Presentazione del libro"Una classe che non c'e' piu'"di Gad Lerner

Possiamo iniziare prego di prendere posto anche che fosse fuori
Beh iniziavano dolorosa sull'assenza di Luciano Lama assente giustificato all'ultima ora
Tardo pomeriggio
Per indisposizione
E beh devo dire subito che
La presentazione di questo libro è stata rinviata
Appunto soltanto al diciotto di luglio proprio su
Per volontà dello stesso anno perché c'era dato come unica data possibile questa comunque senza volersi abbandonare insomma il gioco dei sospetti e delle supposizioni di malattie diplomatiche o quant'altro e debbo comunque notare notare va faticosa gestazione
Della presentazione di questo libro di Lerner
E qui forse c'è
Ci vedo un sintomo di qualche cosa faticosa gestazione perché non ci sono state solo in lunghe attese di un'adesione di lana interpellando peraltro sin dalla metà di intimante maggio scorso
La Marzotto la riserva come le ripeto fissando questa data in una sera fusa di mezza estate e poi non si è presentato ma abbiamo avuto anche i rifiuti di per dirla tutta proprio di Sylos Labini in un primo momento di Luciano Gallino
Cioè per dire due dei massimi come dire sociologi delle classi sociali in Italia negli anni ottanta abbiamo avuto anche
Il rifiuto un rifiuto di Aris Accornero per impegni accademici così ci ha detto oltre Atlantico
Insomma una difficile gestazione ripeto forse non a caso forse non a caso perché
Perché dico non a caso perché i contenuti
Del libero di Lerner sono certamente motivo di forte imbarazzo
è un libro che chiama in causa il sindacato degli anni settanta e ottanta e con esso ovviamente anche i suoi massimi dirigenti
Non solo ma è un libro che chiami in causa anche l'intero establishment della sinistra italiana e soprattutto di quella parte della sinistra che sull'idea di centralità operaia
Ha costruito tutta una strategia politica che crollata insieme al mito di questa centrale
Il tipo di Lerner come sapete un libro inchiesta dal sottotitolo eloquente
Viaggio all'interno della FIAT la vita le case le fabbriche di una classe che non c'è più
è insomma un grande racconto corale dove i protagonisti sono decine e decine di opuscoli cioè di personaggi oscuri che costituiscono la galassia della classe operaia FIAT e uso il termine francese non per vezzo ma proprio ripensando alla storia del movimento operaio
Di Eduardo Leanza
E il cui pregio è stato proprio quello di ricostruire la storia del movimento operaio europeo a partire appunto dagli occhi scuri cioè dalle biografie di quelle migliaia di piccole figure sconosciute che hanno costituito il tessuto connettivo del movimento operaio
Il libro di Lerner è un po'se vogliamo l'equivalente narrativo di questo tipo di storia fatto però naturalmente con la tecnica dell'inchiesta giornalistica Lerner racconta le storie delle più svariate figure gli operai
Ci sono pronta riprendo le sue stesse parole ci sono
Gli operai benestanti perché in casa entrano oppure i salari di moglie e figlio oltre che i redditi del secondo lavoro rimediato a fine turno ci sono gli operai con la con la gola perché i loro milioni al mese deve bastare al mantenimento di tutta la famiglia
E un buon mestiere da vendere sul mercato non ce l'hanno ci sono gli operai che la casa se la sono comprata con vent'anni di lavoro doppio
Ci sono gli operai che ogni mese ripongono per sicurezza in un'apposita busta e custodiscono in fondo al cassetto le trecento mila lire dell'affitto
Ci sono gli operai distanziati decine di metri l'uno dall'altro a sorvegliare in officine semi-desertiche la macchina che fa tutto da sé
Ebbene Lerner oltre a queste storie di vita queste profili di migliaia di protagonisti sconosciuti va oltre va anche oltre l'universo della grande fabbrica e racconta come si dice in presa diretta la la vita nei casermoni di periferia
Le metamorfosi
Avvenute nei paesini meridionali degli degli emigranti gli operai divisi tra robot e lavoro contadino ma racconta anche e soprattutto la le metamorfosi della classe operaia dentro il nuovo ciclo produttivo degli anni ottanta racconta insomma quella ristrutturazione
Dell'industria che si era già in gran parte realizzata come egli dice in avvertita seminascosto tra dalla gran turbine io degli anni settanta c'è una evoluzione che per citare sempre Lerner
Che ricorda appunto che i robot pareti erano già attivi da un anno dice Lerner al posto degli operai i robot Carrero Dell'Anna che viaggiando telecomandati come sua tagli invisibili consentono alle meccaniche la lavorazione a sincrono dei motori
E sarebbero entrati in funzione nel mille novecentottantuno ma erano già stati progettati sei anni prima
Dice sì che dice Lerner i generosi combattenti dei trentacinque giorni del mille novecentottanta come ricorderete ai cancelli di Mirafiori
Discutiamo appunto una forza di decine di migliaia di operai convinti di avere le officine in mano ma in realtà dice Lerner brancolava no come ciechi
Nel vuoto che gli si era fatto intorno increduli dei quaranta mila in marcia contro di loro nel nome di Giovanni Agnelli scivolati senza preparazione alcuna fino a quella cerimonia finale
Ti dico di Lerner quindi come si vede anche da questi accenti particolarmente drammatici e quindi più che è un racconto vuole essere anche una parabola
Infatti parte da un evento che secondo Lerner segnerebbe un'epoca cioè l'epoca della fine se non della classe operaia della sua centralità come si è detto il grande evento insieme reale e simbolico
E quel fatidico quindici ottobre mille novecentottanta a Torino quando i dirigenti sindacali annunciavano al Gran Consiglio operaio della Mirafiori riunito in un cinema di Torino
La sigla di un accordo con Cesare Romiti in cui si stabiliva la sospensione dal lavoro di ventitré mila operai
E dice Lerner c'erano proprio tutti a quella specie di funerale
E a tutti appunto avvertivano comunque senza e gestione cioè intende celebranti come dall'indomani le loro vite sarebbero cambiate anzi a cambiare dice Lerner sarebbe stata addirittura un'epoca
Quel giorno sarebbe stato ricordato come la data d'avvio del secondo miracolo economico italiano
Collegato all'affermarsi dell'inedita egemonia di una holding la FIAT sull'insieme della società nazionale e alla definitiva cancellazione del logos attorno a cui si era costituita
L'identità della sinistra lungo tutto il dopoguerra la centralità operaia
Il motto dice Lerner per l'appunto era l'operaio
E aggiunge sono passati otto anni e sembra un secolo
Ora abbiamo detto racconto e parabola dunque ma direi che il libro di Lerner è una parabola senza morale
Cioè alla Max Frisch
Tanto per ricordare il sottotitolo per esempio la fa sua famosa pièce appunto Omobono gli incendiari che aveva come sottotitolo appunto Hailey a stucco o nel morale cioè un una parabola senza morale
Più che appunto pigri li vedo più questo che non una parabola brechtiana come ad esempio la linea di condotta tanto per citare uno dei migliori drammi didattici di Brecht
Ecco potremmo dire anzi meglio parabola senza didattica
Perché Lerner si limita ad esporre
E venti drammatici senza troppi commenti con lucido e anche sofferto direi distacco
Espone i comportamenti e gli attori sociali del dramma disegna il parallelogramma delle forze in campo senza la pretesa di affermare con sicurezza
Se la risultante di queste forze in campo e il prodotto fatale degli eventi o è o se invece il prodotto dell'incapacità di guidarli da parte dei suoi protagonisti
Ecco quanto al preteso carattere epocale che la svolta dell'ottobre mille novecentottanta avrebbe segnato secondo Lerner voi fare qualche considerazione finale
L'anno ristrutturazione della FIAT negli anni ottanta segna la fine della centralità operaia dal punto di vista dei cambiamenti reali del ciclo produttivo dalla Gandus italiana
O non piuttosto da un punto di vista puramente politico e mi spiego meglio l'idea della centralità operaia in altre parole era espressione di un ritardo della cultura politica sindacale italiana o rispecchiava
La realtà
Dei rapporti di produzione e della stratificazione sociale reale io sarei piuttosto propenso a credere all'ipotesi di un ritardo nella cultura politica la sinistra
Lerner parla dell'anno ristrutturazione come di un funerale come abbiamo detto di una sconfitta della classe operaia
Ma ecco io qui penso ad esempio alla all'esperienza tedesca penso ai Sozzi al clan
Che furono attuati soprattutto nella Ruhr
Quando ci fu la ristrutturazione dell'industria l'acciaio saputo del carbone
Penso appunto al ai piani che erano basati fondamentalmente su prepensionamenti sulla fine di dei rapporti lavoranti tempo
Tutto questo diciamo in tutta questa grande trasformazione in Germania sia realizzata senza eccessivi drammi senza diciamo spargimenti di sangue dal punto di vista metaforico senso sociale sia risata con anche attraverso quella mi d'investimento e con la cogestione che
I governi socialdemocratici hanno introdotto in quel Paese
Ora e questo li porta la considerazione finale mi chiedo e chiedo appunto al chi poi prenderà la parola dopo di me la forza del sindacato è davvero direttamente proporzionale al grado di conflittualità cioè al tasso in altri termini al tasso di scioperi
O non piuttosto al suo grado di organizzazione e alla solidità dei suoi collegamenti con governi amici socialdemocratici per intenderci
Come molte esperienze europee dimostrano come dimostra anche molto prima ancora delle del dell'esperienza tedesca che ho citato
La storia appunto della della Svezia
Come saprete punto la Svezia negli anni Trenta
Era il Paese con il più alto con uno dei più alti tassi di conflitto anziché conflittualità sindacale in Europa ebbene dopo gli anni Trenta dopo gli accordi famosi accordi saldi Oba dell'anno tra governo sindacati imprenditori
Dopo la svolta di di Harlan verde Landella Partito Socialista svedese ci fu il quale grande compromesso sociale
Con che ha inaugurato un ciclo di governi di sinistra che hanno avuto una straordinaria durata c'è un record assoluto in Europa
Ebbene qui concluderei però detto questo detto questo bisogna dire anche questa è solo una parte della storia l'altra parte
E anche la una certa insensibilità del mondo imprenditoriale italiano ha sviluppi di questo tipo nel nostro Paese e qui chiudo con una battuta di Pierre Carniti che mi disse in una famose intervista di qualche anno fa Mondoperaio
Quando io gli facevo presente appunto queste cose molto sinteticamente le mise sì dice però se gli svedesi avessero personaggi tipo Romiti o Mortillaro riguarderebbero come dei marziani
Perché nessuno in Svezia metterebbe in discussione la legittimità il ruolo del sindacato
Quindi come si vede il libro di Lerner è un libro
Denso di idee di riflessioni provocatore di idee di riflessioni
Darei senz'altro la parola per primo a Pierre Carniti che ho chiamato in causa in quest'ultima battuta e poi ad Antimo Negri come storico del lavoro Bergami
Bene
Grazie del libro di Gad Lerner è già stato detto quasi tutto
Io posso aggiungere perché non l'avesse letto che è un bel libro
Che ha anche scritto bene che non guasta
E quindi si legge in modo piacevole ed è
Un libro che non avendo
La pretesa di essere un saggio politico ma vuole essere un reportage un viaggio come dice il sottotitolo in realtà contribuisse a da offrire al sindacato alla sinistra
In generale
L'occasione di riflettere sulla necessità di adeguare alcune delle loro categorie analitiche
E quindi anche il modo di proporre
Le soluzioni ai problemi è la storia come è stato detto
Dei santi minori noi siamo abituati anche nell'ambito dalla sinistra alla storica quella annunciare i grandi avvenimenti qui si parla invece dei santi minori coloro che poi concretamente
Danno lo spessore autentico della condizione operaia oggi che con questo lavoro si vuole descritto
Il libro mette in evidenza la tesi insomma è implicita esplicite in molti punti al libro la tesi che è tramontato il mito della classe operai
Poiché
Si inizia con una cerimonia anche presentata con una sorta di funerale meno
Rispetto a questo mito
Si può pensare che come altre volte avvenuta nella storia per i lavoratori ma anche anche per altre forze sociali
E questa morte
Ci si possa illudere che questa morte
Almeno a morte in questo mito posso preparare come in altre epoche è successo una resurrezione
Io credo che
In realtà
La classe operaia intesa come classe generale cioè come forza di trasformazione della società e nelle istituzioni
A
Venuta meno ha esaurito suo ruolo e per fatti oggettivi non solo per gli avvenimenti che qui sono ricordati la ristrutturazione
Industriale ha certamente accelerato reso più vistoso un processo
Che però nelle cose e nei fatti capita per gli operai quello che è capitato per i braccianti quando si è passati dalla società agricola con l'industriale il peso di coloro che lavorava il
Il peso sociale sindacale e politico di coloro che lavoravano in agricoltura diventava tendenzialmente minore rispetto al peso che avevano coloro che lavorano nell'industria
Il passaggio dalla società industriale nella fase nella quale voi con molte contraddizioni con molte con molti problemi e difficoltà con un cammino non sempre lineare ci troviamo il passaggio dalla società industriale a quella di servizi alla società terziaria provoca una attenuazione oggettiva del peso che gli operai che questa categoria che questa classe per usare questa terminologia ha avuto nella storia sociale e politica
Del del paese scompare quindi il il mito della classe operaia come classe generale
Ma restano gli operai con tutte le loro differenze che li sono ricordate
Che sono state accresciutesi sono state accelerate a volte rende anche più drammatiche dal processo di ristrutturazione
Restano gli operai sono ancora tanti
Malgrado appunto questo passaggio tendenziale dalla società industriale alla società dei servizi
Ecco io vorrei dire che
Sì è venuto meno un mito però
Penso
Non degli operai come come classe ma il peso che la condizione operaia in questa società resta un problema
Grande un problema
Molto se gli operai non sono
Una specie in via di estinzione da mettere sotto la protezione del WWF non sono la foca monaca o il falco pellegrino insomma ce ne ce n'è ancora qualche milione
Anche se la loro condizione la loro situazione estremamente diversificata
Dal punto di vista economico sociale ed anche
Devo
Credo che abbia mi pare che Lerner lo dica nel suo libro
Abbia rispetto alla futuro alla sopravvivenza ripeto non dalla classe del mito dalla classe come classe generale ma da lì gli operai come come categoria sociale
Abbia anche poco fondamento l'idea che ogni tanto i mezzi di informazione di massa ci propina un po'futurologo
Perché la rivoluzione microelettronica
Finirà in un giro di tempo molto Breve per trasformare tutte le tute blu in camici bianchi per far diventare gli gli operai e altra cosa insomma
Farli diventare
Ha detto di
A
Tormenti di di di di controllo elettronico del processo produttivo
Questo avviene ma viene con molta lentezza in maniera non non particolarmente significativa il conduttore di Linea
Di cui tanto si è parlato in occasione è la presentazione Della tipo con riferimento alla trasformazione che intervenuto nello stabilimento di Cassino dove gli un certo numero di operai di linea sono stati sostituiti da queste persone in camice bianco davanti a un
A un personal computer che vengono appunto chiamati pomposamente conduttori di linea sono attualmente
Questi conduttori nella FIAT due mila in tutta Italia e Lerner ricorda che nel prossimo decennio se va bene diventeranno dieci mila
Gli altri più o meno gli altri operai
Mantengono anche se cambiano in parte la loro prestazione bar mantengono
Una
Caratteristiche anche esteriore più tradizionale
Le voglio anche aggiungere che oltre che essere pochi non è che siano figure professionali particolarmente significative complesse basti considerare questi conduttori di linea sono classificati al quarto livello cioè sono classificati
All'interno del vecchio operaio qualificato sono meno di un operaio specializzato
Quindi è cambiata come dire la loro divisa all'interno dalla fabbrica il loro rapporto con il prodotto
Certe modalità della prestazione ma non è che facciano un
Lavoro particolarmente creativo particolarmente significativo dal punto di vista professionale tale da sconvolgere
Il loro apporto professionale
Sono l'equivalente del vecchio operaio qualificato ed arrivano ad uno stipendio di un milione duecento mila lire mensili con tutto quello che questo significa soprattutto per chi deve vivere
In una grande città
Quindi gli operai ci sono ancora
E fare l'operaio è un destino che in una società come come la nostra soprattutto in questa fase di di passaggio è un destino che si sopporta a fatica perse
E se proprio non si è costretti dalle circostanze si vorrebbe risparmiare per lo meno i propri figli nelle storie che Lerner racconta
Ci sono molti di questi operai anche riduce la storia di Mario che ebbero il cui figlio fa il pasticciere se ricordo bene che fra palla prevista pasticciere Mario credo che fa un lavoro di alta specializzazione perché un tracciatore all'interno la FIAT e quindi proprio un lavoro nell'ambito del lavoro operaio di altissima specializzazione si è guardato bene dall'incoraggiare proprio figlio a entrare in fabbriche seguire
Le sue ore perché la condizione dell'operaio sia dal punto di vista professionale dal punto di vista economico e oggi possiamo giungere anche dal riconoscimento del ruolo sociale generale è tale da non essere considerato un un destino particolarmente accattivante e quindi uno non sopporta per sé
Ma se poco se riesce
Tende a risparmiarlo per i propri
E questo spiega perché malgrado un impegno zelante della direzione nel reclutamento dei nuovi addetti la direzione tenta di privilegiare i figli degli operai stabilire un
Legame di fedeltà maggiore con
Con l'azienda
Solo il dieci per cento dei nuovi assunti sono figlio di operai FIAT
Questo conferma appunto che gli operai FIAT se possono
Non hanno come aspirazione per i propri figli il fabbrico pone
La FIAT in particolare
Questa riluttanza a immaginare una continuità familiare in questo ruolo sociale professionale
Anche delle spiegazioni molto concrete fare l'operaio e corrisponde ad un lavoro generalmente faticoso
Che fa vivere meno a lungo di altre professioni cioè si muore prima
E per di più e mal pagato
E quindi e
Come dire il resto
Spiega la scarsità di brividi di entusiasmo verso questo tipo di
Attività di collocazione all'interno del processo produttiva oggi
Il ruolo operaio non può nemmeno contare come in passato nel momento dalla Massimo
Espansione di quella che possiamo definire la società industriale
H questo ruolo
Non corrisponde nemmeno il riconoscimento sociale che in passato bene o male esso si vedeva accordati
C'è da aggiungere che le condizioni retributive dall'operaio sono poco compatibili con le attese di benessere e con le sollecitazioni e le esigenze di una vita
In una società come la nostra esigenze quindi che possono essere soddisfatte
Solo come Lerner ricorda se lo stipendio si congiunge ad altre risorse il secondo lavoro altri redditi familiari
Produzioni per autoconsumo
Contano quindi rispetto a quella che genericamente viene definita la condizione operaia contro le differenze di stipendio ma le differenze di condizioni dipendono da molti altri fattori
Che generalmente l'azione sindacale l'azione contrattuale non prende debitamente in considerazione
Conta il posto dove si abita
Se si abita nella grande città oppure in provincia questo può fare una differenza
Contro le caratteristiche dalla famiglia c'è bisogno
Queste differenze unite ai cambiamenti tecnologici che il processo di ristrutturazione a
Celebrato
Cambiamenti tecnologici che hanno
Scusate di questa brutta parola scollega indirizzato il lavoro il cambiamento dalla linea di montaggio la soppressione del tendenziale superamento dalla linea di montaggio non è solo una modifica di di organizzativa di una procedura organizzativa
A implicato anche un profondo cambiamento nei rapporti tra coloro che erano detti la linea di montaggio che si condizionarono prima reciprocamente un lavoro più parcellizzato e più individuale
Sospinge meno alla ricerca di soluzioni di risposte comune e anche alla ricerca di un impegno solidale quindi le differenze che ci sono oggettive tra operai operaio tra lavoratore lavoratore che attengono alla sua condizione
Nella vita sociale e nell'azienda vengono in qualche misura esaltate esasperate dalla nuova organizzazione
Del lavoro
Si lavora di più
Rispetto a prima anche se in maniera più pulita e io ricordo la mia prima visita a Mirafiori alle carrozzerie e sembrava proprio inferno entrare lì dentro oggi
L'ambiente migliorato con l'azienda fa anche investimenti per
Migliorare
L'ambiente ma
Tutto questo ha comportato anche una accelerazione della prestazione un aumento dalla produttività in dieci anni
Anzi meno di dieci anni dal settantanove all'ottantasei il numero delle api
Delle vetture costruite per ha detto era doppiato è passato da quattordici virgola sette al ventinove virgola due virgola tre non ricordo esattamente
Anche questo fatto
Ha finito per pensare pesare negativamente sulla condizione i lavoratori sulla condizione operaia
Le leggi di mercato oggi sono universalmente riconosciute pubblicamente onorate
Le esigenze della produzione sono stati dichiarati e primarie
Non solo dall'impresa
Ma tutta la società ha sentito
Con questa affermazione dell'impresa e il processo di ristrutturazione è stato in qualche misura agevolato a un contesto sociale politico e culturale che considerava il perseguimento di questo obiettivo bene dalla collettività
Era sicuramente era ed è sicuramente un bene della collettività
Naturalmente in questo processo di trasformazione questa processi trasformazione come tutte le fasi di cambiamento fa le sue vittime
E coloro che hanno pagato e che pagano il prezzo più duro in termini di aggiustamento
Sono in generale e gli operai sono coloro che sono chiamati al lavoro al lavoro manuale
In questo quadro lo squilibrio tra protetti e non protetti
Tra lavoratori dell'industria in genere operare prevalenza operante e i lavoratori del pubblico impiego si è aggravato
Perché per gli operai in questo contesto politico sociale e culturale
Il mercato è stato assunto in qualche misura come il regolatore anche dei rapporti di lavoro
E quindi anche del livello retributivo c'è un limite oltre il quale la sopravvivenza dall'azienda e si sa che gli è o può essere minacciata e quindi superare quel limite significa mettere in causa anche il posto di lavoro
Per alcuni quinti in particolare per il lavoro
Dipendente nei settori privati per il lavoro operaio il mercato ha assunto questa funzione regolatrice
Per i pubblici dipendenti ha funzionato il mercato politico
Che è un altro mercato che altre regole altre priorità ad altre altri criteri
Corrisponde ad altri criteri
Di valutazione
Ed il sindacato per capire anche la difficoltà la crisi di di di solidarietà l'incertezza l'insicurezza
Per coloro che si trovano nella condizione più disagiata ad affrontare questa situazione il sindacato non ha saputo affrontare una voluto non ha potuto manifestato limiti gravi in questa direzione affrontare
Il problema della disparità appunto tra lavoro protetto e lavoro non protetto sì le chi si è trovato nell'area del lavoro non protetto lavoro industriale si è sentito in qualche misura
Abbandonato o per lo meno sacrificato
Rispetto
Ad altre
Categorie
In questa situazione
L'operaio
Per sopravvivere
è costretto ad arrangiarsi
è costretto a far conto soprattutto sulle sue forze sulle sue possibilità
La diffusione del lavoro nero il secondo lavoro che si fa dopo il turno di cui parla lei
è
Secondo me è la prova che la condizione operaia resta dura
Perché se non fosse dura uno non si cerca un secondo lavoro
La differenza rispetto al passato
Sono solo i cambiamenti oggettivi intervenuti nel processo produttivo di grande portata di grandi dimensioni
Ma anche per l'insieme di queste ragioni
Oggettive e anche psicologiche
Si crede meno
Che la soluzione
Dei problemi gli operai credono meno che la soluzione ai loro problemi passi per un riscatto collettivo che la risposta posso essere la risposta decisiva possa essere collettiva
Da qui
Caso dalla FIAT
E atipico come è noto perché non è un un'azienda di particolari tradizioni sindacali l'azienda storica debolezza
Sindacale
Purtuttavia
E indicativo di questa
Di questa tendenza e credo che vada spiegato anche in questo modo
La chi è pulita partecipazione agli scioperi
Compreso l'ultimo di una settimana e dieci giorni fa
Ed è cortese che una volta riempivano non solo le fabbriche le spazzava nove in occasione di liceo prima riempivano con orgoglio le vie le piazze delle grandi città
Oggi come dire questo
Desiderio di partecipazione di coinvolgimento questo senso di appartenenza che era legata all'idea che assieme
Si poteva trovare la risposta
Ai problemi che erano comuni oggi in una situazione di grandi differenziazioni anche all'interno sta eccetera
L'impressione è che la risposta collettiva non sia in grado
In una società come la nostra che ha cambiato anche i suoi riferimenti culturali i suoi riferimenti di valore
Non siete in grado Dida visura adeguata risposta a queste esigenze e a queste prove
Si è
Credo anche se forse
Non
Gli operai non hanno fatto grandi
Hanno svolto grandi analisi collettive ma cioè la sensazione la consapevolezza
Di non essere più classe generale cioè di non essere al centro delle preoccupazioni sociali e politiche del Paese
Giochi politici giochi sociali si fanno su altri versanti e su altre questioni
Sì è alla coscienza
Appunto si è consapevoli di non essere più la classe generale che doveva andare in pura in Paradiso di essere condannati
Ad una e e quindi anche rassegnati in una certa misura
A vivere in purgatorio
Dove forse non si muore di fame
E probabilmente si muore meno di tattica rispetto a dieci o venti anni fa
Ma si conta di meno
E si ha coscienza di contare di meno
E quindi di non essere decisivi
Ai fini della soluzione
Dei problemi
Alla figlia questa convinzione
Ha determinato negli ultimi anni una vera e propria disabitudine alla contrattazione
L'accordo contrastato e che ha dato luogo a grandi polemiche proprio in queste ore
Io credo che da questo punto di vista vada considerato un fatto positivo
Tanto perché è un accordo dignitoso
Chi avesse pensato
Di fare alla FIAT il miglior accordo sindacale dell'anno credo che avesse un'idea un po'approssimativa non solo i quali sono i rapporti di forza effettivi alla Fia ma anche appunto dalla sua tradizione sindaca è un accordo dignitoso
E io debbo confessare di averne firmati di molto più brutti di molto più scadenti nella via esperienza
Nella mia esperienza sindacale di una firmati di peggio
è un accordo dignitoso non per il merito o per le quantità
Che rimangono sempre al di qua delle esigenze dei bisogni
Lavoratori che prendono mediamente un milione duecento mila lire al mese è chiaro che non cambiano significativamente la loro condizione con l'aumento di un milione all'anno
Non per il merito
Sempre discutibile
Senza dimenticare però che merito di un accordo sindacale anche sempre un compromesso
Che è legato
Alle contingenze al contesto nel quale con l'accordo si realizza
E che non costituisce ma
Un punto d'arrivo
Per realizzare la palingenesi dei rapporti di classe o la condizione o il superamento dalla condizione di una classe
E il compromesso
Lungo la strada non solo di mutevoli rapporti di forza ma anche di notevoli congiunture economiche
Sociale politiche
Un fatto positivo
Costituisce un fatto positivo però perché innanzitutto si è ripreso negoziare a negoziare nelle condizioni possibili alla Fia
Tenuto conto del contesto dall'impresa
Delle sue vicende della situazione di ciò che era successo Ornella preistoria ma la settimana scorsa quando c'è stato una verifica anche sul terreno del rapporto
Ora io credo che
Passi per questa strada la strada dello ristabilimento di un minimo di potere negoziale
Di un minimo di riconoscimento reciproco
Ruolo reciproco tra le parti
Se si potrà passare
Anche alla FIAT e quindi per gli operai della FIAT
Che non
Realizzeranno certo per questo una condizione
Di particolare felicità
Da una situazione di estremità e di marginalizzazione ad una situazione più partecipata nella quale
Certo entro limiti con
Delle difficoltà
Con
Dagli ostacoli che non è sempre facile superare
Si può
Recuperare
Un minimo di consenso di fiducia
Sulla capacità dello strumento negoziale e partecipativo
Di
Migliora una condizione che certamente non agenti
Tutto questo consentirà come
Si è detto all'inizio di passare da un sistema conflittuale prefigura il passaggio da un sistema conflittuale un sistema più partecipativo come si è sperimentato in altri Paesi europei
Io credo che
Le vicende sindacali
Sono il prodotto di aggiustamenti
Sempre Complessi lenti
Difficoltoso e credo che ci siano difficoltà non solo da parte del sindacato della sinistra come diceva Gemini
A elaborare nuove proposte nuove ipotesi politiche
Anche la cultura imprenditoriale non ancora
Pienamente oscilla continuamente tra
Tendenze al coinvolgimento
E prassi repressive nei confronti del sindacato e dei dei lavoratori il
Nostro paese non ha ancora acquisito una cultura di relazioni industriali come elemento costitutivo e irreversibile
Non solo dei rapporti di fabbrica ma anche dei rapporti sociali e dei rapporti politici
Quindi non so se l'auspicio che è stato fatto di avviarsi anche in Italia verso forme di laburismo esplicito passare da un
Da un laburismo Tacito e anche un po'contraddittorio come è stato sperimentato nella nostra vicenda sindacale a forme e modelli di laburismo esplicito
Le sarà la strada che
Potrà essere seguita nel prossimo nel prossimo futuro
Io credo che poiché ai grandi cambiamenti sono intervenuti nella struttura produttiva e questi si sono riflessi nella condizione di lavoratori in particolare nella condizione di operare
Per dare una risposta ai problemi che questa nuova situazione e comporta c'è bisogno di una nuova politica
Indipendentemente dai modelli c'è bisogno di una nuova politica
La mia impressione che la difficoltà il ritardo del sindacalismo italiano una parte
Importante del sindacalismo italiano
Non prima ancora del tutto preso coscienza
Che
Non si può fare una politica nuova con una cultura vecchia
Le reazioni che anche in alcuni settori della sinistra ci sono stati
Ma questo libro di Lerner
Questo è il suo reportage a questa sua indagine a questa sua analisi
Della condizione degli dei lavoratori dell'insufficienza
Delle risposte sindacali e politiche che ci sono fino dovrò permette
Sono secondo me è una spia piuttosto preoccupante del ritardo e delle resistenze con le quali
Si tende ad aggiornare la cultura del sindacato la cultura della sinistra il limite
Che va superato e qui
E io spero che questa vicenda contrastata che che ha caratterizzato la situazione dalla FIAT nelle ore nelle ore passate Possa come
Sempre
Come a volte è capitato nella storia sindacale nella storia sociale anche una storia politica contribuire ad accelerare una revisione un
Ripensamento
Che metta
Il movimento sindacale in condizione di
Elaborare strategie politiche
Più adeguate alla situazione nella quale i lavoratori e del Paese si trova
Io spero che
Siano vinte le tentazione di di di di di fare di questa vicenda recente dalla FIAT alla Sarajevo del sindacalismo italiano non solo perché mi sembrerebbe francamente un po'sproporzionato
Ma anche perché appunto
C'è bisogno magari a partire da una situazione il contrasto di difficoltà di di disagio che la vicenda ha determinato
Di riflettere
Su
Solo su ciò che andava fatto Bacci ciò che può essere fatto a partire da questa nuova situazione le cose non sono facili ma non sono nemmeno impossibili il movimento sindacale italiano con tutte le sue difficoltà con tutti i suoi limiti
Con tutti i suoi ritardi a
Dimostrato in molte circostanze di avere la vitalità necessaria per rendersi conto magari ripeto con un po'di ritardo i suoi errori delle sue insufficienze culturali e di saperle adeguare io spero che le vicende recenti ma anche mi auguro la lettura di questo libro possa contribuire ad una maggiore consapevolezza dei termini delle questioni e delle risposte
Possibile
Elegante perché ritiro la parola al professor Negri sulla qualità di esperto di storia del lavoro ci voglio parlare delle trasformazioni appunto del ciclo produttivo in Italia negli anni niente io sono uno storico del concetto di lavoro
Ma siccome ho studiato pure che so che i concetti non sono indifferenti al tempo
Largo come storico tre concerti di lavoro non posso non essere anche uno storico del lavoro
Intanto faccio questo mestiere ho letto il libro di Gad Lerner Bello libero
Io ho dovuto superare anche certi momenti accattivanti nel modo di scrivere in tv Lerner
Soprattutto perché al pari di un cieco di una traccia sarà che mi perché gli permettesse di concettualizzare
Ciò che risulta da questo libro inchiesta
Il quale libero
Vuole essere una storia di una sconfitta collettive come lecco nel quarto di copertine
Ma non solo questo un solo questa storia
Vorrei essere contemporaneamente anche il racconto vittorie individuali cito a memoria un attrito esattamente vittorie vent'individuali
Di operare gli utili sono nuovi ma anche i parenti dalla condizione voi si vanno vanno i mancini banco cita la contrazione operaia
Questo è molto molto importante
Perché io che ho letto questo libro Contu più criteri e serietà documentando ogni anzi fatto un esercizio molto molto preciso
L'ho letto in contemporanea con questi annaffiato di uniti piccoli interviste sul mio partito tira ma ho dovuto osservare e concludere
Che proprio quando il libro si fa racconto di vittorie individuali e superamento o per la liberazione da una complice l'operaio
Soprattutto all'ora diventa la storia una sconfitta scudetti cioè nel caso specifico la storia della sconfitta di cui che una volta bisogna comincia dire un po'una volta si diceva la classe operaia
Già e che la classe operaia
Piantate crisi
E che secondo Lerner gli antenati in crisi io posso disporre
Singolari personaggi di questo libro
No si inventino tizio operaio dalle mani d'oro
Il quale osserva che che canta soggetti ad un processo di diversificazione degli interessi l'operare ecco i termini interessa
è il termine titolo viene scusate se io parlo anche con la deformazione professionale contraddistinguere il termine interesse
E il termine più radicale ICI proviene dall'essi Goten materialismo borghese settecentesco
Diceva il grande turbate
L'interesse e garante movente di tutte le azioni umane
La diversificazione degli interessi molti evidentemente recitava un abisso tra un uomo e un uomo
Citava un abisso tra operai e operaio
Proprio questa pagina di Lerner mi ha indotto a rileggere rivisitare criticamente una bellissima paginette valide in franchi Marx
Laddove
Gli interessi
Prevale e se alla no
Mi lascia l'individualismo
Vinti dualismo e il segno inconfondibile dell'abito borghese
La classe operare era non fa in Paradiso
Rimane operatorio pungi oggi Eternity
Purgatorio non troppo piacevole tant'è vero che somiglia più ad un inferno
Mi chiedo milioni duecento mila lire al mese per un operaio costituiscono effettivamente un po'il punto di partenza questa vita infernale
Ebbene chi legge questa parte della Idem Frag rimane si accorge perché veramente la classe operaia finisce col costituire una cifra
Non dico ideologiche termini biologiche puntino molto stoppato
Direi addirittura mitologico
Tecniche con Siena classe
Che cosa grazie
Sono andato a interrogare qualche dizionario
Dizionario enciclopedico italiano per esempio dice che calasse gliela classici se si ferma qui i fermati
Dice dai di Muggiò incerta
Voglio assolutamente incerta dai in Urologia
Perché la parola e classe viene l'albergo prego Calevo il significa chiamare
La classe si costituisce come classe come tale
Guardò chi la rappresenta sfogo ecco disposto e capace di rispondere ad una chiamata la chiamata di chi
Ecco il punto
La storia di una sconfitta collettiva
Si profila come una storia
Della crisi dalla capaci la crisi te la scomparsa della capacità di rappresentare questa classe da parte di sindacati
Se così
Vorrei richiamare l'attenzione su una delle prime pagine
Del libro di Lerner
Laddove si chiama in causa Aris Accornero che non è avvenuto che fu il Mourinho
Aris Accornero ex operaio alla FIAT
Attualmente è professore di Sociologia industriale amministrativo ma
E in un'espressione un'affermazione molto molto amara
Quella che fa Accornero quando dice
All'indomani
Per quattordici ottobre se non erro del mille novecentottanta
Noi
Abbiamo fatto di questi uomini in macchine per la lotta di classe
Forse l'espressione di Accornero e anche imprecisa
Per il semplice fatto che il quattordici ottobre mille novecentottanta
Si è verificato proprio questo che quelli che si tenevano macchine per la lotta di classe inserita come tali macchine non hanno assolutamente ho risposto
O hanno risposto soltanto in parte
In proposito in proposito forse giova ricordare un momento pochi di questi anni hanno affiliata di Terni e di Ronconi tipici pugliesi
La manovra erano rimasti far rima non è la stessa cosa è proprio il rovescio e ricordo l'umiliante perché la figura di lunedì si affaccia qui in una delle ultime pagine interne in maniera molto molto precisa
Accade cosicché l'amministratore delegato della FIAT Cesare Romiti
Quando di Cardia di occuparsi dei sindacati della crisi dalla cultura operaia indurre volentieri assai casermone
Ebbene mi pare proprio il giorno prima del quattordici o il giorno dopo
Per c'è stato un incontro tra lama Benvenuti Eternity qui abbiamo un protagonista ed è stato proprio Carniti
Lo ricorda anche la ma nell'intervista al mio partito
A dire Romiti
Voi avete portato quaranta mila persone in piazza
Domani io ve ne porterò cinquecento mila
è vero spunta verità
Così ma io l'ho letto così non so grazie forse va bene anche che lei intervenga
E vere pettine caso specifico la sciocchezza non la dico io ma la di Libero Romiti da un lato dell'Ama dall'altra i quali incerto con molto confermi
Però l'episodio a me serve
Di un atto di devozione discorsiva
In base Prodi a quelle dotte tappa così il concetto di classe
Tra tra
Cioè la fiducia nella chiamata
E soprattutto la fiducia nella risposta ad una chiamata
Comincia a venir meno
Nel mille novecentottanta
E con tipo imitano centottanta quattordici ottobre soprattutto perché Mastrantonio di Lerner comincia proprio da quei giorni sia pure persino intanto una premessa al volume il generale ora questo è tanto più importante perché
Ed è vero che iniziata quindici anni già cominciato agli anni Ottanta la fabbrica cessa di essere la cifra anch'essa ideologica
E un buon mitologia che era stata fino ad allora
Io qui
Un testo di grandissimi mille novecentoventi
Ambisca un'esperienza la fabbrica e ha un'esperienza soprattutto alla fabbrica torinese dalla FIAT
In cui un passo molto importante pubblicato sull'ordine Nuovo in cui si immagina la fabbrica come il luogo dell'a solidarietà organica tra gli operai
La fabbrica
Per lo meno così come S illustrata dalla storia che ne fa Lerner
Sessa proprie di essere
Questa questo buco ottici solita vita organica l'espressione badate bene
Gramsci
La verità e da tutta dove c'è solita solidarietà organica
Non c'è posto per lei di individualismo
Semmai c'è posto per una logica che è venuta in crisi sia stata messa in crisi proprio del mondo la fabbrica quale logica
Signori miei la logica dell'apologo di Menenio Agrippa
In un organismo come la vita e la fabbrica
Ciascuno al suo posto
Ciascuno
Di una determinata mansione Inter ascientifica
Che cosa mi sono chiesto e mi vado chiedendo abitato questo colpo di piccone alla fabbrica come luogo della solidarietà organica
Proprio Lerner credo molto influenzato da Calvino questo caso
Parla della solitudine dell'operaio
Nella fabbrica ristrutturata
Nella fabbrica giornata tecnologicamente
Che badate
Non è ancora la fabbrica
Della città postindustriale
è una fabbrica diciamo così grottesca
Un budino divisa perché
E stato ministri intensa anche a Palermo era questo
Da un lato in forza dell'aggiornamento tecnologico
Ci si spinge verso la città postindustriale
Ma dall'altro lato
Per il certi lavori
Per cui non contiene impiegare la mano chi
O per cui è ancora necessario indispensabile
Impiegare l'uomo guardiamo quest'aula c'era azioni di fondo
Per cui
Non ci avviamo
C'è solo in parte verso la fabbrica senza uomini l'ha un mandante
Cioè Torino qui tanto si è parlato e se uno soprattutto qui pochino
Uomini che continua a rimanere continua a rimanere in questa fabbrica apatite la vita de Purgatorio o se volete dell'inferno cui si accennava poc'anzi
Ma questo mi obbliga a fare un ulteriore considerazioni
Mille novecentottanta sono passate appena otto anni
E tutti noi tutti noi
Anche i più giovani
Ricordano gli anni sessanta gli anni settanta
Faccio qualche riferimento anche perché e provocato appropriata quello perché dice
Lerner Lerner a un certo punto fa riferimento al mio omonimo Toni Negri
Mentre
Ma a fa un riferimento per accennare ad una Geologia distorta e assolutamente fallimentare
Ma non dimenticherei non dimenticherei
Che libri come quelle di Tonini di Marx oltre Marx veniva propilenico pubblicate fino al mille novecentosettantanove
Che unico come quello di Mario Tronti
Operai
Veniva pubblicata nel mille novecentosettantasei
Che qui in Italia per esempio citato diceva
Negli un
IMI anni sessanta primi anni settanta
Il libro dei Marlene la nuova classe operaia
A che cosa
Pensavano questi autori
Pensavano a un soggetto proletario unico
Neppure in interlocuzione
Neppure in una situazione di negoziazione con l'altra parte
Tante che miravano a far saltare proprio Vastapane
Scusate ancora un momento la mia deformazione professionale
Ma proprio in quel periodo
In Italia sono usciti pareti libici in USA uno l'ha scritto funding omonimo Toni Negri
E l'ha scritto badate bene non vi scrivo un libro di storia la filosofia
Bensì per insistere su una nozione che credo sia molto molto importante
La nozione dell'immane in tv penalistico
Il nome
Di che cosa
Aveva detto Espinosa
La sostanza e ciò che è per sé
E che per esistere non ha bisogno di altro
Il soggetto proprietario unico
Non avrebbe avuto bisogno dell'altro termine
Per esistere
Che cosa è avvenuto
Io dicevo all'inizio
Questa storia della sconfitta collettiva descritta scritta dall'amico averne e contemporaneamente alla storia di vittorie individuali
Che forse arricchiscono anche luogo di volta in volta e legge l'operaio Tizzoni
Ma che contemporaneamente
Dimostra
Come tenta inizialmente
La parte della sostanza
Si pensava il mio omonimo Toni Negri
Non viene giocata
Più da soggetto proprietario unico autonomo
Ma viene sempre più giocata
Dall'impresa
Del resto
Se io dovessi dare anche un titolo da questo vinto un titolo mi al libro di Terni Lerner
Direi che si tratta della storia del passaggio dalla centralità operaia
Alla centralità dell'impresa
Tutti quanti ricordo mi dispiace che non c'è l'arma
Tutti quanti ricordano come lama abbia polemizzato a lungo con Romita ristoro in vista della centralità dell'impresa
E si è sentito anche poco fa
Come per esempio in nome del mercato il nome del mercato e impossibile non accedere all'acquisizione della logica dell'impresa
Che cos'è questa logica dell'impresa
La logica della produttività
Dell'efficienza della concorrenza
A un certo punto Lamanna finito con di addirittura che non trova una cosa dell'altro mondo ma cosa gli apporti a da buttare alle ortiche allo stesso profitto
E anche il profitto cade dentro spontaneamente dentro la logica reti d'impresa
Naturalmente
La logica dell'impresa non poteva non venire
Accettata
Da Hu Jintao tanto che a un certo punto
Volesse porsi in termini di interlocuzione dirette con l'altra parte
Ma in questi dalla situazione in questo rapporto di interlocuzione
In realtà
Un interlocutore
Si trova ma partito
Si è trovata ma partito anche in questi giorni
L'estremismo della centralità dell'impresa
Sì spinta all'estreme conseguenze
Ed è per questo che e estremismo
Estremismo soprattutto perché l'impresa si impone
Come un elemento cospicuo i più cospicuo del sistema
Del sistema
Che naturalmente è un istintivo sistema imprenditoriale
E i termini sistema SN Tonetto dalla bocca di Romiti
Tutto nei sistemi
E chiede chiede chiede se si se nel sistema
Non entri
Anche
Un'azione
Precisa calcolata
Razionale
In forza della quale
L'operaio
Almeno l'operaio alla FIAT
Interrogato di volta in volta dall'amico Lerner non perda la sua identità
Una sottolineatura molto importante molto interessante fatta dalla Air nera è la seguente
La condizione operaia non è più permanente
E transitoria
Si vive nella fabbrica ma non come operaio intero
Come operai ammetta
Nasce di qui per esempio un'altra figura grottesca
Molto molto interessante
Termoli
La figura del metal mezzadro
Operaio
Il primo secondo terzo dite fa fate voi
E contadino nello stesso tempo
C'è da ricordare in proposito
Il vecchio
Anche qui il vecchio mito del blocco tra operai e contadini
Ma qui evidentemente che cosa avviene
Avviene
Che
Quando l'opera perde la sua identità
Perde la sua fisionomia
Non si può assolutamente più sperare
Che la classe operaia possa trovare una sua ricomposizione
è uscito poco fa un verbo immenso nel discorso il Sabba avanzarsi
E certo
L'operaio
Si trova un pochino e nelle condizioni di arrangiarsi
Sì è un pochino a si salvi chi può
Tutti si arrangiano e quanto tutti si arrangiano re si capì quanto tutti si arrangiano trionfa l'epoca dell'individualismo e se volete
Tel tinti dualismo e l'espressione più caratteristica dei borghesi Simo
Evidentemente tutte queste manifestazioni dell'arrangiarsi The salvarsi
De portare avanti il più possibile
Nella maniera meno peggiore
Più proficua la propria vita spesse e per i pavidi evidentemente testimoniare
Ancora questo era e quelle che vi importa il franamento irrecuperabile irreversibile dalla classe
Voglio fare una piccola aggiunta
Per quando gli ho detto in Breve
Ma ho promesso a Lerner un intervento scritto molto molto articolato per il semplice fatto
Che questi libri meritano attenzione critica quell'attenzione che spesse volte finisce un poco cadere alquanto ci sono queste presentazioni così rapide
E un pochino anche improvvisate occorrerebbe per esempio qui la presenza del sociologo
Per poterne discutere
Io direi
Che questo libro cd anche la il racconto oggi per le vittorie individuali parla Lerner
Direi
Che è soprattutto la storia della vittoria
Della logica imprenditoriale
Che è cominciata si capisce
Col bisogno
Necessariamente vaso disfarsi dell'aggiornamento tecnologico della fa perché
L'aggiornamento tecnologico
Esce terminerà la fabbrica
Manodopera
Ingrossa il terziario
Ma bisogna vedere se anche il terziario non data nell'ambito di quello che poco fa
Con un vocabolo usato pale da Romiti io chiamavo sistema
E c'è da chiedersi soprattutto
Se questo sistema non faccia pensare un po'
Alla gabbia d'acciaio
Di cui parlava di inizio del secolo
Max Weber
Tutto dentro al Guardian
Niente Furio la gattina
Niente contro la fa
Ne nasce evidentemente
Una situazione
Molto molto precise e molto molto interesse USA di qui bisogna prendere coscienze
E credo che compito del sindacato sia proprio questo fa prendere coscienza di questa situazione in cui non c'è foglie
Chi si muova senza che l'impresa non voglia
Quando Lerner denuncia il fatto
Che tutto quello che è avvenuto in questi anni alla figlia gli avvenuta tutto indipendentemente da una interlocuzione diretta con il sindacato dice una cosa molto avere molto seria
Non ci volevo interlocutore con l'impresa
O ci vuole un interlocutore arrendevole
E viene fuori
Un interlocutore molto forte
Anche arrogante
Al quale interlocutore io non saprei dare a tra fax sagra faxati sunniti
Ma tante
Quando questi avviene c'è da chiedersi
E sono le conseguenze ultime che si possono trovare anche dalla lettura di questo libro di Lerner
C'è da chiedersi
Quale possibilità di risposta
Passa a lenire
Da questa armata Brancaleone degli operai che non costituiscono più l'operaio con lettera maiuscola
L'amico Lerner a un certo punto filosofeggia anche distinguendolo operaio in sé
E l'operato perse e sostiene che ci avviciniamo verso un'epoca in cui c'è soprattutto l'operaio di se
Ah sì riuscì il Lessico vero dell'idealismo tedesco certo perché non dovete essere perse l'operaio
Fino a farsi ad esempio metà of
Natale mezza
Perché non dovrebbe essere tesse l'operaio che a un certo punto caccia fuori tutto il suo istinto
Di individuo nel senso materialistico e illuministico e si coltiva l'orticello largo quanto il fazzoletto anche queste un'annotazione che fa Lerner
E Luigi conta col filo spinato
Perché non dovrebbe essere insegue
L'operaio
Il quale vede che i suoi interessi immediati non coincidono con quello dell'altro
La solitudine
La solitudine
La solitudine e questo isolamento
Dell'uomo
Che
Anche nella fabbrica non ancora del tutto postindustriale
Ha finito col determinare l'indifferenza verso l'appartenenza ad una classe
Che poteva ecco spiegarsi soltanto soltanto con un cemento
Entra cemento ideologico tra tempi oggi si parla della crisi delle ideologie
E credo che la crisi della ideologia
Come ogni da crisi anche di guarigioni capace di un limite
Testimonia abbondantemente della impossibilità attuale della ricomposizione di una classe fatta adoperai che in un anno soltanto interessi diversi ma dice a un certo punto Lerner hanno soprattutto destini diverso
Ognuno
Segue il suo destino
A sette precarie e transitoria la sua condizione operaia
Va oltre
Non soltanto pecche trascinato nell'ambito del terziario
Ma perché dice uscio
Da un sistema
Perché funzione in maniera molto molto energiche e capillare
C'è un po'punto serio ancora per osservare
La crisi dalla classe operaia
Credo che si scriva coerentemente soprattutto in un momento in cui e caduta direbbe il mio amico Accornero la ideologia lavoristiche
E qui cerchiamo effettivamente verso la città porsi intus triviale come città tendono lavoro
Ma anche i non lavoratore
Cade nell'ambito del sistema egli è stritolato
Io penso a un solo punto molto molto importante
La pretesa per esempio
Gli Agnelli quanto esprime in maniera perentoria il giudizio secondo il quale la scuola italiana e tecnologicamente analfabeta
Queste molto molto serie
Certo
Che cosa occorre ad Agnelli
Nasce vuota tecnologicamente affabile pizzata
Ma contemporaneamente
Anche qui io sono spinto da sostantivo che ricorre in due tre pagine Lerner rettore il spiega mentalmente il termine flessibilità
Non è venuto Sylos Labini
Ma è stato proprio Sylos Labini
Nel volume le classi negli anno ottanta
A spiegare che cos'è la flessibilità
E spiegando
Ha detto testualmente che la flessibilità per esempio consiste
In questo
Libertà dell'impresa
Gli licenziare
In nome
Della salute dell'impresa
Perché la salute dell'impresa e suprema Alex
Bene il dialogo bene dell'interlocuzione
Ma chi ci sia una compattezza
Di intenti
E soprattutto interpretazioni Noiret alta sociale che muta complessivamente
E mutando accende
Attenti nuovi che sono i tempi annunci anche abbondantemente e forse anche con molta efficacia
Dai vari Leontief
Dallo stesso Taranto
C'è Giulia richiamo verso un'epoca che le attività
E non verso un'epoca in cui
Il umorismo possa essere ancora
La filosofia fondamentale dell'uomo
Sono poche riflessioni
Che ho potuto fare
Suggerite
Dalla lettura di questo libro che io apprezzo soprattutto per una ragione
Non introduce associ Risolo al sociologismo spicciolo
Ed è una buona cosa
Perché specialmente in questo campo
Credo che i sociologi
Abbiamo fatto molto fracasso
Senza individuare le ragioni di fondo
Di questo grosso fenomeno
Della crisi della scomposizione dalla scomparsa della classe operaia
Un fenomeno che io osservo senza aprire la possibilità possibilità alcun dimettere
Con un punto interrogativo una classe che non c'è più punto interrogativo
Questa classe effettivamente sta scomparendo
Ma fallo scomparire non sono soltanto i torti del sindacato che non hanno più possibilità e capacità di chiamata
A farla scomparire e soprattutto
L'organizzazione sistematica dell'impresa grazie
Come fino a motore Kappler
Se io a questo punto mi trovo in una situazione imbarazzante perché dopo essere stato molto gentilmente loggiato in particolare da Bassanini e Negri per aver fatto il becchino
Per aver fatto de profundis un bel funerale a una classe che non c'è più
Vorrei invece sostenere una tesi quasi opposta
Ovvero non si parla qui tanto ovviamente della banalità legata a quel punto interrogativo sì o no è ovvio che al di al ad un concetto di classe operaia o ad un mito di classe operaia come classe generale che liberando se stessa libera l'umanità
Sopravvive comunque sia valido meno sopravvivono comunque cinque milioni di addetti all'industria
Operai
Escludendo gli impiegati in Italia sopravvivono ci figure professionali analoghe di lavoro manuale dipendente se ne sono circa sui tre milioni per quanto riguarda i servizi assimilabili anche se agli operai dell'industria dunque gli operai in carne ed ossa ci sono ancora eccome continueranno molto a lungo ad esserci ancora ed anzi i lavori manuali faticosi si stanno moltiplicando diffondendo
In questo Paese come tutti i paesi sviluppati e non stanno scomparendo quindi ovviamente il dissidio non è sequestro
Con nessuno dei presenti il problema ed interrogarsi se soltanto di sconfitta a si parli per esempio nel mio libro
Fan viaggiando tra gli operai di oggi e tra gli operai della FIAT oggi o se invece non si intravedono
Al di là dell'operaio con la o maiuscola al di là a di quella che fu la concezione della classe operaia nella sinistra nelle fila del movimento sindacale
Se non sopravvivano nuove possibilità nuove ricchezze una situazione indubbiamente ambigua ma appena tra a al futuro a questo è
La cosa che vorrei dimostrare e che riesce ancor più difficile da dimostrare proprio questa sera leggeremo sui giornali di domani
Del primo accordo separato a alla FIAT dal mille novecentosessantadue piazza Statuto ricorderete
Sono passati ben più di vent'anni ventisei per l'esattezza ci si torna accordo separato sul quale io non voglio entrare nel merito Carniti dice che ne ha firmati di più brutti probabilmente anzi per fortuna della storia del movimento dei lavoratori questore se ne ha firmati anche di molto più belli la sostanza sulla quale veramente non voglio entrare nel merito delle ragioni di quelli che hanno fermato e di quelli che non hanno firmato e comunque un dato di fatto col quale vale la pena di misurarci riflettendo sulla FIAT e sugli operai cioè che sia firmato su
Ottanta mila lorde a ottanta mila lire lorde di aumento al mese in sostanza un milione lordo l'anno
Per dei lavoratori che nella loro media in genere guadagnano meno di un milione duecento mila in realtà tra il milione e il milione e cento mila che questi lavoratori però accolgono come un grosso regalo e con un buon sospiro di sollievo quali in mente il fatto che questi soldi arrivino tutti in una volta prima delle ferie per le ovvie ragioni che voi potete immaginare e che una volta tanto su questi accordi di sostanza si fa anche così Vacca Grazie di tante discorsi sulla professionalità e sulla meritocrazia per cui questa una tantum da un milione che appunto corrisponde otto non tanta mila lorde al mese circa la Cida uguale per tutti dal primo al quinto livello dal giovane assunto a formazione e lavoro
Fino alla operaio specializzato di quinto livello perché vento a quel Fable con eliche la FIAT le cose sono Nicola più complicate non che non esistano naturalmente le polemiche professionalità e di differenze profonde all'interno dell'organizzazione del lavoro ma evidentemente si è pensato di salvarla così questo pochi giorni dopo che i giornalisti hanno avuto un aumento superiore alla mezzo milione al mese gli insegnanti pure
E dunque
Un problema a si pone ed è un problema che io collego intanto
Alla potere evocativo della FIAT in questo Paese su tutti noi
Ho un forte potere evocativo che io mi spiego intanto in due termini molto rapidamente il primo il fatto che la FIAT viene eletta da quasi tutti i nuovi intellettuali di sinistra compresi e opinione pubblica comunque nel suo complesso come il simbolo della modernità per antonomasia il simbolo di efficienza e di modernità dentro un paese in cui invece tutto funziona male la pubblica amministrazione allo sfascio
Loro gli uomini di Torino questo quasi partito bolscevico capace di agire sul piano dell'egemonia culturale della motivazione dei popoli dipendenti oltre che delle relazioni industriali e soprattutto delle capacità produttive questo ultimo partito bolscevico superstite operante in Italia è vissuto quasi appunto come un'anomalia un fatto eccezionale un modello che se ci fossero Romiti anche nella pubblica amministrazione staremo meglio tutti i luoghi comuni
Di questo genere si diffondono molto
Ecco questo simbolo la è un simbolo che per esempio ha potuto lavorare e esprimersi ed esprime l'egemonia cotture culturale su un secondo aspetto legato al potere evocativo della FIAT da sempre sul Dinoi
E cioè la FIAT come simbolo invece della fatica fisica si sa che fabbricare automobili è una delle attività ma industriali più complicate più faticose che esistono per le dimensioni stesse del metallo per uno deve lavorare sia pure aiutato dalla automazione da un'organizzazione del lavoro avanzatissima
La FIAT è sempre stato quindi anche per noi il simbolo appunto del lavoro manuale della fatica fisica come persino direi riferimento etico come punto di riferimento
Col quale fare i conti perché sta alle fondamenta della società perché sta alle fondamenta di alcuni valori collettivi di riconoscimento di questa società ecco per collegare i due aspetti del potere evocativo FIAT la sua modernità e invece la FIAT come fatica fisica vorrei fare soltanto l'esempio l'affermazione
Che riguarda l'impressionante rimozione di questi ultimi anni dall'ottanta non a caso ad oggi in proposito
Ha come molti dei profeti coi man perché ho letto il libro di Pansa e di Romiti
E trovo sintomatico il fatto che in un libro di trecentottanta pagine si parli degli operai della fretta con bottega di questa azienda di successo
Esclusivamente in due capitoli un capitolo relativo al settantanove licenziamento dei sessantuno a Mirafiori che è un po'all'antipasto per il grande repulisti dell'anno successivo la vertenza dei trentacinque giorni capitolo successivo nel libro
La grande vittoria sul campo di Romiti l'espulsione prima del ventitré mila cassintegrati e poi di tutte le altre decine di migliaia che seguire o no
Fino a un totale di circa sessanta settanta mila dipendenti in meno ecco trovo impressionante che a quel punto del libro si sia pagina credo centotrentacinque se non ricordo male senta salvo questa questa si chiama ingoia da Rischiatutto è una spia completamente e da lì in avanti per le duecento e rotti restanti pagine si Possa parlare di FIAT fabbricanti di automobili e di tante altre cose
Parlando di mass media parlando di rapporto con i politici parlando di finanziarizzazione
Eccetera eccetera eccetera senza fare alcuna deferimento
Neppure indiretto a a a coloro che poi nel retrobottega appunto
Questa fabbrica di profitti questo boom
Economico hanno naturalmente concretamente costruito ecco
Perché rivolgo questa particolare attenzione
Alla rimozione
Del condizione operaia negli anni ottanta non si tratta semplicemente Cofidi uno scandalo moralistico lamentele vuole da parte di un ex militante della sinistra che si sente in colpa perché un tempo si portava rispetto davanti alle mani callose oggi
Non lo si porta più devo dire questa cosa sarà moralistica ma c'è per quanto mi riguarda
C'è in più una considerazione anche tipo culturale e anche giornalistica e cioè il fatto che
Sia stata così radicale e totale la rimozione della condizione operaia del lavoro manuale
Nella Mattei cerca degli anni ottanta io credo sia una mutilazione grave io credo che chi pensava di raccontare la Società esclusivamente raccontandola Traverso le ricchezze facili di carta rampanti i Yuppi Du
Del momento raccontava un'Italia molto falsa un'Italia monca
Un'Italia che gli si poteva sgonfiare in qualsiasi momento tra le mani ma a sé faccio riferimento questa rimozione e anche per spezzare una lancia in favore degli assenti per una volta
è vero
Ci sono state tre era diversi dirigenti del PC del sindacato comunica i comunisti al sindacato delle reazioni irritate al mio libro
Ecco l'ultimo epigono
A di una schiera di sociologia che già ben conoscevamo negli anni cinquanta che predicavano la scomparsa dell'estinzione della classe operaia e che furono giustamente puniti allora da una ripresa importante di imponente di notte nuovo ciclo una nuova riscossa e ci auguriamo che questo accada al più presto questa è stata una reazione tipo a di Garavini di Bertinotti
Misura diversa ma in parte anche di Bassolino insomma di diversi
Autorevoli dirigenti del PC o del sindacato voglio però spezzare una lancia diceva il favore anche di queste reazioni e poi ci ha dentro più nel merito perché
Insomma parliamoci chiaro
A
Coloro che
Rivendicavano una attenzione è un rapporto di stretta correlazione con gli operai con il lavoro manuale
E che lo rivendicavano attraverso ancora anche la mitologia della classe generale della classe che liberando se stessa libera l'umanità coloro che ancora credevano nella credono nel lavoro della talpa che resiste oggi negli anni Ottanta così come resistito negli anni Cinquanta per poter riportare alla luce la lotta di classe così come era prima
Si è risposto da pulpiti molto poco affidabili voglio dire
Fino a che un discorso sulla classe che non c'è più quel sulle nuove identità e le nuove culture operaie
Non si accompagnerà ad una attenzione
Al problema di nuove forme di solidarietà collettive per questi lavoratori dipendenti ad un'attenzione alle condizioni di vita
Di e l'avvocato i quali nel corso degli anni Ottanta hanno fatto notevolissimi passi indietro all'interno della società italiana rispetto all'accrescimento del benessere complessivo
Giustamente molti non si fiderà
Mi sembra questo un punto di ambiguità a essenziale però da sottolinearsi
Due cose brevemente ancora volevo dire una riguarda quella che forse è la tesi del libro se può avere una tesi un un libro che essenzialmente racconto che Portage inchiesta cioè lei saltarci nel corso di questi anni ottanta dopo la sconfitta alla FIAT delle differenze
All'interno di quella che è stata la classe operaia questo in un contesto mi ero dimenticato di dirlo prima ma è importante a proposito della FIAT come simbolo di modernità in un contesto che è tutt'altro che univocamente moderno ed efficienti Istat a è molto interessante io credo guardare alla FIAT e studiare la FIAT come metafora anche della Società italiana nel suo complesso proprio perché non è soltanto quella cosa meravigliosa lì con le gli operai in camice bianco è il lama con il robot carrette sfilano con che sembrano degli autoscontri
E interessante studiare questa azienda negli anni Ottanta negli anni della sua ristrutturazione negli anni dei suoi grandi profitti e del suo accresciuto potere complessivo sulla politica e sulla cultura in Italia come un intreccio al conto
Molte per poi capire che la condizione operaia e la percezione di sé degli operai all'interno di questa fabbrica la FIAT dunque essi
La nuova tecnologia
Del futuro del Duemila affascinanti stima da un punto di vista ingegneristico quasi geniale che lasciano a bocca aperta a chi vada a visitare Termoli con certe parti
Certi reparti di Mirafiori e di Cassino e però anche contemporaneamente gli anni cinquanta cioè il reparto confino per handicappati che è una cosa che grida vendetta per la vergogna che rappresenta tutti gli invalidi assunti per la funzione degli attori oppure ha detto agli infortunati quelle che si sono fatti male lavorando in FIAT
Rinchiusi in via Biscaretti in un posto che sembra corte dei miracoli così ghettizzati in attesa che si stupì che se ne vadano poi quei reparti confino stile anni cinquanta quelli più tradizionali per mia figlia per ai militanti politici che rompono le scatole che danno più fastidio la FIAT essi ha Termoli ovverosia il motore Fire di cui tutte le favole giustamente si sono raccontate sì questo meraviglioso serpentone in automatico con i conduttori di linea che fa veglia no che non si in ceppi e che la produzione vada avanti quasi da sola e però significativamente su questo la linea del due mila
Ci lavora la vecchia figura quella che i sociologi consideravano arretrata nove che invece arretrata si rivela non essere dell'operaio contadino e per far funzionare quell'impianto lì nel mille novecentottantasette si ritiene necessarie ed inevitabile o più pagante quella famosa flessibilità chiedere duecentocinquanta mila ore di straordinario su quell'impianto dunque vede e quanto l'intreccio fra modernità e invece autoritarismo vecchio stampo balletti hanno abbia il suo peso
E da ovviamente il suo peso in cui arrivo appunto alla questione delle differenze anche nella composizione
Di questa a classe
In fondo
Gli operai contadini non sono una novità di Termoli e di Cassino ci sono sempre stati anzi probabilmente ce n'erano più negli anni Cinquanta Rugova il principio del secolo di quanti non ce ne siano oggi in fondo
La differenza la divisione fra operai monoreddito quelli che devono mantenere l'intera famiglia con un milione e cento mila lire al mese e gli operai più inedito che c'erano la moglie figli che aiutano una differenza che c'è stata anche nel passato
Da in fondo le differenze tra giovani e anziani tra donne e uomini dentro a questa classe che non è mai stata un monolite ci sono sempre state è tutto vero
E però tra è anche vero che è venuta meno quella che i sociologi ahimè definirebbero una tendenza fusione Ale
Una tendenza affoga Diversi fra persone emigrate autolinee
A Torino che parlavano una babele di dialetti diversi che avevano storie culture e tradizioni diversissime tra loro a sentirsi poco io in forza delle loro differenze
Attraverso la scoperta di una condizione invece di lavoro che lì ammassamenti unificava sentirsi una cosa sola sentirsi una identità Sollazzo sentirsi una classe sola questa e
E ciò che è venuto meno è venuto meno per una serie di motivi che qui sarebbe troppo noioso è lungo analizzare che non dipendono esclusivamente dalla ristrutturazione della fabbrica l'esclusiva niente dalla politica autoritaria di Romiti degli uomini FIAT non dipendono esclusivamente dalla sconfitta dell'ottanta ci sono dei fattori di crescita culturale di modificazione complessiva delle classi nel nostro Paese di rompete le righe di queste classi
Che hanno avuto un un pezzo in questa diversificazione ecco
Sì questa diversificazione sia enfatizzata ed ha assunto io credo un ruolo oggi dal quale non si può più tornare indietro al quale impensabile il recupero di quella tendenza fusione alle a sentirsi una cosa sola con una cultura e una identità operaia omogenei
Io credo e spero che nel futuro possano esservi ancora forme di solidarietà collettiva per lavoratori dipendenti e opera in particolare v'hai se non fosse così guai se anche in futuro alla FIAT non si possa pensare ad altri accordi che non quello che si è firmato da parte di alcuni oggi non si è fermato da parte di altri ma che comunque credo nessuno posso definire come un grande passo avanti nelle condizioni di vita dei lavoratori della FIAT e però tutto ciò che in futuro si
Potrei immaginare per questi lavoratori sarà una forma di solidarietà collettiva tra divenne Rossi tra persone le cui differenze e le percezioni di sé le cui identità e le cui culturale non saranno più
Così facilmente riassumibili in uno ricompatta degli in uno io credo che questo non sia di per sé una disgrazia che questo non sia di per sé una appena vita in questo senso al difendere il libro dalle accuse di oppure dei complimenti di becchime Angelo quasi che fosse semplicemente così tanti saluti al caro estinto io penso che a quel mito della classe operaia con la maiuscola della classe operaia di ferro monolitica
Possano succedere a forme di solidarietà che diversi ricche e penso che sia molto difficile però arrivarci per il motivo che dicevo più sopra perché esiste una FIAT perché lavora in quel modo dentro alle fabbriche e che dunque rende molto difficile e la riflessione
Di chi in fabbrica ci sta
E perché in questo clima culturale di rimozione del lavoro manuale della fatica fisica come valori e punti di riferimento e di aggancio è molto difficile fare anche i conti con i propri minuti e con le cose in cui si è creduto nel passato accade così su questo
Affidamento e concludo
Accade così il fenomeno appunto strano che non mi aspettavo che in seguito alla all'uscita del mio libro cioè queste reazioni Posca Andali date è un pochino difensive da parte dei dirigenti del PC badate bene poiché ne hanno discusso con molta gentilezza nei miei confronti e a lungo io ho fatto un una specie di Tournée pena
Il fatto quasi trenta dibattiti in giro per l'Italia in sedi operaie molto spesso comuniste sindacali dibattiti per me che poi non sono un professionista del settore sono un giornalista sono certo aspetteresti tavole rotonde mo'dove chi molto importanti e molto spesso poco ideologici laddove a confrontarsi erano prevalentemente degli operai e però
Ritornava spesso ed è legata appunto al preside del mito da un'idea così che si può riassumere in una analogia un'analogia che poi in questi giorni vediamo non ha funzionato durante tutti questi mesi molto spesso i Bertinotti Garavini dello stesso Pizzinato con cui discutevo in giro richiamavano gli anni Cinquanta
Ci tenevano a sottolineare quanto questi anni Ottanta somiglia Chéreau a quelli anni duri lì facevano perfino alle coincidenze temporali per dire guardate
Nelle cinquantacinque la FIOM ha perso a a Mirafiori
Ha perso la maggioranza nel Commissione interna sono seguiti sette otto anni duri
Forse più duri di quelli seguiti al ottobre del mille novecentottanta poi c'è stata l'accordo separato di piazza Statuto efferato è stata la rivolta c'è stata una ripresa di lotte Los esso lavoro della talpa dei nostri militanti la resistenza operaia simboleggiata da personaggi come Emilio Pugno lo stesso Ganapini eccetera
A dimostrato come una classe impotenza ci fosse sempre stata e prima o poi sarebbe tornata fuori grazie a questo lavoro delle avanguardie noi crediamo che qualcosa del gene e debba inevitabilmente accadere anche oggi negli anni ottanta sono passati sette otto anni da la sconfitta Accra umanistica dell'ottobre dell'ottanta
Con
Il fatto della piena occupazione nell'industria di fatto che si è realizzata per lo meno nella FIAT pensate che negli ultimi anni ha assunto sedici mila nuovi dipendenti e fanno fatica a trovare gente che si è risposto andar ce l'avevo evento adesso all'Alfa Romeo di Milano stanno cercando alcune centinaia di giovani indisponibile a fare gli operai redento e non riescono a trovare piena occupazione industriale
Boom di profitti ormai prolungato da alcuni anni insomma una rivolta operaia deve saltar fuori inevitabilmente si sono ricreate condizioni analoghe
A quelle appunto del post anni duri degli anni Cinquanta
è questo uno schema consolatorio che si è rivelato non funzionali assolutamente neppure il segnale molto enfatizzato della ricambio del consiglio di fabbrica delle carrozzerie di Mila Fiori con novanta per cento di operai che hanno votato si è rivelato sufficientemente efficace perché di quella novanta per cento di operai che sono andati a votare che non essendo masochisti
Ovviamente nel segreto dell'urna hanno votato dei delegati che rappresentasse una sorta di contropotere rispetto a lo strapotere invece dell'azienda nelle officine a quel novanta per cento come avete visto ha poi corrisposto un dodici quindici venti per cento massimo di adesione agli scioperi allo sciopero
Per il per la piattaforma aziendale dunque ecco io credo che sia molto difficile liberarsi da quello stima da quel riflesso condizionato siamo come negli anni due mila e quasi bello pensare di essere dei lega Vanguardia che resistono negli anni duri che fanno anche si rifiutano anche di firmare un accordo come fa oggi la FIOM-CGIL votandolo a votando questa scelta all'unanimità con soli dodici astenuti e con contrari soltanto alcuni dirigenti confederali come Trentin e Del Turco e persino bello pensare in uno schema vecchio all'idea di questa resistenza che darà i suoi frutti in futuro io credo che questo schema francamente sia saltato che il nuovo cioè questa classe alla quale si sono sostituiti da degli operai in carne ed ossa i sopravvissuti al mito dell'operare con la U maiuscola e che però continuano a essere tanti portatori di bisogno i portatori di identità spesso che si sono arricchite sul piano personale individuale non sia appunto una perdita è una disgrazia e che soprattutto non debba con la fine
Dell'idea della classe generale e della centralità della classe operaia
Per ciò spesso venire meno l'attenzione il riferimento obbligato della sinistra ai valori del lavoro e del lavoro dipendente in particolare c'è un ma caro amico di termiti che io stimo molto che il Bruno Manghi fine sociologo che attualmente fa il segretario della CISL UIL a Torino il quale perfidamente mesetto fa quando ci siamo visti mi diceva
Tu sei un ingenuo
Se pensi che da sinistra ci possa essere ancora una rinnovata attenzione ai problemi della condizione operaia
Perché in realtà alla sinistra marxista gli operai sono sempre interessati esclusivamente in quanto strumento per la pole va del potere gli interessavano gli operai esclusivamente perché quella classe interferiva con la sfera del potere del Governo nel momento in cui smetta di interferire cioè non gliene frega più nulla hanno invece che stiamo cattolici personalistiche da sempre abbiamo siamo stati dalla parte degli ultimi a avendo un riferimento agli operai in quanto persone in quanto singoli e ma solo in quanto classe in quanto strumento di lotta politica notifiche continueremo a a starci attento io credo che in realtà questa sia una provocazione intelligente fine come il Bruno Manghi ma a assolutamente paradossale ed esagerata perché in realtà questa riferimento etico agli ultimi a questa necessità deve stare dalla parte più debole questa necessità questo bisogno di riconoscere nella fatica fisica
Del lavoro manuale dipendente un ancoraggio un valore irrinunciabile di riferimento io penso sia stato patrimonio anche delle migliaia i militanti della sinistra e anche di degli intellettuali della sinistra che alle fabbriche e alla condizione pagano guardato negli anni passati non credo che sia necessario essere cattolici
Per avere questo tipo di attenzione credo che si ponga per un problema di misurarsi con il nuovo più ancora che fare il de puffo undici al funerale del vecchio
Bene un'ultima precisazione da parte di Carniti quello che diceva il professor Negri prima e poi chiudiamo a proposito della vicenda che ha portato all'accordo al quindici di ottobre da cui prende le mosse il libro di Gad Lerner e su cui si intrattiene sia il libro di Romiti che l'intervista di lama
Dire concretamente che quando mi riferivo prima al fatto che nella mia esperienza sindacale ho avuto la sventura di firmare accordi anche peggiori di quelli su cui sindacalisti ha messo la loro sigla questa notte pensavo tra gli altri non è il solo per la verità
All'accordo del quindici ottobre del mille novecentottanta e per dirla tutta fino in fondo non avendo mai avuto occasione di fare questo chiarimente questa precisazione voglio anche aggiungere che io non l'avrei firmato
Nel senso che secondo me quell'accordo non poteva essere fatto a quel modo
Nei termini della questione sono notti la FIAT chiedeva ventitré mila mettere in cassa integrazione ventitré mila lavoratori noi
Che eravamo che si stabilisse un principio di rotazione tra tutti i lavoratori delle aziende in modo da non prefigurare una sorta di sacca di candidati all'esclusione all'estromissione dalla fabbrica
L'azienda si opponeva a queste nostra richiesta debbo dire anche con qualche ragione oggettiva compreso il fatto che avrebbe complicato i problemi di addestramento
Sul nuove linee sui nuovi posti di lavoro ma c'erano molte altre soluzioni sulle quali adesso non voglio intrattenermi
Alternative anche rispetto a quella che il sindacato aveva affacciato con sostenuto con tanto calo
La vertenza fu una vertenza tragica e disperata non solo per i i rapporti di forza per la situazione per il contesto nel quale si svolge
Ma io non avrei firmato l'accordo in particolare al di là del merito secondo me poteva essere diverso non l'avrei firmato quel giorno
E beh Romiti
Mentre noi affacciavamo delle ipotesi di soluzione del problema mise sul tavolo nella mattinata del quindici la notizia della marcia
Dei cinquanta mila disse a noi e poi per la verità ci fu un
L'applicazione di un cambio diverso e divennero quaranta mila una importanza quanti fossero sicuramente erano un numero rilevante a testimonianza di uno sforzo organizzativo dall'azienda che secondo me stato ABB
Risponde livello e andava apprezzato
Io francamente non ero emozionato da questa notizia non la trovavo una notizia sconvolgente tale dai chiudere comunque e più delle in quella situazione in quel momento anche lo stesso accordo secondo me si poteva fare almeno in parte diverso non naturalmente non in maniera radicale ma ci potevano essere delle soluzioni che riducessero l'area di insicurezza per
L'insieme dei lavoratori coinvolti stabilisce alcuni i principi di garanzia maggiore ma l'avrei fatto almeno una settimana dopo non quel giorno
Perché secondo me la coincidenza con l'iniziativa promossa dalla FIAT che metteva sul tavolo
Invece di rispondere al merito delle nostre proposte metteva sul tavolo questa carta come una carta decisiva pensando non illegittimamente visto come sono andate a finire le cose
Di creare uno sconvolgimento nelle file avversarie
Del del sindacato io credo che si sarebbe dovuto agire con più freddezza e guadagnare tempo non far coincidere la conclusione all'accordo con quella manifestazione alla FIAT e replicai a a Romiti un po'ironicamente credo che non senso ironico dalla mia battuta non abbia colto da quanto leggo dalle sue dichiarazioni il dottor Romiti dicendo ma se voi avete fatto una manifestazione cinquanta mila cosa vuol dire che noi dobbiamo fare un e cinquecento mila per
Riequilibrare
Questa situazione perché se l'argomento decisivo è la capacità di mobilitazione dalla gente la mia opinione era che anche un sindacato scalcinato in una situazione di grande difficoltà insomma la FIAT più brava sindacato farle automobili ma il sindacato a fare ma prestazioni anche quando è in difficoltà a una probabilmente qualche possibilità in più e se era quello il terreno dalla competizione forse la nostra situazione avrebbe potuto apparire meno disperata di quanto in realtà era per una serie di di di circostanze gli errori di difficoltà di limiti che ci siamo trovati a fronteggiare
Per la verità sulla sinistra sul pc su una parte del PC sui dirigenti sindacali comunisti l'iniziativa la FIAT fece proprio l'impressione sconvolgente
Da quel momento non
Non ragionano più è ritennero che insomma ogni procrastina amento della conclusione avrebbe comportato solo una aggravamento della situazione al sindacato
In quella circostanza
Io più che mai un accordo di cui reputavo sbagliati i contenuti e anche la scelta di tempo
Su questo in base alla convinzione che un sindacato
E credo che sia una regola che andrebbe applicato e che andava placata anche nella circostanza che abbiamo
Sottomano sotto gli occhi un sindacato è ingrato
Di cambiare non nella prospettiva storica con un'azione appunto
Di di di
Resistenza impossibile immaginando che la storia si ripeta più o meno con le stesse modalità in tempi
In tempi diversi o sindacato è in grado di cambiare le condizioni di un accordo oppure meglio per la firma perché è un sindacato che si astiene dal firmare l'accordo
E firmare gli accordi secondo me è un sindacato su una china pericolosa Mazzotta dove domani prego cielo molto tempo quindi ne approfitto
Voi segretaria di CGIL CISL e UIL difende queste allora con la coda in quella drammatica assemblea del cinema Smeraldo e mi pare se non sbaglio per un po'aveva
Non dite andremmo perché difende ottocento ho difeso da solo allora racconto questo piccolissimo episodio dal cinema Smeraldo era un happening indescrivibile dove succedeva di tutto il due
Va be'fa è un piccolo affresco ma anche rende solo parzialmente l'idea del clima e della relazione c'era in quel in quel cinema dove succedeva di tutto
E dove i dirigenti sindacali praticamente non erano in condizione di potere parlare allora danno la parola a Luciano lama mi dispiace che questa sera non abbia potuto essere qui con noi perché forse questa rievocazione
Avrebbe potuto giovare anche dei suoi ricordi dalla sua partecipazione danno la parola Luciano lama il quale fa per avvicinarsi alla conclusa alla tribuna è subissato da urla da più dischi da schiamazzi la cose irripetibili e Luciano a cui non era capitato molte volte nella sua esperienza salvo l'università in qualche altra circostanza piuttosto traumatizzato da questa accoglienza non arriva neanche la tribuna torna indietro Giorgio Benvenuto
Si rivolge a me dice ma è meglio non parlare queste condizioni e io dico come abbiamo firmato un accordo qui ci devono solo fucilare per non farci parlare perché
Non non è possibile che noi chiamiamo l'accordo a Roma e non lo spieghiamo le ragioni in base alle quali l'abbiamo firmato e e allora nel
Incertezza generale con nessuno che voleva avvicinarsi alla tribuna perché la cosa non era proprio particolarmente gratificante io decide di parlare in quarantacinque minuti gli spiego cose che avrei potuto dire normalmente in cinque minuti perché
Ero regolarmente Melloni contro la mattina nonché primario a farla no ma e no chiedo
Finisce questa questa cosa in un in un tumulto
Mattino dopo andiamo a fare le assemblee in un clima che era uguale per certi versi per alcuni di voi mento articolare anche anche peggiore non potendo beneficiare di un sistema di protezione adeguato alla alla contingenza e noi abbiam fatto
L'unica cosa credo possibile giusta nel senso che quando Juan do si fa un accordo si difende anche se l'accordo nel caso concreto io appena finite dirlo era il meno convinto mentre il secondo meno sbagliato il il merito ed era sbagliato la scelta di tempo ma non potevamo non
Difendere in quella circostanza ciò che avevamo fatto tavola tra l'attiva come nel giudizio comune anche se non unitariamente e complessivamente condiviso sembrava l'unico sbocco possibile di una situazione molto difficile e molto ingarbugliata
Io credo che le difficoltà del Partito comunista non è questa la sede per parlare ma siano molto legata ad una valutazione
Sbagliata profondamente sbagliata degli atti rapporti sindacali e le difficoltà anche elettorali del Partito comunista non a caso in cominciano nel mille novecentottanta in coincide in stata la ricordo contestato dal partito del fondo di accumulazione e precipitano lei fortuna elettorale il partito comunista dopo il mille novecentottantaquattro dopo l'accordo
Non sottoscritto sulla scala mobile che è stato poi con un'intesa unitaria nell'anno successivo nettamente peggiorato senza nessuna contropartita come invece chiedono l'accordo di concertazione fatto con con il governo
Quindi
La mia opinione può darsi che sbagli ma insomma la mia esperienza mi induce a dire questo un sindacato se non ha la forza di cambiare in quel contesto non dopo anni non nella storia ma nella cronaca alle vicende di cui in qualche modo è protagonista fa bene è opportuno che acquisisca anche le limitate potenzialità che il suo inserimento ben attraverso la contrattazione nelle
Possibilità di decisione o di codecisione
Delle iniziative aziendali o di carattere più generale quando si tratta la politica economica
Gli otto perché un accordo non è mai un punto d'arrivo è sempre un momento di passaggio che scandisce in relazione al molte vicende idee compresi mutevoli rapporti di forza la
La vita sociale e la vita sindacale oggi le cose sono cambiate sono molto più complicate perché la differenziazione in tra e gli operai e tra i lavoratori che sono sempre esistite come ricordava Lerna
Ma che oggi si sono accentuate che non hanno più una società qui i riferimenti di valore di carattere solidali solidaristico che un una volta spingevano con maggiore determinazione a ricercare punti di coaguli convergenza di di di unità di impegno comune
Ad esprimere anche una maggiore identità collettiva oggi sono per molte ragioni venute meno non so se in modo irreversibile o con reversibile sicuramente però chi ha Nostalgia
Degli anni Cinquanta
E di un'azione di pura resistenza credo che commette un errore di valutazione storico molto molto grave per tante ragioni non solo perché la situazione è diversa
Ma perché credo che le esperienze possono essere le più varie però non si è mai visto al mondo pare la politica colpi con lo specchietto retrovisore non fa andare molto avanti
Non mi pare che andare otto d'accordo voglia
Come no dico gli atti
Assunte bene possiamo chiudere il divario il caldo ha già decimato i nostri tranne prego
Riunioni