Intervista a Renata Polverini sui festeggiamenti del 1 maggio

Per motivi primo maggio di lavoro lo facciamo con Renata Polverini dell'UGL che salutiamo e ringraziamo per la disponibilità buonasera buonasera grazie a voi allora parliamo intanto della
Renza del
Primo maggio a voi i sindacati hanno scelto di di ricordare uno degli avvenimenti tragici degli ultimi e delle ultime settimane con la presenza
All'Aquila ci vuole e parla di questo
Bene noi abbiamo deciso a certe ambrato doveroso essere all'Aquila in una giornata così importante per il mondo del lavoro volevamo significare agli Abbruzzetti la nostra vicinanza perché loro
Si trovano come noi oltre a vivere un momento di grave crisi del tessuto economico e quindi anche nel mondo del lavoro purtroppo anche a dover in qualche modo far fronte a questa immane tragedia noi abbiamo rinunciato
A celebrare il nostro primo ma quest'anno dovevamo fare a Casal di Principe e abbiamo consegnato oggi nelle mani del Governatore qui oggi
Centoventi stare euro che sono quello che abbiamo risparmiato appunto rinunciando ai nostri festeggiamenti
Ecco diceva appunto un momento
Diciamo al di là della della di questa iniziativa un momento per il mondo del lavoro un anno particolare un momento particolare per la crisi finanziaria deve economica dopo molti anni diciamo di discesa non della disoccupazione la questione lavoro in qualche modo molto presente in in questo primo maggio
Be'purtroppo Oggi festeggiamo appunto in un momento difficile per l'Italia e per l'Abruzzo comunque una situazione per il lavoro complicata complessa
Abbiamo perso tanti posti di proposte in prete ancora non sanno che riusciranno a mantenere l'occupazione
Che comunque hanno in organico tanti lavoratori precari non hanno visto rinnovati
I loro contratti già dall'inizio dell'anno realtà importanti come per esempio la FIAT a Pomigliano Darko a Termini Imerese che addirittura non dati segnali evidentemente si ripresa dell'attività
Io credo che nel momento in cui siamo arrivati in una grave crisi che partendo dalla finanza colpisce il lavoro proprio dal lavoro che bisogna ricominciare quindi lavoro quello vero quello che si fa col sudore della fronte crediamo evidentemente
Cura al Governo di intervenire credo che oggi questo primo maggio appunto significa ricominciare dalle in qualche modo ridando speranze tanti lavoratori che invece purtroppo da qualche
Tempo la stanno perdendo
Ecco dicevo del l'atteggiamento del
Del Governo alcuni commentatori a Prezzano nella
Diciamo prudenza della i piedi di piombo diciamo del
Governo nelle gestire questa nella fase acuta della della crisi e altri invece dicono insomma si sta facendo
Troppo poco dal suo punto di vista privilegiato come vede questa situazione almeno e abbiamo chiesto al Governo uno sforzo in più la risposta in termini di ammortizzatori sociali settanta ed è stata una risposta utile
Che in qualche modo a tamponato una situazione di grave emergenza oggi noi chiediamo al Governo di intervenire direttamente per sostenere le imprese italiane quelle imprese che appunto sostenute dal sostenute debbono però dare garanzia in termini occupazionali e soprattutto di produzione in Italia noi possiamo sostanzialmente trasformare questo momento di crisi come molti dicono in opportunità rendendo magari il tessuto produttivo antenne attraverso interventi diretti alla ricerca le nuove tecnologie
Appunto magari uscire dalla crisi con un prete più solide più strutturale dal punto di vista tecnologico che magari lavorino su impianti ecocompatibili e nello stesso tempo appunto sostenendo le direttamente avere garanzie di mantenere l'occupazione la produzione del nostro vecchio perché questo ancora non è scontato
La cassa integrazione come vediamo dei dati ogni giorno continua a salire noi vogliamo che i lavoratori rimangano invece vincolati ancorati al loro posto di lavoro magari magari utilizzando strumenti di solidarietà cercando di far lavorare magari
I lavoratori di meno ma farli lavorare di più tutti possiamo fare la nostra parte noi diciamo
Disponibile a far fare sacrifici ma l'importante e mantenere appunto la gente al lavoro le imprese aperte
Su questo io credo che il Governo può e deve fare ancora di più nel settore auto qualche Interporto intervento è stato fatto ed ha dato risultati ci sono altri settori importanti come quello chimico quello agroalimentare quello farmaceutico
Che sono in difficoltà e che evidentemente devono vedere devono vedere misure di sostegno concrete che invece ancora non ci sono state
Sette vorrei ora ci sono dei settori che diciamo vanno al di là della
Dell'attuale dell'attuale crisi delle situazioni ormai
Diciamo consolidate penso abbia ad esempio a un buona parte del comparto tessile si parla molto in in questi giorni della
Situazione di Prato ma anche su questo non c'è uno forse una riflessione da fare anche da parte
Degli imprenditori non in un'azienda non può rimanere pertanto
Pur purché sia insomma per dirla brutalmente less offre di
Di bassa qualità
Forse è meglio farle
In Cina e e trovare magari invece dei prodotti ma a maggiore valore aggiunto per il nostro Paese
Questo sicuramente auspicabile se non altro per le dimensioni del nostro Paese noi abbiamo pre
Evidentemente che attua gli imprenditori italiani di puntare
Intanto al made in Italy al prodotto quello che viene riconosciuto nel mondo e quindi a un prodotto di alta qualità noi non potremo mai concorrere in termini numerici di dimensioni con la Cina
Con l'India e quindi probabilmente è proprio lì che bisogna intervenire quando ne parliamo di interventi diretti a sostegno delle imprese parliamo anche di queste i questo cominciamo a lavorare in termini di ricerca cerchiamo nuovi prodotti i prodotti di qualità
Puntiamo sulle nuove tecnologie per rendere appunto le produzioni magari più possibili più compatibili con gli impatti economici che comunque la produzione a
Ecco io mi riferisco a questo quando dico che il Governo può intervenire in un momento di crisi sostenendo direttamente
Le intese
Facendo le quindi lavorare in termini di ricerche facendoli impegnare per avere una alcuna intesa appunto più moderna in termini tecnologici e allora probabilmente per noi un futuro c'è altrimenti ha ragione lei non potremo mai concorrere
Con quei Paesi ma non possiamo sicuramente abbandonare quello che è il destino di interi territori come per esempio quando parliamo del tessile non soltanto di Prato ma c'è tutto il calzaturiero nelle Marche insomma abbiamo interi siti produttivi dai quali dipende il benessere di tante comunità e di tanti territori
Probabilmente ricominciando appunto dalla qualità e dal prodotto
Il nostro il nostro tessuto imprenditoriale può riprendere il nuovo nuovo vigore
Parliamo di una grande checché se ne pensi sono di una grande l'azienda italiana e della FIAT e dell'accordo di queste ore i particolari tecnici dell'accordo Mammano stanno emergendo lei cosa pensa di questo di questa diciamo veste a stelle e strisce della dell'azienda FIAT
Ma intanto diciamo che da italiana mi sento orgogliosa che è un Paese come gli Stati Uniti bocca del suo Presidente Obama
In qualche modo abbia detto che il futuro di quella vicenda e quindi anche dell'economia di quel Paese dipende dalla FIAT dall'Italia quindi
Da questo punto di vista io penso che è una bella giornata per lui
Per gli anni per tutti gli italiani che forse sono stati troppo ingenerosi negli anni
Evidentemente questo accordo acché ha prodotto tanti sacrifici per i lavoratori americani che hanno rinunciato a tanto sì è vero entrando nel capitale dell'azienda con il cinquantacinque
Per cento ma appunto pagando in termini di rinunce importanti magari sperando
Poi
Scendo dalla crisi possa essere restituito ai lavoratori quello che oggi stanno lasciando sul tavolo il problema è che non sappiamo quali saranno gli affetti
Se ci saranno degli effetti positivi per questo che invece il il lavoro che la FIAT svolge in Italia abbiamo due tardi chiarisca nel Mezzogiorno
Il l'amministratore delegato Marchionne che ancora non ha detto con chiarezza qual è il turo di Pomigliano e di Termini Imerese noi su questo e per questo siamo molto preoccupati perché se l'Italia in questo momento può fare appunto
Attraverso
La FIAT ma un motivo di orgoglio nazionale
Sicuramente non si deve dimenticata che va mantenuta la produzione in Italia e vanno mantenuti porti di lavoro in Italia perché
Anche per quello che riguarda la FIAT in molti territori del destino il benessere di tante famiglie piane dipende proprio da quell'azienda ecco questo è uno dei punti forse
Interessanti la diciamo la la
FIAT come si dice in gergo fa shopping negli Stati Uniti anche se poi in effetti diciamo di
Di denari denari freschi non dovrebbero essercene e contemporaneamente e affronta la crisi italiana in gran parte grazie ma allora a una forma diciamo di
Assistenza statale che è quella della cassa integrazione ordinaria e straordinaria che riflessione possiamo fare su questo
Ma guardi intanto diciamo che la FIAT usciva da una profonda crisi per la quale nel due mila cinque sembrava quasi che non ci fosse no
Nessuna nessuna speranza un'azienda che comunque ha creduto nel prodotto questo deve in qualche modo essere un messaggio forte anche per tutti coloro che invece
Hanno trasformato quello che era
E la ricchezza prodotta appunto dall'impresa cioè in strumenti finanziari la FIAT invece dal due mila cinque ha ricominciato a fare macchine
Ed oggi si rende competitiva e addirittura riesce ad acquisire un'importante fetta di mercato statunitense perché comunque ha una prodotto che in termini di impatto ambientale assolutamente concorrenziale
Tanto appunto da convincere la Chrysler e Barack Obama affare accolte apportare comunque assegno un importante accordo
In Italia la situazione in questo momento è molto grave dico semplicemente che la FIAT negli anni sicuramente avuto tanti sostegni pubblici
Ma nel campo della cassa integrazione la FIAT comunque come avviene dai lavoratori appunto della che in essa sono occupati pagano quello strumento per poterci accedere è evidente che però faccio una riflessione che ho fatto prima
Se in la FIAT è nelle condizioni addirittura di ridare una speranza ad un paese ad un settore
Produttivo così importante come quello della Chrysler negli Stati Uniti non può assolutamente venire meno ai suoi impegni in un Paese che appunto che aspetto tanto in particolare donne
I del Mezzogiorno sappiamo bene che con la cassa integrazione i conti con la Cassa del Mezzogiorno si sono aperti stabilimenti
In qualche modo
Alla quale abbiamo contribuito tutti attraverso la fiscalità generale quindi io credo che lì che questa di hangar deve continuare a mantenere
Gli impegni che apprezzo insieme alle istituzioni che hanno detto a quelle popolazioni che loro destino non era nel turismo magari nell'agricoltura ma che era nel settore manifatturiero in particolare era quello di fare macchine su quello io credo che bisogna necessariamente continuare a richiamare la FIAT a quello che il suo dovere
Ci permette di essere un po'cattivi non è per caso che la l'azienda di Torino diciamo in qualche modo va a caccia di finanziamenti un po'dove dove dove ritrova insomma
Mario vero che c'è chiaro che gli imprenditori questo bisogna che Lollo Lollo comprendiamo fanno il loro mestiere noi però dobbiamo continuare a fare il nostro lo Stato lo Stato italiano
Deve imporsi di fronte a una vicenda che come ho detto tanto ha dato al Paese
Ma tanto anche ricevuto quindi è evidente che se da un lato in Italia ha potuto usufruire comunque della degli incentivi perché bene o male hanno rimesso in moto il mercato negli Stati Uniti comunque prende una fetta
Importante di mercato statunitense e di produzione in qualche modo io credo che va richiamata
Però a compiere il suo dovere in questo Paese ripeto la FIAT tanto ha dato ma tanto ha ricevuto e deve continuare secondo me a dare le dovute
Garanzie almeno in tutti quei territori dove così radicata che il reddito delle persone dei cittadini che li abitano dipende quasi esclusivamente appunto dalla sua esistenza
Sempre sul su questo accordo americano alcuni dei commentatori forse un po'in maniera un po'affrettata nonché
Parlato di cogestione con dell'azienda con me il sindacato un po'prettamente perché poi in realtà tra a a fronte del del cinquantacinque per cento del capitale sta se non sbaglio pietra si esprimerà soltanto un un rappresentante dei sindacati in altre in altri Paesi in qualche modo questa esperienza pensiamo a alla Germania
L'esperienza della della cogestione ha dato dei dei risultati senz'altro positivi in altri i forse è un po'polemicamente per il bio penso a ad Alitalia le cose sono andate diversamente lei come vede questa questione
Ma guardi è chiaro che per parlare di cogestione di partecipazione ci vorranno tanti anni oggi ci sono soltanto tanti sacrifici fatti da lavora accettati dai lavoratori
E da chi indagati stati intestato d'intenti in cambio si di una presenza poco più che significative politica
Però era evidente che l'alternativa era perdere tutto
Speriamo che però questo possa significare l'inizio di un percorso che poi porti veramente i lavoratori arco decidere e anche a redistribuire la
Laddove l'agenda comincerà a riprodurla
Però ecco da una scommessa che indagati statunitensi fannulloni ignominia ovvero che nel giro di qualche anno magari le colpe cambiano in Germania
Questa è una diciamo ormai è un modo di fare un buon atteggiamento
Che gli imprenditori hanno nei momenti di difficoltà la Moldavia Enna ci ricordano che attraversa momenti di partecipazione di tecnici comunque si è potuto tenere insieme
Tutto quello che era il tessuto produttivo e l'ha occupato azione che in qualche modo è rimasta garantita
In Italia abbiamo ancora un po'lontano da questi un atteggiamento da parte imprenditoriale molto chiuso perché poi ce la dobbiamo sempre solo prendere con i lavoratori ricordo
A
Spetta che anche qualche mese fa quando il Ministro del lavoro ha indicato con meno una via possibile quella della partecipazione della democrazia economica della cogestione ognuno poi la chiama
Come meglio ritiene che c'è stato un di nuovo no a una uno sbarramento da parte del presidente di Confindustria così come era accaduto tanti tanti anni fa con con l'allora Presidente cotanto ma c'è proprio una Lippi colta da parte degli imprenditori italiani anche in un momento
Difficile come questo a vedere effettivamente come la partecipazione è un elemento di di di di di diciamo di capacità
E in qualche modo di di crescita ma scusi questo lo questo non snatura in qualche modo un po'il ruolo del
Del sindacato nel senso luogo del conflitto non poi nella Amoretti può attenere insieme però io non sono convinta che la lettere comunque
è partecipe alla vita della Libia della Vienna poi in qualche modo
Elimini totalmente il conflitto sicuramente c'è un
Non hanno una però ciò diverso il lavoratore chi sente più partecipe più coinvolto e quindi anche più disponibile
Nei momenti sia
Di difficoltà ma allo stesso tempo no in grado di raccogliere i frutti nel momento in cui le colpe vanno meglio questo non è unisce il conflitto è evidente perché comunque ci sarà sempre un imprenditore c'era eccetera hanno sempre
I lavoratori io credo che le due ruote Pappano appare insieme diverso è quello che invece oggi in Italia viene interpretato almeno da alcune organizzazioni sindacali e il conflitto come unico
Confronto e di scontro con il mondo dell'impresa io credo che ci possono essere i due momenti è che poi possono stare insieme
Chiudiamo davvero su un argomento molto serio spesso dimenticato non non lo dimentica sicuramente il Presidente della Repubblica le questioni delle morti bianche delle morti sul lavoro e il
Controllo su questo aspetto chiudiamo su questo
Baluardi io ringrazio il Presidente della Repubblica che veramente non perde mai occasione per ricordare a tutti imprenditori e lavoratori che bisogna stare attenti
E guardare sempre con una maggiore attenzione a questa grave piaga che quella delle morti bianche nel nostro lavoro richiama anche le istituzioni a fare la loro parte io credo che noi oggi abbiamo la necessità
Di cambiare di armonizzare di rendere più organico il servizio ispettivo intensificare i controlli andare a colpire quei settori che storicamente come quello dell'edilizia dell'agricoltura
Purtroppo danno Cube morti che altri settori e poi io credo che bisogna guardare in avanti cominciando a lavorare in termini culturali inserendo nei programmi fin dalle scuole elementari
Nei programmi scolastici la materia la sicurezza della prevenzione nei luoghi di lavoro dobbiamo lavorare per i lavoratori di oggi ma dobbiamo far crescere
Una cultura della prevenzione e della sicurezza i futuri lavoratori e futuri imprenditori conto i giovani che oggi sono nelle scuole grazie Renata Polverini dell'UGL torneremo a sentirci grazie davvero grazie a voi buonasera