L'intesa Italia-Francia sull'energia nucleare. Intervista a Rosa Filippini

Parliamo dell'accordo Italia Francia sul nucleare il via alla costruzione di quattro centrali in Italia a partire dal due mila venti maggio in Venture trae nel e e di F. ne parliamo con Rosa Filippini Presidente della sezione italiana dell'Associazione Internazionale Amici della Terra buongiorno
Venga
Allora qual è il giudizio favorevole un negativo riguardo questo accordo che è stato siglato e per quali ragioni
Ma uno può cadere negativa da parte nostra
E comunque non si tratta di un accordo non si tratta di
Tutto al più un protocollo di intenti in una un memorandum non
L'anno denominato in una maniera avranno a Mantova non al momento non c'è ancora nessun accordo
E il commento che mi sembra più attaccato e quello che
Esce dalle che cito da
Da parte di tutti e di nuclei che è un'organizzazione francese sempre molto bene informata
La quale fa presente che il Presidente Sarkozy ha viaggiato molto in quelle più ultimi due anni
Cercando di piazzare le proprie centrali nucleari in molti Stati ma che l'unico contratto che è andato in porto è stato quello della Finlandia
E che al momento questo accordo e la Finlandia
è non non si presenta come un buon affare
Me per la Finlandia nemmeno per i francesi perché a due anni dall'inizio
Della l'avvio dei lavori legiferano Giacomo non so quanti mesi di ritardo un anno e mezzo di ritardo trentotto minuti di ritardo nella nel diario dei lavori e due due il virgola cinque miliardi di euro di perdite e i file ambiti contano di far pagare i francesi e viceversa
Quindi
Dottor Pepino Piera osserva giustamente che
Questi annunci di quindi di protocolli d'intesa non impegnano assolutamente annullato
E servono però percorribili millantare è uno stato di salute dell'industria nucleare francese
Stato di salute che invece
Non farebbe oggettivo non farebbe riscontrato dei fatti
Ambiti l'industria nucleare francese registrerebbe un
Magra offriva
Tra
Dei grossi passi indietro vivrà anche
Recessione mondiale è lo stato di crisi che impedisce
Di fare investimenti che sono necessari per questo tipo di reattori se
Valutato questo il contributo al fabbisogno energetico italiano sarà una copertura pari a circa il venticinque per cento e non credo nella di
La trentacinque quindi tenendo conto anche dell'aumento dei consumi italiani nel tempo ti sembra
Plausibile questa stima no quanto pensavo questo tipo di percentuali sono quelle
Date alla stampa dal ministro dello sviluppo economico Scajola e sono molto
Utile per fare un po'di scena ma in realtà al venticinque per cento Dini produzione di energia elettrica corrisponde
Circa quattro quattro cinque per cento del fabbisogno
Di energia totale e quindi
Chiamo percentuali molto inferiori a quelle di cui lui parla il fabbisogno di energia non consiste soltanto nel fabbisogno di energia elettrica che è una parte
Che è una parte del fabbisogno complessivo e contiamo il problema è quello di viene superare le importazioni di petrolio che sono uno dei problemi principali per un Paese come l'Italia
Iniziamo completamente fuori perché le importazioni di petrolio servono innanzitutto i trasporti al momento l'elettricità non copre i consumi e dei trasporti
Tra l'altro che cifra viene indicata complessivamente che spediti e spese di investimento si tratterebbe ma tutti parlano ordini venti miliardi di Euro
Ed entro il venticinque
Io
Posso prendere non ho un problema e a fare confronti su un miliardo più miliardo meno questa è la valutazione che per esempio oggi sul Sole ventiquattro Ore da un persona esperta come Alessandro Clerici
Di Confindustria che parla di una cifra di questo tipo ovvero di un investimento intorno ai cinque miliardi di euro annui attore per mille
Quei centosessanta megawatt
Mercato delle pr francese e quindi si tratta di un investimento colossale soprattutto perché viene fatto con molti anni di anticipo sulla
Sul momento in cui inquisire attori cominceranno a funzionare quindi a produrre
E si tratta di investimenti così forti che non è un caso che nessun privato si candidi a coprirli e che e l'industria nucleare può permanere delibere soltanto nei Paesi
O come la Francia dove esiste ancora il monopolio di Stato sulla produzione di elettricità o occhi
Considerano un fortissimo porto dello Stato a alla produzione di energia nucleare per l'Italia
Siamo appena
Anzi non siamo ancora arrivati a
è una situazione di libero mercato dell'energia e dovremmo
Velocemente tornare indietro omettere in forte
è indubbio Leszek appena e
Liberi proprio
In che misurato visus malattie sia dello smaltimento delle scorie incide sul Progetto di investimento nel nucleare
Riguarda direi che questa
è un argomento su cui molte fonti ritorno perché sostengono che le scorie prodotte da questo modello EPR francese
Siano molto più radioattive delle scorie
Chi siamo abituati tradizionalmente a considerare che
Addirittura iscritti più avanzati come quello di larga in Francia abbiano delle difficoltà
A ricoverare in maniera opportuna questo tipo di scorie tuttavia non mi sembra che questo sia l'argomento più importante da far valere siamo ancora invece
Parlando considerando gli investimenti iniziali che occorre fare fra cui quelli obbligatoriamente
Da considerare come e gli accantonamenti per il decommissioning cioè per la lo smantellamento finale della della centrale
E per la gestione delle scorie quindi il problema che ci pone subito al di là di un problema tecnico effettivo è quello di accantonare
Delle somme che vadano a coprire questi effettui ieri nel corso della
Dell'esercizio delle centrali successivo anche allora smantellamento
Quindi
C'è il motivo per cui
Economicamente questa è un'impresa che non vale e quella
E proprio quella che occorre anticipare
Di molti anni
Prego integralmente erano necessarie per gestire tutti questi problemi quindi il bilancio analisi costi-benefici decisamente sfavorevole a questo punto quale alternative allora
Fare agli investimenti cospicui allo stesso livello di quelle delle cifre che di cui si è parlato in questi giorni
Io avevo penso che la considerazione dell'insieme delle politiche energetiche
Su questo c'è stato un appuntamento molto importante nel luglio scorso
In anticipo su tutte queste discussioni
Promosso proprio dai parlamentari radicali e dagli amici della terra
Doveri e decidere a terra attraverso l'attivazione di Mario Signorino hanno espresso hanno cercato di sintetizzare la loro posizione nell'insieme non trascurando questo aspetto
Perché importante che una una situazione così delicata come quella della produzione dell'energia non presenti dei buchi o delle falle e tutti sono tenuti responsabilmente
A dare delle risposte che il piano effettivamente percorribili e la nostra per la posizione degli Amici della terra da molti anni
Bene è una posizione che dice il futuro rara certamente legato alle fonti rinnovabili e privi di aspettative
Di
Tetti inquinanti e dimissioni ci o due e anche di consumo di risorse primaria
Tuttavia sono ancora un po'
Ci sono ancora degli ostacoli da superare per ottenere una competitività economica effettiva di queste fonti e quindi per questo motivo occorrerebbe
Americano corso già da molti anni un inadempimento
La concentrazione dei di tutti gli intendimenti per la ricerca nei campi nel campo energetico intorno a questo con il futuro pulito senza disperdere
Risorse in filoni che non
Come dire che non
Che non sono previsti come plausibili per il futuro quindi una concentrazione di risorse sulle fonti pulite potrebbe dare dei risultati di Enna
Tempi anche abbastanza ritriti siamo coscienti che esisteva una fase di transizione
Chi deve ancora contare sul al consumo di combustibili fossili questo peraltro c'è chi lo mette chi non la mette ma è un fatto evidente sia coloro che pensano
Che occorra già investire subito tutto sulle energie rinnovabili allo stato attuale sia coloro che pensano che occorre investire sul nucleare continuano a
Prevederei una forte una buona parte non inferiore al cinquanta per cento di energia prodotta da fonti fossili ecco noi diciamo che queste fonti fossili
Considerato il ritmo uso dichiaro che il CIPE in Italia debbano rivolgersi ora al carbone
Perché al carbone perché il carbone può contare oggi su delle tecnologie
Sostanzialmente pulite almeno nei Paesi avanzati
E perché il il suo punto debole che è quella delle missioni
Delle forti emissioni di CO due può estere anche sono risolto in prospettiva con la cattura della CO due con la tecnologia ecologia di cattura
E confinamento dell'articolo due soprattutto perché l'effetto serra è un effetto globale e noi non possiamo ignorare che mentre
In Italia chi considera
Che una centrale a carbone via una sorta di spauracchio invece in Cina né vengono costruite magari dieci a settimana una settimana
E nelle condizioni peggiori cioè con tecnologie obsolete con fortissime missioni oltre che climalteranti anche fortemente inquinanti
Ecco allora i Paesi che sono in grado di produrre energia elettrica dal carbone con impatti ambientali contenuti anziché
Diminuire
L'uso di questa in questa fonte dovrebbero invece cercare di esportare le proprie tecnologie per un uso più responsabile più pulito
In tutti i Paesi in particolare in quelli emergenti in modo da attenuare sensibilmente le emissioni a livello globale
I non far finta che il futuro climatico del mondo dipenda da risibili percentuali e di emissione in un Paese soltanto
Il convegno che è stato citato lo diciamo beneficio degli ascoltatori e disponibile integralmente sul sito radio radicale punto Chienti trovato ritorno al nucleare conviene risolve e si è svolto
Roma l'undici luglio del due mila otto
Con sponsorizzato co promosso dai parlamentari radicali e dagli amici della terra grazie allora la Presidente degli Amici della Terra Rosa Filippini
E poi