Intervista a Matteo Colaninno sulla Fiat, sulla crisi internazionale dell'economia e della finanza e sulle recenti dichiarazioni dell'amministratore delegato del Gruppo Fiat Sergio Marchionne

Matteo Colaninno ministro ombra del Partito Democratico Santa
Parliamo dei della FIAT è chiaro che questa crisi internazionale lo vediamo anche da quanto sta avvenendo e negli Stati Uniti con la General Motors
Inevitabilmente colpisce anche la più grande industriale italiana punto la FIAT ci sono state le dichiarazioni di Marchionne ieri
Secondo lei come si può uscire da questa situazione rischiamo nuovo caso Alitalia
Sì tutto va sottolineato e che oggi ci troviamo di fronte ad una crisi
Che
Cui purtroppo come dire che ci stiamo pur abituandoli possiamo pure convivendo con queste continue notizie drammatiche su queste economie che non sembra trovare il suo punto di minimo
Per rimbalzare
Chi si poteva mai immaginare di ascoltare chi leggere che addirittura Chrysler è vicina ad una procedura concorsuale
Che General Motors Ford che già da anni faticano
Incontrano grandi difficoltà che oggi si trovino addirittura
A sperare in un aiuto pubblico per
Evitare di essere cancellate dalla faccia della dell'economia mondiale America quindi siamo di fronte c'era un terremoto a un'onda sismica che purtroppo non si ferma non sembra Vestas
Se accompagniamo tutto questo anche con fenomeni naturalmente che portano alla concentrazione dei grandi gruppi
è evidente che un grande gruppo industriale
Che opera sul nel mondo e sui mercati mondiali l'auto come FIAT
Si comincia a porre a partire dai suoi vertici a partire dagli azionisti perché insomma ricordo anche che in questi giorni ha parlato pure rappresentante
Ben più alto della famiglia Agnelli John Elkann
E quindi è evidente che
Sul sul sul principale gruppo manifatturiero italiano comincino a coglie la circolare
Le ipotesi più diverse
Non dobbiamo nemmeno io dimenticare che in questi anni vertice FIAT gli azionisti
Il consiglio d'amministrazione a partire da Montezemolo Marchionne gli altri hanno compiuto un lavoro straordinario portando FIAT fuori da una crisi che sembrava
Invincibile oggi siamo di fronte ad altro siamo di fronte ad una crisi mondiale in cui il mercato dell'auto è in caduta verticale tutti sappiamo che il mercato dell'auto è uno dei pilastri su cui regge l'intera economia di un Paese
Di un sistema di Paesi e addirittura del mondo e quindi è inevitabile che ci si ponga vivai grande domanda quanti saranno e quanti riusciranno esseri player dell'auto nel mondo
Ci saranno fenomeni di concentrazione tutti con tutto
Questi fenomeni coinvolgeranno FIAT B
Di fronte a questa situazione è ovvio che le risposte
Possono anche essere affermative io
Lascio
Diciamo il commento prima di tutto a chi oggi gestisce FIAT a chi rappresenta diciamo l'azionista di riferimento dal mio punto di vista il problema dell'italianità prima che non esiste
Il fenomeno delle core della globalizzazione l'integrazione presuppone anche concentrazione fusioni grandi operazioni poi non tutte le grandi operazioni sono andata a buon fine
Dai
Chrysler
Ma grande fusione di qualche anno fa dei vinciamo del della fine degli anni Novanta all'inizio degli anni Duemila
Non è andata a buon fine tant'è che sono nuovamente separati oggi destini darne dei casi sono s'nettamente diversi dai dal mercato è una grande azienda che resiste rispetto a crisi Chrysler sembra essere vicino al fallimento quindi
Non credo che ci siano ricette o soprattutto che nessuno abbia la sfera di cristallo
Quindi secondo lei il modello americano comunque la soluzione che potrebbe essere quella adottata negli Stati Uniti
Potrà essere esportata anche da noi
Ma il tema degli aiuti di Stato tema assolutamente critico nel senso
Che
è una manovra che normalmente
L'economia di mercato
Dovrebbe come dire non avere nel cassetto e con la manovra straordinaria certamente porrà un grande problema di competizione
E di competizione impari nel senso che se
Le grandi corporation americane dell'auto avranno aiuti di Stato è indubbio che
Ci sarà un tema di competizione non alla pari con l'industria automobilistica europea anche quei italiana che fino a questo evento
Non sembrano godere diciamo di tutti questa ma di queste norme quindi ci sarà una competizione impari
Noi riusciamo ad come dire a
Ad andare incontro eventualmente a una manovra di questa natura
è difficile anche qui rispondere perché si aprirebbe un confronto anche tra Italia e resto d'Europa il nostro Bilancio la finanza pubblica italiana tutti sappiamo in condizioni assolutamente di fragilissimo equilibrio
Il nostro giudizio come Democratici che abbiamo espresso rispetto alle manovre anticrisi è noto è ben noto da
Presenta delle critiche a mio avviso non solo di parte ma in crisi che nel merito evidenziano le lacune gravi che questo decreto
Evidenzia quindi se ci troviamo di fronte ad una situazione in cui evidentemente ci sono azioni di Governi che si muovano più o meno apparentemente in solitudine e difficoltà di altre tra cui incluso il nostro
Che evidentemente queste cartucce difficilmente troveranno
L'industria tedesca dell'Autodesk abbiamo già visto come si è mossa anche rispetto
A un grande tema come polo dell'ambiente in cui
Apparentemente sembra che le grandi automobile di cilindrata over quattro mila
Tedesche inquilino addirittura meno
Dei mille duemila e tra italiani sono quindi siamo addirittura di fronte ai paradossi quindi si muovano i grandi interessi nazionali ed Europa sembra essere un po'il vaso di coccio tra i vasi di ferro