Tra gli argomenti discussi: Arabia Saudita, Esteri, Geopolitica, Golfo Persico, Iran, Iraq, Islam, Medio Oriente, Politica, Rassegna Stampa, Religione.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 31 minuti.
Rubrica
15:30
10:00, Roma
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
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Una buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale Lorenzo e di studio per questa rassegna di geopolitica di lunedì ventisette aprile due mila nove in questo puntata ci occupiamo delle tensioni che attraversano il mondo musulmano
Ovvero tra sunniti e Sciti sunniti tradizionalmente più diffusi molto più numerosi circa tre volte il numero degli Sciti Masci ti presenti in misura maggioritaria in Iran e dire in Iraq adesso dopo la caduta di Saddam Hussein ma presenti anche come minoranze emarginata
In tanti luoghi del mondo dalla Marocco al Pakistan passando per il Libano della Palestina in quella che è stata definita da alcuni analisti da tempo la mezzaluna uscita
Lasciando da parte degli scenari più più ampi come l'Iraq il Libano punto e la Palestina oggi ci concentreremo soprattutto
Sul confronto che è in corso nell'area del Golfo persi questo confronto per la leadership nella comunità mussulmano un confronto che vede due schieramenti contrapposti da una parte
L'Iran con affianco la Siria Hezbollah e da Camassa dall'altra parte Arabia Saudita ed Egitto
Le dimissioni sono quelle storicamente soprattutto tra Arabia Saudita ed Iran così come vengono raccontate in un recente rapporto che è stato pubblicato dalla centro storico nuoce intorno rende Corporation
Ed è intitolato relazioni
Tra Arabia Saudita e l'Iran all'indomani della caduta di Saddam
La caduta del Presidente iracheno Saddam nel due mila tre e la guerra l'Iraq hanno provocato profondi cambiamenti le prospettive strategiche del Medioriente elasticamente spostando l'equilibrio regionale di poter di potenze
I vecchi paradigmi relativi alla sicurezza sono stati messi in questione Stati locali appaiono riaffermare la propria sovranità rinegoziare ora ripensare le loro relazioni
Tra di loro e con poteri all'esterno della Regione dell'aria dello scacchiere l'Arabia Saudita all'Iran in particolare hanno rappresentano gli attori centrali di questa trasformazione in corso
Relazioni dinamiche tra queste due potenze hanno
Ricadute sul Golfo Persico sull'Iraq sul Libano e sulla Palestina con importanti implicazioni per la
Stabilita regionale ma anche per la sicurezza globale
Arabia Saudita Iran ma sono di Viterbo da perduranti tensione strutturale ciascuno aspirazione alla leadership islamica ciascuno a una visione differente dell'ordine regionale
Laddove lire Teheran avvede a Riad come l'alleato americano è un ostacolo contro il la primazia
Del la superiorità dell'Iran nel Golfo l'Arabia Saudita si preoccupa dell'Iran come potenza asimmetrica con ambizioni regionali specialmente da quando sta esponendo la propria influenza nell'Iraq post Saddam
E la sua ricerca di un'arma di armi presunta ricerca di armi nucleari una particolare preoccupazione a Riad è la capienza tardi
Dell'Iran di mette in discussione la legittimazione della casa regnante alzavo o da chi l'abbia saudita
Di fronte ha un'audience interna e regionale sfidando il suo temi cari al parata di comparabili smog quali ad esempio la Palestina l'ultimo esempio lo aggiungiamo noi
è quello relativo all'intervento del Presidente Gagliano Ahmadinejad alla Conferenza di Durban sul razzismo che sicuramente
Con i suoi violenti attacchi incontro fra il sionismo
A riscosso molti consensi tra le masse non solo all'interno dell'Iraq quindi avuto interessi sia in termini di politica interna ma anche
Nella comunità mussulmana questo per citare l'ultimo esempio torniamo all'analisi della Rand Corporation questi Paesi sono ulteriormente divisi dalle logiche politiche di governance
Per di più
C'è anche la questione relativa alla Energia
Ci sono differenze energetica un che sono altra fonte di tensione laddove l'Arabia Saudita posso sostenere un ribasso del mercato globale del petrolio e anche un suo interesse a moderare i prezzi lei era spinto dalle proprie
Ristrette riserve petrolifere da un'ampia popolazione
Per necessariamente dover puntare a mantenere i prezzi alti nel breve termine messi assieme questi fattori assieme anche ben note ed etniche separazioni che dividono le popolazioni saudite ed iraniane
Ci sembra di potere a prevedere una predisposizione di questi due Paesi verso una ostilità cronica
Commenta attori regionali occidentali hanno messo in guardia di un conflitto attraverso gli alleati di Arabia Saudita e dire che possa coinvolgere la Regione oppure un ritorno ideologico alla guerra fredda che ha segnato le relazioni bilaterali
Dopo la rivoluzione iraniana del mille novecentosettantanove questo scrivono tra l'altro
Gli analisti e della Rand Corporation una ostilità cronica tra i due Paesi
Ma il problema è sicuramente molto più complicato riguarda tutto l'insieme della comunità musulmana soprattutto il mondo arabo come ha ricordato recentemente anche
L'ambasciatore saudita a Washington con una dichiarazione che sa di presa dall'Associated Press il cinque aprile scorso le divisioni tra gli arabi aiutano la crescita regionale dell'Iran
Il l'ex ambasciatore attualmente il principe turchi al fine sale che ha dichiarato che
Lì l'Iran è un'attività di carta con i denti d'acciaio e ha citato le differenze tra gli arabi come principale ragione per l'aumento del peso regionale di questo Stato
Turchi che al sei sale che è stato in passato anche il capo della Intelligence Arabia Saudita ha dichiarato che il regime politico in Iran è precario ma degli strumenti molto forti
Che lo mettono in grado di raggiungere le proprie espansioni e le proprie aspirazioni espansioni insiste a danno degli interessi arabi questo l'ultimo monito lanciato dall'ex ambasciatore
Saudita a Washington e vediamo dove si combatte questa partita interessante notare che si combatte allora per interposta persona
è il caso di alcuni Stati arabi della regione del Golfo ma non solo il caso più eclatante è sicuramente quello della Bahrain nella piccola isola che si trova
Nel Golfo Persico schiacciata diciamo così tra Iran e Arabia Saudita la notizia le notizie sono due che riguardano questa piccola isola
La prima sono delle violenti violenti scontri che sono avvenuti in Bahrain nella fine del marzo lo scorso tra
La minoranza sunnita al Governo al potere e la maggioranza uscita che emarginata
E solo recentemente è stata coinvolta in un tentativo di elezioni politiche
Anche a livello comunale nella Paese un esperimento lavoratore molto importante democrazia questo di cui ci siamo anche occupati in passato con questa rassegna vediamo comunque che cosa scrive rispetto
Al al conflitto di adesso il New York Times motivo del ventotto marzo scorso intitolato le tensioni settarie esplodono innervare AN
è stato un'altra notte come le altre processare ancora un'altra un'altra un'altra in questa piccola nazione dove una maggioranza sciita guidata
Da è governata da in musulmane sunniti gli Sciti si lamentano sempre con frequenza di essere marginalizzati discriminati in questo Paese ci sono anche dei rapporti aggiungiamo noi firmati dalla
Human Rights Watch che nel determinano che descrivono quella che è la situazione di emarginazione nei confronti della maggioranza sciita esclusa tutte le forme di potere di governo
La situazione è durata per decenni ma adesso ce l'ho il timore che le forze di sicurezza sono il pericolo di mantenere Lapresa ma ci sono anche ulteriori preoccupazioni in quanto il Bahrain è la base per la quinta
Flotta della ma Marina degli Stati Uniti e dunque ci sono
Grosse preoccupazioni per anni ci sono state relazioni molto intense tra loro l'élite sunnita dominante la maggioranza sciita
E queste tensioni sono sempre esplose in proteste regolari quest'anno dopo che la polizia arrestato ventitré organizzatori della opposizione tra cui due popolare figure
Al seguito di questi arresti e dunque sono scattati molti degli incidenti che hanno caratterizzato
Le giornate di questa isola così scrive il nuovi al Times a complicare ancora più il quadro cioè se messo un esponente
Iraniano un consigliere del presidente Ahmadinejad che ha ha fatto una dichiarazione relativa alle mire dell'Iran nei confronti del Bahrain passiamo al quotidiano arabi humus quotidiano saudita in lingua inglese
L'Arabia Saudita il regno condanna le dichiarazioni iraniane sulla Bahrain all'Arabia Saudita denunciato le dichiarazione dei responsabili iraniani che attribuiscono che hanno delle mire nei confronti del Bahrain
Queste dichiarazioni irresponsabili sono solo un tentativo
Di cambiare i fatti geografici e storici ha dichiarato un rappresentata Alto rappresentante saudita non specificato all'agenzia stampa
Del Regno
Questa risposta ha fatto seguito appunto a quella dichiarazione che ha innescato tutto di una settimana prima quando un ex portavoce della Parlamento iraniano che nessuno dei Consiglieri del leader a del Paese
Ha dichiarato che il Bahrain nella quattordicesima Provincia dell'Iran non è la prima volta scrive giornale saudita che vengono fatte simili dichiarazioni da parte degli iraniani
Le conseguenze quali sono state ma NAMA cioè la la capitale del Bahrain ha richiamato la propria delegazione che era in visita a Teheran ha dove sperava di firmare un accordo per la vendita di alcuni di un milione di un miliardo di
Metri cubici ventotto miliardi milioni i metri cubici di gas dall'Iran
E ha fatto rientrare impatto e la sua delegazione regno del Bahrain affermato i negoziati che riguardavano la questione della Gas naturale
Questa decisione è stata presa dopo le dichiarazioni dell'Irlanda che toccano sovranità della Bahrain e mettono a repentaglio le relazioni tra i due Paesi dunque il Regno dell'Arabia Saudita scrive ancora il giornale il quotidiano
Risponderei mentre rigetta fortemente le dichiarazioni iraniane si
Si dispiace che queste dichiarazioni vengano da ufficiali in così alto grado così vicini alla leadership iraniana così scriveva Aragno s'
In un articolo di lettura del febbraio scorso su questa vicenda del Bahrain ascritto più recentemente un analista americano un ex
Agente della CIA in Medioriente Robert ma
Molto presente come analista molto ripreso il pubblicato
In giro in un articolo che è stato pubblicato da rivista al National interest pubblicato il trenta marzo scorso intitolato il nuovo imperialismo dell'Iran
L'Iran affatto poco o niente segreto la propria strategia alla allargare il suo potere attraverso la guerriglia con i suoi alleati a guadagnare controllo del petrolio del Golfo
E questo a abbastanza significati motivi opportunità per espandere il proprio impero Traverso il Golfo Persico non solida intende diventare il primo impero
Degli idrocarburi Teran è ben conscio che il petrolio che è il proprio sangue data la disparità tra le capacità reali dell'Ira nelle sue presunte riserva
E anche alcol caso della decretazione cioè dello sfruttamento delle dei pozzi dei giacimenti in corso lira saperne
Che dovrebbe svilupparle dovrebbe svuotarlo dentro dieci anni senza energia antico profitti dall'esportazione emergenti che l'Iran diventerebbe
Internamente instabile dunque per soddisfare la propria domanda interna Teheran in un prossimo futuro dovrà guardare altrove dell'Arabia Saudita potrebbe essere un primo obiettivo per questo subentro
Così scrive proprio Robert Baer questo non potrebbe essere così difficile come sembra all'Iran a una portata molto lunga da un livello al suo alleato Hezbollah che la Vilita
Di dar vita a disordini interni sabotare campi
Petroliferi lungo il goffo persi co che guarda caso proprio al novanta per cento uscita anche se all'interno dell'Arabia Saudita cioè si trova in quelle regioni orientale che sono a maggioranza sciita
Dunque gli Sciti arabi sono sempre di più suscettibile affascinati dalla dalla trazione dell'Iran mettendo cliché Catti sunniti in pericolo
Senza che un singolo Ministero non sia stato mai sparato
E così come le tensioni con Washington assalgono dopo l'invasione dell'Iraq gli iraniani hanno puntato decisamente nei confronti degli Stati del Golfo informandoli che nel caso di un conflitto con gli Stati Uniti o o con Israele lire
Blocca il le esportazioni il passaggio del petrolio attraverso lo stretto di ormoni su o distruggerà le infrastrutture arabe petrolifere che sono lungo il Golfo tutte vulnerabile agli attacchi dei propri missili aria riga
I ciechi arabi sono militarmente deboli e poi non ci dimentichiamo l'Iran è l'unica vera potenza militare nel Golfo se gli Stati Uniti
Ridurranno loro presenza nella regione lira senza in presenza di nessun forte impedimento potrebbe intimidire i Paesi arabi
E spinge ad accettare una sovranità iraniana nelle acque del Golfo il peggior scenario che si può delineare c'è già si sta già delineando il Bahrain potrebbe essere il primo Scek Kato arabo che delle sotto il controllo iraniano e così come passasse il Bahrain così potrebbero andare altri attori del Golfo Persico col suo settanta per cento di popolazione sciita
Guadagnare il controllo di questo Paese non se ne sarebbe solo
Questione per l'Iran è di incitare i propri alleati usciti nel paese per dichiarare la fine della monarchia sunnita
E dunque cacciarli via per poterli armare sopportare un nuovo Governo legittimo quindi in questo caso si parlerebbe di un
Secondo la barbarie di una potenziale leggi INCE ingenua Bahrain operato
Dall'Iran e questa era l'analisi pubblicata sul National interessa negli Stati Uniti ma ci sono altri casi rivediamo velocemente ad esempio il Marocco il Marocco ha tagliato le proprie relazioni diplomatiche con l'Iran accusandolo di diffondere lo scisma nel Paese
E questo è avvenuto alla fine di marzo e poi ancora c'è la questione dei molti Sciti che abbiamo detto sono presenti anche se la minoranza ma comunque una minoranza cospicue per di più localizzati proprio le aree più ricche del Regno saudita più ricche di petrolio
Lo scrive ad esempio il Financial Times con un articolo del venticinque marzo scorso l'Arabia Saudita Riad affronta una crescente rabbia sciita
Le speranze della minoranza sciita per una maggiore rappresentatività sono state smontate lo scorso mese quando Riad a rimpatri fa dato vita a un rimpasto governativo dall'establishment religioso
Il reato l'hanno minato riformatore posti strategici del Governo e una donna prima donna
Come viceministro e aperto la strada per la diversità all'interno del Consiglio degli ulema ma sebbene musulmani sunniti sono stati invitati a partecipare a questo Consiglio per la prima volta i Clerici usciti non sono stati invitati
Gli analisti sono preoccupati che la marginalizzazione della stimata popolazione di convergono cinque due milioni di Sciti che vive nella Arabia Saudita
E la Provincia orientale ricca di petrolio possa innescare tensioni nella regione con una maggioranza sciita iraniana attraverso in corso la maggioranza uscita del Bahrain ancora lì più vicina
è un nuovo Governo sciita installato in Iraq
Si crede che il Regno non possa Regno saudita non possa più lungo affonda far finta di niente quindi fare questo tema
Il principe naïf Bin Abdul Aziz il Ministro dell'interno del regno ha dichiarato che tutti i cittadini hanno uguali diritti
Ma parti esterne cercano di causare un'escalation nella tensione dovremmo essere in grado di prevenire qualsivoglia interferenza negli affari interni del nostro Paese ha dichiarato
Ad ogni modo lo scorso mese diciotto Pellegrini usciti sono stati arrestati dopo scontri con la polizia religiosa saudita le forze di sicurezza alla tomba del profeta
Ma ometto nella città santa di Medina la polizia religiosa saudita arrestato i pellegrini quando tentavano di forzare il blocco per visitare la tomba e sono stati rilasciati solo dopo l'intervento
Personale del re Abdullah dunque potenze esterne
L'entità esterne che sanno sobri curando la minoranza sciita
In Arabia Saudita pur senza citarlo in questo caso apertamente quindi il timore e più che foste
Altro tema importante divisioni nel mondo arabo le le crescenti preoccupazioni è anche la partita improprio che sta giocando il catara passiamo al quotidiano lo sentire stanza
Le ambizioni del Qatar scuotono il in Medio Oriente la piccola penisola del Carter con uno un profilo fatto di grattacieli essa abbia
è il piccolo attore che cerca di sfruttare tutti gli angoli dei suoi grandi vicini
Spingere duramente per crearsi una propria identità una propria posizione creando sospetti preoccupazioni nel Medioriente dividendo i moderati gli gli alleati americani moderati
E le nazioni più militanti queste mirato del Golfo Persico scrive il Los Angeles Times
Sta tenendo dei summit regolari orchestra diplomazia regionale
Alcune volte alla colpendo i fianchi delle potenze tradizionali quali Egitto Arabia Saudita sul conflitto israelo palestinese
In altre volte facendo da mediatore tra le fazioni libanesi il Qatar voi dunque imprimere il proprio marchio
Sulla politica estera regionale
Il prestigio di questo Paese emanato soprattutto dal canale Al Jazeera che abbassa tordo alla Capitale questa stazione satellitare di proprietà dello Stato che la la principale fonte di copertura nella regione
Ma anche gioca un ruolo populista antisraeliano e anti americano da al Qatar una illegittimità tra gli arabi persino se esso è contemporaneamente anche la base della più grande
Base militare americana nella Regione quindi il Qatar ha questo doppio ruolo ospita la più grande base militare nella regione e anche la sede di Al Jazeera a chi triplo critica Doha risponde
Con diverse lingua stretti legami con l'Iran la Siria gruppi radicali quali Hamas nella Striscia di Gaza
Ma tranne per una piccola una piccola rottura di relazioni durante la guerra di Gaza in gennaio il cantare anche l'unico Paese del Golfo che ha relazioni diplomatiche ed economiche con Israele
Il Qatar potrebbe essere di aiuto o minacciare
Agli Stati Uniti
Qua a seconda se cercherà di migliorare le proprie relazioni con l'Iran e prepararsi per cambiarmi enti politici quando i vecchi alleati vecchi di età il presidente nostri Mubarak dell'Egitto nel reato Ullate rabbia saudita non saranno più
Al loro posto
I rimproveri americani spende circa il Qatar possono essere riassunti in una dichiarazione fatta dal senatore John Kerry che il Presidente al Senato della Commissione estere dopo recente viaggio nella regione il senatore Kerry ha dichiarato il Qatar non può continuare ad essere un alleato americano il lunedì e mandare denaro ad Hamas il mercoledì
Questo è un po'il riassunto di come anche c'è il ruolo del Qatar all'interno delle divisioni arabe ruolo che gioca a questo punto bisogna dire anche che le Qatar
Ha ospitato l'ultimo vertice arabo che si è tenuto appunto nella capitale a do I primi
Di aprile com'è andata questo vertice secondo gli analisti è stata una sconfitta per il campo sunnita
Vediamo perché lo scrive ad esempio il sito membri l'istituto di ricerca per il ferimento dei media del Medioriente
Un sito conservatore israeliano sull'informazione mediorientale
Il salame te li do una sconfitta per il campo saudita egiziano
Prima delle summit atto a fine marzo Egitto Arabia Saudita avevano spesso condizionale la loro partecipazione al fatto che il presidente iraniano non dove Ahmadinejad non dovesse invitato
Sarebbe saudite la siriano tenuto anche diversi incontri di altissimo livello in un tentativo di allevare le tensioni tra i due Paesi
Dal punto di vista dell'Arabia Saudita questo è stato dentro la mente un tentativo per allontanare la Siria dalla se con l'Iran verso l'asse arabo cioè sul sauditi Egitto
A questi incontri le due parti sauditi siriane raggiunto un consenso circa la la lingua i temi da impiegare nella dichiarazione finale da presentare la conclusione del summit questo testo era perfino stato anticipato
è stampato in previsione del summit nonostante tutti questi accordi alla fine quello che successe che il presidente egiziano Hosni Mubarak ha deciso di non partecipare
Per presunti disaccordi con il Qatar e poi vedremo anche perché lo vedremo più avanti idea piuttosto inviato una delegazione di scarso profilo politico questo in contrasto con l'Arabia Saudita che invece era rappresentata al summit dare Abdolah
In persona le pressioni saudite egiziane
Hanno sicuramente raggiunto lo scopo di evitare l'invito al presidente Ahmadinejad i rappresentanti di Hamas che erano stati invitati al precedente esame tradito nel gennaio due mila nove
Eppure i lavori dell'Assam mette la sua dichiarazione finale così come le dichiarazioni del Presidente siriano Bashir alla sarda e di altri portavoce siriani dopo il vertice
Sottolineano una sconfitta delle posizioni dell'Arabia Saudita e dell'Egitto
Il presidente siriano
E il
Lo sceicco del cantarla che hanno che attualmente ha detto no attuale essa metano deve presentato dei discorsi che davano piena espressione alle posizioni Iran la Siria cantare in contrasto al Re Abdullah
Della piazza Unità non ha parlato affatto non ha fatto dichiarazioni pubbliche addirittura il leader libico Mohamed alghe Duffy ha riempito di insulti il re di saudita Abdallah
Che poi abbandonato la sala dopo averlo definito burattino nelle mani degli americani questo Gheddafi Re Abdallah nonostante questo poi è stato convinto Gheddafi a rientrare al summit all'insistenza dietro l'insistenza delle mio
Del catara dunque anche se il presidente iraniano non era presente nello spirito sicuramente non è che non è presente fisicamente lo era nello spirito ai lavori di questo vertice
Che i risultati anche se è molto poco trasparente comunque parrebbero indicare questa questo rilievo appunto a favore del campo iraniano
Siriano
Tant'è vero che anch'io ancora giornali arabi sauditi
Hanno delineato hanno tratto un bilancio molto netto di come è andato questo vertice
Il giornale Asharq al-Awsat a scritto infatti il due aprile a conclusione dei lavori è venuto il tempo per abolire i sunnita arabi
Quasi tutti sanitaria back finiscono con più differenze di quelle con cui sono iniziate
Mettendo in evidenza il fatto che gli arabi quando si incontrano litigano piuttosto che migliorare le loro relazioni il Presidente Prodi egiziano Mubarak ha fatto la cosa migliore quando ha deciso di non partecipare a questo summit Aldo
Nonostante tutti i tentativi sinceri dell'establishment del summit arabo non è successo raggiungere un risultato a nessuno dei suoi livelli dunque crediamo prescritto un editoriale di questo giornale arabo
Che se dovessimo consultare gli arabi in qualsiasi Paese mussulmano
Dissi dimostrerebbe o di non sostenere per niente questi summit in quanto il risultato sarebbe comunque sempre negativo se ne sono sette minuti a decenni senza raggiungere nessun risultato per gli arabi e dunque anche i quotidiani arabi
Prendono le distanze da queste sa mettere lentamente potrebbe essere potrebbe esserci stato veramente un successo
Bisognerebbe capire in che misura del campo Iran Siria per quanto riguarda il ruolo dell'Egitto val la pena di segnalare
Un articolo di due analisti del Washington Institut
Per il vicino oriente
Che hanno pubblicato un'analisi il diciassette aprile ho scorso intitolato la campagna dell'Egitto contro l'Iran
Manda a Washington una segnale che cosa è successo la scorsa settimana quindi è intorno al dieci aprile l'Egitto si è mosso contro l'Iran e i suoi alleati nel mondo arabo
Il caro fatti arrestato una cellula di Hezbollah che stava preparando operazioni terroristiche sul suolo egiziano ha organizzato una campagna contro
Le i trafficanti di armi di denaro di fa masse nella penisola del Sinai e a dato vita a un tentativo per spiazzare per isolare il Qatar che viene consegnato un simpatizzante era mia
Come mediatore sulle questioni quali Sudan Libano e altri temi parare abito rimane da vedere dove questo cambiamento politico diventerà parte sostanziale di una grande est regia per restituire la leadership dell'Egitto tra gli Stati arabi o piuttosto si chiedono gli analisti se si tratta di un approccio di tipo difensivo
Designato per evitare ulteriori umiliazioni da parte degli alleati iraniani come apparente ad ogni modo il carico se ha tentato di mandare un segnale a Washington che il dossier nucleare
Non è il solo o neanche il più urgente aspetto della minaccia era Lignano
Questo schema di paralisi del Washington Institut per il vicino l'istituto riconosciuto per il vicino oriente
Il che ci porta alle conclusioni abbiamo detto di una sostanzialmente di una ostilità cronicizzata
Come dicevo all'inizio gli analisti della Rand Corporation su questo naturalmente c'è la questione del dossier del nucleare anche se
Resta da vedere appunto che peso avrà
In questa situazione in questo contesto di tensione conosce Zante regionale tra lo schieramento assumete quello uscita per la leadership nella massa musulmana ma anche per la partita geopolitica
C'è da considerare anche la questione l'opzione di un Iraq dotata di un Iran dotato di armi nucleari
C'è chi auspica anche una situazione di questo tipo cioè che l'Iran arrivi
Ma a dotarsi di armi nucleare in quanto
Si potrebbe arrivare a una sostenibilità dell'equilibrio strategico in Medioriente nel solo Coco per parlarci chiaro di insomma del stila della guerra fredda
Cioè quello nel quale Unione Sovietica e Stati Uniti in possesso entrambi
Di armi nucleari ciascuno non ne hanno mai fatto utilizzo il principio della deterrenza reciproca è questo modello possibile per il Medio Oriente la risposta e notte il nostro con l'ultima analisi che vi segnaliamo
è un'analisi che è stata pubblicata dal centro per gli studi strategici dell'Ifi che l'istituto francese di relazioni internazionali nella primavera due mila nove
Ed è stato realizzato in collaborazione con la Commissione per l'Energia atomica qual è la testi di questo rapporto
Io in questo rapporto
Analizza le prospettive per un impiego delle armi nucleari nella in Medio Oriente rompendo quella cosiddetto tabù contro l'uso di questi armamenti da quando gli Stati Uniti hanno
Sganciato una bomba nucleare sulla cassa che il nove agosto mille novecentoquarantacinque evento
Che è rimasto senza seguito attraverso la guerra fredda e continua a perdurare
Si sostiene che le dinamiche nonna stabili della cornice di lavoro
Attorno al programma nucleare iraniano potrebbero spingere mondo molto più vicino all'uso di armamenti nucleari che di quanto generalmente si ritenga forse molto più vicino da sempre da quando ci fu la crisi dei missili cubani
E si propone un numero di scenari di breve e di lungo termine per restare modi nel quale queste incertezze strutturali nella Regione possano risultare in uso delle armi nucleari
Le conclusioni dunque un equilibrio strategico nella Regione non è possibile a detta degli analisti perché ci sono ben sei fattori che vanno presi in considerazione
Ed hanno anche l'idea della complicazione del quadro primo sarebbe dunque la stabilità del strategica la Regione sarebbe dunque messa a repentaglio da diversi fattori primo interessi asimmetrici nella cornice
Di trattative che potrebbe introdurre comportamenti imprevedibili da parte degli attori delle parti in causa la presenza di attori non statali che possono introdurre delle relazioni
Tra gli antagonisti relazioni impreviste lingue l'assunzione incompatibile circa la struttura della relazione deterrenza che fa
La spina e non crede al fattore della deterrenza che metterà cioè non rende fondato tutta questa questione dell'equilibrio strategico non crede la deterrenza
La percezione da parte di Israele degli Stati Uniti che la propria finestra di opportunità per un'azione militare si vada chiusa il che potrebbe portare un attacco preventivo
La prospettiva che il responso dell'Iran ad attacchi preventivi potrebbe coinvolgere armamenti non convenzionali che potrebbero portare un'escalation da parte di Israele e o degli Stati Uniti
E infine la mancanza di un quadro di comunicazioni anche di linguaggio
Su cui costituire fiducia reciproca e cooperazione tra le parti insomma lo scenario altamente complesso difficoltà di fiducia reciproca tra le parti troppi attori in causa
Statuale e non statuale appunto la questione degli armamenti convenzionale che non convenzionali dunque impossibile
Auspicare puntare una stabilità strategica nel Medioriente questo elenco sono le conclusioni a cui giunge questo rapporto del rifiuto francese di relazioni internazionali che inserisce anche
L'incognita del del nucleare nel quadro già nella nell'equazione complessa che abbiamo già visto
Del Medioriente dell'area del Golfo Persico dove in corso questa lotta geopolitica per interposta persona tra Arabia Saudita Egitto da una parte e Iran
E si Hezbollah dall'altra parte è tutto con la nostra rassegna di geopolitica di questo oggi non è sogni ringrazia per l'ascolto appuntamento a mercoledì prossimo ore sette
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