Memoria: dalle testimonianze dirette al Museo della Shoah

Signor Presidente canone imputati
Presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche
Un saluto l'ambasciatore di Israele a tutte le autorità presenti
Io di solito
Non usa leggere discorsi ma questa volta ho immaginato che invece fosse importante per me mettere
Sulla carta quelle che sono
I valori della partecipazione della mia istituzione miei personali a questo museo
E quindi
Il saluto di oggi ore per lo con due ricordi legati a due luoghi della mia memoria
O ancora imprese veramente la sensazione di oppressione il silenzio lancinante di Birkenau il cancello i binari la costruzione di mattoni e le baracche di uno dei più terribili luoghi del terrore nazista
E tutto questo ascoltando un racconto
Quello di un Virgilio di eccezione uno dei più grandi esperti della Shoah italiana Marcello Pezzetti che voglio salutare sono felice che quel racconto si tradurrà in qualcosa di più di Stato
La memoria
La memoria bisogno delle parole perché la memoria affonda nel passato ma deve parlare al presente soprattutto al futuro
Il secondo ricordo
Guarda caso qualcosa che forse anche lontano dalla memoria ma che ci servirà qui a Roma come è servito ovunque la modernità dello Yad Vashem a Gerusalemme
In queste due occasioni ho rafforzato in me l'idea di quanto sia importante organizzare e costruire la memoria
Mi è venuto in mente il grande archivio on line della Shoah visual Ristori Foundation che ha voluto Steven Spielberg
E oggi voglio ricordare il museo ebraico ero Kausman male il monumento in memoria degli ebrei ore europei uccisi dal nazismo a Berlino quest'ultimo costruito significa praticamente quando l'ho visto proprio vicino al Parlamento
E penso al grande museo che aprirà nel due mila undici nel ghetto ebraico di Varsavia la memoria ha dunque bisogno di luoghi si certo la memoria abbisogna di essere spiegata si certo compresa sì
Ecco perché la Regione Lazio sarà componente attiva accanto la comunità ebraica romana e al comune a tutte le istituzioni la Fondazione del Museo della Shoah sarà accanto al Presidente Pase ma non Presidente della Comunità pacifici a tutta la comunità
Le istituzioni con un grande vuoto inaccettabile per una città come Roma e danno un segnale forte si uniscono per creare nella capitale un museo dedicato l'olocausto e qui oggi dobbiamo tutti ringraziare l'allora Sindaco Walter Veltroni
Per l'intuizione l'impulso la voglia il desiderio qualcosa che è andato al di là del
Del Sindaco di una città ma di qualcuno che è sceso anche lui insieme viaggi con i ragazzi
Nell'inferno dell'Olocausto
Anche Roma dunque farà parte fra parte di quel grande di quella grande Rete nella società della comunicazione che ha bisogno però di luoghi fisici Berlino Gerusalemme Varsavia
Quella grande rette dunque della memoria sono convinto grazie al contribuito tutti tutti
Che la costruiremo perché il Museo di Roma avrà la stessa carica emotiva di Yad Vashem la stessa moderna capacità di spiegare raccontare attraverso le indagini le testimonianze raccolte è una interattività profonde con chi la visita
Credo che questo sia anche il senso più profondo della giornata che oggi osserviamo in cui l'accoglimento si fa al momento pubblico come quello di oggi e che sta accadendo in tutte le parti d'Italia d'Europa
E che viene vissuto dunque come la memoria che svolge un'altra funzione
Non solo quella del ricordo la
Funzione della convivenza civile della convivenza sociale della convivenza culturale di quella convivenza
Che venne meno
In quegli anni diventa impegno per il futuro
Un impegno con le istituzioni non possono sottrarsi per costruire con concretezza la memoria solo se questa memoria avrà un riverbero nella nostra coscienza individuale e collettiva questa giornata avrà un senso in futuro
Il ventisette gennaio non deve essere una commemorazione dovuta qualcosa che è consegnato al passato uno sterminio orribile atroce che riguarda però un tempo ormai lontano e inoltre un determinato gruppo di persone
Gli ebrei e tutti gli altri che furono perseguitati dal nazismo e uccisi nella Carta no
In questo modo avremmo un ricordo ossi ficcato
Se comprendere impossibile conoscere necessario ammoniva Primo levi
è un argomento delicato quando si parla dello Shoah tante volte mi sono confrontato
Con molte persone che avevano vissuto quell'esperienza perché conoscere significa anche spiegare razionalizzare e davvero non c'è nulla di razionale nei campi di sterminio
Questo è l'ostacolo direi forse il paradosso lo sgomento che assalito tutti quelli che hanno scritto della Shoah
L'impossibilità di dire l'indicibile eppure proprio con questa difficoltà che dovremo confrontarci e ancor più di oggi che le testimonianze dirette sono inevitabilmente molto di meno e domani quando non ce ne saranno più
Senza un forte fondamento di conoscenza la memoria della Shoah rischia di svuotarsi proprio per il suo carattere sinistro mostruoso rischia di perdere concretezza storica
Il vero scandalo morale umano ciò che rende lascia davvero unica e proprio che quell'errore così assoluto è avvenuto che l'impensabile sia stato pensato pianificato e messo in atto è un dato e nella storia
Il nostro compito proprio quello di ricordare far capire che quelle idee e poi quegli atti demoni ACI hanno camminato su gambe però assolutamente umane
E avvenuta nell'Europa della civiltà millenaria come ricordava il Presidente della Camera dei deputati nella Germania di Beethoven diete calante nella patria della musica e della filosofia e guarda caso dove erano tanti gli ebrei
Che l'avevano studiata la replicava la custodiva no
Far conoscere il nostro compito per far venire a memoria e mettere dunque in luce quali dinamiche anche banalmente umane abbiano permesso il realizzarsi di un male così estremo inumano
C'è stata una burocrazia della Shoah un'Amministrazione della Shoah una tecnologia della Shoah un'industria della Shoah
E dietro tutto ciò c'erano uomini
Erano uomini a far correre i treni che portavano dal Fritz Dachau e Mauthausen
Le persone e penso ritornando sempre a Primo levi alle riflessioni sulla zona grigia quell'insieme di collaborazione complicità o semplicemente indifferenza e silenzi che accanto alla responsabilità le accolte ha permesso la Shoah
è una questione che riguarda direttamente noi noi italiani
La storia di questo Paese il ruolo che il fascismo la Repubblica sociale hanno avuto nella persecuzione antiebraica in Italia
Bisognerebbe ricordarlo con forza e con le debite atti terminazione quando si propongono leggi che equiparano tutti i combattenti della seguendo Seconda guerra mondiale militari partigiani e repubblichini
Va ricordato che proprio Primo levi fu catturato dalla milizia fascista
Fondata sul solide basi de di conoscenza lascio la può davvero diventare netta fora nera
Come le mura che ho visto nel Progetto ma illuminante di ogni forma persecutoria
E in questo senso la memoria può essere un discorso di assoluto valore spirituale sul percorso della nostra civiltà nazionale quanto internazionale
Può essere discorso riflessione sulla democrazia nel suo senso più alto come sistema che pone al centro la persona umana e la sua irriducibile dignità
Di questa coscienza purtroppo oggi abbiamo bisogno si vedono affiorare nuove forme di razzismo di discriminazione
E di revisionismo storico si registrano episodi gravi si avverte un rumore di fondo che alle volte diventa anche esplicito
Una strisciante fastidio per la diversità
E allora ricordiamoci come spiegava Bau ma anche il secolare antisemitismo che avvelenato l'Europa nasce proprio dall'ostilità verso la diversità ebraica
Si parla molto di identità nel discorso pubblico dei nostri giorni identità un valore positivo e giusto riconoscersi nella propria storia mare il proprio percorso quello delle generazioni passate che ci ha portato a essere quelli che siamo
Ma stiamo attenti a non al mare queste identità
Hanno viverla come un monolite rispetto al quale ogni diversità appaia una minaccia e un potenziale nemico perché lì che risiede il razzismo e quindi è tornato in mente una frase che mi aveva colpito quando tanti anni fa
Le Silvia diario di Anna franca dice una cosa che riguardava la mia storia la mia comunità quella cattolica cristiana nella quale cliché crescevano e lei diceva se un cristiano compie una cattiva azione la responsabile soltanto sua
Se un ebreo compie una cattiva azione la colpa ricade su tutti gli ebrei
Questo meccanismo mentale purtroppo lo vedo ancora presente nella nostra società può avere un bersaglio una volta i rom i musulmani i diversi gli ebrei
Sì sempre qualcosa che a me ricorderà la lotta verso la diversità e l'ho vista anche nascosta dietro alcuni giudizi sul conflitto israelo palestinese
Ed è davvero intollerabile ripugnante come quell'osceno accostamento tra svastica re stella di Davide
Che abbiamo purtroppo visto anche qui da noi in Italia
Come le scritte antisemite che sono comparse sui muri e sulle saracinesche dei negozi di Roma nei giorni scorsi gli aguzzini dei campi di sterminio erano convinti che di quell'orrore che stavano compiendo non c'è sarebbe stata memoria
Perché nessuno avrebbe creduto i sopravvissuti quando ve ne fossero stati
Ecco l'incubo ricorrente di chi era scampato I Lager era proprio questo di non essere creduto
Dobbiamo ricordare e concludendo raccontare non stancarsi mai di raccontare scrivere come ho scritto oggi io spiegare
Parlare
Perché davvero come dice il titolo di un libro di testimonianze di riflessioni sulla Shoah nella nostra condizione la vendetta il racconto
Lo dobbiamo a chi ha patito il Lagatta i milioni di morti ma credo che lo dobbiamo anche a noi stessi i nostri figli credo davvero che con la realizzazione del museo della Shoah
Abbiamo colmato un vuoto la millenaria Comunità ebraica di Roma fa parte dell'identità della nostra città e la persecuzione antiebraica inserto una ferita indelebile
Il sedici ottobre del mille novecentoquarantatré e nella coscienza di questa città come le Fosse Ardeatine
Ma il valore l'importanza del museo della Shoah non è solo questo
è importante anzi necessario che la memoria abbia una casa
Dove quella storia mostruosa e concreta possa essere ogni giorno conosciuta un luogo che viva nella memoria del lascito umano delle vittime persone vera in carne ed ossa
Con una loro vita e una loro storia che la Gare voleva annientare persone con un nome quei nomi che saranno incise sulle mura nere del museo
Grazie
Grazie
Grazie a Piero Marrazzo prende la parola il presidente dalla Provincia Nicola Zingaretti
Ringrazio
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini
Per aver promosso questo appuntamento
Che dobbiamo vivere non solo come occasione di ricordo e di come Morazzone
Ma come un'opportunità per riflettere insieme sul significato del nostro impegno per la memoria
Sono iniziative sulle iniziative e le azioni che promuoveremmo
Sugli obiettivi che ci proponiamo e sui valori che condividiamo
Credo del resto che compito delle istituzioni sia a far sì che questa giornata
Non diventi una celebrazione formale o peggio burocratica monumento di ricerca collettiva di approfondimento che valorizzi e faccia vivere quello straordinario patrimonio che la nostra storia
Quello che dobbiamo evitare è insomma il rischio della ritualità degli anniversari e delle scadenze quella monumentali Zazie ione della memoria che in realtà e fuga dalla memoria stessa
Non abbiamo scelto di istituzionalizzare la memoria in un giorno cioè per lavarci la coscienza negli altri trecentosessantaquattro
Noi oggi accendiamo una luce ma questa luce deve restare accesa ogni giorno nell'agire e nella coerenza delle nostre azioni
Ed è qui sto forse il senso più profondo dell'impegno di dare vita insieme al Museo della Shoah
Dare vita ha un impegno collettivo e a qualcosa che impegna nel tempo e nel quotidiano e che nel tempo si sviluppi la sua missione di tramandare un monito è un messaggio
Sono passati ormai i sessantaquattro anni dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz
La generazione dei testimoni ha fatto moltissimo ha lottato in quei tempi tragici e anche dopo contro il silenzio e i rischi di revisionismo storico
Ora tocca a noi raccogliere il messaggio delle loro esperienze individuali basse per accrescere la nostra capacità di raccontare con parole nuove nuovi strumenti la storia della Shoah
Con particolare attenzione per chi è nato a decenni di distanza da quegli eventi
Ora cioè
Tocca a noi fare certo per loro per le vittime per i colpiti ai quali va con umiltà il nostro commosso pensiero ma anche lo diceva il Presidente Marrazzo mi verrebbe da dire soprattutto per noi
Per noi le generazioni future perché ne abbiamo un grande bisogno per orientarci nel presente e nel futuro perché la Shoah e l'umiliazione dell'uomo e la morte della libertà ed è la democrazia
Signor Presidente questa mattina
Abbiamo presentato un documentario inedito in Italia realizzato dagli storici anello la famiglia che sconfisse Hitler incredibile appassionante commovente storia di una famiglia sopravvissuta al ghetto di Varsavia
E lo abbiamo fatto di fronte a un cinema gremito di ragazze e ragazzi molti provenienti da centri di formazione professionale della Provincia di Roma che forse nella loro vita per la prima volta erano venuti a contatto con un atto in con un documento storico
Beh
La proiezione i volti commossi impensierito i il silenzio di quella sarda
Sono stati per me l'ennesima conferma della necessità di un impegno affinché anche il nascente museo della Shoah sia caratterizzato da una ricca offerta di progetti rivolti I giovani alle scuole
è un forte impulso alla didattica e alla formazione continua
Non un museo un monumento ma un museo come luogo di lavoro ricco di materiali e documentazioni collegato ad altri musei centri di ricerca che ormai costituiscono una rete diffusa in molte capitali del mondo
Un museo che svolga una funzione importante per Roma e per la cultura italiana
Penso infatti che siete vicini decidiamo di costruire un museo nazionale della Shoah a Roma non possiamo che immaginarlo innanzitutto come un luogo di indagine e di conoscenza del nostro territorio del nostro Paese dell'Europa
Una storia incisa nella vita di migliaia di nostri concittadini
Una storia segnata prima ancora della tragedia delle deportazioni dall'infamia delle leggi razziali volute dal regime fascista dalle umiliazioni dalle violenze dalle vessazioni iniziate prima del trentotto
Questo significa per noi non dimenticare
Non dimenticare significa vedere come accanto alla grande storia
Esista anche una storia diffusa è altrettanto importante direi un insieme di storie che rappresentano una straordinaria ricchezza da proteggere e promuovere
Una memoria solo apparentemente Memmo minore di cui il nostro territorio impregnato e che abbiamo il dovere di valorizzare nella sua interezza
Tutto in un luogo come a Roma la sua provincia ci parla di storia e memoria e in pochi luoghi come in questo la grande storia e la storia minuta dialogano e si arricchiscono a vicenda
Non dimenticare significa dunque anche evitare che le memorie individuali si disperdano
Far sì che le tante memorie che ciascuno porta con sé si compongono in una memoria collettiva in una narrazione capace di superare i confini delle vite biologiche e di trasmettersi attraverso le generazioni
Solo così questa memoria collettiva può diventare memoria di popolo tessuto di convivenza e solidarietà patrimonio comune di valore e fonte di scelte condivise
Il passaggio dalla memoria individuale alla memoria collettiva è un lavoro molto difficile ma è proprio questo l'impegno quotidiano sulla memoria cui sono chiamate le istituzioni
Perché quando questo impegno c'è
La memoria vive è secondario diventa la linfa che nutriva Loré su cui si fonda una nazione quando non c'è
Quando le memorie si dividono si rigidi scoli ideologia cedono al peso dei revisionismi degli interessi di parte la memoria si prosciuga e diventa puro formalismo
Dunque Presidente
Credo che la capacità di tenere viva la memoria di un popolo questi sia mi anzitutto una sfida
E sia la sfida per un grande patrimonio di valori comuni e questa sia la forza di un Paese maturo
La consapevolezza di una democrazia radicata che non teme pericoli imprevisti ma guarda con grande fiducia al proprio futuro grazie
Grazie alla Presidente Zingaretti prende ora la parola al Segretario del Partito democratico Walter Veltroni
Ne è uscito proprio in questi giorni un libro che si chiama le mie ultime parole
Accurati scriba character sono lettere dalla Shoah
Una di queste lettere scritta il sette aprile mio centoquarantatré dice mio caro prima di andarmene da questo mondo vorrei lasciarti alcune parole semmai riceverai questa lettera io e tutti noi qui non saremo più vivi
La nostra fine si avvicina lo sentiamo lo sappiamo siamo tutti destinati a morire come tutti gli ebrei innocenti che sono stati già liquidati
La pena non può raccontare la tragedia della nostra gente in questo Paese inzuppato di sangue le sofferenze la crudeltà distruttiva di opprimere esseri umani di terrorizzare ridare loro la caccia di degradabile alla fine di assassinarmi
Prima ci hanno spremuto come limoni ci hanno succhiato il sangue fino all'ultima goccia
E alla fine ci hanno gettato nella fogna prima ci hanno strappato il cuore ci hanno derubato i tutte le nostre mozioni umane degli istinti umani e dopo averci trasformato investe che lavorano meccanicamente ci hanno trucidato in massa
Non puoi capire un po'e provare quello che abbiamo provato nuovi una persona che pensa in maniera normale non crederà mai che si possa resistere a tortura del genere e che nel ventesimo secolo siano possibili atrocità come queste
E questa lettera anzi la lettera successiva si conclude così
Non è facile separarsi per sempre mondo stiamo già andando a morire con il sorriso sulle labbra stai bene abisso eccesso e se poi quando verrà il giorno venti cresce
Qual è la vendetta che questa donna che scriveva questa lettera poteva immaginare che si realizzasse
Non la vendetta del sangue non la vendetta della persona sulla persona
Ma quella vendetta della storia che la possibilità di trasferire di generazione in generazione il senso e la coscienza della memoria
Perché ha responsabilità pubbliche per chi si occupa della Pubblica amministrazione come
Il Sindaco di Roma e il Presidente della Provincia e della Regione
O ancor più come il Presidente Fini che ha avuto ancora una volta la sensibilità di voler promuovere l'iniziativa di questo genere o come me che ho responsabilità politiche oggi
L'accusa spesso più bruciante quella di chi dice va bene ma voi fate solo parole che spesso chi lo dice a ragione perché spesso le parole della politica e talvolta
Le parole dell'Amministrazione sono parole di impegni talvolta di promesse qualche caso di promesse che si sa di non poter mantenere eppure sono le parole che hanno cambiato il mondo
Sono le parole che sono state pronunciate nella storia da uomini e da donne capaci di anti vedere il futuro che hanno fatto la società migliore
Se Gandhi o Roosevelt Martin Luther King parlo solo dei protagonisti del secolo che si è appena concluso il secolo in cui queste cose avvenivano non avessero pronunciato le parole che hanno pronunciato il mondo sarebbe molto più indietro
E dalle parole nata l'idea del museo dalla Shoah da quelle parole meravigliose che con la stessa forza di quelle di grandi di Roosevelt o di Martin Luther King dei testimoni coloro che hanno vissuto la tragedia della Shoah sulla loro pelle dentro la loro famiglia
Hanno pronunciato per tanti anni davanti agli studenti delle scuole romane
è capitato di fare questi viaggi in molte occasioni
Di farle con la neve con la pioggia con una insolita primavera
Di vedere quei campi esattamente nel succedersi delle stagioni che la vita di quei testimoni
Aveva dentro di sé
Quando
Piero Terracina osa mi Modiano Shlomo Venezia o le sorelle Buccico i tanti testimoni che sono venuti con noi in quei viaggi raccontavano i ragazzi ciò che loro avevano vissuto
Quei ragazzi che magari giustamente fino a pochi minuti fa prima sul pullman avevano laico deve ascoltavano semplicemente e naturalmente
I suoni della loro generazione
Cambiavano completamente espressione e si accendeva dentro di loro non ce n'è uno in cui questo non sia accaduto si accendeva dentro di loro il desiderio Lanza la voglia talvolta la febbre
Che in qualcuno di noi non è ancora finita io sono tra quelli
Di cercare di capire come diavolo sia potuto accadere
Che gli esseri umani abbiano prodotto la Shoah
C'è una sola razza e della razza umana non ce ne sono più di una c'è una sola razza
E la razza umana
Ha dentro di sé tante etnie tante storie tante culture tanti paesaggi tanti linguaggi
Tante religioni
Eppure è una cosa la unisce la la la razza umana la dovrebbe unire
La consapevolezza di quello che è stato c'è una bellissima frase di Eli Wiesel
Che mi sono poiché ho portato con me
Che dice proprio perché sopravvissuti ritenemmo che ogni minuto delle nostre vite
Dovesse essere consacrata una sorta di missione impossibile una vocazione una responsabilità un obbligo dovevamo fare qualcosa di nostri ricordi di tutto quello che sapevamo dovevamo farne qualcosa non tanto per amore dei nostri morti
Quanto per amore di bambini che ancora dovevano nascere ebree cristiani musulmani e buddisti bambini di ogni dove
Io spero che i bambini di ogni dove i quali Eli Wiesel
Pensava e come lui hanno pensato tutti coloro i quali hanno
Dalla loro coscienza dalla loro storia ritrovato il dolore l'orrore più terribile Sami Modiano è tornato per la prima volta con noi in un il campo di sterminio dove era stato
E tutti noi che eravamo con lo ricordiamo il malessere che ebbe quando ritorno per la prima volta dopo tanti anni i testimoni riportano alla memoria la coscienza di quello che hanno vissuto
E lo fanno trasferendo
Alle nuove generazioni il senso di questa
Di questo orrore
Io mi associo alle parole che ha pronunciato il Presidente Fini vorrei che mai nessuno e nessuna parte del mondo quale che sia e anzi tanto più sia importante il vestito la tonaca una responsabilità che porta su di sé
Arrivi a negare ciò che non può essere negato
Ciò che Shlomo Venezia potrebbe raccontare avendo fatto parte alzando al comando ciò che è stata
La tragedia delle camere a gas lo sterminio di milioni di ebrei di antifascisti gli omosessuali di zingari
Non può essere negato e nessuno ha il diritto di farlo
Museo della Shoah nasce esattamente da questa intenzione
L'intenzione che nessuno un giorno possa dire non è successo
Perché quelle valigie quegli occhiali
Quei vestiti di bambini
Sono lì a testimoniare ciò che è successo
Il racconto delle persone che lì sono state oggi quelle che possono a contarle erano bambini e adolescenti non può e non deve essere disperso
Si deve conservare tutelare come
Il fiore più pregiato della propria Serra e si deve consegnarlo a quelli che avvengono dopo dite
Venendo degli aggiornati al suo negazionista giustamente la sua professoressa lo aveva scelto te lo aveva portato in quel viaggio
Al ritorno
Si rese conto di quanto avesse sbagliato ce lo ricordiamo rabbino presente alla comunità leone Paserman
Renzo Gattegna quante storie abbiamo incontrato di questa natura di questo tipo è il rapporto con il racconto con le parole
Che rende e ha reso la vita di ciascuno di noi diversa nel corso della nostra stessa esperienza umana
Abbiamo deciso quando se ne parlò e sono molto contento il sindaco Alemanno lo abbia voluto proseguire questa questa iniziativa
Decidemmo due cose primo dove doveva essere a villa Torlonia
Doveva essere nel luogo dove erano state sostanzialmente dal punto di vista dalla massima autorità politica del tempo decisa da leggi razziali
Anche qui leone Paserman ha detto una frase molto bella
Ha detto
Ricordare gli italiani che ebbero delle responsabilità nella deportazione degli ebrei quelli che applaudirono a piazza Venezia alla notizia dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania e ricordare i giusti
Coloro che si opposero leggi morali e che lasciando parlare la loro coscienza salvarono la vita a migliaia di ebrei
Bisognava farlo in un luogo che avesse un significato simbolico e villa Torlonia ne ha più di uno perché lì ci sono le prime catacombe ebraica
Farlo lì significava ricordare a tutti noi che non possiamo solo prendercela con l'orrore del nazismo
Perché a indicare la casa di coloro i quali dovevano essere presi in quella orribile nota del sedici ottobre del mille novecentoquarantatré c'erano degli italiani
Che vendevano
Degli altri italiani per poche decine di dire io
Ricordo l'ho raccontato in un'altra circostanza quand'ero bambino che mia madre mi diceva di non entrare in una pasticceria che era nel mio quartiere a me che ero bambino sembrava una contraddizione in termini che non si dovesse entrare una pasticceria
Quando sono cresciuto mia madre mi ha spiegato perché perché il proprietario di quella pasticceria aveva denunciato mio nonno i nazisti e mio nonno fu portato abbia tasso fu torturato abbia tasso
Fu portata mia nonna nella stanza affianco perché potesse sentire le sue urla e potesse
Quindi confessare quello che poi non confessa
Fu così
Fu così che Piero Terracina tutta la sua famiglia finirò nel campo di sterminio perché qualcuno li denuncio e aveva la camicia nera addosso e va ricordato
Perché erano italiani perché può succedere che la follia della storia si impadroniscono allo stesso modo di coloro i quali portavano e denunciavano le persone perché andassero nei gulag staliniani
Può succedere è successo ancora recentemente è successo nei Balcani può succedere può succedere che ci siano di nuovo le fosse comuni può succedere che qualcuno
Si faccia prendere di nuovo da quella terribile tentazione che l'antisemitismo
Quello che porta a mettere sulle bandiere di Israele la svastica quello che porta a fare le scritte sulle saracinesche dei commercianti
E Brad
Quello che porta negli Stati a fare e a dire degli slogan incontrammo Roma e Lazio e
Mi fece molto piacere che
I due allenatori giocatori delle squadre dissero la prossima volta che succede non ci fermiamo e lo voglio ricordare perché se dovesse succedere sarà giusto fermarsi
Perché nulla si deve dare per scontato perché quello che è accaduto la storia ce lo ha insegnato può succedere di nuovo e per questo che è importante la giornata della memoria si dice a parole certa
Sono parole o meglio sono lettere anche quelle e concludo dei nomi che abbiamo deciso allora su proposta degli architetti zeri e Tamburini
Di scrivere sulla facciata del museo nella Shoah i nomi di tutti coloro i quali hanno pagato con la loro vita
La follia del fascismo e del nazismo oggi è importante che la democrazia italiana sia tutta unita è importante che ciascuno di noi quale che sia la sua opinione
Abbia a cuore quell'immenso
Il gigantesco patrimonio che è stato conquistato con tanto sangue durante il Novecento
E cioè l'idea che sono la libertà la democrazia solo il rispetto di ogni essere umano della sua identità della sua cultura e della sua religione può consentire a tutti noi di convivere ed in conoscere più devo conoscere più nella guerra nella discriminazione
Grazie
Grazia Walter Veltroni prenderà la parola il Presidente della Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna prego
Illustri Autorità cari amici
Ringrazio il Presidente Fini aver scelto di celebrare il Giorno della memoria nella sede del Parlamento italiano
E non posso esimermi dal ricordare che solo un mese fa in questa stessa sede abbiamo revocato la promulgazione delle leggi razziste del mille novecentotrentotto
Oggi quella vergogna ricordata dalla targa che apposta nella Sala della Regina ho avuto l'onore di scoprire insieme allo stesso Presidente Fini
Ringrazio anche per aver posto al centro dell'attenzione il museo della Shoah
Il compito comune infatti è quello di dedicare
La nostra attenzione accanto alle manifestazioni celebrative della giornata la valorizzazione degli aspetti educativi
Questo prevede la legge istitutiva che è stata approvata dal Parlamento nell'anno due mila
Ringrazio inoltre per la loro presenza Piero Marrazzo Nicola Zingaretti Gianni Alemanno e Walter Veltroni
Tutte persone che ognuna nell'ambito delle proprie competenze Comune Provincia Regione hanno dato grandi contributi all'approfondimento di queste tematiche così complesse ed attuali
Questa mattina al Quirinale il Presidente della Repubblica con la sua consueta alta sensibilità istituzionale ha voluto accogliere i tantissimi giovani
Che nei loro studi hanno approfondito il tema della memoria della Shoah
E ha premiato personalmente insieme al Ministro Gelmini le classi vincitrici del concorso nazionale i giovani ricorda la Shoah
Gli studenti premiati sono i rappresentanti di tutti coloro che hanno partecipato anche quest'anno al concorso in tutte le regioni d'Italia coinvolgendo i loro insegnanti le loro famiglie i loro amici
In questo modo stiamo lavorando per creare una nuova generazione di testimoni che entro pochi anni dovrà raccogliere l'eredità dei testimoni diretti
Ma questi giovani hanno bisogno di materiali didattici di percorsi formativi di luoghi da visitare
Anche per questa ragione ad affiancare il lavoro che viene effettuato in numerose scuole
è stato istituito presso l'Università Roma Tre un master internazionale di secondo livello di didattica della Shoah di cui ieri mattina insieme al presidente Zingaretti abbiamo inaugurato l'anno accademico
Per questo motivo nascono anche i musei dedicati alla memoria il più importante dei quali
Sorgeva a Roma a fianco di villa Torlonia
L'iniziativa è nata in ambito comunale per la volontà dell'allora Sindaco Walter Veltroni e viene oggi proseguita dall'attuale Sindaco Gianni Alemanno con l'adesione
Del presidente della Regione Piero Marrazzo e della Provincia Nicola Zingaretti
Saranno luoghi da visitare ma soprattutto potranno diventare centri di raccolta di ricerca di diffusione di materiale e sedi di attività didattiche educative
Questa è la nostra risposta ai revisionisti e ai negazionisti che purtroppo ancora oggi trovano spazio ascolto e considerazione
E anche la nostra risposta agli indifferenti a quanti sostengono che non si debbano investire fondi in iniziative di carattere culturale ed educativo come il museo della Shoah
Ma le istituzioni e gran parte dei cittadini italiani hanno compreso la necessità che la conoscenza dei fatti storici riguardanti la persecuzione antiebraica divenga un patrimonio da tutti condiviso
La memoria infatti non riguarda solo gli ebrei ma l'intera società
La Shoah colpito soprattutto gli ebrei che ne sono stati le vittime
Ma ricordo ha riguardato e riguarda tutta limo Anita dal momento che ancora persistono i germi della violenza
E del razzismo contro i quali la lotta deve essere proseguita senza interruzioni senza indugi e senza indulgenze
Abbinando sempre alla fase della repressione della lotta quella del recupero e dell'educazione grazie
Grazie al Presidente Gattegna ora prende la parola il Presidente della Fondazione Museo della Shoah leone Paserman
Signor Presidente della Camera
Signori ambasciatori autorità onorevoli deputati signore e signori
Sei mesi fa ho accettato la presidenza della Fondazione Museo della Shoah con entusiasmo ma anche con grande trepidazione
Per prima cosa per l'enorme impegno finanziario complessivo che la realizzazione comporta anche se in buona parte già coperto grazie alla disponibilità del Comune della Provincia di Roma
E della Regione Lazio
Desidero ringraziare il Sindaco Gianni Alemanno ed il suo predecessore Walter Veltroni cui spetta il merito di avere promosso per primo questo Progetto nonché il Governatore Lazio Piero Marrazzo il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti
Sono certa poiché non mancherà il sostegno di altri enti pubblici e privati fino allo tutti totale copertura del fabbisogno
Ma i dubbi che mi assilla mano erano altri
A oltre sessant'anni dalla liberazione dell'aria di Auschwitz assenso costruire un nuovo museo della Shoah tubi grandi musei di Gerusalemme Washington Los Angeles New York Parigi Londra Berlino
E poi in Italia dove lascio a è stato una tragedia numericamente più modesta a confronto con le centinaia di migliaia di vittime degli altri Paesi dell'Europa centro occidentale per non parlare di milioni dell'Europa orientale
Lo stiamo esagerando con la memoria della Shoah
La trasmissione della conoscenza della Shoah e molto spesso affidata sulla testimoni e certamente
La memoria tenda a rendere presente il passato a salvare il passato dal tempo
Ma con la sola memoria si rischia di accentuare eccessivamente se non esclusivamente l'aspetto emotivo senza un adeguato approfondimento storico sia del nazismo sia di antisemitismo
Non è sufficiente sapere cosa è accaduto dall'ITIS mancanze dirette dei pochi sopravvissuti
Manni è necessario anche capire perché è accaduto
Come è stato possibile come è stato anche ricordato poco fa poc'anzi che del peso e più progredito della nostra Europa civile ed in tutti gli industriali già nata abbia potuto prendere piede svilupparsi un processo politico storico e culturale che ha portato da basta a Wagner
Dal canto Heidnger
Chi dal tragico epilogo dello sterminio di massa del popolo ebraico
Quel popolo
Che peraltro aveva illuminato la cultura tedesca con personaggi come mentre il sonno esce Berto ahimè Kafka Freud Pedagni stanchi tanto per ricordarne alcuni
Ma anche noi italiani non fummo immuni da responsabilità come è stato già autorevolmente ricordato giusto un mese fa dal Presidente Fini in questa stessa sala
Le leggi razziste del trentotto furono una delle pagine più buie della nostra storia anticipatrici di dolore e di morte ad Auschwitz o alle Fosse Ardeatine
E per questo che dobbiamo costruire un museo della Shoah
Per perpetuare la memoria anche quando gli ultimi testimoni non potranno più parlare per costringere tutti e soprattutto le nuove generazioni a confrontarsi col passato scomodo colonialista nazionalista razzista
Perché i giovani non ripetano più gli errori del passato perché non si limitino a dire acriticamente mai più
Perché succederà ancora anzi è già successo in Africa e di Europa
Perché non girino gli occhi dall'altra parte e non restino indifferenti come chi negli anni trenta non ci furono dell'avvento delle leggi razziali del compagno di banco che ed espulso dalla scuola o del collega che era dispensato dal servizio
Anzi molti non aspettare un attimo per occuparne il posto di lavoro e fare carriera
Oggi i conflitti sono diversi e diverso persino al razzismo e sono diverse le vittime
Ma la risposta quella no
La risposta all'ignoranza all'odio alla violenza all'intolleranza la xenofobia al fanatismo al terrorismo e la stessa che poteva essere data settanta anni fa ma che non fu data
Questa risposta io la trovo nella solidarietà nella cultura della vita nel rispetto dei diritti umani
Per
Non sono concetti vaghi e sentire forte il senso della giustizia per tutti senza discriminazioni affinché si avveri la profezia disegna
Affluiranno tutte le nazioni accorreranno molti popoli perché da sì o no uscì dalla legge
E la parola del signore da Gerusalemme élite giudicherà tra le genti sicché Forge Ranno le loro spade Zapperi e le loro ANCIM falsi
Non più gente contro gente alzerà la spada nel mai più sta addestrando alla guerra grazie
Grazie al dottor Pace Manna un museo per non dimenticare
E certo non può dimenticare chi la tragedia la risulta
Abbiamo chiesto e la ringraziamo per aver accettato ad una testimone diretta di quella immane tragedia signora Goti Bauer
Di
Porgere con le sue parole ulteriore testimonianza di quell'orrore
Prego
Grazie
Buongiorno a tutti e con grande emozione che io prendo la parola qui
Ringrazio molto dell'invito
Però devo dire che l'ho accettato con una certa esitazione
Perché io in genere parlo
Ai ragazzi delle scuole dell'università
E non mi è mai capitato dei incontrare un'Assemblea simile questa
Fatta tutta di adulti che presumibilmente sono già sufficientemente informati di quello che è successo per cui penso che non abbiano bisogno di ulteriori racconti
Penso perciò di non essere in grado di raccontare cose che già non si sappia
In ogni modo
E non fellow al mille novecentotrentotto noi ebrei abbiamo vissuto perfettamente integrati
E da cittadini fedeli
Abbiamo partecipato ad ogni avvento della vizia nazionale con vero spirito patriottico
In tutte le comunità ebraiche ci sono ricordi
Di patrioti che hanno partecipato alle varie guerre che sono stati Satie decorati ci sono stati garibaldini nella spedizione dei Mille e in generale
Persone
Che attraverso la loro attività
Hanno sempre dimostrato attaccamento alla nazione e servizio
Serio
Degno
è fedele verso il loro lavoro
Poi nel mille novecentotrentotto quando sono state promulgate le leggi razziali la nostra vita è stata sconvolta
Letteralmente sconvolta da nuovi decreti da nuovi di divieti che si moltiplicavano di giorno in giorno e che ci hanno privato dei più elementari diritti
Quello di svolgere le professioni quello di frequentare le scuole
Io avevo appena finito la terza media
E naturalmente non mi fu permesso di scrivermi alla classe successiva
E mi ricordo
Che a noi ragazzi ebrei che chiedevamo perché non ci volessero più
Perché i compagni con i quali avevamo avuto così è un grande affiatamento non ci sta dotassero più
Tanto che noi stessi per evitare
Reciproci imbarazzi cercavamo di non incontrarlo per non venir feriti da un comportamento
Che duole ancora che ferisce ancora a settant'anni di distanza
Chi potente ma furono cuochi
Emigrare o no verso Paesi lontani ma non era una cosa facile furono pochi infatti quelli che ci riuscì no no perché bisognava avere permessi speciali
Bisognava
Avere sul posto qualcuno parente o conoscente
Che
Chiedesse l'ospitalità che garantisse per il tuo mantenimento e bisognava avere anche i mezzi per un simile trasferimento tutto questo era di Totti
Ma tra quelli ci si che ci riuscirono ci furono tant'è che poi
Proseguendo i loro studi le loro ricerche di etero lustro chiederò
Onore al Paese che avevano dovuto lasciare ottenendo salma e riconoscimenti
Qualcuno addirittura
Ricevendo premi Nobel ne potrei elencare tanti ma qui se abbiamo un illustre rappresentante la professoressa levi Montalcini caldo
E noi ci chiedevamo perché i nostri padri furto fossero
Cacciati dai ruoti dove fino allora erano stati Bembo lotti ad apprezzare forno a carte né cacciati dalle cattedre
Fu una caccia ti dagli ospedali furono cacciati dagli impieghi statali e per tutti noi inizio una vita assai difficile assai complicata
Quando
Dopo l'otto settembre del quarantatre
L'Italia fu invasa dai tedeschi allora si scatenò una vera e propria caccia l'ebreo
Famiglie intere venivano prelevate dalla casa
Tra urla e minacce senza riguardo né per i malati né per gli anziani né per i neonati la gente veniva portata via
E spariva nel nulla
E così sparivano nel nulla quelli che venivano presi per strada nelle retate e quelli che venivano denunciati
Per intascare la taglia che c'era su ognuno di noi e che ovviamente non si ponevano problemi di coscienza
E allora
Per ognuno
Ci sono
La necessità di trovare una via di scampo
I più fortunati trovarono
Una sistemazione
In conventi che generosamente furono aperti
Altri
Andarono in Svizzera altri ancora trovarono
Ospitalità tram Miccichè rischiarono loro stessi pur di una dare una mano
Agli ebrei che erano in grande difficoltà
Io mi ricordo
Con grandissima infinita gratitudine verso coloro a noi stessi abbiamo avuto degli amici
C'è
Provarono
Sgomento per quello che ci stava succedendo
Provavano indignazione per quello che era successo ma furono apporti generalmente
Il pubblico rimase indifferente un po'per opportunismo politico un po'per insensibilità era più facile
Girarsi da un'altra parte far finta di non vederlo
Ricordo però
Alcuni
Che a rischio della propria stessa vita anche poi perse ero cercarono di aiutare il cercare all'interno cercarono di dare una mano
E io voglio nominalmente nei due che mi stanno particolarmente al cuore a cuore
Uno è Giovanni Palatucci che era commissario e poi il questore di Fiume la città dove noi vivevamo do io dove io vivevo con i miei genitori e mio fratello
Che aiuta un modo
Che ha indotto molti dandogli informazioni indirizzi avvertimenti Bari perché uno potesse lasciare la casa ancora in tempo e cercare di salvarsi
Aiuto molti pagò con la sua stessa vita fu deportato a Dachau e da lì non torno
è un secondo personaggio meno conosciuto ma altrettanto degno di essere nominato Odoardo forche remi un cittadino di carte
Che salvo più di cento ebrei
A rischio della propria vita infatti fu deportato
Per quel tot vari campi e alla fine Mori in un sotto al campo di Flos Hamburg lasciando a casa sette orfani la più piccola delle quali aveva due anni
Dopo
Praticamente ognuno di noi ebbe bisogno di certe cercare in qualche modo di trust sottrarsi alla cattura
Cioè che
Cercò di salvarsi mascherando la propria identità attraverso documenti falsi ed è quello che facemmo anche noi sperando
Di poter
Avere una copertura attraverso questi purtroppo non è stato così perché in quel clima di sospetti e di terrore
Potevi venir fermato per la strada ti venivano chiesti documenti e si è appena avevi un'incertezza
Nel rispondere a una domanda
Se appena avevi un'indecisione venire arrestato
è
Con involge Evin tutti quelli che si nascondevano nelle carceri per il timore di un simile incontro
E allora noi stessi
Né intendo dire
E con la mia famiglia cercammo di salvarsi inizi Svizzera c'era
A Milano un'organizzazione che provvedeva a questo scopo ci siamo ribalte rivolte a loro
Che disse era in serra
Tassi data no una decina di persone alla volta che affidavano a delle guide che erano
E tassa attori
Individui poiché erano veramente solo dei contrabbandieri che conoscevano ogni segreto nascosto sentiero di delle Prealpi varesine per portare al confine
E dopo una lunga camminata notturna durata ore
Siamo arrivati al confine dove avremmo dovuto soltanto sollevare una retta e per essere finalmente al sicuro
Invece non andò così perché questo era uno sport con losco traffico per cui ogni sera proprio davanti a quella rette con la Svizzera che si poteva toccare con mano si veniva traditi
E consegnati in quello stesso momento alla guardia di frontiera
Di frontiera confinaria della finanza della confinaria
Dove al mattino sta di poche ore dopo
Si veniva presi dai tedeschi
E dopo di allora
Cilfone
La conoscenza delle varie carceri con vaste prima ponte Teresa poi
Varese poi Como e finalmente San Vittore dove c'era un raggio un intero raggio destinato a
Ai gli arrestati ebrei arrestati nelle più varie maniere
Ma quello resterà che resterà impresso per sempre nella metà nella mia memoria
E di quelli che si alto consegnavano perché tanto invivibile e insopportabile era la loro in vita di
Persone randagi braccate
Che di giorno in giorno cercavano un pasto offerto e di Serra in serra un Ruffini per un rifugio per passare l'anno
Preferivano alto consegna al se nella speranza che è una permanenza nel carcere fosse meno drammatica di quella che stavano vivendo
E certamente chi avrebbe potuto immaginare che invece sarebbe finita altrimenti
E da lì siamo poi statti deportati ad Auschwitz
Per un lungo viaggio
Che è durato una settimana chiuse spranga atti nei vagoni bestiame
Un viaggio don mi ricordo di cui poi
Potrei parlare per ore
Ma
Dirò semplicemente che quello che resta nella memoria di ognuno di quelli che quell'esperienza l'hanno vissuta è il pianto dei bambini nella loro fame della loro mancanza di un minimo di spazio
E poi cioè il ricordo dei lunghi silenzi delle tante preghiere
E delle carezze delle madri che sicuramente più di noi giovani
Prevedevano presenti vanno che sarebbero state le ultime occasioni di starci vicini
E noi giovani stavamo attaccati alle pareti del vagone per vedere quello che succedeva fuochi attraverso le fessure si vedevano i contadini che lavoravano la terra
E noi ci domandavamo
Che cosa avranno mai pensato a vedere quei vagoni passare con un Manni e non
Animali dentro quei vagoni
E cosa si saranno domandati quando li vedevano tornare porti non mi sono mai data una risposta
Dopo una settimana di questo viaggio non siamo arrivati ad Auschwitz o meglio a Birkenau dove Serge avevano le grandi strutture dissero meno
Io penso che di Birkenau ormai tutti sappiano già tutto
Io posso solo dire
Schede
è stato drammatico è stata drammatica la selezione estratta drammatica la separazione dei nostri cari
E la lunga trafila per diventare una Cass link cioè una prigioniera
Una persona
Marchiata
Una persona
Vestita di stracci
Una persona a cui era stato attuato tolto tutto perfino la dignità
Auschwitz rappresenta il simbolo di un'infinità di sofferenze umane
Non soltanto fra me e non soltanto freddo non soltanto lavoro da schiaffi ma disperazione per quelle famiglie perdute
Per il ricordo non di quella vignetta dei prima che non sarebbe mai più tornata
E per la visione quotidiana di nuovi convogli che arrivavano di colonne di bambine di d'uomini e donne che andavano al gas
Se noi ormai
Pochissimi superstar etti
Affrontiamo ancora
La fatti ca e la sofferenza che ogni volta una rievocazione comporta lo facciamo perché la memoria non muoia con noi
Perché i giovani mediti no
Su quello che posso produrre e la
L'intolleranza
E il pregiudizio sappiano
Difendersi da questi sentimenti
E poi lo facciamo anche infine
Perché
E l'ignoranza che il brodo di coltura dove
Prolifera il negazionismo grazie a tutti
Ogni parola sarebbe superfluo
Professor Marcello Pezzetti prego
Storico
Non è facile parlare lo pongo
Come
Si fa a parlare
Dopo di lei
Una volta
Intanto vorrei salutare i sopravvissuti ebrei
Ad Auschwitz che sono qui sono Donato
Desidero dice qui sono Romeo
Saremmo
Giuseppe diporto
Un altro sopravvissuto che si chiama Martino Godelli
Uno dei pochissimi sopravvissuti che non solo ritornati
Arriverà in patria cioè uno dei pochi sia andato a ridere in Israele
Uno dei pochi ebrei italiani
Quando l'ha intervistato
Perché Bossert sereni
Sto splendido dove Luigi è ancora adesso con la sua
Moglie
Anch'
C'è una compagnia dico tipologia dell'accusa
Gli ho chiesto a sentirmi mi voi dì la verità perché non sei ritornato in Italia perché non mi deciso di vivere in Italia come tutti gli altri ma detto una cosa che mi fa pensare tutti i giorni
Ma detto perché
Nessuno mi ha chiesto scusa
E
Sembra una cosa banale
Bene devo dire che in questi ultimi anni i viaggi ce l'abbiamo fatto lo sforzo dei politici Walter Veltroni alle mano Marrazzo ma
Ma soprattutto devo dire quando ascoltato le parole del Presidente Fini vogliamo chiamarlo
Che viene guarda
è cambiato qualcosa morti
è cambiato qualcosa e noi facciamo un museo perché
Perché un ebreo deportato ad Auschwitz sia
Spiegherò divisione oggi in Italia
Questa
Voi tutti sapete che cos'è la Shoah
Ciò ha quel tentativo di distruggere il popolo ebraico residenti in Europa e lì è chiaro
è un tentativo fatto da parte della Germania una nazione all'apice della cultura del successo del del dalla sua struttura burocratica
Con la collaborazione però sappiamo di delle burocrazie dei vari Paesi in Europa queste grosso modo la Shoah
E tra s'voi sapete che la fase dello sterminio inizia dal quarantuno la fino al quarantuno ma che le pre messe
Vengono
Poste agli inizi degli anni Trenta soprattutto al trentatré in poi con l'avvento di chi tra
Quando anche altre categorie di persone partendo dagli oppositori politici incominciamo a essere
Inserite in un sistema che gli storici chiama sistemo concentrazionario Circolo dei campi sono due vie parallele da una parte
Di repressione di punizione
Dall'altro di boicottaggio che porterà lo sterminio sono delle strade diverse
Ancora in questi giorni si sente parlare del Giorno della memoria devo dire che anche moltissimi giornalisti fanno ancora una grande con fusione su tutte le categorie certo le disgrazie sono di tutti ma il disegno dei nazisti è diverso per ogni categoria
Non siamo noi che diciamo gli ebrei sono più vittime di altri o
Fesserie di questo tipo
Noi stiamo cercando di capire che cosa avevano deciso i nazisti di fare dalla popolazione europea non è una distinzione fatta oggi
Da alcuni studiosi play ma è quella che aveva deciso di fare chi te la e la sua burocrazia
Sia chiaro questo
E sapete tutti qual è stato il risultato della Shoah
Devo dire che
Qualcosa che qui importa nella costruzione del museo eh come l'Europa ha deciso di
Da una parte rappresentare quello che è avvenuto
E quindi di ricostruire la storia e di costruire la memoria perché è questo quello che ci interessa allora soprattutto negli ultimi decenni in tutta Europa lei Società dei vari Paesi
Hanno istituzionalizzato questo sforzo
Attraverso due tipi di istituzioni
Da una parte recuperando i luoghi della memoria penso in Germania i chiedendo strette cioè
A al recupero dei luoghi
Dei campi e d'altra parte musei con un alto significato didattico questi sono stati due grandi sforzi
Pensate a Berlino pensate a Londra pensate a Parigi
L'Italia l'Italia non c'era
Ancora una volta l'Italia non c'era l'Italia non ha un grande museo della Shoah questo non vuol dire avere un museo che parli di Roma o che parli di Trieste
No che parli della Shoah certo di Roma certo dissi Trieste inserita nel contesto italiano il quale a sua volta viene inserito nel contesto europeo
Gioè e
Uno studente italiano non ha un posto dove andare capire che quando
De portano il primo ebreo dall'Italia sedici ottobre mille novecentoquarantatré
Tre quarti degli ebrei dell'Europa orientale sono già stati uccisi
E e questo è ancora più grave
Allora bisogna inserire lascio a italiana in un contesto e questo grande contesto museo della Shoah
Vi lascio con una cosa sola
Non sappiamo ancora esattamente come sarà nei particolari il museo della Shoah però vi garantisco una cosa il museo della Shoah di Roma sarà un luogo di lavoro
Un luogo di lavoro non è un'altra cosa è un luogo di lavoro in cui lo studente di Roma di Vipiteno o di Ragusa potranno trovare tutti gli strumenti necessari e fare un lavoro di altissimo livello
Una serie di specialisti a loro a loro disposizione
La possibilità di lavorare
Con questi specialisti con i loro insegnanti insomma sarà un pezzo della loro classe a Roma dappertutto è
E
Questo museo
Utilizzerà tutti i materiali migliori possibili da un punto di vista storico il meglio della ricerca
In questo museo le testimonianze che abbiamo raccolto nel centro di documentazione ebraica in vent'anni saranno lui e anche quelli di Spielberg sanando lì che ci faranno da Virgilio come
Come ha detto a Varazze più certa che ci parlano del Virgilio e saranno con noi e già i testimoni saranno sempre con noi accompagneranno i ragazzi e noi faremo ancorché anche uno sforzo ulteriore
E questi ragazzi li dovranno trovare tutti i documentari tutti i film tutte le testimonianze tutto quanto
E tutto a loro disposizione è un servizio il museo è un servizio non è un'esposizione mi rifiuto di pensare alla bellezza espositiva queste cose che poi sarà anche ma per ma di tutto sarà un luogo di lavoro dove noi lavoreremo con loro e quando dico noi lo sto parlando di Comunità ebraica di quello sto parlando di tutti quelli che lavorano in questo settore
Ho letto già
Più volte polemiche assente museo per gli avrei non per gli operai sono fesserie queste nessun museo della Shoah al mondo e per gli avrei
A comando
O di Washington e per gli ebrei è una cosa ridicola e mezzo di Varsavia per per per
Tre mila era in tutta la Polonia
Fra è una cosa che non non sta in piedi è un museo per tutti e al fatto dal meglio della da degli specialisti lo possono fare è un museo per l'Italia uso per la scuola italiana
Ed è un museo per gli stranieri che quando saranno qui potranno comprendere la Shoah italiana quindi a questa doppia funzione e che collaborerà con i principali organi internazionali
Sulla cosa per esempio la task force lo sai bene trucco all'onorevole Aprea che è stata con cinque anni abbiamo lavorato in un organismo internazionale per l'insediamento la Shoah quindi questa è una promessa è una promessa che sarà assolutamente mantenuta e li ringrazio
Grazie professor Mezzetti
L'onore di concludere il convegno
All'architetto Luca Zevi che sarà
Tra gli artefici tra gli ideatori del museo
Signor Presidente della Camera
Autorità
Signore e signori cari amici presenti
La recente approvazione quasi all'unanimità come ha detto il Sindaco Alemanno del Progetto del Museo nazionale della Shoah di Roma è frutto come è stato appena detto
Di un largo movimento di opinione che ha attraversato l'Europa a partire dagli anni ottanta e che ha voluto fare
Della Shoah uno dei fondamenti della formazione delle nuove generazioni dell'Europa unita
Questo movimento come è stato anche accennato è ben lungi da poco dal poter smobilitare
E anche negli ultimi giorni abbiamo visto che deve essere quanto mai agguerrito per evitare
Ogni possibile inquinamento o annacquamento della memoria storica
Io
Voglio dire poche parole perché noi architetti abbiamo il privilegio di parlare con il nostro lavoro e che è documentato dal dalla pubblicazione che ha tempi di record la Camera dei deputati
Ha altri stizzito e che
Disponibile fuori da questa sala e dalle immagini che fra poco scorreranno
Quindi vorrei sottolineare solamente alcune motivazioni strategiche che stanno dietro a questo Progetto agli aspetti architettonici di questo progetto
Il luogo è stato detto
Il significato storico nel senso della storia antica e anche della storia recente d'Italia glielo che aggiungere un significato etico e un significato culturale
Così gli atti ficcato etico perché voi sapete che villa Torlonia attraverso trent'anni di lavori di restauro sta
Per
Diventare definitivamente un
Uno dei più importanti parchi museale della città di Roma un luogo dove vengono conservate
Le testimonianze della creatività che si è sviluppata in questa città a partire dall'antichità fino al secolo passato con le opere della squadra scuola romana degli anni trenta e quaranta
Ebbene
Di fronte a questa storia luminosa noi sappiamo che esiste
Non meno monumentale purtroppo di quella una storia di intolleranza e di sopraffazioni che riguarda tutto l'Occidente e anche la nostra città
Questa storia
Attendeva di essere riconosciuta e di essere documentata
Il museo della Shoah
è stato inventato e promosso
Per riconoscere e documentare il carattere monumentale dell'ingiustizia che attrarre che ha attraversato la storia ci del tale e che è una storia non nemmeno educativa di quella delle grandi realizzazioni
Un secondo punto fondamentale del nostro progetto
è
Il fatto che il percorso di avvicinamento e di visita al museo sarà un percorso assolutamente coincidente per tutti i soggetti che lo visiteranno
Abiti diversamente abili anziani e bambini donne e uomini
Dove la Shoah è un'esaltazione delle differenze
In funzione della sopraffazione della maggior parte delle componenti della società da parte di una
Il museo della Shoah deve rappresentare un luogo in cui le differenze vengono esaltate
In funzione dell'incontro e dello scambio fra tutte le componenti e per questo era importante
Sviluppare un percorso che fosse unico per tutti i visitatori
Allora
Accedendo da villa Torlonia
Si percorrerà subito una lunga un lungo percorso in discesa lungo perché percorribile da tutti che
Condurre che lentamente conduca all'accesso del museo che è una quota molto più bassa questo percorso come è stato già detto è dedicato ai giusti
A coloro che
Mettendo a repentaglio la loro vita
Salvarono la propria umanità
Per contrapporsi all'inumano che dilaga
Sono stati molti in Italia ed è molto importante in un Paese come l'Italia esaltarne ricordarne il contributo perché l'Italia come sappiamo è un Paese
Facile all'autocertificazione
FASC Cile allo scarico delle responsabilità di ciò che non va su gli altri
Facile a dire che ognuno di noi
Più di quello che ha fatto non poteva fare facile a liquidare anche quello che è successo nel periodo raccontato dal museo
Con lo stereotipo degli italiani brava gente ebbene il percorso dei giusti sarà lì
A testimoniare come le complicità furono criminali
L'indifferenza fu colpevole ma vi furono esempi luminosi di persone che se però
Di persone semplice in genere non organizzate ma che solo per spirito di solidarietà a sette euro
Soccorrere chi era necessità e loro i giusti sono forse il più importante insegnamento per le nuove generazioni che visiteranno il museo
E quindi è giusto che loro inauguri no la vista museale
Al termine del percorso dei giusti si entrerà nel museo e raggiungendo subito la quota più alta comincerà anche qui un percorso in discesa alla portata di tutti articolato
Che
Dal l'antisemita antigiudaismo tradizionale conduca alla nascita dei totalitarismi
Al legislazione antiebraica alla deportazione e giù giù fino a scendere molto in profondità nel suolo raggiungerà il racconto dello sterminio e
Un plastico di Auschwitz al quale il professor Pizzetti sta lavorando da decenni e che sarà un'opera credo unica in questa rete di musica internazionale della memoria che si fa determinante
Concludo con
Di un terzo punto che diciamo l'impatto urbana
Di questo museo
Questo museo dicevo
Ha un alto valore culturale anche accanto a quello storico e quello etico perché rappresenta posto accanto a villa Torlonia rappresenta
Una
Scelta che nel momento in cui valorizza al massimo le testimonianze dell'antichità dichiara anche di voler continuare
Questa storia anche i nostri giorni e l'inserimento naturalmente con tutte le cautele tutte le sensibilità
Di un edificio schiettamente moderno accanto al complesso monumentale di villa Torlonia sta a testimoniare questa volontà
L'edificio si compone di due
Volumi principali arrivando da villa Torlonia si impatterà subito su un volume forse lo avete intravisto dalle maggio un volume laterizio dall'andamento
Il regolare e era stremato verso l'alto un un volume che da una parte ricorda in qualche modo
I volumi dai quali diciamo usciva il fumo dei corpi carbonizzati che dall'altro rappresenta nel suo andamento irregolare
Il terremoto che per la civiltà europea ha rappresentato la Shoah
Il secondo volume è una scatola nera
Sollevata dal suolo che grava sulle nostre teste
Sotto la quale si passerà uscendo proprio per non riuscire tranquillizzati ma perché per sapere che
Questa storia grava su di noi perché ancora in corso perché la storia dell'intolleranza degli stermini e ancora in corso in luoghi diversi modi diversi ma è ancora in
Questa scatola nera i mattoni di questa scatola nera saranno i nomi dei delle vittime della Shoah italiana
La presenza di questi nomi non è
Non ha un significato aggressivo ha un significato
In fondo io credo affettuoso di
Accompagnamento di tutti noi nel nostro quotidiano verso una possibilità
Di
Esercitare una capacità di accoglienza che faccia sì che chi
Subisce oggi dei processi di discriminazione
Bossa anche grazie all'aiuto
Di ciascuno di noi non subire l'assolte tragica che subirono le persone alle quali corrispondono i nomi che formeranno il volume principale del museo della Shoah grazie
Con l'intervento dell'architetto se vi si conclude la manifestazione rinnovo il ringraziamento a tutti gli intervenuti e in particolar modo i relatori
Oggi la giornata della memoria ma è certo che il dovere di ricordare deve animare il comportamento di ognuno ogni giorno dell'anno e per tutti gli anni a venire grazie
Signore e signori
La memoria è un dovere
Soprattutto quando contiene il dolore
L'abominio l'orrore
Ritengo sia questo il senso più profondo anche se è difficile esprimere appieno con le parole
Per la giornata dedicata alla rievocazione della Shoah
Nel convegno odierno approfondiremmo il significato etico della testimonianza
Nel suo legamenti co con il valore della memoria
Parleremo in primo luogo
Della concreta testimonianza che verrà dalla nascita a Roma del museo della Shoah
è una iniziativa la grande valore morale e civile per la Capitale e per l'Italia intera
Un'iniziativa che dimostra la piena consapevolezza raggiunta dalla nostra società e dalle nostre istituzioni
Circa la necessità di mantenere sempre vivo il ricordo dell'immane disegno criminale concepito e attuato contro il popolo ebraico
Saluto
E li ringrazio per i contributi che forniranno questo incontro
Il Presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna
Il Presidente della Fondazione Museo della Shoah leone Paserman il Sindaco di Roma Gianni Alemanno il Presidente della Regione Piero Marrazzo il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti
Segretario del Partito democratico Walter Veltroni già sindaco della capitale dal due mila uno due mila otto
A testimone della Shoah signora Goti Bauer lo storico Marcello Pezzetti gli architetti Giorgio Maria Tamburini Luca Zevi che hanno realizzato il progetto del museo saluto ambasciatore dello Stato di Israele
Nell'ambito della giornata della formazione
Ringrazio per la loro presenza non più alla cerimonia odierna gli studenti della classe quinta dell'Istituto statale di istruzione tecnica commerciale Luigi Einaudi di Staranzano Gorizia
Accompagnati dal professore Marco fra Giacomo dirigente scolastico e dalla professoressa Renata al commercio docente di diritto ed economia
Ringrazio inoltre gli studenti dell'Istituto statale d'arte indico campagne di Cordenons Pordenone accompagnati dalla professoressa Benussi docente di storia e filosofia dal professor De Anna docente di italiano e storia
Ringrazio anche gli studenti del liceo scientifico sperimentale Renzo levi
Dicevo delle scienze sociali della Comunità ebraica di Roma i loro docenti i loro accompagnatori professor Finetti
E gli Assessori alle scuole brutta dure Viello Isacco Newton presidente del consiglio di istituto Margherita Perugia e il Presidente della Commissione scuole Lidia ottone
è mia convinzione che
Istituire un luogo del ricordo della riflessione del raccoglimento sia una modalità
Resa necessaria dal trascorrere del tempo
Per mantenere sempre vigile la coscienza dei cittadini sull'obbligo di difendere la dignità dell'essere umano
Ciò vuol dire contribuire a preservare gli italiani di oggi e a maggior ragione quelli di domani dei veleni mai del tutto scomparsi
Come purtroppo si incaricano di dimostrare le cronache quasi quotidiana veleni mai del tutto scomparsi dell'antisemitismo e dà prestigio
Per l'istituzione il dovere della memoria è parte integrante del loro quotidiano impegno per la difesa e per la promozione dei principi di dignità per la persona sanciti dalla Costituzione
E il dovere di far sì che i valori democratici che sono ormai da molti anni patrimonio condiviso del nostro popolo
Se non recepiti in profondità e acquistino una sempre maggior forza civile specie tra i più giovani
La Camera dei deputati all'unanimità
Ha voluto recentemente dare il suo contributo a questo impegno civile apponendo una lapide nella Sala della Regina a ricordo perenne della vergogna delle leggi razziali che vengono approvate proprio a Montecitorio
Ed è una circostanza che triste quanto doveroso rammentare poco più di trent'anni fa
E colgo questa occasione anche per annunciare che la Camera ospiterà prossimo prima il
Una mostra fotografica del titolo prospetti sterminio
Eliminazione dei disabili nella Germania nazista
Organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio dall'Associazione omnibus e dall'Istituto per gli affari sociali presieduto da Antonio Guidi
è noto infatti
Che la politica criminale del nazismo si abbatte anche sui portatori di handicap fisici psichici sui rom sugli omosessuali sugli oppositori politici su quanti finirono nell'hangar
Solo per il fatto di esistere di esistere fuori contro il delirio ideologico di Hitler e dei suoi gerarchi
Ci sono naturalmente diversi modi per testimoniare la tragedia della Shoah
In primo luogo ci sono i racconti dei sopravvissuti
Ci sono le visite luoghi dello sterminio
Ci sono i documenti storici filmati libri degli scrittori come Primo levi Eli Wiesel dei tanti che hanno sperimentato direttamente sulla propria carne azioni quotidiane sistematica di annullamento dell'uomo svolta nell'anca
Che ha conosciuto quell'inferno è stato per sempre sconvolto nell'anima
Ah tremenda esperienza nel campo di sterminio una traccia indelebile nella coscienza di testimoni diretti
Questo mutamento dell'identità personale descritto con grande efficacia bresciana neri scrittore ebreo vostri ecco che fu torturato dalla che Stato e poi deportato ad Auschwitz
Che è stato torturato scrive rimane torturato l'abominio dell'annullamento non si distingue mai
Sono parole che turbano
E devono scuotere ancora oggi le coscienze
Ma sono parole che ci ricordano come la Shoah rappresenti non solo un mutamento dell'identità personale dei sopravvissuti ma un cambiamento della stessa identità collettiva dell'uomo europeo
Che da allora
Ha cominciato a non percepire più se stesso come prima
Del resto ancora oggi a tanti anni da quei terribili eventi risuona ancora questa domanda a cui è difficile fornire una risposta come mai
La civilissima Europa
Ha potuto generare l'orrore di Auschwitz
è un angoscioso interrogativo che tanti scrittori filosofi storici del mondo occidentale continuano a porsi da oltre sessant'anni e che dobbiamo continuare a porre gli stessi
Il dovere della memoria e quindi non solo il dovere di ricordare ma anche il dovere di capire
Il dovere di indignarsi e di non minimizzare
Quando dite che il giorno più riemerga azioniste
Che sono sempre infami e lo sono ancor di più se sostenute
Da chi ha un incarico religioso
Il dovere della memoria e il dovere
E capire
Ed è il dovere di
Mantenere vivi
Quelle memorie
E il dovere di scoprire i meccanismi perversi che hanno permesso questa spaventosa corruzione della coscienza dell'uomo
Sono i meccanismi della discriminazione che cominciano prima ad attaccare la vita civile che poi sfociano con agghiacciante consequenzialità nella distruzione della ditta stessa
Sono i meccanismi di una identità esasperata chiusa aggressiva un'identità ma l'intesa è malata perché la vera identità e rispetto e scambio e arricchimento con le culture e di altri popoli
Sono i meccanismi del fanatismo ideologico che si sono manifestati in tutta la loro devastante potenza nel secolo scorso oscurando durante la fase più tragica della storia europea verità morale del nanismo ed il secolo dei Lumi
Sono meccanismi di ieri è certa che però possono riprodursi anche nel ventunesimo secolo
Per questo il dovere della memoria e il dovere di mantenere vivo un insegnamento perennemente attuale
Rimuovere l'orrore
Però può produrne altri per questo la memoria in primo luogo un dovere morale
E per queste opportuno anche un museo
Per esprimere nel silenzio solo visivamente
Ciò cui la parola non può arrivare
Perché l'orrore della Shoah e anche impattante un orrore indicibile
Do la parola al Sindaco di Roma Gianni Alemanno
Cari che nemici
Signor Presidente autorità
Roma
E una città densa di memorie più di ogni altra
In cui si ricordano vicende storiche
Tragedie
Momenti intensi che percorrono tutta la storia della civiltà occidentale
I prossimi anni
A questo enorme bagaglio di di memorie e di strumenti e si aggiungerà un altro strumento
Altrettanto importante di quelli che già esistono nel patrimonio musicale e archeologico nostra città il museo della Shoah
Siamo certi di poter fare questa affermazione perché dopo l'approvazione unanime o quasi unanime da parte del Consiglio comunale
La delibera sul museo dopo lo stanziamento di tredici milioni di euro siamo in grado di dare impulso al lavoro del consigli amministrazione la fondazione
E di fare in modo
Che questa sia realmente una realizzazione e condivisa
Dentro il così amministrazione siedono
Il presidente della Regione il Presidente la Provincia rappresentare tutta la filiera istituzionale del territorio
Siete anche
Il segretario Walter Veltroni che come sindaco di Roma ha promosso l'iniziativa
E io voglio ringraziare in questo momento
Chi è riuscito in tutto questo periodo anche attraverso cambi di amministrazioni che ovviamente creano anche contraccolpi natura politica che riuscirà a fare in modo che questa iniziativa vada avanti
Giunga a questo approdo faccio riferimento al Presidente la Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici con la sua pazienza sua tenacia ha fatto sì che non sia stata nessuna soluzione di continuità in quest'opera si giunga rapidamente a questi risultati
Ecco a voi vogliono consegnare questo strumento se voto alle giovani generazioni
Con un triplice obiettivo
Primo obiettivo e di natura storica
Perché noi vogliamo che sia sempre presente nella memoria noi giovani generazioni la realtà di questi fatti che sono avvenuti a Roma in tutta Italia in tutta Europa
Una realtà che si lega oggi ancora la testimonianza di chi ha vissuto quell'epoca anche oggi in una scuola romana un
Sopravvissuto lascio ha potuto portare direttamente la testimonianza del proprio oggi io sono ancora vivi questi testimoni si costruisce questo museo
Quindi
Poter dire ai giovani che questi fatti purtroppo sono realmente accaduti che responsabilità storiche
Del nazismo e fascismo sono reali e che sono state anche responsabilità indifferenza di chi ha votato la testa l'altra parte di chi non ha saputo schierarsi come i pochi giusti d'Europa a difesa di chi veniva perseguita
O c'è un secondo aspetto che vogliamo trasmettere attraverso questo museo è un aspetto culturale ideologico
E la comprensione che ogni qual volta
Ci si rivolge nei confronti di una comunità di una razza di una etnia o di un'azione condannandolo in blocco attribuendo adesso in blocco degli e aspetti negativi si fa il primo passo
Verso la discriminazione e verso la distruzione di quella realtà
Lo dico adesso in cui
Magari fatti di cronaca ci portano a leggere e di responsabilità di singole persone che vengono da altri Paesi noi dobbiamo sempre rifuggire da tentazioni di attribuire per intero
Resta comunitario altri popoli la risposta per questi fini bisogna sempre essere in grado di volta di guardare dentro ogni etnia guardare le responsabilità le capacità dei meriti di ogni singola persona quindi una dato culturale profondo che deve essere trasmesso
Infine un insegnamento umano
La capacità di non perdere mai la percezione dell'essere umano che sia di fronte non far calare mai quel senso di
Mancanza di comunicazione
Di rispetto di comprensione delle persone umane siamo di fronte leggendo le memorie di quei tempi
Guardando agli sterminato Alessia lacerante sensazione di persone che non ho perso totalmente la percezione piene di fronte agli esseri umani
Li trattavano come
Delle merci come delle cose come una parte di un processo industriale di sterminio ecco questa capacità di non perdere mai la percezione e l'essere umano
Ho dato fondamentale per fare in modo
E simili orrori non si ripetano più nel futuro
Questo è quello che noi
Vogliamo consegnare giovani di Roma insomma
Io ringrazio tutti coloro che stanno operando ringrazio
Il Presidente a Fondazione Paserman ringrazio il direttore pezzetti tutti coloro
Che opera al giorno per giorno
Perché quando questo museo sarà inaugurato noi offriremo ai giovani e a tutta la città e ansia di Roma non solo uno strumento la memoria ma attraverso la memoria un grande palestra per mantenere vivi la nostra umanità vi ringrazio