Tra gli argomenti discussi: Afghanistan, Crisi, Economia, Esteri, Finanza, G20, Obama, Rassegna Stampa, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Quel giorno gli ascoltatori di Radio Radicale martedì trentuno marzo questo appuntamento con la rassegna stampa internazionale ancora di David Carretta in apertura quest'oggi torneremo ad occuparci del vertice del G venti che
Ci sarà tra due giorni a Londra l'obiettivo fare uscire il mondo dall'attuale crisi economica
E finanziarie per dirla con il Wars sui giornali Europe del titolo di apertura di ieri
Le speranze del G venti si scontrano con la dura realtà il premier britannico Gordon Brown vorrebbe ricostruire l'architettura finanziaria globale
Ma gli altri Paesi si concentrano sulle loro priorità economiche nazionali vedremo
Due interviste che sente se no anche gli scontri che ci sono stati in questi giorni tra gli Stati Uniti e l'Europa a proposito delle priorità di questo
Vertice del G venti Fraktion Times ieri
Pubblicava un'intervista del Presidente americano Barack Obama che ha lanciato un appello per l'unità
Angela Merkel la cancella tedesca
Rispondeva sulle era alla Tripi un dicendo in sostanza di voler resistere alle pressioni americane per adottare
Più stimoli pubblici all'economia a proposito di scontri transatlantici vedremo anche un dossier da Libération secondo cui Barack Obama a sostanzialmente
Ragione
Mentre Europa e Stati Uniti si scontrano l'Herald Tribune ci informa che le potenze emergenti lanciano una sfida
In particolare relativamente al Fondo monetario internazionale vedremo su questo un'analisi infine chiuderemo con l'editoriale più istituzionale che abbiamo trovato quello del Financial Times cosa deve fare il G venti di Londra
Il summit deve promuovere la ripresa e le riforme globali scriveva ieri il quotidiano della siti ci occuperemo poi di Afghanistan oggi dice una conferenza internazionale all'Aja che deve
Rivedere in qualche modo la strategia
Internazionale dopo che l'Amministrazione
Obama la scorsa settimana svelato i suoi piani per l'Afghanistan sulla nuova strategia
Di Obama leggeremo i commenti dal Wall Street Journal Europe di ieri che plaude anche se con qualche riserva I nuovi piani americani
Vedremo un editoriale dalle mondo edizione del fine settimana che ha una lettura diversa dal quotidiano
Economico americano infine leggeremo un altro editoriale dal Financial Times secondo cui gli Stati Uniti e i loro alleati devono creare uno slancio un momento un ma contro
Gli jihadisti questo deve essere l'obiettivo del cambio di tattica in Afghanistan ma cominciamo
Dal vertice
Del G venti le speranze del G venti si scontrano con la dura realtà
Era il titolo in apertura i ieri sul Wall Street Journal Europe quando le potenze economiche del mondo si incontreranno questa settimana Londra tra il vertice del G venti
Il risultato potrebbe essere molto al di sotto delle aspettative
Molto al di sotto della rivoluzione del sistema finanziario mondiale l'obiettivo che si era posto il premier britannico Gordon Brown quando sei mesi fa aveva chiesto una nuova Bretton Woods
Ciò che emerge dal
Dalla preparazione tendere in questo vertice del G venti e che perfino le cose minori appaiono come controverse spiega tra l'altro un analista e mentre il premier britannico Brown vorrebbe ricostruire l'architettura finanziaria globale gli altri Paesi
Gli altri interlocutori realtà si stanno concentrando sulle
Loro priorità economiche nazionali e questo evidentemente
Fa non fa ben sperare per il risultato di questo vertice
Negli ultimi giorni protagonisti riscontri sono stati da un lato
Gli Stati Uniti dall'altro l'Europa in particolare sulle priorità dell'esercito del vertice
Stimoli all'economia oppure più regolazione finanziaria
Io li farà Sontag pubblicava un'intervista con il Presidente americano Barack Obama che lancio un appello per l'unità del G venti in sostanza
Obama minimizza al rischio di spaccatura con l'Europa e dice che le tensioni sulla spesa pubblica
Sono
Comprensibile ma va avanti nel
Chiedere anche all'Europa di adottare più stimoli all'economia tanto più che gli Stati Uniti non potranno permettersi di
Adottare altre misure di stimoli non venite in un futuro prossimo per l'opposizione dei contribuenti americani questo tra l'altro dice Obama che
Iniziando iniziamo mani la sua prima visita
In Europa da quando è alla Casa Bianca una risposta forse involontaria lato Angela Merkel con un'altra intervista l'International Herald Tribune di ieri Merkel pronta a dare il benvenuto ab a Obama e poi a resistere agli
Scrive il Tribune la cancelliera tedesca Angela Merkel alleata degli Stati Uniti e leader della più grande economia dell'Unione europea
E diplomatica sulla visita del Presidente Obama ma è chiara sul fatto che non cederà terreno
Su nuove misure dispense per stimolare l'economia sottolineando la necessità di mantenere la disciplina fiscale in questa intervista
Merkel
Evidenzia quella che potrebbe essere la questione centrale dei tre vertici che si terranno questa settimana
Durante il primo viaggio transatlantico di Obama dalla sua elezione c'è il vertice del G venti poi c'è un altro vertice delle della NATO
A Strasburgo il quattro aprile poi il cinque aprile l'Unione europea vivi ventisette Capi di Stato di governo incontreranno Obama a Praga
Cosa dice Merkel qual è la questione che potrebbe rivelarsi centrali la politica internazionale nonostante tutta l'amicizia e tutto l'impegno che si può mettere in comune
Significa anche rappresentare gli interessi del proprio Paese di interessi nazionali questo dice la cancelliera tedesca Angela Merkel tra l'altro alle altri delle si ritorna sempre la questione della
L'azione particolarmente in Europa in questo periodo
Sugli scontri transatlantici rivelazioni ieri pubblicava un dossier dal titolo significativo crisi perché Obama è il migliore
La partita
Europa
E Stati Uniti di fronte alla crisi la sta vincendo Barack Obama spiega tra l'altro Libè perché perché in termini di leadership politica prevale Luba Padania
Quanto i piani di rilancio per uscire dalla crisi gli europei subiscono la pressione americana mentre sulla regolazione finanziaria l'Europa i vantaggi somme risultate D due uno secondo libere che poi
Dedica questo anche un editoriale sicuramente scrive ingiusto paragonare il Presidente degli Stati Uniti d'America con un non Presidente degli Stati disuniti d'Europa
Malgrado questo il verdetto senza appello Barack Obama nei suoi sforzi contro la crisi nettamente migliore dei suoi omologhi europei e innanzitutto perché è meno ortodosso di loro
Eletto per combattere la recessione il Presidente americano immette tutta l'energia la freschezza intellettuale di un uomo che ha vinto perché voleva rompere con otto anni di liberalismo angosciano
Ha iniettato circa l'otto per cento del sue norme pile ha voltato le spalle i precetti
Dei guru settari delle se fare globalizzato scrive Di Biasio grazie al vigorosa rimessa in discussione dell'avidità della classe dirigente
E grazie a misure di rottura pragmatica questo voltafaccia americano condotto il Fondo monetario internazionale a rivedere le sue previsioni per il due mila e nove
Ricevendo all'economia del Yes we can dei risultati superiori a quelli degli euro pay Libération forse dimentica che
Strutturalmente America Europa sono fatti in modo diverso d'America ancora
Nonostante Obama un po'più liberale del dell'Europa e magari quel
Quel vantaggio si fa sentire anche nei dati pubblicati dal Fondo monetario internazionale le conclusioni invece sono più interessanti da un punto di vista politico anche federalista europeo oltre
A dar prova di un pericoloso conservatorismo scrive Libè
I governi dell'Unione Europea pagano il prezzo delle loro divisioni il costo della non Europa e patente in questa crisi
Invece di mettere in scena una spaccatura transatlantica con la scusa della regolazione bancaria
I dirigenti di questa entità fantomatica di cui siamo membri cioè dell'Europa dovrebbero cominciare seriamente interrogarsi sugli inconvenienti della loro non esistenza così tra l'altro
L'idea su in un editoriale di ieri mentre Stati Uniti Europa si fanno questa guerra sulle priorità del G venti
Ecco che le potenze emergenti sfidano l'Occidente sul ruolo del Fondo monetario internazionale soprattutto sul loro ruolo nel Fondo monetario internazionale questo il titolo di un pezzo
Ieri dell'Herald Tribune e del New York Times scrivono questi due giornali appena sei mesi fa il Fondo monetario internazionale era
P emerso da anni di declino in termini di rilevanza con la sua corsa per mettere insieme fondi d'emergenza per Paesi come l'Islanda il Pakistan erano rischio bancarotta per la prima ondata della crisi finanziaria
Ora con i leader del mondo che si uniscono questo fine settimana per il G venti per dare una risposta la più grave crisi economica dalla seconda guerra mondiale il Fondo monetario internazionale sta diventando moneta di scambio
O un in una battaglia per
Cambiare rivoluzionare il panorama politico del post crisi
L'Amministrazione Obama ha fatto del rafforzamento del fondo uno dei suoi obiettivi primari per il vertice del G venti ma Cina India e altre Potenza emergenti sembrano credere che gli Stati Uniti non abbiano più il diritto di fissare l'agenda visto che la crisi è nata in America secondo
Queste potenze emergenti Fondo monetario internazionale oggi dominato dagli occidentali
E l'istituzione da cui partire per reclamare più potere negli affari economici globali
Se il Giappone l'Unione europea e Stati Uniti hanno promesso di a rifinanziare
Il fondo di aumentarne le risorse la Cina e altri Paesi hanno detto di essere riluttanti a fare altrettanto se non avranno più
Voce in capitolo nelle operazioni e nella gestione politica del Fondo monetario internazionale è questa la sfida
Le potenze emergenti a quelle occidentali
Infine sul G venti un commento diciamo più istituzionale quello del Financial Times di ieri il primo editoriale cosa deve fare il G venti di Londra al summit deve promuovere la ripresa e la riforma globale il titolo scrive il quotidiano della City
L'incontro dei capi
Di Stato e di Governo del gruppo del G venti a Londra un momento di svolta che definisce in qualche modo la storia
In una crisi economica come questa i leader dei Paesi che generano la quasi totalità dell'attività economica devono indicare la strada di una soluzione condivisa se ci riusciranno al vertice potrebbe essere visto come la fine dell'inizio della crisi
Se non l'inizio della fine di questa crisi
Il semplice fatto che il G venti sia considerato come l'istituzione giusta per affrontare la sfida è significativo
Non è più immaginabile che sia solo un piccolo gruppo di Paesi occidentali a risolvere i problemi economici mondiali
Anche se il G venti è troppo ampio al suo interno ci sono tutte le economie importanti del mondo soprattutto le potenze emergenti non si sentano più come semplici invitate diventano protagoniste
La prima prima priorità del vertice per il Financial Times deve essere di promettere pacchetti di stimoli
All'economia sufficientemente grandi da eliminare il rischio di una spirale negativa ne Lando mantenne la produzione mondiale i paesi con ampie riserve surplus monetario come la Cina sono nella posizione migliore per adottare queste
Misure fiscali e monetari la seconda priorità un aumento delle risorse del Fondo monetario internazionale per rispondere alle difficoltà dei Paesi emergenti
Non ultima l'Europa centrale e orientale risorse attuale ammontano duecentocinquanta miliardi di dollari di europea hanno suggerito di raddoppiare gli americani vorrebbero triplicare le e sono gli Stati Uniti ad avere ragione
Sulle dimensioni necessario il Fondo monetario internazionale la terza priorità ter estivo un accordo su come
Ripulire il sistema finanziario senza accelerare la disintegrazione del sistema finanziario globale
Il protezionismo finanziario è una conseguenza quasi inevitabile dei salvataggi
Fatti con i soldi dei contribuenti ma occorre resistere a questa forma di protezionismo e questo ci porta la quarta priorità resistere a tutti i tipi di protezionismo incluso quello commerciale
Se il summit riuscirà a realizzare questi obiettivi minimi allora sarà un successo questa una crisi di svolta per l'economia globale la storia giudicherà i leader e la loro risposta o riusciranno adottare un programma di ripresa di forma
Che porti a una globalizzazione più salutare oppure saranno responsabili della fine della promessa di un mondo migliore
Questa è una scelta tra andare avanti o ritirarsi ed è una scelta che questi leader devono fare insieme speriamo facciano la scelta giusta conclude
Il fare alcun Times
Su cui torneremo per parlare di Afghanistan oggi c'è
Un
Secondo appuntamento importante per questo Paese venerdì scorso
Barack Obama il Presidente americano a presentato la sua nuova strategia per l'Afghanistan e il Pakistan perché il Pakistan gioca un ruolo
Sempre più rilevante rilevante siano i piani americani sia più generale evidentemente nella
Nella regione oggi c'è una conferenza internazionale all'Aja con la NATO gli Stati Uniti diversi
Altri Paesi le Nazioni Unite evidentemente ma c'è anche l'Iran è che l'elemento forse più nuovo di questa conferenza internazionale poi quattro aprile al vertice dalla NATO i membri della NATO dovranno rispondere alle richieste americane
Sull'Afghanistan parliamo però della de la strategia americana su cui alla fine ruoterà anche la strategia internazionale
Il Wall Street Journal il Europe ieri il sorgere del signor Obama era il titolo dell'editoriale il Presidente americano ha svelato la sua strategia per la guerra in Afghanistan venerdì e c'è molto che ci piace scrive Wall Street la nostra principale domande soprattutto
Sospettiamo si è anche quella del resto del mondo e se il nuovo comandante in capo dell'America
Sarà davvero pronto del volgare le risorse e il capitale politico necessaria affinché il suo piano diventi un successo
Questa questione essenziale perché questa nuova campagna afgana pachistana sarà lunga e costosa spiegargli Wall Street l'affermazione di Obama secondo cui la situazione sempre più pericolosa esagerata rispetto i problemi immediati
Il livello di violenza in Iraq non si avvicina minimamente a quello dell'Iraq del due mila e sei cioè prima del sorgere del Presidente Bush
Ma per ripulire la frontiera della spaccatura Afghanistan-Pakistan
Diventato un santuario sicuro tra al Qaeda i peggiori elementi talebani
Per ripulire quella frontiera occorrerà mettere alla prova la pazienza di un'opinione pubblica americana già stanca e questo anche perché Obama stesso passato buona parte del suo tempo a mettere in discussione la missione antiterrorismo dall'America all'estero
Durante la campagna elettorale Obama aveva cercato di distinguere l'Iraq la guerra di busta l'Afghanistan la guerra giusta salvo il fatto che entrambe sono un esercizio di contro insurrezione ricostruzione di un Paese ironia e che ora questo compito è molto più facile in Iraq
Obama sta inoltre scoprendo di avere dei già degli oppositori a sinistra e a destra dentro il Congresso
A sinistra alcuni dicono che non possiamo sconfiggere i talebani e dovremmo iniziare ritirarci a destra molti repubblicani inizieranno a mettere in discussione la missione come del resto fece Tommy di lei l'importante esponente repubblicano con la guerra di Clinton nei Balcani ma precorso i giornali questa guerra si può vincere la strategia di Obama va in questa direzione almeno su due punti importanti
Il passo più significativo di togliere alla NATO la gestione della guerra nato che in realtà non ha mai voluto gestire l'Afghanistan gli Stati Uniti creeranno nuovo Comando per l'Afghanistan del sud in cui le truppe americane e irachene
E afgane scusate applicheranno le elezioni dell'Iraq in questo caso c'è un altro ironia e cioè che Obama sta riaffermando il ruolo di supremazia americana rispetto al multilateralismo fallimentare dell'amministrazione Bush che fece l'errore
Di pensare che gli europei volessero davvero combattere l'altro passo in avanti l'invio di quattro mila soldati in più per addestrare ampliare l'esercito afgano Obama ragione a dire
Che alla fine saranno gli afgani a dover imparare a difendere il loro Paese
Alla fine però la migliore notizie che Obama si è assunto la responsabilità di questa guerra una lezione che può imparare dall'Iraq e che per quanto difficile diventerà la situazione sul terreno per qua
Toro morosa sarà l'opposizione in America Obama ora un obbligo di restare in Afghanistan fino a quando i soldati americani non potranno tornare a casa con onore e con una vittoria così
Il Wall Street Journal di lettura diverso invece editoriale il mondo edizione di domenica e lunedì Obama l'afgano il titolo
La domanda che si pone e se la strategia più efficace è quella di internazionalizzare la ricerca di una soluzione
Così la pensa Barack Obama che ha suggerito di voler creare un gruppo di contatto che includa Iran India Russia Cina paesi del Golfo e Pakistan il Presidente americano sulla questione prende
Le distanze dal suo predecessore che era ostile a ogni iniziativa che potessero un preavviso lamento diplomatico di Teheran da questo punto di vista se l'Iran sarà come previsto la conferenza internazionale sull'Afghanistan di oggi all'Aja dimostrava di prendere in considerazione
Le offerti e di dialogo di Obama acquistando al contempo una forma di riconoscimento internazionale la nuova strategia ma americana per l'Afghanistan
Non rompe con il metodo seguito finora dagli Stati Uniti e dalla NATO l'obiettivo non è cambiato vincere la minaccia terroristica incarnata dal Cai da lap faccio il conflitto inevitabilmente si fonda su una parte militare una di aiuto lo sviluppo e una terza azione volta a rafforzare le basi di uno Stato di diritto
La questione come trovare il dosaggio giusto Obama ha scelto di rafforzare due pilastri inviare trentunomila su dati in più per tentare di venire a capo di quello che chiama il tumore Al Qaeda
E prevedendo un aiuto Civile Maggiore come il suo predecessore ma senza molte illusioni ha chiesto gli alleati
L'America di assumerci una parte più significativa del fardello della guerra se c'è una rottura nell'approccio americano e soprattutto in una valutazione più realista delle realtà regionali
Le radici del conflitto afgano si situano soprattutto in Pakistan dove i capi di Al Qaeda e la mobilità talebana hanno stabilito dei santuari
L'impunità di cui godono oggi non esisterebbe senza la complicità dei servizi segreti Islamabad
L'interrogativo e sia una buona soluzione sia di triplicare gli aiuti al Pakistan come annunciato da Obama e se un tale approccio sia compatibile con un aumento dei bombardamenti contro i bersagli situati in Pakistan
Il Presidente americano recentemente ha riconosciuto che la situazione
Di sicurezza conosce una deriva in Afghanistan sottolineando la necessità di pensare a una strategia d'uscita una exit strategies
La conclusione per le monde che perfino Obama l'afgano sta capendo che il compito di pacificare un Paese che ha tenuto in scacco più di cento mila soldati sovietici non sarà facile così
Le Monde
L'ultima segnalazione non abbiamo tempo e quindi sul titolo del
Editoriale di ieri del Financial Times sul cambiare tattica in Afghanistan il punto centrale questo non è un semplice sorge la nuova strategia di Obama
Qualcosa di più consistente perché ha un approccio regionale ma gli Stati Uniti e loro alleati devono sul proprio soprattutto creare uno slancio contro
I jihadisti la questione centrale iscriverti e di conquistare la fiducia di afgani e pachistani rendendo sicuro il territorio estendendo lo stato di diritto
E fornendo posti di lavoro e servizi ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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