Tavola rotonda in ricordo di Massimo D'Antona a dieci anni dall'omicidio

Evitiamo
Diamo inizio
No qua
Andiamo inizio con la tavola rotonda al secondo momento dell'alternata commemorativa del professor Massimo D'Antona
E i organizzata dal Partito Democratico dai giovani democratici dall'Associazione dei venti maggio e dall'Associazione lavori uguale a fare
Ha chiesto anni dall'uccisione del professor Massimo D'Antona
La prima ho voluto organizzare questa giornata suddivisa in tre momenti il primo momento già è stato realizzato aderì tredici con la conferenza stampa dando la parola ai laboratori
E con questo secondo momento invece una tavola rotonda con Olga D'Antona Cesare Damiano Agostino Megale
E Fausto Raciti e moderata l'avvocato andò attendiamo che l'arrivo di Paolo Nerozzi e Giuliano Cazzola
E Massimo datata come tutti ricordiamo fu ucciso il venti maggio del mille novecentonovantanove da un commando terrorista
E così come fu detto nel mille novecentonovantanove quello di dal TAR è stato un assassinio che colpì un uomo
Uno studioso raffinato il sindacato uno stile di relazioni tra intellettuali e Governo un progetto di modernizzazione dello Stato e delle ed è uguale a fare che lascia però stordita l'intera collettività l'intero
Come stante il terrorismo infatti colpisce chi ha portatore di idee riformiste
E ne dovremmo partire proprio da quelle idee riformiste di Massimo D'Antona per affrontare il tema della flessibilità
E da qui diciamo lo scopo l'obiettivo proprio quello di organizzare da parte di giovani democratici che l'Associazione venti maggio e di lavoro uguale affare
Una giornata commemorativa fatta di questi tre momenti per riflettere tra di noi sul tema della flessibilità
E durante la conferenza stampa a di oggi alle tredici sono venute fuori delle idee molto belle delle degli svizzeri spunti di riflessioni interessanti
I giovani che sono intervenuti i laghi lavoratrici e dei lavori i lavoratori
Sono tutti i tipi diciamo titolari di tipologie contrattuali flessibili e cosa è venuto fuori per in primo luogo innanzitutto un'assenza di diritti
E di tutele per tutte quelle forme di lavoro che vanno dalle collaborazioni coordinate e continuative dalle partite IVA dai professionisti privi di altri professionali
Ancora in secondo luogo è venuto fuori inadeguatezza dei salari di questi tipologie contrattuali flessibili un'assenza di sicurezza sul posto di lavoro
è un'assenza della tutela della maternità e della paternità e ancora il timore di arrivare alla fine di una carriera lavorativa senza poter percepire una pensione
Ecco perché sembra vogliamo ripartire da quelle idee riformiste di Massimo D'Antona
Il quale ha auspicava mi piace ricordare questa cosa qui tra di noi
Auspicava il superamento della dicotomia tra il lavoro subordinato e autonomo associato
Un superamento che non comporta la diluizione delle differenze che restano profondi dall'altro ed all'atto del e dall'altro dello steccato ma la fissazione di una base comune istituti e garanzia
Noi dobbiamo partire da queste idee riformiste per analizzare il pressante e guardare il futuro ed atti lavoro subordinato delle tutele dei diritti delle garanzie Cilia e partiamo da qui
Se ne vogliamo evitare che il lavoro flessibile diventi lavoro precario allora dobbiamo appunto superare cominci voli quella indizione delle differenze e quindi introdurre un sistema di garanzia un sistema di tutele quindi un giusto Guan fatta per i lavoratori flessibili
Altrimenti la flessibilità così come oggi il mondo del lavoro ma quel mondo del lavoro che oggi il figlio dell'attuale mercato del lavoro se vogliamo un mercato del lavoro inesistente
Un mercato del lavoro che ha fatto del passaparola l'abbiamo un vero mercato del lavoro ecco allora a partire da questa pesante per guardare al futuro e per garantire una speranza ai giovani lavoratori ai giovani lavoratrici
Che con la flessibilità e con la precarietà fanno i conti
Tutti i giovani uomini
Diciamo che invece ci sembra che il Governo vada nel senso opposto
C'è in un momento di crisi economica il Governo non pensa alle lavoratrici e lavoratori flessibili e li rende ancora più precari
Non accetta un dialogo con l'opposizione in particolar modo ricordiamo la proposta dell'assegno del reddito minimo garantito che non è stata accettata
Invece e tutti gli attacchi che l'attuale Governo fa ai lavoratori della pubblica amministrazione
E anche qui io porrei fare una piccola riflessione a tutto il mondo della Pubblica Rini amministrazione la riforma della pubblica amministrazione per cui tanto il professor Massimo D'Antona ha lavorato
Una riforma che è andata
Che si è arrestata poi di fatto del mille novecentonovantanove con uccisione di Massimo D'Antona per cui tutto quel lavoro e di
Contrattualizzazione del rapporto di lavoro pubblico così come lo definiva lui noi lui ci teneva Ribéry non privatizzazione del rapporto di lavoro ma contrattualizzazioni quindi sul sistema delle fonti
Ecco agiva in faccia un sostanziale passi indietro c'è Brunetta punta il dito contro i lavoratori della pubbliche amministrazioni conti cosiddetti fannulloni della pubblica amministrazione
Ma
Contro se ci fossero comunque contro i fannulloni della pubbliche amministrazioni non enorme Civis ci sono già è lì che andava infatti l'apporto di contrattualizzazione lo invece punta il dito contro lavoratori della pubblica amministrazione
Diciamo
Mettendo in luce come se i lavoratori fossero il vero problema o l'unico problema dell'inefficienza della Pubblica Amministrazione così non è
I problemi sono indistinti lui invece con una
Sistema mediatico i confonde
Ecco invece con una giornata di oggi
Questa è l'obiettivo a cura di rimettere al centro del dibattito di lavoro il centro del dibattito a cui
Non parliamo più diciamo non si parla più di diritto del lavoro al lavoro
Ma diritto dei lavori e ai lavori ecco questi lavori
Non hanno però alle stesse tutele e se vogliamo fare un passo avanti appunto allora sì diritto ai lavori ma allora gli stessi diritti e le stesse garanzie a tutte le dico a tutti i lavori
Io diciamo con questa introduzione passerei la parola Raluca landa per dare inizio al dibattito e alla tavola rotonda
Grazie grazie la parola
Il mio compito cui soltanto quello di coordinare gli interventi vi ringrazio del compito che avete affidato i presenti a questo dibattito sono l'onorevole Olga D'Antona via la mia sinistra
Se che il aiuto
Cesare Damiano e che qui alla mia destra che già amministra
Già Ministro Antonio che non è che noi già Ministro del lavoro col Governo Prodi
Agostino Megale Segretario nazionale CGIL responsabile del Dipartimento Economia della CGIL e Fausto Raciti che segretario dei giovani democratici
Io vorrei partire ecco che un invito per iniziare questo dibattito una serra sorta di di regola del da mettere sul tavolo che è quello di
Partire sì dalla data la data che questa data venti maggio una data simbolica per diversi motivi perché venti maggio del
Nel novantanove
è accaduto l'omicidio professor D'Antona dal venti maggio del settanta la nascita dello Statuto dei lavoratori però io vorrei ragionare invece sul venti maggio due mila nove spacchiamo in due questa data ed inviterei a
Oggi non
Parlare di quello che hanno fatto le BR quindi
Non parliamo del venti maggio ma parliamo di quello che è accaduto in questi dieci anni dalla scomparsa di Massimo D'Antona perché
Perché in realtà è l'attualità che ci costringe a fare questo ragionamento perché molte delle previsioni delle intuizioni molto del lavoro che professore Tecce
Allora si ritrovano adesso ritroviamo in una frase
Che questa che ritengo
Ormai il nucleo forte del diritto del lavoro proteggi pochi ed esclude i morti
E come se non bastasse i pochi sono le generazioni mature e gruppi già forti mentre molti sono le generazioni giovani lavoratori marginali gli immigrati i deboli
Questa frase e è stata scritta nella rivista di critica di diritto del lavoro nel novantasei se in una fase di di oggi
Una frase di estrema attualità vi leggo un'altra frase
Abbiamo pubblicata sul mio giornale male quale lavoro
Pubblicata oggi
In una società in cui l'ammortizzatore sociale più efficace ancora la famiglia come potrà continuare a funzionare il sistema se questi ragazzi sempre più tardi l'hanno la possibilità di farsi una famiglia e se nel contempo nessun altro
Meccanismo viene proposto
Queste sono le parole di Olga D'Antona
Moglie dirle del professore e deputato del PD Olga D'Antona porta avanti una battaglia politica da tempo
Per confrontarsi su problemi che sulla cui riflessione diciamo così un percorso era stato avviato un percorso molto intenso ma poi è stato bruscamente interrotto
Come dicevo l'attualità lo sta riportando
A nelle notizie di ieri i giornali ma in tutti i giorni e lo faremo a ragionare proprio di questo di quello che la politica
Deve fare dovrebbe fare la politica sindacato tutti quanti insieme per riprendere quel percorso che è stato interrotto
Io chiederei a proprio a Olga D'Antona se vuole spiegarci un po'
Questo suo questo suo lavoro di per cercare di riportare righi ricollegare questo filone e soprattutto però partendo in chiave quello che lei valuta questo riferimento
Senza una famiglia questi giovani non hanno le tutele questo vuol dire che lo Stato non è capace di provvedere ad aiutare questi giovani il loro percorso di lavoro
Ma e diciamo che io in questi anni ha sempre cercato di evitare di sovrappormi a quello che è stato il lavoro di Massimo D'Antona
E quindi anche se io avevo negli anni passati è un'esperienza sindacato questa è la prima volta
Che io mi avventuro in un dibattito sui temi del lavoro lo faccio perché domani il venti marchio
Decimo anniversario della morte di massimo siamo qui per ricordarlo per ricordare la sua persona e il suo lavoro
Ricordare la sua persona il suo lavoro significa naturalmente
Anche mettere al centro il problema che oggi assillati più la questa società che ha il problema di una riforma del lavoro
Che con la morte di Massimo D'Antona e successivamente di Marco Biagi ha spostato l'asse
Cioè mentre Massimo D'Antona e Marco Biagi immaginavano volemmo un'organizzazione del lavoro che si adegua a le nuove esigenze
E quindi un una flessibilità che ormai insomma sembra inarrestabile in questo devo dire molte cose rileggendo gli scritti di Massimo D'Antona e non soltanto questo
Poi ci si stupisce della modernità e dell'attualità dei temi affrontati
E se vogliamo in qualche modo Massimo prevedeva anche il disagio sociale che ci sarebbe stato e temeva anche quel conflitto generazionale che in realtà poi non c'è stato
Perché perché questi giovani sono talmente Terracini
E talmente non autosufficienti che non hanno neanche la forza del conflitto anche perché hanno bisogno di quell'ammortizzatore sociale che è la famiglia
Allora ecco da dove se vogliamo nasce anche
Letizia diciamo lo Stato lo Stato ma insomma diciamo la verità alla politica i Governi
Che debbono trovare non tanto la capacità ma la volontà
Di capire che ecco quello che Massimo D'Antona diceva il lavoro senza aggettivi
Il lavoro il lavoro che sia lavoro subordinato messi al lavoro autonomo
Il valore del lavoro in sé no la la la forza produttiva di questo Paese che sia una forza di lavoro autonomo che sia una prestazione di lavoro
Per se vogliamo Progetto economico altrui comunque quel lavoro ha una sua dignità riconosciuta dalla nostra Costituzione
E quando Massimo parlava di laboratori veniva sempre un essere umano dietro a quei lavoratori
E questa era se vogliamo la caratteristica di Massimo D'Antona questo di essere sempre legato
Ai problemi concreti quando Massimo D'Antona usava le parole che ormai sembrano Soleti no perché troppo ripetuta il lavoratore in carne ed ossa quello vero no
Quello
Che nel lavoro non trae soltanto fonte di reddito io ripeto un po'le sue parole le più conosciute no
Ma anche il lavoro
Estrinsecare la sua personalità trova le sue ragioni Paglia dire accoglierò avevo occasione di dirlo poco fase pensate bene ognuno di noi al di là dell'attività lavorativa che storica
Poi in realtà passa la maggior parte della propria vita nell'ambiente di lavoro
Allora se in quella doverosa in quel tempo noi non riusciamo a metterci un po'di noi stessi a crederci almeno un po'a sentirci utili
Ecco io non credo che Massimo D'Antona avrebbe mai usato il termine fannullone rivolgendosi ad un lavoratore
E non credo che Massimo D'Antona per
Diciamo lanciare o stimolare maggiore produttività e maggiore efficienza dei lavoratori avrebbe usato il bastone e carota
Io credo che ha invece avrebbe puntato di più sul fatto che una persona un essere umano nel proprio lavoro trovassi
Soddisfazione si sentisse utile
Conoscesse le ragioni del proprio lavoro quando è una frase che si usa quando dice subito nella pubblica amministrazione no puntare alla soluzione del problema piuttosto che il rispetto delle procedure
Cioè capire il tuo lavoro a cosa serve a chi
Tu ossei utile tu puoi aiutare qualcuno tu sei un elemento di produzione nel Paese se tu fai parte di un grande ingranaggio
Che però è il motore nonché manda avanti la società
Ecco io credo che purtroppo troppo spesso lo vediamo nell'ultima riforma della pubblica amministrazione noi bastone e la carota tu sei cattivo io ti puniscono
Tu sei buono ti do un premio qua il problema e lo dicevamo poco fa con Cesare Damiano
E chi e come vengono distacchi distribuisce le carote Comedians impunità no se queste carote non diventeranno una forma di clientelismo una forma di di potere o una forma di di creare maggiori subordinazione o una forma di creare un'infinità di signor sì
E purtroppo noi vediamo che questi signor sia aumentano in modo crescente io vedo purtroppo
Purtroppo non spauracchio e al di là del mondo del lavoro faccio un discorso un pochino più complessivo perché poi sono toccata da da dovrebbe a una serie di
Di sensazioni molto molto amare ecco c'è uno un autoritarismo crescenti subdolo
Che badate bene non ha neanche bisogno di mostrare il il bastone per affermarsi ma c'è ormai un autocensure in questo Paese una tale
Preoccupazione di asservirsi al potere perché da quel potere si può trarre vantaggio e perché
A essere non piacere al potere può creare discriminazioni badate bene sta diventando un problema serio questo Paese e io credo che noi tutti dovremmo fare una riflessione profonda su
Su come reagire su come far fronte su con me
Lavorare anche dal punto di vista culturale come meri trovare forza e resistenza rispetto a questo autoritarismo crescente rispetto questo populismo
Rispetto ad una società che è profondamente cambiata anche rispetto al novantanove
Voglio dire la Società di Massimo D'Antona non era quella di oggi a subìto dei mutamenti profondi
Che
Io credo che su questo una riflessione profonda vada fatta perché i segnali sono preoccupante io poi mi scuso ecco posso stare ancora un po'ma poi purtroppo preavvertito che si sono per me giornate molto intenso e molto particolari sono altre incombenze da lei me anche delle visive per cui a un certo punto vi lascerò
Però una cosa ci tengo a dire
Che quando mi ha telefonato
Dovrei mollando non lo vorrei ecco allora Giuda ride Imola mi ha detto noi siamo i giovani precari così si è presentato
Da
Vi devo dire che il fatto che come dice Ivo all'ai giovani precari avessero Espresso
La volontà di ricordare Massimo D'Antona e fosse e avessero la consapevolezza di quanto Massimo D'Antona avesse a cuore questo tema
Ecco lasciatemelo dire mai pentito di piacere etico coniglio per cui veramente grazie perché cosa
Grazie
Grazie a lei
Questi
A questo punto io parto proprio dai dai giovani precari vorrei fare una domanda però una provocazione
Ma in questi dieci anni il sindacato non era
Ha avuto un rodaggio un po'lento per quanto riguarda i giovani precari
C'era prego
Sì
Scusate
Chiedo se
Questi dieci anni dove
Abbiamo sentito appunto che
Nella riflessione di D'Antona c'era molta attenzione
Alla al precariato che ovviamente dieci anni fa non aveva le dimensioni e la la
Media oggi
Mi chiedo se in questi dieci anni non si era allentato il passo alla comprensione di questo fenomeno voi ultimamente c'è il passo lo si è accelerato ma
Vorrei punto una una sorta di
Differenti
Autocritica
Ma non so se vi
Se la possiamo chiamare i autocritica in ogni caso
Quel che penso
E che il tema posto all'ora
Data Antona
è un tema che ha assunto ancor più rilevanza
Che indubbiamente
In una parte del sindacato
E in una parte della sinistra quella più radicale e massimalista
Vi è stato
Difficoltà
Ritardi
Nel comprendere
Che insomma nell'economia globale
E lo dimostra anche questa
Crisi economica globale così drammatica
L'elemento
Del lavoro flessibile del superamento del confine tradizionale
Per lavoro subordinato
Non è un'invenzione
è solo un male oscuro della nuova economia
è una dinamica con cui fare i conti
E in questo fare i conti
Di sicuro quel che si può affermare
Valutando le dinamiche in scala
è che
Nella cultura del centrodestra il problema della precarietà viene negato
Nella cultura del centrosinistra
Il problema anche valutando i soli diciotto mesi del Governo Prodi
Ha avuto due innesti importanti e positivi e immagino verranno ricordati poi ma io ne cito uno per tutti
Aver definito nella Finanziaria del due mila e sette del Governo Prodi
Che
Il costo del lavoro
Dei lavoratori flessibili
Divenuti precari per l'assenza di così diritto tutela
Doveva avere come riferimento
Il costo del lavoro dei contratti
Metteva in evidenza la grande consapevolezza che si era maturato in un decennio
Che il primo dumping
Che avveniva nel nostro Paese era un dumping da costi
Nelle applicazioni diversi contratti e delle diverse forme contrattuali tante che il ricorso alle collaborazioni a Progetto occasionali parlo subordinate prima ancora
Che nell'utilizzo di uno strumento flessibile
Rischiava di essere nella ricerca di uno strumento a basso costo
Che fosse diciamo conveniente rispetto alle dinamiche del sistema delle imprese il che metteva in evidenza come il sistema industriale nel suo complesso il sistema dei servizi anche nell'economia globale una parte di quel sistema continuava a immaginare una competizione sui costi e sui diritti
E questo elemento
Insomma andrebbe letto valorizzando quell'impostazione anche in chiave sindacale
Abbiamo dei ritardi
Abbiamo diciamo delle incertezze ad affrontare il tema
Io so
Che dentro la costruzione del protocollo sul welfare e di due anni fa
Tutti quegli elementi che portavano in valore maggiore tutela per
I lavoratori in collaborazioni lavoratori precari sono tutti elementi che non abbia inteso valorizza oggi che cosa mi sento di dire
Oggi mi sento di dire che
Noi abbiamo
Due problemi a cui non è il più possibile
Sfugge IRE
Sul versante dell'azione sindacale per quanto riguarda
Il nostro mestiere e cioè fare i conti
Sul versante legislativo le cose che dobbiamo chiedere alla politica di governo
Sul versante contrattuale
Beh proviamo a immaginare
Se ha senso
Lei trentasei trentasette forme contrattuali oggi utilizza
Abbiamo più volte detto di no
Possiamo pensare di ricondurre
Ad un'unica forma contrattuale quella del contratto a tempo indeterminato per tutti anche qui probabilmente no
Servono le quattro cinque sei forme contrattuali
Il contratto a tempo indeterminato il contratto a termine utilmente finalizzato per giusto motivo i contratti interinali in somministrazione laddove hanno
La funzione che devono svolgere
I contratti di collaborazione
A progetto configurati come
Un valore non dico ad alta a densità professionale ma che di sicuro non è un problema di cimentarsi con il fatto che oggi costa la metà
Di un contratto a tempo indeterminato con l'obiettivo che deve costare un euro in più di quanto costa il lavoro normale
E mentre proponiamo
Da dieci anni io ricordo prima regge Smuraglia poi iniziativa nel protocollo mentre proponiamo anche oggi
Una legge che possa regolamentare per questi lavoratori il compenso minimo i diritti minimi ecco la novità che io aggiungerei
E che per questi lavoratori la vera innovazione che il sindacato potrebbe compiere è immaginare per loro che cui contratti nazionali di lavoro
Si individua una sezione contrattuale in cui definire minimi contrattuali a parità di prestazione
Diritti minimi essenziali previdenza integrativa è salita integrativa e insieme cominciare a configurare una vera innovazione contrattuali io so
Che Confindustria ci risponde che questi non sono lavoratori dipendenti
Ma è proprio qui che si applica il pensiero
Di D'Antona nel superamento del confine tradizionale
Del lavoro subordinato e in questo l'autocritica e che noi dobbiamo fare il nostro mestiere non parlando solo ai sette milioni tutelati ma anche a quelli che questa attività non c'è
Aggiungerei in questo
Che francamente troppo che pensare di poter rispondere
Al problema più appena affrontato attraverso l'ITEA
Di un nuovo contratto unico che superi tutti quegli esistenti un po'sull'onda della proposta di Ichino di Boeri per io ricordo solo che uno
Io ne ho discusso con loro contro e uno contaminano all'atto della
Costruzione del programma del PD e le ragioni
Per cui abbiamo pensato a loro di non proporlo e che quello che c'è bisogno nel nostro Paese non enti meno diritti ma semmai
Era di immaginare
Che la spinta che sull'onda del protocollo sul welfare aveva inserito la delega per la riforma dell'apprendistato
Attraverso quella riforma noi potessimo immaginare un maggior valore per la formazione un vincolo alla formazione
E magari un premio per chi stabilizzata non dopo cinque anni ma dopo due anni avendo superato quindi e assieme
Ad un periodo di prova più lungo non il mese ogni tre mesi ma magari il sette otto nove mesi da fissare nel contratto
Perché ricordo che il sessantasette per cento dei contratti a termine oggi dura meno di sei mesi e poi solo una parte viene stabilizzato
Allora un'altra innovazione sindacale e quella che proviamo ad allungare il periodo di prova favorendo per questa via
Un'azione di questa natura l'ultima questione e questa è la ricordo così
Prima dell'assassinio di di di D'Antona dieci anni fa
Lui era al ministero con Bassolino
Io allora ero segretario dei testi
E individuando in quel periodo
Un'azienda
A Lecce
La filato
Azienda calzaturiera forse Giugliano se la ricorda comunque due mila ottocento dipendenti
Che praticamente non applicavano i contratti da decenni ente avevano per questa via una condizione che vi aggiungeva
Hai tre milioni il regolare allora adesso sono circa tre milioni e mezzo è cresciuto di quattro
E abbiamo discusso come immaginare in quel contesto
Mentre si ragionava sui precari di dare anche una possibilità
Che questa parte del mondo del lavoro insisto lì tre mila persone in Italia tre milioni e mezzo di persone
Giungesse però all'applicazione dei contratti di lavoro
Anche qui è un problema che in parte si è tentato di affrontare nella legislatura precedente qualche io dico dal punto di vista del sindacato
Della mestiere del sindacato e dell'identità riformista del sindacato
La capacità di innovazione
Sta nella nostra possibilità di mettere in campo idee e proposte che parlino anche a questa parte del mondo del lavoro
Che parlano dunque due milioni e mezzo di lavoratori precari
Che parla di tre milioni e mezzo di lavoratori in nero irregolari poiché quest'ultimo pezzo e quello che in parte somma anche un dato di evasione fiscale e contributiva che di sicuro non aiuta
Un'idea
Di legalità nel Paese quindi un'innovazione necessaria
Ritardi da superare
Senza farsi abbindolare da
Facili alchimie per cui la forma contrattuale superata un dumping sociale
Che un dumping da costi che vede metta economia coinvolta
E in cui bisogna essere capaci di avere uno sguardo lungo
Immaginando che l'idea dell'uguaglianza e di una nuova uguaglianza sia dal punto di vista dei compensi dei redditi sia dal punto di vista dei diritti e delle tutele a partire dagli ammortizzatori
Questa può essere la nuova frontiera
Di innovazione del sindacato in qui deve scegliere
Che la parte più importante su cui innestare innovazioni tutele e quella parte oggi più debole
E meno protetta che nella società moderna e nella crisi paga anche i prezzi maggiori grazie
Vorrei chiedere all'onorevole Damiano
Abbiamo sentito nell'intervento precedente
Due anni fa
Qualcosa di importante è avvenuto per quanto riguarda lavoro precario un primo passo ma
Finalmente è stato iniziato a fare qualcosa questo qualcosa è stato interrotto anche se ovviamente il Governo attuale si sta muovendo
Un'altra direzione
Nel frattempo però la crisi diciamo così la situazione economica mondiale è cambiata nettamente
Confindustria ma anche questo Governo hanno al momento facile gioco a dire che
Bisogna tagliare i costi
Non ci sono i fondi a sufficienza certe misure non possono
Essere io
Attuate insomma c'è una situazione contingente che rende impossibile
Anche volendo rende impossibile la regolarizzazione di certe situazioni che erano precarie e che quindi rischiano di rimanere sempre di precari
Allora io chiedo l'ex ministro ma che da oggi rappresentante l'opposizione quali sono concretamente le iniziative che si potrebbero mettere invece subito un tavolo
Per cercare di affrontare politicamente anche in tempo di crisi questa situazione
Ma
Rispondere
A questa domanda può essere facile ma e frustrante
Perché so bene che
Quello che io penso
Che continuerebbe quello che ho fatto non trova nessuna possibilità
Di applicazione perché logicamente un nuovo Governo a una nuova impostazione
Io non vedo continuità fra quanto noi abbiamo realizzato sul lavoro I tempi del Governo Prodi e quanto questo Governo sta realizzabili ho detto una discontinuità una direzione di marcia diversa che
Alimentata da filosofie da visioni del mondo profondamente diverse io di questo devo
Prendere atto allora naturalmente posso dire
Quello
Che secondo me andrebbe andrebbe fatto
Ora vorrei
Fare un passo indietro per tornare un attimo alla figura di tanto è stato giustamente
Citata citato un articolo della rivista critica del diritto del lavoro un articolo del novantasei
Luca Lando
Preso una frase io ne prendo un'altra perché davvero
In quell'articolo di
Tredici anni fa
Cioè un'intuizione molto importante su ciò che sarebbe accaduto ed è accaduto nel corso degli ultimi dieci quindici anni
D'Antona qui dice che c'è bisogno di una revisione profonda dello Statuto giuridico del lavoro
Del lavoro senza aggettivi considerato al di là delle partizioni ricevute
Tra lavoro otto nome subordinato o tra lavoro prestato per soddisfare un interesse economico
E lavoro prestato al di fuori della sfera della produzione per soddisfare interessi non economici propri o altro voi come lavoro formativo socialmente utile volontaria
E la revisione dello statuto giuridico del lavoro un progetto a un tempo culturale politico conclude
Richiede che sia rinegoziato il contratto sociale che sta alla base della società salariale edificata sul modello fordista della produzione e del consumo
Ecco sono parole del sonno voglio usare paroloni insomma che vedono profeti che in qualche modo il grande cambiamento
Personalmente se vado a quegli anni io adesso parlo per me stesso non solo se nel novantasei i miei occhi già vedevano quello che vedeva tanto adesso va da sé che Giuliano Cazzola Agostino Megale diciamo le persone della mia
Generazione un po'più altre un po'più Giovanni
Beppe se ero già quello
Che D'Antona vedeva però io credo che in qualche modo
In queste affermazioni CEE
L'intuizione della grande trasformazione e della necessità di guidare questa grande
Trasformazione che ha creato ai tempi nostri ha consolidato purtroppo quello che definiamo un mercato del lavoro duale un mercato del lavoro
Diviso fra coloro che hanno maggiori garanzie non dico neanche più garantiti perché oggi di garantito non c'è quasi nessuno
Se penso al lavoro privato tra coloro che hanno maggiori garanzie coloro che
Non hanno garanzie o hanno minori garanzie ora il punto credo per il legislatore per
Il sindacalista per l'imprenditore
E comune noi superiamo questo dualismo o viceversa se riteniamo congeniale
Allo sviluppo di una società che fonda le sue ragioni su una competitività globale su una concorrenza spietata tra economie
Se viceversa questo presuppone il mantenimento di questa diversità anzi considera questa diversità questo dualismo come una condizione del successo dello sviluppo di una società più competitiva ora
Io da questo punto di vista naturalmente Milito per tenere insieme quella che oggi in Europa viene chiamata la flessicurezza cioè la flessibilità insieme alla sicurezza mi rifaccio in quegli anni anche l'intuizione di Bruno Trentin perché
Se ci pensiamo quando vede teorizzato il mercato del lavoro con una sorta di raffigurazione di Saturno con i suoi anelli quindi Saturno
Come nucleo forte e centrale della città della protetta del lavoro a tempo indeterminato tradizionale gli anelli di Saturno
Come a Melilli
Che via via uscendo dal Nucleo fondamentali rivelavano la loro debolezza di protezione fino agli anelli più esterni che confinano con il lavoro nero avevamo anche in quel caso una rassicurazione
Della trasformazione del lavoro
In fondo la mia generazione
Diciamo quella che entra nel mercato del lavoro la fine degli anni Sessanta conosce a quel tempo fondamentalmente il contratto di lavoro a tempo indeterminato
I trenta giorni necessari per essere stabilizzati sei se impiegato i quindici giorni
Necessari per essere stabilizzato se sei operaio e quindi la filosofia di un lavoro per la vita che ha caratterizzato un'intera generazione poi cominciamo
Con il divenire delle crisi lo shock
Petrolifero degli anni Settanta le grande ristrutturazione ha sconfitto operai dell'inizio degli anni sette degli anni ottanta
Avete era e accanto a quella figura del lavoro stabile l'emergere di nuove figure anche sotto il profilo contrattuale legislativo ricordo per tutti l'ottantaquattro
Con la creazione dei contratti di formazione lavoro per la prima volta si rompe diciamo così il monopolio del lavoro a tempo indeterminato
Nel senso che
Una generazione intera passa attraverso il contratto di formazione lavoro che un contratto a termine dura due anni non c'è formazione c'è un lavoro sottopagato
Almeno due livelli al di sotto di quanto viene pagato lo stesso lavoro del lavoratore
Di più vecchia generazione
C'è una trasformazione che troverà poi
Anche sulla base di un adeguamento del mercato del lavoro italiano al mercato del lavoro europeo una sua stabilizzazione col pacchetto Treu nel novantasette sul pacchetto Treu sono dette
Tantissime sciocchezze perché talune fanno originare tutta la flessibilità al pacchetto tre ma si dimentica che il contratto a termine degli anni Sessanta
Che il contratto diciamo coordinato e continuativo e già codificato nel Codice di procedura civile all'inizio degli anni Settanta
Verrà poi sancito con una finanziaria del novantasei dal Governo Dini che nel momento in cui fissa i termini del compenso contributivo per quella forma di lavoro crea il presupposto
Per un utilizzo di massa di una forma preesistente ma non utilizzata si dimentica che l'apprendistato
è una figura come si dice antica contenuta già nel dopoguerra in tutti i contratti
Di lavoro però il punto non è tanto l'esistenza di queste figure di flessibilità e il loro uso
E la filosofia che sottende l'utilizzo di queste figure in fondo
Quello che diceva prima Agosti non venga io lo condivido cioè emersa anche accanto un trentennio di liberismo e di mercatismo l'idea
Di avere a disposizione nonché strumenti di buona flessibilità ma strumenti a basso costo e ad alta flessibilità l'uso improprio improvvido del contratto
A progetto in situazioni come quelle ormai divenute famose dei call center
E in qualche modo la raffigurazione simbolica della distorsione che viene operata da una certa parte dell'Inter e se nell'utilizzo di una flessibilità che nel momento in cui non è buona flessibilità che si stabilizza diventa esattamente il suo contrario
Una flessibilità che
Diventa precarietà e quindi una cattiva flessibilità che cosa fare
Ma io credo che limiti ce ne siano state parte le avverse filosofie ovviamente di destra di sinistra su questo su questo tema
Il Governo Prodi ha cominciato aveva cominciato
Attentare questa lenta unificazione delle condizioni in fondo il progetto che sottintendeva l'azione di governo era quello che io ero solito sintetizzare con il sogno
Dell'ora lavorata del lavoratore flessibile che avesse un costo di un euro in più di coloro che avevano la fortuna di avere un lavoro stabilizzato
In fondo la filosofia che ha animato il Governo Prodi era di cambiare le convenienze nell'utilizzo della forza lavoro non avere il paradosso attuale che meno costi più sei flessibile
Ma avere invece una diciamo capovolgimento delle convenienze per cui tanto più sei flessibile tanto più costi all'impresa
E tanto più ai degli elementi di stabilizzazione tanto più l'impresa deve pagare di meno può avere delle incentivazione per la stabilizzazione stessa
Da questo punto di vista io credo
Che ad esempio sarebbe molto utile quello che diceva prima Agostino Agostino negarle
Quello di avvenire in ogni rinnovo di contratto nazionale di lavoro una sezione contrattuale appositamente dedicato a questa tipologia di lavoro cioè o i contratti di categoria
Si fanno carico nella specificità del rinnovo del contratto di categoria ogni contratto le sue tipicità contatta il meccanismo metalmeccanici di
Tessili o dei chimici o della rispetto proprio della ristorazione o del settore alberghiero o nell'ambito del rinnovo di questi contratti ci siffatte carico
Di quelli che possono essere le menti di scambio verso la stabilizzazione di questi lavoratori oppure
Noi assisteremmo perennemente al perpetuarsi di questo dualismo nel mercato del lavoro al restringimento ad un nucleo scelto essenziale di lavoratori protetti attorno ai quali ruotano e normi
Anneriti Saturno di lavoro via via precario
Io credo che
L'anomalia italiana non sia tanto nei numeri se uno chiede ma in Italia quanti sono ma sono il dodici per cento il tredici per cento questi lavoratori diciamo flessibile o precari
Rispetto al totale della forza lavoro occupata tanto quanto ce ne mediamente in Europa qual è l'anomalia
L'anomalia secondo me e che accanto a questo numero assolutamente tipico
C'è un numero che si aggiunge ed è il lavoro al nero che sta crescendo purtroppo e che non esiste negli altri Paesi nella dimensione esistente in Italia
Così come l'altra atipicità dell'Italia per quanto riguarda il lavoro flessibile
E la durata lunga nella permanenza il lavoro flessibile
Il fatto che
Ci sia una ripetizione all'infinito di queste forme di lavoro flessibile noi alle volte troviamo persone che dà quindi Gianni subiscono l'agonia del rinnovo trimestrale del contratto a progetto in lavoro perché sono tipicamente subordinato comici capito all'epoca
Di trovare
Nei call center allora si tratta di vedere
Se ci sono diciamo così delle politiche
Che prosciugare hanno non eliminano
La flessibilità ma la prosciugato io anche da questo punto resta concordo con quello che diceva Megale
L'impresa deve avere a disposizione la flessibilità buona soprattutto in un momento come l'attuale di grande competitività globale
Ma la buona flessibilità deve essere ricondotta pochissime figure
Di lavoro flessibile
L'apprendistato a condizione che ci sia la formazione io ad esempio non condivido molto la scelta che ha
L'attuale Governo di spingere su un'idea di formazione tutta interna all'impresa
Io credo che questo come si dice possa avere degli elementi che vanno valutato distorcente sull'elemento di apporto culturale e formativo nell'apprendistato però su questo si può fare una discussione perché capisco che dall'altro lato
Tutta la formazione che viene dispensata alle volte assolutamente al di fuori delle esigenze dei connotati e dei bisogni dei singoli territori
Penso che sia giusto mantenere il lavoro interinale il lavoro interinale costa di più del lavoro normale a tempo indeterminato il contratto a termine una sua funzione il lavoro a progetto al solo se
C'è davvero un progetto ma vuol dire che non hai un orario non hai una subordinazione gerarchica non ha il luogo di lavoro hai un progetto descritto come saggiamente
Disse Biagi nella legge trenta che su quel punto io ho voluto applicare perché era assolutamente descrittiva nel senso
Di abolire un fenomeno di uso distorto del lavoro a progetto che si era fin lì verificato
Si sta andando in questa direzione a me pare che invece
La direzione che sta invocando l'attuale Governo sia una direzione che va come si dice zero sono un nuovo ampliamento delle flessibilità nel momento in cui ci sarebbe bisogno di una razionalizzazione e tenti incentivi per la stabilizzazione
Penso a tutto quello che sta capitando nel lavoro agricolo
Noi abbiamo introdotto anche qui la legge Biagi i voucher per la raccolta dell'uva al tempo della vendemmia destinata
Questa questa strumentazione agli studenti fino a venticinque anni e ai pensionati che possono aggiungere il reddito della tensione questo piccolo reddito che deriva da quell'azione
Ma
E giusto estendere i voucher a tutte le donne casalinghe che possono essere utilizzate in agricoltura
Non si fa in questo modo verso la sostituzione di quello che un normale rapporto di lavoro nell'agricoltura così come può capitare in altri settori io su questo sono molto dubbioso concludo dicendo questo
Ci sono molte e discussione in corso sulla questione dell'unificazione di contratti di lavoro una è la famosa discussione sul contratto unico
Introdotta da Ichino altra formula e quella di volere alle volte si unifica tutto ma non mi è tutto uguale perché sono cose profondamente diverse
Io mi limito a dire che non credo a questa formulazione cioè l'idea dell'unificazione totale in un'unica forma di lavoro a tempo indeterminato conquistata progressivamente non mi convince
Così come mi convince ancora meno l'idea che tutto questo significhi uno scambio come propone Ichino con l'abbassamento delle tutele relativa l'articolo diciotto non vorrei
Sotterrare un tema che è stato
Come si dice allungo oggetto di un contenzioso
A livello politico e sindacale che sicuramente
Ha creato più contrasti in quanto non abbia risolto problemi quindi
è chiaro che
Noi siamo di fronte ad una discussione molto importante e credo che in qualche modo
Tornando all'oggetto anche del nostro ricordo l'insegnamento di Massimo
D'Antona sia un insegnamento molto importante perché su due argomenti
Quello della rottura dell'unità del mercato del lavoro e quella della necessaria contrattualizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego io credo che abbia avanzato in tempi lontani ante vedendo la situazione dell'intuizione
Che si ribellano ancora oggi assolutamente fondate e bisognose dei nuovi approfondimenti sia sotto il profilo sociale sia sotto il profilo legislativo
Nel frattempo c'era giunto Paolo Nerozzi che è stato collaboratore di Massimo D'Antona che però
Adesso vorrei
Questo punto l'abbiamo evocato
Mentre precedenti interventi
Evocato parlato dell'azione del Governo per quanto riguarda
Di ai precari e
Damiano ha parlato di questa forte discontinuità con la filosofia con le misure iniziate dalla dall'ultimo Governo Prodi
Olga D'Antona a ha fatto riferimento a una cultura la cultura della carota del bastone e la cultura dell'efficienza
Ecco
Si coniugano queste culture con
Una filosofia che cerchi realmente pur con le difficoltà economiche che stiamo vivendo di righe affrontare e risolvere concretamente il tema delle per carità Damiano ha parlato
Lanciando una una una cosa questo Governo si muove in una direzione che punta ad aumentare le flessibilità piuttosto che ridurle ecco io chiedo e chiedo a Giuliano Cazzola che
Deputato della maggioranza di intervenire su questo su questo aspetto grazie
Proprio perché voglio amico Rocco innanzitutto mi scuso per per il ritardo ma mi ero mi ero segnato questa iniziativa per per domani sera
Quindi gran ringrazio il l'amico Miglioli che mi ha avvertito e quindi va evitato di fare una brutta figura perché ci tenevo molto a essere tra voi e ci tenevo molto a lavoro partecipare sono stato anche questa mattina università
A partecipare a queste iniziative
Di ricordo di una di un amico di una persona con la quale anch'io ho avuto modo di lavorare per per molti anni
Nel senso che io nel due mila e dal mille novecentottantasette mille novecento novantatré sono stato componente della segreteria della CGIL
I io avevo
Perché casualmente ero laureati leggerò avevo la la responsabilità anche il
Coordinamento dell'Ufficio giuridico e Massimo D'Antona insieme
A un altro giurista della sua generazione dalla fretta che Giuseppe Ferraro erano degli stretti collaboratori
Dell'Ufficio giuridico il coordinatore allora pensavo devo dirlo qui stasera ma evidentemente avrà fatto per altre scelte
Come si chiamava quello che con grande ballerino
Naccari sì ecco era era il coordinatore mi portava
Visto che l'altro che seguivo l'ufficio giuridica Labruto renting quale somma si poteva non non si non non si caricava di una serie di beghe
Molto molto operative quindi Naccari portava sempre o quando c'era qualche problema
Da risolvere anche qualche problema modesta risolve portava sempre
D'Antone Ferraro ai da me terre frequenti briefing periodici
Io quindi su ma l'ho conosciuto come una persona di grande qualità di grande equilibrio voi dove negli ultimi anni abbiamo preso strade diverse abbiamo non ci siamo persi di vista per tanti motivi
Quindi o di luglio un un ricordo molto molto profondo una una stima che non è che non è mai venuta meno in tutti in tutti questi anni
Tra l'altro purtroppo la
La mia generazione il sottoscritto con l'esperienza che ho fatto è stato fortemente segnato dal del terrorismo
Dal terrorismo nero dal terrorismo rosso pensati io sono stato segretario darci dell'Emilia Romagna
Se lo Stato nella segreteria CIPE il Segretario generale ci Emilia Romagna praticamente dal settantaquattro all'ottantacinque
E se ci mettete le cose che sono successi in quel periodo
A bombe sui treni bombe alla stazione
Bombe sui treni di dell'Italia in cui sboom di Natale l'aereo di Ustica
Io mi sono trovato sostanzialmente in prima linea in prima linea affrontare queste cose e che al terrorismo oltre a
Amara Massimo D'Antona
Dico dal terrorismo sono stato privato anche di due amici
Molto cari une Roberto Ruffilli tra l'altro un mio conterraneo anche se era un romagnolo e l'altro a Marco Biagi con il quale
Il mio è un rapporto rapporto fra fraterno un rapporto non solo di appartenenza allo stesso partito politico ma anche di frequentazione umana durata per decenni
E tra l'altro scopro oggi
Io non conoscevo quegli scritti di D'Antona che sono stati letti da
Da Damiano che fondo l'idea per uscire da questa situazione
Che aveva D'Antona in qualche modo ero più o meno la stessa che va anche a Marco Biagi
Quello cioè di uscire da dagli schemi classici della che l'articolo due mila nove due mila e novantacinque del Codice civile che definiva nei codici duecentoquarantadue che definiva quelli che erano le figure professionali
E che da cui poi sono stati aggiuntivi negli anni Ottanta la la figura dei quadri
Il dirigente operai impiegati poi appunto giunti quadri ma di e trovare un momento di unificazione anche definitoria del lavoro
Fondata sulla figura del lavoro e che del lavoratore economicamente debole
Vedete io adesso mi sto occupando
Di professionisti
Ho presentato un solo dato molto popolare tra tra tra i professionisti perché io anche loro hanno dei problemi oggi ho cercato di risolverli
Ho presentato un progetto di legge che risolve alcuni problemi dei cosiddetti professionisti non regolamentati
E e mi sono interrogato punto su un una una constatazione
Che sono partite IVA
Sono partite IVA come il come quel quel quel povero collaboratore
Ma al Trattato è pagato male che il cui committente gli fa aprire la partita IVA magari mono committente magari
Sappiamo che i collaboratori misure del novantatré per cento sono in regime di mono committenza il
Aprire la partita IVA perché più semplice gestire una partita IVA dal punto di vista anche contributivo non sappiamo come la lista iscrizione alla
Alla gestione separata
Diversa e di diverso Lilli peso il carico contributivo del committente rispetto al collaboratore se il collaborato la partita IVA non ce la
Ecco come si fa e mentre invece col questi questi professionisti questi professionisti guadagnano bene questi provi siano la partita IVA e si servono di però sono tutti e due queste categorie iscritti alla gestione separata
E l'INPS li classifica tutti come professionisti per il fatto che hanno la partita IVA è che io mi sono domandato mi sono interrogato in questi giorni ecco come si fa
A trovare una soluzione a trovare una sua separare queste queste situazioni che raccolte intorno a classificazioni sostanzialmente superate finiscono per essere messi insieme quando in realtà insieme non ci sta
Io ho partecipato ad una riunione di un'associazione appunto di questi professionisti che ho finito di parlare e mi dissi io qua mi dice la Presidente la ringrazio perché lei è stato il primo Allocca non trattati come se fossimo i dipendenti dei call center
Perché indubbiamente c'è una c'è una fascia c'è una fascia minoritarie su rete c'è una fascia un che di persone iscritte a gestione separata
Che pur avendo delle regole che li mettono insieme al povero Cristo
Che costretto ad aprirsi la partita IVA perché così richiede il committente
E però ci hanno hanno situazioni diverse ed è
Non non è sempre facile trovare trovare un modo per separare queste realtà
Perché anche nel diritto il morto corrompe l'Ulivo
Sono sempre le vecchie regole vecchie dottrine che finiscono poi per condizionare la ricerca la ricerca delle regole nuove
Io però
Detto questo
Vorrei anche farvi riflettere sul perché noi abbiamo avuto in Italia
Una esplosione un'esplosione delle delle leggendo alcune cose la gente Damiano noi non abbiamo oggi se non non abbiamo oggi nel diritto del lavoro se non nel nel nella legge Biagi ma che arriva dopo una serie di fatti altri fatti
Noi non abbiamo una definizione del collaboratore
Il collaboratore nasce
Come nasce all'interno del del delle norme di carattere fiscale
La nasce
Da lontano io ricordo avere partecipato a una riunione dalla Federmeccanica negli anni ottanta
Dove Mortillaro che è uno che aveva già lotti avanti aveva convocato un sacco di magistrati questa riunione e per cercare di mostrare appunto l'uso del della figura del collaboratore
E avvalendoci anche di alcune prime sentenze della magistratura che erano anche di manica larga
Rispetto al alla definizione appunto del
Di un collaboratore diverso da un lavoratore da un lavoratore dipendente
Ecco però l'esplosione del del del delle collaborazioni coordinate e continuative avviene a ridosso di un fatto positivo
Che la riforma Dini
Se voi guardate se voi guardate le statistiche
Vedete che le la vero
è consentito
Di
Dare una sistemazione previdenziale a una categoria di lavoratori molto complesso e molto articolata ha finito per fare aggio
Anche sulla legittimità dell'abuso
Di questa figura
E badate ha ragione Damiano perché Biagi con la legge trenta
Si trova di fronte a una situazione nella quale
Centinaia di migliaia di lavoratori
Erano inquadrati così erano erano eroi erano confluiti in rapporti di lavoro che facevano capo la gestione separata pressioni
Attenzione i dati che io ho visto anche dei dati questa mattina non confondiamo le posizioni con le persone fisiche
Ci sono le stesse persone che durante l'anno accendono più posizioni posizioni previdenziali ci sono degli studi fatti a braccio
Che riducono di molto la presenza del la colla consistenza numerica dei collaboratori una tra l'altro anche di Aris Accornero fatta per il CNEL che parla di seicento mila
Quindi quando si parla di un milione e mezzo tenete conto che quando l'INPS classifica iscritti alla gestione separata hub lo fa in base alla alla al versamento di un conto di almeno un contributo durante l'anno
Quindi
Andiamoci cauti con con i numeri perché spesso stupri c'è una sovra rappresentazione della
Della realtà addirittura all'INPS a c'è stato un periodo in cui considerava tutti gli iscritti anche quelli che magari
Per anni non hanno fatto più nulla ed eravamo arrivati atto carne addirittura tre migliorino
Oggi però la statistica è quella delle posizioni previdenziali in base di un contributo versato durante l'anno ecco qual è l'operazione dalla legge trenta trovandosi di fronte a una realtà che era scappata di mano la posizione della legge trenta e quella dice di separare il grano dall'olio
E di non solo individuare il percorso delle collaborazioni a progetto
Ma di prove di prevedere una presunzione iuris et de iure dell'esistenza di un rapporto di lavoro dipendente laddove
Laddove diciamo non ci riconoscono le caratteristiche una collaborazione a progetto
E questa badate che è un'operazione molto forte che ha dato modo grato modo diceva Damiano di fare di fare delle delle operazioni importanti a livello del dei call center
Sui contratti a termine c'è una direttiva dell'Europa parla incontrate mi sono sempre esistiti come sempre esistiti Commissione semplici per lavoro stagionale
Se voi guardate le statistiche
Vedete che nella dei settori merceologici merceologici nell'ultimo decennio il lavoro stagionale è cresciuto moltissimo l'agricoltura
è cresciuto moltissimo nei servizi
Ma è cresciuto in maniera quasi impercettibile nel senso che siamo nell'ordine di qualche decimale di punto nell'industria
E c'è una giustificazione c'è una spiegazione di questo
Per quanto riguarda i servizi che abbastanza evidente ma anche per quanto riguarda agricoltura in quanto l'agricoltura oggi è un settore e ha riservato in larga misura gli immigrati e degli nel lavoro degli immigrati a torto o ragione c'è un elemento un elemento
Un elemento di di di stagionalità un elemento di precarietà perché legata anche alla questione del permesso di soggiorno ma ormai è tardi
Io voglio quindi risponderà lei Alleghe considerazione o c'era il nostro moderatore
Partendo da una premessa
Non è la la cattiveria degli uomini o del del capitalismo se a partire diciamo dagli anni ottanta in tutto il mondo sviluppato in particolar modo in Europa
Si sono
Adottate soluzioni
Che tendevano a sbloccare il mercato del lavoro delle giovani generazioni attraverso contratti
Flessibile o contratti che consentivano anche una un elemento di sconto rispetto a quelle che erano le condizioni le condizioni normali
E non è che ci parliamo dell'Italia fatto bene Damiano ricordarlo parliamo di esperienze che si sono copiate
Col con la carta carbone in tutta Europa e tra l'altro nel nostro caso hanno determinato anche finché è stato possibile una crescita dell'occupazione buono o cattivo che fosse importante
L'importante è che forse oggi in qualche modo Rin piangiamo io non credo che ci possa dire adesso che il Governo ha già giocato le sue carte rispetto alle politiche dell'occupazione
Il Governo
A torto o a ragione a giocato molto sull'emergenza
Ha giocato molto ha puntato molto sulla sulla cassa integrazione in deroga ritenendo che fosse uno strumento flessibile
Molto veloce nell'intervento adatto a fronteggiare una situazione emergenziale di cui si faceva fatica a conoscere i connotati
Però io credo che gli stimoli tra l'altro che vengono
Gli stimoli che vengono dalla dall'opposizione
Il oggi se un ci sono questo lo dico perché io sinceramente vorrei che il Governo avessi più coraggio su questo punto ma vengono
Dal versante del del del del dell'opposizione
Sono stati anche ricordati o comunque da un'area culturale che non è certo di centrodestra vengono una serie di
Di stimoli ad affrontare
I nodi del mercato del lavoro compresi anche i nodi la disciplina di licenziamento cui non credo che il Governo possa restare sordo e mutuo
Fino a quando deciderà appunto che l'emergenza che l'emergenza economica è finita
Io
E su questo finisco credo che ci siano due punti essenziali per arrivare a un'unificazione del mercato del lavoro
Uno e quello della disciplina del del licenziamento
Che si deve accompagnare a un uno una una capacità di fare flex sicuri ti anche in questo Paese
La seconda
E questa è un'idea a cui tengo molto un'idea che io Culicchia ecco di lavorare tra tante difficoltà la seconda invece di natura previdenziale
Io credo che non sia il sistema contributivo
Il responsabile
Di una condizione pensionistica
Diciamo proibitivo difficile per le giovani generazioni
Il sistema contributivo
I a certe condizioni a certe condizioni è in grado comunque anche di dare un tasso di sostituzione dignitoso e adeguato il problema è il lavoro
Il problema è riuscire a mettere insieme una continuità lavorativa che faccia sì che attraverso il sistema
Il sistema contributivo si possa ottenere di un anno una pensione dignitosa
Questo il problema vero
Io credo però che bisogna fare un salto la mia generazione o lo solo generazione anche precedente alla mia
E non è che si trovò la mia generazione devastata molto fortunata perché quando civici approccio al mercato del lavoro si trovava in una situazione di grandissimo sviluppo a anche l'economia che è cambiato determinato questa situazione
Ma la generazione debba precedente alla mia
Aveva
Fatto la guerra
O comunque avere veniva dall'agricoltura aveva dei grandissimi buchi per quanto riguarda
La sua storia
Contributiva e quindi anche la sua la sua promessa ad una pensione adeguata e cosa fece
Cosa facile cosa fece il Governo di allora una forza politica si inventarono riforma delle pensioni mio centosessantanove che introduce il sistema retributivo
Per cui
L'unica cosa che contava per determinare la pensione erano gli ultimi anni di lavoro
E in
Tra l'altro un'operazione di questo genere è stata rifatta nel mille novecentottanta a favore degli artigiani dei commercianti e degli agricoltori
Quindi in buona sostanza
Si è regalata
Un'attenzione una pensione a a persone che non avevano contribuito in maniera adeguata
Per cui per determinarsi quel livello di pensione tenuto conto che si aveva a che fare con un un settore di di di di di classe lavoratrice che nell'ultimo periodo della vita tendenzialmente
Si trovava sostanzialmente delle condizioni salariali economiche migliori e questo
Risultato dell'ultimo periodo dalla vita era quello
Che veniva preso come riferimento per la pensione proprio credo che noi dobbiamo
Oggi fare un'operazione di protezione
Delle giovani generazioni
Noi ci siamo trovati impreparati a fronteggiare a fronteggiare
La la situazione emergenziale delle giovani generazioni poi
Nel tempo ci metteranno in moto delle anche delle difese delle delle tutele ma
Sostanzialmente oggi ci sono generazioni che hanno pagato un prezzo enorme io credo che ci debba pensare ad un sistema pensionistico fondato su una pensione di base
Pagata dal fisco
Su cui aggiungere poi una pensione contributiva di carattere di carattere obbligatorio
Calcolata però erogata però sulla base di un'aliquota contributiva uguale per tutti i settori del mondo del lavoro e quindi più bassa di quel de quo il trentatré per cento che assolutamente a mio avviso insostenibile
Grazie e buon lavoro
Più avanti chiederò Nerozzi di intervenire su queste due proposte
La seconda
Non modesto
Anticipava la domanda
Per cercare un po'di vivi che Prodi arrivare una sintesi visto che sono due poste sul tavolo la prima era che la disciplina del licenziamento e qua credo che Nerozzi
Non si trova molto d'accordo la seconda queste questa proposta invece per quanto riguarda il sistema pensionistico prima di arrivare a questo però io vorrei affrontare un tema che qui è emerso anzi non è ancora stato affrontato devo dire e cioè che ha parlato di precariato
Qual è l'abbiamo ricordato di precariato non ha età ma attenzione precariato che non abbiamo davanti agli occhi al precariato e con età molto ben definita un precariato molto giovane e questo fatto anagrafico è un fattore molto importante
Breve breve cenno Autilio grafico un mese fa abbiamo organizzato all'unità un forum con i precari
Né di mestiere facciamo i giornalisti si abitua a che fare inchieste si va sul campo ecco abbiamo scoperto che quando anche quando andiamo sul campo fare le inchieste normalmente abbiamo bussare delle porte che già abbiamo nella nostra testa già abbiamo la nostra agenda
O l'inchiesta è molto lunga ma l'inchiesta teme di fatti in poco tempo va a finire che uno va a cercare
Una come dire una una realtà che più o meno sente di
Conoscere col naso del giornalista
In questo forum invece noi siamo organizzato da
Della rete di Imola
Ida Salvo barrano siamo rimasti come dire travolti da senso arrivato una decina dodici precari nella nostra redazione e c'è arrivato un mondo che assolutamente non avevamo previsto siamo rimasti presi veramente in contropiede
è stato molto molto importante molto in dal punto vista intellettuale ma dal punto di vista giornalistico
E quei ragazzi molti di quelli sono quelli che vedete in queste carte d'identità che vedete attorno alla stanza sono le carte vendita dei precari se andate a vedere l'età di queste carta d'identità danno di nascita riportato in queste carte d'identità
Sono redatti rinasce di persone molto giovani
Sono storie diversissime stamattina hanno presentato e ventisei ma sono tutte storie vere assolutamente concrete d'Italia di oggi tale i precari rappresentata da queste ventisei carte d'identità
Io credo che questo fatto anagrafico sia molto importante perché al di là dell'esperienza della politica del sindacato
Delle persone mature che affrontano questi problemi ci vuole assolutamente la voce di chi questi problemi rischia sulla propria pelle e qui credo che il compito della della
Dei giovani democratici sia proprio quello di bussare
Perdonate ma di rompere le scatole AP anziani perché devono portare quei problemi che non devono mollare l'osso affinché quei problemi non vengono realmente compresi
Altrimenti un va a finire temo che andrà a finire come le inchieste fatte dei giornalisti che vanno a bussare sulle solite porte qui ci sono nuove porte che poi devono essere aperte
Io penso semplicemente questo io penso che
Non sia la precarietà una
Vicende diciamo in una formare il lavoro che ha esclusivamente un carattere generazionale
Però credo un'altra cosa e cioè che sia diventato che si è diventata la via d'ingresso al mercato del lavoro
E cioè che alcune
Specifiche forme contrattuali sei diventato sostanzialmente le uniche forme contrattuali attraverso cui si può accedere al mercato del lavoro o uscendo dal nero può entrando per la prima volta all'interno del mercato del mercato del lavoro
Io stamattina si è svolta questa conferenza stampa io ho partecipato a questa conferenza stampa
Provavo a proporre una riflessione una osservazione su quello perché è emerso
Nel corso di questo breve come dire
Carrellata biografica e attraverso le biografie di un po'di ragazzini fanno una vita
Come dire che fanno nella vita lavori coloro che richiedono qualifiche particolarmente alti gradi di profferì di professionalizzazione particolarmente alto grandi capacità immaginare di costruire e che come dire percorsi
Di autonomia nel lavoro ma che si scontrano quotidianamente con la difficoltà
Più grande con cui si può scontrare di chi
Come dire divenne il i dalla propria
La propria condizione Dini precario di lavoratore
I lavoratori e per flessibili in questo caso stiamo ragionando in una formula in quelle due parole sono associate c'è l'assoluta incertezza non solo del proprio futuro e quindi della possibilità di diventare un giorno
Lavoratore a tempo indeterminato di poter avere un giorno una pensione
Ma di come dire difficoltà
Criticità che riguardano la quotidianità della vita di tutti verso questo tipo di esercita questo tipo di di professioni
Alla difficoltà di potere ricorrere alla maternità alla maternità la difficoltà di potere vivere in una condizione diciamo normale la propria vita la propria vita lavorativa questo mi sembra il problema
E vedere questo e confrontare questo dato che è un dato palpabile
Con la retorica che negli ultimi quindici anni è stata una retorica forte
Della stagione dei nuovi lavori che dovevano dispiegare le frontiere della conoscenza e aprire una stagione di liberazione del lavoro e che dovevano insomma per mettere ciascuno e di e compiere appieno il proprio percorso di vita tornando a realizzarsi nel lavoro è una contraddizione stridente di cui la politica
Non può non può tenere conto e io non credo che la risposta a questo problema possa stare semplicemente
Nelle proposte che
Il centrodestra nel corso di questi di queste ultime settimane è approvato approvato ad avanzare
E credo che ci sia un tema
Che norme non è possibile risolvere
Attraverso diciamo la semplice il semplice il tentativo di estendere lettere le tutele del lavoro a tempo di lavoro subordinato diciamo su tutte le altre categorie di lavoro ma credo che ci sia
Oggi un problema grande di come queste figure
E questi lavoratori che tirano avanti un pezzo di economia importante di questo Paese in molti casi la parte più avanzata dell'economia
Di questo paese c'è l'economia della conoscenza della creatività abbiamo guarire perde dai danni ormai subiamo anche la retorica del made in Italy e il
Produzioni di qualità
Queste categorie sono categorie che sono assolutamente diciamo tagliate fuori da qualsiasi sistema di garanzie e di tutele e spesso utilizzate contro le altre categorie in maniera diciamo assolutamente assolutamente strumentale
Io credo che provare a immaginare il modo
Pur garantendo la flessibilità nel lavoro come
Forma di lavoro
Come forma organizzativa di lavoro
Oggi se il problema che già oggi
Che noi abbiamo davanti chiesti della sinché la sinistra deve provare ad affrontare se vuole tradurre
La come dire retorica forte del valore del lavoro in una in una pratica in una scelta di carattere
Strategico che riguarda non credo il semplicemente il futuro di un Paese o di una ed il futuro di una generazione scusate ma il futuro
Del nostro del nostro Paese rese mero questo il lavoro che va fatto e che va
Va Baba va costruito
Credo che ci siano una serie di proposte in campo che hanno un valore che meritano diciamo di essere di essere sostenute di essere supportate credo però che ci sia una generazione che
Non semplicemente non trova
Rappresentanza sociale nelle organizzazioni trova con difficoltà rappresentanza sociale nelle organizzazioni sindacali
Che abbiamo che abbiamo oggi ma che ha bisogno di una risposta che è di carattere politico e su cui la politica molto spesso ha latitato non meno
Del dei dei sindacati
Provare a dare voce ad una dichiarazione immaginare la via d'uscita da una condiziona precarietà come condizioni di vita e probabilmente l'unico strumento che abbiamo per
Rispondere a una crisi
Che secondo me ci dà una lezione è fondamentale e cioè che il problema non è tenere insieme competitività e coesione sociale se partiamo dall'assunto che la competitività non si fa con la riduzione dei costi del lavoro
Ma che sta nel fatto che la questione sociale è diventata condizione indispensabile per avere un sistema il sistema economico competitive potere immaginare la crescita di un Paese che invece
è come tutto il resto d'Europa drammaticamente fermo
Assegniamo così alla conclusione
Chiedo se vuole intervenire brevemente a commentare le proposte di
Di Cassala ma soprattutto vorrei partire
A quello che lui ha detto collaboratore ma anche cultore di
Massimo D'Antona eco a riferimento proprio col tema della del precariato vorrei chiedere la sua interpretazione e cioè
Che cosa direbbe Massimo D'Antona alla luce di quello che sta avvenendo tra Fininvest in questi mesi in questi anni mantiene
Io
Per principio
Contempla mai l'iter per fare che purtroppo non c'è più
L'unico modo per interpretare se non c'è più e leggere i propri iscritti
E prendere spunto da situazioni diciamo delle analogie
Poi parlerò anche Giuliano con Cassola mi dispiace che a lato via perché racconterò nulla né una metodo che lo riguarda quando cappone un estremista di sinistra ed è stato anche in questo periodo
Ma
Io in questi giorni fino in fondo dieci anni sono tanti
Ci sono poi parlerò anche dei precari ci sono alcuni messaggi del pensiero di Massimo D'Antona e cose fatte
Che sono l'una grandissima attualità
E sono cose incompiute
E alcune sono cose messe in discussione
La prima questione la rappresentanza
C'è
Una frase l'ultimo scritto che non è mai stato trovato dei Massimo
Era fatto su
Comma quarto l'articolo trentanove
Lui stava ragionando negli ultimi mesi della sua vita sull'estensione dall'accordo sulla rappresentanza del pubblico impiego
Hai trasporti famoso Patto di Natale fatto anzi prima di Natale mai applicato
E
Voi all'insieme del movimento dei lavoratori
La proposta sua oggi la proposta che CGIL CISL UIL hanno fatto la piattaforma
E sia il Governo
Perché Brunetta sta mettendo in discussione rinviando per tre anni lezione verrà presentata a firma Carlo unitaria
Io so domani che CGIL CISL UIL del pubblico impiego chiederanno che non ci siano il rinvio e che la legge si applica
Questa come una notizia giornalistica perché lo faranno loro
Però
è un elemento di grande attualità la rappresentanza il legame della democrazia
Dentro i luoghi di lavoro con la democrazia e la difesa della Costituzione ci sono molti
Scritti di Massimo che
Lega al momento il perché
E oggi che c'è un problema di democrazia in questo Paese di estensione alla democrazia
Difesa la democrazia cominciare da quella delle Camere rappresentativa
Questa questione aveva rappresentanza sindacale unitaria che dico CGIL CISL UIL mi pare abbiamo affermato non più tardi di qualche mese fa di essere d'accordo proprio in questa fase è un elemento molto importanti
E credo di grande attualità e che dobbiamo riprendere
Anche perché quando c'è la rappresentanza unitaria
C'è più unita che c'è meno conflittualità
Quando le persone votano
Ci sono anche questi due aspetti
E accanto a questa riflessione fra apprezzata c'è un altro grande tema di novità
Di attualità poiché
Il Governo le tira fuori quando gli pare
Cioè quello di come
Collegare coniugare era portare il diritto individuale allo sciopero
Col diritto dei cittadini e l'utenza delle vere un Spoon freddezza in questo il patto per i trasporti fatto ventitré di dicembre che voleva parlare del Patto di Natale
Quei fondi sarebbero tante di quei problemi che oggi sono ancora aperti
E diffondere ebbero quei tentativi fittizi che il Governo sta facendo per utilizzare un problema vero per regolamentare il diritto di sciopero di tutti
La seconda questione
Su cui rifletteva
E su cui sarebbe dovuto intervenire al convegno
Per la CGIL del pubblico impiego quella mattina in cui fu affascinato
Era un modello contrattuale
E la proposta
Che
Fece
Appunto nel cosiddetto patto di Natale per un modello contrattuale c'è nella salvaguardia del contratto nazionale dava grandissimo rilievo
Alla contrattazione territoriale alla disperazione distrettuale di filiera esattamente quello che c'era nella piattaforma sindacale e che non c'era davvero accordo fatto
Col Governo tra Confindustria alcuni mesi fa
Ma qui
Voglio
Contano discussione che peraltro i nastri
Perché anche allora c'erano nel sindacato nella politica
Opinioni diverse
E paradossalmente si salva un'opinione della Confindustria che stava passando dall'epoca di Salieri a quella di D'Amato
Se lo fa il filone prevalentemente al calo della CGIL si era meglio non fare niente da fare le cose come stanno
Che ha una posizione che c'è molto io la sento resi eccetera Rijeka evidenziare anche in questi giorni quando mi dicono Bombassei non è d'accordo pertanto non sono d'accordo quindi non discutiamo
E non nel sindacato e questo per una politica
Nel Senato
E ce n'è un'altra posizione che diceva estendiamo la contestazione per legge il secondo livello a tutti che praticamente impossibile come dire estendiamo articolo diciotto anche sotto i quindici dipendenti
Ora fra due S due poliziotti
Forse c'era
Tentativo il basso IMO con quella proposta che non andò in porto e che negli atti di quella Commissione che apprendeva la Commissione Giugni e chiara negli atti data relativa del primo Governo D'Alema
Di tentare un'operazione di rafforzamento anche attraverso l'incentivazione alla territorialità Alda distrettuali da e alla figlia
Che sono probabilmente la strumento per tentare di allargare in più e si erano parte integrante di quella della piattaforma sindacale per la formazione da carne che poi è stata
Non dalla CGIL ma è stata un po'macinata nemmeno nell'accordo aveva molte delle intuizioni sul primo sul secondo punto della riflessione di Massimo D'Antona e per altri aspetti anche di Jesi
Su questo punto specifico
La terza questione lui parlava
Lui del precariato
Nell'ultimo periodo
Non stava in realtà lavorando su questi temi rifletteva su alcuni incompiute che c'erano state Governo Prodi
In particolare il fatto che dopo la legge Treu si doveva essere
Famose ipotesi Treu con offrì di
Allargamento di una serie di diritti corretto statuto dei lavori per
Sì per la flessibilità precarietà che non fu mai fatta
Sarà riflettendo su
Il fatto che in realtà
Questo fenomeno della precarietà stava assumendo delle dimensioni in qualche modo in pensate ogni sospetto
Al ingiusti proponimento illustre
Iniziative riflessioni che avevano determinato la legge tre
Cosa che è stata fatta
Poi è stata interrotta per molti anni ripresa
Con alcuni atti dal secondo governo Prodi tracce Damiano ma sostanzialmente
Rimasta
Per la durata limitata del Governo
Prodi rimasta inalterata con un mercato del lavoro mondo del lavoro che ormai molto
Molto spezzato
E su cui bisogna investigare tentare di esposte
Io penso che
Qualche volta
Di elementi di gradualità
Poi rifletteremo col tempo il più dopo le elezioni
Di gradualità su queste questioni
Come in generale su tante questioni fine anno
La strada da percorrere
E dette
Giuliano Cazzola quando era segretario dell'Emilia che ha ricordato
Come alfiere o grande che aver vice segretario
Durante il dibattito forza Rampelli
Pensavo intuirlo nonché forse
Forse
Era possibile sul famoso dibattito alla scala mobile mettere dei meccanismi in questo caso retroattivi
Che salvavano la sostanza perché sia la più debole
Dopodiché quando qualche categoria lo propose
Passano esattamente dall'altra parte non oltre
Ogni possibile elemento di
Radicalità esistenza possibile
Perché la paura di smuovere la paura di investigare la paura di sperimentare quando le situazioni sono complesse
è molto forte io penso che invece difendiamo entro
Di tanto bensì un insegnamento Bruno sempre da una parte
Brera da parte dei lavoratori che verrà da parte della CGIL in modo esplicito Monti
Non nascosto però un tentativo di ascolto di sperimentare
Di provare anche soluzioni di costruire soluzioni una dopo l'altra non necessariamente
Sempre perfette definite
è una strada che io credo sia
In qualche modo utile le due proposte di piazzola sono due proposte
Provocatoriamente Sartorio deformi stampo incominciando è infatti viene
Perché anche il sacco riaffoglio diremo domani perché le riforme dove dice secoli non facciamo le riforme perché interno e di crisi le riforme non si fanno con perché le riforme siano sempre a dare
Per rendere delle cose toglie dei diritti
Qualche volta è for possono anche dare dei diritti in più non è mica necessario che la riforma corrisponde questo Paese una perdita di diritti è fra l'altro una
Un ragionamento che è inaccettabile dal punto di vista generale
Cioè non facciamo le cose perché non è il tempo ma perché dobbiamo prendere delle cose io penso che invece
è
In realtà
L'esistente va bene questo Governo
Esistente va bene a questo Governo e io invece credo che noi dobbiamo
Ragionare con tranquillità con serietà ma tentare di aver proposte che al Marchino
La sfera dei diritti attuali e della rappresentanza attuale
Sapendo termino
Che
Questo si fa meglio se ci sono regole certe
E si attraverso le regole si ricostruisse L'Unità
Delle grandi confederazioni
Per me l'unità è strettamente legata alle regole
In questo c'è l'intendimento profondo dell'altro tanto
Ecco io credo che faremmo una bella cosa partire dall'inizio
E partire dal dire caro Governo fare domani metterà in tutti i colori intanto a critica
Le leggi ce Massimo fatto
Intanto fare questo
Poi c'è un'altra cosa sul pubblico impiego ma questa è una cosa da professionisti quindi la tralascio Massimo D'Antona seguendo tornerebbe riformatrici di Ciampi e di altri in un punto ritmo in questo
Se parlo seriamente la politica dall'Amministrazione cioè il Parlamento
I Consigli regionali Consigli comunali non dovevo intervenire sulle promozioni la dico così e sul salario ecco adesso siamo tornati indietro ma questa come direbbe comma nel Barbaro è un'altra storia
Gazzetto nella tavola rotonda anche e si chiude noi come lavoro ugual ferrei associazioni venti maggio insieme al Partito Democratico e giovani democratici
Auspichiamo a una collaborazione continua spese quell'asse lavorasse