G8: contro la crisi, dopo la crisi. Regole globali, coesione sociale, territorio, innovazione, Europa. Le proposte del Partito Democratico

Audizione
Forse
O
Vi sono
Va bene
Possiamo cominciare i nostri lavori io ringrazio
Tutti coloro che hanno accolto l'invito a partecipare a questo
Nostro appuntamento
Dedicato al G otto
Si raggiungerà
Tra poco anche Dario Franceschini che
Alle conclusioni del nostro convegno ma che aveva
Contemporaneamente nel primo pomeriggio un altro impegno si è sovrapposto a cui non poteva mancare
Noi abbiamo
Ritenuto di dover
Convocare
Questo momento che le riflessioni discussione sul G otto
Nell'ambito di un percorso iniziative che nostro partito ha
Promosso
Sta promuovendo in occasione della presidenza italiana del G otto ricordo
Che prima della fine dell'anno
Scorso alla vigilia dell'inizio della Presidenza
Abbiamo depositato una mozione in Parlamento che traduco in cui testo tra l'altro avete nella cartellina di documentazione
Che fu discusso che fu l'occasione di una discussione in Aula
Successivamente abbiamo avuto appuntamenti promossi dal nostro partito
In occasione i vertici ministeriali del G otto sui diversi temi
Nell'ambito di questi appuntamenti abbiamo avuto anche l'occasione
Tutti incontrare i rappresentanti delle organizzazioni sindacali internazionali e mondiali
In occasione del vertice sulla voti otto sul lavoro ed è stato un momento di confronto particolarmente interessante
Con questo convegno vogliamo
Ulteriormente
Mettere a punto
Un insieme di proposte in vista del vertice di luglio che il convegno serve appunto a sviluppare un confronto tra le nostre proposte una
è un mondo di operatori che di persone che più da vicino seguono
Ditemi internazionali temi della politica economica nella politica sociale e della politica internazionale
Ci proponiamo
Alla vigilia del vertice
In luglio di riassumere questo lavoro in una
Piattaforma di punti che noi sottoporremo all'esame
Del governo del Parlamento perché se ne tenga conto nella discussione che si farà al G otto brillante
Risulta evidente a tutti e soprattutto un pubblico di operatori ed esperti come quello
Che si riunisce qui oggi
Che si tratta di una presidenza quella italiana non ordinaria
Si colloca dentro una crisi economico-finanziaria
Particolarmente acuta la prima vera grande crisi economica della globalizzazione
Si colloca in un passaggio politico rilevante per la vita del mondo come il cambiamento della presidenza americana con tutti i fattori di innovazione di novità che la presidenza Obama ha rappresentato e rappresenta
Si è collocata questa Presidenza alla vigilia di appuntamenti
Nel corso del due mila nove del due mila dieci di particolare intensità penso in particolare la Conferenza internazionale di Copenhagen per la revisione del Protocollo di Kyoto
Che penso nel due mila dieci la Conferenza mondiale sullo stato di attuazione del Trattato di non proliferazione nucleare
Per questo non abbiamo pensato fosse utile appunto avere un momento di approfondimento di riflessione
Con
Chiamarci tendo ad esperti di diciamo approfondire i singoli temi
Con un impegno come vedete qui
Imponenti più significativi e più autorevole del gruppo dirigente del Partito Democratico che hanno la responsabilità dei settori cruciali su cui
Il G otto riflettere
Al centro ovviamente
Della nostra riflessione non può che esserci la crisi
è la prima crisi della globalizzazione
Una crisi che ha messo a nudo la consunzione
Della libera scelta economica e politica americana
Una crisi che sul piano economico finanziario
Sta suscitando provocando effettiva eccessivi sull'insieme dell'economia mondiale e delle singole economie nazionali
Una crisi soprattutto che ha reso evidente
Che se il mercato è essenziale per qualsiasi politica di crescita di sviluppo e di prosperità
Tuttavia un mercato che non abbia regole affidato soltanto alla spontaneità delle sue dinamiche intrinseche espone
Il mercato stesso l'economia e la società a rischi molto grandi
E dunque questa crisi si consegna contrariamente a
Diciamo molte letture
Di questi ultimi anni ci consegna una nuova centralità della dimensione politica della dimensione istituzionale
Proprio questa crisi economica finanziaria ci dice che c'è bisogno di politica c'è bisogno di un ruolo delle istituzioni nazionali e sovranazionali
E che senza un ruolo forte della politica e delle istituzioni
E delle istituzioni nazionali e sovranazionali la globalizzazione rischia di essere priva di una governance adeguata e senza governasse rischia di essere una globalizzazione
Che
Nei quali rischi aumentar ieri si riducono le possibilità invece di redistribuire e di ottimizzare i benefici
Ma non è soltanto
La crisi economica a sollecitare oggi una riflessione sulla governance della globalizzazione
In realtà
La esigenza di una governance dalla globalizzazione di una guida nella globalizzazione si poneva anche prima che la crisi si manifestasse con acutezza con cui si è manifestata
Per più ragioni
Intanto
Per un'economia mondiale che
Ha visto emergere via via un numero sempre più ampio di nuovi protagonisti
Non riconducibili soltanto ai protagonisti che da sempre
Hanno
Guidato diretto le dinamiche dell'economia mondiale da questo punto di vista
Il paragone che spesso si è fatto di questa crisi con la crisi del ventinove molto approssimativa e probabilmente molto utile
Perché il mondo del ventinove era il mondo degli Stati Uniti dell'Europa e poco più
L'Argentina il Brasile in quel periodo
Il mondo della globalizzazione di oggi è un mondo più molto più largo e le dinamiche dunque bisogna fare i conti sono dinamiche che maturano in una pluralità molto più grande di mercati di Paesi di scena
E quindi un mondo molto più ampio naturale nei soggetti nei protagonisti sollecita
Ancor di più una governance che eviti l'anarchia
Della globalizzazione
Non guida
Così se si guarda le dinamiche demografiche non si può non vedere che siamo di fronte a cambiamenti di scenari che anch'essi sollecitano
Ad una governance del mondo più incisiva
E più
E più
Efficaci
Tra il due mila otto del due mila e cinquanta la popolazione dei paesi che appartengono alla fascia povero aumenterà del sempre quattordici per cento
La popolazione che vive nei Paesi emergenti
Del trentadue per cento
La popolazione che vive nei paesi ricchi del due per cento
Queste cifre indicano in modo chiaro
Come
Nella prima metà di questo secolo avremo uno spostamento enorme i pesi demografici che inciderà
Fortemente su tutte le dinamiche economiche e sociali e politiche della globalizzazione
Ancora il prolungamento del tempo di vita
Farà sì che di cui al due mila cinquanta gli ultrasessantenni siano il trentadue per cento della popolazione dei paesi ricchi
Che nei Paesi emergenti la popolazione ultrasessantenne aumenterà del duecentotrentanove percento e nei Paesi poveri del Trecento e venti per cento
E quindi non soltanto
Ci sarà un aumento uno spostamento diciamo di pesi demografici
Ma ci sarà anche uno spostamento di pesi demografici reso
Più complesse e più occulto da un prolungamento di tempo di vita che pone nuove domande e nuove
E nuovi bisogni
E ancora se c'è una tendenza che ha segnato la
Globalizzazione in questa sua prima fase e in tutti i Paesi al partito dei Paesi emergenti un processo di
Rapido e forte inurbamento
Non ci sono soltanto non ci sono stati soltanto in questi anni
Forti
Fu una forte crescita delle migrazioni su scala globale ma anche tutte le migrazioni interne sono caratterizzate da processi di inurbamento che pongono in termini
Ancora più dirompenti il tema del rapporto tra lo sviluppo che l'ambiente il rapporto della sostenibilità tra le dinamiche del mercato e la riproduzione dell'uomo e della natura
Sono solo alcune
Delle tendenze delle dinamiche che stanno di fronte a noi e che peraltro
La crisi si incaricati a rendere più complesse nella loro gestione
Dinamiche da cui si evincono i grandi temi del secolo che sta di fronte al nord il tema dell'alimentazione che diventerà un tema via via cruciale è se le dinamiche demografiche sono quelle che ho appena indicato
Stante che l'incremento più gigantesco della popolazione avverrà nei Paesi poveri e nei paesi in via di sviluppo
Il tema dell'immigrazione dell'immigrazione è un fenomeno globale dell'immigrazione come fenomeno interno
Il tema dell'ambiente e della sostenibilità
Il tema degli scambi e nel controllo delle materie prime e delle ragioni di scambio
Infine il tema
Di come si
Lo sviluppo della globalizzazione che capace di accompagnarsi con un'azione di promozione sociale
Che sia in grado di
Promuovere quei diritti e quelle tutele che in realtà nel mondo di oggi sono fortemente concentrate ancora soltanto nel novero dei Paesi ricchi
E naturalmente accanto a questi grandi temi che sono di natura economica e sociale
Quelle dinamiche
Indicano anche che il mondo sarà sempre più di fronte a
Grande tema di stabilità e di sicurezza
Il fenomeno globale le caratteristiche globale che ha assunto il fenomeno del terrorismo
E l'incidenza globale che hanno i conflitti regionali per cui
In realtà non esistono più guerre locali ma esistono conflitti che svolgendo si in luoghi diversi tutte hanno un impatto sulla stabilità e sulla sicurezza del pianeta
Pongono anche il tema della stabilità della sicurezza con un grande tema di governance della globalizzazione
Insomma il passaggio di secolo ci consegna
Questo tema
L'esaurimento dell'autosufficienza della dimensione nazionale
Il problema globale di trazione ci consente
Sempre di più problemi globali
Che richiedono soluzioni globali a fronte delle quali la semplice dimensione delle sovranità statali risulta essere inadeguata e inefficace
E questa è una prima grande questione che sta di fronte a noi viviamo tutti i giorni la contraddizione di un mondo che globale in ogni sua dimensione ma non è globale se non in modo parziale insufficiente nella dimensione della sovranità
Il mondo globale nella produzione dei consumi nella concerne la comunicazione
Nella circolazione delle merci nella circolazione degli uomini nella produzione intellettuale e culturale ma un mondo che globale in ogni fenomeno continua a essere un mondo in cui la sovranità è incardinata essenzialmente sulla dimensione nazionale e statale
E non c'è fenomeno oggi che possa essere governato da una sovranità solo
E mi pare d'altra parte che
Questi anni ci hanno anche dimostrato la velleità dell'autosufficienza di una potenza solo in fondo
Il fallimento della politica
Della presidenza Bush esattamente il fallimento di questa velleità
L'idea che si potesse governare il mondo della globalizzazione facendo leva soltanto sulle risorse e sul Power sorto arte fosse del degli Stati Uniti
E la chiave di volta si è data a ben vedere
Del mutamento che ha introdotto Obama
Con
L'assunzione della Presidenza e Stati Uniti parte esattamente da questo punto
L'America che punta a riconquistare una leadership non perché fa da sola ma perché vuole condividere ogni scelta con la comunità internazionale a partire dalla Consip dalla consapevolezza
Che non c'è problema di un qualche rilievo per la vita del mondo che possa essere risolto da un Paese solo neanche dal più tutte
E peraltro la crisi ci rende evidente anche come
Siano insufficienti
Rapporti privilegiati può agreement intestatario rapporti bilaterali
Che possono stabilirsi tra questo o quel Paese nel vivo della cresce la localizzazione di questi anni
Qualche politologo è arrivato a
Disegnare un nuovo tipo l'arrivismo che sarebbe incardinato
Sul rapporto tra Cina e Stati Uniti la crisi economica e finanziaria il suo impatto le sue dinamiche ci dicono che anche un rapporto di questa natura non è da solo ingrato e dare una risposta
Al alla crisi della globalizzazione
Insomma quello che serve una governance che ha problemi globale offra soluzioni globali strumenti globale
Una governance che
A nostro parere
Va incardinata su due livelli
Un primo livello è certamente quello di dare
Al mondo al pianeta forti istituzioni globali oggi non è così
Oggi se noi guardiamo alle istituzioni globali sia quelle eminentemente politiche come le Nazioni Unite sui a quelle
Dedicate alla governance economica come il Fondo monetario la Banca mondiale il WTO sia quelle
Dedicate alla Governo sociale come l'Organizzazione internazionale del lavoro l'organizzazione mondiale della sanità
Ciascuna di queste istituzioni ci appare fragile e lo ha
E lo è non per una fragilità intrinseca
Ma lo è perché
Queste organizzazioni
Non godono di sufficienti competenze di sufficiente rispondere risorse di sufficienti strumenti di sufficienti poteri
Ma la debolezza di queste istituzioni costa essenzialmente nella gelosia degli Stati
Ciascuna di queste organizzazioni in realtà
Ha come azionisti gli Stati nazionali
E visto ed è la se lo sia e la ritrosia della gelosia delle nazioni la ritrosia degli Stati nazionali a trasferire istituzioni sovranazionali di carattere globale quote di propria sovranità che rende quelle istituzioni fra
Ciascuno di noi
Ne potrebbe fare degli esempi
Queste
Ricordo soltanto un esempio che io
Faccio spesso forse qualcuno ne sentiremo perché e di una chiarezza assolutamente esemplare
Che all'indomani della pace di Dayton
Si decide la comunità internazionale decise per
Mantenere la pace nei Balcani di mandare sessanta mila soldati del della NATO
Durante gli anni cinque anni di guerra dei Balcani loro schierò seimila caschi blu
Noi per mantenere la pace nebbia mandati dieci volte di più che volevamo impedire la guerra con dieci volte uomini di me che era un'evidente contraddizione ma loro non era in grado di schierarmi e più di sei mila perché non aveva degli uomini dei saldi poteri per far
Ricordo per
Incarichi ministeriali di aver partecipato al team negoziale
Che negoziò con la Cina l'ingresso nel WTO
Uno degli aspetti che si pose il team negoziale
O anche quello di mettere a disposizione la Repubblica popolare cinese un'attività di formazione della pubblica amministrazione cinese eccome si può ben capire costituita di qualche milione di persone
Perché
Fosse in grado di gestire le regole del WTO e quando arrivammo a discutere della quantificazione finanziaria scoprimmo che il bilancio del WTO venga finanziare la formazione di
Cinese voglia
E quindi eravamo in grado di attivare nessun tipo di
Procedura che forse
A sostegno di un passaggio così
Decisivo come l'ingresso della Cina nel WTO fatto solo questi esempi se ne potrebbero fare tanti altri le vicende del Fondo monetario della Banca mondiale si trovi di fronte a noi se ne parlerà allora credo Fassino tra poco
E ci dicono come
Istituzioni globali oggi fragili non consentono quella governance che è necessario ma la possibilità che le istituzioni
Globali siano più forti
E affidate essenzialmente
Consapevolezza politica da parte degli Stati nazionali di dover trasferire alle istituzioni sovranazionali quei poteri quelle risorse quelle funzioni che oggi
Sono concentrate nel potere statale senza che il potere statale sia in grado
Di assolvere una funzione di governance che non è in grado per ragioni
Se non altro dimensionali di esercita
Da questo punto di vista
Abbiamo avanzato più volte proposte che riguardano la riforma del Consiglio di sicurezza dell'ONU l'istituzione di un Consiglio di Sicurezza economico per il lago verso vocalizzazioni nelle Nazioni Unite
Ci sono proposte che riguardano la riforma del Fondo monetario della Banca mondiale che sono tornate in primo piano in questo periodo
Per fare in modo che il Fondo monetario sia in grado di
Accrescere una funzione di sorveglianza di attivare meccanismi di prevenzione delle crisi di realizzare
Un'azione di coordinamento delle politiche fra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo
Ci sono proposte di riforma della Banca mondiale perché torni a essere un soggetto centrale nella promozione dello sviluppo e la lotta alla povertà
Sia capace di effettivamente sviluppare un coordinamento delle istituzioni finanziarie di carattere regionale
Così come ci sono proposte di riforma del WTO sia nel senso di realizzare un effettivo universalità di quest'organizzazione sia
Nel senso di dotata di quegli strumenti
Di capacità negoziale e di
Controllo sotto sull'attuazione degli accordi sottoscritti che oggi spesso norma
Sottolineo che
Parliamo sempre vivono di Fondo monetario di Banca mondiale e di tutto io
Io credo che non sia indifferente
Porsi il problema anche di come si dotano lì dove le istituzioni globali di natura sociale dei poteri e delle competenze necessarie
Organizzazione internazionale del lavoro azione mondiale della sanità sono due istituzioni che possono solo la funzione fondamentale sul fronte sociale che oggi sono dotate di
Poteri risorse assolutamente marginali rispetto alle norme alle norme tema che hanno di fronte
Penso per esempio tutto il tema del dumping sociale
A tutto il tema del lavoro minori
A tutto il tema delle
Delle pratiche di lavoro nei Paesi emergenti dei Paesi in via di sviluppo c'è qui gigantesco tema di governance globale che oggi nessuno
Tuttavia
Una
Governance incardinata su istituzioni globali forti risulterebbe essere inefficace o comunque comunque di difficile gestione
Se non si compisse anche un'altra scena
E l'altra scelta che noi avvertiamo l'esigenza
Di quei vertiamo l'esigenza non solo che si è compiuta una che vada sostenuta
Con molta forza è
Che una governance efficace ha bisogno di forti istituzioni regionale
Il mondo è costituito di cento e novanta nazioni che siedono
Nell'assemblea delle Nazioni Unite non si può credere
Che la governance della globalizzazione possa essere realizzata semplicemente componendo gli interessi e i conflitti i cento e novanta nazioni
Diventa decisivo fare in modo che cresca
La cooperazione a livello regionale continentale o su continentale
E che si costruiscano forti istituzioni regionali sia perché forti istituzioni regionali sono la risposta a problemi comuni che sempre di più si pongono su una vasta conti su un'area
Continentale su conti su continentale che sia perché
La possibilità di avere di di avere
Forti istituzioni regionali consente una governance effettivamente
Praticabile
Forti istituzioni regionali sono lo strumento per
Far sì che il multipolarismo c'è un mondo multipolare sia si trasformino fine un effettivo sistema multilaterale
Senza forti istituzioni regionali in realtà badate il multipolarismo alla fine rischierebbe di essere l'unica le l'unilateralismo di quattro cinque nomi multilaterali
E quindi
La costruzione di forte istituzione regionale fondamentale d'altra parte se noi guardiamo è la tendenza che si sta accelerando in tutto il motto parte l'Unione europea che l'area del mondo dove questo processo il più avanzato
Se noi guardiamo e così in America latina rafforzamento del master rafforzamento del Mercosur nasce dall'unione sudamericani e così nel sud
Sta asiatico con laser nella nuova carta costitutiva fondativa adottata nell'ultimo vertice che amplia competenze e poteri di quell'organizzazione
E così con l'Unione africana
è così per esempio occorre
La tre parta il partnership tra Correa Cina e Giappone
Paesi storicamente benissimo che si sono riuniti qualche settimana fa per determinare
Puglia l'avvio di una politica
Comune tra questi tre Paesi nell'altro nell'alto pacifico
Quindi forti istituzione regionale e la seconda dimensione su cui noi pensiamo vada incardinata la governance della globalizzazione in questo
In questo
Lettura in questo schema è evidente che noi assegniamo un ruolo particolarmente forte all'Unione europea
A patto naturalmente che l'Unione europea si metta nelle condizioni di esercitare quella funzione che può esercitare oggi l'Unione europea è il luogo del mondo nel quale i processi di integrazione di cooperazione regionale sono più avanzati perché siamo l'unica area del mondo che si è dotata di una moneta unica di un mercato unico
Di politiche comuni in settori strategici
Di uno spazio comune di giustizia in via di costruzione di uno spazio di comuni città cittadinanza e di libera circolazione tendiamo a darci una politica estera una politica di difesa comune puntiamo con il Trattato di Lisbona
O comunque con le riforme istituzionali che si potranno fare a consolidare un'intelaiatura un'architettura che dia soggettività politica istituzionale all'Unione tutto questo è assolutamente essenziale ma
Richiede di essere fortemente accelerato
E noi pensiamo peraltro che
Il passaggio elettorale europeo dovrebbe essere anche l'occasione per manifestare su questo terreno una
Un impegno molto più determinato e forte da parte
Dei partiti politici dei soggetti sociali dei Paesi
Europei nel
Assumere fino in fondo l'integrazione europea come una condizione assolutamente necessari ineludibile non soltanto per la soluzione dei problemi nostri ma come contributo alla governance della globalizzazione
Vado alla conclusione è in questo contesto che noi collochiamo anche quindi il G otto
E quindi in coerenza con le cose che ero succintamente richiamato
Che poi saranno approfondite tutti
Le relazioni degli interventi successivi
Noi poniamo una serie di obiettivi un primo obiettivo la trasformazione del G otto
Chi ha una dimensione più larga intanto consolidando l'esperienza del G quattordici
E cioè il G otto più Brasile Messico Cina Sudafrica invia
A cui noi consideriamo debba essere associato permanentemente come si farà per la prima volta Maddalena l'Egitto perché l'assenza della governance
Mondiale
Di Paesi di qualsiasi Paese islamico la rende più deboli l'Egitto è oggi uno dei Paesi fondamentale
Di questo modo e quindi intanto noi pensiamo che la Presidenza italiana dovrebbe caratterizzarsi con una presidenza che dà un impulso forte alla trasformazione del G otto
In un organismo più a
Nella direzione appunto di consolidare
In modo irreversibile la forma di oggi quattro
Secondo
Pensiamo che dal G otto debba uscire
Debbono uscire concreti impegni di adozione
Degli obiettivi assunti nella riunione del G venti che si è svolta a Londra a qualche settimana fa
E
Definire gli obiettivi economici e sociali che discendono dalla piattaforma che incidenti adottato e che noi pensiamo Paesi del G otto G quattordici devono fare proprie tradurre è un impegno concreto
Terzo favorire un avvicinamento delle posizioni tra i Paesi del G otto in vista di Copenaghen
Uso l'espressione favorire un avvicinamento di posizioni perché
Allo stato attuale non appare che ci siano poi parlerà
Più cognizione di causa Realacci ancora le condizioni per una posizione comune
Paesi europei gli Stati Uniti sul protocollo di Kyoto tuttavia
Copenaghen è un passaggio importante per superare la frattura che c'è stata in questi anni
E quindi favorire un processo di avvicinamento delle posizioni costruire le condizioni perché Copenaghen non sia solo la presa d'atto di una divaricazione di posizioni ma invece sia un passo in avanti concreto
Nella relazione dell'attuazione del Protocollo di Kyoto a noi appare essenziale
Costruire una posizione comune in cui si forse è possibile
Sul Trattato di non proliferazione nucleare in vista della conferenza di revisione del due mila dieci
Soprattutto dopo il passo molto importante e significativo compiuto dal Presidente Obama nelle scorse settimane di proporre alla Russia la riapertura di una stagione di negoziati per il disarmo nucleare
Che noi pensiamo però
Se disponibili
Proposta che si è raccolta da parte russa non dovrebbe esaurirsi soltanto in un rilancio dell'attività negoziale bilaterale tra questi due Paesi ma dovrebbe essere l'occasione
Per un rilancio su vasta scala di un'azione di riduzione degli arsenali nucleari
La conferenza di revisione del TNT nell'occasione
Il rilancio degli obiettivi del millennio
Del Millenium Goals
Che registra ritardi significativi
Per i quali è necessario che si adottino impegni precisi di accelerazione
Perché il tema della lotta alla povertà e disequilibrio e
E
A una globalizzazione che sia capace di redistribuire i propri benefici in termini più equi è una questione assolutamente fondamentale
Ancora
Tutto il tema energetico in particolare di come affrontare la questione dell'energia nucleare del rapporto tra nucleare civile nonché area militare nel momento stesso in cui il dossier iraniano ci consegna questo tema con un tema non risolto con l'attuale quadro normativo internazionale
E quindi
Come affrontare questo tema anche prevedendo l'istituzione di un'altra autorità
Per la il controllo sull'utilizzo di combustibili necessaria la produzione dell'energia nucleare che
La strumentazione necessaria a fare un passo in avanti in questa direzione così decisiva per la sicurezza la stabilità del piano
E infine naturalmente i temi della stabilità politica
Certamente sarà un tema
Della vertice la situazione in Afghanistan richiamo perché ancora oggi
Sono avvenuti
Tutto un episodio particolarmente drammatico che
Ci riconduce alle necessità di una revisione della strategia di intervento in questo Paese il problema del Medio Oriente su cui
La presidenza americana ripreso fortemente un'iniziativa che
Tanto più gente in presenza il
è una situazione particolarmente delicata nella regione
Fino alla definizione se del G otto di strumenti di pianificazione militare che possono essere
Utili a sostenere una comunicazione nelle iniziative i peacekeeper ho indicato alcuni obiettivi altre saranno indicate nel corso delle relazioni
Che su ogni tema ascolterete aggiungo soltanto un'ultimissima
Considerazioni molto breve
L'Italia se la Presidente è Presidente del G otto ha una responsabilità particolare cade in un momento particolare
Essere Presidente non è soltanto essere c'è
Essere Presidente impone anche una coerenza tra le politiche che si fanno e il ruolo che si esercita
Da questo punto di vista
In un convegno che non ha nessuna
Intento polemico perché vogliamo discutere proposto Giulio però non possiamo non rilevare che ci sono stati in questi mesi comportamenti che mal si conciliano con il ruolo ripresi d'impulso che deve avere chicchessia del G otto
Difficile avere
Diciamo
Dirige le dirigere con efficacia per esempio nei in sede G otto una discussione concreta e impegnativa sul Millenium Goals quando si è
Paese tra i Paesi sviluppati e più in ritardo negli obiettivi sul Millenium Goals ancorché si continua a tagliare le risorse per lei per i Paesi in via di sviluppo per la cooperazione
Difficile essere sostenitore di un'azione volta ad avvicinare le posizioni tra l'Europa e Stati Uniti sul protocollo di Kyoto se si tengono le posizioni che l'Italia ha tenuto in sede europea soltanto qualche settimana fa
Il in materia ambientale
E via di questo passo e qui mi fermo qui però
C'è secondo noi
Una responsabilità politica di cui il Governo italiano dovrebbe essere maggiormente consapevole e cioè che punto
Si è credibili sulla scena internazionale si assolve a una funzione sulla scena internazionale in quanto non soltanto si dicano delle cose giuste ma si faccia anche delle cose incredibili e convincenti coerenti con le cosche si dicono e noi da questo punto di vista
Vediamo una rilevante debolezza nel comportamento del Governo italiano in ogni caso il nostro convegno
Serve anche come dire
Serie possibilità aiutare il Governo italiano superare queste queste contraddizioni queste fragilità e ci proponiamo appunto
Le proposte qui avanzate
Di dare un contributo
I
Posti Dio vi ringrazio dell'attenzione
E adesso passiamo al
Alle comunicazioni che abbiamo previsto la prima comunicazione
La svolgerà Silvano Andriani
Il tema comunicazione di inquadramento le radici della crisi
Dopo di lui
Interverrà
Stefano Fassina
Che affronterà i problemi
Di un possibile nuovo
Di
Globale e dopo Fassina
Prenderà la parola ai colleghi
Bene io devo dire che in questi interventi nostri sulla
Discutere la crisi che ormai si susseguono nelle ultime settimane
Penso
A un documento per esempio pubblicato transazione al microfono a un documento a cura della relazione della rivista argomenti umani penso ai convegni fatti dato da
Quel fare lavoro penso all'ultimo convegno questo di alcuni giorni fa dipendenze
Mi sembra di riscontrare una notevole convergenza
Fra di noi per quanto riguarda sia l'analisi della crisi sia
Di individuazione delle due grandi dieci nelle quali si dovrebbe articolare la risposta altri e cioè
Un nuovo modello di sviluppo
E il rilancio del multilateralismo che adesso veniva lo posso ancora da farsi
Penso che siamo tutti convinti che qui non si tratta soltanto di una crisi finanziaria
D'altro canto l'esplosione simultanea di crisi finanziaria crisi alimentare e crisi energetica
Segnala chiaramente che siamo in presenza della insostenibilità un modello di sviluppo
Dominante negli ultimi trent'
E penso che siamo tutti convinti
Che all'uscita del tunnel della crisi troveremo un mondo diverso da quello che abbiamo lasciato entrando vi
E
Che però questo come sarà questo mondo dipende dalle scelte che saranno fatte che sono già ricorso
Perciò è questo intervento io vorrei fare due cose tenuto conto anche della brevità del tempo
Insistere su alcune
Caratteristiche della nascita di questa crisi
E fare il punto sulle politiche con le quali finora è stato affrontato e il problema quindi che stanno sorge
Per l'efficacia e brevità
Per quanto riguarda l'analisi farei un confronto fra questa crisi è quella degli anni trenta
Che è la più simile
Mettendo in evidenza le analogie e le differenze
La principale analogica riguarda proprio la natura della crisi
Questa crisi come quella sono crisi da eccesso di indebitamento
Se guardate i dati
Della
Indebitamento complessivo della società americana vale a dire la somma del debito pubblico del debito delle famiglie e del debito
Delle imprese
Negli Stati Uniti esiste serie storiche che partono da mille ottocentosettanta
Vedete subito che c'è un'impennata che
Raggiunge il record nel midollo centoventinove con questo indebitamento pari a tre volte il valore del prodotto lordo
Dopodiché
Torna normale
E dall'inizio degli anni Ottanta proprio dall'avvio delle politiche neoliberiste
Ricomincia a salire e superare il record del mille novecentoventinove tanto che nel
Due mila sette raggiungerle tre volte e mezzo il valore dell'acquedotto
Quindi crisi da eccesso di indebitamento
Ma questo eccesso indebitamento ecco un'altra grande analogia
Nasce
Dal distribuzione del reddito dal modo come è stato del sia distribuito il reddito anche negli anni venti
Abbiamo assistito ad una formidabile redistribuzione del reddito
A danno del lavoro dipendente e a vantaggio del capitale
Con
Un conseguente forte aumento sia delle disuguaglianze sia della concentrazione della ricchezza anche negli anni venti
Una politica
Monetaria estremamente espansiva ha dato la possibilità a grandi masse di compensare il fatto di rimanere indietro nella discussione il reddito indebitandosi
Terza analogica
L'eccesso di capacità produttiva
Se voi
Per molti anni avete una domanda drogata alta crescente indebitamento è chiaro che si formerà un eccesso di capacità produttiva ed è questo che abbiamo anche oggi
Differenze
Ne vedo tre sostanzialmente su una purtroppo per ragioni di tempo non mi dilungo e delle caratteristiche del processo di finanziarizzazione perché
C'è stato indubbiamente sia nell'Ottocento
E quindi dall'inizio del Novecento sia adesso
Un processo
Diffidenza finanziarizzazione che qualcosa che non riguarda la finanza riguarda l'intero sistema economico
Però le caratteristiche per certi aspetti sono diverse
Ripeto per ragioni di tempo non voglio dilungarmi però
Perché voglio concentrarmi su un altro aspetto su un altro punto di differenza
Nel corso dell'Ottocento fino agli inizi del Novecento come perplesso e naturale e normale di flussi finanziari si dirigevano nei paesi ricchi verso i paesi emergenti gli Stati Uniti erano il principale Paese grazie
Per finanziare progetti Canale di Suez
Canali parole ferrovie eccetera eccetera
Per la prima volta nella storia del capitalismo negli ultimi trent'anni questo processo si rovescia
I flussi netti di capitali sono diretti verso i Paesi ricchi e in particolare verso i Paesi anglosassone
Questo può con i paesi che vissuto per molti anni al di sopra i propri mezzi sto parlando degli Stati Uniti innanzitutto ma anche dell'Inghilterra dell'Irlanda degli Islanda della Nuova Zelanda e dell'Australia
Ha assorbito nel corso di questo decennio la quasi totalità dei flussi netti ricaduta
E nel corso di questo decennio i principali finanziatori
Di questo flusso sono stati Paesi emergenti
Cina in testa ma non solo il cinque per
Che nel complesso hanno accumulato dieci mila miliardi di dollari divise
E naturalmente anche questo
è il frutto di un certo tipo di istituzione del reddito come si è realizzato nei Paesi avanzati
E come si è realizzato vicino per essere
Dove le norme tasso di risparmio adesso non sono in grado di dire tutti i passaggi è la conseguenza di una distribuzione estremamente diseguale del reddito
Di una mancanza di copertura
Di una mancanza di copertura dei dei rischi che le persone da parte dello Stato e quindi della necessità di risparmio
Allora qui possiamo ricavare intanto una prima
Conclusione politica
La famosa attesi per cui esiste un trade-off cioè un
Contraddizione tra uguaglianza efficienza dei mercati e sviluppo
Per l'ennesima volta è stata dimostrata falsa tematica dalla dalla realtà
Anzi la realtà ci dice che è vero esattamente il contrario
Che un eccesso di disuguaglianza e un eccepire di concentrazione del reddito prende e queste perfino intuitivo i mercati più inefficienti e
Limita le possibilità di sviluppo
Per due strade primo perché non consente la generazione di un di una domanda adeguata senza che lo Stato i privati debbano sussiste magicamente indebitarsi
Secondo perché
Nel
Medio periodo
Impedisce una parte crescente
Del della popolazione di poter realizzare le proprie capability x per usare Amartya Sen
E quindi e quindi data l'importanza crescente del fattore umano questo limite le possibilità disse
L'altra differenza e
Che in questo caso c'è stata una risposta politica possiamo dire tempestiva
Alla crisi a differenza del Bettino quando la risposta rigo concluso vettura trentatré praticamente
Non faccio le posso dare solo i dati di sintesi i dati di sintesi solo che
Per esempio il Bilancio della Federal Reserve nel giro di un anno e mezzo è triplicato
Già è passato da ottocento miliardi a due mila duecento miliardi di dollari
Il complesso Koper il complesso di interventi realizzati
Da allora dal Governo americano
Si parla adesso di mille settecentocinquanta miliardi di deficit per quest'anno e anche per l'anno prossimo ma probabilmente saranno due mila
Che significa il quindici per cento del prodotto
Il complesso dei Paesi ricchi viene accreditato di un deficit del nove per cento pari a sei volte quello del due mila sei quindi siamo di fronte hai più massicci interventi dello Stato
Che si siano mai visti nella storia il capitalismo e
Al
Sapete Intino passaggio da una teorizzazione lo Stato minimo a un intervento estremamente massiccio per strada
Tutto questo non poteva non avere naturalmente delle conseguenze qualche qualche elemento di ripresa si è visto recentemente sarebbe stato impossibile con interventi di questo tipo non ce ne fossero però ebbe sollevo il primo problema
Tutto questo fa nascere un problema di cui oggi è pieno
Tutte un numero di col ministro di fai Financial Times eccetera
è un problema di inflazione
Cioè noi oggi siamo nel pieno di una
Tendenza dell'azionista però possiamo vedere a distanza di un anno o due la possibilità deve risorgere dell'inflazione ma infrazione forte
Visto queste norme liquidità che viene immesse sul mercato
Teoricamente
Sarebbe possibile evitarla
Penso che sia molto difficile anche perché la storia economica ci dice che situazioni di eccesso di indebitamento vengono superate anche attraverso l'infrazione
Quindi questo problema che va tenuto presente
Un altro problema che va tenuto presente penso per esempio un'affermazione
Di
Di Martin Wolf
Oggi su
Financial Times dice questa crisi imprevista è stata una catastrofe per la politica monetaria
E in effetti penso che
La Porta politica monetaria debba essere
Sostanze mettervi discussa al quale il ruolo e gli obiettivi reali della politica monetaria
La domanda chiave tuttavia mi sembra questa
Questi interventi
Sono tali
Da
Ridurre
Dischi libri
Dell'economia mondiale tali quali praticamente nata questa crisi
Questo credo che sia io non credo ci sia possibile tesa a fare delle previsioni quelli che fanno perché alla ripresa comincia alla fine la le variabili in gioco sono talmente tante penso che siano seppi scommesse la vera domanda è questa
Questi interventi che sono stati messi in campo
Sono tali da ridurre questi squilibri dei quadri
Che
Ha conosciuto economie e nel quale si è fermato un blocco di Paesi che strutturalmente passivo in bilancia dei pagamenti è un blocco di Paesi
Che strutturalmente attivo
Due storici Giappone e Germania cui si sono aggiunti la Cina altri Paesi emergenti
E poi i Paesi petroliferi quando i prezzi
Qui la risposta credo non possa essere
Affermativa ci sono per le situazioni più complesse tipo quella degli Stati Uniti dove indubbiamente Obama proclamato di voler
Cambiare il modello di sviluppo e quindi ridurre
Che i consumi
E quindi ridurre la dipendenza dall'estero per l'economia americana
Però negli stessi Stati Uniti ci ci sono altre situazioni che contraddittorio per esempio l'esplosione del del del deficit pubblico costringerà importazioni capitali dall'estero tovagliette non inferiori a quelle
Del passato
L'intervento che viene fatto nel campo della finanza per così come ci configura finora
Lascia intravedere più una
Desiderio di mantenere
Il predominio in questo in questo settore che non
L'idea di avviare un nuovo modo di fare finanza
Anche la scena la Cina ha messo in campo una politica di refezione molto forte
Però nello stesso tempo non fa niente per ridurre il tasso di risparmio
Continua ad acquistare dopo
La posizione più negativa è quella dell'Europa
Secondo me
Perché nell'Europa non solo si è riuscita a trovare
Un coordinamento fra le politiche ma abbiamo che il Paese principale c'è la Merkel
Dichiara esplicitamente che lei non vuole cambiare la Germania vuole cambiare
Un modello di sviluppo trainato le esportazioni che inevitabilmente eccetera una situazione di
Attivo strutturale della bilancia dei pagamenti
Nel frattempo il contraccolpo più pesante della crisi sta avvenendo proprio sui Paesi più deboli
Quali sono simultaneamente colpi dalla caduta drammatica del commercio estero dalla crisi alimentare
E da una processo di rinazionalizzazione della finanza che ha dato luogo a una pragmatica diminuzione dei flussi finanziari verso questi Paesi
Quello che dicevo prima anche a proposito l'inflazione e politica monetaria
Che è stato il principio principale strumento per le politiche di stabilizzazione nel corso degli ultimi anni
Ci porta ad un altro problema
Che ha proprio la filosofia della stabilità che è prevalsa a cominciare dagli anni Settanta e che si ritrova anche del patto di stabilità europee
Patto di stabilità a due parametri fondamentali di riferimento che il tasso di inflazione
E il livello del debito pubblico si dà il caso che nell'uno nell'altro
Abbiano sostanzialmente influito su tutte le grandi crisi degli ultimi
Veneta
Che non sono nati né dal debito pubblico né dall'inflazione ma sono nati dall'indebitamento privato e da movimenti di capitali privati caso più eclatante proprio l'ultimo
Stati Uniti e Inghilterra sono i Paesi con il più basso avanzati con il più basso debito pubblico
Ma solo l'epicentro della crisi perché sono i Paesi col più alto tasso di indebitamento privato
E con tasso di risparmio uguale a zero allora qui c'è una proposta che io faccio da tre anni
Perché finora sulla quale non ho avuto risposta gradirei che i popoli
Cioè
Bisogna cominciare in occasione del G otto a proporlo perché la valutazione della stabilità venga fatta per ciascun paese tenendo conto
Debito pubblico del debito privato e del tasso di risparmio se voi io ho provato a fare la classifica in un libro proprio pubblicato in tre anni fa
Vedrete che la classifica dei Paesi
Cambia radicalmente Italia
Citò una posizione molto migliori ma soprattutto diventa più realistica perché
In Europa l'Inghilterra va l'ultimo posto giustamente perché i fatti stanno dimostrando che è stato il Paese più destabilizzante
Della situazione della situazione europea benissimo
Io voglio
Fare in conclusione
Una considerazione finale
Io sono convinto che noi assisteremo ad un rafforzamento degli Stati nazionali
Stiamo già assistendo a questo
E lo ritengo in una certa misura inevitabile perché
Di fronte al crescere delle certezze dei pericoli
è chiaro che la gente si rivolgerà innanzitutto agli Stati nazionali
E perché
Essendo il problema di di fondo di ciascun Paese
Quello di ricollocarsi nel nuovo contesto che la crisi
Produrrà è chiaro che c'è questo a questo a questo processo di ricollocazione sarà guidato soprattutto dagli Stati nazionali
Vedi o batta disse
Il problema chiave
E
Evitare questo rafforzamento di Stati nazionali debbo ordine nazionalismo e nel ritorno al protezionismo e questo si può fare solo rilanciando una dimensione motivate
Rilanciando la dimensione multilaterale sia al livello e mondiale sia a livello europeo
Attraverso appunto un rilancio della
Della
Unificazione europea
Penso che
Paolo e Stefano interverranno su questo
Per quanto mi riguarda io voglio dire che
Da quello che si vede
Interventi dovranno noi possiamo già cominciare acquistare alcuni punti per quanto riguarda un nuovo rapporto fra Stato e mercato
Che non significa il ritorno dello statalismo
Cioè dello Stato che gestisce direttamente attività proprio ma non so non può essere anche lo Stato pagatore di ultima istanza che sta venendo fuori da queste politiche di salvataggio io penso che ci sono tre cose
Che il mercato non può fare
Una e
Regolarsi l'autoregolazione è un fallimento
Solo lo Stato può regolare il mercato
La seconda e
Ridefinire un modello distributivo
Controllato politicamente
Che consenta non solo di ridurre le disuguaglianze
Ma corsetta anche la generazione di una domanda senza bisogno di una crescita sistematica del debito pubblico e privati
Si chiama politica dei redditi non credo che possiamo riproporla così come era allora dobbiamo riflettete sulla ratio di tutti e tre
I pilastri che reggono un modello distributivo vale a dire sistema contrattuale sistema
Fiscale e sistema previdenziale però questo e il problema
Terza cosa solo lo Stato pochi guidare un processo di ricollocazione verso un diverso modello di sviluppo che dia anche buona
Distribuzione responsabile delle risorse fra le generazioni presenti e le generazioni future che sul mercato non ci sono e che non possono essere rappresentate avvertita chiuso
Bene grazie hanno
Allora adesso
Stefano Fassina
Il tema
Verso un new deal globale
Dopo di lui prenderà la parola mi ricollego
Io vorrei provare a fare qualche riflessione
Intorno alla seguente domanda perché definiamo la crisi in corso come epocale e per fare queste riflessioni utilizzerò
Senza ripetere ovviamente molte delle dei punti di analisi che si vanno Imbriani appena
Citato
Ovviamente epocale perché il balzo degli indicatori economici è drammatico
Però io credo
Che ci sia anche dell'altro mi pare e appunto l'analisi Vianelli Andriani ma anche l'introduzione di Fassino metteva in evidenza importanti discontinuità mi pare che viviamo in cambio di strada di stagione un profondo movimento geopolitico Egeo economico
Perché non è crollato soltanto un castello finanziario è saltato il meccanismo che alimentato la domanda globale negli ultimi quindici anni
è saltato un ordine culturale politico ed economico l'equilibrio che si è rotto in in questo in questo passaggio
Era un equilibrio ingiusto instabile e insostenibile sia in termini di economiche e sociali ed ambientali
Lo ha ben appunto ricordato Andriani era modello retto dal dal debito in particolare dal consumatore americano perché trainava debito la coda la domanda globali e le famiglie americane hanno più che raddoppiato nel giro di un quarto di secolo il loro debito dal quaranta per cento del PIL
Nel mille novecentottanta ad oltre il cento per cento del PIL nel due mila e sette
Il punto il punto è che questi indebitamento ha riguardato la stragrande maggioranza delle classi medie cioè lavoratore full-time scolarizzato quindi la parte alta delle classi medie Meridiani
Ha dovuto indebitarsi per continuare
Ad essere classe media c'è un numero che a mio avviso è molto significativo
E cioè il rapporto tra
Il reddito del dieci per cento più ricco il reddito da lavoro gradito da lavoro mi rendo complessivo
Del dieci per cento il più ricco delle famiglie e il novantesimo percentile cioè la fascia più alta della classe media quello che era
Ebbene questo rapporto nella sede nella prima diciamo i dettagli dal negli anni Sessanta era pari a venti
Negli anni Duemila è pari a settantasette cioè il rapporto con il novantesimo percentile quindi siamo parlando di una dimensione che non ha riguardato le fasce marginali del mercato del lavoro siamo parte di far
Parlando di un sistema
Che ha messo in discussione i caposaldo della democrazia delle classi medici ai Guelfa racchiude aveva tenuto insieme nella prima
Parte del nella seconda metà e la nel secondo nel primo dopoguerra e questa vicenda ha riguardato gli Stati Uniti ma riguardato
Diciamo tutte le economie di stampo anglosassone ma e più in generale tutte le con le mie dei Paesi in via di sviluppo ci sono dei dati molto interessanti in un recente rapporto dell'OCSE che si
Chiama non a caso grooming Anic qual
Nella quale si fa vedere come è peggiorata distribuzione del reddito del reddito e si mette in evidenza un punto importante che a mio avviso è poco sottolineato ma ci serve moltissimo per capire che fare per affrontare
La situazione
E che
Lo squilibrio
Nasce e si alimenta diciamo prima dell'intervento fiscale e degli e del tre per i trasferimenti monetari da parte del welfare
E cioè quello che cambi radicalmente è diciamo una distribuzione funzionale del reddito e la il re la distribuzione del reddito
Tra capitale e lavoro è quello che diciamo la variabile che veramente cambia in modo radicale in questo passaggio poi i sistemi fiscali subiscono
Un indebolimento della progressività ma quello che veramente insegna
è quello che succede nel mercato del lavoro prima di dell'intervento redistributivo da parte dello Stato
Questo è un punto
è un punto importante allora
Allora diciamo
Questo meccanismo centrato sul debito evidente che non poteva andare avanti ha retto per un lungo periodo grazie alle politiche monetarie espansive
Della Federal Reserve e grazie soprattutto al fatto che è stato ricordato
Che
Diciamo speculare a questa classe media americana che si indebitavano c'era la classe media delle economie emergenti delle metropoli asiatiche che accumulava RIS armi o a tassi sempre più elevati perché doveva fare fronte a quei rischi sociali ai quali aveva risposto il welfare socialdemocratico bis del piano nelle
Nella negli anni Cinquanta e Sessanta nei paesi
Nei paesi occidentali
E questo risparmio poi veniva penalizzato attraverso le banche centrali sui tetti sui titoli del Tesoro americano otteneva forte il dollaro dava competitività alle esportazioni delle economie emergenti e apparentemente diciamo alimentava un meccanismo che sembrava potesse durare per sempre
Ora il punto politico secondo me sul quale dobbiamo riflettere ed è il punto politico che rende
Vedere che scrisse non affrontato rende sostanzialmente chiacchiera inutili
Discorsi su quando finirà la crisi punto politica questo meccanismo è riproducibile
Cioè
Questo meccanismo che ha trovato che ha trainato la domanda globale quindi ha fatto crescere l'economia emergente ha fatto crescere in Europa
è un meccanismi riproducibile
Il consumatore americano non può più svolgere quella funzioni e forse
Un'analisi simile viene fatta anche
Dalla FIAT quando scommette sulla Chrysler
Quando appunto
Diciamo assume possibile una sorta di rivoluzione culturale che il passaggio dalle azioni di
Alla nuova cinquecento cambia il paradigma
Del
E il comportamento degli stili di vita del consumatore americano il punto è
Che ora siamo un bivio
Ho
Riusciamo
Con la politica come ricordava Fassino nell'introduzione quello di con la riforma con le riforme della governance globale
A definire un ordine in grado di ricostruire
Democrazie delle classi medie
Quindi un patto economico e sociale ma in questo caso anche geopolitico analogo a quello che ha portato ha la costruzione delle
Democrazie dopo la Seconda guerra mondiale una sorta di new deal globale
Come è stato chiamato
In un importante appuntamento promosso dal partito del socialismo europeo al quale hanno partecipato tutte le organizzazioni progressiste democratiche politiche sindacali del a livello internazionale pugno di globale
Quindi da una parte di questo bivio
Oppure unicamente o nazionalista protezionistico e corporativo verso
Democrazia elitaria e
Profondamente disuguali e quindi inevitabilmente pulisse
Il sentiero
Questo secondo quello più facile diciamo nonostante la retorica pro global sono stati fatti passi avanti in questa direzione
Ma la partita aperta e io credo che il G venti di Londra abbia fatto se
Abbia segnato da passi avanti importanti nella direzione di
Di una governance globale adatta all'ordine geopolitico e in divenire
Bisogna a mio avviso questo è il compito delle forze riformiste andare avanti lungo quella direzione
La riforma della governance mutilate Lare
è necessaria per istituire legittimità politica ed efficacia economica alle istituzioni di Bretton Woods è
Definirà le condizioni macroeconomiche
Per una domanda aggregata multipolare che sostituisca appunto con la domanda aggregata unipolare centrata sul consumatore americano
E quindi è necessario ridefinire i rapporti di forza all'interno del Fondo monetario e della
Banca mondiale per accrescere
I poteri delle economie emergenti
E quindi nel ridurre necessariamente i poteri dell'economie sviluppate in particolare dell'Europa
Il G venti ha previsto una revisione delle quote entro il due mila undici probabilmente Pardi bisogna fare prima perché questa
Questo cambiamento istituzionale e condizioni anche per per la difesa
E quindi
I riformisti dovrebbero spingere in questa direzione con la consapevolezza che una posizione molto difficile da assumere
Perché
Implica
Una significativa riduzione delle quote dell'Unione europea oggi l'Unione europea al fondo la Banca mondiale
Al trentotto per cento delle quote mentre insieme Brasile Russia India e Cina
Hanno il nove per cento
Per evitare un indebolimento politico io credo che sia
Inevitabile se necessario
Lavorare per l'unificazione delle rappresentanze europeo almeno quelli dell'area euro all'interno di queste grandi
Organizzazioni multilaterali se
L'area euro si desse una rappresentanza unica sarebbe l'azionista
Di maggioranza l'attività più rilevante del Fondo monetario e della banca mondiale
Ovviamente questo processo
Assenso serva in parallelo anche l'unificazione e la rappresentanza europea all'interno del G venti
E quindi se si va verso il superamento del G sette G otto come diceva Fassino nell'introduzione
La
E portare il G venti in qualche modo in relazione con le Nazioni Unite insomma il G otto non ha più senso
E senza lungimiranza politica le leadership europee forte favoriranno di fatto un G due Stati Uniti e Cina che certe non cito non sarà in grado di risolvere adeguatamente i problemi che abbiamo di fronte
E che non la non diciamo farà scomparire l'Europa perché loro va mezzo miliardo di consumatori e sarà un soggetto importante tuttavia saremo subalterni a quel
A quel nel nello scenario globale insomma ignoti globale non può fare a meno della maturazione politica dell'Unione europea
Dell'Europa Provincia
Globale come scrivono in un bellissimo saggio appena pubblicato
Gianluca Bocchi e Mauro Cerutti
Invece l'Europa gioca di rimessa e divisa le Simest leadership sono prigioniera di una visione ottocentesca dell'interesse nazionale purtroppo questo non riguarda solo le leadership del centrodestra credo che
Diciamo anche tante leadership che stanno tra i riformisti hanno questa visione dell'interesse nazionale
Ma riforma della governance globale poi ovviamente vuol dire
Anche altre cose in particolare la cito solo per non essere troppo lungo
Un sistema monetario globale sostenibile in sostituzione
Del precario equilibrio del dollaro
Il Governatore della Banca popolare cinese
Affatto delle proposte molto interessante questo punto di vista ha riproposto il Banco ora o con una e uno in soluzioni simile quello proposta che immessi nel quarantaquattro avverta Bretton Woods ma non c'è dubbio che insieme
Alla
Alla
Diciamo alla riforma delle organizzazioni multilaterali c'è sistema monetario che
Speculare che
La traduzione poi con
Una parte del
Del attività di queste istituzioni
E poi ci sono ovviamente altri aspetti altri aspetti importanti un punto che ha diciamo
Accenno brevemente credo voi sarà oggetto della comunicazione tipo al Guerrieri
Riguarda dell'Unione europea
Che non può
Diciamo comportarsi con una Germania extra large e puntare solo Ada diciamo ad aggancia se vado promana alla domanda globali noi siamo un'area
Appunto di cinquecento milioni di consumatori abbiamo le condizioni strutturali
Per generare crescita attraverso la domanda interna ci sono anche qua Ascerto impegnative da fare in termini
Politici e istituzionali
Poi
L'ultimo punto che vorrei richiamare per Fassino ha già indicato nella sua relazione altri aspetti decisivi della
Della riforma della governance globale che riguardano da Virgilio che riguardano
Il vertice di Copenaghen
Io credo che
Debbono riguardare anche la competizione fiscale ben oltre la dimensione di paradisi perché diciamo la c'è un cardine della cittadinanza democratica c'è la possibilità di una tassazione equa
Ma l'ultimo punto che vorrei
Sottolineare
Riguarda
Il lavoro
La riforma della governance globale il new deal globale non è un intimi ingegneria
Come dire istituzionale è l'idea di un ordine culturale politico ed economico io credo che
Per il pugno di globale è decisiva la rivalutazione del lavoro
è decisivo alla riforma e la rivitalizzazione delle organizzazioni dei lavoratori affinché diano voce a tutti i lavoratori indipendentemente dalla forma contrattuale del rapporto
Di lavoro ovviamente non si tratta di tornare al fordismo o di riesumare un'ideologia di conflitto di classe e tanto più in un Paese come l'Italia
Abitato dal popolo delle partite IVA nemico di micro imprese con uno o due dipendenti
Si tratta di rivalutare il lavoro in tutte le sue forme il lavoro autonomo il lavoro artigiano come lo descrive Senna nel suo ultimo libero
Si tratta
Di ricostruire il potere negoziale
Del lavoro nel mercato del lavoro quella
Quel potere che è mancata è apportata quella degenerazione della distribuzione del reddito che abbiamo ricordato all'inizio
Insomma non ci può essere democrazia delle classi medie
Senza sindacati forti rappresentativi e non credo che sia un caso che il Presidente Obama tra i suoi primi atti ha destituito una task force sulle classi medie
Le famiglie lavoratrici ponendo come obiettivo centrale l'arrivo regolazione del mercato del lavoro e dei diritti sindacali
Certo questo processo non può avvenire per legge deve avvenire a partire dai luoghi di lavoro sul territorio nelle mille articolate forme dell'attività dell'attività produttiva produttiva
E in questo senso mi pare che
L'attico la contrattazione di secondo livello possa essere un'opportunità
Ma i lavori rivalutare il lavoro è
La sfida fondamentale per costruire un new deal globali ancorato a soggetti in carne
Ed ossa
I riformisti non possono limitarsi a dare dignità i poveri devono ridare dignità al lavoro per ricostruire le democrazie delle classi medie
In sintesi
Come appunto è stato ricordato la chiave per uscire dalla crisi economica una chiave politica bisogna disegnare le istituzioni per la crescita sostenibile e rimettere al centro il lavoro
Quindi la transizione in corso richiede uno sforzo di fantasia e di determinazione ben oltre il campo della finanza
La finanza come capro espiatorio è una scorciatoia gattopardesca pertanto introdurle giudica standard che tanto stanno a cuore al nostro Ministro dell'economia
Per la fine
Sulla finanza a livello globale è indubbiamente importante ma la transizione in corso richiede una visione una capacità politica tali da saper
Condurre in porto una vera e propria fase costituente a livello globali
E credo sia un artista disse una sfida difficile ecco perché contraddittoria con le culture politiche delle destre che sono segnati da comunitarismo esclusivista
Negazione dell'altro da sé corporativismo territori di territorio e visione ideologica dimmi dei meccanismi di mercato
Invece mi pare che se è una sfida coerente con la culture politiche dei riformisti sia quelle di origine socialista se quelle di origine cattolica segnati dall'universalismo e consapevoli del primato della politica nelle società democratiche
Insomma concludo a me pare che
Se non si fanno passi avanti verso un new deal globale rischiamo una lunga fa fase di stagnazione non c'è dubbio che siamo
Arrivati un'ispirazione di stabilità ma per la ripresa è necessaria
Ernesto è necessario ben altro
E quindi se non
Procediamo lungo questa direzione
Rischiamo di permanere in un contesto molto pericoloso
Insistere col riformismo in un solo Paese consegna le classi medie spaventati alle destre populiste protezioniste
Soltanto cooperando insieme
Per un mio di globale le forze riformiste possono troppe ritrovare slancio e costruire un futuro più aperto e giusto per una comunità
Globale io spero
E chiudo che
La campagna elettorale per le elezioni europee che si sta aprendo possiamo discutere anche di questi temi ed incassare l'altra parte
Per il fatto che l'Europa è così in ritardo rispetto a questi processi che sono quelli decisivi per far ripartire una crescita sostenibile grazie
Grazie Stefano
Adesso alla
Parola
Enrico letta e come sapete per il nostro partito alla responsabilità di tutte
Le politiche del welfare e dello stato sociale
Grazie Piero io semplicemente aggiungo alcuni approfondimenti rispetto alla relazione completa e compiuta che Fassino ci ha presentato qui gli approfondimenti ovviamente sono quelle che partono da una riflessione
Silvano Andriani ce le ha c'è la
Ce l'ha presentata prima sulle cause della crisi io qui voglio sottolineare un punto
In dubbio che l'indebitamento ma è indubbio che soprattutto la causa principale della crisi è
La cattiva gestione dell'indebitamento privato e in particolare la per
Dato in pasto
Alle classi medie dei Paesi anglosassoni innanzitutto ma in generale come idea
Di politica nel suo complesso aver dato in pasto alle classi medie il sogno di una via privata al benessere
Attraverso l'indebitamento dei mutui per l'acquisto della casa e non soltanto della casa
Come sostituzione di politiche complessive di welfare anzi
La lo smantellamento la riduzione di politiche di welfare ha finito per essere
Possibile proprio perché si è messo in campo da parte soprattutto dell'amministrazione Bushehr una politica
Di sostituzione con
Per l'appunto il sogno di una via privata attraverso l'indebitamento per poter
Arrivare nei sogni al di sopra delle proprie possibilità il cuore della crisi e qui e se questo è il cuore della crisi
Non possiamo non affrontare
Le conseguenze della crisi soprattutto dal punto di vista di due dinamiche che sono quelle sulle quali molto rapidamente e svolgo
Una riflessione ciascuna è una primari le dinamiche quella
Dell'impatto sulle disuguaglianze
Nelle nostre società della crisi e la seconda dinamica e l'impatto naturalmente sulla disoccupazione
Cesare Damiano svilupperà
Alcuna riflessione sul sulle questioni legate al mondo del lavoro rinvio mi voglio concentrare
Soltanto su
Un riferimento centrale che è quello legato al tema della disuguaglianza questa è una crisi
Nella quale
Siamo entrati generale
Il il sistema è entrato in una condizione e rischia di uscirne in una condizione in cui la disuguaglianza sicuramente molto molto più marcata di prima
Al a livello di dichiarazioni pubbliche questo sicuramente oggi è presente
Quello che non è presente ci pare
Sono le soluzioni possibili rispetto a una crisi per l'appunto che
Sta trovando
Parole sta trovando tentativi di coordinamento tra ai singoli Paesi però a nostro avviso anche soprattutto a livello del prossimo vertice
E dei Paesi più industrializzati non ha ancora trovato la chiave politica sulla quale riuscire a dare un messaggio positivo alle classi medie delle nostre società che sono alla fine quelle
Colpite da questo senso complessivo di disorientamento da un aumento delle disuguaglianze
E da un aumento delle
Delle paure
C'è un primo tema molto forte a mio avviso la salvaguardia dei sistemi pensionistici in prospettiva il
La crisi ha già duramente colpito i rendimenti dei fondi pensione
E aree duramente colpito complessivamente ovviamente l'Italia
Avendo un pilastro pubblico assolutamente prevalente in questo campo e me l'ha toccata ma il tema nel suo complesso un tema di grande rilievo
L'aumento della percezione di instabilità personale sulla propria prospettiva non solo di lavoro ma addirittura di pensione delle singole
Persone è
Ha un effetto destabilizzante completo e totale quindi la necessità la prima necessità perché
A livello di governance mondiale quindi a livello di G otto ma quindi anche del G venti e di altre
Istituzioni internazionali il primo segnale di stabilità in questo senso rappresenta a mio avviso a nostro avviso sicuramente una priorità
Il secondo grande tema
Di natura istituzionale in questo caso
Siccome la governance mondiale sta completamente ristrutturando sì e
Alcuni fatti sono già avvenuti e alcune situazioni di fatto si sono già
Ampiamente consolidate
E dobbiamo essere molto attenti a che il nuovo ordine che si sta costruendo de facto
Sia un ordine equilibrato che tenga conto dei motivi per i quali siamo finiti laddove siamo finiti a cosa mi riferisco
Tanto al fatto che il G otto probabilmente già morto e sepolto né i fatti
Credo che
Penso di non fare una previsione azzardata se sono pronto a scommettere che
Già all'Aquila sarà agibile G venti probabilmente non più
G otto
Qui parte c'è una secondo me una ragione profonda un profondo errore fatto intermedi inerzia nel non aver colto il fatto che stava
Immediatamente al G otto e a chi ha più interesse al G otto
E credo che è facile intuire quali sono dei
Degli otto Paesi quelli che hanno più interesse a
A diciamo a tenere in vita un foro di questo tipo era probabilmente interesse
Strettissimo nostro dei canadesi
Farsi che l'evoluzione del G otto fosse la futura governance mondiale e invece è successo che su iniziativa sostanzialmente francese
Poi americana il G venti di fatto ha sostituito il G otto
In una condizione in cui quella che poteva essere l'alternativa gestibile cioè un'evoluzione del G otto in G quattordici di fatto sta venendo meno credo che questo sia stato un errore
Di prospettiva molto grave per lo stesso interesse di politica estera italiana perché una cosa sarebbe stato un'evoluzione del G otto nei confronti
Dei grandi Paesi che devono farne parte altra cosa
Piombare immediatamente in un G venti che poi come sappiamo G venti las perché non è nemmeno un G venti e basta
Cito questo tema perché
Poi quando si andrà a ragionare qui ci sono responsabilità politiche grandi perché tutte queste ore sono avvenute in questi mesi non sono avvenute anni fa e in questo senso l'inerzia nella risposta secondo me esistere
In secondo luogo il G venti si sta costituendo oggi
Come un organismo forte in prospettiva tanto che ripeto l'impressione netta che ho che
Già all'Aquila avremo probabilmente G venti nazione
E soprattutto il G venti comincia ad avere un braccio operativo
Almeno da Londra questo esce questo braccio operativo l'espressione un'espressione che probabilmente
Non è tecnicamente corretta però lo dico per capirci questo braccio operativo comincia
A delinearsi e probabilmente
La funzione
La trasformazione del Financial Stability Forum il Financial stability board
La nomina per i prossimi tre anni di Mario Draghi quindi la conferma di una Presidenza forte e aggiungo italiana aggiungo anche un po'sottovalutata dai media italiani e degli ambienti
Del nostro Paese perché una
Presenza italiana forti non ruolo cruciale questo momento della governance mondiale questo punto del Financial Stability Board
Rappresenta sicuramente un punto avanzato importante però e qui sta la mia riflessione
E dobbiamo stare attenti a che il G venti non parta subito sbilanciato
Troppo sulla
Sul volessi innanzi Ario e troppo poco sul vuole economico e sociale perché da Londra è uscito con una
Importante endorsement nei confronti del Financial Stability Board che naturalmente
Ha una sua competenza di natura finanziaria essendo composto dai banchieri centrali il grande rischio è che
Il G otto G venti del futuro non abbia un braccio operativo altrettanto forte di natura economico sociale perché gli organismi
Internazionale che si occupano di questi temi Anna debolezza e che per adesso non ha
Vissuto una fase di rafforzamento mentre
Da Londra il Financial Stability Forum è uscito trasformato Infernaccio Stability Board con poteri visibilità e ruolo molto maggiore la stessa cosa non è accaduto agli organismi di natura sociale
Perché rimangono invece molto deboli come lo sono sempre stati a livello internazionale quindi qui c'è un punto chiave e qui dal nostro punto di vista la necessità che noi poniamo
La richiesta forte al Governo italiano Presidente del G otto
E che su questo tema si faccia una battaglia politica si cerchino alleanze consensi la necessità di creare quindi una
Strumenti di governance globale
Che accanto allo strumento finanziario
Riescano a dare dignità quei temi quelle materie che alla fine sono alla base sono la causa della crisi
La questione
Naturalmente della disoccupazione degli effetti sui nostri sistemi sociali
La questione della disuguaglianza all'interno del mercato del lavoro tra protetti e non protetti il tema della precarietà il tema del lavoro nero
Presente non nostro Paese purtroppo in forma massicce presente anche in altre economie
Mondiali
Rappresenta l'altro tema sul quale noi chiediamo un impegno prioritarie particolare
Ovviamente questo vuol dire
Lavorare per
Armonizzare
E rafforzare i sistemi di protezione sociale in questo senso
La proposta il lavoro che
Attraverso
Dario Franceschini non abbiamo fatto in questi mesi
C'è entrato sul tema dell'indennità di disoccupazione e attorno a queste però
Naturalmente esteso a una riforma dei sistemi
Di protezione sociale del nostro welfare rappresenta sicuramente un punto di partenza che ci rende
Più credibile anche nel porre la questione a livello globale
La crisi
Dalla crisi esce
Rafforzata purtroppo in paesi in particolare come il nostro la differenza di genere nel mondo del lavoro e nella nostra città e nella società e questo a nostro avviso è uno dei grandi temi delle grandi questioni perché l'Italia
Faticosamente stava lavorando
E sta cercando ripeto molto faticosamente di raggiungere
Gli obiettivi di Lisbona in questo campo il rischio grosso è che la crisi ci faccia tornare
Alla casella di partenza e questo
Tema del gioco dell'oca è purtroppo la grande preoccupazione che mi sento nella fase conclusiva dell'intervento di porre all'attenzione di tutti noi
Quello della casella
Del gioco dell'oca coscritto torna alla casella di partenza
E purtroppo il tema che noi stiamo vivendo in tanti campi
La questione del debito pubblico
è quello il primo che ci viene evidenza non eravamo
Abbiamo cominciato
Nel novantaquattro nazione novant'tre nazionali ritorno dal debito pubblico quattordici anni di sacrifici otto ministri del Tesoro
Quattordici legge Finanziaria sono state di fatto spazzate via in nove mesi di crisi
Perché siamo capitati nella casella del gioco dell'oca che ci ha detto torna al punto di partenza siamo tornati al novantaquattro quattordici anti legge finanziaria sono stati spazzati via dal nove mesi di crisi perché siamo tornati oltre
Con la previsione dell'anno prossimo oltre centoventi
Per cento del rapporto debito PIL probabilmente cito questo tema
Ne parlerà
Pier Luigi Bersani sicuramente perché la questione chiave a questo punto è che se non affrontiamo le
Le questioni della crescita le modalità con cui crescere non gestire ma ormai
Il nostro debito e la nostra finanza pubblica e la crisi ci insegna che i temi della crescita soprattutto in un Paese come il nostro si giocano in gran parte investendo sulle persone
Versando sulle risorse umane sul capitale umano
E questo ovviamente passa attraverso forme di welfare che siano più efficaci di quelle che abbiamo conosciuto fino ad oggi
E quindi concludo dicendo che questo capitolo complessivo
Della nostra
Ricetta per affrontare la crisi
è un capitolo al quale teniamo molto sia
Per i ragionamenti che ho fatto sulla futura governance
Globale
Effettiva necessità di un riequilibrio non soltanto
Di rafforzamento degli strumenti di governance finanze Mario
Ma ovviamente un equilibrio che
Ci consenta di capire da dove è nata la crisi e quali strumenti son mancati rispetto alle disuguaglianze rispetto la lotta alla povertà rispetta le disuguaglianze soprattutto a livelli
è di rapporti tra continenti
La crisi rischia
Di far sì che le disuguaglianze nei singoli Paesi cresca ma crescono anche e soprattutto
All'interno
Dei rapporti tra i continenti è indubbio
Che la sofferenza del continente africano per esempio subisce e subirà nel post crisi è una sofferenza
Per esempio alla quale dobbiamo
Chiediamo che il G otto
G venti Diano e assegni in una priorità assoluta ed è anche abbastanza evidente che in questo senso i passi avanti che il nostro Paese ha fatto sulla
Sulle somme di denaro pubblico da destinare alla Cooperazione allo sviluppo nel suo complesso è uno dei punti per quanto ci riguarda di critica forte rispetto
A politiche che riteniamo essere
Insufficienti in questo senso il nostro atteggiamento molto attivo molto esigente è tale perché crediamo di aver fatto negli anni scorsi attorno a questi temi delle scelte significative importante su questo
Riteniamo che sia giusto non fare sconti essere molto attenti perché le persone che stanno soffrendo da questa crisi sono troppe
E troppe saranno quelle che continueranno a soffrire se non interverremo in modo adeguato grazie
Grazie ecco
Proseguiamo la nostra
Mostra i lavori allora io uno introducendo richiamato
Uno degli obiettivi che noi su cui noi sollecitiamo presidenza italiana impegnarsi
Il tema
Del
La lotta alla povertà agli obiettivi del millennio un gol su questi temi
Parla prende ora la parola adesso Famiano Crucianelli responsabile del Partito Democratico
Per le politiche
Della globalizzazione sociale
Della cooperazione allo sviluppo
Il coordinatore della
Banca d'Italia Mario Draghi
Ha affermato proprio recentemente
Poche settimane fa
Che la crisi attuale avrà un impatto particolarmente grave sui Paesi in via di sviluppo
Sì che questa sarà quindi la coda più velenosa alla fine di questa crisi
Pur drammatica che stiamo vivendo
Potremmo aggiungere che è quella dei Paesi del Sud-Est è una crisi nella crisi
Resa ancora più grave dal peggioramento del credito
Dalla riduzione del FAS dei flussi di capitale verso i Paesi emergenti
Dalla riduzione dei ricavi dell'export per la crisi del commercio internazionale e persino
Da una difficoltà delle rimesse degli immigrati che hanno avuto sin qui una preziosa funzione anticiclica
La particolare drammaticità della situazione attuale rende ancor più eloquente quindi
La crisi se non il fallimento di quello che doveva essere l'obiettivo strategico della cooperazione internazionale
Ovvero la riduzione di una distanza economica e sociale fra i paesi del nord
E quelli del sud del mondo
Al di là del malaffare che pure gli è stato e che in Italia negli anni ottanta ha rappresentato un vero e proprio tumore
Per la nostra cooperazione le ragioni di questa crisi
Sono in realtà più generali Teglio solo schematicamente li voglio richiamare
Primo
La diminuzione dei fondi per gli aiuti allo sviluppo
Il mitico zero virgola sette per cento del prodotto interno lordo ormai mitico perché se ne parla ormai da quasi un secolo da destinare alla Cooperazione è rimasto solo sulla carta
Non solo dallo zero virgola trentatré del mille novecentonovanta siamo passati allo zero virgola ventidue del due mila e uno
E leggero aumento delle risorse per il due mila e due due mila e tre vari collegato agli interventi umanitari nelle zone di guerra come l'Iraq l'Afghanistan
La situazione italiana poi in un contesto internazionale già preoccupante è particolarmente disastrosa ne faceva un cenno adesso letta
La finanziaria due mila e nove soldi dati
Io credo noi giustamente dobbiamo polemicamente sottolineare
La finanziaria due mila nove toglie alla cooperazione oltre il cinquantasei per cento di quanto invece previsto dalla Finanziaria due mila otto
E le risorse di cui la Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo oggi dispone intorno ai trecento milioni di euro si inverte così brutalmente
Quella tendenza positiva di quegli anni del Governo
Nel due mila e nove la cooperazione italiana rischia di toccare il suo punto minimo in venti anni
Siamo
Lontani anni luce dall'obiettivo dello zero cinquantasei per cento del prodotto interno lordo previsto per il due mila dieci
Se poi volessimo fare una Lisi più generale che non faccio degli esempi che abbiamo sull'uso delle risorse stanziate a livello globale
Circa sessanta miliardi di dollari all'anno ne verrebbe fuori un quadro non meno sconfortante solo una piccola parte di questa ricchezza finisce per arrivare al capitolo dello sviluppo umano e sociale delle comunità povere del sud
In secondo luogo la cooperazione ed è questione di grande rilievo non ha influenzato i processi di sviluppo è stato una sorta di riserva indiana tenuta ben distante dai dirigenti del potere economico e finanziario
Da una parte si parlava della cooperazione nei confronti dei Paesi del sud e dall'altra il Fondo monetario il WTO la Banca Mondiale Governi nazionali sibili si muovevano con ben altra filosofia e altra logica
Non vi è quindi a meravigliarsi se la cooperazione dei Governi più che perseguire gli interessi generali e quelli dei Paesi poveri
Abbia perseguito interessi nazionali e particolari più che da intendimenti cooperativi sia stata animata da una sorta di bilateralismo aggressivo
D'altronde la stessa filosofia generale che l'ha sostenuta ripeteva quel pensiero unico quel modello occidentale quell'ideologia mercati vista che oggi e in grande difficoltà
E la Conferenza delle Nazioni Unite di Monterey
Sullo sviluppo dei Paesi del sud l'allora Presidente degli Stati Uniti George Bush rivolte alle di caccia in tutti i Paesi in cui testimone diretto io non vedo Marelli partecipo anche lui a quella conferenza ammonta a lei
Ricordo a tutti i Paesi che erano lì presenti
Disse con molta chiarezza
Noi siamo disponibili ad aumentare le nostre risorse
Che nel due mila e undici e lo voglio ricordare erano dello zero virgola undici per cento sto parlando degli Stati Uniti d'America del prodotto interno lordo sei voi impegnerei che senza reticenze
Nella lotta al terrorismo vedi l'affermazione del libero mercato
Nella crisi e la cooperazione vi sono quindi problemi di risorse
Di modello economico sociale che si è voluto esportare responsabilità di quelle classi dirigenti del sud e spesso conniventi con i potenti del nord e infine i meccanismi propri della cooperazione sia multilaterale chi bilaterale
Meccanismi burocratici centralistici e verticismo a cui spesso hanno corrisposto finanziamenti a pioggia e quindi una frammentazione di risorse interventi
Questa valutazione assolutamente sommaria dello stato di salute della cooperazione ufficiale esalta ancor più l'opera straordinaria di quanti sono tanti
Lo voglio ricordare evitare equivoci tanti che nel corso di questi lunghi anni organizzazioni non governative associazioni del territorio esperte volontari
Funzionari delle istituzioni pubbliche dello stesso il Ministero degli Esteri fondazioni organizzazioni internazionali in condizioni ambientali difficili spesso con risorse scarse
Non raramente in contesti di violenza se non te quel Ra hanno continuato a portare avanti dentro e con le comunità locali preziose opere di solidarietà e cooperazione
è però evidente
Che a fronte degli immensi problemi e delle grandi contraddizione che vivono i Paesi del sud questa generosità questa fatica e poco più che una goccia nel mare
Nel sud di oggi non è quello di ieri vi sono grandi Paesi come l'India il Brasile la Cina il Sudafrica che sono entrati da protagonisti nella scena mondiale questo è uno degli effetti importanti dei processi di globalizzazione
Processi e realtà
Che vanno però visti con intelligenza critica perché come lo stesso Governatore tra anche evidenziato sono processi e di alta ancora fragile
Precari e contraddittorio e perché quasi sempre vi sono alla base diseguaglianze che forme di sfruttamento inaccettabile della nostra epoca
Il mondo in questi ultimi venti anni è mutato e di molto
E nella nuova realtà in questi nostri tempi c'è bisogno di una cooperazione capace di intervenire laddove
La derive economica e sociale diventa ancor più acuta penso in primo luogo al continente africano insieme di una cooperazione complessa
Capace di intervenire entro le contraddizioni e i buchi neri dei processi di globalizzazione ma sia nell'uno come nell'altro caso c'è bisogno di un salto di un mutamento di paradigma e di consapevolezza
Se ieri la cooperazione e la sua versione migliorabile uno spirito di generosità
Di solidarietà di assistenza quasi di riparazione per le colpe del passato oggi insistere su questa filosofia sarebbe non solo discutibile ma una scelta colpevole Emilio
Nel mondo globale il futuro è realmente comune
Sono infatti gli eventi di questi anni di questi giorni la stessa crisi a dirlo con chiarezza
Dentro i conflitti fondamentalismi religiosi e le guerre senza fine che hanno aperto questo nuovo millennio dentro quella pericolosa instabilità insicurezza che è arrivata a casa nostra vi sono le miserie e le contraddizioni delle immensa periferia del
Il collasso ambientale che ormai una delle ansie profonde dei nostri tempi non è evitabile senza un pieno coinvolgimento dei Paesi emergenti che del resto il mondo
La stessa crisi finanziaria nella quale hanno rischiato di non pagare le nostre economie addentro il tavolo di una crisi di domanda che sconta l'esclusione dal mercato internazionale di miliardi di persone
La povertà il sottosviluppo la miseria la marginalità di milioni di persone non sono più problemi solo tempo
La globalizzazione
Della quale molto e giustamente
è stata criticata per le diseguaglianze ossia moltiplicato per gli effetti distruttivi sulla stessa democrazia
Appieno il grande merito di aver posto quelle condizioni obiettive che spingono il nord il sud verso un Comune discusso in questo contesto la cooperazione su basi e presupposti diversi può riprendere la sua vocazione originaria può dare un nuovo senso all'obiettivo di avvicinare la vita dei popoli del sud accoglierlo
La condizione prima è che la cooperazione non si è più un corpo separato
Bensì un progetto generale di una politica capace di influenzare il Governo i centri di potere ove si decide la finanza il commercio l'economia internazionale in grado quindi di intervenire su tutti i capitoli che sono al centro della dialettica nord-sud
E poi questo il cuore e razionale dei movimenti che in questi anni hanno sviluppato una critica radicale ai processi di globalizzazione perché hanno avuto al centro la questioni che oggi la crisi economica arriso essenziale
Ovvero la necessità di un profondo cambiamento che in testa il nord come suo del pianeta un cambiamento della produzione del consumo del commercio dell'Energia dei trasporti dei servizi sociali in sostanza mutamento di sistema
Il dato nuove di enorme rilievo e che questo nucleo razionale ieri al centro di conflitti e patrimonio di minoranze radicali
Oggi entrato nel cuore della mia delle metropoli capitalisti vi ha trovato né il Presidente degli Stati Uniti un interlocutore e un protagonista straordinario
è ormai maturo il tempo perché i principi valori piattaforme raccomandazioni obiettivi di tanti vertici degli atti unite da quelli di riordino l'ambiente a quello di Copenaghen sullo sviluppo sociale possano divenire realtà fatti
Ecco io credo che
Sarebbe di grandissima importanza
Mi permetto di avere però
Qualche fondatissimo dubbio
Che dal vertice del G otto decidenti come adesso si diceva possa venire un qualche messaggio significativo in questa direzione
E cioè si possono fare delle scelte che manifesti coordino la consapevolezza
Dell'ordine di problemi che abbiamo dinanzi
E la stessa cooperazione
Se vuole avere un senso di un futuro devo portare a questa altezza la sua scommessa poter fare sul terreno dei contenuti e sugli strumenti che si dà e sulle risorse che riesce a mobilità
Il grande patrimonio di generosità di solidarietà che alla base della cooperazione
Merita di essere portato con intelligenza politica verso il suo obiettivo naturale
Uno sviluppo globale umanizzato giusto sostenibile ambientalmente e socialmente l'obiettivo che troppo spesso viene frustrato e per responsabilità dei vertici
E penso a tutti i passaggi G otto che abbiamo avuto e per la difficoltà di uscire dalla frammentazione dalla provvisorietà e della dispersione dell'iniziativa
Noi ci troviamo entra un incredibile paradosso
Da una parte numeri spietati di enormi ingiustizie di disuguaglianza
Dei venticinque milioni per uso più ricche gli Stati Uniti guadagnano come i due miliardi più poveri del mondo
Quasi la metà della popolazione mondiale di idee con meno di due dollari al giorno e potrei continuare
Dall'altra parte però mai come oggi vi sono le condizioni perché i principi della Carta di Copenaghen possono diventare una strategia comunque
Ovvero lo sviluppo di qualità forte della partecipazione democratica dei cittadini in una società e promuove i diritti umani legalità sociali che in un ambiente insostenibile
Ecco io
Poi arrivo anche dei contributi scritti quindi potrò
Mettere la seconda parte di questo che rischia di essere un ragionamento troppo lungo cioè della
Fondamentali da chi acquista in questo nuovo meccanismo anche il cosiddetto partenariato fra comunità proprio per la
Specifica e importanza centralità che gli enti locali le Regioni in sintonia con
Le Nazioni Unite con quei Governi che si rendono disponibili possano portare avanti grandi progetti di cooperazione
Ma io credo che noi diciamo
Dovremmo far sì che dentro il G otto
Arrivi un messaggio forte
Problema che abbiamo e che questo messaggio a un veicolo che non cammina in questa direzione e mi riferisco al Governo
Perché come dicevo all'inizio questo Governo è quello che sui progetti di cooperazione sulla cooperazione
Ha fatto dei tagli che sono stati dei tagli draconiani
Portando la cooperazione un livello quasi inesistente purtuttavia dobbiamo fare lo sforzo tutti perché da questo vertice possa venire io
Lo diceva letta con una parola credo che sarebbe molto importante un messaggio almeno su una questione
Che la grande tragedia che oggi noi stiamo vivendo e che questa crisi rischia di rendere ancora più acute drammatiche la traccia che la
Cioè la di Riva del continente africano ora questo è uno dei temi che al centro della vita dovrebbe essere al centro del G otto o del G venti
E se su questo tema almeno su questo tema si riuscisse ad avere un qualche risultato questo sarebbe già
Un passo avanti e credo che se noi riuscissimo a ottenere un risultato su questo tema
Questo vorrebbe anche riprendere in mano quel capitolo che oggi appare assolutamente
Di un libro dei sogni e cioè il capitolo del Millennium gli obiettivi del millennio anche questi riprendere però
Una loro concretezza io credo che questi sono i compiti questi
Nesi pochi mesi che abbiamo dinanzi possiamo assolvere
Mi sa curo che iniziativa in quelle sedi istituzionali in un Governo che pure
Appare così sordo possa ottenere qualche risultato grazie
Grazie camminano
Se mi è permesso aggiungo a queste riflessioni e fatto Famiano una sola considerazione sulle sue considerazioni finali
C'è una differenza rispetto al passato c'è una costante è che di Africa insomma il G otto ha parlato in molti vertici senza che questo conseguisse euro
Significativi impegni concreti c'è una differenza rispetto al passato adesso c'è un grande attore che non sta nel G otto che si chiama ci
E dell'Africa invece si occupa e se ne occupa significativamente ecco una politica economica e con una azione diplomatica e politica che sta dovrebbe sollecitare ancora di più i Paesi del G otto affrontare affronta
Questo tema
Passiamo adesso un altro tema cruciale quelli diciamo
Questo scenario sui temi del lavoro diamo la parola a Cesare Damiano dopo Cesare Damiano volendo
Due interamente dedicati alle questioni
Della green economy e del
Politiche ambientali dopo
Di
Realacci poi interverrà
Pier Luigi Bersani poi concludere Franceschi allo
Ah scusa se scusi
Parlerà Guerrieri e poi Bersani e poi Francesco
Grazie ma
Enrico letta già introdotto
L'argomento
Sul quale
Vorrei ritornare
Soprattutto per quanto riguarda
La parte del lavoro
E occupazione
Noi abbiamo sentito dalle relazioni
Che condivido questa esigenza di un quadro
Di soluzioni
Globali
Di forti istituzioni globali e di una governance perché la necessità di allargare quindi la platea dei Paesi
Decisori se vogliamo
Non perpetuare queste differenze queste divisioni al livello
Planetario
C'è il problema di un ruolo dell'Europa
Che come sappiamo fatica ad essere soggetto
Forte
Di attivo nel panorama
Planetario un'Europa che ha molte velocità Europa
Della finanza della moneta come abbiamo visto ha fatto una corsa
Molto veloce Europa politica a una corsa lenta direi che l'Europa sociale
E ancora al punto di partenza piena
Di contraddizione
Noi qualche settimana fa alla fine di marzo come partito abbiamo
Anche avuto modo di incontrare una delegazione
Dei sindacati mondiali delle global Union che voi detto positivamente hanno portato un piano mondiale per l'occupazione un documento condiviso
Sul quale noi abbiamo registrato una forte convergenze sia per quanto riguarda la parte di analisi della crisi qui c'è stata ampiamente
Definita e descritte sia per quanto riguarda le ricadute sull'occupazione e sulle
Condizioni di lavoro ora siamo
Tutti perfettamente d'accordo che una riforma della governance globale implichi dei cambiamenti radicali l'adeguamento ad una nuova mentalità nuova cultura dalla quale uscire
Da questa situazione di crisi non sorta
Di nuovo paradigma economico che sociale allora io vorrei
Soffermarmi su un punto anche perché l'Italia presiede il G otto avremmo
L'appuntamento prossimo che sarà un banco di prova
Molto importante e il punto sul quale vorrei concentrare
La mia argomentazione preoccupate questa che
Evidente che elementi di cambiamento di scenario
Di Governo globale dell'economia
E delle società implica dei forti
Elementi di convergenza quello che noi stiamo registrando e
Non solo una difficoltà a converge anche se passi avanti sono anche stati compiuti per quanto riguarda
Alcune ricette alcune risposte ma drammaticamente devo dirlo
Sembra
Che l'Italia sia il Paese più distante dalla convergenza il meno allineato alle scelte globale e qui vorrei fare alcuni esempi che hanno delle ricadute
Io credo che i santi sia sul modello di sviluppo futuro sia sulla tenuta occupazionale delle condizioni di lavoro
Intanto
Esiste una forte sproporzione
Per quanto riguarda
Le scelte politiche di investimento operate dai principali Paesi
Globali
Dagli Stati Uniti alla Cina a importanti Paesi europei e quanto si è fatto in Italia
Questo da un punto di vista qualitativo da un punto di vista quantitativo
Sulle risorse quantitative gli esempi non ci mancano perché
Ovviamente alle migliaia di miliardi
Di cui
Molti Paesi a partire dagli Stati Uniti hanno diciamo costellato le loro scelte in Italia
Parliamo di qualche decina di metri miliardi ma
Diciamo che sono risorse
Abbastanza inventate abbiamo visto questa migrazione continua di poste
Di bilancio già esistenti
E questo naturalmente si fa fare immediatamente una domanda al termine di questa crisi come ne usciremo c'ero più competitivi invece la situazione queste sicuramente
Non saremmo
Più competitivi
Saremo più quali avremmo ridotto i margini della disuguaglianza
L'Italia e tra i paesi mondiali venisse messa al Messico e ad altri Paesi di fargli Stati Uniti la Turchia quello giudicato
A livello generale
Con un tasso sfitti si guardi
Disuguaglianza crescente sotto il profilo sociale sicuramente le scelte che stanno
Compiendo non attenueranno
Questa
Diversità ora la sproporzione prendiamo soltanto la questione di settori strategici come il settore
Dell'automobile ben e abbiamo visto per fortuna un dinamismo molto forte per quanto riguarda la nostra impresa fondamentale la figlia nei confronti della Clai dell'opera
E il basso profilo dell'intervento del Governo si stenta ancora ad accogliere una richiesta pressante che noi abbiamo avanzato che hanno avanzato le parte sociali ad esempio
Di avere un tavolo di concertazione l'esame della situazione per quanto riguarda
Lo sviluppo di un settore così strategico strategico quali saranno le ripercussioni
Di queste scelte della FIAT non soltanto per quanto riguarda io su questo sono profondamente convinto che si vada nella strada giusta il significato di un'alleanza globale necessaria per sopravvivere
Sappiamo
Che ad esempio per quanto riguarda il settore automobilistico in Europa sempre stata la questione del produttore in più produttore in più poi devo essere chiaramente la fiato un'altra produttori azienda produttrice analoga di Paesi come la Germania come la Francia questa alleanza globale
è un'alleanza che ci mette al riparo ma quali saranno le ripercussioni trasferimento di tecnologia verso gli Stati Uniti o altri Paesi europei
Che cosa produrrà in casa nostra quali saranno i prestiti degli stabilimenti dell'occupazione delle condizioni di lavoro qual è il livello di coinvolgimento delle parti interessate quello che ad esempio stupisce abbastanza e quando non le siamo che per quanto riguarda gli Stati Uniti e la Germania c'è un forte ruolo del sindacato nella possibilità di arrivare a degli accordi conclusi nel sindacato americano su questo ha svolto un ruolo assolutamente abbia vivo sindacato tedesco sta esponendo dei vecchi insieme alle schede ad una ipotesi Alleanza
Fra la FIAT dell'opera per quanto riguarda l'Italia non c'è nessun coinvolgimento c'è
L'opera di coinvolgimento strategico nella definizione di un nuovo grande scenario per quanto riguarda un settore fondamentale relegato il margine di una discussione politica di un confronto di cui il Governo non sente assolutamente prigione
Tra l'altro parlerà sicuramente Realacci c'è anche un problema di riconversione cambiamento l'uso del modello produttivo molto lo stesso prodotto automobilistico perché una cosa è molto chiaro e non possiamo immaginare che per quanto riguarda la crisi si tratta semplicemente
Di far passare la nottata con qualche ammortizzatore sociale con qualche protezione strappata qual ladri fondi europee di fonti delle Regioni per poi riproporre il modello talquale
Siamo faticosamente stiamo faticosamente uscendo che ci ha portato un po'trent'anni ad una crisi spaventosa così come per quanto riguarda
La una questione fondamentale è chiaro che in tutti i Paesi del mondo si sta discutendo che una componente della fuoriuscita dalla crisi
E il dominio di queste soluzioni globali passa attraverso una
Maggiore concerti l'azione una maggiore attivazione parte sociale noi qui in Italia stiamo facendo una scelta che va esattamente nella direzione opposte io non vorrei
Assistere
Al paradosso che
E questo negli Stati Uniti Obama cita come modello da perseguire il modello su già all'Europeo per quanto riguarda la sanità in Italia facciamo di tutto per uscire dal modello sociale europeo per regolando
Le tutele
Le prestazioni
Per quanto riguarda lo Stato sociale quindi io credo che
Questi elementi di chi per decenza che caratterizzano la politica del nostro Paese che faranno delle pesanti ricadute per quanto riguarda il modello di sviluppo per quanto riguarda le protezioni sociali e i riflessi sull'occupazione vada tenuto
In seria considerazione
Vorrei citare
è una questione di oggi la questione ad esempio
Del Libro bianco che il Ministro Sacconi appena finito di scrivere dopo la stampa credo che arriverà anche i Gruppi parlamentare
In quel libro mister lavoro parla di un mercato del lavoro quello di
Italiano fra i peggiori d'Europa il mini Brunetta soltanto quindici giorni fa ha parlato del mercato del lavoro italiano come fra
Migliori nei propri evidente
Che di fronte a contraddizione di questo genere sembra quasi che il nostro Governo in quel libro bianco appena uscito
Di nuovo ritorna sul problema dell'articolo diciotto cioè sulla diminuzione delle tutele quando si è di fronte ad un licenziamento dimentichi
Il grande dibattito avvenuto nel Parlamento europeo che ha visto un contrasto fra Parlamento europeo e Commissione europea a proposito delle politiche del mercato del lavoro
Ci siamo già dimenticati da dimenticato il Governo italiano che
Il Parlamento europeo
Ha bocciato gli indirizzi della Commissione europea per quanto riguarda uno scambio
Minore flessibilità in entrata maggiore flessibilità in uscita cioè verso il licenziamento che ha bocciato lo scambio fra
Minori protezione nel lavoro a carico dell'impresa e maggiori protetto nel mercato del lavoro a carico dello Stato toh come improponibili abbiamo già dimenticato che mentre la Comunità europea il Parlamento europeo ripropone il lavoro a tempo pieno e indeterminato come forma comune
Di rapporto di lavoro qui siamo all'opposto
Io credo e concludo che è una delle divergenze maggiori
Che noi stiamo riscontrando fra l'esigenza di una governance globali di elementi di convergenza nelle politiche sociali nelle politiche dello sviluppo economico riguardi per quanto riguarda le politiche sociali il fatto che tutti gli analisti dicono uno degli elementi fondamentali che ha portato a questa crisi è stata una diminuzione di attenzione di Autority di controlli sia per quanto riguarda la finanza sia per quanto
Riguarda in generale le regole sociale bene quello che viene proposto da noi e la diminuzione delle regole non una RIR regolazione dei rapporti economici nel mercato del lavoro diminuzione delle regole
Che riguardano
L'evasione fiscale la precarietà del lavoro il lavoro nero che in alcuni casi viene addirittura indicato come una forma utile di ammortizzatore sociale in una situazione di crisi io credo che questo sia un punto come si dice molto importante
Analizzare che ci aiuta anche nelle nostre proposte
Vai proposta abbiamo avanzate fatto Franceschini ha fatto il partito proposte di prospettiva ad esempio per quanto riguarda la discussione dei tempi di crisi degli ammortizzatori sociali
Guardare il Governo Prodi ha lasciato in eredità un appello che ha
Molto completa per la riforma complessiva degli ammortizzatori sociali completamente abbandonata dal Governo perché il Governo ovviamente ha fatto orecchie da mercante di fronte a proposte molto saggia e ti breve periodo come quella dell'indennità di disoccupazione al sessanta per cento per chi perde il lavoro
Quando ha un lavoro a progetto e sappiamo che sono persone senza protezione si accinge il mese di giugno a licenziare decine di migliaia di lavoratori i precari della pubblica amministrazione non si preoccupa ad esempio di allungare il periodo della cassa integrazione ordinaria abbiamo chiesto di raddoppiando proprio
Per avere a disposizione uno strumento che mantiene il rapporto di lavoro con la cassa integrazione ordinaria in un periodo
Di durata Terna crisi tutto questo non viene assolutamente preso in considerazione io credo
Che queste politiche che il Governo ha intrapreso sotto il profilo
Della ripresa quando la crisi sarà finita del modello produttivo delle protezioni sociali ci portino ad una situazione di forte divergenza con un'esigenza di una governance globale e di una convergenza con gli altri
Paesi europei per questo io credo
Che noi abbiamo bisogno faccia pena discuterne anche in questa occasione di ricostruire un punto di vista autonomo e critico che ci guidi nell'uscita dalla crisi non con il mantenimento di un modello di cui abbiamo visto un chiaro insuccessi e la devastazione economico e sociale che sta proceduto producendo in tutto il mondo e anche in Italia va Conforti fattori di innovazione di sostanza con nuove regole una
RIR regolazione dei fattori sociale di fattori economici una capacità di trasparenza per l'economia e per
Grazie Damiano
Allora adesso alla parola Edo Ronchi
Tema cruciale nel G otto e
Un bel dibattito internazionale come sappiamo sono le questioni ambientali
Ne parlo adesso egoismi Gordon permettere alla
Siccome
Sappiamo su iniziativa del Presidente Obama è stato inserito in questo G otto previsto sulla crisi economica globale il tema della crisi climatica in preparazione della Conferenza di Copenaghen
La rilevanza di questo inserimento a mio parere è duplice
Una perché è un esplicito richiamo al fatto che la crisi non è una ma sono due che con cui si apre questo ventunesimo secolo al punto che si richieda parte presente visto che non dovremmo dimenticarlo
Che si richiede da parte del Presidente e Stati Uniti di affrontarle contemporaneamente nel medesimo giorno
La seconda ed implicazione pratica perché gran parte delle chiacchiere che si fanno G otto e G otto più dodici
Finiscono nel vuoto in questo caso invece ce lo sbocco di un'altra
Di una trattativa che deve dovrebbe portare
A un nuovo tratta atto internazionale
Che regolerà questioni rilevanti per il clima ma anche per l'energia e lo sviluppo economico nuovo trattato
Che dovrebbe regolare il periodo post Kyoto due mila sul successivo al due mila dodici fino al due mila
Viviamo due crisi il problema è
Non se si debbano penso che questo discorso sul piano etico
è ovvio ma se si possono affrontare in maniera congiunta e come si possano affrontare in maniera congiunta
E così è chiaro che stiamo vivendo due crisi e che sono due crisi così importanti diciamo nel dibattito italiano no
La battuta mentre abbiamo la polmonite non dobbiamo preoccuparci per la messa in piega del nostro Presidente del Consiglio la dice lunga sulla consapevolezza di queste due crisi
E immagino l'imbarazzo quando il Presidente degli Stati Uniti gli chiede inoccupati della permanente proprio nel G otto che validi d'Italia
Adesso a L'Aquila però nel dibattito internazionale per fortuna molto diverso
Diciamo la crisi climatica
Non è che la voglio tirare lunga anche se un certo scetticismo
In una opinione pubblica male informato ha forse richiederebbe un approfondimento di questa questione
Perché
Basta un inverno un po'più freddo ecco lì che compaiono gli editoriali la crisi climatica non c'è nessuno ha mai detto
Diciamo mai detto di quelli che si occupano scientificamente di questo argomento dalla crisi climatica comporta una crescita lineare delle temperature per tutte le stagioni in tutte le regioni del pianeta non ha mai detto nessuno anzi è implicito
Nel modello che ci possano essere delle variazioni anche volendo inverni
Ovviamente freddi il tema è la alla modifica
La variazione fra l'altro misurata della temperatura globale del pianeta misurata insisto zero virgola sette grati su cui c'è accordo
Del panel delle Nazioni Unite al quale collaborano cinque mila scienziati di vari enti università indicati dai Governi quindi
Diciamo tecnicamente non c'è discussione su questo così come è misurata l'aumento delle emissioni di gas di serra formidabile cioè
Solo dal mille novecentottanta al due mila e otto e due mila e sei l'ultimo dato passiamo d'altezza diciassette rotti quasi diciott'
O miliardi
A ventotto miliardi di tonnellate di CO due un aumento così rapido in così poco tempo non si era mai visto nella storia
La concentrazione conseguente di gas di serra
Lo dico perché si fa presto a dire che le di crisi sono due qua ci parla solo dell'altra ed è questo secondo me è un errore anche economico perché si rischia di fare nell'affrontare le due crisi
La concentrazione da duecentosettantacinque parti per milioni prendo misurata a duecentottantatré parti per milione con la crescita dell'aumento annuale che è passato dall'uno virgola due quindici anni fa al due virgola uno
Cioè ogni a la la velocità dell'accumulo quindi la capacità di assorbimento è diminuito
Le preoccupazioni sono enormi nel mondo del
Nell'ambiente scientifico che si occupa di questa problematica le conseguenze e già si misurano c'è stato Rapporto Stern
Anche sul piano delle conseguenze economiche quelle ambientali sono talmente vaste che non sotto input descriverle anche economiche
E cioè la crisi climatica crea una serie di problemi dalla produttività dell'agricoltura le carenze idriche alla
Riduzione rallentamento dalla produttività degli ecosistemi e di una serie di servizi che hanno valenza economica
Che ha impatto anche economico basta guardare al le assicurazioni sugli eventi è staccato Mosè Ricci estremi per capire il impatto economico che ha
Affrontare la crisi climatica richiederà dopo Copenaghen
Io penso che non sarà semplice trovare l'accordo
Ma le premesse sono straordinariamente più positiva di quello che c'erano la vigilia di Kyoto
Le ricordo tutte e due in momenti
La presidenza Obama non può registra un insuccesso su questa partita si gioca tutto su questo
Su questo e
Evidentemente sulla politica estera anche se aveva detto che
Il suo impegno prioritario sulla politica interna e la crisi
Secondo anche la Cina qualcuno avrà notato che il primo Paese investitore che ai
Impegnato più risorse
Rispetto a quelle mobilitate per la crisi mondiale ma con grande scarto con il trentotto per cento delle risorse è stata la Cina
Che è quella che sta facendo digital divide gli investimenti più consistenti
Sia l'energia che nelle tecnologie
Il principale pur produttore di vitigni pannelli fotovoltaici mondiali oggi alla Cina sia inserita molto bene nell'eolico anche negli impianti delle biomasse
Non è più è il Paese che ha
A breve tempo aula superato le emissioni degli Stati Uniti ma
Sta facendo investimenti ma sto osi
Nelle politiche energetiche e ambientali certo che hangar tariffe da recuperare molto consistente e questo è evidente
Però non si sta comportando come quel Paese come alla vigilia di Kyoto mi ricordo la discussione noi dobbiamo fare questa una centrale a carbone alla settimana non rompete troppo le scarpe martellano fate uno alla settimana con tutta la tecnologia possibile rendimenti del venti per cento quindi buttare via l'ottanta l'importante era farle queste all'acqua adesso è cambiata quindi
Le condizioni globali sono differenti
Io penso quindi che ci sarà una conclusione con un accordo per una maggiore impegno di riduzione rispetto a quello del Protocollo di Kyoto
Che comporterà non so se sarà accolta la proposta dell'asset dell'Agenzia internazionale dell'energia cioè di fissare un prezzo credibile del carbonio a livello globale
Perché questo vorrebbe dire che il prezzo sarebbe uguale per l'Europa per gli Stati Uniti e per la Cina e capite bene che
Vantaggio sarebbe per l'Europa in questo caso che accomuna nell'economia
Più del carbon issata dei criteri Stati Uniti e non parliamo poi dei ritardi dalla Cina
In ogni caso anche se non passa questa idea me credo che nessuno almeno di quelli che leggo io prescrivono sull'argomento immagina che il carbonio sarà a costo zero dopo Copenaghen
Adesso è valutato sul mercato fra trentacinque cinquanta euro a tonnellata per un mercato libero perché a Kyoto
A un sistema di complanari stradini di controllo di governo praticamente nullo quando gli Stati Uniti si sono tirati fuori anche noi europei abbiamo detto ci fermiamo un attimo
Cioè protocollo andato avanti ma non abbiamo reso cogenti il sistema sanzionatorio
Quindi c'è un meccanismo volontario di acquisto o di vendita del criterio carbonio che porta trentaquattro cinquanta ma dopo Copenaghen questo sistema
è destinato a cambiare se no
è chiaro che
Tutto all'accordo globale non regge
Quindi noi dobbiamo immaginare l'economia e l'Energia dal dopo Copenaghen col carbonio che ha un costo
E con dell'impegno
Differenziati fra i vari Paesi ma in ogni caso più stringenti di quelli di Kyoto più impegnativi quelli di Kyoto dai quali impegni noi abbiamo un anticipo col pacchetto europeo venti venti venti
Il pacchetto Europa venti venti venti non è mica uno scherzo e
Il venti per cento di emissioni del venti per cento di risparmio sul consumo tendenziale del venti venti e venti per cento di copertura del consumo interno con l'energia rinnovabile
La traduzione la prima traduzione del venti per cento di energia rinnovabile la data alla la direzione dodici undici
Danno la DC Energia e Trasporti proprio tre giorni fa traducendo in quante elettricità quanto calore quanto biocarburanti significa il venti per cento del consumo
Dando questi numeri trentadue per cento dell'elettricità al due mila e venti
E quindi è più dal raddoppio dalla quota attuale dell'elettricità prodotta da rinnovabili in Europa il diciotto per cento del valore dell'otto per cento dei biocarburanti ritiene la DG energie trasporti che è al dieci non ci sarà privi
La traduzione in italiano del diciassette per cento italiano contando che sui biocarburanti noi siamo allo zero cinque quindi difficilmente raggiungeremo lotto
Mettendo quindi abbassando poi biocarburanti per faccende per far tornare i conti secondo i conti fatti dalla dalla Fondazione
Dove qui mi sono impegnato in questo periodo è trentatré per cento di energia rinnovabile calore ce la potremmo fare e i biocarburanti solo al sei
Il che vuol dire che al due mila venti dovremmo produrre un chilo Wh su tre consumati
Da fonti energetiche rinnovabili applicando il pacchetto europeo non so se mi spiego l'impatto economico energetico sulla rete produttivo di un simile impegno
L'Unione europea ha fatto anche un calcolo dell'impatto sul PIL e sull'occupazione del raggiungimento dell'obiettivo delle rinnovabili
Bene gli occupati attuali perché l'Unione Europea e già leader mondiale delle rinnovabili oggi sono un milione quattrocento mila occupati diretti e indiretti ufficialmente
Dai dati diventerebbero due milioni ottocento mila il contributo alla crescita del PIL europea intorno all'un per cento
Non mi ricordo il valore aggiunto al valore degli investimenti che supera sicuramente i duecento miliardi di euro
Ma
Questa è green economy questo è
Misura anticiclica che il contribuisce in maniera significativa
A
E lo fa in un'ottica che guarda quale sarà la competitività del domani perché
La competitività quel poco di economia per fortuna poco di finanza e quindi mi sento poco la coscienza sporca
Che ho studiato mi mi ha mai segnato dalla competitività si gioca sull'utilizzo più efficiente delle risorse più scarse giusto
E questa crisi globale metterà in evidenza questo aspetto strutturale la competitività si giocherà sull'uso più efficiente delle risorse più scarsa
Dell'ambiente Stati è diventata una delle risorse forse la risorsa più scarsa
Mi ha colpito il presidente della Microsoft puntuali ad un convegno sull'innovazione tecnologica l'inizio di un forum internazionale all'inizio di aprile a Milano a parere affatto da un discorso sulla crisi piuttosto radicale qui c'è la crisi economica mondiale come R sette del computer
Tutto sia zero e si riavvia su basi nuove e diverse dal passato
A proposito dell'interpretazione minimalista insomma
Ma l'asse centrale della sua ricetta era il seguente dovremo fare di più con meno risorse
Per rilanciare l'economia e possibilità di sviluppo fare di più o meno dei soldi
E questa è una
Con un'incidenza molto forte con le politiche climatiche
Perché il nodo centrale e delle politiche climatica e l'efficienza energetica l'Agenzia internazionale dell'energia stimato levati l'apporto delle varie tecnologie
Per
Portare le emissioni di CO due miti Galilea quattrocentocinquanta parti per milione il volume
Con un taglio che c'è uno ci pensa ma dal sessanta all'ottanta per cento delle emissioni stimati al due mila e cinquanta rispetto hanno base due mila cinque quindi potete immaginare
Ho finito compiuto con questa frase
Quarantatré per cento
Dalla efficienza energetica e risparmio trentatré per cento rinnovabili diciotto per cento il contributo come fattura il sequestro per tutti e due sia dalla produzione
Energetica sia
Degli impianti industriali al sei per cento nucleare
E
Dalla scala delle priorità degli interventi l'Italia si dovrebbe concentrare
Dove attuatori possibilità efficienza e risparmio energetico guardate dove invece sulle rinnovabili
Spiattellato il sistema industriale si sta muovendo
Noi abbiamo avuto nel due mila e otto un boom delle rinnovabili in Italia a della produzione di energia elettrica rinnovabile in Italia nel due mila otto
Che ha raggiunto il cinquantotto terawattora aumentate in un solo anno del ventuno per cento
Ditemi un altro settore industriale che ha avuto un aumento simile
Il solare
E l'eolica aumentato del sessanta per cento in un solo anno da la produzione da quattro a sette lavoratore
Il fotovoltaico in un solo anno è aumentato del quattrocento ventisei per cento nel due mila otto in Italia
Da poche migliaia di impianti a trentuno mila impianti nel due mila e otto
L'Italia ha installato tanto solare quanto gli Stati Uniti ed al terzo posto per l'installazione annuale
Dopo la Spagna la Germania nel mondo cioè ci sono dei potenziali l'efficienza energetica attivata con quella misura fatta davvero
Da Bersani del cinquantacinque per cento ma
Nel due mila e otto ci sono stati due cento mila interventi di ristrutturazione energetica il numero esatto
Duecentotrentuno mila interventi
Nel due mila e sette erano stati cento sei mila
Il potenziale dell'intervento di efficienza energetica diciamo come valore economico e come capacità anche di indurre l'occupazione un potenziale formidabile
Largamente sotto utilizzata ecco io penso che di questo
Sì si debba parlare non a caso quando si parla di new deal su scala globale ci sono sempre due aggettivi globale e anche in
Grignani utilizzi
Perché è la chiave del della green economy così come
La chiave della dal TAR nella sosta economica è stata l'informatica la green economy parole essendo la chiave del Green del del new deal del ventunesimo secolo
Fare
Allacci
Permetterebbe ovviamente non dico le cose non più vorrei provare a fare un ragionamento se volete anche da riunione di lavoro per certi aspetti
Lo dobbiamo assolutamente dimostrare che le cose che vogliamo non sono solo cose le più giuste e le più buone ma sono anche quelle più efficaci
Questo riguarda le politiche ambientare riguarda le politiche sociali più apprezzato molto il riferimento di Fassino apertura Vetuschi in Africa
Perché fino a che non affrontiamo il tema fuga più Sindaco dovuto tre cose che ha detto Famiano Crucianelli anzi
Vorrei leggere la parte mancante della relazione soltanto in termini di
Attenzione umanitaria l'Africa e capiamo invece l'importanza che per esempio il tema Africa dal punto di vista dell'evoluzione dell'economia montana della sicurezza nazionale anche
Della geopolitica perché riferimento la Cina poi significa questo sappiamo che la Cina non ma in Africa diciamo a applicare il mille è un conto non so come dire anzi diciamo ci sono anche in materia una letteratura abbastanza vasta su come si comporta nei luoghi diciamo Governi
Lo stesso ragionamento vale sulle politiche ambientali in generale
E non in Italia abbiamo una condizione anche in parte particolare perché la differenza che in Italia scemi molto più che in altri Paesi fra noi e la destra e che la destra italiana è molto meno europeista
Parlo delle posizioni recente spesso del centrosinistra rispetto alle nostre posizioni anche
E
Anche se come sappiamo l'Europa ha avuto una percezione bivalente questa crisi
Nel senso da un lato l'Europa è stata vista come un punto dicendo forte anche da Paesi che erano distanti dall'Europa ricordo un intervento in materia di Fassino molto efficace alla Camera
Che pur non volendo entrare penso a Paesi come come l'Irlanda come la stessa Inghilterra come altri Paesi che subito la Danimarca che nella crisi hanno capito che senza Europa si era più deboli
Ma al tempo stesso l'Europa non appare agli occhi di molti cittadini europei come uno strumento sufficientemente convincente ed efficace quindi c'è un terreno di lavoro qui nella crisi oltre la crisi per ragionare su Europa ma abbiamo una destra che meno rupestre sicuramente di quanto non siamo noi e sull'ambiente abbiamo davanti un'autostrada
Nel senso che non esiste nell'Occidente un solo Paese in cui la destra abbia posizioni così estreme improbabili come quelle italiane
C'era un Paese che erano gli Stati Uniti di Bush
Che peraltro mai si sarebbero permessi di votare una mozione come quella che ha votato la destra al Senato in Italia perché
Al alla Camera è stato da una voce diversa ma al Senato la destra italiana votare una mozione in cui in maniera
Nero su bianco come si suol dire c'è scritto che i mutamenti climatici non esistono
E se esistono forse fanno bene
Ora una posizione del genere non è pensabile nessun Paese occidentale
Però può essere brutale non è che possiamo limitarci a segnalare questo questo ci consente già di parlare ha un'opinione abbastanza ampia
E il Partito Democratico ha delle credibilità molto più forti di tutte le altre forze politiche esistenti anche nel campo del centrosinistra
Questo per sarebbe un altro ragionamento ma sicuramente siamo più credibili sia della sinistra più estrema che di Di Pietro nel
Collocare bene la questione ambientale
Ma assolutamente importante e lo facciamo percepire come Ronchi diceva prima che questa questione è un punto chiave per ridare fiato all'economia e per rendere più competitivo il nostro sistema economico
Badate abbiamo tra l'altro tra le mani una metafora straordinaria che è quella della FIAT
La FIAT
Chi ci avesse detto sei anni fa che la FIAT poteva acquisire una parte significativa della Chrysler
Senza versare un euro ma solo perché era portatrice di autovetture che consumavano molto di meno erano più piccole e inquinano quindi molto di primo sarebbe stato guardato come un marziano
Invece questo è quello che è accaduto è accaduto accerto sulla spinta politica che veniva da Obama ma è un segno molto forte di come la crisi cambiano e politiche anche concretamente ora per carità l'ha già detto Damiano il Governo italiano è stato assente da questa vicenda bisogna capire le ricadute in Italia centri
E la metafora della FIAT ci aiuta anche a capire come si muovono gli altri sistemi industriali prendiamo i tedeschi
I tedeschi hanno assunto obiettivi nel campo delle delle Ande le delle delle politiche di contenimento dei gas serra molto più radicali di quegli stessi dell'Unione europea questo vale sia per i tedeschi e per gli inglesi
Ma non l'hanno fatto solo perché sono più buoni perché capisco che la gran nasce
L'hanno sistematicamente fatto perché pensano che fare queste scelte rende più competitiva la loro economia tant'è vero che quando devono difendere i pezzi di economia tra virgolette più arretrate non è che si tirano indietro
Se prendiamo il caso dei dossi automobilistica di qualche mese fa uno scontro che c'è stata a livello europeo in cui la Germania ha ottenuto una suddivisione delle quote di emissione delle autovetture che penalizzava di più laddove Touré più piccole cioè segnatamente quelle italiane rispetto all'autovettura tedesche che avevano emissioni perché avevano cilindrate pesi più alte perché dovrà difendere la propria industria probabilistica
E la Germania che oggi a una forza incredibile nel campo delle del solare delle fonti rinnovabili c'era non avendo speso più di quello che ha speso l'Italia solitaria speso male
Perché l'abbiamo speso con il CIP sei una quantità di soldi paragonabile a quello che la Germania peccato che non gli abbiamo dato i petrolieri
Attraverso la sulle le assimilate che ha un po'anche Aitel Morozzo provincia soprattutto e Petrolini la Germania ha blindato un settore che sicuramente è un sotto lo di competitività molto importante per il futuro
Queste anche la filosofia con cui si muove Obama Obama affronta la questione ambientale non per parlare voglio essere brutale agli elettori di Ralph Nader di qualche anno fa
Ma per additare la nuova frontiera gli Stati Uniti
In ultimo discorsi fatti mi ha detto Brescia la scelta che abbiamo davanti non è tra salvare l'ambiente o salvare l'economia ma tra prosperità o declino
E lui identifica nella scelta ambientale la chiave della green economy in senso lato che poi trasversale con come scelta non è solo le fonti rinnovabili del risparmio la chiave per produrre più posti di lavoro rinnovare l'economia avvicinarla anche simbolicamente cittadini
Guardate che sono dei geni quei io spero che Obama ce la faccio perché la partire molto dura e per ora
Se posso essere brutale l'elemento pulite la fa la forza della politica e della comunicazione e forse più forte delle realizzazioni
Ma quando Michel fa l'orto alla Casa Bianca
Parla da un punto simbolicamente formidabile del mondo di una mutazione anche del rapporto fra consumi comportamenti
Territori che sicuramente parla di una prospettiva economica di grande forza in questo noi cosa dobbiamo fare e cosa possiamo fare che io penso
Che
Potrebbe l'ultima dovrò mediatico al G otto
Io penso che noi dobbiamo utilizzare molto questa chiave per fare quel pezzo il titolo di questo convegno è contro la crisi oltre la crisi
Io ho sentito le le le analisi sulla crisi di Andriani Fassina cioè trovo convincenti una storia dire quelle cose
Quel pezzo che a mio avviso ancora un po'manca nella nostra comunicazione noi a mio avviso abbiamo bene dobbiamo farlo con più forza ed è un punto chiave centrato il terreno della difesa di coloro che sono colpi di oggi dalla crisi lavoratori che perdono il posto di lavoro associo ma io trovo lo diceva prima Bersani sconcertante che
I dati sulla perdita di posti lavoro previsti Europa quest'anno siano scivolati
Con grande disattenzione nel dibattito politico l'opinione pubblica sulla grande stampa dobbiamo fare bene questa parte difesa del degli atti di coloro che per due posti lavoro delle famiglie credito alle piccole e medie imprese aree deboli
Farla in maniera anche non difensiva perché questa parte non è soltanto anche qui un atto umanitario
La debolezza di crescita italiana degli anni passati è stata una debolezza legata molto alla carenza di PIL interno perché l'Italia è stato un Paese formidabile sul terreno dell'esportazione
Mentre invece ha avuto una crescita aveva azzoppata perché c'era poco poca crescita dei consumi all'interno e la propria c'è consumer interno era figlia anche un po'del sud che si è distaccato ma anche della differenza la della sperequazione
Della allontanarsi tre reti di Asti i redditi medio-bassi quindi qua anche questa scelta non è una scelta solo diciamo di giustizia sociale è una scelta di politica economica
Ma c'è un altro pezzo ed è capire qual è la direzione in cui orientare l'economia e qui per far questo lo dobbiamo a mio avviso riuscirà accogliere anche quelli che sono gli strumenti che l'Italia ci offre
L'Italia un Paese molto debole per molte cose condivido negoziazione di Andriani sul debito però indubbiamente un debito pubblico così pesante una grana
Di grande dimensione per l'Italia come lo è la burocrazia come lo è
L'assenza infrastrutture come nell'illegalità comune l'evasione fiscale sappiamo i punti di debolezza del Paese ma l'Italia un Paese che mantiene una capacità innovare e di produrre
Concentrata nel sistema delle piccole e medie imprese che si alimenta della capacità dei territori attraverso la Commissione di produrre cose beh le che piacciono al mondo che non ha paragoni nel mondo presso preparavamo della Cina e lo dico sempre perché mi diverte se uno guarda le Olimpiadi di Pechino
Scopre che i fondi dei campi di calcio non è fatta in Piemonte
Le macchine elettriche erano fatte nelle Marche da una più da un cous tutto di paese rischiamo un Trupiano gli scambi di canottaggio erano fatti in buona parte in Toscana
Gli scatti di carotaggio nazionali italiane australiana neozelandese delle nazioni dell'est le armi da chi verranno fatte quasi tutte nella Val Brembana nell'anno alla Val Trompia nel Bresciano la centrale Edi col di controllo dell'inquinamento era fatta al CNF
E potremmo continuare allora dobbiamo accompagnare questa sfida italiana a partire da partite che sono di grande efficace che hanno prodotto persona prodotte da pure cento sinistra insomma gli incentivi di cui parlava Ronchi che hanno rilanciato il solare sono stati prodotti grazie azione sua da Bersani bastava al Ministero nella passata legislatura
Il cinquantacinque per cento sugli edifici
Però adesso abbiamo una partita formidabile i dati sono quelli dicevano prima cioè quella partita si incrocia con un altro elemento di rilancio dell'edilizia su un terreno di qualità dell'occupazione che la partita della sicurezza antisismica
Se non vogliamo evitare che il prossimo terremoto uccida centinaia migliaia di persone abbiamo bisogno che siano messi in sicurezza non sono edifici pubblici ma edifici privati
E
Puntare sul cinquantacinque per cento anche per la messa in sicurezza di edifici privati è una cosa che nella nostra cultura
Perché anche se Berlusconi è un tipo della comunicazione il provvedimento aveva fatto prima del terremoto delle che ha colpito l'Abruzzo parlava di un ulteriore annullamento delle normative antisismiche
Poi il giorno dopo la cambiato
La cultura diciamo di uno sviluppo che sappia rispondere a domande sociali e che costruisca competitività a partire anche da un'innovazione l'utilizzo e la conoscenza dall'utilizzo dei cerca è una nostra partite termino sul G otto
Molte cose sono state già dette
G otto G venti io temo che la scelta di farlo a L'Aquila prenderà il G otto ancora più evanescente
Cioè c'è il rischio diciamo che perlomeno se nel nostro Paese sia giocato molto più sul piano della comunicazione sul terreno della sostanza
La richiesta di Obama Berlusconi già fatto non ha capito di cosa si parlava e perché quando mi ha detto poi quello sull'ambiente lo faremo la Maddalena Obama non è che ha chiesto di fare una un G otto sull'ambiente
Quello e
Quello l'ha già fatto l'allarme la Prestigiacomo a Siracusa non se n'è accorto nessuno perché non c'era un oggetto del contendere non c'era una cosa ci aveva chiesto che il G otto parli di ambiente diciamo
Io Obama forzato in questa direzione e conti posizioni l'America centrale
Guardate Obama è uno è si sta dimostrando un persona
Cioè sta mettendo in campo quando Fassino diceva c'è bisognerà una forza della politica la forza politica adesso e Obama emesse mettendo in campo questa forza della politica con una capacità una flessibilità una capacità e vuote avvocati un'innovazione un pragmatismo straordinario
Cosa dirà OPA ma li quale sarà la posizione negoziale americano
è difficile saperlo l'Europa va sulla carta su un terreno che di credibilità Kyoto il venti venti e venti ma la proposta negoziale tutt'altro che chiare
Io credo che Obama punterà molto semplificare i meccanismi non credo che accetterà ragionamenti di quote negoziate da meccanismi finanziari internazionali complicati
Punterà molto sul meccanismi molto più diretti
Far pagare la C o due e su meccanismi che hanno un grande interesse
In particolare del nostro Paese vedete non detti molte ore di pausa brutale nullo vicino mi sembra anche Fabiano
Non possiamo usare anche come canale di comunicazione con il sistema produttivo italiano
L'idea di rafforzare fortemente le forme di barriera doganale che il nostro Paese può mettere rispetto le merci che arrivano dal resto del mondo utilizzando esatta The i parametri della giustizia sociale del della correttezza dei diritti perché se non mettiamo in fila cose che già esistono e che il WTO non può criticare
Cioè il controllo dei marchi dei brevetti la lotta contro il dumping sociale ambientale la segnalazione del difetto di diritti esistenti in alcuni Paesi noi costruiamo una barriera doganale
Che protegge i nostri prodotti che in genere sui prodotti anche tecnologicamente più avanzati
Quale ragionamento sarebbe lungo su frigoriferi alle lampadine c'erano lo faccio ora
Ma al tempo stesso costringe gli altri Paesi a evolvere in una direzione giusta Obama messi in campo un'altra proposta che aveva a suo tempo fatto anche se è così che era quella di
Va valutare la quantità di C o due che entro che inserita nei prodotti
Anche l'Autorità per l'energia elettrica gas in Italia l'aveva avanzato io sono per tagliare seriamente questa proposta
Perché la proposta che responsabilizza sulla produzioni in ogni parte del mondo che costituisce la base negoziale anche nei confronti della Cina dei grandi Paesi emergenti e che ci consente di stare in campo facendo pesare anche quanto l'Europa ha fatto vitali ha di meno ma possiamo recuperare
Il tema dell'Unione Europea ovviamente tornato costantemente e continuamente come uno dei grandi soggetti
La politica internazionale in questo momento della crisi e anche del G otto visto che quattro grandi Paesi dell'Unione siedono nel G otto su questo abbiamo chiesto alla comunicazione Paolo Guerrieri dopodiché prendere la parola Pier Luigi Bersani
Grazie
Alcune considerazioni molto brevi su questo tema della
Europa
Diede risposta alla crisi e quindi poi del ruolo dell'Europa questo confronto internazionale che vedrà poi il G otto con una delle tappe
Importanti nelle prossime settimane
Io partirei da un dato di fatto
L'Europa è entrata nella crisi nelle condizioni migliori certamente molto molto diciamo più stabili di quanto non fossero quelle degli Stati Uniti o di altri Paesi
E nonostante queste condizioni sta pagando un prezzo altissimo
In qualche modo si è pensato che la crisi fosse soprattutto un fatto americano
Che ci sfiora ARSS in qualche maniera
E invece gli ultimi rapporti del Fondo monetario dell'OCSE dell'Economist Intelligence Unit hanno messo in risalto che l'Europa sta pagando un prezzo in termini recessione che è molto più alto di quello degli Stati Uniti
In qualche maniera la sua riprese più incerta
E ciò che è più grave il motore poi della crescita europea cioè la Germania e il Paese che insieme al Giappone a registrato registrerà quest'anno la caduta
Più forte perché questo da che cosa
Quali sono le cause che sono state in qualche modo individuate naturalmente ci sono sofisticate articolate spiegazioni ma credo che si possono riassumere in due flash
Primo l'Europa paga una
Processo di crescita una crescita fortemente dipendente dall'esterno alle esportazioni l'Europa scarsissime capacità di produrre crescita endogena mente
Secondo l'Europa
Entrata della crisi ma è poco attrezzata per affrontare una crisi come questa che è soprattutto una crisi di caduta della domanda globale
Perché ha
Pochissimi debolissimi strumenti comunitari
Le politiche soprattutto che contano quelle cioè della domanda aggregata le politiche macroeconomiche che servono sono tutte nelle mani dei singoli Stati
Questo naturalmente significa che quando ci si è mossi per cercare di
Arginare la caduta della domanda lo si è potuto fare poco
Perché le risorse che si sono potute stanziare sono state esigue ma soprattutto l'impatto è stato molto modesto
E questo perché appunto in Europa non c'è un'autorità fiscale come negli Stati Uniti comincino a come in Giappone
Da questo punto di vista quindi
Questi interventi effettuati in modo autonomo poi dai singoli Paesi hanno avuto uno scarso impatto perché in qualche modo non ci sono sommati ma in parte
So hanno determinato delle compensazioni
Negative
Questo naturalmente ha prodotto effetti negativi sull'economia globale perché l'Europa conta molto a livello di peso sull'economia mondiale ma soprattutto h a determinati in Europa questi contraccolpi di recessione forte
E in qualche modo di una ripresa che sì ci sono come dire barlumi in qualche modo segnali vedono soprattutto negli Stati Uniti in Cina questi segnali l'Europa
Fa molta fatica a rintracciare invece segnali di questo tipo
Naturalmente come sappiamo queste scelte
Non di non nascono da ieri sono scelte che in realtà vengono da almeno dieci anni di rinazionalizzazione delle politiche in Europa
Di un indebolimento sistematico dello spazio di intervento comunitario
Da questo punto di vista il pendolo si è spostato nettamente verso i Governi nazionali oggi la Commissione europea e scivolate in una posizione di subordinazione molto molto diciamo
Molto forte
E la crisi sta accentuando questo squilibrio perché richiede interventi che sono soprattutto interventi che vengono del né dai Governi nazionali si potrebbe quindi dire che la crisi ha certamente messo in risalto punti di forza l'euro
La d'integrazione monetaria è stato un grande bastione come sappiamo per Paesi anche come l'Italia però ha messo in luce su anche soprattutto forse anche di più
La
Punti di debolezza quale appunto quello che lo ricordo che ho richiamato da questo punto di vista quindi c'è una sorta di non Europa che sta provocando dei costi elevatissimi in questa crisi
E che si sta ripercuotendo anche in termini di squilibri interni all'Europa
Quindi c'è spazio per interventi ad esempio nel campo degli investimenti pubblici però c'è subito da dire che ovviamente il futuro non può essere visto in una specie di ricorso come dire dissennato alla spesa pubblica
In realtà i bilanci che sono già fortemente in deficit e lo impediranno
La crescita in Europa è soprattutto legata a medio termine alla possibilità di rilanciare investimenti privato e produttività la politica fiscale è fondamentale in questo momento ma non ai feti di lungo periodo
Per cui è importante discutere la ripresa quando ci sarà breve ma è ancora il più importante discutere come si otterrà questa ripresa in qualche maniera che tipo di ripresa avremo in Europa
Perché abbiamo sentito che la crisi e questo naturalmente e un punto di convergenza forze e strutturale e la fine di un lungo ciclo
Che ha in qualche modo nel venir meno del motore della crescita americana a livello globale diciamo il suo il suo
E punto più qualificante
Ecco come sta rispondendo all'Europa a questi aspetti strutturali della crisi
Qui credo che non non ci possono essere segnali di rassicurazione
Perché non è solo sul piano delle politiche fiscali che l'Europa si sta muovendo in maniera molto cauta ma quello che sembra riproporsi
Con questo
Politiche nazionali soluzioni nazionali sono un po'le strategie dell'ultimo decennio quelle che erano tutte tese sono state tutte tese a rafforzare competitività esportazioni nei singoli Paesi
Attraverso poi sul posto sostanzialmente il contenimento dei costi
E l'esempio come è stato detto prima sia da Andriani siete Fassina viene appunto dalla Germania nonostante il crollo delle esportazioni continua ad essere riproposto quello di una
Competitività basata sui prezzi e sulle esportazioni quindi siamo alla solita crescita trainata dall'esterno quindi dipendente dalla domanda mondiale
è un po'come
Leggere la crisi come una parentesi un incidente di percorso da archiviare diciamo quanto prima possibile
In realtà sappiamo già cosa produrrà una tale strategia
Favorirà qualche Paese europeo certamente poco probabilmente anche la Germania ma se tutti i Paesi europei seguiranno in qua che modo una strategia di questo genere questo finirà penalizzando la domanda interna europea e quindi diciamo la crescita dell'Europa
Si potrebbe dire che temi ed è la casa in ordine da questo punto di vista provoca disordine a livello europeo nel senso che non può essere la ricetta quella di
Rifugiarsi in qualche maniera e di una sorta di
Che legame diciamo tutto incentrato a livello di economia nazionale
Tanto più che non ci sarà a livello esterno quel motore della crescita che come è stato detto
Non è più pensabile sia riproposto dagli Stati Uniti ci potrà essere un G due un Cina e Stati Uniti ma non avrà la forza di trainare in Europa
Ecco quindi lo scenario che ci si prospetta è uno scenario se si andrà avanti diciamo su questi andamenti
Che è di un'Europa frammentata che crescerà poco e soprattutto conterà poco a livello mondiale nel nuovo sistema multipolare
In questo scenario naturalmente questi squilibri interni di cui
Stiamo vedendo poi le conseguenze tra un Nord e il sud dell'Europa tenderanno ad aumentare
Tre giorni fa anzi due giorni fa e io un che era ha parlato apertamente di un rischio che la crisi economica e finanziaria si traduca in una grave crisi sociale in Europa
Perché la disoccupazione il prossimo anno all'interno dell'Europa e prevista salire al dieci per cento
Questo significa naturalmente che bisogna guardare a uno scenario alternativo che c'è
E in qualche modo e proprio neri riconoscere che soluzioni nazionali in Europa non sono percorribili
Da questo punto di vista c'è una soluzione alternativa che
Che passa attraverso il rafforzamento della integrazione della domanda interna europea
Da questo punto di vista questo è il Tirreno che potrebbe dimostrare che la crisi è in grado di offrire un'opportunità se l'Europa volesse coglierla in qualche maniera
Servirebbe certamente un intervento sulla domanda ma anche soprattutto sull'offerta in Europa per rilanciarla perché bisogna sviluppare nuovi motori della crescita
è impensabile rilanciare attraverso consumi che in qualche modo sono ormai saturi a livello di Paese di aree avanzata i nuovi consumi si chiamano aree come difesa e valorizzazione dell'ambiente e ciò che è stato detto prima
Protezione della salute tecnologie dell'informazione della comunicazione
E qui che c'è uno spazio forte sia di rilancio della domanda in Europa sia di rilancio dell'offerta
La creazione di spazi comuni avrebbe una grande valenza dal punto di vista delle opportunità di crescita è una grande occasione quella di legare oggi misure a breve
Con misure a lungo termine attraverso appunto questo tipo di investimenti
Io credo che si possa affermare che questo scenario disegna un rilancio della crescita europea attraverso il rilancio dell'integrazione e questo sarebbe anche un modo di rispondere agli aspetti strutturali della crisi
Si tratterebbe quindi non di redistribuire basta ma di allargare la torta di assicurare crescita
Naturalmente è molto importante a rilanciare anche
Lo spazio l'opportunità di politiche di redistribuzione però io qui vorrei dire come è stato giustamente detto si chiamano politiche di lotta alla diseguaglianza
E politiche di welfare distribuzione a livello nazionale possono essere oggi delle politiche da leggere in qualche maniera come strumenti di rilancio della crescita non come costi da battere o in qualche modo da minimizzare
Questo però non c'è oggi in un'agenda politica europea se ne stanno occupando diciamo gli Stati Uniti con l'Amministrazione Obama l'Europa se ne occupa in maniera molto e diciamo molto più disattenta
Ecco io credo che in questo c'è uno spazio un equilibrio tra un nuovo modo di concepire una conciliazione tra politica per la competitività e politiche sociali
Da questo punto di vista quindi si può guardare a un rilancio dell'integrazione come a una nuova capacità di creare questi spazi di crescita
E io credo che sia importante anche sottolineare che queste politiche sono fondamentali per garantire l'apertura delle economie
Se queste politiche non verranno implementate molto probabile che questi spazi per rispondere in tema di ambiente di lavoro in qualche modo di sanità
Verranno cercati dai Paesi a livello nazionale attraverso delle misure diciamo più o meno velate di protezionismo e di nuovo nazionalismo
Da questo punto di vista quindi credo che sia importante sottolineare questo bivio dispetto al quale l'Europa oggi si trova e naturalmente qui temi che il frassino prima
Sintetizzato il nuovo ruolo dell'Europa a livello internazionale è un altro aspetto fondamentale non è pensabile che l'Europa possa attuare una politica di questo genere
Isola talmente o
Peggio assediata a livello internazionale in realtà una politica di rilancio richiede ovviamente la possibilità che le l'OPA giochi un suo ruolo nella definizione delle nuove regole e qui è molto importante ribadire non bastano regole finanziarie per quanto siano fondamentali
In realtà c'è un problema di squilibri più ampio quindi c'è un problema anche di regole
Dal punto di vista dei nuovi assetti dei rapporti monetari e qui l'Europa può giocare un ruolo importante
Inserendo sia punto tra Stati Uniti e Cina certo non ce lo verranno a chiedere ma sarà l'Europa che dovrà in qualche modo fare dei passi
Sì VOR se vorrà in qualche modo e diciamo contare in questo nuovo assetto e da questo punto di vista è ovvio che l'Europa interesse
Che il nuovo sistema multipolare sia un sistema multilaterale non un sistema di poli che si contrappongono muscolare mente in rapporti di forza
Diciamo che possono perché l'Europa è male attrezzata giocare una partita di questo genere
Quindi da questo punto di vista c'è una come dire forte sinergia tra un rilancio
Della integrazione una rilancio della crescita attraverso la possibilità di rilanciare l'integrazione all'interno e un nuovo ruolo che Europa e in grado potrebbe giocare a livello di definizione di una nuova governance
Un'Europa che potrà essere un'Europa a ventisette ma questo tipo unto bisogna anche pensare a una possibilità
Che sia una parte dell'Europa e quindi anche l'area dell'euro che si diciamo come dire faccia da volano e quindi da da da leader per quanto riguarda queste proposte
Grazie
Grazie Paolo
Ha la parola Pier Luigi Bersani
Questo punto io cioè mi inserisco cercato di cogliere un paio di aspetti la questione dando diciamo però totalmente condiviso quel che ho sentito fin qui anche in materia appunto economiche venendo va al primo punto si può dire questo il punto diciamo generale Guido Calzia siano sull'introduzione
Mi pare di dire che servono a buona cosa che il G otto ci consegnasse un buon canto del cigno
Perché comunque noi stiamo andando verso un'aggregazione che si quattordici mesi lo diventi
E credo che per dal suo canto del cigno ci vorrebbe un G otto che si inserisse appunto come diciamo
Direi quasi una componenti istruttori carico di decisioni che via via comprese a una scala
Più globale come carismi corresponsabilità più la
In particolare sotto spetti di regolazione
Io tocco solo due punti un aspetto che riguarda regolazione finanziaria e l'altro che riguarda la
Regolazione economiche
Non dobbiamo dare per scontato che siccome razionale che a questo punto si metta mano una buona regolazione dei fatti e la finanza questo avvenga
Certamente ci saranno cose che non vedremo più
Che non potranno torna
Diciamo una finanza che prende il comando
Addirittura in modo quasi ideologico dando in generale i criteri di valore pertanto il compito e i criteri al mondo riducendo a Mercier i luoghi stessi della produzione
Stampando della moneta virtuale
Che poi un certo punto casca per terra
E che poi viene pagata dagli altri perché prendeva un libro che dei Luciano Gallino queste uscite in queste settimane se sono i soldi degli altri alla fine
Che questi
Hanno buttato via
E credo quindi che anche un minuto e qui non l'ho per l'indignazione
Per sempre
Lasciarlo perché sono successe cose inenarrabili questo era
Questa nostra vicenda che abbiamo
Alle spalle è vero anche che molte al netto di tutti i fatti scaricate sull'economia reale della disoccupazione che si sta provocando della messa nei guai chi tantissima brava gente
C'è stato anche un effetto diciamo così di maxi patrimoniale in questo diciotto punto due e poco un effetto di questo genere
Già ha provocato un accorciamento della forbice violento
E credo quindi che queste cose non le vedremo più in questa dimensione detto questo che noi si sia alle soglie di una razionale regolazione della funzione finanza come funzione
Assolutamente ineliminabile utile
Per la crescita se ad avere qualche dubbio quindi resta una battaglia persa perché
La produzione di finanza del monto è diventato una forza reale
Che è in grado anche di contrastare le misure che vengono qui e là evocate ma di cui poi vedremo se sarà netta compra
Per andare al dunque è chiaro che dal G venti eccetera si cominciata alludere a interventi che riguardino regole condivise regole di contabilità
Regole su livelli di capitalizzazione questi soggetti finanziari tema dei paradisi fiscali più facile da dire
Che da fare anche questo un tema molto
Complessa cioè tutte misure che c'è più di evitare che ci sia dei buchi neri localizzati qualche parte del mondo che poi
Mettono dei guai Pianetta
O degli arbitraggi opportunistici fanno situazione una normative l'altra
O infezioni che si diffondano che
Credo che i rischi di vediamo tutti li abbiamo visti all'opera i rimedi
Credo che bisogna combattere perché ci siano
Bisogna combattere perché ci sia
E non ci si dovrebbe neanche fermare qui perché insomma deve andare con poltrone io dico in questo momento il mondo sta dando una pacata di soldi alle banche
è un'occasione
Anche utile per dire finalmente assieme che mestiere debbano fare le banche perché non abbiamo avuto per esempio di fatto
Un'evoluzione uno spostamento come
Delle banche d'affari verso i meccanismi banche commerciali sopra intendersi
Credo
Poco a livello mondo così vediamo che sia una banca dati abbiamo già visto che se
Lo pensiamo in modo diverso poi non è che gli effetti rimangono limitati laddove la normativa consente cose insomma nega
Abbiamo come si può imporre inquadrare diciamo questa evoluzione quali
Diciamo limiti quali funzioni PRIT mediare finanziari quali livelli di controllo quali scambi di informazione
Fra i controllori
Eccetera eccetera
Teste io credo che
Io prevedo un po'di timidezza attorno a questi temi mentre invece sono temi
Cocciante
L'ho detto perché tutti quanti stiamo dicendo cominciare da me
Che sotto al meccanismo la finanza se qualcosa di strutturale
E tuttavia non dimentichiamo che non dobbiamo dare per scontato che a questo punto non risolviamo la questione del della sfida dopodiché secondo punto c'è un aspetto di regolazione che invece riguarda l'economia reale sulla quale ci si può magari
Affidare quel tanto di pragmatismo che questi Scollo mi inducono
Perché are Paesi del mondo a cominciare appunto del G otto che svolge un ruolo comincino a ragionare assieme attorno i fondamentali
Dando uno sguardo tale crisi non abbiamo sentito insomma da dove vieni sono queste presi come è stato sorretto da politiche economiche tra
Che ci hanno portato fin qui
Adesso
Tutti quelli che sono intervenuti su questo tema l'ho ricordato
Questo doppio deficit americano il ruolo di un Paese come la Cina che ha prodotto tutto consumato nulle
Alimentato cui sui soldi questo questo deficit
Paesi produttori di petrolio che ha ricordato il mondo di soldi senza assorbirebbe dei servizi in proporzione
Politiche economico e del Giappone quale dell'Europa inchiodate da problemi strutturali che non si riescono
Non si riesce a fare emerge tutti i temi che si vedono ancora opera cooperativi nella crisi è perché adesso Andrea mi ricordava
Molto giustamente secondo me che noi siamo di fronte
A questo singolare posizione europea diciamo tedesca europea
Che pratica anche nella crisi sostanzialmente politiche restrittive non accetto di discutere o meno diciamo cambiamento un accenno di cambiamento di politica
Ora questo aggiustamento delle politiche economiche reali che non c'è stato prima avrebbe dovuto esserci prima bisogna che arrivi adesso
Che Siena li possiamo immaginare
Io credo che le cose oggettivamente portano stanno già portando e porteranno
A una sfida verso le classi dirigenti e di tutto il mondo che saranno dovranno cercare di avere un migliore equilibrio dei loro mercati interni
Inevitabilmente
E cercare di
Privilegiare
Diciamo dei beni tipo collettivo
Io credo che qualcosa di questi qualche segnale di questo si vedrà già
Perché vero per la Cina è vero che gli Stati Uniti se guardiamo i primi programmi intervento ottocento miliardi in sede di seicento miliardi aziende già dalla fine grosso modo delle poste principali sono i temi ambientali
Energetici e i temi sociali
Questo è
Tempo già negli Stati Uniti comincia arrivare Congress legge sulla riforma sanitaria
In
In Cina cominciano anche loro comparsi qualche questione sociale perché perché perché si è capito
Che se non metto in equilibrio un po'meglio economie Società anche l'economia
Non va avanti ora
Questa cosa questa questa riconduzione diciamo una struttura più equilibrate mercati interni può portare anche dei riflessi protezionistici mica mica piccoli
E quindi io credo che di si voglia proprio quell'elemento di equilibrio di concertazione in cui la politica in qualche modo e farsi carico il dialogo fra i Paesi devono farsi deve farsi deve farsi cari
Non a caso addirittura qui e là rispunta proprio per andare proprio pescare più radicale suggestione keynesiane che il tema della momento che la Cina ha sollevato come elemento
Come obiettivo di stabilizzazione mondiale momento poniamo detta virtuale mondiale che certifica dare stabilità I rapporti economici e produttivi e commerciali e quindi si affacciano termini di di regolazione o comunque diciamo di aggiustamento delle politiche economiche politiche reali che sono una sfida davanti alla quale io credo il G otto debba debba cominciare
A ingaggia se cominciate le contraddizioni che al suo interno ripeto noi abbiamo
Una situazione alla quale
Intendiamoci dobbiamo sempre in debito più alto in Italia da qui un po'negli Stati Uniti saranno oggi avranno l'ottanta per cento che lo
So quanto allo sviluppo anche altri Paesi europei stanno andando o su
Nell'insieme però tra Europa e Stati Uniti c'è un divario diciamo di politiche
Su questo una ragionata bisogna fa
Io chiudo dicendo che
Queste
Riunioni questi incontri questi vertici eccetera
E la ricerca di queste governance con nuovi livelli di governo ci sono fondo una metafora una con la rappresentazione di un ruolo nuovo che viene chiesto alla politica
Se ha sempre Andriani quel che si è capito perché il mercato non può darsi darsi una regolata da sé
Questo mi pare che
Proprio l'incompetenza precipizio diverse crisi l'abbia fatto
Comprendere
E tra
Siccome uno può anche pensare che una cosa transitorie insoluto i Paesi pragmatici se subiamo una giusta poi magari
Coculo pesi paga come prima quello che si mettono in moto il processo gestire per questo c'è la possibilità
E sarà possibile
Attenzione però che
Una politica che mette più in equilibrio l'economia e la società anche questa è una cosa che appare ragionevole
Che appare anche in un quadro obiettivo favorevole
Ma anche questo non è scontato io fin qui noi possiamo registrare secondo me che questa
Novità non ha dato un impulso ancora politica intesa come movimento partecipazione
Contro presi per esigenze di controllo democratico dei processi ha messo fine evidenzi invece latte richiesta di un ruolo degli Stati come pagatore di ultima istanza queste venuto fuori fin qui
Fin qui non abbiamo visto due
Poiché ancora il testo Comitato vedere qualche segno dicevo prima di Obama terrazzina eccetera di Ippoliti economia eccetera che nella crisi
Siamo percepiscono l'esigenza
Di andare a torna beni collettivi di mettere una società migliore per i per così via dicendo io credo che qui ci sia veramente
La vera battaglia algebrica questo non è che ben altra cosa che venga venga da sé
La vera battaglia cioè se
Non c'è dubbio che siete qui concordo con il recupero degli Stati e loro concertazione rafforzato bisogna vedere che mestiere noi chiediamo che facciano queste
L'ora se decidiamo che riduzione delle disuguaglianze come desumere vizia poco fa
è una Obiettivo coerente con
I temi della crescita
Questo è un tema politico per eccellenza così come se pensiamo a questo discorso di beni collettivi riserve siamo uno Stato che
Organismo verso il alla asta stando universalistici che faccia politiche industriali politiche di regolazione
C'è qui un terreno moderno
Perché aveva vecchie ricette non come settore nel quale
Diciamo sì si gioca coi
Il grande confronto di domani
Anche la
Tali domani perché pur essendolo si annoverano lo sento queste cose
Sin qui io dico così inquinanti
Siamo qui non fisica vitalismo finisce
Finanza darà non finissero globalizzazione
Finisce una certa improntate alla globalizzazione e chiamiamo per comodità pronta
Matrice liberista
La destra in tutta questa fase ha fatto tutte le parti tutte le parti in commedia sia quella che prendevo consenso dalla deregolazione si è quella che doveva buonsenso dalle paura che questo
Determinava
Diciamo le forze si sa come si sono rimaste spaesato e perché
Essendo nate sulla funzione sull'esigenza di compromesso valgono mie società questo non si arriva più perché l'economia pensava tutto
Adesso la destra il consenso ma potrebbe avere a sua volta uno spaesamento
Perché nel suo bagaglio
O se l'intento da capo o molte ricette per la situazione nuova non è facile trovai fatto sempre l'esempio noi Tremonti dice scopre improvvisamente l'economia sociale
Poi ci aggiunge subito Dio patria famiglia ma le cose non
Non quale
Molto
Con quali avevamo
E quindi verrà qui c'è una cosa che ci fa dire tornando al G otto
E c'è un'esigenza di mettere assieme a maggior concerto facciamo gli Stati ma c'è un'esigenza anche di mettere a miglior concerto le Fo
Se
Progressiste democratiche
Otto quattordici venti eccetera riduttivo
Bene
Allora chiediamo o no un attimo di pazienza
Si è svolta nelle settimane scorse importante Unione internazionale G otto
Tutte le associazioni che si occupano appunto di cooperazione allo sviluppo e di questo questioni ambientali
Internazionale ha chiesto di parlare
Esponente che ha partecipato a questo incontro De Fraia
Dicevo chiederei solo di contenere l'intervento ecco dopodiché dopo De Fraia parlerà francese grazie
Grazie
Presidente passino grazie al Partito Democratico per questo
Spazio ovvero in questi giorni
Si è svolto qui a Roma un incontro sotto il nome si rigetta organizzato dalla Coalizione italiana
Contro la povertà nella l'ampia piattaforma che si occupa di questi temi dei temi del G otto ormai da diversi anni
Beh che rappresenta
Viste le adesioni forse una decina di milioni di persone con il sostegno al sindacato di tante altre associazioni
Questo incontro si è concluso con una
Del confronto il dialogo con gli sherpa
Di tutti gli otto Paesi più lo sherpa dell'Unione europea
E quindi è stata l'occasione per fare il punto sui negoziati rete sappiamo tutti molto bene che le negoziazioni
Su
Della definizione dei comunicati finali per i meccanismi del G otto sono incorso siamo già in due fasi
Avanzate quindi sappiamo bene cosa aspettiamo unica cemento particolare quindi al Partito Democratico per questa iniziativa perché apre
Come dire uno squarcio di luce ed interessa e su questa vicenda che
Rischia di diventare una vicenda semplicemente per pochi specialisti e professionisti
Io credo che
Ci sia una profonda
Come dire
Armonia sul fatto che
Abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo nuovo modello
Di organizzazione dei fatti economici della società globale e complessiva e quindi per me è un fatto di grande soddisfazione vedere
Che ovviamente il Partito Democratico e su questo stesso pro
Non abbiamo un'esigenza
Che è quella di evitare che vertice che oramai si svolgerà a L'Aquila diventi semplicemente un vertice di pubbliche relazioni
Questo è il rischio più consistente
E che quindi
I grandi problemi che invece un vertice come quello del G otto deve affrontare rimangano di fatto il riso
Pochissime io vide che dobbiamo abituarci a parlare di più crisi convergenti è un'espressione ormai comune ma pari Presa secondo me in maniera forte e convinta perché la crisi dei Paesi in via di sviluppo è una crisi storica per certi versi che e
Peggiorata non da settembre l'anno scorso ma ormai da dodici diciotto mesi che ha avuto un vertice un picco straordinario con la crisi alimentare che si è manifestata nel due mila uno
Il mondo complessivamente eccolo talmente è più povero abbiamo potrà mai più di un miliardo di persone che soffre ti farne
Ogni giorno e questo è un risultato
Gli ultimi mesi degli ultimi dodici diciotto mesi per l'appunto
Per questo noi crediamo che questo vertice debba essere un vertice di emergenza speciale
La discussione di questo pomeriggio è stato discusso è molto importante molto
Significativa perché ha dimostrato che a partire dalle vicende del G otto appunto si è discusso si è discusso di modelli di sviluppo di modelli di sviluppo internazionali e nazionali anche qui quindi una preoccupazione
Evitare che questa esigenza che questo peso tra il peso delle vicende economiche nazionali mettano nell'angolo di vicende internazionali
Si è parlato del fatto che siamo tornati all'inizio degli anni novanta quando avevamo un debito pubblico centoventi per cento beni
Negli anni Novanta sono stati per Italia anche
Negli anni
Della caduta della cooperazione sviluppo della caduta della PS dal quale
Questa caduta ci stavamo riprendendo e questa è una sottolineatura che voglio fare
Perché credo che sia giusto riconosce il merito dei fatti ci stavo riprendendo da questa caduta con l'iniziativa del Governo Prodi
Che in pochi mesi in poche finanziare al decisamente rettificato il corso per l'andamento dell'accoglienza quindi potete immaginare qual è la nostra considerazione delle scelte di politica
Di questo Governo e appunto taglia più del cinquanta per cento taglia più del cinquanta per cento le risorse da quel suo stile in presenza gli altri Paesi fanno diversamente
Stati Uniti la Germania
Gran Bretagna hanno quanto meno conformato gli impegni del passato non sono andati indietro pur dovendo fare i conti con una crisi simile se non peggiore
Altro
Brevissima considerazione sul fatto che però attenzione
Mettere da parte in maniera definitiva il G otto senza pensare a pratiche soluzioni alternative nostro visto è un rischio
Al G otto esempio possiamo attribuire alcuni fatti fondamentali come le politiche di cancellazione del debito su cui noi possiamo aprire la nostra interpretazione possiamo chiedere di più ma decisamente la questione del debito estero stavo di quelle su quali Giotto dato una spinta
Così come la creazione del fondo globale qui in Italia tra l'otto lacche cute Borgo tubercolosi e malaria
Questo per dire che queste riunioni questi summit possono dare dei frutti
E che quindi in questa sorta di vacanza di responsabilità a livello internazionale perché quando si passa da un vertice all'altro quando si confondono le linee di responsabilità alla fine e anche difficile capire chi deve prendere decisioni e chi viale responsabile questo ufficio quindi anche questo senso un appello accorato affinché si immagini da subito se diciamo che il G otto non funziona su Giotto non è capace ritrovare quel meccanismo che grado di prendere decisioni
Un'attenzione particolare se possibile
Alla questione del debito estero perché mi sembra si sia poco parlato
Noi diamo una valutazione puramente un po'differente sull'andamento del vertice del G venti noi siamo molto insoddisfatti del vertice G venti presenti motivi dovuti al fatto che pacchetto di cui si parla un trilione io di miliardi di dollari
Se non sbaglio
Parte non è finanziato
Parte dovrà essere finanziato in
Parte comunque non sarà immediatamente disponibile quindi c'è anche una questione di
Come si dice di timing oggi c'è bisogno di questi soldi e non fra diversi mesi o alcuni anni ma soprattutto un pacchetto fatto di presti
Probabilmente anche a tassi interessanti ragionevoli
Ma stiamo probabilmente rimettendo sulle spalle dei pesi dicevo nuovo peso debitorio e su questo probabilmente un'azione preventiva una volta tanto pur essere
Chiudo quindi nuovamente rinnovando il mio ringraziamento voglio sperare credo bene a nome di tutta la coalizione la società civile internazionale impegnato su questi temi noi continueremo a lavorare su diversi livelli
Abbiamo i nostri buoni rapporti con l'Ufficio sherpa del Governo
Avvieremo la campagna pubblica nelle ultime settimane che ci portò Giotto ed è quindi
Qui lanciamo la palla Partito Democratico affinché ancora in queste ultime settimane tre nuovi spazi di confronto sia fuori che dentro le istituzioni grazie
Grazie
Opprime davano a fare lo schema desidero ringraziare tutti coloro che hanno seguito
I nostri lavori sono state quattro ore intense io credo anche utili
Mi si consenta solo questa considerazione
La vulgata giornalistica
è quella che il Partito Democratico è la realtà
Non ha proposte non ha idee non so cosa dire non sa come misurarsi problemi del Paese sarebbe
Avvitato semplicemente nell'inseguire diciamo giorno per giorno l'agenda politica mi pare che abbiamo riportato qui ampiamente come questa sia un'immagine di comodo
Non so cioè del dibattito intenso che c'è stato oggi ritroveremo qualcosa
Sui giornali di domani ma se non ritroveremo in questo caso il difetto non è nostro
Detto questo
Grazie a tutti io ho detto all'inizio che naturalmente il nostro percorso verso il G otto continua
Prima che si svolga settimane precedenti al G otto noi
E assumeremo l'elaborazione che siamo venuti via via
Compiendo in una
S'piattaforma di proposte che sottoporremo all'attenzione del Governo e dei Paesi ovviamente che parteciperanno al G otto e
Crediamo in questo modo di assolvere nel modo più giusto al ruolo di una grande forza che sta all'opposizione Battista con una cultura di governo
La parola a Dario Franceschini
Io ringrazio
Ringrazio tutti voi per questa giornata
Per i contributi
Grazie Piero per averla per la promozione esatta quelli che hanno lavorato credo
Dove sue ultime parole esattamente che questa iniziativa di approfondimento
E di riflessione facce esattamente parte come esse essenziale
Del percorso di un partito
Che pure essendo l'opposizione sa che ha come compito quello di
Contrastare
Le scelte sbagliate al Governo quando fa delle scelte sbagliate oggi
Aggiornate
E pertinente peraltro per parlare di scelte sbagliate del Governo poi dirò qualcosa ma
Che mette in campo anche delle
Proposte
Che servono per affrontare
I temi dell'agenda politica quotidiana e quindi contemporaneamente mettere insieme come deve fare una grande forza
Riformista progressista
Proteste proposta ma anche
Avere dei momenti in cui non
Ci si preoccupa del tema del giorno
O di quello che occupa le pagine dei giornali milionate cerca di fare un'analisi approfondita
Che serve per noi
Che ascoltare come come è capitato a oggi
Serve anche a noi che abbiamo delle responsabilità dirette non esiste il Partito
Per per raccogliere per ascoltare
Che recuperare questa abitudine che
Gli uomini politici detenuti tempo ascoltare qui a parlare
Perché poi parlando
Insomma si è
Si sono raccolti elementi quindi la giornata è stata ed è stata utile anche per questo
Molto per questo
E poi perché il tema il tema che sarà centrale nei prossimi anni
E cioè cosa comporta
La globalizzazione
Forse abbiamo riflettuto poco perché la velocità e l'accelerazione del processo della globalizzazione ci ha portato a trovarci dentro una straordinaria bufera di cambiamento
Non percependo fino in fondo nemmeno la velocità del cambiamento spesso eppure sempre più chiaro la crisi insomma l'esplosione della crisi acceso ancora di più l'attenzione riflettori
Ma è chiaro che la globalizzazione
Non soltanto è inarrestabile ma ha messo in discussione
Ho metterà in discussione o sta mettendo in discussione concetti che sembravano
Immutabili indistruttibile
Non è soltanto la velocità non è soltanto soltanto il tempo reale che abbiamo visto in particolare nella finanza
Come
Rende veramente il mondo qualche anno fa primi scrissero un villaggio globale sia nel nei momenti positivi c'è la cresta straordinaria ma sia anche la velocità in tempo reale nei momenti negativi cosa cui avevamo pensato poco oppure la crisi ha dimostrato come
La la velocità porti con sé
Anche gli elementi negativi non soltanto quello positivi come ci si è illusi
Il mercato globale sempre più globale le delocalizzazioni la velocità con cui tutto questo è avvenuto perché sono temi di cui parliamo da dieci anni eppure oggi sono
Perché il mercato a una velocità riesce ad adeguarsi alla velocità molto meglio di quanto non riscuote guai seri le politico i singoli Stati nazionali
E est e gli stessi concetti che sembravano appunto imputabili pensiamo concetto di sovranità nazionale
è un concetto che useremo per molto tempo dei prossimi decenni
O viceversa il concetto di sovranità nazionale diventerà sempre più debole
In un mondo in cui i problemi
Sono problemi globali nel senso che travolgono le frontiere
Non sentono le distanze
E non possono essere più affrontati dentro una dimensione nazionale dentro di me sarei stato nazionale così per tutte le grandi paure o le grandi speranze del nostro tempo insomma da da da
Abbiamo visto l'economia e la finanza globale
Come si è ormai possibile affrontarli ritmo di questa nazionale così per i mutamenti climatici
Altro argomento che è stato affrontato è così per
Il la lotta alla criminalità
E così per le politiche dell'immigrazione c'è cresce l'elenco cresce sempre di più e sempre più vertiginosamente in fretta l'elenco dei problemi che sempre più chiaro non possono essere affrontati dentro i soli confini nazionale o con scelte politiche nazionali
E sempre più chiaro che richiedono risposte globali quindi richiedono sommabili in fretta individuare dei livelli stabiliti tema centrale di questo convegno dei livelli in cui
Le risposte globali vengano affrontato a livello sovranazionale quindi cessione di sovranità
Per
La crisi Puglia ha reso pieno in modo molto evidente che
Il modello di globalizzazione che sembrava inesorabilmente vincente
E che quindi ha coinciso sostanzialmente concordo
Con gli otto anni di Bush quindi con insomma ottica politica della destra
Il caso che la destra americana pur con molti altri Governi che hanno seguito quel modello cioè l'idea che la globalizzazione affidato al mercato
E quindi affidata unicamente
Ai criteri
Che regolano nei mercati la competizione la concorrenza liberalizzazione tutti i livelli insomma inevitabilmente la Carla la la
Il mercato avrebbe portato crescita la crescita avrebbe portato benessere
Il benessere avrebbe portato sviluppo lo sviluppo avremmo portato riduzione delle diseguaglianze
Al punto che in questi anni l'attenzione è stata molto più forte anche
Andiamo un po'più indietro mettiamo già dalla caduta del muro di Berlino in poi
C'è stata quasi
Disegno non consapevole ma insomma in base al quale
Ci si è messi ci si è dedicati di più all'esportazione all'ingresso dei nuovi Paesi nel mercato
E quindi esportare lì le regole del mercato perché questo avrebbe comunque portato una un
A un normale arrivo tranquille pacifico democrazia abbiamo prima ci siam prima preoccupatevi di esportare prodotti che non di esportare
Criteri
Regole democratiche
La crisi ha fatto esplodere questo modello
Con appunto la velocità in tempo reale erano fatto esplodere drammaticamente in fretta ma il modello si è capito col col con in questi mesi che insomma affidandosi unicamente
Alle
Regole di un mercato globale competizione e concorrenza senza veri allo stesso livello c'è un livello globale
Anticorpi della politica regole diritto globale non poteva reggere perché gli Stati nazionali
Troppo troppo fragili per affrontare
Ciascuno per conto suo
Una globalizzazione così dirompente senza regole quindi
La crisi ha fatto esplodere quel modello ora che sia
Detta gas Pier Luigi ora che sia
Una crisi del sistema e poi ritornerà tutto come prima
O invece che sia
Fa paura di dirlo ma che sia la fine di un sistema
E l'ingresso in una fase nuova lo capiremo col tempo difficile edifici canalizzare abbiamo visto quant'altro
Gli articoli bellissima che questi male quanto sono state sbagliate tutte le previsioni
Dei politologi economisti più illustri rispetto all'esclusione alla velocità della crisi e la portata della crisi quindi è difficile prevederlo capiremo ma sicuramente finisce una fase
E adesso la
La crisi la globalizzazione insieme offrono la politica un'opportunità straordinaria perché ci sono tutte le conseguenze drammatiche che vediamo pubblici misuriamo ogni giorno l'impresa viterbesi economiche lavoro
Ma non c'è dubbio che la crisi alla politica Dante un'opportunità straordinaria cioè non è più un tempo immobile e un tempo in cui si ridiscute tutto
Si ridiscute tutta la gerarchia dei valori concetti che hanno regolato il secolo scorso si ridiscute tutto e quindi per noi in particolare pare un partito nuovo in un tempo nuovo e non in un tempo in cui tutte mobile è un'opportunità formidabile
Se c'è la voglia di guardare avanti di rimettere in discussione cose che anche per noi sembravano difficili difficili da ridiscutere poi soprattutto mette in mente questo spartiacque
In ogni Paese del mondo si capisce chi sta più da una parte che sta più dall'altro al di là di come le storie nazionali hanno costruito
I singoli sistemi politici c'è da una parte chi appunto penso che il mercato nella competizione la concorrenza dall'altro chi pensa che vanno bene il mercato la competizione la concorrenza però servono le regole
Serve il diritto sia della politica la guidano la guida delle grandi trasformazioni non può essere affidato al mercato ma deve astenere essere saldamente nelle mani della politica
E quindi è un
Insomma una fase formidabile e
Voglio dire un'altra volta il dato vero del delle delle della vittoria di Obama
Non sta
Solo nella sua persona che quello che insomma attirato l'attenzione
Di tutti
è
Come giudice sua storia sul suo carisma
Ma
La cosa più forte è che Obama non ha vinto proponendo dei correttivi alle politiche di Bush
Ha vinto mettendo in campo una gerarchia di valori completamente rovesciata
Che si sta vedendo poi con una certa coerenza rispetto alle cose dette
Nella politica internazionale
Nella cessione di sovranità rispetto a un livello superiore pensiamo a questi otto anni rispetto al Tribunale penale internazionale a Kyoto a tutti gli accordi internazionali
No quindi nelle politiche interne
Cioè ha vinto e della lesione che riformismi europei e noi per primi dobbiamo acquisire
No
Proponendo qualche correzione a un modello
Imposto dalla destra ma mettendo in campo avendo il coraggio di vincere su una gerarchia di valori completamente rovesciato
Riguarda più avanti del che non ha soltanto il giorno dopo
E insomma le opportunità di un tempo nuovo
Anche qui
Raggio ragionando rimettendo in discussione tutto io ho visto la fretta con cui nel momento in cui è stato necessario un ritorno dello Stato nell'economia
Nel
Per fronteggiare la prima emergenza la crisi nelle banche
Il tema è stata sotto ogni intervento è stato accompagnato dalla dichiarazione mai solo per l'emergenza poi ne usciremo
Mi domando siamo così sicuri
Che nel momento in cui il livello nel confronto tra Stato e mercato
Non è più quello nazionale il livello di confronto ma è un livello ben più forte del singolo Stato nazionale la presenza dello Stato in economia non sia uno strumento inetti come dire insostituibile per le singole economie nazionali per affrontare la globalizzazione
Ma
Vorrei che su questo noi non è che usiamo usiamo i parametri che abbiamo usato
Negli anni passati reca
Riflettessimo
Le regole come strumento per la lotta alle diseguaglianze perché una cosa che si è vista nel modello perché soltanto con la crisi è esattamente che affidandosi le diseguaglianze aumentavano dentro i Paesi che tra i Paesi quindi lì servono sermoni correttivi servono le idee
Il fatto che insomma serve non soltanto servono delle istituzioni globali
Ma serve un diritto globale
Perché c'è un paradosso della storia per cui mentre tutti ci preoccupiamo di di di di di espandere e di salvaguardare
Quelli che chiamiamo i diritti più elementari dentro lo Stato nazionale nella formazione del consenso Ali appena si sale a livello sovranazionale
Torniamo indietro di qualche secolo nel senso che ciò che regola i rapporti tra gli Stati e ancora
La forza e unicamente la forza forze economiche forza militare
Lo stesso il G otto o il G venti qual è il criterio non è nel criterio demografico nei criteri di popolazione credere di forza quindi vogliamo comincia e non è che lo facciamo domattina
Però
Partito deve guardare al giorno dopo ma deve guardare anche un po'più lontano e quindi sicuramente diritto globale istituzioni globali il G otto
O l'evoluzione del G otto verso del
Alcune cose le abbiamo dette le ditte per il passaggio almeno dal G otto ad un livello con le grandi economie
Entrano nel mondo da dal Brasile all'India la Cina
Ma
A cominciare avere posizioni comuni sui temi centrali
Per esempio in preparazione del del del della Conferenza di Copenaghen per il Protocollo di Kyoto per gli obiettivi del millennio contro porta ci sono come si è detto che se ne cerimoniale o sono occasioni a cominciare dal G otto dell'Aquila in cui si prepara un percorso
Ho in preparazione il il G otto serve a preparare il G venti perché sempre più chiaro che il livello decisionale nello
Si sta spostando inevitabilmente non in un
In un livello più largo è semplicemente una delle ultime occasioni
In cui si riunirà al G otto e quindi insomma è più che altro un fatto simbolico
Altro tema ma non voglio farla troppo
E sempre io penso che dobbiamo avere il coraggio sul tema
Apparentemente per non il più insidioso
Ma se è vero che le problemi globali richiedono risposte globali e difficile immaginare che le risposte globali siano
Gestiti affrontate solo a livello di incontro tra Governi
Che naturalmente e livello che decide ma ogni decisione da fare che mondo è mondo da quando esiste
Da quando esiste la politica è che la decisione viene preparata da un livello di riflessione di preparazione di studio allora è possibile che le decisioni veri Governi nazionali
Nel livello quando sono insieme in un livello sovranazionale vengano preparate separatamente nella fase di riflessione di studio nei singoli Stati e non ci sia invece a un livello sovranazionale anche un livello di preparazione politica
Che significa andare verso
La creazione di famiglie politiche globali
Che preparano convenzioni e ormai
Sta andando in questa direzione
Anche recentemente a Santiago pur se ci sono state due iniziative
In cui tutti si sono auto definiti progressisti come termini unificante che una riflessione interessante
E c'erano in tutte e due queste iniziative
IP i grandi partiti socialisti europei
I democratici americani democristiani socialisti cilene il partito di Lula il partito delle pietre gli osservatori del partito e quotidiano noi
Cioè è chiaro che se se le risposte sono globali serve anche un livello di elaborazione e riflessione politica per preparare quell'edizione del Governo
E poi livelli regionali
Questo tema
Io lo strato più volte c'è il fatto che quello
L'Europa è più avanti ormai il mondo si sta assestando capisce che la dimensione per affrontarli problema è una dimensione superiore quindi ci si organizza per grandi aree regionali
Che sia l'Asia che sia l'America latina che sia l'Africa che se l'Europa
è evidente che c'è un livello superiore a un livello di consistenza superiore e questo è il anche lo spirito con cui noi dobbiamo affrontare le elezioni europee è vero che l'Europa è stata disegnata soprattutto da quando c'è la destra in campo
Interrompendo una vocazione europeista fortissima dell'opinione pubblica italiana è stata indicata enfatizzata piume i suoi limiti che ci sono naturalmente che non nelle sue opportunità
E limiti si vedono si sono visti inevitabilmente dopo l'allargamento perché tutto il processo è rallentato
Ma non penso che ci debba essere nemmeno una frazione di secondo di ripensamento
Perché l'allargamento a ventisette un'occasione
Che poi porterà i frutti per generazioni e generazioni dopo di noi e se comporta qualche costo qualche rallentamento del processo nell'immediato e comunque la dizione giuste così bisognerà andare in fretta verso l'allargamento
Ai Balcani non si è noto non si è nemmeno fermato quel processo
Ma io penso che la crisi abbia fatto capire anche il non economisti
Che è ormai il livello di protezione dei nostri tempi di protezione delle nostre imprese
Di di competizione possibile nel mondo a livello europeo non è più libero nazionale
Che comporta anche una ridiscussione su quel tema cui ci attardiamo un po'sulla proprietà nazionale delle imprese
Per cui ci lamentiamo se di un'impresa da noi pensiamo a tutta la vicenda in France e invece ci esaltiamo se una nostra impresa va a comprare
In un altro Paese europeo non capendo che ormai la dimensione quella un'impresa
Non insomma la prima impresa manifatturiera italiana è oltre il settecentesimo posto nel mondo è chiaro che la dimensione di tutto ormai alla dimensione europea
Per essere competitivi quindi io penso che noi dobbiamo investire impugnare la bandiera
Dire le cose che non vanno nel modello di integrazione europea
Proporre dei correttivi ma quella bandiera per impugnare da dire che l'Europa e un modello di integrazione
Tecnologica produttiva a un sistema di welfare che può essere
Un modello per molte aree del mondo è ed è ed è la nostra identità del futuro
I nostri figli per quelli che qui hanno figli non passerà molto perché quando in un posto del mondo gli chiederanno dove sei rispondano europeo
Rispondo nel merito Aliano perché lì si va a quelle livello d'identità che sta crescendo cinquanta le cose che proprio in quella direzione quindi dire le cose che non vanno
E che vanno corrette
Nelle istituzioni nelle regole europee ma con temporalmente impugnare quella bandiera impugnare per la bandiera senza esitazione dando anche una prova di serietà per questo noi
De ma oggi c'entra poco per questa via e in coerenza con quest'idea cioè il fatto che nei prossimi cinque anni anche il Parlamento europeo sarà molto più importante nelle decisioni anche perché se è sempre più chiaro che l'unico che ogni
A una
Investitura popolare quindi avrà un ruolo centrale si trasferiranno li molte delle decisioni vere e noi abbiamo fatto questa scelta di mettere nelle nostre liste sono persone che vanno a fare comunità europea
Per la dica mento nel territorio per competenza resteranno l'alto ottava legislatura non questa questa
C'è netta mediocre scenette italiana unica in ventisette Paesi dell'Unione europea per cui si candidano leader di partito ministri Presidente del Consiglio esiti metteranno tutti nei tre giorni successivi
Perché la legge gli impone non possano partecipi di scegliere non possono nemmeno partecipare la prima seduta del Parlamento europeo
E se noi vogliamo che il nostro Paese lettere imbocchi la strada della serietà della modernità dovremmo chiederci perché solo in Italia questo succede
Che è esattamente la prova di non investire in Europa non crederci
Insomma
L'Italia che torna estere uno come è stata per tanti anni torna a essere deve tornare a essere uno dei Paesi trainanti il processo integrazione europea non uno di quelli che lo rallentano infastiditi
E questo vuol dire pronti a cedere sovranità proporre noi accedere il più possibile sovranità soprattutto nei campi nei terreni dove ormai indispensabile e la politica indietro rispetto al all'economia un mercato sono già andati in fretta molto oltre
I limiti dei Governi nazionali significa nel campo dell'arte
L'economia della finanza significa
Ne
è stato detto prima nel campo dell'ambiente significa per esempio faccio soltanto un esempio nel campo del sistema formativo
Non è sempre più chiaro che somma il Progetto Erasmus è stata una straordinaria intuizione ma non basta più
Cioè non ha senso formare sempre di più dei cittadini europei che quindi sistemi formativi si integrino sempre di più tra di loro
E poi le politiche dell'immigrazione
Sono sempre più
Arretrato e improbabile pensare di affrontare le le politiche le regole dell'immigrazione nei confronti dell'immigrazione che sarà uno dei fenomeni di questo secolo affrontarle dentro regole e leggi sono nazionali
E questo probabilmente dovrebbe servire sta la consapevolezza di questa prospettiva dovrebbe servirci per capire che anche qui non possiamo renderci anomalie
Da
Dal resto d'Europa tornando indietro
Voglio dirlo oggi qui chiede chi chiudo oggi perché insomma è stata messa la fiducia sul decreto sicurezza che ha delle norme nei confronti dell'immigrazione
Che portano indietro l'orologio del tempo
Perché mi è stata una da un anno non solo le ronde solo queste somme c'è di peggio purtroppo nel momento in cui è stato annunciato il ritiro
Che poi potrebbe rientrare dal
Dalla finestra di buonsenso è uscito l'apporto il ritiro delle norme che impongono sostanzialmente i medici di denunciare
Immigrati
Che vanno in pronto soccorso o i prestiti Ruggeri ivi bambini che vanno a scuola se non hanno se non presentano il certificato
Insomma il permesso di soggiorno quelle norme sono uscite ma contemporanei testata votate su quel provvedimento per andrà bene votato la fiducia quindi mai è immodificabile è stato introdotto il reato di clandestinità
E introdurre il reato di clandestinità non è soltanto contro il buonsenso e contro la Costituzione che parla in alcuni casi di cittadini in altri parla di diritti inviolabili dell'uomo della persona
Senza distinguere tra cittadini non cittadini
E e impone in qualche modo il patto che la quando è scritta sia un reato a chi ne viene a contatto soprattutto se è un pubblico ufficiale di denunciare
Di denunciare il reato e quindi per questo insomma l'eliminazione di quelle norme che è stata con risparmi rata non risolve il problema
Il figlio di un
Immigrato clandestino e il figlio di uno che ha commesso un reato e così il figlio di un immigrato che si presenta un immigrato stesso che si presenta al pronto soccorso
Quindi sono questa porta indietro piombo visto che c'è stata una grande reazione perché ho detto una cosa che mi sembra abbastanza scontata
Anche se dura
C'è già stato un'altra stagione del nostro Paese
In cui i bambini venivano mandati via dalle scuole perché avevo una religione diversa e non vorrei che settanta anni dopo
Più o meno inconsapevolmente ma si tornasse a leggi razziali
Non possiamo non parti interne allora se vogliamo andare in Europa se vogliamo guardare avanti se vogliamo essere un partito riformista che mette in campo delle proposte
Ma che alza anche la voce quando c'è da
Risvegliare la coscienza civile del Paese dobbiamo avere il coraggio di farlo in giornate come oggi in cui
Le scelte dei nostri
Avversari portano l'Italia più lontano dall'Europa e non lo portano invece verso l'Europa come sarebbe necessario grazie
Alta
Pongo
Perché ridotta
Ordinato alla soglia va benissimo