Informazione: le proposte di legge del PCI

Avrete visto dall'invito e finalizzata
Due proposte di legge curate dai gruppi comunista e della spesa dipendente della Camera
Una sulla
Disciplina antitrust
Anti concentrazione e un'altra sulla costituzione di una commissione nazionale per le comunicazioni
Alla conferenza stampa prendono parte Walter Veltroni e gli ho Quercioli Franco Bassanini
Sottoscritto utilizzando è in arrivo Renato Zangheri
I membri del consiglio d'amministrazione della RAI
Antonio Bernardi Enzo Rocco
Della Commissione parlamentare di vigilanza Carla mescolerà Alberizzi di Debord donna Custine Licata regali altri
E poi diamo invitato anche qua rappresentante del mondo della indicazione però prima di fare la parola Veltroni che in Procura la conferenza stampa Elio Quercioli informerà rapidamente sull'andamento della commissione di vigilanza no volevo soltanto giustificarmi con i giornalisti per il fatto che pur tenendosi a partecipare a questa conferenza stampa perché sono tra i firmatari delle due leggi che vengono presentate devo subito allontanarmi per una ragione molto semplice
Che che è convocata per le undici e trenta la commissione di vigilanza dopo che il membri comunisti Della Seta indipendente della commissione
L'anno autoconvocata cioè hanno raccolto le firme per imporre al presidente la convocazione per decidere sul tetto della pubblicità che la RAI per il mille novecento e ottantotto
E poiché quindi la commissione si riunisce per iniziativa nostra ovviamente non posso mancare sin dalla fase iniziale della riunione che tuttavia presumo andrà deserta è questa la cosa che devo dire il giornalista perché questa mattina alle nove si doveva riunire il sottogruppo per la pubblicità quello presieduto da quale Iva
Per decidere definitivamente dopo un'infinità di rinvii avuti ho mancato accordo all'interno nella maggioranza
La sottocommissione
Martina è andata deserta
Cioè non si è tenuta
C'è stato detto che la sottocommissione non si poteva tenere perché Acquaviva
è ammalato
Presidente del gruppo del sottogruppo con la vita umana noi ovviamente non possiamo mettere in dubbio la verità di questa dichiarazione e tuttavia però sappiamo che ieri ancora a tarda notte nella maggioranza non era stato raggiunto un accordo
Circa la cifra da attribuire alla RAI per i mille novecentottantotto come tetto della pubblicità
E quindi si deve presumere che ci sarà anche la malattia di Acquaviva Vacca
Indubbiamente ha giocato nel sospendere la riunione anche il fatto punto non c'è ancora una proposta della maggioranza
Quindi la a questo punto l'esecutivo anche essere sconvocata la Commissione di vigilanza convocato per l'undici e trenta
Ma il presidente non ha l'autorità di farlo tanto che questa commissione si è convocata per la sottoscrizione da parte appunto lì membri della Commissione dalla convocazione stessa quindi è avvenuta per
Un'iniziativa dei deputati e dei senatori membri della commissione non la decisione del presidente questa convocazione il presidente deve mantenere la riunione dei voli
Che cosa succede aggiungo soltanto politico punto decidono giustificare il mio allontanamento a questa riunione di lo Stato fermare consideriamo molto grave il fatto che la Rai non sappia dopo sei mesi dall'inizio all'anno quali saranno le risorse che avrà a disposizione
Questa cosa si riflette negativamente sulla capacità della RAI decidere per i propri investimenti e per il proprio bilancio che tanto più grave consideriamo questa cosa dal momento che di fronte alla commissione di vigilanza è presente una proposta che già abbiamo illustrato
E in un'altra conferenza stampa del gruppo nostro che propone di fissare il tetto della pubblicità
Con bar sulla pare all'indice di affollamento orario pari al dieci per cento questo proposta non ha avuto nessuno appunto indicazione negativa né da parte degli utenti la pubblicità né da parte della Fininvest né da parte della RAI da parte di nessuno lo si capisce perché non venga approvati
Aggiungo tanto più grave il fatto che per la Rai non si è ancora deciso il tetto dal momento che per la prima volta dopo molto tempo tra FIEG Federazione editori e RAI a differenza di quale tu non fossero venuti in altre occasioni si è raggiunto un accordo sulla proposta sul tetto approvato ecco io devo per forza epica otto punto allontanare per partecipare al torneo nel ritiro regionali da un lato mi giustificata dall'altro anche
Io non ho nessun rilievo sui giornali di domani anche la gravità di una situazione che si è determinata per una mancanza di accordo della maggioranza e per una non volontà di prendere in esame altre proposte qual è quella che non abbiamo presentato grazie
Allora
E oggi svolgiamo qui la funzione che credo sia perfettamente in coerenza
La responsabilità dramma forza
Comunista e tutto dal sito indipendente e
Una forza di opposizione la quale però si sforza sulle grandi questioni del paese grandi questi prospettive diverse
Istituzionale economico e sociale del Paese di presentare progetti e proposte sulle quali si possa aprire un confronto che possono essere quindi valutate come tali ed essere il punto di riferimento la dell'attenzione
Non solo di coloro i quali sono collegati a questi settori dell'informazione ma più in generale
Noi oggi presentiamo due proposte di legge
Presentiamo gli articolati della proposta di legge di regolamentazione antitrust e cioè quella che definisce regole del gioco del sistema di formazione per parte nostra che presentiamo la proposta di legge di istituzione di quella che abbiamo chiamato la Commissione nazionale per le comunicazioni
Due proposte di legge che abbiamo voluto tenere separate
Che discendono da un lavoro molto lungo fatto nel corso di questi anni io insisto a dire un lavoro che non ha pari in nessun altro partito politico italiano
Un lavoro di ricerca di analisi di confronto di documentazione di rapporto di colloquio
Con gli operatori del settore di approfondimento di questioni specifiche
Che ci ha portato appunto alla realizzazione anche sulla base del convegno che facemmo a Milano nel novembre scorso
Che era anche quello la prosecuzione della convenzione nazionale del partito sul villaggio di vetro quel convegno si intitolava le regole del villaggio in cui appunto
Definimmo già le idee i propositi di queste due proposte di legge sui quali abbiamo continuato a lavorare nel corso di questi mesi e che oggi presentiamo l'attenzione dell'opinione pubblica e all'attenzione degli operatori del settore
Devo dire in una situazione di vuoto
Noi abbiamo anche nel corso di questi mesi vorrei dire sperato uso questa espressione senza nessuna esitazione sperato che il Governo portasse all'attenzione del Parlamento un progetto di legge
Il governo i governi ce ne sono stati tanti nel corso di questi anni ma su questa questione unificati da un'unica attitudine che è stata quella di rinviare di di di spostare di impedire sostanzialmente che Parlamento la Repubblica potesse discutere di una delle questioni decisive
Dell'assetto del Paese sia dal punto di vista economico imprenditoriale sia dal punto di vista dei diritti dei cittadini
Si dice che probabilmente sabato il Governo finalmente produrrà questa legge ma mentre lo si dice sì aggiungono a questa frase moltissimi punti interrogativi
D'altra parte si era raggiunto un accordo in sede di formazione di questo governo
Sulla cui contenuto si sono espresse subito moltissime riserve moltissimi dubbia moltissime critiche talvolta da parte di coloro i quali l'avevano questo accordo sottoscritto
Fatto sta che noi siamo oggi
E devo dire anche che è un po'singolare vorrei dire anche di gusto discutibile diciamo così che il governo presenti un progetto di legge esattamente due giorni prima la riunione della Corte costituzionale come per scoraggiare dopo un ritardo di dodici anni il pronunciamento l'espressione di una volontà da parte della Corte costituzionale
Che sono in coerenza con i pronunciamenti che la corte ha avuto nel corso di questi anni in direzione di una seria normativa antitrust di una seria disciplina legislativa di questo settore
Comunque allo stato delle cose oggi mentre noi parliamo quella che noi presentiamo è diciamo una organica proposta che viene dalla più grande forza di opposizione dal gruppo la Sinistra indipendente di riassetto del sistema di informazione
Ma il voto non è solamente per la legge il voto per tutta una serie di altre decisioni ha detto ora Quercioli nostri commissari della Commissione vigilanza tra i quali sarei stato anch'io se non ci fosse l'impegno questa conferenza stampa andranno adesso probabilmente a dover registrare un'ulteriore rinvio
Di una decisione che appare assolutamente paradossale che non sia stato ancora
E cioè la decisione circa le entrate del servizio pubblico siamo ormai arrivati al mese di giugno
Di rinvio in rinvio di ritardo ritardo la RAI ancora non sa su quali entrate potrà contare
Mi si consenta di dire tra parentesi che a me non per l'anno prossimo a Rovellasca dall'anno in corso mi si consenta di dire che a me sembra abbastanza paradossale che il presidente della RAI parlando in questa sede della commissione della camera di ieri
Si sia ritenuto soddisfatto di questa situazione ho avuto l'impressione che presente la RAI abbia parlato più
In ragione delle sue passate responsabilità politiche legislative piuttosto che in ragione della sua attuale collocazione di presidente dell'azienda concessionaria
Del servizio pubblico radiotelevisivo
E questo costituisce un problema
L'assenza quindi è ancora allo stato delle cose al momento in cui ne parliamo un'assenza presso che totale per questo io penso che il nostro progetto
Posso svolge una funzione positiva noi lo presentiamo così come abbiamo fatto nel corso di questi anni lavorando alla definizione di questi contenuti
Lo presentiamo anche esplicitamente con l'obiettivo all'intenzione che sia quello che le non le donne chiamerebbero un'azione positiva cioè una sollecitazione di una attenzione da parte delle forze politiche
è un appello diciamo che noi rivolgiamo agli altri sapendo che noi stiamo svolgendo una funzione che è quella che in altri Paesi si potrebbe definire di governo ombra
E cioè in assenza di un'iniziativa del governo tra maggioranza su questioni centrale noi presentiamo un progetto complessivo articolato di sistemazione dell'universo delle comunicazioni
Che vorremmo e ci sforzeremo perché così sia venga tenuto conto del quale venga tenuto conto anche nella fase di definizione delle scelte del Governo io dico venga tenuto conto anche in ragione del fatto che per dichiarazione abbastanza unanime questa materia
Non può essere esclusivamente confinata entro gli ambiti della maggioranza e sei in materia di carattere istituzionale
Lo registrò lo nel agosto mila centottantatré al momento della sua formazione del governo Craxi quando disse nel programma di governo il sistema dell'informazione delle comunicazioni Massa rientra tra le aree tematiche che investono la responsabilità di tutte le forze politiche e parlamentari e non solo di quelle di maggioranza
Siamo portati a ritenere da qui anche il senso della lettera che il presidente del gruppo comunista Zangheri
Compagno Quercioli Dio mandammo
Al ministero per le riforme istituzionali Maccanico siamo portati a ritenere che nel pieno rispetto delle prerogative delle responsabilità del ministro delle Poste questo universo di problemi debba essere però collocato anche all'interno delle riforme istituzionali proprio perché esso investe un aspetto fondamentale diciamo del salvaguardia dei diritti istituzionali di questo Paese come lo sviluppo dell'articolo ventuno della Costituzione
E quindi come tale noi pensiamo che questa sia una materia e questo naturalmente ispirata ai nostri comportamenti parlamentari anche che debba essere mossa affrontata secondo una logica di carattere istituzionale
Si tratta di salvaguardare attraverso la
Il passaggio in cui questo Paese si trova in un passaggio delicato io Prince vorrei insistere su questo perché noi abbiamo dodici anni di ritardo probabilmente forse anche qualcuno di più
Abbiamo dodici anni dalla sentenza la Corte Costituzionale questi dodici anni di ritardo hanno consentito che il sistema conoscesse diverse stagioni e diversi assetti e oggi ci troviamo a dover legiferare in una condizione nella quale molte di queste
Molti di questi assetti si sono già definiti
A me francamente pare che da questo punto di vista cioè dal punto di vista di le forze politiche le quali vogliano al tempo stesso non abdicare alla propria sovranità alla propria responsabilità e alla propria funzione di governo
E dal punto di vista della definizione ed è un contenuto di un sistema delle comunicazioni che sia al tempo stesso moderno produttivo e pluralistico e sono i tre aggettivi ai quali noi
Pensiamo di dover ispirare abbiamo ispirato la formulazione di questo Progetto di legge
Alla luce di questi due principi sovranità e modernità diciamo dall'assetto a me pare che si debba leggere molto criticamente quello che si è saputo del progetto del governo
Dico quello che si è saputo perché siamo ancora alle cose dette
Poi smentite a alle affermazioni magari anche contraddetto letto oggi su qualche giornale dà pareri autorevoli di di costituzionalisti dalla stessa Presidenza del Consiglio circa la validità delle scelte contenute nel nel disegno né i contenuti dell'accordo di governo in particolare questo per ciò che riguarda l'opzione zero a me devo dire francamente che risulta più si va avanti più mi risulta incomprensibile
La ragione per la quale si sia giunti ad una decisione che ha una doppia
Caratteristica di inaccettabilità
La prima è che l'opzione zero è una scelta assolutamente pre-industriale
Non si può pensare che in un sistema di comunicazione integrata sovranazionale vi siano delle industrie italiane le quali agiscono esclusivamente con una presenza in uno dei settori della comunicazione senza la possibilità di quella
Intreccio di quelle sinergie che sono necessarie perché un gruppo possa essere competitivo in una competizione internazionale come quella vera comunicazione
La seconda quindi se volete la prima è per l'appunto una critica di modernità se a questa parola si può restituire il significato originale che essa deve avere la seconda è una critica di sovranità
E cioè l'impressione che l'opzione zero sia stata decisero l'azione alla volontà di non alterare gli equilibri che si sono tra virgolette spontaneamente definiti nel mercato
E quindi si è rinunciato sostanzialmente alla all'obiettivo ambizioso che noi ci proponiamo con il disegno di legge che oggi presentiamo alla vostra attenzione
E che l'obiettivo che credo ciascuna forza politica responsabile si dovrebbe assumere di fronte ad una situazione del tipo di quella che noi conosciamo nell'universo delle comunicazioni in Italia e cioè armonizzare lo sviluppo
Trovare il punto di equilibrio entro i quali sia possibile disegnare
Un sistema che pur partendo dalle condizioni che si sono determinate dalla quale sarebbe sono un'astrazione intellettuale Istica prescindere partendo dalle condizioni che si sono determinate però trovi anzi ritrovi
Quegli elementi di equilibrio del sistema che possono salvaguardarle
Le ragioni interne che sono quelli appunto di modernità di produttività e di pluralismo
L'opzione zero non risponde a questa ispirazione proprio perché ratifica i due monopoli quello che la televisione eccolo dalla carta stampata
Monopoli che tra l'altro nel corso del tempo si sono ulteriormente caratterizzati come un problema per per il Paese l'uno quello della televisione perché ha fortemente dilatato la sua presenza nel mercato pubblicitario e controlla ormai una quota assolutamente imparagonabile con quella di ciascun altro soggetto privato dei settori dalla comunicazione di tutti gli altri Paesi europei
C'è una sorta come dire di aggiotaggio della pubblicità derivante dalla obiettiva possibilità che oggi viene riservata ad un unico gruppo privato di raccogliere pubblicità per sette reti televisive e di raccoglierle senza nessuna forma di limitazione
Dall'altra nel campo dell'editoria c'è stato un processo di progressiva trasformazione della natura
Delle imprese imprenditoriali fino all'ultimo caso tra Mondadori e di trasformazione degli apparati tra comunicazione in funzioni articolazioni di sistemi conglomerati industrie che hanno prevalenti interessi in altre direzioni
Il che costituisce obiettivamente uno rischio un pericolo
Anche non solo per chi legge i giornali ma anche per chi fa i giornali e da questo punto di vista consentitemi di dire che la nostra solidarietà nei confronti dello sciopero e dell'iniziativa dei giornalisti italiani anche una solidarietà che guarda quella parte
Della piattaforma dello sciopero dei giornalisti
Che affronta i problemi dell'autonomia dalla professione che dovrebbe secondo me con maggiore forza porre al centro anche gli assetti legislativi di sistema entro i quali la professione del giornalista si eserciterà nel corso dei prossimi anni
La nostra proposta di legge il cui contenuto adesso per la parte che attiene all'Antitrust sarà esposto da Franco Bassanini la nostra posta di legge questa è una cosa la quale io
Tengo particolarmente si muove lungo una direzione di coerenza rispetto agli altri sistemi europei
Noi assumiamo
Sviluppando lo
Come parametro ciò che viene assunto come
Fondamento della decisione legislativa nel campo della comunicazione negli altri paesi europei e non solo europei
E il fatto che la normativa antitrust viene in tutti questi sistemi ritenuta la condizione essenziale vincolante per la definizione delle regole del sistema
Vorrei dire che il governo socialista spagnolo che ha appena approvato una legge nella quale si stabilisce che nessun singolo azionista di impresa televisiva privata può essere titolare di più del venticinque per cento
Di uno di una Rete ovviamente di un'emittente
Lo Stato ne ha due già due
In Francia dove vi sono sei reti nazionali se vi sono due reti pubbliche anthem DEFA astrusa
C'è un divieto per la stessa persona fisica o giuridica di detenere indirettamente direttamente o indirettamente più del venticinque per cento del capitale di una società televisiva nazionale e poi una serie di altre normative che rispondono alla stessa ragione in Gran Bretagna come voi sapete di tipo commerciale sono sottoposte al controllo assai penetrante della NBA negli Stati Uniti
A nessuno è consentito di possedere più di dodici stazioni televisive e può superare tale quota solo purché non posso raggiungere più del venticinque per cento delle abitazioni
Nella Germania federale normative ancora più drastica come voi ben sapete così in altri Paesi dove in Svezia Norvegia Finlandia la televisione via etere gestite esclusivamente dai servizi pubblici
Noi siamo andati ben oltre diciamo questa soglia che nelle altre legislazioni europee è stata fissata e abbiamo cercato di definire ripeto anche ragionando su quello che c'è però degli equilibri degli equilibri realistici praticabili ma non in contraddizione con i principi che hanno ispirato tutte queste legislazioni
Vorrei dire neanche con ciò che sembrava ispirare i pronunciamenti dei governi che precede che precedono il governo De Mita anche qui voi mi consentirete di citare dagli atti parlamentari il documento con il quale non dieci anni fa male il cinque agosto mille centottantasei il governo Craxi affrontava il tema della disciplina dei mezzi di comunicazione dove c'è scritto nessuna società privata può possedere più di due reti televisive
Lo stesso vale come voi ben sapete anche per il Progetto Gava
E anche per il progetto ma mi che è stato alla nostra attenzione fino a qualche settimana fa poi l'accordo di governo
Qualcosa è slittato ma io penso che questa sia una materia nella quale proprio in ragione di queste posizioni politiche si debba discutere nel concreto pacatamente e seriamente
E si debba cercare di poter dimostrare ciò che invece non è dimostrabile e che in Italia esista la possibilità argomento che è stato usato da esponenti delle forze di maggioranza di realizzare nove o dodici emittenti private nazionali e ciò non è sono lei chiunque sa e conosce le cose della comunicazione sa che ciò non è non è dal punto di vista delle frequenze
Non è dal punto di vista delle risorse pubblicitarie disponibili non è tanto più in un sistema che sulla base dell'accordo di governo sarebbe sostanzialmente mantenuto nella condizione di esercizio di Arrigo a Poli nella quale attualmente si trovano
La nostra legge quindi guarda a questo scenario lo scenario europeo
Le leggi che esistono le direttive della Comunità europea in questo senso una coerenza del nostro Paese rispetto a
Diciamo ci sono già troppe anomalie in Italia non aggiungiamo ancora un'altra che possa essere ritenuta ulteriormente dannosa in questo senso e ripeto la nostra proposta di legge si inserisce come un contributo positivo
Naturalmente a condizione che i contributi positivi li si voglia ascoltare accogliere come tali altrimenti
Naturalmente ciascuno tra le conseguenze necessarie con uno sguardo rivolto alle normative anti Trieste nel senso di ridefinizione degli Equi libri carta stampata televisione agendo su diverse varianti compresa quella della natura dell'impresa
Editoriale in causa si impresa editoriale pura tra virgolette o funzione di una conglomerata
Più ampia quindi definizione degli equilibri attraverso i quali scendendo dal gradino altissimo dal podio nel quale si sono realizzate oggi gli oligopoli si possono definire condizioni nel quale sia realizzabile l'apertura diversi soggetti
Fortissimo sostegno alla produzione nazionale ed europea anche da questo punto di vista noi dobbiamo adeguarci alle normative degli altri Paesi e dobbiamo limitare la fortissima colonizzazione culturale che il Paese sta dipende conoscendo e soprattutto la deprivazione delle capacità di produzione da parte della nostra industria cinematografica e televisiva
Bisogna insistere sulle normative per la pubblicità noi qui siamo stati i primi voi ricorderete qualche anno fa a indicare la le la norma dei tre livelli di affollamento tra privato
Pubblico emittenza locale la Riserva della pubblicità locale alle emittenti locali ma anche questo forse oggi richiede una decisione superiore
Che attiene come noi abbiamo previsto nella legge alla impossibilità per un solo soggetto di detenere più di una certa quota
Della pubblicità generale disponibile il sistema delle comunicazioni perché quella della pubblicità è la leva fondamentale attraverso la quale si disciplina diciamo così il
Il flusso delle risorse quindi possibilista delle stesse di esistenza del sistema proponiamo questa Commissione nazionale delle comunicazioni questa Authority sul modello di quello che esiste in altri Paesi
Proprio perché pensiamo che vi debba essere un organismo che consenta al Paese di non essere preso di contropiede rispetto all'innovazione tecnologica l'evoluzione del sistema ci vuole un organismo di controllo serio è un organismo che sia composto non da come prevede il disegno del Governo da una figura monocratica la quale
Evidentemente avrebbe moltissime contraddizioni nella sua stessa designazione da ultimo quindi proposte stimolo indicazione di una Progetto che impegna politicamente e culturalmente anche le forze che questa proposta hanno delineato e cioè il partito comunista e la sinistra indipendente Progetti sui quali noi chiederemmo
Che vi sia una rapida apertura di discussioni in Parlamento anche in assenza nel progetto di legge governativo perché riteniamo che ormai siamo in questo campo
In presenza di un'assenza che dura da troppo tempo e che quindi lo stimolo il contributo alla proposta che noi oggi avanziamo debba essere sul piano politico e sul piano parlamentare ritenuta la
Una strada sulla quali procede con grande celerità e con grande velocità pena il fatto che in Italia si consolidino
Si rafforzino magari vengano ratificati equilibri che sono a detta di grandissima parte del mondo politico costituzionale non solo italiano ma anche straniero sono assolutamente in contraddizione con quindi duplice aspetto di modernità e di pluralismo che deve ispirare per lo meno per noi spiega
La visione dell'assetto legislativo del sistema delle comunicazioni io darei allora oggi ora la parola Bassanini per una illustrazione più di merito anche noi abbiamo presentato anche una sintesi come avrete visto del progetto di legge che
Che vi abbiamo consegnato
Non sembra comunque posta
Veltroni ha già esposto in realtà non soltanto gli obiettivi ma in parte i contenuti anzi i contenuti di fondo
Le nostre due proposte io richiamerò cui alcune caratteristiche più salienti la prima è che nell'insieme queste due proposte
Dettano una disciplina del intero assetto dell'intero sistema delle comunicazioni di massa che manca ancora noi abbiamo leggi che ne riguardano singoli settori come quella sull'editoria
Manchiamo di una insieme di regole che riguardi l'intero sistema che ha ormai delle correlazioni molto strette al suo interno
Quindi nell'insieme queste proposte disciplinano radio televisioni quotidiani periodici pubblicità produzione di programmi audiovisivi e editoriale
Gli obiettivi già ricordati sono innanzitutto quello di garantire pluralismo libertà di manifestazione del pensiero il diritto dei cittadini a un'informazione libera e la libertà di espressione artistica culturale e scientifica che in buona misura ormai passa attraverso i mezzi di comunicazione
Tutelare la libertà di concorrenza fra le imprese
Leggi antitrust non sono contro il mercato in altri Paesi sarebbe perfino superfluo dirlo ma sono misure di sostegno necessarie della libertà di mercato
Assicurare la trasparenza della proprietà e della gestione dei mezzi d'informazione creare le condizioni per lo sviluppo culturale tecnologico e produttivo dell'industria delle comunicazioni rilanciare la produzione culturale artistica nazionale
Queste proposte quindi innanzitutto definiscono il diritto delle comunicazioni di massa come un diritto speciale retto dai principi che peraltro sono principi costituzionali che ricordavo or ora pluralismo libertà di manifestazione del pensiero e così via
La cosa importante anche se forse soltanto i tecnici del diritto capisco non ha rilevanza di questa di questa impostazione che consente di risolvere i problemi interpretativi delle leggi in materia di informazione e di comunicazione
Alla luce di questi principi costituzionali e non facendo riferimento per analogia a normative che riguardano altri settori prodotti vi sono una serie di disposizione disposizioni che riguardano la trasparenza della proprietà e della gestione attraverso l'identificazione dei soggetti
Dei soggetti che controllano le imprese editoriali televisive di raccolta pubblicitaria di produzione di programmi editoriali o al più visibili
Attraverso il registro delle imprese già previsto dalla legge retorica che viene esteso a tutto il settore
E attraverso una nuova disciplina
Del gruppi Dean prese e dei rapporti di controllo e di collegamento la materia è già trattata dalla legge sull'editoria ma come le vicende del caso Rizzoli hanno dimostrato richiedeva di essere Rick formula in termini più adeguate più moderni tenendo conto della legislazione straniere sui gruppi di impresa
Sottolineo che disposizioni di questo genere sui gruppi sui rapporti di controllo consentono già di per sé di rinnovare profondamente l'applicazione delle esistenti norme antitrust in materia di editoria perché consentono di superare alcuni ambiguità
E alcuni equivoci interpretativi che derivavano dalla assenza di disposizioni sui gruppi di imprese e dalla carenza delle disposizioni in materia di rapporti di controllo soprattutto i quello che giuridicamente si chiamano i conti rapporti di controllo di fatto e poi ci sono anche essi rapporti giuridici
Prevediamo poi una serie di norme per la disciplina della pianificazione delle frequenze
Radiofoniche e televisive
E per la loro ripartizione tra le imprese emittenti norme che dovrebbero secondo le verifiche che abbiamo fatto coi tecnici del settore
Riuscire a dare spazio a tutti evitando sovrapposizioni sprechi e accaparramento di una risorsa che non è imita non è limitatissima come si pensava una volta ma non è neppure illimitate
Prevediamo una serie di norme in materia di autonomia gestionale delle in prese di informazione anche attraverso la parte stazione minoritaria quindi con funzioni di trasparenza di controllo non di gestione dei redattori e dei dipendenti al capitale
Delle impresa
Prevediamo norme sulla pubblicità ricordava Veltroni con limiti articolate all'affollamento più break pubblicitario più restrittivi per il servizio pubblico meno restrittivi per l'emittenza privata nazionale e meno ancora per quella locale
Con norme sulle sponsorizzazioni e sull'interruzione pubblicitaria di programmi audiovisivi prevedendo il divieto della interruzione per le opere cinematografiche e teatrali liriche musicali
Solo per questi programmi ma per questi programmi vietando l'interruzione al di fuori delle scansioni naturale
Problema che come sapete all'ordine del giorno anche in altri paesi alcune legislazioni europee hanno prevedono questo divieto di interruzione dei programmi e delle opere dell'ingegno nelle opere artistiche
Altre legislazioni non lo prevedono ma cioè come oggi in Francia in atto un imponente movimento introdurre anche qui una regolamentazione
Vi sono poi disposizioni che disciplinano gli obblighi di autoproduzione delle emittenti obblighi che sono più incisivi per il servizio pubblico e garanzie per la produzione a occhio audiovisiva nazionale e comunitaria
Le nostre due proposte poi assicurano un governo imparziale unitario del settore mediante lo ricordava Veltroni la costituzione di una commissione nazionale organo indipendente di garanzia e di governo dell'intero sistema delle comunicazioni di massa assorbendo quinta il garante per l'editoria
La Commissione parlamentare di vigilanza resta con una funzione limitata al servizio pubblico alla sua funzione di indirizzo e vigilanza sul servizio pubblico ma l'applicazione della legge
E e la garanzia delle norme che riguardano l'intero settore delle comunicazioni di massa comprese le norme che riguardano il servizio pubblico spetta alla commissione nazionale per le comunicazioni
Ultimo punto ma più rilevante di tutti per le ragioni che già Veltroni sottolineava sono una serie di norme e di strumenti di verifica e di controllo contro le concentrazioni di qualunque tipo
Senza alcuna opzione zero
Ma anche senza indulgenza verso nessuno dei gruppi che hanno conseguito tendono a conseguire posizioni dominanti nel mercato dell'informazione
E quindi pregiudicare il pluralismo e la libertà di concorrenza all'ingresso effetti la possibilità effettiva di ingresso nel mercato di nuovi soggetti
Questo riguardo noi prevediamo vi dico soltanto le cose fondamentali che nessuna impresa o gruppo possa direttamente o indirettamente controllare più del venti per cento delle risorse pubblicitarie complessive del settore
Che nessuna impresa o gruppo possa direttamente incontro o di rendere talmente controllare più di due emittenti televisive nazionali
Era la norma lo ricordava Veltroni del programma del governo Craxi del progetto cava del Progetto ma mi ed è una sono Simone meno rigorosa meno antimonopolistica di quella dotata nelle legislazioni francese spagnola tedesca ingresso prevediamo che le imprese e i gruppi che controllino due emittenti televisive nazionali quindi che arrivano al massimo diciamo del mercato dell'emittenza non possono superare il cinque per cento del mercato dell'editoria quotidiana in termini tirature
Non possono superare il dieci per cento del mercato di teoria settimanale non possono controllare emittenti radiofoniche
Non possano fornire pubblicità e programmi ad altre emittenti o Networks né controllare o gestire più del quindici per cento delle sale cinematografiche
In questo modo delineiamo una serie articolata di limiti di concentrazione complessiva nel settore prevediamo limiti analoghi ma ovviamente meno restrittivi
Per le imprese e i gruppi che invece controllano una sola emittente nazionale e per quelli che controlla non emittente forniscono pubblicità ai programmi a un secondo circuito di emittenti locale
Prevediamo limiti di concentrazione per l'editoria settimanale che oggi non sono in alcun modo contemplati nella legge sull'editoria e limiti di concentrazione per i gruppi
Che controllano insieme editoria quotidiana editoria settimanale oltre un certo livello prevediamo che alle imprese editoriali sia consentita una presenza sul mercato radiotelevisivo a condizione che restino
In ciascuno dei settori
Editoria settimanale quotidiane e così via consistentemente al di sotto del limite massimo di concentrazione per evitare appunto
Una conce concentrazione orizzontale
Prevediamo poi una serie di misure di sostegno alla radiofonia d'informazione e alle emittenti comunitari
Nell'ottica di una politica attiva di promozione del pluralismo dell'informazione il pluralismo non richiede soltanto regole e vincoli anti tra stai ma anche una politica attiva che già è stata praticata dal mille novecentottantuno in poi per quanto riguarda l'editoria quotidiane che ha certamente contribuito alla risanamento del settore editoriale
Per quanto riguarda poi l'organo di governo e di garanzia
Vi è una disciplina molto articolata nel seconda proposta di legge non soltanto della sua composizione in modo da garantirne l'indipendenza nei confronti del Governo dall'esecutivo delle stesse forze politiche
Ma per disciplinarmente poteri e gli strumenti di intervento il modello è quello della Federal Communications Commission degli Stati Uniti adattato però al caso italiano
I suoi poteri sono flessibili ed articolati in modo da adattarsi alla prevedibile evoluzione tecnologica del settore così noi prevediamo anche strumenti di intervento
Tanto per fare un esempio ma mi sembra significativo della Commissione per i casi nei quali è un'ipotesi possibile
Le norme è anti concentrazione tendano ad essere aggirate mediante la diffusione attraverso satelliti geostazionari di programmi radiati da emittenti estere o da emittenti situati in acque internazionale
Noi prevediamo anche questa ipotesi
Basti antitrust
A accusare i proponenti di intenti punitivi e a sostenere che le grandi concentrazioni giocano all'efficienza e alla competitività internazionale
è vero invece il contrario
Competitività innovazione efficienza sono stimolate dalla concorrenza
Lo rilevava qualche settimana fa in un'intervista molto significativa Italia oggi il presidente del Bundestag arte Lambert tedesco che l'organo di controllo delle concentrazioni presenta il Bund scarpe lampo è un democristiano
Fa parte della sede utile tedesca quindi diciamo non ha particolari affinità con la nostra parte politica grava appunto come no no serie norme antitrust giocano alla competitività all'innovazione e alla efficienza delle imprese e del sistema
Nel caso poi delle comunicazioni di massa le controversie sui vantaggi e gli inconvenienti delle legislazioni anti mora a Como monopolistiche sono automaticamente superate da una considerazione di fondo che c'è una esigenza una necessità costituzionale di tutelare il pluralismo
Come condizione necessaria di garanzia
Del diritto a un'informazione libera della libertà di manifestazione del pensiero della libertà di espressione artistica culturale e scientifica degli stessi diritti democratici fondamentali che presuppongono la possibilità dei cittadini
Di compiere le loro scelte sulla base di un'informazione libera e pluralistica e quindi vi sono esigenze costituzionali di fondo
Devo dire
Che
L'Est la stesse ripetuti pronunciamenti della Corte costituzionale sulla necessità di una efficace disciplinanti monopolistica nell'informazione non possono essere come dire superattico soddisfatti con una legge qual sia si con una qualsivoglia legge che si definisca legge antitrust una delle più serie
Preoccupazioni nei confronti dell'accordo di governo relativo all'informazione proprio queste che sulla base dell'accordo di governo si arrivi a produrre una legge sulla sistema dell'informazione che poi non superi in futuro il vaglio della Corte costituzionale perché verrà ritenuta insufficiente o potrebbe essere ritenuta insufficiente a garantire quella efficace controllo
Delle concentrazioni e quella efficace garanzia del pluralismo che la Corte ha ritenuto necessario la nostra legge riteniamo che invece questo obietta voto lo raggiungano raggiunga con rigore ma insieme con realismo e con rispetto delle condizioni di produttività e di efficienza dell'impresa
Ma
Sì magari integrare totalmente tra la parola Renato Sozzani c'è anche solo presente che ha coadiuvato
Gli autori Progetto di legge sull'alta autorità dovete
Troppo poco qualche guaio se
Fa io piccola domanda vorrei fare un osservazione di tipo generale cioè io rilevo questi Progetto di legge che questo progetto di ricerca diciamo più realistico più moderato di quelli spizzichi e bocconi anticipati nella settimana scorsa tradizionalmente
No rilevavo che questo progetto a caratteristiche di maggior realismo rispetto agli spezzoni di progetti o anticipazioni di concetti che sono corsi in queste settimane per otto palchi altre
Se in un'istituzione
Quindi questa è una situazione di tipo generale per dire che questo è un contro Progetto cioè a dire mentre il progetto il governativo è la fotografia dell'esistente questo è il negativo dell'esistente colori sei guarda che difficilmente potrà venire sviluppato questa non è una domanda passato l'osservazione che la linea come contributo o una valutazione critica di quanto è stato detto in volare osservo che questa però oscillazione
Questo ci l'azione nei bar nelle varie fasi di presentazione del progetto fra ammissibilità di per un privato singolo di due reti una rete in mezzo una rete un quarto e queste oscillazioni anche nella porta di pubblicità raccoglibile
Indicata in questi progetti anch'esso indica che si tende ad osare almeno sembra così sembra i la quantità di quali i Litta mi dispiace Bassanini che sembra sempre connessa a questi otto progetti è un'osservazione non è molto c'è quasi una controrelazione quindi io quindi fare
è dopo so così purtroppo
Io solo una cosa per dire questo
è proprio questo il principio della questo concetto sarà punitivi TAC ne vogliamo mettere dischi perché in fondo
è assai più punitivo il progetto di legge del governo punitivo anche dal punto di vista della nazionalità dell'assetto del sistema
Che dice ad un imprenditore una cosa che probabilmente qualsiasi costituzionalista sconsiglierebbe di dire Richard un imprenditore dice tu puoi fare solamente televisione non può fare il giornale
Cioè gli impedisce di agire nel settore nel quale
Invece di fare ciò che il legislatore deve fare in questo campo e che ha fatto in tutti i modi e che si è fatto anche in Italia io vorrei ricordare che quando si fece la legge sull'editoria
Il gruppo Rizzoli fu costretto a cedere alcune testate che erano in suo possesso in ragione dell'obiettivo di rientrare
In una cifra di affollamento di tiratura massima dei quotidiani che era quella che la legge stabiliva poi altre cose sono successe e su questo siamo ancora in attesa di una valutazione di un giudizio generale da parte del il problema è che comunque quando esistono dei trust e mi pare che nessuno mediche in Italia nel settore della comunicazione esistono dei trust
Una legge che si proponga di riaprire una dinamica e delle presenze nel sistema certo e punitiva si stabilisce delle grandezze che sono incompatibili con le esigenze diciamo di di livello di questa competitività non reputo punitiva se trova e questo è lo sforzo di questo disegno se trova il punto di equilibrio
Io penso che stabilire che nessun soggetto può raccogliere più del venti per cento della pubblicità generale francamente non sia punitivo insomma ecco
Che è un singolo soggetto non posso avere più di due reti televisive nazionali francamente e più di quanto esiste in ciascuna legislazione degli altri paesi ed è quanto stabilivano ripeto altri Paesi che pure ha l'esigenza di competitività internazionale appunto anziché e allora decise raro
Inizia ho capito ma questo non può essere far sì ma all'inizio delle però questo non può essere come dire una schiavitù per chi deve legiferare questo poi bisogna aggiungere che il punto di vista nostra e di tutela della libertà del mercato
Mi pare che questo punto debba essere preso asse generato vogliamo tutelare nei limiti del possibile realistico
La libertà
In questa quindi il nostro provvedimento
Entra nel grande filone tutta la legislazione occidentale che ha difeso laddove ho potuto e quando ho potuto la libertà di mercato quindi non si tratta al contrario e di punire si tratta invece di salvaguardare un bene che è un bene costituzionale che è quello che la libertà di tutti di potersi esprimere ma il mercato qui si auto afferma con di fronte a un monopolio che nessuno era superato ma non è che sia otto affermato il mercato è che si è consentito in una maniera solo la mente selvaggia a qualunque potere riorganizzarsi verrà deprimere il mercato e la libera concorrenza questo è avvenuto
Ovviamente
Rassegnato
No scusi abbastanza nove
Come dicevo proprio perché non siamo partiti da un'ipotesi opposta all'opzione zero ragioni che già Veltroni diceva che riteniamo pre-industriale assurda e questa sì puniti noi consentiamo a qualunque soggetto di a vere
Iniziativa e attività economico in ciascuno dei settori le comunicazioni di massa sì naturalmente va in più settori deve attenersi a limiti per evitare di avere una questione quindi noi consentiamo a uno che abbia due emittenti televisive di arrivare fino al cinque per cento nel mercato editoria quotidiana quindi per esempio di consentiamo di conto di avere la proprietà del giornale
Il Giornale Nuovo gli consentiamo di arrivare fino al dieci per cento nel mercato dei settimanali Gorizia
Sorrisi e Canzoni sono
Sorrisi e Canzoni credo che sia da solo al di sopra del dieci per cento
Naturalmente se uno ha due mittenti televisive non può pensare come invece il raccordo di governo appare consentire di controllare indirettamente una serie di altri network di televisioni locali attraverso la fornitura in esclusiva di pubblicità e di programmi
Perché questo realizzerebbe una posizione di concentrazione ne possiamo consentire a un soggetto che abbia due emittenti televisive quindi la quota di mercato massima nel settore dell'emittenza
Di controllare per esempio o la maggioranza delle sale cinematografiche il circuito delle sale cimato ad aprire gli darebbero un nuovo potere monopolistico
Attraverso la contrattazione dei diritti poi di ricoprire riproduzione televisiva delle delle delle opere cinematografiche
Quindi questo è il naturalmente ma mano che si scende nella quota di mercato in un settore si consente una maggiore espansione come limite massimo negli altri cento aggiungo una cosa per riprendere un'osservazione di Veltroni l'opzione zero è
A mio avviso consentitemi di parlare da costituzionalista di molto molto dubbia costituzionalità per una ragione molto evidente
Che con l'opzione zero
Si considererebbe
Vi è si si si vieta come eccessiva concentrazione la posizione di un gruppo che per esempio forse proprietario poniamo di una piccola testata locale l'Arena di Verona e di una piccola televisione locale Tele Tuscolo Telecapri
Mentre non si ritiene una concentrazione pericolosa per il pluralismo e la libertà di concorrenza la posizione di chi controlla tre emittenti nazionali e indirettamente una serie di altri Networks ora quale giustificazione a una soluzione di questo genere di fronte al principio della libertà di iniziativa economica privata che può essere limitato in Costituzione ma il nome di altri valori e principi costituzionali come la stessa libertà di mercato di fronte eccessive concentrazioni e come la libertà e pluralismo delle dell'informazione
C'è l'opzione zero pone un limite assurdo eccessivo in presenza dell'assenza di altri limiti per soluzioni che sono a prima vista molto più lesive dei principi costituzionali
Ma venti tv nazionali cinque per cento del mercato immobiliare dieci progetti presentati indispensabile trecentotré nell'ambito della riorganizzazione
Della Amigoni nulla
Ebbene gli accordi quindi al sistema integrato disputa in questo caso la possibilità di per chi è in queste dimensioni sì perché siete così agli anziani detto di tutto di questa questa fascia dico
Si grida allora non so se scende al di sotto può avere anche esistenziale di un anno va be'personale
Sottolineo però che il nostro il punto da cui noi siamo partiti per la radiofonia sulla quale tra l'altro stiamo elaborando con altri gruppi altre forze politiche una proposta speriamo unitaria disciplina specifica della radiofonia che a suoi problemi
Prevale questa storia della radiofonia e che la radiofonia nel sistema dell'informazione rappresenta uno svenimento che come dire elettivo per rappresentare esigenze di espressione di informazione di manifestazioni anche culturale artistica lo quindi abbiamo seguito per la radiofonia il modello degli Stati Uniti sostanze gli Stati Uniti seguono anche per la televisione ammettendo ed emittenza soltanto locale e poi collegamenti parziali programmi non abbiamo seguito per la radio ritenendo quindi la radiofonia cioè il servizio pubblico che ai suoi vincoli sui limiti molto rigorosi anche un attimo affollamento pubblicitario obblighi di autoproduzione eccetera e poi ci sono essenzialmente le emittenti locali
Che si possono collegate fra loro per produrre insieme una parte dei loro servizi dei loro programmi ma principi essenziali dell'evidenza nonché in via vi sono delle norme specifiche la possibilità di entrare nell'emittenza anche viene imprese editoriali per esempio e così via ma sempre entro questi limiti sono
Che sono legate alle caratteristiche essenziali dello
Radiofonica di strumento elettivo per rappresentare in realtà esigenze
Tra
Gli osservatori
Non so se il gesto possibili l'esenzione pizzicotti riuscire a capire in quel momento fisica
Probabilmente finalmente etilometri da da vicentino all'opposizione
è stata la Cina riduzioni siano dodici
Allora destituzione fine a se stessi tanti acquisti finanza e cultura Weah nella speranza di raccogliere diciamo il sapore l'idea di posizioni presente alle la maggioranza e quindi dal settimanale Stern Ritter far passare qualcuno vizio
Spendere societario chieste da spezzare soprattutto utopia l'amministrazione ricca documentazione perché c'è l'articolo nove e dove invece esistono ottenere il Negus direttamente o indirettamente più di una professione della funzione grazie extra regolarmente grazie
Fa però ferma avvocato riduca il venticinque dove comincia a Saint Etienne qua a questo modo di fare
Come siamo che venga compromessa dipende dalle alla mediazione venga saremo come dire la situazione come indica se andiamo all'estero è sempre lo stesso vizio questo tipo di legge sbagliando io leggi battezzava sorridenti che si rivolgono mai vuote cercando di mediazione no scuse per il volge a sezioni occorrerebbe trovare secondario in questo modo si intatta gli elementi Poggio Rusco la maggior Corriere all'unico potrà vedova possibile fare scorso soltanto su un piatto della bilancia lasciando intanto un altro piatto lasciando grazie tanto di limitare la prima nel settore pubblico e quoziente presenti nel settore pubblico una zampa delle naturali
Oggi con ultima questione foto della Tecnimare senza una buona amministrazione sviluppo continuiamo comuni nell'allarme furbescamente noi rappresentanti attragga esistere converrà nazionale emigranti un altro consentite consentire va bene perché radio radicale oltre alla sembrare spartito Bernardini della Repubblica al seggio domande sono una storia di droga immediatamente dovrebbe essere taglia
Quest'infortunio Berlusconi televisione viene no ordina continuamente
Ma io intanto vorrei per rispondere alla questione della mostra presunta presumo
Noi compiamo qui un dovere dell'opposizione assumiamo un atto di responsabilità
Io non capisco perché ogni volta che l'opposizione si presente dovrebbe essere o presuntuosa o cedevole
L'opposizione compie il suo dovere responsabilmente non su questa questione e su tutte le altre questioni importanti della vita nazionale abbiamo la nostra posizione
E dimostriamo anche articolandola e concreta hanno da questa posizione che abbiamo le stesse capacità e forse maggiori dei partiti di governo di dare una risposta realistica e problemi una risposta di governo diceva Veltroni
All'inizio quindi non è che presentiamo queste due proposte di legge come il contributo responsabile dell'opposizione di sinistra alla soluzione di un grande problema nazionale
Questo nostro dovere ed è bene che lo sappia l'opinione pubblica non soltanto i parlamentari ed è bene che il confronto avvenga di fronte all'opinione pubblica non soltanto in in Parlamento questo e per questo vi ringraziamo per la vostra presenza e per il contributo che certamente darete
A fare conoscere all'opinione pubblica del nostro Paese qual è il punto di vista dell'opposizione che non è un punto di vista di rimessa a ridosso dalla proposta del governo che oltretutto non arriva mai
Ma è una proposta autonoma indipendente che assume una propria responsabilità per quanto riguarda i potenti io non credo che nessun potente da questa nostra proposta di legge abbia vantaggio
Abbiamo antrace
E comunque vedremo domani alla prova dei commenti
Se i commenti ai commenti dei potenti e saranno favorevoli a questa nostra proposta anzi ma riteniamo che è in questa maniera contribuiamo a ridurre certe potenze che vi sono create selvaggiamente nel nostro Paese
Altra questione la questione della RAI la RAI è un servizio pubblico
E noi alla RAI chiediamo prestazioni di servizio pubblico molto maggiore di quanto non chiediamo ai privati
Chiediamo cose che i privati possono non fare
Sia sul piano dell'informazione politica sia su altri piani
E pretendiamo che stia entro certi limiti di pubblicità
Pretendiamo che la autoproduzione raggiunge certi livelli quindi poniamo anche alla Rai tutta una serie di di regole di norme tenendo conto del fatto che un servizio pubblico quindi non favoriamo affatto la RAI
Non favoriamo fatto potenti privati ma diamo un contributo che può essere discusso ma non può essere escluso ideologicamente o politicamente dove si è discusso nel concreto delle nostre proposte
A regolamentare la libera concorrenza la libertà del mercato in questo campo che è diventato delicatissimo e che richiede finalmente una normativa che se la normativa coerente con la Costituzione e che sia al tempo stesso realistica cioè tenga conto della effettiva situazione nel nostro Paese in altri Paesi addirittura il servizio pubblico a l'assoluta assoluto monopolio se vogliamo chiamare così
Nel nostro Paese questo non è avvenuto ormai sarebbe poco realistico contro scontra stare
L'esistenza di una produzione
Di imprese private però le imprese private debbono osservare
Certe regole che a noi sembrano abbastanza stringenti gas non ci sembra non è cedevoli
Né favorevoli a a chi lavora sul piano della concentrazione e si muove sul piano dello sviluppo questa è la mia opinione
No io volevo solo aggiungere ma cosa perché a quello che ha detto Zavoli perché anche a me l'argomento che usa
Marco Taradash sulla strizzata d'occhio francamente mi lascia un po'allibito perché francamente tutte le osservazioni mi sarei potuto aspettare questa proposta di legge fuorché il fatto che fosse una proposta di legge che strizzano l'occhio
Ah non so chi perché insomma se la la la legge la si guarda bene
Anzi anche se non la si guarda bene insomma basta guardarla male è una legge che prevede che nessuno in Italia possa avere due reti e mi pare che ci sia qualcuno che mi ha più di due
Televisive mi pare che preveda che nessuno può raccogliere pubblicità per più di due reti e mi pare ci sia qualcuno raccoglie pubblicità per più di due reti
Che nessuno Marco posto alla corposa fornire programmi e pubblicità insieme ad altre reti
Io sono perché se come
Questa perché senta smentisce fosse benissimo
Un così invece
Passi perché nel momento in cui noi rifiutiamo l'ipotesi dell'opzione zero e vogliamo fare un progetto di legge che abbia diciamo una sua finalità è una sua realizzabilità e quindi in questo senso non sia presuntuoso come decise non sia solo un attimo Rienza noi definiamo ciò che gli altri non hanno avuto il coraggio di fare cioè i punti di equilibrio possibili del sistema
Io sono perché come ti ricordi la pubblicità del plasma ma che c'era quello che stampava io sono perché come la pubblicità del plasma si stampino queste due cifre la testa
Di ciascuno di noi queste due cifre dicono che la Publitalia raccoglie il sessantuno virgola otto per cento della pubblicità del mercato televisivo
E la RAI raccoglie il ventotto virgola uno dalla pubblicità del mercato televisivo
Fate la somma fa ottantanove virgola nove cioè ci sono due gruppi che raccolgo il novanta per cento da pubblicità della televisione c'è qualcun altro che vuole entrare nel sistema televisivo a queste condizioni io gli faccio i miei migliori auguri gli gli dico
Finti baciato la mano sulla spalla penso ragionevolmente che non ci sia nessun'altro e penso che qualsiasi cosa
Vada nella direzione la ratifica di questa situazione avrebbe l'effetto di agire io riprende l'espressione che ho usato Zangheri contro la libertà del mercato dell'informazione
Che è esattamente quella che noi vogliamo tutelare tutelare trovando quei punti di equilibrio che consentano di entrare ad altri soggetti sia la carta stampata
Sia nel campo della televisione da qui diciamo la ricerca delle diverse soluzioni perché bisogna pensare ad una legge praticabile realizzabile e nella misura del possibile e giusta c'è in questo una presunzione ma la presunzione che dovrebbe avere
Chiunque si ad opera alla realizzazione di un disegno ambizioso come quello alla definizione delle regole del gioco si deve anche dire colorato rispondere che questo è ciò che noi faremmo se fossimo al governo
Però non è escluso che questo posso influenzare anche decisioni effettive nel Parlamento cioè cosa è avvenuto anche altre volte inapplicabile
Tanto più che non ci sembra che la maggioranza sia così concorde
E consonante sulle proprie proposte che ha cambiato continuamente fosse continua a cambiare quindi intervenire con una proposta seria e precisa credo che sia un contributo anche ad offrire uno sbocco ma più giusto
All'attuale ricerca da parte della maggioranza di soluzioni che è una ricerca ancora così
Non dico campati in aria ma incerta e insicura
C'era ancora una cosa sulla radio suo corrisponde a verità sì no siccome vorrei una piccola questione tecnica la questione sollevata da terra descritti ci accuserà quasi di ambiguità nel contrasto tra due articoli lì è stato scritto così per una ragione tecnica precisa era impossibile non abbiamo nascosto l'abbiamo messo addirittura nella sintesi che noi prevediamo che si possa arrivare fino a controllare due emittenti televisive nazionali non potevamo scrive direttamente nelle norme sulle frequenze se non in quel modo con il rinvio una disposizione successiva perché perché noi riteniamo che arrivare a due emittenti televisive nazionali e quindi a a venire in assegnazione le relative frequenze rappresenta un Massimo che può essere consentito solo insieme ad una serie di altri limiti che riguardano gli altri settori dell'informazione e allora dovevamo poterlo scrivere con tutta la disciplina relativa per questo nelle norme sulle frequenze abbiamo voluto fare un rinvio esplicito chiaro dichiarato non ambiguo alle norme successive che avrebbero dice in atto questi intrecci tecnicamente non siamo non abbiamo trovato il modo di spillo diversamente ma non c'è nessuna ambiguità dell'abbiamo dichiarato a chiare lettere nella relazione al testo egli addirittura delle sintesi che abbiamo distribuito
Solo due battute perché
Pare che Marco Taradash sia incorso in un equivoco nel senso che della radiofonia questa proposta di legge si occupa secondo un criterio del tutto diverso da quello utilizzato per l'emittenza televisiva
Della radiofonia si vuole esattamente evitare che accada
Anche perché lì è ancora possibile
Che si possa evitare che accada quello che è avvenuto nel settore televisivo
E cioè che si formino concentrazioni nazionali veri e propri Trust tali poi da rendere improbabile l'esistenza dell'emittenza locale radiofonica
Emittenza con i vogliamo esplicitamente difendere e tutelare perché poi è la ragione stessa in fondo della radiofonia
Per cui noi volutamente esprimiamo in questo progetto due filosofie differenti rispetto ai due e mezzo
Quello televisivo con la radiofonia quello televisivo si muove secondo i criteri e potentemente descritti
Quella di un fonico effettivamente secondo un'altra filosofia stiamo lavorando lo ricordava Franco Bassanini insieme ad altre forse a un progetto specifico sulla radiofonia in cui tra l'altro e chiudo proprio su questo non solo è tutelata un'esperienza come Radio Radicale ma quella può diventare uno delle tipologie possibile
Ferma restando la base della radiofonia quella locale come criterio generale Lino alle reti come tendenza che si vorrebbe evitare nella radiofonia bassi invece ai consorzi ai network nel senso proprio del termine
Quindi con forme di autonomia delle singole emittenti e ore di programmazione comuni poi si introduce anche il criterio che qui è solo accennato
Di un paio di passaggi dell'emittenza di servizio e dell'emittenza comunitaria c'è anche una tipologia possibile di emittenza al cui interno dovrebbe rientrare se ricordo quello che la stessa radio radicale in un contributo scritto al nostro convegno recite su Radio foni affermò anche un esperienza come radio radicale che è una tipologia di emittenza nazionale si macchia criteri diversi da quelli commerciali e quindi possono rientrare in una logica difende quindi questo è il Punto Radio è diversa dalla televisione volutamente esplicitamente per tutelarla meglio
Ben altri trapassa Bassetti
Ovvero Pubblico ministero
Fragole stimoli anche
Cinzia assume la gente
Motivata
Certezze
Le domande devono
Che a
Quello che all'interno di questa
Questo vola si pongano privato
Agostino
Dove sono due assistenti di evitare anche gli appalti
Ok
Io
Tocca
L'udienza si verifica
Dentro imputabili da ma generazioni
Mila
Lire ieri nazionali nel profilo insomma
Non si pensa pur senza norme che in qualche misura filippino questo discorso perché altrimenti Robertson Alastair già ma la domanda ora costumi e perché consulenza mi sembra sentenza scuso molto veloce presente
Diverso livello
Storia televisiva
No qua ci sia insomma il sistema processuale
Rizzato anche rilancia scusa che a Boniperti ordinario Gentili
Ecco perché parmigiano grazie
A noi interessa in questo è d'accordo raccogliamo tutte le domande adesso in modo tale che facciamo poi vista anche l'ora delimitazione
Facciamo un rapidissimo giro risposte poi passiamo caratteri sono
E
Devono
Aspetti
Sì
Corsa di
E grazie tira un calcetto scusa senz'altro sono
Che non lo facevo io
Vasco
Le
Sistema
Mette fuori
A
Forse non ci sono
Concentrazione alla raccolta pubblicitaria
Oggi ci sono non
Noi siamo parte da questa idea questa disposizione queste questa nostra legislazione disciplina la commissione le regole generali del sistema e l'Antitrust quindi non ci siamo fatti care che qui della riforma di il servizio pubblico ciò nonostante abbiamo affrontato alcuni problemi di raccordo cose quindi il limite del venti per cento come tetto massimo di raccolta pubblicitaria che un singolo soggetto o gruppo
Può
A raccogliere vale
Per la RAI vale anche per l'azienda pubblica secondo luogo la nostra legge prevede che la RAI come altri soggetti non possa
Raccogliere pubblicità per al oltre e mi pare vi televisive se non per le proprie avendo raggiunto il massimo di concentrazione previsto
Quindi direi che alle alle
Prime due alla alla alla prima domanda la risposta è positiva naturalmente la complessità di questo progetto faceva sì che nella sintesi non abbia avuto citare soltanto alcuni elementi di rilievo ma lei troverà
Queste disposizioni che si applicano anch'la RAI poi le dirò esattamente che articolo successiva
Ma la questione della concessione dell'autorizzazione noi siamo partiti da una considerazione che ormai
I dominante nella dottrina giuridica che la distinzione tra concessioni e autorizzazioni è e sostanzialmente il Rile
Tutte quali
Do il contenuto dell'atto è precisamente disciplinato dalla legge quindi abbiamo ritenuto un'eccessiva complicazione prevedere un doppio regime di autorizzazioni e di concessione ciò nonostante tutta la proposta di legge ispirate
Un netto favor per le emittenti locali che emerge sia di indici di affollamento pubblicitario dalle norme sull'autoproduzione sia dalla riserva nei locali della pubblicità locale mentre non c'è ovviamente una riserva alle nazionali della pubblicità nazionale
E di altre disposizioni che estende
Otto e genere le emittenti locale infine noi prevediamo che per la radiofonia non per la televisione sia anche essenzialmente locale la programmazione delle frequenze la loro assegnazione salvo la possibilità di ricorrere alla Commissione nazionale da parte dei privati che ritenessero lesi i loro diritti interessa
Riguardo alle alle domande di Albanese
Le questioni sono due una più generale proposte più ardite legislazione degli Stati Uniti d'America beh credo che a chi sta dietro a questo tavolo sarebbe piaciuto molto poter riproporre in Italia una legislazione dico quella degli Stati Uniti d'America costituzionale rapporti l'abbiamo ritenuto do sostanzialmente impossibile già qualcuno qui c'è accusato di avere di esserci posto degli Obiettivi eccessivamente ambiziosi rispetto a quelli che sono gli accordi di maggioranza ed orientamento generale Corte costituzionale noi abbiamo ritenuto di poter vere il carattere essenzialmente locale della radiofonia secondo il modello americano e di porre dei limiti il più possibile
Orologi al emittenza nazionale nel televisione
La Corte Costituzione alle ecco colossale svolgerà certamente un ruolo estremamente importante non vorremmo però che di fronte alla sentenza della Corte costume
Alle scattasse immediatamente un'operazione di aggiramento come ci fu alcuni anni fa attraverso decreti legge questo è
Nel nostro Paese il limite nel nostro Paese che la Corte costituzionale può intervenire dichiarare l'incostituzionalità di disposizioni del passato
Ma non può legiferare e quindi non può evitare che poi scattino operazioni magari di dubbia legittimità come fu quella legge dieci di assai dubbia legittimità che però per intanto restano vigenti per diversi anni
Sull'ultima questione sposta e positiva nel senso che noi prevediamo
Ente normalmente non ci sia alcuno elemento
Verifica relativo cioè quei parametri che sono anche chi ne leggeva prima riguardano solo il caso nel quale le frequenze risultino insufficiente rispetto alle domande se le frequenze risultano insufficienti rispetto alle domande noi attuiamo meccanismo che
Garantire a tutte le radio comunitarie la possibilità di
Trasmissione attraverso l'eventuale meccanismo della formazione fresco
E per le radio commerciali bisogna invece prevedere alcuni per anni
Altro sono le indicazioni di principio
Alla legge regionale nella quale stabilire anche il peso relativo di questi tempi
A parte non c'è altra possibilità che questa perché di fronte a frequenza insufficienti rispetto alle domande dei parametri dovranno pur essere la priorità la priorità di ma
La priorità di occupazione delle frequenze è un parametro che noi consideriamo di testata questo parametro come lei vedrà io che noi consideriamo
Norme transitorie per la prima assegnazione delle frequenze
Che quella decisiva se lei prende le norme transitorie lei vedrà che questo è considerato
Decisivo per la prima assegnazione delle frequenze che nel caso della radiofonia è decisivo perché noi prevediamo che le frequenze una volta assegnate siano confermate saldi
è ricorribile decisione alla fine ben periodo quindi
Nella prima assegnazione la priorità un suo ruolo
Tant'è che mi sembra risponda all'esigenza che è stata sottolinea
Cento se voi chiude
Rispetto alla