Puntata di "Notiziario del mattino" di lunedì 2 marzo 2009 , condotta da Paolo Martini .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 33 minuti.
Rubrica
Dibattito
10:00
09:30
9:43 - CAMERA
12:42 - CAMERA
13:50 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Atto cinquantuno di nuovo buongiorno da Radio radicale momento del notiziario della mattino Paolo Martini studio Lorenzo Bruschi alla vigilia apriamo sulla congresso di Chianciano che si è chiuso dopo tre giorni di lavori settimo congresso italiano del partito radicale non violento transnazionale tra spartito non si
Concluso con votazioni documenti perché il complesso dal convocato per
Riflettere sulle ragioni gli obiettivi della sua convocazione straordinaria e la missione è quella
Della convocazione ha detto Pannella nel suo intervento è stata confermata quella di mandare via tutta questa partitocrazia perché in buona o mala fede sono una sciagura i radicali ad top nella nel suo intervento ieri sono classe dirigente per il Paese torneremo poi ad ascoltare a partire dalle
Undici nella consueta conversazione settimanale con Massimo Bordin integralmente Marco Pannella quello che ci ha detto dopo il congresso di
Chianciano lo sentiremo appunto a partire dalle undici diciamo anche che stamattina
Non c'è l'appuntamento consolato con intervista con Emma Bonino che impegnata
All'estero sentiremo però in apertura dei programmi il suo intervento l'intervento che la Bonino pronunciato a Chianciano ieri mattina che dura all'incirca mezzora ma adesso sentiamo una breve anticipazioni invece di quello che Pannella detto nella conversazione settimanale con bordi indagati ascolteremo alle undici
Questa lotta di liberazione o ora
Essa vuole liberare dalla partitocrazia dal regime partitocratico la realtà età Diana liberare la democrazia da questo liberazione democratica dalla messa a sacco partitocratica
E a questo punto con che cosa ci sono degli esempi venuti a iosa
Quasi divertenti nell'ambito del dibattito sul programma e anche
Io direi sulla c'è stato un salto avanti nella intuizione la consapevolezza
Di quale può
Essere così prende dico quale forma pur prendere
Come alternativa di regime e quindi alternativa programmatica e progettuale ma anche di classe dirigente
Questo è il titolo c'è qualche alternativa e e cominciano a farsi luce ed è indubbio che io ero un po'di tempo anche in queste domeniche pelo rivolto a prevedere pure su proprio perché l'una di queste cose ha avuto la forza di parlare quello a Napoli
Al suo a Napoli e dice qui bisogna cambiare bisogna che il malcostume venga battuto e allora diciamo che le correttezza
Se non si è moralisti
Se non si è di quelli che il compito dello Stato e di formare le modalità di ciascuno no avere quindi una morale stato o no e cioè quella di scegliere
Coloro che hanno un costume sicuramente diverso da quelli del malcostume ma non solo diverso propositivo di una diversità e credo che questa è la storia liberale radicale
Movimento anche del Partito d'Azione di giustizia e libertà di Carlo e Nello Rosselli no quindi dell'anima e deve
Pessimismo europeo buona che avverrà anche quello di Altiero Spinelli
Di Ernesto Rossi e vorrei dire tante così siamo poi di attualità di Capitini no di questo tipo di
Calogero Capitini nel quale elemento della religiosità
Laica viene con delle assonanze incredibili adesso con tutti i testi ufficiali quelli buddisti soprattutto deboli rivolgevo tibetano
Che quello devo dire di tutte
Le religiosità che oggi
Devono confrontarsi con la reazione fondamentalista che vivono
L'Islam
Il mondo cattolico alcune cose ma per le loro strutture meno gravi protesi nel mondo evangelico perché le sette le chiedo di protesta re via dicendo
Così Pannella ma sentiremo integralmente la conversazione partire dalle
Undici nel Congresso sono intervenuti anche esponenti importanti del Partito Democratico innanzitutto Francesco Rutelli ma anche Pierluigi Bersani che ha parlato il primo giorno parliamo allora di rapporti tra radicali
Chi di al senatore Nicola Latorre abbiamo chiesto l'ha chiesto Francesco De Leo di provare a trarre un bilancio del primo anno di convivenza con i radicali nel gruppo parlava è del PD sentiamo la risposta di natura Guardi io posso parlare dell'esperienza che ho fatto io al gruppo parlamentare al Senato dove il nostro rapporto con la la la delegazione radicale che è stato un rapporto estremamente corretto
Nel quale i radicali senza mai rinunciare alle proprie ragioni di fondo hanno saputo conciliare questa presenza nel gruppo
Con atteggiamenti sempre molto
Unitari certo
C'è stata la vicenda del testamento biologico sul quale i radicali
Hanno manifestato un'opinione un orientamento abbastanza
Più radicale a punto di quello del gruppo parlamentare del Partito Democratico
Ma poi
Dei siamo anche riusciti a trovare dei punti di incontro e soprattutto si sta verificando come su questa materia le contraddizioni all'interno del centrodestra del Popolo della Libertà
Sono estremamente più forti
Do un giudizio fortemente positivo del nostro rapporto con la la componente radicale
Nel nostro gruppo parlamentare comunque verrà il momento di un bilancio complessiva
Oltre cinquantotto minuti a Radio Radicale adesso continuiamo il nostro notiziario nostra non so spazio di informazione nel notiziario parliamo di Europa in particolare del vertice dell'Unione europea che si è tenuto ieri convocato i Capi di Stato e di Governo dell'Unione per affrontare in particolare la crisi che è stata la versando l'Europa e in particolare i Paesi dell'est Europa ci racconta tutto dal Carretta il collegato in diretta con noi da Bruxelles David
Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale ieri c'è stato questo vertice in formale Consiglio europeo straordinario convocato rifletta dalla presidenza ceca dell'Unione Europea per discutere dell'attuale crisi economica e finanziaria che prosegue nonostante
Le il fatto che la stessa Unione europea avesse tentato di reagire come un corpo unico alla crisi
Sia
Nell'ottobre scorso ossia in un dicembre
I risultati di questo Consiglio europeo in teoria potrebbero essere definiti buoni di fronte al rischio di fallimento di alcuni Stati dell'Europa dell'est i leader dei ventisette hanno promesso aiuti caso per caso agli Stati che rischiano di trovarsi in in difficoltà e poi di fronte al protezionismo alla minaccia del ritorno del protezionismo contenuta anche nei piani di rilancio o negli aiuti
Settori ali come all'automobile decisi dagli Stati membri
Il leader dell'Unione europea hanno promesso di respingere il protezionismo l'affare del mercato interno al motore della ripresa a sostegno della crescita e dell'occupazione
Queste le promesse che però vanno verificate alla prova dei fatti perché perché prendiamo per esempio il caso
Della Francia e del protezionismo
Ieri il Presidente francese Nicolas Sarkozy ha detto che il protezionismo è una brutta parola è una brutta idea salvo che il suo Governo ha adottato un piano gli aiuti al settore dell'auto che contiene diversi elementi protezionistici aiuti
E soprattutto il prestito di sparpagliate nuovo e più sul sito web sono stati condizionati al mantenimento dell'occupazione in Francia questo
Danneggerebbe inevitabilmente altri Paesi europei che producono automotive come la Repubblica Ceca
La Commissione ha chiesto chiarimenti a Parigi su questa condizione che mette a rischio il mercato interno Parigi ha risposto che non c'è nessun obbligo legale da parte delle imprese
Di mantenere l'occupazione ma esiste un impegno morale a non delocalizzare in altre parti d'Europa e la Commissione ha accettato questa rassicurazione francese ha citato il piano dell'auto di Parigi
Sulla cui modello è stato sostanzialmente adottato anche il piano italiano non solo anche quello spagnoli insomma una sorta di
Protezionismo surrettizio anche se non
Legale
C'è poi il caso dell'Europa dell'est l'abbiamo detto ieri i ventisette hanno deciso di
Al affrontare eventuali difficoltà caso per caso
E invece ha detto no a una richiesta
Che veniva da diversi paesi di un vero e proprio piano di salvataggio per tutta
L'Europa centrale
E orientale che duramente colpita dagli effetti della crisi economica e finanziaria anche per a causa del protezionismo
Dell'Ovest sia dal punto di vista industriale che dal punto di vista
Bancario la Germania e altri grandi Paesi hanno detto no alla richiesta dell'Ungheria di un programma molti vale multilaterale europeo di stabilizzazione integrazione dal valore di centonovanta miliardi di euro
Hanno detto hanno detto affronteremo IPTV
I casi difficili
Ma mano che si presentano perché le situazioni dei Paesi sono
Sospensione mente
Diverso che però non si sa per esempio dove
Ci potranno trovare le risorse per aiutare i Paesi dell'Europa dell'est
In difficoltà
Basti una cifra quella data dall'Ungheria centonovanta miliardi di euro necessari per salvare questa Regione dell'Europa dell'Europa dell'Unione europea un'altra cifra cento miliardi di euro che quella chiesta dalle
Banche dell'Europa occidentale e
Come dire hanno le sussidio posseggono le sue sì diarie lordi sia re operano nell'Europa dell'Est quindi posseggono in sostanza il mercato dell'Europa dell'est per non chiudere hanno bisogno di
Cento miliardi di euro di aiuti da parte dell'Unione europea finora mi sono venuti solo venticinque
Dalla Banca Europea degli Investimenti e dalla Banca europea della ricostruzione e dello sviluppo insomma il problema è come poi aiutare caso per caso l'Europa dell'est
Qual è il quadro che si presenta anche dopo questo Consiglio europeo innanzitutto c'è una minaccia chiara alla
Mercato interno alle regole della concorrenza che sono un po'i principi su cui si è costruita
L'Europa interna quanto meno dalla Commissione Dell'Orco in poi dagli anni ottanta in
Poi c'è la minaccia l'ITEA spetta in una sola Unione europea
L'Ungheria ha denunciato il fatto che potrebbe venirci a creare una nuova cortina di ferro economica due Unione europea una dell'Ovest e l'altra dell'est con situazioni economiche diverse e rischia anche economici diverso e
C'è una divisione anche Ricky poveri non è solo Europa dell'Ovest Europa dell'est
L'Europa
Dell'Ovest per esempio all'Irlanda che si trova in una situazione molto difficile rischia il fallimento l'Europa dell'est a Paesi come la Slovenia alla Slovacchia che sono dentro le euro
E quindi si oppongono per esempio perché stanno già in una condizione
Migliore rispetto agli altri si oppongono a un'accelerazione o un cambiamento di criteri per aderire all'euro per i Paesi come la Polonia con la Repubblica Ceca che sono in difficoltà e vogliono entrare
La moneta unica più rapidamente per proteggersi
Insomma questa crisi sta davvero mettendo a dura prova tutti gli elementi fondanti dell'Unione europea si vedrà nelle prossime settimane sei ventisette continueranno su questa china
Verso in qualche modo l'implosione oppure se riusciranno a mettersi d'accordo per affrontare davvero insieme la crisi economica e finanziaria
Bene Davide vedremo grazie dal carretta in diretta da Bruxelles e ancora sull'Europa e sul confronto anche con le strategie invece che gli Stati Uniti stanno attuando per contrastare
La crisi Caio anche sentito dall'economista Giorgio Ruffolo sentiamo
Da una parte c'è un'America che
Morbidi orientata ad affrontare la crisi con grande serietà come lo sta facendo il nuovo Presidente Obama dall'altra c'è un'Europa che non ha ancora deciso si affronterà la crisi in ordine sparso
Oppure si dovrebbe
Si dovrebbe dire alla cieca mentre il giocatore vero della parola
Dato che il Presidente dell'Unione europea in questo momento euro non proprio euro prevista
Glielo affronterà alla il problema della crisi oppure concordemente sulla base di ogni ulteriore europeo
Lei parla poco di utile europeo parla di rapporto tra Cina e Stati Uniti Europa ma qui si ha l'impressione che la crisi per essere affrontata adeguatamente deve esserlo sopra sull'asse del rapporto tra Washington e Pechino insomma tra gli Stati Uniti e le potenze emergenti dell'oriente asiatico no
Non c'è dubbio che il meccanismo che ha alimentato le cause di questa crisi tre questo meccanismo per cui il risparmiatore cinese finanzi e allora il consumatore americano non regge più rispetto e l'assessore Tellini anche in questo momento mentre era già stata proposta come una possibile
Possibile Salvatore dalla crisi
è entrata in vigore
La nella crisi e quindi non
Né può ne possiamo uscire non soltanto sulla base
Di un accordo globale generale
Nella quale
E non è soltanto limitato alle Stati Uniti alla civiltà
Ma che comprende dovrebbe comprendere in primo luogo l'Europa e qui credo Europa a una chance da
Come al solito si trova
Troppo delle sue possibilità rischiamo sempre di perdere i treni della storia da un po'di tempo
Quest'accordo questo accordo che secondo lei che cosa ne su che cosa dovrebbe rete perché si una cosa è sicura maggiori una maggiore degli altri una maggiore regolazione del mercato finanziare questa diciamo ormai diventerà quasi un'ovvietà anche singoli pressione che più è più facile a dirsi che a farsi
Occorre che la finalità che
è una parte fondamentale straordinariamente importante dell'economia rientri però nell'economia
E che non ne costituisca una crescente fra ecco parassitaria come
Avvenuto negli ultimi trent'anni
Occorre in atti in altri termini abbandonare questa diciamo
Capitalismo finanziario oppure può capite ritmo che in più per travolgere
Le
Per stravolgere l'equilibrio tra economia reale l'economia finanziaria
Secondo lei anche con le proposte riguardanti l'economia l'ecologia e le energie alternative l'Amministrazione Obama ma su questa via molti Governi dalla Cina il Giappone alla Germania di Angela Merkel questa potrebbe essere la via per insomma per uscire e non si sa quando dalla crisi
Mi pare che Angela Merkel si sia mossa negli ultimi giorni aspetti con ultimi giorni perché
Le prime avvisaglie non erano state positive dentro giusto certo di pretendere un accordo che coinvolgano appunto europei e americani nello stesso tempo
E che quindi a fronte di la crisi
Evitando una involuzione pro perché la necessità
Sarà in grado
L'America
Mi pare
Di più dell'Europa a non foss'altro che perché il Governo americano è un corretto esista
Rispondervi dei e al suo alla alla sua Nazione
Se tra i più
Blu condanna se
Così Giorgio Ruffolo intervistato da Claudio Landi sull'economia ancora su banda sulle cosa che sta facendo il nuovo presidente americano Obama preannunciato il ritiro dei soldati americani dall'Iraq entro il due mila e i dieci anche se un non piccolo contingente di militari di guerra comunque nel Paese almeno per un altro hanno il punto su questo e anche dove andranno i soldati che vanno via dall'Iraq di questo Lorenzo rendi ha parlato con Maurizio Molinari della stampa
Nel disco trovata cambia Gian di fronte evince il Presidente americano Barack Obama ad
Sostanzialmente dichiarato applicarla guerra in in Iraq annunciando che dei centocinquanta mila soldati al momento presente che in quella
Paesi centomila
Ritirati entro il trentuno agosto del due mila dieci
E poi i rimanenti cinquanta mila
Potrebbero per scendere anche trentacinque dipenderà dai comandi sul territorio saranno interamente ritirati
Euro
La fine del due mila undici
Quali incarichi e ci saranno ancora che resterà e con quale modalità allora
Ecco questa è la parte più interessante dire terawatt immissioni
La prima sarà quella di addestrare gli iracheni continuare nel processo di addestramento dell'esercito la seconda tratte di operazioni antiterrorismo
Da condurre sempre assieme agli iracheni
E nel tetto che altro ci farà la missione di proteggere i civili americani etnica
Pensiamo ad esempio all'ambasciata di Baghdad che sarà una delle
E più grandi del mondo
Quello che avete detto ieri Remo
è il discorso sulle banche permanenti
Dal verbatim del Presidente
Sembra di capire che l'American ovvia bassi permanenti in Iraq quando andranno via gli ultimi risultati tuttavia
Non effettuazione fatta da Robert Gates con alcuni giornalisti dopo la fine del discorso del Presidente il mito della difesa ha spiegato di non escludere
Che saranno le autorità irachene
Perché deve riferire nitidi siglare un accordo ad hoc
Una volta che sarà finita la fase della transizione
Ovvero relativa al periodo dopo il due mila undici sappiamo dal momento etica un accordo fra i due Governi
Pilato dalla precedente Amministrazione Bush sul ritiro delle truppe le modalità ma anche soltanto di alcune banche
La cosa interessante che quando vi è dice su iniziativa dell'iracheni è un po'quindi taglio dell'Amministrazione Obama
Cioè l'idea
Degli americani reciteranno in un Iraq dovranno essere vive che ENI
Dei soldati che verranno smobilizzati dall'impiego venire acché quanti essi è dato sapere saranno impiegati reimpiegati nel fronte afgano
Quel per e l'ordine e ora che stiamo aspettando il Presidente Obama
Dovrà dire entro due al massimo settimane
Quanti di questi cento mila soldati saranno destinati all'Afghanistan
L'impressione
E dopo lo il recente annuncio di diciassette mila uomini in partenza per l'Afghanistan ce ne potrebbe fare almeno altrettanti
Destinati
Quel teatro di operazioni nei prossimi quattro cinque mesi
Il Pentagono non fa numeri in proposito che lascia la decisione al Presidente ma dal punto di vista strategico però e anche qui è stato Ghezzi anticiparlo è già chiaro dove andranno
I soldati in arrivo in Afghanistan
Un vero saranno i reati nelle regioni del sud
Per rafforzare la presenza sul territorio incalzando da una parte i talebani con operazioni di combattimento ma dall'altra garantendo anche da figure fra la popolazione
E la Maurizio Molinari intervistato da Lorenzo trendy ora torniamo all'economia la rubrica del lunedì a quest'ora connessioni la linea al professor Fabio Pammolli
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale il vertice lampo dell'Unione europea dedicato alla alle economie dei Paesi di nuova accessione dei Paesi
Perché le proteine un passaggio che apparentemente può essere considerato come un passaggio minore rispetto ad altri
Accadimenti ad altri provvedimenti e misure che riguardano l'economia americana e il coro delle delle economie europea dell'area euro
E tuttavia è qualche volta a attraverso agli anelli deboli che si possono manifestare elementi di cedimento
Che poi possono diffondersi all'interno anche del dei paesi di maggiore dimensione
Molte volte l'est Europa e i Paesi di nuova accessione sono stati considerati come non punto un non problema e l'allargamento a questi Paesi è stato considerato da un punto di vista economico
Con un eccesso di semplificazioni anche con un eccesso di
Velocità non tanto e non solo nella realizzazione dell'allargamento quanto nel disegno dei passaggi e delle regole che tale allargamento devono sostenere
In realtà stiamo parlando di novantacinque milioni di individui e se è vero che il PIL complessivo di quest'area di questi Paesi pesa per il sei per cento rispetto al PIL del Corno dell'area euro
è anche vero che stiamo parlando però di un mercato che attrae il tredici virgola cinque per cento dell'export dall'Area euro ed è anche vero che stiamo parlando di un'area che vede la presenza di istituti bancari
Dei principali Paesi europei
Con forti esposizioni come vedremo tra un secondo la crisi della dell'Europa dell'est indotta oltre che dagli elementi di fragilità della finanza dei sistemi bancari e finanziari di queste economie
Anche da un percorso che questi Paesi hanno intrapreso negli ultimi anni con una forte crescita
In alcuni casi come nei Paesi dell'area baltica una crescita economica attorno all'otto per cento ma anche in altri casi come nella Repubblica Ceca e in slovacchi Slovenia
Abbiamo avuto tassi di crescita superiori al cinque per cento questi tassi di crescita proprio per i legami che ci sono dico determinati con le loro con eurozona in termini di aggancio delle valute
Alla all'Euro e in termini di coordinamento delle politiche monetarie per e fiscali per assicurare
Qual è le prospettive di ingresso nell'Euro e comunque per assicurare la possibilità di entrare all'interno dell'Unione da parte di questi Paesi hanno determinato un andamento dei tassi di interesse
Eccessivamente basso di fronte a questi a questi livelli di crescita hanno determinato una grande immissione di liquidità
Che a determinati infine forti pressioni inflazionistiche e che ha finito per l'amplificare per questi paesi gli effetti della crisi che poi improvvisamente ci ha manifestato a livello internazionale
Si tratta di Paesi che in questo momento hanno
Un fortissimo e Brusco aggiustamento che in parte era in atto prima della della manifestarsi della crisi ma che la crisi che ha amplificato in termini
Estremamente pronunciati con forte recessione e con forti spinte che fino a poco fa sono state fine spinta inflattiva ma che hanno poi portato al crollo delle valute di questi Paesi
Il punto è un punto importante per il futuro dell'Unione europea perché va a portare in primo piano un problema che in realtà si trova
Sotto traccia anche all'interno del correrebbe Jeu quindici
Questi Paesi vivranno in forte
In rapida successione vari momenti in cui
Pur sia all'Unione europea e gli impulsi a un più forte coordinamento e anche la ricerca di protezione
Nelle loro economia a livello europeo si scontreranno con pulsioni che invece saranno pulsioni
In alcuni casi a forte connotazione populista di fronte al rigore delle politiche fiscali e delle politiche dei redditi che saranno necessarie
Che sarà necessario per garantire la permanenza in Europa in altre parole per questi Paesi sarà più forte
Il contrasto tra
Coerenza e persistenza nell'adesione al disegno dell'Unione europea
E appunto pressioni nazionali per l'adozione di politiche fiscali espansive o di politiche dei redditi che abbiano una forte connotazione anticiclica
Lo sforzo e rendendo il vertice aveva il compito di capire attraverso quali strumenti l'Unione Europea cercherà di intervenire
Per sostenere questi Paesi la risposta è stata i Paesi sono molto differenziati tra di loro non è possibile mettere a punto un piano unico di intervento si dovrà intervenire che erano appena il caso per caso
Del resto anche le istituzioni finanziarie dalla Banca europea
Per la ricostruzione e lo sviluppo la Banca Europea degli Investimenti alla alla UE benché al Fondo monetario hanno messo in piedi e in campo ingenti risorse
Per intervenire sulla vulnerabilità finanziaria di questi Paesi offrendo assistenza finanziaria per il rafforzamento degli Istituti bancari
E per facilitare l'erogazione dei prestiti verso il sistema delle piccole imprese e messo a forte rischio dal crollo delle esportazioni
Per attrarre nuove risorse con meccanismi
Di matching fallito agendo come catalizzatori per nuovi investimenti dall'estero e per garantire un coordinamento delle misure a livello discendono i Paesi
Pensare che la crisi dell'est Europa sia irrilevante per le economie Italia Francia Germania Regno Unito e di Europa quindici
E tagliato da un lato una parte del Gotha finanziario europeo soffrirà e già soffre per la crisi di rapida che si sta manifestando
Nei Paesi dell'area ex area d'influenza dell'Unione Sovietica verte gruppo era e il sessantacinque per cento dei ricavi che proviene dall'est Europa
Molte grandi imprese di telecomunicazioni sono fortemente
Presenti in questi Paesi il venticinque per cento del fatturato di Deutsche Telekom il diciassette per cento del fatturato di France Telecom
Viene da questi Paesi e poi ci sono istituti bancari come Allied Irish che ha un'esposizione la previdenza
Complessiva attorno al trentacinque per cento UniCredit italiana
è attorno al trentadue per cento e Dexia e intesa seguono
Per non parlare del settore automobilistico correndo che ha ormai un venti per cento del fatturato svolto in questi Paesi e con FIAT per il due Volkswagen che stanno attorno al dieci per cento
Del resto è stata proprio la forte dipendenza dalle dalla dalla dalla dalle economie estere che ha determinato un punto importante di vulnerabilità per questi Paesi
Appartiene la le le conseguenze dirette ci sono conseguenze che riguardano una riflessione più generale
Su quale di moderno dello di sviluppo sarà possibile per l'Europa
Dopo questa crisi abbiamo visto gli scricchiolii sulla politica commerciale sulle politiche antitrust sugli aiuti di Stato il dibattito sembra tornato indietro di quindici anni per certi versi
C'è un forte una forte tensione tra sovranità nazionali e aree di responsabilità della Commissione e comunque delle istituzioni europee
Su questi capitoli
Non è un esempio precedenti alla crisi fu l'eliminazione dal testo del Trattato di Lisbona dei riferimenti alla concorrenza
Su proposta francese
Già all'epoca ci fu e c'è stato un dibattito sulla natura di questa eliminazione se fosse una tattica per facilitare l'approvazione del Trattato o se invece fosse un punto di discussione
Non completamente esplicitato sul modello economico di riferimento per l'Unione
Nel quale politica per l'Europa dunque è un'Europa che protegge un'Europa
Che richiede più forti i trasferimenti di di competenza questo è un punto che nei prossimi cinque dieci anni sarà al centro dello sviluppo europeo
Quali finalità di lungo periodo per l'unificazione europea ci sono state nella storia dell'Unione e varie fasi con intensità variabile
Di motivazioni politico sociali e di motivazioni invece strettamente economico finanziaria
è probabile che i Paesi di nuova accessione abbiano aderito principalmente in nome delle seconde ed è probabile che quindi le tensioni siano più forti
Certamente si prospettano momenti difficili sia per la moneta unica
Sia per il confronto della sovranità europea della forza dell'Europa con le diverse sovranità nazionali un ultimo punto riguarda altri due anelli deboli e sono invece già interni alla all'area
Euro in particolare la Grecia
E la Grecia sta soffrendo in parte anche per una forte esposizione nei Paesi balcanici ma anche per un andamento disastroso dei conti pubblici in relazione a politiche
A dir poco demagogico populiste stanno determinando si degli spread sui tassi di interesse molto forti
E la Grecia non potrà contare sulla possibilità di Bell out da parte
Degli altri Paesi dell'Unione per nell'articolo centotre del Trattato che impedisce appunto operazione di salvataggio in caso di default di Stati membri
E questo sarà un altro punto estremamente importante perché il costo di un eventuale default greco sarebbe più alto sensibilmente del costo dell'unificazione tedesca e determinerebbe
Profonde forti ripercuote ripercussioni per la solidità dell'economia europea
Appunto i prossimi mesi nelle prossime settimane saranno molto importanti e richiederanno una conduzione politica all'altezza per continuare a mantenere l'Europa al centro dello scenario di politica economica buona giornata
No il venticinque connessione intorno al prossimo lunedì con Fabio Pammolli così si chiude questa dizione del notiziario da Paolo Martini razzi alla regia grazie anche dal nel suo brodo Ski adesso vi lasciamo la replica di stampa e regime con una Massimo Bordin
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