L'evento è stato organizzato da Consiglio Regionale del Lazio.
Sono intervenuti: Bruno Lazzaro (PSI), Angiolo Marroni (PCI).
Tra gli argomenti discussi: Enti Locali, Lazio, Regioni.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 41 minuti.
Rubrica
18:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
PSI
PCI
Dopo
Un saluto di benvenuto e di ringraziamento
Agli onorevoli invitati che questa mattina raccogliendo
L'invito del Consiglio regionale partecipano all'apertura di questa sessione straordinaria
Che sospese avverrà ultimati i propri lavori ci auguriamo a fine anno
Con la formulazione la votazione
Non soltanto di
Punti rivisti
O sostituiti dello Statuto regionale
E di altri provvedimenti che riguardano la vita della regione
Non è improvvisi e superficiali abbandoni a Modena riformiste o mania inconsulto e di protagonismo politico ci spingono onorevole autorità signori consiglieri signori invitati
Ad aprire guerra cessione istituzionale raccogliendo in quest'aula le idee e i progetti a lungo maturati in diverse circostanze sulle riforme da proporre per rilanciare la credibilità complessiva del nostro sistema istituzionale
E con l'obiettivo dichiarato di procedere in una seconda fase sulla spinta di questo confronto ad una revisione non superficiale dello Statuto regionale
Credo di poter affermare questo con serena consapevolezza e piena coscienza in più di una circostanza numerosi consiglieri a nome proprio di gruppi di appartenenza
In occasione di dibattiti su problemi generali
O in sede di approvazione di significative leggi direttore hanno espresso la volontà e l'interesse affinché questa sessione fosse tempestivamente convocata anche sulla base delle risultanze
Della commissione speciale presieduta dal collega B
Alcune forze politiche hanno sottolineato la stessa esigenza in occasione di convegni appositamente organizzati tutte queste sollecitazioni non hanno fatto altro che consolidare un mio analogo convincimento ripetutamente espresso ci conforta anche la certezza alla luce delle esperienze compiute di poter procedere a significativi aggiustamenti senza che
Ricostruendo l'architrave della carta con nuovi materiali
Rischi di venir meno la qualità complessiva delle strutture che hanno fino ad oggi sorretto l'intero edificio
Abbiamo infine dalla parte nostra una lunga consuetudine a riflettere su questi problemi
Lungo questa riflessione abbiamo potuto acquisire elementi tali che ci consentono di giudicare quali parti dello Statuto sono ancora vitali quali sono da rileggere quali da modificare
Tuttavia io credo che le indicazioni che vengono dalla realtà delle cose e spingono verso sostanziali innovazioni a tutti i livelli e credo sia questo comunque l'intendimento maturato all'interno di questa Assemblea per il livello di sua competenza
L'invito che abbiamo rivolto che la pronta accoglienza che esso ha ricevuto
Stanno comunque a dimostrare che la precisa ed insistente volontà di procedere a cambiamenti nel nostro statuto
E nel complesso sistema istituzionale delle regioni in generale non intende muoversi in dissonanza o all'esterno della carta fondamentale della nostra Repubblica
Bensì sulla nella continuità istituzionale ed amministrativa appartato Regioni e autonomie locali
Perfetto le esigenze di revisione di riforma sono sentite a tutti i livelli e da tempo
E a può sarebbe rintracciare con successo il diritto di primogenitura
Per qualcuno dei livelli istituzionali che sono in questa fase non solo oggetto di dibattito tra i filoni più vivida attenti della cultura costituzionale all'interno all'interno delle forze politiche
Ma anche ed è questo che rende ancora più concreta attuali di aspettative
Punto significativo di incontro e di coesione del programma di governo
D'altra parte in questo mirabile organismo che la nostra Costituzione frutto di esperienze vissute dal nostro popolo per quanto attiene all'elaborazione dei principi fondamentali risultato delle condizioni storiche del tempo nel quale è stata elaborata per quanto attiene alle modalità della sua organizzazione interna
E lascito generoso delle intelligente lungimiranza dei nostri costituenti e dei padri fondatori a nostra repubblica che hanno saputo infondere visioni diversificate in una unità di intenti è davvero difficile
Individuare un punto di attacco delle riforme oggi possibile necessarie sappiamo tutti che ciascuno dei livelli istituzionali mutua dall'altro il senso della continuità il dono della coerenza e le ragioni profonde del proprio ruolo
Non è certo dunque dovuto apporto unità coincidenza che proprio nel momento in cui il problema delle riforme istituzionali diventa punto determinante di convergenza programmatica tra diverse forze politiche
E l'impostazione stessa di queste riforme diventa una possibile dichiarata base d'intesa con le opposizioni l'urgenza di procedere nella via del cambiamento emerge con forza
Vengono messi in discussione regole non secondaria del gioco a livello nazionale
Il governo ha varato la riforma delle Autonomie locali nelle sue linee fondamentali il regionalismo investito da un forte recupero di valori e di ruolo si accinge a vivere una nuova parte propositiva che richiede creativa
Ed è appunto in questo prezioso filone di ricerca che si colloca lo sforzo che noi vogliamo compiere ed è appunto per queste ragioni che l'avvio del confronto non parte da un inconsulto processo agli istituti regionali sorti dalle complesse e limpida esperienza degli anni settanta
Anzi senza il
Carico di esperienze legislative ed amministrative fin qui maturate dalle forze politiche qui presenti l'idea detta della riforma non si sarebbe concretizzata
Non ho capito che c'è qualcosa che non va
Gli elementi di aggiornamento e di riforma che prenderanno corpo dal confronto e che in parte sono già state esplicitate in più di una circostanza dalle forze politiche traggono la loro porta guardi vincolante dalle esperienze vissute
E non hanno certo la logica illuministica di un compiuto disegno di meccanica istituzionale suggerito spesso come via di fuga in avanti dalle tempi di sorgenti della politologi via
Ancorare lo sforzo a questo solido pragmatismo nell'organizzare nuovi strumenti di livello istituzionale non significa certo uscire dal pilone ideale del grande regionalismo
Sappiamo bene che senso una profonda motivazione culturale e senza l'alimento di profondi valori e le riforme non si trasformano in crescita civile e in produzione i servizi
Il richiamo ad un solido dopo l'atto pragmatismo serve solamente a sottolineare che si è facile che le innovazioni proposte delineano un futuro migliore in termini descrittivi
Non sempre è possibile ancorarli alla concreta realtà in termini operativi abbiamo in questo senso accumulato esperienze che ci devono rendere i vigili ed attenti ciascuna delle forze politiche qui presenti ha in questo senso punti di vista e di riflessioni del porre e si è osato richiamare tutti noi alla prudente perché ho due precise sensazioni da un lato non ci possiamo permettere di sbagliare perché le attese della gente i nodi da sciogliere sono diventare davvero corposi
Dall'altro non possiamo proporci una nuova data per prendere decisioni o peggio ancora eludere i problemi con fughe in avanti i mirabili sul piano del disegno istituzionale forse ma prive di ricadute sul tessuto sociale ed economico del nostro Paese per quanto riguarda questa Assemblea su quella della comunità regionale
Proprio l'onorevole ministro Maccanico questa mattina non è ancora potuto intervenire perché impegnato in una riunione alla corte dei conti sulla legge finanziaria in un suo recente intervento alla commissione bicamerale per le questioni regionali
Sottolineava l'esigenza che le Regioni muovessero dalla revisione dei loro statuti per adeguarsi ad una realtà divenuta più esigente per avviare il processo di autoriforma
Abbiamo già da tempo intuito la correttezza e l'efficacia di questa impostazione suggerita anche dalla lentezza con la quale a dispetto di convincenti argomentazioni le riforme istituzionali e quella delle autonomie locali è fondamentale sono maturate a livello nazionale
Ed è forse per questo che nella breve storia dalla nostra regione già addirittura sul finire della seconda legislatura
Si costituirà la prima commissione per l'aggiornamento del nostro Statuto
Ci supina in quel tempo l'inizio di un pesante riflusso del valore propulsivo delle regioni incapaci di incidere in termini sostanziali nella riorganizzazione del potere statale tra centro e periferia
E si riteneva che la caduta di pietra del sistema regionale ispido fosse da attribuire ad una ripresa vigorosa del centralismo messo a tacere nel decennio precedente dalla ideologia dalla cultura del decentramento
Forse ancora una volta come spesso succede sì dare eccessivo peso all'analisi e al dibattito teorico il Real dai fenomeni che stavano in quel momento venendo a maturazione denunciavano più che una perdita di peso delle nuove istituzioni una caduta nella capacità di direzione politica dell'intero sistema istituzionale al centro come in periferia
è apparso quei chiaro in una fase successiva che anche l'amministrazione centrale e quindi l'apparato statale nel suo complesso fosse inutile disarmato rispetto alle trasformazioni sociali ed economiche in buona sostanza non era in gioco il ruolo di questo o quel livello istituzionale ma la stessa capacità di governo politico dei processi di cambiamento in atto e sul punto di esplodere
Non si può certo dire che oggi sfugga l'attenzione delle forze politiche questo dato estese mettono come punto centrale dei loro progetti strategici l'esigenza di avviare a compimento le riforme istituzionali e perché ci sono accorta che la società dentro di sé i meccanismi di autoriforma in grado di superare lo eludere anche le più sofisticate strategie politiche
Ma è che io credo hanno capito che questi processi autonomi di riforma
Possono alla lunga mettere in discussione valori molto profondi che sono le ragioni stesse per cui si giustificano e si ritiene vitale un sistema di pluralismo politico istituzionale
Quel che conta in questa parte che alle forze politiche lo spunto a loro volta un elemento decisivo
Il quadro istituzionale si deve e si può modificare per governare per crescere autonomia pluralismo
E non certo per inventare o rinvigorire poteri e contropoteri che suonerebbero comunque come un ulteriore segnale di debolezza verso la società civile la distribuzione quantitativa del potere compreso quello economico è certamente tra i compiti fondamentali di un sistema istituzionale ben coordinato
Perché sorretto da un apparato amministrativo efficace e costruito su regole certe e non sulla discrezionalità
Ma è soprattutto la qualità dei meccanismi che presiedono al dispiegarsi della vita sociale in tutti i settori l'oggetto fondamentale delle riforme che tutti vogliamo sia a livello centrale sia a livello intermedio sia a livello periferico
Per quanto riguarda la nostra più limitata vicenda divisione dello Statuto regionale chiedo credo che avremo questa consapevolezza già in altre occasioni
Mi sono permesso di sottolineare gli elementi che spingono verso questa consapevolezza e credo sia mio dovere di tornarci brevemente sopra anche in questo momento
Una che il disegno riformatore del sistema delle Autonomie si è messo in moto sarà bene per tutti noi avere le idee chiare infatti il tempo della navigazione senza bussola sta per finire l'orizzonte non è tuttavia privo di asprezze di foschia
Dico sinceramente che ho sempre trovato singolare che nel corso di questi anni la riforma delle Autonomie non sia diventata il punto formula porte del confronto politico con il governo della repubblica e con il suo parlamento
Non per aprire sul piano istituzionale un compito che guardi perenne in altri settori ma perché non avere la consapevolezza che se le Regioni non diventano esse stesse Secondo il disegno istituzionale Pato diventano automaticamente un segno di contraddizione è un segno di debolezza un nuovo fronte aperto con i cittadini come soggetti politici e come utenti di servizi questa Assemblea in tutti i suoi componenti non può non avere come primo punto del suo programma e del suo agire ordinario e straordinario proprio l'obiettivo di ricordare a tutti i livelli questo incompiuto destino dello Stato autonomistico
Abbiamo scontato in questa parte anche l'incompiutezza del disegno organizzativo soprattutto sotto il profilo della disponibilità della quantità della qualità dei flussi finanziari
Nel frattempo sul piano formale sul piano sostanziale le regioni hanno allargato il fronte delle competenze e dei servizi da rendere senza tuttavia avere la porta di equilibrare questa domanda come Pikachu strumentazione nei tempi e nei modi di fronteggiare anche perché all'ampiezza del decentramento sul piano della delega formale non ha in alcun modo corrisposto una eguale ampiezza
Del decentramento dei livelli decisionali della individuazione delle risorse corrispondenti e nella precisazione gli obiettivi reali da raggiungere con l'allargamento della delega stessa
Che tuttavia emergente una crisi specifica del Lazio legata in modo particolare al patto di non aver provocato cosciente coraggiose quel riequilibrio territoriale con l'area metropolitana romana che era stata l'intuizione cardine del miglior regionalismo laziale
Questo riequilibra avrebbe consentito scelte più razionali per Roma e più occasioni per il resto del territorio al contrario fuori di questa logica sono spesso sviluppate politiche tendenti a costruire spesso anche in maniera velleitaria una capitale prescindendo dalla Regione è una regione che senza riuscire a far colpo con la sua più grande città vive o in maniera subalterna o in maniera periferica il risultato è di questi tentativi e che le vertenze aperte
Con l'amministrazione centrale sono state spesso l'insieme di richieste senza progetti che non hanno impedito soprattutto in alcuni settori il crearsi di situazione che sono vicino al dramma non mi sembra questo il momento più opportuno per esprimere giudizi perentori sulle prime proposte del governo per una migliore organizzazione delle aree metropolitane quella di Roma in primo luogo una cosa è certa
Le attuali condizioni della capitale e del suo hinterland Merino davvero un rafforzamento complessivo delle istituzioni
E se l'intendimento di proporre un più alto livello di coordinamento di questa realtà complessa la riforma va nella direzione giusta sia al contrario il tutto si traducesse nell'artificiosa creazione di un nuovo livello di potere
Il beneficio sarebbe davvero inferiore allo sforzo e al tempo che sono stati necessari per arrivare a questa decisione
E tuttavia non possiamo esprime la speranza non non possiamo esprime la speranza che anche i primi passi muovono nella giusta direzione ci sollecitano in questa speranza spessa situazioni consolidate anche la dura realtà dei fatti di cronaca
Secondo gli ultimi dati pubblicati proprio l'altro giorno nel Lazio si va consolidando una criminalità organizzata a vasto raggio che deve davvero crearci molta preoccupazione
Non inferiore a quella che ci devono produrre i dati quasi definitivi che emergono sul problema della droga dall'indagine promossa dal Consiglio regionale e che sarà oggetto al più presto di una conferenza ad alto livello ma a prescindere da queste osservazioni da detto
Che in questo periodo ci viene offerto l'occasione di ripensamento generale che non è tanto importante
Per la quantità di riforme che sembra verranno messe degli sorte che sembrano messe a disposizione quanto per il fatto che essi andranno ottimizzate per obiettivi di ammodernamento infrastrutturale della nostra area metropolitana
Questa occasione potrebbe essere sprecata che il destino dalla città venisse ancora concepito con un dato municipale e se veramente le forze politiche non comprenderanno che questa capitale non dell'intera mai veramente moderna
E lascia non cresce con lei se tutto il territorio regionale non diventa parte integrante non molti geni o di un'area metropolitana che rende indispensabili servizi al Paese
Abbiamo una spinta per superare una cultura fatta di piccoli richieste di piccole non pensate autonomia senza valenza politica
Abbiamo l'opportunità di evitare che si continua a pensare alla nostra Regione come ad un territorio che sta lì in maniera indefinita vicino ed attorno a Roma la verità che al di là della situazione specifica di Roma e del Lazio sullo sfondo delle riforme istituzionali e di revisione degli statuti regionali si stanno scontrando culture forti e diverse e se qualche alcune di esse sembrano più mode che culture è dovuta al fatto che quella componente essenziale dell'organizzazione sociale in cui viviamo che l'informazione costringendoci a vivere in presa diretta quegli avvenimenti tende a trasformarci da spettatori anche interessati in soggetti attivi
Dandoci la sensazione di partecipare uno spettacolo a volte già vista
Ma non dobbiamo lasciarci ingannare dalle apparenze lo scontro in atto e di natura sostanziale
Si tratta solamente di vedere si e quale punto di mediazione sia possibile consolidare tra i vari livelli del nostro sistema per dare a ciascuna delle legittime forze in campo lo spazio utile e i limiti opportuni
In buona sostanza possiamo dire che la cultura che evidenzi alimenta i nuovi e più significativi bisogni della società in termini di una migliore gestione delle risorse attenti alla qualità della vita ci chiede più elevati strumenti di innovazione tecnologica ma anche di partecipazione e di controllo
Anche l'emergere di forze politiche nuove è frutto di questo fenomeno tutto lascia immaginare che non si tratta di elementi massicci
Ma di un fatto strutturale della nostra società che avendo raggiunto un sufficiente soddisfacimento delle esigenze primarie fa emergere una domanda di riqualificazione complessiva del sistema derubricazione anche produttiva a sua volta la cultura che cerca di coniugare in termini di concreto sviluppo tutti i fattori di produzione pretende più autonomia e più certezze delle regole del gioco per poter programmare il proprio futuro come più ampio respiro
Ma soprattutto la sempre più evidente caratterizzazione internazionale dei fattori economici spinge gli artefici di questa cultura chiedere condizioni di parità con le altre forze in campo a livello interno internazionale
I timori e le antiche per quanto dovrebbe accadere in Europa nel novantadue
Sono sintomo di queste preoccupazioni non credo che queste porta alimentino semplicemente come alibi le critiche serrate alla pubblica amministrazione ed al sistema economico pubblico per lasciare sullo sfondo le proprie responsabilità e i propri ritardi una serena comparazione delle conoscenze dimostra che essi non hanno del tutto torto la domanda di riforme
Che alimentano che
No unanime che alimentano attiene soprattutto al sistema delle decisioni alla loro tempestività alla loro chiarezza alla loro coerenza e se non sembrano criticare tanto in che e perché il sistema di decentramento di poteri perché sanno benissimo che il governo del territorio ad esempio non può essere gestito con una rigida pianificazione centralizzata e senza il consenso delle comunità locali
E finché sono invece perché permanente il sistema decentrato ci sia per legge e nella pratica di governo un forte punto di coordinamento dei vari poteri ai vari livelli
Tutto si può dire lo sappiamo bene per esperienza anche vissuta purché questa esigenza non sia reale
Chi acquista qui spessore a cardine del regionalismo che il metodo della programmazione
Ma ripensato sulla base di nuovi metodi di progettazione che abbandonino definitivamente
L'idea della pianificazione rigide totalizzante che nella prima parte della nostra esperienza forse bloccato il dispiegamento delle potenzialità incide dell'istituto regionale
C'è infine una terza cultura che si sta facendo largo e chiede a sua volta adeguate riforme potremo semplificarla definendolo la cultura del governo e dell'organizzazione del consenso non si tratta certo di un elemento nuovo nel programma dei nostri problemi
L'abbassamento delle barriere ideologiche e la struttura dell'informazione diventata sistema rende del tutto diverso il problema della ricerca della creazione della distribuzione delle conoscenze la nostra società questa cultura domanda con insistenza autonomia e libertà ritenendosi forse non ha torto portatrice di una funzione essenziale in un sistema democratico
Coniugare il diritto a riconoscervi i cittadini con un diritto dovere di informare
Dentro la cultura dell'organizzazione e della gestione del consenso
La chiamiamo così a costo di semplificare eccessivamente un concetto complesso un ruolo cospicua hanno le forze politiche
Una parte non secondaria del loro bagaglio d'identità legata alle proprie dell'UGL proprie lavorazioni logiche è stata smarrita nelle impetuose trasformazione degli ultimi anni e tuttavia credo
Sia difficile a smarrire l'identità storica ciascuna riesce anche se è facile immaginare che queste identità del rugby costruite comunicato attraverso nuovi modelli
Le forze politiche in questa pace si trova in una situazione davvero singolare domandano dalle riforme
Domandano delle riforme che consentano loro un recupero di credibilità ma sono proprio loro ancora i canale per costruire e gestire queste stesse riforme
Non si intravede al momento una via d'uscita lineare per questa fortunata ambiguità certo è che se in funzione delle riforme istituzionali e se non sapranno avviare al loro interno un processo di revisione critica sui propri comportamenti nei riguardi della società civile
Questa situazione di ambiguità potrebbe produrre danni irreparabili al nostro sistema di democrazia pluralistica già nella lettera inviata ai presidenti dei gruppi consiliari per preannunciare la convocazione di una sessione dedicata alla revisione del nostro Statuto individuavo i settori nei quali mi sembra più urgente intervenire
Poi che immagino lo svolgimento di questo ampio confronto in termini aperti e non determinato nelle sue risultanze
E per rispetto alla libera volontà dei singoli che anzi ieri e dell'Assemblea nel suo insieme ritengo non opportuno entrare in indicazioni ancora più dettagliato
Non mancheranno inserì ribatto di dibattito le opportunità per un contributo anche di carattere personale
E tuttavia onorevole autorità signor Commissario del Governo signor Presidente della Commissione bicamerale per gli affari regionali onorevoli consiglieri signori invitati alcune considerazioni mi sembrano opportune anche perché in questa riflessione sulle tre culture sono in nuce quelle domande di riforme possibili cui dovremmo porre mano in un contesto più strettamente istituzionale li abbiamo spesso a chiamare in altro modo ritenendo ad esempio che una migliore sistemazione ed equilibrio di poteri tra potere esecutivo e d'assemblea
Meglio possa rispondere alla crescente domanda di democratizzazione degli apparati amministrativi
Di trasparenza dei comportamenti di migliore organizzazione dei canali di partecipazione
Questo è vero purché si tenga sempre presente un dato insuperabile il sistema istituzionale che abbia consapevolezza del proprio ruolo
Possono a lungo sopravvivere due momenti diversi obiettivi o diversificati nello svolgimento dei propri compiti complessivi
Ma non possono a lungo vivere due anime in contrasto due partiti ad esempio quello degli assessori e quello dei consiglieri o peggio ancora due fazioni in apparente o reale contratto di potere
E certamente un obiettivo da perseguire nella revisione del nostro Statuto regionale un riequilibrio di potere nel senso sopra indicato perché si abbia come limite insuperabile
Il profondo legame unitario che segna in ogni suo momento pur nelle diversificate pulsioni la vita dell'istituto regionale
Eppure evidente nell'analisi fin qui compiuta che non può sfuggire ad una revisione dello Statuto l'esigenza di riqualificare l'apparato amministrativo
Quella capacità di decisioni tempestive di cui prima si parlava altro non è che una profonda modifica della metodologia della programmazione che deve trovare un aggancio di carattere statale più solido
Funzionale a questo disegno una semplificazione del nostro sistema di produzione legislativa e di diffusione conoscitiva della stessa legislazione emanato
Rientra in quest'ambito anche una diversa organizzazione delle commissioni consiliari e dei lavori assembleari anche le modifiche al Regolamento sono parte integrante necessari ad una vera riforma
Quando infine si dice e si riflette sulla cultura dell'organizzazione del consenso è evidente che teniamo ben presenti di organismi di partecipazione democratica
Questa parte del nostro Statuto contiene a mio avviso punti ancora inesplorati che proprio perché in questo spazio ben chiarita la continuità dei rapporti con gli enti subregionali e l'autonomia e locali e quello nel quale gli più possiamo e dobbiamo innovare anche alla luce della difforme proposte dal governo
Avremo certamente modo nei prossimi giorni di maturare un giudizio il più possibile esauriente sulle linee finora avanzate vorrei che lunga è stata la pietra da parte della nuova Autonomie locali
A me sembra opportuno che entrati nella parte viva del dibattito parlamentare
Non tutto si consumi con sospetta rapidità
L'idea che qui vorrei avanzare che una volta avviato il confronto in Parlamento
Si trovi il modo di tempo affinché il consapevole responsabile contributo delle Autonomie locali alla loro riforma possa esprimere in maniera esprimersi in maniera istituzionalmente solenne ed evidente
Ad esempio con la convocazione degli Stati generali delle autonomie locali che consenta di vivere loro un contributo nella uno e unico e nella concreta parte costituente per dare al Parlamento nel pieno rispetto della sua autonomia proposte utili per concludere il dibattito in maniera soddisfacente ed equilibrata derivare i livelli istituzionali
Non sarà difficile a studiare l'opportunità e le modalità perché questo confronto con le autonomie locali avvenga in maniera così solenne
Sarebbe davvero triste cominciare una nuova stagione di esperienze amministrative parlando ancora di riforma incompiuta Odin compiuto destino delle Autonomie locali
è evidente da parte nostra signori Consiglieri che anche noi per quanto attiene alle modifiche da adottare al nostro Statuto dobbiamo attenerci allo stesso metro di comportamento sarà dunque compito
Dell'ufficio di presidenza del Consiglio quando le proposte di riforma avranno raggiunto una ha raggiunto una tempistica spessore stabilire i tempi e i modi di una consultazione ad alto livello con gli enti locali della Regione e questo io credo un passo in vista del con la revisione dello Statuto regionale alla quale sono convinto dovremo procedere se è possibile entro l'anno sappiamo bene di dare un piccolo contributo a quella riforma generale mettendo ordine in casa
Anche noi sistemiamo una pierre importante in quel comune edificio che sono le istituzioni democratiche nelle quali è compresa la parte migliore del nostro passato tutto il nostro presidente io credo una parte cospicua del nostro avvenire
Hanno chiesto di intervenire
L'onorevole presidente della commissione bicamerale
Per gli affari regionali onorevole Barbetta
Si può accomodare
Fatta già come
Signor presidente onorevoli consiglieri signor rappresentante del Governo l'autorità io ringrazio per l'invito che mi è stato formulato di partecipare a questa riunione del Consiglio regionale dell'arte
Ecco accettato di buon grado anche
Ti dicendo agli impegni che avevo già da tempo
Assunto perché ritengo particolarmente importante
Una riunione come la vostra dedicata alle riforme istituzionali
L'ho visto con piacere che non affronterete soltanto il tema del riordino istituzionale
Della regione ma affronterete anche tra l'ottica proprio di una regione i temi più ampi delle riforme istituzionali
Perché ritengo importante che si affronta il tema complessivo del riforme istituzionali momento in cui il Parlamento dopo le due sessioni dedicate rispettivamente dalla Camera dal Senato e impegnato
Attorno a quattro argomenti stati individuati concordemente dalle forze politiche sotto l'impulso del presidente se la Camera Iotti e del presidente del Senato Schifani quattro argomenti che riguardano come già loro sanno la riforma del Parlamento io la revisione dell'assetto se il Parlamento che dal regolamento parlamentare
Quindi missioni due aspetti la riforma della Presidente del Consiglio la riforma dell'autonomie locali
Sono temi che interessano in modo particolare le regioni
Io son d'accordo nel non enfatizzare un
Un elemento del regionalismo che è stato presente negli anni scorsi cioè quello del mancato decentramento del mancato trasferimento di funzioni alle Regioni c'è stata c'è è un tema che non va trascurato
Ma complessivamente il tema della mancata riforma dello Stato che ha inciso negativamente sull'architettura peggiore
Le regioni sono state inserite all'interno di uno stato non riformato
Strette fra apparati centrali
E strutture rappresentative nazionali non riformato da un lato e sistema del governo locale è rimasto fermo dice al mille novecentotrentaquattro in realtà al strutture sabauda
E chiaro per regioni rischiavano e rischiano di essere considerato un corpo estraneo e come corpi estranei che si inseriscono in termini di organismo i possibili effetti sono due o rigetto
Oppure l'inglobamento all'interno di un sistema vecchio e quindi non accetta di essere rinnovato ecco perché tutto ciò che porta
A riformare
Gli apparati centrali lo Stato il governo e ministeri il Parlamento o le Autonomie locali e interessa
Essenziale vitale direi per la Regione così come lo è stato negli anni settanta la stagione del decentramento delle funzioni rappresentò ebbe un momento culminante quel decreto seicentosedici
Ma e si potrebbe obiettare qualcuno l'ha fatto
Ma le Regioni che
Legittimazione hanno per affrontare questi temi
E l'obiezione che io ritengo assolutamente infondata anche sotto un profilo costituzionale
Tenuto conto che le regioni hanno in base alla Costituzione
La piena legittimazione affrontare tutti i temi nazionali
E intendo previsto dal costruzione
Che le regioni possono in Consiglio regionale possono presentare proposte di legge al parlamento su qualunque materia
Anche in materia costituzionale
Mettendo addirittura previsto
Non voglio certo evocare un una possibilità ma soltanto indicare un fondamento costituzionale che addirittura cinque Regione cinque Consigli regionali possono chiedere
Un referendum costituzionale nel procedimento si inserisce il procedimento di revisione della Costituzione
Oltre la possibilità previsto dei regolamenti parlamentari che cerchio dei voti dei Consigli regionali che vengono esaminati devono essere esaminate anche se purtroppo spesso vengono messi in un cantuccio volete dominato dal Parlamento quindi una piena legittimazione politica
E costituzionale dei Consigli regionali da affrontare tematiche nazionali
Anche importanti come la riforma del Parlamento
La riforma del governo la riforma del nostro mi Rocca
Io ho messo l'accento anche sulla riforma del Parlamento
Perché
Credo che vada
Detto anche con
Con assoluta libertà
Perché
E dal Parlamento
Che sono venute ludico appunto
Avendo riflettuto sulla cosa rendendomi conto anche
Delle implicazioni
Che un giudizio di questo genere può avere ecco perché dal Parlamento che sono venuti gli attentati tra virgolette più forti all'autonomia regionale
E il tipo di legislazione che il Parlamento ha prodotto che ha finito per rendere asfittica
L'attività legislativa delle Regioni
Negli anni settanta erano soprattutto le resistenze dei ministeri
E gli apparati centrali
A rende difficoltoso la ditta il cammino del della regione
Adesso certamente non è che siano diminuite queste tentazioni questa indente questa resistente comunque è il Parlamento che è mancato al suo compito previsto dalla Costituzione
Il parlamento in base alla Costituzione avrebbe dovuto ad esempio
Limitati nelle materie previste dal eccoci invece aspetta la costruzione con materie di competenza regionale ad emanare soltanto poche leggi cornice
Le chiedo cornice parte di pochi articoli
Questo era il disegno costituzionale dice l'articolo centodiciassette la legge determinano leggero stato i principi fondamentali Principi cornice entro cui deve svolgersi attività legislativa delle Regioni che significa che per una per ciascun emettere centodiciassette sarebbe dovuta essere una legge quadro
Ebbene o queste leggi quadro non ci sono state o quando queste leggi quadro sono state sono state non leggi quadro e parecchi che hanno disegnato non leggi cornice maneggi che hanno disegnato
Il
La normazione in ogni particolare lasciando quindi alle Regioni soltanto la determinazione dei dettagli
Oppure facendo la Regione assegnando a regione un compito che ha finito per essere anche avvertito come odioso da una parte l'opinione pubblica cioè quello di prevedere la deroga
Ad una legge statale e spesso anche sulla base interessi settoriali unico interesse che hanno premuto in questo senso
Oppure al posto di quelle che avrebbero tutte e tre leggi cornice
Decine e decine e centinaia e possiamo anche dire migliaia di leggi e leggine che sono intervenute nelle competenze legislative regionali
E tutto questo non è non crea soltanto problemi interni ai rapporti fra le istituzioni
Sarebbe non compreso doppione pubblicate possono un problema interno alle istituzioni interna quella che viene chiamata la parte politica questo determina anche problemi per i cittadini primo luogo
Perché il sovrapporsi di leggi statali
Non di principio in un quadro non che non verrebbero principi fondamentali egli leggine
Regionali
Che opera stessa materia determina incertezza del diritto cioè il cittadino non sa gli operatori la pubblica né staziona un sacco a reggere l'Africa
Così come
Quindi interesse ma Timoteo Regione
A una riforma del Parlamento
Alla riforma del Parlamento che riconduca non è solo un problema in diritti e di volontà politica non è solo questo
è un problema anche di riforme istituzionali una misura in cui la riforma istituzionale possono così condizionare forme e modi della politica
Possono condizionare anche i diritti politici è un problema di affetto del parlamento
E operano in questa anomalie italiane in questo sovrapporsi di vecchi statali e regionali in maniera incoerente confusa pasticciata Award usa l'espressione conclude
Perché rendono meglio
L'idea è e in questa anomalia italiana hanno pesato e pesano alcune anomalie
Altre anomalie italiane ha riferito al nostro Parlamento che l'opera che il Parlamento si accinge dell'informatica Parlamento si accinge a porre in essere deve eliminati
E intanto o o corregge riformare intanto operato quella
Anomalia tutta italiana delle commissioni legislative se delibera
Commissione di deprimente deliberante che significa non si parla spesso di bicameralismo i due camere non in realtà le camere sono una ventina tante quante sono le Commissioni in sede legislativa ognuna delle quali legifera sulla base di un'autorizzazione spesso dato da un'aura distratta con pochi
Parlamentare
E chi determina anche un soldato a livello delle commissioni a volte
Di
Interessi Ettore di cui sono portatori apparati ministeriali organizzazione intere
Prima via strutturata a livello nazionale
Specialisti parlamentare
Ecco perché secondo me una riforma in senso regionalista io voglio entrare nel merito se me lo consente signor Presidente perché non avrebbe perso un soluto soltanto formale ecco perché una riforma che si è il tesoro generalità dovrebbero vedere ad esempio per le materie di competenza delle regioni la competente riservata alla
Così come previsto per legge l'autorizzazione alla ratifica tratte internazionali legge di Bilancio per legge di conversione di decreti legge per le leggi di delega
In modo che sia il Parlamento e non nel chiuso di una commissione ad assumersi la responsabilità di emanare leggi quadro
Che sono leggi che vanno
A indirizzare
A coordinare l'attività di atto emblemi sovrane
Come sono sovrane le assemblee
Regionale
E così come dovrebbe essere previsto io non voglio entrare
Sul punto specifico alle forme necessarie dovrebbe essere previsto che le Regioni abbiano un peso
Abbia un peso anche nella
Legislazione per sorgano potere una voce anche in Parlamento
E qui le proposte possono essere le più svariate c'è chi ha proposto il Senato delle Regioni c'è chi più semplicemente dire forse in maniera più realistica previsto che la commissione per le questioni regionali che ho l'onore di presiedere
Io
Abbia possibilità intermedie procedimento legislativo perché oggi la commissione per questioni regionali questo voi sapete non ha la possibilità di intervenire procedimento legislativo se non su richiesta di un'altra Commissione la quale spesso le quali spesso si guardano bene dal chiedere il parere della Commissione
Commissione che rapito a intervenire non soltanto perché prevista dalla Costituzione unica commissione bicamerale prevista dalla Costituzione ma perché teme ecco una riforma regolamentare che a mio avviso andrebbe prevista
Deve operare in un rapporto sistematico di consultazione con
Rapporto sistematico di consultazione con le regioni
Prevedendo anche
Ripeto non voglio entrare nel merito c'è chi propone qualcosa di più radicale come il la Camera regione Stato-Regioni si può anche prevedere ad esempio qualcosa di meno radicali in ogni caso
Non è possibile
Che le regioni non abbiano una voce in Parlamento
Che in qualche modo non io previsto un collegamento fra queste
Momenti diverte di apprendisti sovranità popolare retto se andiamo a guardare
In
Le varie tempi create troviamo che due sono le alternative
O parlamenti monocamerale cinquantadue Stati o parlamenti in cui sono rappresentati in una delle due Camere sono rappresentate le collettività regionale locale e questo anche
Lo dico perché una cosa è comunemente che leggo sui giornali anche in città non federale perché dice qualcuno dice ma sono rappresentate regioni Stati federali non è vero
La stessa Francia che uno stato di grande tradizione centralista
Prebenda poco abbia
Previsto
Anche le regioni il Senato è eletto dei consiglieri comunali del consiglio dipartimentale adesso dei consiglieri regionali così in Olanda così in Germania in Austria e così via a parte il fatto che poi mi si dovrebbe dire
Quelli che oppongono che il
Senatore un Senato incluso torna per regioni
E precipitati federali che possono considerarsi stati ancora federale sta per esempio come l'Austria ce ne sono formalmente federale ma sostando sono stati comunitari decentra
Beh comunque
Questo mi pare un punto importante così come pare importante anche l'altro tema
Su cui il Parlamento impegnato che la riforma del governo
Da presidente del Consiglio
Ci sono delle norme apertamente riservate all'autonomia regionale c'è una norma sul figura del commissario del governo
Che sta per ritenuto largamente insoddisfacente perché non affronta il nodo
Perché questo è un Paese strano dove si vuole
Appiccicare il nuovo al vecchio
Qui bisogna scegliere se il commissario del governo che rappresenta il governo nella regione oppure sono i i prefetti che rappresentano il governo nelle singole province cose che ancora non secutor forma parte questa parentesi
Ma della conferenza dei presidenti o regione prevista nella legge il suo progetto il consiglio anche se io
Non mi faccio illusione perché dalle notizie che ho la prima della conferenza dei presidenti delle Regioni prevista
Dalla
In via informale con un'ordinanza d'allora presidente del Consiglio Craxi da due anni e mezzo circa che non sono i unisce
E sono previste anche norme sul Dipartimento per regioni ma soprattutto è interessante per le regioni che ci sia un organo di direzione forte a livello centrale perché è chiaro che la frantumazione ministeriale
Finisce per
Ridondante contro
Quelli di gente di unificazione che è propria
Nel rappresenta il proprio rapporto portato e e Regione io sotto questo profilo voglio sottolineare che la legge di riforma della Presidente del Consiglio di cui tanto oggi si parla come l'ha scoperta chitarristi è stata chiesta per la prima volta dalla Regione nel mille novecentosettantatré
Nel mio ce lo stato d'attuazione norma costituzionale copie per la prima volta dalle dalle regioni
C'è l'altro tema
Che affronteremo anzi che abbiamo già iniziato ad affrontare in Commissione affari costume alla Camera ma che avrà spero maggiore impulso dopo la presentazione del progetto di legge del governo che quello relativo alle Autonomie locali
E qui io qui
Non posso esprimere giudizi su un testo che non conosco perché ufficialmente il testo non è stato ancora distribuito dico soltanto che se dovesse essere mantenuto
Il testo che circola
Informalmente già da qualche giorno quello è un testo lo dico pesando le parole decisamente anche regionali
Quello e un testo che
Un risponde ad una logica ben precisa dividere regioni e comuni divide regioni enti locali per favorire ormai da un lato di municipalismo comunale o di neo centralismo regionale per consentire in questo modo
Ad apparati ministeriali accentui d'interesse settoriale a gruppi di pressione di inserirlo all'interno
Laddove invece necessario costruire signor presidente ho sentito le parole che lei ha pronunziato all'inizio mi sembrano di buon auspicio bisogna costruire un sistema delle Autonomie di cui fino a parte regioni province comuni
Regioni province comuni non voglio entrare perché non mi compete
Su altri punti altri della legge disegno di riforma delle Autonomie locali anche se mi sia consentito dire
In generale che non vorrei che si ripetessero per soprattutto l'affetto delle aree urbane gli orrori mi son fatto il momento la costruzione del regioni se sovrapponendo il vecchio al nuovo tentano
Impegnata
E impegnata con l'indagine conoscitiva su un punto specifico
Ben delimitato che sono i rapporti tra regioni e Parlamento
Sentiremo nella settimana prossima cinque i presidenti delle e giunte regionali
Il dodici sentiremo il presidente del consiglio regionale
Abbiamo già concordato
Gli inviti sentiremo anche degli studiosi per fare un punto valutare l'esperienza dei rapporti Regioni Parlamento
E vedere le esperienze e le proposte che sono sul campo dare portare un contributo
Agli organi che sono preposti ad avviare
Lo che nel Parlamento le commissioni Affari questione di Camera e Senato in modo particolare alle giunte del Regolamento
Di Camera e Senato portare un contributo contributo intanto delle regioni
Che e attraverso la commissione prevista regionali dovranno far sentire la loro voce sui temi in discussione
Rapporti Regione parlamento che riguarda in primo luogo il contributo regioni al legislatore nazionale nelle materie di competenza regionale
Le forme di questo contributo il modo come il Parlamento si organizza per affrontare
L'approvazione di queste leggi per esempio
Delle ci fornisce il procedimento che deve essere seguito preleggi cornici opere chi troppo in materie di competenza regionale
E anche su altri temi come ad esempio l'iniziativa legislativa regionale corso che deve avere oggi al pari di effettivo esordio popolare del tutto emarginata
E sul tema non secondario del controllo di merito del Parlamento su leggi regionali mai attivato mai attivato dal Governo e del Parlamento avendo preferito il governo tradurrei in controllo e legittimità quello che spesso è un conflitto politico trattato regione in conflitto politico quindi non reso trasparente non reso non regge l'olimpico
Io chiudo ringraziando nuovamente per il l'invito che mi è stato rivolto augurandovi buon lavoro per questa impegnativa vostra sessione istituzionale grazie signor presidente
Grazie a lei del suo contributo tanto ero questa iniziativa del Consiglio regionale la parola adesso il commissario
Di governo per la Regione Lazio
Dottor Pierantozzi
Non vuole
Un intervento ma soltanto un saluto e una curiosa e sono lieto di formulare a nome personale e di quanti come
Lavorano nel commissariato di governo che nella Commissione di controllo
A questo saluto è questo Furio voglio aggiungere un vivo compiacimento
Il Consiglio nei confronti del Consiglio regionale del suo Presidente onorevole Lazzaro per avere ha voluto allargare i temi di questa sessione straordinaria
A dibattito generale sui temi istituzionali non lasciandolo limitato ai temi delle riforme statutarie
Dall'intervento quello le barbe era così acuto è completo abbiamo tutti tratto l'impressione che la stagione costituente delle Regioni non è ancora terminata
E non può essere terminata a venti anni dall'inizio del loro funzionamento venti anni che hanno modulata hanno dato modo di compiere importanti verifiche e hanno dato modo di intravedere
E gli aggiustamenti che per una migliore funzionalità del sistema regionale ci richiedono bene io potessi prescindere dalla mia funzione e da riserbo che essa mi impone e indulgere alla mia abitudine
Io ormai vecchio operatore del diritto di cultore di studi amministrativi e costituzionali
A lei forse qualche cosa di adire
Sulle iniziative che
Hanno
Alimentato le iniziative governative e parlamentari che hanno alimentato questo dibattito e sulle iniziative che si preannuncia
Posso però come cittadino e come cittadino del Lazio in particolare auspicare che questi discorsi abbiano uno svolgimento coerente e non avvengano soltanto in modo episodico
Da che il tema del funzionamento delle regioni
Viene affrontato oggi intere diverte e sul tetti diversi
E si ha l'impressione che la iniziativa politica chi alimentata applica considerazioni settoriali caro che non da una visione globale
Del fenomeno
Ha ricordato lavori apparvero il disegno di legge sulla riforma dalla richiesta del consiglio sull'attività di governo che contiene un capitolo dedicato al commissario di governo
Su questo tutti noi avremo qualche cosa da dire
Si parla di un sistema delle autonomie
Si corre parlare anche di un sistema dei controlli ecco io ovviamente non non non posso tanto meno in questa sede fare considerazioni di merito anche perché non vorrei alimentare polemiche in famiglia
Ma indubbiamente il discorso va portata avanti con una certa coerenza
Adesso l'attenzione e attratta dal disegno di legge testé approvato dal Consiglio dei ministri sulle autonomie locali però non dovremmo dimenticare che per esempio c'è un altro disegno di legge
Sulla riforma del sistema sanitario regionale che contiene norme importanti che riguardano il mondo dall'autonomia regionale e il sistema dei controlli
Ecco forse
Sarà necessario un ripensamento un coordinamento ecco di queste varie proposte che sono oggi all'esame del Parlamento
Io credo che lo l'opportunità delle iniziativa del Consiglio regionale del Lazio e del suo Presidente ricalca soprattutto dal fatto del fatto
E con chi sta soprattutto nel fatto che le Regioni si devono porre in questo in questa stagione dibattiti sui temi istituzionali non come oggetto per dibattito ma come sorgenti del dibattito anche perché
La funzionalità tutti i discorsi che riguardano la funzionalità delle istituzioni e quindi la credibilità delle istituzioni trovano il loro primo banco di prova nel mondo delle autonomie locali e soprattutto nel mondo dell'autonomia regionale
Per questo io esprimo ancora una volta un vivo compiacimento al Consiglio regionale all'onorevole Vardaro e auguro un buon lavoro e risultati proficui di cui si terranno sicuramente conto nel dibattito generale che è stato inaugurato grazie
Grazie
Anche perché
Innovando una prassi costante
Commissario di governo finalmente
Partecipa o nelle assemblee elettive ad un dibattito così anche nel passato
Commissario di governo sistema non poteva parlare non dava nessun contributo lo ringrazio di questa sua sensibilità adesso la parola il presidente dell'amministrazione provinciale di Roma
Onorevole Sartori
Signor presidente signori consiglieri dei giornali
A nome dell'intero Consiglio Provinciale di Roma esprime innanzi voglio innanzitutto rivolgervi un ringraziamento
Per l'invito rivoltoci a partecipare ai lavori di questa sessione straordinaria del Consiglio regionale
Ritengo e comunque auspico che il carattere di straordinarietà perché voluta o conferire a questa adunanza e di manteneva oggetto siano frutto di una comune consapevolezza e di una comune volontà di assumere direttamente qui in questa sede l'esigenza largamente avvertita dai comuni e per la comunità regionale
Di avviare un rapido processo di rinnovamento e di modernizzazione delle nostre istituzioni
Stretta guerra per una più genera per un più generale consolidamento e sviluppo della nostra democrazia repubblicana lo stesso presidente della Repubblica apporto pochi mesi or sono ha voluto autorevolmente richiamare l'esigenza e l'urgenza della riforma istituzionale come grande questione democratica
Tra l'altro questa sessione straordinaria del Consiglio regionale viene a cadere in coincidenza dell'emanazione da parte del Consiglio dei ministri
Di un disegno di legge che sembra voler avviare seppur dopo tanti certamente troppi anni un progetto di riforma dell'intero sistema delle autonomie locali non conosciamo ancora il testo nella sua inchieste nei suoi contenuti
Ma dell'anno dalle notizie apparse sulla stampa tuttavia non si possono non rilevare elementi che vanno ampiamente approfonditi come pure vuoti che necessitano di essere chiaramente col ma
Mi riferisco ad esempio agli scacchi Fini riferimenti in ordine agli funzione al ruolo che l'istituto regionale
Dovrebbe assumere nel progetto di riordino dell'ordinamento mi riferisco all'inesistenza di un impianto finanziario che necessariamente contestualmente deve accompagnarsi al riordino di funzioni ed attribuzioni di competenze
Mi riferisco alle disposizioni in materia di controllo sugli atti amministrativi mi riferisco al ruolo che dovrebbero assumere in questo contesto i segretari generali dei comuni e delle province d'altra parte voglio augurarmi che per quanto attiene alle province il Governo a b pieno dice Tito le indicazioni contenute nella proposta di legge dell'Unione delle Province italiane
Che noi riteniamo anche per il contributo reso in sede di elaborazione estremamente valido ed attuale
Da ultimo ritengo comportante il fatto che ci sia superato un ritardo storico del nostro Paese relativamente al governo delle aree metropolitane
Tuttavia mi preme sottolineare l'esigenza di un ulteriore approfondimento in ordine ai livelli istituzionali che poi esisterebbero all'interno di un'aria metropolitana alle loro funzioni alle loro competenze
Evitando con chiarezza sovrapposizioni confusioni o
Peggio ancora contrapposizioni i ruoli che aggraverebbero la situazione di cui è già tanto piena la nostra letteratura istituzionale
Il dibattito che coinvolge qui nella sede regionale o costituire un'occasione preziosa e può assumere un duplice importante significato da una parte quello di una ricerca che un confronto per un contributo nostro al disegno più generale di riforma dello Stato
Che è scaturita dalle notte del cliente e dall'analisi attenta della nostra realtà penso per esempio alla particolarità di Roma
Di Roma in quanto capitale del Paese all'area metropolitana di gomma
E dall'altra può essere l'occasione per anticipare il maniera equilibrata
Elementi precursori del processo di riforma mediante l'assunzione di comportamenti coerenti all'interno di un efficiente sistema di relazioni istituzionali a livello regionale e locale
La rilevanza di questo dibattito indette dunque signor Presidente in maniera diretta le grandi questioni del rapporto democratico tra i diversi livelli istituzionali che qui nell'atrio come altrove
Debbono essere sempre più espressione autentica è correlata alle dinamiche sociali economiche culturali della società regionale
Ospiti qualifichiamo delle reti della regione Lazio non cestini
Convinti che solo una dialettica Franca aperta possa costituire un contributo non vantato dalla ritualità dell'occasione
Non possiamo esprimerci di dicevo darli in dalle imprimere considerazioni sedere sul modo di essere della Regione Lazio
Sul suo concreto funzionamento sul suo concreto operare sul suo rapporto con le Province
E possiamo al contempo affermare la validità e la necessità dell'istituto regionale ove questo sia ricondotto alle alte determinanti funzioni per le quali fu intenti non lontano Stiglitz
Credo non sfugga a nessuno che l'istituto regionale sia caduto in una sofferenza da molto
Probabilmente porte dallo stesso momento in cui gli altri punizione di Chivu allo di programmazioni indirizzo e coordinamento venivano meno i tentativi di programmazione nazionale
Sta di fatto che negli anni e pensava anche un fenomeno forse non avvertito con tempestività
Ma certamente non contrattato in modo adeguato né sul piano politico né sul piano istituzionale che ha progressivamente ridotto la Regione a terminale difesa dello Stato centrale
Questi poi lungi da trasferire nuovi Poteri atteso a recuperare quelli già trasferiti investendo non sto rivivendo regionale ma anche quello provinciale comunale quanti per logica conseguenza fra o per meglio dire berlinetta per vita
La Regione ha chiesto ad assorbire o riassorbire funzioni amministrative e costituzionalmente non le competono
Struttura andò in conformità in modo tale da rendere impossibile o quanto meno problematico il lavoro per obiettivi e per programmi ed abdicando sostanzialmente dal suo ruolo di legislazione e di programmazione la riforma dello Statuto regionale potrebbe che faccia tesoro delle esperienze di questi venti annichilita dell'istituto regionale e che si ponga al passo dei problemi sociali
Ed economici dei nostri tempi che individui la necessità di lupo della democrazia e dei poteri delle autonomie locali può rappresentare nell'attuale situazione
Un elemento anticipatore della riforma istituzionale valido ed efficace
Tanto più valido ed efficace qualora ripulito registri una comunanza di intenti e di iniziative tra Regione e Provincia e comuni
Di dare un fin troppo io è un istituto regionale forti e dell'autorevole atti sogno di forti ed autorevoli enti locali e mi pare pure ovvio che la somma di ghiotte bollette alla lunga avvilisce l'intero sistema delle Autonomie
Proprio in ragione di queste valutazioni e in vista dell'odierno dibattito le province del Lazio nei giorni scorsi hanno impallinato lo stato dei rapporti istituzionali con la Regione
Rapporti che denunciano difficoltà forte non più sopportabili e che si esprimono a quel processo di depotenziamento degli enti locali
Come fenomeno derivato da una visione distorta dei compiti e delle funzioni dell'istituto regionale
Abbiamo ritenuto di dover formulare di comune accordo un documento che io consegno alla Presidenza del Consiglio perché media poi lettura ufficialmente Einaudi
Considerandolo non punto di arrivo pentito punto di partenza per un reale confronto che verifichi fino in fondo la reale volontà del Consiglio regionale delle e motivo regionale
Di cominciare a scrivere pagine nuove nella storia della nostra regione
Le Province sostengono da tempo la necessita di un'organica opera di delega da parte della Regione come elemento essenziale i rafforzamenti e rilancio dello stesso istituto regionale
Già nel mille novecentottantuno l'Unione regionale delle province del Lazio aveva predisposto un documento articolato provvedimenti attuabili in attesa di riforma degli enti locali
Documento che conteneva una precisa ipotesi di delega di funzioni amministrative e che riletta circa sette anni dalla sua formulazione conterrà ancora oggi una qualche validità ed attualità
Nel corso di questi anni però non solo non è intervenuta la riforma generale del governo locale
Ma ben pochi e frammentari parti sono stati compiuti dal governo regionale
Nella direzione di un organico e coerente processo di idee legate contrariamente a quanto hanno fatto nello stesso periodo alcune regioni italiane
Di qualche voglia maggioranza politica o collocazione territoriale
Voglio citare il Veneto l'Emilia Romagna la campagna alla Toscana da ultimo la Sicilia
La Regione Lazio ha emanato nel mille novecentottantacinque la legge generale di delega agli enti locali dal numero settantotto secondo un modello adottato in altre Regioni almeno dieci anni prima
Ma con un acclarato risultato di rinviare inizia il processo di delega in quanto la sua attuazione viene rimandata per sistematicamente a successive leggi regionali riflettore
Sono stati approntati così di fatto soli problemi metodologici della delega tuttavia anche le indicazioni di metodo del fanno oggi
Non qualche bel pentita
Con riferimento alle funzioni delegabili alle Province infatti l'articolo tre della legge configura funzioni fortemente strumentali a funzioni regionali
Funzioni inserite in procedimenti o gli strumenti di programmazione regionale o infine funzioni di tipo esclusivamente proposito Orio o di mero coordinamento la legge è così articolata sembra qualche ipotizzare un'Amministrazione Provinciale indiretta
Priva di funzioni di carattere operativo laddove invece di tutte le più recenti proposte di riforma
Del governo locale prevedono precise funzioni di gestione soprattutto con riferimento alle funzioni di area vasta riferita all'interno territorio provinciale
Questa specie di pregiudizio sfavorevole definiamolo così
Che emerge dalla legge generale i bidelli ai campi di trova in tutte le leggi della Regione Lazio che hanno attribuito funzione alle Province
E Peretti elettricisti into The ventinove le leggi regionali contenenti in qualche modo delega alle Province
Mattei valutiamo più da vicino mi guardi funzioni si tratta vi si ritrovano porta in qualche caso anche aggravati i limiti prima segnalati o si tratta di semplici competenze amministrative cioè compatibili e le proprie funzioni spesso addirittura semplici interventi subordinati quali l'espressione di un parere per l'effettuazione di un attività istruttoria all'interno però di procedimenti saldamente mantenuti al livello regionali
Oppure funzioni di carattere strumentale allo svolgimento di funzioni regionali
Quanti che le amministrazioni provinciali fossero di per sé uffici istruttori o uffici tecnici amministrativi decentrati della regione
Talvolta trattati di funzione attribuite in via di delega pluriennale solo inizialmente finanziate
Successivamente riassorbite dalla Regione
Talvolta non più finanziate nel corso degli anni con la conseguente necessità delle Province di reperire sia per la parte corrente
E per la parte in conto capitale le risorse finanziarie occorrenti per mantenere aperti i campi di intervento nuovi o comunque che li hanno visti all'avanguardia nel corso di un decennio
Né si può tacere in merito alle contraddizioni esistenti all'interno degli stessi settori di intervento della Regione Lazio
In virtù delle quali mentre la legge sulle procedure della programmazione affida alle Province il compito dell'elaborazione del Piano di coordinamento provinciale
Ciò viene di fatto impedita per l'attenta del piano di riferimento regionale in cui la Regione non riesce a dotarsi nel contempo si portano avanti i piani territoriali di coordinamento ritagliati per ambiti che travalicano i confini provinciali e la terza cosa avviene per la redazione dei piani ai da ultimo la legge numero trentasette dell'ottantasette che disciplina il piano dei trasporti
Pur richiamandosi alla legge sulle procedure della programmazione nella sostanza non ne tiene conto facendo regredire le Province al mero ruolo gli enti da consultare
Intenzionalmente onorevole presidente e uno revochi i consiglieri regionali ho voluto toccare in modo più approfondito gli aspetti relativi all'affetto della pianificazione territoriale ivi comprese quelle della tutela ambientale della mobilità e dei trasporti in quanto costituiscono oggi i nodi fondamentali su cui elaborare
Un autentico disegno riformatore è un coerente processo di deleghe per le Province
Ma tutto questo è stato scritto e precisato nel documento testé consegnato tra l'altro questi problemi di perché irrompe anche in situazioni di ordinarietà assumono caratteristiche assai più complesse e difficili che rischiano di diventare e lo si vede ingovernabili se riferiti all'Area metropolitana di Roma
Ed in particolare che non si approntano risposte concrete ed operative anche a breve termine
Per senso di responsabilità istituzionale ritengo di dover sottoporre nuovamente alla vostra attenzione
Questa questione che ritengo fondamentale per lo sviluppo della vita democratica e di di istituzionale della nostra regione
La Provincia di Roma in materia chi è già ampiamente pronunciata con un ordine del giorno del novembre dell'ottantasette votata all'unanimità delle forze politiche del consiglio provinciale
Che non richiamo nei particolari in quanto a suo tempo fu inviato a tutte le componenti del consiglio e dell'esecutivo regionale
E come atto conseguente ha già svolto la prima conferenza dei comuni dell'area metropolitana impostando una prima parte di coordinamento e predisponendo un piano di sviluppo socio economico provinciale
Ci conforta il fatto a questo punto che il disegno di legge del governo
Contenga alcune nostre aspettative in ordine al governo delle aree metropolitane salvo a verificarne più nel concreto i contenuti
Tuttavia ritengo che l'intera questione reclami ancora un attento approfondimento per comprendere meglio anche con il nostro contributo
Quali più equilibrati ed efficace i rapporti istituzionali ed operativi dovranno determinare venti
I livelli istituzionali comune di Roma Provincia e Regione riferendo questo mio discorso in particolare all'attuale puppets transitoria
Stessi come sembra la politica per Roma Capitale chiavi va o meno circoscritta lo sto ed io mi auguro e il consiglio provinciale di Roma gli augura che così non sia
Dovrà divenire concreta nei prossimi mesi
Si tratta di attivare immediatamente strumenti che consentano a tutti i governi locali
Di non andare in ordine sparso all'incontro con il governo centrale ma sulla parte di un coerente ed organico disegno di riassetto complessivo dell'area romana
Per queste considerazioni ritengo di avanzare al Consiglio regionale e all'effettivo regionale
La proposta di costituire immediatamente strutture tecniche miste tra Regione Comune e Provincia per approntare almeno tre ordini di problemi
La pianificazione urbanistica e l'attuazione concreta dell'otto
Un coordinamento tecnico comune potrebbe istruire tutti i problemi e consentire una più sollecita adozione i tutti i provvedimenti amministrativi di competenza dei vari livelli di governo la pianificazione territoriale di coordinamento di tutta l'area romana
Con il compito di valutare le conseguenze sul più vasto ambito territoriale dell'area metropolitana delle scelte territoriali più importanti siano e c'è un meno legate alla politica per Roma Capitale
La pianificazione integrata del sistema dei trasporti e della mobilità che porta poi consentire di raggiungere le intese con lo Stato e gli enti pubblici nazionale sono convinta per concludere che l'occasione odierna che civette istituzionalmente riuniti per discutere su temi così importanti per le sorti delle nostre istituzioni ed ancor più per la nostra democrazia
Può e deve costituire momento alto e l'avvio di un forte processo reale i rapporti istituzionali e politici nuovi brani Fante di governo nel nostro territorio
Ne va onorevoli consiglieri regionali onorevole presidente il rilancio dello stesso ruolo della Regione Lazio della sua dignità della dignità delle altre istituzioni
Il documento unitario delle cinque Province è teso verso questa direzione
Sebbene non esaustivo di ogni Vecchioni e di ogni difficoltà tuttavia va inteso come un contributo ed uno stimolo necessari per quegli obiettivi cui tutti noi siamo chiamati a concorrere
Nel loro raggiungimento del segnale di questo consesso straordinario deve essere chiaro e concreto
Le forze politiche governo regionale debbono fare la loro parte ogni insensibilità istituzionale ogni alibi produrrebbe allo stato attuale soltanto gravi e ingiustificabili responsabilità
Grazie
La parola allora nato un sindaco sindaco di latina Redi
Grazie presidente
Tocca a me portare valuto la parola delle amministrazioni comunali
Dei sindaci
Penso che l'avrebbe
Dovuto e potuto fare bene in maniera ben più completa e organica anche per la dimensione dei problemi sindaco di Roma che non è presente e quindi sono stato invitato
A prendere la parola
Non nuovo un discorso organico preparato
Ma
Mi viene di fare alcune riflessioni e considerazioni sul dibattito in atto
Prima di tutto una preoccupazione mi sia consentito
Le
Riforme istituzionali
Possono portare
A delle soluzioni di ingegneria istituzionale e costituzionale perfetta
Ma se manca
Il riferimento sociale pallido
Sociale e civile di attuazione
Rischiano di rimanere sulla carta
Ricordiamo tutti
Per esempio che
La costituzione di pay Marra recita patente
Come lei ben più di una costituzione a suo tempo perfetta ma inattuata in quanto non aveva una rispondenza
Di tipo civile sociale
Abbiamo anche sentito dalle parole del presidente Barbera
Che non si è dato neanche attuazione completa al dettato costituzionale
L'articolo centodiciassette della Costituzione
Stabiliva principi e indirizzi
Ruoli
Tra lo Stato le Regioni
E gli altri enti in particolare dallo Stato alla Regione
E non ne è stata data completa attuazione questo articolo costituzionale
In effetti abbiamo assistito a una rete di tenta da parte dello Stato dei suoi organismi dei ministeri in particolare
Accedere a decentrare quello che viene definito potere
Che poi è un mantenere pungiglione
E questo certamente non dato un contegno
Le Regioni hanno avuto un avvio difficile
Credo che ancora non abbiano raggiunto
Il loro livello di assestamento
Che ne completi il ruolo ne definisca ruolo
E le faccia vivere in maniera
Organica con tutti gli altri enti
Che operano ai vari livelli
A questa preoccupazione
Ne aggiungo un'altra
E che dire rispecchia un po'le preoccupazioni dei comuni
Il comune
E noto
E stato lente originario
Lente
Che si è costituita una la storia nei tempi pensiamo ai tempi di Barbarossa in poi
Come lente a difesa delle libertà
Contro il centrali molto frutto l'imposizione dei poteri centrali
E questo suo carattere questa sua originalità
La portata con pene ENAC caratteristica
Ne è una caratteristica anche di ordine costituzionale
Io esprimo
Il timore
Che di questa storia
Di queste di questa caratteristica precipua dei comuni
Nella Pilo doppia pista che è alla base delle Autonomie
I rischi di fare sommaria giustizia nei provvedimenti che si stanno varando
Portando alla costituzione
Di un ordine gerarchico ai vari lo ai vari livelli che vede i comuni completa qui in fondo alla scala gerarchica
Qui non dobbiamo riprodurre
Lo schema
Dei Vassalli Battini Valvassori
Qui dobbiamo muoverci su livelli
Non verticale e in orizzontale
Sulle linee di sviluppo delle Autonomie a livello orizzontale
I comuni devono avere precisata definita
La loro funzione
Adeguata direi ai tempi
Le loro funzioni
Le porgiamo oggi ancora su leggi che sono piuttosto antiquate anche delle ottime leggi quella del mille novecento e quindici dal trentaquattro
Le altre leggi
Certamente
Il mutare dalla società altro cambiamento i tempi nuovi
Comporta la necessità di una ridefinizione i compiti e ruoli e struttura dell'ente dall'organismo comune
Ma il tutto deve fare definito in una cornice entro la quale
Il Comune Ente originario deve muoversi con la massima libertà di iniziativa con la massima capacità organizzativa autonoma con quella potere di autarchia che deve essere visto non spento spregevole ma come la capacità di organizzarsi governati nei limiti che la legge perché
Quindi sembra invece che ti vogliono istituire livelli diverte per cui il Comune per alcune materie dovrebbe dipendere dalla Provincia per cui a sua volta le Province i Comuni dovrebbero dipendere dalla Regione e così via
Mi sembra per questo avrà attuazione se si andrà alla definizione dei ruoli in questo senso
E via un disegno di ingegneria istituzionale e costituzionale del tutto sbagliato
E un disegno che va a incidere profondamente su quelle che sono le teorie
E non solo le teorie il sentire del modo di essere dei comuni
Nuovi prefiguriamo una società perfetta
Una società
Comunità
In cui abbiamo svilupparsi liberamente le Autonomie pubbliche
Nell'ambito delle definizioni che le leggi danno ma che garantiscano un'effettiva autonomia
In cui abbiano sviluppare qui
Il libro associazionismo il volontariato
Noemi preferiamo questo tipo di società a un centralismo che che dice di combattere ma che ritorna Paine pre
Invece
Alla luce
Che esce dalla porta rientra dalla fine
Indubbiamente vanno definiti i ruoli vanno anche attribuiti ruoli e funzioni
Che oggi sono piuttosto confuse per esempio il ruolo dell'ente Provincia
L'ente Provincia non è un ente originario non può metterti a al pari a livello dei comuni
Almeno come storia come tradizione come modo vie in fondo è un ente di origine napoleonica
Che è nato
Con funzioni di decentramento ma di un potere centrale con riferimento al potere centrale oggi bisogna cambiare questo tipo di impostazione
Vita notati funzioni e ruoli ma che non potranno mai essere né devono essere gerarchici
Verso i Comuni sarebbe questa la grande iattura e sarebbe un modo di soffocare le autonomie comunali
E allora te ci sono due cuori filosofie a confronto due modi viene due concezioni della vita democratica nel nostro Paese è bene che si dibattono questi problemi
E che mettono a confronto per vedere quale tipo di soluzione da
Io credo fermamente in quella che ho esposto
E credo che io ne espressione di una società civile di un modo democratico di concepire i rapporti tra il cittadino gli enti gli organismi che lì
Che li che governano la intera comunità
Quindi bensì avvenuto questo dibattito
Spesso serve portare alla luce
Alcuni degli elementi che possono essere caratterizzanti
Delle riforme che si vanno
A realizzare
Forse era bene Presidente ma credo che non ce ne sia stato il tempo
Di prendere in esame e di discutere di dibattere quello che è stato il disegno di legge
Varato dal governo in tema di autonomia locale però mi pare che sia intervenuto da pochissimi giorni mentre questa riunione neanche al presidente mentre non c'è stata quindi io suggerirei di ripeterlo magari organizzando lo
In forma che può essere più utile e ripetere questo dibattito in maniera specifica o sulle autonomie locali e sul disegno
Di legge che è stato proposto in un tempo non molto lontano perché dalla Regione Lazio
Che in fondo essendo la Regione che annovera tra i suoi comuni la capitale
Nasce da una proposta
Migliorativa del disegno di legge dentro
Io un contributo in questo dal penso che io ho cercato di indicare a questo Consiglio regionale gratuite
Presso la facoltà di parola il presidente amministrazione precede di Rieti
Maggio
Ma io brevemente anche perché non vorrei sottrarre tempo utile alla sessione
Signor presidente
Onorevoli consiglieri regionali motori rappresenti mi è gradito porgervi il saluto della provincia di Rieti che con particolare attenzione guarda la riforma delle autonomie locali
Che per decisione del Consiglio regionale saranno in quest'aula per tre giorni oggetto di attento e approfondito dibattito la nostra società varia diversificata e complessa culturalmente ricca di profonde tradizioni civile
Economicamente impegnata comunale però disoccupazione specialmente giovanile che sicuramente costituisce l'emergente attuale e del prossimo futuro
Costui libri non ancora colmati appesantita dall'allontanamento dei benefici e incentivi previsti per le zone ex Gatt mette con un mille novecentonovantadue che ci avvicina sempre di più necessita di uno stato e di una rete di autonomie locali moderna efficiente rapida nelle decisioni lineari nelle competenze
Molto ci ha dibattuto in questi ultimi anni
Ma il modo corretto di approccio a nostro avviso non può essere di carattere meramente teorico ma al contrario deve ritenersi un indirizzo di tipo concreto tendente alla ricerca di soluzione praticabile in armonia con la realtà
Senza dimenticare le scelte di fondo indicate dalla Carta costituzionale
Sembra noi al di fuori di ogni realtà riottenere tutelati gli interessi piante azione territoriali e quindi di larghe fasce di popolazione
Riducente soli Comuni la capacità programmatoria di amministrazione attiva nei confronti dell'ente Regione
Nell'attività programmatoria della regione non sembra ragionevoli infatti un confronto fra questo ente è una miriadi di comuni perciò imponenti e Point ieri in pieno contrasto tra loro
C'è quindi la necessità di una rapida e Paride affinché essi che comporta l'esigenza di un ente intermedio di notevoli dimensioni
La Regione Lazio una grotta regioni dove in Tippett domina Roma Capitale non potrebbe delle regioni nel senso più profondo e più vero senta la Provincia strumento essenziale di raccordo fra piccoli Mary comuni
La Provincia e dunque ente intermedio titolare di funzioni di programmazione territoriale socio economica ma anche ente di amministrazione attiva indispensabile per avvicinare
I cittadini alle istituzioni di livello superiore e per fornire servizi di interesse valenza che travalicano i rispettivi nidi comunali
Il problema di un avvio immediato di una riforma delle autonomie locali dovrà quindi sostanziati con il conferimento di deleghe
Dalle regioni che dovrebbero essere istituzioni degli un marcato senso politico alle Province considerando anche i compiti propri che emergono dalla comune quotidiana prassi e dalla richiesta sempreché emergente di cittadini
Ad esempio e solo per accenni in materia di trasporti di conservazione Risanamento dell'ambiente di pianificazione territoriale urbanistica eccetera
E proprio in occasione della pressione straordinaria del Consiglio regionale per ribattere nelle tre giornate i lavori la le questioni istituzionali della riforma dello Statuto regionale
Le cinque province del Lazio hanno inteso elaborare un documento comune che è stato consegnato al presidente del consiglio regionale
Con la speranza che alla solennità della seduta per la presenza di tante autorità mediante l'impegno di tutti si possono tenere quei risultati concreti attesi dagli enti istituzionali dai cittadini
Una soluzione chiara deve però intervenire con rapidità ed Everton nello stesso tempo realistiche globale facendo ottica le funzioni da affidare alle Province faccia rispondo la prossima la possibilità di un produttiva assorbimento di ieri
Tanto le necessarie tracce organizzative adeguate risorse finanziarie e consentendo l'acquisizione del necessario personale qualificato
Un riordino degli enti locali indubbiamente consentirà un migliore livello qualificativo per la vita dei cittadini e una più razionale produttive impiego delle risorse finanziarie del Paese tra una società più ordinata ed equilibrata grazie
Provincia di Latina signore
Signor presidente
Onorevoli consiglieri colleghi presidenti autorizzare
Io non voglio ripetere le cose che sono state qui dette
Credo che il livello di consapevolezza
Della necessità di
Rilanciare un momento nuovo della vita
Politica istituzionale del Paese
Sia oramai tale per cui
Occorre parlare attraverso atti concreti così come ha fatto
Il governo
E quindi io esprimo un apprezzamento
Quale
Rappresentante del consiglio provinciale presidente della provincia di latina
Per la volontà politica che il governo ha espresso
In una direzione nella quale non possiamo che essere d'accordo con gli approfondimenti che ovviamente il Parlamento farà
Perché la preoccupazione che io voglio esprimere
E quella di chi recepisce continuamente da parte dei cittadini
Ebbene protagonisti anche ai livelli inferiori come comunità
Della vita politica e istituzionale
Recepisce un grande villaggio
Per dover continuamente danni costatare
Che le forze politiche
Sono tutte superbamente orientati attuare il decentramento che la Costituzione prevede
Non c'è presidente di Regione di Giunta regionale o di Consiglio non ci sono capigruppo di forze politiche che non è il primo Lampedusa a volontà
E poi non ci sono atti concreti che vadano in questa direzione
Talvolta penso
Che il contributo che la pensa di atti legislativi concreti nella direzione dell'attuazione del sistema delle Autonomie
John individua
Sia un contributo che in mancanza di atti concreti non va in direzione positiva
E allora c'è il disegno di legge approvato dal governo c'è un dibattito politico istituzionale anti
Ci sono atti di consigli provinciali e al di là del documento che è stato questa mattina presentato che comunque rappresenta una sintesi piuttosto verso Mikati delle richieste che noi facciamo al consiglio regionale al governo regionale
Ci sono volontà espresse non solo al presidente del consiglio regionale la cui relazione
Condivido pienamente ma anche dal presidente della Giunta regionale del governo regionale in occasioni importanti
Di incontro e di dibattito come quello che abbiamo realizzato quindi Palatina sui problemi
Dello sviluppo dell'occupazione e della formazione in generale non della formazione professionale della formazione in generale
Il presidente del governo regionale il Presidente del Consiglio regionale i membri della Giunta hanno assunto impegni precisi e allora che vengono happy concreti in questa direzione
Che si dimostri attraverso il potere che la Regione ha il potere legislativo di andare nella direzione delle leggi regionali importanti approvate sia quella sulle procedure della programmazione che quella sulle decentramento di funzioni amministrative attenzione alle province ai comuni e alle comunità montane
Non è solo un discorso che le Province vanno del Presidente
è un discorso che tiene pretende parte dalla consapevolezza che oggi il tema delle Autonomie funzione nel suo insieme o non funziona niente
Un territorio un Governo ma un territorio un governo nel senso ampio del coordinamento della programmazione senza che questo significhi potere gerarchico e quindi le preoccupazioni del sindaco di latina rappresentarmi avviso non esistono
Esistono problemi la cui dimensione richiedono un livello di governo un livello di coordinamento che non poche dalla Regione
Ci sono problemi che richiedono un pro un'esigenza di coordinamento di Governo che non può che essere la Provincia problemi per i quali la autorità il potere diretto del Comune non può essere messo in discussione da nessuno
Tutto questo discorso però onorevole presidente onorevoli consiglieri
è valido delle Province vedranno nel novanta un sistema elettorale diverso non è più possibile Cherchi rivendicano Poteri diciamo quali quelli che noi abbiamo sintetizzato nel documento testé presentato con consigli provinciali eletti sulla base dei collegi che ora abbia e qui occorre non commettere altri errori perché non batta
Che è un comune invece di due collegi abbia un solo collegio è necessario dare ai collegi provinciali qualora non fosse possibile in presenza di un provvedimento del parlamento una dimensione provinciale è necessario dare almeno un respiro comprensoriale
Affinché il consiglio provinciale
Possa rappresentando le istanze di realtà ampie con problemi in gran parte omogenei rappresentare davvero un momento di contributo alla soluzione di grossi problemi per i quali il processo di beni che senz'altro è un momento determinante è uno strumento indispensabili
Tra l'altro il ruolo delle Province
Non se l'è inventato nessuno io credo che il fatto che ci sia passaggi
Da una parte la quale provincia sembravano eccellenti da cancellare perché ci si era inventato i comprensori economico urbanistici che dove sono decollati sono stati superati
E dove erano stati istituiti per legge non sono stati attuati come nella Regione Lazio
Il fatto che la Provincia abbia visto crescere la consapevolezza del ruolo insostituibile
è è dimostrato dal fatto che la Provincia di artista
Continuamente individuato come momento dalle istante dalle organizzazioni sindacali dal mondo imprenditoriale dalle per realtà dei Comuni comunista della quale chi ha bisogno in una parte difficile
Soprattutto nel momento in cui ci si avvicina alla scadenza del novantadue quando si richiede per la quale si richiede un Governo attento dei processi economici e delle iniziative sul piano di rilancio
Dell'occupazione e dell'economia
Allora sulla base di questa consapevolezza e mi auguro che la decisione straordinaria del Consiglio regionale alla quale però la partecipazione è stata piuttosto da parte dei consiglieri regionali non esaltante perché vedo un Consiglio regionale
Caldamente rappresentativo delle dei gruppi politici che qui sono rappresentati io mi auguro che questa riunione
Vi è una riunione alla quale possono partendo altri incontri basati sulla concretezza è il presidente del consiglio regionale il presidente del governo regionale
Abbiano a convocare i le Province e i Comuni e le comunità montane per dire queste sono le nostre volontà tradotto in queste proposte di legge che devono essere attuative della legge diciassette dell'ottantasei e della legge sessantotto sulla delegazioni funzioni amministrative alle Province e Comuni alle Comunità montane
Io con questo augurio rinnovo il tono del consiglio provinciale a tutti quanti voi
E a la parola verso il sindaco di Rieti figli
Il fatto che si sia sentita necessità di indire una sezione istituzionale del consiglio regionale come quella di oggi allargata ai contratti udite sindaci dei comuni capoluogo dei presidenti delle Province
Dei prefetti del presidente della Commissione bicamerale per gli Affari regionali
E si esprime in qualche maniera dal dover richiamare l'attenzione degli intervenuti su quelle che a mio avviso apparivano e appaiono tuttora lettere a monte le cause della crisi e della conseguente perdita di ruolo dell'istituto regionale
Dico che come qualcuno ha già detto che autorevolmente rimetti configura ormai come un'entità assolutamente Abe norme importato patologico inconciliabile addirittura per vari aspetti con lo stesso ordinamento istituzionale costituzionale
Tuttavia non appare superfluo ribadire da parte mia un'esigenza che è quella di fare voti di fare come qualcuno sostiene
Schiarita sul ruolo di questa importante istituzione autonomistica nella gerarchia dell'ordinamento che dal governo si diffonde fino al più piccolo comune e non appare nemmeno superfluo ricordare a tutti noi che questa esigenza di chiarezza dei ruoli e quindi anche delle responsabilità non è solo dettata dalle antiche pur legittime di superare burocratici mio elefantiaca e procedure in questa necessità di chiarezza vi è qualcosa di più importante per tutti noi amministratori o semplici cittadini di decisivo per il mantenimento e l'avanzamento della democrazia nelle nostre città vi è in altre parole a riportare più adeguata a restituire vigore credibilità al dettato costituzionale e dalla tua tardiva attuazione quella cioè concernente l'autonomia politico amministrativa delle regioni altri autorevoli interventi credo
Abbiano e lo faranno certamente nel prosieguo
Possano mettere in luce come la ricerca del giusto ruolo e delle competenze della Regione non possano nascere che dalle necessità di andare al superamento di una vecchia concezione secondo cui l'accumulazione delle ritorte spetta allo stato e la retribuzione alle autonomia in altre parole il governo dell'economia aperta al centro quello del territorio alla periferia
La ricerca di una nuova che la regata collocazione nell'istituto regionale però non può non scaturire da una innovazione del sistema tale da permettere ha detto il recupero del coraggio di azione in un ambito ben definito
Chi è in termini qualitativi che quantitativi e cioè quello della programmazione dell'indirizzo e del coordinamento cosa vuol dire questa enunciazione
Che Comuni e Province possano ricevere dalla Regione e dialetticamente ma rapidamente contribuire a realizzare con letta una programmazione orizzontale sperare per progetti o per settori
Volta a infrastrutturare il territorio a creare economie e per me e per le realtà imprenditoriali ad ordinare un sistema di trasporti adeguato a valorizzare beni ambientali e culturali a rendere in altre parole di efficiente comunque la pubblica amministrazione
Soprattutto in termini di rapidità di decisione e di garanzia dell'uguaglianza di diritti di tutti i cittadini
Ma significa anche signor Presidente contribuire volgere nei confronti degli amministrati con ogni atto quella lenta ma costante opera di costruzione del moderno e democratico cittadino che da contatto con le istituzioni
Tragga l'alimento necessario alla migliore comprensione del proprio ruolo che è quello di essere cittadino non solo della sua città e della provincia ma anche della regione e della sua nazione per superare quindi campanilismi e tattiche riequilibrio del territorio non sia soltanto una frase da usare nella convegnistica
A quell'aria assunzione di ruoli della programmazione del indirizza di coordinamento a cui facevo riferimento prima
Deve fare da contraltare una convinta e decisiva azione di delega a Comuni e Province
Di numerose competenze amministrative e gestionali prime fra tutte e qui prima di me le hanno già richiamate altri intervenuti quelle urbanistica è difficile signor Presidente dare un contributo circa le modificazioni procedurali gli aggiustamenti normativi da un produrre la nell'attività amministrativa della Regione per raggiungere questi obiettivi
Io mi permetto di suggerirle lacune dalla mia ottica da quella cioè di un Comune capoluogo della provincia governato dalla sua regione
Forse una maggiore autonomia dell'esecutivo in un quadro di abbandono della gestione minuta forse un riequilibrio qualitativo delle competenze tra amministratori e funzionari
Sono solo alcuni suggerimenti quello però che deve in ogni caso essere recuperato signor Presidente se mai c'è stato è il legame tra la Regione e la gente
Da realizzare in un clima di rinnovata fiducia formazione Chianti carattere antagonista o nel migliore dei casi sovrapposta ieri Primolo ai comuni in relazione a comprensibili e venne definite linee di sviluppo
Aver posto l'attenzione sul problematico rapporto con la Regione
Non è invece togliamo noi amministratori dei Comuni dalle analisi e dalle responsabilità dei comuni tetti e delle loro mancate riforme ma qui e dell'istituto regionale che ci dovevamo occupare pertanto naturale che mio contributo poi per bilanciato su questo versante
Anche perché il disegno di legge del governo varato venerdì scorso su alcune riforme dei comuni i pare che nulla tempra aver tolto allo spessore all'attualità delle problematiche che oggi dovevamo trattare grazie
Io l'ho detto in
Diamo adesso la parola
All'avvocato Davoli che presidente del comitato di controllo degli atti del Comune di Roma
Comitati di controllo non hanno fatto un documento unitario
Farlo a titolo personale
Per dare un modesto contributo a questo tema
Importantissimo
Che presuppone come è stato già detto di dare un giudizio a questo istituto
Che è nato diciotto anni fa
Così giovane
Probabilmente per qualche aspetto e già troppo grosso
E probabilmente ingombrante visto d'acqua al che
Livello istituzionale
Non mi soffermo sul versante Regione stato centrale
Perché l'argomento che è stato trattato abbastanza ampiamente e che personalmente condivido così come è stato impostato sia dal presidente del consiglio regionale sia dagli interventi che sono succeduti
Vorrei soffermarmi sia pure rapidamente sull'altro aspetto del rapporto regioni
E ordinamento delle Autonomie locali
No non è per avanzare una rivendicazione delle Autonomie locali nei confronti della Regione
Ma per riflettere sulla circostanza che se effettivamente
Una modificazione sostanziale radicale dell'attuale condizione non si verifica non solo il sistema delle Autonomie locali
Farà partitica non a progredire ma sopravvivere ma anche il sistema dello delle autonomie regionali
E e in atto appare poca strada
Dicevo una regione che forse
E in comprando e per alcuni aspetti ed è piccola per altri aspetti
E piccola per quanto riguarda la sua funzione costituzionale essenziale un organismo di produzione legislativa
E i funzione programmatoria
In comprando e per quanto riguarda invece l'altro aspetto che non dovrebbe essere proprio dalla Regione
E che riguarda le attività puramente gestionali e amministrative di amministrazione
Diciamo assolutamente ordinaria
Basta pensare ad alcuni dati
Che credo ci indicano qual è
Oggi questo ente i dati si riferiscono alla Regione Lazio ma non riguardano ovviamente solo la Regione Lazio riguardano moltiplicato per altri le altre leggi
La Regione Lazio
Ha una struttura organizzativa di circa sei mila dipendenti
La Regione Lazio da questo punto di vista è un caso particolare perché vi hanno
Sono venuti alla Regione Lazio da tutti gli enti disciolti quindi vi è stato indubbiamente una affluenza più ampia e grossa che non altro una regione di circa sei mila dipendenti
Con un Bilancio che mi pare sia arrivata circa dodici mila miliardi
Una regione che
Nel corso di un anno
Ad hoc a livello di Giunta regionale
Dai dieci ai dodici mila
Alle dodici mila deliberazioni
L'oggetto di queste deliberazioni
E l'erogazione di un contributo a una parte all'altro
Alcuni provvedimenti che attengono alla attività del territorio
A questi dieci undici mila deliberazioni che sono adottate dalla Giunta
La quale giungle voi fate il calcolo riunendosi una o due volte alla settimana
Per
Io cinesi perché poi qualche mese e in ferie
Guerrero un certo numero di trilioni comuni
E dividendo undici mila deliberazioni per le riunioni molto probabilmente si andrà a delle riunioni della Giunta che adotta cento
Centocinquanta
Se non duecento e alcune sedute poi ovviamente si arriva anche a quattrocento cinquecento deliberazione
Il che è ovviamente pone problemi di
Di funzionamento collegiale dell'organo esecutivo il Consiglio regionale adottare alcune centinaia di deliberazione mi pare poi abbia tutti i provvedimenti adottati direttamente dal Presidente della Giunta
Le
Ordinanze i decreti i decreti
Quindi un grosso ente
Che da un punto di vista dei provvedimenti equiparabile al comune di Roma
La cui giunta comunale adotta più o meno lo stesso numero di deliberazione
Ed è essenzialmente quindi
Ordine ente che erroneamente che direbbe di gestione perché non è che gestisce dei servizi
Ma diciamo di erogazioni di distribuzione i uno in di una massa finanziaria
Alla quale noi abbiamo fatto cenno
Tutto questo probabili chiarimento oggettivo dello svolgimento delle altre funzioni
Che è quella di Genova prima
E che è quella di programmazione non parlo della programmazione perché mi pare del tutto inutile ma anche quella legislativa le leggi regionali essenzialmente o generalmente spesso sono leggi il provvedimento che cioè
E si pongono
La reale Cipolla realizzazioni alcuni problemi il problema e grosso diceva giustamente para bene è un grosso problema di rapporto tra legislazione regionale e legislazione statale e dò per scontato
E per condiviso e quello che su questo punto non solo l'onorevole Barbera ma anche i documenti che sono stati pubblicati stamattina a cura del Presidente del Consiglio il Presidente della Giunta su alcuni giornali mi pare giustamente
Pongono in evidenza e questo aspetto
Ma estere questo ente incolpato da un'attività gestionale e di distribuzione di fondi essenzialmente un elemento frenante dell'altezza evoluzione evoluzione e costituzionale dell'ente Regione
Ma vuole il caso che anche quest'attività svolta dalla Regione proprio perché la Regione non è innata e non ha trattata per questo produce
E spetti che per niente conformi alle ITGI
E si diceva poco fa ma la cosa può essere moltiplicata dal momento in cui ad esempio l'organo esecutivo decide di fare una cosa al momento in cui la cosa poi tiene realizzata ma parlo solo di movimento di denaro
Passano Mainichi alimenti senza che cioè si riesca a comprendere nella confusione del sistema amministrativo come sia possibile evitare perdite di tempo
Assolutamente ingiustificata assolutamente ingiusto
Il problema quindi
E poi sito
Qual è l'oggetto di questo discorso che chi vuol fare durante questi giorni
Una riforma
Ho un riordino una razionalizzazione di certe procedure di determinati uffici e così via i concetti sono profondamente diverso
Profondamente diverso l'aggiustamento di alcune procedure
Sono è cosa hai indubbiamente importante ma che non ha niente a che fare con le riforme la riforma essenzialmente è spostamento di potere
Spostamento di poteri
E allora
A me sembra che un elemento nei documenti che ho potuto leggere fino adesso
E anche
In una parte degli interventi che sono seguiti on elemento è scarsamente prego e a me sembra che sia l'elemento essenziale di ogni ipotesi di riforma possibile e immaginato
E il problema dello spostamento ipotesi non è
Dall'Istituto Regione al il tema delle autonomia
Tema che indubbiamente può essere differito a una modifica di normativa nazionale e per molti aspetti deve necessariamente e ma che almeno per un aspetto avere un obiettivo della religione del sistema dell'ordinamento regionale e mi riferisco al tema delle tele che e nella utilizzazione degli uffici comunali cioè a dire l'articolo centodiciotto della Costituzione in virtù del quale esercita la Regione funzioni amministrative nelle materie di cui all'articolo centodiciassette normalmente delegando le ai un ho servendosi degli uffici e dei comuni
è chiaro
E
Il per realizzare invece di un apparato lei
Assorbente in testa all'Istituto regionale dello svolgimento delle funzioni amministrative in toto occupati durante questi diciotto anni
Ammoniti Kato strutturalmente gli elementi costituzionale impellente Reggio
O si pone riparo acqua sta degradazione ed è la notazione costituzionale della regione o altrimenti il discorso che noi andiamo appare non potrà assorbire più che qualche e petto oppure indubbiamente pregevole
Eventualmente di razionalizzare l'attuale sistema perché ha cercare di arrivare abbia i prodotti in tempi non diciamo reali ma più ragionevoli
Quindi concludendo
A me sembra che questo sia un punto ed è indubbio che rispetta un punto di questo tipo non si è portati a adempiere molto ottimi
Non si è portata a emettere molto ottimisti perché in termini di riforma inteso come spostamento di potere
Il nostro Paese è la storia del nostro Paese non conosce
Autori forme
Cioè non conosce i propri limiti per le quali determinati organismi abbiano realizzato un'autoriforma come lo spostamento di proprio potere in favore di altre realtà e di altre entità sarebbe la prima volta che ciò si verificherebbe nel nostro paese ma tuttavia credo che è da sperare da muovere in questo senso cioè anche larga Car rappresenta del l'altro a livello istituzionale del sistema delle Autonomie locali a questo dibattito è un elemento indubbiamente non entusiasmante di ciò che potranno essere i risultati
Il che forse è uno degli elementi di maggiore riflessione che deve essere fatta da parte di coloro i quali e vogliono dare un loro contributo cerca probabilmente vi è un momento di fatta nel movimento autonomistico e del sistema delle Autonomie in nei giorni in cui discutiamo per un verso la legge presentata dalla governo davanti al parlamento sono le Autonomie locali peraltro verso per la verità ammette embra
La non preferenza adeguata del sistema delle Autonomie locali al dibattito e alla discussione sotto questo punto di vista di che la Regione spesso nei confronti dei Comuni e per la Provincia
Si presenti con il volto dei comitati di controllo
Il quale peraltro non sono la religione come ente ma sono qualche quota di diverte tuttavia ancora chi confonde la Regione con i comitati
Regionale di controllo indubbiamente pone anche questo aspetto questo problema di una rivisitazione del rapporto quei comuni
In ordine al modalità al tipo di controllo comma uno dei momenti di riflessione qui purtroppo abbiamo bisogno non solo di una attività legislativa regionale che per la verità vi è stata e anche credo in modo positivo tanto da diventare uno dei punti di riferimento anche di altre legislazioni regionali ma abbiamo bisogno ovviamente io un intervento nazionale
E probabilmente l'ipotesi che andiamo a leggere del Progetto e di legge
Relativo alla parte dei controlli regionali in più comune sia la Provincia nell'ambito del testo complessivo e uno dei punti più delicati sui quali occorrerebbe riflettere delicati ma anche credo non positivi per quanto riguarda un rapporto fra Regioni Comuni e Province
Quanto ricitare anche sul piano sul piano dei controlli grazie
Colleghi allora sono terminati gli interventi ribelli
Graditissimi ospiti
La sessione di questa mattina comprende un intervento adesso del Preside ITC regia che il consigliere conclusioni perché stamattina il Presidente della Giunta Regionale dopodiché
Corneille graditi ospiti i Consiglieri consiglieri regionali ci sarà un piccolo break per riprendere poi subito dopo nel primo pomeriggio i lavori del Consiglio con le dichiarazione dei consiglieri facoltà di parola collega Marroni vicepresidente del consiglio regionale
Signor presidente
Colleghi
Gentili ospiti
Io confesso un certo imbarazzo
è un certo disagio
Anche nella mia qualità di vicepresidente del consiglio regionale
Di
Ospitare un dibattito così importante
E così significativo
In un
Altre Borea
Invece
Molte
E importanti
Confesso il mio imbarazzo il mio disagio anche nel riportare qui in questa sede dinanzi a voi
Specchi temi motivi
Le discussioni di dibattito
Sì per qualche verso possono considerarsi più adatti
Alle sedute del Consiglio riservate ai soli consiglieri regionali
Penso però come hanno detto già altre come ha detto già l'onorevole Barbera all'inizio lo stesso presidente del Consiglio
Che se si vuole un dibattito vero sul piano istituzionale
Occorre che la questione istituzionale venga affrontata
Non solo seriamente come ovvio
Con grande onestà di intenti
Con un grande impegno sincero sul piano culturale intellettuale e politico
Tale questione cioè a mio avviso deve essere affronta
Partendo da una corretta e puntuale diagnosi dei mali che affliggono le istituzioni e in modo particolare la Regione
E guardando
Alle soluzioni alle terapie necessarie conseguenti
Ma pretendendo anche
E qui ha un punto di grande importanza sollevato anche dal presidente della Provincia di Roma ed altri amministratori la pretenda prince riecheggia al presidente la provincia di Latina e poi ancora dal sindaco di latina eccetera pretendendo
Da tutti noi coerente di comportamenti denunciando conforto senza riserva tutte le doppiette e le incoerenze
Che si manifestano nella nostra attività
Credo che in miglior modo
Per portare rispetto a poi gentili ospiti
Per rispettare l'opinione pubblica
E per ridare anche una robustezza politica e istituzionale alla nostra discussione
E per dare anche portò operativa acciocché andremo a decidere a fare
Sia il miglior modo quello di impedire che questa discussione si trasformi in un rito
Che questa discussione si trasformi cioè in una sola in in un solenne occasione d'incontro ma sempre Fitto
Bisogna pacchi che il nostro dibattito non sia una mera sommatoria di buoni proposti non sia una mera sommatoria di principi astratti
Un qualcosa da parte chi
Con buone intenzioni in un futuro incerto e e quando
Che può servire soltanto a metterci la coscienza a posto
Per poi archiviare questa discussione al più presto e continuare come prima
Sono esclusi dalle nove queste utile
Cioè dopo di essa noi tutti cambiamo comportamenti cambiamo atteggiamenti cambiamo attitudini e quindi siamo coerenti alle cose che qui ci diciamo
Voi tutti sapete che questa sessione è stata chiesta molto fortemente dal gruppo comunista
è stata richiesta con forza perché convinti come siamo
Che la questione istituzionale è una questione di straordinaria importanza per la salvezza del sistema d'autonomia
No nel dicembre l'ottantasette
Avemmo un convegno di cui io ho visto adesso distribuire ancora una volta gli atti
E quali gli atti sono a vostra disposizione e in quel volume voi vedrete troverete un'analisi ci avete la cortesia la bontà di leggerlo
Un'analisi seria impietosa severa
Dei mali che affliggono questa istituzione
Ma troverete anche in questo volume proposte concrete di riforme
Verso il governo
Verso il Parlamento cioè verso i rami alti dello Stato
E a un tempo verso il sistema delle autonomie
E poi com'era e come è doveroso per noi consiglieri regionali verso la stessa Regione
Per una sua auto riforma
Il punto centrale di quell'analisi di questa nostra analisi di quelle proposte delle nostre proposte
E quello di aspirare a partiti che la Regione ritorni allo spirito alla lettera della costituzione
Cioè è una volontà il petto pieno della Costituzione
Per quanto attiene al disegno che inietta il contenuto la Regione per il ragionamento
Inoltre
Ho e troverete e noi ribadiamo qui
Grandi e importanti rivendicazioni
Di riforme istituzionali nei vari rami dello Stato
Intento autonomistico
Anche relativa allo stesso Parlamento a me fatto piacere molto sentire l'onorevole Barbera che parlava di questo aspetto
Se la riforma del Parlamento
Anche rispetto all'ipotesi di un ramo destinato adesso l'Assemblea degli enti locali e dei poteri locali e delle Regioni
E comunque anche con delle proposte intermedie
Cioè una grande rivendicazione di una riforma del Parlamento e della sua organizzazione della sua funzione della sua attività legislativa intenso autonomistico regionali
Una grande rivendicazione anche che noi ribadiamo qui verso lo stesso e composizione dei ministeri e del Governo
Centrale dietro i rapporti col Parlamento
Forse è immaginabile anche una qualche modifica della carta costituzionale il rapporto all'articolo centodiciassette che contiene compiti e funzioni delle Regioni
Ma il nostro impegno e anche per una Regione diverso
E quindi dobbiamo non solo saper guardare
Verso altri rami dello Stato altre parti dello Stato ma guardare anche Annoni
E noi dobbiamo essere capaci di spogliarci di tutte quelle attività amministrative deliberative che oggi contribuiscono a fare di questa Regione
Un groppo il ridicolo comune
Grande grosso
Ma ad un tempo un nano politico
Subalterno alle scelte che vengono dal Campidoglio anche politiche
E subalterna anche ai poteri docente all'ITC del Governo
E d'altra parte questa subalternità non è pelli pagate
Come in qualche modo lo dimostrano le attente che in questa Assemblea ritroviamo fuori del Campidoglio e delle sue autorità amministrative e voi purtroppo anche del governo centrale
Assente del Campidoglio per qualche verso confermai segnala che questa subalternità della regione nei confronti delle scelte politiche amministrative capitoline
Non è certo qualche cosa che consente a noi di assolvere vuole alle funzioni che la Costituzione ci assegna
In definitiva il nostro impegno di fondo per una Regione era un punto di riferimento del sistema di autonomia
è un impegno che tende a correggere un passato fatto di estraneità di sordità di diffidenza e di ostilità tale regione e l'intero sistema delle autonomie regionali
Noi vogliamo che la regione diventi un grande interprete
E le esigenze del sistema di autonomia un grande ente di raccordo l'indirizzo di coordinamento tra livelli istituzionali diverso
E in realtà dobbiamo dire che questa nostra impostazione in qualche modo qualche passo avanti ha compiuto perché dopo il convegno che tenemmo allergico nel dicembre scorso
Abbiamo visto anche la Democrazia Cristiana regionale dar vita a una sua iniziativa
Nella quale tuttavia noi abbiamo lamentato e lamentiamo
Che dinanzi alla gravità della situazione questo partito ancora abbia teorizzato una volta ancora una volta la teoria dei piccoli partiti
E piccoli e piccolissimi partiti
Che poi sarebbero giusti adeguati se la situazione non fosse così drammatico
Ieri il movimento sindacale ha presentato alla stampa un volume dedicato al Progetto di Roma Capitale e al governo dell'area metropolitana
Anche lì abbiamo trovato sensibilità nuove
Elaborazione di nuove che recepiscono anche quanto è stato elaborato in alta sedia questo proposto
Stupisce però che da parte del partito del Presidente della Giunta
Non vi sia in questa stagione di discussioni venuta anche un contributo analogo analogamente meritato approfondito a questa elaborazione
Mi sembra di capire guardando i documenti nazionali di questo partito che la questione una delle questioni fondamentali accanto a quella del voto segreto nel Parlamento nazionale
Chi è quella di dare in virtù del principio della efficienza e dell'operatività una maggiore competenza operativa alla Giunta ai poteri esecutivi ai suoi poteri decisionali
Non è certamente questione del tutto marginale ma certamente non ne il cuore della questione istituzionale nella quale noi ci troviamo
La questione istituzionale non è questione di sola ingegneria istituzionale né di dare più poteri agli esecutivi perché siano più capaci di decidere di operare
E non è soltanto l'impegno costituzionalista o istituzionali ma è una questione anche squisitamente politica l'iniziativa politica di coerenza politica impegno politico sulle grandi questioni che riguardano l'attività legislativa e amministrativa Dinoi tutti
Da qui il mio richiamo che ho fatto all'inizio alla coerenza e alla correttezza di comportamento
Io non posso tacere proprio perché questa discussione non credo che sia giusto che si trasforma in un rito anzi voglia cogliere l'occasione di questo importante incontro per ricordare a noi tutti
Che questo nostro incontro non può tramutarsi
In un apparente essi una risorsa una sorta di Brecht
Una risposta tra uno scontro dell'altro che riprendono dopodomani e che si sono interrotti ieri
Perché altrimenti rappresentiamo una realtà che non è
Rappresentiamo una realtà di unanimismo mi ripeto di buone intenzioni di grandi allarmi più o meno sottolineati e poi si riprende
Bisogna guardare invece a un dato politico
Sul piano istituzionale che in questa Assemblea civile
E che si è andato sempre più al centro quante perfino drammatica dando all'interno di questo Consiglio all'interno di maggioranze e minoranze che all'interno di una logica che ha visto disuniti il sistema di Autonomie dalla Regione
Le Province i comuni
è una scelta
Di discutere di queste cose io capisco anche un po'imbarazzante
Ma tuttavia cari amici cari ospiti colleghi noi dobbiamo essere chiariamo visto peraltro che il presidente della Provincia di Roma gli altri due gendarmi trazione provinciali latina hanno posto
Questioni che in qualche modo mi facilitano nella discussione perché hanno posto questioni
Importanti
Di politica istituzionale di politica programmatica di politica amministrativa
De questo voglio qui quindi
Nella mia responsabilità farne oggetto di una riflessione e spero dopo questo incontro anche riavere delle correzioni nella nostra pratica
Mi riferisco a questioni delicate Ecclesia
Che resta no incardinate nel mio intervento sul piano istituzionale
E tuttavia che hanno ricadute amministrative molto gravi
In questo Consiglio che andato instaurando della detto anche nel suo intervento il presidente Lazzaro
Sempre più una prassi che vede contratti profondi e molto gravi sotto il profilo istituzionale tra Consiglio e giunta
A organi di governo del consiglio
E organi esecutivi
Fondato profonda e grave
Che ha una ricaduta gravissima sulla nostra attività legislativa e programmazione
Si è andata sempre più irta orante un'indifferenza dell'esecutivo costante
Nei confronti delle volontà espresse dalle maggioranze del consiglio
Io vi risparmio l'elenco degli ordini del giorno delle mozioni delle manifestazioni volontà che il consiglio ha espresso a maggioranza o all'unanimità
E che sono state ignorate o addirittura considerate come dimostrazione di assenza di responsabilità da parte del del consiglio dei giudizi della Giunta
Una subordinazione
E vigente di maggioranza
Che formano l'esecutivo e che sostengono l'esecutivo
è accentuate voluta nell'aspetto delle commissioni consiliari
E questione istituzionale seria e glabre
Perché coinvolge
Rapporti Picchioni della nostra attività legislativa
Una difficoltà e un'ostilità costante
Nel delegare funzioni e poteri alle Province e agli enti locali
Ogni atto che in questo senso sia pure marginale sia pure limitato
Si è compiuto è stato vissuto dalla maggioranza e dall'esecutivo con sofferenza e sottoposta a mille condizionamenti a mille distinguo
Vi è una totale indifferenza
A procede in modo deciso è coerente con le esigenze che ci vengono posti
Gli altri enti strumentali della nostra attività
Nei confronti delle nomine inerenti delicatissimi scaduti nomine accadute Dante enti che hanno i loro organismi danni in regime di proroga e questione istituzionale in questa non è questione meramente amministrativa
Un'indifferenza che va anche alla qualità delle persone prescelto
Vi è infine ancora una totale sottovalutazione di tutti i termini che le leggi nazionali e le nostre stesse leggi danno a noi stessi
Per gli adempimenti in materia di norme finanziarie
In materia di norme paesaggistiche ambientalistiche in materia di norme che riguardano l'assetto del territorio su questioni programmatorie in relazione a Bari importanti settori della nostra attività
Merita attenzione profonda verso le iniziative che derivano dalla partecipazione popolare dalla spinta popolare ivi comprese le proposte di legge iniziativa popolare
Che hanno una vita altrettanto difficili in questa Assemblea rispetto alle proposte di legge d'iniziativa delle regioni nel Parlamento nazionale
Ma accanto a questo vi è una grave carenza di autonomia giuridica di autonomia di giudizio
Di forza politica Iniziativa responsabile libera nei confronti dei poteri centrali nei loro atteggiamenti la
Ma capita
Nella quale il nostro ruolo è tutt'altro che deve del tutto marginale e subalterno
Due la recente questione del decreto del governo per i mondiali di calcio del mille novecentonovanta
Un decreto che proprio prerogative degli enti locali e per il pregio
E che accentua nelle mani del governo centrale decisioni e procedure di intervento per qui no da aggiungere ad immaginare sul piano centrale l'affidamento dei lavori e l'assegnazione dei fondi
In questa scelta del governo centrale vi è una chiara manifesta opinione l'incapacità del sistema di autonomia nella nostra regione APPA pronte a questa scadenza
Noi dobbiamo dobbiamo
Enunciare il fatto che a questo non si risponda con uno scatto impegno e di dignità istituzionale da parte della Regione
D'altra parte il petto anche a Roma Capitale a lutto
Che pone questioni del governo dell'Area metropolitana e la sua individuazione
Proprio perché non vogliamo che lo sto
Indi hanno tolti reality e si conclude a tutta la vicenda di Roma capitale dell'area metropolitana
La la Regione o è assente
O pace pudicamente o cerca di assolvere a un ruolo a una sorta di ruolo di autorità metropolitana provvisoria tutto questo non è fanno
L'elenco dei piani e dei programmi che mancano che non esistano e che dovevano essere fatti da anni è lungo interminabile perfino noioso
Lo stato del personale e della sua gestione è drammatico
Tutto questo
è un segno di disordine
Di confusione
è inadempiente
Di mancanza di oggettività e comporta anche uno tra potere di poter campi economici questo è il quadro e concludo
Il Bilancio che oggi la Regione presente a tutti noi un quadro di record di residui passivi il record di specie di risorse non utilizzate o sottoutilizzato
Da qui la nostra
Il nostro allarme le nostre proposte per uscire da questa crisi
Certo occorre che la riforme Autonomie
Sia rapidamente approvato dal Parlamento
Bisogna affittare competenze funzioni ruoli e mezzi per esercitare e nel team che che ci arrivano non sono ancora tali da poterci fare esprimere un giudizio compiuto e tuttavia però ancora una volta sappiamo che il la prima istituzione ha retto il sacrificato in questa proposta è la regione Taricone autonomia tenta la Regione non ha futuro tenterà giornalismo non c'è speranza
E nessun possibilità di avere un sistema autonomie efficiente capaci profonde cioè compiti si può realizzare con una trascurata piene con un'ignoranza con una sottoutilizzazione con una mortificazione la Regione
Ulteriori confusioni poi i livelli istituzionali non ci aiutano e si pongono le grandi questioni delle aree metropolitane dei livelli di quel nelle aree metropolitane che non possono moltiplicarsi all'infinito
E quindi da questo punto di vista noi attendiamo di conoscere questo testo anche se già abbiamo avuto notizia di giudizi allarmati in ordine a questa proposta
Ma accanto alla riforma autonomia occorre una riforma finanziaria occorrono che è qui in questa sede Chiappino processi di autoriforma Cetto modifiche statutarie
Ma anche l'edizione la nostra legislazione sovrabbondante confusa spesso inapplicabile
Inapplicato e soprattutto occorre e chiudo un'attitudine un atteggiamento una disponibilità a considerare gli enti locali Province e Comuni nostri interlocutori privilegiati
A considerare che ha Adenti va portato rispetto ad enti bisogna prestare ascolto
Inoltre darsi comportamenti e regoli coerenti e anche anticipatori
Con la riforma delle Autonomie che è stata immaginata da tutti noi coerenti con i principi contenuti alla prostituzione coerenti con il principio del rispetto reciproco
Il diritto-dovere alla lealtà alla correttezza e alla civiltà dei rapporti tra forze politiche tra persone tra maggioranza e minoranza
Io capisco che questo mio intervento colleghi può apparire drammatico forse anche eccessivamente grave e preoccupanti
E tuttavia lo stato d'animo con il quale noi viviamo questa nostra vicenda di consigliere regionale che saremmo venuti meno i nostri doveri e principi che animano la nostra formazione politica la condotta dei suoi militanti
Se avessimo accettato condiviso l'idea di fare di questa sessione soltanto un'occasione di buoni propositi deboli discorsi
I cittadini devono sapere e noi dobbiamo fare in modo che tutti comprendano che le questioni istituzionali non sono questioni nostre Eba
Che dietro le questioni istituzionali o intrecciata dette ci sono le grandi questioni dei loro diritti fondamentali
Se la sopravvivenza o meno le conquiste sociali delle questioni connesse al governo dell'economia dello sviluppo connesso all'occupazione e all'ambiente e a un tempo le grandi questioni della democrazia del contare
Noi sappiamo distinguere le questioni istituzionali dalle questioni connesse alla formazione di questa o quella maggioranza di governo e noi non vogliamo dire che le questioni istituzionali devono servire da grimaldello per rovesciare maggioranza di governo non vogliamo dirlo Como pratichiamo ma non possiamo neanche dire
Non possiamo neanche non dire che vi è un problema politico in questa Assemblea che deve riguardare nel tutti e che deve riguardare i rapporti tra le forze politiche anche sotto il profilo della condotta che ha un riflesso istituzionale
Deve essere chiaro quindi è quello che ci muove non è il problema di cambiare maggioranza e di utilizzare il grimaldello istituzionale a questo scopo
Informo il problema che ci muove la preoccupazione è una grande e profonda ispirazione democratica
Autonomistica regionalistica una grande volontà di contribuire alla chiarezza estrema dei nostri dibattiti all'il fallimento della regione dei poteri locali che sono il pilastro della nostra Repubblica
Alla parola allora il presidente della Giunta che può parlare dal suo scanno istituzionale se lo desidera
Colleghi l'intervento del presidente si concludono i lavori della mattinata
Con
Riconfermo ai colleghi consiglieri che alle tre e mezza si riprendono i lavori Perre ascoltare dichiarazioni gli interventi dei vari gruppi sempre su questo tema e nel frattempo un break che consentirà ad ospiti ai consiglieri di potere per qualcosa la fa facoltà di parola il Presidente la Giunta regionale
Signor presidente del Consiglio colleghi consiglieri autorità presenti
Questa sessione del Consiglio regionale dedicata al dibattito sulle questioni istituzionali
E sulla riforma statutaria
Si apre all'indomani di una rilevante decisione del Consiglio dei ministri
L'approvazione di una proposta di legge di riforma delle autonomie locali
Dalla quale dovrebbe trarre notevole impulso un celere aperto e decisivo dibattito parlamentare
La decisione del governo ha per noi una doppia rilevante
Per un verso conferma infatti il prendere pur ma sul terreno squisitamente politico
Di un ampio un moto di riflessione istituzionale
Che partendo dai rami alti delle istituzioni repubblicane si protende fino alle articolazioni di base dello Stato democratico per l'altro segna tuttavia l'allarmante ritardo
Di una qui vita riflessione sulle modifiche da apportare al ruolo e alle funzioni delle Regioni nell'ambito di questo generale Orso di revisione così che come le regioni non sono forse opportunamente
Considerate nella proposta di legge sopra ricordata
Pur essendo chiamati a cedere quote consistenti di potere di funzioni alle nuove Province
Egualmente marginale appare la loro presenza il loro riferimento allorché si dibatte di riforma dello Stato centrale del governo e del Parlamento in particolare
Salvo che per il richiamo ricorrente ma non sufficientemente chiarito nei contenuti al Senato o alla Camera delle regioni
Appare perciò alla luce di questi dati ancor più opportuna la nostra iniziativa siamo intanto in linea con l'impegno espresso da tutte le regioni con l'invio tramite la Conferenza permanente dei Presidenti al Parlamento al governo alle forze politiche
Di un documento articolato e completo su cui ha concorso in misura significativa il professor Palladini centrato su tre punti qualificanti primo istituzione della Camera delle Regioni secondo miglior definizione d'ampliamento delle materia di cui agli articoli centodiciassette centodiciotto della Costituzione Terzo riforma degli strumenti di bilancio sia sul versante della spesa che su quello dell'entrata come condizione per un significativo accrescimento del ruolo di governo delle regioni
Marchiamo soprattutto in linea con una trepidazione generale del Paese di un Paese profondamente cambiato i cui progressi hanno destato interesse ed ammirazione negli osservatori di ogni parte del mondo
A tali problemi
Che sono il risultato della laboriosità di un intero popolo il quale ha saputo non soltanto affrontare i bisogni del mercato interno ma anche misurarsi con i problemi imposti da una competizione sempre più raffinate impegnativa sui mercati mondiali
Ha corrisposto uno straordinario mutamento del costume e della civiltà collettiva ma a nord una pari capacità di adeguamento e interpretazione da parte dello Stato da parte delle sue istituzioni da parte della pubblica amministrazione
Tale adeguamento non tocca ovviamente in quanto tali valori ideali civili e sociali che sono a fondamento della Costituzione repubblicana
La cui validità è caso mai confermata dal percorso che abbiamo compiuto ma riguarda istituti e gli strumenti necessari per affermarli e per realizzarli nelle condizioni qualitativamente diverso del nostro presente e del nostro futuro
D'altro canto il futuro anche l'immediato futuro contiene nel suo grembo formidabili fattori di accelerazione di questa esigenza di cambiamento
Basterebbe riferite intanto al ricorrente richiamo al mille novecento e novantadue anno decisivo per un'ulteriore integrazione dell'Europa e nell'Europa per comprendere come a questo appuntamento cui peraltro ha fondamentalmente concorso età pensa
L'Italia debba presentarti moderna non solo nel suo apparato produttivo ma anche nelle sue istituzioni
Epicentro e non soltanto nella sua economia ma anche nella pubblica amministrazione tana non soltanto delle sue imprese ma anche nella sua finanza pubblica
Ma sarebbe utile altresì gettare lo sguardo anche sui primi segnali di un più ampio e innovativo terreno di confronto internazionale i recenti accordi fra la c'è eccome con le straordinarie implicazioni della perestrojka i grandi procure
Chi compiuti dal dialogo fra le grandi potenze sul terreno del disarmo della reciproca comprensione tra i sistemi dei diritti umani
Tutto ciò Tarquinia amare la possibilità sia pure graduale del configurarsi di un'Europa più ampia
I sistemi dialoganti e permeabili di uno scenario universale qualitativamente diverso da quello che abbiamo conosciuto nel corso degli ultimi quarant'anni
Riflettere sullo stato e sulle sue istituzioni nella loro interezza in presenza di tali mutamenti e nella previsione di ulteriori e maggiori è un dovere è una necessità in particolare su ciò che potranno essere le regioni in un'Europa unità
Inoltre i profondi mutamenti della società e dell'economia hanno prodotto un formidabile specificarsi articolarsi di ruoli e di funzioni sociali
Dai quali chi dirama una domanda di potere effettivo
Di servizi qualificati di risposte efficaci e competenti quali mai prima d'ora il Paese aveva conosciuto e rispetto ai quali lo Stato nel suo profilo nei suoi strumenti e nei suoi comportamenti appare il più delle volte impreparato
D'altro canto nella nuova situazione si configura non nuove polarità di valori come quelle di sviluppo e ambiente dittatore diritti del cittadino di benessere emarginazione il viluppo inoccupazione
Che per essere ricondotte ad un architetti sia pura dinamica richiedono l'individuazione di nuovi e più aggiornati strumenti di governo a tutti i livelli in finte
Nuovi soggetti sociali nuove problematiche chiedono alla politica e alle istituzioni nuova capacità interpretativa creatività autoriforma
La realtà di Roma e del Lazio si inquadra perfettamente nell'insieme di queste considerazione
Per un verso e attraversato formidabili problemi e trasformazioni basterebbe fare riferimento agli anni della massiccia migrazione interna che ha raddoppiato la popolazione della capitale del Paese
Al contesto di emergenza pluriennale e quasi permanente su cui queste trasformazioni ci sono calate
Alla crisi di identità sociale che ne è conseguita
E che ha segnato in gran parte la vita sociale civile e istituzionale di Roma fino ai giorni nostri alla fondamentale assenza di una borghesia illuminata
E di un ceto dirigente dinamico che fosse capace di assorbire mediare in una prospettiva di trasformazioni equilibrate l'insieme di questi processi massimalismo politico culturale e istituzionale sono state le caratteristiche di questi anni eppure nonostante questi limiti si sono determinate notevoli trasformazioni la Città Alta progressivamente uscendo dall'emergenza e vacui tendo progressivamente una più compiuta conformazione ed una più sicura coscienza difetti
L'economia ti arricchisce si articola nell'intera regione si riduce il dualismo tradizionale tra la capitale e le aree periferiche avanza anche qui una nuova società
Siti configurano anche qui nuove e più moderne polarità e contraddizioni in particolare
Due sono i terreni del ritardo ai quali si deve porre mano all'interno della nostra riflessione istituzionale da un lato la inadeguatezza degli strumenti di governo in una regione che contiene la capitale e la più ampia area metropolitana del paese ad un tempo
Ad un'area metropolitana
E forse è utile una nuova autorità istituzionale ma sicuramente perde un nuovo metodo di governo più rapido e più efficiente
Sottratto sia ai limiti dell'assemblearismo ricorrente sia la frammentazione delle competenze concorrenti fra loro che sovente fanno del potere di interdizione reciproca dei geloso autonomismo della reciproca estraneità la condizione di una inconcludente sterile autoaffermazione
Da tale inadeguatezza scaturisce un ulteriore ritardo quello relativo alle infrastrutture materiali e funzionali dell'area metropolitana e dell'intera regione
Questo ritardo va rapidamente Tanato ponendo mano per un verso ad un'equilibrata distribuzione dei poteri attraverso l'applicazione puntuale delle leggi di tele che di programmazione che il Consiglio regionale ci ha dato
E per l'altro con dando l'azione della Regione
Delle Province dei del Comune di Roma e degli altri Comuni sul metodo della concertazione e collaborazione come condizione per l'abbreviazione delle procedure e dei tempi burocratici
Ma approntare il tema della riforma interna della Regione
Senza inserirlo nella più ampia prospettiva della riforma delle istituzioni dello Stato sarebbe oltremodo riduttive porterebbe il tema su un profilo basso e penalizzante
In primo luogo va sottolineata l'esigenza di un riordino della legislazione nazionale
Specie con riferimento ai rapporti fra Stato e regioni lo Stato ed enti locali allo scopo di correggere o alla peggio di stabilizzare il sistema
Prodotto dal DPR seicentosedici e dalla successiva legislazione statale
Come è noto questi atti legislativi hanno determinato la sostituzione dello schema previsto dalla Costituzione fondato sulla netta separazione di competenze statali e regionali
Sia nel campo legislativo che in quello amministrativo con una forma di Stato regionale di tipo cooperativistico nel quale Stato Regione ed enti locali
Concorrono attraverso un riparto orizzontale delle competenze l'uno a fianco degli altri
Le Regioni si sono infatti trovate in pratica sposta dettate del potere di gestire in modo autonomo le proprie attribuzioni in quanto sono di norma condizionate dalle scelte operate a monte dagli organi dello Stato
Nei quali nella migliore delle ipotesi io se sono presenti attraverso propri rappresentanti
Ciò per quanto concerne l'attività amministrativa
Per quanto riguarda l'attività legislativa allo Stato centrale
Ha continuato ad emettere la legislazione di dettaglio anche nelle materie di competenza regionale oppure appeso ad allargare il concetto di principio di materia di cui all'articolo centodiciassette della Costituzione
Fino a ricomprendere di norme di limitata portata e riducendo con ciò gli spazi di azione delle tirature regionale
L'abbandono dello schema tracciato dalla Costituzione
Chi aveva stabilito quale criterio conduttore dei rapporti tra Stato e regioni la netta separazione di compiti sia nel campo legislativo che in quello amministrativo ci pone oggi davanti ad un bivio
Si tratta cioè di stabilire se debba essere definitivamente accettata la ristrutturazione cooperativistica dello Stato regionale così come tutta è andata via via disegnando sì nella legislazione di attuazione
Oppure che si debba tentare di riproporre i meccanismi di riparto delle attribuzioni regionali o statali previsti dalla Costituzione sulla base di un riparto un rigido per materia se si tiene conto dell'esigenza di salvaguardare nei limiti del possibile il tessuto costituzionale la preferenza dovrebbe essere accordata questa seconda soluzione anche a costo ritualmente di un nuovo ritaglio delle materie di competenza regionale
Appare infatti preferibile un nuovo aspetto normativo nel quale la Regione
Chi ha perfino titolare di un minor numero di competenze ma in via esclusiva onde evitare i rischi di confusione di deresponsabilizzazione parare i nomi che derivano dalla concorrenza dei ruoli la prima delle due soluzioni anche se appare certamente la meno preferibile e porse tuttavia quella più facile da attuare anche perché sia già sostanzialmente realizzata in concreto
Essa può essere quindi accettata in via del tutto subordinata ma occorre garantire che gli spazi di autonomia che vengono tolti alle Regioni dal sistema cooperativistico
Vengano controbilanciati dalla introduzione di un ruolo più rilevante delle regioni stesse nelle scelte di programmazione di politica amministrativa compiute a livello nazionale
Per pervenire ad un aspetto più equilibrato sarebbe stato opportuno dare un maggior rilievo al contributo regionale nell'ambito della riforma istituzionale cosa che non è attenzione
Che è quasi del tutto mancata nelle proposte di riforma della Commissione per le riforme istituzionali
Nella quale l'unico profilo regionalisti così è riassunto nella mira proposta di rafforzare in qualche maniera il ruolo della Commissione bicamerale per le questioni regionali è indubbio
Che occorre mettere in cantiere delle iniziative più impegnative allo scopo di dare alle regioni il peso decisionale che spetta a loro
Non solo per soddisfare le esigenze di riequilibrio della perdita di autonomia conseguente all'instaurazione del sistema cooperativistico dello Stato regionale
Ma anche per utilizzare sul piano nazionale eletto pinte di iniziativa politica e la capacità di rappresentatività che le Regioni possiedono in tale prospettiva
Può assumere un più rilevante significato la richiesta fino ad oggi troppo genericamente formulata di rapportare il ruolo della conferenza dei presidenti delle Regioni
Tale organo potrebbe avvenire tavolette cattiva e concreta capacità di partecipare a livello paritario a tutte le scelte politico amministrative dello Stato centrale incidenti in materia di competenza regionale
Ancora più drastica sarebbe la soluzione di riesumare il Senato delle Regioni
Tale soluzione che era stata respinta in sede di assemblea costituente
Dato il diverso atteggiarsi dei rapporti Stato-Regioni nel senso di una più netta separatezza assume oggi una più seria ragion d'essere netta
Deve essere aprioristicamente respinta per il timore di un drammatico rivoluziona mento dell'attuale assetto parlamentare
Va tenuto presente che il Senato delle Regioni non significa necessariamente una camera elettiva di secondo grado e rappresentativa di interessi politici locali
Potendosi ben trovare soluzioni intermedie non traumatiche per l'introduzione di un organismo parlamentare che riesca a rappresentare in modo unitario le esigenze e gli interessi delle comunità regionali
I riflessi dell'affetto cooperativistico dei rapporti fra Stato e regioni debbono essere tenuti presenti anche per quella parte del processo di riforma regionale
Che può essere realizzato anche dalle stesse regioni laddove operino negli spazi concessi dalla Costituzione all'autonomia statutaria legislativa nonché a quella di autorganizzazione occorre peraltro individuare preliminarmente con chiarezza i principi costituzionali concernenti l'organizzazione interna regionale le logiche sottostanti le scelte contenute nello Statuto vigente
E i criteri con i quali si è data attuazione con le leggi di organizzazione agli elementi di dettaglio della struttura regionale anche per questi aspetti di organizzazione interna il processo di sfaldamento del sistema di separatezza previsto dalla Carta ha prodotto un fenomeno di netta divaricazione fra lo schema ipotizzato dalla Carta costituzionale e l'affetto reale venutosi a realizzare effettivamente fatto sta che la redistribuzione dei ruoli che i la concezione cooperativistica ha determinato io tende ai rapporti tra Regione ed enti locali minori
Le prime nell'ambito di un rapporto di cogestione delle attribuzioni amministrative
Ricalcano le orme dello Stato trasferendo solo in parte le attribuzioni amministrative che avrebbero dovuto essere allocate a livello locale
Si piega così la rottura del cardine del sistema organizzativo regionale contenuto dei principi di cui agli articoli centodiciotto centoventuno
Della prima disposizione interessa in particolare per questa problematica il terzo comma laddove precisa che la Regione esercita normalmente
Le sue funzioni amministrative delegando le ali province ai Comuni o ad altri enti locali opponendosi dai loro uffici la centralità di questa norma e collegata al vincolo che testa dovrebbe derivare per l'organizzazione amministrativa regionale
L'intento del costituente palesemente quello di evitare che la Regione ci fornisca di un pesante apparato amministrativo proprio allo scopo di evitare che la Regione costituisca un nuovo ed ulteriore livello di burocrazia le funzioni di gestione avrebbero dovuto essere quasi totalmente distribuite sul territorio in capo agli enti locali
Gli apparati amministrativi regionali avrebbero dovuto di conseguenza incentrare la propria attività
Nella predisposizione di atti generali di indirizzo di direttiva di atti di programmazione nonché nello svolgimento di compiti di coordinamento di controllo sull'attività amministrativa
E ovvio quindi che tale aspetto organizzativo presupponga una configurazione del tutto particolare
Dei rapporti tra Consiglio regionale e giunta
Dati il notevole parallelismo delle loro funzioni
E la comune caratteristica dei loro atti vale a dire la generalità risulta evidente una certa fungibilità per i loro ruoli tale criterio logico interpretativo
Del sistema costituzionale è stato fatto proprio dalle regioni in sede di approvazione dei loro primi fra tutti i quali di norma danno un rilevante ruolo anche nel campo dell'azione amministrativa i Consigli regionali
Con la conseguente riduzione delle attribuzioni della Giunta regionale e la pratica minimizzazione del ruolo di promotore dell'indirizzo politico amministrativo da parte della stessa giù
Senonché come ci ha detto
Parallelamente a quanto già avvenuto del processo di trasferimento delle attribuzioni amministrative dallo Stato alle Regioni anche nell'ambito regionale l'aspetto delle attribuzioni che si è concretamente posto in essere stato caratterizzato da una notevole vischiosità molti compiti sono stati trattenuti al centro e così è avvenuto che la Giunta è divenuta il vertice di una complessa e articolata struttura amministrativa volgente un gran numero di compiti di gestione
Tale fenomeno
Si è verificato non solo nell'altro e non solo a causa di una criticabile tendenza centralizzata dice della classe politica regionale di tutta ma anche perché ci si avveduti come per lo Stato che l'allocazione a livello centrale di parte delle scelte amministrative poteva rispondere in alcuni casi ad esigenze di buon andamento di funzionalità
Visto che non tutte le funzioni amministrative regionali potevano essere trasferite a livello locale in altre parole il sistema cooperativistico sia esteso oppure alle strutture delle Autonomie locali
Apprendo all'esecutivo regionale patti di azione di intervento molto più ampi di quello che poteva desumersi dalla lettura puntuale dell'articolo centodiciotto
Senonché e sulla base di questo tipo di lettura che sono stati approvati nel settantadue i primi statuti delle regioni ad autonomia ordinaria oggi vigente i quali ci provano quindi fatati nei confronti della realtà che si è venuta a determinare da qui la necessità di un approfondito riesame degli statuti spesso in quanto appare in primo luogo modificato il ruolo dell'esecutivo
Che tende a strutturarsi anche se con dimensioni evidentemente più ridotte sul modello statuale con una più netta demarcazione tra poteri di gestione poteri di legislazione di controllo politico da parte del consiglio risulta di conseguenza illogica e paralizzante la commistione di poteri amministrativi fra giunta e consiglio in particolare l'attribuzione al Consiglio di poteri propri dell'esecutivo indebolisce l'azione di governo della Giunta che invece dovrebbe rafforzare sulla base di un proprio indirizzo politico di maggioranza
Si pone infine in termini del tutto diversi il problema dell'attuazione del principio costituzionale delle deleghe agli enti locali sia perché la sua applicazione deve sottostare a limitazioni che conseguono alla scoperta del ruolo regionale nel campo dell'amministrazione sia perché la delega assume una connotazione diversa nel quadro del sistema che ho delineato
Deve essere tenuto presente che nell'ambito di un sistema di cogestione dei poteri relativi a materie di comune appartenenza
Delle regioni e degli enti locali lo strumento della delega assume caratteristiche del tutto nuove che non si risolvono nella riserva le regioni degli atti di indirizzo e agli enti locali di tutte le restanti attribuzioni
Alle Regioni possono invece essere attribuiti gli atti generali o di pianificazione
E in qualche caso anche la partecipazione a procedimenti o a organismi misti per il compimento di atti di gestione ordinaria
E chiaro pertanto che l'esercizio del potere di delega così inteso non posso attuare se non attraverso la introduzione di leggi di settore
Che riordini non l'intero affetto che la materia sia per quanto concerne le forme dell'intervento pubblico le rispettive competenze dei diversi livelli di governo regionale e locale i procedimenti e Dior
Appare infine del tutto evidente
La necessità di una riflessione sull'ampiezza funzione del controllo regionale sugli atti dei comuni delle province e delle unità sanitarie locali tramite i comitati
I quali troppo frequentemente dimostrano nel loro concreto operare di avere smarrito la consapevolezza di essere emanazione articolazione di un unico potere regionale sia pure sul terreno precipuo del controllo
Quindi come può vedere l'avvocato Davoli abbiamo su questo punto concezioni diametralmente opposti
Ulteriore processo di riforma non può dunque addio
Se non si tiene conto della realtà regionale attuale e della mutata collocazione della Regione nel quadro dei rapporti con lo Stato e con gli enti locali
Occorre pertanto avviare un processo che coinvolga contestualmente la revisione degli statuti la modificazione dei regolamenti interni dei Consigli regionali
E un programma di leggi di settore che da una parte adegui il sistema legislativo regionale alle innovazioni introdotte dal DPR seicentosedici
E della successiva legislazione statale dall'altra realizzi nei limiti del possibile le deleghe
Tale processo di riforma interna dovrebbe interessare primo la redistribuzione dei poteri tra Consiglio e Giunta per una maggiore separatezza
Secondo l'adeguamento dell'organizzazione interna del Consiglio regionale
Allo scopo di portare l'attività dello stesso verso leggi e regolamenti di carattere generale e verso il controllo il riscontro dell'azione politico amministrativa della giunta verso la revisione delle leggi di settore
Sia per riordinare semplificare il coacervo di leggi e leggine prodotte disordinatamente nel corso degli anni ciò allo scopo anche di attuare il principio della delega agli enti locali mediante una razionale distribuzione dei ruoli sia della Regione
Sia dei diversi livelli di autonomia locale nell'ambito di ogni singolo settore evitando in tal modo che la tele che ha costituisce un semplice strumento di decongestione degli uffici in particolare nei settori dell'urbanistica per la tutela ambientale nell'agricoltura
Per quanto attiene la nostra Regione vado alle conclusioni
Il nodo dell'inadeguatezza dello Statuto appare evidente macroscopico
Si tratta infatti di un atto fortemente datato del quale sono ravvisabili guappi derivanti dal contrasto fra l'assemblearismo che lo caratterizza
E il diverso e più complesso ruolo che la Regione è tenuta a svolgere dopo il trasferimento dell'attribuzione amministrative ad opera del DPR seicentosedici ciò induce a proporre
Un riesame dell'intero Statuto allo scopo di introdurre non solo le rettifiche e miglioramenti di dettaglio correnti ma anche per rivedere i principi portanti dell'intera struttura regionale
Non è questa la sede per all'incarico tutte le singole proposte bar stando per il momento indicare i criteri fondamentali di riforma
Primo superamento dell'assemblearismo il principio dell'assemblearismo trova applicazione in numerose disposizioni dello statuto
E principalmente negli articoli sei che riguarda le attribuzioni del Consiglio e dopo e ventidue sulle attribuzioni della Giunta
La prima di tali disposizioni appare emblematica nella parte in cui conferisce al Consiglio una serie di poteri amministrativi gestionali che dovrebbero invece essere logicamente riservati all'esecutivo
Lo stesso può dirsi dall'articolo ventidue nel quale si osserva che la massima parte dei poteri conferiti alla Giunta sono fortemente condizionati dalle scelte del Consiglio
O viceversa sottoposti sempre al pari re vincolante del Consiglio delle commissioni consiliari
Il complesso delle due disposizioni evidenzia come la Giunta sia praticamente un organo destinato ad operare in via autonoma solo scelte minimali di basso livello e venga praticamente privata della possibilità di svolgere un proprio ruolo di indirizzo politico
Senonché come si è visto in precedenza tale affetto che appariva ammissibile nell'ambito dell'ipotesi di una regione praticamente priva di poteri amministrativi gestionali è in netta contraddizione con la realtà che stiamo vivendo
E avvenuto di conseguenza che il complesso delle nuove attribuzioni non si sia incentrato nella giunta e che questa non è potuta divenire titolare del potere di indirizzo politico amministrativo occorrente per svolgere il complesso delle nuove attribuzioni queste ultime sono in buona parte ricadute sul Consiglio regionale sulla base di procedure lunghissime defatiganti e farraginoso
Attraverso la disposizione di chiusura contenuta nel predetto articolo sei la quale costituisce il segno più emblematico della concezione assemblearistica dell'istituzione
Il punto diciotto dell'articolo sei che attribuisce al consiglio il potere di deliberare il suo ogni atto amministrativo per il quale la legge stabilisca l'approvazione del consiglio ha infatti consentito al legislatore regionale cioè al consiglio medesimo
Di fare crescere a dismisura le attribuzioni amministrative del consiglio medesimo
Occorre pertanto procedere ad un'attenta riscrittura degli articoli sei e ventidue dello Statuto
Restituendo la Giunta la massima parte delle attribuzioni amministrative occorrerà poi ridurre la portata della norma che attribuisce al consiglio il potere di allargare indiscriminatamente
Anche attraverso l'introduzione dei pareri delle commissioni consiliari la propria capacità di interferenza nelle attività di gestione amministrativa della giunta i pareri tetti per esempio potrebbero essere ammissibili solo per provvedimenti di carattere generale programmatico
Secondo la razionalizzazione dell'organizzazione dei lavori consiliari l'attività del consiglio regionale
Recante fortemente dell'accumulo di competenze non propriamente scende la sua scarsa attenzione ai provvedimenti legislativi di carattere generale e agli atti di programmazione
Lo stesso consiglio inoltre non sia fornito degli strumenti adeguati per svolgere il controllo sugli indirizzi dell'esecutivo in quanto sia data preferenza ad una minuta attività sostitutiva
Tutto ciò ha comportato l'abbassamento del livello della legislazione regionale dell'attività di programmazione
La saturazione la moltiplicazione delle commissioni consiliari e la confusione di ruoli tra Giunta e Consiglio nonché la indeterminatezza della linea di demarcazione fra maggioranza e opposizione
Nello svolgimento dell'indirizzo politico e dell'indirizzo politico amministrativo è indubbio
Che la redistribuzione dei compiti fra Consiglio e Giunta di cui si è detto nel precedente punto appare presupposto essenziale per la decongestione dell'organo assembleare
Potrà di conseguenza
Essere metta mano al Regolamento interno per la riduzione del numero delle commissioni attraverso il loro riaccorpamento per settori omogenei dovrà pure essere valorizzato il ruolo di controllo del Consiglio attraverso poteri più penetranti l'inchiesta
Sulla linea degli indirizzi seguiti negli anni più recenti dal Parlamento nazionale
Allo stesso modo occorre stabilizzare maggiormente la posizione del presidente dell'Assemblea il cui incarico non dovrebbe avere un limite temporale prefissato
Terzo rafforzamento dell'esecutivo il naturale incremento dei poteri amministrativi regionali nell'ambito del sistema regionale cooperativistico comporta l'esigenza di rafforzare la Giunta cui dovrà fare carico tale incremento da qui la necessità di stabilizzare la Giunta spessa mediante la necessaria modifica dell'articolo ventitré dello statuto al fine di distaccare il momento della scelta del presidente quello dalla scelta degli assessori
Ma occorre pure introdurre meccanismi di razionalizzazione delle crisi atti cioè a facilitare la loro soluzione quale potrebbe essere l'istituto della sfiducia costruttiva che imporrebbe di non poter revocare la Giunta in carica se non contestualmente alla nomina della nuova quattro razionalizzazione dei lavori assembleari in connessione al rafforzamento dei poteri di Giunta e alla chiarificazione dei rapporti tra maggioranza e opposizione dovranno essere introdotti meccanismi atti a semplificare il lavoro legislativo
Oltre al vantaggio che si può trarre dalla riduzione delle commissioni dovrebbero essere introdotti procedimenti semplificati nonché la corsia preferenziale per i disegni di legge della Giunta
Deleghe infraregionali
La conseguente maggiore attenzione del Consiglio perché noleggi di più ampio respiro dovrebbe favorire la introduzione di leggi quadro direttore di atti generali di programmazione
Tali atti appaiono assolutamente necessari per dare finalmente luogo alle deleghe agli enti locali
Le leggi di settore dovranno infatti ricostruire l'affetto dei poteri pubblici
Nell'ambito del settore interessato che distribuendo nel quadro di una logica complessiva e unitaria i poteri di gestione di programmazione fra i divertivo belli i tagli del governo regionale
Da ultimo la riorganizzazione degli uffici
Le profonde modificazioni intervenute in via di fatto e che il nuovo statuto dovrà codificare nei rapporti tra i supremi organi costituzionali nonché l'effettivo servizio delle tele che non possono non rispecchiarsi nella organizzazione degli uffici
Alle ordinarie procedure amministrative dovranno affiancarsi le attività per progetti e la individuazione di logiche di programmazione di indirizzo dovranno di conseguenza modificarsi criteri per la ricerca e la elezione del nuovo personale
Signor presidente colleghi consiglieri autorità presenti questo è il contesto politico istituzionale sociale culturale nel quale si avvia questo importante dibattito un contesto complesso ed esaltante
Del quale noi stessi siamo parte con la nostra soggettività nel quale appaiono evidenti la sorprendente vitalità della società italiana e regionale i suoi mutamenti e i suoi problemi
Pannuti dimostrare riflettendo sulla natura essenziale del nostro potere che deriva esclusivamente dal mandato conferitoci dai cittadini elettori
La capacità di interpretare i mutamenti nel frattempo avvenuti e le linee generali di trasformazione della società futura anticipare se possibile i tempi anziché seguire le cose
Cambiare coraggiosamente ciò che deve essere cambiato individuare inoltre il confine della individuare oltre il confine della rispettiva collocazione politica
Il profilo di un comune dovere istituzionale rispetto all'interesse generale della società regionale che è quello di essere ben governata
I momenti di riforma istituzionale sono inevitabilmente quelli nei quali deve prosperare profilarsi oltre la del tecnico la profondità di una concezione politica
A ciò non può non concorrere la parte più nobile delle correnti del pensiero politico che ciascuno di noi rappresenta in pieno a questo Consiglio e che nella reciproca interazione
E nel permanente confronto sulle nelle istituzioni e nella società
Costituiscono l'essenza e la vita della nostra democrazia
Signor presidente cari colleghi consiglieri buon lavoro
Grazie presidente la seduta con l'intervento del presidente della Giunta si conclude ringrazio nuovamente i gradi di ospiti saranno ancora più gravi dice resteranno con noi ancora per un po'
La seduta riprende con la nuova seduta nel pomeriggio alle ore tre e mezza per aprire il dibattito
E con le dichiarazioni e gli interventi dei vari gruppi politici grazie
è una delle prime controversi
Però collega Napolitano
Lei ha approvato al adesso protetto un olio
Alla porta
No no allora virgolette IVA
Pregiudiziale sull'Alberti sembra brutto
Beh verrebbe dopo da tempo ebbero palo vada data d'epoca
No no no stanno stanno arrivare diritto perché erano tutti
Orfana virando su
Collega Alberti ha detto il primo vi entra lei ha facoltà di parola
Chiellini diede rinunciava a Roma
Ma vedete della Giunta che nicchia del dibattito
Che batta Pasqualina si degli anta giù
Gruppo poi dopo le dichiarazioni rappresenta tutto
E appunto dicendo se viene
Ecco la Giunta è presente c'è l'assessore Bernardo
Prego collega Albertini carità
Vede Presidente il dilemma
Definite
Nel testo che
Sapere decidere se valga la pena di intervenire o meno in questo clima non è non è non è che è arduo di facile soluzione
Perché
Vede anche per arrivare però vorrei che la la collega napoletano un paio di colleghi della Giunta
Questo non risolverebbe il problema di questo inizio di pomeriggio sonnolento stanco e soprattutto io credo anche prostrato
Da una mattinata che mi consenta tutto dettata ancorché entusiasmante
E noi per la verità qualche cosa che aspettavamo questo per dirle Presidente guardi decidere imprimere un tono qualche colloquiale chiamo fra pochi intimi il caso di dirlo
Questo per dirle subito che io non mi pento particolarmente eroica perché in questa parte
Accetto di intervenire
In presenza di un una decina i colleghi quali peraltro non si sognano nemmeno lontanamente di ascoltarmi
Non mi sento particolarmente eroica perché non era possibile ritenere che il dibattito di qualche ben altro clima dopo che questa questione cosiddetta solenne era cominciata come è cominciata questa mattina
Io per la forma sono lieta di prendere atto della presenza dei gentili ospiti che questa mattina sono venuti che se ne sono anche giustamente andare
Però come prima ho avuto modo di dire scherzosamente non posso non rilevare
Per quanto ci riguarda è due attente clamoroso
Una parto dalla meno clamorosa forse
Una è quella del sindaco Signorello che aveva pure un suo significato politico ecco arrivò secondo membro della giunta
La Tepco ombra perché che si è fatto rappresentare un accordo però però
Non è la stessa cosa la feconda tenta gravissima
E assolutamente ingiustificata e ingiustificabile e quella del ministro Maccanico
Ci risulta che ci è stato detto che l'attento per quanto riguarda la sua presenza questa gestione di troppa importanza per lo meno questo era nelle nostre intenzioni nelle sue intenzioni presidente me lo consenta era stata data addirittura per iscritto
Noi abbiamo dei dubbi mostra di sculture la lettera ma non ne dubitiamo minimamente io lo do per scontato
E noi abbiamo dei dubbi sull'opportunità e non evitiamo dirlo da questi banchi della scelta del ministro Maccanico tra l'attenzione della Corte dei Conti per il rendiconto finanziario dello Stato che si svolgeva oggi
E quel sta seduta di particolare importanza soprattutto perché Boy che all'indomani prima fra le regioni d'Italia
All'indomani di una prima decisione del Parlamento in merito alle riforme istituzionali quindi prima occasione a livello regionale
Di commentare
Questa primissima parte attuativa da parte del Parlamento in nazionale delle riforme istituzionali per quanto riguarda le Autonomie locali
Quindi a questo punto all'attenta del ministro Maccanico assume i vari varie coloriture vale Riboldi perlomeno dal nostro punto di vista
Perché perché noi la possiamo considerare e senza tema di smentita perché non c'è l'interlocutore del CIPE entità
La possiamo considerare latitanza
Rispetto a una presa di posizione sulla recentissima parliamo di ore
Decisione del Parlamento in merito al progetto di riforma delle Autonomie locali
La possiamo considerare questo ci preoccupa molto perché così la consideriamo i capetti oltre che l'abitante aperto un caso non è una fortuna una come dire valutazione non esclude l'altra
La possiamo considerare come dimostrazione di un drammatico disinteresse
Nei confronti no non della regione Lazio ma dell'ente Regione come istituto
In generale e questo ci preoccupa
Perché ci preoccupa lei potrebbe domandarci
Giustamente non lo fa perché ognuno poiché il suo ruolo politico in quel tavolo e non le converrebbe ce ne rendiamo conto
Ma lei potrebbe benissimo domandarci come chiunque altro potrebbe farlo perché voi del movimento sociale italiano vi preoccupate dal momento che in fondo siete sempre stati antiregionalisti tutto sommato
è ma non è questo il punto onorevole presidente senta bene e sarebbe pronta a contestare quello che ne ricettivo al contrario teme ci siamo trovati di accordo con la presidenza sulla indizione di questa gestione sul concernente le riforme istituzionali
Lei sa bene il peso che il movimento sociale italiano da alla necessità in Italia di procedere a riforme istituzionali un pezzo che ci ha portato finora circa dieci anni fa a indicare cuento come problema prioritario
Ripeto a molti altri problemi tanto che in occasione del nostro terzultimo concreto rispetto all'ultimo di Sorrento del novembre scorso noi addirittura per documentare in modo praticamente ineccepibile la nostra posizione in proposito avemmo modo di presentare un Progetto di nuova costituzione repubblicana abbiamo avuto modo di presentare un Progetto per iscritto proposta la stampa di nuova repubblica partendo dal presupposto che
La il procedere alle riforme istituzionali poste momento di assoluta necessità fino a partire da circa dieci anni fa
A noi va bene va benissimo e lo stiamo dimostrando che le idee non abbiano né padre né madre tanto che
Quando il sistema tra virgolette
Ha preso atto della necessità di procedere a riforme istituzionali perché poi col passare degli anni si dichiari dimenticare quali sono le origini dei problemi che delle proposte di soluzioni dei medesimi
A noi è andato benissimo che venisse varata la commissione botti andato benissimo e lavorare tutti insieme purché nel concreto è arrivata da contare un certo tipo di problematica che arrivate a mettere in cantiere delle possibili soluzioni e queste lo stadio nel quale ci troviamo
Perché con le lentezze che caratterizzano l'Italia da tempo
Non Biamonti approntando la possibilità delle soluzioni Ripetta questa grande necessità oramai da tutti riconosciuta delle riforme istituzionali che ci tocca da vicino presidente
Perché rivolti sono due per quanto riguarda la Regione il volto della necessità di riforme istituzionali per quanto riguarda la nostra competenza a livello statutario
Nella quale chiamo sovrani e che ci consente di modificare alcuni aspetti della vita dell'ente Regione di questa istituzione e la necessità invece di parlarne in un'angolazione più ampia per quei le che sono le modifiche a livello istituzionale che ognuno di noi pensa che parrebbe opportuno apportare a quel istituto ma che devono essere decise
A livello di Parlamento nazionale
E in questa ottica nella convinzione che quando si lavora all'interno di un istituto anche per lo stile vita approvato all'origine anche quello che ritiene svuotato di contenuti
I debba continuare a lavorare ad impegnarti per cercare di ritardi dei contenuti nell'interesse della cittadinanza di meglio farlo considerare noi abbiamo aderito
Alla proposta che lei ha fatto di indizione di questa riunioni il mio timore nostro timore presidente visto il modo in cui è iniziata
E il clima Tanco ma Tanco in termini concettuali non fisicamente stanco in cui vita apparentemente poi chiudendo a meno che non ci siano colpita l'eccezionalità papere dopodomani cosa della quale lei mi consentirà di dubitare
Il nostro problema è che noi tutti ancora una volta girando a vuoto e questo ci preoccupa veramente tanto
Perché qui non è tanto e soltanto il problema del cittadino che attende
Perché quando il cittadino noi andiamo a parlare di riforme istituzionali
Tutto sommato andiamo a tagliare una maturazione concettuale politica che porte ancora
è iscritto sul ponte non è giunta acconsentire
Che ristabilisca un dialogo ricco di contenuti sostanziati fra i cittadini e l'addetto ai lavori perché il concetto di riforme istituzionali ancora un concetto tutto sommato abbastanza vago
Nella mente del cittadino
Per lo meno nella generalità della mente dei cittadini
Ma qui il problema è di credibilità per noi che non abbiamo giustificato gli uni per gli addetti ai lavori chiamo fino a prova contraria quindi chiamo coloro che hanno il diritto dovere in diritto il diritto dovere di pilotare la maturazione politica dei città
Inizia perché ci compete farlo ci compete gestire la Repubblica e di conseguenza ci compete gestire i miei
Io rammento sotto tutti i profili anche quello culturale di tale Repubblica e noi non possiamo nasconderci dietro l'alibi
Perché io ho l'impressione che questo convegno nocchiere giungendo gli scopi che si era prefisso
Devo dirle e lei avrà modo di vederlo venerdì in televisione che proprio stamattina decreti naturalmente Presidente perché il tempo è prezioso tanto che io personalmente non vedo mai le interviste che vengo
Ho fatte a me medesima devo dirle che in quella mattina io esprimevo valutazioni parzialmente ottimistiche
Perché ritenevo che vi potete arrivare a qualche conclusione in termini migliorativi rispetto al funzionamento di questa regione e io mi auguro di uscire dalla seduta di giovedì e che poi proseguirà evidentemente dopo l'estate per conclusioni più più concrete
Con le stesse valutazioni ottimistiche
Perché faccio parte di quella categoria di addetti ai lavori pur vivendo sui banchi dell'opposizione che vorrebbero veder concretamente migliorare le cose nell'interesse della gente
Perché lo statuto in qualche modo noi dobbiamo anche per questa funzione fallisce sotto un profilo di grandi idee non ci nascondiamo lo Statuto per lo meno noi dobbiamo essere in condizioni di toccarlo
Dobbiamo rimetterci mano io ho fatto parte della Commissione cosiddetta Berti e quindi mi tornò villetta ma avevo anche dei ricordi abbastanza precisi le proposte di modifica dello statuto devo dire che su alcune grandi linee
Desidero attirare la sua attenzione senza scendere nel dettaglio di questo o quell'articolo cosa che farò soltanto per un caso per quello che riguarda il collegio dei revisori dei conti ma devo dirle che su alcuni grandi linee io ho l'impressione che non si debba affrontare il problema
Perché
Non so fino a che punto batti la proposta del presidente Landi una delle tre proposte nelle quali articolato la sua complessiva idea sviluppata nel suo intervento non so quanto parti
Inventare un nuovo organismo e cioè la Camera delle Regioni ho l'impressione che in Italia noi abbiamo abbondante Atlantic sovrabbondante antiche eccetto di questi organismi che a un certo punto non sono più di decentramento o a livello operativo validi ma rappresentano sovrapposizioni gli uni rispetto agli altri che rallentano e rendono invivibile quello che il sistema burocratico amministrativo italiano
Non so quanto patti dicevo anche secondo me addirittura controproducente
Inventare un organismo del genere epicurea mente inventare una Camera delle Regioni non da alle Regioni quella importanza per forza chi vorrebbe loro dare con un'etichetta così composta
Qui si tratta di vedere e di attuare finalmente me lo consenta Presidente gli articoli centodiciassette centodiciotto della Costituzione
Si tratta di porre un freno
Alla linea di tendenza
Che ha visto la Regione dal mille novecentosettanta ad oggi quotidianamente sempre più compressa dal potere centrale
Che in modo assolutamente indiscutibile perché abbia voluto vedere come andavano le cose ha riadattato a te
Quelli che erano i Poteri che nell'ambito del decentramento territoriale le regioni avrebbero dovuto assumere
E ha dato una retta ogni giorno più sensibile
A questi enti che oggi sul serio Bono quadri quotati di contenuto
Ed allora tornando al ministro Maccanico
E dalla sua attenta
Ecco a me sarebbe piaciuto ascoltarlo devo dirlo con molta franchezza
Perché quel problema non è quello della Regione Lazio che può essere situazioni particolari difficoltà in quanto per antica tradizione è chiusa nella tenaglia costituita dal Parlamento dal Comune di Roma per allocazione territoriale
Problema dell'ente Regione in generale di vedere fino a che punto è superato così come è stato ridotto non così come era previsto a livello costituzionale
Il potere centrale
Che bisogna che decida una volta per tutte se questo ente regione è stato un fallimento pure perché è necessario delegare ha detto a quanto previsto dall'articolo cento ricette agli articoli centodiciassette centodiciotto della Costituzione
è un grosso dilemma che forse il ministro Maccanico non avrebbe potuto sciogliere ma certa avrebbe potuto esprimere un pare eretto
è un parere del governo in questa delicata fase di avvio delle riforme istituzionali sarebbe stato incerto presidente me lo consente accorda coinvolgente
Quante eccessivamente coinvolgente noi pensiamo e abbiamo il diritto di pensare visto che il ministro Maccanico ha preferito
è per e totalmente attente ed è di inerti costi dall'esprimere pareri che potevano compromettere
Elenchiamo francamente e onestamente preoccupa
E raccomandiamo la tua attenzione per esempio
Di procedere malgrado quello che noi non evitiamo definire
Il Partial le direi per non dire totale fallimento
Di questa iniziativa non invitiamo ad indicarle la necessità nel rivedere lo Statuto
I vedere i meccanismi dei rapporti fra giunta e consiglio regionale
è diventato persino monotono ripetere questo l'evidenziazione di questo problema
Perché da tempo e a quanto mi risulta
è stato indicato come uno dei problemi fondamentali nella diffusione della vita del consiglio regionale
Però poi per quelli da è la prima occasione dall'epoca in cui fu varato lo Statuto
Per porre mano concretamente qualora l'ottico India presidente alla soluzione del problema
Per porre mano per esempio il problema della configurazione delle Commissioni consiliari permanenti
Che rappresentano uno dei momenti di cause più qualificanti in assoluto della vita del Consiglio regionale quanto meno della
Non mi permetto di andare a chi indagare il funzionamento delle Commissioni consiliari permanenti negli altri mentre a livello di istruzione si può parlare evidentemente perché ho l'impressione che l'ENI parta l'espressione giornalistica come Regioni siamo più o meno tutti nella stessa barca barca di disinteresse barca ritenute non cale da parte del potere centrale e commissioni consiliari permanenti perlomeno in casa nostra Presidente
Potrebbero i potrebbe esaminare la possibilità che abbiano
E i poteri un pochino più incisivi
Si potrebbe da minare la possibilità che abbiano
Qualche potere di immediata esecutività
Si potrebbe terminare la possibilità che abbiano collegamenti più diretti e rapidi con
La Giunta regionale e il Consiglio regionale
Si potrebbe esaminare la possibilità di un milione ordinamento delle medesime il che presuppone a monte ci sarebbe da parlare ore francamente non ne ho l'intenzione perché non è questa la pressione che invoglia a fare interventi di ore che ha un senso di vanità e inutilità devo dire veramente drammatico
E comunque si potrebbe esaminare dicevo finalmente la possibilità di migliorare la situazione del personale della Regione Lazio che a monte anche di certe disfunzioni delle commissioni consiliari ma al di là di questa che era una battuta che esigerebbe un suo discorso che non ha intenzione di fare
Ecco vediamo che a livello di Statuto
è possibile ridare un contenuto a queste Commissioni consiliari perché non ne hanno Presidente hanno contenuto soltanto in negativo nel momento in cui si tratta di bloccare le trame in consiglio di provvedimenti con l'accusa l'alibi al prefetto come lei lo può chiamare ma niente di positivo comunque sempre attivate da minare con la scusa l'alibi del prefetto dicevo che non è stato esaminato in commissione consiliare abbiamo le presidenze delle commissioni consiliari che non funzionano vanno a ruota libera Toro nel cauto anche più totale ecco voglio dire forte
Se noi decidessimo a queste Commissioni consiliari contenuti più incisivi più precisi qualche potere maggiore
E soprattutto la migliore possibilità di collegamento con Laura o forse questa parecchie possibilità incentivo e forte necessità per lavorare
Comunque il problema varietà minato può non esserlo in questa ottica ma le Commissioni consiliari permanenti e loro funzionamento rappresentano in questo momento una vergogna per il Consiglio regionale della e noi non dobbiamo tacere o nel momento in cui andiamo a riesaminare il problema dello status
Io ho preannunciato prima ne parlo subito tanto per non smarrire me lo per strada in un intervento che probabilmente rischia di non essere organico come avrei voluto ma come ripeto mi mancano gli incentivi
In questa situazione abbiam le aree
Avevo preannunciato prima un intervento su quello che è un caso emblematico dei tanti equivoci
Che vi sono nell'ambito dello Statuto della Regione la
E cioè quello del collegio dei revisori dei conti
Colleghi e dei revisori dei conti è un'altra situazione
Se va chiarita sconvolta Perini fa una volta per tutte
Al di là degli alibi al di là dei ritardi
Al di là dei tentativi di guadagnare tempo perché il collegio dei revisori dei conti nell'ambito della tradizione una grande prende in giro ci sono Regioni però hanno istituito non è
Obbligatorio sciogliamo presidente
Io ho già proposto al collegio dei revisori dei conti ed è verbalizzato fino dallo scorso anno
L'auto poi il mento con una conferenza stampa però ecco perché quella poi
Ostenta ognuno di noi private proprie valutazioni in merito
Non tanto al collega dette e perché
Ma in merito allora pile di funzionamento all'impronta capitale funzionamento del consiglio regionale gli alibi che si vanno a cercare che è molto più grave
Vogliamo la presidente perché il collegio dei revisori dei conti così come e cioè emanazione interna del Consiglio esclusivamente politica
Non è altro che un gruppetto di persone agli ordini
Di un'Assemblea e di una Giunta che tanto sono consapevoli anche di una Giunta naturalmente di una presidente che tanto sono consapevoli di poter dirigere quegli stessi meccanismi dimagrante minoranze dentina Aule evidentemente quel collegio che non quando nemmeno di regolarizzare in termini contabili quelli che sono gli impegni ripeta creando una situazione che secondo me è interdetta
Interessante intento negativo interessante nella prospettiva perché non esistono precedenti quindi è soltanto un'ipotesi di lavoro
E cioè una situazione che vede il collegio dei revisori dei conti potenzialmente in balìa in qualunque momento del primo pretore d'assalto miti fatti l'espressione che decide di venire a rivedere i pezzi di carta
E dobbiamo ringraziare i funzionari che Pertica Alta riguardano con molta attenzione però quando mancano questi pezzi di carta
E allora scappano tutti i meccanismi che tutti conosciamo ogni anno di recriminazioni di query Monia di lamentele c'è chi firma la rendiconto Ceriolo firma Cecchi protetti Laura Chiatti protetta un po'meno c'è chi non protetta per niente chiedevo agli ordini della maggioranza però rimane il fatto che questo collegio così come è una specifica iuris è una presa in giro
Presidente
E allora speriamo
Ogni diamoci dentro gli diamo un contenuto
Un contenuto che andrebbe secondo noi a qualificare
Perché ci renderebbe inattaccabili verso l'interno non bisogna tirare infatti quando che alla cava di metro ma quando la Fed la Cabala di costruisce di cemento armato di possono tirare infatti vero presidente allora a questo punto diamo pervietà a questo collegio dei revisori dei conti
Rivediamolo nell'ambito dello Statuto dandogli una configurazione che preveda come in altri collegi dei revisori dei conti vedi unità sanitarie locali di fare intervenire
Dunque o più a te conta delle scelte che si potrebbero fare
Rappresentanti eterni professionisti iscritti all'albo
Responsabilizziamo costi i membri politici del collegio dei revisori dei conti e poi avremo un organismo facciamo un organismo particolarmente serio severo presidente per l'amor di Dio semplicemente un organismo adeguata quello che esiste in quasi tutti gli Enti di tutt'Italia
Perché voi fuori norma non solo agli altri cerchiamo di rendercene conto
Ed io decidemmo ad acquistare una qualche credibilità riusciremmo anche a tranquillizzare o perlomeno a tranquillizzerebbe
Io adesso non voglio investire i colleghi a tranquillizzare i componenti del collegio che in questo modo non sono tranquilli per niente come ripeto lo fai
Parlo per me non intendo coinvolgere nessuno ma io non mi pento tranquilla precedente quando guardo i rendiconti tanto per essere molto chiari
E posto ovviamente
Cercare di essere più tranquilla non firmando il re della relazione sul rendiconto come ha fatto quest'anno ma questo non risolve il problema morale
O noi o approntiamo e lo ricordiamo fino in fondo oppure vuol dire che noi vogliamo continuare a mantenere un alibi una situazione pretestuosa
E non credo che rischia fede migliore di questa
Per affrontare il problema visto che abbiamo la possibilità di procedere a riforme statutarie
Che ci consentirebbero
I migliorare anche la nostra immagine verso le terne di Osaka ne abbiamo bisogno
Un'immagine verso l'eterno presidente che è stata intaccata nel corso degli anni dalla nostra incapacità di rivendicare dal potere centrale
Quella
Possibilità minimale di intervenire sulla vita della nostra Regione parla in termini economici in termini di fondi
Noi stiamo come abbiamo avuto più volte occasione dire da questi banchi un terminale ragionieristico meramente amministrativo
Noi chiediamo fondi finalizzati che non siamo nemmeno capaci di gestirli impegnando li utilizzandoli tutti
Con un margine ridotto in un modo allucinante
Libertà di scelta nel gestire quella che invece dovrebbe a livello costituzionale tre la nostra
Il nostro maggiore impegno e cioè la promozione e lo sviluppo
Della piccola e media industria dell'artigianato
Di tutte queste attività che competono alla nostra Regione sul territorio che producono occupazione evidentemente lei sa bene che l'indice dell'otto della disoccupazione aumenta nella al di là è dei salti mortali che vengono fatti per accavallare e gestire al meglio le cifre da parte degli addetti ai lavori che hanno interesse a gestirle in un certo modo
E allora e questo dovrebbe essere il nostro compito il recupero di risorse che ci competono
E l'utilizzo di quelle ritorte rivendicando anche un maggiore Pappi riferita ritorsioni ci vengano assegnate dallo Stato
Nell'interesse delle popolazioni amministrate
E quindi anche del recupero di dialogo nei confronti del governo
Ma di fronte all'ipotesi di un recupero di dialogo nella riporta il Governo l'abbiamo già avuta ed è la fuga del ministro Maccanico e qual è andato verso la Corte dei conti metà di cui la mente molto più allettante
Di quanto non fosse la Pisana oggi perché alla Pisana discuteva di un problema che competeva direttamente al ministro Maccanico
Alla Corte dei Conti discuteva di un problema che forte avrebbe visto meglio presenti inizi e finanziari ministro Maccanico ha deciso che le regioni erano direttamente interessate dal rendiconto finanziario che si discuteva alla corte dei conti
Ci pare indicativo tutto questo
Perché poi il governo non ha voluto ascoltare
Voci scomode voci fastidiose in un momento in cui desidera gestire le Autonomie locali intente a delle Autonomie locali intervengano per dire come intendono essere gestite
E stiamo attenti perché fa parte della malta appena decisionale il prendere atto o meno e le implicazioni di questo tipo di attente presidente
E noi credo che abbiamo il dovere ma io non voglio indicarle troppe linee di diritto in positivo perché francamente non credo che nemmeno mi competa da questi banchi di opposizione nei quali penso di poter dire che sono felicissima di collocarmi e ma vede mi dà fastidio profondamente
Perché sono una legalitaria perché fa parte della mia etica di partito fa parte della mia ideologia mi dà fastidio profondamente questo senso di impotenza che alberga nella nostra istituzione nella gestione della medesima
Se noi adoperiamo questa possibilità che abbiamo devo buttare lo Statuto e di dare dei diritti al potere centrale per dire guardate che evitiamo guardate che è finita la pacchia guardate che vogliamo l'attuazione della Costituzione te non ha diritto la revisione della medesima poteva portamento degli articoli che ci interessano guardate che vogliamo incidere sulla vita della popolazione riusciamo a dire tutto questo
E allora allora nei confronti della cittadinanza abbiamo penso altrimenti non lo abbiamo e allora poniamoci anche a livello regionale il problema che viene posto a livello nazionale matti gestisce la vita degli enti locali tempi interpellare gli enti locali detti poniamo anche il problema che ci piace per esempio
Le porte dite lei lettere Diretta del Presidente della Giunta del presidente dell'Assemblea poniamo che la perché potremmo anche concludere che non ci piace
Ma non è Chamot che pia il Parlamento a dirci che il presidente dell'assemblea il presidente della Giunta devono essere letti dalla cittadina Antonov è per eletti dalla cittadinanza vediamo di esprimere degli in diritti sulla nostra vita istituzionale e non soltanto previdente meno contenta per il futuro appare ordini del giorno tu quello che avviene in politica estera perché ho l'impressione
E non è per andare verso un luogo comune ma semplicemente per cercare di essere realistica che non ci si partecipi debba occupare di quello che avviene in tutto il mondo per carità però cerchiamo almeno di occuparci anche di quello che avviene in casa no
Tra e della patente cercata no rally istituzione nella quale viviamo ed abbiamo assunto l'impegno con il nostro elettorato di rappresentarlo corrispondendo a certi programmi e a certe spinte
Ideali almeno per quanto ci riguarda
E allora poniamo cioè di questi problemi perché ve ne sono alcuni a livello di riforme istituzionali che possono e debbono essere tolti soltanto a livello nazionale ma noi abbiamo il dovere di esprimere delle opinioni e di suggerire gli indirizzi
Ce ne sono alcuni che possono essere risolti invece a livello regionale autonomamente e sovranamente modificando lo statuto in modo tale da pignorare il funzionamento della notte istituzione io mi auguro che per lo meno a questo traguardo che arrivi ma ridiamo anche all'altro perché non possiamo essere attenti ripeto a decisioni che verranno discusse e prese sulla notte appello prima o poi ci spera ma il problema prenderebbe prestato Corea mai
Approntato per lo meno a livello iniziale dal Parlamento nazionale allora poniamoci innanzitutto i livelli statutari di impossibilità di intervento e poi poniamoci gli altri livelli che però ci riguardano direttamente
Non lasciamoci vuotare da ogni contenuto presidente
Perché allora non sembri vuota retorica materie che meglio l'autoscioglimento di fronte ad una situazione che ci vedete totalmente impotenti nella possibilità di intervenire sulla vita dei cittadini amministrati
è una situazione molto triste quella in cui stiamo vivendo perché lo scollamento fra le più tipo e latte Blera è reale presidente non è più diventato un'argomentazione che ritira fuori nei momenti di crisi
La Carpenter tanta pelle deduttivo ballate emblemi abbiamo avuto un recentissimo il tempio con nell'ordine del giorno che è stato approvato e perché ha tentato di vanificare prima ancora che è sottoposto ad una votazione per quanto riguardava i suoi contenuti nella scorsa seduta lo dimostra vi è un effettivo scollamento prete continuerà per Blair a
E le decisioni dell'assemblea Sempre più spesso è sempre una volta di troppo rispetto all'opportune al necessario vengono tenute in non cale da parte dell'esecutivo il quale dimentica di rappresentare l'Assemblea
E di temere avere dei rapporti strettissimi minuto per minuto con l'Assemblea in quanto emanazione della milizia
E allora vediamo di intervenire a livello di Statuto per ovviare a questi che non sono inconvenienti
Queste sono vere e proprie fratture nella vita del consiglio regionale veri e propri momenti di paralisi
In termini verticali altra paralisi invece a livello orizzontale quella che le indicavo prima della diffusione delle Commissioni consiliari permanenti che è in grado di paralizzare totalmente la vita del Consiglio
E secondo noi il colpo d'ala lo ti può dare
Non comprimendo o dando il giro di vite ma proprio aumentando i poteri delle commissioni per i quotidiani permanenti coinvolgendo le di più e meglio rispetto alla vita del Consiglio agganciando le meglio al Consiglio regionale
E questi son problemi che dobbiamo affrontare subito
Forse su questo tipo di problemi il ministro Maccanico tanto per evocarlo ancora una volta non avrebbe potuto o voluto darci risposte dirette sono problemi che ci riguardano che riguardano la nostra vita all'interno del Consiglio
Avrebbe potuto dare celle invecchia sulla migliore attuazione degli articoli diciassette centodiciassette centodiciotto della Costituzione e sulla possibilità di esprimere opinioni tu radicali riforme istituzionali o prima parlavo dell'elezione diretta
Del del Presidente della Giunta e del presidente dell'Assemblea
Noi prendiamo atto comunque che non è né oggi né dopo domani che si deciderà nulla perché l'inizio di questa sezione ci ha già dato intento della inutilità in termini sostanziali Della questione stesse questo ci dispiace questo non esclude naturalmente che quando riprenderemo il discorso dopo l'estate noi terribili e ce lo auguriamo a qualche modifica statutaria significativa però ci rendiamo conto questo pomeriggio che non era questo lo scopo che si voleva raggiungere oggi
Si poteva fare una grande manifestazione di facciata
Che ci ponete all'avanguardia nove su questo potevamo essere d'accordo perché abbiamo sottolineato più volte la necessità di recupero di credibilità anche in termini di immagine della Regione Lazio
Ci ponete all'avanguardia rispetto ad altre regioni
E abbiamo siamo subito stati puniti come i ragazzini che fanno una cattiva azione siamo subito stati puniti dal governo che ci ha detto al Piave che voluto esprimervi in modo ardito a dare un colpo d'ala Elio che unisco subito
E dimostra tutti che non vi prendo nemmeno nella minima considerazione
E quindi noi crediamo che ben poco
Porta emergere da queste riunioni
E però molti sono gli argomenti che dovranno essere affrontati dopo l'estate presidente
Non ultima la qualità della presenza delle regioni
Nell'ambito della cioè
E la qualità nella prospettiva della deregulation del mille novecentonovantadue
Sono problemi che avrebbero richiesto probabilmente relazioni di partenza più approfondite
Su ognuna delle quali porte possibile fare una discussione
Prendiamo atto che quei tentato una tessere di facciata
E ci dispiace che non sia nemmeno troppo bene riuscita ecco questo ci spiace perché anche noi concordavamo
E ci auguriamo presidente che invece nei contenuti e la voglia
Reprimere qualcosa di diverso
Non crediamo appunto nella tenuta di dopodomani ma dopo l'età
Ad oggi non ci rimane avviandomi rapidamente alla conclusione che esprimere tutta la nostra delusione presidente
Per lei Vito di una iniziativa anche presto per la proclamare l'esito ma abbiamo l'impressione che in questo caso sul serio valga il luogo comune che il buon giorno si vede dal mattino
Per l'esito di un'iniziativa che è stata varata come iniziativa di estrema importanza
E che ancora una volta ci abito vittime di un potere centrale che ho dovuto manifesti ha voluto manifestare in modo plateale la volontà di strangolare qualunque tentativo
Di valorizzare in termini concettuali e di esprimere dei contenuti positivi da parte della regione Lazio nella fattispecie e dell'ente Regione in Generali
Noi non possiamo non trarre delle conclusioni da quanto successo questa mattina
Non portiamo non renderci conto che è necessario trovare degli strumenti
Per ripristinare un dialogo a livello paritario col potere spettrale
Noi non possiamo accettare che il dettato costituzionale emendamento sotto i piedi in questo modo noi non portiamo accettare che la Regione venga svuotata di contenuto e nel momento in cui tenta e ripristinare un contenuto alta la propria operatività e i parchi una dignità a quel punto il potere centrale che rende latitante e in questo modo ritiene di dimostrare platealmente che la Regione è un conta nulla io credo che
Latte emblema e credo che i due presidenti nella concludere questa questione perché concluderà giovedì finirà debba no esprimersi in proposti
Perché non è accettabile che noi oggi ecco forse in questo momento sul serio mi sento un'eroina che noi oggi si debba essere costretti a parlare in questo clima semplicemente perché il Pd interesse generale giustamente ha raggiunto limiti inenarrabili
Ma dico giustamente presidente perché questa non è una questione che questa mattina proposto temi e spunti tali tappi morale e l'interesse di chicchessia
E io non è dritto a dirle che parlo per per dovere d'ufficio in un certo senso parlo perché in quanto capogruppo del Movimento Sociale Italiano spento il dovere di denunziare alcune copie
Ma mi rendo conto della polpetta della inutilità non tanto e non soltanto io credo di questo mio intervento ma di quanti ne succederanno
Perché stiamo in un clima di
Inadeguatezza di intervento da parte nostra assoluto e laddove tentiamo di intervenire chiamo immediatamente Ustica immediatamente prostatite di latenza del ministro Maccanico in modo tale da rimetterci al nostro posto
In conclusione io presidente attendo di sentire quello che lei vorrà esprimere come valutazioni sull'esito generale di questa sessione e giovedì
Perché sarà interessante vedere quali sono le prospettive che abbiamo per le conclusioni veramente sostanziali che dovrebbero essere rimandati al dopo questa in pratica si tratterà di concludere starcene tutti a casa perché qui per gestire l'ordinaria amministrazione battagliera mettere la firma sul verbale puoi andartene
Oppure vi è una volontà da parte della Presidente del Consiglio da parte presidente aggiunta di recuperare da un lato un minimo di dignità e dall'altro un minimo di capacità operativa grazie a modifiche dello statuto che possono a nostro avviso
Essere apporta
Lei ce lo dirà mi auguro presidente giovedì perché in merito a questa sessione io credo che qualcosa otterrebbe il predetto da parte della maggioranza
E se posso permettermi un sommesso suggerimento ci piacerebbe che fosse detto con molta franchezza
Senta rientrare nel solito gioco delle parti senza rispettare le logiche
Che in questo momento informano i movimenti a livello di potere centrale pensando una volta tanto a quelli che sono gli interessi della popolazione amministrata
E non gli interessi che vengono gestiti a livello di alleanze nelle segreterie dei partiti questo nell'interesse dei tutti tutti fuori e dentro i palazzi di turno e quindi anche il nostro piccolo e irrilevante mini pala tra
Vedo subito una
Detto subito una risposta alle sue domande mi auguravo che il Consiglio si rimpingua assieme ai suoi membri durante il suo intervento ha visto
Che lei stessa ha parlato come capogruppo in assenza del suo gruppo perfettamente ampia per cui credo che sia per evitare proprio richieste di verifica che certamente
Sono le mene Idone a dare testimonianza della paglia dimessi Duzioni io sospendo la seduta
La giornata giovedì mattina secondo quanto prefissato l'ordine del giorno rimane
Quello della seduta straordinaria del Consiglio per quanto riguarda il dibattito sulle così dette riforme istituzionali e quindi in questo senso chiudo ci vediamo giovedì mattina alle nove e trenta
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0