Radioleft - Trasmissione del settimanale "left -Avvenimenti"

Buongiorno e ben trovati e tutti gli ascoltatori di Radio Radicale queste radio left l'appuntamento del weekend e con il settimanale left avvenimenti approfondiamo le storie
Intervistiamo alla radio
I protagonisti degli articoli delle interviste degli approfondimenti del periodico di attualità
Per questa settimana l'est
Per una settimana toglie il piede acceleratore sull'analisi della crisi della crisi politica e fa un viaggio nel cinema partendo dagli Oscar in copertina
Un ciak nel futuro l'immagine è una molto bella tratta dal film Emilia nero il trionfatore
Degli Oscar così recita e il sommario nonostante la crisi in Cina continua a far segnare dall'Islam di Mumbai I sette di Cinecittà viaggio nel mondo della celluloide
Che in Italia Campa con pochi soldi leggi vecchie un gruppo di soffocante una distribuzione ottusa eppure idee e talenti non mancano
Per parlare di cinema avremo abbiamo in studio un giornalista Diego Carmignani che saluto e ringrazio ben trovati ben trovato Luca ancora una volta quindi a Radio Radicale però si parte dalla politica questo anche se non sbaglio esatto dalla storia l'altra storie di copertina è un primo piano lo sfoglio ampio dettagliato sul sulle opposizioni titolato le opposizioni che vede parecchie interviste da Cappato alla Turco alla senatore Vincenzo Vita che ha invece abbiamo in collegamento con noi buongiorno senatore grazie secondo me l'orologio allora quindi partiamo dalla politica la
Crisi del PD dopo le elezioni in Sardegna le dimissioni di Veltroni l'elezione di Franceschini il futuro le prospettive nel contesto di questo l'avvicinarsi della scadenza elettorale di giugno
Senatore Vita è una situazione altamente caotica ne parlavamo anche di persona
Distruttrice o creatrice di nuovi equilibri e nuove linee secondo lei
Lei come sempre in queste circostanze della crisi può essere foriera di vie d'uscita opposte
O
Un aggravamento dalla medesima crisi oppure
Di ripensamento e quindi la ripresa distinte nuova una fase nuova una fase due Walter usare il politichese del PD
è per lei un anno fa ci aveva detto sembra di Veltroni il PD finito almeno quel progetto è finito era e lo ribadisco quel progetto si è concluso cioè un Pd inteso come una sorta di
Nuova forma di politica mi pare onestamente che quella
Sia stata un po'
La la scena conclusa quel giorno in cui Veltroni annunciato le dimissioni poi se ne può riaprire un'altra di scena intendiamoci non
Non credo che
La storia finisca mai noi dunque anche i pregi e difetti di Veltroni potranno essere
In questo senso
Russo continuano a fare certo quella forma non ha retto e quella forma che era per giustificarlo al massimo
Una fusione affretto quello era fitti tra ex DS ex Margherita con un surplus di Veltroni quella cosa non ha retto vorrei adesso vediamo se invece
Un segretario che per sua stessa autodichiarazione peraltro molto seria e leale sia tetto di transizione fino al congresso
Con speriamo un
Minore indetto delle polemiche tra gruppi e gruppetti interni ecco lo dice uno che storicamente insomma di una parte la sinistra ma che
Sa bene che deve fare i conti anche con la realtà
Di queste settimane prima delle elezioni numerose industrie europee quelle amministrative
Ecco se tutto questo
Si innestano su un percorso più virtuoso si potrebbe immaginare appunto una
Iniziativa
Ripresi ripresa
Rinnovamento ecco una delle poche cose certe rispetto al PD e che diciamo il mito veltroniano della
Otto sufficienza quello almeno sembra definitivamente sepolto perché riapre il discorso delle alleanze misura vera sta tornando di moda l'Ulivo
Io penso e spero di sì io credo che per dirla se localistica mentre insomma ma serve talvolta per essere più chiari a se stessi usare anche uno slogan
Serio un principio a sinistra e più ulivista cioè questi intreccio tra io penso al primo Ulivo quello del novantasei quello che
Aggregava anche culture di tipo
Parioli sommata alla
Storica cultura della sinistra italiana quella del cattolicesimo democratico a quella della il cinismo evoluto e progressivo a quella dell'ambientalismo
Alla sinistra che era stata più gauche diciamo tutto dentro un qua cervo come dire non solo però tattico ecco questo è il punto
Ma qualcosa di più e quindi un lusso uno spostamento anche dell'asse politico arciprete unire questo Franceschini è stato rassicurante perché il discorso che ha fatto sabato
In quell'Unger
Assai Pretto della
Ex Napoli scorso caldo invece sulle corde della sinistra cioè l'antifascismo la vita della Costituzione la laicità il rapporto ora si sono per il lavoro
Insomma un discorso che è piaciuto a tanti anche per questo
Ma infatti diciamo Franceschini è partito con una cosa va e che è una cosa di sinistra aveva cosa laica sulla storia del testamento biologico
E quella di sinistra non dovrebbe essere di sinistra ma ora ma in questi tempi è andato a giurare sulla costruzione antifascista
Una una buona partenza per uno che da tanti è stato definito come un undici che finito da gestire l'eredità del PC no
Chi sicuramente un'ottima partenza
Ma io non credo peraltro che si possa fare un pre-CIPE che è la storia non vive mai
Tutti sappiamo nel bene e nel male dei suoi simulacri cioè non si possono rifare sono nella memoria a volte sono fondamentali per capire come agire ma
Guai a pensare che la storia sia come un un montaggio elettronico per cui si toglie un pezzo si ritorni indietro non si può fare
Ma il al botteghino se così si può dire le quotazioni più o altri sono per una futura leadership Bersani
Sulla quale esprime un giudizio nell'intervista left in edicola da da ieri un giudizio misto di grande apprezzamento ma diciamo non non di totale adesione
Riconfermo nel senso che io sono lo Stato per esempio in una
Stagione difficile in cui come correntone nei DS eravamo chiamati così eravamo molto all'opposizione
Qui molto altri tentato quella cosa che andrà in porto proprio dopo una relazione molto bella alla conferenza programmatica
Dell'allora
DS il partito dei DS eravamo nel due mila tre
Tanti anni fa il tempo corre
Eravamo tentati di riagganciare come dire un rapporto unitario anche perché Bersani ci sembrava assai aperto io ho stima della sua qualità anche
Denuncia il più ingegno istituzionale è stato un ottimo Ministro fatto molto bene anche come responsabilità il picco dell'economia e fa molto bene
No la la mia perplessità e questi io penso che la sinistra
Debba pensare una proprietà proprio culturale e anche una propria candidatura propria non intendo del recinto e io non credo che la sinistra sia un Copyright sollecito uguali questo vale per chiede Tripi dire che chi sta fuori del PD è un percorso culturale una soggettività
è una coscienza
Detto questo non voglio certamente negare nessuna ipotesi tanto non c'è ancora formalmente nulla quindi anche quella di Bersani è una ipotesi di
Però qual è il limite che a me sembra che a questo punto la storia del PD serba una svolta a sinistra è un po'ulivista e qualcuno che le interpreti
E quindi i con quell'intervista lei cost mi piace Bersani però mi piacerebbe anche osare un po'di più
Chiarissime associato o dichiarazione per esempio
Certo il
Lei ha avuto anche un un ruolo riconosciuto da tutti che anche quello di di Ponte di rapporto di sguardo a sinistra con quella si chiamava si chiama ancora sinistra radicale ora nel intervista che ha per aria in realtà nella stima prossima sulle aste M.
In articoli elaborazioni già apparso su alternative per il Socialismo Bertinotti
Lancia una nuova linea abbastanza
Rivoluzionare per quella parte della della sinistra hanno alla fine della differenza tra sinistra riformista sinistra radicale dice oggi
Rimane avevamo due io ero un convinto assertore dell'esistenza delle due sinistre oggi non c'è neanche una
Stella è la fine di questa separazione lottiamo tutti insieme per una sinistra ecco dati queste premesse culturali il rapporto con la sinistra ex radicale a questo punto secondo lei è più agevole
Qui dentro c'è da fare una riflessione molto seria perché
I limiti del PD sono evidenti però sono un po'due critiche si specchiano anche la sinistra chiamiamola per comodità radicale anche se il termine improprio perché nella cultura radicale un'altra storia ancora
Lì però serve un
Il senso della realtà cioè la sconfitta elettorale non è statico credo analizzate tutte le sue derivate
E cioè che al di là delle colpe del voto utile qua e là al di là del ceto pulito tutto vero tuttavia
Se la società quella cosa di non regge questo il punto perché molti elettori di quella che con la sinistra sinistra voterà oggi per Di Pietro e ci sarà pure un interrogativo da porci con realismo
Del settantasei quando la nuova sinistra tutta unita all'ora a fronte di un successo della DC e del PCC ricordiamo
Quella stagione Oro Berlinguer
La Rossi sottopeso che prevede l'uno e quattro per cento quindi al di sotto di ogni previsione
E Franco Fortini compianto sul manifesto scritte bisogna editoriale molto secco io che mi pare si intitola essere soggetto a memoria quando la realtà chi da due schiaffi cioè gli schiaffi bisogna prendere sedie capire
Che è successo melassa italiana diciamo che
Per
Sintetizzare al massimo alcune categorie fondative o che noi abbiamo ritenuto io sono qui intrinsecamente anche o parte no della cultura di sinistra del telegiornale credo e spiegherò perché
Ma quelle categorie nella sua italiana oggi parlano poco il loro linguaggio non è più adeguato al tempo della Rete al tempo del nuovo secolo sui novecento è finito pericoloso nella sinistra
E magari Prodi Bertinotti un concetto
è interessante ma di per sé è un po'così generico non basta evocare la necessità si tratta di ripercorrere in tutte le tasse di riflessione
L'immersione nella realtà
Una un itinerario che oggi è stato rimosso oggi si suppone che mettendo assieme qualcuno e qualcosa si rifaccia che cosa no si rifà un bel niente
Sono percorsi lunghi e tra l'altro bisogna riprendere in mano prima che sia troppo tardi rapporto l'intreccio con il mondo
Delle zone più deboli della società nel mondo del lavoro dei precari disoccupati e con le generazioni più giovani che pare la norma in altre lingue il nostro latinorum non interessa più a nessuno questo dobbiamo dirlo a tutti quelli più moderati e quelli più di sinistra
Chiarissimo ma precise ecco stavo pensando per esempio un tema secondo lei che vendibilità politica spendibilità politica un tema come l'anticapitalismo per la sinistra
Ma è per certi versi è un'occasione è quella di oggi irripetibile perché la crisi del capitalismo è fortissima anzi mi stupisco lo sta facendo bene Obama
Nella tassazione per rivedere il di più
Benestanti per dare di più e i poveri non
Se intervistare il Welfare perché non c'è
Sulla sanità l'OPA Obama e non lo facciamo più noi è evidente che c'è un problema non di anticapitalismo in versetti
Quella cosa non ha più ragione di esistere no
Va bene solo per quelli che scopro ogni tanto Marx senza averlo mai davvero letto ed è una tragedia perché per chi ha avuto modo di gioventù di studiarci un po'su perché ero un militante e politico
Qui si faceva leggere Marx oggi appare del tutto ingenuo no andava riscoprire due paginette
No si tratta di riscoprire invece seriamente il perché della crisi il topo
Del capitalismo liberista e cosa sarà di noi e della società altro che ventinove è una crisi profondissima da qui deriva anche l'urgenza l'importanza per esempio nuova cultura
Disciplina economia dei cinque saggi carità un po'aggiornata e anglofilo a ma
La cultura la sostenibilità sono autori straordinari che ci hanno lavorato ci sono lavorando sorpreso uno come SN perché
Brillantissimo sociologo e viene scoperto fasi alterne ve li abbia fatto una cosa bellissima sul lavoro artigianale sulla produzione e più piccola cioè oggi la crisi ci impone anche altri modelli di consumo stili di esistenza
Voglio dirla più brutalmente una grande lotta culturale quando ci accorgeremo con la nostra sconfitta non è tanto politica è anche un po'ovviamente quello
è politica certo ma è molto una sconfitta culturale e che il berlusconismo non è un accidente una patologia
E anche queste proprietà unità vecchie costerà ma è qualcosa di più profondo che ha permeato rossa italiana fino
Alle sue trame in più riposte allora forse risorgere molto utile
Onorevole De vita grazie grandi questa per noi gran reso verrà grazie
E questa era la nostra parentesi politica per il primo sfoglio di l'effetto di questa settimana che trovate in edicola adesso invece passiamo alla vera storia di copertina che tentava e tenta questa settimana una fuga
Dalla drammatica attualità
Politica o tempora italiana Diego abbiamo in linea
La grandissima direttrice al Trichet Wilma Labate che saluto buongiorno io me oggi no sappiamo che non sta benissimo e quindi un ringraziamento particolare per questo sforzo
E Diego Carmignani devoto e fatto un viaggio su nel panorama della produzione anche indipendente italiano che che non viene fuori
Bene diciamo che la nostra storia di copertina parte dagli Oscar parte anche da un nome che tra l'altro Wilma Labate ripropone la sua intervista che quello di Obama si può dire un poche
C'è un vento nuovo c'erano queste due favole che si contendevano notte degli Oscar le statuette ha vinto
Quella diciamo più figlia dei nostri tempi visto che il milionario è una storia avvincente che riguarda un giovane ragazzo che grazie a una quiz riesce a coronare il suo sogno e sconfitto diciamo l'epica lei posso che c'è dietro il curioso il caso di Benjamine
Button c'è da dire che in generale c'è una un vento nuovo nel senso che c'è una
Forza che dello Yes we can è che
Ha invaso anche ha in qualche modo anche gli Academy Awards e che fa anche
Riflettere sul fatto sul fattore cinema in Italia l'anno scorso è stato quello del divo di Gomorra poteva esserlo anche adesso con una eventuale presenza di Gomorra nella cinquina dei
Migliori firme straniera così non è stato e c'è da chiedersi cosa hanno rappresentato cosa possono rappresentare queste due arieti che lo scorso anno ci hanno trascinato
Parecchie posizioni avanti e la produzione cinematografica e questo Yes we can può anche autorizzarsi e l'Italia sì se dove non ci fosse questo duopolio RAI Mediaset che strangola tante
Produzioni e parlando chiacchierando con un po'di
I produttori indipendenti anche
Con l'associazione dei giovani produttori cinematografici c'è nella
La l'idea che effettivamente il duopolio significa
La preclusione di tanti spazi soprattutto nella distribuzione nelle sale visto che ad esempio Natale impossibile trovare una uno spazio nei tanti cinepanettoni che ora stanno diventando anche cinema cocomeri
Con l'estate e la la legislazione non non favorisce tanto chi vuole fare buon cinema e soprattutto c'è la difficoltà
Di creare una strategia culturale complessiva che a differenza
Di altri stati diciamo gli Stati Uniti sono inavvicinabili
Francia Germania sono quelli che si presentano come un sol uomo i festival alle nelle Business Street venire Angela comune di ciò che è salito e rendere qui c'è il singolo produttore
Può avere il coraggio di proporre le proprie cose magari avendo
Più successo all'estero però presentandosi come un caso sporadico che non non vuol dire non non fa pensare tutto questo che non so che il divo e Gomorra possono rappresentare una nouvelle vague in Italia questo a livello pratico a livello di idee talenti cioè tutto un futuro da disegnare
Wilma Labate previste dall'Emilia nera tessuti naturalmente
Chiamato un bellissimo nulla
E sono abbastanza d'accordo con le cose dette precedentemente fino a un certo punto allora realtà è vero che il cinema e strangolato dal duopolio ma
Anche l'ipotesi del mercato e dell'industria regolato dal duopolio perché semaines un'industria nazionale qualsiasi sia in Italia ci fosse soltanto la figlia
E la Montedison si potrebbe parlare di industria no di monopolio
Perché perché in realtà appunto una industria ricca fiorente un'ottantina
Articolata ha bisogno di
La grande industria e le piccole e medie industrie AIPPE questo nel cinema non succeda nel senso che appunto il produttore indipendente e quindi anche il cinema indipendente perché
Precedenti indipendente intendo appunto delle idee nuove e delle formule nuove di produzione quindi dei linguaggi nuovi Norcia nessuno spazio perché è in me
Quel duopolio lì che possiamo chiamare
Direttamente monopolio
Farli
Un linguaggio molto omologo alla televisione molto come dire istituzionalizzato quindi il problema è è proprio questo aspetto però mi pare
Che lo dice anche Marco Bellocchio Castro intervistato insieme a te questa settimana sul set tu mi sembrano se è un po'più positiva nel senso che vedi anche
Il lato loro di opportunità che una crisi nuovo che una crisi epocale che non è solo economica ma anche culturale può offrire agli autori i creativi mentre bella che era molto più mi sembra molto più tralasciare negativo cioè presenta anche su temi di averlo diceva che era un prodotto perfetto ma una storia assolutamente convenzionale
Scusate io intanto sono un ottimista i natura appunto io credo faccio riferimento per forza di cose a al al momento delle dei beni
Italiano di maggiori crisi del dello scorso secolo che è il punto dopoguerra che ha prodotto il cinema più importante
E in assoluto quello che ci ha resi famosi nel mondo ecco e quello per dare un periodo di estrema miseria e povertà detto questo è possibile che in un momento come questo
Se
La crisi in qualche modo continuerà purtroppo ahimè così come annunciano ormai tutti a cavalcare verso di noi e contro di noi forse è possibile che
Ora il cinema appunto troppo omologato non abbia più senso di esistere perché e mi riferisco anche al discorso che faceva vita prima
Interessantissimo il problema è anche un problema
Di di di profonda crisi culturale
E quindi di grande immensa esigenza più il rinnovamento proprio culturale delle idee ahimè parliamo sempre di chili del mercato della colpa del monopolio del duopolio dei produttori
Ma alta però siamo come dire
Poco dire che e
Ed è un organo per cui non voglio dire proponenti faccia dovremmo essere un pochino più crudeli nei confronti di noi stessi c'è anche un grande deserto di idee
Naturalmente punteggiato di bellissime eccezioni però c'è c'è vedere c'è un po'un momento di di grande appiattimento ed è quella forse anche la la
La la grande tragedia no perché è vero si possono fare moltissimi discorsi
Sulla crisi sulla mancanza di denaro e anche sul taglio questo però veloce velocissimo tragico taglio i fondi
Il finanziamento statale che è stato fatto questo insomma sarà assolutamente determinante per il futuro del cinema determinante in me in in termini
Totalmente negativi però bisogna anche
Riconoscere
E
C'è un grande bisogno di idee nuove mio in linguaggi nuovi mi viene una una domanda che che non è proprio
In parte soltanto tocca l'Italian ci sono negli ultimi due anni agli Oscar film che sono tutti i tratti o ispirati a a romanzi o novelle
Della tradizione americana come il caso di Benjamine Button che viene da una racconto discosti dal XIX Gerald oppure l'anno scorso c'era
La grande epopea di ricolma McCarthy nel
Né i film nella vittoria dei fratelli Coen a proposito della mancanza di idee
Come valuta Wilma Labate questo attingere
Molto un molto potente a piene mani dalla lettera meravigliava produttori
Che ormai fanno soltanto film tratti da romanzi ora questo si può fare nel senso che in una
Produzione
Primo mercato usiamo questi termini che insomma usano tutti e quindi adeguiamoci va bene Murray naturalmente del primo saggiamente allora in un mercato
Stanno
è possibile che tanto cinema sia attratto da altrettanti romanzi famosi meno famosi toccando appunto sbancato i banconi delle librerie ma non può essere solo quello
Anche perché il cinema
A bisogno
Su questo non voglio dire che la letteratura non è in grado tutt'altro anzi mi sembra che la letteratura in questo momento abbia come dire una stagione Aguas Sicilia ma ancora di più ha bisogno di saper guardare
Più avanti oppure non il contrario traccia attivarsi cioè e a questo punto il famoso cinema l'idea che abbiamo molti molti che il cinema è quello che interpreta la realtà
Beh il nostro tutto lo possiamo trarne dei romanzi ci dobbiamo inventare
E soprattutto ci dobbiamo inventare una scrittura
Della macchina da prese ovviamente nuova diversa così come appunto
Se lo sono inventati
E ingrandite scendete del cinema italiano cioè il Rossellini De Sica
Se lo sono inventati quelli
Del del poi cinema inglese negli anni Sessanta quelli della nouvelle vague in Francia e anche forse quei meriti
Come dire bibite e tedeschi di di un anno e mezzo fa P due stagioni fa con le vite degli altri che
In fondo
è un Ilva
E cita in sé un linguaggio nuovo perché non è un film smarcato non è un film di confezione eppure crudo è un grandissimo film tentativi
Sì ecco allora
Parliamo del mercato parliamo del monopolio parliamo del duopolio però parliamo anche di questo parliamo del fatto che indispensabile che il cinema in qualche modo dette
Sì sì si ponga il problema di produrre
Certo su questo tema però io ho utilizzato questa frase
Nel intervistate fare una domanda Bellocchio diceva sì è vero quei periodi di crisi viene cinquanta sessanta ma di uscivamo dice il fasci era finito la dittatura finita c'è una prospettiva di libertà eravamo poveri ma
C'erano grandi ideali c'era il P.C.I. c'erano ancora l'eco della guerra partigiana dice oggi è lancia una oggi non contraria un deserto culturale una prospettiva in Italia sono il terribile lui dice oggi non mi avrebbero fatto fare l'ora di religione
Quindi ai o è un contesto molto diverso quindi da quello degli anni cinquanta sessanta
Certo se un contesto diverso però è un contesto talmente critico che che non ci facciamo venire delle idee siamo destinati a a chiudo che non sa come dire no cioè
è
Questa crisi era la crisi anche politicamente non non è non non non mi ha dato di dire cose politiche per la somma qualche volta haemophilus diciamo anche con i nostri strumenti cioè poveri
Beh insomma questa crisi o
La si vede in qualche modo a nostro vantaggio ONU
Siamo completamente sconfitti allora quale quali possono essere i vantaggi
Dividere una crisi assoluto assolutamente solo quelli e
Interpretare creativamente e con idee nuove o il modo di sopravvivere un modo dieci in qualche modo
Agli abitanti con questa situazione scozzesi che no questa parola arrabbiarsi ora Pia perché che è stata appunto un emblema in tutte le altre in tutte le precedenti
Non quel padre di cinema tecnici ma oggi
Se abbiamo una paura tremenda pronunciarla
Allora non si pronuncia davanti a un produttore però si cerca sempre di edulcorare
Di aggiustare e dire no ma insomma è una storia un po'tumulata ma c'è un finale aperto
Con la speranza che comunque lascia molto contenti ecco
Certe perché abbiamo pochissimi minuti sono rimasti non possiamo non parlare di televisione propriamente sia
Nel senso della produzione ma anche soprattutto a Napoli non possiamo parlare non parlare di televisione può accennare ad una televisione ma anche ENEL nell'in termini di linguaggi imposti di omogeneizzazione dei linguaggi
Siano reati poi invece paradossalmente c'è questa polemica in corso sui teatri in cui Baricco propone di chiudere teatri e di investire i soldi sulla televisione ma insomma la televisione se non c'è una cosa
è uno strumento che sta ammazzando il teatro il cinema oppure è uno strumento che può essere utilizzato
Come dicono gli inglesi ripetere rigida del tavolo
Ma guarda per anni sono stata come dire molto battagliera nei confronti della televisione quindi molto contro la televisione e ho individuato nella televisione il nemico numero uno oggi
Forse
Ebbene come dire sulla cercare di rifletterci un pochino di più
Sicuramente la televisione ha delle colpe dormito appena detto anche perché appunto le televisioni le due televisioni nazionali
Sono
Le le sono noti stipula produttori di cinema è questo non può essere un caso e quindi ovviamente vicino ma che ne nasce
è è un certo tipo di cinema questo è sicuramente vero forse dobbiamo cominciare a pensare
E
La televisione
Cioè che la vita va avanti a prescindere dalla televisione
E che in realtà
La grande colpa di cui la televisione si è qualche modo macchiata non è forse in questo momento con l'unica grande colpa contro la quale dobbiamo Asa piace ripeterlo migliore
Certo che forse l'idea di Baricco può essere può apparire terribilmente bislacca
Però è anche vero che
Sicuramente i teatri non vanno chiusi anzi vanno aperti e semmai ne vanno aperti
I nuovi perché sono
Pochi
Nel nostro Paese ce ne sono ahimè pochi soprattutto ci sono pochi spettacoli basta pensare appunto alla vicina Francia Marche dicono sempre le stesse cose le stesse banalità
E poi
Ci rispondono Mata adesso in Francia arriverà alla crisi e cominciano a chiudere a letale soprattutto quella che
Un proiettano documentari Cosolini Dini in Italia di cui non si parla nel senso che non ci sono le sale che proiettano documentali in cui invece in Francia
Le persone escono di casa pieghevole metropolitana spalleggiava pagano il biglietto per vedere un documentario
In Italia è totalmente impensabile una cosa del genere
Ma
è impensabile affitti dicono no
Distrettuali e gli esercenti io Wilma Labate concluderei ricordando un po'una figura che è quella di Roberto Rossellini
Proprio pochi giorni fa è morta la sua prima moglie ovvero massima nelle Marche S e Rossellini un po'incarna tutto quello che
Secondo me tutto quello che è un po'manca oggi
All'Italia a parte naturalmente la potenza delle immagini anche quella ricerca che ha fatto proprio in televisione per portare una valore didattico in più attraverso questo mezzo potente che lui fu tra i primi
A a vedere ecco secondo le e tra l'altro ricordiamo anche a Roma città aperta fu un film che i produttori dissero gli sconsigliare Lodi
Di di produrre ma Luise in testardi facendo vedere quanto l'autorità e anche l'italianità in qualche sostanza dovessero emergere ecco può essere Luini un po'il faro per una rinascita o almeno per una per una prospettiva
Sana per il cinema italiano
Ma non solo lui a bassa densità che prova d'orchestra di Fellini nel senso che è un film che
A non è mai andato in sala che è stato solo trasmesso in televisione
Però per me è uno dei capolavori di Fellini è un film che ho amato immensamente e quindi
è quello il problema appunto è un programma come sempre certo lotti mercato di strutture di produzione di distribuzione soprattutto
Però anche di idee e tra l'orchestra aveva una grandissima ITEA quindi e una grande mano cioè un grande linguaggio
E certo anche lì non si è preoccupato dei e ascolti né tanto meno di dimetterci dentro degli ingredienti che potessero essere
Propedeutici agli ascolti ha fatto un film un grande film
Wilma Labate grazie di essere stato con noi bombe a fine settimana tre grazie a voi