La rassegna della stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale martedì tra febbraio questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale accurati David Carretta in apertura quest'oggi torneremo ad occuparci della
Crisi economica globale
E in particolare del ritorno del protezionismo Marco Pannella Emma Bonino negli ultimi giorni hanno lanciato avvertimenti in questo senso noi partiremo da un'analisi delle realtà in più di ieri che fa al bilancio del Forum economico mondiale che si è tenuto a Davos la scorsa settimana a Davos poca benevolenza e molto pessimismo nei confronti degli Stati Uniti perché perché ci sono
Timori di protezionismo americano timori che vengono dei critici ma anche dagli alleati di Washington ad essere contestata in particolare una disposizione contenuta nel pacchetto di stimoli
All'economia che sta discutendo il Congresso disposizione che prevede il cosiddetto by night American comprare
Americano noi leggeremo un editoriale su questo dal Wall Street Journal Europe di ieri dal titolo protezionismo
Come stimolo ma gli europei non sono
Esenti in qualche modo dalle tentazioni
Del nazionalismo economico noi vedremo anche dal sempre del Wall Street Journal una
Analisi dal titolo la battaglia protezionista sì allarga alle banche
Torneremo ad occuparci che di un altro tema di cui si è dibattuto molto la scorsa
Settimana cioè la decisione del Papa Benedetto sedicesimo di
Revocare la scomunica ai vescovi lefebvriani in particolare uno di loro
Monsignor Williamson anche a negato l'olocausto leggeremo da Libération
Un'analisi di Eric Joseph a proposito delle
Varie topi chiedi Benedetto sedicesimo che hanno provocato ma lesse nella comunità ebraica e nell'Islam leggeremo anche un'analisi da divelte il Papa mette la Chiesa la sua chiesa in grande
Difficoltà e poi torneremo sugli bene per un editoriale piuttosto critico nei confronti di Benedetto sedicesimo in chiusura poi ci occuperemo anche dei di Iraq alle elezioni provinciali che ci sono state nel fine settimana
Le realtà di un vi dedicava ieri l'apertura agli iracheni pronti a vivere senza di americani i segni di cambiamento appaiono ovunque scrive tra l'altro il trilione poi leggeremo
Un commento dal Times l'editoriale
Di ieri un tranquillo passo avanti iracheni non devono più rischiare la loro vita stanno usando i loro diritti per far progredire la causa pragmatica della ricostruzione nazionale scrive il quotidiano conservatore di Londra
Mentre
Le mondo è nel suo editoriale di oggi parla addirittura di maturità irachena partiamo però dalla crisi economica e dal ritorno del protezionismo
Con le realtà invio
E un'analisi pubblicata ieri in prima pagina dal titolo a Davos poca benevolenza e molto pessimismo nei confronti degli Stati Uniti i timori di protezionismo da parte degli alleati e dei critici
Scrive questo giornale doveva essere
L'anno degli Stati Uniti della loro uscita dal freddo
All'incontro annuale di Davos il Forum economico mondiale ma invece di ricevere una calda accoglienza le politiche americane sono state criticate pesantemente
In quello Capasso come una ripetizione del della rabbia
Degli anni Bush salvo il fatto che l'Iraq questa volta era diretta contro i fallimenti economici di Washington invece contro i fallimenti
Diplomatici c'è una certa
Benevolenza riconosce l'Herald Tribune per il fatto che il Presidente Obama rappresenta un cambio di direzione
Ma la sua Amministrazione scopriva presto che il resto del mondo non sembra pronto a perdonare e dimenticare e che vede una nuova minaccia quale nuova minaccia il protezionismo americano
Nonostante la promessa di incoraggiare il commercio internazionale e la cooperazione economica ci sono infatti chiari segnali di profonde divisioni tra gli Stati Uniti al resto del mondo
Le critiche non sono venute solo dai soliti sospetti come il primo ministro russo Vladimir Putin o il premier cinese Wen Jiabao
Più significativi sono stati timori sollevati dai leader economici e politici di Paesi europea alleati come la Germania la Francia che sia sulla questione degli aiuti
Americani al settore automobilistico o le disposizioni che favoriscono
L'industria metallurgica americana nel
Piano di stimoli dell'economia che in discussione al Congresso gli stranieri dicono che qualsiasi passo
Verso più prescrizioni smog avrà serie conseguenze per Washington e per il resto del mondo così
Così l'Herald Tribune tra
Le conseguenze evocate da questo giornale ma non solo anche da altri quella del ripetersi dello stesso errore del dopo grande
Depressione negli anni Trenta ci fu un'ondata di protezionismo e questo rallentò
Di molto la ripresa economica globale
Il Wall Street Journal Europe né ne parlava ieri con un'analisi dal titolo la battaglia protezionista si allarga alle banche
Questo giornale mette in rilievo anche il fatto che i protezionisti non sono solo lì gli americani ma anche
Gli europei in particolare nel settore bancario
Il giro a Davos quest'anno non era dovuta alla fredda aria alpina ma la minaccia di protezionismo finanziario
Politici imprenditori hanno avvertito che la recessione globale potrebbe ridurre i prestiti finanziari transfrontalieri e portare ad altri sussidi nazionali
L'esempio più evidente il fatto che gli investimenti dei capitali privati nei mercati emergenti quest'anno dovrebbero essere dell'ottantadue per cento inferiori rispetto al
Duemila e sette che cosa succede in sostanza
Nei loro piani di salvataggio nazionale gli Stati impongono alle banche
Salvate di prestare denaro ai clienti di quel Paese di conseguenza le ha le banche che operano anche in altri Paesi
Tendono hanno un finanziare più le attività economiche
Fuori dei propri confini il risultato è che
Il credito viene ad esaurirsi un po'ovunque quello che si avrà è una forma di mercantili ISMU finanziario ha detto il premier
Britannico Gordon Brown che però che però nel salvataggio di una delle sue banche ROI al banco Scotland ha imposto
Un po'di protezionismo bancario
Con questa condizione cioè
Gli aiuti economici pubblici devono servire a finanziare le impresa e i clienti britannici così l'Herald Tribune torniamo agli Stati Uniti
E alla questione
Del
Della disposizione buy american presente nella
Pacchetto di stimoli all'economia in discussione al congresso ieri se ne occupava il Wall Street Journal duro con un editoriale dal titolo
Protezionismo come stimolo scrive il quotidiano
Economico americano la sua dizione europea lo scorso mese
Avevamo notato che la lobby dell'acciaio stava facendo pressioni per ottenere una disposizione buy american compra americano nel pacchetto di stimoli
Questa disposizione è stata adottata alla Camera Mauro
Sono tutti passati all'azione tutte le lobby sono passate all'azione
La scorsa settimana infatti una Commissione del Senato aggiunto tutti prodotti manifatturieri alla lista di beni che devono essere made in America
Per ottenere gli aiuti pubblici previsti dal pacchetto di stimoli il Congresso sta dicendo in sostanza al resto del mondo che protezionisti americani sono al Governo
Costringere le imprese americane a comprare beni americani invece di cercare il prezzo migliore nel mondo significa che i contribuenti
Rischiano di Stra pagare per le loro strade per i loro punti
E significa che i fondi pubblici stanno sprecati meno progetti saranno costruiti nel conto sarà ancor più salato c'è anche il rischio di una rappresaglia da parte dei partner commerciali per l'America spiega al Wall Street Journal
L'industria dell'acciaio europea ha detto che chiederà a Bruxelles di far ricorso davanti all'Organizzazione mondiale del commercio
Il pericolo maggiore
è un altro
Un altro un'altra reazione potrebbe essere di impedire alle società americane di competere
Per i progetti all'estero come in Cina dove le imprese statunitensi vogliono partecipare alla pacchetto di stimoli dell'economia da seicento miliardi di dollari lavori pubblici cinesi
Il protezionismo non riuscirà a stimolare l'economia non riuscì scusate a stimolare l'economia americana nel mille novecentotrenta ne diceva a farlo ora
Nel contesto post bolla probabilmente gli americani risparmieranno di più mentre Paesi come la Cina
Si metteranno a spendere molto di più Washington non dovrebbe chiedersi se vuole chiudere le esportazioni
Proprio nel momento in cui i mercati come quelli cinesi stanno offrendo l'economia americana la migliore opportunità per riprendersi
Un'ultima domanda concludo il pool sui giornali il Presidente Obama eserciterà una qualsiasi forma di pressione per trattenere i peggiori istinti del Congresso
Noi votiamo pagina ci vogliamo occupare anche
Di un altro tema di cui si è discusso molto la scorsa settimana decisione
Dei del Papa Benedetto sedicesimo di revocare la scomunica ai vescovi le tre visti le Frediani
E in particolare a monsignor Williamson vescovo che ha negato l'olocausto
Liberazioni restino occupava con la prima pagina un lungo dossier da cui voglio comprendere innanzitutto un'analisi terriccio server indetto sedicesimo topi che e malessere Gassen malessere giornalismo Islamic sovrano Pontefice
Moltiplica le dichiarazioni intempestive sulle questioni sensibili scrive libri dal suo balcone che domina piazza San Pietro
Benedetto sedicesimo domenica
Non è tornato sul caso delle dichiarazioni negazioniste del vescovo integralista Williamson preferendo parlare di eutanasia un atto indegno dell'uomo ha detto il ritorno dei fedeli della Congregazione della Confraternita San Pio decimo e la revocate la sospensione di ministri quattro vescovi
E previsti è stata celebrata il Papa ha fretta di realizzare il suo piano anticipo ematico anche se le polemiche create dalla sua iniziativa
Lo hanno costretto un po'a rallentare il ritmo mercoledì durante l'udienza generale settimanale il Papa ha detto che la Shoah deve essere per tutti un avvertimento controllo WTO l'oblio e la negazione
Ma una volta
Ancora spiega divide questo patto è stato costretto attentare diretta rare in pubblico i danni provocati dalle sue stesse dichiarazioni intempestive
Che Ologu conservatore rispettato per la sua statura intellettuale dall'inizio del suo pontificato il lex Cardinale Ratzinger ha dimostrato una totale assenza di senso politico
Ad Auschwitz nel maggio due mila sei pur essendo profondamente impegnato nel dialogo con gli ebrei
E poco in un discorso l'assenza di io durante la fama definì nazismo come l'opera di un gruppo di criminali
Assolvendo il popolo tedesco dalle sue responsabilità si trattò quanto meno di una dichiarazione maldestra visto che proveniva da un sovrano Pontefice che fu costretto ad aderire
Alla gioventù hitleriana all'età di quattordici anni nel settembre due mila e sei ci fu poi il discorso di Ratisbona sul tema della fede della ragione
In cui Benedetto sedicesimo leggo intrinsecamente l'Islam ma la violenza rispetto al quale fu costretto a scusarsi nel maggio due mila sette ci fu un'altra gaffe in Brasile quando disse che le Vangelo e Vangeli zonazione della popolazione indigena in America latina
Non aveva comportato in alcun momento una limitazione delle culture apre colombiane Vaticano
La linea difensiva di condannare dico Rosa mente l'antisemitismo il negazionismo di Williamson
Difendendo al contempo la scelta di reintegrare il previsti in nome della ricomposizione dello scisma per evitare che la baracca della Chiesa cristiana che prenda acqua da tutte le parti affondi
Il problema il problema per Liberazione che in Italia in pochi si ricordano che non si può far finta di non sapere che l'antisemitismo è parte costitutiva del movimento di Marsel le serre così
Così tra l'altro liberazione
Divelte ieri pubblicava un'analisi dal titolo il Papa mette la Chiesa in grande difficoltà bene accendiamo
A un passaggio un articolo interessante perché fa
Parlare proprio esponente esponenti della Chiesa cattolica al mondo cattolico in allarme la di discussa decisione di Benedetto sedicesimo di
Revocare la scomunica lefebvriani potrebbe rappresentare un momento di svolta nella storia della Chiesa di Roma molti teologi chiedono al Pontefice
Di dare un nome colpevoli del disastro di fornire nuove precisazioni sui rapporti con
Comunità ebraiche con Israele che Hubbard Forest vescovo di rotto in Borgo Stoccarda
Ha espresso il proprio timore per i cardini della fede e il professor scrivere tutti il teologo poco amato
Cardinale Ratzinger che né provoco la scomunica ha detto che il patto a deluso il mondo liberazione ieri
Ricavo anche il suo editoriale a questa vicenda dal titolo colpa
Il mondo ebraico e oltraggiato la novità e che anche il mondo cattolico sembra esserlo in Francia almeno insulti memoriali professa ti dà un vescovo integraliste negazionista nel momento in cui veniva allevata la sua scomunica sono la causa di questo oltraggio si tratta di un azzardo mediatico ma illuminante Benedetto sedicesimo commesso un errore colposo che colpisce al contempo la coscienza comune e la sua chiesa
Per un uomo ritenuto infallibile come il papà la topica straordinaria la sua comunicazione permanente con lo spirito santo evidentemente subito
Un'interruzione tecnica l'episcopato francese difende il Papa molle mente invocando la necessaria Marini limita perso
Le pecore del greggio il problema è che queste pecore sono un po'troppo nere
Lo stai G.C. del maresciallo per tantissimi ti appena mascherati avversari della modernità democratica non si tratta di una setta folcloristica ma di una confraternite allerta legata all'estrema destra
E nessuno di loro ha espresso la minima citazione dei progressi realizzati
Dalla Chiesa dal Concilio Vaticano secondo risultato i migliori intellettuali cattolici francesi hanno fermato un testo di condanna brutale della decisione vaticana il popolo cattolico profondamente
Colpito per certi aspetti scrive LIBE la colpa papale cosa buona perché possiamo constatare che in maggioranza i cattolici non amano i fasciste Giannetti e non è una cattiva notizia per chiudere vogliamo occuparci anche dell'Iraq le elezioni provinciali di questo fine settimana l'Herald Tribune ieri in apertura l'iter le leggeva come un successo straordinario
Dovuto all'arrivo di Obama capiremo perché leggendo il testo gli iracheni pronti a vivere senza gli americani il trasferimento di poteri segni di cambiamento appaiono ovunque
Il racket di tutto il paese nel fine settimana hanno votato in elezioni provinciali che contribuiranno determinare il loro futuro
Indipendentemente dal risultato è chiaro che gli americani stanno uscendo di scena e che la maggior parte degli iracheni sono pronti a vederli andare via i segnali di disimpegno reciproco sono evidenti ovunque nel giorno delle elezioni era possibile guidare
In modo sicuro dalla frontiera turca a nord fino a Baghdad e poi fino a Bassora nel sud senza vedere alcun convoglio militare
Nella Green Zone un tempo occupato dagli americani ora sede del Governo iracheno il principale supermercato militare si prepara chiudere gli americani hanno ritirato la loro guarnigione per trasferirsi in una nuova ambasciata
Sono i soldati iracheni a controllare tutti i checkpoint della Green Zone di elicotteri americani possono essere Miceli ma sono i soldati iracheni
Ad essere sul terreno la fine di un'era non è arrivato in un colpo solo ma è diventato chiaro che la mentalità è cambiata il potere è stato trasferito e il mondo non è più lo stesso scrive l'Herald Tribune
Ristretti uniti molti americani intendono la guerra come già finita anche se
Più di centoquaranta mila soldati rimangono sul suolo iracheno per il Presidente Obama l'Iraq non è la sua guerra Obama vuole concentrarsi sull'Afghanistan e poi in una crisi economica non c'è denaro sufficiente per continuare a spendere
Centinaia di milioni di dollari al giorno in Iraq così così il Tribune tre commenti ve ne segnaliamo due il primo l'editoriale di ieri dal Time su un tranquillo passo avanti iracheni non devono più rischiare la loro vita stanno usando i loro diritti per far progredire la causa
Pragmatica della ricostruzione nazionale secondo secondo il quotidiano conservatore di Londra queste lezioni nonostante i risultati non siano ancora conosciuti
Segnano una vittoria per il primo ministro Nuri al Maliki sulle fazioni religiose screditata settarie
Il voto è stato un esercizio massiccio più di quattordici mila candidati tra cui quattro mila donne correvano per quattrocentoquarantaquattro seggi la campagna è stata contraddistinta da un dibattito aperto i sunniti
Hanno partecipato massicciamente contrariamente quattro anni fa quando avevano boicottato per elezioni sentendosi
Non rappresentati e molto più vicini politicamente alla ribellione questa è stata la prima di altre quattro tornate elettorali in Iraq quest'anno sarà seguita
Dalle elezioni nel nord curdo poi da un referendum sulla
Legislazione relativa al Governo centrale infine dà lezioni generali
Tutti gli indicatori dicono che la sicurezza sta aumentando e lira che va verso un ritorno alla normalità ci sono pronti i pericoli più il Governo si sentiva sicuro e stabile Baghdad più mentre hanno le frizioni con i curdi
L'altro pericolo all'emergere di nuove divisioni tribali questo voto era in parte una contesa tra la vecchia guardia insidiata che è tornato dopo la caduta di Saddam i nazionalisti cresciuti in Iraq
Ma domenica la democrazia ha vinto dopo sei anni di sangue lira casta cominciando a beneficiare del diritto alla libertà e della responsabilità che né consegue così
Così il Times non abbiamo più tempo però va citato anche l'editoriale di oggi di le immondizie titolo dice tutto Iraq la maturità ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale