Intervista a Giuseppe Onufrio sulle politiche per l'ambiente

Siamo con Giuseppe Onofrio che direttore esecutivo di Greenpeace Italia siamo ai margini del convegno dei Verdi europei a Roma sui cambiamenti climatici quello che si sta testando già da qualche anno l'ha mai è una lettura
Del cambiamento del clima delle lotte
Da mettere in campo più strettamente correlata con le questioni sociale ma soprattutto economiche finanziarie così sì voglio ricordare a chi ci ascolta che
Paese europeo in questi mesi hanno dato alle banche per ripianare
I buchi legati ai titoli tossici circa mille settecento miliardi e più
Di euro per perché la trattativa sul clima a Copenhagen abbiamo una possibilità di essere
Approvata bisogna finanziare gli sforzi dei Paesi in via di sviluppo
E questo secondo le nostre stime può costare ai Paesi ricchi cento dieci miliardi di euro all'anno per l'Europa si tratta di mettere trentacinque miliardi all'anno contro i mille sette teso sappiate
Già otto fino a ottobre scorso alle banche
Voi sospeso vostro sottolineiamo questo problema perché poi la scienza è abbastanza chiara su quello che va fatto
Qualunque cosa accordo però richiederà appunto
Che i Paesi in via in via di sviluppo vengano in qualche modo vincolati per far questo è chiaro che bisogna impegnarsi su tre fronti uno trasferimento di tecnologie pulite fonti rinnovabili ed efficienza secondo
I fondi per la talento alcuni di questi Paesi comunque pagheranno delle conseguenze perché inerzia dei fenomeni climatici non si arresterà
Con gli accordi terzo punto e per perché ci sia risposta pagare a dei Paesi che hanno grandi foreste perché le mantengano e che questo non debba essere messo in competizione con i sistemi
Di riduzione delle emissioni perché le foreste altrimenti il avremmo il
Una situazione in cui il land and emission trading il costo in incremento diventerebbe troppo basso
Bisogna dare degli obiettive Paesi come il Brasile o l'impresa che hanno grandi foreste perché l'ho delle foreste
La scienza ci dice molto tempo l'articolo che pensavamo vale per il venti per cento dell'effetto globale e quindi ci vuole anche lei diciamo una contropartita perché questi Paesi si facciano carico la stabilità e fino
è stata molto importante allora in questo contesto sarà come evolveranno le relazioni tra Stati Uniti e Cina che già sono legate da un
Diciamo così un G due economico
Se questo possa anche prendere la dimensione di un G due del clima eterno è sperabile noi speriamo che sia così non sufficiente a Milano è impegnato da tanto tempo su questo
Vogliamo ricordare che il pacchetto Obama che un pacchetto di stimolo economia che vale settecentottantasette miliardi
Ottanta di questi miliardi sono legati a fonti rinnovabili efficienza sistemi trasporto di massa eletti promette Ferrovie
E quindi si tratta di un importante est sostegno le alternative la cosa interessante e che si guarda l'intero pacchetto l'unica parte che può essere oggetto di un qualche scambio economico cui cooperazione tecnologica con la Cina proprio la parte verde
Quindi c'era
Le condizioni per cui anche la Cina sia interessata non soltanto dal punto di sangue diciamo climatico ma anche da quello economico e tecnologico in qualche modo a un accordo globale
Questo è molto importante perché se effettivamente questi grandi paesi cominciano sul serio
Impegnarsi lo sono già facendo per la vita nell'eolico la Cina
Sanno un pessimo molti soldi ma se cominciano a produrre anche
Molto tecnologie di questo tipo ne avremo per così dire quello che stiamo lo sfondamento un affetto sfondamento tre a livello globale potremmo avere un abbattimento dei costi delle alternative e quindi veramente la base tecnica e materiale per farlo Lucio energetico