Sindacato dei cittadini

Sindacato dei cittadini i tuoi diritti sociali
Una trasmissione a cura del Progetto ceca il per la lotta alla povertà degli anziani che per l'informazione sui diritti sociali dei cittadini
Buongiorno alle dieci e dieci sempre sette siete sempre all'ascolto di radio radicale apriamo il notiziario curato dal Poggetto cioè che la di quest'oggi e cioè diamo questo sguardo panoramico alle principali notizie che nel corso della settimana sono apparse sui principali quotidiani riguardante in particolare i diritti dei cittadini e dei cittadini anziana la prima notizia riguarda il problema dell'indennità di disoccupazione che continua a seguire un iter abbastanza travagliato
Un duro colpo le casse dell'INPS è stato sferrato dalla Corte costituzionale infatti l'istituto di previdenza sarà costretto a rivalutare le indennità di disoccupazione ordinaria già corrisposte sulla base della legge centoquattordici del settantaquattro che ne fissa la misura di ottocento lire giornaliere
Secondo i giudici di Palazzo dalla Consulta l'articolo tredici di questa legge è illegittimo nella parte dove non prevede un meccanismo di adeguamento del valore monetario ivi indicato
Con questa decisione la Corte ha perciò aperto la strada ad una valanga di richieste volte a ottenere la rivalutazione della trattamento previdenziale percepito dai disoccupati involontari e cioè dalla generalità dei lavoratori fatta eccezione per determinate categorie come i dipendenti dell'industria
Per questi ultimi infatti la legge prevede una corresponsione di un'indennità speciale di disoccupazione legata alla retribuzione precedente con un tetto di seicento mila lire mensili rivalutabile scusate diamo e hanno secondo i giudici di Palazzo della Consulta & trattamento più favorevole concesse a queste categorie di lavoratori non è irrazionale si inserisce infatti in un sistema di misure legislative finalizzati a sollevare il settore dell'industria
In considerazione dell'inciucio dell'indiscutibile importanza che esso riveste nel sistema economico nazionale dalle conseguenze dei fenomeni di crisi cui è particolarmente esposto il discorso non cambia per i lavoratori agricoli a tempo del minato e per quelli dell'edilizia e di settori affini i motivi che invece hanno determinato la dichiarazione di incostituzionalità dell'articolo tredici della legge centoquattordici sono quindi ben altri ex si possono riassumere nell'incapacità dimostrata dal legislatore di assicurare i lavoratori in generale i mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di disoccupazione involontaria
Di qui il contrasto con l'articolo trentotto secondo comma della Costituzione
La norma censurata infatti da una parte fa consistere nella corresponsione di una somma di denaro quella apprestamento di mezzi adeguati alle esigenze di vita oggetto della tutela costituzionale dall'altra parte però non prevede di fu anche al fenomeno in atto della notevole diminuzione del potere d'acquisto della moneta una meccanismo diretto ad assicurare anche in prospettiva temporale l'adeguatezza dell'indennità e quindi del trattamento di discuterli disoccupazione involontaria
Peraltro la materia è stata di recente i disciplinata con il decreto numero ottantasei del ventuno marzo scorso secondo cui l'importo dell'indennità e fissato una misura percentuale della retribuzione
La nuova disciplina però rilevato la Corte non è retroattiva e perciò non si applica per il tempo precedente alla sua entrata in vigore
Tuttavia essa rappresenta un'ulteriore conferma dell'inadeguatezza dell'indennità così come era indicata l'articolo tredici della legge centoquattordici è proprio all'indomani di questa sentenza dalla Corte costituzionale
Di questa appunto dichiarazione di incostituzionalità si è posto il problema di come farsi riconoscere l'applicazione del della nuova della nuova normativa per identità disoccupazione sugli anni passati
Vediamo allora cosa è possibile fare
Bisogna innanzitutto affrettarsi ad interrompere il termine che è di cinque anni entro il quale si prescrive il diritto alla rivaluti azione dell'indennità per far questo è sufficiente inviare all'INPS una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno
Con la quale si chiede in base appunto alla sentenza della Corte costituzionale l'adeguamento delle somme percepite a titolo di indennità negli ultimi cinque anni la lettera vale a come vale come atto di costituzione in mora dell'Istituto previdenziale in alternativa alla lettera o comunque successivamente ad essa l'interessato ha la possibilità di rivolgersi direttamente al giudice del lavoro per ottenere il rammento degli importi corrispondenti alla rivalutazione monetaria dell'indennità anche il ricorso infatti interrompe la prescrizione ed apre la strada ad una determinazione giudiziale della misura dell'adeguamento
Sarà il giudice cioè a stabilire in via equitativa a quanto ammonta la rivalutazione monetaria è ovvio che se il legislatore dovesse intervenire tempestivamente il ricorso alla magistratura diventerebbe superfluo Linz infatti sarebbe in questo caso tenuto a liquidare nella misura indicata per legge importi richiesti dagli aventi diritto ma se il Parlamento TAR bassi o addirittura omette se di intervenire
L'unica strada percorribile dai disoccupati involontari resterebbe proprio il ricorso al giudice del lavoro
Continuiamo il nostro notiziario con un'altra importante sentenza della Corte costituzionale la corte come hanno segnalato anche alcuni giornali questa settimana ha fatto cadere l'obbligo della donna che vuole continuare a lavorare dopo i cinquantacinque anni
Di esprimere la propria scelta almeno tre mesi prima di aver compiuto questa età con questa sentenza depositata in cancelleria il ventisette aprile
La Corte ha riconosciuto alla donna il diritto di lavorare sino agli stessi limiti di età previsti per l'uomo senza essere tenuta a manifestare uno sezione preventiva i giudici di Palazzo della Consulta hanno quindi cancellato l'articolo della legge numero novecentotré del settantasette sulla parità di trattamento dei sessi in materia di lavoro nella parte di cui tale opzione imponeva contemporaneamente però hanno tenuto a precisare che resta fermo che la donna matura il diritto alla pensione al compimento del cinquantacinquesimo anno di età in base alla norma decaduta
Accadeva che la lavoratrice che non esprimeva l'intenzione di continuare a lavorare si vedeva automaticamente risolvere il rapporto di lavoro al compimento dei chip quattro cinque anni dieta varie autorità giudiziarie tra le quali la Cassazione avevano tra l'altro fatto rilevare che non essendo tale obbligo previsto per l'uomo
Veniva operata una ingiustificata discriminazione i giudici di Palazzo Della consulta sono stati d'accordo e hanno ribadito nella sentenza innanzitutto che letta lavorativa deve essere uguale per la donna e per l'uomo e che non sono mi sibili condizioni discriminanti in secondo luogo che il fatto che resta fermo il diritto della donna a conseguire la pensione al cinquantacinquesimo anno di età non contrasta con il fondamentale principio di parità il quale non esco rude speciali profili dettati dalla stessa posizione della lavoratrice che meritano particolare regolamentazione ed in ultima analisi che la prova
Protrazione dell'età lavorativa consente anche alla donna di conseguire i relativi vantaggi per esempio gli aumenti retributivi ai conseguenti aumenti
Della pensione nelle motivazioni della decisione la Corte ha tra l'altro affermato richiamando concetti espressi
In precedenti pronunce che l'evoluzione delle situazioni verificatesi nel campo del lavoro della previdenza e dell'assistenza non che ricordiamo gli effetti del diritto di famiglia
Per effetto dalla riforma del settantacinque hanno fatto venire meno le ragioni giustificatrice della differenza di trattamento ai fini della stabilità del rapporto
Di lavoro
Restiamo sempre in tema di sentenze della Corte costituzionale sei lavoratore si ammala durante le ferie la malattia sospende il periodo feriale le perciò il lavoratore non perde alcun giorno con questa decisione la Corte costituzionale ha eliminato una restrizione che molte volte era stata giudicata equa dalla Corte di Cassazione
Infatti finora si era valutata la malattia periodo di ferie come perdita effettiva dei giovani di ferie in questo senso più volte si era espressa la Suprema Corte di Cassazione a partire dalle sezioni unite nel marzo ottantadue chiave
L'hanno con la loro decisione influenzato anche le sentenze successive in sostanza si tendeva a dimostrare che la malattia so
Tra durante il periodo feriale non sospende il colosso del periodo spesso essendo il congedo caratterizzato dall'assenza di qualsiasi pretesa
Tranne che di quella retributiva verso il datore di lavoro ed essendo verso i lavoratori a dover sopportare il rischio di un eventuale malattia insorta durante il congedo spesso al contrario se la malattia sorge prima del periodo feriale sei Doni a bloccare la richiesta di ferie che inizierà quindi a decorrere senza perdite alcuna per i lavoratori dopo il termine dalla malattia
Questa la situazione prima del pronunciamento della Corte costituzionale che come dicevamo ha spazzato via questa interpretazione da stabilito che il lavoratore sospende le ferie in caso di malattia chi dunque ad esempio prende le ferie dal primo al trenta agosto e si ammala dal diciannove al ventiquattro ha diritto a proseguire il suo periodo di ferie di sei giorni dal trentuno agosto al cinque settembre per poter fruire dell'intero periodo di ferie annuali
La corte anche Rivi rilevato che ora la materia ha bisogno di una disciplina legislativa che detti in dettaglio le norme di attuazione del principio eventualmente anche con i soli interventi della contrattazione collettiva
Ma in concreto che cosa succede ora è cosa deve fare il lavoratore che si ammala durante il periodo di ferie
Bene i lavoratori deve dare tempestiva comunicazione della malattia in azienda permettendo entro due giorni la relativo certificato medico dal momento in cui è regolarmente certificata la malattia il periodo di ferie viene bloccato il suo speso
Poiché ammalati lavoratore deve rispettare le condizioni legate a tale stato e quindi deve rispettare le due fasce giornaliere di reperibilità e cioè dalle dieci alle dodici e dalle diciassette alle diciannove per per poter permettere i dovuti controlli pubblici
Se la malattia cessa dopo il termine delle ferie programmate il lavoratore deve ripresentarsi a lavoro e solo dopo potrà programmare con il datore di lavoro un altro periodo di ferie per recuperare i giorni di malattia caduti nel periodo se invece la malattia cessa prima del termine delle ferie i lavoratori autorizzata a proseguire le ferie fino al termine poi Amato
In ogni caso valgono gli accordi tra le parti lavoratori datori di lavoro possono accordarsi in qualsiasi modo resta però ancora un ultimo punto in sospeso
La decisione della Corte costituzionale vanno infatti infatti un'efficacia retroattiva dal momento che cancella una norma di legge dichiarata illegittima come se essa non fosse mai esistita
Il cammino a ritroso nel tempo allora vale fino al termine di prescrizione cosa succede per gli anni passati un lavoratore che ad esempio due anni fa ha perso dieci giorni di ferie per malattia diritto a farsi riconoscere questi dieci giorni di malattia
Sessili chi eventualmente glieli può pagare in quale forma è solo sotto forma di De Mita sostitutiva delle ferie via S. Singing se beve a sua volta a pagare l'indennità di malattia solo tutti i quesiti non ancora risolte da questa sentenza della Corte costituzionale
E su cui si attende un chiarimento diseducativo
Ancora importanti sentenze della corte in materia previdenziale possono chiedere all'INPS l'assegno di invalidità ovvero la pensione di in inabilità anche gli assicurati che abbiano compiuto l'età per il pensionamento di vecchiaia
Cinquantacinque anni per le donne e sessanta per gli uomini nel caso di lavoratori dipendenti sessanta anni per le donne e sessantacinque per gli uomini nel caso si tratti di lavoratori autonomi è quanto ha stabilito la Corte costituzionale con una recente se intensa che ha dichiarato illegittimo l'articolo tre della legge duecentoventidue del mille novecento ottantaquattro vediamo di che si tratta questo articolo tre della legge duecentoventidue stabilisce che l'assegno di invalidità e la pensione di inabilità non possono essere liquidati agli iscritti nell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e nelle gestioni dei lavoratori autonomi che presentano la domanda successiva al compimento dell'età pensionabile a questo punto è evidente che possono chiedere le prestazioni pensionistiche citate tutti gli assicurati indipendentemente dall'età raggiunta al momento della presentazione della domanda
Vale la pena di precisare che le prestazioni pensionistiche di cui stiamo parlando non hanno nulla a che vedere con l'assegno di invalidità erogato dalla Prefettura o con la pensione sociale che potrebbe ska Turi Rep dall'assegno e necessario ricordiamo che interessati abbiano determinati requisiti rientri qui requisiti
Per la pensione di invalidità si tratta di avere una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo per quella di inabilità bisogna trovarsi nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa per entrambi i tipi di prestazione gli interessati devono poter far valere cinque anni di contribuzione complessivamente versata di cui almeno tre nei cinque precedenti la data della domanda
In conclusione allora quanti hanno chiesto l'assegno di invalidità o la pensione di inabilità dopo il compimento dell'età per il pensionamento o di vecchiaia ed hanno ricevuto una risposta negativa alla domanda possono adesso chiedere che quest'ultima venga riesaminata
E se ricorrono i requisiti potranno allora ottenere la pensione che in passato non hanno avuto
Sono state numerose in questa settimana
Le sentenze della Corte costituzionale e infatti proseguiamo a dare notizia con una sentenza che riguarda la giunta di famiglia i vecchi assegni familiari anche i figliastri dei dipendenti statali hanno diritto al aggiunta di famiglia se il reddito familiare lo consente lo ha stabilito appunto la Corte costituzionale con la sentenza numero c'centottantuno cancellando dall'ordinamento previdenziale una inaccettabile discriminazione nei confronti degli statali
Il caso era stato sollevato da un avvocato vice avvocato dello Stato il quale aveva chiesto alla Direzione provinciale del tesoro di Roma
Il diritto a percepire la Giunta di famiglia che lo ricordiamo dal primo gennaio ottantotto si chiama assegno perde il nucleo familiare
Aveva chiesto il riconoscimento per il figliastro convivente è a carico e il figliastro era nato dal precedente matrimonio del coniuge ed era affidato alla madre nella sentenza di divorzio
Gli uffici di Roma avevano negato la prestazione facendo presente che la legge settecentoventidue del mille novecentoquarantacinque attribuisce la Giunta solo se il ragazzo è ottavo di padre
Il tribunale amministrativo del Lazio presso cui ha ricorso l'interessato ha sollevato questioni di legittimità costituzionale della restrizione e i giudici di Palazzo della Consulta si sono trovati d'accordo anche perché per i figliastri gli assegni familiari vengono riconosciuti in favore dei lavoratori del settore privato la diversità delle due normative poneva quindi una disparità di trattamento fra il lavoratore dipendente pubblico e quello privato che si Romano in una identica condizione di avere nella propria famiglia conviventi e quindi a carico i figli del coniuge nati da precedenti matrimoni
Questa disparità di trattamento potrebbe anche essere il giusta solo se si ritenga che le innegabili distinzioni che esistono fra il rapporto di impiego pubblico e quello privato diano luogo ad una diversità di condizione dei soggetti
Ma la corte pur riconoscendo la diversità di natura dei diversi dei due diversi rapporti di lavoro ha negato che essa possa avere anche riflessi sull'aggiunta di famiglia
Ne è una conferma il fatto che dal mille novecentottantatré in poi il legislatore ha adottato una normativa congiunta è secondo parametri sostanzialmente identici
Non c'è perciò alcuna razionale giustificazione alle restrizioni adottate solo per i dipendenti e i pensionati statali
La corte ha affermato testualmente che gli obblighi che incombono su entrambi i coniugi verso da famiglia ai sensi dell'articolo centoquarantatré del vigente Codice civile non possono non comprendere anche i figli nati dal precedente matrimonio di un coniuge
Ove questi ne sia affidatario è sempre che l'altro genitore non provveda condizioni queste la cui sussistenza dovrà essere accertata dalla amministra io ne o dal giudice di merito costituendo esso il presupposto di legge perché sorga il diritto a percepire la Giunta di famiglia
Chiusa questa pagina riguardante le parecchie sentenza dalla Corte costituzionale continuiamo con le altre notizie parliamo di detraibilità per le spese mediche da quest'anno infatti aumenta l'importo che si potrà detrarre dal reddito per le spese mediche non interamente deducibili il nuovo Testo unico ha introdotto una importante novità nel calcolo del limite di in detraibilità delle spese mediche generiche portando al cinque per cento del re di toh il limite valido per tutti oltre il quale per la parte che le superano le spese sostenute sono deducibili il decreto cinquecentonovantasette del mille novecentosettanta tre stabiliva infatti che erano deducibili dal reddito le spese mediche generiche che superavano il cinque per cento del reddito complessivo per i redditi fino a quindici milioni
Per i redditi più alti il limite di indetraibilità saliva al dieci per cento la nuova disposizione agevola o via mente i redditi medio-alti ed anche in questo caso il contribuente potrà usufruirne a decorrere dalla prossima dichiarazione il vantaggio evidente se prendiamo per esempio uno reddito complessivo di trenta milioni sempre all'o di esempio delle spese sostenute in due milioni di lire il limite di indeducibilità in base al vecchio decreto
Era di tre milioni e quindi non si poteva detrarre nulla con il nuovo Testo unico in questo caso il limite scenderebbe a un milione e mezzo e quindi sarebbe possibile detrarre cinquecento mila lire un'altra novità contenuta nel Testo Unico consiste nel fatto che vengono considerate a carico del contribuente quindi sono detraibili anche le spese mediche rimborsate per effetto di premi di assicurazione pagati
Ma non deducibili dal reddito oppure che pure essendo pagati da altri ad esempio dal datore di lavoro hanno concorso alla formazione del reddito imponibile
Una scadenza da ricordare tende quella del trenta maggio prossimo termine into in cui scade la data fissata appello poterlo usufruire della condono
Per indebite percezioni di prestazioni pensionistiche la legge quarantotto prevede al comma quindicesimo della articolo quattro le modalità secondo le quali chi ha percepito indebitamente la pensione sociale oppure l'integrazione al tatto tom minimo o non ha dichiarato al proprio datore di lavoro con la sua condizione di pensionato può mettersi in regola il mettersi in regola significa che pagando
Entro questa data la somma indebitamente percepite non si è soggetti a alcuna forma di sanzione ricordiamo
Che di norma chi deve restituire una somma indebitamente percepito e anche costretto dalla legge a pagare una somma ulteriore pari a quella della pensione sociale per esempio come multa per l'indebita percezione tutto questo ripeto non avviene se il pagamento della percezione non dovuta avviene entro il trenta maggio fossimo
Parliamo di governo che da questa settimana ai suoi pieni poteri una nota è stata diffusa dal segreteria generale del UIL sindacato dei cittadini
Risolta c'è la crisi di governo dice la UIL è giunta l'ora di mettersi al lavoro per colmare i ritardi accumulati il governo dell'economia attende risposte precise come dimostrano i problemi che nel corso di questi mesi si sono incancreniti
Dopo la prima fase di contatti nel corso delle consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo sì e ora in procinto di passare ad un confronto più serrato con il Presidente del Consiglio ma il dialogo che si sta per riaprire non deve servire solo o per stilare un elenco delle cose da fare e dei problemi da affrontare è un rito stanco che la gente non solo non capirebbe ma rifiuterebbe al contrario il confronto deve servire per individuare percorsi e soluzioni che il governo intende of rivera in modo concreto ai principali interrogativi dei lavoratori e dei sindacati la UIL sia più volte indicati in primo luogo il lavoro e Mezzogiorno la crisi della siderurgia può avere contraccolpi disastri Rosi su un tessuto economico e sociale già fortemente sfilacciato si tratta di definire il ruolo strategico delle partecipazioni statali
è una politica industriale che in che indichi il contributo che può venire dalle imprese private in particolare dei processi di reindustrializzazione
C'è un'emergenza occupazionale che va affrontata facendo ricorso a logiche di sviluppo che negli ultimi tempi sono mancate
C'è il problema della tangente fiscale che lavoratori dipendenti pagano allo Stato accentuando l'iniquità di un sistema che va al più presto sanata a questo punto occorre uscire dal vago e dal presidente del Consiglio attendiamo gli ostriche are e precise sappiamo che i problemi sono gravi ma proprio tale gravità deve sollecitare il sindacato a un nuovo protagonismo a una uova capacità di iniziativa i fatti la manifestazione delle donne quella dei pensionati lo sciopero generale del venticinque novembre dimostrano che quando c'è capacità di iniziativa c'è anche capacità di aggregazione
Il sindacato perciò senza timori deve saper affrontare la navigazione in mare aperto e senza freni psicologici deve essere in grado do di affrontare tutti i livelli di confronto che la gravità dei problemi la complessità delle soluzioni impongono era questo il comunicato della UIL
Concludiamo il notiziario di quest'oggi il comma due notizie Brevi che riguardano in particolare i cittadini di Roma sono due anticipazioni sulla tema della trasmissione
Di lunedì prossimo che curerà il Progetto
La prima riguarda il bando per la partecipazione ai soggiorni estivi organizzati dal Comune di Roma per anziani una notizia
Di cui avevamo già parlato tempo addietro senza però avere ancora il bando non ancora pubblicato questo bando è stato pubblicato affisso nelle sedi circoscrizionali e ne daremo informa c Ome più dettagliata nel corso della trasmissione di lunedì anche se ci preme ricordare che la scadenza fissata è quella del quattro maggio cioè non ci sono pochissimi giorni per poter fare richiesta di partecipazione
E proprio in base a questa constatazione che il progetto a inviato una telegramma l'assessorato dei Servizi sociali del Comune di Roma in cui rilevando come molti anziani romani sono disinformati sulla questa prossima scadenza si chiede per evitare sperequazioni e non partecipazione riscontrate già denunciate dalla UIL sindacato dei cittadini negli scorsi anni una proroga della termine e soprattutto una campagna informativa efficace chiede altresì pubblicazione degli elenchi dei partecipanti per riscontrare la partecipazione prioritaria di pensionate pensionati sociali e comunque cittadini più emarginati
E infine è stato pubblicato il bando di bando pubblico per l'assegnazione di due mila alloggi di case popolari l'assegnazione al assegnazione possono partecipare gli sfrattati le giovani coppie gli anziani portatori di handicap i coabitanti sovraffollati in case popolari
Per avere ulteriori informazioni su questo bando e per presentare le domande che vi ricordo scadono il trenta maggio alle ore dodici invitiamo i nostri ascoltatori a rivolgersi alle sedi del mio
Iat di Roma in particolare via dei quattro Cantoni numero non dove dalle sedici e trenta alle diciotto e trenta di tutti i giorni tranne il lunedì il sabato con questo è tutto lasciamo la linea al notiziario flash risentirci
Abbiamo trasmesso sindacato dei cittadini i tuoi diritti sociali una trasmissione a cura del Progetto c'è crei il per la lotta alla povertà degli anziani e per l'informazione sui diritti sociali dei cittadini