"Il riformismo liberal-democratico per il Governo della società"

Diamoci subito inizio i lavori del convegno
Io debbo in primo luogo
Scusare il professor Lucio Colletti
Che ai miei
è stato vittima di un'aggressione
Di colica difesa
Va sotto terribili aggressioni
Io vado da un pezzo non del Patisso più ma mi ricordo tanta gli disse
Come di una calamità prenditori sia pregato di scusando
Si trova in questo momento in una condizione di assoluta impossibilità di muoversi
Si propone venire domani
Presentare anche le sue scuse si rivolgerà al saluto ci dirà il suo pensiero
Io mi auguro che le sue condizioni di salute gli permette l'arrivo al deve la sua promessa devo dire a proposito di
Della in questione Lucio Colletti programma di questi lavori
Io ho ricevuto una censura non dirò il nome del successore
Un autorevole
Quale
Il quale ha detto che
Non bisogna utilizzare gli uomini
Sì
Hanno avuto esperienze politiche opposte alle nostre
Io credo che il testo non è Citerio
Gli ho risposto che comunque io non lo accetto questo
Fili Europa il segno liberale non dovessimo cercare la collaborazione di uomini appartenuti ad altri partiti
Convesse avemmo con ciò stesso
All'anno il nostro scetticismo la nostra mancanza di fede della libertà dando sia sincera fede nella libertà quando lei si riconosce
La proprietà
Che essa solo Ali conquistare gli avversari
Attrarre a se stesse se noi non avessimo questa fede
Nelle virtù della libertà non saremmo liberale
Quindi anche le scelte più secondo me appropriate
Possono dar luogo a Rieti a cesure lo dico all'amico Morelli perché quello che più ha insistito affinché io tenessi la visione di Lucio Colletti
Tratto dal nostro convegno devo dire che
Quando Lucio Colletti era marxista
Io me ne volevo perché lo sapevo uomo intelligente colto preparato
Perciò consideravo quella sua adesione fideistica
Al lassismo una testimonianza di infedeltà a se stesso ecco
Perché poi
Cessato di esserlo io leggo molto spesso i suoi articoli devo dire che come liberale
Me ne compiaccio vero su un terreno assolutamente inequivocabile
Di adesione a quei principi che noi chiamiamo
Liberaldemocratici
Anche se credo sia iscritta al Partito socialista non so quantomeno a non è iscritta al Partito socialista
Io vedo Ostellino qui
Ti do il mio saluto scusami se non riconosciuto Ostellino anzi come direttore del Corriere della Sera
è stato a sembra accogliente generosamente intelligentemente accogliente
Di questi
Che alcuni secondo me impropriamente camuffa un cinque no sono umili conquistati dalla libertà ce ne dobbiamo convergere veri dobbiamo anche valorizzare come ornamenti della libertà non corre negato horribilis questo convegno vogliono presiedo indegnamente per volontà degli amici
Un convegno che si propone di
Lumeggiare problema del
Del riformismo
Democratico-liberale
Uno fatica improba
Quella della individuazione del liberalismo del riformismo liberaldemocratico in un momento storico politico del nostro Paese
In cui abbiamo la formando dei dei riformisti dei riformismi dei vari riformismi poggiante su un partito oggi presente sulla scena politica italiana
Che non Missy Ormi del nel blasone del riformismo non ci sono più partiti rivoluzionari
Sotto tutti i partiti riformisti
D'altronde la stessa
Scelta
Della riforma come metodo politico è una scelta intrinsecamente liberale
Chi sceglie come metodo di azione politica
La riforma o il riformismo fa una scelta liberale
E quindi anche per questo è difficile
Di individuare con multe esattezza
Quello che chiamiamo riformismo liberaldemocratico
Come è avvenuto acquisto
Accoglienza
Da poco da parte di tutti i partiti del riformismo modo di forma come vetro
Mi ha fatto ricordare questa scelta
Un pensiero acuto e profondo per il nostro Cesare Balbo
Nel
Egli lo vistoso e questo pensiero
In uno dei suoi scritti
Meno ricordati perché un po'discontinuo non urbanistico
In quello scritto che serba il titolo che gli diede
La democrazia rappresentativa che era poi una lungo approfondita riflessione Balbo soprattutto sullo democrazia inglese
Ora in questo libro io lo lessi giovane allora Mary sorpresi ma poi quando l'ho riletto con una maggiore
Maturità negli istituti e nelle esperienze
Credo di averlo capito meglio il drappello giustifica corre il pensiero di barbari seguente
Nella età cristiana
E l'età moderna è unita cristiana perché basata sui due principi fondamentali del Cristianesimo
Che
La natura
Di figli di Dio e per ciò stesso intrinsecamente liberi
Il principio d'uguaglianza in una società anche a
Allora la sua fondamento questi due principi
Che sono divenuti fecondi
Fruttifica tori
E perciò lui la chiama età cristiana
Non ci sono non possono esserci partiti conservatori partiti propriamente conservato tutti i partiti presenti sulla scena sono partiti progressisti differentemente progressisti nel ritmo nella natura dell'euro ma sono tutti i progressisti perché sono sospinti da queste due idee forza del da questi due principi Lorenzo nel della libertà come intrinseca alla natura umana e e dell'uguaglianza per l'uguaglianza
Aveva ragione noi lo stiamo scoprendo sempre di più col dire che queste età ad onda di contraria apparenze si cristianizzato il profondo sempre di più in Italia abbiamo ormai tutti i partiti progressisti
Le ricerche Tormen dose di Silvio Spaventa
Che voleva trovare le ragioni del partito del conservatore del partito conservatore di Dante qui le ricerche rimasero senza frutto lo stesso Spaventa dovette confessare rapina perché non c'era la possibilità in Italia
Venerdì
Ecco costituire un vero partito conservatore spaventa in realtà riconosceva questa impossibilità della costituzione di un vero e proprio partito conservatore
Per il contrasto al loro irrimediabile tra chiese usata per la tesi mi spaventa era questa che le forze conservatrici e quindi quelle forze che possono dar vita a un partito conservatore in primo luogo devono essere forze morali e religiose
Perché non si può fare diceva spavento un partito conservatore
Con le forze che difendono un sistema economico un partito
Correntemente conservatore si può fare solo con le forze morali e religiosi che difendono certi valori che si debbono conservare ma d'Italia
Ai medici e quelli che potrebbero fare i conservatori e riguardano lo Stato come al nemico come al come all'usurpatore e allora un vero partito
Conservatori in Italia non si può fare lui se ne rammaricava molto sedere ma ricava molto perché diceva in mancanza di un partito conservatore questo fatto che siamo riusciti a costituire lo dobbiamo difendere i lavori
Però diceva appunto mente siccome noi siamo il partito del pensiero del pensiero critico il pensiero storico critico quindi siamo un partito pericoloso
Finiva col dire senza dirlo espressamente siamo un partito pericoloso perché il pensiero diceva sta avendo
è un bene
è una forza
Perennemente visiva quindi aggiudicatrice
Trovo fissa e noi che siamo professionisti invece dobbiamo dedicarci a questo arduo compito di conservare lo stato che siamo riusciti ma crea
Ora ecco ci troviamo
Nel lei nel migliore
Quello che io uso chiamare il Clini dubbio del riformismo
E in questo plenilunio del riformismo dobbiamo scrive cercare di ok quale può essere
Il riformismo
Liberaldemocratica
Io devo subito dire che ho preparato una relazione
Non so se verrà leggero tutta quanto tempo
Di quanto tempo possiamo disporre data l'assenza di ma il mecha perché non mi basti Revoltella ma probabilmente probabilmente è giusto che io riassuma d'altra parte ha messe così seccati reggere anche quello che ho scritto il CIACE più parlare
Ecco io ho scelto questo Criterion nel preparare la mia relazione
Il criterio di
Fare questa ricerca
Del
Riformismo liberaldemocratico
Attraverso l'analisi approfondita
Lo dico con grande
Un uomo politico liberaldemocratici che
Nella sua vita e della sua azione politica
Ha avuto questo il filo
Della della promozione del liberalismo storico a democrazia e libertà
E stato assillante questa sua ricerca
Questo come si chiamava Giovanni Amendola
Giovanni Amendola prima di morire qualche anno prima di morire
Ieri è ricca ad una nuova organizzazione politica che visse lo spazio d'un mattino Céline auguro
Il primo congresso che ebbe modo di svolgersi nel mille novecentoventicinque nel giugno del mille novecentoventicinque questa nuova formazione politica si chiamava forma Unione nazionale
La unione nazionale ideata da Amendola
Si svolse il suo primo ed ultimo congresso proprio detto nel giugno dell'undici
Amendola aveva una milizia politica
A breve milizia politica
Giunse presto e drammaticamente Aldo suo figlio
Fu fra i liberali perché Amendola fu liberale partente
Quello che allora si chiamava genericamente il partito liberale
Fumi visto
Minuti nei due governi fatta
Combatte duramente la sua battaglia contro il fascismo
Quando si fece la decisione del ventiquattro
Della prima del ventiquattro
O del Marzo ventiquattro novità peggio
Il comitato della
Per del il Comitato costituzionale che si presentò a Napoli non alle dalla Campania e iniziare il discorso che fece il venti marzo di fare
A nome del Comitato costituzionale di Napoli
Già
Delirio per la nuova formazione politica la derivino questa nuova formazione politica perché battezzò col nome di unione nazionale proprio come
Un limitativo di passaggio dal liberalismo pre fascista diciamo così riprendono alla democrazia
Quando fece il discorso di Napoli venti marzo disse esattamente questo
Il fascismo se abbandona le sue time
Lo Stato corporativo sì
Sulla rappresentanza urbanistica
Vuole acquisire il merito
Di a vere dato vita ad un serio partito conservatore nessuno di noi attraverserà Caviglia
E anziché saremo tutti compiaciuti
Vestito conservatore che però resti sul terreno della legalità e la difenda Bertolotti
Se il fascismo vuole acquisire questo marito siamo aperti a riconoscerglielo
Però nuovi rivendichiamo in confronto
L'aspirazione
Ad una nuova corrente democratica ad uno nuovo
La democrazia non nuovo democrazia è disciplinata dall'esperienza
Piuttosto vorrei perché sono già Anto la stessa dizione nel fascismo
Giunto all'ora della maturità
Governi d'Italia
Il nome dei suoi principi quindi Lunigiana fuori del ventiquattro
Pose la sua candidatura a capo della democrazia liberale
L'anno dopo il venticinque come dire ho detto a giugno si inaugurò
Il congresso del
Dell'unione nazionale in cui egli parlò fece un discorso veramente manovrando
Quegli atti gli atti di quel convegno furono o pubblicati nel luglio successivo subito ubicato nel mi scrisse una tre Clara introduzione la quel volume degli atti
Negli scritti di ammenda da pubblicati dopo la sua morte cioè dopo la caduta del fascismo gli hanno dato il titolo signor
Quella introduzione ultime parole
E furono veramente le sue ultime parole
è secondo me quel documento
Con cui egli presentò agli atti del Unione nazionale
Una specie di rampe testamento politico anche per l'altezza dello stile
Quel lungimiranza della visione per l'altro profondità dei concetti il testamento politico di Giovanni Amendola in Breve che cosa diceva
In questo discorso rende diceva cioè questa introduzione diceva che
Si era perduta la battaglia liberale
Tra il venti uno il ventidue inizia ad essere per tutto perduto
Irreversibilmente era una battaglia doc perché Marla si doveva
La si doveva perdere perché c'era stato un arresto
Nello non lo sviluppo democratico dello Stato liberale del Risorgimento
Ecco il chiodo fisso di Amendola era proprio questa che cioè quello Stato liberale
Aveva storicamente era perfetto la strada alla allo Stato democratico cioè la condizione necessaria per la sopravvivenza di quel tipo di Stato
Era nel suo la continuità nel suo sviluppo democratico
Era così affilato da questa
Visione che non esitò a scrivere
In uno dei suoi primi i documenti politici e non ai suoi scrivere che
Senza nazionalità italiana
E gli diceva e o era una creazione della democrazia chi erano quegli italiani appartenenti alle classi dominatrici nei vecchi fissati tre nazionali
Io naturalmente sono critico di questo suo pensiero quasi biologico chi erano erano non erano ancora i rappresentanti verace del popolo italiano erano ristretti nella vita locale
Una squallida militano palline infetti istanti il popolo italiano come popolo
Andato
In un certo senso dall'Unità dello Stato nazionale
Se questo processo di creazione è un processo continuo
Processo continuo merce variopinta ingessando dalle profondità della stirpe
Di questa gente nuova che sale
Nello Stato e si riconoscevano sfatta
Ce lo stesso socialismo diceva Amendola si giustifica storicamente come momento di questo processo formula formativa arrivava a giustificare lo stesso fascismo perché diceva sì ma in fondo il fascismo ed era pure un discorso
Di aperta opposizione così in fondo il fascismo e un conato di democrazia diretta
Anch'essi confuso in composto ma non si può negare negli che ci sono importazioni nome del popolo italiano
Che il medesimo anno con il sentimento dalla paglia questa anch'esso è un momento di questa di questo irrobustimento democratico dello Stato lo stato del Risorgimento
Ora la il pregio di questo pensiero l'ammenda da quale risulta in definitiva dal suo testamento politico scritto nel luglio
Del mille novecentoventicinque
No teniamo presente che Amendola poi lascerà l'Italia alcuni mesi dopo e non giocherà più morirà Parigi il ventisei aprile
Nel mille novecentoventisei
Non tornerà più e quindi quello il suo saluto di commiato nell'atto in cui si allontana dall'Italia
Ora qual è il pregio di questo suo pensiero
Perché egli
Sente per
La democrazia liberale il suo ideale di democrazia liberale
In termini nuovi su cui io mi scorgere mi permetto di richiamare la vostra attenzione
Ho già ricordato quello che disse a Napoli e che il suo partito quel partito liberale che
Doveva
Nascere
Dalla fine del partito dalla dalla fine del fascismo
Era un partito riformatore illusi dichiarò la sua fede del riformismo ma
Quindi quello che dobbiamo s'sforzarsi stasera individuare quello che io cioè debbo sforzarmi di individuare con la vostra collaborazione con la collaborazione della vostra attenzione proprio il tipo
Qualitativo di questo riformismo
Che egli inquadrava
Il nella visione della democrazia
Di brave come condimento necessario e rinunziabile dello Stato fondato nel Risorgimento
Ogni riformismo
Ha un corpo è un'anima
Il corpo di ogni riformismo è costituito dalle riforme
Tecnicamente istituzionali di cui conosce
L'anima è un'altra cosa l'anima
Lo spirito
Che pervade questo corpo di riforme tecnicamente istituzionale e soprattutto alla natura del fine che comunque le riforme si vogliono raggiungere
Io ho molto riflettuto su un alcune pagine di Gobetti
C'è un riformismo Justus
Sono pagine
Qui i giovani si sono poche che io mi permetto di abdicare
Ti indicare ai giovani
Sono le pagine
Crimine penetranti al modo di Gobetti che aveva dei lampeggiava entri
Intensissimi riluce che però
Duravano Vattimo allocato all'ultimo
Oratorio dice
Chiedevo perché a proposito del riformismo di don Sturzo
Che secondo lui fu uno novità io gli do ragione un'assoluta novità nella storia del movimento cattolico in Italia
Dice da una duplice definizione io Sturzo riformista
Dice don Sturzo fu il messianico del riformismo
Nello stesso tempo fu il riformismo del Messia benissimo
è un'ardita contrapposizione
Sturzo messianico del riformismo
Sorso riformista del Messia nerissimo cerchiamo di chiarire questa ardita contrapposizione
Dicendo Betti
Definendo Gobetti messianico del riformismo vuol significare che
Don Sturzo
Propose
Il suo
O riformismo
Come
Antitesi
Al riformismo
Utilitaristico trionfando in quel momento dalla storia italiana noi dobbiamo ricordare
Eravamo diciannove subito dopo la guerra il venti c'era il riformismo perché un vanto del socialismo che premette prometteva la felicità
Al popolo italiano
Dice Gobetti quell'utilitarismo quel riformismo utilitaristico
Addormentava più coscienza e di quante ne svegliasse
Produceva la imminente catastrofe da turismo
E don Sturzo volle ma sì contro quel tipo di
Riformismo
Per far sgorgare
Dal terreni dinanzi inaridito dal boom del burocratismo Labruto deismo della società italiane più fresche energie morale e spirituale in questo senso ecco dice Gobetti
Quel riformismo vuol essere mi sia ecco
La Società italiana che ha bisogno di di energie morali per rivitalizzarsi
Un riformismo che viceversa continuasse ai Navigli
Il terreno da cui potevano sgarro via sgorgare quelle nuove energie era
Un riformismo controproducente dice il socialismo non seppe vedere quello che riuscì invece a vedere lo Sturzo
Perché
Volle poi chiamarlo il Riformista del Messia nerissimo perché dice Gobetti
Lo scorso accettò risultato Risorgimento ho accettato
Lo accettò previsioni cioè
Accettò Corfù con una certa però lo accettò senza rinnegare
La sua fede cattolico nella trascendenza
Non rinnego soltanto che don Sturzo sette vedere o quando meno tenuto di vedere in ogni fatto politico un volo remora
E quindi spero
Che con il suo riformismo messianico col suo riformismo potesse fare uditive
E la voce del verbo cattolico nella solitudine delle coscienze individuali
Arriva alla fine di queste pagine Gobetti dicendo due cose molto precise
La prima è
Che secondo lui
Avendo don Sturzo lo riversato delle coscienze e suscitato degli impulsi autonomi di fatto
Aveva operato come dite
La seconda cosa precisa
è l'espressione del suo dubbio che è il seguente
Il messianico del riformismo ha più giovato alla chiesa può più giovato Sato
Non risponde coperti
Ma egli si fa un'altra domanda il Riformista del Messia visivo
Ha più giovanotto all'ortodossia Isma'cattolico o viceversa allargato la logica
Delibera risale ecco questo sono i due interrogativi che pone a se stesso Corbetta e manda un Crespo
Però il problema c'è solo che non fu potuto affrontare la storia italiana perché secondo me la Democrazia Cristiana
Che usciti dalle viscere della storia italiana
Dopo la caduta del fascismo non è più non è più il partito Foggiato concepite Foggiato lo struzzo anche per una ragione direi
Non intrinseca ma il senso è che la democrazia cristiana
Non ebbe tempo
Di pensare a lungo a se stesso perché perché i fu investita
Dal
Dall'ondata del diciotto aprile del mille novecentoquarantotto la Democrazia Cristiana
Usciti da quella prova
Stavamo ingente ma quella prova però la designò ancora partito e gente dello stato che pur bisognava ricostruire governare
Quindi la storia della Democrazia Cristiana
Come partito diverso
Quello di don Sturzo rimasto non sperimentato che per un breve periodo
Ero
Fu condizionata dal voto del diciotto aprile diciotto aprile
Noi abbiamo avuto l'insediamento al Governo per volontà
Il popolo italiano
Cedimento al Governo di qui questo partito che appare essere insostituibile almeno per un lungo periodo che stanno lavorando
Nel ruolo di partito egemone che il governo dello Stato tutta una nuova realtà
L'incomparabile
A quello a quel tipo di riformismo di cui Gobetti visse individuando nulla opponendo Sturzo che era stato il messianico del riformismo
Il riformismo riformista del messinese Nora questo ricordo dalle questa macchina di cubetti di ho voluto richiamare neanche otto a pormi requisito
Possiamo noi chiamare Amendola
Un messianico nato però sul terreno della cultura laica anziché sul terreno della cultura cattolica un messianico del riformismo
Io ho riflettuto a lungo sono arrivato alla conclusione che i c'è qualche cosa di Messi Annicco
Del riformismo liberaldemocratico di di ammenda o no
E questo qualche cosa di Missy Annico nel riformismo
Socialdemocratica mediante traspare con grande evidenza
Dal dalle dalle ultime suo parole l'ultimo testo politico di Amendola tellurico del venticinque
Perché che cosa
Dice Amendola a proposito dell'anima
Dello spirito nella democrazia liberale
Dirige
Per capire l'anima di questa democrazia liberale
Bisogna capire il fascismo
E lui
Rende Petrarca in questo suo scritto finale il fascismo
E come loro interprete
Dicendo esattamente il fascismo non è un movimento non è stato un movimento fascismo allora era vincente era stato ingente
Quando egli scriveva non è il solito movimento reazionario
Ma semplici dittatura
In qualche cosa di più profondo
In sostanza
Uno
Una tale da mai fa serata
Realizzazione di quel gioco vinili giocabile Giorgio
Giacobinismo
Che è uscito all'arrivo della Rivoluzione francese
Sì il fascismo così lungo degli esseri contro gli immortali principi errore però in se stessi e un'altra cosa
è una malattia quella malattia che vede nero sforato
Il gli Altan la cui vita si vale di tutte le vite individuali che dipendono subordinate subalterne è trascurabile
E e il cancro della politica
Della politica per cui
Il privato indietreggia il pubblico
Sopraffare il privato
Quello che è una malattia che hanno di cui hanno sofferto tutti i popoli nel mondo moderno ma è arrivato alla sua come alla sua esasperazione qui nel nostro Paese tenuti questa bottiglia dobbiamo fuori
Di questo primato della politica dobbiamo cori
E per guarire noi abbiamo bisogno
Di una forte carica di spiritualità
Dei singoli uomini che devono
Credere nella libertà esercitarla
Valorizzare nulla
Applicarla nella loro vita come fonte di opere creative
Dice questa è una scelta religiosa dice esattamente una scelta religiosa
Su questa linea anzi più precisamente sostiene
Si pongono gli uomini che possono militare per questa democrazia proprio in forzata di una vocazione di carattere religioso
Quindi ecco la qualità
Dell'anima
Del riformismo socialdemocratico
Era una qualità moralmente altissima
Probabilmente sì se noi abbiamo potuto fare l'esperienza in questi anni di quanto questo sia vero
è necessario qua di che cosa soffre
La democrazia italiana
Abbiamo tutti gli istituti abbiamo tutti gli strumenti
Abbiamo un costruito anche economicamente e socialmente la democrazia di tutti tuttavia questa democrazia e gravemente sofferente
C'è il corpo della democrazia
Ma non c'è lo spirito per la democrazia
Ecco io
Concludo dicendo che proprio
La qualità
Del riformismo socialdemocratico che io ho voluto
Individuare Dupuis ho voluto fare la storia in Amendola
Individuo questo tipo di riformismo
Noi oggi ho già detto prima abbiamo tante riformismo quanti sono i partiti
Giorni fa sembra essere andato sembra essere entrato finalmente nella dirittura di arrivo arrivo organismo persino quel partito che per tanti anni è stato tenuto in Italia come il più
I
Io reversibile Partito rivoluzionario anche ribadito comune ha imboccato la vite attivi per la dirittura di arrivo al
A al riformismo un articolo della Repubblica a firma del suo direttore Eugenio Scalfari del quattordici scorso
Ha detto esattamente che il Partito comunista
Sì dei identificare
Per ritrovare una sua precisa identità si deve identificare con lo sforzo della ricostruzione dello Stato
Per la riconciliazione cioè per Lula per la riformulazione del patto tra i cittadini e le spie e le istituzioni sostanzialmente Scalfaro ha voluto dire che il Partito comunista
Già specializzate
Per la rivoluzione sociale economica Sideri e viceversa oggi specializzare
Come partito etico-politico come partito etico-politico che s'impadronisce del problema fondamentale centrale della ricostruzione USA
Questo io non invento nulla io riferisco articolo Ravi Scalfari del quattordici di questo processo è apparsa sulla revoca
E non è da escludere non è da escludere io non voglio aggiungere che probabilmente sarebbe migliore di un altro presidente
Questo non lo aggiungo però questo
E la verità non li abbiamo questa formula di partiti
Riformisti
Tra cui dobbiamo cominciare ad includere anche il Partito comunista
Con la la domanda finale alla quale io debbo rispondere è la seguente
In questo momento storico della vita dell'Italia in cui tutti i partiti sono riformisti
C'è spazio
Per
Forze politiche
Che
Si rendano coerentemente inverte Tree
Del riformismo
Proprio della democrazia liberale
C'è
Possibilità di espansione
Di queste forze
Che i si possono raccogliere
Nell'area
A cui si rivolgeva il messaggio aumento via
La risposta e breve semplice
Per anche per la Regione largamente obbligata
La risposta è la seguente
Senza dubbio
Il tipo di riformismo
I cui oggi l'Italia dipende ma soprattutto bisogno è proprio quello della democrazia liberale
E quello della proprio della democrazia liberale
Bisogno più importante ed urgente
A cagione
Della forte stagnazione etnico politica di cui soffre la nostra società
La nostra società
Sì ha tanti problemi problema della finanza pubblica il problema della giustizia il problema alla scuola però
Il primo bisogno
Della nostra società e quello che lei proviene da questo risparmio
Questo risparmio che si fa comunque sempre rampa
Di carattere etico politica questa
Il nostro male maggiore
Tra cui tutto deriva veduto provvede
Nell'ora se questo è vero è vero lungo
Che
Il riformismo
Il cui nostro problemi di cui il nostro paese in questo momento ha soprattutto e maggior bande bisogna è proprio quello della democrazia liberale intesa nel significato in cui Miglio sono sferzato
Dei interpreta
Senonché senonché è proprio questo il sostantivo partito politico che fa mangiare a questo bisogno le forze morali e intellettuale occorreva soddisfa
Questo è il problema
Noi abbiamo questo bisogno che nasce da questa crisi ma questa deficienza da questa stagnazione etico-politico dalla nostra vita nazionale
Quella stessa stagnazione che dovrebbe essere corretta
L'arroganza a questo tipo di riformismo fa mancare fa difettare sempre più le forze morale intellettuale
Perché occorrerebbero per mettere in essere rendere politicamente operativo questo riformismo noi e quindi ci troviamo dinanzi ad una antinomia
Se c'è come dire una una poco una potenzialità di questo tipo di riformismo c'è una promessa
Seducente all'ingente di questo tipo di riformismo Vaime
C'è anche uno scoraggiamento
A questo tipo di riformismo che proviene dalla stessa stagnazione che esso dovrebbe corregge queste da conclusioni alcuni non possono giungere questo questa mia relazione che leggerete
Sarà pubblicata nel testo io ho lasciato molti vuoti molti passaggi
Nel mio
Messi in evidenza ma il nocciolo del mio pensiero quello che gli ho risposto
E ringraziando il senatore Valitutti che poi seguirà tutto il dibattito concludendo domani come l'inizio
Proporrei visto che il e il professor Colletti si sposterà a domani mattina di proseguire nell'ordine
Tra tallone Basini problema i sistemi elettorali e i cambiamenti
Naturalmente la modista di Nocera ricostruzione del programma i lavori la relazione sul socialismo faceva necessaria quantità a quella liberalismo grazie ai grandi serva al tutti contro la malattia è difficile lottare
Quindi io direi le Bassanini di
Prende la parola
Io la ringrazio il centro studi libertà e democrazia panico Valetto documentato quelli Morelli sì mi hanno invitato a parlare questo convegno il mio sarà un discorso ognuno deve fare il suo ruolo non tanto teorico come quello del professor Valitutti
Ma più direi collegato alla in realtà qui stoppa questo convegno è stato promosso per dibattere sul tema del liberalismo in generale
Ma è stato promosso da militanti del Partito Liberale Italiano da gente che impegnata in politica
E gli accenni appunto a quello che diceva la fine del suo intervento adesso Valitutti quando chiedeva che funzione può avere
Quando tutti i partiti si dichiarano liberaldemocratici
Compresi i comunisti
E tutti i partiti sostengono è ormai una metodologia liberale che funzione può avere Ida Partito liberale italiano
I miei saranno così che gli interrogativi di uno che ha sempre militato in questo partito davanti anni non so se in questo convegno si potrà dare una risposta a quello che vuole
Vorrei anzitutto dire una cosa che io parlo come un liberale del noto un liberale di Mila no che è entrato nel partito nell'immediato dopoguerra nel mille novecentoquarantasei
Che si è sempre occupato in questo partito catturato il consigliere comunale di Milano tanti anni fa che ha fatto per cinque legislature il deputato del Milan
Diciamo che l'immediato dopoguerra Partito liberale era molto debole però aveva un prestigio notevolissimo
C'erano esponenti di una cultura del giornalismo dell'Università
Che ci appoggiavano Valitutti io credo dopo va detto che se il più anziano ventose ospitante Nordio non è la stessa anzi Alitalia Gordon mi ricordo una riunione al partito liberale di Mila no contro Benedetto Croce nel corpo quarantasei
Io sono nato il ventisei come ha detto voce il senatore Alessandro Cadario casate e il nostro collega Giorgio bergamasco che installati urto del medesimo
Quindi mi ricordo il cliente veramente molto di morte noi allora avevamo poca forza posizione però avevamo un prestigio enorme
Il mondo intellettuale era con noi il mondo giornalisti verranno e anche il mondo economico vedeva del Partito Liberale qualche cosa di concreto su cui appoggiarsi
Tant'è vero che nel mille novecentocinquantatré quando Malagodi di mente
Segretario del partito ebbe l'appoggio di un lago settori l'opinione pubblica e anche ebbe anche mezzi concreti per senza danarosi Cantamessa per riuscire imposti all'elettorato
Malagodi prese allora la segreteria del partito ci fu anche una direi siccome avevo una per terra del bit determinata linea politica
Molti uscirono dal partito ricordiamoci che la sua campagna elettorale fu organizzata tecnicamente da Eugenio Scalfari
C'era allora nel partito localizzata praticamente quelli e altri uscirono allora causa uscito Scalfari si presentò candidato a guidare se allora cioè c'era tutto un gruppo di gente lo appoggiava anche sul profilo dancer in ogni modo si arrivò alla all'elezione dei sessantatré su una determinata linea politica
Che molti non condividevano che creo anche una frattura del partito perché molti uscirono e fu un trauma te quante ma il partito aveva una sua immagine una sua personalità
Una sua collocazione nella nella società parlo sempre centro nord
Il le cose andarono come voi come notti non sappiamo arriviamo a tempi più vicini alternativa liberale che Malagodi portò avanti non poté realizzarsi ovviamente
Il la collocazione dove stanno i socialisti non possono starci liberali dimostrate evidentemente non vale nel partito e sotto un'opposizione espressa da correnti che poi ci sono sono arrivata la maggioranza di rinnovamento e di presenza qui arriviamo ai tempi più vicini che molti di noi hanno distrutto
E dopo e dopo direi insuccessi del settantasei quando il partito in tutta Italia trentotto con la punta minima ci fu una ripresa ma ci fu una ripresa su una piattaforma politica con un programma il quale molti credevano e anche con una leadership perché in democrazia ci vuole anche una lega cercherà rappresentata allora allora da Zanone
Il
Il partito si è ripreso dopo noi ci siamo inseriti dopo tanti anni del potere il questa crescita si è fermata cioè ma arrivati alla crisi della segreteria Zanone
Che sta per PC di queste ed allora io non vedo chiaramente e sarebbe una cosa che il c.t. cui bisognerebbe dibatteva dato che qui siamo in un ambiente ristretto vorrei sentire anche se qualche ruolo dirà qualcosa come noi pensiamo di poter rilanciare un partito liberale in Italia PLI quando tutti perché funzione possiamo aprire quando come diceva Valitutti ormai il liberalismo la liberal democrazia hanno conquistato tutto il partito qui una questione di uomini Ghidini riorganizzazione oggi io che Milito appunto come dicevo in questo partito da molti anni io mi sento un po'tra in difficoltà di questa cosa parlava stamattina con amici l'aereo anche con l'amico Ostellino
Ci sono dei momenti in cui non dico che uno si vergogna ma un po'difficoltà di dire io sono nel partito liberale perché noi abbiamo perso credibilità abbiamo perso immagine
Abbiamo perso un carisma che in una maniera o nell'altro abbiamo sempre avuto quando operavamo una forza Marco a una forza molto direi minoritaria
Volevo dire questo come così
Prefazione quello che dirò cercando di rimanere ogni venti minuti che ci sono stati assegnati da una non amico Morelli
Perché direi questo qui è una cosa su cui tutti quanti noi dobbiamo meditare perché noi oggi a mio avviso dobbiamo trovare una linea politica degli argomenti dei temi per poter portare nella realtà italiana degli elettori radente a portare per il Partito liberale italiano
Direi questo è anche una cosa dirà essenziale dato che noi siamo anche qui uomini momenti per Tito perché per il momento in cui il liberalismo da liberare l'economia di mercato tutti i principi liberali
Da tutti i punti di vista sono vincenti lo come forte ci richiamiamo a questo ci siamo in una situazione molto deboli dico come questo come premessa
Al tema
Che ieri è stato assegnato il sistema elettorale e cambiamenti perché la premessa ho dovuto fare ma in quanto all'inizio della scorsa legislatura quando il nostro collega Bozzi fu nominato presidente della commissione per le riforme istituzionali
Il quello che devastano sospese eccetera eccetera gli avevo detto che avevo detto secondo me il partito liberale
Dovrebbe in questo momento impegnarsi in una battaglia per la allertare riforma delle istituzioni
Noi avremmo combattuto per aver Bozzi presidente di questa Commissione
E focalizzarci su alcuni su alcuni temi praticamente si pensa in un Paese in cui da anni si parla di riforme istituzionali e non si riesce a fare niente perché sono dieci anni che se ne parlava quando è nata quella Commissione che all'inizio della scorsa legislatura ne stiamo ancora parlando adesso
Io pago suggerito ma intendiamoci
Siccome fra molto liberale favore certo rispetto dal parere di tutto il resto dove dovremmo a mio avviso batterci su questo perché è un tema che hai sentito a mio avviso nella società civile poiché sentito a tutti quanti perché se una classe politica
Dice lo doveva impegnarsi sulle riforme istituzionali significa che questa stessa classe si rende conto che qualche cosa va cambiato ma l'atto pratico non si riesce poi a cambiare niente
E allora in quell'occasione in quell'occasione io avevo detto che volevo presentare ecco qui l'amico cioè uno credere che mi ha sempre appoggiato una proposta così per lasciare agli atti del Parlamento
Sulla sulla dato che è una cosa fattibile sulla direi riformiamo le cose facilmente riformabile
Non modifichiamo la sua costituzione perché allora vai a finire in tutto ci son quel gruppo di Milano il professor Miglio
Repubblica presidenziale con la vediamo di se si può riformare la legge elettorale nei regolamenti parlamentari son cose che puoi fare con delle maggioranze molto fibre maggioranze semplici senza maggioranze qualificate che ci vogliono per modificare la costituzione o scritto col l'aiuto soprattutto con l'aiuto di un mio collega vi ringrazio un libro
Così fotografia c'è stato anche un po'venduto poi a loro chiesto all'onorevole botte se potevo presentare tanto per lasciarlo agli atti non ha proposto che ho fatto rocciatori firmata solo da me chiedendomi
Il fatto che ma ha detto che non era la linea del partito
Che non era lì nel partito di non chiedere voti ad altri e io ritengo questo sarebbe stato un tema non dico l'unico tema ma noi come liberale qualche cosa dobbiamo trovare se vogliamo
Che qualcheduno si diversifichi ci diversifica e ci che vede non qualche cosa di diverso da quello che fanno gli altri gli altri partiti
E io sono convinto
Che il
Che se noi a continuiamo continuiamo a a in questa linea politica cioè in strafare in tutti i campi delle azioni che non ci diversificò ad avere nessuna alto partito che c'è nello schieramento
Noi finiremo fattualmente per scomparire quindi questo era per me un tema che si poteva si poteva battere e sono anche convinto che era fra anche un sistema in cui i liberali avrebbero potuto avere per lo meno le forze parlamentare le forze per lamentare che hanno reso perché se noi arriviamo apre altre
Soluzioni e ci si arriverà perché noi non possiamo andare avanti con questo sistema pre tutti sono d'accordo se si arriva una proporzionale con una soglia se si arriva a tutti gli altri sistemi che sei di cui si discute il liberale avranno meno forza noi forse con questo in determinate aree con un partito diverso potremmo avere le rappresentanze io parlo sempre di Milano ci sono delle zone di Milano
Dove liberali i repubblicani insieme hanno raggiunto anche il trentacinque quaranta per cento dei voti ci son le zone del Piemonte dove è così
In a ed è una cosa che un partito come il partito liberale che il partito lo Stato a mio avviso avrebbe potuto e potrebbe ancora adesso a portare avanti ricordiamoci che il alla costituente si è discusso con si scuoteva la legge elettorale è stato respinto un ordine del giorno Giolitti che dice perché da carne ci parla che il Parlamento deve essere letto con la proporzionale
E legge elettorale possano essere cambiarmi sono naturalmente la vecchia classe liberale
Se uno guarda alla storia del nostro Paese vede che nel giro di cinquant'anni dall'unità d'Italia al mille novecentotredici ogni dieci anni si allargava il suffragio perché noi siam passati da un suffragio ristrettissimo
A suffragio universale maschile nel mille novecento tredici con Giolitti e la proporzionale con Nitti
Quindi il io parlo di questo non sul piano sul punto di vista tecnico che poi può essere una cosa opinabile nono guidabile
Mi è stato perché poi oltre tutto non è il caso di parlarne qui perché tutti conoscono questi temi queste problematiche dico questo perché quando Omo cominciato a esaminare questo questo problema nell'occasione appunto dalla nascita di questa Commissione ritenevo che potesse essere un argomento che il partito liberale avrebbe potuto e forse avrebbe dovuto portare avanti converrebbe anche portarmi avanti degli altri anche perché non so se rilevanza se a può essere o un tema dibattuto in questo convegno però da qualche parte noi dovremo dovremo Di Bartolo con l'amico Valitutti Ferrante due è un uomo di partito dovremmo dire come vogliamo fare per porte rilanciare questo partito è se noi fossimo d'impresa
Un'azienda qualsiasi con l'uno e nove per cento dei voti in una democrazia di massa dovremmo se fossimo un'impresa dovremmo dire dobbiamo collegarci con Carter un altro dobbiamo associati dobbiamo fare le trasformazioni
Perché noi siamo in una situazione in una situazione in cui perdiamo parlo sempre come ho detto di no per cui c'è qualche mio collega del Sud forse nel sulla situazione diversa
Ma io vi dico che siccome del partito io non ho mai avuto correnti organizzato non ho mai avuto più di due otto iscritti allegati a me però nella zona nel collegio Milano Pavia io prendevo dei voti
Preso anche ventisei mila preferenze eccetera eccetera girandosi traccetta vedo dall'Oltrepò Pavese in provincia di Milano da in giro eccetera eccetera tutti i gruppi gli organismi gli amici le persone
Che votava liberale non voto liberale ho detto che io ho fatto che ho fatto il deputato per cinque legislature
Tutte le volte mi son presentato ha avuto la fortuna di riuscire nel mille novecentosettantasei io ho avuto una discussione qui l'amico prete indossato col Malagodi e altissima detto io non mi presento noi a Milano non abbiamo il quoziente
Nove allora difendono l'avevamo non avevamo il quoziente riuscito Malagodi coi resti oggi noi in quello che è più grande collegio elettorale italiana perché come mila come Roma ci si legò cinquantaquattro deputati noi siamo più basse di allora
Noi nel Nord abbiamo avuto un insuccesso notevole allora di fronte a questo noi dobbiamo cercare di dire cosa vogliamo fare
Perché non possiamo pensare di andare avanti continuando a perdere queste a e in base alle proiezioni e tu mi hai detto che siamo molto sotto di allora
Quindi il e questo è un argomento che secondo me è una cosa abbastanza sentita nel nostro elettorato io sul mio libro ho fatto anche alcuni dibattiti alle lotterie una cosa sentita l'associazione varie
Convegni sentita dal nostro elettorato anche Inaudi alla Costituente era per il collegio uninominale
Sulla destra non so Calamandrei sulla sinistra e non per questo è fosse un sistema che ci permetterebbe di vive perché noi parliamo sempre questa proporzionale come scrisse che ammantati ma se uno vi legge quello che ci scrive il politologo io dico non lo sono
Dei partiti minori c'è sempre un degrado della rappresentanza perché siccome è naturale normale
Che uno non vuole mai favorire il suo concorrente se in un collegio dove c'è uno o due deputati e si presenta una persona che abbia un po'di credibilità si fa di tutto per allontanarla quindi il livello continua ad abbassarsi
Questa è la realtà è detto e scritto nei libri della realtà che non abbiamo visto qui ritenute fare nomi in tutti i partiti ma tutti i partiti minori sono finiti in questa maniera con un degrado d'una rappresentanza e al momento in cui ci sono elezioni in cui i partiti maggiori hanno molte candidati che si muovono il partito minore ha semplicemente uno solo che pensa di Lucia e quindi evidentemente in assoluto perverrà dei voti
Quindi non è affatto vero che continuare così possa favorire un partito il comparto liberale
Volevo solamente dire queste cose perché è un tema su cui io che sono liberale che non fatto Mohammad un'attività in questo partito
Sentivo dire mi sento di dire e effettivamente non è è un po'fuori del tema di questo questo convegno ma come ho detto siccome la cosa organizzata da gente anche di partito in qualche sede non so dove se qui o altrove in un'altra riunione eccetera eccetera noi dobbiamo anche dire cosa vogliamo essere
Che cosa vogliamo fare perché noi nel settantasei eravamo un po'più su di adesso almeno cento all'anno
Ma avevamo un disegno un po'oggetto dei leader adesso praticamente noi siamo senza linea politica con un partito completamente sfatto in cui ci si occupa esclusivamente di posti sotto potere quindi io non vedo se noi non cambiamo come potremmo riprenderci grazie
Noto ringrazio Vasini gli accorati appelli per il esito nella relazione che ha anche poi io ringrazio vivamente l'amico Baslini
La il suo discorso
Dico che avrei preferito che però ci avessi truffato il suo progetto puntano a attesta e anche dall'altra guancia eletta ecco però però voglio dire a Baslini che questo problema della legge elettorale era un pezzo del mio discorso che ho dovuto saltare
Fu discusso del primo ed ultimo congresso dell'Unione nazionale
E Amendola del riassumere riscossione
Anticipo
Quello di cui si sta parlando in questi ultimi mesi in Italia
Non era proporzionalista
Fu sempre contro il proporzionalismo
Però difese collegi uninominali per le nostre ragioni
Delle forze morali che si raccoglievano intorno
A notabili del Risorgimento
Però ecco lui nel riassumere quello che si era detto noto che in Italia non c'erano le condizioni
Per adottare il sistema inglese
Il sistema che oggi difende Pannella
Diritti dar luogo poi a ai due partiti allora non si poteva parlare del sistema francese perché non però lui per come dicevo anticipo
Una soluzione di cui si sta insistentemente parlando del polemiche tuttora in corso dice noi non dobbiamo pensare ai due partiti perché in Italia non è così
Dobbiamo pensare alle due posizioni politiche in che cosa annuivo avvisava
La differenza tra i due partiti e le due posizioni politiche diceva bisogna avere un sistema che permette l'espressione delle delle opinioni politiche per l'avvenire
Per l'ordine sociale però le elezioni si fanno anche per fare il governo si fanno anche per farlo e e quindi occorre un urgente che permetta nello stesso tempo di votare per il partito è di votare per il governo le due posizioni
Ecco le chiamava la teoria delle due posizioni
Che se non erro è proprio quello che voleva si proponeva con la sua proposta di raggiungere anche l'amico l'amico Baslini perché il sistema francese
Sostanzialmente a questa finalità di votare perde due posizioni perché nel primo turno
Sì si vota per i partiti ma nel se e per i candidati sindaco al secondo turno avviene il raggruppamento ora però secondo la proposta dall'onorevole De Mita che è stata credo poi recepita dalla redazione Bozzi
C'è proprio questo congegno qui abbiamo la comico c'è un urlo
Che Simone della redazione Bozzi
Il doppio congegno che cioè si vota per il partito ma si vota anche per il Governo cioè il governo di deve forte deve far parte il partito per il quale si vota de poter dire di voler far parte di una certa combinazione governativa ecco questa è la doppia posizione di cui parlavano quindi il problema era già vivo sin d'allora
Abbiamo perduto tempo allora io di questi veleni lezioni poi se ne riparlerà perché accusa rimaneva il persone che il vecchio modello arriverà punto Osio appunto discuteranno ecco interverranno anche quello che contribuiscano
E ora la parola l'onorevole Stefano De Luca che ci illustrerà un altro aspetto rigorismo liberaldemocratico cioè i problemi di la pressione fiscale e della qualità della spesa
Anch'io nel ringraziare per l'invito vi preannuncio che Novi infligge ero
Una vettura
Soprattutto dopo l'affascinante introduzione all'amico Valitutti parlare di argomenti di per sé è sempre tristi come la pressione fiscale per di più leggendo sarebbe sgradevole
E vorrei se mi consentite quindi in questo tentativo che farò di riassumere le poche cose che volevo dire
Mi consentitemi di partire
Da una affascinante provocazione che fatto senatore per tutti quando ci parlava
Di Sturzo e del riformismo messianico
La prima domanda che io mi porrei
Mi credo oggi liberali si debbano porre per finalmente analizzare in modo serio il movimento cattolico
In Italia regolamento dei polli cattolico tra politica cattolica in Italia
Se
Sturzo
In realtà l'interprete
Di quel filone culturale
Che della del cattolicesimo italiano che aveva bisogno di trovare uno sbocco in politica
O se invece Sturzo non fu altro che un eretico liberaldemocratico fortemente influenzato dalla cultura liberale che tentò di coniugare non so se con successo o meno ma ritengo con scarso successo rispetto al suo referente culturale che nel mondo cattolico appunto
Cultura liberale politica liberale e cultura cattolica e se quindi per converso nell'esperienza
Di quella Democrazia Cristiana che molti dicono figlia del Partito Popolare di Sturzo che invece io credo sia se non altro quanto meno una
Sicilia extra coniugale
Adulterina ecco se invece questa cultura politica democristiana non sia piuttosto invece una sorta di riforma rifornire misto pragmatico
Magari di marca di Tina
Per capirci quella Grande Società di invenzioni che ha inventato un grande motore
Che sotto il territorio dell'Irpinia mediamente ogni in venti anni scuote la terra e produce un grande affare
E perché se così è il tema
Introdotto da
Dal dal senatore Valitutti
Sulla necessità di recuperare per la nostra società complessa
Una tensione morale che possa
Come dire guidare il superamento della società cosiddetta dei bisogni complessi primordiali primari
E la società dominante e sarà un problema difficile da superare perché poi guai a immaginare problematiche scenari di questo tipo senza tenere conto delle forze in campo è oggi certamente la forza cattolica politicamente è preponderante
Qui potrei aprire
Un'altra parente sì ma non voglio farlo perché rischierei di uscire troppo dal tema che mi è stato dato e ponendo un'altra domanda sei l'arcipelago
Ogni cura
Comunista sia pure nella nuova gestione
Occhetto riformisti Ca'
Pronto
A recuperare dalla cultura liberale dalla cultura della democrazia liberale
Questi valori etici che possano come dire
Superare il pragmatismo sul quale noi lo vediamo giorno per giorno poi questo mondo comunista trova un facile interessante terreno d'incontro con con la democrazia cristiana e quindi da qui certo qui si innesta il discorso del terreno
Sul terreno dei sistemi elettorali perché è ovvio
Chi è il rischio che noi corriamo è quello
Che ci avviamo verso una società che paradossalmente anziché recuperare una tensione morale più alta e quindi essere un asse una una società in cui valgano di più
Gli obiettivi disco che le finalità che non le parti e quindi una società in cui si è meno dice meno la logica della cosca della parte della setta della consorteria della famiglia e più è più o voi il senso il senso dello Stato che il senso dalla società liberale ecco questa domanda a cui io appunto per brevità non rispondo mi consente di entrare nel tema
Che e chiedo scusa fa subito cadere di tono il livello del ragionamento perché
Parlare oggi del della situazione della condizione della politica fiscale il nostro Paese significa subito
Parlare di una cosa estremamente oltre a chiamare appunto per ciascuno di noi che poi allo stesso tempo costino poco contribuente anche estremamente miserabile sulla se mi fate passare il termine nel senso che
La politica fiscale di questo Paese non è stata la politica della scelta
Tra i bisogni
Cui lo Stato poteva e doveva far fronte in una società moderna che aveva compiuto le sue scelte di Stato più o meno assistenziale più o meno un Welfare State ma invece è stata la politica del piè di lista
Ecco qual è il problema oggi
Diceva stamattina nel corso di una riunione il ministro
Delle finanze
Io a questo punto mi domando se non sarebbe più opportuno anziché mettere un politico a fare il ministro alle Finanze
Di metterci un ragioniere
Perché nella misura in cui la politica finanziaria di questo Paese è diventata la politica del di rivista si tratta soltanto di rilievi serve tanto
Anche se poi sarà è anche difficile in individuale secondo i nostri meccanismi di spesa pubblica quanto è quel tanto che serve
E allora partendo da questo ragionamento
Che non a caso la scelta e stata quella della politica fiscale del piè di lista e qui si tratta subito di immaginare la prima forte riforma come dire della coscienza fiscale
Intendendo la politica fiscale come appunto una difficile scelta tra le cose che un Paese può e che intende permettersi e quelle
Che non può fare
Perché altrimenti
Anche noi liberali
Abbiamo troppe volte abbiamo commesso questo errore si fanno sussurri e grida perché quando si dice come noi spesso diciamo riduciamo la spesa pubblica riqualifichiamo la spesa pubblica tutto questo è sacrosanto
Ma il problema della riqualificazione della spesa pubblica per capirci non è soltanto il tema di come dire
A venire livelli di controllo per cui e non so il la
Certe opere pubbliche devono avvenire determinati costi ragionevoli non è quello di dire non possiamo ci permettere non possiamo permetterci il lusso di spendere oltre cinquanta mila miliardi per l'assistenza sanitaria ma è anche quello qui vere quale soglia quindi di servizi pubblici
Il nostro Paese in relazione alle sue compatibilità di bilancio può assicurare e allora il problema e quindi quello
Non tout-court
Di parlare di riduzione della spesa pubblica perché tutte le volte che si parla della spesa pubblica si fa un'operazione come quella che si è fatta
Nella Finanziaria ottantotto ciascun ministero nell'ambito della spesa corrente perché la spesa cosiddetta d'investimento consentitemi poi di spendere due parole su sul perché dico così detta di di investimento nell'ambito della spesa corrente tagliano e tali da non in misura percentuale può esibire che il ministero delle Finanze per esempio non può rinunciare a una certa quantità di straordinario per pagare i propri dipendenti perché tra l'altro questa sì una spesa produttiva perché consente i controlli fiscali e allora il problema è semmai di ragionare proprio su quella cosiddetta spesa di investimento che la spesa clientelare che la spesa assistenziale che sono gli sprechi pubblici
E da qui il il discorso e secondo me la necessità ad esempio per i liberali di fornire delle indicazioni molto più incisiva e ne abbiamo due temi che mi sembra siano centrali in ordine a questa questione da un lato
Il problema della riduzione dello stock di debito pubblico perché fino a quando noi avremo la necessità con un milione di miliardi di deficit pubblico di pagare ogni anno
Ottanta ottantacinque mila forse l'anno prossimo novanta mila miliardi di interessi sul debito pubblico
Su un fabbisogno su un fabbisogno che poi noi litighiamo per ridurre non so da centoventidue mila miliardi a centoquindici mila miliardi quindi sette mila miliardi di riduzione del fabbisogno pubblico
Comportano sacrifici per i cittadini dibattiti in Parlamento difficoltà incontri siccome cui sindacati concessioni altre difficoltà e siamo sempre nell'ordine il neanche dell'otto nove per cento di quello che è soltanto nell'ambito del fabbisogno la stesa per interessi allora finalmente bisognerà affrontare seriamente questo tema della riduzione dello stock del debito pubblico anche perché nel mille novecentonovantadue
Questo Milano certo novantadue dico che prima non si parlava fino a sei mesi fa adesso se ne parla troppo ecco vediamo concretamente che cosa succede
Se ogni anno mediamente la Banca d'Italia ha bisogno di rinnovare quattrocentocinquanta cinquecento mila miliardi di cestini certificati di credito del Tesoro di buoni del Tesoro eccetera come sarà ti azzardi
Quando
E cittadino italiano rispetto a Bot e CCT che potranno dagli l'otto nove per cento può tranquillamente scegliere al quattro per cento i certificati di credito della banca centrale tedesca senza inflazione con un rischio invece ammesso che l'inflazione rimanga ai livelli del cinque per cento come oggi
Con il rischio molto molto probabile vorrei dire che nel momento invece in cui queste economie saranno in un composito operando a contendere alla pari senza collaborò abbattimento delle frontiere comunitarie certamente ripeto no difficilmente si potrà contenere una ipotesi di ripresa della nostra spirale inflazionistica e quindi con un differente con un differenziale inflazionistico certamente a favore di quel e allora come si farà a finanziare il debito pubblico di questo Paese se noi non porre non porremo umano e qui ci sono una serie di riforme e di proposte liberale io ho qui dei dati di risparmio su per esempio sulla vendita dei beni patrimoniali e lo stato noi abbiamo un patrimonio dello un patrimonio disponibile dello stato valutato circa seicento cinquanta mila miliardi che rende trecentocinquanta miliardi l'anno
Allora ecco perché anziché tutte le settimane dovere fare il guardiano Albino di benzina come me e gli altri colleghi capita in Parlamento ogni settimana c'è il comune tale o il Comune fa altro che vuole venduto apprezzo zero oppure re ci ha regalato questo quel bene demaniale dello Stato perché non fare finalmente con la serie ricognizione per vendere
Almeno una parte di questo cospicuo importante interessante patrimonio per destinarlo solo a riduzione dello stock di debito pubblico ma perché non formano finalmente a una riflessione in ordine alla privatizzazione non soltanto delle società a partecipazione statale ma degli enti cominciando dall'ENEL io ritengo che
Offrendo la possibilità di trasformare in obbligazioni convertibili
Gli attuali certificati di credito del Tesoro
In obbligazioni convertibili di questi enti e mantenendo il trenta per cento degli enti medesimi
Questi enti potranno essere sempre intenti a direzione e Accomando pubblico si potrebbe anche inserire una norma di salvaguardia
Che vieti formazioni di sindacati azionari al di sopra di una certa quantità ma avremmo da un lato una gestione più trasparente di questi enti con la rappresentanza
Dei cittadini piccoli azionisti e allo stesso tempo
Potremmo seriamente ridurre questo stock di debito pubblico
E quindi dicevo il primo tema ma che va affrontato sul quale io credo noi dovremmo fare una battaglia incisiva non soltanto attraverso le i i proclami che facciamo continuamente ma attraverso proposte sulle quali chiedere il confronto nelle Commissioni parlamentari
L'altro grande tema
E quello non potendo
A mio avviso elevare ulteriormente la pressione fiscale la pressione fiscale nel nostro Paese adesso ci sono dei luoghi comuni
Che vanno che vanno eliminati
E dopo la riforma del settantuno questo è un Paese nel quale
Le
Il fisco a
Cento volte aumentato dico cento volte aumentato i suoi e i suoi i suoi ricavi il suo gettito questo vuol dire che complessivamente questo è un Paese che paga le tasse Cetto esiste una fascia di evasione ed è anche cospicua
Però non è una faccia così determinante da potere finanziare
La entità colossale del nostro disavanzo e allora se questo è vero
Il problema è non tanto di immaginare che ha attraverso un una più sicura più efficace lotta all'evasione fiscale si possano si possa aumentare enormemente il gettito che si avvia al suo quell'ibrido quanto
Quanto di
Dimensionale le nostre esigenze e i bisogni della nostra pubblica amministrazione
Certo facendo anche un'operazione che sarà difficile ma che dovrà essere assolutamente fatta nei prossimi mesi io ritengo che probabilmente sarà sarà avviata nel mese d'agosto che è quella anche per avviarci al mercato comune europeo di una perequazione
Dell'IVA e quindi di una trasferimento attraverso l'accorpamento delle aliquote di un trasferimento
Di in posizione da
Diretta ai indiretta
Io credo che in questi giorni ieri c'è stato il primo incontro si dovrà e si potrà arrivare a un incontro a un a un intesa ragionevole con i sindacati per dargli per dargli in cambio della accettazione della sterilizzazione degli effetti dell'aumento dell'Iva sulla
Sul paniere
Di dagli di gravi per quanto riguarda l'Inter su questo credo che sia un passaggio di giustizia fiscale dovuto nel nostro paese anche perché altrimenti noi corriamo il rischio veramente di una sorta di rivolta fiscale perché ecco molte categorie in questo Paese sono veramente tartassate
E
Questa rivolta fiscale è ulteriormente
Come dire rischia di essere ulteriormente alimentato da un altro problema che è quello della qualità della spesa
Guai
A non prendere atto che dico questo vecchio insegnamento il russo nessun cittadino paga volentieri le tasse male fare a meno malvolentieri relazione alla qualità
Della degli investimenti del proprio denaro la qualità della spesa pubblica ecco se noi immaginiamo un momento qual è la qualità della spesa pubblica pensando un attimo alla politica per il Mezzogiorno alla spesa sanitaria alla situazione della nostra previdenza dico è facile capire il perché questa
C'è questo atteggiamento di di rifiuto di ripulsa di fastidio di di ribellione
Di verso verso il fisco e la qualità della spesa la qualità e la spesa è torniamo ancora al punto di partenza si un un problema principalmente di moralità dello Stato e sì un problema di chiarezza delle scelte ma è anche un problema
Di controlli io da qualche tempo mi sono convinto e uno degli aspetti su cui dovremo lavorare molto nei prossimi anni riguardo appunto alle riforme
Costituzionali e istituzionali possibili
Uno di questi temi la sovranità solennemente la nostra Costituzione è scritto consacrato che la sovranità del popolo
Ma mi domando e vi domando
Che senso ha una sovranità che finisce col limitarsi a una sorta di delega in bianco
Che peraltro è anche condizionata da una serie di fattori che il voto allora voi voi attribuiamo altri livelli di controllo popolare attraverso meccanismi che potremmo mutuare dalla società anglosassone per esempio oppure questa sovranità finirà ogni giorno continuità a che cosa penso nel campo finanziario penso a un sistema di auditing come quello che c'è dei paesi anglosassoni
Dove la Corte dei conti di quei Paesi non si limita a controllo a fare come da noi un mero controllo di legittimità ma fa anche un controllo della qualità della spesa
Quando dico qualità la stessa certamente non intendo dire una interesserà un'interferenza sulle scelte politica della spesa
Ma intendo dire che un chilo di cemento deve costare avere lo stesso prezzo in Valle d'Aosta o in Sicilia un un apparecchio elettromedicale deve avere lo stesso costo nella unità sanitaria locale dalla Lombardia come la Calabria e questo secondo me è molto sentito ed è un salto di qualità che noi dobbiamo far fare alla nostra alla nostra spesa pubblica
E così l'ultima considerazione che volevo fare per non abusare
Del della vostra pazienza
Certo esiste un problema quello che è stato chiamato il dilemma dell'eguaglianza
Esiste un problema di
Affidare oltre attribuire
L'uguaglianza dei punti di partenza e non soltanto
A tutti i cittadini voglio dire anche l'uguaglianza di certi di certe risposte a determinati bisogni che diventano sempre più complessi sempre più numerosi nella società moderna società complessa
Ma ecco sul amaramente una società che vuole avere uno Stato minimo uno stato che non gravi eccessivamente interni di pressione fiscale deve compiere queste scelte ecco noi dobbiamo avere il coraggio della impopolarità
Anche cominciando a ragionare della necessità di rinunciare a qualche cosa che tutti siamo troppo abituati ad avere da uno stato elargito ore precipuo appunto come dicevo all'inizio di quel senso morale che deve essere poi che può essere solo il punto di partenza per la costituzione di una società liberale
Ecco e e questo uno dei primi meccanismi per poter evidenziare questa scelta a mio avviso è la riforma da quattro sei otto
Noi non possiamo un altro anno ancora Lodetto autorevolmente il Presidente della Camera quest'anno lo dicono tutti non possiamo un altro anno
Affrontare un tunnel spaventoso degli orrori come in questi ultimi anni è stato e quest'anno è stato più che mai della legge finanziaria questo dev'essere l'ultimo anno in cui
Abbiamo vissuto questo attende parlamentare incredibile di questo treno su cui possono salire al quale si potrà cacciare tutti i tipi di vagoni
La legge finanziaria o diventa un documento programmatico e quindi anche un punto di forza del Governo per cui il governo presenta la sua legge finanziaria la discute però accettare gli emendamenti ma così vuota come documento rigido oppure come fa un governo a gestire una politica finanziaria che è stata stravolta dalle scorribande parlamentari
E Allo stesso tempo
Noi abbiamo un Bilancio pluriennale stia a legislazione costante sia programmatico da questi sono rimasti sulla carta
Amico Franco De Lorenzo che quest'anno ha iniziato anche lui questa allucinante esperienza dalla crisi finanziaria sa come si fanno le modifiche nel nel bilancio poliennale si scrivono dei numeri tanto l'anno prossimo si cambia
E allora con quale attendibilità noi possiamo pensare a fare la riforma e la razionalizzazione della spesa pubblica senza intervenire incisivamente in profondità appunto nel rendere rigido in qualche modo il bilancio poliennale dello stato
Ecco io
Chiedo scusa se fosse ho abusato la pazienza chiedo scusa anche se non seguendo la scaletta
Il questo breve intervento è stato disordinato però voglio concludere dicendo presidente sarà il mio in qua inguaribile ottimismo meridionale
Che io
Non credo
Ne alla capacità come dire rivoluzionaria di operare cambiamenti dei meccanismi elettorali e per questa ragione non è esorcizza nessuno ma non è demonizza o altri e quindi non ho neanche paura per esempio
Di meccanismi elettorali che potrebbero a prima vista apparire penalizzanti perché in realtà quello che produce le grandi trasformazioni della società
Di una società che poi finisce con l'essere sempre più avanti della sua classe dirigente perché la classe dirigente per la logica del potere sempre conservatrice perché lo status quo ante consente di mantenere il proprio potere
Invece la società civile proprio per perché raccoglie sensibilità come dire più sbilanciata in avanti probabilmente sarà capace ed è capace come ha dimostrato con la sua saggezza
Di cogliere i processi di cambiamento e allora io dico che il problema a mio avviso non è quello di meccanismi ma è quello di idee e la difficoltà di tutte le forze politiche
Quelle sponsorizzate
Anche quelle sponsorizzate da Eugenio Scalfari percuoterlo sponsorizzate la crisi e di idee non si la il tentativo di costruire le immagini anche questa forte ma immagine del craxismo ed hanno del socialismo e a danno delle idee allora certo clienti ha capito questa cosa ha capito che c'era una crisi delle idee a cui bisognava sostituire qualche altra cosa ma noi siamo un partito diverso abbiamo una pelle riti diversi da radici diverse più lunga e più profondi più antiche
Più capacità di sofferenza e allora perché non immaginare noi di proporsi come interpreti di questo cambiamento e io l'ho lo ripeto sempre cercando di diventare il partito che coniughi
Le aspirazioni le speranze i bisogni da un lato della dei ceti emergenti degli dei giovedì dei giovani yuppies del nord e dall'altro dei giovani disoccupati meridionali
Cioè un partito capace un liberalismo capace di raccogliere i fermenti e di essere crogiolo di questi fermenti qualche volta anche in modo dialettico in modo in modo contraddittorio come per molte volte per molto tempo tante e in tante occasioni tra di noi è stato io che
Voglio della democrazia tra
C'è possibilità di espansione e di queste forze
Che i si possono raccogliere nell'Area a cui si rivolgeva il messaggio aumento via
La risposta e breve semplice
Per anche per la Regione largamente obbligato
La risposta è la seguente
Senza dubbio
Il tipo di riformismo
I cui oggi l'Italia dipende ma soprattutto bisogno
E proprio quello della democrazia liberale
E quello della proprio del revoca ci ritorna
Bisogno più importante ed urgente
A cagione
Della forte stagnazione etnico politica di cui soffre la nostra società
La nostra società
Sì ha tanti problemi il problema della finanza pubblica il problema della giustizia il problema dalla scuola però il primo bisogno
Della nostra società e quello che lei proviene da questo risparmio
Questo stanze qui si fa comunque sempre rampa
Di carattere etico questo
Il nostro male maggiore
A cui tutto deriva veduto provvede e allora se questo è vero è vero dunque che le riforme il cui nostro provvedimento di cui il nostro paese in questo momento ha soprattutto e maggior bande bisogna è proprio quello della democrazia liberale intesa nel significato
Quindi io sono sferzato di interpreta c'era un Paese nonché è proprio questo il Sannio
Partito politico che fa mangiare
A questo bisogno le forze morali e intellettuale occorreva soddisfare questo è il problema
Noi abbiamo questo bisogno che nasce da questa crisi questa deficienza da questa stagnazione etico-politico dalla nostra vita nazionale
Quella stessa stagnazione che dovrebbe essere corretta
Dall'altra a questo tipo di riformismo fa mancare fa difettare sempre più le forze del morale intellettuale perché occorrerebbero prendete rinascere rendere politicamente operativo questo riformismo noi e quindi ci troviamo dinanzi ad una antinomiche
C'è c'è come dire una una
Una potenzialità di questo tipo di riformismo c'è una promessa seducente all'ingente di questo tipo di turismo Vaime
C'è anche uno scoraggiamento
A questo tipo di riformismo che proviene dalla stessa stagnazione che esso dovrebbe corregge queste conclusioni
Per cui non posso non giunge questo
Questa mia relazione che leggerete
Sarà pubblicata del testo
Io ho lasciato molti vuoti molti passaggi
è ovvio
Messi in evidenza ma il nocciolo
Il mio pensiero è quello che gli ho risposto
E ringraziando il senatore Valitutti che poi seguirà tutto il dibattito concludendo domani pomeriggio proporrei visto che il e il professor Colletti si sposterà a domani mattina di proseguire nell'ordine
Tra tallone Basini problema i sistemi elettorali e i cambiamenti
Naturalmente laburista elogiate costruzione del programma i lavori la relazione sul socialismo faceva necessarie manda
A quella sul liberalismo grazie grazie dottoressa al tutti contro la malattia è difficile lottare
Quindi io direi le Bassanini di
Prende la parola
Io la ringrazio il centro studi libertà e democrazia l'amico valletto dopo l'impatto quelli Morelli che mi hanno invitato a parlare questo convegno il mio sarà un discorso ognuno deve fare il suo ruolo non tanto teorico come quello del professor Valitutti
Ma più direi collegato alla in realtà qui stoppa questo convegno è stato promosso per dibattere sul tema del liberalismo in generale
Ma è stato promosso da militanti del Tito liberale italiana da gente che impegnate in politica
E piaccia anni appunto a quello che diceva la fine del suo intervento reso vani tutti quanti chiedeva che funzione può avere quando tutti i partiti si dichiarano liberaldemocratici
Compresi i comunisti
E tutti i partiti non sostengono è ormai una metodologia liberale che funzione può avere il Partito liberale italiano
I miei saranno così che gli interrogativi di uno che ha sempre militato in questo partito davanti anni non so se in questo convegno si potrà dare una risposta a quello che vuole
Vorrei anzitutto dire una cosa che io parlo come un liberale del noto un liberale di Mila no che è entrato nel partito nell'immediato dopoguerra nel mille novecentoquarantasei
Che si è sempre occupato questo partito catturando il consigliere comunale di Milano tanti anni fa che ha fatto il cinque legislature il deputato emiliana
Ci fu la Marrazza di Torino non contro il fisco ma sul fisco
Io ho solo diedi molto rilievo al Corriere della Sera che allora dirigevo a questo problema
E mi trovai stranamente ma nemmeno molto stranamente contro tutta quella stampa cosiddetta liberal senza la e finale che invece diceva ma questi sono dei qualunquisti non bisogna nemmeno parlarne guarda caso coloro i quali in Italia si definiscono virgolette progressisti virgolette erano dalla parte della reazione
E così veniamo al tema chiedo scusa per questa breve brevissima divagazione
Ma secondo me era necessaria proprio perché si deve allora capire in da quale parte ci si colloca da quale parte si deve collocare un liberale oggi d'Italia capisco che per un liberale non di partito sia più facile sentirsi minoranza ed essere minoranza perché un partito evidentemente esigenze di voto però credo che ci sia un problema che ci si deve fu
Bene
Io non credo che si possa parlare di comunicazione di rapporto tra comunicazione e potere nel nostro Paese se non si parla del sistema di relazioni sociali e della cultura politica presente nel nostro Paese e io credo che questo sia un momento molto brutto sotto il profilo della cultura liberale per il nostro Paese non è vero che è un po'è un periodo molto bello è un periodo molto molto brutto terribilmente brutto
Emerge nel nostro Paese come coda provinciale affannata ritarda tarda e soprattutto incolta del reaganiano emerge nel nostro Paese una cultura politica
Prego contrattualistica
Che tende a riproporre come modello ideale di Stato lo Stato di natura rispetto allo Stato
Contrattuali sta
Lo stato di natura in cui la soggezione del più debole al più forte e addirittura un tributo genetico quasi storico che si deve dare al progresso identificato con il binomio ricchezza potere
è una reazione tutto sommato
Abbastanza naturale ad all'ondata precedente che privilegiava
Il primato della politica sulla società civile il primato dello Stato sul mercato
Il primato del pubblico sul privato su il primo bis privato del pubblico su il primato del pubblico sul privato però è una reazione che a mio avviso è molto pericolosa se io dovessi in qualche modo definire quello che sta accadendo oggi in Italia
Parafrasando nemmeno troppo il manifesto comunista del mille ottocentoquarantotto direi che si che se uno spettro si aggira oggi nel nostro Paese
Questo spettro e lo spettro della reazione e non è certo lo spettro del comunismo ma quello che è peggio ancora apra parafrasando il manifesto
Del partito comunista
Non si stanno realizzando delle alleanze per combatterla ma si stanno realizzando delle alleanze per sostenerla
Il grande manager il giornalista progressista l'oppositore di comodo in libero i liberal trasformista liberal senza la e finale insomma c'è una coacervo di forze che tende a privilegiare questo tipo di cultura politica
Portatori di tale cultura politica
Che poi in fondo finisce con le tessere l'elogio della Rupe Tarpea i più deboli gli si butta giù si ammazza
Ci sono purtroppo alcuni esponenti di rilievo
Del grande capitale
La cui ambizione mi pare sia quella dei trasformare i soggetti economici cioè se stessi i soggetti politici
E io credo che non ci sia nulla di più pericoloso in tutto questo
Credo che non ci sia nulla di più pericoloso perché se c'era un pericolo gravissimo nel primato
Della politica nei confronti della società civile c'è un pericolo altrettanto grave e forse più grave nel ridurre l'autonomia della politica rispetto all'economia
I dei paesi in cui la politica e vassalla dell'economia cioè la politica non conserva la sua sfera di autonomia esattamente come l'economia e la società civile devono per i loro ambiti conservare la loro sfera di autonomia se la politica non conserva la propria autonomia
Si va verso forme autoritari
E questo è il pericolo che sta correndo in questo momento il nostro Paese
Ritornando al concetto di minoranza intensa questa minoranza intensa cioè questa parte del grande capitale italiano che sta proponendo promuovendo questo tipo di cultura politica in qualche modo è stata se non l'alleato uno degli elementi cui ha guardato sempre non fosse altro che culturalmente il liberalismo italiano bene diverrà l'italiano però deve avere il coraggio anche di dire che quanto c'è di illiberale
Incerte proposizioni politiche ma perché c'è qualche cosa di liberale
è pur vero che in un paio in un Paese capitalista ed è chiaro che noi non possiamo non essere favorevole ad un sistema di tipo capitalismo capitalistica di mercato la distribuzione delle risorse economiche è disuguale ed è naturale che sia disuguali
Ma se la ricchezza diventa una risorsa politica
E la ricchezza e distribuite in modo disuguale
Come possono i cittadini essere uguali politicamente
Ma i sedici se i cittadini non sono eguali politicamente da democrazia muore
Questo è il pericolo che sta correndo in questo momento il nostro Paese
Quindi mentre in passato in sostanza c'era stata l'espropriazione del mercato da parte dello Stato e giustamente i liberali si sono battuti contro questo oggi si assiste all'espropriazione dello Stato da parte dei governi privati
Mentre ieri
Si lamentava giustamente la crisi di autonomia della società civile rispetto alla società politica oggi a mio avviso ci si deve allarmare della crisi e di autonomia della politica dello Stato rispetto ai potentati economici
Ieri lo Stato era troppo invadente oggi lo Stato è in ritirata e il pericolo non è minore
Ieri la società civile era soffocata dallo statalismo socialisti
Oggi siamo alla privatizzazione dell'autorità politica ed è un pericolo altrettanto brava
Il veicolo di diffusione di questo tipo di cultura politica
Cioè di questo tipo di politica di di di di di cultura politica pre contrattualistica
Sono purtroppo i mass media
E sono i mass media perché
Sono i mass media perché oggi il sistema informativo italiano è in mano ad una sola categoria sociale legittimata a perseguire i propri interessi ma che evidentemente sono i interessi di parte e non sono interessi diffusi
Proviamo a fare qualche domanda di tipo provocatorio
Per garantire il sistema informativo dai particolarismi
Voi affideresti l'intero sistema informativo ai barbieri
Se la risposta è perché proprio i barbieri la mia domanda successiva è perché proprio gli industriali
Cioè una minoranza intensa che in un sistema democratico ha una sua precisa legge legittimità
Quando diventa monopolistica di un tipo di sistema di informazione diventa naturalmente illiberale ma non perché sia i liberali in quanto tale ma perché produce
Il libertà in quanto impedisce la produzione di beni collettivi in quanto sotterrare
Capacità di produrre libertà al plurale
E oggi accade esattamente questo
Ci sono interessi
Settoriali legittimi che oggi sono in grado di controllare il flusso delle informazioni nel nostro Paese e tutto sommato di sottrarre al cittadino la sua capacità di articolare gli interessi
Qui abbiamo degli illustri politologi ma comunque diamo lo stesso la definizione di articolazione degli interessi l'articolazione degli interessi è il momento in cui il cittadino
Individua i propri interessi e li trasforma in domanda politica affinché il potere politico
I soldi sui
Ebbene la precondizione affinché il cittadino possa sottoporre al potere politico delle dopo domande imbarazzanti delle domande che costringano il potere a produrre beni collettivi è che il cittadino
Sia massimamente informato circa i suoi interessi cioè abbia il massimo di informazioni certe accede ai propri interessi
Ebbene uno dei meccanismi tipici di tutti i Paesi autoritari e totalitari
Non è tanto quello di sottrarre con una norma il cittadino dal processo decisionale quanto di fargli mancare quel flusso di informazioni che gli consentano di per venire correttamente
Alla formulazione dei propri interessi questo è quello che sta accadendo nel nostro Paese non solo per quello che riguarda certe operazioni in Borsa
Che fortunatamente qualche volta il mercato
La forza di penalizzare ma anche per tutta una serie di altre cose e ricordavo all'inizio il problema della distribuzione della trasformazione della del trasferimento delle risorse
Nel nostro Paese
In questo contesto a mio avviso emisi ficcante sostenere che anche gli editori puri hanno dato in passato una cattiva prova
Non si può scegliere il peggiore degli editori puri compararlo con il migliore degli editori impuri e che un rudere che tutto dipende dalla onestà degli uomini
Perché è una concezione siffatta e metodologicamente illiberale perché si affida ancora una volta alla buona volontà degli uomini
Mentre il governo liberale e il governo delle leggi e non è il governo degli uomini
E quindi non si può continuare a sperare che l'editore impuro sia così buono da perseguire degli interessi universali piuttosto che perseguire degli interessi settoriali particolari
E nella sua legittimità perseguire gli interessi settoriali ma ciò non di meno nel momento in cui chi persegue e e e lì e lì monopolizza è chiaro che riduce le possibilità di perseguire di perseguire interessi collettivi e interessi diffusi in altre parole se è consentita la provocazione e i liberali devolvere devono avere il coraggio di riconoscere che gli industriali possono essere bravi ma non devono mai dire che sono anche buoni perché altrimenti a mio avviso non sono rivela e questo senza voler citare l'apologo di Adam Smith in base al quale il fornaio ci fornisce il pane non per benevolenza ma per convenienza
Ma d'altra parte però questa esigenza che emerge dal nostro sistema informativo che tende a delegittimare la categoria della politica come una specie di
Muro che si sovrappone alla libera espressione delle forze sociali
D'altra parte questo è il processo attraverso il quale nostri mass media tendono a delegittimare l'unico strumento di realizzazione di di beni collettivi quindi sul piano concettuale come su quello empirico la domanda da porsi è un'altra a parità di onestà personale qual è l'editore che garantisce meglio la difesa degli interessi diffusi che garantisce meglio
L'articolazione degli interessi intesa come ricchezza d'informazione al cittadino
La risposta e semplice c'è una coalizione di minoranza intensa tende a difendere interessi settoriali un editori in puro tenderà a difendere maggiormente i propri interessi settoriali piuttosto che gli interessi diffusi
Cioè inoltre un altro grosso equivoco che nasce nel nostro Paese a proposito del sistema di informazione
E cioè che l'indipendenza del giornalista dipenda in fondo dalla onestà tra virgolette del giornalista
L'indipendenza del giornalista è vista in Italia ed è finita in Italia come sua come a suo tempo fu definita da Croce la libertà una categoria dello spirito
Io d'altra parte sono dell'opinione che nessun liberale anglosassone definirebbe la libertà una categoria dello spirito e l'indipendenza del giornalista un'altra attacca altrettanta categoria dello spirito io credo che un uomo sia libero perché gli sono consentite le espressioni di diverso in libertà concrete empiriche verificabili e attuabili in questo momento è la stessa cosa
Valga per il giornalista l'indipendenza e l'autonomia di un giornale l'indipendenza e l'autonomia di un giornalista sono una categoria della realtà
E questa realtà dipende dalle circostanze storiche sociali politiche culturali nelle quali ci si esercita
Questa funzione di informazione
Kevin fu la funzione dell'informazione si esercita all'interno del quadro
Che io ho delineato chiedere al giornalista il sacrificio estremo della della propria libertà in nome della propria coscienza è fare del liberalismo una questione astratta e non una questione empirica verificabile oggi qui
Di fronte di fronte a tutti
Che fare allora
In questi giorni si discute molto della cosiddetta opzione zero
Io dico subito come liberale ma non come liberale astratto ma come liberale empirico che considero l'opzione zero una risposta sbagliata a un problema reale
L'opzione zero è una risposta sbagliata perché contravviene a quella che è uno dei principi sacri sacrosanti del delle libertà liberali cioè della libertà di intrapresa ma il problema reale rimane
Ed ecco allora che cosa succede che l'attenzione viene concentrata su una soluzione su una risposta tecnica sbagliata per eludere ancora una volta il problema reale politico di fondo
E cioè il fatto che il sistema informativo italiano è nelle mani di una minoranza intensa che perseguì suo interesse non interessi interessi diffusi
Io non nuovo delle soluzioni in questo senso anche se forse sarebbe opportuno studiarle qualche cosa
Si potrebbe fare però io credo che noi dobbiamo avere intendo dire noi liberali del Partito liberale o non del partito liberale debbano avere coscienza innanzitutto del quadro
Politico entro il quale si situano questi fenomeni e questo quadro politico impone a mio avviso a chiunque sia liberale si professi tale ma soprattutto voglia esserlo il coraggio ripeto di essere minoranza il coraggio di essere minoranza nel dire no all'opzione zero come risposta tecnica sbagliata ma di sollevare un problema delicato come quello appunto della settorializzazione
Di un di uno strumento così vitale per la vita per la vita democratica e liberale di un Paese
Io so forse di aver fatto un discorso un po'o come dire
Eccessivamente poco politico
Rispetto a un partito che ha delle esigenze politiche che ha delle esigenze di schieramento e che ha delle esigenze di alleanze ma io credo anche che viviamo in una società in cui il la divisione netta per partiti sia finita e che invece nasca una un un un momento in cui la possibilità di alleanze trasversali sui problemi concreti sui problemi empirici si stia facendo sempre più forte
E questa a mio avviso è stata la grande intuizione
Dio un uomo del quale peraltro non condivido sempre la politica anche perché la sua cultura politica diversa dalla mia come quella di come come come Craxi cioè l'intuizione del del Partito socialista l'intuizione del movimentismo socialista e qualche cosa di più di un puro espediente tattico a mio avviso e l'intuizione della possibilità della nascita di alleanze trasversali all'interno di un mondo in cui il senso dell'appartenenza al proprio partito si sta sempre più affievolendo
A fronte di una fortissima secolarizzazione della cultura politica e a fronte di una progressiva caduta della natura bipolare del sistema politico ecco questo a mio avviso i liberali dovrebbero recepire percepire scorrazzare nei campi altrui senza alcun timore
Senza convenzioni di tipo di qualsiasi tipo comprese le convenzioni di tipo liberale
Ci sono delle convenzioni alle quali siamo affezionati ciascuno di noi affezionato e che emergono nella nostra testa quasi come un riflesso condizionato
Pennisi ma queste sono la nostra genetica il nostro codice culturale
Ma non basta più la genetica il codice culturale per governare il nostro Paese e soprattutto a mio avviso non basta più in un momento in cui malgrado tutto malgrado le illusioni che molti di noi si fanno e ci si fa sulla diffusione del liberalismo degli altri partiti il tasso di liberalismo nel nostro Paese è stato così basso come mai in passato grazie
Ringrazio vivamente rammento
Benissimo Rutelli no
No
Rizzo
Provocatorio discorso
Prego
Professor Ferrari
Di prendere la parola
Parlare
Sul
Però nella società cosiddetta complessa
Devo dire che la avevo sterili proprio io dicono validi però che mi sono fatto un limite
E la persona
Presidente
Secondo autorizzato dello Stato perché in un dibattito parlamentare
Più volte
Non ci ha mai Spadolini nove
Gli accade qualche volta scambio ricollocare a a gli accade quindi vi chiedo scusa a
Padova allora larga e pronto sono ancora
Già ma non chiamatemi Ferrario
Tenente dei ipso facto penso
Innanzitutto previo il ringraziamento di rito agli amici che hanno voluto invitarmi a questa manifestazione a questo convegno
Credo di dovere entrare sapere fare una breve premessa sulla
Titolo
Della relazione il diritto nelle società cosiddette complesse
Dico cosiddette non perché voglia reagire alla dominante opinione che riscontra una particolare complessità nelle società contemporanea
In effetti credo nessuno può negare che il processo di pluralità azione degli interessi della stessa frantumazione del potere e del sapere
Abbia portato ad una tale per diversificazioni di ruoli sociali da provocare uno sprigionamento così ampio di aspettative che queste sono divenute sovrabbondanti rispetto alla capacità di soddisfazione offerta dalle società Tess
Credo che questo motivo mutatis mutandis sia comune a molti autori politologi sociologi filosofi da Dahrendorf Rouman tanto per fare due esempi che considero ancora quasi
Opposta tuttavia quando le opinioni diventano dei cliché si sintetizzano in etichette io credo che occorre tenere sveglio lo spirito critico
In verità assistiamo a fenomeni di crescente complessità ma anche di crescente semplificazione
Non solo a fenomeni di differenziazione ma anche di standardizzazione di ruoli e di modalità d'azione sociale
Le società super sviluppate moltiplicano e diffuso in Terenziano al proprio interno ruoli e aspettative
Ma abbondano anche in opportunità satisfattiva che tengono in fondo a distribuirsi tra moltissimi pretendenti ed anche a standardizzare la cultura tecnologica avanzata poi opera potentemente nel senso di rendere compatibili e ridurre ai minimi comuni denominatori le aspettative di molti soggetti
Non solo ma le società che si trovano a questo livello di sviluppo tendono ad assomigliarsi implacabilmente
Da Londra Tokyo da New York a Milano ormai troviamo stili procedure simili o comunque comparabili
Le differenze esistono ma diventano quasi un fatto estetico Zorn attivo spettacolo
Più che le diversità si tiene in vita la loro immagine il loro simbolo non dico proprio le agenzie turistiche perché certi un motivo più profondo ma su un piano
Ah marxista si direbbe prevalentemente sovrastruttura
E a loro volta le società sottosviluppate presentano delle rigidezza interne che potranno anche essere semplici ma in realtà si traducono in ruoli e stratificazioni e stili di vita effettivamente assai differenti
Accanto alla cultura tecnologica razionale presentano delle culture alternative
Non solo residui antichi ma addirittura fenomeni nascente o rinascente impensabili affermarsi in Africa dei valori tribali per esempio
Nel campo della poligamia abbellendo Carnia della rivendicazione del diritto alla fertilità che con la prima cioè con la cultura tecnologicamente avanzata convivono suscitando problemi di grande complessità
Al contempo in tali società semplici il distacco fra aspettative e capacità assolutorie dei sistemi sociali pare abissale con un senso infinito di frustrazione dei delusi
Tra le prime e le seconde Società poi si apre un distacco sempre più profondo una vera dicotomia che può sembrare tutt'altro che complessa può anche sembrare drammaticamente semplice nella sua brutalità di sfruttamento di spoliazione della natura e della gente
Di arroganza dei potenti
Anche se alla lunga saranno io credo complessi i problemi che ne scaturiranno e che sempre nelle nostre società tendiamo ad esorcizzare come esorcizza diamo il buco di ozono perché ormai in fondo e ancora confinato nel lontano antartica
Dopo questa premessa sulla complessità che è un cliché che io credo va problema attizzato
Passo ad alcune considerazioni in ordine al tema che mi è stato segnalato che mi sono scelto
In certo qual modo ripetendo rimanendo cosa che mi ha avuto che ho avuto occasione di dire di scrivere
In particolare nel mio ultimo nel mio ultimo libro e per questo cui porgo le mie scuse più vive all'amico Scalpelli che è stato forse l'unico in questa sala che ha avuto l'avventura
Di reggerlo e di di commentarlo essendo tedierò nuovamente con cose che in parte però se ne distacca
Definisco il diritto quando si parla davanti a Scalpelli bisogna sempre definire le cose prima di parlarne
Definisca il diritto a partire dal conflitto di interessi
Con una modalità particolare d'azione sociale
Persuasiva consistente nel prospettare ai propri interlocutori sociali messaggi normativi e però non mi ipotetici istituzionali sorretti dall'eventualità che su di essi si pronunci un soggetto
Individuale o collettivo con poteri in largo senso giudiziario
So che questa definizione teorico sociologica un tantino complessa
Può essere contraddetta è contraddetto per esempio dagli storici in particolare dagli storici di società primitive che sono inclini a scorgere la giuridicità nell'esperienza normativa vivente senza talvolta la figura del giudice
Non mi avventuro in questo terreno minato
Anche perché il problema essenzialmente definitorio ed è essenzialmente quello di una
Mi perdoni ancora la ripresa amico Scalpelli stipulazione definitoria nel senso che dobbiamo soltanto accordarci per conferire alle parole un significato che accomuni i nostri modi di appostamento agli argomenti
La definizione che ho dato d'altra parte si attaglia al nostro discorso sulle società cosiddetti complesse
Bene e consuetudine riconoscere a questa particolare modalità d'azione sociale che è un logicamente
Definisco diritto
Ok è un logicamente si definisce comunemente diritto una somma di funzioni
Cioè di progetti d'azione che i soggetti perseguono attraverso di esso
Tra queste funzioni che sono una quantità infinita nelle tassano mezzo azioni fatte
Dagli studiosi a parer mio
Come mi è capitato svariate volte di dire di scrivere se ne stagliano tre che posseggono
Requisiti particolari o meglio uno stato logico più elevato delle altre e che quindi vanno differenziate per ragioni di purezza e di chiarezza nell'etica da ogni altra pensabile anche a livello definitorio queste tre
Ci sono e sono comunemente riconosciute quello che va sotto il nome di un orientamento sociale a priori
Verso modelli relativamente coerenti e potenzialmente generali cioè potenzialmente estensibili a tutta la gamma
Pensabile dei rapporti umani attraverso il diritto si può regolare qualunque rapporto anche quelli che normalmente sfuggono alla normazione
Una seconda funzione quella che io definisco il trattamento a posteriori dei conflitti che scaturiscono da divergenze sui modelli applicabili o sulla loro interpretazione in terzo luogo è la terza funzione che si staglia per ampiezza diciamo analitica e la legittimazione dei poteri
Ovvero dei poteri decisionali potere eccome
La sua ricordava partecipazione alla presa di decisioni cioè la legittimazione dei poteri decisionali che significa
In senso politologico acquisizione di consenso sull'azione del parlante ovvero di dissenso sulla contrapposta azione del contraddittore
Queste funzioni possiamo dire lo diceva per esempio l'UE Lin famoso giurista americano degli anni trenta e quaranta sono universali nel senso che dovunque ci accordiamo sulla proponibilità di una definizione di diritto quale quella che ho proposto la possiamo dire empiricamente di riscontrate
Universali tuttavia non significa universalmente uguali nel loro svolgimento
E qui possiamo osservare alcuni rilevanti fenomeni che si sono verificati a carico di tutte e tre queste funzioni nelle nostre società cosiddette complesse nelle società cioè che preferisco definire sopra supera sviluppate
Oppure
Quanto all'orientamento sociale
Sì continuamente parlato nell'ultimo secolo di frantumazione della certezza del diritto
Se n'è parlato e vi si è teorizzato
Vi si è teorizzato in senso descrittivo è in senso valutativo
Vi si è teorizzato per dire che era un fenomeno che si era verificato gli si è teorizzato per raccomandare
Di avviarsi paradossalmente anziché verso la maggiore certezza possibile verso la maggiore incertezza possibile in molti casi è stato rivendicato e da molte parti politiche
Un diritto più incerto un diritto più disponibile un diritto più discrezionale diritto lasciato all'inventiva di figure carismatiche
La volta a volta individuabile nel giudice o nel politico o via dicendo
La così in alto peraltro da un punto di vista descrittivo è stata comunemente spiegata in termini di discrasia di distacco
Inevitabile tra i valori incorporati nei codici che sono necessariamente cristallizzazione di normatività e di potere sapere scusate giuridico e di valori invece transito punti che vengono socialmente elaborati
Vi è un distacco continuo fra l'immobilità dei primi e invece il movimento la mobili e la mobilità dei secondi
E questo produce necessariamente la come dire lo scioglimento e nella e l'incertezza né incertezze soprattutto interpretativa che affligge il diritto delle società contemporanee in rapido movimento
Questa spiegazione però è vera solo in parte se guardiamo alla normativa nuova dobbiamo io credo per aria delle distinzioni
Appare particolarmente incerta e inciso orientativa che significa orientativa
In direzioni fra loro incompatibili la normativa che promana dal potere pubblico strettamente inteso
Al contrario la normativa che promana dai soggetti dagli attori sociali ed economici lo è molto meno
Al contrario questa normativa tende a standardizzare assi universalmente a standardizzati
Il governo M. mi veniva no mi sollecitava anche a queste riflessioni l'intervento di Stefano De Luca poco fa emana per esempio in Italia provvedimenti a getto continuo si calcola che i pregi provvedimenti fiscali siano in media tre al giorno
E io credo che il collega amico Bosello che parlerà domani se verrà vi potrà dire che anche il tecnico del diritto tributario è giunto ormai alla desolante constatazione di non potere più conoscere l'oggetto della propria discipline rivolgersi a un tributarista per avere un consiglio ci si sente il più delle volte replicare che il Consiglio è valido se ed in quanto concorrano a certe condizioni la prima delle quali è che la legislazione l'indomani non sia nuovamente cambiato la normazione non sia nuovamente cambia
Si erano provvedimenti a getto continuo non solo del resto in materia fiscale al punto che la Corte costituzionale italiana peraltro seguendo un trend già seguito in altri Paesi deve eliminare uno dei cardini del nostro ordinamento giuridico cioè il principio di presunta conoscenza della legge penale
Inficiare il principio per cui l'ignoranza del diritto non scusa come è avvenuto di recente questo diciamo dal lato del diritto che io posso definire politico cioè il diritto che proviene dall'alto attraverso la normazione di poteri politici pubblicamente riconosciute
Dall'altro lato però nell'ambito del diritto creato ed elaborato dai soggetti privati
Le carte di credito le penali per risoluzione contrattuale gli aggiustamenti valutari sulle transactions che non possono essere tradotte transazioni con invece normalmente malamente si fa e via dicendo tutto ciò è normalmente opera spontanea di normazione dei soggetti pensati all'ISI interessati al factoring pensate queste figure nuove che mettono a soqquadro il diciamo il sapere consolidato delle nostre scuole giuridiche e tende ad essere identico assolutamente identico dovunque dovunque noi giriamo per i paesi occidentali ma anche ormai nell'era Corbaccio Vianney pensioni
In altre parole il politico il potere politico offre un orientamento sempre più simbolico quasi tautologico
Offre i i fenomeni normativi dicendoci obbedisce di ma lasciando in realtà aperta la via di definire e ridefinire a discrezione l'obbedienza e la trasgressione
Di fronte a significati opinabili opinabili nella loro per la loro ambiguità opinabili per l'ambiguità ulteriore che sia nella diacronia del rapporto e nella vita quindi della norma una volta emana
Altrettanti gli altri tali siamo fenomeni si riscontrano nella seconda delle funzioni che aveva individuato il trattamento dei conti
Trattamento non composizione tutti sanno che il diritto può risolvere i conflitti ma li può anche accendere la stessa rivoluzione francese è stato il come dire la reazione politica e rivoluzionaria di una decisione decide giuridica dirompente è tranchant
Trattamento dei conflitti anche qui il diritto che promana dal potere pubblico ti offre degli stemmi di gestione
Delle dico
Quindi anche si sente meno precisi e vincolanti
Basta pensare per esempio a come sono stati inficiati
Certe norme
Che sono sempre fossero state considerate dei punti fermi nei nostri codici di procedura perfino sui termini processuali sono state nel nostro Paese individuate dei punti diciamo così di debolezza interpretativo
Schemi che sono quindi sempre meno precisi e vincolanti e chiedere di più sono resi assolutamente incerti lo riconosce perfino Nitto insomma
Dell'intervento di un giudice e dalla macchinosità dalla lentezza dalla sorprese con relative che aumenta nomadi indefinito il livello di complessità della disputa giudiziaria
Al contrario il diritto dei soggetti privati tende a prefigurare la soluzione della disputa prima che la disputa so
Oltre i modelli di comportamento cui soggetti saranno diciamo tenuti ad uniformarsi ci offre modelli soluto che le parti prima accettano così da cautelarsi anche contro il pericolo di delusioni per rimanere nel lessico
Sociologico
Che oggi va molto di
In altre parole è più che mai è vero che il diritto può essere ponemmo logico o anche i remi come diceva Julian frumento il diritto dello Stato il diritto del potere pubblico il diritto che promana dall'alto oggi è quanto mai volevo logico quanto mai capace di suscitare conflitti
Ancor prima che di riso
E quali fenomeni riscontriamo nella terza delle tre funzioni consueta mente assegnabili al divieto il potere dicevo è decisionalità
Il potere politico USA il diritto
Da che mondo è mondo da quando Socrate Trasimaco discutevano in argomento in fondo poche cose sono cambiate esibendo dei modelli normativi legittimanti
Ai propri interlocutori a coloro da cui si attende weberiana mente che obbediscano ai comandi del sì e del potere stesso
Questi modelli normativi in realtà sono sempre più evanescenti
Anche se in certi anch'essi dei veri epifenomeno
E siamo per esempio la disinvoltura con cui viene aggirato il principio fondamentale della il retroattività della legge
Basta che una norma venga emanata che dica la parola vere
Che è stata usata nella prende la tale disposizione normativa in realtà significa rosso ed il giudice è legittimato a dire che anche per il passato quella parola vero va interpretato
Come se fosse scritto rosso per la semplice ragione che evidentemente il legislatore era D'Antoni ma questo è possibile
Intanto possibile che su di esso su questo fenomeno sono stati scritti vivono
E siamo all'incertezza e al liquido cita dei significati che consente di esibire significati difformi Diversi talvolta opposti per giustificare le medesime decisioni di poter pensiamo ai fenomeni per esempio di pura e di Fenomenologia normative quante volte noi leggiamo
Notizie del tipo varata la riforma legislativa queste quest'altra materia
Il più delle volte non è stato varato nulla il più delle volte
Si tratta di proposte di legge di disegni di legge talvolta addirittura di intenzioni di gruppi politici di proporre una proposta di legge
Qualche cosa che non è neanche entrato nell'anticamera del sistema giuridico e che però attraverso la deformazione che del messaggio giuridico fanno
I media in particolare i migliori Massa
Ha un impatto un forte impatto sulla società un impatto talmente forte da retroagire tante volte sul sistema giuridico e renderlo a sua volta impuro perché ritiene recepisce le impurità con cui è stato precedentemente trasmesso
Il diritto in altre parole
In questo campo nella sua funzione legittimante viene sempre più costruito a modello di una società che genera le immagini o meglio di una classe politica che viene dalle immagini sul presupposto che probabilmente errato
Che il pubblico al quale si rivolge a sua volta venne le stesse immagini la legittimazione attraverso il diritto si esplica sempre più in modo simbolico accentua il carattere simbolico del diritto dove per singolo si intende tecnicamente la sostituzione di un segno di indirettamente significante ad un segno direttamente significa
Della realtà
E probabile che ciò avvenga anche nel video il diritto di immediata produzione soggettiva ma l'immanenza e l'imminenza degli interessi in gioco rende meno accentuato la fuga nell'esoterismo
In breve il diritto politico in senso stretto quello che promana dal potere classicamente riconosciuto tende a diventare e che i fenomeni e completi di fenomeni e complesso perché crea aspettative
E crea un'immagine tante volte fittizia di tutte le soluzioni possibili
Ma le soluzioni reali molto spesso sono accuratamente nascosta
A sua volta il diritto dei privati rischia di essere semplice anche semplicistico anche brutalmente semplice a in larga misura ragione Ostellino
Quali connessioni vi sono tra questi fenomeni ai problemi politico istituzionali che sono trattati in un convegno come
Queste connessioni direi possono essere indagate proprio partire dalle riflessioni che poco fa ha fatto
A me pare che esista un legame assai evidente fra una parafrasi processo di frantumazione del diritto politico ed il processo di crescente marginalizzazione sociale della classe politica dei detentori del potere politico in senso stretto
Costoro sembra non essersi accorti che se non altro
Per merito della tecnologia
Ormai disponibile ad ogni livello sociale le nostre società solo o potrebbero essere in larga misura otto il potere politico che classicamente tutore controllore sul primo degli eletti economia giuridica in realtà sempre meno necessario come si rivelata sempre meno necessaria la monarchia tre secoli
Giustificare se stesso deve tranne trasmette l'immagine gratificanti
Ma queste sono sempre meno credibile
E di qui la fuga sempre più affannosa verso il Tirreno dell'irreale
Di contro viene diciamo la rinascita di un attività privata
Che può ha ragione Ostellino trasformarsi nella sopraffazione dei soggetti più deboli ad opera dei soggetti più forti
Vi è però parallelamente
La rinascita dei diritti soggettivi
E cioè la rivendicazione che il soggetto più debole a pur sempre eguali
Diritti di essere ascoltato dei soggetti più forti
Non si tratta quindi di rivendicare puramente seccamente
Secondo una accostamento Palio liberale
Le ragioni del privato non si tratta di ridefinire a misura delle esigenze della cultura delle società ad oggi i confini fra il privato il punto si tratta di prendere atto di questi fermenti di una società che vuole l'autonomia perché è già autonoma laddove non è ingabbiata
Da poteri che sono sempre meno giustificabili
Si tratta di rendersi conto che tra questi fermenti evidentemente ve ne sono molti in conflitto e quindi prendere posizione in modo che i conflitti non deflattivi notti prendere posizione io dico in senso egualitaria
E dunque come conclude non esaltando il privato tanto meno esaltando il pubblico se vi è oggi un privato
Dirompente è un privato yuppie è un privato che si appropria delle fonti della cultura oltre che delle fonti dell'economia dei domandiamoci fino a che punto ne sia stato responsabile il potere pubblico
Perché il potere pubblico molto ha fatto per rendersi in questo senso meno credibile come arbitro della ditta
E come concludere dunque rispetto ad un partito liberale
E rispetto diciamo le prospettive di una politica liberale mucca
Rivendicare diciamo ciò che avviene o che si desidera che avvenga a livello della società prescindendo
Per un attimo dal potere politico supremo in fondo significa riscoprire quelle poche portante
E pur sempre civile
Vinci
Tra virgolette anarchiche del pensiero liberale
Occorre però chiaramente prendere posizione
Prendere posizione per esempio
Dicendo che il potere pubblico deve garantire che un quadro esterno che è assolutamente
Degno di essere tutelato
A qualunque prezzo potere pubblico deve essere via garantire per esempio che il quadro ecologico
Il è un Paese non sia completamente sopraffatto deve essere via garantire il massimo livello di occupazione possibile deve essere lì a garantire che non esista lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo deve garantire il quadro Esterni
All'interno del quale però
Grazie al cielo lasciateci fare secondo fa classica espressione libera
Vogliamo volete
Vogliono i liberali divisi in dieci in quindici diversi partiti movimenti
Ma soprattutto dispersi al di fuori di essi farsi carico di questa diciamo desiderio di normazione spontanea che fuoriesce che nasce che scaturisce dalla società
Io spero di sì se lo farà io credo che possiamo rispondere alla caro senatore Valitutti dicendo che in quel momento in quel momento in cui ci sarà un movimento siffatto
Tutti i partiti
Italiani saranno riformisti all'infuori di un solo partito rivoluzionario sa perché non è partito
Grazie
Molta saggezza questa contrapposizione
Thurow Protti
Le attuali
L'onorevole Gerardo Bianco vorrebbe si dice il dibattito
Ho già Rocca un iscritto che l'avvocato consigliati
Se vuole si deciderà a prendere la parola lo abbiamo subito
No non l'applauso il quale
Il dovere prescrive ma
Io poi prenderò l'oncologo per obiettato all'amico Ostellino a
Io
Ho ricevuto questo invito e sono rimasto attratto da gli argomenti che sono oggetto di questo incontro dai relatori direi che
Il mio obiettivo era quello di essere discente in questo caso quindi senza nessuna presunzione di poter dire qualcosa
Per la verità devo dire all'amico Valitutti
Valitutti non va di tutto vero ma lui anche ma ci sono anche i guanti prospetta quasi tutto all'amico di tutti che possibile amare i componenti umbra iniziativa così interessante
Il di lei utile non solo per
Movimento liberale ma per tutti i partiti che argomento
Questo e le tematiche voi state affrontando sarebbero a mio avviso utili per tutti i partiti ecco si svolga in un'atmosfera un po'intima ecco troppo intima per poter poi avere quell'effetto di carattere generale che pur bisognerebbe raggiungere ottenendo ah io dico subito che sono rimasto colpito dall'analisi chi Ostellino ha fatto
Ed è un'analisi
Chieda democristiana dico
Mi sento di condividere in pieno
Direi che sotto certi aspetti è un rischio che proprio il mio partito sta correndo
Quello di combinare un tipo di organizzazione e politica di partito
Chi da una parte con la scelta della leadership forte carismatica che si combina con fattori esterni
Che creano quindi il consenso attraverso i mass media e con una combinazione anche di rapporto con gli altri soggetti le minoranze intense che sono praticamente i grossi gruppi economici rischiano di determinare una sorta di organizzazione del potere
Che e e di fatto contraddice quella che dovrebbe essere la struttura di un partito popolare che io ritengo anche inserito al proprio interno componenti importanti e forti della cultura del pensiero liberaldemocratico questo discorso
Che porterebbe molto lontano
L'unico problema ecco che io diciamo in certo senso mi pongo è e di vedere essi
Una situazione del genere che si va configurando non soltanto in Italia ma si va configurando anche in quasi tutte le democrazie occidentali moderne come si chiamano quelle industrializzate o
Della posto industrializzazione ecco non siano fenomeni che vanno analizzati con una approfondita diciamo di analisi per capire con una con una analisi che vada al cuore
Della logica interna questi sistemi perché il fenomeno non è soltanto nel nostro Paese è una realtà che credo sia diffuso in tutte queste realtà
Industriale contemporaneo
è stata richiamata qui la esperienza ritenuta primitiva
Di Reagan ecco io così leggendo qualche libro su un il modo di organizzazione interna della presidenza americana vedo che ci sono delle regole delle tendenze che si vanno definendo all'interno del potere presidenziale americano che vanno proprio in questa direzione allora si tratta di capire
Sì rispetto alla frammentazione rispetto ai fenomeni di atomizzazione che sono presenti in queste società la risposta che viene a configurarsi per cui poi diciamo c'è da analizzare questo aspetto non sia proprio quella del leader carismatico che in qualche maniera ritrova il consenso
Sulla sua persona e organizza intorno a sua persona un certo tipo di struttura di rapporto di relazioni che consente il mantenimento del potere spesso in maniera unitaria ed è un discorso estremamente complesso veramente difficile da affrontare non so se basta soltanto il volontarismo oppure il tentativo di correggere elementi che sono indubbiamente pericolosi per il mantenimento di una visione democratica della società
Basta soltanto una sorta di individuazione del fenomeno senza appunto le risposte adeguate e quindi allora il discorso si dovrebbe a mio avviso spostare su un modo di e correggere la il fenomeno in atto ma guardandolo per quello che per le sue logiche inevitabili perché se lo si vede soltanto però lo si individua soltanto e poi si pensa di correggerlo con una recupero di tradizioni che appartengono al filone di pensiero in certo senso travolti e superati si rischia in certo senso di
Contrapporre una a volontà chi non lo trova vice riscontro la realtà mio forse un discorso un poco troppo
Come dire confuso e complesso ma vorrei insomma un certo senso enucleare questo tipo di pensiero
Per correggere la situazione attuale bisogna entrare dentro la situazione e vedere all'interno della situazione quali sono i modi per recuperare principi e valori il che è una
Questione piuttosto
Complesso non è un caso che poi le risposte non possono essere facilmente data e così come agli interrogativi che si pongono così come capita anche nelle relazioni che di solito si fanno
Io ho
Dico subito che proprio perché
Vado così riflettendo su questi argomenti ero interessato a capire da questo convegno quali erano le indicazioni e gli orientamenti che possono emergere per cui sarei veramente lieto direi un invito alla Fondazione Dragan all'amico va di tutti perché si raccolgono questi atti si possa riflettere su questi relazioni si possono cercare
Quindi attraverso o approfondimenti successivi dell'esposto la situazione che piuttosto o complessa piuttosto delicato
Un ultimo concetto vorrei dire ed è questo indubbiamente per quanto riguarda il partito liberale la questione non si pone ma per gli altri partiti si pone per esempio un primo problema
Che è quello di e a recuperare all'interno di questi partiti delle regole certe degli e delle regole rispettate
La situazione attuale all'interno di tutti i partiti compresi quelli che hanno una storia democratiche indubbia è in sostanza la sostituzione di poteri di fatto ha poteri regolati i
Da gli statuti ce ne ci troviamo di fronte ad una realtà ad una situazione diciamo o di rapporti di forza reali e di costituzione di equilibri che nascono dalle intese e questo forse e il neo contratto Nismo contemporaneo rispetto al contratto l'istmo
Di tradizione liberaldemocratica che è quello dei le degli equilibri che vengono determinati rapporti fatto per cui inevitabilmente i partiti
Che si proiettano poi nella società e che vivono con queste regole interne che sono poteri di fatto cioè in realtà che vengono basate sulla illegalità di partenza sia ben chiaro perché la la base di partenza per esempio all'interno del mio partito la base di partenza che il tesseramento è fondato su di una illegalità
Di fondo nero
Chiunque sa la lite interna di partito conosce poi sulla base di questo potere di fatto si costruiscono degli equilibri che e ad un certo punto non tengono in nessun conto le regole interne gli statuti che sono travolti e quindi anche qui c'è un problema
Sul quale secondo me bisognerebbe riflettere le forze politiche dovrebbero in un certo senso agire e i gruppi interni dovrebbero agire cercare di recuperare all'interno delle forze politiche delle regole che sono la premessa per poi riportare anche all'interno della società
Ero diciamo quelle forme di certezza del diritto di regole precise ero di e al rispetto della legalità che indubbiamente l'aspetto principale della cultura liberaldemocratica il discorso porta molto lontano ringrazio solo per l'occasione mi è stato offerto improvvise di dire così sia pure confusamente più che un pensiero una mia esigenza grazie
Vivamente l'onorevole Gerardo Bianco
Egli nella sua Gennaro cita la come ospite in questo convegno ha detto che l'invito aspettare di sta to e io vorrei aggiungere la legge il diritto naturale perché c'è un ticket
Va ricordato il volume eccettua
Il neo contro gollismo
Ruggero su questo
Le norme del
è un fenomeno investe
Tuttavia successivo
Non solo determinati
Tutti i ti nessuno escluso io ringrazio
Ore Gerardo Bianco per la sua cortesia
Per cui ha voluto rendere omaggio liberale escludendo
Ma io
Investono della responsabilità di accogliere su invito anche per il partito al quale l'Unione europea
La parola ad oggi
Grazie
Caro Presidente di offrirmi queste opportunità
E ti dirò però che mi trovo un po'a disagio perché mi rendo conto di come dopo il discorso a cura la provocazione
Intellettuale di Ostellino e la raffinata
Di tensione strutturale diciamo che è stata data zero incenso Ferrari
Io ho preparato un discorso che riguarda soprattutto la gestione attuale
Di un ente da parte di un liberale perché questa società complessa va anche gestite
E bisogna anche al di là il tutto una serie di situazioni che sono state così ben denunciate per quanto riguarda la individuazione degli obiettivi politici e bisogna porsi nella logica anche di chi opera giorno per giorno
Se i liberali sono infatti così come è stato detto dal punto di vista elettorale ancora più rarefatte ancora più rari sono là dove devono gestire degli enti economici anche importanti
Credo però che in questo tipo di ragionamento che noi dobbiamo fare
Ecco si deve evidenziare una diversità
Una diversità che per chi opera come me
All'interno della pubblica amministrazione come presidente di una Camera di Commercio siamo due liberali in tutt'Italia che presidiamo cammini come che presentiamo in Camera di commercio
Impegnandosi perché
La pubblica amministrazione si trasformi in una risorsa per lo sviluppo
In una macchina capace di produrre servizi efficienti ed innovativi
Il problema che ci si trova di fronte quotidianamente nel rapporto con l'utenza e quello di creare le condizioni affinché anche nelle gestioni pubbliche si affermino delle logiche di impresa
In grado cioè di accentuare il carattere
Di vera e propria impresa erogatrice di servizi
L'efficienza e la produttività nascono da una tensione permanente con il mercato che produce sforzi continui di verifiche e di adeguamento nella dinamica dei costi
Nella qualità dei prodotti che spinge ad un'utilizzazione ottimale delle risorse umane e naturali a disposizione dell'azienda
Non altrettanto può dirsi ovviamente per le pubbliche amministrazioni dove l'efficienza non può misurarsi con il mercato che rappresenterebbe l'unico parametro effettivo di riferimento
L'abbandono della perversa logica centrifuga che ha presieduto all'espansione dell'intervento pubblico
La segmentazione forse irreversibile di una società che diventa ogni giorno più complessa policentrica ed auto dirette nei soggetti e nelle strategie
La riformulazione dei meccanismi procedurali e organizzativi dell'apparato statale
La rottura progressiva della identificazione fa pubblico ed assistenziale sono stati elementi sufficienti per far parlare di ritorno al mercato
Là dove a mio avviso esistente forse è solo una più attenta considerazione di nuovi modelli organizzativi della ditta e sociale ed economica
Considerazione che nasce dalle spinte che inevitabilmente provengono dal basso
E che presuppongono una forte flessibilità organizzativa una spiccata individua l'azione e una notevole libertà di organizzazione
I versetti continua a prevalere incontrastata nella nostra cultura pubblica e ciò che è ancora più pericoloso nella nostra prassi politico amministrativa la logica della non scarsità delle risorse pubbliche trascurando cioè il fatto che in un'economia aperta ogni investimento pubblico a un costo opportunità e cioè una risorsa scarsa da allocare fra usi alternativi
Solo le dimensioni aggregante del deficit e gli oneri conseguenti che esso produce sulle generazioni future
Hanno faticosamente cominciato a limitare questa dissennata rincorsa alla stese all'investimento alla corporativi stazione crescente di importanti segmenti dell'apparato produttivo soprattutto para pubblico
Alla mancanza di controllo nei meccanismi di spesa
Che apre spazi infiniti di interessi non esplicita vedi nella gestione dei servizi pubblici
Un ruolo forse tutto determinante nel mutamento del clima intellettuale lo ha giocato il traguardo della liberalizzazione delle frontiere comunitarie entro il novantadue il suo carattere di sfida contro gli squilibri della finanza pubblica della cattiva gestione
Il confronto globale cioè con una recessiva concorrenza che imporrà nuovi modi di produrre e di stare sul mercato
L'internazionalizzazione
E unanimemente riconosciuta dalla cultura economica come una via obbligatoria per le imprese
E per il sistema di mercato in cui operano e ciò non tanto e non solo per allargare la commercializzazione dei beni prodotti quanto per cercare combinazioni produttive ottimali che consentono cioè di guadagnare in termini e competitività
E l'efficienza ed è operare cioè in una stretta simbiosi con il mondo del credito della tecnologia delle innovazioni dei servizi di Man
In questo senso il mercato il mondo e le imprese devono agire di conseguenza
Messaggio assume un'importanza ancora maggiore oggi
Dove un'esagerata fiducia nei meccanismi di ingegneria finanziaria
Una ingenua e retorica esaltazione della terziarizzazione dell'economia fanno dimenticare il ruolo che nella costruzione del reddito nazionale
Ha avuto ed ha ancora il saper produrre
Come la tela di Penelope scriveva Luigi Einaudi nel mille novecentotrentatré proprio mentre imperversava il corporativismo più strumentale
Come la tela di Penelope il piano produttivo deve essere continuamente ripetuto in funzione del variare continuo dei prezzi
E dei presidi costo dei prezzi di vendita di questi che egli definiva re muti i quali sono gli avvisatori economici delle variazioni l'intervento dello Stato in sostanza
Accentuato si
Dapprima negli anni farà e in due fra le due guerre mondiali e poi sostanzialmente sia pure in forma diversa nel secondo dopoguerra
Ha potuto in qualche modo essere limitato soprattutto per quanto concerne i suoi affetti grazie
A queste correnti di pensiero ed afferrare a Barone fino ad Einaudi e Iannaccone hanno plasmato i caratteri dello sviluppo successivo
Basato su un mercato fondamentalmente libero dotato cioè di una considerevole forza espansiva
Di fronte alla forte spinta dei meccanismi di mercato non hanno avuto sostanziale seguito i successivi tentativi di una programmazione in prenditi IVA globale dei pubblici poteri
E lo schema Vanoni del cinquantaquattro e la nota al Parlamento del ministro al bilancio del sessantadue che dovevano in sostanza
Apportare una aggiornamento dei metodi della pubblica amministrazione
A questa situazione di aggressività dell'impresa che si era venuta a accentuando in Italia negli anni della ricostruzione sono rimaste sostanzialmente lettera morta
Il mercato
Cioè pur rifuggendo da visioni utopico moralistiche di astratta efficienza ha saputo dimostrare
Di poter risolvere i problemi economici della distribuzione dei mezzi scarsi di produzione fra impieghi alternativi
Distribuzione della produzione fra i diversi beni secondo il criterio del massimo profitto della massima soddisfazione del consumatore
Dei diversi fattori produttivi fra i loro vari usi secondo il criterio della massimizzazione dei loro redditi
Queste in effetti sono funzioni tattiche ma il mercato serve anche a fornire incentivi allo sviluppo economico se il ripristino dell'autonomia di impresa diventa l'obiettivo principale
Persino nei sistemi politici non democratici totalitari
Basti pensare che anche recentemente in un Paese come l'Ungheria è stata introdotta la divisa a proposito di quanto affermava prima l'amico l'amico Stefano l'amico sottosegretario alle Finanze
Hanno introdotto l'IVA hanno introdotto l'IRPEF la tassa sul reddito tant'è che in un recente viaggio qualche ungheresi dicevano che abbiamo dei redditi abissini con un sistema di tassazione
Di tipo svedese ma questo perché anche in quei Paesi hanno introdotto no oggi che di mercato perché soltanto con queste logiche di mercato riescono a far fronte in fondo a quello che è il parassitismo del sistema dello Stato nella distribuzione dei servizi
La disponibilità di beni sui mercati stimoli consumatore a cercare di aumentare il proprio reddito
L'accesso al mercato offre la possibilità per l'inventore di nuovi beni e per miglioramenti tecnologici
Per di più il mercato si rivela particolarmente utile nella sua funzione di fornire incentivi all'accumulazione di capitali di tutti i tipi
De ben più perlomeno dell'illusoria pretesa delle correzioni giorno per giorno cioè della politica economica altro verso istruttivi aggiustamenti
è importante notare che il mercato fa tutto ciò Toma tipicamente
Inoltre richiedere alcun complesso apparato amministrativo
E di fronte alla situazione in cui si trova oggi l'apparato amministrativo del nostro Paese
Viene da chiedersi ancora con il Friedman se non sia vero che l'intervento statale e un lusso che possono permettersi solo i Paesi ricchi
Ma siccome secondo le statistiche noi dovremmo appartenere ormai al novero dei Paesi ricchi essendo al quarto o al quinto posto
Dei sette Paesi più industrializzati del mondo noi chiediamo come ancora una volta l'Italia smentendo anche questi fenomeni no di tipo economico finanziario sociale previsti per esempio da un liberista come riguarda non sappia nemmeno esser tanto ricco da poter intervenire dei meccanismi diciamo più delicati del sistema economico
Pur non volendo mila ovviamente trascurare l'utilità delle politiche stabilizzatrici
Di carattere monetario e fiscale che sono quelle alle quali soprattutto negli ultimi tempi il governo ha dovuto far ricorso proprio per limitare i guai della spesa pubblica
E pur riconoscendo l'esigenza di una serrata concorrenzialità piuttosto che di un'aperta contrapposizione
Fra pubblico e privato
L'adesione degli anni settanta è che non disponiamo di una convincente teoria dell'inflazione disponiamo di politiche economiche perlomeno di politiche accettabili per consigliare una crescita stabile della produzione con la stabilità dei prezzi
A valersi della politica fiscale per assicurare all'economia un percorso stabile è un obiettivo profondamente conservatore dal punto di vista politico contrariamente alla palesi della politica del mercato
Io credo che queste brevi note forse anche abbastanza affrettate non commentate perché l'ora è tarda perché altri devono parlare
Abbiano così illa lo spigolo di porre all'attenzione di questo convegno anche i problemi delle dell'essere cioè i problemi ontologie ci perché noi non possiamo prevedere una società liberale nella quale diciamo tutto funzioni secondo degli schemi che sono gli schemi e i quali vorremmo già da anni e dei rivisti prima non riusciamo a razionalizzare o quanto meno ad accentuare una presenza di gestione laddove abbiamo queste responsabilità
E prefigura in questo modo di vedere le cose io credo e nella pubblica amministrazione oggi è uno dei grandi compiti in cui il pensiero liberale il metodo liberale
Il la la prego la prefigurazione la prefigurazione di un modello liberale può certamente rappresentare quegli evito
E in politica l'idea nostra rappresentato fondo se anche in questo convegno si è detto che oramai tutte le forze politiche parlano il linguaggio del riformismo liberale
Noi non dobbiamo dimenticare quel pezzettino di lievito che è entrato e questo pezzettino di lievito di dovremmo essere in grado di metterlo anche in quei meccanismi laddove abbiamo le responsabilità di gestione direi il ritardo di questi anni di governo che noi abbiamo avuto come partito e la scarsa attenzione
Che verso l'esterno ci si è rivolti verso un partito e di aver gestito con le stesse metodologie
Con le stesse logiche e quindi senza cercare di sforzarsi di poter cambiare qualche cosa che rende allo Stato più vicino ai cittadini cioè i cittadini all'interno dello Stato che voglio concludere
Perché mi pare
Che questa nostra tavola abbiano partecipato persone personaggi e di grandi di grande rilievo intellettuale e che abbiano dimostrato un grande interesse per la discussione dei temi liberali
Voglio concludere con quell'episodio che ricorda sempre il nostro senatore Malagodi che da qualche tempo a questa parte ricorda sempre meno più aneddoti sempre di José disse iniziale risentono di più di stanziamento
Quello di quel capitano spagnolo ormai famosissimo e dice io non ci credo alla fine dopo essersi confessato e l'episodio che nella in una in un libro del Croce si confessa eccetera eccetera a cui alla fine dicevo ce l'aveva coi salotti del un peccato piccolo aveva bruciato l'America del Sud aveva ucciso stuprato eccetera ricompensato in un'ora e poi alla fine SDL prima soli viene assolto esce dalla chiesa rientra diciamo ancora un piccolo peccato padre non credo in Dio ecco io mi chiedo con una logica del nostro amico senatore Malagodi
Di tutta questa
Riformismo e di tutta questa prassi liberaldemocratica che noi ritroviamo oggi apparentemente all'interno degli altri partiti delle altre forze nelle logiche della società
Quanti di coloro i quali si muovono in questa logica credano nel nostro stesso Dio
Molto vivamente la vedo così Nardi e credo Barrotta che vuol dire una mano io poi alla fine vorrei obiettare qualche cosa al libero
Lo stendino perché domani penso che non ci faccia rumore
Di continuare a rimanere perseguire va hai già scappati mai
Sono veramente telegrafico perché volevo solo fare una brevissima osservazione sul problema del fisco della pressione fiscale sollevata da De Luca non so se va nella stessa direzione probabilmente no
Però comunque in ogni caso mi sembra una puntualizzazioni importante
Do ogni volta si parla di pressione fiscale su Torino due punti
Uno che a pressione fiscale coniugata con il problema dell'efficienza della spesa pubblica e due sulla quantità della pressione fiscale
Il primo problema a mio parere quello della efficienza della spesa pubblica eh politicamente e scientificamente del tutto irrilevante
Il secondo punto quello della quantità della invece la pressione fiscale è importante ma non è il problema più importante il primo problema quello dell'efficienza della spesa pubblica eh politica venti irrilevante per la semplice ragione che tutti qualsiasi cultura quasi l'ideologia ci appartiene sono d'accordo che il più efficiente è preferibile almeno efficiente
Ed è scientificamente irrilevante per la semplice ragione di un'obiezione sollevata dal pensiero neoconservatore
A cui io il personaggio e non aderisco per ragioni molto simile a quello che diceva il primo Ostellino che però non può non essere affrontata cioè il fatto che non basta dire che la spesa fiscale deve essere efficiente perché è così come si sono imbattuti i fallimenti di mercato possono esistere e probabilmente esistono anche dei fallimenti dello Stato
E quindi ogni volta che c'è l'intervento dello Stato bisogna chiedersi entro quanti entro quali limiti e secondo quali procedure all'intervento dello Stato può raggiungere il proprio fine cioè il miglioramento dell'efficienza il sistema economico
Così come c'è tutta una letteratura che ci dice che in alcuni casi i fischi sono dei fallimenti del mercato il meccanismo dei prezzi non arriva a qual punto della maggiore efficienza di un'allocazione ottimale risorse
Così c'è da chiedersi entro quali limiti e secondo quali procedure lo Stato può o non può arrivare a quel punto b limita semplicemente di la spesa pubblica verso il più efficiente vuol dir niente se vuol dire semplicemente una cosa in cui tutti sono d'accordo su cui non si avanza neanche di un pollice
Il secondo problema invece quello della quantità della pressione fiscale è importante però da un punto di vista liberale dal punto di vista liberale non ritengo che sia la questione più importante mi spiego perché
Quello che veramente mi sembra rilevante da un punto di vista liberale e a vere alcune procedure alcune leggi che sia il più possibile generali e certe questo vale in qualsiasi campo e non da meno anche per quanto riguarda il fisco e c'è una indagine che ho letto molto interesse di cui uno stralcio pubblicato dal Corriere ma originalmente era una ricerca all'interno del Centro Einaudi Torino che mostra come i costi dell'obbedienza fiscali in Italia sono tra i più elevati d'Europa
Cosa vuol dire costi udienza fiscale vuol dire che in Italia il cittadino che vuole essere onesto che volessero vuole pagare quanto deve pagare
Ha dei costi elevatissimi perché aveva andata commercialista deve pagare qualcuno per sapere quanto deve pagare ora questo è un problema estremamente di diritto
Che però veramente liberale perché a quanto si dice che la legislazione fiscale caotica non segue delle procedure generali vuol dire che poi molto difficile da parte del cittadino essere onesto se lo si vuole essere
Questo però è un problema che regge e si si può argomentare suo favore indipendentemente dalla quantità della pressione fiscale
Perché si può benissimo dire bisogna avere procedure generali in modo tale che non ci sia il costo ordinanza fiscale sia basso
Senza per questo arrivare a dire che ci deve essere la pressione fiscale inferiore o maggiore son due problemi completamente distinti ed è un capisco perché il mondo politico a cominciare soprattutto dal partito liberale
Insistendo sul secondo aspetto cioè quello della quantità la pressione fiscale dimenticando il primo che antecedente il mio parere è un punto di vista liberale più importante del secondo
Io personalmente sono convinto che se qualora emergesse tutta la la la la l'economia nera se si arrivasse veramente una carta dei diritti fiscali al cittadino
Penso che bisognerebbe ridurre la pressione fiscale foto abbastanza convinto di questo ma nondimeno da un punto di vista logico e soprattutto in vista culturale di liberale il problema vanno distinti
E questo lo dico perché si può accettare un punto di vista di giustizia fiscale senza accettare pensione conservatore che invece unisce due cose a una giustizia fiscale dice bisogna diminuire la pressione fiscale quanti invece a mio parere concettualmente devono essere
L'ho solo fare questa precisazione grazie
Ci sono altri se non ci sono altre io vorrei
Imitarne appare una rapida obiezione
Altomare o ha preso
Alcune cose importanti
La mia obiezione parte proprio dal desiderio
Io ho molto apprezzato
Posto stasera
Della nostra società
Io mi permetto di pensare che
Queste anzi
Che poi si impadroniscono di strumenti
Capacità
Farsi
Il carcere di
Queste minoranze intense qui sopra
Ci non si limitino no a proliferare nel settore tradizionalmente i privati ma prolifiche dopo anche nel settore tradizionale
Per cui a un certo punto si è determinata una indistinzione
Io penso che si possano definire
Si usa chiamare società complessa
Proprio come la risultante in questo fenomeno
Della proliferazione del prevalere delle minoranze in Dance non Soro
Detto nel settore tradizionale privato
Ma anche in quello del settore tradizionale
Faccio degli esempi
Il primo riguarda
Proprio i mass media
Riguarda le centrali pubbliche dei mass media
Io ritengo che
L'ho sentito dire anche da Ostellino
Che è anche queste centrali siano dominante da minoranze
Intense
Spiegarmi meglio
Voglio azzardare questa ipotesi
Che la Minoranza In Venice dominanti
Le centrali
Televisione pur sia costituita non solo dagli addetti
Alle stesse centrale ma anche dal quel personale politico
Più coi interessato a un certo tipo di gestione in quelle centrali
Parliamoci chiaro e cerchiamo di guardare in faccia la realtà ci sono tutti i i centri di potere che gestiscono i partiti politici
Questi questi
Dirigenti amiamo i dirigenti gestori del potere al vertice dei partiti politici sono strettamente collegati
Agli addetti vero alla alla gestione delle delle centrali televisiva
Questo è un esempio di una minoranza intensa che però o però nel settore come
Facciamo un altro esempio
Ci sono
Gli uni e gli enti pubblici economici
Voi sapete la tragedia della privatizzazione
Sempre che si è tentato
Fare sul serio in questo campo
Sono intervenuti determinati Maldini no puntando per difendere il principio dell'economia pubblica perché si si si si trattasse di questo si potrebbe e si dovrebbe anzi riscoperte
Ma per difendere gli cointeressati appartenenti appunto la Minoranza In dai ghisa che si trova in questi enti che dovrebbero essere privatizzata
Io voglio sapere dall'amico Severino se egli non ritenga che anche questa sia una minoranza
Sia un una minoranza intensa io ho molto apprezzato quell'altro osservazione di Ostellino a proposito dei dei privati dei degli imprenditori privati che vogliono assumere potere pubblico trasformarsi in politici ma sono altrettanto preoccupato
Il quelli politici
E che vogliono può diventare e gestori o amici degli stessi gestori dell'ENEL vede degli enti pubblici economici
E noi abbiamo non solo il fenomeno che ha detto l'amico Ostellino della politicizzazione dei primati indurire dei imprenditori ma abbiamo anche il fenomeno della privatizzazione
Del per lei prevale dei dei privati che però gestiscono enti pubblici economici
Forniamo il fenomeno secondo me è molto più complesso
E dobbiamo perciò guardarlo sotto tutti gli aspetti
La questione dell'opzione zero io sono perfettamente d'accordo
Con l'amico Ostellino come sono d'accordo
Sul concetto del Partito liberale come forza politica
Che però abbia il coraggio battersi come forza consapevolmente responsabilmente minoritaria
Le porte
Caro Ostellino la storia migliore di liberalismo non solo in Italia ma in Europa è stata sempre quella dei successi
Conseguiti a questa forza
Stata sempre minoritaria che però ha saputo battersi per certe cause
In favore delle quali ha saputo associarsi a forze politiche maggioritarie portandole qua no sulle sue posizioni perché erano cause di interesse generale e quindi io sono assolutamente d'accordo anche con questo cruccio
Per la possibile sulla posizione che gli ha suggerito di assumere verso l'opzione zero non si tratta di interesse di difendere interessi privati si tratta di difendere una manifestazione di di libertà garantita dalla nostra Costituzione
E quindi noi a novecento posti il dovere di difenderla ad ogni costo però vorrei questa è l'ultima domanda
Che riguarda l'amico stretto di
Vi sarei grato se potesse
Rispondere in
Gli domandò se tutto non
Non scan
Tutto questo pasticciaccio
Non veritieri dal fatto
Che non si vuol mette seriamente ma
Alla riforma
Perenti
è una riforma secondo me rinviabile
E ai miei io Usai dirlo in Senato
Ricordo un partito minoritario molto minoritario
Missive
Che l'ente pubblico al quale voi praticamente versiamo un danno non tutti i cittadini poi si inserisca con me
Tanto come se fosse una un ente privato
Io
Non vedo per la prima volta e dissi esorbitante questo la la televisione pubblica in Inghilterra che una corporazione non si mette mai sul mercato privato appunto perché dipende dal pubblico
Dice Angelini vanno non so se sia un canone una tassa adesso si pensa di trasformare lo sento dire anche in Italia il canone in una casa quindi si pubblicizza di più la Roma fondi
Dell'ente pubbliche tuttavia all'ente pubblico però si inserisce nel mercato per la raccolta delle pubblicità e badate che questo inserimento
Calato per la raccolta della pubblicità degradato
In
Passa il
Tramite la radio pubblica perché Tesser se la televisione deve raccogliere i soldi dai privati per la pulitura ed è costretto a fare programmi in cui si possa inserire la pubblicità che lucra di più
Va be'questo è logico logico ora noi non vogliamo mettere le mani
Su questo tipo di monopolio per il tutto inammissibile del tutto irrazionale
E continuiamo in questo settore a disapplicare la Costituzione allora che cosa è successo che i due partiti maggioritario più vendere al alla minoranza in tempi
Campo della televisione privata
Minoranza intensa che opera nel settore pubblico allora giù
Alle spalle e sua pelle dalla Costituzione l'opzione zero e nata da questo caro Ostellino il pasticciaccio
Ora io sarei ti sarei molto grato se volessi riprendere la parola per rispondere a questi nel due e parte questa città fare a mia coscienza che mi deve che gli ha imposto di Expo
Sì gli edifici
Ma innanzitutto io devo ringraziare l'amico vale tutti per l'amabilità con la quale
Fatto le sue osservazioni sul mio intervento aggiungendo che siamo infinitamente più d'accordo di quanto no non sembri dalle sue
Dalle sue
Del dei suoi commenti il cuore della mia provocazione
è riassumibile in questo
Cedere una frase che vorrei addirittura se mi consentite gare che restasse un po'a ricordo di questo mio intervento
Che la sola cosa che rende secondo me la sola cosa che rende liberale una categoria sociale e che non sia la sua
Peccato politico attacca
Per definizione
Orrico del Partito liberale ed Eric in qualche modo del liberalismo comunque sia non solo italiano è quello di aver identificato in alcune categorie sociali delle categorie per definizione mentre non lo sono tu sai che io mi sono sempre opposto io ho fatto
Ma appunto perché
Era un apologo per cercare di dimostrare
Tranne quando si impadronisce di meccanismi che controllano il mercato politico e il per definizione per il semplice fatto che mortifica il plurale
Liberalismo cioè il fatto che ci sia un sistema di pesi e contrappesi la provocazione è questa e vorrei che su questi
Se il partito liberale in futuro perché
La serie di considerazione che ho fatto nel mio intervento a cominciare dai trasferimenti di risorse nel nostro Paese a me piacerebbe molto disaggregare quel grande aggregato che la spesa pubblica
Vedere che cosa diavolo succede ridente
Delle risorse
Le categorie sociali
Sono categorie sociali che in qualche modo non s'
Berardi sono stati più indulgenti in passa
Questo perché lo deve fare dico se si si
Le hanno significato di un piccolo progettino politico deleghe
Raccolte ricorda
Ora che altrimenti non sapere più chi votare scusatemi se lo dico brutalmente D'Amico Valitutti dice che le minoranze intense sono anche pubbliche ma certo che sono anche pubbliche
Certo che i politici che vogliono dire diventare gestori che vogliono imporre il primato della poi della della politica laddove i sì esistono delle sfere di o dovrebbero esistere delle sfere di autonomia e di organizzazione della società civile sono cattivi quando
Tutto i privati che vogliono annullare la politica come strumento di mediazione degli interessi in conflitto tra di loro quindi è chiaro che è così e anch'
Che sono d'accordo con Valitutti che l'opzione zero
Se dalla ma
La riforma della nasce da questo mostro monopolistico che percepisce non è ma contemporanea in
Cato della pubblicità però attenzione
Siccome noi dobbiamo restare a mio avviso con i piedi per
E ancora
Uno loro falsificabilità una loro verificabilità empirica
Io devo dire che ecco un profondissimo tra Marco e con grande dolore come liberale che devo constatare che quella cosa mostruosa che la lottizzazione oggi
Bello di informazione italiana l'unico strumento di pluralismo di cui disponiamo
La la la prima rete sia democristiana la seconda rete socialista è la terza rete comunista
La manifestazione di pluralismo Berti
Sia perché il vero pluralismo e quello orizzontale e quello della
Molti che non è quello dei compartimenti stagni però è l'unico pluralismo di cui disponiamo della società in cui viviamo verso
Dal punto di vista liberale allora dobbiamo dirlo dobbiamo avere il coraggio di dire che il primo che abbiamo assunto come quelli più libera
E quegli stessi privati
Tendono a delegittimare la categoria della politica sotto il profilo della gestione dell'informazione e cioè degli strumenti conoscitivi che consentono al cittadino di articolare i propri interessi sono peggio dei pubblici sono peggio dei partiti il quale partiti in base ad una logica mostruosa che noi liberali dobbiamo sicuramente condannare che quella della lottizzazione
Creato un in un embrione un embrione di pluralismo quindi anche qui non accettiamo questo pluralismo verticale perché non ci piace perché il pluralismo verticale appunto un pluralismo che impedisce le appartenenze multiple che impedisce il pass l'avanzo di idee e che blocca la società e che soprattutto rende prigioniere l'uomo al punto che ad un certo punto si addirittura prefigurata l'immagine di chi è iscritto ad un partito ma lo stesso sindacato dipendente dal partito gioca le bocce nel circolo che partirà il partito eccetera cioè quanto di più totalità Risiko ci sia dietro la per pensa di un sistema democratico e quindi per carità dal punto di vista teorico anche dal punto di vista politico condanniamo pure questo però atto che non è vero che tutto ciò che è privato e che tutto ciò che appare
Deriva da certe categorie sociali e necessariamente liberale no perché è un'altra cosa e quindi quello che a mio avviso noi dovremmo avere il coraggio di fare
Sì dico io ce l'ho perché ripeto non sono iscritto al partito forse chi è iscritto al partito è più difficile per un partito con una coscienza collettiva è più difficile
Dare contro queste convenzioni culturali liberale noi siamo prigionieri di certe convenzioni culturali rispettarle queste convenzioni nella società in cui viviamo non possiamo essere prigionieri perché noi di certe nostre convenzioni perché queste convenzioni sono state di
Sul piano teorico e anche sul piano empirico sul piano storico tutto qui tra
Dovrebbe possiamo sospendere i nostri lavori per riprenderli domani alle ore dieci