"Altiero Spinelli: proposte e propositi per l'Unità d'Europa"

Le possiamo a questo punto cominciare i lavori del nostro convegno
Due anni fa con la scomparsa di Altiero Spinelli
Un vuoto difficilmente colmabile si apriva nel
Azione politica di tutti coloro che credono e lavorano per un'Europa unita i gruppi della sinistra indipendente
Hanno ritenuto di poter dare un contributo della direzione di colmare questo vuoto
Organizzando a partire da quest'anno e lo ripeteremo tutti gli anni in questa stagione
Una giornata nel nome di Altiero Spinelli
Una giornata in cui obiettivo
Nel tempo sarà quello di fare di volta in volta il punto sulla costruzione politica dell'Europa
Il punto con il concorso di tutte le altre forze politiche ma devo precisare delle forze politiche della sinistra in modo particolare
La giornata di oggi è la prima giornata Spinelli
Dunque ci pare necessario doveroso iniziare questa giornata ricordando innanzitutto chi è stato Altiero Spinelli e quale è stata la funzione della sua opera nella costruzione del cammino europeo
La prima relazione al nostro convegno dunque affidata a Gaetano Arfè
E il suo titolo è Altiero Spinelli un'eredità da raccogliere
Da parole Gaetano
I gruppi parlamentari della Sinistra indipendente come già vi diceva Rita
Hanno promosso questo incontro mossi da un triplice intendimento
Il primo quello di rendere omaggio a due anni dalla sua scomparsa alla grande figura di Altiero Spinelli
Che rappresento la nostra formazione politica nel Parlamento italiano finché l'euro per io
Lasciandomi tracce che restano nella storia
All'UDC devi il connubio Ferruccio Parri se questi gruppi eletti nelle liste comuniste sono venuti via via acquistando una loro originale fisionomia e conquistando una loro autonoma fusione politica interna
Al Partito comunista noi diamo atto di avere esso promosso ma nascite favorito lo sviluppo della nostra formazione politica e di averne rigorosamente rispettata l'autonomia
Per una mini come partner come Spinelli
Noi chiediamo il riconoscimento dalla Perissich concorso in maniera determinante a creare non una ideologia ma un ethos politico che affonda le sue radici nella Resistenza italiana ed europea
Da essi vissuta e interpretata come un grande momento unitario della storia dell'Europa del nostro secolo
E in questo ethos in questa visione positivamente non polemicamente e non polemicamente laica della politica che gli uomini di formazioni diverse quali noi siamo provenienti da esperienze diverse liberali cattoliche socialiste
Hanno potuto e possono riconoscersi e trovare la ragione ideale di una dialettica unità che nessuna ideologia dogmatica può garantire e così che costituisce sia consentito dirlo il nostro la seconda ragione per la quale abbiamo promosso questo incontro sta nel fatto che Altiero Spinelli ha lasciato una ricchissima eredità ideale
Che ancora da raccogliere da sottoporre un bilancio critico da immettere in tutto quello che è di tipo nel circuito dell'avanguardia cultura politica italiana
La fama di Spinelli ancora oggi legata all'ultimo atto della sua vita il progetto per l'Unione europea che da luglio ha preso nulla
In realtà tutte le tappe della sua lunga carriera gli agitatori di combattenti
Sono state segnate da un tormentato sporto di riflessioni che impegna insieme la mente la coscienza che si alimenta di tutte le grandi esperienze etiche e filosofiche politiche che hanno lasciato l'impronta nella storia della sinistra
La sua giovanile adesione al comunismo trova la sua la sua prima spinta più che da un sogno di giustizia sociale da un combattivo rifiuto non pacifisti code la guerra e delle sue ragioni
La sua collocazione del partito comunista con Gramsci contro Bordiga e scelta dello storicismo volontaristico contro il determinismo
In carcere il suo monologo sulla libertà come egli lo definisce si sviluppa sotto l'impulso venuto lì dall'incontro con Hegel la più affascinante avventura intellettuale della sua e il punto d'approdo non è la conversione un generico democrazia cinismo
Ma una ma una concezione drammaticamente dialettica della libertà
La scoperta del federalismo è il frutto dello storico di esperienze storiche gli Stati Uniti d'America che la Confederazione elvetica
Dei classici del pensiero federalistico americano ed era letteratura federalistica più ricca dell'Inghilterra fra le due guerre mondiali
Il Manifesto di Ventotene purtroppo Trezzi approssimazioni resta un classico del pensiero politico ricchissimo di spunti critici indicazioni ed intuizioni ancora ignorate da larga parte dalla cultura politica della sinistra italiana
Nel patrimonio ideale che spinga rilascia entra anche il suo modo di intendere e ritratti care la politica
Della politica lo ha detto l'amico Albertini riprendendo un'espressione ripetere Spinelli fu un eroe lo fu quando aderì al Partito Comunista ridotto ma clandestinità
Lo fu quando ne uscì rompendo i rapporti anche personali col collettivo di cui faceva parte erano tempi nei quali l'eretico per il fatto stesso di essere tale diventava oggettivamente un traditore
Fu eroe quando si calò nella Resistenza valicando il rivali calando avventurosamente con Ursula la sua compagna che abbiamo l'onore di avere io oggi tra luglio alla quale rivolgiamo il nostro affettuoso saluto
Quando ricevo valicando il rimarcando le frontiere si mosse per scoprire organizzare i orientare le nascenti forse federalisti
Lo è stato nella battaglia tenace spesso oscura condotta per decenni tra l'indifferenza e le resistenze dei riluttanza delle forze politiche di maggioranza ieri ostilità aperte da sinistra
Erano è stato nell'ultima fase la sua battaglia quando torturato dal mare
Viaggiando in condizioni inimmaginabili ha continuato a tenere il suo posto spasmodicamente impegnato nello sforzo di elaborare nuove strategie nuove tattiche i la nuova fase aperta dall'approvazione dell'atto unico
L'ho visto l'ultima volta in clinica pochi giorni prima della sua morte insieme all'amico Mauro Ferri che gli fu quale presidente dalla commissione istituzionale al Parlamento europeo collaboratore prezioso
Qua Parodi notizie risse anche sì ci apparve lucidamente consapevole della fine imminente si parlò a lungo delle cose che si potevano e che si dovevano fare
Di qui la terza ragione che ci ha indotti a incontrarci egli è caduto tutto si può dire senza retorica in combattimento affilando hanno il compito di continuare la sua opera
Nelle file della sinistra indipendente spiega rientrò nel mille novecentosettantasei
E nella stampa italiana e straniera la sua candidatura nelle liste comuniste provocando Murri
Alle sue spalle c'erano molti milizia politica lunga e intensa
In più momenti drammatica intessuta di esperienze diverse da rivoluzionario professionale a commissario della Comunità europea e questo conferiva alla sua decisioni un significato che andava molto al di là della competizione elettorale in
Per ragioni di con la sua decisione ed io spiego in articoli e interviste le motivo ampiamente con la sua lineare semplicità in un libretto dalle mini hanno titolo picchi che fare
Che fu presentato a Roma da Umberto Terracini rami e che fu l'occasione tra i due vecchi militanti già compagni di galera di una discussioni appassionate limpida fuori di ogni convenzionalità
Il loro comune problema etico prima che politico era quello di come rimanere feriti alla loro originaria vocazione rivoluzionaria in un'epoca assai diversa
Da quella nella quale entrambi erano stati folgorati dal mito della Rivoluzione di ottobre gli avevano obbedito al suo trascinante richiamo
Il passo che gli aveva compiuto temi a chiarire Spinelli non gli era stato suggerito la sentimentali nostra Gigli e neanche si configurava come un incontro a mezza strada
Era stato il Partito Comunista venire allori in virtù di un processo autocritico che egli considerava irreversibile e del quale aveva ritenuto doveroso farsi partecipe per concorrere ha indirizzato il corso
Nella sua la Lunga Marcia gli agitatori di combattente gli spiego con la baldanza temperata dall'ironia dall'ironia che gli era propria aveva convertito all'europeismo prima De Gasperi poi mi poi Berlinguer
E quest'ultima conversioni per il momento in cui cadeva
Era rigidi tesi decisiva importanza perché consentiva di impegnare per la prima volta nella battaglia per l'Europa la forza quantitativamente e qualitativamente più rappresentativa delle classi popolari italiani
Forte di un suo prestito in campo internazionale potenzialmente in grado diventare la guida della sinistra nella sulla rivoluzione necessaria e possibile quella europea
I federalisti gli aveva scritto nel mille novecentoquarantuno intendono formare il nucleo di una nuova classe dirigente che abbia le capacità rivoluzionare i comunisti senza aver meritare
Liberato appigli antiche tare il Partito comunista poteva ora sprigionare in positivo le sue potenzialità rivoluzionarie
Nelle file comuniste Spinelli era entrato appena fuori dall'adolescenza aveva abbracciato la carriera dei rivoluzionari professioni aveva pagato con dieci anni di carcere tutti scontati e sei di confine
Il mille novecentotrentasette vanno del suo distacco dal partito ma non dell'abbandono della sua professione di rivoluzionario
All'origine di molte adesioni al comunismo nella generazioni nel nella sua generazioni nella generazione che si era affacciata la vita a cavallo tra i due secoli c'è più o meno esplicito un motivo di natura etica
La condanna senza appello di un sistema che aveva dato all'Europa e al mondo l'inutile strage della guerra
Il problema che per Spinelli sicuri al momento in cui viene a capire la sua fine e la palingenesi nel segno del comunismo sovietico e quello delle nuove vie da battere per costruire un ordine nuovo
Gli anni che seguono non lo vedono perciò piegato nella recriminazione sconsolata negli unici Vito Nella polemica settaria contro il io che ha tradito sono anni di ricerca affannosa di studio febbrile di ripensamento critico delle grandi esperienze storiche del nostro secolo nel loro incedere il loro incidere nella realtà
Il dialogo ideale dialogo con Profeti e pensatori Platone Paolo di Tarso Machiavelli però questo Cantet delle Hamilton e Tocqueville
Croce mai dette senza contare i sui prima Listri Marx Lenin tutti affrontati senza ombra di soggezione di assimilati senza scolastici
Gli affascinanti pagine la sua incompiuta autobiografia i ricordi sparsi nei suoi scritti profusi nel Sud conversazioni consentono di ricostruire le tappe della sua Orissa intellettuale fino al nuovo punto la proroga il federalismo
Compagni d'avventura vi sono due giovani incontrati nell'isola di deportazione diventò beni Ernesto Rossi veterano anche lui della galera discepolo prediletto di Gaetano Salvemini allievo di Luigi Einaudi
In un genio Colorni ebreo il socialista cospiratori filosofo che conosce marxiano Leibniz che cadrà ucciso dai fascisti alla vigilia della liberazione di Roma
E Rossi che introduce nelle loro rischio s'discussioni il nome di Luigi Einaudi autore di scritti nel quale aveva dono denunciato il processo involutivo degli Stati nazionali d'Europa gli aveva sottoposto a serrata critica prevedendone va in potenza la Società delle Nazioni ospitando la nascita di una federazione europea
Suo Trani che arrivano a Ventotene i testi della letteratura della letteratura più federalistica fiorita nell'Inghilterra degli anni Trenta
Da tanto travaglio nasce non già un nuovo saggio collettivo sulle buone ragioni del federalismo o un manifesto politico l'anno e il mille novecentoquarantuno
L'orda hitleriana stravolgendo l'Armata Rossa
Il testo redatto in parte la Spinelli in parte dall'URSS
Viene portato in Italia da usurai Jean moglie di Colorni poi di Spinelli comincia a circolare ciclostilato appare nella sua prima edizione clandestina in Roma
Nel gennaio del quarantaquattro con la prefazione Eugenio Colorni varca poi i confini d'Italia
Due sono le idee motrici del Manifesto la prima era affermata convinzioni che la causa dell'unità europea ha cessato di essere il tema di ricerche dubiti esercitazioni retoriche di dibattiti dottrinari di conati velleitari
Per diventare l'obiettivo politico immediato delle avanguardie dell'antifascismo rivoluzionari
La seconda e che la linea di demarcazione il tra conservatori e innovatori e la stessa che divide i fautori dell'unità europea dei loro avversari
Sullo sfondo una grande intuizione che i problemi della società moderna tendono a diventare tali da non potrà essere più affrontati nell'ambito di un solo Paese senza creare contraddizioni esplosive e insanabili
Qualcuno ha definito Spinelli bolscevico del federalismo in realtà i segni dell'amministrazioni appassionati partecipe della esperienza rivoluzionaria russa ci sono della metodologia nella strategia nella pratica
Utopismo fideistico e spregiudicato realismo si saldano indù in dialettica unità per la stessa che ha contrassegnato il pensiero illazioni questo primo grande maestro lei mi nel sistema capitalistico arrivato alla fase della sua irreversibile degenerazioni Levin aveva indicato il bersaglio da colpire fino a distruggerlo dalle fondamenta trasformando la guerra degli imperialisti mi in guerra rivoluzionaria ritrasse
Spinelli indica nel sistema fondato sulla sovranità assoluta degli Stati nazionali arrivato alla fase della sua irreversibili degenerazioni il bersaglio da colpire fino a distruggerlo dalle fondamenta
Trasformando la guerra contro il nazifascismo in lotta rivoluzionaria per la federazione europea
I Palazzi d'inverno sono tanti quante le capitale d'Europa e Pira saltarli non si può affidarsi ai tempi lunghi passare per la mente fasi nella predicazione dell'agitazione dell'organizzazione della conquista dei consensi
I federalisti quale ne sia la fede politica si muoveranno quali cellule rivoluzionarie
All'interno dei formazioni politiche cui appartengono per indirizzarli l'azione conquisteranno con la loro iniziativa di consenso attivo delle masse impediranno che si ricostituiscono i vecchi apparati nazionali il potere se mi demoliti per gli effetti diretti e indiretti della occupazione nazista
Fonderanno sulle loro vignettista critico
Le condizioni necessarie per luci sono il culto dello Stato nazionale aveva alimentato ancora al tempo della Prima guerra mondiale un'etica Ferrea che aveva portato milioni gli uomini a combattere e a morire in difesa del proprio Paese
La bandiera dell'internazionalismo proletario levata contro di esso dei rivoluzionari russi abbiamo visto raccogliersi intorno si forze rimaste ovunque minoritari in Europa o ridotte come in Italia alla clandestinità
Il nazionalismo ottuse mio che dei vincitori e quello esasperato dei vinti arrivano determinato il corso della storia negli anni successivo
Quel conto euro andati in frantumi per la prima volta nell'Europa contemporanea i fronti dalla guerra non coincidono con le frontiere
E questo non presso singole figure o dentro sparuti gruppi ma in un movimento tendenzialmente in massa
Resistenza e collaborazionismo sono entrambi fenomeni che travalicano i confini degli Stati
Che determinano divisioni profonde incolmabili all'interno di ciascun paese il disegno notista di dominio si è tenuto così nettamente compì Grando come uno europeismo autoritario e totalitario fondato sulla gerarchia delle razze
Di contro adesso sto all'europeismo antifascista federalista e democratico
La sconfitta militare la Germania di consentire a ridar l'ultima spallata ai terremotati apparati degli Stati nazionali
Ai potentati economici omicidi permanenti che nazionalismi aggressivi alle caste burocratiche esautorata degli occupanti chi screditata dalla fatica del collaborazionismo
La rivoluzione diceva un intenditore come Trotsky è un colpo vibrato un paralitico paralitico per Spinelli questa volta dello Stato nazionale
Per queste ragioni il federalismo deve calarsi senza riserve con impeto nel modo resistenziale di assumerne la guida
Il movimento si costituisce a Milano la prima organizzatrice ancora Ursula nell'agosto del mille novecentoquarantatré era il suo partirà il primo appello alla lotta armata ripopolò ricadranno tra i tanti Eugenio Colorni Duccio Galimberti Leone Ginzburg Guglielmo genere
Ho voluto soffermarmi su questa fase della storia di Spinelli chiede su federalismo perché è qui che si trovano le motivazioni ideali e culturali che lo hanno guidato nei decenni si muova egli come agitatori o come consigliere dei principi come commissario la comunità europea o come condottiero di una battaglia parlamentare il frontale polemica con i governi dell'Europa comunitaria
A Ventotene egli abbia avuto l'intuizione che tutto il mondo dell'antifascismo combattenti sarebbe stato percorso da idealità federalisti che per spontanea reazioni ai disastri creati dagli Stati nazionali scatenati gli uni contro gli altri in una guerra di massacro che questo risponde a realtà
Focolai di federalismo si accendono dovunque nell'Europa occupata finanche nella Germania nazista
Fuori della realtà viene ancora fatto ripensare all'ENI che si aspetta la rivoluzione mondiale fuori della realtà riuscivo che la valutazione del potenziale rivoluzionario del movimento
Tra il mille novecentoquarantaquattro mille novecentoquarantacinque egli promuove incontri a Ginevra Parigi per organizzare su scale gruppi della resistenza federalista risultati sono del tutto impari alla enormi
Alla enormità del compito le grandi famiglie politiche l'Europa la socialista la liberale la cattolica
Sono nel loro insieme sorte e lo resteranno a lungo i comunisti hanno installino da loro infallibile guida e dei disegni di Stalin non ha posto la federazione europea
Avversi sono governi su tutto calerà l'ombra bianca
Spinelli non tarda a rendersene conto anche Cristo commenterà si era sbagliato nel profetizzare l'avvento del Regno di Dio sulla terra e anche Marx quando aveva profetizzato l'avvento di una società di liberi che di eguali ad opera del proletariato
C'è tra i federalisti chi si rifugia in un mite massimalismo dottrinario vagheggiando una federazione mondiale dei popoli
L'utopismo di Spinelli e di altra natura ha come suo polo dialettico
Un realismo refrattario a qualsiasi suggestione ideologica attendevo risponderà con la Filaria concessioni accanto a chi andrà a domandargli che cosa fosse avvenuto del suo federalismo dei primi due anni dopo
La forza di un'idea per noi è dimostrata dalla sua capacità di sopravvivere alle sconfitte Elisa perse ogni volta ricavare nella realtà col strategie tattiche che mutano in atti aderenza al mutare delle cose
Il mutamento in questo caso è provocato canovaccio
La portata dell'evento e dei suoi effetti immediati ed i suoi potenziali sviluppi
E si dà una valutazione che nelle sue grandi linee affetto al tempo
Quel piano risponde a esigenze e interessi vitali degli Stati Uniti chiamati a responsabilità mondiali cui non abbatteranno e che riportano a stabilire con l'Europa rapporti destinati a costituire dato nuove duraturo dell'ordine mondiale
Ai Paesi europei quel piano offre l'occasione nulla più che l'occasione per dare una risposta organica a quella che resta una necessità storica rompere le gabbie degli Stati nazionali
L'Europa è ormai divisa in due e non si intravede possibilità alcuna che la linea di divisione sia colmato in tempi brevi
In essa
Soltanto la parte caduta sotto l'egemonia americana conserva insieme agli ordinamenti democratici quei margini di autonomia necessari a che un processo di unificazione si metta in moto
Anche questa parte però frammentata devastata e prostrata non è in grado di esprimere dal proprio sino di energie che spingano in con forza in quella direzione
Provvidenziale quindi l'impulso che viene dall'esterno da un Paese che per più ragioni non osteggia ed anzi con favore l'avvio di un processo di integrazione del Vecchio Continente
E la stessa Europa
Fattori utilizzabili in tal senso esistono anche se per il momento di segno prevalentemente negativo
La miseria che attanaglia i popoli è talmente crescenti tensioni sociali e politiche la grande paura del comunismo Carey tale stato di cose su ed è una paura non infondata comunismo e minacciosamente presente da Parigi a Roma a Praga comparti che a quel ritmo temprati da nella Resistenza diretti da professionisti della rivoluzioni ligi alle direttive di uno Stato guida che fa coincidere la causa della rivoluzione con quella delle proprie espansioni e che già si accinge a sottomettere al proprio diretto e brutale dominio di Parisi caduti sotto la sua speranza
Dal combinarsi questi fattori nasce tra i governi europei dell'Occidente la spinta una solidarietà
Dopo il cemento ideologico più forte resta ancora quello della grande paura e quello politico si esprime nell'accettazione della protezione della guida degli Stati Uniti d'America
La validità della risposta federalistica in questa situazione lungi dall'essere superata appare confermata ed esaltante
Essa sola può volgere in positivo i segni riflettori che inducono alla solidarietà restituendo al Vecchio Continente una sua autonomia e insostituibile funzione
L'unità politica dell'Europa non ipotizzabile se non nelle forme del federalismo è necessario infatti nell'immediato per indirizzare gli sforzi rivolti a ricostruire la sua economia distrutta ma soprattutto e necessarie per costruire un vuoti
Necessarie perché negli Stati Uniti ancorati a qui principi è qui valori della civiltà democratico-liberale dalla quale essi stessi stessi sono nati impedendo che rima gutturnio evitare valgano tendenze vitalistica imperialistiche
è necessaria per eliminare una delle cause principali della tensione internazionale
Un'Europa balcanizzato risposta tentativi di conquista un paese dopo l'altro mediante l'azione congiunta dei partiti di osservanza sovietica e della manovra diplomatica militare lo status
L'occasione offerta dal Piano Marshall va perciò molto al di là della cura antica concludeva pur drammatica contingenza in cui essa cade
E l'occasione per riproporre in termini di azione politica immediata il tema della necessità storica dell'unità europea vista come momento di una battaglia dimensioni mondiali per un nuovo ordine internazionale
E Conca conferirle una nota di classe trascinante paradosso e la grande intuizioni Spinelli che siamo entrati in un'era in cui tutti gli uomini di ogni continente sono legati a un comune destino
Una intuizione che sembra ovvia oggi assai più che ieri ma che in realtà oggi assai più per ieri gli ancora assai lontano dall'essere entrata nelle coscienze di quanti hanno responsabilità di governo lontana dall'ispirare atti conseguenti
Il processo di integrazione europea prenderemo assaltano Marshall che la storia di un processo lento accidentato contraddittorio che si svolge su due piani che si intersecano che reciprocamente si influenzano Martin ma il principio c'è un piano imposto si sarebbe tentati di dire la forza delle cose assegnarne retate ero esce e la cieca era certe e l'Euratom e la comunità europea e l'atto unico col corredo delle istituzioni che ne accompagnano il dispiegarsi nessuna delle quali tale da limitare significativo significativamente le sovranità nazionali da introdurre elementi qualitativamente idonei a promuovere il salto verso l'Europa politica
La conferma ma sia nel fatto che la sola tappa mancata e quello della Comunità europea di difesa
Progettata anch'essa sotto una spinta esterna l'iniziativa americana collegata la guerra di Corea e lasciata carine nel momento in cui attenuando sì anche l'attenzione internazionale il problema politico a quale autorità farà capo l'armata europea si presenta come non eludibile
La dottrina che su questo terreno fa da guida e quella funzione artistica e sarò sua esperienze già maturate ha dalla sua soprattutto il fatto che parlando irragionevole linguaggio degli interessi concreti non suscita forti resistenze nei centri di potere politico burocratico ed economico nazionali
Il un progetto che per essa si pone in opera e quello di intervenire in taluni delimitati settori il carbone e l'acciaio battono il mercato
Organizzando intorno ad essi la cooperazione tra i vari paesi dell'Europa democratica lasciando i meccanismi così messi in moto l'onere di costruire l'edificio sul quale alla fine si tratterà solo di mettere il tetto di istituzioni politiche rappresentativi e la dottrina che sottovaluta o per lo meno la funzione del momento politico etico politico in un processo estremamente complesso quale quello della integrazione europea
Che ignora la contemporanea presenza in esso come in ogni grande processo storico di potenziali alternativi per cui alla necessità storica della multa europea potrà anche corrispondere ove manchi o sia inadeguata la volontà intelligente degli uomini un declino irreversibile
Sotto questo aspetto e rispetto ai fini che esso dichiara proporsi il funzionalismo si presenta per Spinelli quei caratteri di una deteriori sterili utopia
E non a caso ideologia che intorno ad esso si forma assume i caratteri di un atlantismo subalterni opportunistico qua e là percorso da indipendentisti dell'Italia
L'altro piano sul quale il processo di integrazione si svolse è quello dove si elaborano ieri dove si organizzano le minoranze dell'europeismo militante
Dove si combattono le battaglie di avanguardia e qui si può dirlo senza peccare di agiografia che la figura di Spinelli si colloca come una delle personalità più vigorosi certamente la più originale
Un migliore un'originalità che si manifestano puntuali in tutti i momenti cruciali
I dati di ordine internazionale IGT negli anni della guerra fredda sono quelli del nesso esistente tra le sorti della democrazia europea che quelli della democrazia americana
Ed è la coincidenza tra la causa dell'unità europea e quella di della distensione dei rapporti tra i blocchi
In questo travagliato con il testo se la presa d'atto che non è ipotizzabile un processo di integrazione che si contrapponga a quello avviato col Piano Marshall proseguito con la cieca approdato a me
Il tributo così pagato apriorismo politico non comporta però accettazione passiva di quanto avviene bisogna a questo punto richiamarsi a un motto Chi ha fecondato capace di generare idee e di sprigionare i riti energiche alla quale rifarsi anche per trovare i criteri utili a interpretare la realtà in movimento
Bisogna gli strumenti e le tattiche della citazione della contestazione la collaborazione sagace mente usati correggere il corso delle cose fino al rivoluzionario
Alla luce dalla sua utopia Spinelli conduce la sua battaglia nella prima fase dopo la guerra la per irritazione sua egli si fa consigliere del principe
Le sue speranze si appuntano su tre uomini che dirigono i tre maggiori Paesi dell'Occidente Adenauer De Gasperi e Schuman
Cattolici e conservatori ma refrattaria alle suggestioni nazionalistiche per formazione culturale e per essere tutti e tre figli di contesi fra i rifiuti
è la fase che si apre col Piano Marshall che si chiude con la caduta della CED ad opera del Parlamento francesi e nella quale Spinelli converte secondo il suo canestro Degasperi all'europeismo
Facendo le fra gli statisti europei l'uomo di punta perché al varo del trattato si associa il mandato costituente all'assemblea della comunità di difesa per uno Statuto da Federazione europea
L'Assemblea della ceca si trasforma per l'occasione in assemblea ad hoc che elabora ed approva un testo alla cui redazione Spinelli stesso collabora con l'appassionata energia che gli è propria
Questa fase si chiude col voto di Parigi il federalismo idrici allora vicino a diventare realtà ridiventa utopia palo pochi agli ricada nella realtà puntando della nuova fase sulla iniziativa del capo
Per più anni fino a sessantuno Spinea di ritorno agitatore
è un ritorno allo spirito di Ventotene suo fantasiosi ambizioso progetto cadute le speranze riposte nei principi è quella di dar vita a una forza politica europea
Una sorta di partito del Congresso che sia opera che è rappresentante del popolo europeo che imponga la convocazione di una costituente per dopo
E così egli redige lancia un nuovo manifesto federalista promuove delle originarie lezioni per designare i delegati al congresso del popolo europeo
Tre cinquantasette sessantuno tra i suoi congressi che gli riesce a convocare l'ultimo riesce a Ostenda ha dietro di sé il mezzo milione gli elettori è una linea che si contrappone a quella di dei governi e che ce l'avrà in questa in questa fase il suo successo col varo di trattati
Dal Piano Marshall Spinelli aveva colto subito le potenzialità non le vede questa volta del mercato
Il suo giudizio è sempre negativo è una vetta i trattati in un anno un'anima politica la comunità reggerà fino a quando ci sarà una congiuntura economica favorevole il giorno in cui le cose cambieranno il problema politico si riproporrà in tutta la sua drammaticità aggravato dei guasti che Mecca fra provocati
L'appello ai popoli non avrà successo ne resta tuttavia un'ampia seminagione righe e la formazione di una ricca élite intellettuale di politici chiamati o richiamati all'impegno europeo
La fase che segue per Spinelli prevalentemente ma non soltanto di meditazione distrutti
Si tratta di valutare quello che l'azione de la comunità europea va determinando di nuovo e i trovare i modi per influenzarne l'opera a tal fine gli dà vita fuori delle file federalisti a un Comitato italiano per la democrazia europea nel quale per la prima volta compaiono tra i promotori dei socialisti
Redige un rapporto sull'Europa che contiene anche una revisione del suo primitivo giudizio
E che è un acutissimo bilancio della politica la commissione Giustizia e così ritorna sul calare degli anni sessanta al ruolo di consigliere del principe che questa volta secondo dice grandi convertiti e Pietro Nenni tornato dopo venti anni al ministero degli Esteri
Per la prima volta dopo Re Gasperi il riconoscimento di Spinelli l'Italia una politica europea ma la collaborazione intensa ed efficace dura assai poco la rottura dell'unificazione specialistica nel mille novecentosessantanove allontanamenti e per sempre dalla Farnesina
Le possibilità di una iniziativa politica della Commissione aveva scritto Spinelli nel suo rapporto esistono ma non sta non sono state finora la Riso Scotti nasce di qui l'ipotesi adeguare strategie tattiche al mutare delle situazioni che la commissione possa diventare il campo di un'azione rivolta a farne il punto di riferimento e la guida politica del processo di unificazione
Ed è perciò che nel mille novecentosettanta Spinelli accetta accetta l'incarico di commissario alla Comunità europea della sua designazione hanno parte determinante i socialisti e per essa soprattutto Nenni Lombardi De Martino e sul versante socialdemocratico Mauro Ferri non è questa la sede per un bilancio quand'anche sommario la sua attività in quegli anni
Per lui l'esperienza risulta deludente rispetto al fine che si era proposto si rafforza in lui la convinzione è ancora un ritorno allo spirito di Ventotene
Che dalle vecchie situazioni dai governi e dalle diplomazie dalle burocrazie dalle multinazionali del capitale non verrà mai la spinta e che si Coppa che si compie il salto dall'Europa dei mercanti a quella di nel processo di soluzione i d'integrazione europea va introdotto l'elemento dinamico della democrazia delle grandi forze popolari organizzate della loro rappresentanza il Parlamento europeo
Care quell'incontro col terzo dei grandi convertiti Enrico Berlinguer
Spinelli accetta la candidatura nelle liste comuniste nel mille novecentosettantasei tre anni dopo eletta al Parlamento europeo il primo che nasca da una consultazione popolare io al quale Spinelli motu proprio attribuisce poteri costituenti
Ho avuto il premier gli assistere fin dalle prime mosse alla sua ultima grande impresa ieri partecipare
Tra i membri del Parlamento europeo erano in tanti a non conoscerlo e in tanti a visitarne interesse regista direttore comunisti
Si lasciò crescere una barba da profeta per apparire saggia spiego raccolse a Strasburgo nel ristorante del coccodrillo un gruppo di federalismo di fedelissimi di al coccodrillo intitolò il club che doveva costituire la pattuglia di punta del federalismo nell'Assemblea
Le conversioni giocarono di un'altra Commissione incaricati di redigere un progetto di Trattato per l'Unione europea
Al suo fianco Virgilio da storico suggeritori accorta e ascoltato che tessiture di oneste Trani e con lui Mauro Ferri che della Commissione per la presidenza che ne diresti magistralmente i lavori dando un contributo determinante al buon esito dell'operazione
A festeggiare Spinelli la sera Della vittoria si erano tra i tanti i discendenti dell'intervento dell'imperatore d'Austria di Bismarck Gary Giuseppe Garibaldi
Il progetto Spinelli sancito da un moto solenne del Parlamento europeo è diventato nelle mani delle diplomazie dei governi l'atto unico
Su di esso si può anche dire non dire tutto il male che da luglio è stato detto ma è certo che l'atto unico resta prova della mediocrità della miopia del provincialismo di coloro che lo hanno colto uno strumento inadeguato ai drammatici problemi che cui Europa deve far fronte nell'era nostra
Nel suo ultimo discorso ai federalisti Spinelli indico indico la via da battere per spazzato via contro le nipotine i governi la mobilitazione dei popoli intorno a loro quando il Parlamento levato a simbolo di democrazia indiretto a sede dell'ultima sfida tra le due euro
Al governo italiano sostenuto dal Parlamento italiano riconosciamo il merito di aver espresse le sue riserve nei confronti dall'atto unico
E gli avete fatte proprie le ragioni ideali politiche indussero il Parlamento di Strasburgo al punto che l'ottantaquattro e alle quali anche la nuova legislatura Esa confermato la propria fedeltà dimostrando di essere all'altezza del compito che Spinelli gli aveva assegnato
Ci aspettiamo e in tal senso operiamo attacca le prese di posizioni seguano atti impegnativi mandato costituente al Parlamento europeo è la parola d'ordine della nostra battaglia politica
Al mio intervento dato per titolo Altiero Spinelli una eredità da raccogliere
Non mi soffermerò su quelle su quella di natura etica che la brevità del tempo mi costringerebbe a porre in termini di moralismo edificante
Mi limito a dire che nell'etica propria di una generazione di combattenti maturata fra le bufere egli ha portato noti originalissimi divenute in lui stesso oggetto di riflessioni di eccezionale interesse teorico e storico
Ma accanto ad essa c'è anche una eredità ideale e culturale di una ricchezza enorme che attende ancora di essere messa in circolazione
La cultura politica della quale Spinelli si alimento e alla quale gli ha dato un apporto personale di vitale importanza che per cultura politica intendo un connesso insieme di principi da cui discendono valori in grado di ispirare i i azioni
Non ha finora trovato nel nostro Paese è molto forte
Le hanno fatto muro i residuati della tradizione retorico umanistica i storicismo incrociano e marxista
Il positivismo di ritorno versioni anemica pur nella sua sofisticazione di quello turca
E hanno fatto muro radicati ideologia e connessi al culto dello Stato nazionale e hanno fatto muro i ruderi residue internazionalismo sbagliati come già mi è capitato di definirli della sinistra
Quello socialisti Cooney miti ecumenico e sentimentali con è mai riuscito a calare dalla ideologica la politica dandosi una dimensione europea ancora oggi l'Unione dei partiti socialisti europei che qualcosa di meno di un fantasma l'internazionalismo comunista che per lungo tempo si è espresso tutto il solo del principio dell'autonomia
In tutti i momenti la sua battaglia Spinelli ha sempre ritenuto che risolutivo sarebbe stato il momento nel quale l'europeismo federalisti che democratico avesse avuto il presidio di grandi masse politiche politicamente attivi
Di qui sui tentativi ripetuti in tutte le possibili occasioni con testarda tenacia per portare in campo le forze della sinistra
Ma il momento risolutivo non è stato quello de la conversione di Nenni non è stato quello de la conversione di Berlinguer ritornò Amendola i socialisti hanno avuto il merito di averlo sostenuto nella sua nomina commissario dalla comunità
Ma quando esperienza conclusa che gli espresso il proposito ricandidarsi appartamento italiano per esserne designato membro del Parlamento europeo non ancora elettivo gli si rispose con l'offerta di una candidatura al Consiglio comunale di Roma
Dai deputati socialisti italiani al Parlamento europeo Spinelli ha avuto un solidale con lavorazioni ma l'impegno dei partiti è rimasto affievolì discontinuo quasi casuale
Il processo di revisione dottrinale socialista si è arenato nelle secche del socialismo tricolore
Il figlio unico lobbistico del socialismo italiano è rimasto nell'ombra Eugenio Colorni ancora un milite ignoto Silone è stato celebrato come eretico del comunismo non come pioniere delle rupi scoscese
I comunisti hanno avuto il merito fu Amendola il primo a cogliere la portata politica dell'incontro
Fu poi Berlinguer va intuirne le implicazioni dottrinale le potenzialità strategiche
Io ve li offerta loro una candidatura di sicuro successo e di averlo poi eletto nel settantanove al Parlamento europeo di aver dolori come lealmente sostenuto la sua battaglia affrontando anche lo scontro che i comunisti francesi è stato che il momento più alto e non più toccato di una collaborazione che non è mai diventata apertura alle motivazioni ideali e culturali dell'europeismo federalistico
Alla proclamazione avvenuta al congresso di Firenze
Del partito comunista quale parte integrante la sinistra europea
Hanno fatto seguito un solerte benemerito lavorio diplomatico in direzione i maggiori partiti socialisti in primo luogo la mitizzata socialdemocrazia tedesca in fitto potuto pullulare di convegni sposa specialistici anche di alto livello
è mancata una grande operazione culturale prima che politica la quale disse all'europeismo comunista connotazioni definiti tali da sottrarlo definitivamente alle oscillazioni tra un nevo atlantismo furibondo e un terzo un terzomondismo Pellicani
Tentativi rivolti a superare questo stato di cose non sono mancate
Rilevante quello scaturito da un lume qualificato dibattito svoltosi qualche anno fa sulle colonne di rinascita
Che vide impegnati socialisti comunisti socialdemocratici federalisti che col mio in un appello approvato la Spinelli sottoscrittore esponenti autorevoli tutta la Smith la sinistra italiana per una comune ricerca di convergenze programmatiche ma a quel punto iniziativa
è stata precipitosamente Arcadi archiviata ad opera dei vertici dei partiti quasi si temesse che una politica europea dalla sinistra potesse conquistare ma sotto la media una sua forza e spiccare il volo
Ma se questo è avvenuto è perché la cultura politica della sinistra italiana e ancora lontana dall'aver fatta propria la grande eredità di Altiero Spinelli dall'averla criticamente simile
Spinelli non ha mai esposto in maniera sistematica le pratiche li ha profusi colla inerti chiama i giovani una forza della natura i suoi saggi i suoi articoli e i suoi discorsi nelle pagine i suoi diari perennemente rinnovando le nel confronto con la realtà
Mai se si compongono in qualcosa di più che non tutti la politica in una filosofia che da strumenti per interpretare il passato il presente la storia la politica che suggerisce norme di vita ispirati a una concezione religiosamente laica della vite sui valori
E così che gli ha identificare l'origine perché oserei definire il male quale si presenta nella realtà dell'era nostra
Lo Stato nazionale l'etica della ragion di Stato la logica di potenza il Cunto feticisti col progresso materiale e mi attratte regole di comportamento per l'individuo indicazioni di lotta per le forze operanti nella società
La battaglia per la comunità e per l'episodio di una più vasta lotta perché le contraddizioni nefaste l'aggettivo è suo generate dal male siano superate in uno sforzo collettivo rivolto a creare il vuoto
Ho combattuto la buona battaglia occorso la mia corsa ho conservata agli affitti sulle parole di Paolo di Tarso che egli amava ripetere
Non a tutti è dato lasciare e la propria fede pare testimonianza Ca'ciascuno di noi è possibile rimanere fedeli alle speranze che si accompagnarono al nostro ingresso nell'arte
Abbiamo organizzato i lavori di questa prima giornata Spinelli attorno a due aspetti del grande questione della costruzione di un'Europa unita i problemi di tipo istituzionale è quello dei rapporti fa costruzione della Europa economica e dell'unione politica
Sul primo terreno le questioni istituzionali avremo due relazioni
La prima è di Stefano Rodotà sul tema parlamenti nazionali e Parlamento europeo
Io non ripeterò le considerazioni critiche sull'atto unico
Che sono già state fatte da Gaetano avesse riferendo qui anche Della in questa volta sì impazienza che prendeva Spinelli di fronte all'esito della sua azione per la sua battaglia nel Parlamento europea
Un confronto sia pure sommario tra il progetto di trattati dell'atto unico che io non proverò neanche a fare comunque un raffronto appena sommario ci dice
Della distanza o meglio delle diverse logiche che hanno ispirato l'uno e l'altro documento non si tratta infatti nell'atto unico soltanto di un depotenziamento del progetto di Trattato ma della accettazione di una diversa logica e di una diversa costruzione europea certamente il realismo non può non ispirare qualsiasi riflessione sul tema dell'Europa
Ma se realistica deve essere la riflessione allora anche
Gli interessi in gioco
E i motori del processo che comunque si svolge devono in qualche misura e se repressi in considerazione se come si dice comunque un processo presso l'Unione europea continua non è stato interrotto se l'ipotesi è appunto quella federale bisogna vedere chi sia il federatore occhi siano i federato
Certo la dimensione istituzionale lo vediamo dal modo in cui viene posta la questione del traguardo del mille novecentonovantadue la dimensione istituzionale e più vasta va a quella definibile attraverso una lettura
Della turni
L'attenzione che viene rivolta è questione di questi giorni però al problema della Banca europea interrogativi che si pongono i sindacati sono sicuramente il segno della necessaria dilatazione della dimensione nella quale considerare i problemi
Devo dire che io mi limito soltanto a segnalare un punto di metodo perché non posso evidentemente analizzare nel nulla né l'altra questione certo noi possiamo o utilizzare il raffronto
Tra Progetto di trattato e atto unico proprio per riflettere su un ridimensionamento del ruolo del Parlamento
Sul mutamento dello stesso quello che un giurista chiamerebbe
Il sistema delle fonti normative
Ma appunto rimane quello tante volte sottolineato e cioè questo documento che doveva segnare questo mutamento nella logica della costruzione europea rimane o essi presentai sostanzialmente come la prosecuzione dell'impresa eccetera
Cioè non la costruzione dell'Europa dei popoli ma una costruzione economica dell'euro
Una un affare di governi di interesse aggiungerei giù undici
Con grande chiarezza ormai io vorrei
Eccedere nella sottolineatura di un dato che peraltro e dell'otto
A mio giudizio però con un'accentuazione molto forte del potere economico come potere federatore eh della grande impresa come soggetto se il processo di
Questo evidentemente pone dei problemi tutte le direzioni indicate nel titolo di questa mia comunicazione sia del Parlamento europeo sia dei parlamenti nazionali
E già lo vediamo in questo momento perché il rapporto dimensione nazionale dimensione europea su un punto oggi particolarmente sensibile in Italia sicuramente anche fuori d'Italia negli altri Paesi della Comunità quello cioè della disciplina delle concentrazioni mi risente della per un penso tengo certamente dire in maniera benefica e corretta cioè la impossibilità di considerare soltanto su scala nazionale la disciplina delle concentrazioni
E quindi il bisogno di valutare il mercato per quello che effettivamente si presentai quindi le riserve avanzate anche in sede governativa italiana di fronte all'ipotesi di discussioni accelerata
Disciplina sulla concentrazione la riserva legata al latte Issa di quella che saranno le decisioni in sede comunitaria su questo
Ma
Questo non è l'unica riflessione che deve essere fatta il proprio un processo di costruzione che passa ok affidato sostanzialmente alla dinamo
In questi anni
Sul terreno della disciplinare le concentrazioni sicuramente ma in genere sul terreno della attività economica dei rapporti tra impresa e ha fatto un lavoro molto ampio la corte di giustizia un lavoro che ormai sia per le caratteristiche che ha assunto sia per di principi che ha fissato ossia per l'evolversi del sistema delle fonti
Comincerà a passare dalla sente sovranazionale della corte alle giurisdizioni nazionali
Le quali si troveranno sempre di più AS dei giudici
Di vicende che hanno rilevanza comunità
E quindi ci troviamo di fronte a un problema che qui segnalarlo lì che Bellotto agli operatori delle
Diritto come s'usa dire in questa materia ivi compresi i grandi studi operanti a livello europeo che si rendono conto con di una giurisdizione diffusa in questa materia che tenderà a affiancare
In maniera molto consistente la GIS la giurisdizione accentrata dalla corte di giustizia e dunque un'Europa in questo settore davvero sotto il governo dei giudici
E sicuramente questo è un problema Teggiano gli abbiamo cominciato ad avvertire perché dopo una ben nota sentenza della Corte costituzionale
Il ribadito affermava
Applicazione diretta nel nostro sistema dei regolamenti comunitari il problema del ruolo della magistratura su questo terreno nostro paese si è posto in maniera molto dissidi
E qui si innesta la questione del o ruolo e per la presenza dei parlamenti nazionali perché una volta tanto causò veramente eccezionale
Utilizzando una norma del regolamento mancano come peraltro regolamento del Senato che permette il cosiddetto seguito parlamentare delle sentenze della Corte costituzionale
Proprio quella sentenza ha fatto nella passata legislatura costituito oggetto di una d'esame da parte della commissione
Affari costituzionali della Camera dopo vicenda travagliata anche se poco visibile
Dagli atti parlamentari come tante volte capita si appronta approdati a una risoluzione della Commissione per la quale sottolinea
Senza entrare lei troppi e dettagli nella valutazione dell'argomentazione della nostra corte costituzionale sottolinea comunque gli il siamo questa espressione
Un po'generica o sì
Tantino polemica
Il deficit
Di controlli democratici questa materia e pone dunque il problema del l'uomo è del parlamento razionale che evidentemente
E quello sul quale in quella sede si poteva insistere e su questo problema della partecipazione del controllo del Parlamento nazionale alle decisioni che assume il Governo a Brussel tornerò alla fine
Poneva questo problema e sullo sfondo era evidentemente il Parlamento europeo rispetto al quale la valutazione era appunto quella di inadeguatezza rispetto agli atti che il Parlamento che in sede comunitaria Milano emanati
è agli affetti che questi atti produce ormai in maniera automatica e in modo sempre più largo negli ordinamenti della comunità
Quindi un problema
In qualche misura
Di effettiva democrazia all'interno di questo proscenio
E devo dire che attraverso l'atto unico
Le ha simmetria istituzionali non sono sicuramente state completo
Io l'opinione del addirittura di qualche
Accentuazione di queste a simmetria ma non vorrei qui apparire eccessivamente pessimista
Noi conosciamo l'insoddisfazione
Del parlamento europeo rispetto all'atto unico
Espresse in modo molto visibile dalla risoluzione dell'aprile dell'ottantasei
Ma i limiti di questa impostazione nel nostro Parlamento sono stati messi in evidenza con molta chiarezza e da fonte qui come si usa dire non sospetta trattare Dossi del
Nella stessa relazione
Che accompagna i accompagnava il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell'atto unico
Riferendosi alla ruolo di cooperazione come viene definito nel Parlamento europeo si legge
Nella relazione si tratta di un sistema in sostanza di un sistema di doppia lettura
Che indubbiamente accentua il valore politico della consultazione del Parlamento europeo pur lasciando pressoché invariata la sostanza
Sul piano giuridico si potrebbe anche riflettere su quest'ultima
Proposizione che sicuramente nasce da un confronto e cioè dall'abbandono della linea della codecisione che era stata fatta propria diversi momenti della discussione precedente aveva formato poi oggetto di un'esplicita indicazione del comitato d'urgenza ma la sostanza ma interpreti hanno come dire fatto delle letture molto volenterosa dell'atto
Hanno sottolineato sia le incertezze sia le ambiguità e hanno come dire sperato che in un contesto così ambiguo potesse poi
Svilupparsi una potenzialità di iniziativa autonoma del Parlamento che sforzasse i limiti dell'atto uno
Io non ho esperienza diretta del lavoro del Parlamento europeo mi pare che queste
Speranze degli interpreti più volenterosi non siano state fino a questo momento almeno confermate da alcuna prassi anzi in qualche caso spesso l'analisi
Di dettaglio non può essere certamente fatta hanno prevalso le interpretazioni degli interpreti che invece non
Degli esegeti che non trovavano per niente ambigue queste parti del trattato e hanno cercato di circoscrive a me l'ha portata in dell'atto unico e hanno cercato di circoscriverlo la portata ingolfati
La questione e dunque del ruolo del Parlamento anche se è riportato soltanto al processo di decisione che approntare poi il punto essenziale adatti vincolanti all'interno dell'ordinamento comunitario degli ordinamenti euro nazionali rimane il punto espressivo
Della situazione di insoddisfazione che ancora tutto questo
Procure insoddisfazione però ecco quello che vorrei dire che non deriva soltanto da la speranza delusa di coloro i quali erano approdati al progetto di tratta
Ma dal fatto che rimanga aperto questo deficit di democrazia all'interno del del sistema
Istituzionale europea questione che preesisteva atto unico e che rimane sostanzialmente aperta aldilà dell'approvazione di questo
Questo è il problema accentuato evidentemente in questa fase
Per la ragione che dicevo prima perché il Progetto federatore il potere federatore affidato alla grande impresa fa scendere in campo
Un soggetto
E un potere che avrebbe invece richiesto
La capacità una capacità esercizio di contrappesi affidata a
Al Parlamento europeo di cui forse nella fase precedente si sentiva meno il bisogno di cui sicuramente già oggi le esigenze maggiore e che il livello diventa
Necessaria alla scadenza del novantadue Payne una distribuzione dei poteri in Europa che sicuramente non è
Non vanno nella direzione di del lavoro di chi come Altiero Spinelli a ben altri equilibri a ben altri istituzioni aveva pensa
Ritorna allora
La questione da una parte della ripresa di iniziativa nel Parlamento europea su questo ha già fatto
Cenni molto espliciti Gaeta Marte il tema sarà sicuramente ripreso
Da Gianfranco Pasquino io mi limito a dire a porre un interrogativo Padova
Che poi nascono dalle stesse preoccupazioni che esprimeva Gaetano Arfè se noi siamo oggi
Abbastanza
Meno fiduciosi nei confronti delle forze politiche italiane di quanto non fossimo in passato di quelle della sinistra in particolare in una situazione che pure vede l'Italia come Paese perfettamente consapevole dei limiti dell'impresa così come si è svolta finora
Bene se questa è la situazione italiana e allora le preoccupazioni hanno ragion d'essere perché
Siamo alla vigilia di una nuova consultazione elettorale europea
Non vedo all'orizzonte
Tranne iniziative che sono a mio giudizio forse più
Hanno più un carattere suggestivo che altro un'iniziativa convinta delle forze politiche per mettere al centro nella loro futura azione parlamentare il tema della ulteriore riforma delle istituzioni che in questo caso significa evidentemente rifondata euro
In questo quadro evidentemente il problema del rapporto con i Parlamenti nazionali diventa molto forte
La forzatura
Ruolo del parlamenti nazionali perché il cono dei parlamenti nazionali in questo in questa situazione
Finisce con l'assumere un significato e una valenza ulteriore anche qui perché se in passato
Il problema della partecipazione dei parlamenti nazionali o del controllo dei parlamenti nazionali sulle decisioni sui comportamenti dei governi a Brussel
Assume o il senso di una
Come dire i parlamenti nazionali come cani da guardia di un interesse nel
Male che poteva essere in qualche misura sacrifica
Dal governo sia quella di garantire
Una
Almeno uno spezzone del procedimento quelle caratteristiche di democraticità che derivano dall'essere le decisioni finali affidate non solo agli esecutivi o non solo le burocrazie
In questa situazione evidente che il problema del Parlamento dei parlamenti nazionali della loro capacità di presenza io uso un termine volutamente generico nei processi di decisione soprattutto quelli ripeto che approdano in atti normativi
E finisce con l'avere usiamo questo termine con un valore di supplenza rispetto a ciò che non è stato fatto
Al momento della riforma della pugni
E questo pone evidentemente un problema anche di integrazione di lavoro su cui farò un cenno tra Parlamenti nazionali al Parlamento europeo quali sono le questioni
Aperte noi le conosciamo io non starò qui a elencare le diverse tecniche già messe a punto in taluni parlamenti quello tedesco in particolare per consentire queste forme di partecipazione mi limito a indicare una serie di punti che a mio giudizio sono in qualche misura in questo momento quelli che sia nella situazione italiana sia più in generale ci devono vedere attento
Noi abbiamo dietro le spalle un modello che io non mi sento di raccomandare come il modello da adoperare in futuro cioè la delega al governo approvata
Morendo la passata legislatura con una sorta di impressione molto sgradevole sul Parlamento dicendo ma in definitiva siamo stati già condannati tante volte
E siamo stati ritenuti inadempienti in modo molto sgradevoli
E allora dateci questa deve
Questo è un punto che meriterebbe un'analisi molto
Particolare perché ritardi questa tecnica del scaricare i ritardi governativi sul Parlamento il modo in cui erano state selezionate le direttive per le quali chiedere la la delega beh tutto questo mi lascia assai perplesso sulla possibilità di ad operare in futuro di nuovo strumenti di questo genere
C'è una preoccupazione che io vedo molto sincera in qualche misura costruttiva dall'attuale ministro
Per le questioni comunità
Che poi ha al suo centro
Questa ipotesi di una sessione comunitaria che dovrebbe ogni anno impegnare il Parlamento questo è sicuramente un punto una proposta di cui si possono apprezzare e le intenzioni e il significato
Ma non credo che può rispondere a tutte le esigenze che noi abbiamo questo esigenze che richiedono una continuità di lavoro Parlamento
E la continuità di lavoro parlamentare non può sicuramente essere assicurata come pure ha fatto il Governo nella relazione disegno di legge ottocentotrentacinque che al Senato
Ricordando come la legge centottantatré dell'ottantasette avesse previsto la comunque la
Comunicazione al Parlamento delle proposte della Commissione perché si è osservato giustamente che queste proposte della commissione essendo già che questa comunicazione al Parlamento
Essendo quelle proposte già pubblicate sul Bollettino sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee non adempiono a nessuno nessuna ulteriore funzione informativa così il fatto che il Governo dica che il Parlamento su questa base può fare delle osservazioni lascia veramente il tempo che trova perché ci mancherebbe che il Parlamento non potest neppure fare le proprie osservazioni il problema è completamente diverso perché la questione dell'informazione non si risolve nei termini della pubblicazione sulla Gazzetta del originaria proposta verrà ma pone un problema di conoscenza di una serie di atti negoziazioni
E iter del procedimento che è cosa completamente diversi per questa fase completamente estranea alle nostre prassi secco comprende pone un problema io mi limito molto sinteticamente a ricordare alcune ipotesi credo pone un problema della possibilità di essa di indi Rizzi di risoluzione di indirizzo in Commissione che richiede un attenzione per i regolamenti parlamentari così come sono stati finora così come sono attualmente adoperati
Più come ostacolo che come strumento per consentire al Parlamento di esprimersi in questa richiede un attività e qui problema tutto politico di servizio delle proposte alle quali rivolgere la propria attenzione richiede una integrazione anche attraverso strumenti di presenza dei parlamentari europei ai lavori delle commissioni parlamentari del parlamento nazionale io chiudo su questo sottolineando come mi pare
Che aprendo così una stagione di riforme istituzionali che verranno verrà questo non lo so ma comprendere anche in questi tempi apparentemente minori nell'agenda delle riforme mi sembrerebbe del tutto
Il processo di costruzione europea passa sicuramente attraverso atti politici ma servono forzature istituzionali piccole a livello nazionale più consistenti ovviamente
A livello europeo sulle quali sarebbe il caso come si usa dire che le forze politiche manifestassero ILOR intendimenti
La seconda relazione sui temi istituzionali che si intitola appunto la costruzione istituzionale dell'Europa e di Gianfranco Pasquino
Questa è un la classica relazione che non richiede giustificazione perché lo stato di soddisfazione e persino la la frustrazione per le istituzioni europee per il loro funzionamento per il loro stanno e molto diffuso e molto diffusi sono anche le aspirazioni a a cercare di trovare qualche cosa di nuovo c'è qualche cosa che sia al tempo stesso nuovo che vada oltre il passato e che sia dinamico ricerca abbia alcuni elementi di propulsione Lierse
Devo dire che come hanno rilevato
Sia asse che Rodotà la convinzione che l'atto unico rappresenti sostanzialmente un passo indietro e e anche non nella direzione giusta
Rispetto appreso al progetto di Trattato di Spinelli anche questa ampiamente diffusa credo che su questo punto le prove di disperati siano siano e rimangano definitive
Quando per riprendere quello che è stato scritto nella biografia di di Paolini
E spine dice bisogna riprendere il mare aperto nelle sue parole il discorso in Parlamento furono il Parlamento non deve e qui cito per questo motivo né rassegnarsi né rinunziare dobbiamo prepararci
Ad uscirà ancora una volta e presto in mare aperto predisponendo i migliori mezzi per catturare il pesce e per proteggerlo dai pescecani Spinelli si rifaceva alla metafora che viene dal libro di guai
E fortunate fortunatamente per tornare in mare aperto sappiamo che cosa non dobbiamo fare anche se non è ancora molto chiaro che cosa dovremmo fare
Sappiamo cioè che non dobbiamo cercare in nessun modo di riverniciare e riprendere puramente e semplicemente la prospettiva funzionalista cioè la prospettiva
Che farebbe affidamento soltanto su una serie misure di carattere economico sperando che prima o poi da queste emerga la spinta a unificazione anche di carattere politico
Io non bastano anche apparendo tutti i limiti e tutte le contraddizioni della prospettiva se mi federale c'è quella che dice va bene non non possiamo perseguire puramente e semplicemente la strada dell'integrazione economica accrescendo Area dopo Area il processo di unificazione europeo e e allora adattiamo ci a pensare che siano gli stati di federatore piccoli Stati non sono di per sé e da solo i pedalatori
Come sanno molto meglio di me i parlamentari europei europei che secolo qui perché di stadi da soli in realtà hanno tutta una serie di costruzioni di impedimenti forse di remore probabilmente anche di modi di pensare che sono e rimangono di carattere fondamentalmente nazionale
Questo San non significa peraltro che gli Stati siano
Il gli unici pescecani di cui parla e spinelli già che siamo stati soltanto loro a divorare quel grosso pesce che era il progetto di Trattato ma significa sicuramente che la via dell'integrazione europea
Se perseguite in termini se se mi federali cioè facendo affidamento soltanto sugli Stati
E probabilmente avrebbe esiti
Prima di tutto molto lunghi secondo luogo nient'affatto scontati
E quindi dobbiamo secondo me cercare di trovare quali sono le leve da utilizzare o perché penso che sia sia più di una e non soltanto una da utilizzare per fare avanzare la prospettiva di di tipo federale
Vediamo anzitutto che cosa sappiamo sappiamo in primo luogo che il Parlamento europeo e l'istituzione che deve essere potenziata come la più promettente cioè non c'è nessun dubbio che se guardiamo ai pochi esempi
Di progressi in senso federale che si sono pure verificati nella storia e sappiamo che laddove si creano dieci diete parlamenti organizzo organismi che rappresentano interessi preferenze e aspirazione di carattere più generale che non semplicemente degli stati li abbiamo una spinta per l'appunto in senso federale
Sappiamo in secondo luogo che la Commissione fa molte cose probabilmente fa anche troppe cose questa è una de degli elementi sui sui quali forse varrebbe la pena di riflettere in qualche modo le fa anche male dovendo né fare troppe ma comunque essa stessa contiene elementi di tipo sicuramente sovranazionale e in qualche modo anche federalista
Questo è un punto molto rilevante perché se questa embrioni di analisi che richiede di tale per un attimo per scontata e corretta significa bisogna per fare più affidamento sul ruolo della commissione
E sui funzionari che in qualche modo sentono su di loro le pressioni di carattere federale e che troppo spesso vengono frustrati nella loro azione nella loro attività e invece dovrebbero credo essere maggiormente sostenuto
In terzo luogo
Sappiamo che e forse possibile spingere il Consiglio dell'Unione esso stesso in direzione sovranazionale
Anche qui utilizzando la dinamica che insita nel consiglio stesso ma utilizzando puramente altre leve fra i quali la commissione stessa come interlocutrice del consiglio dell'ente dell'Unione
E infine sappiamo quarto punto ma non è fino al bagnato quarto punto che il luogo di ogni di resistenza reale a quest'insieme di spinte e rappresentato dal Consiglio dei ministri
Per diverse ragioni ma in primo luogo perché i ministri continuano ad interpretare se stessi
Come rappresentante degli interessi nazionali e quindi si presentano esattamente in questa chiave in secondo luogo perché ci sono eccessive variazioni troppe variazioni né i ministri che appaiono in questo Consiglio
E quindi non c'è continuità di azione non c'è continuità di riflessione non c'è continuità di prospettiva
E infine probabilmente perché questo è quello che il Consiglio stesso interpreta come suo ruolo istituzionale c'è quello di essere in qualche modo il contrappeso alle spinte invece europeisti capitalistiche che possono venire che vengono sia dal Parlamento che dalla commissione
Quinto credo che abbiamo prestato troppa poca attenzione al ruolo dei partiti
Ho sentito o segreto alcune cose cattivissimi cade torte credo che sia corretto
Criticare sopra tutto queste unioni Ivo che poi unione non sono questi organismi di consultazione tra partiti e della stessa natura ma però non abbiamo prestato attenzione a che cosa in realtà Lipari dovrebbero e potrebbero fare
A livello europeo e quindi a questo fatto che in qualche modo poi nel Parlamento europeo si formano gruppi che sorvola correnti che sono relativamente Auger omogenei e fosse dovevano essere anch'essi spinti nella direzione federalista con una maggiore pressione anche a a livello dei vari Paesi nazionali
E infine credo ma questo lo dico in cui con un un forte punto di interrogativo che abbiamo forse esagerato e sopra sopravvalutato
Il ruolo e le modalità con le quali si volta cioè che abbiamo forse esagerato l'importanza della necessità di passare a votazioni ADD tipa maggioranza invece di accentuare la ricerca del consenso che passa anche individuando forme diverse da votazioni a maggioranza probabilmente cambiando le aree nelle quali si vota a maggioranza e quindi che bisogna forse ripensare l'intero modo coi quali si vota a livello europeo
Secondo alcuni questo punto assolutamente cruciale
Perché e sono le votazioni a unanimità che bloccano i processi di passaggio
E secondo altri invece se si votasse a maggioranza si potrebbe su cose meno importanti
E si rischierebbe di non affrontare davvero le cose importanti perché sapendo che non c'è l'unanimità allora su quelle cose non si vota e quindi si ritarda il processo come vedete su questo non so come uscire marittimo che questo sia un punto molto rilevante perché è un punto che appare ripetutamente
Nei dibattiti su come costruire lavoro
Se tutto questo è sotto almeno in parte corretto ma basta basterebbe che forse almeno in parte corretto allora credo che bisogna per ripartire congiuntamente dal ruolo del parlamento europeo
E dal ruolo dei partiti e quindi soffermarsi su questi due involucri dei processi di unificazione sovranazionale e dei processi di aggregazione federale
Credo che questi sia importante perché da un lato abbiamo un Parlamento che rappresenta l'elettorato in generale e dall'altro abbiamo partitica rappresentano porzioni di elettorato e se mettiamo insieme queste due cose forse abbiamo lì il momento dice di coagulo o come si dice
Spesso il momento di sinergia e credo che questa sinergia non sia stata sufficientemente sfruttata fino a questo
Per ciò che attiene al Parlamento europeo io credo che sia necessario ripetere ma forse anche approfondire tutto il problema che riguarda la sua elezione in quanto Parlamento cospicue cioè credo che questo sia un punto assolutamente rilevante che non deve essere nessun modo lasciato cadere che deve quindi fare parte del di di qualsiasi tipo di campagna elettorale che si vada sviluppando per le prossime elezioni e che questo sia un punto irrinunciabile assurdo per la sinistra eccetera che la sinistra
Debba prepararsi a fra campi essenzialmente ma non soltanto ma essenzialmente sul punto specifico cioè di dare al Parlamento europeo un potere costituente un vero mandato costituente
E che quindi bisogna esplorare tutti quei meccanismi tutte quelle procedure tutti quelli quegli aspetti che possono rendere questa campagna efficace ma che possono davvero dare al Parlamento
Europeo un mandato costituente questo Papa ha fatto naturalmente lo sappiamo tutti nel contesto italiano ma va fatto dalla sinistra cercano di convincere le le proprie controparti negli altri Paesi che essi stessi devono andare in questa direzione
Credo che questo tipo di rivendicazione per della molto semplicemente debba essere accompagnata da un'altra rivendicazione
E cioè dalla dalla rivendicazione di una legge elettorale uniforme su questo non voglio soffermarmi più di tanto
Però credo che sia opportuno rilevare che se il Parlamento europeo viene eletto in in dodici Stati diversi con dodici procedure diverse abbiamo un mandato costituente che quanto meno fluttuante oscillante
Mentre il mandato costituente in taluni Paesi che utilizzano prevalentemente sistemi di rappresentanza professionale e ovviamente relativamente forte e in Gran Bretagna si è continuano a utilizzare il loro sistema elettorale il mandato costituente sarà quantomeno dimezzato
E così si potrebbe potremo trovare altri esempi di questa gente ma credo che questa rivendicazione
Di una legge elettorale uniforme sia molto importante perché se il Parlamento costituente
Deve rappresentare al meglio
Gli elettori europei e allora deve avere un sistema elettorale che davvero rappresenti al massimo nella maniera più ampia possibile le preferenze di questi elettori
Che potranno votare per partiti diversi ma al tempo stesso dare comunque un mandato forte su un punto specifico se come presumibile
Si può pensare e io penso che si debba pensare
A un referendum di indirizzo dicendo questa questa è la scheda per votare i vostri candidati e questa è la scheda sulla quale direte sì o no se volete dare un poteri costituenti al al nuovo Parlamento il poveretto si possono avere ovviamente risultati molto diversi per quello che riguarda i partiti valere un mandato molto forte per tutti gli eletti perché ci si se c'è una come presumibile
Una forte maggioranza a favore di poteri costituenti
E credo quindi che la sinistra deve fare a questo punto l'altro passaggio e cioè di chiedersi se non vale la pena confrontarsi e secondo me anche proporre o comunque accettare le le proposte di armonizzazione della legge elettorale così come sono già state formulate e così come erano state fondamentalmente accettate anche se devo dire tiepidamente accetta e quindi il secondo passaggio ma forse non è secondo congiuntamente alla richiesta di un mandato costituente la sinistra dovrebbe per fare sì che si vada verso l'indicazione di una legge elettorale europea uniforme e che quindi consenta al Parlamento al Parlamento europeo di avere questo mandato duplicemente forte potrebbe
Si tratta credo di porre in secondo luogo il problema dei poteri nel mandato costituente al Parlamento dei poteri del Parlamento che debbano essere credo non soltanto di iniziativa legislativa che sono io di potere rione più Parlamento soprattutto c'è costituente
Ma debbono anche riguardare il modo con il quale ci siano fondi propri per il Parlamento europeo più ampi di quelli oramai scarsissimi disponibili e soprattutto debbono riguardare i rapporti tra il Parlamento e la commissione qui sappiamo che il Parlamento a nel migliore dei casi la possibilità di sfiduciare la commissione dove morì sia trovare meccanismi che consentono invece di stabilì un rapporto più diretto di fiducia tra Parlamento e Commissione
Questo per quello che riguarda il primo passaggio parlamento costituente e armonizzazione della legge elettorale secondo passaggio la commissione e qui ci sono diversi problemi che sono tutti molto complessi perché riguardano esce dalla Commissione fatta da persone singole
Quindi riguarda anche persone singole sapevo che notoriamente ci sono stati dei commissari molto varie commissioni meno bravi e quindi c'è comunque un problema di miglioramento della selezione del personale
Che peraltro è molto complicato pedigree come ci rendiamo conto in qualsiasi caso dei i governi porre quella miglioramento del personale comunque complicata
Credo che come sia possibile peraltro migliorarne la composizione e questo peraltro è un problema strettamente politico più che istituzionale credo però che ci sia anche un problema di riforma strutturale della commissione
E cioè che si ponga un problema di riflessione sui compiti sulle aree interne sto sulle modalità di intervento dei dei vari commissari e sulle modalità di operazione della Commissione in quanto tale e cioè se non dobbiamo avere in questo caso una specie di governo del gabinetto come nel contesto inglese e che chi quindi funzioni davvero come gabinetto le mie non grandi informazioni ma credo sufficiente per la affermazione che vado a fare
Mi suggeriscono
Che i commissari si ritagliano ciascuno uno spazio all'interno della Commissione e si gestiscono con una certa autonomia
E con una certa indipendenza e quindi differiscono al all'alto commissario ogniqualvolta alto commissario tratti problemi di sua specifica competenza
Ecco notoriamente questo sistema di lottizzazione
Di funzioni non è i più produttivo e quindi bisogna del probabilmente riesce a ricreare all'interno dalla commissione spazi di reale discussione e approfondimento prima delle della presentazione delle varie proposte dei vari commissari quelle questo quello che volevo dire
Moviola miglioramento strutturale del funzionamento e cioè di fare sì che la commissione funzioni collegialmente molto più di quanto non faccia oggi
E e sia in grado di dare un maggiore impulso a quello che fa e dicono di avere un puro e semplice consenso passivo ma di avere forte consenso attivo Daivari commessa
Naturalmente c'è problema
Della garanzia dell'indipendenza finanziaria della commissione che che dovrebbe essere anche qui non soltanto ampliata ma sicuramente potenziate e poi c'è il problema della responsabilità che dovrebbe legare il rapporto tra responsabilità che dovrebbe legare la Commissione al Parlamento
Qui le proposte che che ho letto nella letteratura di varia specializzazione non sono particolarmente convincenti
Il problema promette più delicato riguarda la nomina del presidente della Commissione oggi il presidente della Commissione e nominato all'unanimità dal dal Consiglio dei ministri qui qualcuno sostiene che potrebbe anche essere nominato a maggioranza anche se a maggioranza qualificata
Qui si pongono a quelli poveri che che dicevo prima quando sotto in avorio l'esigenza di per ripensare le modalità con le quali vengono prese le decisioni perché è indubbio che un mandato unanime da parte del Consiglio dei ministri al presidente dalla commissione rafforza il presente alla Commissione
Ma ci resto però che il mandato unanime venga dirò una parola forte venga comperato
Sostanzialmente da da presidenti di commissione che sono accettabili proprio perché non sono prominenti accettabili proprio perché non hanno idee forti accettabili proprio perché non sono come direbbe Sciascia
Al arteriosi cioè persone che hanno una posizione molto delineate specifica in quanto essi in qualche modo addirittura molto federalista ecco questo è l'aspetto diciamo
Negativo l'aspetto positivo è l'aspetto del mandato forte di una nomine unanime però credo che bisogna porsi il problema di sapere e se i due elementi rischiano di di cozzare fra di loro se possono essere invece utilizzati in maniera più efficace in maniera quindi che sia maggiormente propulsiva
L'altro problema riguarda il rapporto tra il Presidente della Commissione e i vari commissari questo è un problema molto aperto perché presenta la commissione sono stati nelle interviste che Iveco lavoratori hanno condotto molto elusivi
Quando parlava dei rapporti con gli altri commissari cioè non hanno mai non sono mai entrati nei miei particolare di questi tipi di rapporti ma non ho mai detto che cosa significa avere commissari più o meno dinamici più o meno capaci più o meno federalisti e quindi meno sensibili rispetto a esigenze di carattere nazionale
Nel libro di Paolini son mi sbaglio c'è una notazione significativa là dove si dice che quando Spinelli in quanto commissario
Si pone si pose predice gli assi componenti del suo caminetto acceso e persone che non erano italiane e ci fu un certo dal movimento nella delegazione italiana dicendo ma come sarebbe ecco il più come sarebbe esattamente così
Nel senso che bisogna riuscire a far sì che i i i ci sia Uta avevo un rapporto sovranazionale anche per quello che riguarda il funzionamento degli apparati dei singoli
E commissari e quindi che ci sia anche in questo caso la possibilità per il presidente della commissione di essere un pochino più incisivo nei nei suoi rapporti con i commissari
E non semplicemente di riconoscere loro aree di competenza è quasi esclusiva
Gli altri due organismi sono il consiglio dei ministri è il consiglio dell'Unione
Beh i problemi sono di vario tipo protetto detto il Consiglio dei ministri
Che in qualche modo serve anche a mantenere un aggancio con gli Stati ma d'altronde anche il Consiglio dell'Unione cioè procederà progettati permanente serve a mantenere questo aggancio con gli Stati
E quindi il problema di sapere che che quale dei due luoghi rafforzare maggiormente quindi che direzione andare se bisogna rafforzare come strumento di contrappeso rispetto ad un Parlamento che risulti potenziato da un mandato costituente
Rispetto ad una commissione che se non è stata resa
è più dinamica dai processi di selezione dei commissari del processo di selezione del del presidente della Commissione avendo ottenuto una certa autonomia finanziaria essendosi creato un rapporto con il Parlamento sicuramente giocherebbe un ruolo più più significativo di quello attuale
Secondo alcuni se si pensasse come si dovrebbe pensare se la nostra prospettiva è in senso federale ad all'evoluzione lenta ma inevitabile e comunque da auspicare
Di una Camera federale e allora bisogna scegliere quale consiglio riterrà forzare in questa direzione
La maggior parte dei dei degli studiosi della materia sostiene che e il Consiglio dell'Unione che ha maggiori potenzialità di diventare luogo di rappresentanza degli Stati e quindi diventare la seconda
Camera federale
E quindi che in questa direzione bisogna B investire maggiori energie maggior riflessioni puramente anche maggiori risorse e quindi riuscire a fare sì che il Consiglio dell'Unione in quanto rappresentante degli Stati avesse davvero tutte quelle capacità e tutte quelle prerogative tali da evolvere nella direzione di una Camera eccetera
Qui
Anche se non intendo entrare in in questi aspetti si pone il problema del l'aspetto diciamo delle politiche che spero che sia uno degli argomenti che toccherà ad Astori
Credo che si ponga il problema di sapere in quali altre aree si possa andare per se si vogliono rafforzare sia le competenze sì anche gli effetti della decisione
Secondo alcuni il ma sicuramente secondo Spinelli si trattava ovviamente di rafforzare il settore della politica estera della politica della difesa qualcuno si ricorderà della polemica quando spinelli lamento l'assenza dell'Europa dalla scena del Mediterraneo e credo che questa sia un'area di decisiva importanza quello della politica estera e della politica dalla difesa
Del dell'Europa
Ma a prescindere artisti da qualsiasi tipo di intervento persone si voglia dare a questo sappiamo che abitualmente i processi di unificazione federale
Evolvono anche attraverso la il controllo sulle forze della della difesa che questi Stati hanno e non c'è ragione di pensare che l'Europa dovrebbe necessariamente fare eccessiva eccezione a questo tipo di processo ma è chiaro anche che e si stanno sviluppando altre aree nella quale la cooperazione a livello sovranazionale in senso federale
Deve essere ulteriormente la Ferrara Forza l'area dell'ambiente evidentissima ma ora ma sappiamo che se sì se poniamo il problema della cittadinanza e dei diritti del cittadino
Nei singoli Paesi nazionali e oramai tempo di pollo a livello europeo è inevitabile che si si ponga questo problema su Proto di fronte ai vari rigurgiti che sono qualcosa di più
Di razzismo e sopra tutto se ci si deve porre il problema di unificare la legislazione in una serie di abiti calore pari diritti e quindi il problema di una politica comune sovranazionale federale nell'ambito dei diritti
Dei cittadini europei o comunque di tutti coloro che in Europa si trovino si pone in maniera significativa e assolutamente chiara
Fino a qui quello che si poteva fare puramente e semplicemente sul versante istituzionale ma quanto di questo si può fare se i partiti non entrano più direttamente in campo e se non cercano alleanze trasversali
Che vadano al di là delle pure e semplici alleanze di famiglie di partiti ma che riescono invece a convincerlo
Su una in sé una sale tematiche gli altri partiti cioè i rappresentanti anche di di gruppi di preferenze che appartengono ad altre famiglie politiche
E abbiamo prestato per una primissima fase una grande attenzione e più e questo di solito si ripete negli scritti dei degli studiosi che appaiono ovviamente qualche anno dopo il fenomeno prima presa d'una grande attenzione ai alla nascita dei così detti partiti su transnazionale
La realtà però è che questi Paesi transnazionali non sono nati cioè sono nati dei gruppi parlamentari che per di più hanno al loro interno spesso delle differenziazioni non facili da risolvere ma i veri e propri partiti transnazionali non sono non sono nati anzi
O le persone che si possa dire che c'è stato un ripiegamento
E cioè che forme di consultazione tra i vari partiti nazionali appartenenti alle stesse famiglie politiche sono andati ai praticamente se non diminuendo si sono assestati sulle posizioni su cui erano qualche anno fa
E ma in taluni casi credo che si possa dire che si sono andate riducendo e e credo anche che i gruppi parlamentari non riescono ad avere sufficiente forza da imporre ai rispettivi partiti nazionali una sedi tematiche o comunque di spingere il processo di e se non di nuovo di unificazione sovranazionale o transnazionali questi partiti il processo di una intensa efficace e fecondata consultazione
Mi chiedo ad esempio quale sia stata davvero l'incidenza dei gruppi parlamentari
Europei sui rispettivi partiti nazionali in occasione della del del dibattito e poi l'abbandono del progetto di Trattato questo riguarda devo dire più che altro gli altri paesi è molto e meno l'Italia su questo sul punto specifico ma credo anche che ci si sarebbe potuto fare qualche cosa di più anche nel contesto italiano
Pronta parlava di deficit e qui notoriamente il termine perché riguarda la comunità e abitualmente fa del deficit legittimazione ecco io credo che se esiste come esiste questo deficit di legittimazione può essere colmato
Soprattutto ma forse quasi quasi sostanzialmente se i partiti fanno una campagna davvero europea
E quindi scelgono personalità da mettere in lista che abbiano davvero questa statura di carattere europeo scelgono programmi che siano davvero europei e soprattutto come dicevo prima decido di andare nella direzione del referendum indirizzo perché i poteri costituenti
Allora si pone l'ultimo ma non necessariamente i meno importante dei problemi che sotto però prima e su quale entro entro con qualche titubanza che il problema delle procedure decisionali all'interno dalla comunità quei queste procedure sono state variamente studiate saputo per quanto attiene come come tutti sanno ma come la maggior parte di noi poi cerca di dimenticare rapidamente per quanto attiene la politica agricola
Qua è notorio che sempre la reale e che se si accetta l'unanimità per fare delle politiche non si riesce ad uscire da politiche sbagliate televisori anche in cui anche uno soltanto listati si opponga all'uscita da quella politica sbagliata
E quindi c'è quella che era chiamata la trappola dalla della decisione
E cioè non si riesce non soltanto a produrre nuove decisioni se manca la unanimità ma non si riesce neanche receda dalle decisioni vecchie per cui se la politica agricola faccio un esempio che non conosco
Ma sempre su quale vale almeno il discorso sul modo di precisione
La politica agricola danneggia undici Stati su su dodici ma il dodicesimo dice di rifiutare la revisione della politica agricola con la decisione hanno nelle all'unanimità si continua a mantenere e a riprodurre questa politica nel corso del tempo
Questo è un versante ma c'è e quindi che riguarda le diciture in qualche modo già prese rispetto alle quali si trova difficoltà ad uscire ma c'è il versante secondo alcuni delle decisioni che dovrebbero essere prese nel futuro e quindi come mutare le procedure decisionali per le decisioni nel prossimo futuro
E fra parentesi tutti si ricorderanno che spia le vite riteneva che sarebbe stato sufficiente
Avere una prima maggioranza di Stati che accettassero tutte le procedure del del progetto di Trattato e poi gli altri lentamente si sarebbero aggregati
E quindi che mettessero in movimento il processo dopo di che ci sarebbe stata una qualche aggregazione se il processo avesse funzionato come era probabile e quindi gli attestati sarebbero in qualche modo stati costretti ad approvare di volta in volta ipogeo ritrattato perno non rimanere tagliati fuori dai vantaggi che comunque la comunità europea
Riesce a produrre
Questo come dicevo è l'argomento più complicato io credo che ricchi che questo non solo è più complicato ma di più tecnico e quindi sua quali questi passaggi non entrò in nessun modo io credo che sia difficile pensare di poter procedere puramente e semplicemente a riformare le procedure di decisione sostenendo che bisogna decidere oramai è tempo di decidere a maggioranza credo che invece la soluzione sia da un lato di spostare alcune aree di competenza dal Consiglio dei ministri alla Commissione e al Parlamento
E quindi di tagliare fuori se è possibile il Consiglio dei ministri che luogo dove si Gore dove avvengono queste procedure prevalentemente può una animistiche
Dall'altro mantenere il l'unanimità nel caso di alcune decisioni che si ritengono di particolare importanza e qui il problema è chi decide quali sono i pc sono di particolare importanza perché Visco e che sia il Consiglio dei ministri
Crisi che quelle sono dice ai pericoli importanza e quindi si mantiene la maggior parte decisiva però se si decide di spostare alcune aree alla competenza congiunta
O anche dico o anche non congiunta ma se congiunta ovviamente Commissione Parlamento se non congiunta
Ovviamente soltanto il Parlamento allora è possibile riuscire a delimitare e a delineare meglio quali siano le aree di competenza del consiglio dei ministri su quali consiglio può richiedere decisioni all'unanimità e questo un passaggio molto delicato perché perché rispetto a quello che alcuni federalisti vanno sostenendo io non credo che sia possibile come dicevo passare subito a decisioni a maggioranza e credo che sarebbe negativo proporre una una passaggio secco in questa direzione perché si correrebbe il rischio di provocare tensioni che sono tutt'altro che produttive di una spinte senso sovranazionale
Poi grossi movimento
Credo che quel su queste piccole proposte
Sia possibile trovare una ampia linea di convergenza arriva a diversi livelli sia dentro la Commissione sia del Parlamento sia nei partiti sovranazionali
E credo che queste piccole proposte se unite al mantenimento dalla prospettiva ritengo cruciale rispetto alla quale non non possono esserci passi indietro di un mandato costituente al Parlamento si possa rilanciare in qualche modo con con una comma ragionevole probabilità di di fare davvero passi avanti la costruzione istituzionale dell'Europa che era per l'appunto il tema che dovevo portare
Si vuole molto ottimismo credere nella costruzione del dell'Europa unita per lavorare
Questo obiettivo noi forse l'abbiamo avuto in eccesso
Prevedevamo dei nostri lavori che a questo punto si potesse aprire un dibattito molto degli oratori sono stati però distolti
Da
Una serie di pegni politici e di riunioni che sono state convocate all'ultimo momento
Suggerirei a questo punto di proseguire nelle relazioni lasciando poi uno spazio di dibattito dato anche il fatto che Antonio Giolitti che ha predisposto la sua relazione sulla sul tema dalla cooperazione all'unione politica
è stato anche Luigi vittima di un contrattempo non può essere presente la sua relazione comunque e scritta ed è a disposizione entrerà negli atti che pubblicheremo di questo convegno suggerisco questo punto di ascoltare anche la relazione di Virgilio D'Astoli di fare poi seguire prima delle conclusioni un'eventuale dibattito
Ho l'impressione quindi che si possa questa giornata contenerla nell'arco della mattinata stesse grazie dunque la parola a Virgilio da
Grazie io vorrei svolgere una serie di osservazioni e di considerazioni
Posa delle osservazioni di considerazioni a partire da una prima considerazione di carattere generale sulla utilità dell'iniziativa assunta dai gruppi parlamentari della Sinistra indipendente della Camera e del Senato cioè io credo che se questi iniziativa de un risultato politico
Non si deve ridurre diciamo ad un celebrazione rituale annuale di una giornata Spinelli ma che i partendo da un'analisi abbastanza approfondite spassionata
Dello stato per la delle idee e delle iniziative della sinistra sulle questioni europee i gruppi parlamentari della sinistra della Camera e del Senato dovrebbero anche porsi l'obiettivo
Di fare delle proposte politiche alla sinistra e d'Italia ed eventualmente anche negli altri Paesi
Della comunità per prepararsi alla scadenza delle elezioni del mille novecentottantanove cui le osservazioni che farò
Saranno anche abbastanza polemiche e
E appunto le conclusioni che che intendo parlare sono quelle di dare cioè alcuni elementi ti proposta che potrebbero essere sviluppati in iniziative successive
Dei gruppi parlamentari della sinistra della card indipendente della Camera e del Senato il titolo che ho dato la mia relazione al di là del mercato unico
Vuole richiamare esplicitamente il titolo di un noto saggio scritto dal tiro nel mille novecento
Sessantadue sulla rivista il Mulino che si intitolava al di là del mercato comune
Al tiro svolgeva allora delle osservazioni che a mio giudizio sono
Particolarmente attuali nell'attuale stato della costruzione comunitaria che si prepara alla svolta del mercato unico del mille novecentonovantadue considerazioni che al Chievo aveva già preannunciato in un precedente saggio del mille novecentocinquantasei cioè alla vigilia della creazione delle del mercato comune del comunità europee
Tra il mille novecentocinquantasette
Ed è un'utile a mio giudizio ripercorrere quelle affermazioni di di Altiero ed è utile io credo che anche la sinistra Severini che alla sinistra che nel corso degli anni Cinquanta
Di fronte alla prospettiva del del mercato comune assunzione degli degli atteggiamenti in Italia e non solo in Italia
Di indifferenza di opposizione
E chi rifiuto scriveva Altiero nel mille novecentocinquantasei dal punto di vista dell'unificazione europea l'Euratom ha un'importanza nulla rispettivamente la storia ci ha dimostrato che le quattro autori portanza nulla
Altro discorso va tenuto per la parte del rapporto che riguarda il mercato comune
E sono propone una vera e propria rivoluzione del sistema economico europeo
E precisamente l'abbandono da parte degli stati del controllo sul più importante dei loro strumenti di Potenza
L'economia nazionale propone l'eliminazione di enormi interessi costituiti l'instaurazione di una interdipendenza economica completa la formazione di una da unità economica rispetto ai patti ai Paesi terzi
Ma per realizzare tutto ciò non crea il minimo strumento di coazione affida il compito di prendere le decisioni ad un consesso di rappresentanti di Stati e quello di eseguirle ai singoli stati nazionali
Cioè tutto ciò sarà nelle mani di coloro che dovrebbero perdere autorità grazie al mercato comune e che sono i portavoce di tutti gli interessi nazionali sezionali
Lascia in particolare i libri del tutto in materia di immunità o di credito quasi che si possa realizzare un mercato comune con più monete soggette a differenti politiche poi il tutto alla sovranità resta nelle mani degli Stati la sua applicazione dipenderà in tutto o in parte dalla loro volontà finché ci sarà una congiuntura economica favorevole di uno sviluppo della politica di liberalizzazione il trattato funzionerà
Se la congiuntura cambierà se lo sviluppo del mercato comune lettera questo o quel Paese o questo o quel gruppo economico politicamente predominante in questo o quello Stato
Se uno o più Stati giungeranno alla conclusione che per loro è più conveniente sottrarsi agli impegni assunti
Tutti gli organi della comunità potranno ben fa sentire le loro ammonizioni
Ma poiché e influenze is not government poiché il potere di decidere e di sicura apparterrà gli stati perché la comunità non possiede la nessuna nessun potere di sanzione la comunità andrà pezzi questo al tiro scriveva
Nel maggio del mille novecentocinquantasei e credo che la storia dalla comunità
Da cinquantasei a oggi ha mostrato che al tiro è un certa chiaroveggenza
E novecento sessantadue nell'aprile del sessantadue schede Altiero il saggio che ricordavo intitolato al di là del mercato comune dicendo
Fuor di ogni dubbio il mercato comune è stato il più grande successo anzi solo un grande successo dell'Europa occidentale in questo dopoguerra il suo ovviamente il suo sviluppo sono stati favoriti dal lungo periodo di alta congiuntura ma questa sorta in buona parte una conseguenza del fatto che la richiesta dei grandi mercati non è stata ostacolata o deformata
Da quei potenti nazionalistiche sotto una forma sotto un'altra avevano dominato i nostri paesi nel periodo tra le due guerre sarebbe tuttavia un grave errore metodologico attribuire la creazione di successo del mercato comune alla spinta spontanea delle forze economiche
Esso è stato il prodotto di una volontà politica europea che sia ormai svincolata dalle esperienze belliche dell'immediato dopoguerra
Ma erano tutti i governi profondamente conservatori la metà a cui essi miravano non era un'installazione bensì delle restava azioni le forze della sinistra Poppea attaccate da lungo tempo alla rivendicazioni sociali
E sfornite di idee progetti propri davanti a tutti gli altri problemi non hanno mai saputo elaborare una visione di costruzione democratica dell'Europa
In queste circostanze l'Europa che si è formata è stata quella che i moderati potevano concepire e realizzare
La difesa del mercato comune quale esso è diviene così una trincea politica delle forze conservatrici nazionali in Europa in quanto finché le sinistre non pervengono ad una prospettiva di pianificazione europea e si sono ridotte a proporre pianificazione nazionale cioè pianificazioni sostanzialmente reazionarie quali che siano le buone intenzioni che loro promotori se l'Europa si fa il mercato comune le aveva scontato non pochi il cammino perciò resterà un grande merito dei moderati degli anni cinquanta ma il mercato comune è una costruzione sulla sabbia
Non solo gli manca qualsiasi basamento politico e guida politica maestro in contraddizione con la politica dei governi europei
La risposta e la nuova frontiera della democrazia europea per l'approvazione la quale è utile partire dei risultati
Dai dati di fatto ed ai problemi posti dal mercato comune ma con la chiara consapevolezza che si tratta di ben altri problemi che non lo sviluppo del mercato comune e delle sue istituzioni
Quello che è in gioco e la determinazione del contributo essenziale della vita democratica in Europa per le due o tre generazioni avvenire poi adesso noi sospendiamo la parola mercato comune allora il mercato unico la situazione non cambia poi di molto
La considerazione che io credo debba essere fatta dalla sinistra e non solo dalla sinistra è che noi con la indicazione dell'impegno della realizzazione del mercato unico nel mille novecentonovantadue abbiamo aperto una fase diciamo sostanzialmente costituente nella comunità
Cioè da qui al mille novecentonovantadue per questi cinque anni la comunità vedrà un periodo costituente
Un torneo costituente che non è legato soltanto alla realizzazione del mercato unico ma tiene conto del fatto che da qui al mille novecentonovantadue dovranno essere date necessariamente risposte al problema del governo della moneta mi faceva cenno anche valuta al problema della banca centrale dovrà essere rivisto entro il mille novecentonovantadue e tutto il sistema
Delle risorse proprie che è stato rimesso in piedi
Dal Consiglio europeo di Bruxelles dovrà essere rivista entro il luglio del mille novecentonovantadue tutta la struttura della cooperazione politica così come è stata identificata nell'atto unico
Dovevano essere date risposte io credo che l'atteggiamento assunto da questo punto di visto dalla Commissione europea è stato abbastanza responsabile dovranno essere date risposte alle domande di adesione che alcuni paesi terzi
Europei non appartenenti alla comunità presenteranno nei prossimi anni si porrà il problema che è stato ricordato da Pasquino della l'approvazione di una legge elettorale comune europea e si mobile si porrà il problema
Di dell'atteggiamento della comunità una cosa che che risale già da alcuni anni ma sulla quale è bene tornare del problema di un atteggiamento della comunità sulla questione dei diritti della protezione
Dei diritti fondamentali dello dell'uomo c'è il problema in particolare della l'approvazione da parte della comunità di una propria carta di ritiro l'uomo e dell'eventuale adesione della comunità
Alla convenzione europea diritti l'uomo cioè si pongono
Tutta una serie di problemi che sono dei problemi
Effettivamente esplicitamente di natura costituente cioè di costituzione di una società europea dotata di caratteristiche e di elementi di natura istituzionale di natura politica di natura economica e di natura sociale
Ora di fronte a questa prospettiva della in questa fase costituente non è indifferente anzi io credo che è essenziale
Il modo come questa fase costituente sarà gestita cioè quali forze politiche e quali idee Putin ieri all'interno della comunità all'interno degli Stati nazionali gestiranno questa fase costituente cioè con che metodo sarà avviata questa fase costituente
E con quale metodo saranno assunte le decisioni indispensabili perché la fase costituente giunga al suo termine nel mille novecentonovantadue no portando la comunità alla realizzazione di una menare al libero scambio
Ma portando la Comunità nel mille novecentonovantadue a un'effettiva integrazione sul piano politico sul piano economico sul piano monetario e sul piano sociale e cioè il metodo costituente non è indifferente
Rispetto ai risultati di questo processo costituente ora da questo punto di vista io credo che la sinistra
è in una situazione di ritardo Torrette notevole se non addirittura drammatico e che da questo punto di vista il futuro della sinistra in Italia non è indifferente rispetto al allo sviluppo della integrazione politica ed economica
E ai risultati che saranno dati a questa a questa fase costituente cioè periferici anche a casi di questi giorni io credo che il una certa blocco capacità di intervento e di influenza politica
Del partito comunista diciamolo pure anche del partito socialista in Italia sono strettamente legati alla progetto politico che essi saranno i incapaci di elaborare per quanto riguarda questa fase costituente e da questo punto di vista e mi richiamo qui ad alcune frasi alcuni scritti
Di Gaetano Affairs sulla fase costituente italiana bisogna dire che l'esperienza che è stata vissuta dei tecnici e l'Italia non è molto soddisfacente
Il ruolo e l'influenza giocata dalla sinistra in Italia durante tutta la fase costituente italiana è stato praticamente
Molto molto marginale l'elaborazione concettuale dottrinale della sinistra italiana durante tutto il periodo della costituente è stato molto molto marginale scriveva carità nostre libero pubblicato dal Mulino sulla Costituzione italiana
Sui meccanismi da costituire per la vita petardi tali nuovi ordinamenti repubblicani le idee della sinistra sono spesso generiche e poco originali e a volte in parte contraddittori
I motivi ispiratori della Costituzione nella parte che tocca i cardini il sistema di rapporti fra i poteri sono in larga misura
Determinati dall'esperienza liberale cioè se noi risaliamo appunto all'elaborazione dottrinale della sinistra socialisti e comunisti senza grandi distinzioni durante il periodo della Costituzione repubblicana
Dobbiamo concludere che influenza avuta dalla sinistra in quel periodo è stata abbastanza marginale allora
C'era il sito oggi anche nelle questioni europee la nota polemica fra le questioni istituzionali vedere come gli spot e stessi problemi non li ritroviamo ci cioè di fronte alle questioni comunitarie l'atteggiamento di buona parte della sinistra UPEA e in buona parte anche delle semestre americana
è di ieri che bisogna privilegiare il discorso delle riforme di struttura cioè delle politiche da altri non pare rispetto alla questione istituzionale
E sulla questione istituzionale europea
L'elaborazione dottrinale politica della sinistra italiana fino ad oggi è stata anche su questa questione su questa questione così come lo è stata prima della durante tutta la fase costituente italiana abbastanza marginale
Le uniche elaborazioni degne a mio giudizio di una certa considerazione anche se le conclusioni a cui
Erano arrivati erano sbagliate sono state le elaborazioni condotta all'interno del centro riforma dello Stato e in particolare da Pietro incaute
Che sottolineava e il il il nesso inscindibile fra l'internazionalizzazione di tutta una serie di processi
Economici e politici in Europa e il problema della Golden a questo del e il problema istituzionale anche se come dicevo la conclusione a cui aveva Ingarao era non era quella di dare forza ha poteri a livello europeo mera quella di consentire agli Stati nazionali appropriarsi di poteri che erano stati perduti
A vantaggio appunto della internazionalizzazione di questi processi economici e politici come suoi su alcuni settori come ad esempio il governo della moneta
O il governo della un'ecologia o altre cose possa essere immaginabile che gli Stati nazionali possano riappropriarsi pienamente di del controllo del controllo di governo del gol controllo democratico
Su queste su queste cose quindi da questo punto di vista io credo che la sinistra debba fare una grande riflessione su queste cose sapere come attrezzarsi come attrezzarsi dal punto di vista politico e dottrinale di fronte alla scadenza
Del mille e novecento ottantanove e capo su Monte vista come dicevo il primo problema che si pone il metodo cioè come avviare questa fase costituente e io credo che da questo punto di vista quello che ci dice Giolitti
Nella nota che ci ha inviato non è sufficiente cioè Giolitti in fondo rinvia ad un periodi indeterminato la questione del potere costituente al Parlamento Peo dicendo la cosa essenziale oggi è quella dello sfruttamento
Nei limiti delle sue possibilità ma comunque dello sfruttamento dell'atto unico
Immaginando che dallo sfruttamento dell'atto unico ne possiamo dare una soluzione adeguata al problema dell'integrazione politica
Ed economica dell'Europa ed ignorando che il discorso del mandato costruendo cioè dei poteri del Parlamento europeo cioè per il metodo con il quale sarà gestita e governata questa fase costituente che va da qui al mille novecentonovantadue non è una questione immediata che deve essere risolta da qui all'elezione di Milano centottantanove ma può essere una una questione che può essere rinviata
Ad una data ulteriori e che quindi da questo punto di vista al di là del mercato unico non è una questione con uno logica
Cioè io al di là del mercato unico non è il problema di dirci cosa faremo nel mille novecentonovantadue quando sarà realizzato il mercato unico ma al di là del mercato unico è un problema che si pone oggi
Cioè quali strumenti di governo quali strumenti istituzionali dovranno essere elaborati per Gianni risposte adeguate dal punto di vista della sinistra a questa fase costituente che si che sia e quindi questo ci ci ci porta al problema delle idee deve la seconda parte del Tito della mia relazione perenne delle forze per la riforma della comunità
Se la sinistra attualmente in Italia è attualmente l'OPA all'evento per la riforma della comunità se nella elaborazione che c'è stata fatte che è stata fatta fino ad esempio nel parlamento qual è stato il ruolo giocato dalla sinistra italiana della sinistra europea
Veniva ricordato il ruolo di ma lo fa Dima Ofelia canta Altiero Spinelli
Mauro Ferri per due o tre anni nel Parlamento però è stato abbastanza solitario nel gruppo socialista al Parlamento europeo corpo nel quale prevale Ivano in larga misura le spinte non verso l'integrazione politica dell'Europa le spinte verso la disintegrazione politica dell'Europa
E da questo punto di vista il sostegno dato dal Partito comunista l'azione di Altiero Spinelli bisogna pur dirlo
è stato un sostegno politico pieno alle idee di Altiero Spinelli ma l'elaborazione del progetto di Trattato che è un'opera ha trovato una ben scarsa influenza da parte diciamo dei costituenti della sinistra socialisti e comunisti nella commissione istituzionale del Parlamento europeo mentre una grande un grande ruolo una grande influenza è stato ad Hannover forze moderate
Forse contro il conservatrici dal gruppo democrazia del gruppo liberale credo che su questo
Un'esperienza una testimonianza ci può essere dato
Da palo Briotti come da questo punto di vista anche la la fase attuale che si è aperta nel Parlamento europeo
Di proposizione di nuova strategia che ci deve condurre la fase costituente vedi in buona parte la sinistra sostanzialmente assente queste cose debbono essere dette perché su queste cose che dobbiamo fare un'analisi un'analisi seria per fare delle proposte e politiche in previsione delle elezioni del del del mille novecentottantanove
La prima questione che passa basta e poi la questione della presenza della sinistra nel Parlamento europeo
Mi hanno dato in questi giorni i dati relativi alla presenza dei socialisti nelle votazioni del Parlamento ovvero dal luglio al dicembre del mille Noceto ottantasette
è abbastanza indicativo vedere che i socialisti italiani sono i più assenti al Parlamento
Cioè su una su sette mesi di voti nel parlamento padano i socialisti italiani sono stati presenti al trenta per cento dei voti nel Parlamento europeo metto tutte le altre forze politiche dagli spagnoli e via discendendo
Hanno avuto delle percentuali presenze molto superiori l'ottantuno per cento gli spagnoli settantuno settantadue per cento di tedeschi il settanta per cento degli olandesi il cinquantotto per cento dei dieci via di questo passo
Ora quindi se bisogna giocare un ruolo di sinistra il Parlamento però la prima questione anche la questione della presenza la situazione del gruppo comunista non è molto dissimile da quella
Della situazione dei Socialisti italiani
Nel Parlamento europeo le presenze medie dei di voto dei Comunisti italiani del Parlamento però non vanno al di là del del cinquanta per cento ora questo questo io credo che debba anche essere fatta una riflessione del perché di questo
Disinteresse da parte dei Socialisti italiani dei Comunisti italiani al Parlamento europeo perché se no il gioco vogliamo gioca a loro dobbiamo essere presente
La seconda questione la questione della elaborazione delle idee ed appunto visto della lavorazione cioè io credo che la questione essenziale
è ricordare quello che diceva Altiero Spinelli che sulla questione istituzionale bisogna agire con una certa pienezza di pensiero cioè non si può dire come dice Giolitti
Come se le due cose in fondo fosse uguali senza unione politica o almeno senza intensificata e istituzionalizzata cooperazione politica quel processo è destinata a incepparsi
Come se il metodo che la cooperazione politica e il metodo l'integrazione sovranazionale fossero due cose infondo sostanzialmente uguali
Il è il metodo della cooperazione intergovernativa che ha mostrato come la comunità nel corso di tutti questi anni da trent'anni la sua storia
Non è stato indicato vitale della risposta può adeguate a problemi concreti dello sviluppo dell'integrazione economica per cui non è indifferente scegliere l'una o l'altra ipotesi la cooperazione intergovernativa o l'integrazione sovranazionale
La scelta che deve essere fatta dalla sinistra e deve essere fatta come direbbe Altiero con pienezza di diversi e quella di integrazione sovranazionale
Con tutto quel che comporta dal punto di vista degli equilibri
Istituzionale ora io credo che da questo punto di vista e mi avvio alla conclusione le forze della sinistra a partire dalle fosse lì della sinistra in Italia debbono indicare con una certa precisione qual è l'unico metodo
Che deve essere messo in piedi per far sì che questa fase costituente che si è avviata non è che forse si avviano a questa fase costituente che si è avviata e che è destinata a concludersi nel mille novecento novantadue
Debba essere avviata con metodo democratico e quindi da questo punto di vista quello che ho da Pasquino cioè che l'unico metodo veramente democratico e quello di affidare al Parlamento europeo
Che sarà eletto nel mille novecentottantanove dei poteri talmente costituenti è l'unica scelta che può essere fatta e quindi da questo punto di vista le forze della sinistra in Calabria debbono stimolare le altre forze politiche in Italia e debbono avviare un dialogo serio con le altre forze della sinistra e negli altri Paesi della Comunità
Dicendo che questa è l'unica via che può essere percorsa e che qui soltanto attraverso questa questa via
People costituente al Parlamento però noi potremmo sottrarre questa fase costituente che è destinato a concludersi con il mercato unico nel mille novecentottanta novantadue al solo controllo delle forze delle forze economiche cioè al solo controllo
Dei dei dei poteri più forti all'interno del mercato è questa l'unica strada che può essere seguita dalle forze di sinistra in Italia ed in Europa e che l'altro elemento che anche questo democratico e sul quale le forze della sinistra debbono avviare un dialogo serio con le forze di sinistra negli altri Paesi e quello della mobilitazione popolare
E quindi da questo punto di vista quello che ruotava Pasquino della necessità di coinvolgere direttamente i cittadini in occasione dell'elezione del mille novecentottantanove sulla questione dell'unione politica ed i poteri costituenti il Parlamento vero cioè quello della convocazione di un referendum di indirizzo sulle ore politica dell'Europa anche questa è una questione non eludibile
Ed è una questione sulla quale l'Italia io credo che ha il dovere di fare il primo passo cioè di dare l'indicazione a dire altri governi non necessariamente a tutti ma gli altri governi dei paesi membri della comunità che questa è la strada che deve essere percorsa anche su questo non bisogna e utilizzare mezze parole o no bisogna avere atteggiamenti
Diciamo così di convinzione
Superficiale perché e io lo constato nel Parlamento europeo da parte di molti uomini della sinistra c'è questo atteggiamento di direi più usare un'espressione che fu utilizzata quando al tiro lancia l'iniziativa del coccodrillo
Altiero Spinelli è andato a caccia di farfalle
Cioè porre la questione istituzionale della comunità
Quando ci sono tutta un'altra serie di problemi che debbono essere risolti significa andare a caccia di farfalle cioè la questione essenziale
E come si diceva nel negli anni quaranta nella elaborazione la costruzione la questione essenziale sono le politiche di struttura e non è la questione istituzionale ora questa e la questione sulla quale invece la sinistra italiana deve concentrare la sua attenzione cioè appunto la riforma politica distruzione della comunità e sulla quale bisogna avere la capacità di andare a parlare di fare chiarezza nei confronti delle altre forze della sinistra perché soltanto in questo modo
Che si può giocare un ruolo come parte integrante della sinistra Oprea se no e se questo ruolo non sa non sarà giocato io credo che da questo punto di vista ci sarà una grossa ipoteca sul futuro anche della sinistra italiana e quindi da questo punto di vista io credo che se si deve parlare di una unità d'azione delle forze di sinistra in Italia noi dovremmo lanciare fosse l'appello e il messaggio
Alla Partito comunista il partito socialista italiano ma anche ad altre forze che si ricavano certo in poca impostazione progressista quella di creare alla vigilia delle elezioni del mille novecentottantanove una lei via
Di forze politiche
Per la costituente europea e per la costituzione democratica delle uova chiamando queste forze ad elaborare insieme a noi
Prima dell'elezione del mille centottantanove i costi contenuti di questa Costituzione democratica dell'Europa
Contenuti che devono comprendere gli aspetti istituzionali
Che devono comprendere gli aspetti di una necessaria solidarietà democratica ed economica anche nei confronti di quelle aree di cittadini non soltanto comunitari e cui sicuri collega al problema del razzismo
Che vivono all'interno del unità che sono elementi caratterizzanti di una posizione di sinistra Odino pulsioni progressista
Gli elementi della protezione dei diritti dell'uomo e in particolare di quei diritti nuovi di cui nuovi diritti come diritti sociali che non vengono riconosciuti ad esempio
Da strumenti come la convenzione nuove l'opera di dei diritti dell'uomo e come altri elementi come l'ecologia o il problema dei
Della sicurezza e della pace che sono elementi caratterizzanti di forse non moderate e non conservatrici ma che dovrà essere gli elementi caratterizzanti
Delle forze progressiste che non si limitano esclusivamente alle forze
Naturali alle forze proprie
Della sinistra o io qui credo che da questo punto di vista ricoprì parlamentare della sinistra indipendente della Camera e del Senato dovrebbero avviare non una riflessione di carattere dottrinale ma troppo avviare una fase di elaborazione seria
Di un progetto di un programma della sinistra per la Costituente europea e per la Costituzione democratica dell'Europa il popolo in questo progetto
Pure questo questo programma all'attenzione alla porzione delle forze della sinistra
Prima in Italia e poi ne ho appena perché con questo progetto ci si presenti
Alle elezioni del mille novecentottantanove e perché soltanto in questo modo le elezioni del mille novecentottantanove potranno incidere effettivamente sulla fase costituente che si avverta e che deve concludersi del mille novecento
Nel mille novecentonovantadue ecco credo che soltanto in questo modo noi non per non avremmo fatto un un
Espressione di consenso rituale alle posizioni politiche del tiro spiegarle che soltanto in questo modo queste giornate di
Giornate Altiero Spinelli potranno in qualche modo essere utili a tutte le forze della sinistra e che quindi in questo modo mutato il nostro contributo a ruotare il nostro granello di sabbia alla costruzione democratica dell'euro
Abbiamo a questo punto uno spazio per aprire un dibattito sul
Le relazioni che abbiamo ascoltato
Devo in proposito rendere partecipe il presente il fatto che abbiamo ricevuto due telegrammi dei ministri Andreotti e battaglie infatti contavano di essere presenti nel poi per impegni quindi irrinunciabile del loro ufficio non hanno potuto essere con noi stamattina e prendere la parola
Segnalo tuttavia che il Governo è autorevolissima mentre rappresentato questa mattina fra noi dal ministro delle politiche comunitarie Antonio la Pergola e vorrei pregare il ministro se crede anche improvvisando un breve intervento
Di prendere la parola in apertura di di questo dibattito
Grazie
Caro presidente accademici
Colgo volentieri il tuo cortese invito improvvisare un breve intervento anzitutto
Pervenne
Omaggio un commosso
Mangio
Alla indimenticabile figura di Altiero Spinelli
L'influenza che Spinelli esercitato
Su una larga cerchia della
Nostra opinione pubblica
Ricordo che molti anni fa quando
Un gruppo di giovani studiosi
Allora nel loro verdi anni oggi invecchiati si accingevano per la prima volta a misurarsi con i problemi del federalismo
Altiero Spinelli era se e subito
Tra di noi a distillare
E in concrete proposizioni di saggezza
Tutto il succo della sua sofferta
Meditata
Esperienza
Perché non c'è dubbio che questo vocazione europeisti che vi spiegherà vocazione
Europeisti
Dell'opinione
Progressista
Nel nostro
E negli altri Paesi
In cui
Egli aveva vissuto di fronte ai problemi istituzionali non ci sono è vero monopolio
La tesi della comunità europea è stata condivisa largamente ad altre forze politiche
Ma ricollegandomi all'intervento
Sa suggestivo Nico D'Astoli
Direi che forse oggi
Non è un paradosso
Se la vede dovuto ridurre la prospettiva dell'integrazione nostro malgrado compimento
Dell'atto unico
E come dice per Giolitti
Allora sfruttamento di tutte le sue virtualità istituzionali
Quelle che sono quelle che possono essere
Paella abbiamo il modo di guardare al processo di integrazione
Come ha sempre fatto la sinistra
Senza trascurare la prospettiva istituzionale
Ma dal punto di vista delle politiche che possono giovare a conseguire
Gli obiettivi
Sui quali presumibilmente la sinistra nel nostro
Gli altri Stati membri della Comunità europea può trovare un comune denominatore
Forse abbiamo una prima fase
Dell'approccio all'integrazione europea
Che era governata dominata dalla preoccupazione di spostare il baricentro
Delle decisioni politiche più scottanti
Per gli stati nazionali verso un
Comunità politica
La quale fosse in grado di disimpegnare i compiti caratteristici ed essenziali della Confederazione
Ed è la prima fase quella degli anni Cinquanta
Ma il classico atteggiamento vetero liberale dell'Unione distanti come di un sistema fra Stati che lascia impregiudicata
I grandi problemi sociali ed economici che possono esistere
All'interno dei paesi membri
Il problema dell'integrazione
Dell'area del Mediterraneo col resto d'Europa il problema del dislivello socioeconomico tra le aree territoriali in questo quadro non si pone
Era ancora un residuo della concezione del federalismo Trasforini questa volta sul piano europeo come immenso per sviluppare dall'alleanza o comunque
Di un'unione politica che Perfect
Ma se c'è forse un dato costante
Di fronte a quella che è stata chiamata da disattenzione della sinistra
Verso i problemi istituzionali e appunto la preoccupazione di rovesciare l'approccio
L'integrazione deve servire
A risolvere i problemi concreti
Che sono quelli della crescita della comunità della lotta alla disoccupazione
Dell'integrazione
Ok la riduzione progressiva di dislivelli tra le aree territoriali
E da questo punto di vista
Integrazione economica nel mercato
La quale beninteso
Non si limiti ad affilare le lame
Della concorrenza
Ma sbocchi in una comunità ordinati intorno al mercato
Sulla base del principio almeno tendenziale di eguaglianza di condizioni che corre nelle vene del costituzionalismo dei Paesi europei
è un primo sicuro punto d'appoggio
Per costruire
Domani
L'Unione di cui oggi ci preoccupiamo se ci riuscirebbero accettare una base che non può essere rovesciata
Più
Dalle regole dal
Forse
Delle egoismo nazionalistico
Mi spiego subito
Sono perfettamente d'accordo con bastoni
Che occorre mobilitare l'opinione pubblica
Di fronte ai grandi problemi istituzionali c'è sempre questo della strategia da seguire le il problema più difficile
Perché la strategia da seguire
Può stoccare né il favore dell'opinione pubblica
Quesiti vere quella lunga eroica pazienza del pescatore
Che Altiero Spinelli ricordava
Pensando al vecchio il mare di Hemingway
Il progetto d'unione è stato divorato dagli squali riprendiamo in largo con tutta la pazienza
Che occorre
Terre perseguire le idee forza che vengono da lontano e sfidano le lunghe attese
Da questo punto c'è un'occasione istituzionale che offerta dalla prossima legislatura del Parlamento europeo
E le occasioni bisogna coglierle
Anche se quando non arride il successo possono trasformarsi in delusioni come è accaduto con la bocciatura del progetto lì
Unione che il Parlamento aveva elaborato ed era stato ispirato dal generoso appassionato federalista nel nostro compianto amico
Perciò senza dubbio questa strategia costituzionale
Che in una ambiente democratico non può essere altro se non quello della mobilitazione dell'opinione pubblica
è uno obiettivo che possiamo e dobbiamo condividere
Ma tutto questo io credo ne ha incisi n
La obbligo di guardare più in fondo rispetto al dato che oggi c'è verso quale pare che in questo senso
Volesse richiamare
L'attenzione Giolitti nel verde sua intervento
Abbiamo oggi
Con un atto unico
Che non voglio sottovalutare
Si intende ma neanche trascurare perché una realtà con la quale dobbiamo fare i conti
La possibilità e oserei dire anche qui l'occasione istituzionale di formare progressivamente nonostante Rafik le difficoltà quanto meno
I primi fondamenti di una cittadinanza comune europea
Debbo dire che negli incontri che ho avuto
Quegli esponenti della sinistra europea
Compagni socialisti
Da tutti gli altri stati membri
Ho sempre incontrato maggiore interesse
Verso questa come dire
Concrete strategia delle possibilità immediata
Che impegno nella prospettiva di largo respiro della costruzione di un'Europa politica
E siccome qui si tratta di mobilitare l'opinione pubblica per che sorgono a forza politica
Omogenea o quanto meno una forza politica univoca su certi capisaldi in grado di maturare nel crogiolo dove si formano le energie capaci di muovere le acque stagnanti del trattato
Dobbiamo tenere in considerazione credo il fatto fondamentale che l'impegno dei socialisti e forse quello delle altre forze di sinistra
Forse anche gli altri
Correnti politiche in Europa e quello di creare il mercato interno previsto per il novantadue come una comunità in grado di disimpegnare piene immediata fruizione dei diritti scaturenti dal trattato a tutti i cittadini mi fermo su questi quattro spetti brevemente perché
Possono darci
E il quadro delle possibilità concrete
C'è uno spazio politico in situ
Il Parlamento europeo AGEA tra le proprie competenze vero Dust quello di proporre
Un legge elettorale comune si intende che poi deve passare al posto di blocco sotto le forche caudine del consiglio
Dei ministri da rappresentanti degli stati membri dell'organo intergovernativo che decidono unanimità
Ma certo
Nella storia dell'Unione di Stati d'elezione diretta di un organo legislativo ha sempre subito significato
Il primo bagliore di sovranità
Il primo atto la prima presa di coscienza di un mutante si era formato
Quindi Europa abbiamo una curiosa inversione del processo storico un divario
Tra il mezzo prescelto che quello dell'elezione diretta del Parlamento e le competenze di questo organo che non sono al livello della dignità costituzionale di un corpo diciamo unto dal crisma della investitura popolare
Ma questo potere di regolare la materia elettorale dell'elettorato attivo e passivo di consentire perciò la mobilità una rilevanza transnazionale delle candidature di incoraggiare la formazione di euro partiti il Parlamento europeo ad avere
Non è riuscito ancora ad esercitare
Io credo che accanto alla necessità della mobilitazione dell'opinione pubblica nazionale ci sia questo di ridestare
E moltiplicare gli sforzi insieme allo stesso Parlamento europeo
Perché indubbiamente l'approdare a piattaforme comuni ridisegnare l'ipotesi di liste comunitarie in cui si accorda con i partiti omogenei il consentire la possibilità
A candidati di altri stati membri di presentarsi
Negli altri stati significa creare una comune cittadinanza politica nella sfera coperta dal Trattato e di questo abbiamo la possibilità
Ma non abbiamo avuto ancora il primo concreto avvio
Potremmo supplire
Con iniziative unilaterali in Italia infatti ci sono disegni di legge
E credo che altri se ne debbono presentare per concedere per esempio il diritto di voto ai residenti degli altri stati membri
Invece che ai nostri cittadini residenti
Altrove o di farlo o di regolare la materia su basi di reciproca anziana si intende che il primo concreto passo verso la dimensione europea dei partiti si muove trasferendo la materia
Dalla sfera della sovranità degli Stati membri a quella del unione
Fieri accentrando questa competenza in materia elettorale che è già la nell'atto che prevede e l'elezione diretta del Parlamento
Passo poi dallo spazio sociale
Che sarà creato o dovrebbe esserlo con il completamento del mercato
Cioè qualche cosa di nuovo
Nell'atto unico non mi riferisco
Ma le soluzioni procedurali che prevedono la partecipazione e il coinvolgimento del Parlamento
Con la procedura di cooperazione
Anche questo
E insieme la previsione del criterio dalla maggioranza qualificata hanno una loro qualche importanza
Però
Non ci siamo mossi è ancora dalla logica istituzionale della comunità come stazza concepiti in origine assenti funziona
è il dato più importante che noi abbiamo questo che in Europa rispetto ad altri sistemi di Stati
C'è una la essi dal produzione normativa
Ciò non sovranazionalità normativa che impressione
La comunità
Produce continuamente norme sulla base di obiettivi fissati con molta maggiore elasticità di quanto lo sarebbe il potere di un governo centrale in una federazione che devono quadrare nello schema delle competenze numerata
Questo ha consentito la produzione di norme comunitarie una specie di integrazione normativa
Nella quale hanno giocato un ruolo mi permetto di dire non marginale forse i tecnici del diritto le corti di giustizia riconoscendo
E consacrando il principio della primato del diritto comunitario rispetto al
Diritto interno incompatibile che un principio schiettamente federale ma ha potuto a radicarsi anche nell'ambito di una semplice organizzazione economica
Alle le decisioni sono prese con metodi che non spostano il fulcro del potere negli organi direttamente del eletti dal popolo
Ho inorganiche non siano responsabili o incardinati negli stessi Stati membri e la difficoltà precisamente questa
Però quando si dice realizzeremo il mercato interno sulla base della questione si introduce un nuovo
Concetto dal quale possono svilupparsi se sappiamo svilupparle molte cose
Infatti che cosa abbiamo abbiamo un programma organico che la commissione ha proposto dal governo italiano ha sostenuto proprio per dare attuazione al mercato interno sulla solida base della coesione che ne dovrebbe formare il collante il fatto è che la comunità quando si è proposto il programma e ha collocato al centro dei suoi obiettivi la lotta contro la disoccupazione la riduzione dentisti Tello tra le aree territoriali il risanamento dei bacini industriali in crisi
E la promozione delle regioni in ritardo di sviluppo l'adattamento delle zone rurali lo ha fatto come poteva farlo solo sulla base delle sue risorse finanziarie
E il massimale delle spese comunitarie quello che conosciamo non supera l'uno per venti null'uno e venti pre del del prodotto lotto
E anche sei l'importo dei fondi strutturali è stato potenziato è raddoppiato di qui al novantatré non basta certo a compiere questo gigantesche miracoloso operazione di sanare
Le fratture i dislivelli tra le aree più progredite quelle che lo sono molto meno
E perciò il vero senso di questi integrazione del mercato sarebbe quello di costruire un'autorità sovrannazionale programmatrice di spostare il baricentro della programmazione
Nella comunità
E mentre oggi e se non la legittimazione democratica per farlo ma non ha neanche i mezzi perciò una funzione di impulso e di stimolo che deve essere raccolta I sviluppata proprio degli Stati nazionali ed è qui che gioca molto il ruolo se volete tradizionale dei partiti di sinistra
Il collegamento tra la programmazione economica nazionale e quello che e contenuta chiaramente come una promessa anzi una base indispensabile della coesione nella realizzazione del mercato niente
Ora
Io credo fermamente che
Su questo nucleo della
Lo spazio sociale come base dello spazio economico ci sia la possibilità di una larga convergenza solo che bisogna moltiplicare gli strumenti non abbiamo proposto una disciplina agguato della comunità per i nuovi soggetti
E i nuovi strumenti della coesione in una riunione che si è fatta qui in Italia
Credo che forse l'amico Spinelli ne avrebbe approvato lo spirito
Si tratta di coinvolgere la comunità allo Stato nazionale le regioni i centri di ricerca scientifica un Progetti consortili che saranno passati al vaglio del Parlamento
è una tecnica del federalismo anche queste ed è il federalismo più maturo che quella della cooperazione tra tutti i livelli del potere della programmazione integrata eh concertata di cui ci offrono un esempio anzi un modello i piani integrati del Mediterraneo
Per ore un semplice tasse
Che non riusciamo a comporre
Insieme con gli altri
Nel quadro di una visione d'insieme
Dello spazio sociale della comunità
Ma lo sforzo costruttivo
Potrebbe benessere questo
I vedere di adottare così nuovi dischi
Che peraltro apriranno la strada
Alle Regioni
Come portatrici della loro autonomia loro coinvolgimento
Nel processo di integrazione per la realizzazione di specifici progetti di fronte ai quali si avverte già l'esigenza di una disciplina transnazionale che travalichi
Dall'ambiente della Regione
Dalla sfera dello stesso Stato membro per via dell'Inter interdipendenza delle economie
Oggi abbiamo un grande scenario potenziale che quello della programmazione integrata ed è questo un capitolo che non si può scrivere
Senza il concorso impegno delle forze
Basteranno le istituzioni che abbiamo
Per
Concretare questo grande disegno
E chiaro
Che c'è un obiettivo fondamentale e irrinunciabili a parte il potere costituente del Parlamento che e il primo sentore
Della sovranità della cittadinanza comune
E che non abbiamo ancora potuto avvertire né i fatti c'è il problema l'imposizione fiscale
Che la prima regola della democrazia
Senza il quale la comunità non avrà nei mezzi nella legittimazione democratica nell'autorità
Di potersi porre al centro di questo opera di
Forte risanamento sociale
Che è indispensabile perché la cittadinanza comune che deriva dalla fruizione dei vantarci del mercato
Non sbocchi in Europa Scacchi
Alcune zone che brillano perché vi si concentri ingiustificatamente
Il benessere ed altre che degradano verso livelli di competitività minori
E rischiano di formare altrettanta sacche di arretratezza
L'acciaio sulla anch'
Non si può concepire altro che
Nel segno del
Il principio di eguaglianza che è un cardine appunto
Dei nostri Comuni ordinamenti democratici e qui si può innestare innestare anche l'opera per ora solo appena disegnata di una nuova carta divieti europea la corte di giustizia da presuppone già scritta
Ma come ha detto basta bisogna fare il passo avanti che abbiamo compiuto con molte difficoltà anche all'interno degli stati membri aggiungendo
Alle vecchie libertà i diritti sociali sul piano europeo
E ci sarà un passo molto difficile
Perché ci troviamo di fronte a un allargamento della Comunità in cui i flussi migratori interni ed esterni
Ci metteranno di fronte a prova concreta di come può funzionare funzionare il principio di eguaglianza insieme questo spazio
Socio economico cioè quello culturale
Creato dei molti progetti per la mobilità degli studenti che anticipa la mobilità dei lavoratori prevista nel quadro della rimozione delle barriere
Che tuttora ostacolano il flusso dei fattori del mercato anche questa piena libertà dei lavoratori che già nell'atto unico è una rivisitazione da compiere che non si è mai potuta vedere fuori dal quadro dell'unione politica
Ecco perché in un certo senso il compimento dell'atto unico importante
Perché serve a raggiungere un obiettivo che nell'esperienza non si è mai raggiunto senza il supporto tu d'unione politica
Se non lo raggiunse sì ma effettivamente avremmo una integrazione altrettanto capillare di quella che avremmo potuto conseguire se avessimo potuto formare ho saputo creare unione politica che tuttora male
Ed è qui che
La sinistra silente io credo più facilmente che nel progetto al quale certamente non rinunciamo a quello di non abbassare il livello di guardia
Per
Perché il grande insegnamento di Spinelli e degli altri illuminanti ero Christie diventi attuale
Perché si trasformi in un mercato
In una comunità
E la comunità in una fraterna unione dico
Grazie
Grazie al ministro La Pergola anche per il suo secco richiamo al realismo di quello che si può fare investe Europa c'è un lo spazio per qualche breve intervento nel dibattito all'onorevole
L'onorevole Gaia
Probabilmente
Contributo a una apprezzamento per l'iniziativa del gruppo era senza indipendente così una sorta di perché i cachet a conferma dell'interesse al processo d'unificazione europea
Che purtroppo mi pare
Si confermi come molto marginale nel dibattito politico attuale
Io volevo prendere lo spunto per alcune considerazioni da una battuta di Rodotà né a proposito delle speranze che avevano accompagnato la prima lezione diretta del Parlamento europeo
Quali erano queste speranze cosa ripete speranza è stato smentito devo dire io non ho mai creduto alla tesi che l'elezione diretta avrebbe modificato
Radicalmente e avrebbe consentito un discorso costituente diretto parlai all'ora di una grande funzione di accademia
Cioè a me pareva che l'elezione diretta del Parlamento europeo parlo del settantanove
Avrebbe avuto una funzione estremamente positivo nella misura in cui gli costituiva questo luogo di confronto di dibattito di interiorizzazione del tema unitario da parte di parlamentari direttamente letti e quindi più fortemente identificati con processo unitario e che questa funzione d'accademia aveva doveva far fare un salto di qualità in avanti a tutte le culture politiche europee quindi non un risultato immediato ma un risultato sulle culture politiche
Coscienti che poi passaggi mediati restavano dei parlamenti nazionali e dei visto il soggetti politici nazionali almeno in quella fase almeno e anche quell'obiettivo che mancato io credo che su quello va fatto in questo momento una riflessione perché è mancato non è il caso qui di fare un altro
La natura della composizione del Parlamento europeo con una forte presenza di topi con un po'di cimitero degli elefanti con personaggi non di grande rilievo politico
La sopra spicca la Tris terribilmente Sora strutturale dell'esperienza europeo favorite in Italia la natura dei collegi quindi lo scarso lo scarso collegamento con le con i partiti nazionali e paese cioè il non contare
Il sistema di disinformazione rispetto ai lavori del Parlamento europeo aggravato a mio avviso da chi ha una delle responsabilità più gravi del fallimento della gestione settantanove ottantaquattro cioè Pannella cioè gravato da un moto modulo
Una proposta immediata di modulo di rapporto Parlamento europeo informazioni che ha distorto completamente nell'opinione pubblica l'immagine parlamento europeo
Insomma ecco naturalmente il tema più politico di tutti che presto qui è stata affronta la natura politica dei gruppi
Come soggetti sovranazionali abbastanza
Inesistenti convenzionali e funzionali e come soggetti nazionali e legati molto di più alle politiche nazionali ricordo che
All'articolo del coccodrillo la prima coccodrillo eravamo tredici se non ricordo male Visentini
Pose come condizione di un'azione seria quella della costituzione di un gruppo federalista europeo realisticamente ci disse che non era possibile perché nessun parlamentare avrebbe abbandonato il gruppo che era il soggetto della sua elezione per un gruppo senza base nazionale però la questione e ancora fondamentalmente questo
I soggetti politici che si fanno carico del lavoro parlamentare che si fanno carico della sezione elettorale in funzione di allora e allora in questo qua del Parlamento come Accademia non io non mi sono affatto meravigliata
Della caduta del trattato scatta la proposta di trattato per Tosato con convinzione fin dall'inizio ho collaborato l'ho sempre pensato comunque come una proposta costituente ma come un discorso politico all'opinione pubblica europea partiti europei sotto forma del genere letterario per trattare questa era la sua funzione era impensabile nel contesto e a Luca che il trattato fosse accolto altro che come quelle generico si che è venuto senza convinzioni e questo credo che sollecita il problema di oggi qual è infinite in fondo proprie limitare questo genere almeno nel nostro Paese
Ma in certa misura anche oltre il nostro Paese ormai questo assenza di conflitto politico reale e profondo discriminante intorno alla questione della Costituzione europea
Questo genericissimo questa sosta Ciambotti limite estremo della democrazia consociativa
E cioè mi sembra che noi nel proporre anche il discorso sull'ottanta opinione presente i due livelli necessari da una parte cerca un'urgenza del passaggio costituente l'urgenza di vivere
Il processo del novantadue consapevoli delle condizioni istituzionali ma anche comunque la necessità di fare delle battaglie politiche anche in assenza
Di ipotesi braccio utilitarie possibile
Quindi vale certo la pena di fare il la battaglia politica sulla funzione costituente del Parlamento sapendo peraltro che non passerà che destinata agli esseri per una certa fase una battaglia di minoranza una battaglia di cultura politica in cui si individua in qualche modo questo nesso che a mio avviso inscindibile credo di averlo detto
Qualche settimana fa proprio qui tra la crisi della democrazia oggi le questioni che sono sul tappeto nella ne per perché la per il la storia politica di questo fin e secolo e la questione europea
Questo questo nesso cioè e intanto la battaglia politica certamente accogliendo poi tutte le gli stimoli che man mano vengono i cosiddetti piccoli passi che dalla logica delle cose nascono certo che il novantadue pone dei problemi anche di di di convergenza fiscale che non so in che misura potranno essere risolti fuori certo che c'è una serie di passaggi perché poi bisogna essere pronti a cogliere ma secondo me è la natura politica conflittuale nella costruzione dell'unità europea che di fronte alla costruzione di questa sorta di zona di libero scambio va posta grazie
Se nessun
Sono Graziani vuole fare alcune brevissime considerazioni
Innanzitutto dire come del resto è già stato detto che celebrare Spinelli significa altrimenti sarebbe fare un torto Spinelli stesso
Cercare di riflettere certamente sull'esperienza che gli e non sempre da solo ha compiuto ma anche riflettere sul che fare oggi
Ecco analizzare l'esperienza di Spinelli e oggi è emerso con chiarezza delle belle parole diverse
Significa anche rendersi conto almeno io così lo interpreto della sua grande capacità di convinzione che egli ha avuto via via nelle tappe della sua vita come consigliere del principe
Come commissario
Come parlamentare europeo il progetto di Trattato è stata proprio il risultato di questa capacità di convinzione che gli aveva e la lucidità delle sue idee egli è riuscito a trascinare la risponde che stimoli Anza di Ferri che ha detto più volte significativo
Egli è riuscito a trascinare anche persone come fare Ferri all'inizio
Perplesse su questo progetto
Ecco questa grande grandissima capacità di convinzione
Che poi non si è tradotta in risultati concreti o meglio i risultati via via sono sempre stati qualitativamente inferiori alle attese
Da ultimo l'atto unico è stato una cosa completamente diversa
Non dal punto di vista soltanto della quantità di integrazione che poteva riuscire a determinare quanto della qualità è stata un'altra cosa
Ecco perché questo è su questo io credo che noi ci dobbiamo interrogare
Difficilmente troviamo nelle persone diciamo più interessate che vivono più questi aspetti qualcuno che dica ma la queste posizioni queste posizioni che una volta erano incarnare da Spinelli non ci sono posizioni giuste non sono posizioni convincenti perché perché ci troviamo oggi in una situazione per cui il federatore
E oggi come diceva Stefano Rodotà
Rischia di essere la grande impresa economica
Ma certamente una risposta è quella anche che dava Pallada Iotti quella in termini di generici civismo di genericità del consenso che soprattutto in Italia ma forse non soltanto in Italia si costruisce intorno all'idea dell'Europa
Un'altra interpretazione che mi sembra di di di poter dare e quella che comunque a livello politico la dimensione privilegiata quasi strutturalmente predilige privilegiata e quella è la dimensione nazionale
Io voglio fare un accenno a quello che mi sembra essere il l'elemento più grave di questa situazione la crisi fondamentale la la crisi
Decisiva della attuale costruzione dell'Europa e quella cui faceva riferimento sempre Rodotà quando parlava di deficit del controllo democratico
Quello che in ma al Parlamento europeo la Commissione istituzionali in particolare come sia istituzionale noi parliamo di deficit democratico tout-court
Che è un deficit che non riguarda soltanto il sistema europeo né un deficit che riguarda tutti i sistemi democratici nazionali ecco di fronte a questa situazione cioè una situazione in cui progressivamente
I Parlamenti nazionali vengono espropriati di loro competenze competenze che giustamente vengono allocate a un livello superiore al livello sovranazionale
Ma che non trovano un riscontro poi in un elemento democratico e l'atto unico rappresenta un ulteriore passo perché attribuisce alla comunità una serie di competenze che vanno dalla coesione economica e sociale all'ambiente
Ecco di fronte a una situazione di questo genere si aggrava questa questa crisi questa mancanza di democrazia l'incapacità del dei parlamenti di dei parlamenti nazionali e l'incapacità del Parlamento europeo che non ha potere in questo senso
Di un controllo di un intervento di un intervento reale ecco di fronte a questa che veramente la questione istituzionale per eccellenza direi non marginale proprio per le progressive competenze che la comunità a perché non c'è nella pubblicistica nel di Blair dibattito quotidiano all'interno dei partiti dei sindacati dei movimenti
Un analisi spregiudicata oggettiva di questo vuoto di democrazia è un qualcosa che sembra passare al margine sopra le teste di quello che è poi il dibattito quotidiano
Ed è a partire da questo invece da questo elemento da questo con riflessione sul deficit democratico del presidente la commissione istituzionale del Parlamento europeo sta cercando di elaborare una strategia legata a quella che era la strategia del passato è sfociata nel progetto di Trattato
Però ecco sia chiaro non può essere il Parlamento europeo il federatore non può esserlo intanto perché non ha poteri per i motivi che diceva Paolo Haggard Iotti e soprattutto perché il federatore Peveri derivare dalla società e allora a questo punto c'è da chiedersi se le forze politiche sia le forze moderate alle quali faceva riferimento
Virgilio D'Astoli sia le e le forze della sinistra ai quali è significativamente io dico Altiero Spinelli ha fatto riferimento nella sua ultima fase significativamente perché evidentemente trovava nel collegamento con le forze della sinistra
La reale prospettiva Loewy che operava per la costruzione dell'Europa le ore la reale prospettiva per la costruzione dell'Europa ecco c'è da chiedersi se in in questa situazione
Si possono si può par pensare al futuro con ottimismo direi che le parole del ministro La Pergola non fanno non aprono l'anima al all'ottimismo questa sua ancoraggio all'atto unico
Che diceva confermato anche dagli incontri che aveva avuto con i socialisti del Parlamento europeo questo suo dalla pratica che hanno che hanno che al gruppo socialista al Parlamento europeo questo suo ancoraggio dell'attore alla tonico
Certamente e la dimostrazione di come questi elementi fondamentali legati da un lato al deficit democratico ma dall'altro legato al passaggio istituzionale qualitativamente necessario per affrontare i problemi ecco sia ancora fuori della prospettiva
E allora quali possono essere i federatore i ma io ritengo che per gli oratori debbano essere a parte
Le persone più sensibili da questo punto di vista e perciò un invito a riflettere su questi temi a operare concretamente su questi su questi temi io credo che siano quei soggetti
Collettivi che oggi non possono non porsi il problema della dimensione della e si esiguità della dimensione nazionale della necessita di una dimensione sovranazionale il sindacato beh di fronte a una prospettiva di un'Europa costruita a immagine e somiglianza tra grande impresa economica io credo che il sindacato non possa non prendere a piene mani la battaglia per l'Europa
Il rischio è quello di una un mercato unico ammesso che poi sì progressivamente quel mercato che proseguì progressivamente si va instaurando ammesso che poi si determina l'ente entro il mille novecentonovantadue certamente questa scadenza non sarà rispettata comunque
Sarà una rischia d'essere o che sia una scadenza ai osa immagine della grande impresa senza un governo un governo politico un governo ripete aggiungo democratico di questo progressiva realizzazione a piedi sono sono tutta una serie di soggetti collettivi che sono oggi direttamente oggettivamente interessati a dimensione sovranazionale penso ad esempio ai movimenti ambientalisti significativi una significativa esperienza politica
I problemi ambientali oggi non possono risolvere risolversi veri problemi ambientali non possono risolversi a a livello del singolo Stato nazionale
E di rende perplessi il fatto che porta questi movimenti avendo una impostazione di tipo internazionale sovranazionale non si pongono con concretezza con determinatezza il problema della istituzione necessaria ad affrontare questi problemi
Credo che ci sia riflette ci sono tutta una serie di movimenti che possono essere di soggetti collettivi che possono essere oggettivamente diciamo interessati perciò coinvolti in una battaglia per l'Europa
Ma e i pesci in direzioni in questa direzione io credo che anche i partiti empatico ai partiti della sinistra si devono muovere
Mi pare che non ci sia più nessun iscritto parlano in questo dibattito
Tocca a me non dico tirare le conclusioni perché francamente non era questo
L'obiettivo che mi ero posto
Affrontando questo tema nel mio intervento una sinistra per l'Europa
Tutt'altro che concluse con l'obiettivo è quello anzi di tentare di aprire un discorso
E di aprirlo con l'ottimismo che è necessario
Avere sempre nell'affrontare i temi dell'Europa
Ottimismo anche che io trovo si debba vere nel giudicare lo stato della costruzione dell'Europa attuale
Certo siamo molto lontani dalla realizzazione anche soltanto di alcuni capisaldi fondamentali di quello che di quella visione dell'Europa che hanno avuto uomini come Altiero Spinelli
Ma non siamo di fronte al nulla
Di lei che ha trent'anni dalla firma dei Trattati di Roma
Alcuni progressi sulla via dell'unità europea sono visibili sono visibili importante
Possono farci affermata che questo bicchiere diciamo così da grande ideale politico non è un bicchiere vuoto ma è almeno piena a metà
Naturalmente questi passi avanti sono stati realizzati soprattutto con l'abbattimento progressivo
Delle barriere doganali fra gli stati membri e anche con l'allargamento significativo della comunità a dodici membri rispetto al nucleo originario dei sei Paesi fondatori
Oggi la gran parte del Vecchio Continente opere diede in un regime di unione doganale
Un regime che si accinge a conseguire ulteriori e definitivi traguardi di integrazione con le scadenze che tutti sappiamo già concordate per i primi anni novanta
Questo titolo sarà in io pronuncio questo termine senza attribuirgli alcuna connotazione dispregiativa nel riduttiva costituisce oggi la sostanza maggiore più rilevante di ciò che il bicchiere a metà pieno dell'Europa
Ma i progressi compiuti bisogna riconoscerlo sul piano dell'unione di doganale dimostrano anche i limiti reali del processo che si è finora realizzato
è evidente a tutti quale sia la parte può nel bicchiere europei e cioè la costruzione dell'unione politica continentale spenta a raggiungere traguardi di rilievo
C'è una Commissione a Bruxelles esista un Parlamento a Strasburgo
Entrambe queste istituzione hanno almeno formalmente un ruolo sovrannazionale
Ma né l'una né l'altro hanno potuto e saputo operare come centro di propulsione di spinta verso una maggiore e più rapida integrazione politica della comunità
Anche le relazioni e dibattito di stamane mi pare abbiano offerto spunti di grande interesse sulle ragioni sugli ostacoli sulle difficoltà che hanno rallentato era mentono ancora il processo d'unificazione
Una fino unanime mi è parso di poter cogliere e cioè la conclusione che la pur significativa approvazione
L'atto unico da parte del Parlamento di Strasburgo non è stata seguiti da ulteriori e significativi passi in avanti
Passi in avanti che restano tuttora affidati alla benevolenza e alla dirigenza dei governi nazionali molto più che ha una possibilità di iniziativa autonoma delle stesse istituzioni comunitarie e questa è una cosa patrona costatazione un po'amara ma che a mio giudizio sempre per lo spirito d'ottimismo che ci deve animale non deve suscitare né scandalo né meraviglia
Lo stesso Altiero Spinelli che del trattato per l'Unione europea fu il profeta il demiurgo era consapevole del fatto che la realizzazione del suo progetto era affidata essenzialmente alla volontà politica dei governi nazionali o meglio ancora delle forze politiche all'interno dei diversi Paesi
E per chi sente oggi prepotente l'esigenza e noi lo sentiamo di colmare il cammino verso l'unità europea
Conviene partire precisamente da questo punto e interrogarsi su che cosa si posso e si debba fare per avvicinarsi al traguardo indicato la spinta
In proposito credo si debba fare un'osservazione certo non nuova che però pone una questione centrale
Nel lavoro per la costruzione dell'Europa
Ah il cammino verso l'unione politica europea annuo sotto non poco e continua nuocere non è favorito anche da qualche intervento nel dibattito l'eccesso di fervore retorico
Comunque questo in viale è stato sostenuto un po'in tutti i Paesi e con un risultato paradossale
Quello di consentire dietro questa retorica la facile dissimulazione e l'aggiramento da parte di molte forze governative e parlamentari anche sociali
Le quali trovano assai comodo nascondere dietro una montagna di parole di grande entusiasmo
La realtà di una resistenza appassita o quanto meno di una negligenza di fronte alle decisioni che dovrebbero essere prese per rendere operante il trattato
Dell'Unione Europea
La retorica europeista proprio questi rischi oggi di essere uno dei peggiori nemici del cammino perso L'Unità politica dell'Europa
Perché a mezzo di parole d'ordine europeiste
Spesso per lo più disattese nei fatti si producono nuove parole d'ordine altrettanto disattesa nei fatti in una spirale di agitazione verbale il cui esito è quasi sempre il nulla
Anche di recente abbiamo assistito ad un'iniziativa diretta ad affrontare il nodo cruciale dell'attribuzione di poteri costituenti al Parlamento di Strasburgo con la proposta di convocare l'assemblea generale dei Parlamenti europei
Diciamo subito che noi nutriamo forti dubbi sulla possibilità sia una questione di tale peso di tale significato
Posso essere risolta tagliando in un colpo solo la testa degli interessi molteplici che lo staccano il cammino unitario attraverso una specie di nuovo giuramento della pallacorda
Penso che anche un tenace tessitore dell'Europa quale fu proprio Spinelli l'avrebbe giudicata semplicemente una fuga in avanti rispetto alla realtà attuale dei rapporti politici e di forza
Sì iniziative rischiano infatti di non voler vedere che in ogni caso la costruzione dell'unione politica resta affidata ai poteri di iniziativa o di interdizione dei governi e delle forze politiche degli Stati membri ciascuno oltretutto nei limiti dei rispettivi ordinamenti costituzionali
Partendo viceversa da questa realistica constatazione noi diciamo che occorre porre fine agli unanimismo di facciata sul tema dell'euro
Oggi fra tutti coloro che dicono di voler l'unione politica in verità non tutti la vogliono sul serio e in ogni caso non tutti vogliono lo stesso tipo di unione lo stesso tipo di euro
In proposito sento l'esigenza di ribadire che il trattato concepito da Spinelli e nel quale noi ci riconosciamo non ha nulla a che spartire intanto con l'Europa delle patrie
Nel nella sua versione originaria di stampo golpista né a maggior ragione nella versione più rozza di stampo quasi razzista con cui viene ultimamente propagandata
In Francia e in altri Paesi d'Europa
Ma quel trattato non può neanche ridursi a quella visione di un'Europa mercantili Istica da un lato e protezionistica dall'altro che sta al centro di quella che è chiamata giustamente l'Europa dei mercanti
Che oggi e l'unica visibile ad occhio nudo l'unica effettivamente operante sotto il patrocinio delle forze politiche conservatrici nel nome di Spinelli noi vogliamo un altro tipo di Europa uno Europa sicuramente anche dei mercati
Ma come premessa di fatto a un'Europa dei popoli e dei cittadini
Fondata su quei principi
Da tutti riconosciuti di solidarietà di uguaglianza di libertà che sono alla base dei moderni Stati di diritto e che devono essere il fondamento della nuova comunità sovranazionale
Una comunità che proprio perché fondata su questi principi non si è chiusa in sesto su se stessa
Ma svolga un ruolo molto al di là dei suoi attuali confini favorendo aperture distensione
Verso la parte orientale del verso del vecchio continente come verso i Paesi del Terzo Mondo e sia presente con un suo ruolo importante sulla scena drammatica del contenzioso aperto fra il nord e il sud del mondo
Rispetto a questi obiettivi la nostra insoddisfazione oggi è molto grande lo è verso noi stessi e in generale verso le forze politiche della sinistra europea nel bene o nel male oggi l'Europa dei mercanti rende visibile e percepibile per tutti un ruolo europeo delle forze politiche ed economiche moderate non altrettanto può dirsi per il ruolo delle forze dalla sinistra neppure in quei Paesi in cui esse hanno avuto quando tuttora una responsabilità di governo
Non si tratta dal nostro avviso di chiedere a chi predica l'Europa dei popoli dei cittadini di definire un più dettagliato progetto di unione politica da farà calare dall'alto sull'attuale realtà continentale
A questo fine strumenti obiettivi già indicati nel trattato concepito da Altiero Spinelli restano un'indicazione essenziale
E io credo che sarebbe esiziale
Se oggi la sinistra riprendendo il il cammino verso un dialogo per l'unità europea cominciasse a dividersi misurando le sue il il le sue diversità sul maggiore un minor tasso delle varie forze di federalismo il vero problema e quello che le forze della sinistra comincino concordare e a compiere i primi passi necessari per costruire insieme un'alternativa politica a quell'Europa dei mercanti che oggi vincente dappertutto
E lo scopo del nostro convegno di oggi degli altre che seguiranno in avvenire e precisamente quest'offrire stimoli alle forze della sinistra per una presa di coscienza del proprio ruolo sul terreno dell'euro
E nota
La tesi del Pirelli secondo cui il primo embrione di Europa unita poté realizzarsi un migliaio di anni fa in un continente forse molto più diviso che oggi ed il realizzarsi sotto l'egida dei Carolingi non tanto per le spinte esterne quanto come argine di difesa sotto la pressione Esterna del l'espansionismo islamico
Oggi le forze della sinistra europea appaiono lacerate frammentate divisa dentro e fuori dai confini nazionali ma gli interessi popolari che esse rappresentano si trovano a dover fronteggiare un nemico assai ostile
La prospettiva di un'Europa non tanto unificata quanto integrata sotto l'egemonia delle grandi concentrazioni finanziarie industriali e dunque secondo una logica politica
Che pone le istituzioni dei singoli Stati e della stessa comunità al servizio di coalizioni di interessi prive di una visione strategica dell'Europa
La scadenza del mercato unico europeo a partire dal novantadue potrebbe consolidare ulteriormente questo processo
Di confisca del traguardo di un'Europa dei popoli a vantaggio di un'unità concepita sul metro dei puri interessi mercantili
E con ciò spesso di un'unità politicamente subalterna ai rapporti di forza fissati nell'arena economiche
Occorre che le forze dalla sinistra siano consapevoli dei rischi connessi a questo processo strisciante
Di mutazione genetica dell'ideale europeo
Occorre che avvertono soprattutto la per la pericolosità del fatto che dentro un'Europa dei mercanti sarà ancora più difficile far sopravvivere una cultura politica fondata sui principi della solidarietà
Dell'uguaglianza della libertà
Cioè su quei valori obiettivo che rappresentano non soltanto un patrimonio storico comune dei partiti della sinistra
Ma che a mio avviso rimangono come il banco di prova per distinguere senza più equivoci le ragioni del progresso dagli interessi della conservazione
E su questo terreno non è in gioco soltanto un progetto di sinistra per l'Europa
è in gioco la stessa prospettiva politica per un avvenire delle sinistra dentro il Continente
E dunque l'ora di uscire dal comodo riparo dell'europeismo di maniera di quello che ha lasciato finora spazio alla costruzione di un loro piano reale secondo gli interessi e i bisogni delle forze moderate il momento ci pare assai propizio
La costruzione di quell'unione doganale di cui si diceva il principio ha posto le basi di un processo irreversibile
Si tratta ora di pilota gli sviluppi futuri secondo linee che in fondo erano già state indicate intraviste cinquant'anni fa col Manifesto di Ventotene
La sinistra i titoli storici e culturali per riappropriarsi della guida di quel cammino verso l'Unione politica continentale
Che alcuni illuminati come Spinelli come Ernesto Rossi avevano intravisto in una delle fasi più buie delle vicende europee come una risposta stabile della concezione democratica del mondo alle sfide della storica
Ed a nostro avviso si può e si deve soprattutto ritentare l'unificazione di tutte le maggiori forze dalla sinistra europea attorno a questo obiettivo
C'è una scadenza prossima quella delle elezioni per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo
L'opportunità che ci si offre per riprendere la strada maestra
Lavorare per la costruzione di un programma elettorale comune con cui le forze della sinistra si presentano unite all'appuntamento delle urne per rispettivi popoli naturalmente non ci nascondiamo
Le enormi difficoltà
Di una simile operazione perché abbiamo ben presente quanto sia variopinto il ventaglio della sinistra in Europa
Quanto anti che siano le querelle che contribuiscono a rendere arduo il dialogo fra esperienze politiche e filoni culturali
Che per molti anni si sono ignorati o addirittura aspramente combattute
Ma ci pare che l'importanza dell'obiettivo
La serietà dei pericoli comuni e incombenti per la sopravvivenza stessa di una cultura progressista possono essere ragione oggi convincente per spingere a superare ciò che finora ci ha diviso
Non intendiamo con questo non è illudersi né il rudere i gruppi della sinistra indipendente sono ben consapevoli dei limiti oggettivi del loro ruolo tanto più su una scala europea siamo però anche coscienti del fatto che nelle nostre file sono presenti voce ed esperienza che riflettono nel modo più ampio storie posizioni della sinistra italiana nel suo complesso
E proprio questa varietà di accenti ci ha condotto a individuare una ragione comune a ritrovarci uniti nel valutare come obiettivo primario il tentativo di proporre comunità programma dalle forze di sinistra di fronte alle scadenze europee e in primo luogo quella delle prossime elezioni
Dinanzi a noi abbiamo l'esempio straordinario dell'opera di Spinelli e di ciò che egli seppe immaginare e realizzare Anco quando alla stragrande maggioranza i suoi apparivano soltanto come sogni a futura memoria
Ecco dunque perché abbiamo preso iniziativa di questa giornata che ripeteremo l'anno prossimo
Ci siamo messi all'opera allo scopo di avanzare la proposta di un programma comune
Delle sinistre europee per l'elezione dall'ottantanove per questo sappiamo che il compito non è facile ma per lui è gratis
E tenteremo nei prossimi mesi di organizzare nuovi incontri è un dialogo tra le forze della sinistra in primo luogo si intende partendo dal nostro Paese
Seppure con mille difficoltà nei tempi recenti si sono manifestate aperture fra i due maggiori partiti della sinistra italiana sulla prospettiva di un'alternativa politica nel nostro Paese
La prova delle elezioni europee può essere un primo banco significativo sul quale misurare la consistenza di questo richiamo al
E forse un miraggio ipotizzare programmi chissà anche un giorno liste comune
Fra comunisti socialisti altre forze della sinistra per l'elezione al Parlamento di Strasburgo può darsi
Con la nostra opera noi vogliamo verificare il come e il perché di questo processo e tanto più alla luce d'un fatto che ci conforta
Che dentro la sinistra si sta ormai facendo avanti al di là di qualche strumentalizzazione politica occasionale
Un linguaggio comune in tema di politica internazionale quando si parla di Bruxelles o di Strasburgo ma anche di Gerusalemme o di Varsavia e oggettivo centouno di Mosca
Esistono anche altre difficoltà
Recenti recentissime tendenze elettorali potrebbero prestarsi nell'ambito dalla sinistra a favorire tentazioni di una più forte concorrenza e competizione anziché spingeranno avvicinamento delle delle posizioni
Noi riteniamo che il problema che sta di fronte a tutti ai comunisti ai socialisti italiani in primo luogo sia quello di allargare l'area dei consensi a sinistra anziché quello di rubarsi voti null'altro
E tanto più questo obiettivo ci sembra essenziale in rapporto alle elezioni europee
Perché oggi un'Europa e comunque in costruzione e come avvertiva Spinelli se non porterà il segno della sinistra essa porterà quello degli altri e sarà un'Europa più chiusa e conservatrici di fronte a questo rischio spalla sinistra superare polemiche lacerazioni
Sempre più rivolte e tutte al passato per guardare all'esigenza di formare un nuovo blocco riformatore nel quale richiamare il maggior numero delle sue forze tradizionali
Ma anche quelle ampie fasce di Società italiana ed europea e oggi si affidano all'Europa dei mercanti
Solo perché questa è l'unica visibile
Solo perché la sinistra disunita non riesce e non riesce proprio a causa delle sue divisioni a far decollare il più alto Progetto di un'Europa dei popoli di quell'Europa dei popoli che la vera eredità Obiettivo del lavoro dell'opera di Altiero Spinelli
E nel suo nome
Noi ci diciamo qui impegnati a lanciare questo appello per un'unità programmatica elettorale delle forze di sinistra in Europa cominciando s'intende nel limite delle nostre forze dal nostro Paese
E anche lasciatemelo dire con un po'di enfasi con la speranza in questo questo terreno di poter dire su questo terreno dell'unico che azione del programma comune
Delle sinistre
Europee per l'Europa di poter dire presto oggi in Italia domani in Europa grazie