"Politica e istituzioni nell'Italia repubblicana"

Consiglio in carica così forse non so se riuscirò a trovare il tono giusto per questa introduzione al libro di Ciriaco De Mita intitolato politica e istituzioni nell'Italia repubblicana è un libro vero voglio dire come prima cosa con questo io intendo che non è come talvolta accade ai libri dei politici
Una raccolta dei discorsi o nel caso dei libri di giornalisti una raccolta di articoli è invece un testo organico
Preparata dall'onorevole De Mita
Forse dovrei dire dal professor De Mita
Che in quell'occasione ha realizzato un sogno antico
Per una serie di conversazioni tenute all'Università di Pescara nell'anno accademico ottantasei ottantasette con aggiunta soltanto in appendice di due brevi che peraltro importanti discorsi
Sullo stesso argomento un libro è un libro importante
E non soltanto perché ne sia l'autore il Presidente del Consiglio in carica
E non soltanto perché tocca quello che è certamente un argomento chiave nella vita di questo governo nella vita dell'Italia d'oggi
è importante per la ricchezza e la complessità delle argomentazioni
La sua presentazione e discussione è affidata stasera i direttori dei tre più importanti giornali italiani e certamente non potrebbe essere in mani migliori
In un certo senso quindi mi è un compito facile oltre che gradito
E tuttavia debbo dire nel ringraziare
L'autore
Di cui passato fui anche con autore per un libro intervista sulla DC e nel ringraziare l'organizzatore di questa manifestazione l'amico Clemente Mastella
Per avermi affidato questo incarico di presentatore e moderatore devo dire la verità
Che una volta tanto mi sento un poco inibito
E quasi turbato cosa che non mi accade spesso
Io mi rendo conto che questo si vede sicuramente
All'ambiente insolito
Alle presenze certamente straordinarie
Di tutte le maggiori cariche dello Stato
Ma principalmente perché devo dire questo stato d'animo l'ha approvato da da diversi giorni prima ancora di sapere che il Presidente della Repubblica ci avrebbe onorato con la sua presenza provato non appena ho riflettuto per la prima volta ma ciò che avrei dovuto dire non appena mi sono reso conto del fatto che questa riunione
Dedicata al grande tema della riforma delle istituzioni al luogo per così dire nella cerchia per me Augusta del Parlamento della Repubblica
Non appena quella riflettuto su questo mio sentimento
Mi sembra tu mi sono reso conto che si deve al fatto che io appartengo
A quella generazione per la quale la rinascita del Parlamento
La nascita della Repubblica rappresenta ancora l'evento più importante della nostra vita
Il dono
Diciamo pure un poco inaspettato
Per anni bui e terribili anche insperato
Che la storia ci ha riservato dopo il tempo della dittatura
Ora sei od otto estimo dinanzi a me lo consentite di questo mio stato d'animo
Non lo faccio soltanto per non posso carabina di dirlo
Ma perché penso che sia appunto che soltanto con uno stato d'animo di rispetto
E direi quasi di laica devozione per le istituzioni repubblicane che si possa e si debba affrontare il discorso delle loro riforme
Forse mi chiedo sono questi est sentimenti un poco estranei a una generazione più giovane se così fosse noi dovremmo fare autocritica
Per non aver saputo comunicare
In senso istintivo
Dell'importanza vitale che le istituzioni democratiche nate dalla caduta della dittatura fascista
E dalla Resistenza hanno per la libertà e la dignità di ciascun cittadino
Io sono nato nel mille novecentoventisei
Quando già le libertà democratiche erano state cancellate dal fascismo
L'anno dopo consentitemi un ricordo sia pure mediato personale
Moriva in esilio un mio zio
Già deputato socialista l'onorevole io Donati
Le cui spoglie sono state riportate in patria soltanto dopo la Liberazione e che riposano oggi nel cimitero di Modena
Quando in quei
Al confine tra il cimitero ebraico e quello cattolico
Contigue a quelle di un altro deputato modenese perseguitato ed esiliato l'onorevole Francesco Ferrari del partito popolare e spero che mi perdonerete questo ricordo
Sono Ale
Questo omaggio se mi consentite che non ho potuto fare a meno di rendere ma soltanto la rievocazione di una figura che nei ricordi familiari
Aveva assunto il significato di un simbolo e di una pesa
Il ricordo di un uomo che aveva fatto sentire
La sua voce nell'aula di Montecitorio
Pagando la sua fede il suo coraggio
Con i duri atti di violenza subiti dallo squadrismo fascista e poi con l'esilio
Mi consente credo di indicare le radici di quell'atteggiamento di personale devozione nei confronti del libero è rinato Parlamento repubblicano di cui dicevo poc'anzi
Molti tra voi potrebbero sicuramente motivare lo stesso sentimento con vicende personali familiari diverse e puro simili
Ora questi sentimenti io so venne non sono affatto estranei all'autore del libro di cui noi dobbiamo occuparci oggi
Che non è un libro limitato attimi di attualità politica
Ma fonda il suo discorso
Dedicato al tema della riforma delle istituzioni repubblicane
Su un'analisi storica che nella prima parte
E su alcuni principi molto chiari molto precisi
Anzitutto cito sulla piena convinzione che la stabilità dell'esecutivo esige un rafforzamento dei poteri del Parlamento
E che cito di nuovo
Nel regime di democrazia rappresentativa che costituisce una grande conquista dell'umanità le assemblee elettive debbano restare al centro della vita dello Stato in quanto strumento della partecipazione democratica
L'analisi delle carenze che sono frutto in parte della stessa crescita della Società italiana
Per le carenze delle istituzioni attuali ha convinto l'onorevole De Mita e molti altri della necessità di avviare e cito di nuovo
Per un processo riformatore che metta i poteri statali all'acqua e locali in grado di corrispondere alle esigenze di efficienza e di trasparenza di imparzialità e di partecipazione sempre più avvertite dai cittadini
Questa conclusione che anche il punto di partenza del Progetto esposto dall'onorevole De Mita in questo libro
Si fonda su una rapido ma essenziale resoconto storico che tocca i momenti principali nell'evoluzione della Società italiana dal fascismo oggi
Questo libro il tentativo di costruire con uno sforzo di analisi
E di comprensione paziente penetrante una proposta di riforma istituzionale quale contributo tale ed esplicitamente al grande dibattito in corso su questo tema
Sulla base di una visione di un'idea della storia d'Italia nei passati decenni toccherà poi ai presentatori di analizzare i principali passaggi del Progetto presentato dal presidente del Consiglio o meglio mi correggo presentato dall'onorevole De Mita segretario della Democrazia Cristiana prima della sua ascesa al carica di Presidente del Consiglio
Io mi limito a sintetizzare spero correttamente quelli che a mio avviso sono i due o tre momenti essenziali del progetto riformatore esposto in questo volume spesso parte dall'affermazione che la crisi attuale non investe soltanto l'assetto e la regolamentazione dei poteri pubblici ma anche il rapporto tra la società e il potere politico
Sicché regolare meglio le pubbliche istituzioni significa non soltanto risanare queste istituzioni ma normalizzare anche il rapporto tra il cittadino e lo Stato in tutte le sue manifestazioni e non occorre dire che la vasta presenza Nathan Toldo spesso analizzata
La vasta assunzioni dello Stato la vasta assunzione di responsabilità e compiti da parte degli organi di governo a tutti i livelli nella nostra epoca
Prende particolarmente importante e vitale per le democrazie contemporanee che si instauri un rapporto corretto produttivo tra istituzioni e e cittadini
Al fine di ed evitare il rischio che il sovraccarico di compiti dello Stato e l'inefficienza dello Stato stesso non lo svolgimento di questi compiti apra la strada a una crisi grave della democrazia stessa
Di questa complessità della crisi politico istituzionale del nostro Paese che non è soltanto crisi di credibilità dei partiti l'onorevole De Mita è particolarmente consapevole
La spiega con argomentazioni ricche e complesse nel privilegio una di carattere politico
Ed è l'affermazione che nel primo tempo della vita della nostra Repubblica tra la sua nascita il grosso modo il mille novecentosessantotto la crisi del centro sinistra
L'esistenza di maggioranze politiche di governo solide sotto la guida di diciamo pure l'egemonia della DC
Consentiva la nostra democrazia di acquistare per l'essenziale è la funzionalità propria delle democrazie fondate su sistemi elettorali maggioritari pur essendo il nostro un sistema proporzionale
Voglio dire che questa situazione politica copriva i limiti altrimenti posti dalle regole costituzionali in fatto di stabilità reale dell'esecutivo
Dice l'autore di questo libro
è stato lo sfaldarsi di questa solida maggioranza politica mettere in evidenza taluni vuoti delle regole costituzionali in ordine al rapporto tra Governo e Parlamento compromettendo l'adeguata stabilità dell'esecutivo
Al punto che dopo il Sessantotto ed è fatto grande non una legislatura e più giunta alla normale scadenza quinquennale
Poi sicuramente già sapete qual è nella sostanza la bis la risposta dell'onorevole De Mita questo problema non la trasformazione della nostra Repubblica parlamentare in Repubblica presidenziale
Non la trasformazione del sistema elettorale proporzionale il sistema elettorale maggioritario non l'istituzione di soglie che riducano il numero dei partiti
O l'abolizione del Wilma telecamera Lismore istituzione della cosiddetta sfiducia costruttiva questa serie di no posti dall'onorevole Demitri argomentato con molto impegno i relatori diranno poi se ne siano no convinti
E comunque da questa serie quindi no che emerge la proposta di miti Ana di una revisione del sistema elettorale in sintesi propone al la Costituzione di quali si unì di partiti che si impegnino prima dalla consultazione elettorale a costituire un governo della giurata della durata di tutta la legislatura
Con la concessione di un premio di maggioranza alla maggioranza vincente a beneficio però dei partiti minori Inessa compresi e non del partito maggiore
Perché dice l'onorevole De Mita normalmente nelle associazioni rischiano i partiti di minore consistenza
Come voi sapete come voi sappiamo questa proposta non è parte dell'attuale programma di governo riforme istituzionali di cui si incomincerà a discutere in Parlamento sottratte ma due giorni
Hanno portata più limitati
E forse io non ho reso il giusto merito al suo libro concentrando questa mia introduzione sul tema più grande anche più controverso della riforma elettorale discorso sulle riforme istituzionali svolto dall'Autore più ricco e più largo più complesso più sfumato anche così come immagino sarà più articolate del lavorata all'azione che il presidente del consiglio De Mita svolgerà per guidare la nave delle riforme istituzionali nella difficile navigazione che l'attende
E tuttavia sottolineando in questa introduzione al dibattito il problema della riforma elettorale io ho voluto richiamare l'attenzione sulla necessità
Che le riforme che verranno sperabilmente attuate
Nel corso dei questa legislatura nell'arco di vita di questo governo
Non deludono le attese forse un poco miracolistiche
Ma non immotivate né da ignorare dei cittadini
Ho detto prima che non so se le generazioni più giovani nutrano nei confronti delle istituzioni repubblicane quella devozione laica che quelli della mia generazione non possono non sentire
Ma penso che anche le generazioni più giovani sappia e per quanto gravi possano essere i difetti e le carenze dei partiti e del nostro sistema parlamentare
Senza partiti senza Parlamento non c'è mai libertà per i singoli cittadini anzi diciamolo pure non esiste Stato al mondo in cui gli uomini siano realmente liberi
All'infuori di quegli Stati che hanno parlamenti liberamente eletti in una competizione tra una pluralità di partiti
Questo gli italiani tutti gli italiani lo sanno
E proprio perché conoscono l'importanza di un libero Parlamento di liberi i partiti politici provano profonda amarezza di fronte alle grandi disfunzioni attuali del sistema politico italiano
E si attendono da misurante ma anche coraggiose riforme un risanamento della nostra democrazia bisogna sperare che i partiti non delude hanno queste attese
Non vanifichi no ogni speranza dirlo riforma
In una contrapposizione sterile di proposte divergenti miranti a correzioni tattiche tesa ciascuna a rafforzare esclusivamente la posizione di forza del partito che la propone
Immagino che anche questo sarà uno dei temi della vostra discussione
Io con questo ho concluso l'introduzione so che il Presidente della Repubblica
Chi ha voluto sottolineare con la sua presenza l'importanza del tema trattato nel libro dell'onorevole De Mita
Vedevo da lasciarci per altri impegni che datavano da tempo
E quindi sospendo per un attimo la nostra discussione riprenderà tra pochi istanti con i successivi interventi dei tre presentatori
E dell'autore grazie
Ci
Grazie il
Io credo quindi di poter dare a questo punto il via alla discussione alla presentazione del libro l'ordine è un ordine alfabetico una competizione di S. impure nella quale prevale di stretta misura Scalfari su Oscar d'occhio e su Steel questo è l'ordine
Eugenio Scalfari direttore della Repubblica e con molti auguri anche membro del consiglio di amministrazione della stessa
Diffidenza gli si spera
La partenza del Presidente della Repubblica
Che così
Leggermente ondulato tutti noi
Ci consente forse l'amico Spadolini siamo più
Dei avere un tono meno istituzione
Del resto il nostro moderatore affatto discorso Biagio dire mirabile
Accentrato credo almeno per me
Lo spirito del volume che le sentiamo e quindi questo CSM dal ripercorrerlo nella sua complessità del resto fondo possiamo dare per letto almeno trenta insieme
Io ho provato un sensazione abbastanza
Singolare
Leggendo Illy
E cioè di consenso
Non solo sul motivazione
Ma in larghissima misura anche sulle indicazioni
Dalla prima all'ultima di nicchia
E però contemporaneamente
Di profonda insoddisfazione
E quindi mi sono dedicato un pochino ad esaminare la contraddittorietà di questi due
Alla fine sono arrivato a questa conclusione
Che il consenso va al docente che espone una platea di alunni di studenti
Una motivazione del perché istituzioni nate
Quarant'anni fa che non è poi molto nel tempo così remoto
E allora salutate da tutti è anche dall'unica all'autore libero come sostanzialmente rispondenti
Al momento storico e ai bisogni della società
Come mai in quattro decenni vorrei dire in appena quattro decenni siano completamente luogo
Che presentino la necessità non di piccoli rammendi ma quasi di una orditura nuova globali
L'analisi che De Mita fa di questo percorso a mio avviso è complicatissima che ripeto io consento dalla prima all'ultima riga
Consento quasi con una identificazione
Con il percorso intellettuale e politico
Di questa vicenda
Ma poiché l'insoddisfazione l'insoddisfazione
Deriva dal fatto che
Analisi analoghe
Sono state fatte anche da altri uomini politici non parlo degli studiosi parlo di uomini politici attori in prima persona
Ricordo le analisi che faceva ai suoi tempi l'onorevole Moro
Quando già il tessuto istituzionale Mostar mostrava Strapping
In seguito ancora aggravati si ulteriormente ma già allora visibili
Ricordo le analisi accorata dell'onorevole la mai
Ricordo
La critica costante
Che veniva dall'opposizione comuni
Quindi direi che con delle accentuazioni con dei mutamenti di timbro con delle intensità diverse ma i grandi protagonisti della scena italiana e non a titolo personale evidentemente visto che ciascuno di questi che ho ricordato qui potrei ricordare molti altri
Hanno avuto funzioni preminenti nei rispettivi partiti e nel Parlamento
E nel governo e come mai
Queste analisi non hanno dato luogo a nulla
Sicché noi ci ritroviamo direi ad almeno quindici anni dalle prime denunce
Di logoramento istituzionale
Dall'insediamento di almeno un paio di autorevolissimi commissioni
Da una serie di proposte
Prese elettorali e elettorali e contenute nel
Nei programmi di governo ci troviamo che la montagna non ha partorito neppure il topolino
Neppure la legge di governo
Neppure il
Un principio di riforma elettorale
Della legge elettorale comunale
Neppure quella del della elezione per il Parlamento europeo
Senza andare quello
Mi riempie di altre questioni sempre viste sotto l'ottica istituzionale che l'autore del libro segnala ripeto con una coerenza intellettuale una padronanza storica dei problemi che merita
Ammirazione
Questa è la prima domanda io vorrei porle all'onorevole dimmi
E la cosa mi preoccupa ulteriormente perché lei ha ricordato già il l'amico lady
Mentre uno dei punti non voglio dire il più importante ma in un certo senso sì il più importante
Che è affrontato nel libero e che è quello della riforma elettorale
E nel programma del primo governo presieduto dall'onorevole De Mita non compare più
Noi sappiamo il perché
Sappiamo il perché ma voglio dire ecco che questo è vero per quasi tutti i punti è stato vero nel corso storico
Della vicenda
Tant'è che ripeto il risultato della diagnosi così precisa così puntuale
E non solo l'Italia non solitario perché condivisa largamente vorrei dire larghissimamente se noi mettessimo
Intorno allo stesso tavolo
Basterebbe mettere alcuni dei presenti in quest'aula che sono poi al tempo stesso spettatori oggi protagonisti tutti i giorni di queste vicende io credo che sarebbero tutti d'accordo sui punti ma quando poi riprendessero e quando in realtà ciascuno di essi riprende la posizione di attore in prima persona della vicenda politica l'accordo sfuma la paralisi subentra la Stasi istituzionale degradato ulteriormente
Qui
Il problema è molto grosso
Anche per una inversione dei ruoli
Che noi notiamo molto spesso per cui quelli stessi che quando occupano certe posizioni imboccano certo il tipo di riforme non appena la vicenda politica
Di far cambiare ruolo in funzione
Ad oggi
Quelle stesse richieste che aveva inoltrato almeno stupirebbe affatto vedere per esempio che la riduzione se non l'abolizione totale del voto segreto dai regolamenti parlamentari fosse oggi vista con qualche titubanza da coloro stessi che ne fece fino a pochi mesi fa o poche settimane fa uno dei punti dirimenti addirittura per la formazione dove
Io non so se avremo il tempo di fare ulteriori giri di tavola ma mi ero segnato qui una quantità di questioni ma le limiterei poi almeno per ora
La differenza tra il dire e l'abisso quasi incolmabile tra il progettare che il reality perché onorevole De Mita questo
Io propongo che le risposte vengano ovviamente alla fine degli altri interventi da quindi la parola al direttore della Stampa Gaetano Oscar d'occhio
Sì
Ho letto questo libro con grande interesse
E ben sapendo benissimo l'onorevole De Mita non è un docente anzi non è soltanto un docente ma è non politico
Segretario
Del partito di maggioranza relativa
In questo momento e presidente del Consiglio
E presiede un governo nel quale figura
Un ministro per le riforme istituzionali dunque scrivendo questo libro l'onorevole Di Mito non si esercita in ingegneria istituzionale ma avanza delle proposte
Che ritiene
Proponibili
E in qualche modo realizzabili perché questo come lei scrive nel libro e il compito del del del politico
Ora è un po'questa la domanda che mi son posto
Esistono le premesse la realizzabilità di
Alcune o di tutte
Queste proposte
La risposta che da De Mita
E che queste premesse esistono perché il logoramento del sistema è arrivato a un punto tale
Da creare una consapevolezza la consapevolezza
Che conviene fare ore ora certe riforme in modo da non doverle fare voi in condizioni talmente gravi da richiedere soluzioni d'emergenza e dunque soluzioni potenzialmente pericoloso
Mentre leggevo queste pagine mi sono ricordato di una telefonata che feci anch'al professor Norberto Bobbio alla fine di novembre non credo di essere indiscreto se la riferisco
In quella settimana era lì esploso il dibattito sulle riforme istituzionali e io mi mi permisi di chiedergli un articolo la sua risposta fu Brusca e direi quasi pirata scrisse
è già stato scritto tutto e il contrario di tutto su questo argomento
Potremmo riempire le stanze dell'intero edificio dalla stampa
Con le tesi di laurea
I documenti di convegni
Gli studi del del del professor Miglio o agli atti della commissione Bozzi e tutto quello che si è fatto e si è detto c'è scritto in questi dieci anni e poi aggiunse
E comunque ritengo che giornalisticamente sia sbagliato alimentare questo dibattito perché contribuiamo ad ingannare i lettori ad ingannare gli italiani perché facciamo credere che possono essere
Imminenti o comunque prossimo comunque possibili riforme che invece non si faranno mai
Quest'ultima affermazione mi sorprese a tal punto che gli dissi che meritava di essere di essere ripresa in un articolo e l'articolo coi il professor Bobbio lo scrisse qualche giorno dopo e noi lo pubblica
Mi permetto lì riprenderlo di riassumerlo brevemente brevemente perché vorrei sentire su questo re opinioni dell'onorevole De Mita
Bobbio parla del paradosso delle riforme istituzionali perché paradosso
Lui dice che le proposte per essere attuate devono trasformarsi indecisioni
Ma chi deve poi prendere queste decisioni ebbene
A prendere decisioni dovrebbero essere gli stessi organi dello Stato di cui si chiede a gran voce
La riforma perché non decidono o decidono male
Se la riforma fosse un'operazione facile aggiungeva vorrebbe dire che il nostro sistema funziona
Ma se funzionasse davvero non ci sarebbe bisogno di riforme e questo un po'il paradosso
E riferendosi alle alle alle proposte di riforme elettorali
Osservava che ogni partito cerca di tirare acqua al suo mulino perché non esiste una procedura elettorale eccezion fatta per la proporzionale pura non esistono procedure dicevo
Da cui possono trarre ugualmente vantaggi tutti i partiti dunque qualsiasi riforma e dolorosa qualsiasi riforma
Sei Richet
In maniera diversa diciamo i partiti dell'attuale schieramento
Non si può dunque davvero fare la riforma e a questo punto devo dire che all'ultimo momento l'articolo si chiudeva con una contraddizione rispetto a quella brusca telefonata che che che da cui era partito quest'articolo perché contraddizione perché Bobbio coi alla fine diceva
Che la riforma e diventata
Una sfida per la nostra classe politica nel senso che la nostra classe politica deve vincere questa sfida perché se non la vince perde un'altra parte della propria credibilità il fallimento sarebbe gravissimo
Bobbio paragonava questo fallimento al comportamento il fallimento lo dice nasce dal fatto che
I partiti sono portati
Quando non riescono a risolvere neppure i piccoli problemi apporre di problemi a porre problemi sempre più grandi e quindi si comportano come quel giocatore d'azzardo che aumenta sempre di più le puntate per rifarsi
Dei soldi già perduti era fine finisce che perde tutto sia la camicia e sia l'onore
Questo diceva il professor Bobbio ora
Anch'io come
Come Scalfari
Apprezzo e condivido se non tutte molte delle analisi
E delle indicazioni che trovo in questo libro tuttavia vorrei fare un po'se mi consentite da provocatore ovvio ai fini del dibattito e direi che si potrebbe e cercare di applicare questa teoria di Bobbio a
Ai diversi suggerimenti innovatori
Contenuti in questo libro in particolare io neo isolato uno soltanto che poi è quello più controverso tre quello centrale quello appunto della riforma elettorali
Mi pare che la proposta avanzata da De Mita e avanzata con la convinzione non solo di essere originale ma di essere più equa delle altre l'onorevole De Mita dice in sostanza che gli altri partiti fanno proposte che sono sempre o che appaiono funzionali alla conservazione del proprio ruolo
Questa sarebbe una proposta più equa
Anzitutto perché non
Premiere ebbe nel unirebbe ciascun partito singolarmente ma Premiere ebbe o punire ebbe delle coalizioni di partiti che prima delle elezioni come dire si presentano come potenziali coalizioni di governo e in secondo luogo sarebbe più giusto perché rafforzerebbe quel legame tra
Elettori sistema politico che lui vede giustamente profondamente incrinato perché appunto l'elettore non sceglierebbe
Solo il partito ma sceglierebbe il governo ora tutto questo
Può essere vero
Ma resta il fatto
Sì al fatto che non non esistono soltanto delle analisi
Come dire quanti Mary che
Come litorale
Perché
La proposta dell'onorevole De Mita parte da una premessa la premessa possiamo dire questa che nella storia politica italiana del dopoguerra ci sono stati due polli i due poli rappresentati dalla cultura marxista e quindi dal PCI ed alla cultura cattolica e quindi dalla Democrazia cristiana
E direi che piuttosto brusco talvolta l'onorevole De Mita in queste affermazioni e ignora completamente
La tradizione laica in questo Paese non perché ne disprezzi valori ma perché presumo
Che pensi che la Democrazia Cristiana sappia ugualmente esprimerli e incarnati
Qual è il pericolo diciamo almeno l'effetto di questa proposta e in questa proposta ha un potenziale di irrigidimento appunto di questi di questo schieramento storico italiano ora
C'è qualcuno che su questo può non essere d'accordo non spetta a me
Difendere le ragioni dell'onorevole Craxi l'onorevole Craxi si difende benissimo da solo e certe volte si difende anche troppo
Però giusta o sbagliata che sia
La sua aspirazione
Realistica o illusoria resta il fatto
Che cosa spera aspirazione di un di uno scardinamento dei rapporti di forza a sinistra
Lui può nutrire la e questo e questo è senza dubbio un problema glieli Scarpari scriveva nel suo nel suo articolo di fondo sulla Repubblica che non si può
Scavalcare conculcare i i socialisti però i socialisti non devono non devono pretendere di farsi degli abiti su misura
è vero genera questo che dice ora io condivido perfettamente però devo dire che in politica è molto difficile dire dove cominciano gli scavalcamenti e quali sono gli abiti su misura
Il libro è ricchissimo quindi seleziona rapidamente un altro tema anche poi sempre quello del rapporto e del giudizio che l'onorevole De Mita dare del Partito comunista
Ripercorrendo le tappe del dei guasti e delle debolezze del sistema
Della sua scarsa operatività
Non è il limite cerca sempre di darne una una spiegazione perché si è arrivati a questo punto perché c'è il voto segreto perché resiste il voto segreto perché i governi sono scarsamente efficienti perché il parlamento del passato dal una è un compito di controllo a una a compiti di gestione e di amministrazione che non gli spettano e così via
Di chi è la colpa ora le risposte sono sono molto articolate mi interessava selezionare
La parte che non è un limite attribuisce al Partito Comunista
Giustamente
Viene detto che il Partito Comunista ha favorito
Questa confusione dei ruoli
Per delle ragioni culturali intrinseche alla propria storia perché è un partito
Che confonde spesso autorità autoritarismo che vede nell'efficienza sempre un potenziale illiberale
Perché un partito che ha delle radici leninista tutto questo è vero potremmo anche aggiungere un'altra spiegazione
Questo partito è stato a lungo consapevole e in parte lo è ancora oggi
Di non poter entrare nel recinto del Governo ed aveva dunque tutto l'interesse a rafforzare il Parlamento che l'organismo in cui era sempre presente e in cui quindi poteva agire
L'onorevole De Mita mi pare a un certo punto il libro rinvia Ance la capacità unificante delle coalizioni degasperiana
Ecco perché c'era quella quella capacità unificante certo anche qui le risposte sono molte ma c'era secondo me perché perché il mondo era spaccato
In quel in quel periodo
E perché c'era in Italia un partito comunista che faceva paura dobbiamo ricordarcene di questo faceva paura
E questo era secondo me la ragione fondamentale della della forza unificante delle coalizioni degasperiana oggi siamo arrivati a una strana situazione direi di un partito comunista che non fa più paura
Che però non ha
Completamente cambiato se stesso al punto di potersi porre come credibile leader di una coalizione alternativa e anche da questo nasce
Un altro aspetto del logoramento del nostro sistema politico
Mi avvio a chiudere vorrei
Esprimere un complimento un rammarico
Il complimento e per l'onorevole De Mita
E accusato spesso di essere astratto oscuro criptico bene devo dire che questo è un libro
Scorrevole
Chiaro
Efficace
è uno strumento utile per tutti e direi soprattutto per i giovani ai quale mi pare destinato
Il rammarico non riguarda l'onorevole De Mita
Che ancora giovane a da questo punto di vista tempo e possibilità di ritiri farsi e il rammarico è che i politici italiani in tutti questi anni hanno scritto molti più libri progettuali che non libri di memorialistica
Che abbondano invece in Gran Bretagna e nel bene e nel male negli Stati Uniti mi son chiesto perché avviene questo
Ma io credo che chi è portato a rievocare
Il proprio passato perché si sente in qualche modo protagonista di grandi eventi vuole dare la sua versione di questi eventi voleva andare il proprio ruolo
Chi è portato a occuparsi e a dedicarsi tutto al futuro invece spesso teme di fare delle promesse che non potrà mantenere io mi chiedo se non sia il sintomo della crisi del nostro sistema anche questo che produce troppe promesse e poche realizzazioni grazie
Chi parla per tale azione in dibattito
Si trova in una certa difficoltà perché deve in qualche modo ripetere alcuni degli argomenti detti dagli oratori precedenti
Quindi comincerò col dire che ho trovato anch'io il libero visto che lamenta interessante
Mi ha colpito proprio la capacità dell'onorevole De Mita che analizzare con intelligenza e perspicacia l'evoluzione storica dell'Italia
In pratica dello Stato liberale fino al momento attuale
E di analizzare con altrettanta intelligenza l'esperienza fascista i suoi effetti anche sulla situazione
Condivido in gran parte questa analisi
Al tempo stesso anch'io
Provo una certa insoddisfazione
Di carattere diverso forse da quella di Eugenio Scalfari cercherò di formularla
In questa maniera
La premessa su cui si basa il libro e
In effetti il divario tra le istituzioni e la società
Dice giustamente l'onorevole De Mita che le istituzioni dell'Italia attuale sono in ritardo sull'evoluzione della società italiana
Allora gli interrogativi ovviamente sono due
Prima perché si è creato questo divario
Secondo come possibile colmarlo
Risponderò o cercano di chiarire il secondo interrogativo
Prima dell'altro perché il secondo interrogativo su cui punta il progetto di riforma dell'onorevole De Mita
La tesi quindi del libro e che per colmare il divario occorre riformare le istituzioni e renderle più in sintonia con i cambiamenti della società
Ma e proprio qui che nascono lei perplessità
E cercano di analizzarne le principali
La prima cosa che colpisce e
Il contrasto
Tra
L'impostazione teorica
Molto serrata
Della crisi dell'onorevole De Mita e la realtà empirica dell'Italia
Do un esempio potere forse il più banale il più ovvio ma anche il più importante credo
L'onorevole De Mita giustamente critica il fatto che i partiti A pagina centodiciotto lumi dice
I partiti risultano ora attardati nella salvaguardia di posizioni di potere ormai senza adeguata legittimazione
E tutto questo rischia di intaccare né la funzione essenziale giustissimo
La domanda però che ci si pone e come mai in questo stato di cose
Che viene denunciato dal capo del governo e dal capo e dal ex segretario del partito di maggioranza continui senza che si veda la minima indicazione di un mutamento
E l'eccessivo potere dei partiti nella vita nazionale non solo non è diminuito ma tende continuamente a crescere
E non mi pare di vedere nel
Nelle proposte del libro
Nessun programma per ridurre questi posti per ridurre questo potere per invertire questa tendenza
E la prima perplessità
La seconda riguarda proprio l'efficacia dei rimedi
Con cui si vuole colmare il divario tra istituzioni e società
E i rimedi sono lei riforme istituzionali
Quando si vanno analizzare le riforme
Si vede che lo stesso onorevole De Mita elimina abbastanza rapidamente tutte quelle cioè riduce ne considera molte di natura puramente marginale e concentra alla fine il suo obiettivo nella
Il mutamento delle istituzioni non coglie quella che il male più grave
Della crisi del sistema cioè il mutare
La posizione di alcuni dagli organi di governo o persino la legge elettorale
Costituisce solo una parte molto piccola di quello che il vero e Grosso fossato che separa lo sviluppo della società italiana dal meccanismo politico dal sistema politico
L'ingegneria istituzionale serve a ritoccare alcune cose a rimediare ad alcune cose ma non va al fondo dei problemi
Terzo punto di perplessità che deriva appunto dal secondo riguarda il ruolo dei partiti
L'onorevole De Mita
A una analisi molto acuta del ruolo che i partiti hanno esercitato nel accelerare anzi nel creare il processo di democrazia in Italia
Dice esattamente e molto giustamente
Nella messa in discussione della partitocrazia non si tiene conto della funzione di supplenza che i partiti hanno svolto dopo la lotta antifascista per la promozione della democrazia
In una società senza grandi tradizioni in tale senso
E condivisioni e squilibri dirompenti in diversi casi
Canalis è giustissimo proprio perché in Italia non ha avuto una lunga e solida tradizione democratica in passato i partiti di massa inserendo
Larghi strati della popolazione nella vita politica hanno contribuito a rendere possibile a ritmo rapido la democratizzazione del Paese
Fin qui tutti d'accordo
Ma a un certo momento e lo stesso onorevole De Mita denuncia del fenomeno ma non indica come pormi rimorchio con porvi rimedio ad un certo momento la il meccanismo dei partiti a che era nato come spinta democratica finisce col diventare un grosso ostacolo
Al progresso democratico
La funzione dei partiti in una democrazia e insostituibile e tutti e le critiche al meccanismo più uno fa altri meccanismi Ronaldo ricorso alla tecnocrazia le critiche di questo genere sono completamente errati
Però qual è la funzione del partito la funzione del partito nella vita di una democrazia e quella di essere un canale tra il Paese gli umori i sentimenti del paese e la classe politica di permettere Undiano che vanta che porti dal basso in alto
Alla classe politica i sentimenti del Paese ora il meccanismo italiano dei partiti ha bloccato questo canale i partiti rischiano di diventare non un canale ma un diaframma
Tra la classe politica ed il Paese quindi il problema dei partiti è un problema cruciale in Italia bisogna evitare i facili attacchi alla partitocrazia e sono perfettamente d'accordo con l'onorevole De Mita su questo punto
Però bisogna anche porsi il problema di come far funzionare o meccanismo partitico che rischia di asfissiare la vita politica e non di alimentare
Dal problema dei partiti
Passò quarto tema di perplessità che legato ad esso ed è il rapporto in effetti i tra lo stato e quella che si usa chiamare la società civile
Il termine Società Civile divenuto abbastanza di moda negli ultimi tempi ma viene citato quasi sempre in maniera approssimativa e superficiale
In effetti quello che avviene in Italia è proprio il fatto che lo Stato e le sue istituzioni
Non tengono abbastanza conto di ciò che avviene nella società civile
Lo Stato e le sue istituzioni tendono progressivamente ad infangare il campo della Società Civile a dominare urlo a controllarlo e a bloccare quindi tutte quelle forze autonome che invece dalla società civile dovrebbero trasmettersi
Allo Stato
Aspetto analogo di questo problema e il rapporto della politica con le altre attività
Della vita
Anche qui io sono d'accordo con l'elogio dell'onorevole De Mita fa della politica della nobiltà della politica come strumento per comporre e mediare i dissidi tra le varie forze tra i vari interessi del Paese e trovare quindi la capacità di rendere governabile il sistema però anche qui bisogna intenderci il pericolo nella nell'approccio dell'onorevole De Mita mi sembra quello di vedere la politica come mediazione terrà le forze politiche
Quando esiste al di fuori della politica tutta una sfera di attività chiama che costituisce proprio alla società
E di cui la politica deve essere il riflesso ma non deve essere il padrone ed il controllo
Da questa analisi torno al punto di partenza cioè riforme istituzionali va bene
Però ritenere che la riforma istituzionale possa essere il surrogato di un approccio diverso nel rapporto tra
Istituzioni e società a me sembra abbastanza illusorio
A me pare che il nodo chiave dei mali italiani sia proprio la incapacità di generare nella società civile civile delle forze Sufi capaci di influenzare il mondo politico questo spiega tutto una serie di fenomeni abbastanza tipicamente italiana
La difficoltà di rinnovare i partiti dall'interno
Anche qui il rinnovamento dei partiti non esige degli statuti particolari o delle forme particolari esige la capacità di una spinta dal basso che modifichi senza bisogno di regole il funzionamento dei partiti che porti delle forze nuove né i partiti
A
Parallelamente il potere dello Stato sui vari aspetti
Della vita del Paese a partire da quella economica quella culturale al problema dei giornali
Tende ad aumentare invece che a ridursi
A me sembra molto importante che sia lo stesso mondo politico ad incoraggiare un uno sviluppo autonomo di tutti gli altri settori della società in modo da poter poi Giovanna se ne per impostare un determinato
Stile e mi sembra che un compito non del tutto facile dell'onorevole De Mita di rispondere a diciamo obiezioni o domande o a volte contestazioni
Abbiamo concluso con una con una a voce dal timbro direi che si ispira tipicamente all'empirismo anglosassone mi è sembrato di capire con una certa diffidenza per il tema delle riforme istituzionali abbiamo sentito comune a tutti i tre direi una domanda base che era poi quella né posta inizialmente da Eugenio Scalfari tutti dicono che occorre fare qualcosa perché non si fa certo senso stile risponde perché la società non è capace di farlo
Nella presunzione
Dice che non riesce a farlo la presunzione delle altre delle altri interventi era perché i partiti sono incapaci o non non volonterosi di farlo ho sintetizzato in modo da confondere ancora un pochino di più la sul capitale
Io quando
Fatto queste considerazioni ai ragazzi dell'università di pescare
Tra l'altro fatto uno sforzo enorme per evitare che negli annali
Indicazioni potessero essere coinvolti strumentali l'azione politica
E credo di esserci riuscito
Ho resistito alle provocazioni dei docenti degli alunni perché sulle analisi che facevo
A volte anziché discutere
C'era la tentazione
La tentazione facile a chiedersi ma è colpa di chi
A favore di che cosa
Che tipico a volte delle nostre discussioni sfuggire al merito delle questioni e chiedersi chi lo fa e a vantaggio di chi il che poi genera inconcludenza tipica della operatività politica a volte anche all'interno nostro
E quanto è stato fissato questo incontro
Io ho avuto una grande difficoltà
Perché
Non era difficile prevedere che io qua mi sarei trovato non solo come uno che pur avendo fatto politica perché la mia attività prevalente da quando sono nato scherzando dissi che nascendo fatto politica
è stata queste Toy interesse
Però poi mi trovavo anche ad essere il Presidente del Consiglio incarica il segretario del partito
Quindi alla discussione inevitabilmente si sarebbe un po'spostata dal libro accorse diverse ora non è che io amo
Non voglio fare una tribuna
Politica però questa esigerebbe
Una diversa
Posizione
Io tenterò di riportare il discorso al libro
No no dico tenderò di riportarlo a libri e quindi vi chiedo scusa se le domande fatte
Risponderò ma risponderò con uno lo sforzo che ho fatto Congo
Il libro e a Scalfari vorrei dire questo ne è stato probabilmente perché è stato il primo quello più dentro il libro
Si è posto un problema
Avendo detto che d'accordo era difficile poi
Come viene
Aprire la discussione sulle proposte su cui si era d'accordo io mentre voi parlavate invece ho fatto questa riflessione
E sette i tre direttori
Dei tre giornali più importanti del Paese
Io non dico quale più importante ma certamente Sethi direttore dette giornali più importante e difficile che un italiano
Che voglia essere orientato non compri i telegiornali che voi dirigente in credo che ogni cittadino attento legge i posti tre giorni
Io ogni mattina mi chiedo se dalla lettura dei giornali dalla analisi della vicenda politica
Che cioè giù cioè sui giornali il cittadino è in condizione di capire
E questa schizofrenia l'ho provata pure stasera
E questo non è che voglio capovolgere la domanda
Ma la dico per una semplice ragione perché in un regime democratico
E io sono geloso custode dal regime Democratic
Io ho
La religione delle istituzioni della democrazia rappresentative
Ritenendo che queste siano il più alto valore civile che ha una comunità però questo sistema è un
Con un cerino delicatissimo
Funziona se si convince la pubblica opinione
Non basta capire
Nella storia del mondo gli uomini hanno capito prima che i popoli
Se ci fosse Stato bisogno solo di capire non avremmo avuto tanti problemi i popoli hanno avuto possibilità di crescere quanto ciò che uno aveva capito e diventato patrimonio comune della collettività
Questo è lo sfondo della democrazia
Ora trovo singolare dire la proposta ingiusta
E e però non non lo si realizza non si realizza perché non c'è ancora consenso sufficiente o meglio non c'era
Io dovrei pure questo
Se l'avessimo fatto sette mesi fa otto mesi fa probabilmente questa obiezione aveva rilievo
Trovo singolare che questa obiezione sia fatto il giorno prima della riunione due giorni prima della riunione solenne che il Parlamento fa in seduta congiunta
Avendo stabile cioè contemporanea Conde Maragna presidente chiedo scusa avendo stabilito di avviare questo processo
E io credo che un fatto di straordinaria importanza io gli stessi timori vostri
Se questo avvio non sarà turbato se questo avvio che e così il ricco così sereno così convergente così costruttivo nelle discussioni e negli accordi
Poi strada facendo non incontri qualche difficoltà
Ma c'è
Oggi c'è un accordo tra i partiti che è intervenuto prima della costituzione del governo
Questo dibattito
I due presidenti nello consentiranno e che un po'per inerzia perché quando fu pensato era legato ad un fatto che poi è mutato
Partiti di maggioranza e di opposizione si erano messi d'accordo
Per fare quest'anno quattro riforme
Tutti i partiti sono d'accordo io sarei sorpreso se nel dibattito qualcuno avanzarsi opinioni diverse ma tutti i partiti hanno concordato che per l'anno mille novecentottantotto
Si deve provvedere al riordino dei poteri
Per le Autonomie locali che una delle più grandi riforme
Da fare
Steel
Al riordino del Parlamento quelle discussioni sono stati infinite
E probabilmente Scar dote le discussioni sono state in limite perché non c'era l'accordo da dove cominciare
Quindi la discussione sul bicameralismo e monocameralismo sullo bicameralismo differenziato sulla Camera eletta direttamente dal popolo su una di derivazione dalle Autonomie locali o dalle categorie riprendendo fra l'altro una discussione che getti cioè c'è stata già non è che sia una cosa nuova
Però poi concludendo perché è un'ipotesi di accordo c'è e quindi sarà possibile lavorare seriamente sulla differenziazione funzionale che io non credo sarà una cosa da poco
Perché immagina le istituzioni come modello di orologi orologeria tecnica probabilmente questo è il meno
Ma il sistema della democrazia rappresentativa a questo qualcosa di arcaico
Non è l'efficienza la democrazia rappresentativa il sistema in forza del quale il popolo contasse immonda sede riesce ad esprimere una opinione decidere
Allora c'è da discutere
Se vogliamo conservare questo sistema
Che storicamente
Si accredita come il sistema migliore del mondo o viceversa per una malintesa
Concezione della rapidità
è un bene
La rapidità ma in alcuni processi può essere anche un rischio e quindi bisogna approvare questo giusto e quindi cambiare i regolamenti parlamentari
Non riesco a capire perché si discute di una cosa su cui tutti siamo d'accordo
Sui regolamenti per anni parlamentari c'è un accordo di governo che l'opposizione accetta di recuperare il ruolo della maggioranza per la funzionalità delle assemblee elettive
Ed evidentemente recuperando il potere della maggioranza con me in una società per azioni avvocato Agnelli le società dove nessuno ha il pacchetto di maggioranza vanno in difficoltà
Però rispettando anche il ruolo della minoranza che non è soltanto di controllare le perdite a volte ma anche di controllare come la maggioranza interiste quinti questa è la discussione circa la limitazione del voto segreto ad alcune questioni nonostante grosse dispute
L'idea che il voto segreto sia conservato per le questioni che riguardino le persone le elezioni delle persone o i diritti di libertà è un'idea non ancora codificata ma su cui c'è larga convergenza ora l'esperienza che cosa ha dimostrato io
In questa mia brevissima
Attività di governo constatato una cosa che si
Si costringe l'agenda ragionare sui problemi si trovano le soluzioni se invece contrapponiamo i pretesti soprattutto se poi li collochiamo in maniera Scarnati che ha senza e allora si ha la sensazione dell'inconciliabilità
E allora io dica per i direttori di giornale aiutateci a recuperare la razionalità della politiche a spiegare alla pubblica opinione facendo crescere
Il consenso della pubblica opinione su queste costringendo i partiti perché anche i partiti hanno un qualche pudore nonostante la condizione costringendo i partita discutere di cose vere
Nonno dell'interesse del partito che e l'obiezione fattemi da Scar dolce che mi ha colpito di più
Se Scalfari mi avesse fatto questa domanda quando ho scritto U il libro gli avrei detto non lo so
E così vero Scalfari che io ero avevo questa preoccupazione prima
Che in un Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana del settembre dell'anno scorso
Con la stessa preoccupazione conclusi ma se poi i partiti non sono proprio in condizione di affrontare questo problema è che il problema della politica
La politica è la scienza della organizzazione della comunità
Parliamo tanto di superamento degli ideologismi dell'astrattezza degli ideologismi non delle culture politiche
Ma anche gli ideologismi storicamente hanno avuto una qualche funzione quindi queste semplificazioni eccessive questo posto io non le farei oggi si oggi è così
La politiche la scienza di dell'autorganizzazione della convivenza e del resto non è neppure una scoperta che facciamo
Chiunque abbia letto
Prima di Aristotele la cultura greca sulla democrazia beh queste cose erano scritte già cioè Santi mendicante
C'è c'è il rapporta questo meccanismo
Non dico apparentemente neutrale ma meno suggestivo una tentazione dell'intelligenza umana che torna sempre
Quella di ritenere modesta alla funzione dell'intelligenza umana ad organizzare solo la convivenza io ricordo i giudizi negativi rispetta De Gasperi
Quando la superbia dell'ideologia marxista evidentemente
Riduceva
La posizione interclassista degasperiana al governo del possibile non al governo delle cose ottime
Poi abbiamo visto che invece quella più vera anche perché questo sistema non è estraneo non alla verità ma la soluzione forte
Solo che la soluzione forte non assume come verità l'assume come momento di forza per garantire i processi di crescita all'interno di una comunità perciò le istituzioni hanno grande rilevanza
E io oppresso dalla preoccupazione che Scalfari ha espresso dissi beh se i partiti non ce la fanno si potrebbe ipotizzare anche una forma di referendum ma era
La proposta della crisi della Repubblica non non l'uscita democratica dalle difficoltà in maniera da in un Nourredine dei meccanismi o delle vie che ci portano fuori delle difficoltà che abbiamo ma dopo d'allora sono intervenuti due fatti di grande importanza io
Lo sottolineo dal punto di vista di chi annota la storia non di chi fa giochi politici
Io sono abituato a d'analizzare i fatti politici
Cioè l'ultima decisione del Comitato centrale del partito comunista che segna una novità nella storia politica del nostro aveva sempre detto che le istituzioni erano un fatto non potevano essere considerato un fatta al di sopra della contesa politica invece ci dice che anche il Partito comunista
Si rende conto che il processo di innovazioni istituzionali viene prima
C'è tutta una polemica nel nostro paese che il
E me lo consente Stille il maggior giornale per tradizione Italia il Corriere
Aveva ripreso la questioni assurda se le istituzioni si rinnovano con la maggioranza o con l'opposizione le istituzioni si rinnovano col concorso dei partiti
Le istituzioni non sono di questo o di quel partito non sono della maggioranza e contro la minoranza c'è un uomo della maggioranza
Nelle istituzioni ed una maggioranza tale sia all'iniziativa nonno se rivendica una facoltà anche nessuno in pericolo
Prima dell'estate c'è stata questa polemica con i titoli del Corriere ogni mattina per cui ero quello che a prima i comunisti perché dicevo che il problema era questo
Poi invece ci siamo accordati che questo era giusto
Anzi finalmente abbiamo salutato utilmente il concorso di una forza di opposizione
E il segretario del partito socialista prese l'iniziativa parlo con tutti i partiti abbiamo contenuto
E dar vita a queste riforme per quest'anno
Razionalizzazione della differenziazione dei ruoli e delle due Camere leggerlo sui poteri delle auto in un autonomia locale modifiche dei regolamenti parlamentari legge sulla presidenza del consiglio certo questo non basta
Queste l'avvio
E io ho ascoltato anche le obiezioni a questa proposta ma abbiamo sempre ripetuto che se non c'è un Parlamento che funziona se non c'è un governo che esista
Se il potere degli enti locali non vengono rinnovati è difficile fare anche il resto
Quindi Scalfari credo che
Io la risposta l'ho data
Poi io trovo singolare per la verità questa affermazione che se una cosa ingiusta
E non si fa la cosa di vending giusta nona cose giuste bisogna solo spiegare convincere le altre che la così giusta queste la democrazia non vince chi ha ragione vince chi persuade
E se è una cosa ingiusta presto o tardi si impone
Certo ci sono gli sconti
Su chi l'ha pensata per prima santa mi diceva guai a chi pensava con due anni d'anticipo però se non ci fosse uno che pensa con due anni d'anticipo non ci sarebbe quello che arriva due anni dopo a raccogliere quello che si è pensato
Ed è così è così quindi io su questo o non ci sono
No ma ottimista non ottimista
Però non ho questa preoccupazione poi io faccio riferimento ai fatti
Io ho presentato un Governo ho spiegato quale programma il governo credo di averlo spiegato con chiarezza
No trattandolo spiegato con chiarezza in Parlamento c'è stato un dibattito son tutti d'accordo
Beh adesso dobbiamo lavorare
La fretta nel passato dieci giorni
Diciotto diciannove c'è la riunione io son certo che i presidenti saranno in condizione di formulare un calendario di lavori è che i partiti saranno tanto responsabili
Da dire nelle sedi giuste le opinioni che hanno di concorrere con le opinioni che hanno a risolvere il
Quindi di carro Scanzano io mi auguro che la stampa
Seguirà
Questi lavori con nuovo la dovuta attenzione e spiegando bene alla pubblica opinione che cosa servono queste
Scar doccia
E lo so
Io facendo lo stesso ragionamento di Bobbio era arrivata alla conclusione opposta
Che la situazione era così disperata e sarebbe così
Disperata per il sistema politico che se c'è un politico che pensa di uscire dalle difficoltà senza affrontare questo problema sbaglia
E che che se ne dica la classe politica in Italia è intelligente suddiviso
Non non non immaginette che con un titolo di giornali si liquida una sul perché se fosse così sarebbe stata rimpiazzata subito invece no no rappresenta questo Paese nel bene e nel male nel bene e nel male rappresenta questo Paese e io sono convinto che questa consapevolezza c'è la
Oggi c'è la
Non a caso questioni che nel passato non venivano neppure affrontate oggi sono all'ordine del giorno e hanno la possibilità di essere risolto il che non significa che sono stati già risolto
Probabilmente il rischio adesso diventa maggiore
Però se saremo pazienti se avremmo la calma necessaria e una dote indispensabile in questo momento la calma e la serenità
Lavorando si ridurrà anche quella un margine residuo di tentazione che circola per cui quando tutti saremo costretti a parlare delle cose che dobbiamo fare io credo che recupereremo anche questa difficoltà
Io sono stato accusato che avendo messo la riforma elettorale ma qua vedo che Scalfari Scar Dorotea si elidono quindi potrei considerare chiuso uno pro l'altro contro
Certo la riforma elettorale e una delle riforme secondo me la riforma più importante a patto che la collochiamo in maniera giusta
E la riforma elettorale e collocati in maniera giusta se l'atto lo chiama al non dico alla fine ma quando il processo riformatore avviato perché chi immaginasse che si tratta soltanto di decidere chi comanda
Perché il sistema elettorale in funzione di chi comanda queste una questione vera perché anche questo è un problema che esiste
Però esiste anche l'altro problema che chi comanda oggi a istituzioni che non funzioni
E quindi il comando potrebbe essere inutile o provocare tentazione
Nell'inutilità sorge anche la tentazione quindi
Io ho sempre parlato di questo argomento Oscar doccia e mi dispiace
Del con una serenità infinita io non ipotizzo un sistema elettorale a favore di un partito
Rispetta meccanismi tecnicamente meglio comprensivi
Il maggioritario il collegio uninominale
Io ho tentato di fare la sola cosa che un politico che ha il senso delle istituzioni deve fare
Perché le istituzioni sono la politica non sono un modello organizzativo astratto
La scienza dell'organizzazione e funzionale agli obiettivi che si vogliono conseguire gli strumenti che si ha a disposizione per utilizzare diversamente si fanno modelli si fanno disegni non si fa processo poi ma il ragionamento mio quale era qual è
Fra l'altro oggi largamente presente nel dibattito delle forze politiche altro che una opinione di parte
Il convincimento che siamo un struttura politica con tradizioni di pluralismo certo non più legato
Alla ricchezza del passato la storia della democrazia italiana e la storia della cultura italiana non è che abbiamo disegnato un modello di ingegneria istituzionale tanto per e poi io sarei cauto Oscar docce
Sul giudizio negativo sulle coalizione tutto quello che sta avvenendo in Brangian dovrebbe spiegarci che in realtà
Questo mio rinviando euro inviando condiviso da Mitterrand se è vero che sullo meccanismo delle maggioranze contrapposte lavoreranno per recuperare delle coalizioni non centriste nel senso che escludano gli estremi
Ma centriste nel senso che si identificano Coco quando di più vivo ci all'interno di una comunità la posizione centrista degasperiana non è l'anticomunismo questo è un giudizio che io respingo perché è falso
E il centrismo Degasperi hanno norme la Democrazia Cristiana il centrismo Degasperi hanno e la solidarietà tra le forte culture libere del nostro Paese tra le quali c'era il cattolicesimo liberale ma la cultura laica
è stata una componente essenziale De Gasperi non avrebbe vinto nel Paese se avesse fatto i comitati civici contro il resto del Paese è strano accreditare questa storia che non c'è
La storia delle coalizioni in Italia e la storia della libertà non renderci conto di questi io capisco che c'è un margine di persone consentitemi di dire questo con molta franchezza che essendo state dall'altra parte
E mi sembrano delle vedove inconsolabili ritengono che non hanno vinto per colpa degli altri
Questa è una storia brutta quando in una partita di calcio l'avvocato Agnelli l'ha detto bene della io vendo si vedeva che per devi ha detto suo più brave le altre squadre così e giusto
Vince
Chi è più bravo e perde e chi è meno banale per vincere bisogna fare una squadra competitiva
Ecco se in Italia è avvenuto questo lo dica Scardovi chiara
Non è che la gente in Italia aveva paura del comunismo e oggi non c'è più no oggettivamente il comunismo nella storia politica del nostro Paese assommati insieme
Una spiegazione di giustizia lo dico alla presidente della Camera con cui io credo di intrattenere dialoghi cordiali
Però legati ad una scarsa garanzia della libertà
Noi abbiamo una popolazione che ha avuto sempre questo gusto raffinato della libertà qualunque cosa si dica
Chiunque analizza i risultati elettorali del nostro Paese prova questa costante sempre sempre anche nel mille novecentocinquantatré io ho ricordato pochi giorni fa il commento dell'onorevole Moro ai risultati del cinquantatré quando non ti giudico si avevano sbagliato o aveva indovinato si capissi capi che c'era una spinta all'o movimento nel nostro Paese
La riforma elettorale è un sistema secondario rispetto alla struttura del potere alla legittimazione di chi deve governare
Aveva fretta di far tutto quel sistema elettorale sarebbe un errore
Certo che c'è bisogno di legittimare chi comanda
Ma noi siamo di fronte pure ad un altro problema
Rendere funzionali le istituzioni di governo
E quindi fare l'insegnante e io non trovo scandaloso non ho nessuna preoccupazione di spiegare alla Pubblico opinioni in questo Paese e ci siamo accordati in questo governo pertanto queste cose ora e non per un dovere astratto ma per serietà quando si concordò un programma il programma si realizza e noi il programma concordato l'abbiamo spiegato al Parlamento il Parlamento ha convenuto su questo tema
Io non ho scar dovuti a una concezione arcaica della società io non ho mai parlato di due poli io il senso del pluralismo
Vengo da una scuola
Che ci ha insegnato che la coalizione quindi il pluralismo era la ragione di forza della politica italiana
Questo voler mi sembra attribuire questo schema
Io lo consento solo al Corriere
No dico
è ben noto poco colgo questa occasione per chiederlo al direttore
Io non posso leggere su questo giornale qual è la mia intenzione se vuole sapere la mia invenzioni io gliela dico
No dico non ogni giorno ogni giorno io sarei io per questo schema bipolare e penso che la lotta politica è solo
Parte il fatto che storicamente non è così
Non mi non è così queste lo schema di quelli che vogliono combattere uno schema lo schema dovute c'è uno schema politico che bisogna far saltare se si vuol far capire alla gente
C'è qualcuno che immagina che e sistema politico in Italia e la democrazia cristiana vecchia in attesa dell'estinzione dei rischi Partito comunista che in estinzione a sinistra è un centro che deve essere riempito poi non so da chi
Se questo schema salta allora compare la controprova
Che questi cattivi democratici cristiani d'accordo con questi comunisti camuffati si vogliono mettere d'accordo per fare chissà che cosa non è così
Questo davvero e uno schema semplificatorio senza nessuna dignità culturale senza nessun riferimento all'analisi storica e quindi io non posso accettare che mi venga attribuito no perché non lo penso ma perché è un insulto
Perché l'analisi contenuta nel libro fa riferimento ad una ricchezza di indicazioni ad una consapevolezza della complessità della situazione politica che non mi si può fare immaginare una corsa di questo tipo certo che io rimpiango le coalizioni ma io lavoro prima di farle
Ecco come l'accusa non dorme io immagino che il processo di evoluzione della politica in Italia debba salvaguardare le coalizioni
Il partito i soldi storicamente e culturalmente in Italia se dovessero avere esperienza sarebbero una storia diversa
Io invece penso a coalizioni alternative evidentemente le condizioni non avvengono per un patto di spartizione del potere
De Gasperi non vinceva perché distribuiva i ministeri
De Gasperi ha vinto perché ha spiegato alla pubblica opinione che la sua indicazione era la sola via per costruire la democrazia possibili in questo Paese e la costruite com'è che l'ha costruito
è veramente singolare dopo quarant'anni di esperienza democratica
Quando la evoluzione ha toccato tutto l'equilibrio politico ma salvaguardato questo sistema rifiutare questa concezione come se fosse un errore non è così
Certo che noi non possiamo vivere di quel ricordo certo che l'atto la evoluzione oggi crea nuovi protagonisti ma un po'come nella storia delle persone
Genitori bravissimi il poi trovano i figli che fanno meglio e continuano l'attività genitori che pensano di bloccare la storia perché lo hanno fatto
Qualcosa del passato sono cattivi genitori o si sono rimbambiti e noi speriamo di non doverci rimbambiti
Quindi io non rimpiango ma la coalizione è la sola via democratica che esiste
Qual è il partito che oggi può aspirare ad avere la maggioranza assoluta
Se non c'è più la DC che aspira ad avere la maggioranza assoluta voglio capire intuire
Chi aspira ad aver e se vogliamo rispettare il criterio maggioritario per legittimare una maggioranza di governo bisogna dar vita coalizione
Quindi ritengo che questa e la procedura da seguire
L'ha posto un problema di grande interesse però mollato sensazione scrive
E c'è una parte del mio libro che non è scritta chiara
Chiaramente nonostante gli alloggi e che mi sono stati fatti sulla chiarezza
Perché
Io lo scritto
Come dire con l'occhio del politico nonno con la tecnica del giurista
Ma indotte libro c'è l'ho spiegato abbondantemente i e c'è c'è scritto
Una grande suggestione di tipo tecnico istituzionale spille
Io considero che la invadenza dei partiti nelle istituzioni non sta nel fatto che il potere di indicazione spetta alla politica deve spettare alla politica perché se non c'è la politica ma la politica e la volontà popolare ci sarà sempre qualcuno che decide quando sento dire ma le nomine non le debbono fare i politici e quanto non le fanno con le dice e le fa qualcun'e quando non si sa qualcuno che la fa c'è un potere occulto io mi fermo qua
Non vado oltre però uno che indica c'è c'è
Non esiste un potere di indicazione non esercitate in un regime democratico il potere di indicazione esercitato e quello della classe politica investiti dal suffragio popolare il problema è diverso stile
Perse la struttura burocratica diffusa che abbiamo realizzato in questo Paese non debba essere ridotto
C'è un argomento di discussione quello della nomina delle usando problema non è chi nomina del problema e cambiarle
Il potere politico deve essere di controllo le uso lo dovrebbero controllare come sono curati gli ammalati il guaio è che le USL otto vogliono che organizzare i reparti
E qua non è che sbagliano perché li hanno nominati politici ma crescono a organizzare i reperti c'è bisogno di chi sa che cosa e uretrale
Qualunque politico ci andasse comunque scelto
E qual è la regola per organizzare bene un reparto nonno quello di scrivere nella legge una norma sul dovere essere nella gestione dell'azienda
Tardi Rigel un'azienda che produce qualcosina competizione con qualche altro in maniera che è costretto a produrre qualcosa nella migliore qualità possibile io al minor costo possibile
Salvaguardando quel tanto di arrangiamento che c'è in ogni imprenditore ma queste legittime
Questo fa parte della natura umana io non immagino che la competizione si una cosa perfetti Issime ma è un meccanismo che funziona pareri ora io su questo stile pensavo di aver detto una cosa di grande interesse consentitemelo di dirlo nel libro c'è una sola cosa di grandi interessa
Concepire
Il rilievo stato uguale nonno per il precetto che la norma astratta impone ma per il valore che vive nella società che la norma statuale garantisce c'ha una concezione morto civilistica se mi consentite della realtà
Con un funzione dello Stato oppure ammende di garanzia proprio per la concezione liberaldemocratica delle istituzioni che ho però insieme alla concezione liberaldemocratica delle istituzioni che io ho anche la consapevolezza che una democrazia moderna non risolve il problema della partecipazione soltanto attraverso il momento del voto
Bisogna arricchire le istituzioni di momenti di partecipazione di decisione che non sono legate al movimentismo che si è sviluppato dopo il Sessantotto
Ma questa pluralità di istituzioni civili autonome e libere all'interno della comunità che l'ordinamento deve tutelare per il valore che hanno e per la funzione che svolgono allora non c'è più l'invadenza dei partiti
Se noi riconosciamo la tutela delle libere associazioni di sportivi il presidente se non eleggono loro si amministrano loro
La collettività dovrebbe dare soltanto quel poco o quel tanto di strumenti nel campo dove giocammo le strade per arrivarci
La luce dove manca ma poi la comunità si deve auto amministrare queste anche una forma per risolvere un problema intorno a quanti giriamo da tempo
Se la tutela degli spazi di socialità che la comunità garantisce deve essere fatta reperendo risorse e utilizzando le risorse per questo
O non prevedendo una forma di concorso del cittadino per servizi che sono a vantaggio del cittadino
Ma questo non colti che tornò con la fascia al nonno con il livello delle persone in varie condizioni ma quando un'articolazione del pluralismo della Società spille come ha visto questa era la parte più interessante del mio libro evidentemente non l'ha spiegata bene non posso dire neppure che voglio spiegarlo sul Corriere perché correre il rischio di essere confusa ancora di più se le inadempienze
Via via
Credo che chi sia probabilmente da parte dei tale interroganti dei discussero dei la ambizione di dire ancora qualche parola o no questo lo lascio a voi onestamente devo dire che De Mita e si è preso da solo esattamente il tempo che vi eravate presi quei tre quindi fin qui siamo pari
Per modo di dire
Però potete forza dal dire credo forse chiamato in causa ripetutamente
Devi mere qualche bottone no adesso va bene
Pare su questo punto siamo d'accordo
Accordo benissimo Oscar Doxa rapidamente alla c'era l'ultima parola Eugenio Scalfari dovevo dividermi affatto
Mi ha fatto dire molte cose mobili
Evidenziare il ruolo del politico da quello del giornalista ecco il giornalista quando si trova di fronte a questo premette che ne condivide
L'ottanta per cento poi preferisce dedicarsi a quel venti per cento che non condivide o che comunque presente dei problemi ma questo perché perché credo che con questa funzione si contribuisce a chiarire meglio le cose e diciamo pure a informare meglio la società che poi è uno dei presupposti della della della democrazia è una società bene bene informate
Quando io onorevole De Mita
Ho parlato della sua proposta dicendo che era contraddittoria rispetto agli interessi un certo partito non difendevo quel partito semplicemente ponevo il problema ponevo il problema volevo dirle questo che in effetti questa è una proposta
E qua e saggia però di fatto tagliato l'erba sotto i piedi alla strategia di un altro partito e quindi presente questo problema questo non significa che io condivida l'una proposta contro contro l'altra
Cosa volevo dire ancora ecco volevo dire che abbiamo abbiamo non parla più di tante cose io ho apprezzato particolarmente nel nel suo libro per esempio quando parlano dei servizi pubblici mi pare un tema che abbiamo completamente ignorato questa sera
Quando parla della necessità di più soluzioni stato privati e aggiunge solidarietà questo è una delle poche volte in cui io vedo citato il solidarismo nel senso di voler volontariato è la prima volta che non lo sento lo lo vedo citato
Loro anche i problemi di chi è malato eccetera
Mi pare che sia solo recente la scoperta che bene che lo Stato i partiti facciano quel che devono fare e invece lascino ampio margine all'iniziativa dei privati che in certi casi può essere la sola
A intervenire con efficacia quindi dico questo perché potrei continuare a a elencare le cose in cui mi trovo d'accordo ma se preferisco fare un po'da provocatore come dicevo prima e perché credo che la funzione di un dibattito sia proprio quella di accendere delle scintille perché in questo modo si arriva a chiarire meglio le idee no necessariamente giornalisti quando riportano delle cose le condividono soprattutto quando precisano di citare opinioni altrui grazie Eugenio Scalfaro
Nel mille novecentottantadue
Quando regole De Mita diventò segretario della DC il giornale che dirigo lo appoggio e questo fu interpretato come una svolta inattesa
Alle
Laico
E anche abbastanza anticlericale
E che veniva reputa Alto molto vicino al Partito Comunista
Io ebbi delle difficoltà onorevole De Mita lo sa perché ne ragionano in modo come argomento interessante
Anche all'interno del giornale
Superate rapidamente perché contrariamente a quello che il onorevole De Mita talvolta non pensa ma dice i giornalisti sono mediamente intelligente almeno quanto gli uomini politici
E quindi capirono e che cosa capirono capirono che
Lo non è De Mita e uno dei rappresentanti a mio avviso meglio riusciti
Di quel filone che nella democrazia cristiana c'è sempre stato e che noi laici consideriamo
Partecipe dei valori che noi abbiamo sempre sostenuto e quindi da questo punto di vista paradossalmente
La cultura la e i carri tiene via vere dentro la Democrazia Cristiana un filone è un personaggio che per certi aspetti considera proprio
Per questo io ho detto che consentì
Boh ma non è che chiedevo
Mi è stato fatto osservare che questa domanda adesso in Congo la
Perché ora siamo venuti alla stretta ma e io me lo auguro che siate venuti alla stretta
Ma domandavo come BA mai
C'avete impiegato tanto avvenire alla stretta qui non ho avuto la risposta o meglio l'ho avuta voluta perché De Mita dice perché bisogna convince
Diciamo convince
Ma ci sono stati periodi non alle moltissimi in cui la democrazia cristiana aveva una forza quantitativa un potere reale politico
Maggiori di quello che adesso quindi sarebbe stato ancora più facile convincente per qualche ragione non lo uso e
Noi sappiamo credo io perlomeno credo presumo di sapere quali sono le ragioni per cui non lo so perché è vero onorevole De Mita che De Gasperi
Rispettava i principi
Sì però De Gasperi
Inizio anche una gestione del potere che allora non si vedeva perché non si vedevano i frutti i frutti si vedono quando l'albero Crash
Agnelli fu messo un germe
è stato ricordato qui giustamente che i comunisti si lamentano perché hanno perso il vuol dire che erano meno bravi si si lamentano anche alcuni che in teoria avrebbero vinto
O con De Gasperi ma che condividevano fino a un certo punto una gestione del potere il monopolio del potere democristiano che in quel film di Nanni Moretti viene giusta mi ente dileggiato alla risposta dello studente che dice poi che cosa che cos'è il potere in modo molto democristiano lui dire lui dice il monopolio del potere democristiano tutti ridono nella platea che per vincere ma noi per trent'anni l'abbiamo sentito monopolio del potere democristiano
E assicuro che non ridevamo fa atto
Quindi quando si dice che la democrazia Italia
Anna è arrivata a questo punto di logoramento istituzione male per cui o oggi la classe politica si è convinta si sta persuadendolo si sta per sua avendo perché se no salta il sistema democratico per questo si sta personaggi si sta per sua avendo perché alle spalle al muro tutti e lei
Sì hutu onorevole De Mita l'hai detto in Parlamento nel pret nel discorso di presentazione questo ti fa onore perché sei uno dei pochi che dice il pane al pane e vino al vino ai
Detto questo non è un interesse di questo partito di quest'altro partito queste non è interesse di tutti noi che siamo qui dentro e del Paese perché se non si fa questo si va a fondo tutti nella stessa barca questa e
La verità
Allora la mia domanda voleva dire ma c'era bisogno di aspettare che le falle nella barca fossero di questa ampiezza e forse c'era bisogno del resto la riforma istituzionale in Fran cioè fu fatta sulla rivolta dell'osso sulla storia d'Algeria dico noi per fortuna non abbiamo di questi problemi e allora si è fatta quando il sistema ormai macinava vuoto mi ha stupito sentire
Che l'amico Stille che dice che nel libro c'è ancora una volta una sorta di invadenza dello Stato il libro forse Michel l'ha eletto no mi sembrava avevo capito così ma l'aveva capito anche De Mita così ma in realtà
è nella realtà ma l'la realtà fino a un certo punto anche nella realtà fino a un certo punto non in realtà io ricordo quello che mi disse il cancelliere Schmidt nel se voi siete un Paese felice perché da voi lo Stato non funzione della società che inventa tutto ne abbiamo uno stato molto efficiente la società si addormenta
Non credo che ci sia una prevalenza dello stato in Italia c'è una prevalenza di alcuni gruppi politici economico-finanziari non dello Stato c'è un regime selvatico mancante dire e i governi e lo Stato le deve mettere e le deve far rispettare invece lo Stato gioca la partita in campo come giocatore anziché come arbitro dico cose che l'onorevole De Mita condivide o meglio io condivido quello che dice lui ma lo deve fare adesso adesso lo deve fare alleandosi anche con il demonio se necessario perché questo è indispensabile le regole ormai non parlate più delle regole del gioco fatte lei e soprattutto fate degli abiti con dei fischietti fortissimi che fischiano e il rodigino sanzioni durissime questo dovete fare mi pare che non ci sia altro da fare alla fine ricche avremo un Fo il miglioramento io concludo Arrigo ma voglio raccontare solo che
Giorni fa in una delle nostre riunioni di lavoro in redazione ho detto questo De Mita ce la farà dell'Italia farà una svista
Sera come tutti noi abbiamo sempre predicato che vogliamo e dopo per noi che facciamo questo mestiere sarà una noia mortale morta per ecco quindi a o
Auguri ma io sono sicuro però che il nostro mestiere funziona ancora perché prima che tu la porti a essere la Svizzera dovrei mangiare tanti di quei Rossetti
Con una battona
Non replico chiedo scusa se nella foga della spiegazione probabilmente con riassunto e quindi riassumendo ho
Non ho colto bene le obiezioni di Viscardo chianche se stranamente eravamo in due ad aver capito così quindi non è importanza io ho voluto spiegare
Dialogando una opinione
Adesso non non aggiungo altro voglio solo ringraziare Levin sempre così gentile così puntuale così intelligente nel riferì di Libero l'ho capito anch'io quando hai riferito che cos'è
Perché Veronica ridette i i i direttori dei giornali che nonostante l'apparente polemica poi sono stati eccessivamente gentili nei miei riguardi
Probabilmente c'è bisogno di Ubu un dosaggio migliore
Fare in modo che la divergenza sia sempre legata all'analisi ecco io ho solo questo desiderio quando la politica nel nostro Paese non sarà più giudizi ma spiegazione delle nostre idee allora la politica avrà fatto un salto in aria
Perciò adesso quando contrapponiamo schemi io faccio fatica a capire comunque vi ringrazio credo che questo Castione serve che questa occasione
Sottolineata connotare da amicizia tanta benevolenza dei presidenti dei due rami del Parlamento sia solo legata alla circostanza che veramente la classe politica alla consapevolezza che la crisi delle istituzioni un fatto vero
Dove sono le
Ma anche ad altri esca solo di chiudere dovessero le osservazioni
Emerso è un forte augurio di buon lavoro però al Presidente del Consiglio al governo e alle Camere e la seconda era un'osservazione io ho pensato a un certo punto di incominciare il discorso rendendo omaggio a De Mita che aveva scelto per commentare il suo libro quattro laici non l'ho detto perché in fondo in fondo penso che qui ci siamo in cinque laici grazie