Galileo e Bruno, martiri del libero pensiero

Sono lieto di aprire poi presiedere questa
Terza
Giornata questa prima sessione della terza giornata del convegno galileiano
Sezione che dedicata
Al caso Galileo tra ottocento e novecento caso più caso che mai nell'Ottocento visto che Galileo diventa occasione per un dibattito contrasto dei toni spesso
Aspri ma sempre supportato da una grande passione intellettuale e civile
Di questo ci parleranno
Michele Ciliberto con una prelazione su Galileo e Bruno martiri del libero pensiero Massimo buccia Intini che saluto grazie
Arriva anche l'ultimo attualissimo la cui relazione sarà dedicata a Galileo e le passioni appunto del Risorgimento un po'il professor ma l'usato
Il caso Galileo ritiene otto Ministri dell'ottocento Claus Arnold de Galileo afferma in questione biblica e lacche stiamo biblica
E infine il professor François de per niente sulla rappresentazione Galilei dalla pento io di disuguaglianze
Non dirò altro do subito la parola ai relatori salvo presentarli brevissimamente e ricordando che
Le prime due relazioni saranno interrotte da una breve pausa riprenderanno le altre relazioni subito dopo e alla fine alla fine ci sarà la discussione
La parola dunque al professor Michele Ciliberto che professore titolare dalla cazzotto di storia della filosofia moderna e contemporanea
Alla Scuola Normale superiore e presidente dell'Istituto nazionale di studi del Risorgimento ed è minacce
Del
Scusate del Rinascimento anche se di Risorgimento dovremmo parlare fra poco
Ed è ed è accademico dei Lincei
All'uso parole vorrei anzitutto sottolineare un punto la fortuna di Brunetti galline nei decenni centrali condotto cento
Appartiene alla storia del pensiero filosofiche scientifico ma è parte integrante della storia etica e politica dell'Italia
E dei problemi che il nostro Paese si trova ad affrontare dopo la costituzione dell'unità nazionale e con la conquista di Roma nel mille ottocentosettanta
Il problema che allora si pone agli uomini della destra come a quelli della sinistra e quello della determinazione del fondamento etico civile e religioso del nuovo Stato nazionale
In altre parole il problema della sua costituzione interiore
E nel quadro di questo problema che il confronto anzi lo scontro con la Chiesa di Roma
Diventa centrale nel fuoco di una riflessione
Che si interroga sul destino del nuovo Stato e in questo quadro sulla missione universale di Roma dal mille ottocentosettanta finalmente capitale del regno
Il pensiero di tutte le commemorazioni
Che si danno in città non universitarie deve essere a mio avviso tutto politico scrive Labriola nell'ottantotto
Perché il sentimento che lei guida non è quello di illustrare sotto nuovi aspetti la vi delle dottrine del Bruno come può farsi e si fa fra professori universitari
Ma è quello invece di raccogliere intorno al bruno tutte le tendenze anticlericali del Paese in una manifestazione comune
Il giorno si era parlato abbondantemente lunghi secoli moderni ma soprattutto da un punto di vista
Filosofico
Che non escludeva i riferimenti anche alla sua polemica antireligiosa ed anticristiana ma in quegli anni in Italia cambia profondamente il tipo di approccio al pensiero alla figura di buco
Bruno allora si configura in anzitutto come martire del libero pensiero quale campione della libertà dei moderni in opposizione alla Chiesa di Roma
Alla sua intolleranza a una insopportabile tirannide che vuole difendere in Campo dei Fiori un ultimo lembo di potere temporale
Basta guardare la bibliografia
Dilla Salvestrini per vedere come Bruno ed anche Galileo fossero allora metafora di altro
E come intorno al suo nome e a quello di Galileo si addensassero i problemi più vivi e più scottanti del dibattito politico e culturale
Di quegli anni nel vivo di contrapposizioni che già esplose con la formazione del nuovo Stato nazionale
Si erano irrigiditi avvelenate con la conquista violenta della nuova capitale voluta a tutti i costi e anche questo va annotato per comprendere la profondità del contrasto
E l'importanza della posta in gioco da uno dei massimi esponenti della Destra storica da Quintino Sella
E allora che fiorisce quello che Previti un duro esponente del partito credi scale chiama la Bruno mania e dal suo punto di vista aveva ragione si trattasse di giornali di riviste di collane o addirittura di rappresentazioni teatrali
La biografia è il pensiero di Bruno assunsero all'ora i tratti di un vero e proprio mito di una leggenda esemplare
Per il passato e per il futuro
Ben poco configurato prefigurato dallo sguardo corrucciato di Bruno nella stato e in Campo de'Fiori opera di Ettore Ferrari gran maestro ed è sintomatico del grande oriente d'Italia
Ho fatto prima il nome di Labriola Labriola si muove una prospettiva assai originale di lì a poco nel novantacinque scriverà il primo ad essere saggi sul marxismo
Ma il problema e su questo voglio richiamare l'attenzione
A quel momento era comune e coinvolgeva sì esponenti della sinistra che della destra in frontale polemica con la Chiesa di Roma si trattava di degli enti delineare una sorte di stile storia laica
Alternativa quelle Cles gastrica imperniata sulla figura dei manti de degli eroi che si erano battuti per la nascita della civiltà moderna della nuova Italia
Programmando al costo della loro stessa vita i principi che dovevano essere affondamento dello Stato italiano appena costituito
Al fondo è
Il paradigma Machiavelli hanno vorrei dire proprio dei maggiori esponenti della cultura laica italiana che si ripresenta in quelle posizioni
Ma con un elemento di novità che dà anche conto del rilievo assunto in questa storia dalle figure di Bruno e di Galileo
Quell'autonomia culturale anche religioso avrebbe dovuto sostanziarsi in primo luogo
Dei risultati e dei progressi della scienza moderna sia di quella della natura che di quella della vita
Una scienza capace di proiettarsi al di là dei suoi stessi confini e di costituire fondamento di una nuova cultura etica e civile
Che dovrà prendere avvio anzitutto nelle scuole nelle università e poi proiettarsi nella formazione di un nuovo modello di cittadino in stretto rapporto con le punte più avanzate della cultura moderna
Attraverso la scienza la nuova Italia doveva rientrare in Europa dopo lungo secoli di decadenza e doveva svolgerle anche per la sua stessa storia una nuova missione universale
Dopo la romantica la Roma cristiana era arrivato il tempo della terza a Roma
Quella della scienza che la nuova Italia doveva incarnare guidare
Su una parte di saper svolgere questo compito l'Italia avrebbe potuto giustificare al mondo
L'azione violenta con la quale approfittando della sconfitta della Francia se da
Seria impadronita per la città ai tempi della Città eterna
Per le classi dirigenti più lucide del nuovo Stato al Governo all'opposizione missione universali dell'Italia emissione della scienza erano unum et idem
Una cosa sola e l'uno e l'altro direttamente contrapposte al Vaticano alla tirannide materiale e spirituale dei preti
Noblesse oblige dichiara Quintino Sella grandissimo Sella parlando alla Camera dei deputati il ventun giugno del mille ottocentosettantasei non siamo arrivati a Roma come detrarre
Ne per luce erano dubbi su quale fosse il compito che aspettava l'Italia e le sue classi dirigenti
Il proposito dice in una lettera Minghetti del ventuno settembre del mille ottocentosettanta il proposito cosmopolita della scienza
Con Sella muta il fino riversare della missione di Roma
E come ha scritto in splendide pagine Federico Chabod dall'alleanza fra cattolicesimo e libertà vagheggiata dal Cavour si trascorreva la trasformazione della impossibilità di quell'alleanza dopo il Silla BO
Qui dal clima del Risorgimento si passava al clima del positivismo italiano ed europeo alla fede nella missione della scienza all'insegnamento sperimentale contrapposto al dogma
Io credo che il miglior contrappasso contrapposto al papato sia proprio la scienza come scienza ribadisce Sella alla Camera il ventuno giugno del settantasei
E subito dopo lo svolge anche il tema ripropone il centro Archimede o della sua posizione culturale e politica se vi è una necessità a Roma gli è proprio quello di un contrapposto scientifico al papato
Il quattordici settembre settantotto l'osservatore
Romano in un articolo entro da intitolata le soldatesse che l'internazionalismo definisce Sella un maestro di materialismo ma non era solo il biellese a meditare questi alloggi se si leggono
Di i testi del dibattito di quel periodi
Non mi soffermo su questa discussione dico invece che la grande fortuna di Galilei di Bruni in quegli anni si inserisce in questo contesto
Nel quali in discussione è il carattere originario e il destino del nuovo Stato nazionale italiano con Roma capitale di questo si discute
E occorre decisa precisare che pur muovendosi in un altro Comune è una fortuna che si muove quella di Bruno e di Galileo secondo moduli scientifici e ideologici differenti come ben sapevano i protagonisti della vicenda
Francesco Fiorentino
Se finisce subito
Il punto nel quale si condensa a suo giudizio la differenza fra Bruno e Galileo e su questo punto tornerò
Galileo non fu un eroe
Benché sia stato un martire della scienza
Riprendendo e svolgendo il tema Labriola contrappone esplicitamente Bruno importuno prematuro pre corrente filosofo della nuova scienza a Galileo più mite e professore senza pathos ed eroismo
Il primo ribadisce in un altro luogo fu un profeta il secondo lo scienziato né difficile capire a chi dei due vada la sua preferenza
Bruno a differenza di Galileo pur prefigurando la scienza moderna si è proiettata al di là di essa stessa e si è presentato come Araldo di una nuova e originale concezione della vita dell'uomo
Come programmatore della Libertas filosofa Hamdi
Impegnata nella lotta contro l'intolleranza il pregiudizio secondo una linea di pensiero e di azione che prendendo le mosse da un selvatico arriva fino a brune continuo con panini e con Paolo Sarpi
Gli autentici eroi della libertà dei moderni sintomatica mente ritratti da Ferrari alla base della Stato di Bruno in Campo dei Fiori
Fiorentina liberi e Labriola sono due voci importanti
Ma ce ne sono anche altre che suonano un campo diverso
Per esempio Pietro siciliani né la preclusione dell'ottanta del sessantacinque sul triumvirato nella storia del pensiero italiano Dante Galileo vico mantiene Ascerto una riserva ma di altra natura Galileo è stato un punto centrale
Della
Dell'ALDE la costituzione dello spirito italiano moderno Dante
Con la fantasia cattivi creatrice Galileo con la ragione induttiva vico con la ragione spigole speculativo
Sì dice siciliani e fumante le della scienza e della natura prendendo le distanze da Ferentino ma nel suo martirio ognun di e forse all'uomo la Oman la libertà del pensiero
Se non che continua questa libertà è questa filosofia non bastavano a soddisfare i profondi bisogni dell'hospice del pensiero italiano il cui percorso si sarebbe compiuto con Gian Battista vico
La produzione di siciliane del sessantacinque
Di tre anni dopo è un testo splendido di Pasquale Villari
Galileo Bacone il metodo sperimentale una sorte di manifesta del positivismo italiano da affiancare a quel testo classico che la filosofia positive il metodo storico pubblicato nel sessantacinque
Nel quale dubbi e riserve sono completamente cancellati e sopraffatti verrebbe da dire da un elogio a tutto tondo di Galileo
Noi italiani adoriamo in Galileo il genio e il martire
Nell'ora del riscatto abbiamo visto sorgere di fronte a noi la venerati immagine decadente vecchio di quasi settanta anni un motivo che anche di Settembrini e l'abbiamo vista trascinato davanti alla sacro Santa Inquisizione
Noi salutiamo in luglio il genio della scienza
Il sostenitore del libero pensiero il martire dell'Inquisizione la quale volendo calpestare la più Santa immagine di Dio ha invece messo intorno al suo Capo un'aureola che splende luminosa
Naturalmente in questi giudizi incide una precisa concezione della scienza e del rapporto tra scienza e metafisica di matrice strettamente positivi Istica come appare dalle altre tesi che vivere sostiene nel testo
Quando Galileo si trova ad operare il Mondera stanco del vano speculare si volevano fatti accertati esperienze sicuri si voleva che la scienza non abusasse della pazienza e della tolleranza del burqa
Sta qui la supremazia di Galileo subacute mente il primo muove dai fatti per studiare la natura il secondo si rivolge ancora in via preliminare alle essenze
Mentre l'indagine scientifica deve liberarsi di esse esso l'appalto di liberarsene può essere effettivamente moderna
Si capisce leggendo pagine come queste come Villari e perché e perché come villa richiamasse Galileo
E si intende il sentimento di estraneità che anche da buon frequentatore dei circoli piagnone fiorentini nutriva per Bruno
In tempo di Bruno mania Villari a meno che io non sbagli non scrive un saggio compiuto articolato su Bruno nella bibliografia Bruni Anna Di Salvestrini mi sono ma appare una sola volta come mediatore fra spaventa e le mondine
Per l'edilizia per un'edizione che non vide la luce
Delle opere di Bruno ovviamente un silenzio voluto e proprio per questo tanto più assordante questo non significa lo voglio dire
Che la fortuna di Bruno riguardi gli idealisti e quelle di Galileo i positivista
Che anzi sono fra i maggiori propugnatori della figura e dell'opera del nolano anche attraverso la mediazione ideologica della massoneria nel processo di ricostituzione della libertà dei moderni
Brune che Ali Leo appaiono però situarsi a livelli differenti
Ne difficile comprendere quanto in questa esaltazione di Bruno e nella sua raffigurazione o come mito archetipo della nuova Italia laiche moderna abbia giocato la sua decisione di non abiurare
Alle origini del mito di Bruno martire del libero pensiero e di Galileo martire della scienza o anche del libero pensiero giocano dunque lo voglio ribadire fondamentali problemi di carattere etico civile e religioso
Proprio su questo sfondo ma sottolineato però
Che proprio quegli anni sono straordinariamente fecondi dal punto di vista dell'indagine critica sia per Galileo che per Bruno e proprio dal punto di vista della ricostituzione della loro esperienza biografica
Per quanto riguardo Bruno nel settantanove il ministro della pubblica istruzione De Santis e il direttore del Ministero Quintino Sella avviarono la grande edizione delle opere compiuto nel novantuno
Ma in quel periodo escono testi straordinari nuovi documenti
E documenti importanti perché per la prima volta confermano per quanto possa sembrare paradossale che Bruno era stato effettivamente bruciato
Perché anche di questo si discuteva come si vede nell'articolo del francese descritti della metà degli anni Ottanta dell'ottantasei il quale sosteneva riprendendo una vecchia tese Di Bello e che non amava Bruno che Bruno non era stata messa al rogo
Che anzi era scampate alla morte che aveva consumato la sua vita in un convento domenicano
Come disse Labriola almeno con la scoperta degli archivi dell'ARCI confratelli San Giovanni decollato a Bruno allora fu almeno restituito alla sua morte
Ma sono anni importanti anche dal punto di vista della letteratura critica
Oltre che dal punto di vista dei documenti ma sui documenti
Conviene ancora insistere perché allora furono trovate anche i documenti del processo Veneto
Che misero in crisi i vari sostenitore della figura di Bruno soprattutto di matrice idealistica soprattutto Fiorentino i quali si trovarono a disagio nel vedere che Bruno
Al Venezia effettivamente aveva abiurato che Giovanni Gentile ancora agli inizi del nostro molti anni dopo
Continuava a distinguere fra vero brune Bruno vero
Perché non cogliere un come dire non voleva cogliere fino in fondo quella vi Ural senza rendersi conto che in essa si era espresso un consapevole lucido disegno
Di Bruno mirante a sfuggire dalle mani dell'Inquisizione cercando di salvare e la sua vita e il nocciolo della sua filosofia
Ma idealisti non erano in grado allora di cogliere questo punto cruciale proprio per il modo con cui avevano impostato il problema
Congiungendo biografie filosofia dissolvimento anzi la prima nella seconda costituendo uno schema di matrice rigidamente Galiano si erano tagliati la strada per comprendere il comportamento di Bruno durante il processo
Ho fatto prima il nome di Labriola ci consente di vedere due cose
Da un lato il livello popolare diciamo così della
Fortuna di Bruno come si vede dalla manifestazione dai testi soprattutto degli universitari dall'altro lato una ricerca di carattere più propriamente scientifica i grandi testi che escono
In questo periodo dei quali felice tocco parla nella sua nell'introduzione al suo grande libro
Sulle opere latine di Bruno esposto e confrontate con le italiane
Chiama un parentesi sta
Può leggersi il cardinal chiama un dal ministro può leggersi
Il Bruno Astorre Bruno è al centro di indagini
Rigorosamente storico filosofico sia in Italia che fuori tutte queste indagini però hanno in comune è una cosa
Sì è che si pensi al pensiero di Bruno in chiave Spino dista o hegeliano dal Ministero e chi è sistematicamente inserito nella visione della ragione moderna
Maturata dalle grandi dighe correnti di pensiero allori in auge
Della quale brune considerato un anticipatore un momento decisivo nel quadro di un processo snodato si è compiuto sì attraverso i grandi maestri la modernità Spinoza pieghe Marx
Bruno è un momento centrale del processo di laicizzazione a tre su cui si compie la ragione moderna diventando consapevole disse
Tutti i temi che poi la storiografia Bruni hanno del ventesimo secolo
Discuterà
E in questo contesto generale dicevo che si situa anche la fortuna di Galileo
Che si caratterizza per lo sviluppo sia di nuove ricerche di carattere quid ottico sia bello nuove indagini di carattere storico filosofico
Anzi tra gli elementi che concorrono maggiormente all'appropriazione del mito positività alla all'appropriazione positivi Istica
Del mito di Galileo è proprio il ritorno delle carte processuali in Italia e la loro accessibilità nel vivo di un ampio dibattito nel quale
Attraverso un estenuante distrutto sull'autenticità di alcune di esse si cerca di provare oltre ogni ragionevole dubbio che Galileo proprio come Bruno fu vittime martedì dell'Inquisizione
Su questa vicenda anche per ragioni di tempo non mi soffermo sulla discussione che ci fu fa che Blair
E all'interno e Domenico Berti mi ferma più che Blair aveva appunto sostenuto
Che la Chiesa e ha basato la sua condanna su Galileo sul divieto che è contenuto in un documento in con cui non aveva valore giuridico non mi fermo su questo
Mi fermo invece sulla replica perché ci riporta più direttamente al nostro tema
Di Domenico Berti uno dei rappresentanti autorevoli del cattolici del cattolicesimo liberale italiano
Il quale risponde appunto a questi argomenti nella nuova antologia
Cercando ed è questo che lo rende a suo modo un testo memorabile quello di Berti di salvare sia la vittima che il carnefice sia l'azione della Chiesa che le ragioni di Galileo e le ragioni sia le ragioni di Galileo che le ragioni della Chiesa
Berti sottolinea la necessità di una critica rigorosa
La quale esige o che si dimostri la falsità dei documenti o in caso contrario che la storia sia condotta fedelmente sopra i medesimi
Poi invoca l'uso quando si voglia confutare di indizi positivi presente ai quali a suo giudizio Gabriel non si era tenuto con le sue elucubrazioni
Nel sedici il Bellarmino scrivo Berti per ordine del Sant'Uffizio denunziò Galileo che con decreto della Congregazione dell'indice restava proibita Louis come a tutti i cattolici la dottrina copernicana
Ciò che egli come tutti i cattolici
Potevano tenere quella dottrina ex supposizione non ex professo il che viene a dire che Galileo è chiaro che a Lille o non fu fatto divieto speciale o personale più gravoso che non fosse per tutti gli scienziati della cattolicità
Noi ribatte Berti teniamo d'avviso perfettamente opposto e crediamo quello che da quindici anni in qua si pone in dubbio vale a dire che ad rilevo nel febbraio del sedici venne fatto obbligo speciale e assoluto di non tenere o difenderemo da alcuno la dottrina copernicana
Non solo per Berti sostenere la tesi di che Blair significa compiere un doppio errore
Da un lato si riduce la portata storica della condanna del copernicane esimo
Emessa dalla Chiesa riducendola un fattore giuridico di carattere contingente dall'altro si sminuisce la perseveranza di Galileo che nonostante il divieto personale aveva pubblicato quindici anni dopo il dialogo
A ciascuno il suo si potrebbe dire con le parole di uno scrittore contemporaneo che aveva passione per i processi e interesse per l'Inquisizione
Non stupisce alla luce di quanto ho cercato di dire che l'attenzione di questi decenni se approntasse così intensamente sulla dimensione
Biografica e sui processi inquisitoria tali così è per Bruno così è per Galileo
Ma come per Bruno anche per Galileo queste unimi momento importante anche dal punto di vista dell'indagine storica nelle sue varie diramazione faccio su qualche brevissime per esempio perché
Vedo che il tempo si sta già
Finendo Settembrini per esempio che sa di
Avvale di moduli che poi saranno prese anche da De Santis parla di Galileo come di Colombo decenni
Il quale non si è accontentato dice di studiare il cielo con la sola intelligenza
Come hanno fatto i filosofi ma procede anche con l'osservazione il senso dubita di tutto vuole tutto vedere toccare di tutto rendersi ragione egli è stato Isnenghi fondatore della scienza in netta opposizione alla metafisica
Fece discendere la filosofia nella natura uni esperienze speculazione mentre faceva calcoli astronomici era filosofo ed era artista
Sono pagine rigorose che saranno destinata ad ampia fortuna delle quali lui insiste in una critica radicale nei confronti
Soprattutto del seicento e della funzione del tutto negativa della Chiesa romana sottolineando il valore dice della relazione di Alex dica di positivo e negativo in una parola tra laicismo e clericalismo diritti dello Stato e pretese dice sopraffatti dice
Quella chiesti della Chiesa quella chiesa che era costretta all'abiura un uomo che sentire in cuor suo che non poteva ubbidire
Un vecchio di settant'anni un grande sapiente inginocchiato innanzi a dieci ignoranti e spregevole figuri costretto a rinnegare la scienza
Come dice il proverbio non sono tutte rose e fiori se Villari non dice una parola su Bruno manifestando con il suo silenzio il dissenso darla Bruno mania almeno per i tratti che essa aveva assunto
Idealisti nelle varie accezioni stabiliscono alcune distanze da Galileo
Reagendo alla negazione fatta ad esempio da Villari del valore della metafisica il nome della scienza e questo spesso proprio talvolta a detrimento della credibilità di Galileo
Spaventa ad esempio che si confronta relativamente tardi con Galileo quando il dibattito filosofico di matrice
Quando scende sul terreno di carattere più nettamente filosofico
Sottolinea il limite a suo giudizio della posizione
Di Galileo la nuova scienza scrive e la scienza dello spirito il cui fondamento è una nuova metafisica e Galileo non mi pare che sia si levato con l'intelletto oltre di Dio fisico naturale matematico
Ma è soprattutto fiorentino su cui ha scritto pagine importanti Patrizia Ruffo a confrontarsi con il mito di Galileo
Fissando quello che a suo giudizio sono le giuste misure
All'ingenuo Galileo dall'indole piuttosto bruschi l'anima e sono giudizi di Fiorentino manco quell'imprudente eroico entusiasmo con cui Bruna biossidi quasi volenteroso verso il lupo
E sono pensando al nolano conclude che la filosofia italiana può Gloria anzi di cultori incontaminati impavido Lorandi e soprattutto di un carattere così Franco così nobile così Altero né si tratta solo
Di Bruno anche rispetta Campanella e alla sua vibrante difesa di Galileo nell'apologia la pur elegante ha promosso Galilea Anna impallidisce
Cito non nascondiamo
Che l'avremmo desiderato più franco e distese più sdegno uso perché se è vero che la vicenda fu in parte colpa dei tempi è anche vero che fu pure colpa sua
Che cercò di best Lecce di destreggiarsi e gioco di doppiezza fingendo di distinte credere in una dottrina che lavora di di smentire una dottrina che era profondamente radicata nel suo animo
Non è vero infatti che Galileo abbia ripudiato le tesi copernicane come qualcuno stava sostenere
Ma se sulla sua figura si erano determinati pareri discordi ciò accadde per un motivo preciso e
Non fu capace di dissimulare
Perciò c'è chi ne fa un eroe un martire della scienza
Chi al contrario un uomo prima imprudente avventato poi di credute ed in costante e Pizzocchero ma conclude fiorentina e le sue parole vogliono essere una sorta di sigillo
Galileo non fu un errore benché fosse stato un martire della scienza
Senza istinto a più riprese in queste pagine sottolineando il carattere etico politico ed anche civile delle discussioni intorno a Bruno ideali le in quegli anni
Sul filo di questo ragionamento vale la pena di fare un'osservazione conclusiva
Il grande e appassionante programma per il quale si era battuto Quintino Sella il proposito cosmopolita della scienza fu sconfitto
E con lui venne sconfitto si può dire l'idea di un'Italia nuova laica moderna
Non si realizzò la il religione dell'avvenire come aveva pronosticato il buio e avevano sperato alcuni dei migliori esponenti delle classi dirigenti nazionali sia della sinistra che della destra
Anzi a dopo le veniva realistica miracolo sia gentile la situazione si rovesciò
La religione cattolica venne riconfermato come base della formazione etiche civile e religiosa del Paese mentre la scienza veniva ridotta a pseudo concetti
Indagare sulle ragioni di questa sconfitta non è il compito di questa relazione
Un punto però eccetto a considerare la nostra storia antica e recente appare tuttora valide pertinente un'osservazione che fece Carlo Dionisotti
Era
E ancora è in Italia uno Stato vicario della Chiesa grazie