08 FEB 2009
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:06 Durata: 1 ora 56 min
A cura di Enrica Izzo e Pantheon
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 8 febbraio 2009 condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Massimo Bordin (direttore di Radio Radicale), Marco Pannella (parlamentare europeo, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa).

Tra gli argomenti discussi: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 56 minuti.
  • Introduzione

    Massimo Bordin

    direttore di Radio Radicale

    L'intervista di Lucia Annunziata ad Hans Kung
    17:06 Durata: 50 sec
  • Hans Kung restituisce il senso vero di quello che si sta creando in Italia. Penso che qualcosa di nuovo accade: esplode il mondo dei credenti compresso dal mondo degli obbedienti e non dei fedeli

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    L'intervista di Lucia Annunziata del teologo Hans Kung. La prima enciclica di Benedetto XVI e l'ottimismo, allora, di Kung. Io credo di averlo detto anche qui, non appena fu eletto questo signore: 'non escluderei proprio che, da un Papa come questo, possa venire qualche grande sorpresa'. Molto presto Kung, questa speranza, l'ha dismessa. È il mondo dei credenti in altro che nell'oro e nel potere, con le loro disperazioni, e trovo in Kung questa insistenza: dove si ama il potere, si vuole il potere e si è persa la speranza. E questo spes contra spem è cosa che noi abbiamo tenuto molto presente nell'analisi della follia del potere che dal Vaticano si rovescia sul mondo dei credenti - lo ripeto - in altro che nel potere e nell'oro, ed anche sul mondo dei credenti 'conformi' della Chiesa cattolica. In questi 20 minuti, grazie alle domande precise di Lucia Annunziata, c'è stato tutto, tutto il nostro convegno che tenemmo a Bruxelles un anno prima della morte di Giovanni Paolo II. Questo documento ora lo rimettiamo in circolazione e lo presenteremo al massimo entro i prossimi 15 giorni. Io ho chiesto ai nostri compagni di Radioradicale.it di andare a prendere per esempio una cosa deliziosa; ho notato che in Italia, anche Enzo Bianchi ed i migliori, sembrano comprendere il fatto che nominare 'Giovanni XXIII' e magari troppo esplicitamente il 'Concilio Vaticano II' può essere psicologicamente insopportabile in Vaticano. L'ho notato anche con Enzo Bianchi, seppure amichevolmente. Perché questo? Alla vigilia del conclave, quindi poco dopo la morte di Giovanni Paolo II, giravo con un cartello diverso da quello abituale 'No vatican, no taliban' , un cartello che recitava: 'Giovanni XXIV'. Mi pare che questa era la speranza. Qui so che avremo dubbi, reazioni, soprattutto tra coloro che non credono - come io credo - che coloro che vivano la loro religiosità ritenendo come manifestamente Kung, il laicismo, l'illuminismo, come cose tutt'altro che incompatibili con il Cristianesimo, tra questo tipo di credenti in altro che nel potere e nell'oro, si può comprendere che il problema è di libertà della, nella, dalla religione. Questo, anche in una sede quasi ufficiale che è quella dell'incaricato dell'ONU per il dialogo interculturale ed il dialogo religioso, è emerso come posizione ufficiale nel suo intervento al parlamento Europeo, visto che parlava di credenti teisti e credenti ateisti e di libertà della, nella, dalla religione. Non c'è religione che possa essere considerata - come dicono loro - 'di vita e di libertà', che non includa anche la libertà dalla religione. Quando la Annunziata ha ricordato a Kung la posizione della Merkel, lui ha subito detto: 'Quella è luterana', poi si è affrettato lui cattolico emarginato -, dicendo poi che era stato molto importante. Monsignor Verzè non ha più parola. Gli esempi di Kung sull''isolamento' del Pontefice su temi come quelli dell'aborto, della sessualità dei sacerdoti: Penso che qualcosa di nuovo accade: esplode il mondo dei credenti compresso dal mondo degli obbedienti e non dei fedeli. Kung restituisce il senso vero di quello che si sta creando in Italia. Ad esempio lo splendido quadrilatero che si sta formando oggi che rimprovera la 'freddezza' dell'Osservatore Romano: Cossiga, Giuliano Ferrara, Carlo Freccero e Eugenia Roccella. I quattro grandi della ortodossia che si vendica del lassismo del secolo. Questo va messo nel conto. Come pure quelli che, anche tra i nostri amici, hanno detto: 'Ma non è meglio queste cose farle vivere naturalmente senza che lo Stato se ne occupi?'. Valeva anche per l'aborto ed in un certo modo anche per il divorzio: l'illusione che il privato, se è privato dalla socialità, è da tutelare ed è ricchezza. Ieri ho letto sulle agenzie una presa di posizione del prof. Fagioli e in questa dichiarazione Fagioli si pronuncia su posizioni non solo identiche alle nostre, ma afferma che una certa visione scientifica, culturale, che è quella per cui si può parlare di persona nel momento in cui il pensiero si manifesta e recepisce, di questa posizione sono i radicali i più fermi ed antichi sostenitori. E poi aggiunge: è naturale che su questa posizione siano la chiesa e la destra ad essere incivili. È importante che lo dica uno che sicurissimamente ha operato ed avuto posizioni polemiche nei due sensi sulle nostre impostazioni a proposito della vita sessuale ed altro. E io avevo sottolineato l'importanza del fatto che lui avesse accettato di venire ad un nostro convegno, quello sull'amore civile, accolto educatamente ma con una certa freddezza; e a più riprese aveva sottolineato che questa volontà di dialogo gli pareva molto importante
    17:06 Durata: 17 min 28 sec
  • Dal caso Englaro, alla legge elettorale alla Commissione di Vigilanza: Non c'è purtroppo forza politica che difenda davvero le possibilità di riconquista democratica nel nostro Paese. Solo se per caso, in un certo momento, la partitocrazia colpisce i loro interessi diretti, allora sì, 'alte lai'. Ecco dove viene fuori la nostra singolarità che dobbiamo cercare di rendere feconda

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    Tutto è in movimento su questa cosa e siamo ad una stretta finale, nella quale c'è da fare una osservazione. Manifestamente, da tre giorni e già da tempo, il problema che è venuto alla luce come il vero problema, che poi giustifica e spiega gli appassionamenti alla storia di Eluana, è qualcosa di riconducibile semplicemente alla visione dello Stato di diritto, dello Stato laico e della loro posizione per cui loro sarebbero per la 'cultura della vita' e noi per la 'cultura della morte' - che ha bisogno, per affermarsi, di mezzi omogenei che sono venuti fuori da 48 ore. Ho detto subito di sdrammatizzarla questa storia: lo scontro istituzionale 'senza precedenti' tra la Presidenza della Repubblica e quella del Consiglio, poi addirittura molti hanno detto tra Presidenza della Repubblica e Vaticano. Io personalmente dico che non è questo il problema. Tutte le agenzie ci tranquillizzano e ci dicono che non un cardinale qualsiasi ma il Segretario di Stato dello Stato città del Vaticano telefona al Presidente della Repubblica per confermare il mutuo rispetto. I cardinali hanno detto 'assassini', 'cultura della morte' e tutto il resto ma, dalle due parti, non si trova troppo da obiettare a questo. Poi il 'grave conflitto istituzionale' per uno Stato di diritto: il problema è quanti siano in Italia quelli che hanno creduto storicamente in quella posizione liberale che è lo Stato di diritto. Che non è che appartiene ad altre famiglie culturali che non siano quella liberale. Ma ad un certo punto abbiamo ad esempio tutto il fronte dei partitini che ha definito come 'pericolo per la democrazia italiana' proprio l'idea di uno sbarramento elettorale al 4%; ma a noi ci è parso un po' poco, perché il problema è per noi più grave e complesso. Insomma non preoccupatevi troppo: il Presidente della Repubblica, con quella sua lettera un po' irrituale, si è pronunciato non nel merito ma sull'opportunità dello strumento; quindi il Parlamento ha 'il dovere', lui, di rispondere a questa situazione. Mi pare che allora ciò potrebbe giustificare anche pienamente l'opera di quel liberale che sta splendendo ora, Schifani, il quale vuole convocare il Senato per avere in 3 o 4 giorni la legge, come prova di democrazia. E il Presidente del Consiglio, che aveva paura di aderire ai nostri referendum americani dicendo allora: 'Mi accuseranno di volere il presidenzialismo' adesso dice: 'Costituzione sovietica', 'il Parlamento deve obbedire'. E ho sentito gridare al golpe. Qui c'è la politica radicale che, come il buon vino, resiste molto bene agli anni. Noi diciamo che le leggi o i decreti Cossiga contro i quali noi facemmo dei referendum, non erano sicuramente meno gravi di questa storia del Presidente che dice questo. Ora pare che la risposta dalle sinistre gli sarà data - o almeno così si sta annunciando - per bocca del Presidente Scalfaro. Noi prendemmo l'iniziativa, e fummo battuti dal Partito Comunista, di mettere sotto inchiesta, secondo le procedure parlamentari, sia il Presidente Cossiga che il Presidente Scalfaro. Siamo convinti che le lesioni costituzionali siano state gravissime, tanto è vero che io dico che, dopo quei 14 anni, è chiaro che c'è una posizione di dottrina per cui ormai la lettera della Costituzione e della forma dello Stato è divenuta un'altra. Tanto che ho sempre detto che Napolitano potrebbe invocare questo, il fatto che dopo tre Presidenti della Repubblica che hanno agito in questo modo, dopo 21 anni, si può capire se il presidente ex comunista, democratico, della Repubblica, usa - con molta convinzione e meditazione - la visione attuale, e non quella scritta, delle funzioni del Presidente della Repubblica. Gran parte della dottrina, dopo 20 anni, afferma che si possa parlare di una 'Costituzione vivente' che smentisce quella scritta. Qui viene fuori il fatto che non c'è purtroppo forza politica che difenda davvero le possibilità di riconquista democratica nel nostro Paese. Solo se per caso, in quel momento, la partitocrazia colpisce i loro interessi diretti, allora sì, 'alte lai'. Ecco dove viene fuori la nostra singolarità che dobbiamo cercare di rendere feconda. Per esempio, tutti i partiti di quello che secondo Clemente Mastella dovrebbero costituirsi in 'CLN' contro lo sbarramento, non hanno detto una parola, una, quando, dall'aprile scorso, loro che proprio come partiti non più parlamentari avevano diritto alle tribune politiche, non l'hanno avuto e non lo hanno mai richiesto, non se ne sono accorti. Noi lottavamo dicendo: è sospesa e abolita la democrazia degli accessi, delle tribune politiche, degli indirizzi necessari affinché l'Autorità Garante - e non solo il Parlamento - vigili. Tutto ciò mentre 35 tra deputati e senatori sono stati tutti d'accordo, come un sol'uomo, nell'impedire il verificarsi di quello che con noi il Presidente della Repubblica aveva definito obblighi inderogabili.
    17:24 Durata: 12 min 53 sec
  • Con l'informazione goebbelsiana la gente crede che Berlusconi stia intervenendo per salvare Eluana dalla fame e dalla sete e che lei rischia di morire condannata a questo. È una falsità. Ma quello che vorrei auspicare è una riflessione: 'gliela si dia vinta', visto che il prezzo è che in questa atmosfera riescono a fare una legge in quattro giorni, mentre in quattro settimane non riuscirebbero a fare quella stessa legge se non con uno scandalo enorme

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    Si sta arrivando - e lo dico con molta ammirazione per Beppino Englaro - si è convinti, con Vespa e questa gente, che ci sia uno scontro in atto, contro il tempo, tra Beppino Englaro ed i radicali che vogliono 'ammazzarla' e gli altri che vogliono 'salvarla'. Ciò è dovuto alla situazione goebbelsiana dell'informazione radiofonica e televisiva. Con la cafonaggine con la quale ormai Vespa perde anche spesso la calma, lo stesso Vespa che usa anche il sistema che una volta era solo di Santoro, di abbassare la voce di chi non si vuole si comprenda e di alzare l'altra. Io affermo che a Porta a Porta la voce - tra l'altro in genere piuttosto robusta - di Maria Antonietta Farina Coscioni era abbassata quando c'era la voce dell'altro. E' chiaro che a questo punto il 20% almeno della gente che sente non le voci ultra-maggioritarie a livello scientifico, ma la composizione delle voci per cui si sceglie uno scienziato sulle posizioni loro che spiega come Eluana soffrirà la sete, la fame, la crudeltà, l'uccisione e dall'altra parte uno che scelgono a difendere la verità più corrente. Quindi questa mattina c'è la conferma sui sondaggi: si era partiti da una suddivisione tra 70 e 30% dell'opinione pubblica, ma ora questa mobilitazione mediatica sta avendo successo e si passa a 50 e 50. Pannella dunque si rivolge a questa straordinaria persona che è Beppino Englaro, che per 17 anni ha fatto una battaglia per 'vincere con', convincere, che ha scelto di non fare come molti che preferiscono non parlare: con l'informazione goebbelsiana la gente crede che Berlusconi stia intervenendo per salvarla dalla fame e dalla sete e che lei rischia di morire condannata a questo. È una falsità. Ma quello che vorrei auspicare è una riflessione: 'gliela si dia vinta', visto che il prezzo è che in questa atmosfera riescono a fare una legge in quattro giorni, mentre in quattro settimane non riuscirebbero a fare quella stessa legge se non con uno scandalo enorme, all'estero ed in Italia. Così addio Marino, legge Calabrò peggiorata e liquidata la possibilità di testamento biologico in Italia. In questo momento si rischia, per l'assenza di forze politiche di opposizione liberale e per lo Stato di diritto che sappiano riflettere su nonviolenza ed altro, di fare questo regalo per un obiettivo giusto, ovvero non mollare dinnanzi al ricatto, alle menzogne, alla violenza ed andare fino in fondo con la disidratazione. Dopo aver aspettato 17 anni e alcuni giorni, a mio avviso si potrebbe dire: 'Ah sì? Dovete votare in 4 giorni e quindi ridurre il Parlamento e non solo il Governo - ad un sol'uomo? Dovete fare questo salto enorme in 4-5 giorni perché altrimenti quell'altra la assassinano e poi magari approvare la legge un minuto dopo che lei è morta? Il fatto che noi non possiamo ragionare di queste cose nemmeno sui giornali e dove la gente ascolta e segue, ovvero le televisioni, dove se manca la ragionevolezza radicale è chiaro che c'è uno scompenso tra la malzcasconesca capacità dei capaci-davvero-di-tutto e la desolante strutturale di buoni-a-niente che si manifesta nei loro oppositori ufficiali. La linea di papà Englaro, da almeno 10 anni, è stata quella del 'convincere'. Lo ha detto più volte: 'Non voglio che medici o portantini siano costretti, non voglio imporre nulla a nessuno...'. A questo punto in Italia c'è una campagna che, fornendo un inganno per 5-7 giorni, può reggere; a questo punto, per non cedere all'inganno, si può dire: per questa volta si blocca il procedimento in corso. Il 20% degli Italiani crede che il bene di Eluana, che sta a cuore a loro come agli altri, comporti la necessità di non dare corso alla cosa per il momento. Per il momento, perché tra 8 giorni questa cosa non durerà, nonostante la campagna goebbelsiana, perché la verità verrà fuori. Non è vero che lei sarà condannata morire soffrendo fame e sete. Quindi dico che può essere un errore fare una cosa moralmente assolutissimamente legittima e quasi necessaria per non cedere alla violenza, ma in realtà sottovalutando in questo modo la gravità del fatto che sul caso Eluana possa avere successo una operazione che non è fascista solo perché il nome di questa roba lo avremo tra qualche anno. Quello che sta accadendo nel nostro Paese è un ulteriore inganno usato dal regime per distruggere una convinzione ben radicata nel popolo. L'obiettivo è quello di evitare che una legge assassina passi, in 4-5 giorni, senza il tempo di aprire il dibattito sulla verità, sull'informazione. Quindi è il tempo della democrazia, più che il tempo della politica. Questo è un Parlamento di nominati. C'è la posizione radicale di un partito partigiano che contrariamente a tutti gli anni dice che è una battaglia di fondo quella che si deve fare nel Paese. Se ci sono i tempi parlamentari Commissioni e dibattito in quella sede, aula e dibattito, relazioni, intervento anche pubblico dunque sono assolutamente certo che verrebbe fuori una legge diversa. Inoltre la mia valutazione azzardata è che sarei molto stupito se Eluana - senza alimentazione ed idratazione - andasse oltre i 6-7 giorni, sulla base degli esperimenti fatti sul mio corpo. Il rischio è che loro ottengano le due cose: per impedire l'uccisione di Eluana si sceglie di fare massacro della democrazia parlamentare e poi si vota una legge che abolisce per il futuro quello che oggi è ancora permesso, come la magistratura ha stabilito in tre occasioni. Porterebbero a casa questa legge, dicendo di aver tentato di salvare Eluana e magari accusando gli altri di aver fatto carte false, di averla ammazzata prima del tempo perché loro sono per la cultura della morte e noi per quella della vita
    17:37 Durata: 24 min 2 sec
  • I tempi di un Parlamento sono tempi fisiologici di dialogo e di confronto, altrimenti che Parlamento è? "Con questi tempi si batte il colpo di mano"

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    I tempi di un Parlamento sono tempi fisiologici di dialogo e di confronto, altrimenti che Parlamento è? La posizione interna al Partito Democratico. La possibile convocazione, da parte dei radicali, di un grande convegno al Teatro Eliseo sulla verità sul caso Englaro, con una serie di relazioni che puntualizzano quanto sta accadendo. Ancora su Hans Kung: Forse i politici non lo capirebbero, ma sono assolutamente certo che nel linguaggio, nelle cose che ha detto, negli esempi che ha fatto, egli incontra il consenso popolare
    18:01 Durata: 9 min 30 sec
  • Elezioni europee: i radicali e il PD

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    I radicali e la continuità delle loro posizioni: La persona esiste a partire dal momento in cui inizia la sua vita di relazione. Allora questo vuol dire che le singolarità si formano con il combinato disposto dell'ambiente, delle attualità. Quando all'inizio facemmo scandalo sui problemi del sesso, io una delle cose che ritenevo un po' perniciose era l'assunto secondo cui 'uno è fatto come è'. In politica è lo stesso: noi facciamo i radicali. La cosa più facile è essere come si è; basta non fare nulla e ripetere sempre le stesse cose. Credo che la creatività comporta, in tutto, la capacità di crescere e quindi di modificarsi. Sempre più spesso i fatti danno ragione alle pre-visioni radicali, e non perché si cerca nei fatti la conferma delle proprie ragioni aprioristiche, ma le cose di Kung e che noi stiamo dicendo sulla religiosità, sui temi etici... Le elezioni europee. Magari poi con loro faremo liste comuni e via dicendo: resta il mio allarme nel constatare, per esempio, che di fronte a problemi molto più gravi dello sbarramento del 4%, si continuava da parte loro senza porre il problema della Commissione di Vigilanza. Io dico che quello che mi preoccupa molto è che la radicalità di una lotta d'opposizione che possa avere qualche speranza di ancorarsi e non finire il giorno dopo le elezioni, sarebbe totalmente diversa. Il mio problema è vedere di capire se riuscissimo con loro a metterci d'accordo anche dopo. Il rapporto con il PD: Il problema per loro non è Pannella ma 'i radicali'. L'accordo se c'è è un accordo politico. Ma di questo non si sente parlare. Anche perché non parlano del loro programma. Il congresso futuro del Partito Democratico. La Democrazia Cristiana riusciva allora a fare carrettate di voti, veri o falsi che fossero, ma c'era una loro legalità che formalmente rispettavano; loro non la rispettano perché non ce l'hanno. Lo spostamento dell'opinione pubblica e gli editoriali della carta stampata, secondo cui 'la politica starebbe litigando sul povero corpo di Eluana'. Sguazzano nel qualunquismo. Sono 30 anni che dico che io conosco il Parlamento, i partiti, queste cose...e inoltre perché fare l'elogio di dire che 30 anni fa io e Andreotti fossimo componibili? Questo discorso su 'la politica' è uno dei più grandi indici di confusione culturale voluta
    18:10 Durata: 22 min 8 sec
  • Elezioni europee: L'unica cosa che adesso, se si avesse un po' di quattrini, chiederei a noi - al posto degli altri - di fare, sarebbe di lanciare la 'nuova Rosa nel Pugno'

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    Ancora sulle elezioni europee: Sappiamo che le grandi alleanze, quelle che riescono, producono un fatto nuovo, magari non da un punto di vista quantitativo ma la Rosa nel Pugno qualitativamente ha prodotto qualcosa. Ai compagni socialisti l'ho detto: il limite sarebbe stato che noi abbiamo preso il 2,6%, però li abbiamo tolti 300-400.000 a Berlusconi e abbiamo fatto vincere l'Unione. Un risultato storico che però non è stato tale perché come animus, nella situazione del Senato, non proclamare gli eletti è stata cosa naturale. Sentiamoli, ascoltiamoli, vediamo come si può fare. Se si pensa di avere possibilità di comunicazione...perché non dovremmo invece rischiare, con un'alleanza del genere, la sottrazione piuttosto che la moltiplicazione? Ci si propone, per il momento, un arcobaleno diverso, spostato un po' più in qua. Io vorrei sperare che qualche 'coniglio' ce lo si proponga. Il problema è apparentemente solo utilitaristico: si fa per vincere il 4%, c'è qualche possibilità? Analizziamole. O a livello finanziario, o a livello del diritto di presentarsi senza raccogliere le firme, possano aumentare i titolari di questo diritto. Se tu hai una lista comunista, poi un'altra di tutti gli altri, l'interesse del PD è che tutti possano avere la possibilità di presentarsi da soli perché l'argomento del 'voto utile' sarebbe più forte. Nessun pregiudizio quindi, ma a patto che vi sia la politica. L'idea di candidature esterne rispetto ai partiti: Non ho voluto avere la funzione, che è divenuta un'abitudine, di quello che propone il 'coniglio', altrimenti si finisce a non discutere più di politica. Quindi gran parte delle ipotesi di lavoro un po' strane, come solo le mie, non le ho espresse. Se uno potesse offrire miliardi, eletti a go-go... Ma nella situazione nostra noi possiamo offrire debiti, isolamento rispetto al potere. Poi francamente i Tony Negri, le Ciccioline, le liste personalizzate le hanno fatta a go-go anche loro. L'unica cosa che adesso, se si avesse un po' di quattrini, chiederei a noi - al posto degli altri - di fare, sarebbe di lanciare la 'nuova Rosa nel Pugno'
    18:32 Durata: 14 min 58 sec
  • Caso Englaro: Si dia tempo alla verità di venire fuori anche per la parte di italiani 'turbati' dai tg e da Porta a Porta

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    Conclusioni sulla vicenda Englaro. Non 'propongo' nulla. Auspicherei, al massimo, che nelle condizioni che possiamo e dobbiamo immaginare lui che dovrà stare dalla mattina alla sera con i medici, gli avvocati, la famiglia per quello dico 'auspicherei', la questione è anche di tempo interiore per essere d'accordo. Io auspicherei che valutasse questo, per sottolineare l'importanza del dare tempo alla verità di venire fuori anche con quel 20% di 'italiani turbati'... cioè perché ci sia un tempo anche per il Parlamento, mentre il confermare i nostri tempi rischia - con il capace-davvero-di-tutto che va avanti, e di questo parleranno i tg -...Potrei dire che ci sarebbe bisogno che un partito. Ma in fondo il dopo-Chianciano non era un po' questo? Servirebbe ritenere possibile avere due luoghi di lavoro, e il nostro sarebbe stato sicuramente un luogo di lavoro
    18:47 Durata: 3 min 6 sec
  • Conclusioni: il fronte di iniziativa transnazionale

    Marco Pannella

    parlamentare europeo (ALDE)

    La visita del Dalai Lama in Italia per ricevere la cittadinanza onoraria a Roma e Venezia. Le elezioni in Israele. Kung intervenuto pure sull'elezione di Obama. La presentazione della riedizione del libro di Adelaide Aglietta. Vorrei consigliarlo a tutti coloro che, per ragioni di età o di altro, non hanno vissuto il periodo dei 'compagni assassini' nostri. E' un libro straordinario, una vivissima documentazione, e spero si colga questa occasione.
    18:50 Durata: 11 min 45 sec