La rassegna della stampa estera

Buongiorno agli scrutatori di Radio Radicale martedì diciassette febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche
Quest'oggi aprire Monti occupandoci della crisi economiche del ritorno del protezionismo in particolare
In Europa vedremo un articolo dalle mondo dal quotidiano francese secondo cui il ciascuno per se all'interno dell'Unione europea
Nutre i rancori dei piccoli Stati membri che sono sempre più in difficoltà torneremo poi
Sulla proposta che era stata lanciata giovedì scorso data Man Bonino Giuliano Amato sul Financial Times sostanzialmente
Tentare di salvare il mercato interno attraverso nuove forme istituzionali che rafforzino in qualche modo il coordinamento tra gli Stati membri lo stesso farà sciolta INPS venerdì pubblicato un editoriale
In cui sosteneva era a favore di questa proposta di Bonino
E
Amato il titolo dell'editoriale il porro tensioni ISMU potrebbe affondare l'unione
Europea e la commissaria alla concorrenza
Neelie Kroes risponde sia a Bonino e Amato sia al quotidiano della City in una lettera
Pubblicata ieri da effettivi non mettere in Pirelli in pericolo la gallina dalle uova d'oro il titolo oggi
La saga continua in qualche modo lo stesso Financial Times dovrebbe pubblicare la replica
Di Bonino e Amato dallo stesso quotidiano tra siti poi leggeremo le analisi di Paul fanno Murcia auto che parla di leadership di corta veduta in Europa che mette a rischio in qualche modo la tenuta della zona euro
E poiché ci occuperemo anche del vertice del G sette che c'è stato
Nel fine settimana a Roma
Vertice che ha deciso in qualche modo di cambiare politica nei confronti della Cina la Cina non è più sul banco degli accusati per la sua politica monetaria ma viene
Salutata come un partner responsabile nell'attuale crisi economiche leggeremo un articolo dall'Herald Tribune a proposito di Cina
Vedremo anche un'analisi dalle mondo di oggi sulla società cinese che è sotto lo shock della crisi
Economica il pericolo che ci siano rivolte sociali che mettano alla prova alcuni elementi autoritari del sistema politico cinese ma partiamo
Dal protezionismo in Europa e da un articolo uscito
Sulle montagne dizione di domenica e lunedì Stati europei ciascuno perse nutre i rancori dei piccoli il titolo scrive
Il quotidiano francese la crisi economica ravvivato le tensioni tra grandi e piccoli Stati membri
In Europa la moltiplicazione delle iniziative nazionali non coordinate suscita al nervosismo dei Paesi più modesti incapaci di competere a colpi di miliardi di euro per sostenere le loro economie
Per l'annuncio del Piano francese per l'automobile che condizione le
La concessione di prestiti aiuti di Stato a mare noi Peugeot Citroën
Al mantenimento delle fabbriche in Francia la polemica sul protezionismo traduce le dimensioni del malessere in un'Europa in cui la le disparità di dimensioni e di prosperità si sono ampliate con l'allargamento
La domanda che si pone per esempio l'ex ministro delle Finanze polacco lesse Valgerola vice
è che tipo di unione sei più forti possono violare le regole le regole sugli aiuti di Stato e le regole sul mercato interno Repubblica Ceca la Svezia Olanda Belgio Slovacchia spiega del mondo
Considerano l'iniziativa francese come un test sulla coesione dei ventisette
E chiedono la Commissione europea di intervenire per far rispettare le regole il Consiglio europeo straordinario del primo marzo
Ci permetterà di preservare i passi avanti del mercato interno ha detto il premier belga Hermann Van poi giovedì dodici febbraio Bruxelles al termine di un incontro con il suo collega francese François Fillon il malessere
Di fronte grandi Stati membri è particolarmente evidente in Belgio un'economia tra le più globalizzate molto dipendente dei capitali europei invece ci sono quattro impianti di costruttori automobilistici Audi forti Volvo Opel
E anche se non esiste un costruttore nazionale
Il Belgio produce annualmente un milione di veicoli circa diciassette mila persone lavorano direttamente nel settore centosettanta mila indirettamente le autorità
Temono che le misure di altri Governi europei come quelle francese possano penalizzare la loro industriale stesse tensioni esistono nel settore
Bancari delle mondo ricorda che mercoledì scorso di azionisti di base di Fortis la più grande valga banca belga hanno bocciato
La l'attrazione voluta dal Governo di cedere la stessa fortissima una banca francese dente pari BA
E secondo le mondo questo dovuto a un sentimento antifrancese che ha condizionato quel voto
Le tensioni tra grandi e piccoli Stati membri rappresenterà una sfida per le istituzioni europee nel momento in cui le regole sulla concorrenza sul mercato interno e sul patto di stabilità vengono sottomessa forte pressioni
I Paesi che hanno i mezzi finanziari a disposizione hanno tendenza a esigere maggiore flessibilità di bilancio per rimpinguare le loro banche le loro industrie
All'Ecofin e in altre istanze
Le reazioni contro il direttorio dei grandi sono sempre più forti come dice un alto funzionario
E il fatto che il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso dia l'impressione di ascoltare soprattutto l'opinione dei grandi accentua questa tendenza così
Così Tremonti spiegati conflitti non sono solo tra
L'Est europeo dove diciamo sì delocalizza e l'Ovest europeo che
Ha subito in passato gli effetti di questa delocalizzazione oggi spinge per misure protezioniste
Per tutelare la propria impresa ma anche tra grandi e piccoli Stati membri perché i piccoli hanno
Meno risorse a disposizione rispetto i grandi come possono essere la Francia e Regno Unito o la Germania a proposito del del protezionismo europeo giovedì scorso Emma Bonino Giuliano Amato avevano proposto la creazione sostanzialmente di due task force per occuparsi del coordinamento
Degli aiuti di Stato e per rafforzare in qualche modo il
Ruolo della Commissione nella difesa del
Mercato interno europeo venerdì lo stesso quotidiano della City
Pubblicava un editoriale dal titolo significativo il protezionismo potrebbe affondare l'Unione europea e in conclusione lo vedremo
Lesti sosteneva la proposta di Bonino e Amato scrive scrive il quotidiano della City la decisione dell'Unione europea di convocare i suoi Stati membri due summit emergenza volti a rafforzare le difese contro il virus mutante del protezionismo in principio una buona idea almeno se riuscirà a far capire a tutti ciò che è in gioco e perché la risposta dell'Europa questa emergenza economica finora è stata
Divisa ma non ci sono scuse per il nazionalismo economico le guerre di sussidi
Nazionalismo economico in personificata o dall'assurdo appello del Presidente francese Nicolas Sarkozy a rimpatriare la produzione di automobili dall'Est europeo in Francia
L'intera impresa europea per il fare soltanto se a rischio nel momento in cui il leader dell'Unione
Abbandono dei più elementari principi di solidarietà e fanno a gara per giocare con il fuoco
Sarà così che ha chiaramente dato la non è solo il premier britannico Gordon Brown per esempio predica la cooperazione internazionale all'Estero salvo praticare il nazionalismo finanziare in patria
Il successo dell'Unione europea ricordo ancora il quotidiano della City al risultato
Per la sua personalità ibrida in parte intergovernativa in parte federale i suoi collanti sono sempre stati di integrazione economica il mercato interno e con il protezionismo vengono intaccate
Le due principali competenze dell'Unione europea la sovranità ceduta su commercio politica dalla concorrenza
Tutto questo questo attacco diciamo all'Unione europea non è cominciato con la crisi attuale questo processo iniziato quindici anni fa con la decisione
Dei leader europei
Di chiudere l'era di Jacques Delors contraddistinta da importanti ambizioni europee e di rimpatriare i poteri da Bruxelles alle capitali nazionali questo processore andato troppi l'alla Commissione le uscite indebolita
E questa Commissione quella presieduta da Josè Manuel Barroso che alla ricerca di un nuovo mandato non ebbe messa per resistere a una sa
Toh degli Stati membri contro il patrimonio collettivo dell'Unione europea per tutte queste ragioni spiega Fraktion Tanzi conclusione
Ci sono delle ragioni per sostenere la proposta di Giuliano Amato ed Emma Bonino
Quella di creare delle task force europea per coordinare gli aiuti di Stato le banche alle auto
Presiedute dalla Commissione se Bruxelles non riuscirà a riaffermare la sua autorità sul mercato interno
L'Unione europea rischia di essere cancellata questa Unione invece ha bisogno di una
Commissione forte così
Io faccio il Times che poi ieri pubblicava la risposta della commissaria alla concorrenza un po'sotto attacco si parla di esecutivo comunitario debole
Nell'interesse non mettere in pericolo la gallina dalle uova d'oro questo il titolo
Che nasconde un gioco di parole loro lo vedremo leggendo
Lo leggendo il la lettera d Neelie Kroes ho apprezzato le in fasi dell'editoriale del Frasson Times dell'intervento di Emma Bonino Giuliano Amato su come evitare di rovinare il mercato interno europeo e di cruciale importanza mantenere l'integrità del mercato
Europeo per affrontare la recessione del necessario resistere al protezionismo al mercato interno e la gallina dalle uova d'oro della prosperità europea ma sia l'editoriale Fraktion Times sia l'intervento di Bonino Amato
Secondo professore sbagliano quando dicono che la Commissione non è in grado di resistere agli Stati membri di far rispettare le regole sugli aiuti di Stato sul mercato interno
Negli ultimi mesi la Commissione europea ha dimostrato il contrario gestendo i sussidi adottati per contrattato per conto per rispondere alla crisi economica
La Commissione con il pieno sostegno del suo Presidente Barroso insistito per applicare il principio che sussidi non possono essere discriminatorio produrre una distorsione sproporzionata dalla concorrenza
La Commissione per esempio obbligato i Governi d'Irlanda Francia Germania cambiare i loro provvedimenti sulle banche
E la scorsa settimana detto chiaramente la Francia che non tollererà condizioni protezionista al suo piano per l'auto
La sfida dunque secondo Kroes
Non è di spingere la Commissione ad agire ma di spingere gli Stati membri a rispettare il loro impegno al mercato interno
Sono gli Stati membri che devono resistere alla tentazione di dare risposte populiste di breve periodo che ESA acerbe avrebbero immediatamente l'attuale crisi
Minando la prosperità di tutti nel medio periodo
Quanto il suggerimento che gli Stati membri debbano giocare un ruolo per applicare le regole sugli aiuti di Stato al posto dalla Commissione sarebbe
Lei
E controproducente diligente applicazione delle regole sugli aiuti di Stato da parte della Commissione europea ha funzionato bene per cinquant'anni
Dare un ruolo per razionale agli Stati membri nell'applicare le regole sugli aiuti di Stato significherebbe affidare la gallina alla volte
Con tutte le conseguenze che ci si può aspettare per le uova Doro europea cioè per il mercato interno così nel libro del suo risponde
Tra l'altro a Emma Bonino Giuliano Amato la saga però continua dovrebbe continuare almeno oggi perché
Di François il Times dovrebbe pubblicare
La replica di Bonino e Amato cammino inviato a loro volta una lettera
Alla ai testi in cui scrivono non abbiamo mai proposto di dare agli Stati membri un ruolo nell'applicazione delle regole sugli aiuti di Stato al contrario abbiamo detto chiaramente che questo ruolo dalla Commissione
Le task force che avevamo proposto per il settore bancario
E dell'autonomia oltre ad aumentare il coordinamento del nella gestione degli aiuti di Stato in modo che gli Stati comunicano reciprocamente alla Commissione i piani anziché le decisioni
E in modo da evitare le tattiche del fetta complici del fatto compiuto da parte degli Stati membri
E due task force dovrebbero essere presieduti dalla Commissione europea e questo per dare a Bruxelles un ruolo ex ante invece di ricorrere ai soliti rimedi ex post
Stiamo vivendo un periodo eccezionale una crisi eccezionale pensiamo che la Commissione corre il rischio di essere sopraffatta dagli annunci quotidiani di aiuti di Stato impone impedendone così
Di essere efficace come succede a volte ai cani da guardia la Commissione ha morso la mano sbagliata così
Sul falso il Times di oggi dovrebbero rispondere Emma Bonino e Giuliano Amato alla Commissaria europea Nenni Kroes
Ieri il quotidiano della City tra l'altro pubblicava un'interessante analisi di Wolfang Murcia out
Che sin dal titolo definiva l'attuale leadership europea come Greta di corta veduta e questo colpisce l'Europa
Il protezionismo che stiamo sperimentando ora è causato dal fallimento nel coordinamento scrive annunciavo ma non è né improvviso le sorprendente
Si parte dalla frase
Detta la sua così ormai dieci giorni fa è comprensibile che un impianto dire non si è costruita in India in modo che le auto
E non lo possono essere vendute agli indiani ma non è giustificabile se un impianto costruito Repubblica Ceca le auto sono vendute in Francia è una dichiarazione preoccupante è quello di Sarkozy
Diciamo un Ciao ma anziché lanciarmi in un attacco contro Presidente francese vorrei fare un'osservazione che non è immediatamente evidente cioè
Le sue dichiarazioni sono totalmente coerenti con il modo in cui l'Unione europea finora agile ha reagito alla crisi finanziaria
Prevedere il legame tra la gestione della crisi al ritorno del protezionismo basta guardare alla risposta politica iniziale dello scorso settembre i primi problemi finanziari all'epoca i leader europei
Sottostima erano totalmente le dimensioni della crisi probabilmente la sottostima no ancora oggi l'economia europea ore destinata una depressione con il PIL tedesco che sta crollando di quasi il nove per cento su base annua
Il risultato di quella prima reazione sbagliata alla crisi sono stati pacchetti di stimoli che hanno però due difetti il primo che non sono coordinati tra loro e così
Non hanno impedito il propagarsi della crisi da un Paese all'altro
I secondo se gli stimoli sono dispensati unicamente a livello nazionale in modo del tutto naturale governi cercheranno di assicurarsi che il denaro sia
Speso
All'interno del loro Paese punto basta rimanga lì in altre parole se voi assicurarti che i programmi di rilancio funzionano occorre smantellare il mercato interno
E la stessa logica si applica e salvataggi delle banche con il risultato che le banche non prestano più e i loro clienti fuori dei confini nazionali
E se la Commissione cerca di sanzionare la violazione delle regole europea la stessa Commissione viene data la colpa del collasso finanziario
Cosa è successo insomma i Governi hanno trovato un modo per circumnavigare l'Unione europea violando così tante regole allo stesso tempo che la Commissione non è stata in grado di reagire in modo efficiente
Per questa situazione occorre aspettarsi tre affetti con una forza progressivamente distruttiva
Il primo è che gli stimoli saranno meno efficace di quanto avrebbero potuto essere quando ciascuno cerca di ottenere un vantaggio competitivo sull'altro l'effetto e di cancellare tutto
Il secondo problema è che i tacchetti stimoli salvataggi delle banche danneggiano direttamente il mercato interno europeo la fonte della prosperità dell'Unione
I sussidi francesi poi sono la punta dell'iceberg come la retorica protezionista Cattaro di Sarkozy perché in realtà tutti in Europa stanno giocando lo stesso gioco protezionista terzo e ancor più distruttivo
Tutto questo è una minaccia l'unione monetaria
Le garanzie
In bianco che sono state concesse alle banche e dalla maggior parte dei Governi insieme con le iniziali di capitale indiscriminate la riluttanza ristruttura ristrutturare se il settore
Stanno trasformando il rischio di insolvenza privata il rischio di insolvenza pubblica aggravato ulteriormente dalla crisi economica
Il rischio secondo me un ciao e che
Ci sia ci sia un default a cascata e non solo per paesi piccoli come Irlanda e Grecia ma anche per Paesi più importanti come Italia Spagna e Germania dove il settore bancario sempre più vulnerabile
Fino a poco tempo fa ricordando un Chau sempre scritto che un'implosione della zona euro era impossibile oggi non ne sono più così sicuro
Dall'Europa passiamo alla Cina o meglio il vertice del G sette di sabato scorso il G sette riporta la Cina del gruppo degli amici aveva il titolo
In prima pagina ieri sull'Herald Tribune perché perché finora la Cina era stata criticata dagli Stati Uniti ma non solo anche degli europei per la sua gestione monetaria al fatto che non permettesse allori Vanna di rivalutarsi e questo per ottenere alte delle
Le esportazioni oggi invece la Cina viene lodata per il suo pacchetto di stimoli all'economia per cinquecentottantacinque miliardi di dollari sostanza
Il G sette spera che Pechino si trasformi in fonte di quella domanda globale di cui c'è disperatamente bisogno ma questa svolta sottolinea
L'Herald Tribune riflette quanto le posizioni politiche sia
Stiano cambiando seguito del prolungarsi la crisi economica ed è anche un ulteriore riprova dell'importanza sempre minore del G sette
Rispetto a economie emergenti come Cina India Brasile Corea del Sud che giocano un ruolo sempre più importante
Per l'economia globale a proposito di Cina non abbiamo molto tempo allora vi segnaliamo brevemente le monde oggi pubblica una bella analisi titoli spettro letti e Bruno Philip la società civile cinese sotto lo shock della crisi
Economica finora la crescita cinese straordinaria mantenuto in qualche modo la stabilità l'armonia sociale come dice
Pechino la crisi finanziaria potrebbe cambiare le cose i dirigenti cinesi temono che rallentamento economico orrenda fragile questa armonia vantata dal regime negli ultimi anni lo scontento si era espresso in modo
Vario ma sparso oggi il crollo della crescita potrebbe aumentare il rischio sociale mettendo la prova alcuni elementi autoritari del sistema politico così le monde non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale