Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Naturalmente anche l'italiano il tribunale
Cinque il Codice di procedura penale italiane Corte d'Appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera bentrovati l'ascolto di Radio Carcere a partire Riccardo Arena questa sera torneremo ad occuparci
Di
Detenuti del tutto particolari detenuti del tutto particolari che sono in carcere pur non essendo sottoposti a misura cautelare
Detenuti del tutto particolari che sono in carcere pur non essendo stati mai condannati da un giudice italiano detenuti del tutto particolari che sono circa una settantina in Italia
Detenuti del tutto particolari di cui non conosciamo né il nome né la nazionalità
Detenuti del tutto particolari di cui sappiamo soltanto l'età hanno infatti unità inferiore I tre anni sono i settanta bambini detenuti ristretti oggi nelle carceri italiane
Nel due mila è stata fatta una legge per evitare che i bambini detenuti
Siano in carcere insieme alle loro mamme
è la legge Finocchiaro una legge che però evidentemente non è riuscita a risolvere il problema non a caso
Nostre prigioni ci sono ancora oggi settanta bambini settanta bambini detenuti settanta bambini detenuti che vivono in cella come i detenuti comuni
Negli stessi ambienti fanno l'ora d'aria mangiano il vitto che gli è fornito dall'Amministrazione penitenziaria bambini che sentono le urla i rumori
Delle carceri dove sono dove sono detenuti i radicali italiani
Per cercare di risolvere finalmente questo problema questo scempio di bambini detenuti calci italiane hanno presentato recentemente un nuovo disegno di legge
Per consentire appunto che questi bambini siano in altri luoghi non certo non certo nelle carceri ma questo disegno di legge che evidentemente
Interessa poco questa politiche di maggioranza
è rimasto dormiente tant'è che non è stato neanche calendarizzato per essere discusso quanto meno nella Commissione nella Commissione di
Inizia eppure eppure lo stesso ministra giustizia Angiolino Alfano quasi un anno fa insomma disse la famosa frase
Mai nessun bambino sarà detenuto recarci italiane con la frase è stata detta del Ministro Alfano e i bambini detenuti presto no reso nelle carceri italiane
Va precisata un'ultima cosa a Milano non sia tesa la pigra politica lo si sono attese le decisioni
Dei vari ministeri ma a Milano hanno creato con un atto amministrativo in un appartamento del centro di Milano hanno creato una sezione del carcere San Vito di Milano
E lì e li vivono tredici mamme tredici bambini tredici bambini detenuti l'appartamento è diviso dalla zona giorno la zona notte così la notte le mamme rimangono con i propri bambini chiuse non possono di certo scappare però non ci sono sbarre alle finestre e i bambini il giorno posso giocare o nel giardinetto
Dell'appartamento addirittura andare andare all'asilo insomma una scelta di buonsenso che è stata determinata soltanto da un atto amministrativo e da tanta buona volontà quella del Provveditore
Della Lombardia quella della del governatore della Lombardia e del Sindaco ed il Sindico di Milano a Milano è soltanto lì è stato fatto un miracolo sono stati fatti uscire i bambini dalle carceri per recarci italiane
A Roma si sta aspettando la soluzione di questo tipo ma nel resto d'Italia i bambini i bambini restano in carcere
Questa sera cercheremo di riaffrontare il tema
Dei bambini la triste realtà dei bambini detenuti nelle carceri italiane l'affronteremo la due prospettive la prima c'è offerta
Da una visita che recenti recentemente hanno fatto i radicali italiani nella sezione femminile del carcere Sollicciano di Firenze dove sono ristretti otto nove bambini detenuti infatti Rita Bernardini deputato dei radicali Insiel ma l'avvocato Giuseppe Rossodivita si sono recati in visita lì ed ai bambini detenuti nel carcere di Firenze e infatti tra poco ascolteremo la voce di Rita Bernardini che ci racconterà un po'il bilancio di questa visita
E anche ci racconterà come sta andando avanti questo progetto di legge che è stato proposto dei radicali per evitare che i bambini siano stiano in carcere ne approfitto anche per ricordarvi che lo stesso tema affronteremo domani sulla pagina
Di radio carcere de il Riformista
Pagine di relazione riformista dove troverete
L'articolo scritto proprio dall'avvocato Giuseppe Rossodivita che racconta la sua visita fatta insieme al De Bernardinis nel carcere Sollicciano di Firenze e dopo aver ascoltato
La voce di Rita Bernardini cercheremo di capire come in effetti viene vissuta la detenzione da una mamma e dal proprio bambino per questo ascolteremo la voce di Gabriella K Stato più di un anno in carcere in sé
E me al proprio bambino ma partiamo subito queste la voce di Rita Bernardini che è stata in visita nel carcere Sulic ogni Firenze e l'India la sezione femminile ha incontrato otto bambini detenuti
Ai microfoni di Radio radicale di radio carcere c'è Rita Bernardini deputato delle di radicali italiani del gruppo del Partito Democratico il membro dalla Commissione giustizia della Camera ciao Rita causa
Rita queste Zanoletti disturbiamo perché
Vorremmo che tu c'era con tassi la recente visita che ha avete fatto nel sezione femminile del carcere Sollicciano di Firenze
Dove oltre le donne detenute avete incontrato i bambini che lì sono detenuti come la situazione
In cui si vi tu così lo chiamano Marche farsi sempre una grande impressione vedere i bambini che
I guardano in attesa che daccapo aperta
Una cancellata
Avute all'Unipol padrone
E tutti sono allegri e non certo perso emozionati quando dentro un volto
Ugo che riviene approvare anche perché pensano magari dico alcuno possa portarli fuori
Stanno molli con le loro madri dobbiamo dire che in maggior parte si tratta di
Nomadi
E quanti sono questi bambini ma ai bambini eravamo in quel momento otto poi cambiano chiaramente perché c'è un turnover no notevole
Notevole ricordiamo che sono bambini da zero a tre anni quindi piccolini
Io mi
Perché dopo tre anni dopo i tre anni di tolgono la mamma no età però
La nostra proposta di legge prevede tutt'altro prevede almeno
Accresce anni comunque che sia agli uffici di sorveglianza è a valutare questa cosa ecco ma la realtà accodo dove vivono questi bambini nel caso ci sono diciamo i avete visto anche le celle
Sì Livorno appunto nelle quando sono aperti leggerli vivono lì nei corridoi i poi però c'è
Il momento in cui ci rimani chiusi in cella ed è il momento soprattutto della vera quindi anche il bambino detenuto a un certo punto viene chiuso in cella il blindo della cella sbatte insomma si chiude
Chili questo è dovuto anche alla la scarsità di personale
Per cui la vigilanza non è tantissima
E questi partito ma sono abituati poi da qui a vedere gli agenti divini richiamano anche loro o agenti
Insomma è la vita del carcere filtri se non c'è la possibilità di uscire e alle erano ed è una dignità scandita a ventiquattro ore su ventiquattro parchi dalla presenza in quei luoghi che offra la possibilità
Di potersi portare ecco questi bambini così piccoli insomma di un'età inferiore ai tre anni che voi avete incontrato
Lì nel carcere Sollicciano di Firenze quando vi hanno visto arrivare senza divise tra l'altro ecco tuo Lincetto a voi hanno avuto il modo di essere portati via
E noi invece hanno guardato pure sono venuti incontro al nero dei tempi bravo perché evidentemente una persona non in divisa che viene a trovarli
Magari è considerata come l'apertura che una volta a settimana riporta fuori inciso
Diciamo
E in particolare io ho parlato con le madri ma l'avvocato Giuseppe Rossodivita che mi ha accompagnato fatto subito il leader dei bambini piccoli e piccolissimi
Per cui ci sono tutti radunati attorno a lui li ha presi in braccio e io alle Padrin ho detto di questa
La proposta di legge
Che ho depositato alla Camera dei deputati se mi è stato depositato anche in Senato è una proposta di legge che ha una caratteristica che porta le firme
Di tutti i gli schieramenti di tutti i gruppi politici abbiamo anche che lo stesso Ministro Alfano si è pronunciato a favore
Pronunciando quella famosa
Strade ma in più bambini in carcere però ecco quello che mi sono permessa di dire è che è arrivato il momento delle decisioni perché insomma
Mentre
C'era il capo parlando con alcuni poche decine persone
Stiamo parlando di poche decine di bambini e che un Paese come il nostro non riesca a risolvere questo problema presto
Quello che per esempio noi proponiamo con delle carte famiglia sorveglianza attenuata dove appunto non ci siano
Gli agenti Indini laddove circa la possibilità di uscire all'esterno magari in un giardino sul modello come è stato fatto a Milano ma
Con la canzone in barba a patto o a Milano come potrebbe essere fatto rapidamente anche a Sollicciano se solo le istituzioni locali
Li decidessero appare qualche stanziamento e il relativo a volte è stato già identificato ma che richiedere quelle modifiche strutturali per poter
Togliere la ecco infatti la direttrice del carcere di soli ci avete detto noi abbiamo già presentato un progetto c'è una villetta che sarebbe l'ideale Prost dare queste mamme con questi bambini detenuti però Regione con comune e provincia non ci danno i soldi per fare la ristrutturazione proprio così
Ma a parte il fatto che io
Non so chi abbia presentato questo Progetto però per esempio questo è un progetto che potrei deve essere finanziato benissimo dalla Cassa delle ammende certezze e che prevede proprio questo tipo di interventi
Lampar sappiamo tutti che la Carta delle ammende purtroppo per anni non ho avuto il suo Regolamento una volta che grazie Iolanda Gargani significa riuscire ad ottenere il Regolamento
è intervenuta e questo è il recentissimo
Modifica di legge per cui speciali finalità della Cassa delle ammende c'è anche la costruzione di nuove carceri da magari potrebbero considerare in queste diciamo perché voi accostò certe situata potrebbero considerarli istituti penitenziari tipo diverso quindi
Io non credo
Pertanto è questione di volontà politica certo e si vogliono risolvere i problemi
E anche sulla sulla proposta di legge che porta le firme veramente trasversali di dei deputati appartenenti a tutti i gruppi politici anche qui è una questione di volontà politica basterebbe
E calendarizzare la proposta di rinvio in Commissione giustizia
E
Arrivare ad un'attività
Azione e quindici puntualmente della legislativa
Ancora non l'ha fatta
Messa all'ordine del giorno se ho ben capito Rita il disegno di legge che avete presentato diciamo con un consenso trasversale sia da destra che da sinistra ancora non è calendarizzato questo sui bambini in carcere salito niente
Dalle ieri permette chiarita e dopo correre certo io da sola non è che posso fare nessun tipo
Occorrerebbe una
Volontà politica
Determinata per risolvere appunto questo che è un problema ripeto di poche decine di persone
E che però pannolini
A dimostrare come
L'Italia come le istituzioni e non riescono a risolvere portando tutti d'accordo i problemi giusti sui fatti naturalmente
La domanda sorge spontanea come serve una politica di maggioranza non riesce a risolvere un problema che riguarda sessanta bambini detenuti come può quella parliamo e agli altri
Risolve il problema di sessantuno mila detenuti no
Che ormai quasi sessanta duemilasei anzi con
Alla situazione che eh veramente esplosiva
Lo vedo anche dalle lettere che mi arrivano anche grazie radio carcere
Che dimostrano un Dida aggiunti dalla Giunta finito anche perché nelle carceri lo sappiamo ci sono le persone
Che marginale certo magari che non hanno grosse possibilità di difesa
E che potrebbero molte delle quali molte delle quali potrebbero accedere antenne alternative ma che si trovano lì e al cinquanta per cento inattesa dei giudizi
Se mi dà un'ultima battuta anche perché insomma si è impegnata alla Camera dei deputati la hai visto questi bambini insieme a Giuseppe Rossodivita in calce Sollicciano di Firenze cosa è eletto nello sguardo di quei bambini detenuti
Ma ai bambini intanto o hanno questa capacità di
è cogliere le cose positive anche che avvengono attorno a loro e una speranza costa chi
Forse
è questo che voglio io leggeremo i loro occhi anche perché
Nel Mar
Intanto coperto che erano informati in mente surplus questo e il disegno di legge anche perché sono state
Molte di queste quando si trovavano a Roma in contatto con letargo Rondini dell'associazione Roma insieme di frattanto
E dato che il Papardo proprio anche per portare fuori questi bambini preside
Dare il loro qualche e possibilità di svago insomma di uscire da quell'ambiente
E quindi erano molto informate ma tale domanda che mi rivolgeva non era o Amburgo quanto dobbiamo affettare soprattutto quanto devono aspettare
I nostri bambini che non hanno voglio sottolineare veramente alcuna colpa alcuna responsabilità
Questa dunque la voce di Rita Bernardini che ci ha descritto sia la visita CAF fatto insieme a Giuseppe Russo di vita
Nella sezione femminile del carcere soli sei Firenze dove ha incontrato i bambini che lì sono detenuti Rita Bernardini che però ci ha anche spiegato un po'il quadro politico vero lo stato dei lavori del disegno di legge
Presentato dai Radicali e firmato da deputati sia di destra che di sinistra disegni di legge che vuole proprio impedire che ci siano per il futuro bambini sul in carcere che però viene ignorato dalla politica infatti non è neanche calendarizzato non è messo all'ordine all'ordine del giorno insomma
La politica è pronta a scandalizzarsi quando viene interpellata sulla tematica dei bambini detenuti mappa in concreto nulla fa per approvare una legge che appunto fermi questo scempio dei bambini detenuti
Allora entriamo in una cella di un carcere dove ci sono questi bambini tenuti
Cerchiamo di capire in concreto come queste mamme questi bambini detenuti vivano nel loro quotidiano la detenzione cerchiamo di capire anche come queste mamme questi bambini detenuti oggi distretti legarci italiane
Ivano anche l'altro momento terribile che al momento della separazione ovvero quando il bambino compie tre anni di età e viene strappato dalle dalle mani dall'abbraccio dall'abbraccio della della mamma per capire la realtà
Ovvero per capire
Come in effetti una mamma con un bambino detenuto vivano la detenzione abbiamo ascoltato Gabriella che ha vissuto l'esperienza della detenzione in carcere con il proprio con il proprio bambino
Signora Gabriella quanti anni aveva a suo figlio quando è entrato in carcere e per quanto tempo è rimasta detenuta in carcere con suo figlio all'entrata del Comune rinvio che aveva un regime
E ho portato avanti la mia detenzione con lui per un anno e otto circa
Primo problema che ho ascoltato con mio figlio è stato appunto alla decisione di portare loro commette io avevo un'altra figlia più grave non ho potuto che avete portato
La richiesta che dopo i tre anni
Escono fuori dal carcere
è così una gabella partiamo proprio dall'inizio qual è il brutto scenario che si presenta di fronte agli occhi di una mamma che entra in carcere con il proprio bambino
Duplice marionette cioè strumenti evidente no esplicata degli affitti ancora del vino
Da uno sconosciuto da un agente perché tua eletti per quel piccolo perquisiscono il bambino
Quindi c'è già una separazione pur piccola però sono già due ore di angoscia totale
Ah perquisiscono anche il bambino cerchio il bambino una volta che è in carcere è un detenuto tutta colpa
Io ormai definirlo con lui perché i bambini sono tecniche corretta
Perché ogni non individuale
Estere
Magari un pochino più attenuata in però io Chiodare a spesso in condizioni che abbiamo noi
Pur avendo magari uno spazio solo leggermente più grande KFOR gli orari dell'area agli orari di mangiare poi mangiare
Dividendo in carcere sappiamo tempo disponibile questa istruttoria tipo nomadi o con il bambino non dico mangiare mangiare del carrello
Caravà decadono bravo share congelate panico arduo
Dollari CUR dicevamo prima l'ingresso in carcere il bambino viene perquisito anche la mamma dire perquisita cui sei mi ore di separazione come minimo
Perché poi c'è la lirica generico
Al vento parlare con lui è brutto però tende un bambino
Diciamo una varietà di mio figlio portarmelo Brandolini dalle cose che realizzare può rimanere in più di un'enorme agricola poche ore
Perché bisogna aspettare la gente idonea signora Gabriella in quanti eravate in cella tra donne e bambini c'erano tredici normali
E tredici bambina diciamo rinvieremo non spacca diciamo di ottanta metri quadri con due Camere
Ad una miniera in quattro e non è no perciò due bambini piccolissimi che dormivano in un ecco poi problematiche magari noi non conosciamo
Quindi
Linee circa certa comunale un'epidemia di più vicini tubercolosi ridà oppure h quello che poteva esserci c'è stata un'epidemia di tubercolosi
Sono stati bloccati non rinnovati apre veramente la lecco signora Gabriella in base alla sua esperienza che ha vissuto in carcere con i
Il suo bambino a suo avviso il suo bambino pur essendo piccolo si è reso conto che stava in carcere in qualche maniera
Questa piccola creatura partiva o non la detenzione ma
Io non in un attimo secondo me retta che hanno perché vanno i nostri tre anni incorre c'è
A chiamare proprio agente riaprire cioè esplicitamente la denaro opera di aprire e chiudere ce l'hanno benissimo
Perché il collega Mimì chiaramente Caputo autonome
Adesso
Terapia dire aprimi aprimi ieri non c'è tempo di aprirli somala chiusure bello si chiudono tutto no e basta
Per il tumore accorparle la abolita
Che ripeto dentro che nei fori partendo maggio dico che non si può più uscire fuori perché c'era trenta
è tutte queste colline quante però cioè ad esempio il mio figlio quando è uscito dopo
Quando è uscito con me partivamo edilizia ruberò non sullo stesso palco sottovalutare il carcere eletto ma ma ma non è che andiamo più in quel Millino
Oppure tu non è che i toni più a quel lavoro quindi bambino percepisce che lì dentro insomma non è poi mio figlio dopo che che lui è uscito che Farina
Veniva stimolare le perquisizioni Gruyere l'anno un olio c'è il primario
Si faceva dal contratto clava invece dopo
Quando lei era Galea assai il colloquio io vorrei signora Gabriella lei tra l'altro anche vissuto un altro momento drammatico della detenzione con il proprio
Bambino ovvero quel momento in cui il bambino viene separato dalla mamma infatti la legge prescrive che al terzo anno di età il bambino detenuto se la mamma ancora un residuo pena da scontare
Debba essere separato dalla mamma ecco per la mamma questo momento di separazione scrivania movimento
E lì dove anch'io fin quando avevo mio Consiglio è egoisticamente potrei parlando
Aveva un cuore un legame con la con la famiglia col col bambino una volta
E poi ripeto mi in gran parte degli anni nove di aprile nove di aprile è uscito quindi da quel punto compleanno direi più brutto e ricordo che possono avere qualche entrambe Novelli
E ricordo che il parco lo ricordo delle cose più belle l'avrei potuto fare
Però il mio ricorda Enrico Araldi meraviglia ed è un bambino
Rivolta
Però
Alla gara accademici mamma maggiori vista in mandando perché o non capiva il fatto poi oltretutto non è
Parlo a portare il bambino fuori
Che lo ad accompagnare tale magari al padre che indica la spetta che mentre la a Monte Angellu e ora scuola chi può mettere che chi porta via il bambino dall'imbracciare porta Berlino capisce che tu in quel momento al proprio cacciatori ad altre
La cosa esotico più grosse ci possa essere fatto e la preparazione e più di ogni altra
C'è un'altra cosa cioè
Al
O soltanto io ma
La sofferenza io parto me
Impone
In il Progetto un bambino io dentro di noi non c'ero più c'era il mio figlio ecco
Perché turca interno delinquente io penso che quando sembrava FI madre anche se il feto delinquente e concludo che porterà la gente dovrebbe un attimo capire cioè la delinquenza
Arrivo a va però altro figlio rimane fuori
E tutto l'elenco
Ecco
Sì se non ci stiamo stavo pensando a quello che al racconto della vostra separazione insomma l'immagine in un corridoio di un bambino che che si gira con la valigia in mano guarda alla propria mamma
è un'immagine che francamente almeno a me personalmente mi colpisce molto
Far
è come torniamo anche alla vita che facevate in carcere insieme perché poi
Il momento della separazione penso che in base alle sue parole per per per raccontarle un fatto tra l'altro
Molto intimo molto
Molto anche molto antico perché attiene all'istituto fondamentale con ca e così via Roma con gli occhi di quel bambino e cosa si vede la sera quando il blindato sbatte si chiude
Criticamente gli occhi del bambino non esistono ai Consiglieri tutta
La allo specchio d'acqua rispetto a quelli che secondo me
Perché oltretutto un bambino ad esempio talmente non è al minimo interruzione non entriamo in merito da parte quindi almeno il primo quindi doveroso sportivo dipendenti correre
Credo che ci sono urla dove
Dove valgano in mora e una con la aggirando perché apre queste cose qui del bambino e Antonietta di tutto questo trambusto no dell'affezione di chi va a tutti viene
Oltre tutto va bene non parliamo poi di malattie code di questo genere
Facili teorico
Però
D'accordo al più diciamo
Più delicata appunto può essere anche la sfera ad esempio a questo fatto della della chiusura che loro non possiamo proprio fare niente io ho visto veramente
Bambini proprio con le lacrime agli occhi a bussare a questo bollino per farsi aprire il bisogno proprio di riuscire poi soprattutto il nome di tutte
Sono bambini abituati alla strada dentro colpi è una chiusura terribile
Possiamo dire per assurdo che parifica un certo punto che nel pianto di un bambino che in carcere negli occhi di un bambino che in carcere
C'è una voglia di giustizia più giusta di quella che viene negata dalla stessa giusto senza
Al più ampio che la logica del tempi cioè partiamo
Non hanno nessun accorpare bambino detenute la cosa più brutta perché poi essere detenuto oltretutto vengono esce appena e mio figlio ha delle perquisizioni allargavano legame letteratura
L'unica diventando in alto c'è delle politiche alla io oppure
Parlano come con lingua sulla detenuto andiamo al colloquio
è arrivato l'avvocato ulteriori due anni e mezzo cioè contante una vino Baratello che parla
Quindici trenta o di gioco di qualche cos'altro
E invece arrivano al punto uno
Richiamare agevole ritenere aprire mio figlio risponde al vero il problema è già pronto un primo piano cioè oppure il danno da
Dalla gente credo
Che non sono ecco
Il tavolo
Nei tempi dovuti produttore quindi questa cosa proprio
è il secondo me la libertà e il punto più bello che possa avere un bambino no cioè quando un bambino haitiano
è è bellissimo no apriamo negli a quello è la fine dell'anno sono non esiste più il bambino
Poi gravide
Non canoni avvalersi nominiamo anche un bambino gradino neanche in poi
Di un piede triennale la cultura di un bambino di due anni poiché dovremmo scegliere
Non è
Un percorso di uscita libera diventano le l'uscita ma non più utilizzabili mentre nell'altra pagina noi perché non ha più la madre no
E viene al contrario no il bambino ricette realmente però è
Cacciato perché non anch'io l'amavo il panorama
Dentro è il massimo dell'americano verso
Ecco ci dunque arrivati a quello spazio di radio carcere che di richiamo alle lettere scritte dalle persone detenute nelle carceri di tutta Italia carceri che sono sempre più sovraffollate
Siamo qua arrivati quasi a quota
Sessantadue mila persone detenute sessantadue mila persone detenute oggi ristrette in carcere vecchie che al massimo ne potrebbero contenere quarantadue mila quarantadue mila persone
E detenute un tasso
Elevato di sovraffollamento che non fa altro che contribuire non tanto alla tanto declamata
Sicurezza sicurezza che vorremmo noi tutti cittadini ma questo tasso alto di sovraffollamento non ci aiuta delle città più sicure
Ma anzi aiuta a incrementare la disperazione
La loro scelta per un domani migliore rispetto a quello che è stato prima della sentenza di condanna un tasso elevatissimo di sovraffollamento che tra l'altro
Genera illegalità non rispetto della legge nelle carceri italiane ovvero proprio in quei luoghi dove una persona è condannata stare perché
Avvio lato perché ha violato la legge un panorama
Desolante quello che
Si appalesa attraverso
La lettura di queste lettere che ci arrivano delle carceri italiane un panorama fatto di tinte fosche un panorama che ci parla di illegalità
Di abbandono della persona di abbandono della persona detenuta
Benvenuti nelle carceri italiane queste sono lettere scritte da chi e primo testimone della illegalità che regna sovrana oggi nelle nostre padri galere
Chi scrive Giuseppe dal carcere di Agrigento
Caro Riccardo la situazione qui nel carcere di Agrigento si fa sempre più insopportabile il sovraffollamento è sempre più alto tanto che ora siamo costretti a vivere in tre detenuti in tre detenuti
Dentro una celletta di pochissimi di pochissimi metri quadri
Ma ci sentiamo abbandonati anche anche sotto il profilo dell'assistenza sanitaria ti dico solo che dalle tredici alle diciotto qui non c'è nessun medico e neanche nessun infermiere
Roba che se qualcuno di noi nel carcere di Agrigento sta male in quell'orario lo lasciano lo lasciano morire
Come se non bastasse scrive Giuseppe carcere Agrigento come se non bastasse abbiamo il problema dell'acqua che ci viene razionalità o meglio dell'acqua che non c'è
Ora
Che ti scrivo dal rubinetto della nostra ascella non esce neanche una goccia d'acqua
Non a caso non a caso negli ultimi tempi non ci danno la pasta da mangiare proprio perché non hanno in cucina l'acqua con cui bollire la ma ti rendi conto
Anche la televisione in cella si rompe spesso scrive ancora Giuseppe il caso di Agrigento
Già
Le la televisione l'unica nostra distrazione l'unica nostra rieducazione la televisione che non ci fa impazzire dovendo restare chiusi in cella per ventidue ore al giorno
Caro Riccardo siamo davvero esasperati e chi ci governa dovrebbe dovrebbe vergognarsi
Dovrebbe vergognarsi
Per il modo in cui lasciano che veniamo trattati insieme a me ti salutano i miei compagni
Di detenzione che si chiamano al più Davide Roberto salvo Uccio Guido e Maurizio Ciao Giuseppe Giuseppe persona detenuta nel carcere nel carcere di Agrigento
Giuseppe grazie per la tua lettera anzi grazie per le tue per le vostre per le vostre lettere che ci scrivete dal carcere di Agrigento che così lontano insomma
Da Roma e chissà poi così lontano anche DAP ciò che possiamo riuscire a capire visto quello che
Quello quello che ci raccontate a proposito della televisione perché non vorrei che qualche ascoltatore libero non capisse bene
Quanta importanza posso assumere in una cella vecchia rotta e sopra affollata quella piccola scatola chiamata televisione
Non è vero come giustamente le persone alcune persone libere dicono Emma in carcere c'è o non polla televisione la televisione per chi è costretto a rimanere in cella per venti ventuno ventidue ore al giorno
è l'unico strumento come giustamente scrive Giuseppe per non impazzire
è successo in passato che quando si è rotta la televisione in una cella si sono create tensioni che prima erano inimmaginabili attenzione prima di dire
E Marcello pure la televisione in cella attenzione io la posso di questa frase direi
Eh ma non c'hanno neanche da lavorare
Ovvero creiamo attività lavorative all'interno delle carceri in maniera tale che poi è scontata la pena quella persona ritenuta abbia quantomeno imparato un lavoro questo dovrebbe essere la prospettiva
Poi ci scrive una persona detenuta una personaggio di detenuta di cui conserviamo l'anonimato questa persona detenuta ci scrive dal carceri Sanremo
è una di quelle lettere che non gli radio carcere non vorremmo mai ricevere ne vorremmo mai leggere però la leggiamo la dobbiamo leggere la dobbiamo leggere anche anche se
Dobbiamo prendere distanze con certe affermazioni perché non le possiamo non le possiamo verificare in questa lettera questa persona detenuta asserisce infatti di essere stata di essere stata violentata da un altro da un altro da un altro detenuto
Scrive questa persona detenuta nel carcere nel carcere di Sanremo
Caro Arena ora sono detenuto qui nel casi Sanremo ma fino a poco tempo fa ero nel carcere di Chiavari
Ti scrivo ti scrivo per denunciare le violenze che ho subito nel carcere di Chiavari o meglio quello che per me è stato un vero e proprio incubo io dirlo
Sono omosessuale
Lo so una persona tranquilla e non do mai fastidio a nessuno eppure eppure un giorno mentre mi facevo la doccia nel carcere di Chiavari sono stato aggredito da un detenuto che mi voleva che mi voleva violentare
Per fortuna quella volta sono riuscito a scappare
Ma non sapevo che il mio incubo era solo all'inizio
Quel detenuto infatti mi presi di mira e pochi giorni dopo mi costrinse con violenza ad una ad aprire un rapporto sessuale con lui
Così così è iniziato per me scrive questa persona detenuta nel carcere di San Remo così iniziato per me la vita in un inferno
Nell'inferno dei calci di Chiavari non avevo la forza di ribellarmi essendo lui più grande e più forte di me insomma ho dovuto subire in violenti in silenzio violenze su violenze soprusi su soprusi
Poi un giorno
Che ero particolarmente esasperato sono riuscito a trovare il coraggio di confidarmi con altri detenuti che mi hanno consigliato di parlarne con l'ispettore di polizia penitenziaria e così io ho fatto
Il risultato però e che sono stato trasferito in un altro carcere
Quello di Sanremo da cui oggi ti scrivo un trasferimento che suona un po'come una punizione per me che sono stato la vittima di ripetute violenze sessuali infatti il che
Ma ci di Chiavari si trova molto vicino a dove abita mia madre che anziana inoltre dei calci di Chiavari stavo per essere inserito in un nuovo progetto per fare l'operatore ecologico invece invece
E tutto è svanito
Io nel frattempo ho fatto regolare denuncia alla Procura di Genova e ora attendo gli sviluppi dell'indagine ma rimane l'ingiustizia non solo delle violenze sessuali subite ma del fatto che io che sono una vittima sono stato trasferito mentre il detenuto che mi ha violentato è rimasto lì dov'era nel carcere di Chiavari
A te Riccardo un grazie di cuore per quello che fai una persona detenuta nel carcere di San Remo
Io l'ho detto prima insomma è una lettera una di quelle tre che e non vorrei Murdoch mai ricevere ma insomma sentiamo le dita giocarci dovere anche di leggere queste lettere allo stesso tempo sentiamo il dovere con chiarezza e di dire
Due non conosciamo bene infatti non li possiamo verificare quindi leggiamo questa lettera leggiamo questo
Triste spia episodio sperando che in qualche maniera sia meno grave sia meno grave del di quanto è stato descritto certo è
Che se le cose sono andate così come le ha descritte queste persone detenuta nel Caccin Sanremo bene a quel punto ci interesseremo anche dell'indagine che è in corso presso la Procura la Repubblica di Genova
è infatti quantomeno inammissibile che una persona ristretto in un carcere italiano subisca una violenza sessuale ovvero venga sottoposta
Contro la propria volontà ad un atto ad un atto sessuale viene anche da domandarsi come mai nel carcere di Chiavari ove questi episodi siano veri
Non si sia fatto nulla per arginare questo tipo di attività che insomma sono abbastanza facilmente individuabili
Maurizio dal carcere di Viterbo caro Riccardo mi trovo detenuto da più di un anno e sono in carcere in base a una sentenza la Corte d'appello di Roma che mi ha condannato a tre anni e due mesi
Il mio principale problema e la salute o meglio la vista che sto perdendo sono infatti affetto da una malattia agli occhi una maculopatia degenerativa una grave malattia che mi sta facendo diventare
Il ceco cieco in carcere
Ti dico solo che all'occhio destro o una diminuzione della vista del novanta per cento
Mentre al sinistro del quaranta per cento in altre parole
Caro Riccardo so diventando cieco scrive Maurizio dal carcere di Viterbo può immaginare può immaginare le difficoltà che incontro in carcere per curarmi e soprattutto per curare una malattia così complessa
Anche per questa ragione ho chiesto alla Corte d'appello di Roma la concessione degli arresti domiciliari al fine di potermi curare ma a tutt'oggi nessuno nessuno mi ha risposto ti prego di voler considerare che i miei reati sono reati comuni ovvero né di mafia nei commessi con violenza eppure non mi si dà la possibilità di essere curato
Anzi vengo lasciato solo con l'unica prospettiva di diventare cieco di diventare
Cieco in carcere
Non chiedo la libertà
Ma solo la possibilità di essere curato agli occhi chiedo solo di non diventare cieco in carcere grazie per avermi dato voce
Maurizio dal carcere di Viterbo Maurizio grazie a te per la tua lettera tu Ussai forse ascoltando Radio Carcere
Che
Purtroppo la tua testimonianza per quanto drammatica non è l'unica che noi abbiamo raccolto qualche settimana fa abbiamo sentito la voce
E qui a Radio carceri Luciano Luciano cinquantanove anni entrato in carcere con il diabete un diabete mal curato
Nella dieta sbagliata una glicemia Mahler misurata e una delle conseguenze che purtroppo adesso Luciano sta patendo è il fatto che è diventato cieco infatti a causa del diabete si può diventare ciechi
Luciano a ascoltato la sua pena ne è uscito cieco dal carcere cieco perché non è stato curato con la tua lettera ricorda la vicenda la vicenda di Luciano e noi se Tucci le possibilità faremo di tutto per evitare che
Ci sia un'altra l'ennesima persone che
E esce dal carcere cieca non vedente
Angelo ci scrive dal carcere di Ascoli Piceno caricarli scrivo per informarti che dopo che tu hai letto la mia lettera
La direttrice del carcere di tutta risposta mi ha fatto due rapporti disciplinari con la conseguenza che mi devono fare prima quindici giorni di isolamento e poi gli altri cinque
Inoltre scrive Angelo c'ha tolto anche la saletta ricreativa e la lavanderia e noi non sappiamo come poter lavare i nostri vestiti
Noi speriamo tanto che tu riesca a far venire qui in visita ispettiva qualche deputato radicale un deputato radicale che possa vedere che possa rendersi conto da sé di come siamo costretti a vivere
Tu Riccardo devi sapere che noi non ci faremo intimidire e continueremo
A denunciare in modo pacifico legno le condizioni di vita a cui siamo a cui siamo costretti chi terremo aggiornato Chau Angelo dal carcere di Hans
Agli dicendo Angelo mi dispiace ma ecco che veramente mi sembra incredibile che siccome voi dal carcere di Ascoli Piceno scrivete a nome di radio carcere
Ecco così automaticamente attende viene
Viene fatto vengono fatti due rapporti disciplinari viene immesso dirittura quindici giorni isolamento
Se la causa di questa punizione perché scrivete
Le lettere a Radio Carcere B allora forse
Ad Ascoli Piceno c'è più di una cosa che che non funziona fammi capire meglio come sono andate le propose prima che veramente a questo punto si intervenga in maniera più incisiva
Antonio ci scrive poi dal carcere Poggio Reale di Napoli caro Riccardo la situazione qui a Poggioreale è arrivata e arrivata davvero al limite pensa che io mi trovo in una cella con altri dieci detenuti
Qui dentro è un gran macello di letti a castello a tre piani gente che urla la mancanza di uno spazio minimo per muoverci per muoverci dentro la cella
E poi manca di tutto scrive Antonio nel carcere Poggio Reale di Napoli qualche giorno fa un nostro compagno ha dovuto dormire senza materasso
Senza cuscino e senza lenzuola
Lo hanno fatto sdraiare sulla branda di ferro Consolo una coperta
Ma siamo uomini o bestie domanda Antonio persona detenuto nel carcere di Poggioreale cose dell'altro mondo
Scrive ancora scrive ancora Antonio nel calcio Poggioreale
Qui a Poggioreale siamo arrivati ad essere duemila e settecento detenuti quando il carcere potrebbe ospitare al massimo mille trecento la conseguenza che a Poggioreale nelle celle fatte per cinque o sei detenuti ce ne stanno
Dieci
Undici e anche dodici detenuti
Immagino a tutti come siamo costretti a vivere
Insomma un caos non solo per noi detenuti ma anche per la Polizia penitenziaria che non riesce a gestirci per quanti siamo quella disperazione si respira ogni secondo ogni momento e c'è chi tra di noi
Cede e si lascia andare
Così come è successo un nostro compagno che si è gettato del vuoto un paio di settimane fa e l'ha fatta finita
Io spero di resistere
Scrive Antonio del carcere di Poggioreale io spero di resistere anche se
Non mi danno le medicine per le mie patologie medicine che mi sono detto disposto a comprare con i miei soldi ma che mi vengono negate lo stesso ti sembra giusto
Ti saluto con stime rispetto Antonio Antonio persona detenuta nel carcere Poggioli Napoli insomma grazie Antonio per la tua lettera anche perché ci hai offerto
Non so come fossero tre fotografie che noi non potremo mai immaginare celle a Poggio Reale
Dove le persone sono costrette a stare in dieci undici dodici persone per chiuso in cella per ventitré ore al giorno ma in che Paese siamo addirittura un po'compagni di detenzione che è stato lasciato dormire sulla branda senza materasso essenza del sole senza cuscino gli hanno dato una coperta per
Così per opporsi al freddo della della rete metallica
Ma a questo punto è arrivata è arrivata la
Il senso di giustizia in Italia
Poi ci scrive la signora Maria ciuffi la signora Maria Ciuffi è la mamma di Marcello loan sì forse qualche ascoltatore di radio carcere essi e ricorderà di cosa sto parlando Marcello non si era un ragazzo detenuto nel carcere di subire di Livorno che è stato una mattina trovato morto una mattina del due mila e tre ma ciò non si è stato trovato morto in una pozza di sangue della sua cella
Dei carceri Livorno la signora ciuffi la mamma di Marcello ronzii
Da allora si batte insomma per avere giustizia
Per capire soprattutto perché il figlio è morto e dopo lunghe battaglie dopo anche tante proteste fatte dalla stessa signora ciuffi sotto la Procura della Repubblica di Livorno adesso pare che le indagini insomma
Siano finite e la signora ci uffici manda una lettera in cui manifesta le sue perplessità
Caro Arena scrive la signora Maria ciuffi che scrivo perché dopo quasi sei anni che mi batto per avere giustizia vengo a sapere che le indagini per la morte di mio figlio si conclude avrebbero con due imputazioni
La prima Perugi omicidio volontario a carico del compagno di cella di mio figlio e la seconda per mancata vigilanza da parte degli agenti di custodia
Accuse che secondo me nascondono la vera verità scrive la signora ciuffi questo è il suo parere
Da quanto so il compagno di cella di Marcello non era con lui allora della morte ma era fare la doccia
Perché allora queste accuse
Il fatto è che dopo tutti questi anni io non so ancora perché mio figlio è morto in carcere
I medici legali hanno detto che Marcello è morto perché colpito con un corpo contundente eppure eppure oggi mi trovo non solo con un figlio morto ma anche prese in giro dalla giustizia una giustizia che dovrebbe invece scoprire i veri colpevoli
Mi batterò ancora
Scrive la signora Maria Ciuffi mi batterò ancora tra due settimane farò una manifestazione sotto il palazzo dalla procura di Livorno campo combatterò ancora per mio figlio per Aldo bien asino e per tutte quelle persone
Che ancora oggi continuano a morire
Nelle carceri italiane
Grazie a Rena che con radio carcere cerchi di rompere questo muro di omertà e grazie per almeno per avermi dato voce
Ancora una volta Maria ciuffi la mamma di Marcello Lomazzi salutiamo Domenico che ci scrive dal carcere di Alessandria salutiamo Rino che ci scrive dal carcere Rebibbia di Roma
Bene siamo quasi arrivati alla fine di questa puntata di radio carcere io vi ricordo che come ogni settimana domani mercoledì otto aprire con il quotidiano il Riformista troverete la pagina di radio carcere pagina che questa settimana sarà
Quasi interamente insomma dedicata alla realtà alla realtà del carcere
Prima di tutto l'ora d'aria ovvero la storia di Luciano l'abbiamo accennato prima che a cinquantanove anni entrato in carcere malato di diabete e ne è uscito cieco perché il diabete non gli è stato curato quindi privi di tutto la storia
Di Luciano diventato cieco per aver scontato una condanna e poi due realtà carcerarie disse
Da due prospettive diverse quella dell'avvocato e quella del magistrato la prima realtà
GE carceraria che domani troverete sulla pagina di radio carcere riformista è proprio quella che abbiamo affrontato questa sia la radio carcere ovvero quella dei bambini detenuti del carcere
Di Firenze domani in apertura sulla pagina di radio carcere i fatti l'articolo sarà
La testimonianza io avvocato circondato dagli sguardi smarriti di un'infanzia prigioniera quei bambini detenuti del carcere
Di Firenze Sollicciano c'è già un progetto per una casa protetta un ammanco di fondi
è così lo scempio continua l'articolo di apertura e dell'avvocato Giuseppe Russo di vita avvocato e membro del Comitato
Di radicali italiani l'avvocato Rossodivita che insieme a Rita Bernardini avete ascoltato prima si è recato in visita nella sezione femminile del carcere sui cioè di Firenze ha potuto punto visitare i bambini chi li che lì sono detenuti e poi un'altra realtà carceraria troverete domani sulla pagina di radio carcere riformista questa volta una realtà carceraria accolta dalla prospettiva
Di un magistrato si tratta del Consigliere Paolo Auriemma che insieme un gruppo di giovani magistrati si è recato a visitare il vecchio carcere
Di Regina Coeli il titolo delle reso conto della visita fatta nel carcere giacente così Ariemma eh io PM ho visto le celle degradate
Di Regina di Regina Coeli nella vecchia galera romana un surplus di sofferenza che i giudici ignorano questo il titolo dell'articolo di Paolo Auriemma
Che e non sulle magistrato è anche presidente della Sezione del Lazio di l'm m e che giustamente pone un tema di riflessione molto serio vero
Il dice ma noi magistrati dovremmo conoscere in concreto come
A quale condanna destiniamo le persone che appunto condanniamo al carcere mi dovremmo conoscere i luoghi di detenzione del nostro circondario pere capire veramente qual è la realtà
Della detenzione in vicino alla città dove lavoro magistrato insomma non serve soltanto un giusto processo ma serve attenzione anche a che quella sentenza di condanna emessa dopo un giusto processo sia giustamente seguita
Serve una pena giusta non soltanto un giusto processo questo scrive Paolo Auriemma nel suo articolo che domani troverete sulla pagina di radio carcere riformista e poi sempre domani
Sulla pagina di radio carcere riformista vi segnalo due lettere che ci arrivano dalle carceri che e che pubblichiamo la lettera
La prima lettera e quelle che ha scritto il genio dal carcere Pagliarelli di Palermo ecco come mi stanno gli educando qui al Pagliarelli la seconda lettera è firmata da Davide Peppe Arex Mario Luigi e Peppe dal carcere di Monza
Senza diete senza denti scusate dietro le sbarre il carcere
Di Monza questa è la seconda lettera che domani troverete sulla pagina di radio carcere
De il Riformista
Bene meno rimane che ricordarvi recapiti di radio carcere ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono come
E contattare meri cardo Arena e il numero di Radio Radicale
Zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate anche durante la settimana chiedevi di me di Ricardo arriva se non ci sono lasciate
Il vostro numero il vostro nome perché io poi vi richiamo inoltre vi ricordo il sito interdette di radio carcere che all'indirizzo www punto radio carcere
Punto come un sito dove trovate notizie sul processo penale sulla detenzione
E dove potete anche trovare l'e-mail all'indirizzo di posta elettronica per scriverci una e-mail a noi dire giocarcela per dieci
E per dirci le vostre critiche sia positive che negative
Ed infine infine ricordo soprattutto le persone detenute l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere come incrementare questo legame che se tra voi che siete in carcere e noi che cerchiamo di
Di darvi voce queste l'indirizzo Radio Radicale rubrica radio carcere
Via Principe Amedeo due
Zero zero uno otto cinque Roma
Scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette da quelle quattro mura grazie ad Alessandro tutori per l'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina ed anche da una cella
Avete acceso una radio trasportare una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Naturalmente a quello italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale dichiaro italiano d'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento