Intervista a Paolo Brutti sulla proposta di Radicali Italiani di avvalersi del gettito dell'otto per mille per la ricostruzione delle zone terremotate in Abruzzo

Radio Radicale abbiamo ora i nostri microfoni Paolo Brutti responsabile lavoro dell'Italia dei Valori onorevole brutti i radicali propongono che lo Stato faccia campagna Campagna sulla quota
Per lo stato dell'otto per mille anche in vista della ricostruzione del terremoto lei che cosa mi dice
Ma mi pare una proposta molto sensata piuttosto che lavorare sul cinque per mille è molto meglio lavorare sull'otto per mille
E mettere tra le clausole tra le causali possibili del versamento anche questo del terremoto anch'io dire una cosa
Siccome ce n'è molto discusso
Della della dell'otto per mille e qui c'è tutta la
La questione dell'otto per mille inoptato cioè di quella quantità di risorse che vengono messe a disposizione dal contribuente ma
Sulle quali l'unica
Non indica la causale del versamento io penso che tutto l'inoptato questa volta
Potrebbe essere destinato alla ricostruzione del terremoto
Il leader dell'Italia dei Valori e Antonio Di Pietro parla di un piano terremoto ma di che cosa si tratta come spiegano i nostri ascoltatori
Guardi innanzitutto si tratta di questo delimitare
Fortemente le zone sulle quali occorre
Portare l'aiuto verificarle esattamente alle zone sono state colpite dal sisma
Non fare come come è capitato in altre circostanze
Penso per esempio al Molise dove invece di portare il
Le risorse laddove c'era deficienza sono state portate risorse sul territorio molto grandi accontentando quindi clientele e baroni
Con il risultato finale
Una dispersione di intervento sul territorio
Vastissimi clientele e che roba di questo genere quindi questo è il primo primariamente il secondo elemento
Riguarda l'emergenza
Subito bisogna cercare di passare dalle tende è prefabbricati per farlo non è pensabile immaginare
Che si possa affrontare in nelle condizioni oggi
Oggi delle tendopoli un periodo lungo perché sarà lungo questa terza valutazione
Immaginiamo
Che cosa verrà fra la guida si possa risolvere come dice Berlusconi in ventiquattro mesi purtroppo non sarà così e non per inerzia perché quindi è andato lì ha visto le cose con i propri occhi ha visto che L'Aquila
è una città
Bombarda e come se ci fosse passata la guerra quella città nulla si può
Del certificare non si può decidere in una città che ha
Centinaia di anni secoli di storia venga abbandonata come un rudere per costruire un'altra di fianco era fare un intervento complesso
Di ristrutturazione di ricostruzione è questo richiederà
Il tempo e quindi per per cui per raffrontare periodi lunghi è necessario sistemare gli abitanti in una condizione che non sono copie precarietà esistenziale come quello attuale e il Governo aveva preparato insomma allievi
Idea in mente è un vasto programma di e opere pubbliche il ponte sullo Stretto e altre opere pubbliche questo genere che fare a questo punto
Guardi mi dicono
Che il Governo sta adesso in questo momento sottoscrivendo l'accordo per e il ponte sullo Stretto sotto che hanno il contratto per il ponte sullo Stretto
Questo è veramente una
Un tradimento sulle spalle dei terremotati perché se c'è un'opera
Della cui esigenza c'è un fortissimo dubbio e che in ogni caso poiché è stata rinviata per decine d'anni si potrebbe rinviare ancora per tre o quattro anni o addirittura non farla ma io questo non lo voglio dire grado solo di un rinvio queste Ponte sullo Stretto
Ci sono
Oggi possibilità di andare per la Calabria Sicilia molto vaste è inutile che sto qui ad esprimere
Si può mantenere questa situazione senza l'elemento per me sono
E le risorse necessarie che sono dell'ordine
Degli otto miliardi di euro non cioè
Il ponte costa accosti di previsione
Tanto quanto la ricostruzione del sisma in Abruzzo
Quindi è chiaro che bisogna fare una scelta che si decide di fare il ponte vuol dire che si sottraggono risorse al alla ricotta del terremoto e quindi questo per l'
Con il lo deve sapere l'opinione pubblica dall'Aula Lallo deve avere per condannare questo atteggiamento del Governo che una cosa dice un'altra
Ringraziamo come sempre Paolo Brutti responsabile lavoro dell'Italia dei Valori