenire da parte mia che l'invito che Benedetto sedicesimo ad allargare i confini della Regione del ha ragione
è certamente con con Marcello ovvero serba un appello piuttosto che una soluzione giacciono eticamente disponibile
E che in ogni caso quella di essere cristiani uno almeno di comportarsi da cristiani rimane una scelta libera
Ma proprio per questo è necessaria e urgente quella sincera e crescente collaborazione
Tra cattolici e laici che Benedetto sedicesimo ha più volte auspicato e di cui in questo libro insieme la lettura il Papa è
Un ottimo esempio grazie
Bene
Grazie eminenza
Anche per lui per l'impegno che ha profuso nella
In questa vera e propria relazione e adesso dà la parola al Presidente D'Alema prego
La ringrazio molto e
Certamente
L'opera che presentiamo degli Marcello Pera
La lettera di sua Santità Benedetto sedicesimo che
Rivolta all'autore
E
Introduzione è parte integrante del testo
Vorrei aggiungere anche da così impegnativa presentazione sua Eminenza il Cardinal Camillo Ruini
Sottolineano importanza
Del libro che discutiamo questa sera delle tesi spesso risenta
E la necessità naturalmente di una discussione che avrà modo di svilupparsi al di là delle considerazioni che per quanto mi riguarda con modestia intendo proporre questa sera
Come è stato ricordato da sua Eminenza
Il libro che ha
Certamente forza dottrina
E che si misura
Con il pensiero liberale nelle sue diverse correnti
E anche un libro animato da grande passione e persino da una evidente impronta polemica
Metto nelle tesi che sostiene
La tesi secondo cui il divorzio del pensiero liberale contemporaneo
Dal cristianesimo
Il rifiuto dell'Europa di riconoscersi nelle sue radici cristiane come tratto essenziale di identità
E la separazione relativi Istica dell'etica pubblica dal suo fondamento religioso concorrono ad una
Crisi della nostra civiltà
Ad una
Fragilità del nostro spirito pubblico rendono l'Europa indifesa
Di fronte alle minacce e alle sfide in questa epoca globale
Da lì giorni torna dunque ad occupare lo spazio pubblico
E la necessità
Di riferirsi a dei valori religiosi torna ad essere essenziale per garantire coesione sociale e coerenza degli indizi comuni
Queste tesi non sono in verità nuovissime ed esse hanno certo corso del dibattito politico contemporaneo
Anche nel nostro Paese ad esempio
Vi è un riferimento a queste posizioni nel libro che abbiamo discusso qualche tempo fa Giulio Tremonti la paura e la speranza
Ma più in generale
Queste tesi hanno avuto
Un notevole corso del dibattito politico e culturale negli Stati Uniti
In particolare da parte delle posizioni cosiddette neo conservatrici ma forse ma
Italia
Queste posizioni sono state sostenute in modo così organico
Efficace
Con ricchezza di argomentazione di riferimenti culturali come nel testo Marcello prego
E direi anche con
Il coraggio di una polemica che prende di petto diciamo
Alcune delle grandi personalità del pensiero liberale innanzitutto Benedetto Croce
A cui ci si riferisce in modo polemico fin dal titolo il volume e poi in modo
Sai serrato
Nel testo
Codice
Dalla cui a mio giudizio invece attualità io vorrei partire
Cosa c'è
Che non è un pensatore
Cristiano
E che
Non nasconde
Come il pensiero moderno della libertà
Si sia formato anche
Attraverso un conflitto in determinate epoche storiche con le resistenze
Della chiesa
E con le visioni della Chiesa
E che tuttavia si sente il bisogno
Di una
Così
Forte esaltazione dei valori cristiani
Riconoscendoli come
Un fondamento essenziale della nostra civiltà
Perché al di là delle scelte
Personali
Cristiana
E la cultura
La filosofia la civiltà cui apparteniamo
Perché lo spesso cammino della libertà lo stesso svolgimento dello spirito non avrebbero potuto compiersi senza la forza del contributo storico del cristianesimo
Ma il cristianesimo di Croce
Chi tenta
Parte integrante
Fondamentale di un patrimonio comune di laici ed i credenti
Diventa parte di una cultura della libertà che costituisce
Il fondamento di un vivere e il quale
Valori comuni garantiscono la convivenza di persone che hanno diverse convinzioni etiche e religiose
Che cosa è
E davvero così astratto come
Sì
Coco fa si riferiva il cardinale Ruini
Quel concetto di patriottismo costituzionale che ammasso propone
Come fondamento della convivenza tra gli europei
Che cosa contiene questo concetto se non l'idea che la storia europea
Abbia portato al formarsi di un patrimonio di civiltà e di valori
A partire dal valore della libertà ma anche della democrazia politica ma anche della solidarietà sociale
Che costituiscono un nucleo di valori condivisi che certe o recano il segno il contributo straordinario della religione
Il segno della presenza
Religiosa ma anche culturale e politica dei cristiani nella storia d'Europa
Ma questo segno non è un segno mi scusi informo
Perché nel complesso patrimonio che è il fondamento della civiltà europea vi è anche il contributo del pensiero liberale laico delle correnti socialiste
Dell'insieme delle grandi forze delle grandi culture che hanno segnato la storia vengo
E se l'Europa ed come io credo innanzitutto un patrimonio di valori condivisi
Questo patrimonio di valori a una portata universale
Tanto è vero che è mia convinzione che anche un grande Paese islamico come la Turchia possa fare parte dell'Unione europea
E riconoscersi pure nella diversità dell'impronta religiosa di quella società il nucleo di valori comuni potenzialmente universale
Ecco condivido anch'io
L'analisi che per Alfa sulla crisi della società contemporanea
Sul vuoto di valori
Sulla crisi morale che segna le nostre Società
E sul bisogno
Di
Punti di riferimento forti in grado di dare un senso
Alla nostra esperienza collettiva ma anche alle nostre vite individuale
D'altro canto questa crisi non è soltanto una crisi europea
E il ritorno della religione ad occupare lo spazio pubblico come risposta a questa crisi non è soltanto un fenomeno europeo
Mi permetterei di forse di obiettare ad una certa analisi che mi è sembrato un po'sbrigativa dell'Islam
Che lo stesso fondamentalismo islamico non è affatto consustanziale alla religione islamica ma si presenta piuttosto come un fenomeno relativamente moderno
Più di risposta
Alla crisi di quelle società
Al sentimento di emarginazione e di frustrazione
Al timore di una identità cancellata nella omologazione del mondo globale
Che non
Come espressione di un vizio originario dell'islamismo che a lungo si è manifestato come una religione tolleranti
è in grado di convivere con altre religioni
Dunque
Questo ritorno della religione ad occupare lo spazio pubblico non è soltanto
Fatto esclusivo dell'Occidente
E si presenta in diverse aree del mondo come una risposta alla crisi e alla necessità di colmare il vuoto i valori
All'origine di questo vuoto
C'è senza dubbio la crisi
Così
Drammatica
Di quelle ideologia e di quei movimenti storici
Che hanno corretto una speranza collettiva di futuro
E
Il venire meno di una speranza collettiva di frutti futuro la caduta del mito del progresso
Ha lasciato spazio ad un individualismo che ha assunto un carattere spesso distruttivo edito mistico
E non c'è dubbio che nel corso di questi ultimi quindici anni
Il dominio di una cultura queste sì ultra liberale
Che ha esaltato l'arricchimento individuali che ha negato il valore della politica della solidarietà
Chi è a
Proclamato la fine della storia alla fine della filosofia nel nome del dominio incontrastato del mercato tutto questo certamente al concorso
Ad un vuoto morale
E ad una smania individualistica
Di acquisizioni materiali che molto spesso si risolve nella frustrazione quindi la disperazione
è evidente che il problema di dare una risposta a questa crisi
è un problema che deve essere visto con molta serietà direi persino con apprensione da chiunque abbia una responsabilità pubblica
E intorno a questa esigenza
Ed è giusto che viale degno e collaborino
Uomini di buona volontà
Io non sono fra quelli laicisti che pensa che la curva di Regione debba essere confinata in una sfera individuale
Davvero
Una concezione povera ed insostenibile in una società come la nostra
Dove il mondo cattolico ha avuto un peso così rilevante
Nella formazione della coscienza degli italiani nell'orientamento di grandi movimenti collettivi nella formazione dell'etica pubblica davvero
Questo tipo di laicismo
Che comunque
Non è in grado di dare una risposta ai problemi dell'oggi non avrebbe ragione di sussistere nella nostra società e mi è dunque Minchiante
Che
Il ricostruirsi di un'etica pubblica
Capace di conciliare libertaria responsabilità e solidarietà
Ha bisogno dell'apporto fondamentale dei cristiani
Ma appunto
Ha bisogno dell'apporto dei cristiani e non
E non ha bisogno del fatto che ciascuno di noi si dichiari cristiano
Vedete
Nel libro si fa riferimento all'America e vorrei concludere questo mio breve intervento facendo anch'io riferimento all'America
L'Europa viene presentata come il continente di un laicismo senza valori a fronte di una realtà americana permeata di forti sentimenti religiosi
E quindi in grado di offrire risposte più convincenti persuasi
Mi è capitato di leggere in questi giorni una raccolta di alcuni discorsi del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America
Titolo e significativo la mia fede
Come riconciliare i credenti con una politica democratica
In particolare uno di questi discorsi religione e democrazia
Contiene a mio giudizio una delle critiche più coraggiosi significative dell'uso politico della religione
Negli Stati Uniti d'America
Una delle più coraggiose significative che io abbia letto
Esplicitamente questo testo si propone di venire capo della diffidenza reciproca che sussiste tra America religiosa in America laica
Proprio come condizione per una rinascita
Della nazione medica
Molto netta e la critica del Presidente Barack Obama non era Presidente
Nei confronti dei leader conservatori
Che si sono gettati su questa frattura tra America religiosa e America laica
Ricordando ad ogni piè sospinto i cristiani che democratici non rispetto dei loro valori disprezzo novantuno chiese
Mettendo al centro della vita pubblica americana unicamente le questioni dell'aborto il matrimonio fin omosessuali una preghiera scuola ordini intelligente fissare
E dopo avere duramente criticato l'uso politico della religioni
Barack Obama e dice e parla da credente rivendicando la sua esperienza dei credenti
Impegnato nella vita ecclesiale
In realtà
Non penso che i credenti abbiamo il monopolio della moralità
Vorrei piuttosto che chi ha un forte senso etico e morale e perché no laico affermasse valori etici e morali
Senza pretendere che siano qualcosa che non sono
Non abbiamo bisogno
Di uomini politici che ad ogni
Che in ogni momento si buttino a capofitto nella terminologia religiosa niente e più trasparente di una di un'autentica espressione difesi
E più oltre
Dopo avere rivendicato giustamente la nostra legge
Che è per definizione una codificazione di principi morali si fonda anche largamente sulla morale giudaica e cristiani
Tuttavia
Dopo vere rivendicato dunque
Questo fondamento cristiano
Obama dice
Qualunque cosa possiamo essere stati in passato oggi non siamo più semplicemente una nazione cristiana siamo anche una nazione ebrea una nazione musulmana una nazione buddista una nazione induista una nazione dei non credenti
E tutta l'India egli dice
Questo non significa il venire meno di un senso morale
Che unisca lì gli americani
E concludendo questo appassionato discorso
Obama dice
Ripeto da un uomo religioso
Da un uomo religioso in democrazia noi credenti dobbiamo essere pronti a dibattere le nostre convinzioni e a renderle inconciliabili con una ragione
Ho
Concludo citato alcune di queste affermazioni perché paradossalmente si potrebbe dire che viene dall'America un messaggio europeo
Se davvero dovessimo accettare quella distinzione tra Europa e America che ci viene talora proposte
Il messaggio cioè
Di un leader che rivendica
Il suo sentimento religioso
Ma che si pone il problema di concorrere a formare un'etica pubblica condivisa io credo che questo il contributo straordinario che i cristiani possono dare alla vita pubblica
Bene grazie allora io vorrei chiedere adesso
Dopo ci sarà l'autore alla conclusione che avrà raccolto tantissimi spunti di queste due due interventi io vorrei chiedere subito però a sua Eminenza una cosa
Anzi due cose per la verità mi pare che
Il timore Espresso dal Presidente D'Alema sia una critica sia lo scontro questa pretesa esclusivista ma mi sembra che l'abbia sottolineato se all'inizio che verso la fine citando il il discorso di
Barack Obama
Ecco
Perché ormai siamo a tante nazioni no anche l'Europa dell'Europa si può dire forse che siamo tante nazioni ecco lei come Vernole non ritiene che ci sia un pericolo appunto in questa pretesa esclusivista come come vede
Di riferimento al cristianesimo all'unica realtà del cristianesimo nell'etica pubblica europea nel liberalismo nella costruzione della società europea
Vede lei naturalmente mi pare che non veda questo pericolo esclusivista e quindi volevo interloquire interrogarla su questo punto
Io vedo piuttosto che un'estrazione opposta casomai
Cioè che il cristianesimo
In concreto in concreto deve anzitutto reagire alla tendenza alla sua emarginazione dalla cultura pubblica europea
Questo mi sembra il dato di fatto in Europa prevalente in italiano in Italia le cose stanno diversamente
Ma in Europa penso che molta parte dell'Europa penso che questo è il dato
Di fatto prevalente
Sono TAC senz'altro d'accordo con il Presidente D'Alema sul fatto che ci deve essere giustamente spazio per tutti
E d'altra parte credo che la distinzione che che il Presidente non ha ripreso ma che nel libro che deve sopperire il creditore molto importante
Tra cristiani per i figli i cristiani per cultura da
Risponde in buona parte alle sue alle preoccupazioni manifestate spesso con ragione dal Presidente D'Alema
Quindi
è chiaro che
Per quanto riguarda i cristiani per fede vale il discorso che ha fatto il Presidente minima
Per quanto riguarda questa né per cultura io non sono non non ho ben compreso per la verità se il Presidente a lui ma su questa tesi e alla fine assolutamente d'accordo oppure no oppure no
Il
Anche fiscali per cultura non significa che ogni ogni cittadino per la Città del vino debba essere stiano per cultura non significa questo
Sì soltanto che la cultura a cui fa riferimento il Paese è quella di matrice cristiana innanzitutto quella di matrice cristiana
Che
E qui vorrei sottolineare un ultimo aspetto a mio avviso è molto importante quando parliamo del cristianesimo non parliamo per nulla di una religione esclusivista
Parliamo certamente di una Regione che fa riferimento a Gesù Cristo come unico Salvatore ma è la regione dell'amore e quindi di inclusione
La Regione in cui un nucleo
Portando
è proprio questo mutuo
Comunque
Etico denuncio cristiano e l'amore universale
Fino alla morte del nemico quindi certamente il cristianesimo non è Regione esclusivista ma da questo profilo inclusi vista quindi io penso che
Temere paventare una ISC lucidissimo del cristianesimo in ambito politico sia incoerente
Con
Se c'è un rischio possibile io non lo è non imputabile D'Amuri certamente ma
Dovrebbe essere d'dopo passerebbe attraverso l'autostima entità dei cristiani
Che comportandosi così che contraddirlo ebbero il loro il proprio messaggio
Grazie al a lei Presidente D'Alema beh c'è già una domanda diciamo che che io possa in qualche modo anche sua Eminenza cioè
Alla fine
D'accordo non è d'accordo su questo su questo punto e aggiungo anche un'che ha una richiesta di chiarimento ha concluso dicendo
Nella costruzione di un'etica pubblica contigui condivisa vedo il grande contributo dei cristiani
Perché teme questo un questo esclusi lirismo da questo punto di vista noi non non ritiene che proprio
In quello che lei ha detto nella costruzione della
Mentalità diciamo così europea ci sia questa grande Radice
Che in fondo è quello che è un po'ripercorre per al concetto di persona il concetto di diritti sono inalienabili che non sono
Erogati euro dallo Stato ma che lo Stato semplicemente si limita a riconoscere
Ma innanzitutto
Vorrei dire che certamente diciamo io mi sono riferito a Benedetto Croce e
Per citare un esegeta cruciale oggi certamente
Assai più autorizzata di me cioè il professor Gennaro Sasso
Ecco
Quali
Dice
Che conosce che a differenza di Bertrand Russel che a se stesso aveva negato che appartenesse in predicato cristiano
Concede loro assume
Non riferito alla sua individuale e personale alle sue scelte alle sue inclinazioni ma alla cultura alla filosofia alla civiltà della quale sentiva di far parte
Ora
In questo senso io credo
All'attualità del testo crociani
In quanto credo che la civiltà alla cultura di cui facciamo parte hanno pronta cristiana indiscutibile
E non c'è dubbio che questa impronta cristiana consiste innanzitutto nel riconoscimento della centralità della persona umana e dei suoi diritti migliore
Il modo in poi poi in cui storicamente il tema dei diritti della persona è venuto declinando Rossi nella cultura nelle legislazioni diciamo
Non è dipeso soltanto dall'influenza dei cristiani
Che nella storia europea non c'è il minimo dubbio altre grandi componenti culturali
Persino religiose
Hanno avuto una influenza nel determinare quello che io ho definito un patrimonio di valori condivisi
In cui e forte ma non esclusiva l'impronta cristiana
Credo cioè in definitiva che
Non ci sia quella contrapposizione
Tra
Adesione al cristianesimo come fondamento e
Il carattere
Pluralistico
Uso persino l'espressione che non mi piacevano faccio diciamo in chiave polemica multiculturale della nostra società
E penso che la sfida della convivenza nel mondo globale
Che
Un mondo nel quale convivono fianco a fianco molto più che nei secoli passati
Fedi religiose diverse e convinzioni filosofiche diverse
La sfida della convivenza
Sta nella capacità di
E lavorare un nucleo di valori condivisi
Potrà apparire una sfida difficile il che
Conto richiede proprio quella distinzione
Tra il terreno della fede
Che certamente non
Ammetto sincretismo di
E il terreno della cultura
E dei valori
Che deve avere una propria autonomia
E in questo senso il concetto di laicità della politica laicità dello Stato
Non è il riferimento
Ad un valore del passato non è un attaccamento ad una vecchia idea
Ma la laicità della politica uno strumento essenziali per creare le condizioni della convivenza e non del conflitto
Se invece nel mondo di oggi sempre più stretto diciamo
Continueranno tra di loro degli integralismi lo scontro di civiltà diventerà inevitabile
Questo è il problema è un problema complesso
Perché richiede quindi della pazienza del dialogo che richiede anche quella distinzione
Tra l'ambito della fede nell'ambito delle culture che io chiamo lasciatemelo dire con una vecchia parola laicità laicità dello Stato laicità dello spazio politico
Guai se questa distinzione viene meno
Guai se prevale una visione organica cistica che fa
Scaturire i valori etici dalla fede religiosa
Senza la mediazione del confronto laico perché altrimenti il rischio è che ci sia spazio soltanto per il conflitto
Ma io vorrei però a questo punto chiamare in causa perché mi sembra che i temi sono tanti e ribollente io vorrei chiedere proprio all'autore
Di intervenire a questo punto anche un po'anticipando la mia idea di scaletta perché mi sembra che ci sono già tante questioni quindi non vorrei escluderlo da questa triangolazione di dibattito
Allora grazie intanto
Lei direttore soprattutto grazie a
Tutti voi che siete intervenuti Guido Tampieri amici autorità cominciare dal Presidente del Senato
Tanti volti
Che ho incontrato e conosciuto
Anche con simpatia in questi ultimi anni
Questo mi fa particolarmente onore il piacere
E un ringraziamento tutt'altro che
Formale
Lo devo ai miei due relatori in una delle preoccupazioni che avevo nel
Quando scrivevo e o ancora quando avevo scritto
Era se data la natura un po'composita della libero insomma oggi Filosofia un po'di storia un po'oggettivamente di attualità
Un po'di politica limitrofa insomma lo avesse avessimo intelligibile lo avesse incontrato almeno un lettore gli opinion trovati due
E
Poi naturalmente averne
Incontrato un altro che nessuno sapeva male a servire ok sopravvivere
Io ho raccolto tanti stimoli ma anche per dare
Per dare qualche risposta levo
Fare una precisazione
è stato all'onorevole D'Alema ha creato ha detto che questo è l'unico polemico
Io definirei critico
Nichel polemico è un
Termini un lessico che viene facilmente dal linguaggio politico e
E si presta appunto a polemiche
Critico sì
E critico perché ha una una biografia per l'interno chiunque ha una storia con la mia storia personale in una storia che è una mia riflessione ed una mia maturazione
E nella storia
Io non ho che aveva pensato
Nei tempi negli ultimi anni che centrale nella nostra discussione ovviamente non soltanto politica culturale forse il tema della
Identità
Io
Ho ben presente negli ultimi anni di aver fatto molti interventi su questo untori anche bene
Ricordi vivi di tante polemiche queste si e anche dure
Che mi sono attivato sollevando il problema dell'identità e io ho cercato con questo libro di dare
Il mio pensiero maturo su questo argomento meno contingenti
E intenzione motore anche
Alla
Al tema della identità
Non si sfugge
Se noi non diamo a questa identità ha una connotazione ben precisa
Perché sede identità non ha una connotazione dodici per inciso
L'identità e una sommatoria
Molti culturale appunto di varie identità ma indistinta
Ho anche pensato
Che sia fondamentale per definire l'identità nostra di noi
Italiani europee occidentali
Quell'atto battesimale tale lo considero
Quell'atto battesimale che
Il cristianesimo
Anzi facciamo voglio ritornare sulle polemiche prima di cristianesimo c'era
Impero romano c'è la Repubblica romana c'era la Grecia ugualmente ma tutto questo
Assume in Europa assi inteso effettuato considerato battesimale Grazia
Cristianesimo
Non perché tutto il resto perché lo ha preceduto sia scomparso ma perché lì è stato ricco il ruolo noi oggi siamo figli
Studiamo che le la Grecia
Studiamo rom voi oggi siamo i figli
Della cultura dalla tradizione cristiana
è evidente che in molti eventi esterni
Di questi ultimi anni
Hanno contribuito quasi indotto me
A formulare queste che i problemi
E a prendere questa posizione
Tutti li conosciamo
Fondamentalismo
L'undici settembre i problemi della integrazione i problemi della etica pubblico della bioetica tutti problemi che sono arrivati ad un certo punto la gente
Criticamente o meno criticamente consapevolmente uno o no ma con una domanda chi siamo noi
Perché cosa stiamo un nuovo voi
In che cosa crediamo noi
Ho parlato di eventi esterni che hanno indotto me
A
Prendere questa argomenti fanno oggetto di riflessione
Devo citare però
Oltre a questi eventi esterni
Invece una persona che più che indotto mia intellettualmente costretto
A prendere questa posizione portato a fare queste riflessioni
E da Benedetto sedicesimo
L'incontro con Benedetto sedicesimo un incontro intellettuale
Sì certamente anche personale ma
Un incontro intellettuale è un incontro che ha raccontato parecchio nella mia maturazione
Benedetto sedicesimo
Non si è rivolto a me
Mente
In senso impersonale hanno di tutti
Con la domanda
Lei crede in Dio
Non mi sono sentito rivolgere quella domanda
Mi ha fatto un altro che mi ha scosso come ho scorso molto di più di quella domanda perché è una domanda in tal modo dura
Si può rispondere
Con il mondo Silla BO
E ha fatto un una domanda un particolare
A me
Laico
Cresciuto con un'educazione
Filosofica faceva riferimento al liberalismo
Cresciuto con la nostra logica dell'America
Di questo fortunatissima nazione che nasce con limiti della società anzi della nazione della collina la città sulla collina
La domanda che mi sono sentito rivolgere questo ma come giustifichi tu laico
Tu liberale
Furono però occidentale come giustifiche tu i principi e i valori che i Consiglieri così fondamentali al punto di esserne orgoglioso e scrive nel mille tu carte
Come si è disposto a giustificare gli a confrontarmi con gli altri
Qual è il terreno su cui
Io credente ettolitri laico
Ci possiamo incontrare per salvaguardare questi principi questi valori senza i quali
Voi glielo riconosciamo che non ci sarebbe la nostra civiltà è una sfida
Da
La richiesta l'appello
Agli laici quelle che
Gregge sedicesimo chiamò la
Le minoranze creative in un celeberrimo discorso che fece nell'Aula del Senato cioè in un'Aula dove del Senato
Domande
Che mi hanno intrigato intellettualmente tanti Papi hanno mi hanno interessato anche tra quelli che durante la mia vita ho conosciuto sia pure da lontano ma
Pochi o nessuno come questo
Mi ha penetrato prima
E la consapevolezza intellettuale prima ancora della passione dell'emozione
E siccome non sono
Un arzillo professore di fisica dell'Università di Roma ma un vecchio professore di filosofia dirmi sia di Pisa
Ho pensato che a quelle domande del Papa bisognava rispondere
Io ho detto che mi devo confrontare
Non posso chiudere il dialogo perché è un problema per me
Se io oggi sono attaccato dal terrorismo fondamentalista islamico
Se io oggi è un cane se è un problema di integrare di far diventare i cittadini italiani
Non mi donne che hanno altra cultura e altre religione
Io devo pormi il problema del chi siamo
In che cosa crediamo
Qual è la mia identità il nostro identità perché altrimenti
Non so come difendermi nei confronti di chi mi attacca
E non sa nemmeno che cosa insegnare nei confronti di qua a comunque voi
Che io ho l'obbligo di integrare perché qui con me
Lavora con me condivide le sorti di questo Paese
Eletto
Mi domando e quindi
E qui non si può chiudere ci
Nelle vecchie gabbie
Io sono laico
E di queste cose
Non mi occupo e lascio fare ai
Credenti questa è una sfida che riguardano e la grandezza dal mio punto di vista la la cifra
Di questo Papa
E proprio in questa sfida sia che o perlomeno mi sono per la prima volta sentito coinvolto rivolto ai laici
E ha parlato sul loro stesso terreno ha citato e perfino i loro stessi editori
Nel testo della Conferenza poi mai
Se citata alla Università di Roma era discusso eccitato John Rawls
Papà che cito John Rawls
Ha molta impressione
Pensando che
Probabilmente un professore di Fisica e non l'avrebbe citato John Rawls perché non lo avrebbe conosciuto
Qui nasce
Qui nasce l'idea
E qui nasce
Quello che ha messo il piano storico quale una ovvietà e non riesco a darmi ragione del perché venga negata cioè la ovvietà del battesimo cristiane dell'Europa
La circostanza che noi abbiamo carte nazionali costituzionali e internazionale che sono scritte
In termini
Cristiani
Facilmente riconoscibili
Tradotto in un linguaggio un po'diverso ma facilmente riconoscibili
Ho cercato l'articolo uno della Costituzione italiana non è propriamente così non è propriamente così
Ma gli articoli della Costituzione americana gli articoli creazioni di pendenza americana persino decretazione
Gli articoli della i preamboli della dichiarazione
Francese dei diritti dell'uomo del cittadino sono scritti in termini Lucia tipicamente cristiani
Perché c'è il sopra tra i tanti un concetto
Che giustifica poi tutti i diritti
Di cui oggi noi godiamo di cui siamo orgogliosi ed è il concetto di persona
Questo concetto di persona
Non c'è in altre culture
C'è nella tradizione giudaico-cristiana
E lì si è persona sia e persone scelgo perché si è creato ad immagine quindi
Sì fondo perché si è persona creata Di Maio DDA sia dignità di per sé
Prima che intervenga lo Stato prima che si entri in una comunità
Prima che
La politica ci garantisca dei diritti sia e hanno dei diritti naturali e fondamentali per questa ragione questa cristianesimo
Ho la IC già o storicizzato ho passato al vaglio di tanta critica compreso quello illuministica ma questa è cristianesimo
E allora
La mia riflessione questo atto indirette questo fondamento questo nutrimento
A
Che tipicamente cristiano a questi concetti e questi principi fondamentali avremo tolto anche il fondamento delle nostre carte costituzionali saremmo allora in preda delle alture civiltà
E non invece nella fase di esportazione della mostra e saremo incapaci di difenderci o incapaci di insegnare alcunché
I liberali i questori i liberali
Terminologia complicata questo dei liberali perché uno viene sta qui dice liberale
C'è una
Come dire c'è una
Varianza semantica Scip uno
Barca lo c'era un no vani gli Stati Uniti dice liberale lo guardano come se fosse iscritto al Partito Democratico firme Obama
E servono invece ritorna di qua dice liberale lo trova che è un signore un conservatore collocato a destra e così via quindi c'è qualcosa che di strano in questa vicenda
E perciò volendo evitare la la
Terminologie la polemica politica mi sono rifatta la dottrina liberale e la dottrina liberale a dei padri
E ha una sua storia
Il principale il più nobile il primo perché eventuali si chiama aggiungo e poi segue Emanuele Kant e poi se in quel modo i padri della Costituzione americana
Quelli che scrivono esattamente il messaggio cristiano Dio ha creato l'individuo
Dotando libertà fondamentali diritti inalienabili
Quelli sono i padroni e se uno legge questo tocca vive e se uno legge quei padri
Trovo che quei pali la consapevolezza delle gamme
Tra la loro convinzione vecchie gli uomini sono dotati di libertà fondamentali e cioè la loro teoria dottrina liberale e
Il nutrimento cristiano di quella teoria per loro era fondamentale
Molti erano anticlericali
L'uomo che ce l'aveva con i pattisti
Egli voleva per fini escluse dallo Stato non siamo più povera l'uomo che scriveva da mettere sulla tolleranza voleva escludere i pattisti
E e ed inviate ai interessante Papi studiato è fuori dal consesso civile e politico
Perché mi
IPA piste gli atei minava un in maniera diversa secondo John Locke destra prospetto di colore ma
Illumina sul personaggio e minava o no il senso di lealtà che si deve avere nei confronti di questi diritti hanno altre realtà il pattista latino nessuna lealtà
Tra anticlericale molti erano dei listini
Certe persone da certamente un leghista molti errori razionalisti Emanuele cantiere qua certamente un razionalista ma tutti dicevano e tutti scrivevano che erano cristiani
Ritiene proprio quella distinzione che ho cercato di introdurre
Poi non sentire il richiamo della presenza di Dio
Credo che sia bellissimo all'esperienza della fede
Credo che sia bellissima
La immagino all'arrivo alla maniera di Manzoni Dio che a terra i suscita la presenza che ti si impone
A cui non può non rispondere
Ma credo che quella sia una iniziativa proprio divina di Dio forse c'è molta Agostini come questo che dico un po'di calvinismo ma
Questo è il cristiano per fede quello che crede e che avverte la presenza
E poi c'è un altro che forse è meno fortunato e che non ha questa dimensione che non ha questa presenza ma che tuttavia capisce l'importanza
Che questa presenza avuto nella storia e che cosa nella storia quella presenza prodotto cioè la cultura cristiana la questura di diritti tra culture e valori la coltura della dignità della rispetto dell'uguaglianza della parità
Della fratellanza dell'amore
Non c'era prima questo questo e la rivoluzione cristiana quella di cui tante Croce parla in termini enunciati
E allora
Ho detto ma anche per chi ha fatto e la distinzione che non non si sente credente in quel senso non può non apprezzare
Quel messaggio
Io mi sono guardato in giro e ho detto
Beh
I liberali oggi quel messaggio non lo comprendo non lo capisco recidono il re loro liberalismo dalla religione cristiana
Il risultato è che il liberalismo adottino fortemente in crisi si è trasformato nel relativismo nel fai da te
Nell'etica da supermercato
Io sono un gruppo il voglio fare questo io sono un altro gruppo voglio la poligamia io sono un gruppo un altro gruppo ancore voglio il matrimonio omosessuale io sono un e così via e così via
E noi oggi chiediamo di essere liberi aperti e democratici perché consentiamo
Multiculturali staticamente
Come i prodotti un supermercato a tutte queste note di convivere e pensiamo che l'unico compito nostro e noto
Che non si faccia una guerra attiva c'è di più
C'è un compito pedagogico c'è un conflitto nell'assieme tutti quanti con una identità
Caro D'Alema d'Europa sono anch'io convinto che un patrimonio di valori condivisi come sulla chiamato
Ma è un patrimonio che produce identità
è un patrimonio in quanto c'era una semplice aggregazione di tanti valori o è un patrimonio comune nel senso che ha una sua propria
Identità e fisionomia quell'ancora la differenza tra l'Europa e l'America e questo punto
Noi oggi ci sembra
Che per poter
Stare assieme abbiamo soltanto bisogno di minime regole di convivenza e di rispetto
E poi ciascuno pensi come crede
Ciascuno segue la propria cultura
Manca il senso della identità
Anzi noi abbiamo addirittura paura della identità
E abbiamo pongo delle idee di affermare un'identità in particolare una identità cristiana
Perché temiamo che un
Ci venga chiesto di difenderla
E siccome notoriamente siamo pacifisti
Siccome notoriamente siamo aperti sempre al dialogo noi
Ci rifiutiamo di difenderla non vorremmo trovarci mai a difenderla
E allora questo è per noi che e per evitare di diffonderla preferiamo nasconde
Preferiamo dimenticare del nostro passato
Non sapendo le tragedie a cui si va incontro
Lì
Lo dico all'onorevole D'Alema di cui
C'è un ammiratore della finezza intellettuale
Io l'onorevole D'Alema che ci siamo incontrati credo quarant'anni fa ancorché io sempre suo nonno e del suo padre siamo stati
Compagni di corso di studi filosofici appesa
Poi lui ha fatto una carriera brillantissima io sono invecchiato action quella rimasto con il costo della filosofia
No le glielo dico per evitare una
Una polemica che potrebbe sui modi d'essere
Sì speciosa che ci ci porterebbe al
Alla
Disputa quotidiana
Noi abbiamo bisogno di entità e abbiamo bisogno anche di coraggio
Dopodiché
O guardiamo che se non non affermiamo la nostra identità nuovi non integri uomo in nessun modo
Perché per integrare
E ancor più per dialogare usare un altro aggettivo verbo che ci è particolarmente caro a tutti perché tutti vogliamo sempre dialogare
Per dialogare bisogna che almeno
Ci riconosca accanto l'interlocutore con cui chiediamo noi stessi come interlocutori non possiamo dialogare con qualcuno premettendo
Io no no identità anzi io mi rifiuto di difendere la mia identità
O quanto bene ha detto Benedetto sedicesimo quando ha ricordato più volte
Che la vera guerra di civiltà semmai ci fuori ci sia una guerra di civiltà oggi in corso non è quella del cristianesimo
E l'Islam e tutto l'Islam giudaismo la della delle civiltà tra una forma di paganesimo e dire l'attivismo dell'occidente in cui non credo niente e sostenitori
Deve ogni giorno che credono in quello che dicono
La querela dato da fare come Regione tra chi afferma qualche cosa nel nostro Paese aperto morale chi fugge
Questo è
Dei diritti ti do la parola no no subito
Quindi quando mi si dice che l'Europa questo patrimonio comune
E per dimostrare almeno si aggiunge
Facciamo entrare la Turchia
Io io domando la facciamo entrare in che cosa
Al supermercato in moto sempre centrale in una banca in un'università in una piazza
Ma l'Europa è questa
Da integrazioni che ospitiamo nella giusta posizione multiculturale oppure un'identità
Che vuol dire essere europei anziché essere americani o asiatici o che altro che vuol dire
Ci sarà una differenza liriche il patriottismo costituzionale di Habermas
è fuggito
Voi evitare
Anche per ragioni sue
Tedesche vorrei evitare di affermare un'identità propria
Aver masse andato
Dire ma noi siamo cittadini mica dell'Europa noi siamo i cittadini
Di quel cosa uno che crede nella libertà nell'uguaglianza della parità e così via cioè un indistinto appunto nell'astratto
Non a caso ogni volta che si chiede ai cittadini i europei che cosa ne pensi dell'Europa
Dio non voglia li portiamo il quesito ad un referendum quelli ci dicono sempre di no perché non sanno bene che cosa sia che cosa serva
E i politici non solo gli italiani
Hanno ben cura di nascondere l'Europa ai cittadini
è una cosa
Di cui si sempre sempre dire che la cura tra cose più importanti
Fondamentali dobbiamo essere coperti della al tempo stesso da cosa di cui si parla meno e che si nasconde di più
Allora
Io
Intendo di affermare questa identica qui chiudo perché so che
Suscitato qualche polemica odio però fare un riferimento perché
L'onorevole D'Alema è venuto molto preparato e questo mi ha fatto molto piacere insomma un po'di invidia
Ed è ed ha portato il
Il discorso di avrei dovuto pensarci del Presidente eletto Obama enunciavo personaggi che ha compiti
E ha apprezzato il Presidente Obama come il suo messaggio europeo da cui si può ricoprire che D'Alema ha fatto la pace con Veltroni finalmente perché su quel
Solo Obama la pensa alla stessa maniera
Ma
Presidente D'Alema
Io non so quanti mesi o anni passeranno prima che
La sinistra europea abbia una forte delusione dal Presidente D'Alema e dal Presidente Obama
Perché temo che la costruzione di Obama che venne fatto in Europa e in Italia di particolare
C'è una costruzione edito logica
E che alla fine alla fine
Ho molto europeo
O c'è l'incerto molto intellettuale ossia molto colto o si molto multilaterale ma alla fine va a finire il Presidente Obama sarà il Presidente degli Stati Uniti d'America
C'è un manifesto in Italia con che
Ho letto poco rientrando dagli Stati Uniti c'è scritto il mondo cambia e il mio commento tra me e mi è stato sì forse il mondo cambia ma l'America no
E quindi ritengo che ci sarà una delusione però CRIF rifletta su questo punto sulla dice la differenza proprio perché sembra che
L'America di stia diventando europea che giungono a salvaguardia
Al dal diventare europea ma
Sì ci rifletta su questo punto
Quando si va a elezioni politiche qualunque
Candidato italiano o europeo cariche importanti
Fa un discorso
Che ha una premessa
La premessa
Sono laico
Qualunque candidato ad analoga carica americana
Fa un'altra premessa
Sono credenti
Obama l'ha detto
Poi Obama
Sì anche iscritto subito immediatamente ad una corte sono credente al prezzo di nessuno credente cristiano
Così è scritto subito ad una confessione religiosa
E poi si è scelto una chiesa a Washington dove tutte le settimane
Credo quindi che andrà
Non ho visto fare da nessun Presidente del Consiglio e non mi trascini per favore a parlare di Berlusconi non è questo il caso
Non lo fa nessuno qua perché
Perché questa cosa non accada nella differenza tra un Paese che ritiene di avere delle origini religiose salvati principi religiosi da difendere grazie ai quali
Mantiene diritti fortissimi evinto ebrea
è un Paese
Come il nostro
Il bello appena detto tollerante con tanto sole in cui siamo tutti d'accordo in cui si può entrare e uscire insomma può come al supermercato e in cui è poco perché questo si può fare si può non andare in chiesa si può non apprezzare il messaggio cristiano e così via
Lì la differenza
Allora mentre lei io capisco che c'è una differenza tra management lei auspica che un Obama che diventi molto più europeo
E io che vorrei è che ho con me dell'America come mia seconda patria preferita invece gli europei che diventassero un po'più americani
Non perché delle cose che vanno tantissimo meglio che da noi ma questo senso che nasce con quella nazione
Del popolo eletto della città sulla collina del dio creatore consigli ha questo senso lì non è ancora perduto e produce libertà
E produce democrazia da noi quando quel senso sinistro si è perduto
Abbiamo creato paganesimo e poi abbiamo creato fascismo nazismo comunismo antisemitismo e così via cose quel fortunatissimo Paese americani non ha avuto
Perché quel parco fortunatissimo Paese americano conserva ancora questo senso di un'identità cristiana che caratterizza tutta la sua storia
Le
Chiudo non vorrei dover scrive un altro rinvio perché dobbiamo chiamaci americani tutti quanti
Capisco che questo è complicato
Ringraziato
Gratian brevi e
Pregando onorevole Morri di pensare che non ho scritto un rigo polemico nello scritto che vi porterò con me che è un aggettivo insomma vedremo
Viene chiamato lei
Che condivido spesso ventidue viene dattilografo da giornalisti insomma quelli che popoli logiche seminare zizzania
No non non è un libro di quella natura erano rivolti di riflessione unico di studio se volete anche l'unico di
Con molta ambizione
L'eccessiva ambizione e Canonico l'ho colto bene io gli sono grato perché io ho capito l'impegno che ha messo nella lettura
La precisione Vittorio
Ho capito cioè
Egli ha perfettamente capito con condividesse in più o meno ma molto di più
Che a ha compiuto uno sforzo credo sincera genuino onesto intellettuale che io cercato di fare
Vi ringrazio faccia
Io ringrazio tutti voi naturalmente ringrazio ancora il cardinale Ruini e il Presidente D'Alema
Aggiungo che che per chi vorrà con proseguire il tour al seguito del Presidente Pera la prossima settimana e libero verrà presentato a Milano all'Università Cattolica grazie e buonasera
La
E quindi
Indicatori
Economie in ogni
Nonché in relazione
Missione infatti va bene