Il Movimento dei Repubblicani europei e il Pd: intervista alla senatrice Luciana Sbarbati

Radio radicale con l'onorevole Luciana Sbarbati
Del pavimento dei Repubblicani europei per parlare del te la situazione del Partito Democratico onorevole Sbarbati oggi Walter Veltroni ha rimesso il suo mandato al coordinamento del
Del Partito Democratico volevo sapere qual è la sua opinione dopo questa sconfitta elettorale in Sardegna dove tra l'altro lei si era candidato alle ultime elezioni
Politiche sulla sullo stato delle cose nel nel nel Partito Democratico
Beh lo stato delle cose del Partito Democratico è testimoniato da questa sconfitta così clamorosa che credo non abbia bisogno di ulteriori commenti si commenta da sé
Perché di errori ne sono stati commessi uno dietro l'altro
Non c'è io questo l'ho già dichiarato nella direzione nazionale non c'è una conduzione organica del del Partito Democratico un partito liquido che non si sa
Dovevamo scivolare il come viene
Contenuto e con quali regole
E di fatto si sta verificando quello che io ho sempre temuto e contro cui ho sempre scagliato le mie tra virgolette invettive vale a dire che questa è una tenaglia tra ex comunisti ex democristiani
Tra dl DS che si sta chiudendo essi chiusa in maniera drammatica
Nel tentativo di salvaguardare su posizioni di potere le nomenclature due partiti
Allontanando la società civile soprattutto espellendo dal momento fondativo è questo quello che io naturalmente dirò anche al congresso le forze laiche
Laica liberaldemocratica lui socialisti e noi repubblicani i socialisti se ne sono andati allora io ho resistito
Poi alla fine richiamata da Veltroni ho accettato di di candidarmi per i per democratico e di fare la battaglia colluso con loro insomma senza sciogliere il partito senso cioè il movimento ma oggi sono come dire a un punto
Di non ritorno nel senso che devo fare una valutazione effettiva
Sul fatto che questo progetto nel progetto che noi abbiamo
Sempre creduto sulla cui noi abbiamo dato l'anima abbiamo dato la passione politica
Per cui abbiamo lavorato per dieci anni insomma quel progetto che partiva dall'Ulivo idoli a costo di un partito democratico che in termini repubblicani era il partito la democrazia quello distano Rina memoria se vogliamo
Come ha trovato le le le dimissioni di di Veltroni Lella ha trovato una mossa tattica dopo la sconfitta di Soru che se vogliamo portare avanti un progetto alternativo al suo all'interno del Partito Democratico
Ma non so se sia tattica o altro probabilmente c'era e non c'è una buona componente tattica
Ritengo però che ecco io l'ho detto in tempi non sospetti in tempi non sospetti che quando uno perde così clamorosamente come si sono perse le elezioni politiche
Ha due strade davanti o quella di dimettersi o quello di rilanciare
Dimissioni non ce ne sono state se non paventate e poi ritirate di rilancio però non c'è stato c'è stato un partito che si è chiuso se spesso su una norma in frattura
Verticistica quindi sono degli archi Arduini appunto i cui componenti sono nominati dallo stesso copre invierò o candidato premier
Che era autoreferenziale non c'è dialogo tra questa oligarchia e leggo che i parlamentari non ce li ha avuto a questo ricalchi è la base
Non c'è capacità di aggregare di di di di di di come dire attrarre anche componenti che sono diverse come possiamo essere noi repubblicani e democratici che pure abbiamo
Creduto in questo progetto che siamo stati sempre realmente nel centrosinistra non c'è questa capacità anzi
C'è quasi quasi come dire un atteggiamento di
Sopportazione di di di sine cura che dà fastidio anche perché non si vede né Luceri di Progetto intuizione politica per il futuro né volontà Adil costruire qualche cosa di solido
In questo problema diciamo delle europee per dirla con chiarezza con lo sbarramento al quattro per cento concordato ancora una volta tra i due leader di tutor di due maggiori partiti
Veramente anche un affronto alla
Alla libertà la democrazia perché
L'Italia non è come gli altri Paesi d'Europa l'Italia ha una storia diversa a storie politiche profondamente radicate nella cultura
Nell'anima nella passione politica dei suoi cittadini di di certi ceti sociali
Che non può essere come dire cancellata con un numeretto in più o in meno
Cioè le le l'Europa non a me non ha bisogno di quali sedi che sostengono Governo l'Europa ha bisogno di culture che riescano a
A a farsi il come dire protagoniste di un percorso che quello della costruzione di una Unione Europea
Possibilmente federalista che abbia
La capacità insomma di di di ergersi al di sopra di quelle che sono le le le le coordinate economiche con una statura politica in grado oggi di
Competere e via avviare una competizione in quanto continente perché le competizioni oggi si fanno per continenti non per nazioni
Noi stiamo scivolando indecente nazionalismi anche piuttosto spinti e questi sono cose pericolose
Se c'è un pluralismo in Europa e
Ebbene non è e la riduzione c'è poi guardi frana cosa che mi dà più fastidio è quella di voler contrabbandare il pluralismo con la frantumazione
Cioè il confondere pro pluralismo con frantumazione veramente una cosa indecente pluralismo ed è ben altro che frantumazione
Quindi
Non ci si nasconde dietro la foglia di fico di vuole realizzare tutti i costi un risultato alle spalle dei più piccoli perché più piccole numericamente ma io credo siano molto più grandi
Diciamo dal punto di vista della passione democratica della cultura
Del retroterra di valori di riferimento sia economici che morali etici che dovrebbero essere tenuti in considerazione da chi
Pretende di essere addirittura come dire
Specularmente loro di incarnare un modello Obama all'italiana insomma voglio dire come si fa a non tenere in considerazione non la cacca la possibilità doverosa
Di dar vita a una componente laica e costruire un partito plurale che
No non lo trovo questa ecco non lo trovo più a proposito di questo io so che alla fine di di febbraio e l'inizio di marzo voi farete un posso congresso del Movimento dei Repubblicani europei che non avete sciolto
Cosa pensate di quel cosa pensa di fare ed per con questo congresso e qual è il suo il suo progetto politico in questa fase
Quali oggi avere progetti è molto difficile
E bisogna avere la sensibilità e l'intelligenza di leggere molto bene i dati reali che si hanno di fronte
E il dato reale ci dice che le volontà dei grandi sono quelle di spazzar via tutto quello che è diverso da loro che non può essere ha scritto al
Pensiero unico di una parte o dell'altra
Io al pensiero unico non ci sto perché la mia componente culturale laica libertaria repubblicana mi rende impossibile ogni adattamento al pensiero unico pensiero unico e la mortificazione dell'intelligenza del
Per la scelta critica e costruttiva all'è la mortificazione della libertà di espressione e quindi del della bella stessa struttura democratica dell'essere un cittadino
Quindi non ci sto e dico che bisognosa lavorare in questo Paese la possibilità di
Espressione soprattutto di forze minoritarie
Che hanno dietro le loro spalle una storia politica una storia che ha fatto anche questo Paese che non sono stati inventati perché c'è dietro un'azienda OSCE dietro come dire una filosofia di di potere per arrivare a qualcosa non la filosofia di poter non abbiamo mai avuta
La nostra filosofia è stata per esempio di servire il popolo e lavorare per il popolo italiano e per la nostra realtà nazionale quindi io credo che ecco siamo di fronte a uno scenario inquietante e dobbiamo decidere
C'è veramente questa la domanda di fondo che anima la mia relazione c'è uno spazio per i repubblicani oggi per i repubblicani tutti
Al di là del fatto che ci troviamo partner ad essere parte nella nella sinistra insomma centrodestra e centrosinistra c'è uno spazio che
Questo Paese riesce a riconoscere alla cultura laica democratica repubblicana
Se questo spazio c'è anche se piccolo di qualche centimetro lo dobbiamo occupare subito e lavorare perché cresca perché ne va del futuro della libertà democratiche della democratica
Nel nostro paese che soprattutto fondata sulla libertà di espressione