Intervista a Marco Beltrandi sul referendum sulla legge elettorale e sul ruolo dei partiti e del Comitato Promotore del referendum in questa consultazione elettorale

Marco Beltrandi dunque il sia il no al
Referendum elettorale del ventuno aprile in una conferenza stampa comune per una battaglia comune ed una denuncia comune
Questa la dice lunga su
Su come in Italia sia praticabile il terreno della democrazia e della democrazia referendaria
Sì devo dire che
è
C'è persino un'altra sorta di paradosso nel fatto che proprio io abbia partecipato a questa conferenza stampa perché
In fondo credo di essere stato in casa radicali il primo ad essersi schierato nettamente contro il quesito
Che riguarda il premio di maggioranza
Poi abbiamo costituito il Comitato per il no perché vogliamo il dibattito
Con il con i comitati promotori anzitutto su questo referendum e io sono convintissimo che il cui che l'approvazione del quesito avrebbe effetti disastrosi
Sul sistema politico italiano cioè
Consoliderebbe
Renderebbe ancora più forte ancora più definitivo ancora più inattaccabile
Il sistema non democratico del nostro Paese ma detto questo siamo accomunati con i comitati promotori
Dall'interesse ad avere un confronto e
Dovremo valutare alla fine se questo confronto ci sarà o meno perché certo se tutto va come sta andando fra i ritardi della vigilanza fra le incertezze dei regolamenti e
Quello che temo accadrà cioè la non applicazione dei Regolamento una volta applicati su tutto questo si dovesse verificare è chiaro che anche noi dovremmo valutare con molta attenzione quale è stata scegliere
Si è molto dibattuto
Sugli effetti
Partitici più che
Politici di questa
Tornata referendaria sembra quasi che
Il referendum lo portino avanti promotori fino ad un metro prima
Della
Campagna poi se ne impossessa dei partiti e ne fanno un uso
Per esempio
Stimolatore o stimolante come vogliamo definirlo
Si pensi a quel che dice il il PD chi come Di Pietro ha sostenuto che invece
Era di fatto per inserire
Indicazione diretta la scelta dei parlamentari con una lettura un po'fantasiose però certamente diceva Segni
Come comitati promotori lo sono stati di fatto estraniarsi dal dibattito televisivo i radicali servono anche a questo
Forse soprattutto a questo qualcuno direbbe cioè
A dar voce alla denuncia di chi anche radicale non è di chi si contrappone come in questo caso alla posizione dei radicali
Sì purtroppo ancora una volta il comitato promotore del referendum che è l'unico deputato a rappresentare gli ottocento mila firmatari i sottoscrittori del quesito referendario
Si trova ad essere ai margini immerso sarà fra le forze politiche più varie
Fa comitati che nascono da tutte le parti
No i radicali insomma non abbiamo bisogno di dirlo è una storia che abbiamo vissuto sulla nostra pelle anche con le iniziative non vi l'ente tutta la anche quel poco che c'è oggi
Sul ruolo del Comitato promotore Statuto all'iniziativa radicale
Ora però noi sappiamo che queste conquiste non sono state sufficienti e quindi ci ritroviamo in questa consultazione ad affrontare i consueti e noti
Problemi appunto l'emarginazione del comitato promotore l'assenza del dibattito quando cessa potere dello Stato appunto un potere dello Stato e però pare non avere nessun potere
è una contraddizione questa incredibile perché tale è stato definito dalla Corte costituzionale però poi tutte le volte che il comitato promotore approvato sollevare conflitti con altri poteri dello Stato sui visto
Respinge quindi di fatto è un comitato che non ha poteri ed è un controsenso
Ma appunto tutto viene fatto
Perché non si vuole consentire ai cittadini di esprimere una scelta a proposito di specifici temi questo lo si vuole impedire
Dal punto di vista del Regolamento dicevamo spazi per l'astensione
Come sono le maggioranze in vigilanza di schieramenti il relatore
Con esponenti della lega che è proprio il partito
Più schierato per l'astensione del per il fallimento del quesito ma gli altri gruppi come si sono
Posizionati
Ma ignote anzitutto devo dire che io ho molta stima del collega Caparini
Che uno dei più competenti che esistano sulle materie della par condicio
Certo io fossi stato nella presidenza della Commissione avrei evitato di indicarlo relatore non perché non sia in grado di fare un ottimo lavoro ma perché evidentemente la sua
Appartenenza alla lega Nord avrebbe comunque dato adito a polemiche comprensibili
E quindi io avrei evitato
Ma questo è stato fatto spero che con appunto il relatore Caparini possiamo lavorare bene insieme per fare in modo che questo Regolamento
Diciamo non mi aspetto che sia perfetto o molto buono perché non è nelle possibilità e anche purtroppo ci sono dei precedenti che legano le mani
Però che sia migliorato e che sia almeno indecente è possibile che sia il più funzionale affinché appunto ci sia un confronto Fassino
Eventualmente anche astensioni anche se io lo ricordo le astensioni nella legge sulla par condicio non ci sono però ormai
Ci sono tutti i precedenti di regolamenti che immettono fra i contrari gli astenuti e quindi certamente non su questo non potremmo fare più molto se non constatare che la legge è già stata violata
In atto un particolare una curiosità
Si ricorda nella
Chiamiamola pubblicistica della del settore della materia come nel due mila e cinque un comitato
Che degli spazi per l'astensione Tanzi Perrino poi si schiera a cose fatte per l'astensione pure questa è una
Tram dell'anomalia no si parla per la fecondazione assistita insomma è un caso di scuola
Piuttosto
Sì tutto può succedere tutto può succedere appunto che dei no diventa uno degli astenuti
Di solito non succede mai il contrario peraltro
Si dà la misura appunto di un di un dibattito che
Che che diciamo così sfugge a qualsiasi regola qualsiasi
Ma sud già qualsiasi possibilità di far capire ai cittadini che cosa anzitutto che c'è una consultazione in che cosa consiste questa consultazione qual è la posta in gioco quali sono le ragioni del sì e del no tutto questo in genere non
Non viene fatto dal servizio pubblico radiotelevisivo neanche la quello privato adesso il sincero
Ma è ancora più grave non viene fatto dalla vittima