Elezioni comunali a Trieste: la campagna elettorale di DP

Per ora questa manifestazione
Lavoro facile nello stesso tempo è difficile quello di presentare Mario Capanna
Il suo libro aveva avuto un così grande successo i lettori uso scritto molto bene
Ma anche perché è l'espressione la viva voce
Di uno dei protagonisti di quegli anni formidabili appunto in cui un po'tutti noi visto la mediocrità che abbiamo sale esattamente dire che è una sala queste una trasformazione che è una piazza in una sala segno anche questo di una volontà di fare qualcosa in più rispetto alle sale pubbliche rispetto alle istituzioni normali da parte nostra un'occasione anche elettorale ovviamente
è una cosa era che non ci ripromettiamo di fare già tempo fa e che per il costo enorme delle sale triestine oltre praticità difficoltà deve abbiamo rimandato ora abbiamo cercato di prendere come si suol dire due piccioni con una fava
Con una manifestazione che vuole essere
Di cultura è una manifestazione elettorale
Protagonista dunque di quegli anni
Vissuto in prima persona Milano
In uno dei centri di in cui maggiore è stato lo scontro di classe
E che non fu soltanto un gesto il rifiuto di una società non è stato soltanto una protesta più o meno isterica di frange estremiste come pure la grande stampa nazionale ripetutamente ha cercato di far passare quell'esperienza
è stata una messa in discussione
Di parametri futura
Decreti praticati
Nelle grandi masse
E che poi c'è nei giovani al punto più facilità di essere messa in discussione
E i giovani istituzionalmente
Sono deputati e mettere in discussione uccidere il padre per creare una nuova società
Ma l'abbiamo creato una nuova società eppure i termini del sessantotto sono sedimentati nella città italiane non soltanto in quelle italiane
E hanno dato frutti negli anni successivi alcuni frutti stupenda mente positivi alcuni deviazioni lettore diverse interpretazioni accelerazioni e si sono scontrati violentemente con l'apparato dello Stato e che hanno messo in discussione anche quelle di quelle stesse con queste che il movimento degli studenti il movimento operaio Santato sessantanove
Riuscito ad avere
Tutto questo nel libro scritto con molta cura con molta precisione senza fronzoli retorici e Como e con molta ironia
Io mi vedevo un po'sommario scrivere certe cose perché scrive come parla non non a trasformazioni nel suo stile e io sono abituato militando in Democrazia proletaria che origini a sentire Mario
Convegni e conferenze e congressi e per cui di lo vedevo scrivere lo vedevo legge di propria voce
Quelle pagine senza nessun aiuto giornalistico o di scrittori come fanno tanti tante penne d'oro dell'editoria italiana facevano scrivere libri ripetersi politiche
Non tacciono in Marocco
Dicevo
Questo libro
Non è soltanto e non vuole essere assolutamente una memoria
Tomba cioè non vuole mettere nessuna pietra su quell'esperienza
Vuole tirare identità di quel discorso riassumerlo enucleare i temi principali i temi portanti di quella lotta indicare quali sono state le esperienze positive
Quali sono state quelle negozi negative determinate anche dalla inesperienza determinate anche dalla sottovalutazione dell'avversario di classe
E questo ha portato poi anche far pagare a molti compagni anche in termini di vite
Sottovalutazione
Noi a Trieste non abbiamo vissuto una stagione così cruenta fortune abbiamo avuto anche noi una stagione intensa di lotte degli studenti medi degli studenti universitari
Momento operaio a Trieste
Aveva avuto adottò negli anni precedenti una grossa infiammata ricordati i cantieri San Marco le battaglie che il movimento operaio filippino ha condotto contro la Celere di Padova
In pietra indago barriera in piazza Garibaldi a San Giacomo mettendo in discussione fortemente quelle che hanno già quella volta certi cerca sicurezze sulla responsabilità ciò che doveva portare avanti un discorso dell'appoggio la produzione se si poteva fare lasciapassare a livello di patronato di profitto
Di convenienze internazionali certi tagli certe ristrutturazioni ai piani cantieristiche nazionali quella specie di fluttuazioni quegli stessi tali che anche oggi colpiscono Trieste
La Terni Taking volete chiamarla ai si chiama che ma ci capiamo è soggetta di nuovo un attacco simile cioè il tipo di attacco che il padronato
Che il potere drastico anche qui anche oggi dalla Democrazia cristiana e i suoi alleati con tanto di bandiera mento di sovrastrutture autostradali più o meno ben fatte
Divenuta una battuta l'altro giorno che non ci pensavo qualcosa avrete letto tutti venga Aelia alto sessantacinque centimetri invece che settanta per cui di lei i veicoli pesanti non possono passarci divenuto spontaneo pensare che è stato un atto d'omaggio dove tuttora doveroso al ministro Fanfani che veniva inaugurarlo
Io credo che queste operazioni di facciata e poi vanno a fare la somma con procedimenti esistenziali tipo la benzina agevolata ha detto che queste cose qua ci son promesse che verranno
Attuate nei prossimi mesi però non colgano quello che è il punto centrale del proprio quale
Lo sviluppo di Trieste quale e i ricordi un ruolo che non può essere staccato da quello che è il naturale retroterra culturale ed economico di questa città
Retroterra che ci dicono tagliato nell'ultima guerra maternità quindi non è che sia scomparso questo un grosso sforzo da parte nostra deve essere fatto anche livello culturale in questa direzione
Il comunità dell'Alpe Adria può essere uno strumento utilissimo bisogna però darci quei parametri quanto dura che non sono sicuramente quelli profitto e del degli accordi internazionali che passano al di sopra dei bisogni della gente dei bisogni la gente che vive in questa città
E solo così si potrà fare molta
Io dico che arriveremo di nuovo le barricate
Questo può può succedere un po'succede non dipende da un partito non dipende dalla volontà di un singolo sappiamo benissimo deve essere un processo collettivo di di volontà la sua matrice quando incontra un ostacolo insormontabile quando incontra un ostacolo che ti impedisce di dire politicamente una stagione di lotta ecco allora che possono nascere l'incidente
Fino a questo momento un cenno
Trieste vive in una specie di né innovano quanto tempo potrà ancora resistere una situazione del genere io credo in questi anni abbiamo fatto un lavoro sordo ma prezioso mantenimento in certe parole d'ordine di certi parametri culturali di certe aperture
Non c'è vecchie affinché non vada perso il patrimonio che il sessantotto sessantanove anche a Trieste ha messo radici
No rimango di più questa via brevissima allocuzioni ecco le parole a Mario Capanna che parlerà più diffusamente su questi problemi
A mia volta come bene ha fatto Vincenzo cerchino di fare un'introduzione il più possibile succinta
Perché la esperienza di ormai credo di poter dire centinaia di discussioni e dibattiti su questo tema un po'sessantotto ottantotto come facciamo questa sera Trieste
In tutta Italia dice che la parte poi più interessante di quella della discussione
Dove vivono sia tra i protagonisti che senz'altro me ne sono di allora
Sia ai giovani di oggi non a caso si verifica anche qui quello che si è verificato in ogni altra città la metà dei presenti all'incirca solo giovani Pinilla voglia di sapere giustamente di farsi un'idea il più possibile precisa di quanto realmente successo da una parte e delle elezioni positive che da quel periodo provengono
E quindi è quella la parte più significativa
Il libro a come avete visto un titolo per certi versi un po'strano formidabili quegli anni e anche sul soprattutto sul primo aggettivo era nata una sorta di disputa non dico di polemica
La parola formidabile come senz'altro saprete ha significato corrente come obiettivi straordinario eccezionale fuori delle del comune ma in pari tempo dalla derivazione latina va fornito anche un altro significato cioè che suscita timore
Formidabile secondo etimologie originaria anche qualche cosa di temibile
Bene io credo di poter dire che le grandi lotte di allora furono formidabile quindi furono anni formidabili in ambedue i i significati
Perché crearono fatti culturali e politici senz'altro fuori dell'ordinario non comuni straordinari
E insieme che crearono timore in coloro che rimasero allora e negli anni successivi abbarbicati all'ombelico del loro potere
Già che erano appunto lotte che per idealità che proponevano rivendicazioni
Che mettevano sul tappeto miravano per l'appunto modificare alla radice in profondità sicuramente indicazione evolutiva e progressista il potere costituito
Il titolo stesso peraltro non è individuale voi sapete che in generale non è mai l'autore che metti il titolo al libro è sempre l'editore
In questo caso non è stato nemmeno l'editore è stato un uomo del popolo un tassista l'episodio raccontato dall'inizio
Nel senso che appunto rievocando gliene di allora
E messi a confronto delle sue deduzioni dell'oggi era un operaio dell'Autobianchi
Appunto se ne usciva con un'esclamazione formidabili quegli anni dove c'è vi era una tensione ideale
Una capacità di e misurarsi con grandi lotte collettive non sono individuali e di riuscire dunque a produrre grandi capacità di trasformazione che operavano e di so davano in profondità
Il libro peraltro non è
Un amarcord nove stasera accertamento non faremo insieme ne amarcord né un dibattito di natura letteraria non ci porterebbe granché sarebbe magari culturalmente interessante mattina si deve soddisfatti
Lo chiedo che faremo un dibattito culturale e politico storico e politico
Tendente cioè a misurare la lunghezza la profondità delle radici del passato
Per cercare di vedere in che misura è che se si danno lezioni utili per l'oggi e soprattutto per il domani
Credo che sia questo l'unico modo giusto di tentare una analisi una valutazione storica
Di fenomeni che ormai senza dubbio nel bene o nel male che ognuno voglia considerare appartengono ormai alla storia recente profonda delle nostro paese e non solo del nostro Paese
Peraltro il libro non me non muore con il sessantotto cioè arriva fino ai giorni nostri raccontando anche episodi di vita recente dell'impegno politico anche un po'del nostro partito
Ma per mostrare volutamente la sintonia che bene o male il nome di Democrazia proletaria cioè tra le grandi idealità di allora è la continuazione che è possibile oggi in sintonia in simmetria con i valori profondi chi allora sbocciare una da sprono Soro all'attenzione di milioni e milioni di pochissimo
Detto questo un po'più nel merito
Cioè se tutto una domanda
Direi alla quale non si può sfuggire perché alla forza di un fatto oggettivo
E cioè in breve perché
In quell'anno mille novecentosessantotto esplode
Nella profondità che molti ricordano che molti altri più
I giovani hanno in immaginato sentito esplodere questa grande ribellione
Inizialmente di giovani
Ma poi si estende anche a settori proletaria
Classe operaia
Perfino in alcuni Paesi a settori contadini braccianti lì settori di impiegati
Mette in movimento grandi masse non solo dei giovani ma anche di lavoratori di donne per esempio Hystrio votato vedremo più avanti
Da antiche pigrizie intellettuali culturali asservimenti significativi settori di intellettuali democratici progressisti
Perché dunque
Nel mille novecentosessantotto Monnet dieci anni prima nei dieci anni dopo
Da Pechino era in corso la grande rivoluzione culturale proletaria a Saigon la grande epopea del Vietnam l'eroismo dei vietnamiti che resistono e vincono contro una guerra di aggressione la più grande potenza dalla terra gli Stati Uniti
Sino a Praga
E nell'agosto del sessantotto l'invasione sovietica di Praga
A Belgrado non molto lontano da qui
A Varsavia dove ci furono grandi lotte studentesche
A Parigi Londra e Trieste e Milano Roma Palermo ebbene replica il miglior e la rivolta lì non solo degli studenti ma di sterminate masse dei negri
Scesi in lotta ad esempio per non partire a morire partendo sino appunto dalla guerra di sterminio contro il Vietnam a Città del Messico a Caracas a Buenos Aires a Rio de Janeiro
A Tokio
Esplode questa grande ribellione ripeto inizialmente dei giovani ma che poi rapidamente si estende a strati molto più ampi della società
Bene io debbo dire con molta sincerità perché non è mai serio né mai inutile
Dire balle o inventarsi frottole devo dire con grande sincerità che anche nel mio libro dove penso di aver tentato di fare uno sforzo serio di analisi e di riflessione
Penso che anche lì la risposta che viene dato a questo perché di fondo sia anche sulla risposta non del tutto soddisfacente
Questo lo voglio dire lealmente perché appunto il perché e davvero profondo e la risposta non è francamente semplice ridotta all'essenziale io credo che la sostanza della risposta consista in questa riflessione
Mille novecentosessantotto si vede a colpo d'occhio sono ventitré anni dalla fine della seconda grande guerra mondiale
Dalla fine della guerra popolare di liberazione partigiano di liberazione nazionale del nostro popolo di popoli hanno i vicini a Fini quello jugoslavo alla francese ed altro
E dunque è un ventennio che ha visto la ricostruzione post bellica
Paesi messi in ginocchio dalla guerra il nostro presente ma ancor di più la Germania il Giappone per esempio
Erano avvenuti ricorso rivelando le loro economie al punto che sono divenuti già in quegli anni cominciava ad essere le nuove locomotive diciamo dello sviluppo capitalistico
Ebbene questo grande processo di e rinnovamento in qualche modo largamente contraddittorio ma di rinnovamento anche se caotico delle forze produttive a liberato e messi in moto grandi energie
Per fare degli esempi anche banali tanto Massa divenuti classici basta pensare ad esempio la grandissima ondata migratoria dal Sud al Nord nel nostro Paese negli anni Sessanta sono gli anni della grande in Ourbat zione di masse meridionali di contadini di braccianti di di senza lavoro
A FIAT o ai cantieri di a Trieste e Monfalcone le grandi fabbriche metallurgiche della cintura di Milano ed altro insomma
I grandi fenomeni che creavano grandi aspettative
E si verificava proprio in quelle con un ruolo di spinte e controspinte quella classica contraddizione che il vecchio Marx
Altro che mette nel ritratto in soffitta come si vede aveva abbastanza precisamente diagnosticato e c'è la contraddizione che a un certo punto esplode tra la spinta sociale delle contraddizioni
Della ricchezza che in qualche modo riusciva a moltiplicarsi e l'uso privatistico delle verso cui veniva finalizzato questo insieme del processo
Diceva Marx quando si verifica questo la contraddizione esplode sia emerge in qualche modo esistente si palesa
Penso che
In fondo in ultima analisi
Sia questa la sostanza della risposta ma ho già premesso che può non essere la risposta con la R maiuscola onnicomprensiva e del tutto soddisfacente ma credo che questo sia il nucleo essenziale
Accennava a Belgrado dove proprio nel giugno del sessantotto esattamente venti anni fa precisi in questo momento
Ci furono grandiosi mobilitazione degli studenti in concomitanza in pratica con il Maggio francese con le grandi lotte in Italia con le grandi lotte in Germania in Inghilterra e negli Stati Uniti
E assurdo lotte di tale portata
Che anche se non riuscirono ad esempio a collegarsi a Belgrado in Jugoslavia con i settori di di lavoratori
Purtuttavia determinarono una spinta tale che Tito spesso dovette scendere in campo in prima persona
Tanto era ormai il discredito
Che a seguito di quella notte aveva colpito la burocrazia di partito le strutture stesse dello Stato federativo jugoslavo
Per cui non vi era alcuna autorità che potesse in qualche modo apparire credibile agli studenti che potesse in qualche modo ambire al ruolo di dialogare di discutere di confrontarci con le ragioni che loro poneva peraltro io voglio porre l'attenzione un secondo punto che mi pare
Di grosso rilievo lo accennava già in parte Vincenzo me non prima con alcuni riferimenti qui alla realtà locale tra l'altro io ricordo che a Trieste vide
Una non gigantesca ma significativa anche qui capacità di mobilitazione vasti fermenti e all'università ed ad esempio nelle scuole medie superiori
Una delle tesi che io sostengo del libro e che per quanto riguarda in particolare il nostro Paese
Il sessantotto non è mai esistito
Intendendo in questo modo provocatoriamente sottolineare questa tesi
E cioè che per quanto riguarda la situazione del nostro Paese
Non si può parlare
Di sessantotto punto
Ma si deve obbligatoriamente parlare di un ciclo di lotte che comprende almeno un biennio intercorso
E quindi il mille novecentosessantotto principalmente ma non esclusivamente studentesco giovanile
Perché già allora cominciavano a restituirci per quanto difficili ma intrecci con un settore di lavoratori di impiegati
Il mille novecentosessantanove hanno diciamo principalmente di lotte operaie e sindacali ma non esclusivamente perché anche lì continua e per certi versi in alcune situazioni
Milano in particolare ma non solo si amplifica congiungendosi con il movimento dell'autunno caldo operare sindacale sessantanove la mobilitazione degli studenti
Ed è
Al termine di questo biennio che si assiste alla prima visibile
Rea zione
Spaventoso Petipa sanguinaria terroristica del potere costituito con la strage di piazza Fontana a Milano Rimini del dodici dicembre mille novecentosessantanove
Dunque la prima risposta visibile ripeto sanguinarie terroristica dello Stato dunque del potere statale costituito come primo assaggio per fermare la crescita di quel movimento frantuma darlo deviarono ricacciando indietro possibilmente suo alzarlo e distruggere
Questo quadro e l'unico storicamente veritiero
Che consente di fare due cose essenziali
La prima
Di fare piazza pulita di quell'esercito oggi abbastanza in rotta per fortuna
Di penna Rolli di commentatori squillo e di acculturati in qualche modo semi venduti
Che in questi venti anni ci avevano un po'ridotto al silenzio
Dipingendo il Sessantotto come l'anno delle Follie l'anno della ignoranza in cui lo si studiava più si bruciavano i libri si facevano orge tra università si spaccava si distruggeva tutto
E dall'altro consentendo anche di misurarsi con un tema delicato ma del quale si deve parlare senza alcuna difficoltà e con spirito di verità
E c'è la questione della violenza
Io dicevo la strage di piazza Fontana alla fine da sessantanove come appunto risposta che voleva essere annichilendo niente distruttiva del grande biennio di trasformazione progressiva dell'otto del nostro Paese
E in effetti allora si pose
A centinaia di migliaia di giovani ma insieme dei lavoratori ripeto
Una questione per molti aspetti drammatica e sicuramente in ogni caso non piacevole
La situazione si può descrivere riassumere in questi termini
Di fronte a uno stato
Che in base alla Costituzione doveva esso per primo garantire i fondamentali diritti di libertà di manifestazione di parola di riunione di Assemblea
Di corteo di autorganizzazione della gente
E anziché mantenerli esso per il primo
Per Primoli calpestava e li violava in modo totalmente illegale
A centinaia di migliaia di giovani lavoratori si pose
La domanda che sa e a centinaia di migliaia e si decise fu deciso
A volte anche senza dirselo ma il più delle volte sì dicendo siamo chiaramente nelle assemblee
Che il compito di quel momento e dire garantire per le strade nelle università delle scuole nelle fabbriche degli uffici nelle piazze del nostro Paese le fondamentali libertà costituzionali che lo Stato per primo
A cavallo appunto dalla strage di piazza Fontana veniva calpestando e violando
Ebbene a venti anni di distanza io credo che
Difficilmente si possa trovare qualcuno onesto
Che non riconosca
Chissà se non si fosse preso quella decisione non è detto che stasera ci saremmo trovati e poter discutere liberamente per il tempo che vogliamo e la tranquillità che vogliamo a discutere in questa simpatica piazza di metri
La strage di piazza Fontana
Fu l'inizio di una via crucis che è la politica della strage dis
Dei treni dell'Italicus di Piazza della Loggia a Brescia
Che la grande ferita inferta alla stazione di Bologna
E la via Crucis dei tentativi di colpo di Stato
Ciò che i penna Rory appunto squillo non fanno finta di non ricordare e anche questo
Che il tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese è del dicembre mille novecentosettanta a ridosso del grande ciclo di lotte
E che ancora nel mille novecentosettantatré quindi siamo già cinque anni Gagliardi da sessantotto
C'è un tentativo insidioso di colpo di Stato cosiddetto della rosa dei venti
Dal nome di Amos Spiazzi degli alti ufficiali che nel Veneto quindi neanche qui non molto lontano dati stavano complottando contro le istituzioni del nostro paese
Dunque
Quando si poneva allora il problema
Di una difesa delle forme costituzionali essenziali di libertà di organizzazione di espressione di lotta di corteo di Assemblea ed altro era una questione essenziale a prescindere dalla quale
Non avremmo avuto allora milioni di donne e di uomini non avremmo più avuto alcuna possibilità di costruire da protagonisti l'avvenire destino del nostro popolo e del nostro paese
Grandi idealità
Sbocciano ma allora io qui non è che vorrei che non cade Simone l'errore di pensare che tutto fu l'idea re tutto fu bello tutto più facile
Non lo fu ovviamente
Come è impossibile che sia sempre
Quando si ha a che fare con grandi movimenti di massa
Che dunque soggiacciono a spinte multiformi a potenti e concentriche numerose contraddizioni
Come fu per altri versi su scala ancora più grande naturalmente la resistenza antifascista nelle nostro paese però
Grandi idealità io vorrei fare degli esempi estremamente semplici ma che danno un po'a Fletcher idea
Di quanto si mise a bollire in pentola ad esempio prima del Sessantotto una ragazza
Magari anche maggiorenni
Che aveva promesso a suo padre a sua madre chi alle nove in punto di sera sarebbe tornata a casa si arriva alle nove e mezza si prendeva come minimo di regola due schiaffoni
Dopo il mille novecentosessantotto quella stessa ragazza che si prendeva fino al giorno prima due schiaffoni
Occupava insieme con i suoi compagni di scuola
Ho l'istituto medio superiore o d'università restava fuori nonostante
Sembra una stupidaggine ed era una piccolo elemento di rivoluzione culturale metteva in crisi tutta una cultura
Nella testa della ragazza ma dei suoi genitori
I suoi compagni di studio o di lavoro che fossero della famiglia
Ciò citava discussioni approfondite
Dibattiti a volte anche laceranti dove ognuno dai genitori e fratelli eccetera in qualche modo doveva lacerarsi in una riflessione per capire perché scattavano questi nuovi meccanismi oppure per esempio
Fino al mille novecentosessantotto un operaio trovava normale
Che
Trovato ma subire la nocività
Sul luogo di lavoro
Cioè trovava normale che gli venisse accorciata la vita
Per i processi distruttivi
Particolarmente stressanti io Micidial mente nocivi delle lavorazioni produttive
Tant'è che accettava appunto la monetizzazione della motilità accettava di morire prima in cambio di tre soldi in più
Con il mille novecentosessantotto mille novecentosessantanove
Quella stessa operaio dice basta non ci sto più
Cioè non accettò che tu padrone
Mi paghi l'accorciamento della mia vita
Basta
I tuoi soldi usarli
Per togliere coi sul luogo di lavoro le cause della prossimità
Per togliere quelle cause che costringono la donna incinta ad abortire
Che costringono me lavoratore magari di Trento trentacinque anni a portare già il busto
Per le lesioni che o alla spina dorsale dei processi lavorativi
O che mi distruggono i polmoni con la silicosi ed altro
Il nuovo è una rivoluzione culturale profonda che si mette in moto della testa di milioni di persone
E non si comprende perché dell'università
E sia
La rivendicazione non dell'ignoranza
Come pensare anche a motore motore sa descrivere
Ad esempio quello come Montanelli
Morì la rivendicazione della mancanza di cultura
Ma l'opposto la rivendicazione io studio critico
Cioè di una cultura superiore che consentisse di capire la realtà
Di leggerla per entrarvi in una comprensione profonda e dunque trasformarla
Essercene protagonisti domani nella vita nel lavoro
E simultaneamente
Nelle fabbriche
All'interno del sindacato
Si va il grande processo di rinnovamento
Di democrazia consigli fabbricato bloccato da sessantanove
Il luogo delle vecchie e lottizzate commissioni internet la grande battaglia sulla nocività controllo Civita di cui ho appena fatto riferimento
La battaglia per l'ottenimento delle centocinquanta ore cioè di uno strumento di rilevamento dalla conoscenza della cultura per i milioni di lavoratrici ed i lavoratori
La rivendicazione e ottenere forti e consistenti miglioramenti salariali
Un mutamento quindi profondo del rapporto di forze in fabbrica al cantiere navale in ogni luogo di lavoro tra lavoratori e struttura padronale e di organizzazione del potere produttivo
Della controparte all'interno delle azienda
E poi la componente
Di creando
Interessa internazionalista
Penso che questa sia l'argomento di particolare interesse letti in una città come Trieste dove invece notavo certe segnalo io gli elementi di tipo nazionalistico annuncerà otto qual teso corposo e consistente ebbene allora la prima diciamo scoperta tra virgolette
Della grande e direi simultanee interdipendenza
Di ogni parte del mondo
Dovuta anche all'avvento dei grandi mezzi di comunicazione di massa che indubbiamente hanno introdotto questa nuova dimensione della unitarietà e simultaneità degli avvenimenti in ogni parte della terra
E però allora i gettare il cuore oltre l'ostacolo per esempio per cause
Che apparentemente sembrava dovremmo uteri lontanissime il Vietnam ho ho già detto
Oppure la lotta ad esempio dei palestinesi che già allora cominciava e che rispetto alla quale non ci spiegheremo la eccezionale per certi versi fantastica quanto a eroismo
Di immersione delle mobilitazioni palestinesi in Cisgiordania e Gaza di oggi se anche lui non vedessimo le radici che affondò la d'allora
La prima battaglia vera che anche sul piano militare i palestinesi vincono contro israeliani e del ventuno aprile mille novecentosessantotto e il canale
Del fatto una pietra miliare nella epopea palestinese e quindi l'internazionalismo come dimensione del capire
Che ogni cosa che accade in ogni parte del mondo ti riguarda
Anche se tu facessi finta di non volerlo sapere
Anche se in apparenza uno potrebbe disinteressarsi dell'Alta vedere coinvolto e così dunque era per il Vietnam
E così era per tutti i movimenti di liberazione nazional Cheryl capire
Chi ogni passo avanti che un popolo oppresso faceva per la propria liberazione era un rafforzamento delle nostre lotte
E simultaneamente il capire che ogni passo avanti nella nostra lotte magari anche su piccole conquiste nella scuola della fabbrica dell'ufficio era in pari tempo in quanto indebolì vacui
L'avversario un aiuto all'otto dei vietnamiti o dei palestinesi o dei cambogiani o dei neri d'America per esempio e tanto
Dicevo da questo punto di vista questo anche un tema di grande attualità
Proprio perché dall'osservatorio triestino si può sì sì ragione un attimo a mente fredda capire
Come
Con il nazionalismo soprattutto con le parossistica i parroci SISMI nazionalistici non si va da nessuna parte
Tanto meno oggi nemmeno ieri ma tanto meno oggi
E come invece un nuovo processo può essere aperto dalla ricerca costruita intelligentemente paziente faticosa ma in avanti di rapporti di fratellanza tra le comunità
Il rapporto è di convivenza costruita appunto con la capacità del vivere insieme risorsa della natura del risorto dell'economia e costruire insieme intestino di una città disputa Regione
è un popolo della parte di un Paese e nei rapporti con quello confinante
E dunque il grande discorso dei rapporti Est Ovest per esempio
Non già improntati a volemose bene che è una cosa idealistica maglie capire che oggi abbiamo uno solo al mondo e che si è per esempio dove siamo rapidamente crea le condizioni
Che lo salvaguardino dalla distruzione nucleare possibile non avremo domani in una terra di ricambio
E che dunque dobbiamo fare bene i conti Giacometti gestiamo quella di oggi e quindi i problemi dell'inquinamento per esempio la questione ambientale ecologica ed altro
Vi è un altro tema che indubbiamente far riflettere discutere perché una questione diciamo dell'oggi
E di grande attualità
Sessantotto padre del terrorismo terrorismo figlio dal sessantotto queste un'altra equazione che è stata propalata in moltissime salse lingue in questi anni
Ma io credo che qui dobbiamo come si è fatto finora far parlare le cose tra i fatti
Per cui mi ero scordato di dire ma credo che sia implicito ma quanto fin qui esposto che lo sforzo che io ho cercato di mettere del libro che Vincenzo ricordava era quello di far parlare i fatti
Il più possibile e unicamente i fatti
Ricostruendo lì nella coralità
Della dimensione effettiva che però
E quindi cercando di ricostruire il contesto
Della moltitudine di protagonisti delle condizioni storiche concrete
Perché questo è il modo migliore per ridurre al silenzio manipolatori detrattori decreto Bondi baracconi birichini e quant'altri vogliamo elencare
Fase equazione sessantotto quale terrorismo
I fatti per l'appunto
Le grandi lotte di allora del biennio chiamiamolo rosso per capirci tra virgolette chissà dove sessantanove furono tutte notte rigorosamente alla luce del sole
Non solo le decisioni venivano prese in assemblea e con mille due mila persone volta anche di più
Ma la realizzazione di quelle decisioni era sottoposta al controllo di tutti
Era visibile
Era
Diciamo normale lo stare in prima fila
E e non per esibizionismo
Perché la storia di un'asina costava
è costato
A volte costato maledettamente
E parlo di splendidi giovani studenti e a volte anche lavoratori rimasti assassinati per i marciapiedi le piazze delle nostre città Milano ha il record numerico
Di queste vittime perché LIPU lo scontro diciamo decisivo che venne ecco a seguito appunto alla strage di piazza Fontana e ingaggiato penso a spendere i giovani come Saverio Saltarelli
Assassinato non a caso il dodici dicembre mille novecentosettanta e quindi nel primo anniversario esatto della strage di piazza Fontana
Oppure a Roberto Franceschi assassinato nel mille novecentosettantatré siamo da cinque anni da sessantotto a Milano all'Università Bocconi
Quindi lo stare in prima fila costava
Ma era normale desiderare di esserci
E ripeto non per esibizionismo ma perché lo spirito era quello di chi sentiva di vivere una pagina di trasformazione profonda
Rispetto alla quale dunque era disdicevole stare lì dietro vogliono aveva annessi e di contribuire il più direttamente possibile a produrre e a costruire quei cambiamenti
Il terrorismo l'opposto
E l'agguato che dietro l'angolo
è il teorizzare il praticare un'idea secondo cui
Con l'eliminazione fisica del singolo avversario che una volta e Aldo Moro una volta che Ruffilli una volta il giornalista un'altra volta il magistrato un'altra volta è il generale dei carabinieri ed altro
In questo modo si colpiva il cuore dello Stato sciocchezze
Non occorreva aver letto Marx
Per sapere come sarebbe andata a finire
Tant'è ci fu più d'uno modestamente che in quegli anni quindi in tempi insospettabili quando sembrava che le Brigate Rosse facessero davvero la rivoluzione disse come sarebbe andata a finire
E cioè che quel tipo di avventurismo avrebbe prodotto l'inevitabile risultato Dio rafforzamento autorizzato dallo Stato come è puntualmente avvenuto
Con la legislazione speciale di emergenza ballo sfrenato dei pentiti ismi del dei pentiti dei pentiti ismi e quindi la distruzione dell'abc dello stato di diritto
Di cui parliamo ancora oggi nefaste conseguenza
Ci sarebbe risolto come si è risolto con il disastro perché aveva imboccato quella strada
E sei qualcuno di voi vi sarà capitato di leggere il libro di Franceschini appunto quello che parla di queste cose troverà la conferma di quanto sto affermando Franceschini della ricostruzione della sua esperienza brigatista
Di dei suoi colleghi che
Va intrapreso e salta a piè pari sessantotto nel senso che
Sì sono stato non gli ha detto nulla
E si rifà appunto al vecchio partigiano della Resistenza che da bambino gli aveva dato le suggestioni appunto delle armi eccetera
è una conferma come dire secondo me abbastanza significativa
Del fatto per l'appunto che il messaggio del sessantotto e in ultima analisi
Esattamente antitetico alla strada dell'avventurismo terroristico
Non solo
Ma se per esempio un partito come democrazia proletaria
Nasce per l'appunto dieci anni fa
All'incirca settantasette settantotto
E quindi nella fase più tragica del terrorismo
E verso un conflitto con lo Stato
Quando pericolante la richiesta che si veniva fatta era dovete schierarmi dovete dire se siete o con lo Stato o con le Brigate Rosse
Caparbiamente che dicevamo ci dispiace ma non stiamo né con l'uno dei con le altre
E siamo contro lo Stato e contro le Brigate rosse
Perché sono due facce in qualche misura simmetriche io lo stesso fenomeno siamo per un'altra cosa cioè per mettere in piedi un'esperienza di trasformazione collettiva cosciente di donne e di uomini di giovani
E che come tale si fonda sul consenso da costruire
Da elevare
Da fare insieme
E quindi sulle sulla costrizione
E nasce appunto a questo tentativo difficile e sofferto di mettere in piedi uno nuova esperienza che prevedendo anche la crisi della sinistra storica complessivo oggi è del tutto visibile potesse in qualche modo e ricostituire un veicolo nuovo di ripresa e di rafforzamento di notte
Un altro tema ancora prima delle ma la conclusione
Vi è tra le molte una grande lezione direi di ordine strategico
Che viene dal sessantotto sessantanove nel nostro Paese
Ed è a mio avviso di estrema attualità
Proprio in relazione a quanto oggi sta avvenendo del nostro Paese in relazione allo stato di difficoltà per non dire di crisi profonda di gran parte della sinistra delle organizzazioni sindacali eccetera
Ed è questo
Da noi per le ragioni dette
Il Sessantotto ha costituito una Honda molto lunga
E per certi versi particolarmente alta
Che si è propagata a lungo nel tempo
E ad esempio determinato la grande avanzato dalle forze di sinistra nel nostro Paese
Degli anni settantacinque settantasei
Non a caso di allora la grande avanzata per esempio
In generale la sinistra ma segnatamente del Partito Comunista Italiano
Ricorderete che nel settantacinque lesioni amministrativa di allora
Tale è l'avanzato delle forze di sinistra del PC in particolare che grandi metropoli del nostro Paese Torino-Milano
Firenze Roma Napoli quindi non villaggi le maggiori città
Vengono per la prima volta dalla storia governate da quel momento dall'amministrazione di sinistra
Per la prima volta in quelle grandi metropoli la democrazia cristiana viene sospinta all'opposizione
Dei settantasei ci sono le elezioni politiche anticipate questa grande spinta a sinistra viene confermato
L'indomani si realizza il compromesso storico
Cioè questa grande spinta popolare di rinnovamento di grande fiducia della gente nell'apertura di una
Tentativo di trasformazione progressiva che sessantotto aveva già astio dato arriverà in qualche misura
Sociale ampio
Viene dal gruppo dirigente comunista portata a fare da sgabello sotto le natiche della democrazia cristiana
Comincia da lì o meglio lì si verifica l'accelerazione relativamente veloce della crisi profonda del Partito comunista
Le ultime vicende sono sotto gli occhi di tutti
E stavo appunto a testimoniare
Che
Quando
La sinistra non fa il suo mestiere
Perde
La grande lezione di vela sessantotto è appunto questa il centro per la società
Si sposta a sinistra
In direzione cioè progressiva culturale politica
Quando è in presenza di grandi movimenti sociali politici di massa trasformatori
Appunto sessantotto sessantanove l'onda lunga che creano avanzato a sinistra
Cinque sei sette anni dopo
Quando questo cessa
Il la sinistra diviene anch'essa vittima vittima di quel mal sottile della politica italiana che l'ha motivata al centro
Allora hanno solo il centouno si sposta a sinistra
Ma il centro che risulti alla sinistra vince
E si entra da parte delle forze progressive del movimento operaio democratico sindacale in una fase di difficoltà crescente di riflusso dopo nel senso letterale
Cioè dell'andare indietro della rifluire verso il basso del dovrà avere più capacità propulsiva di trasformazione basata su contenuti alternativi di fondamento di una nuova società di un nuovo modo di stare insieme di concepire la lotta sociale sindacale e politica
Di ragionare culturalmente in modo nuovo
Questo spiega perché
Qui il Partito Comunista il più forte dell'Occidente
Che era riuscito a giungere al punto da rappresentare un terzo dei settori
Beh inconsistente ma la proporzione Davide dell'arretramento tragico
Nel quale si è piombati tipo si riflette all'interno del sindacato e qui basta vedere tutti i settori diciamo di punta
E di classe operaia di lavoratori certo ritiratisi cioè oggi vivono elementi di frustrazione di indebolimento di arretramento
Ecco dunque perché le radici di allora ci danno grandi lezioni per l'oggi e per il futuro
Solo rimettendosi a ragionare su una ipotesi di ripresa di protagonismo sociale individuale e collettivo
Di costruzione cioè di un'opera di trasformazione cosciente
Della società degli assetti politici
Sarà possibile riprendere un cammino in avanti
Altrimenti gli autogol non saranno finiti
Ne sappiamo ancora degli altri
E se rende larga parte io opera
Non della velocità e dell'abilità delle punte d'attacco dalla squadra avversaria
Ma saranno essenzialmente il prodotto della incapacità nostra di darci quel colpo di reni che è necessaria e che è possibile riprendendo un processo di riflessione di trasformazione innovativa e dunque di trasformazione progressiva a livello sociale politico e culturale in avanti
Concludo
Non ho parlato dei problemi amministrativi di Trieste del Friuli-Venezia Giulia
Né lo faro non foss'altro per una questione di eleganza perché il tema delle nostre incontro stasera appunto sessantotto ottantotto alle grandi questioni del grande idealità
Ma siccome nessuno è scemo a questo mondo credo che io non potevo fare comizi è migliore di quello che ho fatto se si fosse trattato di un comizio
Proprio perché quelle idealità
Beninteso non trasposta in modo meccanico questo sarebbe stupido
Ma nello spirito e insegnamento il significato originario oggi valgono due volte quella di ieri
Nel senso che e richiedono di essere aggiornate
Di essere ritrasforma durante il rivitalizzante sulla dimensione delle contraddizioni dell'oggi ma il loro spirito
La loro capacità il loro insegnamento profondo resta sicuramente almeno al novanta per cento in larga parte intatto
Vivo e capace anche di riuscire a vivificare
Fenomeni nuovi c'è insieme riusciremo ad esserne protagonisti dunque la conclusione è questa io ho cercato di introdurre una riflessione direte voi quanto utile quanto approfondito invece quando superficiale o inutile
Proprio su questo concetto
Ragionando insieme e capendo insieme che sonoro non decidendo le radici nel passato possiamo consapevolmente da protagonisti da donne e uomini adulti conquistare il futuro ed esserne a nostra volta sempre meglio protagonisti
Su questo volevo avere la potenza e la possibilità
I discutere riflettere su grossi problemi
Complimenti soltanto il fastidio sanno essere società profondità fatti comunque sentivamo l'esigenza di rinnovare e quindi proporre
Per cui io apro il dibattito invitando tutti quelli che sono stati stimolati
Mario
Prendere la parola
In modo da protesi al seno pulite gli aspetti dei tanti aspetti che abbia
Soffro
E anche fare delle critiche se comunque
X tutti quelli vengono a parlare di autopresentazione incastrati in modo che la registrazione fonica
Riprenderemo consistente tutto quanto
Veniva
Benissimo predominio della segreteria Democrazia proletaria
Le cose che ha detto ma mi hanno stimolato molto
Pensando così alla nostra storia anche la mia storia di compagno crescono ha fatto negli anni settanta qui a Trieste in una città di provincia non certo come Mario a Milano una metropoli Congo grosse contraddizioni e pensando anche autocriticamente a quegli anni che certo sono stati importanti hanno forzato anche qui a Trieste nostro piccolo digita decentrata
Anche in queste cose siamo decentrati non questo angolino anche dei così il le cose che si muovono i movimenti eccetera qui hanno sempre su un Rebound molto più lento che in altri posti no
Però io mi mi ricordo di quegli anni in grande protagonismo anche via Trieste o al movimento studentesco prima le scuole medie tra università
Effettivamente c'era una voglia di parlare di discutere anche qui da noi che oggi in questa situazione lasciatemi questa nota così un po'pessimistica
è molto difficile
Ritrovare e mi fa pensare anche queste cose proprio per riportarle alloggi come diceva giustamente Mario intime cose
Che poneva mai come Democrazia proletaria che Trieste siamo una piccola forza però credo giustamente come il nostro slogan dalle grandi ragioni abbiamo in questi anni continuato a mantenere vivo un patrimonio
Che incita era vissuto e e tentiamo di mantenere di lotta e di protagonismo
Di porre le problematiche che in questa città si vivono con puntualità
Ed è Trieste la città strana molto difficile nel fare politica fare movimento a Trieste
Perché i problemi si intersecano in una maniera incredibile
Ed è difficile districare me il il groviglio proprio perché è una città no ma la rispetto a tutte le altre città italiane anche Nicola uno psichiatra di Psichiatria democratica che hanno che non era di Trieste era venuto qua con l'esperienza di Franco Basaglia
E dicevo che Trieste la città schizofrenica in qualche maniera non dava questa diagnosi
Perché diceva che grazie al nazionalismo che c'era stato in questa città la ricchezza di questa città che era il convivere nel passato di di nazionalità diverse eccetera era stato un po'spezzata come dire da questa propaganda nazionalistica dagli odi che c'erano stati
E che queste gruppi sociali nazionali eccetera non conviveva no non riuscivano a convivere restavano nel piccolo gruppo io allargherei questa riflessione proprio perché penso che anche presenti all'interno della sinistra dove io vivo opero
Questa cosa del piccolo gruppo del PC dalla parte di P. dall'altra i Verdi l'altra la non comunicazione che c'è in questa città e gravissime grandissima
Io sono stato in altre città e anche italiane ed è molto diverso così anche la passione politica eccetera
C'è la voglia di discutere di dibattere o c'era almeno anche qui riflusso
C'è stato anche in altre situazioni però a Trieste c'è questa proprio peculiarità che vivo vivo proprio sulla mia pelle
Della difficoltà di comunicare dalle persone tra la gente che secondo me è un portato un po'anche dalla cultura dominante che c'è stata in questa città da come presente è stata amministrata perché i i problemi che ne poniamo presente dei giovani degli anziani eccetera sono lo specchio proprio del mantenere separati in questi questi settori ed amministrazioni pubbliche fanno di tutto perché settori siamo separati insieme emarginati
Presente a Trieste la città molto ricca dicono di non son conti in banca incredibili no però esistono sacche di emarginazione molto gravi molto forti ci sono venticinque mila anziani che vivono soli ad esempio ci sono i giovani che non hanno alcuno spazio sia culturale sia sociale sia di comunicazione
E le amministrazioni pubbliche non l'ho fatto assolutamente niente siamo dominati da delle lobbies partitiche che pensano soltanto a usare il denaro pubblico per i loro fini per le loro cose eccetera
Non è vero che poi qua c'è l'amministrazione asburgica come molti dicono no a qualunque cena
Non c'era c'era amministrazione asburgica meno sepolto no invece del limite della burocrazia eccetera poi sottobanco succedono le cose più incredibili di patteggiamenti più incredibile ma fette più incredibili eccetera come siamo abituati purtroppo avete governare tutto il potere in Italia
E i problemi sociali presente io lavoro in psichiatria e quindi
Lo sento molto questo problema
Credo siamo stati sempre l'ordine del giorno del dell'azione di Democrazia proletaria sono anche l'ordine del giorno di questa lista che noi stiamo chiamati a costruire in questa elezione
Vorrei così che i compagni gli amici che presente riflettessero molto su questa nuova aggregazione che mi stiamo dando formando che non è e lo ripetiamo un accordo elettorale in un processo politico che abbiamo intrapreso
E credo che sia una cosa di un'estrema importanza
Lo dico senza FAP falsa modestia proprio perché è il primo tentativo a Trieste immettere insieme anche culture diverse
All'interno della sinistra di proporre un polo alternativo a questa città di proporre una sinistra non omologata una sinistra che in consiglio comunale
Il Partito Comunista presente non ha contato nulla in questi anni e credo che il compagno pallore l'abbia fatto molto di più da solo che i dodici consiglieri comunali comunisti vivacità dove giustamente diceva
Vincenzo all'inizio in apnea di c'è una lunga agonia e credo che questa controtendenza che ne abbiamo innestato con compagni di Trieste
Con esperienze politiche che sono nate a Trieste Edison per Trieste
Con i riferimenti nazionali che abbiamo come Democrazia proletaria sia un'esperienza da coltivare e certo non è un percorso facile né l'abbiamo iniziato forse l'elezioni ci hanno dato quel colpo di reni che che ci serviva poche per un uscire dal guscio e tentare un progetto anche se volete
Ambizioso potrà di aggregare una sinistra diversa alternative in questa città e mi dispiace molto che invece altre forze politiche continua con le vecchie logiche altre forze come nelle liste verdi il partito radicale che ancora una volta piombano da Roma con loro sei deputati come anni fa comprano pagine sul piccolo mentre noi avete visto tutti abbia avuto compra una pagina a pagamento per apparire sul piccolo proprio perché c'è la l'assoluta cioè non nominare il nome di Griffin Dunne piccolo c'è questo e questo va denunciato fortemente altri invece altro hanno hanno altrimenti comprano pagine del piccolo affittano televisioni private e fanno operazioni politiche
Che criticabili senz'altro e che anche le dichiarazioni di alcuni esponenti
Poi dopo le elezioni vedremo in consiglio comunale erano già dichiarate sommando già fatto delle avances espliciti le tribune politiche televisive di accordi con la maggioranza che governa la cosa comune con la Lista per Trieste eccetera
è come vogliamo essere una cosa diversa vogliamo partire per le quali verità che diceva Mario per certamente calar le nelle problematiche concrete
Di Trieste che sono il nazionalismo che sono il ruolo di questa città che non si capisce perché debba rimanere chiusa e la vogliono chiusa no senza alcuno sbocco economico politico mentre invece Trieste aveva una avrebbe una grossa ricchezza
Da spendere sia in Europa sia di ponte verso i Paesi del Terzo Mondo
E verso i Paesi dell'Est europeo ecco questo volevo dire utilizza
Ho
Grazie
Come
Grazie ruberò solo un minuto perché poco c'è da aggiungere a quello che ha detto prima Mario Capanna in quello che ha detto adesso Raffaele
E credo credo che Mario prima abbia molto ben centrato molto ben detto ciò che noi dobbiamo a quegli anni
E come oggi si tenti di far dimenticare tutto ciò che noi dobbiamo a quegli anni quel movimento
Sito di farlo dimenticare nel quadro nel quadro di un nuovo autoritarismo conservatore si sta sorgendo ed evidente sotto gli occhi di tutti
E che rappresenta non solo per il nostro Paese ma per l'Europa intera
Un grossissimo pericolo perché un movimento che va al di là del nostro Paese
Un movimento negativo contro tutto ciò in cui noi crediamo
Con tutto ciò che vogliamo fare
E che ha le radici ciò in cui noi crediamo che noi vogliamo fare proprio negli anni
Nel sessanta
E così dice spesso che Trieste è una città laboratorio io credo che lo sia anche in questo caso anche in questo senso
Perché è una città di relazioni internazionale di posizione internazionale perché è una città dominata da cent'anni formale da una loggia
Conservatrice
Libera nazionale massonica
E questa connotazione particolare
Che ha ridotto essa la città nelle condizioni di auto emarginazione mondi emarginazione dall'esterno di auto emarginazione in cui si trova
Ecco in questo senso io credo che il nostro lavoro nello spirito di quegli anni abbia Trieste non dico più senso che altrove ma un grandissimo significato
Perché si riflette sulla realtà della nostra città perché si riflette sui ruoli anche internazionali che la nostra città a noi usiamo a dire e con questo concludo che esistono due Trieste
Una e la Trieste ufficiale
Quella che effettivamente da trent'anni emette un'immagine disse
Nazionalistica conservatrice reazionaria
Suiciderà anche suicida rispecchia quello che sono le sono i suoi ruoli internazionali perché il nazionalismo per questa città è un fenomeno sui cinque
E poi c'è un'altra Trieste quella che noi diciamo appunto l'altra Trieste
Trieste di popolo Trieste di italiani e stupendi e di altre comunità minori
Trieste effettivamente ricevere solo uno dei nostri ascoltatori Trieste dei triestini perché triestini sono tutto questo sono italiani sono spolverini appartengono a comunità anche differente
E questa Trieste che schiacciata da cent'anni da questa è l'ospite in questa Trieste che noi cerchiamo di fare emergere l'accordo che ricordava di lavoro politico
Che si inaugura con questa dizione ricordato prima da Raffaele è un accordo proprio per far rinascere per far parlare per dare voce a cui è stata Trieste
Non è un caso se anche durante le elezioni come già prima adesso con intensità maggiore si tenta di schiacciare questa nostra voce si tenta di zittire la la si censura in tutte le maniere
Io credo che questo questo elemento che può essere forse anche deprimente è invece il segno certo che siamo nel giusto
Che siamo nel giusto perché disturbiamo questa lobby lobby che non è soltanto italiano ormai anche in parte slovena perché disturbiamo questo fenomeno di cultura conservatrice di cultura di loggia
E continua ad uccidere Trieste che l'ha portata veramente ormai ai minimi termini
Le ostilità le difficoltà che stiamo incontrando quindi non devono farsi disperare
Devono anzi rinforzarsi ripeto e con questo concludo scusate sul serio nella certezza di essere nel giusto grazie
Ci sono altri interventi
Ho
Io vorrei sollecitare ch'è la morte barche
Di compagni che si vedevano neanche l'università
Cui
Dovrebbero essere così solleticare attente antipolitica articolo speriamo avviato
Guardare a capanna apposto all'inizio con la sua esposizione
A bordo
Prego sempre di presentarsi per la registrazione logico sia
Mi chiamo Bruno venti volevo così fare una piccola notazione diciamo di carattere culturale di cambiamento del clima culturale in cui viviamo
Prima diceva Capanna c'è stato un periodo in cui abbiamo vissuto un clima in cui c'erano le magliette anche il peccato si diceva inglese cioè
Mi interessa quindi tutto quello che succede mi interessa quindi la cultura così che passava una generazione
Non solo giovanile ma che ha coinvolto fasce fidare di popolazione era questa e quindi c'era l'impegno l'entusiasmo la voglia di essere presenti
Oggi
Diciamo che vediamo un clima culturale un po'diverso questa volta
E meno presente c'è una cultura invece molto esplicata di di una leghismo arrogante di un i l UPI smalto se si può dire trasformare questa questa parola inglese parole italiane
Di una voglia di di di sopravanzare tutto e tutti che diciamo fa dimenticare alcuni concetti uno di quali la solidarietà
Che che dobbiamo riscoprire e che in questa fossa seppur piccola iconografia proletaria probabilmente potrà essere così uno stimolo in questa direzione
Ecco diciamo un'altra piccola notazione questa anni fa a Trieste si sentiva nei cortei studenteschi non sono i cortei studenteschi nostra Maccari italiani sloveni uniti nella lotta questo era una parola che era passata
Diciamo dopo lunghi periodi in cui i cortei studenteschi erano stati gli anni Cinquanta espressioni nazionalismo molto pesante che era passata nell'ambito così del delle delle generazione giovanile di un'epoca
Oggi non vediamo più quest'oggi c'è di nuovo una una fervore nazionalistico con punte di razzismo che sta diciamo invadendo questa città in realtà di tutto questo molti di noi sono stufi io per esempio personalmente di sentire parlare
A a quarant'anni dalla fine della guerra di questo problema che nei giorni non ne posso più certamente non ne posso più e non dico cose e l'accusa è stanca
La cosa che invece mi ha colpito di più è come alcune alcune frange come questo sia diffuso e abbia colpito interessato alcune frange della sinistra della sinistra storica come quella socialista
Di un partito che nascita e cultura non dovrebbe dovrebbe essere estraneo a questo
E che invece trova in alcuni suoi esponenti a livello cittadino
Dei gli assalitori okay diciamo dei veicoli di questo messaggio
Ecco
Questo se vuol dire che appare qualche volta un'operazione squalifica se vuol dire
Invece un credo culturale ma per una operazione preoccupante
Quindi gli anticorpi dovrà essere sviluppati in questa direzione
Scrisse
Io sono Giorgio Ritossa sono lavoratore qualsiasi di una qualsiasi azienda e mi domando questo
è inutile continuare a a rivedere diciamo il periodo storico del sessantotto comunque lo storico che si basa sull'ICI cosa che continua che finisce e poi deve ricominciare oppure
La posizione di questa sinistra di questa nuova sinistra in decadenza l'abbiamo visto tutti quanti sulla decadenza da sinistra c'abbiamo visto Cibotti praticamente la sinistra ottiene a tutte le versioni cioè
Io dico
Siamo ancora attuali oppure ecco questa è la mia domanda
Ma gli abbonati no
Non ci sono interventi immediati
Limitiamo già provocando otto sono lavoratore del porto ma come al solito più dev'essere stimolati dagli interventi con con i quali si è d'accordo come per esempio quello di Mario o di rientro ancora prima
Mi ha stimolato quest'ultimo intervento se ha ancora un senso per la sinistra
Raffaele diceva queste
Beh non secondo questa è la città dove non si fanno le cose questa credo che sia anche la città dove si fanno questo genere di domanda
L'altra settimana guardavo anche le quattro l'intervista Paolo Pagliaro dal dove mi pare uno del Partito liberale richiedeva come mai voi della nuova sinistra fatto sempre le stesse domande come mai voi dite sempre le stesse cose
Ecco io credo che questa domanda faccia il paio con l'intervento che mi ha preceduto
Se poi i problemi non si risolvono noi continuiamo a dire le stesse cose Mario all'inizio diceva
Che la sinistra perde quando non fa il suo mestiere io penso che questo sia uno dei messaggi principali che significhi questa sera perché se
La sinistra non fa più riferimento
Alle Carandente non fa più riferimento ai grandi problemi sicuramente perdente
E allora diventa necessario costruire qualcosa di diverso da questa vecchia sinistra io credo che chi mi ha preceduto
Quando parlava di nuova sinistra in crisi non si riferisse la nuova sinistra si riferisce a Democrazia proletaria il movimento Trieste ma si riferisse alla vecchia sinistra
Quando una vecchia sinistra in crisi sicuramente ancora più senso parlare di sinistra ancora il senso parlare di tutte le cose che Maria diceva prima contemporaneamente questa manifestazione c'era
Poi conclude
C'era la manifestazione del partito socialista in Piazza Unità una manifestazione con musica
Una manifestazione dove si esibivano dei gruppi in playback
Quindi questo dovrebbe se una cosa è far riflettere perché questa è la cultura che sta vincendo allora io penso che una cosa più un invito da rivolgere a tutti e questo di non fare la notte in playback
Di portare avanti la propria voce senza che nessuno incita prima il nastro
Non devono dunque facciamo una cosa più compreso l'Auditorium
Non perdonano
E continua a sollecitare interventi
Cinquant'altrimenti potremmo
Iniziare una riflessione su questo primo giro di interventi dopo ovviamente senza vorrei chiudere il dibattito procediamo
Recita così
Allora riprendo io se permettete brevemente la parola per dire qualcosa sull'osservazioni già formulate giunte
Parto anch'io dall'osservazione che sintetiche ma estremamente puntuali che sono insite nella domanda che ha fatto Giorgio prima appunto se
Oggi
Noi intesi come idealità di trasformazione progressiva della sinistra
Siamo Turati oppure no
Credo che ci sono molti modi di rispondere a questa domanda e credo che sia opportuno che noi scegliamo sempre la strada dell'esame dei fatti
In breve che situazione abbiamo di fronte
Bene facevamo riferimento anche prima
Per la prima volta nella storia dello dell'umanità
Noi abbiamo acquisito nuovi nel senso uomini di questa generazione
La possibilità di autodistruggersi con le armi nucleari
Questa possibilità e come è noto totalmente in piedi
Gli accordi Reagan Gorbaciov fra hanno solo deciso di smantellare appena il quattro per cento dei missili nucleari quindi vuol dire che
E oggi tutti gli esperti sia all'Est che all'Ovest dicono che diviene sempre più possibile la guerra nucleare distruttiva anche per Roma
Non quindi per una decisione consapevole degli uomini
Ma addirittura per errore via questo primo elemento
Vi è un secondo elemento
Quella invivibilità che ognuno di noi ormai sente crescente
Ad esempio della nostra città
Mi riferisco alle grande tema esploso in modo dirompente degli ultimi tempi ma che veniva emergendo già da un pezzo
Del rapporto uomo natura ambiente
Fino a quando cioè noi donne e uomini della presente civiltà possiamo pensare di andare avanti saccheggiando la natura
Nel modo che negli ultimi tempi soprattutto
Grazie alla tecnica proprio di sfruttamento intensivo e a oltranza sulla logica del profitto si venuti facendo demolendo il rapporto armonico che esisteva un uomo ambiente natura
Mentre noi siamo figli dell'Occidente tra virgolette pingue Grasso poi sappiamo che anche da noi ci sono sacche di miseria di disoccupazione venivo richiamati prima anche qui interi esterno
Il problema degli anziani il problema della disoccupazione segnatamente della disoccupazione giovanile della disoccupazione femminile ma nell'insieme si facciamo parte dell'Occidente pingue
Due terzi se il nome meglio dire tre quarti del mondo vivono fame miseria quindi con una contraddizione spaventosa e vivono fame miseria come è noto non perché sono cretini o scansafatiche o perché non hanno Paesi con la risorse naturali
Ma perché i meccanismi di predominio di dominio
Di decenni e di secoli del capitalismo dell'imperialismo eccetera li ha ridotti e vibranti tiene in questa condizione quindi non è che viene caso né dal cielo
E uno dei risultati di una logica di dominazione e di oppressione
Viviamo problemi ad esempio
Relativi
Alla distruzione di forze produttive
E qui possiamo fare variasse vari elementi esemplificativi
Si accennava la disoccupazione giovanile
Le statistiche dicono che due giovani su tre nel nostro Paese cercava lavoro e non lo trovano
Ciò significa che le migliori energie di un popolo quelle giovani per l'appunto
Non solo non vengono impiegate ma vengono frustrate il rimandate sine die
Ma distruzione di forze produttive vuol dire anche per esempio quelle scene che ne vediamo sovente nei telegiornali testate no la distrazione di migliaia di tonnellate per esempio non so dei pomodori di frutta di verdure ed altro
Dove c'è appunto una logica tutta misurata sul profitto e non sulla utilità sociale cioè sui bisogni dei cittadini e della gente
Determina il fatto che si produce tra virgolette dipinti
Mette invece questo non è vero si produce di più in relazione alle logiche del profitto ma non si produce a sufficienza in relazione ai bisogni dei cittadini
Ci vorrebbe continuare
Ma di fronte a queste cose che sono appunto i fatti
Che si fa
Allora Craxi dice
Ci penso io perché poi in ultima analisi la linea politica del PSI è questa si pensa Craxi il che fino a quando funziona va anche bene
Si può anche pensare di superare i piccini prossime elezioni no in un sorpasso a sinistra e così via
Ma
Risolve problemi
Cioè quando la politica è
Quelle forme Mineo autoritarie
Di cui parlava per esempio Bruno Bembi di cui faceva riferimento lui relazione la questione di Trieste Raffaele
Giacomo ed altro
Quando la politica e
Basata
Moving sulla soluzione delle contraddizioni reali
Quindi una politica di pace che costruisce la pace quindi il disarmo
Che costruisce convivenza e non mi esaspera invece i nazionalismi caso appunto di questa città il caso dei problemi tra le due comunità qui ma non sono qui
Prima dall'apporto più ampio est-ovest presenti
La contraddizione uomo-donna
Il problema di quando cioè una politica
Portata avanti dalla sinistra nella sostanza sulle grandi questioni di fondo identica a quelle delle forze politiche dominanti
Perché è così
E così
La crisi profondo del PC l'abbiamo vista prima
Veniva per l'appunto dal fatto che sulle grandi questioni di fondo del nostro tempo le sue proposte nella sostanza
Non differiscono da quelle delle forze politiche dominanti
Pc accetta la NATO come Craxi De Mita i compagni
Ah certo ormai la logica del profitto le compatibilità esattamente come gli altri
E dunque non è forza politica alternativa
Capaci quindi per le proposte che sta per le idealità che suggerisce
Per le capacità di trasformazioni che propone affinché il cammino sulle gambe robuste di milioni di persone non è più in grado di indicare un traguardo di progresso a misura di donne e di uomini quale è necessario
Essendo questa la situazione non perché lo dico io ma perché i fatti dicono che è così
Abbiamo due sulle cosa da fare la prima è quella classica arrendersi
E molti lo hanno fatto in questi anni
Perché noi di Democrazia proletaria siamo stati così pochi in questi anni attenere caparbiamente in piedi alcune bandiere perché molte si sono rassegnati allo dal hanno detto basta compresi un buon numero di coloro che pure nel sessantotto furono validi combattenti perché non dire questa cosa non c'è mica da vergognarsene fa parte della verità
Ma perché forse
Furono pochi i partigiani che durante la guerra di liberazione furono davvero eroici ma che dopo il venticinque aprile chi per necessità di qui chi per problemi dirà o in qualche modo si sono annidati si sono seduti e normale
Che nei grandi movimenti di massa accanto alla grande parte che lotta trasforma i continua nonostante le difficoltà vi siano altre parti che si fermano si scoraggiano si demoralizzato tirano di reato si siedono vanno indietro è normale
Ma dicevo senza questo noi non riusciremo a produrre alcuna trasformazione
Ecco perché
Vi è la conferma di quella lezione strategica che il Sessantotto ci consegna
Se cioè noi non riprendiamo una strada di trasformazione progressiva sulle grandi questioni del nostro tempo della pace del lavoro del rapporto uomo ambiente del rapporto interpersonale uomo-donna genitori-figli potremmo dire
Sulle modo di concepire la convivenza tra culture nazioni nazionalità sentimenti nazionali culture nazionali e a volte anche religiose diverse
Noi daremo contribuito a portare il mondo sempre più rapidamente sull'orlo della catastrofe
Ecco perché noi non ci sentiamo testimoni
O fa boom attori del tempo passato
Ne valeva passato poco perché questa ci viene come necessità da guardare in avanti ed a guardare lontano
Perché senza questo e senza proporsi questa capacità che è il contrario della rassegnazione ma si basa sulla trasformazione cosciente
Noi entreremmo a far parte di quella grande schiera dei reduci del nulla
Dei reduci del della disfatta
Dei nuovi adepti dell'ammucchiata al centro
Dove apparentemente le cose son più facili
Ma dove in realtà sia il solo in grado di dare un contributo allo sfascio e domani addirittura lo sfacelo ecco dunque perché sulle grandi questioni di fondo
Tradimenti la parola sinistra non dice nulla se invece è misurata sui fatti è sia di sinistra oggi alle soglie del Duemila significa questa grande quantità di progetti di trasformazione sui quali occorre lavorare per costruire consenso ma oggi qui dei cinque sei compagni che hanno parlato tutti hanno denunciato la loro frustrazione per il clima di ristagno culturale per certi versi anche politico
Che viene in una città come Trieste
E Trieste non è un borgo dove un villaggio
è una città che ha una sua ricchezza non mi riferisco solo a quella economica ma ricchezza di tradizioni storiche il qualche modo di internazionalismo vicende complesse multiformi
Eppure tutti sentite sentiamo questa frustrazione ebbene da che dipende se non dal fatto che ancora in troppo pochi siamo a rimettere in circuito
Capacità proposte progetti di di trasformazione
E allora adesso non voglio
Svicolare dal tema principale ma
Sul voto fra pochi giorni si gioca questi non è indifferente il tipo di facce che andranno non entreranno in consiglio comunale
Si può obiettare che quelle di DP ne potranno mandare pochi
Non è un grosso problema
Fin dei conti Marx ed Engels era solo in due e guardate che diavolo di cosa hanno fatto in mezzo mondo ma voglio dire o è una battuta evidente ma sta a sottolineare che solo non rassegnandosi all'esistente possiamo guadagnare
Il futuro costruendolo noi
Altrimenti l'alternativa è evidente c'era costruiscono gli altri
E siccome nemmeno Lozzi che gli altri ci hanno costruito ci piace sicuramente ti piacerà ricordi meno il futuro che sempre gli altri continuerebbero a costruirsi contro di noi dunque davvero questa la ragione di fondo
Di direi dirompente attualità
Perché noi continuiamo presa processo di trasformazione e dipenderà dalla capacità
Dalla serietà dalla tenacia e dalla lucidità con cui insieme ci metteremo insieme per portarlo avanti del modo di fare riuscire nel migliore dei modi
Per dire una banalità se guardate quanti siamo qui stasera tutti insieme
E si unì Simo tutti insieme
In quello che mi ricordo il linguaggio burocratico delle questure di allora diceva uniti del medesimo disegno criminoso no
Che in questa casa sarebbe il disegno criminoso tra virgolette cioè di pace e di progresso e di fratellanza di nuova civiltà di nuova cultura b
Qui in questa piazza tra la gente che è rimasta seduta letali se alla fine e quella che vi è circolata saremmo una quantità tale
Davvero dai mettere in moto un processo profondo di trasformazione allora Nunziata solo siano non possiamo aspettare che le cose vengono dal cielo i grandi cambiamenti possono venire solo dalla coscienza degli uomini che ci mettiamo insieme e di buzzo buono appunto il sessantotto sessantanove dimostra che è possibile cambiare e dunque è una buona ragione per non rassegnarsi
Avevamo detto di non voler chiudere dibattito sei c'è qualcuno che vuole ancora intervenire
Altrimenti scrisse
Ma creare media alternative o no preferisco terreno sabbioso riflessione
Ringraziare anche tutto il pubblico
Lentamente seguito questa manifestazione
E
Appuntamento prossimi giorni riposi manifestazioni che come dei proprio come una volta continueranno il ventitré mediatori dei padri con una riduzione insieme con Giovanni Russo Spena sui problemi del razzismo gratitudine
Ringrazio ancora tutti
Miracolose