Riflessioni sul "pianeta carcere" - 8° Convegno Nazionale della UIL P.A. Penitenziari Coordinamento Nazionale

Allora se vi accomodate in sala iniziamo i lavori grazie
Che cosa
Scusi
Dico
Questo
Assolutamente impossibile gente eccetera
Del
Qui insomma
Carissime colleghe carissimi colleghi
Ho il piacere di aprire i lavori di questo convegno promosso dalla UIL avente per tema riflessioni sulla il pianeta carcere
Desidero innanzitutto porgere il nostro saluto a quanti ci hanno onorato della loro presenza sono moltissimi
Innanzitutto l'essere siamo ringraziare l'onorevole Sottosegretario Caliendo
Il vice capo dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria dottor Di Mauro vice capo del dipartimento della Giustizia minorile dottor di Somma anzi al contrario
Al contrario
De tutti i dirigenti generali dove è possibile fare l'elenco pertanto non voglio dimenticare nessuno ente qui magistrati che sono presenti a questo convegno
Ed è un particolare ringraziamento ai relatori che approfondiranno i vari temi oggi in discussione
Come potete vedere dal Manifesto questo ebbe l'ottavo convegno che la guida organizza
Sul mondo carcerario e ciò dimostra l'interesse che la nostra organizzazione a
Per i problemi che riguardano questo dedicato ed importante settore del nostro vivere civile
In questi ultimi tempi abbiamo registrato una grande attenzione da parte del mondo politico dei mass media dell'opinione pubblica sui temi della giustizia e della sicurezza
Soprattutto in presenza di eventi tenutosi vengono messi in grande risalto il momento investigativo e successivo iter giudiziario a gran voce si rivendica un inasprimento della carcerazione preventiva
Pochi però
Dicono e sanno e sono a conoscenza che già oggi su sessantuno mila detenuti presenti nelle carceri italiane ben il cinquantadue per cento sono inattesa di giudizio
Per contro le nostre carceri non possono accogliere più di quarantatré mila unità
Ci si deve rendere conto che nel nostro Paese i problemi collegati alla detenzione sono molti e sono gravi
Noi della UIL da
Denunciamo questo Stato di cose
Denunciamo di inadeguatezza delle strutture carcerarie
Che causa devono sovraffollamento degli istituti di pena sono ormai al limite della sopportabilità denunciamo in molte carceri condizioni igiene sanitari che sono al limite della decenza
Ma soprattutto non ci stancheremo di rappresentare le condizioni di lavoro insostenibili degli operatori del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Che riescono con immensa difficoltà
E pesanti sacrifici a garantire servizio molte volte anche a rischio della propria incolumità e della propria vita solo dell'ultimo anno ben seicentocinquanta agenti sono stati feriti
E purtroppo abbiamo dovuto registrare anche alcuni caduti sul lavoro
Come è possibile garantire un adeguato servizio se c'è una carenza di organico di cinque mila unità e se non vengano assunte quelle figure professionali indispensabili per esercitare la funzione rieducativa prescritta dalla Costituzione
Come è possibile migliorare la qualità del servizio se non si procede a consistenti investimenti in termini di risorse strumentali a cominciare dei mezzi di trasporto per le traduzioni
Eugenio Sarno e il nostro Segretario generale del coordinamento della UIL penitenziari
Conosce approfonditamente la materia perché ha vissuto la sua attività lavorativa nella realtà delle nostre carceri
Recentemente insieme alla sua segreteria nazionale effettuato una vasta indagine conoscitiva visitando i principali istituti di pena del nostro Paese rivelando né denunciando nelle carenze strutturali e quelle organizzative
Chi meglio di Sarno quindi può adesso rappresentarci un quadro veritiero del panorama carcerario nazionale
Pertanto nel dare la parola al genio sanno mi sia considerato esprimere mi sia consentito esprimere un ringraziamento all'UE a tutto il gruppo dirigente da lui penitenziari
Per l'ottimo lavoro svolto in questi ultimi anni che ci ha consentito di incrementare notevolmente
Il nostro grado di rappresentanza nel settore e di divenire oggi lo diciamo con orgoglio il primo sindacato confederale CGIL CISL e UIL per la presentazione dipartimento dell'amministrazione penitenziaria grazie Sarno grazie a tutto il gruppo dirigente
Io vorrei intanto tranquillizzarvi non ho scritto una relazione andrò a braccio
Esattamente quattro anni fa
Scompariva un grande uomo
Un uomo
Che ha pieno diritto farà parte della storia contemporanea
Quest'uomo si chiamava Carollo voi Tivoli
E io
Nel ricordare il quarto anniversario della sua scomparsa
Voglio onorare la sua memoria
Ricordando e citando una sua frase
Pronunciata a Camere riunite nel novembre del due mila due
Il Papa in quell'occasione disse
Merita attenzione la situazione delle carceri
Nella quale i detenuti vivono spesso in condizione di penoso sovraffollamento
Io
Sommessamente con pudore
Vorrei aggiungere
Merita analoga attenzione il personale penitenziario costretto ad operare ai margini della legalità nel degrado e nell'inciviltà
Subendo costantemente la predica la prevaricazione dei propri diritti
A questo punto credo che il mio intervento possa anche
Rivedersi esaurito credo di aver
Detto in due frasi
Quello che è lo Stato nel sistema penitenziario italiano
Voglio e debbo però fare il padrone di casa
Quindi mi consentirete anche
Di fare i doverosi ringraziamenti I agli autorevolissimi relatori che hanno accettato
Di discutere con noi oggi di un delicato
Aspetto della Società qual è il carcere
Vorrei porgere il mio saluto al dottor di Somma al dottor Di Mauro
Al
Hai tanti dirigenti generali dell'amministrazione penitenziaria ai signori dirigenti penitenziaria i comandanti a tutti voi
Un
Saluto molto particolare
Intriso anche di affetto se me lo consente va alla Presidente fazioni
Indimenticato vice capo del Dipartimento
Quando
Le carceri
Probabilmente attraversavano un periodo di criticità
è uguale a quello che stiamo attraversando ora
Noi auguriamo al dottor di Somma
E al presidente Ionta
Di seguire la traccia di fazioni e D'Amato perché loro hanno saputo portare il sistema penitenziario fuori dalle secche fuori dalle sabbie mobili
Dovessi dire al
Al Sottosegretario Caliendo
Qual è la maledizione per cui ogni qualvolta c'è un Governo di centrodestra
O si tocca un ministro a cui dobbiamo spiegare che esiste la Polizia penitenziaria OC tocco un capo del dipartimento a cui dobbiamo spiegare che cos'è il sistema previdenziale
Perché vede Sottosegretario
è vero c'è il commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria
Ma il problema che non abbiamo né un capo del dipartimento e non Capo della Polizia penitenziaria
Per adesso abbiamo solo il commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria poi ci direte
E poi ci dire da che cosa si vuol fare per il futuro io vorrei anche a spiegarvi il perché di quel manifesto
E di perché abbiamo voluto raffigurare quei pianeti
Vedete la bocca di lupo
Star rappresentare la modernità delle strutture penitenziarie perché voi sapete in quale condizioni fatiscenti sono
La bocca di lupo rappresenta la modernità
Che dà sulla notte che è la condizione del sistema previdenziale dal quale traspaiono tre
Corpi celesti un pianeta
Che è il pianeta della civiltà
Accompagnata dal satellite che è quello della dignità
Poi in lontananza
Molto lontane molto offuscata
C'è la stella che la stella del diritto
Quel diritto
Che noi tutti operatori penitenziari tanto tanto agognato
Volete consentirmi di salutare con particolare affetto l'arrivo del professor Nicolò Amato
Quella del rinvio
Vedete
Io credo che l'intensità
Lasciatemi passare anche questo breve momento di commozione l'intensità il tributo che la platea ha riservato al Presidente Amato sta a testimoniare
Che il personale penitenziario non dimentica
Chi
Si spende
Con determinazione
Compartecipazione compassione
Oggi
Noi vogliamo discutere
Di alcuni aspetti del poliedrico sistema penitenziario italiano
Non
Non è un momento di rivendicazione un momento come dire piuttosto atipico
Venendo quest'iniziativa da un'organizzazione sindacale
Anche perché ciò che dovevamo dire lo abbiamo detto ciò che abbiamo dovevamo scrivere lo abbiamo scritto
Se qualcuno ha voglia pazienza vi abbiamo distribuito dalla dispensa in cui abbiamo
Sintetizzato un anno di rassegna stampa alcune visite ispettive per la quale tra l'altro
Tra qualche giorno l'otto aprile al giorno del mio compleanno andrò a rispondere in tribunale
Perché qualcuno ritiene che pubblicare
E rendere
Noto le situazioni dalla carceri
è violare il Codice penale perché si pubblicano
Notizie riservate ma di questo mi sottoporrò serenamente al giudizio della magistratura
Quindi parleremo del ruolo degli operatori penitenziari della devianza minorile del quarantuno bis della certezza della pena del rapporto tra carcere società
Tra i tanti aspetti tra le tante quotidianamente a che attengono al sistema penitenziario avremmo voluto parlare oggi anche di volontariato
Ma c'è un assente
Perché avremmo voluto chiamare anzi avevamo chiamato a parlarci della sua straordinaria esperienza di volontario
Un carcere lui aveva aderito con altrettanto entusiasmo
Candido Cannavò che voi sapete recentemente scomparso
Resta comunque a noi la testimonianza alta di un profondo impegno
Sociale
E per
Il sistema penitenziario nel suo nel suo complesso
Vedete noi
E lo dico all'amministrazione penitenziaria con
Con fermezza
Con determinazione
Noi non rinunceremo al nostro ruolo
Che anche quello della denuncia
Noi non ci faremo mettere il bavaglio da nessuno
Noi non condividiamo assolutamente glielo abbiamo scritto al presidente Ionta la circolare secondo la quale dirigenti penitenziari dirigente generale dell'Amministrazione funzionari di polizia per poter
Rilasciare dichiarazioni debbano chiedere
Autorizzazioni burocratiche
Caro sottosegretario questo ci pare limitare di molto
La libertà di pensiero
è invece il sistema penitenziario ha bisogno di uscire dalle mura noi non abbiamo nulla da nascondere noi siamo portatori di grande esperienza di grande umanità di grande tolleranza di grande capacità i grandi professionalità
Perché qualcuno pensa di metterci il bavaglio
Vedete noi abbiamo coniato uno slogan e lo stiamo dicendo da qualche anno per abbattere le mura dei misteri occorre abbattere i ministeri di quelle mura ma se questi misteri vengono alimentati da chi dovrebbe guidare l'Amministrazione qualcosa non va
Qualcosa non va caro sottosegretario
Perché
La cronaca quotidiana ormai ci parla del del carcere
Ieri tre agenti feriti a Potenza l'altroieri tre agenti Farid a Busto Arsizio
Tre giorni fa due agenti feriti da un detenuto sotto vogliamo continuare non abbiamo fatto un calcolo approssimativo e siamo arrivati a dire che negli ultimi dodici mesi sono seicentocinquanta circa gli agenti feriti io le faccio una domanda
Non la faccio al dottor Mancuso perché l'UE appartengano ma forse è successo a parti inverse
Ma quel tutto quante sedute del Parlamento avrebbe già speso ma noi ricorda Sassari
E io ricordo bene Sassari erano ricordo all'indignazione
E non è erano seicentocinquanta i feriti forse non era nessuno
Quando
Il Parlamento deciderà di dedicare una sessione al carcere guardate voi siete seduti su un vulcano e non ve ne accorgete o fate finta di non accorgersene
Noi siamo prossimi alla catastrofe
E arriveremo alle rivolte perché ogni volta ci saranno tra qualche mese assolutamente impreparati
Voi continuate a dire di non aver fatto tagli alla sicurezza
E allora due sono le cose o per voi il sistema carcerano e sicurezza ordita e cosa non è fatta io ho già avuto modo di dire al ministro Brunetta catrame Louilt bugiardo era lui perché la malattia il personale continua a pagarsi alla luce altro che
Emendamento fantasma annunciato sulle agenzia di stampa dando del bugiardo mi
Voi dite di non aver fatto tagli alla sicurezza
Vogliamo vedere
Gli investimenti fatto per gli acquisti per nuovi nuovi mezzi
Per le nuove assunzioni
Avete annunciato il piano carceri noi non abbiamo ancora capito ben
Vengo sei in parità
Ciò significa probabilmente da qui a qualche anno produrrà anche a qualche affetto ma nell'immediato a giugno quando arriveremo a sessantatré mila come come faremo
E allora
Io credo che rispetto a questo occorre favorire alimentare una coscienza sociale perché guardate
La
La
La questione non è più una solo una questione sociale una questione di ordine pubblico
Se noi non vorremmo dover gestire questi momenti
Di tensione
Che si preannuncia drammatica senza mezzi e senza uomini
Io credo che sia il momento di dire
Con chiarezza
Che
Non è più
Il momento di volgere lo sguardo altrove perché disgustati
è il momento invece di ficcare il naso
Nel nostro sistema penitenziario che diventa sempre più
Una discarica di persone umane
Sempre più contenitori del disagio
Io
Con il solito trasporto con la solita passione ho fatto questa breve introduzione d'altro canto noi ci riconosciamo un difetto che è quello di dare alle cose sempre il nome e il cognome
E la politica rispetto al sistema penitenziario è distante è indifferente e con questo vi ringrazio
Volevo
Grazie
Mi mi abituata troppo bene volevo solo dire ai relatori che ha trovano sulla sul patto della presidenza un kit che è un kit della legalità c'è chi dice no che è un progetto nato in Sicilia
Da un
Nostro dirigente sindacale De Martino Francesco
Questo kit della legalità sarà distribuito in tutta la scuola media della Sicilia
E all'interno contiene tre strumenti uno didattico e due video uno strumento didattico per
Fare imparare giocando la legalità il rispetto delle regole
Gli strumenti video sono un film in DVD ti aspetto fuori girato all'interno del carcere dei minori di Catania ed un cartone animato benedetta che tratta materia
Sullo sfruttamento del lavoro minorile
Questa importante campagna finanziata da vari enti pubblici tra cui il maggiore la Fondazione Vodafone Italia
E credo aspetto non secondario di cui sicuramente diamo merito al nostro caro Francesco la Polizia penitenziaria sarà chiamato a partecipare dal collaborare con i docenti delle scuole a spiegare la vita in carcere
L'unico punto da dirimere caro Francesco e se avremo unità da mandare nelle scuole grazie
Sono
Sono state consegnate alla qui alla Presidenza due lettere che qui io voglio brevemente a leggere la prima del
Segretario generale la Presidenza della Repubblica
Signor Segretario Generale indirizzato all'uccello Sarno signor Segretario generale il Presidente Repubblica ricevuto il suo invito a presenziare all'ottavo convegno nazionale da cui Pubblica amministrazione penitenziario che si terrà a Roma e possiamo capire nel corso del quale verranno svolte
Riflessioni sul piano carcere
Il Capo dello Stato che non potrà essere presente alle precedenti impegni istituzionali
Mi ha dato incarico di esprimere il suo vivo apprezzamento per l'importante iniziativa
Essa si propone infatti di affrontare problemi di grande attualità che quei Same esige il contributo di tutti gli operatori e la cui soluzione comunemente considerata di prioritaria importanza
Nella certezza che dai lavori del convegno emergeranno spunti costruttivi di sicuro interesse
Il Presidente Napolitano in via lei signor Segretario generale agli illustri relatori a tutti i partecipanti i suoi cordiali saluti cui volentieri unisco i miei personali Donato Marra
La seconda lettera e del ministro della giustizia
Egregio Segretario generale sopravvenuti ed imprevisti impegni internazionali impediscono di essere presente come la mia ferma intenzione all'importante convegno organizzato dal coordinamento nazionale nella UIL papà evidenziarli
Sin dall'origine del mio mandato ho prestato la massima attenzione al pianeta carcere ben consapevole dell'abnegazione ed encomiabile spirito di servizio con il quale tutto il personale della Polizia penitenziaria
Egregiamente affiancato dai dirigenti da dipendenti dell'intero dipartimento dall'amministrazione penitenziaria
Ne ha fino ad oggi garantito il funzionamento tra mille difficoltà di tipo logistico ed operativo
Sono altresì consapevole che livello di civiltà di una nazione si misura anche dal tipo di sistema carcerario adottato
Chiamato a garantire non soltanto sicurezza ma possibilità concrete di reinserimento nel pieno rispetto dei valori costituzionali e della dignità dell'uomo
Una realtà complessa nella quale l'attuale Governo intende investire anche attraverso il ricorso a strumenti straordinari già approvati ad onta dell'attuale difficoltà economiche connessa alla negativa congiuntura economica internazionale
Desidero pertanto congratularmi dell'attualità e la concretezza delle specifiche tematiche oggetto dalle previste relazioni e per la riconosciuta qualità di tutti i relatori
Chiamare ad offrire preziosi contributi in materia che nella loro diversità richiamo alla comune esigenza di considerare il carcere una struttura vitale della società civile
Ove si propongono concreti percorsi di recupero da ogni forma di devianza
Sono altresì certo che verrà garantita anche l'elevata qualità e la fecondità del dibattito che spero possa tradursi in Val di contributi operativi i cui terrò conto nel prossimo futuro
Agli autorevolissimi relatori e a tutti voi giunga il mio saluto e un ringraziamento per l'ottima iniziativa onorevole avvocato Angelino Alfano
Beh già alcune risposte agli interrogativi posti da me nel
Saluto introduttivo nella parte della relazione risolutiva di Sarno
Potrà essere data già da adesso dall'all'onorevole Sottosegretario Giacomo Caliendo a cui do subito la parola
Grazie
Io vi chiedo scusa avrei voluto essere presente per tutto il convegno ma devo andare alla Camera perché in mancanza del ministro che sta all'estero
Devo essere presente
Io credo che
Quando leggo un titolo pianeta carcere la mia prima reazione
Quale carcere
Quello delle innato dalla Costituzione o qualcosa di diverso
E credo che sia proprio qualcosa di diverso
E ministro avuto un'espressione qualcosa tempo fa
Siamo fuori dalla Costituzione
Perché
Non è solo il sovraffollamento
Certamente il sistema attuale
è stato richiamato all'inizio
Che circa
La metà
Non restano in carcere
Non più di novanta giorno di sessanta giorni che già hanno un consentono alcuna possibilità di trattamento
Periodi così brevi di detenzione non hanno nessuna possibilità di essere presi in considerazione sotto il profilo della rieducazione del condannato
Non è nemmeno possibile pensare
A realizzare un quasi si Progetto rispetto a quelli che restano in carcere da tre a dieci giorni
Vi è quindi un una necessità
Di differenziare
Dei strutture penitenziarie
Non è più concepibile
Badate io non
Sono un politico da pochi mesi
Avendo avuto l'esperienza di Mancuso di Nicolò Amato di tutti della di Giovanni della Caterina Chinnici Coscodan
E quando o fino a qualche mese fa
Andava in udienza penale chiedevo una pena
E il mio problema era
Dove andrà
Avendo visto San Vittore Poggioreale
Mi rendevo conto di una situazione di tragedia
Per cui anche chiedere due anni e mi stava male meno nero avrei delle difficoltà
E però
Mi rendevo conto che bisognava applicare la legge
E mi rendevo conto però che tra dico la stessa Costituzione nel momento in cui sapevo
Che quelle finalità che la Costituzione assegna alla pena poi da Di Giovanni che parlerà della certezza della pena ci dirà me vi dirà meglio di me
Qual è la finalità
E certamente
è io credo che
Sarà impossibile
Poter coniugare efficienza rapporto umano all'interno di strutture penitenziarie come sono attualmente e questa la ragione
Per la quale il Governo a gennaio ha avuto
Approvato
Una necessità di un piano
Si chiedeva di segretare Sarno quale impianto
Il capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria deve formulare una proposta entro sessanta giorni quindi del quattro maggio
Saprà rispondere qual è il piano lei ha avuto l'incarico il Capo Dipartimento con poteri speciali
Di e individuare delle soluzioni capo sono esatte nati
Ma ovviamente e queste la condizione minima
è la condizione da cui si può partire
Perché
L'altro giorno mi Istituto Superiore di Studi penitenziari
Dicevo che
Il fattore umano
Se importanti qualsiasi organizzazione di tipo privato
E molto più importante nelle organizzazioni di tipo pubblico
E una vera cultura debellato
Della pena
Del modo in cui va trattato il detenuto che deve partire
Dal secondino ultimo al direttore del DAP
Se la cultura è comune
Allora si risolvono i problemi a cui faceva riferimento sa
Del rapporto dirigenti personale penitenziario
E certamente il numero del personale penitenziario oggi e non è sufficiente
Non è sufficiente né il numero del personale penitenziario né
Quello che
Vedo Rita Bernardini che
Ha presentato una proposta di legge
E che poi un altro dei problemi
Un altro dei problemi che ha posto il ministro appena se insediato
Non è concepibile avviene dei bambini carceraria
Non è più possibile
E quella proposta di legge forse non sarà possibile con quegli ambiti di età a cui fa riferimento alla Bernardini che parli di dieci anni
Ma mi preoccupa sapere che
Oggi cinquantotto mamme con bambini di al di sotto dei tre anni anzi sono di razza sterzando
Sono in carcere
E bisogna quindi individuare delle strutture diverse
Strutture che a Milano è stato possibile individuare sia pure per dodici unità
Attraverso la collaborazione tra Ministero della giustizia è stato confermato la convenzione tra il Ministro della giustizia la Provincia di Milano il Comune di minando a Regione Lombardia e Ministero dell'istruzione il Comune ha messo a disposizione una quello stabile
Per avere una diversità di struttura sia dal punto di vista del modo in cui viene sorvegliate sia per garantire
Quella che tutti diciamo una prigione senza sbarre e la necessità
Di avere anche del personale senza divisa sono così a un bambino possiamo concepire che possa essere
Consentito di vivere in una struttura penitenziaria
E credo che poi vi è un altro degli aspetti che dobbiamo affrontare
Che è quello del
Rapporto
La polizia penitenziaria numero dei detenuti
Noi dobbiamo non è per piaggeria non è perché parlo e non
La struttura in una comprano in un sindacato della Polizia penitenziaria
Ricordo che quando Nicolò Amato e del direttore del DAP
L'unica volta che sono andato a chiedere di un favore è stato per far trasferire un col un agente di Polizia penitenziaria a cui erano state tagliate dei tanti territori
Queste la realtà
Di questo Paese
è perché noi dobbiamo renderci conto che l'attuale rapporto detenuti Polizia penitenziaria
E non consente
Nemmeno la polizia penitenziaria di poter svolgere il proprio lavoro
Sanno sa benissimo
Che c'era anche una fetta di polizia penitenziaria e quando si dice ma ci sono molti che non svolgono il proprio lavoro
Io dico che sia pure c'è una fetta non è
Ne
Esorbitante n'è un numero tale che consentirebbe di escludere la necessità di nuove assunzioni
Ne vieni
E qui scusatemi non perché
Con
O
Già attentato in Parlamento di far passare una proposta di legge che consentisse una effettiva pari dignità tra polizia penitenziaria e gli altri istituti polizia
Non devo qui ricordare la vicenda della parificazione alla Polizia di Stato e a distanza di appena tre mesi la di nuova diversificazione attraverso una nuova disciplina
Io mi rendo conto che tutto questo sarà difficile affrontarli tutti insieme
Però l'unica speranza
E la speranza è
Se il coinvolgimento e qui sono d'accordo
Coinvolgimento deve partire dal capo del dato
Dalla struttura centralizzato
Un coinvolgimento che ai su colte vuol dire avere rapporti con le strutture della Polizia penitenziaria
Rapporti che sono fatti
Dico unanime e cultura etno condividevamo l'altro giorno il direttore culla ed unanime cultura si costruisce avendo rapporti individuali e collettivi insieme
Non si può costruire dal giorno al domani ma certamente impossibile se non si dialoga se non si riesce cioè a far passare a veicolare
Quei principi fondamentali che sono sì della Costituzione
E che però
Richiedono l'impegno di ciascuno di noi
Io sabato mattina sono stato a Rebibbia
E non per visitare il carcere ma per parlare con
Volontari e aspiranti volontari
Perché il volontariato ci può dare una mano ma non può essere sostitutivo
Dell'attività lo svolgerà la Polizia penitenziaria
E però
O una polizia penitenziaria che per essere all'altezza del suo compito deve maturare quella cultura generale tale da
Non avere differenze
Tra quello che il direttore del carcere e quello che
L'ultimo degli agenti in quando vi è
Una simbiosi
Di raggiungimento degli stessi obiettivi
E se gli obiettivi non sono uguali signor obiettive individuare soltanto per una valutazione della capacità dirigenziali e non
Del
Raggiungimento dell'obiettivo finale
Che è quello di realizzare una struttura penitenziari che sia degna di questo nome in cui
Sia sempre presente che all'interno del carcere vi è un uomo
E se a questo è uno di garanti amo una possibilità effettiva di lavoro sia all'interno che all'estero
Abbiamo un esperimento in corso di lavoro all'esterno
Con uno una possibilità di verifica
E di controllo l'esperimento che si sta svolgendo a Milano
Per verificare se
Ci si era possibilità di realizzare quello che avviene già in altri Paesi
Ecco le difficoltà economiche che indubbiamente ci sono
E che non ci consentiranno di risolvere domani mattina e tutti i problemi
Ma partendo da quella condizione
Minima
Che la struttura penitenziaria
E per la quale il il capo del DAP avuto quell'incarico e poi dobbiamo costruire insieme
Ma mano dove è necessario pretendere anche Investimenti che siano
I prossimi investimenti dovrebbero riguardare a mio avviso non perché sto in un sistema di Polizia penitenziaria ma devono riguardare la Polizia penitenziaria perché senza nuove assunzioni
Noi non avremo possibilità di gestire
Quando io leggo venendo qui in macchina mi è stato passato uscendo dal Ministero una nota d'agenzia
E voi non mi ricordo ore in questo momento il carcere quale
Ma c'era un sindacato non so se arrivo però che si lamentava che un certo direttore dirlo strutture penitenziarie era stato costretto a non
Non glielo so dire vi era una protesta sindacale di utilizzare personale
Femminile nelle strutture maschi di
Delle delle sezioni maschi del carcere
Bisognerà ecco vedere che cosa era necessario e che cosa o come sono state utilizzate perché non bisogna
Molte volte se se si tratti di andare a controllare o servirà lamento oppure fare altre sorte situazione credo che bisogna stare un attimo attenti a fare generalizzazioni però certamente si pone un problema
Si pone un problema di numero di professorale polizia presenziare efficiente corrispondente alle necessità che abbia la preparazione tecnica necessaria perché le finalità della Carta costituzionale si siano realizzata
E questo potrà essere necessariamente a coadiuvato alla Polizia penitenziaria dai gli educatori e come sapete abbiamo due blocchi
Grazie a vice capo dipartimento Emilio Di Somma che vedo qui c'è uno sblocco per il momento di alcuni e quindi probabilmente entro il due mila dieci riusciremo a prendere quelli che hanno fatto il concorso
Però abbiamo anche l'altra situazione abbastanza carte che a me
Quella degli psicologi
Che hanno fatto un concorso
Eccola qui graduatoria è stata applicata approvata nel due mila sei
Siamo nel due mila e nove nel frattempo nel due mila e se non furono assunti perché mancavano i fondi per l'assunzione successivamente come sapete tasse est traslata la competenza alle ASL
E ancora non c'è alcuna soluzione di poi vincitore di concorso che come avete letto l'altro giorno avevano protestato davanti al Ministero della giustizia
Ora a prescindere dalla situazione particolare che vive di Somma netta il sistema impegnando per dare una soluzione sia pure transitorio
E dove dobbiamo però porci un problema
L'attuale situazione
Dell'assistenza sanitaria all'interno del carcere
è soddisfacente o no
Il trasferimento all'altro ha dato risultati positivi o no
Lassù la l'aiuto che può essere dato non solo ha detenuto
Ma personale penitenziario perché qui si ricordano i suicidi
Abbiamo ricordato soltanto quello che è avvenuto a danno della Polizia penitenziaria da parte di detenuti
Io voglio ricordare che all'interno della polizia presidenziale abbiamo avuto anche dei suicidi
E che dimostra che la condizione carceraria è anche una condizione negativa per la Polizia penitenziaria
E che quindi occorre modificare completamente il sistema tentare di ragionare continua a ragionare dei tempi di Nicola Amati e prima di Nicola Amati perché prima lui era magistrato corre meno ci occupavamo di pulizie per evidenziare né di carceri
E ci occupavamo di altro all'epoca del terrorismo
E però
Abbiamo avuto la possibilità a ciascuno di porci dei problemi delle domande ecco io credo che un sindacato
Che abbia la volontà
Di perseguire questi obiettivi deve porsi un problema di pretendere
Il dialogo e la diffusione di quella cultura qui faceva riferimento grazie
Ringrazio onorevole Caliendo
E debbo dire che del quadro che ci ha prospettato il nostro Segretario generale Crotone Sottosegretario grosse differenze non ci sono
Circa la gravità della situazione che noi oggi registriamo nel settore penitenziario veramente un quadro grave e preoccupante e ci auguriamo però ecco che qualcuno con lo sblocchi perché
Sinceramente se il sindacato dice una cosa la controparte e d'accordo c'è un Governo per io chiediamo al Governo ho capito però chiediamo al Governo adesso un impegno fattivo perché questa situazione
Ecco prima che diciamo una polveriera esploda è qualcuno intervenga perché può do qua quando è esploso due dubbiamente voi si va a cercare le responsabilità altrove forse sarebbe il caso voglio qui lo dico mi assumo la responsabilità
Che forse forse sia anche giunto che a capo dall'Amministrazione penitenziaria
Venga messo qualcuno che proviene dalla dirigenza di quel settore che conosce i problemi in modo tale che la situazione si possa
Come si dice sbloccate nel più breve tempo possibile
Pertanto questa è una richiesta che noi facciamo perché riteniamo visto che si parla oggi di specificità di conoscenza di conoscenza eccetera forse qualcuno che viene dall'interno o
Dare uno uno stimolo è uno sviluppo maggiore rispetto a quello che invece si verifica quando
Vengano fa effettuate nomine insomma
Tutte rispetto però che provengono da altri settori
La sicurezza dei cittadini e la funzione rieducativa della pena sono due dei diritti previsti
Dalla Costituzione che oggi purtroppo trovano difficoltà essere attuati dei nostri istituti penitenziari
Ed è appunto su questi due problemi che do la parola alla dottoressa Michela Cangiano vicecommissario la Polizia penitenziaria comandante del reparto presso la casa circondariale di Busto Arsizio con la preghiera ecco numeri veri
Delle rispettare i termini tempi visto che
Gli interventi sono tanti e sono tutti presenti insomma va bene grazie
Innanzitutto rivolgo il mio saluto alle autorità e a tutti i presenti e ringrazio che ha voluto in questa importante occasione culturale la partecipazione di un appartenenti alla Polizia penitenziaria
Nel mio intervento parlerò di sicurezza e di rieducazione
Anche per superare alcuni luoghi comuni diffusi su questi argomenti particolarmente pericolosi in questo momento storico presso delicato dalla crisi finanziaria e dal conseguente inasprimento delle tensioni sociali
Parlerò sia di sicurezza interna che sta di sicurezza esterna entrambe complementari e convergenti rispetto alla finalità rieducativa
La sicurezza interna come è noto consiste nel mantenimento dell'ordine della disciplina nel carcere
Prima della rivoluzionaria riforma del mille novecentosettantacinque la sicurezza interna era garantita con strumenti repressivi e con l'applicazione di una semplicissima regola vietare tutto ciò che non fosse espressamente consentito
Ciò
Dipendeva dal fine fondamentalmente punitivo assegnato alla pena da attuare mediante la segregazione del detenuto la sua esclusione dalla società in un contesto di totale emarginazione che andava ben oltre le OP effigie inserì sicurezza
Buongiorno mantiene
Il pentimento riabilitativo del reo la sua rieducazione morale era conseguenza eventuale della natura afflittiva e mortificante della pena
Con la riforma del settantacinque in attuazione dei principi espressi dalla Costituzione
Tutto questo cambia si sancisce il primato della persona umana e dei suoi diritti e su di esso si fonda l'attuale sistema penitenziario
Non solo si afferma l'importante principio quella lì perché la restrizione della libertà non può comportare il disconoscimento delle posizioni soggettive dei reclusi
Ma finalmente la rieducazione cambia significato pur non cambiando nome
Essa si svincola infatti da connotazioni morali e diviene
Funzionale a consentire il graduale reinserimento del detenuto nella società
Rieducare oggi significa risorse Anzaghi quindi
Per tale motivo il carcere non è più un luogo di mortificazione annientamento di diritti ed il tempo della detenzione pur nell'afflittività che immancabilmente comporta
Viene utilizzato per consentire al detenuto scontata la pena scelte alternative a quelle criminali
In crimini incrementando nei livelli di libertà decisionale
A tale scopo sono offerti Arrè o sostegno formazione istruzione e tutti gli strumenti definiti da noi addetti ai lavori trattamentali
Alla luce di questi cambiamenti e la sicurezza è divenuto un mezzo per rendere possibile il percorso rieducativo
E di conseguenza non può più essere garantita come nel periodo ante riforma in via esclusiva con restrizioni e misure repressive ma in via prioritaria con la comunicazione la mediazione il dialogo la responsabilizzazione dei detenuti
Questi nuovi strumenti esigono anche un diverso rapporto del personale con i detenuti non più di solo controllo
Ma anche di aiuto stimolo attenzione ascolto promozione del cambiamento e accompagnamento nel cambiamento ecco perché non vi è contrapposizione tra sicurezza interne rieducazione mente gas integrazione complementarietà
Ora l'attenzione posposta ARSIA rapporto Trani educazione sicurezza esterna
La sicurezza esterna si identifica con la difesa sociale
E consiste nella tutela dei beni e di interessi primari sui quali si fonda l'ordinata convivenza dei cittadini
In caso di lesione pregiudizio recato a tali beni e di interessi con i reati la sicurezza ripristinata secondo una visione superficiale però estremamente diffusa nella pubblica opinione con il meno allontanamento dalla Società dei responsabili
Ma ciò evidentemente non basta garantire la sicurezza perché se non si interviene sulla causa della scelta criminale è altamente probabile che il detenuto scontata la pena commetta altri reati
Ecco perché per ottenere una sicurezza reale ed effettiva è necessario che il periodo della carcerazione sia utilizzato anche per ridurre la criminalità attraverso il contrasto alla recidiva
E poiché la riduzione della recidiva è un effetto della rieducazione ne consegue che tale chiedo proprio questa di educazione è uno strumento privilegiato per garantire la sicurezza
Tanto maggiori saranno le possibilità di recupero del detenuto tanto più risocializzazione dovrà essere il periodo detentivo
Viceversa fronte di minori possibilità di recupero per scelte criminali profonde consapevoli difficilmente reversibili sussiste la necessità di incrementare le misure repressive
In un
Rapporto inversamente proporzionale che trova attuazione nelle modalità di concessione delle misure alternative e anche nella differenziazione dei circuiti penitenziari dei regimi detentivi
Ed è per questo rapporto di inscindibili TAF funzionale tra sicurezza e rieducazione valorizzato dalla nostra Amministrazione con le importanti riforme degli anni Novanta
Che si spiega come mai essi siano obiettivi affidati a tutti gli operatori penitenziari sia come me appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria sia le altre figure tutte ugualmente indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi
Grazie in particolare la Polizia penitenziaria visto accrescere le proprie competenze la propria qualificazione con l'attribuzione di importanti funzioni per il raggiungimento del fine rieducativo della pena
E la sua per e divenuto ancora più preziosa per la tutela del Paese perché non solo la Polizia penitenziaria realizza la sicurezza immediata dei cittadini con il contenimento dei che Minari ma contribuisce anche alla prevenzione dei reati attraverso appunto la rieducazione con ciò attuando quella sicurezza duratura reale effettiva dei cittadini
Per la pena evidenziato rapporto esistente tra sicurezza e rieducazione emerge un carcere che costituisce un deciso passo in avanti rispetto a quello ante riforma
Un carcere che attraverso l'opera di rieducazione garantisce nel modo migliore la difesa del Paese un carcere maggiormente in linea con la Costituzione peraltro ancora con i princìpi giuridici morali e di civiltà
Espressi dalle convenzioni europee dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo un carcere che tiene conto dei risultati delle scienze criminologiche
Che hanno dimostrato come il modo migliore per contrastare il crimine non sia quello di o mentale la severità della punizione
Ma quello di aumentare le possibilità di scoprire il colpevole
E condannarlo e in questa direzione che allora andrebbe ricercata la certezza della pena
In carcere più efficiente perché attraverso il contrasto alla recidiva scongiuro ulteriori e costosi periodi di detenzione un carcere non più figlio illegittimo dello stato di diritto
Capace di dare una speranza di riscatto al detenuto senza la quale non basterebbero il previsto organico le attuali tecnologie per garantire la sicurezza
E si assisterebbe ad un imbarbarimento delle relazioni tra popolazione detenuta ed operatori non più consono ad un Paese civile
è noto a tutti che tale modello di carcere ancora oggi trova ostacoli alla sua completa realizzazione
E tuttavia vorrei evidenziare un dato se ci guardiamo indietro i risultati i progressi sono molti quindi un po'di ottimismo trova giustificazione su per il nostro lavoro
Le difficoltà sono tantissime il sovraffollamento la scarsità di risorse umane e materiali la lentezza con cui profondi rinnovamento i culturali coinvolte per tutti gli operatori penitenziari l'esigenza di perfezionare il quadro normativo ed amministrativo di
Riferimento ma io oggi vorrei attirare la vostra attenzione sui problemi derivanti dalla scarsa consapevolezza sociale della funzione della pena e del rapporto tra rieducazione e sicurezza
E sotto gli occhi di tutti che l'interesse della società e con essa l'onda mediatica
Termina con la cattura dei criminali nelle ingenua illusione che essa possa bastare Bari sicurezza e poi rimane un silenzio c'è un silenzio che lascia tranquille le coscienze che permette
Facili giudizi assoluti sul bene sul male che però non fanno i conti con l'essere umano che nel carcere entrai per quali prima o poi comunque deve uscire
In particolare l'attenzione mediatica sembra concentrarsi sui delitti con particolare
Potere di shock sull'opinione pubblica come reati a sfondo sessuale su donne e bambini
Rispetto al fenomeno della devianza reati gravissimi come quelli appena indicati costituiscono una percentuale minima
Eppure si creano un generale clima di allarme di chiusura nei confronti della restante popolazione detenute e si mette in discussione la stessa opera di educativa
Sull'onda emozionale che tale tipologia di reati produce si chiede sicurezza
Ma non quella sicurezza reale effettiva e duratura che solo la rieducazione può realizzare bensì quella sicurezza illusoria affidata ad un anacronistico infetto svilente mortificante afflittivo della pena
Che conduce però paradossalmente al risultato opposto a quello richiesto cioè all'aumento del pericolo
Mentre gli arresti e le catture sono al centro dell'interesse la fase dell'esecuzione penale per lo più ignorata
Noi siamo
Ai entriamo sotto l'occhio dei riflettori soltanto quando succede qualcosa di negativo almeno nella maggior parte dei casi e così oppure peggio ancora per l'attenzione morbosa che certi criminali suscitano
Questo mix esplosivo di disinteresse disinformazione cagiona nell'opinione pubblica o almeno in una sua parte stereotipi e pregiudizi che colpiscono chiunque per qualunque motivo venga in contatto con il carcere
Colpiscono i detenuti considerati tutti crudeli e spietati ma ce ne sono di godere di spietati senz'altro però la maggior parte di loro
In realtà sono persone portatrici di problematiche particolari disagio psichico alcoldipendenza tossicodipendenza oppure persone che non hanno avuto molte opportunità nella vita
Ma colpiscono anche noi operatori questi pregiudizi e questi stereotipi considerati in certi casi come persone che qua si sprecano il loro tempo a favore di chi non lo merita o in altri peggio ancora e forse soprattutto non è che indossiamo una divisa
Come aguzzini quasi come persone che mortificano isolano concretamente puniscono soddisfacendo con la loro opera quella sete di vendetta che la voce la Società volte sembra reclamare
E questo fa male veramente
La realtà e un'altra
Noi cerchiamo di dare risposte a problemi sociali che non hanno trovato nella famiglia nella scuola e nella società adeguate soluzioni
Cerchiamo ogni giorno di dare un senso alla pena che vada oltre quello punitivo che si anche costruttivo di speranza di cambiamento di riconciliazione non perché siamo buoni
Ma perché riteniamo che questo sia l'unico modo per garantire la sicurezza della società
Ponendo cioè il fine a quella spirale di odio di violenza in cui si rischia di cadere si è accecati Nonda legittimo bisogno di sicurezza ma dall'insidiose pericolosa ansia di sicurezza
Purtroppo il disinteresse luoghi comuni e pregiudizi della società non restano senza effetti essi ci sono e sono gravi in primo luogo esiste un rischio di condizionamento
Sulle scelte politiche la politica può essere influenzata dall'opinione pubblica perché
Naturalmente
In termini di voti e di e di credito nella pubblica opinione e questo ha un ha un effetto ma soprattutto tali pregiudizi inficiano l'efficacia del nostro lavoro perché si riduca azione vuol dire risocializzazione
Come si fa riso Salizzato detenuto se la società non lo vuole se la società lo rifiuta se la società anche non collabora con noi operatori per il raggiungimento del nostro fine istituzionale
Sussiste inoltre il rischio che le tendenze giustizialiste espresse dalla società influenzi noi operatori meno formati e meno consapevoli
Questi i motivi per i quali concludo il mio intervento in cui spero di aver sufficientemente evidenziato riscendi Benita tra sicurezza e rieducazione in tempi
Spero brevi come era stato invitato a fare con un'esortazione ed un appello
L'esortazione rivolta agli operatori penitenziari ed è questa
Realizziamo tutti insieme una vera e propria strategia di marketing consentitemi il termine a livello centrale e periferico per far sì che rinnovamento culturale della ministra azione sia conosciuto all'esterno il fine istituzionale apertamente dichiarato l'opinione pubblica sensibilizzata soprattutto sul legame profondo tra sicurezza e rieducazione
Anche attraverso la predisposizione soprattutto la concretizzazione di efficaci piani di comunicazione che valorizzando le professionalità dell'amministrazione penitenziaria di hanno luce senso condiviso al nostro operato
è un appello rivolto a tutti autorità politiche magistrati colleghi delle altre forze dell'ordine delle istituzioni associazioni sindacali mass-media cittadini più consapevoli
Sostenete Shipper quanto nelle vostre possibilità in quest'opera di contrasto e pregiudizi e luoghi comuni sul carcere sulla pena sulla sicurezza sulla rieducazione
E permettetemi anche sulla Polizia penitenziaria che ogni giorno lavora con spirito di abnegazione e professionalità
Grazie per l'attenzione
Ringraziamo la dottoressa Cangiano per l'analisi e per gli spunti di riflessione che ci ha fornito
Ora affrontiamo un tema di particolarmente che è particolarmente delicato che è quello legato alla delinquenza minorile e la sua incidenza nel contesto penitenziario
Nella guida e riteniamo necessario mantenere in vita il Dipartimento della giustizia minorile proprio per la sua specificità
Esso infatti è l'unico organismo all'interno all'amministrazione della giustizia in grado di programmare interventi attivi dell'educazione e di reinserimento sociale e lavorativo dei minori
Anzi a tal fine sarebbe auspicabile potenziarne le strutture doma interno e le competenze su questo argomento abbiamo il piacere di ascoltare la dottoressa Caterina Chinnici Procuratore della Repubblica per i minori di Palermo
Grazie innanzitutto buonasera un grazie veramente sentito al gli organizzatori di questo convegno che hanno voluto invitarmi
Fra
Devo dire così qualificati relatori per qualche riflessione sul tema appunto che riguarda il Mondo del carcere minorile
Direi quasi un pianeta nel pianeta un piccolo pianeta che ha le sue peculiarità
Che ha le sue specificità chiara e i suoi aspetti positivi e le sue esperienze virtuose
Infatti io devo dire ho sentito io non ho ovviamente una conoscenza diretta un contatto diretto del mondo delle carceri o della della Polizia penitenziaria
Però ho sentito
Diciamo alle preoccupazioni che sono state espresse oggi all'inizio del convegno su talune aspetti di criticità
E mi sento ovviamente di condividerli però mi sento anche di dire che nel mondo del carcere minorile ci sono appunto delle esperienze positive
Che sono dovute in gran parte
Alla condivisione di un obiettivo comune fra tutti quanti intervengono nel processo minorile anche nel momento della sanzione
Che è appunto quello della educazione e dell'inserimento del minore e questo ha fatto sì che questo obiettivo comune ha fatto sì che crescesse in tutti gli operatori del mondo della giustizia minorile una cultura
Comune
Una cultura che ha fatto superare a tutti anche e soprattutto al sistema carcerario e alla polizia penitenziaria e le difficoltà nelle quali pure quel settore della polizia si è ritrovato
Io prima di essere Procuratore per i minorenni a Palermo lo sono stato a Caltanissetta che è una realtà piccola ma complessa dove per esempio c'è un fenomeno molto forte dal punto di vista quantitativo
è dal punto di vista sostanziale del coinvolgimento dei minori nei reati di mafia
è la difficoltà che quindi potete immaginare di contenere all'interno di una stessa struttura penitenziaria ragazzi che hanno commesso
Reati comuni era Agazzi invece che hanno commesso reati di mafia contenere nel senso fisico del termine ovviamente di tenerli insieme
Ragazzi che provengono da culture diverse da esperienze di vita diverso che hanno un modo di affrontare le cose in maniera diversa così come in questi anni e lo sa bene chi lavora nel settore della giustizia minorile
è aumentato soprattutto all'interno delle carceri oltre che enti
Nella diciamo nel dato quantitativo del reati il numero dei reati e quindi il numero degli ingressi nelle strutture penitenziarie dei minori stranieri
Minori stranieri che fino a qualche anno fa erano in prevalenza minori provenienti dall'est Europa Romania ex Jugoslavia e così via che avevano determinate prerogative culturali
Che abbiamo imparato a conoscere con le quali tutti abbiamo imparato a confrontarci oggi invece il fenomeno si presenta già in maniera diversa perché la maggior parte dei ragazzi stranieri che sono all'interno di istituti penitenziari sono ragazzi che appartengono al fenomeno della migrazione
Quindi ragazzi che provengono da etnie e culture diverse da esperienze di vita diverse che non hanno riferimenti affettivi non hanno riferimenti sociali non hanno riferimenti culturali sul nostro territorio quindi una complessità
Di potenza del carcere minorile che richiede un'attenzione ed una professionalità veramente elevate specifica da parte di chi all'interno del carcere opera
Fatta questa premessa sappiamo tutti soprattutto quanti operiamo nel settore della giustizia minorile che il nostro sistema penale
Vuole privilegiare gli aspetti educativi del processo e quindi anche le sanzioni di tipo educativo affronta e del reato commesso dal minore
Tuttavia la detenzione seppure è una misura di carattere residuale
Ed è un come dire l'ultima risorsa ne compie viene adoperata ovviamente nei confronti di quei minori peraltro che hanno commesso i più gravi reati o che hanno già un percorso precedente di devianza
Dicevo però ecco questo tema rimane comunque quello della detenzione un tema di fondamentale importanza
Fondamentale importanza la risposta penale al reato e soprattutto fondamentale importanza la funzione della pena soprattutto dicevo alla pena detentiva proprio perché va
Data ragazzi che hanno commesso reati più gravi ai ragazzi che hanno già un percorso di devianza alle spalle a quei ragazzi stranieri che non hanno riferimenti sul nostro territorio
E quindi ecco che
Quegli aspetti che sono stati evidenziati nell'intervento che mi ha preceduto
Diventano ancora più importanti nell'all'interno del carcere minorile e diventa ancora più importante la specifica professionalità della Polizia penitenziaria nel settore minorile
Perché e credo di poterlo dire però proprio in termini positivi in termini affermativi proprio all'interno del carcere minorile si realizza
Quella funzione dalla Polizia penitenziaria e quindi quella funzione della della pena
Come risposta al reato come sicurezza espressione della sicurezza sociale quindi da un lato
C'è
La polizia penitenziaria che rappresenta
Una funzione di controllo una funzione di sicurezza sociale una funzione di vigilanza qui però affianca e devo dire per quanto è nella mia esperienza ormai lunga di procuratore per i minorenni
Affianca ma bene riesce a coniugare proprio questo impegno terre il trattamento del minore per l'educazione dei minori
Quindi è un compito educativo un compito educativo nel quale ovviamente all'interno dalla struttura carceraria alla Polizia penitenziaria affiancata da altre figure professionali ma
Io credo che sia oggi
Quanto più evidente
L'importanza della Polizia penitenziaria
Il cui ruolo dicevo è mutato nel tempo è stato già detto nell'intervento che mi ha preceduto ma forse è mutato come accade anche in altri settori devo dire della giustizia un po'più velocemente nel settore della giustizia minorile che per alcuni versi
Ha fatto un po'da apripista su alcune aspetti dalla nostra del nostro sistema giudiziario
E diceva cambiato appunto il ruolo della Polizia penitenziaria è maturato molto velocemente questo ruolo di
Inizio diciamo di persone che si propone come colui che inizia il percorso di educazione
Perché ebbene diceva poco fa la collega commentavamo fra di noi qualcosa bene diceva quello che deve iniziare e questo vale a maggior ragione soprattutto per i minorenni e questo è quello che ci viene suggerito
Dai dalle raccomandazioni che a livello internazionale gli organismi a tutela dei minori ci propongono quello che deve iniziare all'interno del carcere e non un percorso di rieducazione ma un vero e proprio percorso di educazione alla legalità
Nel rispetto e nella tutela dei diritti dei minori
Diritti costituzionalmente garantiti i diritti sottolineati da tutte le carte internazionali i diritti ai quali il nostro procedimento penale minorile ispira tutta la propria impostazione
E dicevo ecco che il ruolo della Polizia penitenziaria assume veramente un'importanza fondamentale
Perché all'interno del carcere laddove
Si impongono delle regole al minore che ha commesso un reato e giustamente si devono imporre queste regole
Però il ruolo del Polizia penitenziaria non è e non deve essere quello di chi tali regole le impone in maniera autoritaria ponendosi come uomo di legge in una posizione
Al territorio e rispetto al minore e non è cambiato ebbene devo dire lo interpreta la Polizia penitenziaria per quello che è appunto nella mia esperienza
Perché
è il ruolo di punto di riferimento un punto di riferimento che e consente al minore di comprendere le motivazioni e le religioni di quelle regole attraverso l'apertura al dialogo
Attraverso la comprensione del minore del suo stato d'animo verso della sua personalità del suo percorso di vita
Attraverso una sorta di confidenza che devi instaurare con il minore che naturalmente però deve essere mantenuta nell'ambito del distacco che il ruolo reciproco impone
E io credo di poter dire e ripeto lo dico alla luce dell'esperienza ormai di ben tredici anni di procuratore per i minorenni che questo ruolo la Polizia penitenziaria l'ho interpretato molto bene
All'interno degli istituti minorili l'ho interpretato maturando questa cultura
Della personalità del minore attorno alla quale ruota tutto il processo
E lo Stato attraverso la formazione che il nostro Ministero per la verità cura ma l'ha fatta attraverso l'esperienza sono affatto attraverso la conoscenza
E lo Stato attraverso l'apertura alla collaborazione con tutte le altre figure tutti gli altri soggetti che a diverso titolo entrano nel processo penale minorile
Quindi
Io mi sento di essere portatrice di una esperienza positiva di un impegno positivo
Dicevo prima per esempio Caltanissetta che ha un piccolo istituto penale per i minorenni dove però talvolta capita di avere ristretti dei ragazzi che hanno
Situazioni tra di loro molto diverse
Dove capita nei ragazzi di mafia
Che come dicevo prima sono ragazzi difficili perché vengono da un contesto culturale
Che tra l'altro
Regna fortemente la loro personalità a dispetto della loro minore età ci troviamo spesso di fronte a dei ragazzi con delle personalità già molto forti molto strutturate
E sui quali già non è facile intervenire perché già di per sé rifiutano il dialogo con le istituzioni con chiunque la rappresenti
Quindi una difficoltà non da poco una difficoltà non da poco nel verso il tutto piccolo piccolo
Con un problema credo diffuso di
Un numero non adeguato di persone
Gli esponenti della polizia penitenziaria con strutture purtroppo limitate talvolta strutture limitate anche sul territorio
Con difficoltà quindi che in piccolo probabilmente si vivono in altri contesti in maniera sicuramente ancor più forte
Eppure devo dire l'esperienza è stata sempre esperienza fortemente positiva un'esperienza di impegno e di impegno vero
è infatti oggi qui c'è stato ho messo sul tavolo questo kit che riguarda appunto questa esperienza bellissima fatta nella fatto a Catania
Ed è un'esperienza peraltro nuova che non è limitata a quello che finora si è fatto per educare il minore alla legalità ampi
Ma è un'esperienza nuova che è in linea sicuramente con e diciamo alle più moderne l'orientamento più moderno in tema di giustizia minorile in tema di
Funzione della carcerazione minorile
Perché attraverso questa esperienza si è creata un'apertura verso l'esterno
Io credo che forse oggi la diciamo criticità maggiore del carcere del sistema carcerario minorile
Sia l'assenza di un per proporvi lamento penitenziario minorile noi abbiamo mutuato dall'ordinamento penitenziario
Diciamo la parte che è possibile applicare il minorile attraverso le sentenze di validissimi giudici della tribunale di sorveglianza colleghi del minorile ampiamente
Nel caso nostro attraverso la sentenza della Corte costituzionale attraverso le esperienze maturate sul campo si è andato ad la via sempre più in qualche modo adeguando un sistema penitenziario pensata modulato sugli adulti c'è sull'esigenza dei minori
Però io credo che oggi sia veramente arrivato il momento di pensare a un ordinamento penitenziario che quindi imposti
La struttura penitenziaria la il funzionamento del meccanismo penitenziario è quindi gli interventi che all'interno del meccanismo penitenziario vengono attuate nei confronti dei minori proprio specificamente sui minori perché ci vengono proprio dalle
Carte internazionali numerose sollecitazioni in questo senso
è il senso nel quale noi andiamo a quello dell'apertura quindi dell'apertura del carcere l'apertura al territorio
Educare il minore iniziare il percorso di educazione del minore alla legalità all'interno del carcere va bene
Ma non è sufficiente però perché il fatto delitto commesso dal minore non è un fatto che si esaurisce in un momento e che può essere affrontato è conclusa e risolto all'interno della struttura carceraria
è un fatto che si inserisce in un percorso di vita è un fatto che si inserisce in una situazione di disagio o comunque di temporanea difficoltà
Che deriva
Probabilmente dall'ambiente a fine del familiare dal contesto certamente di appartenenza del minore e allora non può risolversi all'interno del carcere deve essere risolto anche
Con l'aiuto il supporto delle sterno per la famiglia laddove queste possibile dell'ambiente di provenienza degli adulti di riferimento che all'esterno del carcere il minore povere
Per le strutture del territorio
Quindi io credo che si richieda oggi alla carcere minorile una apertura verso l'esterno e al territorio una ma
Come dire una maggiore responsabilizzazione nei confronti dei minori detenuti se noi vogliamo veramente arrivare ad un reinserimento pieno e totale del minore
E dicevo ecco in questo senso io mi sento di auspicare so che il Dipartimento per le gestioni non rileva a lavorato diciamo in questo senso tenendo conto proprio di questo tipo di sollecitazioni che ci vengono anche a livello internazionale
E si è prospettato per esempio una diversa strutturazione delle carceri per i minorenni che è vero hanno prerogative completamente diverse rispetto a quelle degli adulti anche se è pur sempre quelle grate che ci sono alla finestra sono
è estremamente traumatiche per un minore per quanto grave possa essere il reato che ha commesso lo sono per un adulto si è detto prima ma ancora di più si può immaginare quanto lo siano per un minore quanto sia traumatico per un minore essere privato della libertà
E allora dicevo è vero che oggi
Comunque ci sono carceri che hanno delle strutture molto bello e Palermo per esempio è un carcere che gode di un bellissime giardino ha una bella piscina dove viene svolta appunto attività attraverso anche l'attività sportiva viene svolta attività di educazione dei ragazzi
Ed è vero che si tende sempre rendere la struttura carceraria minorile quanto più oppressiva seppur
Questo termine si può usare possibile però è anche vero che
Si può certamente migliorare si è pensato infatti ad un carcere di piccole dimensioni
Con la struttura quasi di comunità alloggio con non più di dieci posti collo rapporto quasi di tipo familiare fra gli operatori chiaramente la
La le Polizia penitenziaria ripeto mantiene sempre e comunque il suo ruolo di vigilanza di sicurezza comunque una approccio quasi di tipo familiare con i ragazzi
E un altro aspetto che si è sottolineato che è proprio quello relativo
Alla
Necessità di modulare l'intervento educativo sulla singola personalità del singolo minore
Noi oggi nell'anno due mila sette per esempio sono stati registrati mille trecento trentasette se non ricordo male ingressi in istituto
Ma sono tutti ragazzi
Completamente diversi l'uno dall'altro tutte personalità diverse tutte situazioni l'esperienza di vita diverse
Diverse etnie diverse culture quindi una necessità ancora oggi ancora più che in passato di attenzionare la personalità del singolo minore e di modulare sulle sue esigenze
Il percorso di educazione alla legalità e quindi in questo senso per esempio si parla di un educatore di riferimento per ciascun singolo minore
In questo senso si viene attenzioni mensile ad attenzionare in maniera particolare il momento dell'ingresso del minore in istituto
Un momento che di fondamentale importanza perché le statistiche che ne abbiamo sulle quali io non vi è noi non vi tedio
Ci dicono comunque che la
Gran parte dei minori lei che entra in istituto e parlo del circa sessantatré per cento dei minori che interessi tutto entra dalla libertà per esecuzione della misura cautelare
Quindi
Si può immaginare quanto traumatico sia questo passaggio dalla libertà all'istituto penale e allora ecco in questo momento bisogna mettersi in una posizione di ascolto del minore di conoscenza della sua situazione personale familiare
Dei suoi riferimenti dei suoi interessi dei suoi come dire dei del suo contesto di vita precedente al reato proprio per indirizzare nel più breve tempo possibile gli interventi nel modo più adeguato per quel singolo minore
è già prevista oggi la figura del mediatore culturale
Ma viene attenzionata sempre di più l'esigenza di favorire una cultura che sia una cultura i come dire una multicultura all'interno del carcere perché già all'interno del carcere bisogna adoperarsi per favorire quell'ente l'azione dei ragazzi che vengono da altri contesti e da altre culture una integrazione che poi dovrà essere supportato ulteriormente al momento in cui il minore uscirà dal dal carcere
Un'attenzione particolare
A far sì che il minore prenda coscienza
Del che valore negativo
Dell'azione commessa
Che prenda coscienza della necessità di partecipare attivamente a quel percorso di educazione che all'interno del carcere viene avviato
E che però necessità come dicevo prima di quell'apporto anche dell'esterno del del territorio
Quindi delle specificità su cui costruire la professionalità di quanti operano all'interno della
Carcere per i minorenni una professionalità che già oggi è una professionalità spiccata
è una professionalità molto valida
Ma che deve diventarlo ancora di più perché ripeto sono cambiate le esigenze dell'utenza del carcere minorile così come è cambiata la tipologia dei reati commessi da minori come è cambiata il contrasto dalla nostra società
E in questo momento è per esempio un'attenzione particolare va rivolta secondo diciamo questa prospettazione di una riforma dell'ordinamento penitenziario anche al momento delle dimissioni che è un momento particolarmente complesso
Perché accompagnare il minore
Al momento della dimissione anche nel percorso immediatamente successivo al suo rientro nel contesto di provenienza io credo sia veramente fondamentale
Avviare delle attività all'interno del carcere attività
Aperte all'esterno quindi questa vera e propria apertura del carcere all'esterno un'apertura naturalmente controllata un'apertura graduale un'apertura vigilata un'apertura supportata sostenuta dalla professionalità di chi opera dentro il carcere
Ma pur sempre necessaria proprio perché quel percorso di educazione alla legalità non si interrompa come purtroppo è chi come me lavora in questo settore sa bene
Talvolta i mezzi interrompere quel percorso educazione alla legalità proprio nel momento in cui ragazzo esce dal carcere
E io credo e concludo queste riflessioni perché tanti e tanto rilevanti sono gli interventi che seguiranno
Io credo che oggi che il processo penale minorile e il sistema penale minorile compreso quello della carcerazione è un sistema comunque valido
è un sistema che tutele garantisce i diritti del minore è un sistema che effettivamente incentrato sulla personalità del minore ed è un sistema che guarda al fatto reato per
Comprendere le motivazioni del minore che lo hanno portato a quel reato guarda al contesto di provenienza del minore guarda la sua personalità
Tutte al fine di individuare le sanzioni più giusta e più adeguata e compresa la detenzione che se pure ripeto ovviamente è la sanzione quanto mai afflittiva
è quanto mai quindi pesante da sostenere da sopportare per il minore però a già tutto oggi un contenuto di educazione un contenuto di risocializzazione un contenuto del reinserimento però una criticità ancora cento
A mio avviso in tutto il sistema non tanto nella struttura carceraria
è la criticità e la recidiva
Sappiamo tutti quanti lavoriamo nel settore delle giuste minorile che seppure non ci sono ancora dei dati specifici
E diciamo dati numerici sappiamo che elevato ancora troppo elevato il numero dei minori che tornano a commettere dei reati questo quasi un po'a riprova di quello che dicevo prima e cioè che quel percorso
Di educazione alla legalità che spesso inizia positivamente all'interno del carcere si interrompe troppo spesso
Quando il ragazzo esce
E allora io credo che questa sia veramente la vera la vera come dire la vera sfida lavorare tutti tutti quanti operiamo nel settore della giustizia minorile perché questo percorso di locazione alle Grazia non si interrompa
Perché il re inserimento del minore sia pieno ed efficace e soprattutto perché sia definitivo
E allora devo dirvi che proprio ecco così scorrendo un po'qualcosa
Su questo tema del delle carceri mi sono sempre più convinta
Che effettivamente questo percorso di definitività della momento di re inserimento del minore inizia veramente al carcere all'interno del carcere
E però ecco deve essere sostenuto cioè la funzione del carcere deve essere effettivamente quella di accompagnare il minore non soltanto durante la sua permanenza all'interno della struttura
Verso un percorso di vita corretto verso un percorso di accettazione della legalità di condivisione della legalità
Ma deve essere un percorso che accompagni il minore anche dopo l'uscita dal carcere
E perché questo ripeto possa avvenire questa apertura dal carcere verso l'esterno è sicuramente indispensabile
è questa esperienza che è stata fatta a Catania lo dimostra lavorare i ragazzi all'interno del carcere lavorare per i ragazzi che sono nelle scuole con i ragazzi che sono nelle scuole portare un'esperienza
Positiva maturata pure all'interno del carcere è stato fidanzato proprio un film ma anche con la partecipazione dei ragazzi quindi un'esperienza positiva maturata all'interno del carcere al di fuori del carcere stesso
E far sì che dall'esterno dal territorio vengano co indi delle risorse per portare all'interno del carcere
L'apporto il contributo verso questo percorso di legalità dal da parte di tutto il territorio perché credo che tutto il territorio debba farsi carico dei ragazzi che hanno commesso dei reati debba farsi carico dell'educazione di tutti i minori
I minori che troviamo
Nelle nostre case ma anche e soprattutto quei minori che hanno per un momento
Di difficoltà per un momento di disagio o perché purtroppo vengono da un contesto particolarmente problematico che hanno commesso un reato
Io credo che questa debba essere la nostra sfida in questa sfida ripeto un compito veramente importante assegnato alla alle carceri rassegnato alla Polizia penitenziaria
A quel ripeto io mi sento di riconoscere nel settore della giustizia minorile un grande impegno
Un impegno che essa andare al di là della carenza di personale al di là della carenza di mezzi
Al di là delle difficoltà obiettive che si incontrano
Ma che è sostenuto proprio dalla volere condividere con tutti quanti altri operiamo nel settore della giustizia minorile quell'obiettivo comune che appunto la l'inserimento del minore che ha commesso un reato nella nostra società
Quindi
Ripeto mi sento di riconoscere questa professionalità penso e spero che possa arrivare e sia arrivato il momento per
E costruire con l'ordinamento penitenziario specifico così da consolidare
Il lavoro finora fatto e da stimolare ulteriormente il lavoro del carceri minorili e ecco ringrazio veramente quanti e in questo settore operano perché ripeto si va spesso aldilà
Di quelli che sono i compiti propri istituzionali per rendere soprattutto la pena che indirizzata i minori una pena più umana più facilmente sopportabile vi ringrazio
Ringraziamo la dottoressa gli unici per il suo autorevole e qualificato d'intervento
Come tutti siamo a conoscenza l'articolo quarantuno bis ha inasprito le condizioni detentive dei criminali più pericolosi come ad esempio il boss della mafia la camorra della 'ndrangheta e così via
Ciò ha creato necessita di uno sforzo maggiore dell'amministrazione penitenziaria
Caduto investire di questa responsabilità un gruppo operativo mobile a tal proposito vi desidero ringraziare il direttore del gruppo operativo mobile per la sua presenza a questo nostro convegno in generale il Mattino grazie
Questi lavoratori gruppo come più mobile hanno pagato e continua a pagare il prezzo per la redazione delle organizzazioni criminali al quarantuno bis anche con un tributo dite umane
Malgrado ciò noi riteniamo
Che sia il gruppo necessario per impedire di gestire affari criminali dall'interno degli istituti penitenziari
Do la parola al consigliere Paolo Mancuso procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Nola una delle zone più calde sul fronte della lotta alla criminalità organizzata
Prima di tutto un ringraziamento non di circostanza alla vostra organizzazione sindacale per quest'invito che mi consente ancora una volta di stare con molti di voi
Chi mi conosce sa bene che in questa Amministrazione ho lasciato un pezzo del mio cuore e anche dei miei sentimenti della mia passione vedere
Della mia capacità di di riflessione che porto se porto sempre come il
Il il patrimonio che mi è rimasto di quell'esperienza voglio dire che un particolare grazie a questa organizzazione sindacale perché
Quando cominciai nell'ormai lontano mille novecentonovantasette la mia esperienza dice capelli canuti mento ed il modo di conoscere alcuni vostri leader e dell'epoca
Ancora attuali per la verità
Che aveva una specie di ossessione
Si doveva parlare dello sfollamento di Poggioreale e Lille intervallo intervento cominciava
Sì ma qual è il Progetto dell'amministrazione penitenziaria sui a parlare dell'acquisto delle autovetture
Sì mai Progetto quali se prende un caffè al bar era un'ossessione
E devo dire che all'inizio insomma avevo qualche perplessità comprendere fino in fondo il senso ebbene il senso era diventato poi più chiaro ma mano che andava avanti la mia esperienza e e da quel che vedo
Trova risposte difficili ancora ancora oggi
Trovo che trovava allora onestamente le trova ancora oggi anche se
Diciamo poi un pezzo della realizzazione del progetto della seduta affianca memento ascoltavo i vostri interventi e di questo sono insieme a chi ha costruito con me in quel momento di riqualificazione importante dell'Amministrazione che anch'egli presente in sala con altri naturalmente di voi
Quella quella quel progetto
Dopo il discorso sulla
Sulla devianza minorile io devo occuparmi del pezzo esattamente opposto
Di questo pianeta carceri e cioè del pezzo più perduto possiamo dire
Della del del mondo penitenziario che è quello della della pericolosità massima
Dimostrata dalle garanzie mafiose
Il quarantuno bis pochissimi riferimenti cercherò di essere molto veloce
Nasce voi lo sapete per rispondere al massimo attacco che il nostro Paese la nostra Repubblica ebbene all'organizzazione mafiosa del mille novecentonovantadue
Dopo che c'erano state già una serie di omicidi
Gravi che avevano dimostrato la estrema pericolosità di quell'organizzazione a cui si stentava a dare risposta
Gli omicidi e deve stragi del novantadue che in particolare
La reazione che seppe c'era stata quelle stragi dell'Ucciardone dove si festeggiava
Fino a notte fonda con
Dolce champagne anzi diceva perlomeno a questo a questo tipo di iniziative di aggressioni
Fu data una risposta al
Finalmente vincente
L'amministrazione penitenziaria in quel momento fu capace di un miracolo
Aprire due strutture penitenziarie come quelle dell'Asinara e Pianosa per rispondere a quella che era stata individuata finalmente come l'esigenza centrale
Nella lotta all'ordine del giorno è giusto cioè città
Privarla dei dei suoi capi dei capitarle
Attraverso
Non un normale regime penitenziario che era dimostrato non era in grado i troncare il rapporto che quei capi avevano con le loro strutture di comandare le dall'interno delle delle carceri in cui erano detenuti
I solo all'isolamento dicevo era la funzione centrale che quello strumento dover raggiungere l'obiettivo che doveva consentire
Di
Queste effettivamente
Troncare quel rapporto fra il capo e la sua organizzazione
Io dicevo l'amministrazione penitenziaria fu in grado in quel periodo non solo di un di un grandissima capacità di approfondimento ma di un miracolo di realizzazione operativa
Possiamo dire con risorse quasi visibili Presidente Amato io credo di sì
Possiamo dirlo
Con risorse quasi risibili se non quelle di uno straordinario entusiasmo e di una dedizione di una consapevolezza del compito in cui in quel momento il Paese chiamava i singoli lavoratori dell'ai singoli agenti i singoli lavoratori dell'amministrazione penitenziaria
Dissi costruire l'Asinara e Pianosa non so quanti di voi ci sono stati penso molti fu Repetto una un'opera che io non riesco a definire diversamente dal miracolo e il miracolo dette dei frutti straordinari
Quell'isolamento fu un isolamento reale fu un isolamento effettivo
E non solo o non tanto perché
I detenuti non potevano in qualche maniera comunicare fra di loro
Ma perché l'Amministrazione complessivamente intesa dimostrava la capacità di
Limitare le comunicazioni attraverso quello strumento del capo mafioso con
Io parlo di mafia naturalmente in senso generale come deduzioni criminale che mi
Il crimine organizzato
Tronca va il il rapporto
Quel famoso rapporto di comando e
Naturalmente ci furono anti anche conseguenze in termini di cedimento
Dei capi molti dei quali avevano conosciuto poco e comodo carcere e davanti a un carcere serio
In carcere rigoroso non reggevano
Ci fu un fenomeno del liceo fusero modella comma della collaborazione dei capi dell'organizzazione
Di cui ancora oggi abbiamo consideriamo conseguenze perché ancora oggi quelle esperienze hanno dissestato e stravolto
E depotenziato in maniera radicale molte delle obiezioni criminali che operano sul proprio che operavano e operano sul nostro territorio
Poi pian piano diciamo si sono fatti alcune alcuni conti
L'Aula la stranezza del quarantuno bis il paradosso diciamo di cui molti abbia su cui molti abbiamo riflettuto e che se l'isolamento funziona se il quarantuno bis raggiunge il suo risultato la funzione per cui è nato
è difficile trovare una motivazione per mantenerlo
Se cioè il capo è stato effettivamente isolato il capo o il personaggio di pericolosità particolare di cui
Di cui si vuole ottenere l'isolamento
Rimane in un regime
Rigoroso di quarantuno bis
Restano residuano dopo un tempo anche limitato a pochi elementi per dire che la sua pericolosità perdura che il suo collegamento con l'operazione criminale che è il presupposto
Per il mantenimento del regime in qualche maniera sia ancora attuale
D'altra parte
Sulla sul regime del quarantuno bis sono si sono ovviamente dispiegati una serie di controlli
Di carattere prevalentemente giurisdizionale ma non solo se penso al Prefetto allora diciamo le prescrizioni che il Comitato per la prevenzione della tortura e trattamenti legali ha dato
Quando ha visitato alcune strutture ma
Penso soprattutto alla vale sempre il soprattutto all'aria intervento della magistratura
Le sue diciamo espressioni più alte le conseguenze sono state importanti
Sono state importanti sia verso il il regime interno che verso
I collegamenti con l'esterno e sia in direzione della
Determinazione dei presupposti che giustificano il regime
Della
Del contenuto delle limitazioni che il quarantuno bis
Può rock contenere poco qualche nel realizzare nei confronti
Di chine sottoposto si sono occupate in particolare se e come ha detto la giurisprudenza europea
Una famosa sentenza Zara nel novantanove a e in qualche maniera
Invitato il nostro Paese art tenere conto che può considerarsi compatibile con un regime corretto di custodia penitenziaria il quarantuno bis soltanto se
Non sussiste un isolamento all'interno del carcere detenuto isolamento effettivo detenuto all'interno del carcere
Ancora oggi una la sentenza con la guarda caso Zara depositata ancora non
Non depositata le motivazioni ma fa capire che
Ci saranno
Limitazione ulteriori per quanto riguarda
Le comunicazioni che detenuti verso l'interno verso l'esterno rispetto alla possibilità per l'Assessore Torrita giudiziaria di disporre controlli sulla corrispondenza
Da altra parte la famosa intensa delle Corte Costituzionale ventisei del novantanove a
Riconosciuto un legittimo potere di reclamo dei detenuti a dalla alla magistratura di sorveglianza sulla
A sulle modalità con cui
Il regime si svolge
E sui presupposti un'altra cavo sentenza famosa della Sezioni unite e del due mila e tre aveva in qualche maniera sentenza Gianni aveva in qualche maniera disciplinato
La
Necessità che il controllo sulla permanenza della pericolosità del soggetto fosse un controllo permanente e non dato per scontato e ripetuto
Con formule divenute di stile
Anno per anno sei mesi per sei mesi dunque
Ci sono state delle riforme in cui la aprirla presunzioni pericolosità e divenuta presunzione di stabilità del vincolo
Ma il vincolo associativo si è un po'quindi rovesciata alla la necessità di dire del della del dell'accertamento la stabilità del vincolo
Ricordiamolo è qualcosa su cui tu esercitarsi maggiormente una
Valutazione presuntiva
Che invece più difficile sulla
Sulla permanenza della della qualità della pericolosità del detenuto
Ancora domani questo comunque questo regime è destinato ad assumere connotati diversi
Sapete che il Senato ha approvato una normativa per la quale si porterà a quattro anni la durata minima della della prima assegnazione del detenuto a questo regime
Ci saranno ulteriori limitazioni sulle comunicazioni sui colloqui e così via
Io
Non so se questo tipo di intervento reggerà alla lunga
Alla controllo giurisdizionale delle organico Rho pay e della nostra Corte costituzionale
Non lo so perché mi sembra che alcuni di questi passaggi abbiano già formato oggetto di alcuni
Di alcune decisioni
Che hanno in qualche maniera che sono in qualche fatte carico dello scopo sociale di sicurezza collettiva che quello strumento assicura
E che soltanto la sua
Provvisorietà la sua durata limitata nel tempo consente di ritenere conforme alla Costituzione
I quattro anni per esempio potrebbero entrare in contrasto con questo con questo tipo di valutazione ma vi ripeto non è di questo che intendo parlare natura abbiamo una
L'esponente prestigiosa della Magistro e sorveglianza sei ritiene potrà soffermarsi su questo io
Voglio soltanto dire che a me
Ed è anche questa peraltro un pezzo contenuto nella riforma che mi convince invece moltissimo
Che a me è sembrata
è sembrato posso dire un delitto
Abbandonare strutture come Pianosa dell'Asinara
Io
Ho vissuto quel momento
La legge novanta se era già stata approvata quando che prescrive appunto
Tela per ripetere nella per il la struttura dell'amministrazione penitenziaria abbandonasse quelle isole veramente non diceva proprio questo
Ho vissuto con un po'come una
Un lutto
E non solo perché lì dentro c'era sangue statica degli uomini dell'amministrazione penitenziaria e ci abbiamo lavorato e che hanno realizzato delle cose veramente meravigliose
Non solo per questo certo anche ma non solo per questo perché a mio parere quella era una decisioni relazionale
Era una decisione dettata da un'emergenza forse da quella di fermare una serie di
Terrorismo una di attentati di dirigersi terrorismo mafioso in quel periodo imperversava sull'isola non lo so adesso sono state fatte molte ipotesi
Sulle motivazioni di quella scelta certo è che
Dall'interno noi cercammo al massimo i chi collaborava con me in quegli anni lo ricorderà di limitare i danni
Dicendo
Nel dall'inno in alcune riunioni che c'erano state presso la Presidenza del Consiglio dell'epoca
Volete elevare il carcere duro ma lasciateci quelle strutture come strutture aperte lasciateci quali le strutture come strutture che hanno una loro
Coerenza di sistema anche consentendo lavorazioni consentendo un'economia programmata per cui in alcune di quelle isole si allevava bestiame in altre si produceva foraggio e così via
Lasciateci soprattutto delle strutture che in un momento in cui il Paese ne avesse bisogno resteranno a disposizione dell'Amministrazione
Questo discorso non passò neanche nella sua forma più attenuata
Ma oggi vedo che viene ripreso io credo che il vero isolamento che si riuscì a realizzare in quell'isola
Non fu soltanto dovuto al regime che poi necessariamente è stato ammorbidito ma fu dovuto al fatto che quelle erano due isole che in qualche maniera avevano collegamenti con il il
Continente si chiama
O che si chiama da parte degli isolani esclusivamente limitato alla Polizia penitenziaria
Il che significava che se c'era necessità e io non voglio approfondire il discorso perché ovviamente le vostre orecchie sono ben allenate su questo versante che si ricava che sì sì se si deve per motivi necessitati dalla sicurezza
Dei cittadini isolare effettivamente una persona lo si può e solari se il mare agitato leve Lele delle vedette non partono
Serale dal mancare la il gasolio o se c'è un guasto motore non si può accompagnare nel difensore del parente a fare il colloquio
E allora acqua ma a quel punto quando già però c'era stato uno spostamento verso il luogo di partenza le vedete che era a sua volta difficilmente raggiungibile questo significava potere assicurare da un lato
Una limitazione forte dei rapporti del del soggetto pericoloso con l'esterno
è un altro però
Assicurare il rispetto di tutti quei vincoli che la legislazione interna ed europea riconosce al regime detentivo come necessari per garantire i diritti del individuali del detenuto
Perché di un detenuto che e non riesce a comunicare con la sua struttura in maniera
Tempestiva
Caratteristica fondamentale per assicurare il comando di una di una
Di una organizzazione mafiosa in maniera sicura
Al sarà necessità indispensabile per per il la comunicazione di un capo con la sua con la sua organizzazione e allora quella quella quel rapporto
Di dirigenza salta poi possiamo benissimo dire che questa persona lavora all'esterno si incontra
Altri detenuti fa una vita sociale di compatibile con quella pretesa giustamente pretesa dalle strumenti
Della nostra legislazione della nostra Costituzione e anche della del che ci detta in questo momento l'Europa ma diciamo questa agibilità
Della sua giornata detentiva da parte detenuto diventa assolutamente indifferente rispetto alla sua capacità di comunicazione con l'estero
E allora ritornare alle isole e una politica secondo me indispensabile vincente se si vuole mantenere coerente ed efficace questo strumento all'interno peraltro
Di un discorso di carattere generale
Che è quello della
Differenziazione del mondo penitenziario
Se oggi avete sentito
Diciamo come funziona e in qualche aspetto come dovrebbe funzionare rimodellare la la la la l'il carcere dei minori se oggi sentiamo come dovrebbe funzionare
Il carcere dei soggetti più pericolosi e in mezzo sappiamo che ci sono una serie di altre articolazioni
Senza
Ritornare al Presidente maturato Malindi l'intuizione sui circuito i credo che fu sua ma quelle un'intuizione che deve essere portata avanti
Che deve essere portata avanti e razionalizzata
Attraverso finalmente la la conduzione a regime di alcune sperimentazioni sui carceri
Altrimenti da quanti anni sperimentiamo queste soluzioni si carceri minima sicurezza ottima sperimenta chiamateli
Chiamano lì come vogliamo che pure hanno dato buona prova e che in qualche maniera
Propongono una soluzione certamente non radicale non definitiva ma pongo anche una soluzione a all'alla questione della
Difficoltà anche all'Amministrazione deliziare nella
Reperire risorse di cui in questo momento a un bisogno assoluto
Il concetto di carceri va declinato necessariamente al plurale oggi il carcere veramente raccoglie un'enorme quantità di persone prevedere un carcere per i soli quarantuno bis come
Nel scritto nel disegno di legge e che è stato approvato al Senato significa cominciare a pensare che analoghe soluzioni vanno trovate anche per altre
Qualità del per delle persone detenute anche per altre caratteristiche le persone detenute
Ma soprattutto fatta questa chiusa questa parentesi voglio dire che se alle isole si torna
Come prevede questa legge
A mio parere è indispensabile non tornarci a costo zero
Perché il costo zero e una ipocrisia che va armata a riversare sulle spalle di chi si assume questa responsabilità
Una serie di ulteriori fatiche di ulteriori adempimenti risulti Loris responsabilità che è ingiusto diversa
Perda mantenere delle isole esiste la necessità di avere del personale motivato
Sappiamo tutti quanto sacrificio comporti la vita nelle isole per il personale penitenziario e come
Sia
Necessario fare abbia assicurare un avvicendamento
La se il gruppo operativo mobile a ha assolto un ruolo straordinariamente utile su questo versante deve continuare a svolgerlo ma ha bisogno di credo
Se si riprende ripeto se si rimette mano a un'ipotesi di questo genere
A una disciplina sulla a mobilitare sui cambi che assicuri che per quella destinazione ci siano sempre vocazioni
Le vocazioni possono essere frutto di entusiasmo sicuramente ma anche di aspettative legittime di attese gli interessi di emergenze per cui dei sacrifici possono essere
Umanamente sacri Ebrahima sopportati in previsione di una futura di una futura situazione di vantaggio e questa credo che e la un'esperienza come quella delle isole comporti
Quello che credo
Sia sicuramente mi dispiace che il Sottosegretario ci ha lasciati per i suoi impegni ma quello che credo sia indispensabile pretendere da parte dell'amministrazione penitenziaria
Sia che ancora una volta un'ipotesi di questo genere non si riversi sulle sole spalle ancora larghe ma per quanto dell'amministrazione penitenziaria
Grazie
Grazie al Consigliere Mancuso per l'attenta analisi legata governanti del quarantuno bis prossimo argomento riguarda un tema di grande attualità e molto sentito dall'opinione pubblica quale quello della certezza della pena
Due domande come si concilia questa esigenza con lo stato di soffrono mento oggi presente nelle carceri
Vi sono spazi per soluzioni alternative alla detenzione su questi temi ascolteremo adesso la dottoressa Angelica Di Giovanni Presidente del Tribunale di sorveglianza di Napoli
Buonasera a tutti e inizio anche io con il ringraziare la ovile chiaramente chi mi conosce sa che
Come sono solito a dire la pedofilia non fa parte del mio DNA
E il ringraziamento alla quelle particolarmente sentito perché
Perché si si comincia a parlare di certezza della pena
E se il concetto passa attraverso L'Aquila per giungere al tessuto sociale
Noi abbiamo quasi recuperato
Il gap come dico io costituzionale che ci accompagna da sempre
Sessantuno mila duecento due detenuti
Segnala così
Data trenta marzo trentuno marzo due mila e nove
Io voglio andare oltre
E voglio ricordare visto che faccio il magistrato di sorveglianza gambe ventinove anni ai primi
Voglio ricordare che questo non è un numero reale
Perché perché se parliamo di certezza della pena i sessantuno mila duecentodue sono quelli che stanno all'interno degli istituti
E quelli che stanno fuori
Quelli che stanno fuori sono dati data dati data due mila otto
Diciotto mila
Circa cinquecento dati data che diciamo subito non corrispondono a verità
Perché perché non tutti quelli che sono fuori sono registrati da alta non tutte le misure seguite sul territorio sono registrate dal TAR alcune misure sono conosciute soltanto alle forze dell'ordine
E quindi arriviamo già a dati siamo parlando di dati posti indulto e
Di quegli anni indulto tornerò un momentino dopo ma andiamo avanti sempre posti indulto
Abbiamo accanto all'esecuzione penale interna l'esecuzione penale esterna quella che abbiamo definito l'esecuzione penale inattesa
Ovvero sia i condannati liberi in sospensione grazie alla legge Simeone
Un dato del quale nessuno conosce assolutamente il numero oggi
Gli ultimi numeri certi
Sull'argomento risalgono allontano mille novecentonovantotto
Commissione mista presso il CSM anni novantotto due mila due
Che calcolo che accanto ai già allora cinquanta e ti spari all'interno ce n'erano ben quaranta quarantacinque mila all'esterno in esecuzione penale esterna
Ebbene cinquanta mila euro prego in esecuzione penale inattesa
Allora se parliamo di pena i numeri sono ben altri
E tanto per cominciare la prima provocazione si accettate il termine
è
Pensare ad un osservatorio della pena per far sì che si possa venire un quadro effettivo della situazione
Che
Cosa non molto conosciuta all'amministrazione della giustizia in genere e difficile oggi sul territorio calcolare
E obiettivamente difficile anche perché
I tribunali di sorveglianza chi sono gli unici depositari di alcuni dati
Non sono regolamentati tutti quanti nello stesso modo e quindi anche presso gli uffici di sorveglianza occorre che il calcolo venga fatto da operatori antico
Questo perché
Per dire quindi che il sistema e molto cioè che la cosa chiamiamola così e molto molto più grave di quel che può apparire
Se poi andiamo a considerare che il sessantuno mila duecentodue per la prima volta viene eletto in un senso che è contrario a quello della storia fino ad oggi
Ovvero sia che il numero dei definitivi eh inferiore al numero dei giudicanti
Anche su questo occorrerebbe fare opera di elaborazione dei dati come si dice
Perché
Così come sarebbe curioso e intriganti andare a veti resi giudicabili lo sono per reati commessi prima o dopo l'indulto
Così come sarebbe curioso intriganti andare a vedere se i soggetti definitivi che sono dentro
Sono ancora in attesa di indulto
Questo per dire per dire che il mondo del carcere
Io con largo momentino e voglio
Far rientrare nel termine carcere quella che pena
Perché il problema e di gran lunga più vasto come dicevo
E allora
Salutiamo il presidente Gargani chi è appena arrivato
Allora dicevo
Dinanzi a un problema di queste proporzioni e di questa vastità
La cultura della pena nella cultura della pena non è un patrimonio di tutti diciamocelo chiaramente il fatto che la gente volge lo sguardo altrove per non sporcarsi le mani e atto di quotidiana routine
E quindi occorre prima cosa fare questo passaggio questa volta consentito in mano educazionale della società nei confronti del carcere
Come sono solita dire alle carceri si dà
Dal carcere non si prende ho detto ultimamente in un convegno guai a pensare di poter prendere dal carcere dal carcere al massimo si dice i venti in termini di umanità ma non si prende
Perché e tutto un mondo che merita tutta l'attenzione
Ma
Anche se vogliamo soltanto guardarla ed in maniera essenzialmente egoistiche
Come dicevo al mondo degli industriali e come ha detto qualcuno qui ora apprendo oggi aprendo i lavori
Due aspetti del mondo carcere del mondo pena
Uno per gli industriali che il più facile da recepire ma a quanto pare dopo trent'anni ancora non viene neanche lontanamente attenzionato quanta manodopera persa
Al di là di quelli che sono i soldi persi direttamente quando manodopera persa
E poi c'è l'altro aspetto
Che è di gran lunga più rilevante la ricaduta di questo sistema su quella che la sicurezza sociale
Allora scrivevo pena
In effetti e il gatto che si morde la coda il sistema così con me non va
E il fatto che sia la magistratura di sorveglianza che lo vada sostenendo da quella lontana Commissione mista del mille novecentonovantotto la dice lunga
Su quella che
La ricaduta sul tessuto sociale e il gatto che si morde la coda perché certezza della pena era il titolo che mi è stato attribuito ma la certezza della pena non c'è
E ma che non ci sia lo sappiamo tutti da sempre
E che non si faccia niente è una conseguenza da sempre ha detto il sottosegretario Caliendo quale pena
Io ho detto bontà sua che io gli avevo ricordato delle cose è stato ospite in un convegno a Napoli il trenta giugno dell'anno scorso e diciamo così
Siamo riusciti forse a farlo avvicinare a questo mondo
La famosa cultura dell'APEM
Ma noi dobbiamo intenderci su questa cosa fogli Amato
Allora c'è un articolo ventisette della Costituzione
Allora io comincio a dire che buono degli equivoci e proprio fondo l'equivoco e sul ventisette
L'equivoco e sulla lettura del ventisette l'equivoco è sull'applicazione del ventisette
Perché è vero la pena Attolini funzioni Napoli funzionalità della pena come dice la cultura
Penitenza e ANIA
C'è però e solo di pochi addetti ai lavori apriamo subito e chiudiamo subito parentesi
Dicevo ultimamente a Napoli l'altro sabato era presente anche il dottore che somma poi c'è una risposta anche per te purtroppo c'ho ripensato a lei nel tempo
Dicevo
Ma
Inesistenti
Chi mai attenzione a questo mondo così come dovrebbe
Chi mai si è posto il problema della pena
Chi mai si è posto il problema di come viene effettuata la pena ci deve essere qualche cosa di vero nei numeri e nella storia
Nell'onta anno mille e novecentosettantasette il data riportata Fistetti degli istituti penitenziari trentatré mila condannati
Nel mille novecentosettantasette non c'erano misure alternative sterno c'erano pochissime quindi non le calcoli
Allora erano nel mille novecentosettantasette trentatré mila erano ambendo urto centottanta mila beh qualunque tante aziende avrebbe chiuso
Oppure avrebbe cominciato a porsi il problema di che cos'è che non funziona
E il che ecco secche don funziona purtroppo ce lo dicono tutti all'esterno
E noi facciamo finta di non capire perché l'attenzione e altrove
Ce lo dicono tutti all'esterno quando l'avrete letto tutti quanti non è che me le invento io o perlomeno sedimentare il giornalista se invenzione perché gli extracomunitari vengono in Italia
Qualcuno sa rispondere a questa domanda allora non c'è bisogno che risponda io e allora vogliamo dare una parvenza di serietà a questa storia
La polizia penitenziaria dal canto suo
Oggi ritrovarmi seduta accanto a Nicolò Amato ho detto a
Sarno e il più bel regalo che poteva far vedere che non siamo mai andati d'accordo quando facevo il capo del date queste storia vissuta emiri o se lo ricorda in assoluto mai
Però come dice il vecchio detto che dice non piangere per il principe che è quello che seguirà sarà peggiore
Storia vissuta così come io ho ricordato che io che non sono mai andata d'accordo con lui per vari fatti in cui entrate voi come polizia penitenziaria da perseguire ma il discorso
Io ho telefonato sono riuscite ad avere i numeri è oramai credo che per il tempo vola su quattro cinque anni fa gli ho detto perché non cerchi di tornare dove stamani
Perché non cerchi di aiutarci
Deve continuare se non ritenga
Il discorso della Polizia penitenziaria uno dei grossi nostri scontri fu proprio sulla legge della vostra riforma
Ma in FI attivo voi al di là della piaggeria che ripeto non è Artemisia voi avete fatto dei passi da gigante
Ora
Il compito diciamo voi meglio di come issate meglio di quel che fate nono cioè quello che fate oramai avete imparato a farlo in maniera che per noi non crea più problemi e questo è quanto di
Se io da Napoli che gestisce i circa il venticinque per cento della prodotto criminale lordo visto qui a dire che voi non ci create più problemi questo significa proprio che sia avete raggiunto l'apice
Io sono anche quella che e forse questo è uno dei motivi per cui
Sardo si è ricordato che esista sono anche una di quella che da molto tempo fa dicendo che voi dovete fare altro
E dovete andare oltre
Ma perché lo dico
Scusatemi è di un mese fa
Il sentirmi dire dai pm l'esecuzione non è prioritaria
è di stamattina sentirmi dire di stamattina sentirli a uno commesso l'errore di passare per per gli uffici l'errore sentirmi dire dalle forze dell'ordine che l'esecuzione non è prioritaria
Ma che l'esecuzione non sia prioritaria lo sappiamo tutti io allora di che cosa ci lamentiamo
Quanti i condannati sono tanti la pena devi avere una funzione ma
Non è soltanto uno quello che definisco li indulgenti Alis Morri educazionale
Ci deve essere anche quella bontà divina ma ricordiamoci che la pena e anche deterrente che la pene anche retribuzione che la prima è anche intimidazione che la pena anche una prevenzione generale
Evitano voi tutto questo non c'è Caliendo aveva parlato di pena costituzionale io allarmismi iscritti ho parlato di pena costituzionale perché la pena costituzionale quella che non c'è
E quella che attualmente non c'è
Perché noi al massimo negli istituti abbiamo
Come dire un intrattenimento
Un'ospitalità temporanea
E al di là di questo non riusciamo ad andare per non parlare di quello che il fuori per non parlare di quello che il fuori le famose tre C della pena certezza Controller contenuto
Allora ci vogliamo dire al di là della certezza la certezza è consequenziale ci vogliamo dire qual è il contenuto della pena intramuraria
Ci vogliamo chiedere che fine ha fatto l'applicazione delle direttive dell'ordinamento penitenziario
Scuola religione lavoro
Avevo buttato oggi
Giù macchie mai andato a controllare quanta gente abbiamo nei nostri istituti Amman alfabetizzata
Non sarebbe un'idea quella quantomeno della scuola
Di farla funzionare che non sia per pochi eletti per non parlare del lavoro
Poi couscous sul lavoro c'è da fare un distinguo lo dicevo prima con lei scusatemi e così le ma non ha fatto ricordare Caliendo che ha detto della convenzione composta Arsizio Sochi scusatemi qua il discorso è da chiarire
Qua o ci rendiamo conto che l'Italia meridionale fa parte dell'Italia i affrontiamo i problemi in modo che possono essere affrontati anche in Italia meridionale o facciamo altri discorsi
Perché il fatto che mi si dica Busto Arsizio se fatta la convenzione o il fatto che la collega di Novara mi vieni a dire abbiamo fatto delle cooperative ci s'amo inventati delle cooperative PEGI così detenuti vengono ammessi alla semilibertà in cooperativa poi dopo continuano il lavoro successivamente
Ma allora a questo
Bisogna
Fare in modo che
Si riesca a diffondere o dovunque che venga uno dei direttori del DAP Accarino RAI mi venga a dire perché qui la falegnameria non ha funzionato
Alla rissa sbarre il tutti gli arredi sono stati fatti dal carcere di Verona e lo vieni a dire a me
Che so trent'anni che stiamo dicendo queste cose e allora assai l'interno la situazione così che cosa poi né
Esce va beh c'è il quarantuno bis ma sul quarantuno bis si dovrebbero aprire capito lei annali che IRI
Come autrice di quelle eccezioni di incostituzionalità che hanno portato a quei prodotti della Corte costituzionale mi astengo assolutamente dal pensare in questo momento
Ma I allora se la situazione all'interno è così di che cosa poi ci meravigliamo di quel famoso turismo penitenziario scelta della giurisdizione di cui io parlavo l'altra volta
Di che cosa ci pare regime lamentele meravigliamo se il detenuto ivi misure alternative dati perché si va a costituire altrove si sceglie il giudice e poi da lì in per tentazioni telefoniche viene registrato sai quel giudice ha poca cultura della pena conosce poche cose quindi andiamola
Sì sei instaurato nel carcere questo dopo sempre dopo la si estese instaurato questo sistema
Di farsi trasferiti altrove di farsi trasferire altrove per avere
Uscire misura alternativa o per uscire per quello che io dico non si nega a nessuno la detenzione domiciliare o il differimento per motivi di salute
Se queste e l'interno e a proposito del controllo interno consentitemi ma io sono così se mi avete invitato dovetti anche sentirvi queste piccole provocazioni il controllo interno quanti altri
Il controllo interno e la sicurezza interna vecchie di voi ha letto quella norma che è stato approvato ultimamente sul garante dei diritti dei detenuti il quale potrebbe parlare e dovunque
Senza autorizzazioni di nessuno con chiunque vuole lui compresi quarantuno bis i collaboratori di giustizia
E allora io mi pongo io pongo a voi la domanda il controllo e la sicurezza poi ci lamentiamo che omento hanno invece di diminuire dico io poi ci lamentiamo del numero e diciamo
A fine anno saremo a luglio saremo settanta a fine anno con questo sistema centomila e mi sento dire da qualche già direttore del dato voi magistrati di sorveglianza perché non li fate uscire
Beh queste era proprio
La si Gina sull'atto
A parte i disciplinari del C.S.M. dico
Ma è evidente perché non li faccio uscire fino a prova contraria sono pagata per fare il giudice in questo stato e fino a prova contraria se l'esecuzione penale esterna non mi dà nessuna garanzia di affidabilità
Perché il soggetto non va a fare nulla
Perché le forze dell'ordine non sanno neppure che è uscito e quindi come voi che lo controllino perché siamo ancora al punto che se il soggetto esce da Mila ne viene a Napoli loro continua a riferire al PM di Milano se esiste e non me ne vogliano i pm presente se esiste quella che è la cultura dei pm purtroppo che non riusciamo in alcun modo a smuovere a scuotere
Per giungere alla cultura del giudice se tutto il sistema funziona così
Poi è chiaro che il magistrato di sorveglianza stringe le redini e dice tutela qui non esci
E nonostante il tuo da qui non esci comunque sul territorio le misure di sicurezza nel
L'anno due mila otto quindi posto indulto e tra le misure di sicurezza le misure alternative
Nell'anno due mila otto posti indulto erano diciotto mila dispari ripeto senza capo contare quelle che risultano registrate soltanto dalle forze dell'ordine
E allora cerchiamo cerchiamo se vogliamo fare veramente qualche cosa
Di dare un contenuto a questa pena di fare sì che qualcuno o la verta come tale perché evidentemente se la criminalità continua Anna Cha continua a moltiplicarsi
Se il carcere o con la penna viene sentita e avvertita esclusivamente come un intercalare in cui comunque la famiglia posto comunque gli affari sono a posto
Perché i beni sono comunque custoditi e salvaguardati la famiglia comunque e mantenuta quindi tutto il resto uno due tre anni
Abbiamo provato a scrivere a fare il conto di quanti anni si possono
Pagare per un omicidio ante indulto si arriva a circa qualcosa come sei sei e mezzo che dico io tra liberazione anticipata e a quattro anni una detenzione domiciliare non la nega a nessuno
Praticamente dentro di effettivo si è fatto pochi niente perché ribadisco dal momento che sul territorio il controllo
Puntuale non c'è la misura alternativa non viene recepita come pena vi ricordate la storia del braccialetto elettronico beh cerchiamo di smontare anche quella perché dal
Due mila e uno che è passata non è stato
Uno a Napoli uno a Napoli custodia cautelare uno a Milano erano extracomunitario perché
Perché dice voi a Napoli il braccialetto elettronico consentiva la possibilità di movimento in cento metri quadrati a Napoli in centro metrici fasce il Codice penale
E allora qual era il controllo del braccialetto elettronico il fatto che non è la desse ma quella per me l'ultima delle preoccupazioni a me interessa quello che fa quando sta fuori mica segretate
Semmai dieci qua ad Agna i sei mesi in più al limite se glieli danno ma questo è un altro problema
Io allora signori miei che cosa dirvi che noia noi auspichiamo sempre
Come dico io forse non auspica ero più deve io sono in rotazione quindi praticamente un domani molto probabilmente non farò più il magistrato di sorveglianza però trent'anni comunque su trent'anni e allora il desiderio quale che
La discesa in campo di forze quali le vostre e questo lo dico ancora una volta senza piaggeria possa fare quello che noi non siamo mai riusciti a fare
Possa scuotere la società e gli apparati forse da un versante che è diverso da quello che potevamo smuovere noi perché è evidente enti hanno e non c'ha sentito nessuno che voi ne siate pochi la storia è vecchia che noi ne siamo pochi sta diventando sempre più attuale
Mi sono sentita dire ieri
Mi sono sentita dire ieri che né il taglio dei dipendenti ci siamo tutti e ci siamo tutti giustamente correttissima mente da un punto di vista giuridico con la stessa percentuale
Per cui settori il dieci per cento alla Corte di Appello di Napoli non si avverte niente settori il dieci per cento al Tribunale di Sorveglianza di auto e sfasciato ma io lo scorso non è di nessuno
Il discorso non è all'attenzione di nessuno
Perché dice così si deve fare io ieri così ho risposto mi rivolgerò alla penitenziaria certa che qualche agente comunque viene
Viene dal nostro
L'ultima che voglio dire che qualcuno dove voglia
Vecchia ma serve al nove appunto non bastano quelli Geo e il discorso era anche questa è la famosa polizia dell'esecuzione penale qui avevo segnato a tante cose avevo Asquini un discorso di ordinamento in un discorso di normativa e un discorso di
Diciamo guardare all'esecuzione della pena nella sua globalità e di capire effettivamente che cosa si vuole si potrebbe anche non volere in l'ente si potrebbe anche dire stiamo bene come stiamo purché dopo non ci si lamenti dico io tutto si può fare perché ci si assuma la responsabilità di quello che si decide di fare
E tra le
Proposte suggerite c'era la polizia dell'esecuzione penale
Pulizia dell'esecuzione penale che è quella che dovrebbe controllare le misure alternative che quanto meno a capisce di che cosa si parla capisce di che cosa parliamo non c'è bisogno che che stia a dire quadri a queste libertà controllata guarda che questa libertà vigilata
è la polizia dell'esecuzione penale voi tutti sapete che c'è un progetto di legge già depositato che dovrebbe vedere anche
Un dalle il nucleo di polizia Giudea
Dell'esecuzione penale quale Polizia giudiziaria presso gli uffici di sorveglianza presso i tribunali di sorveglianza alle dipendenze della magistratura di sorveglianza del Presidente che sia
Dipende dall'ufficio questo è uno dei sogni nel cassetto ma evidentemente potrebbe cominciare a diventare anche uno dei vostri sogni perché riporterebbe sul territorio
Senza voler togliere nulla a nessuno lavorando in comunione con le altre forze dell'ordine che hanno chiaramente un vissuto sul territorio che non dobbiamo disperdere ma la cosa potrebbe forse anche cominciare a pensarsi
Io al di là di questo niente quello che ci auguriamo e che si possa capovolgere quella famosa indagini immagine della giustizia ad imbuto che un come dico io come scrissi oramai nel lontano mille e mille novecentonovantasette
Come scrisse nata nel mille novecentonovantasette questa giustizia che abbiamo in Italia che parte con grosse
Stramba testamenti mass media tutto tappeto per le indagini del pm tutti i soldi e tutto quello che si vuole possibili e immaginabili
Se
L'attenzione di tutti chiaramente mezzi disposizione di tutti il tutto comincia a stringersi quando si passa attraverso il dibattimento che già si fa quasi
Tra il disinteresse totale per giungere poi l'esecuzione della pena che resta questo fatto che al massimo e attrezzi cioè tra il magistrato il condannato e la Polizia penitenziaria niente più di questo
L'ultima che voglio dirvi e che potrebbe avere ricadute su quelle che e questo famoso Progetto di costruzioni cambiamento degli edifici penitenziari ecco perché la dico in questa sede che poiché l'ufficio di sorveglianza di Napoli
E
Il tribunale di sorveglianza però visto che l'attività del magistrato e mi piace dire l'ufficio di sorveglianza di Napoli
Sia ha rispolverato le declaratorie di delinquenza abituale con l'assegnazione delle case di lavoro
Ed è una cosa che era scritta nei codici risale al Codice Rocco ma nessuno quasi l'ha mai fatto
Lo stiamo rifacendo noi e lo stiamo rifacendo agendo ecco su Officio quindi senza richiesta del pm i numeri capirete subito a Napoli già sono lievitati
Per il momento abbiamo dichiarato circa otto novecento delinquenti abituali con sei circa seicento settecento case di lavoro
In un anno e mezzo di lavoro quest'
E il discorso è che se si potesse una casa di lavoro immane la Regione Campania non sarebbe disdicevole anche per il perseguimento di questi fini e quei
Un attimo un attimo vi rubo l'attenzione perché
Le misure di sicurezza così applicate diciamo così hanno dato la possibilità di provare la veridicità dell'assunto tenuto finora
Se la società civile intendendo con società civile tutte le articolazioni anche dello Stato tarda recepire
L'essenza della natura della pena proprio perché l'effetto sul
Lecce tarda CPA autore aprirà perché l'effetto intimidatorio ma
Non esisteva questo è per
L'altra faccia della luna la società civile lo fa perché per lei la pena ed emarginazione e qualche cosa di paté logiche di malato
Con le misure di sicurezza che invece sono qualcosa di
Apparentemente in un uomo perché or ora rispolverato io affetti sono
Diciamo soddisfacenti di gran lunga soddisfacente cioè noi abbiamo avuto ultimamente non so se l'avete letto due capi clan
Campani che si sono resi latitanti per l'esecuzione della misura di sicurezza della casa di lavoro e io ho detto parlando con un PM locale loro hanno capito quello che significa
Lo Stato che a me amministrazione ancora non l'ha capito e perché ancora non l'ha capito perché non incentiva perché non aiuta perché non interviene perché non ha personale sempre per tutte le solite cose
Quindi che da voi possa nascere la diffusione della cultura della pena e di quella che è la necessità degli Arizzi azione di questa appena costituzionale così come il nostro legislatore l'ha previsto perché oltre all'articolo al comma tre dell'articolo ventisette
C'è il comma uno che dice che la responsabilità penale e personale vuol sì chi è che ha sbagliato deve pagare vi ringrazio
Ringraziamo la dottoressa Di Giovanni per la sua analisi e per gli spunti di riflessione che ci ha fornito adesso per me è un piacere presentare il prossimo relatore
Parliamo di una persona che ha legato il proprio nome e la riforma e l'ammodernamento del sistema carcerario in Italia
è stato l'ispiratore di una politica nuova nel settore penitenziario che doveva consentire al carcere di aprirsi alla società dovrà garantire detenzioni sostenibili e preparare e di inserimento detenuti nella società civile
Ha avuto un grande ruolo nel percorso che ha condotto alla SMI evidenziazione nel corpo di Polizia penitenziaria e all'equiparazione con le altre forze di polizia
Purtroppo molti di quegli obiettivi dallo i posti non sono state ancora completamente raggiunti avete già capito di chi sto parlando sul tema del pianeta carcere società civile lascio la parola a professor Nicolò Amato
Vi ringrazio molto
Molto di questa accoglienza affettuosa
Molto di questo invito
Perché mi ha dato il fattore Gallo
Regalo di trovarmi prof per qualche minuto per qualche ora insieme con
Vecchi cari amici
Conosco tutti o quasi tutti
Non posso fare nove persone dimentico alcuni e questo potrebbe essere una scortesia che non voglio fare
Perché mi avete dato la possibilità di fare in qualche misura
Una sorta di tufo nel passato
Negli undici anni che sono stato insieme con voi dal dato
Come sempre quando si
Rivolge lo sguardo al passato c'è sempre un po'di malinconia
Prodi emozione io in questo momento sono francamente emozionato
Forse anche qualche rimpianto
Perché si poteva fare di più perché si poteva fare meglio e che non è stato fatto
Ma il tempo crudele non
Non ha mai prove gli appello
Degli errori che abbiamo fatto dei dei problemi che abbiamo cercato di affrontare delle difficoltà che ci hanno sovrastato
Ma anche delle
Delle cose buone utili che abbiamo fatto che abbiamo fatto insieme
Delle speranze che abbiamo cullato insieme
E soprattutto il mio ricordo è il ricordo della collaborazione
Personale stretta e intima
Con tutte le organizzazioni sindacali
Come se l'affetto può
Meritare una scusa vorrei dire non perché sono qui insieme con voi ma Prettico ammette della UIL
Che mi è sempre stata particolarmente vicine alla quale sono sempre stato particolarmente vicino
E con tutti
Gli operatori penitenziari
Direttori
Assetti sociali educatori Polizia penitenziaria
Quanti hanno operato insieme con me in quegli undici anni quante ancora adesso continuano ad operare
Io credo che quello che noi abbiamo fatto di più utile di più costruttivo
è stato forse la scoperta di un metodo di collegialità nel decidere nel
Nell'operare
Abbiamo preso l'abitudine di riunirci anche spesso forse anche troppo spesso io so che qualcuno
Mi rimproverava il numero eccessivo di riunione che si facevano
Ma era il desiderio di
Dibattere
Su una serie di problemi dei difficoltà di angoscia di disporre azioni
Delle quali non c'era l'abitudine di discutere e sulle pari non c'era bisogno di riflettere
Perché erano il pianeta carcere il mondo carcere universo carcerario
Consegnato da sempre da sempre
Alla dimensione della separatezza della ghettizzazione della rimozione
Quasi che in questo universo maledetto
La gente volesse porre una sorta di distanza incolmabile
Quasi per riaffermare
Se rimuovendo i fantasmi e le paura dal proprio cuore tutto ciò che di cattivo magari vedeva in serie che riusciva a proiettare negli altri per allontanare da sè quella dimensione alla quale riteneva di non appartenere
Come le navi dei folli di cui parlava fu col
Che navigavano all'infinito sul mare o sui fiumi
Senza mai approdare perché non ci fosse la contaminazione tra i folli delle navi e la gente normale perbene che stava
Sulle spiagge riprendiamo discusso insieme e delle cose le abbiamo fatte
No ho fatto qualche cosa che che rimane credo come la riforma del novanta ricordava giustamente
Salvatore
Quella riforma che dunque orto
A colmato e Gatta
Che da sempre aveva staccato la Polizia penitenziaria dagli altri corpi di polizia
Merito del personale merito delle organizzazioni sindacali
Perché è stato una battaglia collegiale monumento di molti politici che hanno avuto la sensibilità di portare avanti questa battaglia di civiltà che ha dato sa suggerire alla Polizia penitenziaria
Diritto di piena rappresentanza sindacale anche alla Polizia penitenziaria
E che ha
Io ricordo il tempo post hoc ergo da ricordare il tempo dell'adeguata gratifica
L'elemosina che si dava gli agenti di Polizia penitenziaria laddove i
Gli agenti di Polizia di Stato prendevo lo straordinario come era giusto che fosse
E quindi una perché è stato colmato
Nel novanta così
Con un atto di buona volontà l'atto di impegno politico
E certo accorre c'è molto da fare ricordato anche questo Salvatore
Ma abbiamo fatto anche
Qualcosa di buono
Nell'universo carcerario proprio all'interno dell'universo carcere
E ho portato avanti la legge Gozzini
Con l'aiuto prezioso devo dire della magistratura di sorveglianza
Che saluto in Angelica Di Giovanni quella magistratura con la quale spesso mi sono scontrato devo dire
Ma forse lo scontrarsi è stato un modo di ragionare insieme di
Raggiungere insieme un qualche risultato positivo
Il totale dei non si ottengono quando si è tutti d'accordo
I risultati si ottengono quando una opinione si confronta con un'altra anche me nerastro in maniera
Polemiche in maniera dura
Perché dal confronto di verità diverse viene fuori poi la verità che merita di essere portata avanti
La verità possibile per loro e non ci sono verità assolute che qualcuno posso
Presumere di sbandierare di imporre agli altri
Ma abbiamo
Amici
Io vorrei che
Ne foste consapevoli perché questi beni un vostro grande merito
Abbiamo cominciato a dimostrare voi ancora dimostrato io spero dimostrerete sempre di più
Che il carcere non è il luogo della disperazione dell'incultura
Il carcere poi se non come luogo di cultura un luogo di riflessione e un luogo di
Proposizione di idee utili per una riforma complessiva della società abbiamo posto alla base della riforma dell'universo carcerario
Quello che qualcuno ha chiamato il carcere della speranza
Abbiamo posto una idea semplice
Ma che nessuno aveva mai riconosciuto
L'idea
Che l'uomo del diritto
E l'uomo della pena
Sono due uomini completamente diverso
Che l'Asturia dell'uomo che delinque non finisce col processo e con la condanna al processo spesso era allora che il
L'errore di prima quello di considerare il carcere una sorta di spazzatura
Nella quale si buttavano
E indiscriminatamente indifferentemente a coloro che essendo stati raggiunti dalla condanna dei magistrati aveva violato la legge quindi meritano di essere come dire
Stralciati dalla società civile
Abbiamo cercato di dimostrare
Che siamo convinti noi prima ma abbiamo convinto anche gli altri soprattutto i politici che hanno poi approvato la legge Gozzini molte altre leggi di questo tipo
Che la storia dell'uomo delinquente non finisce con l'aggiunta
Che l'uomo della pena
Può essere anche un uomo profondamente diverso dal luogo del delitto non necessariamente certi
Ma l'abilità la capacità la professionalità dell'operatore penitenziario e di
Favorire questo cambiamento
In merito del luogo del delitto dell'uomo della pena e capire
Quando
Questo cambiamento out una serietà io non mi illudo
Che tutti i grandi criminali una volta dentro il carcere se dichiaro di pentirsi sono pentiti è recuperata la società civile non sono così ingenti
Ma io credo che noi che voi abbiate la capacità professionali di capire quando
Alle parole corrispondono i fatti
Abbiamo aperto all'interno del carcere
In ragione di questa filosofia nuova semplice
L'uomo della pena non è necessariamente luogo del delitto un dialogo un dibattito all'interno del carcere
Conidi operatori penitenziari con i detenuti
E ricordo la tre volte sono andato al mio centottantatré a San Vittore
Quando dissi allora all'allora direttore Cangemi che tutti ricordiamo
Direttore riunisce i detenuti nella sala CIPE ci ma come scherza i detenuti ma c'è una circolare del direttore giacché lo proibisce
Benissimo però in questa Regione faccia d'arte e cambia questa disposizione che abbiamo riunito i detenuti e abbiamo cominciato a parlare con i detenuti
Ah dice vorrei che voi foste orgogliosi
Di una
Di un risultato storico importante la dissociazione politica del terrorismo
E in matematica inviata al made in carcere dentro il carcere dalla cultura che il carcere
Ha fatto
Il pentitismo può essere nato nelle caserme dei Carabinieri e con tutto il rispetto per il calcio cardine per le loro imprese ma certamente alla dissociazione politica del Parlamento ha poi riconosciuto in un'apposita legge nata nel carteggio
Ed è stato un fenomeno
Di profondo
Rinnovamento culturale
Io ricordo che quando abbiamo cominciato a fare le aree omogenee
è un po'invitavano i parlamentari onorevole Bernardini avvenire letto il carcere
Invece l'AMA gli attori cantanti avveniva fare spettacoli detto il carcere
E qui sembrava ad un certo momento davvero vi dico senza alcuna enfasi
Che il Moro Di Centa del carcere pur rimanendo nella sua fisicità nella sua oggettività fosse in qualche modo sul varato atta a questo slancio di umanità profondamente legato all'interno del carcere con l'esterno del carcere
Questo è l'obiettivo
Era ed è stato l'obiettivo allora io ricordo che allora dei magistrati che faceva ed il terrorismo cominciando dal bando Spataro
Mi dicevano
Stai attento perché ti budget
E lo sono orgoglioso di lire ma o sono nati Giorgio sarà nome di tutti voi
Orgoglioso di dire che nessuno di quei dissociati politici ha tradito la fiducia che noi abbiamo
Ragionevolmente e fondatamente concesso Aldo
E ricordo presso vegete
E qui vengo all'ultimo punto che voglio trattare
Quando lei lo tratta Genovesa ma io sono arrivato alla direzione generale
C'era
Antecedente del quarantuno bis che era l'articolo novanta ve lo ricordate no particolari
Che era la stessa cosa più quarantuno bis
Ha cambiato il mondo alla cifra ma
Ma ma il contenuto era lo stesso
Quando
Locali era diciamo è il regime
Penitenziario restrittivo contro i terroristi e non contro i mafiosi perché il novanta riguardava i terroristi allora c'è la
Le Brigate Rosse il terrorismo di destra e quant'altro
E io ricordo che
Nel fare alcuni dibattiti televisivi quello alcuni autorevolissimi parlamentari anche dell'estrema sinistra
Compresa la possano Rossanda
Che io rispetto chi ostile rispetto molto perché una persona molto intelligente molto faccio che io giudico molto molto leale molto sincero e la sua opinione
Mi si diceva
Non ci capiamo
Le ragioni
Per le quali l'amministrazione penitenziaria
Ritiene di dover ricorrere a questo strumento eccezionale per frenare l'aggressività criminale dei terroristi
Ma riteniamo questo dissero rossa
Ma vi sono ancora tutti i parlamentari si sta Pepino gabbiani se lo ricorda molto bene ma riteniamo oggi non mi accettabile per la nostra Carta costituzionale
Che uno strumento di reazione eccezionale diventi uno strumento di disciplina al normale del sistema carcerario
Ed è giusto
Ed è giusto
Di fatto si è che
Una delle più grosse che facemmo c'erano il ministro prima Dario De Poli Martinazzoli fu l'abolizione
E voi lo ricordate dell'articolo novanta e dell'articolo anche in forma aggravata Peppino tutto lo ricordi bene o no
Bene
Fin dal mille novecentottantadue
C'erano stati una media di trentadue o trentatré omicidi all'interno del carcere
Ortale evasioni abbiamo soppresso l'articolo novanta articolate infornata vada sono scomparsi gli omicidi e sono scomparse le evasioni perché
Patrick i politici di oggi onorevole Bernardini perché i politici di oggi
Che sanno di tutto diciamo no
O perlomeno che parla di tutto come spunto sapessero
Per i clienti i politici oggi ma anche molti magistrati migliore
Io vorrei dirlo a Paolo Mancuso verso il quale mi dispiace non sia presente ora veramente una grandissima stima
Tempi nel mille novecentottantatré non appena abbiamo soppresso che nell'articolo avanti arriva a che fare allora sono scomparse le violenze medica perché
Perché nessuno se lo chiede
Ma io ho una risposta perché sono dieci anni che ci ho riflettuto
Certo
Grande merito va al personale penitenziario
Il quale ha dimostrato che ci può essere una sorveglianza e intelligente che non diventa una repressione brutale e ottusa
No quando la sorveglianza è gestita
Da persone professionalmente capaci
C'è una distinzione fra alla repressione ottusa e la sorveglianza intelligente e quando manca la professionalità
Che la sorveglianza intelligente non è più possibile non rimane che la
Repressione Ortu
Sì eccolo qua
Allora
Merito quindi del personale ma merito anche di un'altra cosa amici riflettiamo fermarci Paolo vorrei che tracci le sue tesi perché dicevo che aveva una grandissima adesso dite
è stato il risultato
Di una consapevolezza
Culturale che ha riguardato il carcere e che ha riguardato tutto l'apparato giudiziario istituzionale dello Stato
La convinzione c'è pure amici ed è qui il pur
E che quindi il punto essenziali
Che il terrorismo illuminata un fenomeno esclusivamente criminale
Il terrorismo era un fenomeno criminale ma era un fenomeno criminale che nasceva da una base sociale ammalata
E dunque non vi era immaginabile
Che il terrorismo potesse essere sconfitto soltanto attraverso il sacrificio delle forze dell'ordine dei magistrati e quanti ne sono morti quanti e ancora di pioggia
Quanti ne sono molti
Bisognava capire allora essi capiti
Che il terrorismo sarebbe stato sconfitto quando allo sforzo delle forze dell'ordine e dei magistrati
Si fosse unito lato consapevolezza e l'impegno della classe politica e della società civile nel suo complesso
Che
Bruciasse roller radici sociali del terrorismo locali esterna Licastro dall'humus dal quale relatore sul quale prospera
La mafia è esattamente la stessa cosa
Hanno questo bisogna capire la mafia esattamente la stessa cosa
In questo Paese che vive di parole scusarsi che vive di parole che dividi slogan
La mafia
Non è un fenomeno esclusivamente criminali
Questi
è un cancro spaventoso e osceno
Che noi vorremmo vedere completamente sradicato perché ancora ricordiamo e piangiamo
I magistrati come Chinnici Falcone Borsellino
E quanti agenti di Polizia penitenziaria direttorio operatori penitenziari sono caduti nel corso di questi anni ma la mafia e non è un fenomeno esclusivamente criminale
Allora la prassi è un fenomeno che hanno
Una
Radice
Un radicamento nella parte malata della SOGEI
E sia quando non saremo riusciti a
Troncare definitivamente ogni rapporto tra mafia e istituzioni
Tra mafia ed economia fino a quando non saremo riusciti
A introdurre nelle scuole del sud
La cultura di valori nuovi
Di valori civili nuovi fino a quando non saremo riusciti ma lo Stato può farlo non possono farlo i magistrati non può farlo il sistema carcerario
A fornire attraverso la disperazione la fa nella miseria
Dei giovani del sud
Manovalanza quasi gratis alla
Ai padroni della camorra della mafia della 'ndrangheta fino a quando tutto questo non sarà fatto la mafia e non sarà essi
La mafia non sarà sconfitto
Non è immaginabile che
Si possa pensare come pure si pensa
Anche se non lo si dice che bassa arrestare tutti mafiosi per il per gli sul giornale il
Fatto vero questo non è affatto vero devono menzogna
Trent'anni è una menzogna ma è una menzogna che ci sta
Rovinando danni
Che nasce dall'ignoranza
Che nasce alcune volte onorevole Bernardini della complicità
Non non dica le
Sollecito
Corretto può
Sollecito
Mi perdoni io non vorrei che
Sollecito la sua attenzione su questo nasce dalla complicità nasce dalla volontà di fare apparire di scaricare sugli altri la responsabilità del problema
E quindi venga al quarantuno bis Paolo venga accolto
Punto ricordarvi io ero alla direzione generale quando hanno versato Falcone quando hanno ammazzato Borsellino
E io dissi allora era ministro martedì se che era giusto
Che ci fosse una relazione immediata e durissima
Anche da parte del sistema penitenziario si poteva rimanere in indifferenti di fronte a quelle stragi vergognose non si poteva rimanere indifferenti
Ma due anni dopo quando quella della direzione generale io feci un
FISU rapporto al al ministro consumo
è lì sì caro ministro
Abbiamo applicato
Questo strumento del quarantuno bis abbiamo riaperto l'Asinara e Pianosa e quant'altro come reazione immediata
Alla ferocia criminale della mafia
Ma questo strumento eccezionale
Come diceva a Rossana condussi quella rossa da un sito tale dei terroristi non può diventare uno strumento ordinario di gestione del sistema carcerario
Io sono contrario ad ogni legge di emergenza ad ogni strumento di emergenza ma non perché non creda che purtroppo
Alle volte siano necessari ma perché so che quando una società si rassegna all'emergenza una società escono scritta
Per la società è sconfitta
Maggiorate ragionate su questo io lo dico a voi voi con organizzazioni sindacali che siete cadere questo delicatissimo compito di di questo collegamento tra le istituzioni la società civile
Come lo dica per i politici lo dico ai magistrati
Una società uno Stato che si rassegna all'emergenza e uno stato sconfitto
è uno Stato che dichiara la propria impotenza
Che rinuncia i propri caratteri di Stato di diritto per diventare uno Stato di polizia che combatte la forza con la forza
Dissi al ministro Conso vado finendo dei disegni di soccorso Ministro
Se davvero
Dove dobbiamo accettare una cosa che non sono disposto ad accettare
E vorrei che voi di rifiutarsi di accettarlo
Che al carcere possa essere delegato il lavoro sporco
Perché chiudere i detenuti nelle celle
Buttare via la chiave
Calpestare i principi costituzionali della rieducazione della pena
Convertire la sorveglianza intelligente con la repressione ottusa significa esattamente questo delegare al carcere lasciare al carcere il lavoro sporco io
Questo non sono mai stato disposto a farlo e vorrei che voi non fosse disposto a farlo per non rinnegare quella cultura che avevo cercato di costruire nel corso di questi anni
Ma dissi
Se davvero volete
Quarantuno bis troncare ogni collegamento fra i criminali all'interno e gli ambienti criminali all'esterno
Allora dovete avere il coraggio voi parlamentari volo mondo politico
Non di ridurre i colloqui da quattro a tre o da quattro a bordo fatte ma di abolirlo
Perché se voi mi lasciate anche uno
Quel colloquio serve ugualmente
Per il trasporto all'esterno qualunque messaggio criminale e quindi il problema posto su basi completamente diverso sulle basi per le quali
La mafia
Deve essere combattuta sul suo terreno che è il terreno di questa oscena connessione tra criminalità e politica tra la criminalità ed economia tra criminalità e finanza
E finisco per dirvi questo noi abbiamo una dimostrazione di quello che vi sto dicendo
Ne abbiamo la dimostrazione ed è un fatto
Che è avvenuto nel mille novecentottantasette che voi conoscete tutti il fatto di Porto Azzurro
Ma mi dice
E io credo che
Fare cose delle quali in qualche misura possiamo andare orgogliosi possiamo ricordare
Con qualche soddisfazione sia pure non dimenticando l'umiltà
Chiede governare chiunque si occupi di problemi per si complica portatore è stata la dimostrazione
Che
Dei detenuti pericolosissimo
Che non avevano nulla
Vere
Che avevano nelle loro mani trenta luglio ostaggi tra cui uno più donne
A differenza di quanto avevano fatto nel settantaquattro dalle Salgado della ferito con una strage
Si sono arresi allo Stato
Senza devastare una goccia di sangue è perché si sono arresi anche questi politici dovrebbero chiedersi dovrebbero dunque che si sono arresi
Perché siamo stati bravi a convincerli no
Perché si sono arresi mentre i carabinieri
Circondavano Porto Azzurro con gli elicotteri della polizia sorvegliava gli spalti con i suoi con i suoi uomini al pubblicando armati fino al tira il vento perché si sono arresi quei detenuti
Si sono arresi perché non gli abbiamo fatto
Ci porti gli altri che stavano come se lo ricorderanno bene
Ricordo il povero Direttore di staff chiuso nelle mani di tutti e nelle mani di Rossi
Tagliavento soltanto una cosa
Voi potete anche
Provocare una strage
Potete farlo perché dall'elicottero non te lo diamo
Potrebbe provocare una strage ma quando voi avete provocato una strage
Quei passi avanti che abbiamo fatto sulla strada del recupero sociale della umanizzazione della pena
Torneranno indietro di alcune decine d'anni voi di fronte ai vostri compagni di detenzione vi assumerete la responsabilità dire di questo passo indietro veramente terribile questo gli ha convinto il che dimostra che cosa
Dimostra che
Una sola regola deve guidare che chi regge il carcere
E che non bisogna mai uccidere negli uomini da sperare
Io non sono amici non so finisco non so che cosa è rimasto per cosa rimane di quel che insieme abbiamo fatto
Quel che insieme al magari possiamo andare di ricordare
Forse non rimane nulla non lo so
Nulla se non un rimpianto
Nulla se non hanno strategia rivolta al passato
O forse qualcosa rimane io voglio credere che qualcosa rimanga non perché la cosa mi riguarda personalmente
Ma perché vorrei che voi raccogliersi tutte questo testimone e ne facesse la ragione del vostro impegno professionale qualcosa rimane di quello che abbiamo fatto
Qualcosa rimane sempre
Quando si fa qualcosa che cosa rimane
Rimane secondo me
Da
Convinzione la fiducia
Che non raramente l'utopia
Il saldo alla speranza
Perché quando stimola molto alto quando si cerca di raggiungere risultati anche molto impegnative alcune volte qualcosa rimane poi il vento le nostre mani l'utopia alcune volte salva la speranza
Perché
Cavendish granitica massima
L'Innocenti non sapevano che la cosa era impossibile
è dunque la fece
Una sola parola per Amato grazie di tutto
Abbiamo come è stato già detto in presenza in sala l'onorevole Giuseppe Gargani che Presidente della Commissione giuridica del Parlamento europeo è ti diamo la parola per breve saluto grazie
La ringrazio molto darò un saluto sono arrivato in ritardo perché pomeriggio c'era una riunione degli avvocati delle Camere penali
E quindi anche in quella sede abbiamo parlato dell'altro aspetto dalla giustizia
E poi sono venuto qui perché
Ho motivo di stima nei confronti di Saronno uno a Milano con provinciale perché di Avellino
E ma come tanti sanno io da quando sono andato via il Ministero di Grazia e Giustizia
Mi attribuisco la carica di Ministro l'orario credo che non faccia una cosa molto
Forti si dice i vice ministro ombra e quindi Palombara non mi piace mi piace il sole quindi con l'orario mi occupo di questi problemi come sapete da tanto tempo e vedo a una riflessione perché
Dopo aver ascoltato questo discorso così appassionato di Amato che ha visto la vostra partecipazione
Sono andato anch'io un po'alla memoria di quegli anni
Gli anni in cui ho potuto apprezzare quanto io ero al Governo la grande intelligenza la grande perspicacia di Amato che certo stasera ma fatto ricordare le cose buone che avevamo fatto quei cose che hanno fatto all'interno io
Oggi ovviamente le posso parlare non sarebbe sullo stile da parte mia parlare della gestione interno quella con lo scopo so le difficoltà del carcere dell'organizzazione però siccome il tema è il pianeta
Pianeta dalle carceri
In più difficoltà a parlare del diritto dalla dignità della civiltà perché insomma implica questione un po'più complessa dovrei fare un discorso invece che in due minuti voglio darvi due riflessioni il pianeta carcere
Non c'è dubbio che
Il momento più alto che il legislatore ha avuto rispetto a questo problema e capito tutto quello che è sotteso alla mia dichiarazione e quando abbiamo fatto la legge così
In momenti alti di gestione ve le ha dette Amato io sottoscrivo perché lei ricorda
La legge Gozzini è stata un momento davvero di partecipazione di aderenza a questa benedetta costituzione che noi scomodiamo ogni minuto perché una cosa è costituzionale o no
E in Italia su tutti i costituzionalisti per decisione cose aderendo alla Costituzione c'è uno che non sia Costituzione la legge Gozzini
Interpretava
Interpretava un grande messaggio che la Costituzione dava rispetto a questo che voi chiamate al pienamente carcere alla cultura
Di quello che deve essere
Con della pena ma del recupero
Io non polemizzo la dottoressa De Giovanni perché la cultura della pena la parola che lo sono tutte si usa la cultura della giurisdizione la cultura dell'APEM sono tutte frasi un po'fatta che non hanno grande significato
La legge Gozzini aveva la cultura del recupero del recupero del cittadino
Del recupero che si inseriva trova Amato dice l'uomo del delitto il luogo dell'opera si inseriva in quella fase in questa in queste due dichiarazioni per cercare di recuperare
Se la maggioranza dei detenuti è una maggioranza di persone che stanno in custodia cautelare la certezza della pena per quello che significa non esiste ma non esiste a monte
Di fatto immigrazione di non poter essere lungo per vivere dico delle cose politiche
Per la
Possibilità di giudicare in maniera e concrete più o meno immediata io non dico immediata di un delitto e quindi dare una garanzia della sanzione più che di una certezza della pena
Invitare la certezza della pena la certezza di una sorta di vendetta perché poi cambia secondo dal ventuno diciamo la certezza e va bene perché non vogliamo che quello che viene arrestato venga poi cacciato l'avete visto che all'ultimo periodo
E non è la pena che avuti vale la pena la quale dovrà essere sotto stati già stuprato gli ha fatto ma era una custodia cautelare
Che poi di una una opinione pubblica ondivaga come quella nostra italiana che un giorno e per Bari buonista e l'altro giorno come dire e cattiva evidentemente non pone non si pone in una posizione di equilibrio per poter determinare quello che
Quello che è giusto è quello che è necessario e quello che serve per la civiltà e per tenere unite della comunità
Il reato che consente c'è un vulnus dalla società la sentenza che cos'è ristabilire l'ordine civile l'ordine del bene comune in ordine dello stare insieme di una comunità
In questo grande grande questione che interessato gli uomini e tutta l'umanità e che con la civiltà del diritto
Che negli ultimi seguo negli ultimi anni diventato un'acquisizione un dato effettivo è un dato non patrimonio culturale questo sì per la nostra civiltà il carcere il punto più delicato
E il carcere non deve ad avere altra funzione che il recupero
Allora andare a
Terrorismo e questa è la seconda riflessione sia pur disordinata ma che voglio offrirvi
Ragione perfettamente Amato l'Italia non ha dato mai una esempio così forte così perfetto perfetto per la sua classe dirigente del suo nella sua complessità
I politici direttori generali i penitenziari
Io agenti voi poiché state lì a capire qual è questo pianeta più di quando non si possa capire da fuori nonostante le tante parole che si sprecano
Noi abbiamo risolto il problema del terrorismo
Con questa unità istituzionale che abbiamo detto con questa unità dove ognuno è stato attore sono l'avremmo risolto e io sono d'accordo come si vorrebbe risolve il problema ma più sono totalmente d'accordo
Fosse stato ministro non di ombra ma serio avrei eliminato quarantuno bis sono novanta come dicevamo a quell'epoca perché io credo che anche il problema della mafia che non è
Un fenomeno politico che ha connivenze politiche quindi una cosa diversa più pericoloso
Però non si risolve soltanto le con le leggi né con l'inasprimento della legge
E ne con una reazione oppure con una custodia stupida credibilità che che che opprime e ma che non dà la possibilità di poter avere al di fuori di quel momento una speranza
E allora il pianeta carcere per quanto riguarda
Deve avere una intelligenza che dei politici io mi lamento che ve lo dico con molta chiarezza gli anni mi portano a dire come sempre capito per l'uomo una verità anche maggiore e più forte di quello che non si dice da giovane
Io patiscono Berardini tutte le cose che si dicono contro la così in ordine altrimenti che si vogliono fare ritengo cattivi e inutile e anzi peggiorativo e quindi se del pianeta carcere posso dire una sola parola io
Come tutta la società italiana deve avere rispetto a tutti voi che siete operatori attori
Di questa
Questo lato misterioso in definitiva che stanno alla Società della in un grande rispetto e quindi io perciò sono venuto in questo convegno per darvi una parola di grande conforto di grande solidarietà
Grazie onorevole Gargani
Per la sua presenza e anche il saluto che ci ha voluto portare
Ed ora
Andiamo a trattare un argomento molto delicato che però
Ha bisogno di attenzione di esame e di adeguate soluzioni
Mi riferisco al problema delle donne detenute con un bambino di età inferiore a tre anni bambini che oggi di fatto scontano la pena insieme la propria madre dentro il carcere
Anche se non è un problema rilevante dal punto di vista numerico voi certamente dal punto di vista di etica sociale e civile in quanti investe direttamente il campo della dignità della persona
E credo che nessuno sia più idonea a parlare di un esponente del Partito Radicale un movimento da sempre in prima fila per le battaglie sui diritti civili cedo pertanto la parola all'onorevole Rita Bernardini
Grazie Presidente
E accesso
Grazie Presidente grazie hanno genio Sarno per avermi invitato
A questo convegno
Ma io sulla proposta di legge che ho presentato e che a firme bipartisan
Per fare in modo
Che non ci sia più il carcere per i bambini in Italia dirò poche cose e fondamentalmente dirò
Una cosa
Questa è la tipica proposta di legge sulla quale
Sono tutti d'accordo
Però è la proposta di legge che da anni viene semplicemente evocata magari presentata ma non approvata
Quindi da questo punto di vista io quello che voglio dire è che
Semplicemente
Questo due mila e nove deve essere l'anno dell'approvazione di una proposta di legge per cui cinquanta o settanta bambini non siano costretti a vivere la vita di detenuti
Lo ha detto anche il Ministro della Giustizia coniato lo slogan mai più bambini in carcere e allora io mi sento di dover dire semplicemente facciamolo
Ma
Voi lo sapete che spesso la buona volontà non riesce ad ottenere sempre e a raggiungere gli obiettivi ci vuole qualcosa di più
Ci vuole l'impegno ci vuole la costanza ci vuole l'abilità di saper cogliere i momenti
Noi radicali diciamo anche che in alcuni momenti ci vuole forse la non violenza per dare quell'aiuto in più
Per cui tutte queste volontà comuni che sono d'accordo abbiano quella spinta per poter fare effettivamente non quello che non vogliono quello che loro dicono di volere
Quindi
E credo che lo strumento della non violenza sia
Il più adeguato adesso
Consentitemi di dire che e per quanto riguarda
L'intervento del professor Amato
Lo dico anche perché qui c'è
Radio Radicale io mi sentirei di dire pubblicazione pubblicazione pubblicazione
Nel senso che
L'intervento che ha fatto stasera il professor Amato è un intervento
Che dovrebbe essere conosciuto dai politici italiani dovrebbe essere conosciuto nelle carceri dai detenuti
Perché guardate che quella cultura
Che è stata anche ispirata dalla legge Gozzini via via si va perdendo
Anche perché
Ormai le nostre carceri hanno cambiato
La popolazione perché quando
Ci sono decine di migliaia di detenuti extracomunitari molti dei quali non parlano la nostra lingua
Sappiamo che nelle carceri non ci sono intermediatori culturali
Quella cultura loro non la conoscono non la sanno loro sanno solo
Che e devono essere stanno qui in Italia stanno in galera in quel momento
Per essere puniti e che non hanno non conoscono nemmeno
Di a vere e diritti perché un'altra cosa che non si dice è che il detenuto hanno diritti
E
Io ho visitato ormai dall'inizio di questa legislatura decine di carceri c'è una cosa che ha messo prende
E che
Il Regolamento penitenziario e lo Statuto del
Il regolamento del carcere perché poi ci sono
Una specie di Statuto Regolamento interno ecco non è conosce un non è affisso non è consegnato figuriamoci se è tradotto nelle lingue di provenienza
Delle
Persone che sapete provengono da tutto il mondo e in particolare
Dall'Africa e non solo
E allora però noi abbiamo
Degli strumenti cioè noi abbiamo un Ministro della Giustizia
Che
Ha detto una cosa
E ha usato un'espressione che mai
Nessun Ministro della Giustizia ha avuto il coraggio di usare in Italia che cosa ha detto
Le carceri italiane sono in costi tutti si Unali
Bene allora prendiamolo in parola
E perché
Niente
Tutto quello che stanno è stato fatto dall'inizio di questa legislatura ad oggi
Da questo Governo invece va esattamente nella direzione
Di farvi venire ancora più anticostituzionali
Incostituzionali le carceri italiane allora c'è un conflitto che deve essere superato dal
Nostro Ministro della Giustizia
E e noi dobbiamo incalzarlo perché si dice sessantuno mila del ogni duecento dispari detenuti al trentuno marzo
Ebbene
Io voglio però anche ricordare e si parla quindi di certezza della pena fra fra i tanti dati che sono stati citati
In anche in questo convegno e non ho sentito dire una cosa che a me sembra molto preoccupante dello stato della giustizia in Italia perché quando noi abbiamo
Tre milioni e duecento mila processi penali arretrati
E quando ogni anno cadono in prescrizione in tutti Italia accento quaranta mila di questi processi
Di cui Presidente del tribunale di sorveglianza sessantamila in Campania dei centoquaranta mila quelli che cadono in prescrizione sessanta mila sono in Campania
E allora che cos'è questa se non una mini istiga strisciante
Della quale nessun politico nessuna classe politica si assume la responsabilità noi dobbiamo avere il coraggio perché si è
Tutti si sono pentiti dell'indulto
Gli unici che non sono pentiti
Dell'indulto siamo noi radicale perché se non altro per alcuni mesi almeno le e le carceri italiane non dico che stavano nel nella legalità ma insomma hanno un po'respirato
E però
Se ne approfittano perché gli italiani non sanno che in realtà ogni anno viene fatta un'amnistia incredibile nel nostro Paese
Cento quaranta mila all'anno ora certo
Non tutti sono colpevoli lo sappiamo benissimo
Ma se diciamo volando essere ottimisti ventimila trenta mila insomma ci sono
Percentuali significative di cittadini che la fanno franca
E di tutto questo non c'è motivo di
Poterne parlare di poterne discutere anche perché
Insomma sappiamo bene come sono utilizzati e come vengono utilizzati i mezzi
Di informazione nel nostro Paese io non so che riscontro riuscirete ad avere voi di questo bellissimo convegno che avete organizzato che verrà trasmesso integralmente da Radio Radicale
Ma il problema dell'informazione del far conoscere ai cittadini i dati reali
Della giustizia
Delle carceri ci sono perché i cittadini non li conoscono ma vedere in quello che ho visto io al carcere di San Vittore
Dove l'ispettore di Polizia penitenziaria quando mia compagna tanto
Pioveva quel giorno va detto sci troverà la porto al centro dell'Apocalisse
Che era il centro dove si dica ma avaro
E lì che cosa ha incontrato ho incontrato detenuti extracomunitari che a novembre a metà novembre con un freddo cane stavano in pantaloncini e maglietta
Perché
E non c'erano i vestiti
Con un sovraffollamento indicibile con la pioggia che cadeva dentro io ho fatto una cosa non so se ho fatto bene ma credo che un genio
è d'accordo con me io ho presentato una denuncia alla Procura della Repubblica perché di qualcuno sala sarà la responsabilità
Se quel carcere si trova in quelle condizioni che la risposta che dà il Ministro della Giustizia scusatemi è una risposta assolutamente inadeguata falsa
Perché quando si dice costruiamo nuove carceri ma se il personale è già insufficiente per quelle che ci sono
Se io ho visto a
Al Pagliarelli
C'erano degli agenti di polizia penitenziaria che sono che sta girando in continuazione per fare le traduzioni perché poi da Milano vengono mandati a Palermo
A vicine e poi però questi il processo sono quasi tutti extracomunitari ce l'hanno a Milano e quindi questi si devono far carico di questo e mi hanno detto loro che anticipano i soldi
Perché non ci sono i soldi
Allora quando il livello dello scopo
è questo
Io mi preoccupo
Allora c'è qualcosa che non va io l'altro giorno fatti i conti e non ci potevo credere
Mi risulta che ogni
Detenuto costa allo Stato trecento euro allora trecento per sessanta mila diciamo che è la media annua
Per il tre centosessantacinque e vengono sei miliardi e mezzo
Ma
Una che questi soldi sono spesi un po'male
Non è che c'è qualcuno che li mette nei pasticci sbagliati
Se il Ministro della Giustizia mi dice
Che
Mediamente
Il cinquanta per cento dei detenuti in realtà passando
Nella detenzione carceraria solamente undici giorni
Bene
Forse si possono trovare altri sistemi che non riempire e con il sovraffollamento che c'è oggi le carceri
Forse
Ci vuole un esperto che guardi quel Bilancio
E guardi e non lo faccio per piaggeria e guardi perché
Un agente di Polizia penitenziaria deve vedere se lo vede pagato il suo straordinario o sei Euro allora quando va bene
Tutto questo
E quando va bene tutto questo cioè
Non risponde nemmeno alla professionalità che nel corso degli anni
E gli agenti hanno acquisito perché
Io le carceri pur non essendo stata deputata quasi per cui io da pochi mesi sono deputata
Legarci degli oggi date perché accompagnavo Marco Pannella Emma Bonino Adelaide Aglietta quindi le conosco
E
Posso dire che con gli agenti sono un po'cresciuta
Assieme e so qual è la professionalità
Che via via si è andata affermando che si può pagare si possono pagare sei euro all'ora per gli straordinari in quelle condizioni di stress
Poi so che ultimamente me l'hanno detto a Palermo
Sono arrivati degli arretrati che dovevano che gli agenti dovevano rimborsare tipo
Seicento settecento euro è
E quelli sono stati sottratti tutti insieme
Della
Ma
Come è possibile quando lo stipendio difficilmente
E consente di poter andare avanti e di poter condurre una famiglia
E allora questi sei miliardi e mezzo io vorrei e che qualcuno ci spiegasse bene come vengono spesi perché io ho dei dubbi sulla razionalità
Di come sono divisi i vari capitoli
Se voi avete questo dubbio come siccome noi radicali siamo un poco ceduti sono sicura che riusciremo a sapere qualcosa perché riguarda la vita di voi di noi dei cittadini che hanno il diritto di sapere come funziona anche l'istituzione carcere a proposito di questo oltre alla proposta di legge che è stata citata dei bambini in carcere io o presentato oggi un'altra proposta di legge non so se vi trova d'accordo
Mi piacerebbe che esprimesse un'opinione il professor
Nicolò Amato ho presentato una proposta di legge così intitolata anagrafe pubblica delle carceri italiane
Cioè io vorrei che nel sito www giustizia punto it
Ci fosse carcere per cercare cedente
Tutti questi dati gli ho fatto l'elenco delle cose che vorrei che fossero conosciute dei cittadini perché una cosa giusta che dice il professor ferraioli
è che il carcere eh un'istituzione opaca
E noi dobbiamo fare in modo invece che divenga sempre di più un'istituzione trasparente e sono convintissima che in questo convegno ed a questo convegno
Il carcere trasparente può essere addirittura lanciato proprio per come vi siete comportati insomma una radicale rompiscatole difficilmente si invita ad un convegno
Per correttezza
Quindi
Vi ringrazio
Guardate io non so concludo così non so se ci incontreremo penso di sì devono lavorare insieme però
Facciamo in modo
Che questa proposta di legge sui bambini in carcere
Veda la realtà entro quest'anno tra disegniamo il percorso entro otto otto e deve essere calendarizzata dalla Commissione giustizia e
Il Natale quest'anno non può essere in carcere per questi settanta ottanta bambini se un Paese che si dice
Del mondo occidentale i primissimi livelli eccetera non riesce a risolvere il problema
Di settanta ottanta bambini in galera bene allora abbiamo proprio poche speranze grazie
Ringraziamo l'onorevole Bernardini verso appassionata difesa dei valori civili che tutti noi condividiamo
Per concludere con vero piacere che do la parola al caro amico Antonio Foccillo segretario confederale della UIL e docente di diritto del lavoro pubblico presso la Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Foggia
Foccillo per moltissimi anni è stato responsabile della quelle per le riforme della pubblica amministrazione sia occupato fra le altre cose anche dei problemi relativi alla smilitarizzazione dei corpi di polizia dello Stato compreso quindi quello della Polizia penitenziaria
Oggi Antonio tratterà un tema importante per il sindacato quello cioè del valore dell'importanza del lavoro con un vento di recupero psicologico e sociale dei detenuti do quindi la parola per le conclusioni ad Antonio
Antonio scusami perché non vorrei che dopo il tuo intervento vanno via tutti vorrei ricordare che
Al termine del convegno nella sala accanto ci sarà un buffet che si terrà
Presso la sala letti e se magna
La serata iscritto sale data anche dei vitigni andini del duo Sergio lo so come si ai già mettano società cosa già fatta
Per cui ecco io vorrei pregare insomma ecco di non andare via e di trattenervi con noi dalla offre che si
Svolgerà appunto detto nella stanza accanto grazie
Ma io intanto ringrazio
Cercherò di essere velocissimo
Anche perché credo
Poco di silenzio per fortuna che è normale che ci sia un po'di stanchezza dopo tanti interventi
E quindi tralascio cito solo alcuni dati
Tralascio tutte le questioni che mi ero appuntato doverosamente
Sul tema che mi erano stati mi era stato assegnato voglio fare alcune valutazioni ovviamente da padrone di casa
è partendo
Da un ovvio ringraziamento
A nome della UIL a nome della U.I.L. piano ma della UIL penitenziari per
Il grado di partecipazione che c'è stato a questo nostro convegno
La qualità degli interventi
Che lo hanno arricchito e devo dire francamente che l'obiettivo ambizioso che ci si era posti all'inizio quello di una riflessione sul pianeta carcere ha raggiunto
Completamente quell'obiettivo la discussione di oggi abbiamo uno spaccato significativo da tanti punti di vista
Quello che è mancato se mi è consentito anch'io
Sono un po'rompiscatole
Che abbiamo invitato con molto
O il rompiscatole
è questa la sua caratteristica non avendo padrini o padroni
Da assecondare
è nata
Tradizionalmente
Laica
Quindi con uno spirito libero e pluralista
E quindi e per la tolleranza per il dialogo e per il confronto e per il rispetto delle posizioni altrui anche quando sono minoranze
E per riconoscere anche nell'interlocutore che ti sta contro che ha comunque
Che è giusto farlo parlare che comunque povere appunto ragione per quello che dice anche se non è condiviso da noi ma solo attraverso la discussione qualche momento è scontro qualche momento è confronto può portare a risultati come si diceva
Quello che è mancato oggi
E io voglio ringraziare a nome della UIL Radio Radicale
Un convegno così bello di approfondimento
Con questa qualità di interventi
E non appassiona i mass media italiani
E questo è un dato significativo
Per quanto può essere bello ce lo raccontiamo fra di noi
E credo che in tutta una serie di interventi che sono emersi
Emerso con forza
Spesso questo richiamo all'opinione pubblica ma come si forma l'opinione pubblica
Come la si costruisce addirittura diceva la dottoressa Di Giovanni c'era noi ci abbiamo provato speriamo che col vostro aiuto si possa ricostruire io credo che in questo Paese uno dei drammi più evidenti è proprio questo
La mancanza di partecipazione dell'opinione pubblica sui veri problemi della società
E l'opinione pubblica
Viene come si può dire condizionata
Gli viene enfatizzata l'occasione di quel momento per cui
Partono le campagne dei mass media
E tutti ovviamente non avendo altre sedi dove poter parlare dopo del discute dopo Dessì costruire attraverso il ragionamento attraverso il proprio cervello non opinione
Si fa ovviamente indicare
Quella che l'opinione da parte di
Certi tipi di informazioni e certi tipi di mass media
Io mi ricordo prima delle elezioni la campagna contro l'ASI a favore della sicurezza dei cittadini
Erano all'ordine del giorno in ogni telegiornale in ogni giornale pagine intere
Per come difendere il cittadino dall'aggressione
Dalla violenza
Dagli stranieri
è il cittadino si è convinto che era
Però il cittadino non si pone giustamente è stato osservato
Perché noi abbiamo la cattiva coscienza di nascondere sotto il tappeto la polvere
Per noi tutti l'opinione comune è che fino al momento in cui va in carcere è oggetto di confronto di discussione di ragionare na volta che ha dato in carcere il colpevole o il presunto colpevole
A noi non interessa più
Eh ma perché
Perché non c'è chi orienta ripeto le coscienze chi fa ragionare i cervelli
E
Una parte purtroppo
Predominante la dovrebbero fare i mass media venti anni fa quindici anni fa un dibattito di questo genere avrebbe appassionato almeno le agenzie di stampa
Oggi niente ringraziamo radio radicale che su queste cose è sensibile
E in passato quando abbiamo potuto abbiamo anche aiutato perché ne ha bisogno per continuare a fare un servizio che è un servizio addirittura pubblico di informazione su questi temi
E io credo che questo sia uno dei problemi Lord lo dirò per l'intervento che ha fatto anche Amato che io condivido molto e mi sono sentito onorato di aver lavorato in quei momenti con luglio a costruire quelle cose
Ripeto
Non ci sono i Busby DIA non ci sono i partiti si sta cercando di limitare lo spazio al sindacato
E alla fine ci si meraviglia del pensiero unico questo è il dramma di questa società
E poi lo vediamo se avete la pazienza di ascoltare per dieci minuti un quarto d'ora il mio intervento la seconda è la politica
E noi avevamo bisogno oggi di un'interlocuzione
L'abbiamo sollecitate chiesta
Perché come diceva giustamente l'onorevole Bernardini se si costruisce un qualcosa che è nell'interesse generale
E noi dobbiamo poi sostenerlo con una battaglia ma abbia bisogno di interlocutori allora io sono convinto che Sottosegretario giustamente aveva milioni di impegni oggi e doveva andare alla Camera ma ci ha fatto venire meno
Una interlocuzione diretta e badate
L'altro aspetto del disinteresse dell'apatia della partecipazione è il fatto che la politica non dà più risposte
Il rapporto fra cittadini e politica non può essere un telecomando
Non può essere Porta a Porta o qualche altro perché poi
L'esigenza di conoscere di informarsi e proprio condizionata verificata dalle tante trasmissioni di politica che si fanno in televisione quindi c'è la richiesta
Ma il problema che il cittadino interloquisce con il telecomando non ha una partecipazione diretta
E quindi alla fine non ha
La capacità di verificare la politica allora oggi sono stati posti dei problemi ovviamente io non ho né
La capacità professionale nella qualità per poterli richiamare con arguzia di interventi così come sono stati fatti
E ma
Al
All'analisi
Non preoccupata ma fra virgolette spaventata di quello che può succedere nelle carceri da un momento all'altro nonostante l'indulto
Della segretario della UIL penitenziari la risposta è stata addirittura che si non solo si condivide quell'analisi
Ma la sia fatta ancora di più un'analisi sulla negatività e debba io noi tutti i cittadini ci aspettiamo dalla politica non l'analisi ci aspettiamo i fatti le risposte
Allora
Ci dovevano essere le risposte
Perché è così che si misura la qualità della politica quella fatta con la P maiuscola
E ovviamente noi non siamo corporativi a tal punto di pensare che i nostri interessi sono pre
Dominanti rispetto ai arresto perché in una comunità c'è una gerarchia di interessi e quindi gli interessi generali prevalgono ma di questi temi non si parlava solo di una corporazione che chiede dei diritti
Ma di interessi generali che riguardano la società
Che riguardano il diritto che riguardano la giurisprudenza che riguardano un mondo complessivo allora non rispondere
Non solo non si risponda una corporazione e noi non lo sia
Ma non si risponda alla cittadinanza noiosi risponda alla società
E questo è l'altro degli elementi
Perché è un convegno così
Avrebbe avuto la necessità di avere delle risorse poi risposte non immediata perché ci rendiamo conto che poi la politica è fatta di tanti momenti ma almeno di un come si può dire di un programma
Di una individuazione di tempi e avere qualche priorità di risposta immediata e qualche altra da programma allora questo è l'altro degli elementi che ci è mancato poi se mi consentite vale solo per me
Ma quello che ha detto Amato la passione con cui l'ha detto le cose che ha sostenuto quella era la buona politica
Quella era
L'idea riformista
Quando lei risolvo le riforme si facevano per
E non contro
Per dare a tutti l'opportunità e non per limitare gli spazi ad alcuni
C'era una cultura dominante nella società che costruiva opinione pubblica c'era un'intellighenzia c'era un sindacato c'erano partiti che avevano dei valori
è uno dei valori l'ha espresso con forza proprio Amato oggi
Quando ha detto perno voi al centro di qualsiasi iniziativa doveva essere la persona
L'individuo a prescindere da quello che era o detenuto OPA o poliziotto o cittadino normale questa era la stagione della grande politica quando la politica orrori è andata da valore da ideali quando si mettevano insieme le forze sane della della società pur magari non condividendo si tant'è o se l'uno dell'altro però dalla magistratura al sindacato a tutto quello che ruotava intorno si metteva insieme per costruire qualcosa per tutti
Quello era il senso di quella cultura che Amato esprime e oggi manca questa cultura oggi si divide nella società
Oggi si è costruito un percorso di come simboli di tifo usi o sei bianco sei Niro
E tu atto ogni valutazione che fai sei considerato bianconero
E noi pensiamo di essere stufi di questa condizione per cui se dai una valutazione positiva l'azione di governo immediatamente sei filo governativo
Se invece fai il contrasto automaticamente sei contro il Governo qualunque sia la misura non è questa
La politica che
Era frutto del nostro DNA della nostra cultura
Noi vogliamo ragionare la vogliamo valutare il merito e quando in merito ci convince chiunque sia l'interlocutore va bene e ci impegniamo a portarla avanti quando al merito non ci convince va bene
E
Faremo le azioni che dobbiamo fare come sindacato
Altra piccola questione che mi ha colpito dentro l'intervento del sottosegretario ha concluso dicendo voi pro dovete pretendere il dialogo
Vi potrei fermare qua
Però se fosse stato presente io gli avrei chiesto quando
Non l'abbiamo chiesto il dialogo
E
Perché noi tutti i giorni chiediamo dialogo
Noi possiamo avere mille colpe guarda onorevole siccome sto indagato in questo momento non va di moda no
Perché si deve distruggere tutto quello che è elemento di partecipazione noi abbiamo anche le nostre pecche i nostri problemi le nostre incapacità tutto quello che volete però vorrei che partisse da
Una persona come lei
Che se viene a mancare questo strumento di partecipazione democratico
Questo strumento che metta ancora insieme persone che la pensano l'uno diversa dall'altra
E che alla fine attraverso lo scontro interno il dialogo e confronto riesce a media l'interesse dell'individuo con l'interesse generale ne fa diventare azione comune dove tutti sono convinti dal di allora Dalia dalla dialettica dal confronto
Viene meno un altro dei pezzi della democrazia partecipata
Che poi
Ci mettono in queste Condino il dialogo tutti i giorni lo chiediamo
Ma io vorrei che partisse da altri non da noi perché quando si va in Parlamento a dire noi vorremmo una misura su questo su quell'altro su quell'altra rigore la risposta è se maggioranza
Ti risponde che ci pensano loro
Se minoranza delle sponde non Mannori nel Parlamento contiamo niente
E allora
E allora qui sta venendo meno l'impalcatura della democrazia di questo Paese quando il Parlamento
Non parliamo di sovranità popolare già non si eleggono i parlamentari ma quando il Parlamento non è in grado perché non è messo in condizione di governare o di controllare perché voi
La vera regola è quella che l'opposizione deve controllare chi governa per l'equilibrio dei poteri che c'è in un sistema democratico allora questo è l'altro degli elementi
E noi l'ombrello pretendiamo il dialogo ma che cosa bisogna aspettare e qui viene la cultura dell'emergenza ogni volta che c'è un fatto diventa emblema all'improvviso quello è il fatto di parla di cui parlano tutti
Però sempre con una tecnica
Che è quella che se
Il cane morde padrone non gliene frega niente a nessuno se padrone morde il cane va solo a breve un prima pagina dei giornali
Questa è la tecnica allora giustamente diceva Sarno ci sono nell'ultimo anno seicentocinquanta poliziotti che sono stati aggrediti e che hanno subito violenza
Nell'ultimo anno non fanno storia
Basta che il padrone morde il cane Espace storia
E allora anche di queste persone tutti ne avete apprezzato la professionalità tutti ne avete apprezzato la disponibilità lo stesso Amato diceva grazie a voi alla vostra disponibilità in condizioni pietose
Nell'organizzazione del lavoro nella mancanza di organico nella pochezza dei mezzi messi a disposizione nella carenza delle risorse date per salvaguardare la dignità di un lavoratore
E poi ci fermiamo quei
Perché ogni Finanziaria
Pur avendo me messo al primo posto dell'iniziativa politica alla sicurezza che cosa succede che se tagliano i fondi sulla sicurezza e di che ci meraviglia
Se i vigili del fuoco per spegnere l'incendio devono metterci la benzina
No nella macchina
Perché loro vorrebbero mettere sul fuoco
Allora Lorraine però mettere sul fuoco sarebbe l'unica occasione per stare sui giornali me
Se la polizia Cialente
Macchine ferme e addirittura
Le caserme vengono chiuse ematiche stemma parlo
Sì
O il poliziotto di quartiere l'avessimo visto uno nel mio quartiere u
So però questo
Spero gli ATO Sabadin altra parola
Ma questo è il senso allora dove dobbiamo stabilire poi non parliamo la magistratura perché tutti continuano a dire che c'è una situazione di Ragusa ma i magistrati quanti sono come sono come sono
E mi fermo qui cioè se vogliamo farla diventare qualcosa di emergenza perché effettivamente ne emerge Enza due sono le cose per cambiarla e farla diventare un qualcosa di diverso
Risorse
Io lo dico sempre mi sono interessato per vent'anni di pubblica amministrazione mio passato di cotte e di crude con i vari ministri
Eh ma un'azienda privata
Che non investe in tecnologia in professionalità informazione in qualità i ricambi generazionali che poi producono effetti di competizione dentro
Quando sta sul mercato
Due secondi
IMI giorno dopo è morto e allora perché si pretende dalla pubblica amministrazione che pure fa servizi per la collettività che sono addirittura tutelati dalla Costituzione che si possono fare i miracoli coi FISE
è questo il dato
Allora noi ci aspettiamo dalla politica risposte su questo
Sapendo che bisogna fare delle scelte
Che bisogna puntare sulla qualità che bisogna puntare sul merito che bisogna valorizzare le parti essenziali e sane
Della pubblica amministrazione che bisogna controllare che bisogna tutto quello che volete ma bisogna invertire la tendenza
Perché se ogni Finanziaria si DiDoRe risorse non si va avanti
E questo è l'altro pezzo di ragionamento che volevo fattezza questione
Ultima anzi se volete per questa parte
Io ho letto un po'di dati
Noi oggi
Sulla
Forza dei detenuti c'abbiamo marzo
Del due mila nove
Se guardiamo invece il rapporto al lavoro visto che era uno dei temi che mi era stato assegnato e ci abbiamo un po'più in là giugno del due mila otto
Allora tutti dicono ed era uno della degli obiettivi di quella famosa legge che cambiava e dava dignità alla persona
E che
Far lavorare detenuto significava rimetterlo in società renderlo sociale di nuovo
Ebbene quando poi i dati dicono che solo il ventiquattro per cento lavora
Qualche ragionamento alla politica alla Società va fatto non ovviamente agli operatori
Perché se andiamo a controllare poi il grado di recidivi ITA
è molto basso per chi lavora rispetto a chi non lavora ovviamente è molto basso per quelli che lavorano all'esterno cresce un pochettino per quelli che lavorano all'interno ed è
Emblematico per quelle che non lavorano allora vuol dire che tutto sommato l'obiettivo era giusto e ma qui c'è un altro problema e mica lo si può imputare all'ordinamento penitenziario alla struttura penitenziaria
In questo momento credo che
Se ne potrebbero dire tante l'impresa
è l'impresa la Costituzione lo dice non lo diciamo noi dovrebbe avere un fine sociale
è investire nel carcere per appunto risocializzazione tenuti
Hanno o non solo etica me anche un investimento sociale dell'impresa oltretutto ci guadagna
A parte alla struttura che li metta a disposizione quando lavora né in terra carcere
Al danno al carcere e appunto l'Amministrazione ma ci guadagna sui contributi
Ci guadagna sul salario
Perché è vero che il detenuto nel momento in cui viene preso a lavorare presso un'azienda gli stessi diritti e doveri di un altro lavoratore ma è anche vero che salario ridotto e così via
E ma come facciamo a dire oggi
Se non si ricreano appunto quelle condizioni di cui cercavo di parlare velocemente schematicamente prima che l'impresa possa ritornare ad essere qualcosa di etico e di sociale noi abbiamo distrutto l'economia in questo momento
Grazie proprio alla mancanza di etica e alla mancanza di interesse sociale
Che cosa è stata la finanziarizzazione dell'economia
L'arricchimento di pochi
Della legittima ante destruttura Ando tutte le regole del gioco quindi contro l'etica e contro il sociale alla fine saremo costretti a pagarlo tutti
E anche qui
Sarebbe da farsi un ragionamento con la politica e dentro l'opinione pubblica però è quello che manca io non voglio continuare a parlare di queste cose però credo che sia questa l'essenza una società come la nostra
Vive di momenti parziali
E vive di apatia perché venuta meno quella voglia di partecipare e quella struttura di partecipazione che c'era prima e allora non ci possiamo lamentare diventa difficile anche per noi creare un'opinione pubblica io
Voglio ringraziarla la dottoressa Di Giovanni che ci ha chiesto appunto ICE grazie a voi potrà ma diventa difficile per tutti parlare con l'opinione o come ci si arriva all'opinione pubblica
Noi dove il sindacato ci hanno cancellato pure dei giornali na volta eravamo in prima pagina anche quando era sciopero dei giornali adesso siamo relegati in ultimo pezzettino e magari facciamo notizia quando facciamo uno sciopero
Magari
Soprattutto se succede qualche cosa
E allora questo è il ragionamento io io ripeto non è compito mio parlare delle vostre cose ma è compito mio comunque latore sociale cercare di spiegare a tutti quanti noi che dobbiamo uscire un po'
Dal nostro chiuso dal nostro telecomando dal nostro piccolo bisogna ricreare condizioni di nuovo dentro questo Paese in cui ci siano valori
Che possano guidare le azioni del della politica e delle decisioni che ci sia etica che ci sia
Interesse sociale
E come si può fare anche qui voglio mutuare lo da un'esperienza che avete fatto presentando guarda il lavoro bisogna ritornare alle scuole
Oggi la scuola è un parcheggio
Oggi la scuola non fornisce come si può dire
Una capacità
Di analisi
Di verifica di ascolto fa la sua lezioncina punto e basta ma noi se non ritorniamo Dalia non ricrea modali la cultura dell'etica
Da lì ritiriamo la cultura dello stare insieme dalla convivenza della coesione
Del rispetto della norma del rispetto delle istituzioni della garanzia dei cittadini dei loro diritti e dei loro doveri
Non riusciamo a cambiarla
Dobbiamo ripartire da lì
Io lo dico spesso
Quando parliamo anche di
Morti sul lavoro
Noi ogni volta che succede un morto sul lavoro ci scandalizziamo tutti per mezz'ora
Magari facciamo pure una gran bella manifestazione
E magari penalizziamo anche qualche imprenditore o vorremmo penalizzato è giusto anche quelli ma se non partiamo dalla scuola far capire i bambini
Che un domani saranno lavoratori che saranno imprenditori che si salvaguarda appunto la propria persona attraverso questa capacità di essere coscienti dei rischi
Difficilmente lo faccia allora
Qualcuno può pensare che questa è un'utopia
Quella di ricreare condizioni dentro la società per cui la gente si vi appassioni
Al vivere civile
Io no non credo che sia utopia
Lo diceva Amato concludendo con quella bella frase poi volgari qualcuno lo so non lo sa quando fa un'azione
E quando si raggiunge l'obiettivo l'utopia diventa realtà
Però quante utopia
Quanti sogni abbiamo vinto appunto mettendo insieme le migliori risorse della società
Se ne possono fare di esempi grandissimi e se ne possono fare uno piccolissimo
Mi ricordo caro Visini quando qualche anno fa facevamo la battaglia perché anche nella
Nell'ordinamento penitenziario ci fossero i dirigenti sembravamo matti
Dici questi che vogliono
L'abbiamo vinta
Oggi ce ne sono molti che si possono fregiare grazie a quella battè una piccola battaglia
Ma questo è lo spirito di un sindacato noi abbiamo l'obbligo di fare piccoli passi ma i piccoli passi non possono essere fuori da un disegno fuori da una strategia fuori dai valori
Perché ogni piccolo passo per essere raggiunto della vera sostanza
Non può essere l'interesse di un una piccola parte
Ci deve essere un ragionamento deve essere spiegato il motivo per cui lo si vuole e alla fine anche l'interlocutore si convince perché si rende conto che non è un interesse di uno ma l'interesse di tutti
Aver valorizzato le persone avergli fatta assumere responsabilità avergli dato la possibilità di verificare di decidere un piccolo passo in avanti non un'ovazione
Non è certamente il risultato finale ma questa è la battaglia di un sindacato tanti piccoli passi
Per qualificare il luogo in cui si lavora
E per qualificare soprattutto la dignità di chi ci lavora grazie
Benissimo dichiariamo chiusi i lavori e logicamente vorremmo pregare tutti insomma di recarsi a buffet grazie