Lo Stato canaglia. Come la cattiva politica continua a soffocare l'Italia - Presentazione del libro di Piero Ostellino (Editore Rizzoli)

Sexies
No posto
Facciamo riunioni
Ciò non si può fare lo sforzo
Se sottozero ossia
Possiamo iniziare posso
Poiché c'è
Certo
Sopra proposto
Anche campana
Perché sono dimagrito
Se arriva l'assessore
Libertà
Chavez
Potete iniziamo borse l'accesso alla Presidenza e la stampa è stata poco serio anche stasera conservato penso soprattutto all'autore non si tozzo che lo statino
Telecom Gazzo con questo dal libro Croce ha visto la quota parte storico morto lo stesso a fondi piccolezza che ripeto qui due ex direttore del Corriere o se anch'colposo
In un colpo solo anche devono fu persona che conosciamo tutti molto tempo
è un'ipotesi Salza di Piero Ostellino
O meticci capitale abbozza alternanza tra consiste riposava occorrenza mense liberale negativo
Ostellino Zorzan vari temi lecco miliardi pur della burocrazia della religione secco con questo ottica che devo dire che l'ho scoperta com'è olandese
C'è chi conosce anche un po'punto di vista che conosciamo da pazzi Ostellino nei suoi ex reali occorreva una sera
Sicuramente ci sono insomma i discorsi insolvenze proposito
Vorrei però e lo struzzo la parola
Popolare stesso a fondi Point otto sensi grazie
Pranzo
Allora buonasera
Innanzitutto grazie alla stampa estera suo presidente per
Se l'ospitalità
E
Insomma
Sono molto contento di poter aprire questo dibattito l'altro
Purtroppo non può essere qui Giulio Tremonti che doveva essere uno dei
Degli elementi della del contraddittorio perché c'è il Consiglio dei Ministri ed evidentemente trattenuto
Il Consiglio dei Ministri che è legato evidentemente alla grande emergenza di questi giorni è una tragedia che ci ha colpito
Quale insomma se si parla di uno Stato liberale che non c'è
Di un'Italia moderna che non c'è
Purtroppo acquista questa tragedia un poco
Un valore
Drammaticamente simbolico no della delle nostre frustrazioni della nostra angoscia di fronte alle infinite approssimazioni
Di questo Paese
Queste costruzioni fatte di sabbia queste
Questa cura che non c'è stata nella accatastamento nelle regole
Tutto queste staffe di ferro che che mancano è un po'il simbolo veramente tragico e drammatico di questa Italia che
Ci racconta siano Stellini questo libro non riesce entrare nella modernità
E non riesci entrarci per
Dei deficit
Di
Vero liberalismo per quella con capacità di mettersi realmente in sintonia con
Le democrazie più avanzate
Ora chiedi Ostellino naturalmente non lo devo spiegare alle persone che sono qui contenute stasera
Ricordo soltanto che
Piero Ostellino
Scrive il Corriere della Sera da circa quarant'anni novanta quarantadue
Quarantadue intestato direttore del Corriere
Tra l'ottantaquattro ottantasette stato corrispondente
E
Soprattutto
è da tanti anni un editorialista
Di tipo molto speciale e particolare
Perché editorialista che martella tutte le settimane con la sua rubrica il dubbio
E
Dei suoi editoriali Martella sul esattamente sul tema di questo libro cioè sul deficit di liberalismo su uno stato
Che tanto
Ipertrofico quanto inefficiente
Ci spiega
Lei ci dà una chiave di lettura per capire lei mille anomalie che percorrono l'Italia che serpeggia questo Paese
Lo fa comunque lo spirito da vero liberale di impronta anglosassone
Che parte sempre naturalmente dal fatto
Dal dettaglio
Nelle sue analisi Ostellino non va mai
Nei cieli astratti dei grandi temi di grande di dei grandi ideali cerca sempre di atto collegarsi a una questione concreta e spiegare
Per spiegare la sua tesi
E lo fa in modo particolare questo libro questo libro è
Un libro urticante no è un libro che
Si presenta fin dal titolo anche dal direi del dal disegno della copertina come gruppo vuole essere un con cui nello stomaco Tito lo Stato canaglia
Per antico forte titolo che riecheggia dalla famosa definizione di Stati canaglia
Che
L'Amministrazione americana dava di quei Paesi che insomma era un po'diciamo ai margini della convivenza internazionale
E
Ed è una
Lunga disamina condotta con questo stile ripeto molto concreto molto legato alle cose
Di come
La cattiva politica come una cattiva politica e quindi un cattivo stato abbiano via via mangiato
La parte migliore del Paese ammesso che esista questa parte migliore perché poi
La critica di Ostellino investe il costume nazionale investe
Lo stato degli italiani oltre che allo Stato italiano stato italiani che sono fatti per arrangiarsi per
Vivere
Sulla scia di una doppia morale
Dosando bene cosa sia lo stato di diritto
è un fondo non gliene importa nemmeno tanto
E quindi questo fondo
Anarcoide che c'è nel Paese che alimenta un cattivo costume che si incrocia e che si incrocia in maniera
In maniera particolare ma
Abbastanza significativa con
Una cattiva
Gestione dello Stato quindi in qualche modo la cattiva politica è un po'lo specchio del Paese
Questo è
è la fotografia molto impietosa di un Paese quindi che non è capace di entrare nella modernità adesso arriveremo anche alla diciamola al fondo politico che c'è in questa in questa denuncia
Quindi non entro nella modernità non entra da molti anni nella modernità nelle sue varie espressioni politiche in un modo o nell'altro
Non è riuscito mai a fare il salto decisiva
Postellino usa un'espressione
Che descrive un po'questo stato di cose veramente si può essere d'accordo si può non essere d'accordo si può dire che le
I toni usati sono eccessivi
Però però diciamo la verità Ostellino è un vero liberale lo è sempre stato lo ha in un modo particolarmente efficace in questi anni
In cui
Tutti e da un certo momento in poi si sono definiti liberali senza esserlo per queste è un Paese che un certo punto scoperti liberalismo così
Molto sulla carta molto per modo di dire venendo dagli impianti ideologici che che conosciamo che hanno attraversato tutto il Novecento va giù tutto quando questi impianti di alloggi ci sono frantumati
Allora si è scoperto un liberalismo di maniera che purtroppo nasconde
Nasconde invece quelle
Quello che
Lilli li liberalismo intimo si percorre il Paese dicevo Ostellino usa un'espressione che mi ha fatto sorridere per definire questa fotografia dell'Italia forse un po'ingenerosa ma insomma dice un otto settembre permanente
E la usa per descrivere questa Italia retorica incolta dogmatica e bigotta perché c'è poi anche l'aspetto
Di questo questa bigotteria di questo di questo voler voi intraprende la morale dei privati dei dei singoli nella morale privata delle persone
Che è un altro elemento da tener presente malato se ne permanente l'ha fatto sorridere perché è un'espressione che usava spesso io rispondo vinto forse non lo sai è stato ieri tuffi però forse non sa che l'arresto espressione
Lazzaro
Spesso chiaramente determinante mi ha colpito che che sulla abbia ripreso tale e quale
E la usava più o meno per descrivere un po'le stesse
Le stesse situazioni naturalmente l'espressione
Tremendamente amara
Quindi ma questi Italia dove da parte mia
è stato riportato anche nella nella quarta di copertina nato per una parte c'è questa dittatura democratica no a questa questo questa
Grande potere della burocrazia che naturalmente un potere conservatore per se stesso
C'è una
Sostanziale mancanza libero mercato quanto meno lo Stato la politica Faso poco e niente anzi fanno molto per contrastare
L'emergere delle forze
Che possono invece
Appellarsi
E richiedere diciamo la
Vitalità e il dinamismo del libero mercato
Quindi tutto estremamente difficile anche affermare un reale libero mercato reale non ipocrita libero mercato è straordinariamente difficile il nostro Paese e poi c'è pure il saccheggio della cosa pubblica e acquis compagna questa questo tentativo di controllare la morale privata che vedete l'altra faccia della medaglia
E poi Daidone tutto questo avviene in questa cornice per cui da un lato c'è questa enorme produzione legislativa c'è questa
Questa
Tendenza a creare un po'una cappa asfissiante di coercizione DD di regole che vengono
Date ma poi non
Non rispettate e quasi quasi non lo dice Ostellino è come se lo Stato i poteri offre su un volo l'occhiolino al cittadino che io sto ma va bene sulla
Né di creiamo questa questa grande K attorno
Della quale do del tu trovato il modo di di
No fatta la legge gabbato lo santo come si dice proprio
Privi di evitarlo noi tutto sommato ti esentiamo poi dal rispetto vero delle delle regole e dei vincoli che mi stesse diamo
Che mese se abbiamo posto c'è da dire che Ostellino non è
Uno di quei
Liberali ultra liberisti che vorrebbero cancellare lo Stato
Contrario esatto la sua è una scuola piemontese tra l'altro è una scuola
Che che lo Stato lo rispetta aspetta molto
Ama moltissimo lo stato di diritto naturalmente e non gli piace quel tutto quello che invece
Inclina verso lo Stato etico
Cioè lo Stato che pretende di avere sa che ma grande morale di saper dire sempre la cosa giusta ai suoi cittadini quello che devono fare non devono fare naturalmente questo porta anche
A una critica ferma contro il moralismo un altro aspetto
Della invadenza dello Stato moralismo certo giustizialismo moralista che è un po'
Anche la cifra di questi di questi anni invece dicevo Ostellino rispetto molto lo Stato e
E non è di quei liberisti che vorrebbero punto cancellarlo lui viene dalla scuola dei grandi liberali italiani
Tutti avevano un'altra concezione dello Stato a cominciare da da Cavour
I grandi i suoi maestri per adesso non sto a citare che sappiamo tutti quali sono però vorrei dire che soprattutto mi sembra che Einaudi è un po'il suo vero punto di riferimento nel suo era Bova perché inauguri
Tratto se è stato anche fondatore del Centro Einaudi no
E insomma un po'ispirato tutta naturalità anche anche nel modo di scrivere nel modo di affrontare i problemi fu queste note settimanali sul sul Corriere con le tue
Dove tante prediche inutili Presidente
Tante prediche inutili
Quindi questo libro si può anche dire questo questa questo violento pamphlet contro lo Stato canaglia infonde anche
Un appello con estremo appello allo Stato di diritto e quindi
Al fatto che lo Stato può emendarsi può trovare la via per essere un buon stato non in buono stato è possibile purché non sia
Troppo pesante non siano assomigliamo Leviatano ecco
Troppo sta troppa troppa politica produce troppo start
La la troppa politica automaticamente una cattiva politica e troppo Stato e automaticamente un cattivo stato
E sembra cattivone
Uno stato eccessivo perché e invasivo perché deborda come un soufflé
Come un soufflé che deborda dalla dalla casseruola no e quindi in base a tutto in e esce invade la sfera pubblica la sfera privata a un tempo
Invece ci ricorda Ostellino l'essenza del liberalismo del liberalismo modesto non è l'equilibrio dei poteri ogni potere esisti in quanto ce n'è un altro che lo frena lo condizione lo controlla ecco questa
è una
Bellissima
Diciamo fotografia
Quello che deve essere uno Stato liberale moderno
E ripeto non è astratta prego stellina questa capacità di non pagare nei cieli dell'astrattezza ma di restare sempre ancorato ai problemi dell'Italia attuale sono sto a fare gli esempi che vuole leggere il libro troverà tanti esempi di questo
Dico soltanto che
Ecco c'è una
Punto prevede che voglio ricordare
Questa
è un cavallo di battaglia di Ostellino aveva una critica liberale alla nostra Costituzione
A sostituzione è stata
O
Difesa
Con
Cont ferma convinzione o criticata per legge ragioni sbagliate
Raramente viene sottoposta a una critica di tipo schiettamente liberale
Sosteneva lo fa no dice che ma porta a sostegno della sua tesi che però non è nuova insomma chi legge la sera sacche
In
Varie occasioni affiorata Presidente i suoi scritti ma riporta a sostegno l'opinione
I grandi spiriti dell'epoca parliamo del degli anni in cui la Costituzione fu scritta
Fu applicata
Il molo presente e
Particolare Sturzo
La qual cosa rimprovera la Costituzione rimproverare di avviare preteso
Non sempre riuscendoci
Di dare una forma giuridica l'ideologia alle ideologie tutto all'ideologia dell'epoca naturalmente richiede solidaristica dell'IVA il che può anche
Essere
Un aspetto
Dice perché criticarlo e si critica una certa vaghezza impostazione anziché essere una Costituzione diciamo ben propositiva
Bene lucida nelle sue formulazioni è una
Costituzione dice in cui troppo spesso si vede lo sforzo di piegare l'ideologia dentro una cornice
Giuridica e non sempre questo sforzo produce un risultato chiaro un risultato
Che soprattutto diciamo in sintonia con le esigenze di questa società moderna che non è liberale materno e vorremmo liberale quindi e anche un richiamo all'esigenza
Di una riforma della Costituzione non fatta sull'onda di chissà quale spinta populistica o
Che rischia di che di fare più danni che altro ma sull'onda di
Questa concezione uno strumento uno sulla riforma che sia uno strumento per avvicinare quel concetto di vero liberalismo che che ancora manca
E altro punto interessante e il suo giudizio sulle polemiche che hanno accompagnato
è successo straordinario libro di due colleghi del Corriere stelle Rizzo chiamato la casta
E l'osservazione di di Ostellino mi sembra pertinente dice non è tanto la casta non è tanto diciamo l'espressione
Di una classe politica incapace e disonesta corrotta
Anche questo ma questa classe politica incapace disoneste corrotta troppo spesso è il prodotto della cornice generale del troppo Stato troppo potere pubblico troppo di tutto
Pochi controlli e tutto questo produce produce la casta cioè la casta e lo Stato quando è troppo e diventa cattivo quelle la casta
Poi ci sono dentro la casta ci sono anche
Delle estremi di disonestà e si debba
Di inefficienza ma nel complesso e questo che produce la casta e le case questi
Allora a questo punto
A questo punto
C'è l'aspetto politico del libro su cui vorrei chiedere anche poi
L'opinione di Enrico letta
E sa che è stato interessante quella di
Di Tremonti allora
Dovete parlare di statalismo ci porta anche nel siamo nel pieno delle polemiche attuale sapete che la crisi economica e finanziaria soprattutto
A portato un po'in tutto il mondo occidentale a una ripresa
Dei temi
Cosiddetti statalisti
L'intervento dello Stato una maggiore presenza dello Stato nell'economia e questo è un aspetto indubbiamente un aspetto che
Magari emergerà anche stasera
Però
Il
La questione che tocca Ostellino va al di là di questo
Lo dice ma non c'è
Uno schieramento politico in Italia
Che possa definirsi antistatalista
E non c'è quindi uno schieramento che sia tutto sommato più statalista dell'altro
In fondo dice ci sono ci sono due facce della stessa medaglia tant'è vero che
La rivoluzione liberale
Che fu annunciata da Berlusconi quindici anni fa nel novantaquattro è stata adesso al congresso ultimo
Del popolo del primo anzi del popolo e libertà riproposta di nuovo con grande obiettivo
Tidona parlate dei musei Perale come
E viene enunciata invocata proposta come se non fossero passati quindici anni
Alla se sono passati quindici anni della prima volta in cui si è parlato
Di rivoluzione liberale in qualche modo vuol dire
Che in questi quindici anni la riduzione dei ma non c'è stata sempre lapalissiana mi sono fatto così riproponga oggi come obiettivo politico
Significa che insomma si sono buttati via quindici anni per un motivo per l'altro però questa è la realtà delle cose d'altra parte il riformismo
Il riformismo che in fondo è diciamo alla versione di di sinistra della stessa cosa ma dire costruiamo un partito riformista moderno significa dire quasi la stessa cosa
Fatte esattamente a quei problemi che proporzioni di quello che viene detto a da destra quando si parla di rivoluzione liberale però il riformismo anche questo Jennifer minimo del del Partito Democratico
è
Qualcosa di molto vago
Tra la tra virgolette invece sappiamo è un sincero riformista
Come Tremonti un sincero di gara però indubbiamente
Anche riforme
Anche riformismo anche riformismo come la rivoluzione liberale qualcosa di molto male
Allora qui il il tema
Politico che pone Ostellino questo suo stile bello brusco e urticante
Si intreccia con le analisi che fa un amico carissimo diritti gli ostelli glielo posso citare l'esempio perché Luca Ricolfi grande amico
A scritto recentemente anche delle cose molto chiare su questo punto parlando di due conservatorismo lo voglio citare svalutato lui questa espressione
Sul
Quindi conservatorismi che
In un modo simmetrico toccano
Sia il centrodestra che il centrosinistra
Per cui ogni schieramento ogni quale azione protegge
Le proprie corporazioni le proprie clientele le proprie categorie
Cioè fa una operazione
Prettamente conservatrice
O quello che fa la burocrazia è una
Forma di grande burocrazia politica che protegge se stesse e semmai cerca di incidere un pochino sulle corporazioni dell'altro
Ma questo naturalmente porta da nessuna parte perché poi alla fine
Non si incide neanche più di tanto perché alla fine c'è una sorta di
Da di il dibatto di reciproca di non distruzione reciproca
Un po'come nei tempi da dell'Unione Sovietica
Una sorta di dibattiti equilibrato per un distruggersi reciprocamente
E presto produce esattamente questo cioè il riformismo da una parte rivoluzione liberale dall'altra sono delle espressioni utili per fare dei bei discorsi per fare insomma
Avere qualcosa da dire in un talk-show televisivo in una campagna elettorale ma poi purtroppo non rompono la proposta di conservatorismo generale che
Riguarda Paese e che viene declinata in forme diverse a seconda diciamo delle
Delle geografie politiche in cui si articolano i due principali schieramenti che comunque dominano doveva nascere ecco questo è
Questo è direi di sottofondo politico del libro che mi sembra molto molto interessante e su questo io chiederei innanzitutto a
Enrico letta di Titina sua opinione e
Gli do la parola
Mentre lo ringrazio di avermi dato poco fa lo posso dire
Il suo libro uscito adesso che siamo a costruire una cattedrale datata dieci minuti fa lo ringrazio e
E voglio dire una cosa nella risvolto di copertina c'è
Una descrizione di Pietro Nenni
Del mille novecentocinquantanove
Che dice così due operai stanno ammucchiando mattone lungo una strada passa un viandante che si forma sulla natura del loro lavoro uno modestamente risponde sto ammucchiando mattoni l'altro esclama
Io innalza una cattedrale
Ecco una bella differenza da belle immagini per libro si chiama costruire una cattedrale
Diciamo che costruire un'Italia liberale oggi è un po'come costruire una cattedrale siamo davvero ai primi mattoni forse
Diciamo gli spiriti
Animati da buone intenzioni sono ai primi mattoni quegli altri ma siccome anche il problema
Prego
Grazie
Ringrazia
Appieno per avermi consentito quest'occasione occasione per me ghiotta
Di
Fargli ascoltare alcune
Delle sollecitazioni che la lettura del sul libro mi hanno
Creato lo faccio con grande piacere perché io sono uno degli assi
Lettori
Per la rubrica e degli editoriali perché
Penso di potermi definire un cattolico liberale e quindi almeno nella seconda parte per la definizione attento non so con quanto successo però
E allora la lettura del libro mi ha fatto sorgere molti interrogativi veramente molto interessante sta già avendo avrà grande successo sicuramente farà discutere molto e quindi io metto lì alcune delle
Riflessioni che mi ha fatto fare la prima
Libro comincia con questa distinzione tra l'Italia degli italiani il tema forte antico
Molto importante molto vero che forse
Potremmo destinare così gli italiani alla fine ce la fanno nell'Italia che
Non ce la fa
E ogni volta che io
Declino queste parole che le leggo
L'Italia italianisti ce la fanno gli italiani se la cava annoio speriamo che me la cavo eccetera viene sempre in mente il
L'idea che non ha ancora trovato una decente
Traduzione in francese in inglese del termine cavarsela o farcela nel senso che si
Sul vocabolario Introna traduzione però alla fine la soluzione vera di questi due termini
Cioè una cosa troppo nostra
Farcela e cavarsela e che alla fine nella nostra accezione
Nelle lingue
Importanti del mondo insomma non c'è forse
La nostra riflessione dettati da questo dato che secondo me è interessante che metto qui a
A contorno di questa riflessione perché in parte forse c'è un po'delle della spiegazione di tante delle cose che che Ostellino scrive nel libro del carattere nazionale delle del modo qua siamo fatti del modo con la storia
E ci ha forgiato ed è il motivo per il quale ancora oggi dopo quindici anni sentiamo l'annuncio di una soluzione
Liberale
In una discussione nel nostro Paese nel quale
Io non sono d'accordo su un punto cioè sul fatto che
Non si siano fatti passi in avanti per rende l'Italia è più liberale in questi anni in questi decenni perché
Se penso all'Italia di vent'anni fa con me la ricordo
All'università
Penso a un'Italia che oggi è
In questi vent'anni cambiata in meglio da questo punto di vista
E penso a un'Italia che
Se è cambiata in meglio lo deve
In questo mi riconnettono o alla mano
Delle delle riflessioni di Ostellino
Cambiato in meglio non merito nostro mai cambiato in mente sostanzialmente perché ci è arrivato da fuori un pesantissimo vincolo esterno
Che ci ha obbligato a fare dei cambiamenti che abbiamo fatto sono stati cambiamenti in corso utile molto importanti
Ma se
Facciamo l'elenco
Di ciò che il nostro Paese a
Dei passi avanti nel nostro Paese ha fatto in questi anni ho difficoltà a trovare passi avanti diciamo dal dal punto di vista di che cosa voglio dire un passo avanti che non siano
Conseguenze del vincolo esterno europeo per farsi avanti che siano
Genuinamente pensati elaborati in casa nostra a prescindere da quello che gli altri fanno o facevano faccio alcuni esempi
Abbiamo cominciato ad applicare alcune liberalizzazioni di libero mercato oggi in alcuni settori della nostra economia esiste
E in tutti quelli dove esiste è frutto del
Insomma del mercato delle quattro libertà dello per capirci
E delle conseguenti direttive poi di costruzione del mercato unico
Negoziano dei benefici perché se oggi abbiamo tariffe telefoniche
Così competitive bassezze oggi abbiamo nel campo dell'energia
Ostellino citerà energia so benissimo che emerge è un tema che
Fa sì che si ci si inalberi tutti perché
L'energia
Costa di più non non c'è contenti del
Ma ma se noi togliamo
Scorporiamo né Tiziano le tariffe energetiche in questi
Dieci anni da quando la liberalizzazione è arrivata parlo sia di energia elettrica sia di gas
Letizia rispetto al l'andamento mondiale nel corso del petrolio
Non scopriamo per esempio che le tariffe sono pesantemente scese nel nostro Paese soltanto per il petrolio costava
Fino al novantotto costava dodici quindici dollari al barile poi certo punto arrivato accostare un anno fa fino a centocinquanta dollari al barile e un aumento di queste proporzioni è una cosa
Che non esiste
Per nessuna bene per nessuna materia figuriamoci per quella più importante di tutte siccome non li vendiamo
Dal gas che ti tende a sua volta dal petrolio cito questo tema per dire secondo esempio di un mercato che
Che ha cominciato che ha cominciato a creare opportunità tante imprese hanno cominciato a fare il bis messa in campo nel giro dice è un settore importante non esisteva prima prima del genere l'ENEL
L'ENI ognuno nel suo settore e le singole municipalizzate oggi abbiamo
Un settore in grande movimento tanti privati che si stanno
Muovendo in questo campo
Potrei citare altri casi
Quello che voglio dire lo dico con amarezza è che tutto questo è figlio però della rivoluzione liberale che ci hanno imposto altri cioè di una rivoluzione liberale avevano siamo legati fortuna
E in questo c'è una parte delle riflessioni di Ostellino fa perché Ostellino lo lega poi anche al
A De Gasperi all'inizio dal dopoguerra quando gran parte della fortuna italiana legata alla doppia scelta atlantica
Ed europea e la conseguenza che tutto questo ha comportato quello sul quale sono
Diciamo men che meno meno d'accordo sul quale piace
Dialogare e il fatto che
Per
Guidare un processo di liberalizzazione alla fine c'è bisogno di uno Stato forte di una politica determinata
Lo cito per esperienza diretta a me è capitato di vivere la vicenda del gas si sarà capito dalla DIA
Attenzione alla materia e
In quel caso la liberalizzazione che facevo farebbero l'esazione che metteva i tetti antitrust nel tetto antitrust è una cosa che
Stride per un teorico della disciplina per liberale ma
In una fase intermedia e per un mercato che farà perfetto per forza sono necessari perché se non si mettono all'inizio il mercato non si riesce
Ad aprire ora tutte queste cose fanno il paio con la liberalizzazione di questi anni faticose malfatte difficili quanto vogliamo
Ma la politica ha un ruolo fondamentale o la politica cerca di guidarla cerca di rompere il monopolio cercherei rimane fino in fondo pure la frase Machiavelli che Ostellino cita che
Diciamolo andrebbe messo in ginocchio
Porta quella sul fatto che quando uno intende cambiare le cose scontenta tutti quelli
E che godono del beneficio della situazione esistente quegli altri che beneficeranno non colgono il fatto che beneficerà
Non gli danno un aiuto un supporto caso liberalizzazione esattamente questo
Ma quello che mi colpisce che
I vantaggi che sono tanti
Postellino cita il caso dei voli low cost bene
Io penso alla mia stessa esperienza piccole esperienze io ho cominciato a girare viaggiare piacere che l'Europa professione per la alla fine degli anni Ottanta i primi anni Novanta e insomma per la mia generazione è stato una rivoluzione
Da
Viaggiare con i biglietti che incrociavamo
Le andate e ritorni per avere i costi più bassi
Ma sempre biglietti andare a Bruxelles costava
Seicento settecento mila lire insomma a Roma impressionante quindi si cercava di i biglietti blocca stiamo a Tex biglietti
Bloccati storiche ci ricordiamo lontanissime
Boggi Grazia alla liberalizzazione europea evitiamo invece una condizione totalmente diverso in questo senso il libero mercato entrato dalla tutte queste cose e chiudo questa parte per dire che
è abbastanza incredibile pensare
Che tutto questo è avvenuto grazie all'Europa che oggi non è sostanzialmente Ski siamo
Scusate l'espressione
Che gode di una popolarità di una
Di un essere trendy assolutamente bassissima
Come sempre ci stiamo entrando in una competizione elettorale europea per la quale di Europa
Carla assolutamente nessuno i manifesti sono tutti su per gli italiani saranno tutti su temi italiani e la dinamica europea non
Non interessa a nessuno ma
Al di là di questo
L'Europa è diventato un tema un tema scottante in negativo insomma lo si usa spesso in negativo contro l'Europa perché fa consenso parlar male dell'Europa
E io mi chiedo appunto se anche questa non è una caratteristica italiana io penso a un tema per tutti l'ambiente
Non c'entra niente con liberalismo Mario
Lo ripeto sempre a me stesso non c'è una norma
Una norma
Che abbia fatto uscire nel nostro Paese dal Medioevo
Antiambientalista quale stavamo che non sia
Obbligo comunitario
Cioè se non c'era l'Unione europea che ci obbligava a fare alcune cose
Non eravamo ancora con gli scarichi come funziona negli anni sessanta cito questo tema perché tutte queste riflessioni
Secondo me si commettono molto fondi fortemente alla dinamica europea e al nostro rapporto con Alitalia dentro questa dinamico quindi in questo sollecito Ostellino
A continuare la sua riflessione su questo tema perché mi sembra una questione cruciale
E e questo nostro stare tutti in Europa
Male dicendo l'Europa scaricando sull'Europa le nostre colpe perché le campagna elettorale sono piene di confronti nei quali
è tutto colpa dell'Europa qualunque cosa virtuoso ma di gravoso che dobbiamo fare sempre scaricato sulla responsabilità
Dell'Europa questa Europa che appunto finisce per essere invece che cosa oggi la crisi
Stefano ci riportava questa riflessione oggi la crisi invece ci chiama un altro tipo secondo menti di riflessione completamente differente
Io ho intitolato un capitolo
Più stato non meno mercato
Perché secondo me la riflessione sulla crisi e sul dopo crisi deve partire dal rapporto tra Stato e mercato in modo a mio avviso
Più corretto di quanto si sta facendo in questo periodo in questo periodo un gioco molto semplice lo Stato che si riprende il peso rispetto al mercato un gioco Prodi
Di pesi e dei contrappesi e credo che lo si vede tutti gli ambiti esso non basta leggerli musiche che mette in copertina
Attese per cui gli americani sono diventati socialisti però insomma lo tocchiamo con mano a livello
Nazionale
Quando mai quando mai sarebbe potuto accadere senza che nessuno si scandalizza assente
Il Presidente del Consiglio individuato alcuni una cordata di imprenditori diceva fuori Brindisi gli altri se qualcuno ci può stare
No
Per
Decidere come
Privatizzare una compagnia aerea
è una cosa che in questo clima è assolutamente naturale questa come tante altre
Credo che questo punto
è il punto sul fatto che invece in prospettiva il nostro Paese dalla crisi rischia di uscire con un elemento di forte indebolimento cioè un ritorno indietro rispetto alla un avanzamento logiche di mercato che invece gli hanno fatto bene profondamente bene hanno obbligato la politica a fare passi indietro in tanti settori hanno obbligato
Un processo che la crisi rischia di bloccare sarebbe un dramma
Postellino cita il caso della liberalizzazione dei servizi pubblici locali il ministro PD Linda Lanzillotta caso secondo me importante perché non siamo eravamo la crisi ci ha colpito è arrivata mentre stavamo secondo me per
Per compiere come sistema Paese dico un passo avanti che dovevamo compiere anni anni fa cioè l'idea che le municipalizzate si fondessero tra di loro e si creasse quella che
Provocatoriamente mi piace chiamare rendesse l'azienda nord servizi
Una specie di
Grande municipalizzata del nord del nostro Paese che esistano le grandi municipalizzate che diventasse un soggetto alla pari ritiene lei che è in grado di fare
Concorrenza dentro il mercato europeo dell'energia che esiste con una possibilità di farlo in modo efficace perché ci sono tante competenze straordinarie dentro prescelto Milano dentro Torino dentro
Reggio Emilia Bologna eccetera e è una forza che non ha senso mantenere in una logica municipale sotto il peso di Consigli comunali che alla fine finiscono per tenere tutto questo più perché serve piazzare
Venti cento duecento consiglieri di amministrazione delle municipalizzate piuttosto che immaginare altro tutto questo mi riporta alla riflessione sulla casta
Sulla quale forse addirittura Ostellino è troppo buonista nel senso che io penso invece che
La
Dalla profonda responsabilità della incapacità di autoriforma
Nel nostro sistema politico è forse uno dei dei dei guai più seri
Non è facile per me adesso dire quello che sto per dire però ha un senso prego non abbiamo mai avuto Primo Ministro forte come l'attuale primo ministro
Nemmeno De Gasperi è stato forte come l'attuale primo ministro
E credo che
Alcune riforme interno e del sistema politico
Penso al dimezzamento dei parlamentari attraverso
Il superamento del bicameralismo perfetto che uno dei secondo me veri mai italiani
Con tutta una serie di gli elementi a questo collegati li può fare soltanto un governo forte Governo che riesce a imporre delle scelte delle regole che altrimenti poi vengono bloccate
Da chi è colpito da questi elementi negativi ovviamente le le resistenze sono state tantissime perché e il Senato vizi deve auto
Ridurre di di ruolo e di rango ed è molto complicato ovviamente immaginare che di sua spontanea iniziativa può avvenire soltanto dentro una logica diversa quindi qui il tema di fondo è che secondo me
Tema nel quale
L'attenzione sulla questione della casta non può essere una questione quindi è bene che il libro invece
Rilancio un po'queste queste riflessioni
Secondo me non non è bene che sia finita
Un anno di grande battage attorno a questo tipo è sembrato che poi tutto torna sulla
Finisse lì la questione senza
Io io dico ironicamente ci hanno rimesso le Comunità montane fossero le uniche che
Assenso che
Perché in certe zone del nostro Paese unico presidio che c'è del territorio sono le Comunità montane e l'idea che tutto questo furore antica stante il fatto come vittime le Comunità montane consentiti Capitalia
Quando invece il problema è ben più profondo viene deve essere continuato essere affrontate deve essere continuato già continua ad affrontarlo in modo significativo contemplativi profondi di intervento
Le società quotate mi limito a un'ultima
Sul tema appunto del verde della conclusione che
Che racconta
Racconto stelline quella
Elenco di mi piacerebbe
Noi ci siamo aggrappati
Ha una
Reso ad un residuo di novità
Ci siamo aggrappati all'esito della visita la crisi economica e finanziaria questo residuo rapidità cinquantotto esclusi nobiltà si chiamava G otto
Ed è finita
Nel senso che
Noi dal
Dalla storia del Novecento grazie a una grande diplomazia abbiamo
Avuto una tradizione di presenza
All'altezza dei grandi della terra
Siamo riusciti a fare la grande operazione decibel del settantacinque settantasette del G otto e G sette d'ora
Per la nostra potenze economiche Ascierto
Siamo riusciti a diventare uno dei grandi della terra e una volta l'anno ci alzavamo a livello degli altri grandi addirittura una volta ogni sette anni di ospitava un monito
E tutto questo continua con una logica
Continua continuare una logica inerziale anche dopo l'ottantanove
Però abbiamo tutti avuto la percezione che ci aggrava sempre di più a un qualche cosa che stava finendo
Stava finendo perché perché se il G sette poi Giotto viene calcolato sulla base
Della potenza economica per tutti i calcoli ci dicono che noi già oggi
Fuori
E soprattutto ci dicono che se nel due mila venti faremo delle statistiche di questo tipo ci sarà un solo Paese europeo dentro il G sette cioè sarà al settimo posto la Germania ma
Noi la Francia la Gran Bretagna saremmo dietro rispetto agli altri
Dalla Cina all'India al Brasile che ci avranno superato c'è un'unica possibilità di rientrare in gioco l'unica possibilità si chiama
Il fatto che nella classifica saremmo terzi se saremo considerati come unione
Europea nel suo complesso
Allora il tema di fondo è un tema del quale
Forse la stampa nazionale
Per motivi di
Patriottismo perché sembra snodi criticare Berlusconi
Cosa che invece
Secondo me non è e settecento dobbiamo prendere atto lo chiamo così l'ultimo G otto dobbiamo parlarne di questo percorre la Maddalena saranno l'ultimo giro
Anzi forse non sarà nemmeno un G otto perché forse sarà già incidenti in meno della Maddalena questo è quello che si sente
Dire perché gli americani hanno detto che non hanno tempo da perdere e che quindi direttamente visto che il G venti funziona che si lavora a livello di G venti e forse qui c'è una nostra responsabilità nel non aver capito che finiva quella storia e che stava noi capire che stava finendo e giocare noi ad allargare invece di difenderà catenaccio e quindi tentare di far sì che quel G otto che non teneva più
Allargandolo seriamente ai quattro cinque Cina vinti appunto l'asilo eccetera potesse diventare un G quattordici che lo sostituisse ci vedesse ancora dentro è successo invece che hanno tirato dritto sul sul G venti
E ormai è quello il luogo e sarà molto difficile immaginare che il
Il capo della Cina
Venga al G otto
E partecipi al caffè
Del G otto
Come è sempre stato negli anni scorsi quando è diventato
Decisore del G venti o quando negli Stati Uniti da Brzezinski in giù raccontano tutti non stiamo a fare per tempo facciamo G due
Rapidamente che alla fine la sposa principale sappiamo tutti che cosa vuol dire TG due cito questo tema perché noi in questo anno due mila e nove finiamo
Perdiamo l'ultimo alibi della grande del passato e ho citato abrogando non a sproposito perché non ho un problema soltanto nostro contro le mafie accompagna gli altri grandi
Paesi europee beh questo secondo me è uno stimolo a dirci che
La risposta in fondo
Allora
Bella molto argomentate inventiva di Ostellino secondo me mutuo che venirci dall'ancoraggio out anni ha una dinamica sovranazionale
E io penso e spero che questa ancora ancoraggio dinamica sovranazionale trovi come è sempre stato nella storia italiana una capacità che le classi dirigenti del nostro Paese di riconoscere questa condizione
E
Di aggrapparsi a quella dinamica e di farsi trasportare da quella dinamica essendo molto rigorosi nell'applicare quelle logiche a livello voi nazionale spero che questo sia e spero che questa sia la logica anche degli anni prossimi perché vedo questo come uno degli elementi messo in discussione
Da un tentativo di
Riparlare di una grandezza Italia scherno ma grande motivo oggi
Di essere riproposta in quanto tale
Soprattutto di metterci in difficoltà rispetto invece a una situazione che la crisi ha profondamente cambiato non è che la crisi
Apportato elementi nuovi la crisi ha semplicemente accelerato dei processi che erano già ampiamente discusso prima adesso le abbiamo di fronte a noi li vediamo non possiamo far finta che non esistono dobbiamo agire ecco perché secondo me
Questo libro che quindi la gratitudine anche l'Ostellino per averlo scritto averlo argomentato averlo confezionato con questa linearità di riflessioni e anche con questo tono di inventiva
Come farà bene al paese farà bene scuota ricordare al Paese guardarsi indietro
E riflettersi nello specchio della grandezza abbassata non servirà a nulla grazie
Adesso do la parola Piero Ostellino voglio ancora soltanto ricordare che tu
Tu scrive sul Corriere scrivi in questo libero in un modo cui tu sicuramente non ci farà e degli amici perché non è per tutti
Destra e sinistra sono gli strali del due invettive come diceva giustamente adesso dico ben al di là della stima personale di alcuni
Amici molti amici che guai
Molti dei quali sono qui stasera rattoppo c'è un giornalista
Come deve essere Unione istituto è vero ai
Dialogo con il pubblico con i territori per il resto mini fendenti
A sinistra a destra
Ogni volta che la tua onestà intellettuale Titti induce a farlo ti consiglio di farlo e questo io penso che sia il massimo che si possa
Riconosciuti come come titolo di merito intellettuale e professionale
Ti do la parola e naturalmente la
Le molte cose interessanti che ha detto Enrico letta una
A un
Diciamo aggancio diretto con la tua analisi con l'attuale urticante analisi
Ed è che lui dice ma la politica deve avere un ruolo guida nel processo di liberalizzazione e la società quindi ci vuole una politica forte
Una politica forte udire anche un Governo forte Governo forte vuol dire anche in qualche misura uno Stato forte
Tutto questo per rompere
Le incrostazioni per rompere le resistenze per fare avanzare è quella
Chiamiamo rivoluzione comunque quella processo di riformismo liberale che tu veri invece così così difficile allora ci vuole una politica forte o ci vuole una politica invece che sia un po'un passo indietro rispetto alle dinamiche
E anche dure e conflittuali delle società
Ma il mio amico folli si è messo a parlare come mia moglie anche mia moglie non soltanto
Sei bravissimo farti dei nemici
Boh io sono dell'opinione che la libertà di stampa sia quella definita da ormai
E cioè di non scrivere mai ciò che al lettore farebbe piacere sentirsi dire
Io di solito nonché un solo nessuno
E dopo aver letto i miei articoli dal mio libro la gente non si sente migliore come dopo che ha letto la casta
Dopo aver letto la casta dopo aver letto altri libri analoghi la gente dice e qui cito il mio amico Luca Ricolfi che ha scritto una splendida
Recensioni sulla stampa
La gente dice beh insomma io lettore io cittadino sono meglio di questi politici che sono
Dei mascalzoni sono incapaci io sono meglio di questi amministratori che sono degli imbroglioni cioè il lettore si consuma ecco come non si consuma con me
Non ci sono consolazione di sorta perché
Sia abbiamo incontrato il nemico siamo noi inutile se andiamo a cercarci un furto
Devo dire che mi ha fatto molto piacere innanzitutto che sia venuto Enrico Letta e che poi abbia ricordato
Di essere un cattolico liberale perché i cattolici liberali sono ancora meno numerosi di noi liberali senza cattolico
Perché di solito i cattolici maggioritari sono i cattolici democratici
Che sono quelli che dicono che il Papa non sa fare il suo mestiere che dovrebbe essere per il preservativo magari anche per le prossime per le prostitute di somma questo Papa retrogrado che fare il mestiere del patto
Ecco i cattolici democratici sono un po'questo io che non sono nemmeno credenti al massimo aspirante credente ritengo che il Papa fa il suo mestiere inserirsi come da duemila anni questa chiesa
è in piedi forse lo fa anche bene forse lo fa anche meglio di quanto non lo facciano i cattolici
Democratico in quanto non lo sarebbero i cattolici democrazie fossero al posto del patto
Ma
Letta ricordava una una cosa che per me importante cioè
Il fatto che
Noi dobbiamo restare agganciati al treno della globalizzazione di insomma di delle strutture sovranazionali perché l'unica maniera di salvarsi
Ecco
A questo proposito io devo dire che ho letto in questi giorni con grandissima preoccupazione perché ecco che lo Stato canaglia ricompare
Con grandissima preoccupazione la notizia che i giornali hanno dato con grande compiacimento che la magistratura in Abruzzo e alla caccia di quelli che hanno fatto le case non normale
I giornali hanno riferito alla cosa compiaciuti e ciascuno di noi si è sentito ancora una volta migliore menomale che c'è qualcuno che
Che persegue quelli che hanno fatto le case non a norma
Questo per tacitare la cattiva coscienza nazionale
La quale cattiva coscienza nazionale non consiste nell'aver consentito di fare delle case non a norma
Ma di continuare a nascondersi che metta dell'Italia è più vicina al terzo mondo che al mondo industrializzato
Quello di nascondersi che se non fossero state non a norma probabilmente quelle case non sarebbero nate perché i poveracci che le hanno costruite non avevano i soldi per farsi e delle case antisismiche eccetera
Con questo
Non è che non si debba perseguire l'illegalità però quanto meno prendere atto del fatto
Che l'abusivismo le case non a norma sono l'equivalente delle favelas dei Paesi dell'America latina da noi cioè sono l'immagine la fotografia di un Paese che almeno per la metà e più vicino al Terzo Mondo che
Al mondo industrializzato e allora che cosa succederà che si prenderanno quattro o cinque poveri geometri locali
Lì si metterà magari in galera e Di Pietro dirà finalmente è stata fatta giustizia non è stata affatto fatta giustizia non si è preso atto di un fatto reale che il Paese e in queste condizioni
E
La nostra classe politica ma purtroppo anche la classe dirigente nel suo insieme e noi giornalisti per primi non prendiamo atto di questo
E quindi questa è la ragione ad esempio per la quale
Io non mi faccio degli amici quando scrivo degli biondo scrivo degli articoli di fondo per il semplice fatto che
Io amo troppo il mio Paese per non dire le cose che non mi piacciono del mio Paese vorrei che
Questo Paese entrasse della modernità
Ciò nondimeno questo è un Paese
Che a un eccesso di legislazione che nessun altro Paese AA
La Francia e la Germania sono governate da otto nove mila dipendenti
Noi non sappiamo nemmeno quante siano c'è chi dice settantacinque mila cento mila centocinquanta mila
Basterebbe ecco la necessità della politica forte basterebbe una radicale semplificazione legislativa in questo Paese forse
Partirebbe giorno
Faccio un esempio semplice semplice che cito anche nel libro ma ce ne sono migliaia
Io ho un amico imprenditore che ha dismesso la produzione una certa produzione nel suo stabilimento nel Veneto non a Catania
Non in Calabria nel vento
Ha dismesso questa produzione nel mille novecentonovantotto
E nel mille novecentonovantotto ha chiesto il permesso per riconvertire questo suo stabilimento in un complesso residenziale perché questo stabilimento stava sulle sta sulle rive di un fiume in in mezzo alla campagna il Magnifico posto
Ha avuto i permessi adesso
Cioè ci ha messo dieci anni
Ad avere dei permessi per riconvertire questo suo stabilimento in un complesso residenziali
Ora un Paese dove ci sono tali e tanti regolamenti
Per cui ci si mettono dieci anni per poter riconvertire uno stabilimento in qualcos'altro è un Paese che sta ammazzando la sua capacità imprenditoriali e la sua economia
Vado a a Ravenna e cenno con un imprenditore di Lugo di Romagna che ha fatto dei lavori per la Regione Liguria non per la Sicilia dove c'è la mafia non per la Calabria dove c'è la 'ndrangheta
Nel mille novecentonovantasei
Non ha mai visto i quattrini
Li ha visti adesso dopo dodici anni perché ha fatto uno sconto del venti per cento dopo dodici anni cioè ormai la svalutazione gli aveva salutato tutto il prezzo che aveva messo insomma per di più ci ha fatto ancora uno sconto
è possibile che un nostro imprenditore lavori per una lette pubblico e questo ente pubblico si metta a dodici anni a ripagare
è possibile che ci siano settanta miliardi se ricordo bene di soldi che il
Lo Stato deve ai cittadini italiani
Televisiva perso per una serie di cose che ci chiede di italiani hanno pagato dovrebbero vedersi rientrare e questi soldi non rientrano
Ora questo è lo Stato canaglia
Cioè lo Stato ipertrofico e lo Stato che trovo che i semafori
Oppure i cartelli di limiti di velocità per sottrarre all'automobilista dei soldi che sono una forma di Parma fiscalità
Cioè siccome non ce la farebbero con le imposte a mantenere la burocrazia locale allora devono mettere i semafori fasulli e i cartelli stradali togati per poter
Reperire dei quattrini che non sono più le multe per garantire la sicurezza dell'automobilista
Ma sono una forma di Patrice fiscalità imporre
All'automobilista una uno nuovo una nuova forma di fisco
Ora questo è normalmente in un Paese normale a me pare di no
Io l'ho scritto più volte sul Corriere la sera c'è stata una piccola rivolta degli automobilisti che manoscritto quanto sono bravo eccetera però a questo punto per punto ciascuno di noi ciascuno di noi pagare e finisce tutto lì
Sull'autostrada che vada
Da
Da Genova a Ventimiglia e che io per puro per andare nella mia amata Provenza
Ad ogni Comune
Compagno dei cartelli che fanno precipitare la velocità da centotrenta come è prescritto dal codice a ottanta ma di colpo
Per cui uno o frena e viene tamponato oppure non frena e fare la la metà
Ma ha un senso
Secondo me non cena oppure
Dei ragazzotti vengono fu
Dalle valere
Alle cinque del mattino
Hanno bevuto troppo magari sono anche i drogati e si ammazza
Che cosa fa la classe politica il giorno dopo alza il tasso alcolico a due bicchieri di vino in modo che si toglierà la patente
Al
Padre di famiglia che ha fatto la gita con la famiglia abbia avuto due milioni di minori
Ma con questo si è messa la coscienza a posto
Ecco allora perché io sono terrorizzato all'idea che adesso mettano in galera quei quattro cinque geometri era nostra coscienza nazionale sarà posto a finalmente è stata fatta giustizia
No non è stata fatta giustizia e semplicemente si è messo a tacere la nostra coscienza nazionale ma che cos'è questo elitaria che ha trasformato il populismo la retorica populista in un tappeto sotto il quale spazza la sporcizia
E credo che con questo di essersela cavata
La crisi del nostro Paese è una crisi innanzitutto culturale
Che poi io la identifichi con una carenza di liberalismo
Benissimo ma si può anche identificare con una carenza di riformismo di riformismo cattolico liberale
Sia pure minoritario
Insomma si può identificare in tanti punti ma c'è obiettivamente una crisi culturali questo nostro Paese ed è e non è una crisi che riguarda soltanto la classe politica
è una crisi che riguarda ciascuno di noi a cominciare da noi giornalisti che non facciamo il nostro mestiere
Cioè noi raccontiamo come stanno le cose e soprattutto non individua non individuiamo il nesso causale tra i fatti ogni fatto produce un effetto e noi dovremmo spiegare che questo effetto
è determinato da quel fatto da quella causa
Dovremmo spiegarlo quotidianamente
E non lo facciamo facciamo i titoli del giorno prima sui giornali il telegiornale dice Obama approva il salvataggio della canadese
Che cosa scrive il Corriere della sera La Repubblica la Stampa il giorno dopo titolo Obama approva il salvataggio della Grecia ma questo l'abbiamo già saputo il giorno prima
Noi dovremmo spiegare sul giornale quanto costa al contribuente americano salvare la Chrysler
Dovremmo chiederci quanto costa in Italia a salvare le banche piuttosto che qualcos'altro insomma dovremmo andare dentro i problemi cosa che non facciamo
Non facciamo ovviamente perché non siamo bravi a fare
E quindi bisognerebbe che fossimo un pochino più bravi magari se avessimo letto qualche libro in più cosa che non fa male
Succedono le cose che succedono i in Abruzzo e appunto
La magistratura si metta a caccia prende quattro quattro poveri cristi di di di geometri addirittura mette sotto accusa gli stessi proprietari delle case non a norma che adesso vivono intenda
Quindi se la prendiamo pure con loro poveracci che si sono fatti la casa a buon mercato perché non avevano i soldi da spendere per farsi una casa antisismica però anche loro sono i colpevoli
E questo appunto siamo tutti soddisfatti
Beh
Ma
Veramente siamo soddisfatti
Dopodiché i miei
Dico colleghi però quando io uso la parola collega mi viene sempre in mente la famosa affermazioni Carnelutti che quando un giovane avvocato dice come dice il collega Carnelutti chart colleghi si diventa
Ecco io sono convinto che i colleghi si diventa
Non si è
Colleghi perché si scritti all'albo dei giornalisti ma comunque alcuni colleghi esulta l'anno e diranno finalmente è stata fatta giustizia bene
Io ho il sospetto che questi colleghi credano che l'habeas corpus cioè i diritti dell'inquisito approvati dal Parlamento inglese nella seconda metà del
Seicento dette seicento
Io ogni sospetto che questi colleghi crediamo che l'abbia scorta ossia un purga
E che vadano in farmacia a chiedere un flacone piccolo tirate ascolto
E questa è gente che scrive di giustizia
è gente che vorrebbe
In prigione tutti
Che poi quelli che vanno in prigione magari ci siano anche degli innocenti
Però abbiamo messo in galera quel colpevole
Ecco ma un Paese di questo genere ha una cultura da Stato di diritto alla cultura tardi a Scopus sempre augurandoci che nonostante i numerosi impianti
Dico è un Paese che in qualche modo è entrato nella modernità è un Paese che in qualche modo
Ha raggiunto un livello di civilizzazione
Quando io dico questo viene sempre in mente perché poi
Come ci compiacciamo panottico noi siamo stati una grande civiltà ci siamo fermati magari a cinquecento ma comunque sono stati una grande città e mi viene sempre in mente la risposta che Gandhi diede
Per gli inglesi dopo il suo primo viaggio
In Inghilterra
Dopo il suo primo viaggio in Inghilterra Candy viene interpellato da giornalista inglese che gli dice ma ma che cosa mi dice di questo suo viaggio che cosa come ha trovato la civilizzazione inglese
E Gandhi ha risposto mi pare una bella idea
E noi siamo nella stessa focus siamo della stessa
Cioè ci sembra una bella idea questa idea questi Italia che
Eredi dei ereditiera del Rinascimento di Leonardo di Galileo insomma dico di quanto di meglio abbia fatto di Machiavelli di quanto dico di meglio abbia fatto questo nostro Paese
E anche qui a proposito di Machiavelli
Cioè in questo nostro Paese spesso non cito la persona perché sarebbe indelicato non mio
Illustre collega un mio grande collega
Io devo dire che
Prego tutte le sere di morire prima
Che i miei colleghi quando parleranno di me dicano il grande giornalista
Perché di solito quando i colleghi dicono di grande giornalista vuol dire che uno sia rincoglionito e quindi io vorrei morire prima che cominciassero a chiamarmi grande giornalista
Allora vuol dire che mi sono rincoglionito
Non me ne sono accorto
Va bene comunque
Un mio grande collega che faceva anche lui
Il commentatore politico
Pretendeva che il uomo politico
Avesse
La stessa moralità dell'uomo della strada
E io ho cercato di spiegarvi genera da Machiavelli poiché questa
Questa differenza era se era segnata nella storia del pensiero cioè che la politica ha un suo Codice che è diverso da quello del cittadino della strada
Il cittadino della strada l'Uomo qualunque non manderebbe mai un proprio concittadino morire in guerra
Mentre l'uomo politico lo fa perché
Perché è l'uomo politico rispondeva a quella che viene chiamata
L'etica della responsabilità ce le conseguenze dell'etica dei principi
Anche qui per carità di Dio
è una è una pessima citazioni di Max Weber però molti miei colleghi pensano che giochi nell'Amburgo e che ci sia
Ci sia un giocatore di calcio quell'isola Bubbico se si sapesse anche qual è la differenza tra l'etica della responsabilità del ruolo politico e l'etica dei principi del Papa per esempio o anche soltanto di ciascuno di noi
Forse sul Corriere della Sera un su Repubblica sulla stampa non ci sarebbe il grande giornalista che dice
Sarebbe bene che gli uomini politici avessero la stessa mano moralità dei cittadini che non è perché
C'è uno statuto della politica che è diverso da quello dei di comuni città
Ecco se noi analizziamo quello che viene scritto sui giornali quotidianamente se noi guardiamo a quello che viene insegnato dell'università per carità non in tutte le diversità e non da parte di tutti vediamo che il disastro nascituri
Cioè non c'è più nessuno che sia in grado di individuare i nessi causali i rapporti tra causa ed effetto la natura dei fenomeni non c'è nessuno che abbia una una metodologia di chi poi pirico nell'approccio alla fenomenologia sociale
Siamo le come dire legati ad una concezione del
Del soggetto collettivo la classe sociale nella collettività il benessere eccetera che non hanno nulla a che vedere con ciascuno di noi perché siamo a ciascuno di noi quelli che operano non c'è un tecnico un soggetto collettivo che pensa
Una la classe sociale che penso asse sociale non pensa pensano gli individui che stanno dentro la classe sociale ed ecco allora che la metodologia della conoscenza
De dal punto di vista liberale e più efficace di quella
Metodologia della Consob conoscenza di tipo filosofico ideologico di una certa sinistra o piuttosto anche di una certa destra
Cioè tutto deve nascere dal basso deve nascere dalla
Come dire dalla riforma anche della cultura politica di questo Paese poiché questo
Lo si chiede al Governo per carità di Dio quale che sia il Governo non chiediamo
Non è la funzione del Governo quella di fornirci una cultura politica cerchiamo di farcela ciascuno di noi come colleghi con i gruppi di interesse con i gruppi di pressione con i gruppi intermedi come come accade in questi nei Paesi di democrazia liberale
Ma allora dobbiamo imparare anche a cosa vuol dire essere citati
C'è un magnifico libero
Che si chiama la democrazia in America che è stato scritto nel mille ottocentotrentacinque
Da un intellettuale da una aristocratico francese che andò per fare una ricerca sul sistema carcerario americano e invece scoprì che cosa era la democrazia
Ebbene in questo libro è raccontata una cosa molto semplice che se la paragoniamo a nostro modo di approcciare i problemi vediamo qual è la differenza tra un Paese di democrazia liberale evoluta qual è il nostro Paese
Se
Nel quartiere dove ciascuno di noi abitanti c'è bisogno di un asilo infantile
Che cosa facciamo
Andiamo dal Sindaco possiamo porgiamo analisi abbiamo bisogno di tanti milioni per mettere su una sfilza di
Tocqueville racconta che gli abitanti del quartiere americano si riuniscono tra di loro c'è qualcuno che mette il lavoro c'è qualcuno che mette i soldi essi fanno un asilo
Si fanno passi vanno chiede allo Stato non vanno a chiedere all'origine ma perché sono cittadini
E a questo punto quando lo Stato
Cercherà di prevaricare la loro individualità dei loro libertà individuali
Sa saranno in grado di dire al momento io me stesso sono in grado di pensarci tubi fai la cortesia di non
Intromettersi negli affari miei cioè non devi essere invasivo non deve essere inclusivo intrusioni negli affari
E allora ecco che
Mi sarebbe piaciuto questa sera che ci fosse qui il mio amico Tremonti
Perché io Tremonti sono molto affezionato perché quando ero direttore del Corriere
Lo assunse come articolista del Corriere della Sera
è uno dei tanti danni che vi ho fatto come direttore
Gli altri si chiamino Giuliano Ferrara scavi Guido Gentili insomma si chiamano la sede di ragazzi che poi evidentemente
Erano bravini
Qua ce n'è un altro che si chiama Giuliano Urbani che cominciarono a scrivere sul Corriere della Sera quando io non ero direttore
Per
Cioè a questo proposito di aver fatto effettivamente parecchi danni perché questi sono intelligenti capisce che il mettere nel giornalismo italiano
Delle persone intelligenti dire fare dei danni alla nazione insomma cioè uscire formalismo abbandonarsi a a qualche cosa di diverso dal conformismo bene mi dispiace che il mio amico Tremonti non ci sia
Perché
Già allora quando io l'avevo assunto sapevo benissimo che era un fa veramente un socialista
Io sono un liberale però era un ragazzo intelligente sapeva quello che
Scriveva
Siccome io non ho mai chiesto I miei redattori che cosa avessero
Quale tessera di partito quale idea come sono nella testo semplicemente chi votassero ma mi bastava che in avessero sufficiente testa per scrivere delle cose decenti
Lo avevo assunto adesso Giulio Tremonti è diventato ministro dell'economia e in questo momento è riunito
Nel Consiglio dei Ministri probabilmente a fare qualche danno in più di quello che abitualmente un Governo
Ma quello che
Mi sarebbe piaciuto come dire confrontarmi con lui è questa idea che
Di fronte alla crisi alla crisi che ha colpito il mondo
Si debba necessariamente in qualche modo ritornare
Allo stato
Cioè lo lo quello stesso Stato o quello stesso Sindaco al quale andiamo a bussare quando vogliamo l'asilo infantile
Bene io credo invece e qui probabilmente sono ancora una volta un poco controcorrente
Che la crisi finanziaria sia stato il detonatore di una crisi strutturale
Cioè dell'incapacità da parte del molto del della produzione a rinnovare e a innovarsi
Dal punto di vista e della produzione e del prodotto e del processo e del prodotto
Cioè noi stiamo attraversando in Italia in modo particolare ma la cosa vale anche per il resto d'Europa e forse vale anche per gli Stati Uniti
Almeno per quello che riguarda il settore automobilistico c'è una crisi strutturale che è dovuta al fatto che il management non ha saputo
Non ha saputo capire che erano cambiati con studi col consumi che erano cambiati o stavano cambiando gli stili di vita e che occorreva in qualche modo adeguare la produzione l'innovazione a questo cambiamento degli stili di
Anche qui
Abbiamo qualche difficoltà a dirlo abbiamo qualche difficoltà a dirlo io posso anche capire almeno per quello che riguarda noi del Corriere della Sera avendo i rappresentanti di tutta la finanza e di tutta l'industria italiana
Scrivere sul nostro giornale che hanno una scarsa capacità innovativa forse forma qualche problema forse ce lo creerebbe
Però io credo invece che non nasce non ce lo crea
Innanzitutto perché gli editori hanno un pregio straordinario
Che non gliene frega niente di quello che scriviamo sul giornale meno che non riguardi direttamente
Cioè che non riguardi la loro Assemblea il loro bilancio eccetera poi per il resto
Non è che
Che si interessino molto io sono stato direttore del Corriere
Nominato dal Tribunale di Milano che eravamo in amministrazione controllata ma dopo pochi mesi subentrata la FIAT
Bene i tre anni PG presente il dottor Romiti che ne può fare da testimone
Nessuno dalla FIAT mi ha chiesto iscrivere le cose diverse da quelle che io scrivevo e facevo scrivere normalmente sui giornali
E non me l'hanno chiesto per una ragione molto semplice
Perché io dopo dopo pochi mesi che la FIAT era subentrata l'avvocato Agnelli che era una persona amabile dotata anche di un forte il senso dell'ironia
Mi chiese ma
La proprietà le soffia sul collo
Naturalmente ognuno pensa a se stesso pensava al dottor vinti Savona qualcun altro
E questo non va al di là la proprietà mi Sofia proprio per niente su con nessuno mi sta chiedendo niente io faccio il giornale che ritengo giusto fare
E finisce lì chiedo però avvocato il giorno in cui io faccio un giornale che non vi piace di più
Perché voi vorreste un giornale diverso cioè il giornale che ha in testa e io che gli fa comodo che venga fatto faccia una cosa che mi dà una filiali FIAT a Busto Arsizio prendo un altro direttore
Tutti fino a meglio
Però non mi chieda di fare un giornale come vorrebbe lei perché non sono capace io faccio giornali insomma faccio io
Quindi
Bene
Io ho diretto giornali in assoluta totale libertà
E nessuno mai ha cercato di condizionarne eccetera il che vuol dire che
Se uno fa i patti chiari amicizia diventa anche lunga io continuo ad essere amico del dottor Romiti così come sono stato in buonissime i rapporti con l'avvocato Agnelli
Perché i patti erano chiare loro hanno capito qual era la situazione
E hanno capito anche una cosa che il
Proprietario l'editore di un giornale ben diritto in qualsiasi momento di cambiare gli elettori
Perché agrumi ed è anche giusto che sia così non solo ma se ritiene che il giornale in quel momento attraversi i suoi interessi extra editoriali
Fa benissimo a cambiare il direttore non c'è nulla di scandaloso in tutto questo è inutile che facciamo le verginelle ma fintanto che non lo cambia grazie al lavoro
Potevano esserlo
Ecco a me piacerebbe
Questi ragazzi che sono arrivati adesso giovani oppure magari mi son tornati alla direzione dei giornali facessero coi loro fornitori un patto così una filiale
Forse latianesi ed a Busto Arsizio non gliel'avevano chiuso ma l'italiano un posto anche intesa che ha messo
Qualche altra parte Mediobanca non lo so ciò
è una cosa e la cosa finisce lì
Ma la cosa finirebbe lì
Se noi avessimo un establishment
Che ha una
Cultura politica
Apprezzabile che ha una cultura editoriale certa
E che quindi
Come dire non fa correre rischi innanzitutto a se stesso
E invece l'establishment italiano che poi è proprietario di quasi tutti i giornali italiani qualche rischio l'occorre
Ma non lo fa correre i giornalisti
Perché ripeto noi siamo persino tutelarsi
Dal sindacato lo vorrei lui stesso come immagino
In questi giorni sono cambiati in balia di direttori di giornali
Uno di questi direttori è diventato è un mio amico
è una persona perbene è un bravo giornalista
E farà sicuramente bene è diventato direttore de il Sole ventiquattro Ore
Era candidato a diventare direttore del Corriere della Sera sostenuto da una parte degli editori del Corriere della Sera
Cosa assolutamente lecite
Ma questi che sostenevano questo
Ragazzo ammesso e hanno vinto quelli che hanno voluto nominare un altro direttore
A questo punto però per ragioni di equilibrio all'interno
Della
Della membership
Editoriali della Rizzoli Corriere della Sera
Hanno votato all'unanimità unanimità il nuovo direttore come è giusto di modo che non si spaccasse l'azionariato
Ma a quelli che hanno vinto hanno sentito la necessità
Di ripagare quelli che avevano perso
Dando ai loro candidato la direzione di un giornale ma non gli hanno dato la direzione di un giornale annui per ripagare lo che non era diventato direttore del Corriere l'hanno data a quelli che lo sostenevano come direttore del CONI
Allora io dico che il mio amico Gianni Riotta al quale auguro ogni bene è stato fortunato
Perché si è invece del solo in questi ventiquattro ore avessero avuto un caseificio oggi Gianni Riotta sarebbe direttore di un caso edifici
Ecco questa è la classe dirigente italiana
Che preoccupa che preoccupa un vecchio liberale come me
E che forse dovrebbe preoccupare tutti quelli che
Avranno la pazienza di leggere questo libro che troveranno forse
Un po'duro anzi è un pamphlet settecentesco
Al quale
L'autore ha messo il proprio nome perché nel Settecento seme del nome gli tagliavano la testa al massimo qui avrò qualche nemico in più ma spero di averle almeno tra di voi qualche amico in più grazie