Tra gli argomenti discussi: Ahmadinejad, Brogli, Crisi, Elezioni, Esteri, Iran, Obama, Presidenziale, Rassegna Stampa, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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Buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale giovedì diciotto giugno questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta anche l'edizione di oggi sarà integralmente dedicata all'Iran partiremo
Dalle monta
è un'analisi rimase clou del decoro tagliato fuori dal mondo l'Iran e a porte chiuse
Il quotidiano francese spiega in qualche modo che
La dirigenza iraniana è in una sorta di vicolo cieco
Questo scrive anche fra la Giunta in sé un editoriale di ieri reprimere le manifestazioni di massa danneggerebbe la legittimità dei chierici iraniani il titolo
Ci occuperemo poi della reazione internazionale in particolare
Di quella americana che finora è stata piuttosto morbida nei confronti del regime di Teheran vi proporremo
L'editoriale del Washington imposti il dramma di Teheran la posta in gioco degli Stati Uniti nella Crisafi politiche reni Anna
E poi il commento del Wall Street già alla che parla addirittura di abdicazione di Obama in Iran è perché la democrazia
Interferisce con la sceneggiatura della diplomazia di Obama sul nucleare chiuderemo con le mondo e che oggi pubblica
Un editoriale cercando di spiegare la posta in gioco più generale degli eventi di queste ore il quote di no francese parla di una scelta Ahmadinejad rappresenta la nomenclatura rivoluzionaria che vuole la sopravvivenza
La Repubblica
Islamica vuole andare avanti sul nucleare
Il suo principale avversario ma soprattutto i suoi sostenitori vogliono invece un Iran aperto all'Occidente e più democratico ma partiamo
Partiamo dalle mondo sì ma da un'analisi di madri Claude decoro tagliato fuori dal mondo l'Iran a porte chiuse
Si contestualizza un po'quanto sta accadendo il queste ore regime
Vuole innanzitutto il silenzio scrive il giornale francese con i giornali
Stranieri pregati di ignorare le manifestazioni di Iran si è trovato Pack quasi tagliato fuori dal mondo in queste porte chiuse
Il regime ha cominciato a stringere laccio contro le decine di migliaia di iraniani che sfilano ogni giorno nelle strade di Teheran Chirac stabilizza chiedendo nuove elezioni
Il regime poi vuole dare credibilità alla rielezione massiccia di ma conta come dire già ad
Che dopo aver quasi rinunciato martedì andato in Russia per una visita ufficiale volta proprio a legittimarlo infine soprattutto il regime vuole schiacciare le divisioni interne
Che minacciano l'equilibrio dell'apparato politico potrebbero colpire l'immagine della guida suprema l'Ayatollah Alì Khamenei
Sempre più percepito come un capo clan è di una fazione fondamentalista
Che come arbitro degli scontri interni sono questi per le mondo gli obiettivi delle autorità israeliane e il tempo gioca loro svantaggio perché in movimento movimento che non si era mai visto in queste dimensioni
Dal
Rivolte degli studenti di una decina d'anni fa
Il movimento sta conquistando le Province tocca ogni strato della Società più voluta dalla borghesia e commercianti dei bazar scontenti delle sanzioni inflitte all'Iran per la sua
Mancata trasparenza sul dossier nucleare mentre la frattura tra poveri e borghesi si aggrava sempre più
Per conquistare il tempo spiega nel mondo il Governo sta facendo un gioco ambiguo di fronte alla richiesta di nuove elezioni il Consiglio dei guardiani ha proposto un riconteggio parziale
La guida suprema che sabato si era precipitata proclamare in modo inusitato la grande vittoria di Ahmadinejad h Ahmadinejad ha appoggiato questa
Proposta di riconteggio queste sono le aperture allo stesso tempo però si moltiplicano gli arresti
Una trentina di dirigenti riformatori sono stati fermati ma anche i giornalisti militanti di diritti umani
O personaggi come luogotenente dell'ex Presidente la Spagna Gianni chiave di volta di tutte le alleanze tra i pragmatici queste manipolazioni elettorali avevano come obiettivo di rafforzare Ahmadinejad di fronte agli americani spiega
Karim ca IG presidente della lega dei diritti dell'uomo iraniana
L'obiettivo era di fare di Ahmadinejad un avversario e un interlocutore di peso di fronte a Washington ma la manovra è fallita
Il potere comprende di essere andato troppo in là e ora esita un bagno di sangue significherebbe governare commenta dell'Iran
E screditare all'estero ancora di più Ahmadinejad e la guida suprema cedere sarebbe pericoloso perché significherebbe una confessione di debolezza allora allora è meglio prendere tempo come ha fatto il Presidente del Parlamento a Lilla Reggiani
Molto critico verso Ahmadinejad ma vicino a Khamenei
Che ha criticato gli attacchi delle milizie Basiji contro gli studenti del dorme attori ditta era anneghi si fa Anna attacchi che avrebbero fatto almeno
Sei morti allo stesso tempo altri altri Altini di mia TaRi religiosi
Chiedono al Governo maggiore ritenuta il grande Ayatollah sa nei dalla città santa di Qom nessuna fattuali che dice che se un Governo mente mente non fa ammenda
Non bisogna obbedire quanto al dei figli o decaduto dall'Ayatollah Khomeini il grande Ayatollah monta zeri ha pubblicamente incoraggiato i manifestanti a reclamare i loro diritti
Il regime vuole salvare la faccia di mostrare che solo una questione di ordine pubblico spiegale mondo un ex dirigente del Ministero
Dell'interno dove la repressione assicurata dalle milizie dalla polizia incivile
Se i guardiani della rivoluzione entrassero nel gioco sarebbe la guerra civile aggiunge per ora i guardiani di una rivoluzione
Stanno a distanza ma una decina di comandanti di questo esercito del popolo due giorni fa hanno visto la guida suprema
Preoccupati gli hanno detto trent'anni fa li manda Khomeini ha preso il potere di fronte all'esercito dello Scià che sparava sul popolo
Come possiamo noi sparare sui manifestanti così
Così le Monte che lascia intendere quindi che i chierici iraniani siano in qualche modo intrappolati in un vincolo cieco e questo era
Il titolo dell'editoriale di ieri del Financial Times e reprimere le manifestazioni di massa danneggerebbe la legittimità del regime
Spiega il quotidiano della City di fronte alle manifestazioni massicce che contestano i risultati delle elezioni iraniane chi teocratico il regime
Della Repubblica esatti islamica sono stati colti di sorpresa mai le divisioni all'interno dei loro ranghi sono sembrate tanto evidenti
Stanno ora cercando di reprimere le manifestazioni tagliando le comunicazioni vietando i media indipendenti arrestando i leader riformisti ma sanno anche che una repressione senza pietà danneggerebbe seriamente la loro legittimità
La decisione del Consiglio dei guardiani di ordinare il riconteggio dei voti
è un contentino all'opposizione difficilmente calmerà la situazione anche perché il Presidente uscente ma muta Ahmadinejad ha vinto con un tale vantaggio che un riconteggio selettivo difficilmente potrà invertire il risultato
Il leader supremo l'Ayatollah Alì Khamenei ha già parlato i risultati la sua credibilità e dunque in gioco
Il principale oppositore MIR Hossein Mossad richiede che le elezioni siano annullate e questo stallo rischia di essere risolto solo
Dallo scontro nelle piazze tra chi protesta e il potere sia al clero sia le forze di sicurezza sono divise sulla personalità presi va e le politiche a pratiche di Einaudi Ahmadinejad
Le sue politiche economiche hanno prodotto inflazione crescente disoccupazione
Il Presidente uscente sia allineato figure chiave come l'ex Presidente Dalia barra sfrangiata mi che presiede l'Assemblea degli esperti che legge leader supremo
E c'è stato un silenzio imbarazzante da parte dei tutte potenti molla di Cobra sulla sua rielezione in queste circostanze
Secondo fare soltanto se ci sono però poche cose che il mondo esterno può fare l'interferenza esterna
Sarebbe infatti usata da Ahmadinejad per dimostrare che i suoi oppositori sono
Per gli strumenti nelle mani dell'imperialismo occidentale può sembrare strano ma il mondo esterno ha bisogno di un regime legittimo in Iran tanto quanto il popolo iraniano sarà dunque molto più difficile per Barack Obama
I dialogare con un leader che torna al potere con le frodi e la forza bruta
Ma questo questo non è il problema di oggi così concluda il suo editoriale di ieri il farà sciolta INPS e invece invece secondo alcuni questo proprio il problema di oggi altrimenti difficilmente si spiegherebbe la posizione molto cauta di Obama che
Si è spinto addirittura a dire che non c'è differenza tra Ahmadinejad Mussari la differenza tra come dire già temo satira vedremo più avanti con l'editoriale di oggi di le Monde sulla questione Obama
Vediamo innanzitutto l'editoriale di ieri del Washington post il dramma di terra nella posta in gioco degli Stati Uniti nella crisi politiche areniana
Per gli Stati Uniti spiega quotidiano americano le rivolte popolari il stati ostili autoritari costituiscono il dilemma tutto particolare
Enrica distintiva mente simpatizza non per quelli che lottano per la libertà loro trionfo promette un nuovo regime più democratico più amichevole verso l'America ma meno che gli Stati Uniti non siano pronti a rischiare un intervento diretto
Non non hanno i mezzi diretti per assicurare la vittoria di chi lotta per la libertà se Washington denuncia una repressione troppo ad alta voce rischia di essere accusata di imperialismo
Una risposta tiepida mina la posizione morale americana e poi c'è la necessità di avere a che fare con il Governo che emerge da questi
Scontri dalla repressione della rivolta in Ungheria nel mille novecentocinquantasei e la primavera di Praga del mille novecentosessantotto
Fino a Piazza Tienanmen nel mille novecentottantanove la birmani nel due mila e sette i politici americani raramente hanno trovato un equilibrio soddisfacente e ora sia morta era nel due mila e nove scrive il Washington post
La più grande protesta popolare in Iran vera rivoluzione del mille novecentosettantanove centinaia di migliaia di persone sono in strada per contestare la rielezione di Ahmadinejad
Sono stati accolti da pallottole bastoni almeno sette persone sono morte l'Amministrazione Obama ha cercato di registrare questa repulsione senza però minare le speranze di negoziati sul nucleare qui sul programma nucleare dell'Iran
Invece di denunciare apertamente le frodi la repressione
Obama aspettato un paio di giorni prima di fare dichiarazioni pubbliche molto calibrate in cui ha offerto rispetto per la sovranità iraniana aggiungendo che la risposta violenta del regime lo preoccupa possiamo capire scrive il Washington post la riluttanza
A usare un tono più duro gli Stati Uniti hanno pochi modi per aiutare l'opposizione dovranno avere a che fare con chiunque vincerà questa battaglia
Ma comunque finisca la crisi sarà necessario ripensare la strategia dell'Amministrazione sull'Iran perché perché c'è una connessione
Diretta tra la natura interna del regime e la sua condotta esterna certo mossa armi sta cercando di cambiare il corso de la Repubblica islamica non di rovesciare la
Ma molti iraniani vedono Mussari come un'alternativa al disastro economico all'isolamento internazionale provocati dall'attuale regime dal suo Presidente Ahmadinejad addossati almeno potenzialmente
Può essere dunque un partner negoziale più ragionevole per gli Stati Uniti se alla fine otterrà nuove elezioni e conquistare alla Presidenza
Il potere della della guida suprema Ayatollah Khamenei potrebbe essere destabilizzato
E dunque si aprirebbero nuove opportunità di dialogo per l'Occidente per contro se Khamenei imporrà Ahmadinejad per altri quattro anni il rischio e di avere un Iran ancor più belligerante in politica estera queste le ragioni per cui
Forse
Obama avrebbe dovuto dire qualcosa di più molto più netto e duro è il Wall Street giornale in un editoriale dal titolo l'applicazione di Obama in Iran
La democrazia interferisce con la sceneggiatura della diplomazia Obama sul nucleare
Scrive il quotidiano economico americano il Presidente martedì annunciato ha denunciato l'estensione delle frodi e la brutale scioccante da scioccante risposta del regime iraniano alle manifestazioni pubbliche a Teheran queste elezioni sono un'atrocità detto il Presidente
Se Ahmadinejad avesse davvero conquistato i due terzi dei voti perché questa violenza
La dichiarazione presidenziale ha chiamato in causa il regime senza immischiarsi scegliere un favorito apportato sostegno ai democratici in Iran
Ma il Presidente usato queste parole il francese Nicolas Sarkozy
I francesi difficilmente si distinguono per la loro politica estera idealistica
Solo che molti ruoli globali sono stati invertiti nell'era Obama il Presidente Obama non ha avuto nulla da dire nei primi due giorni di manifestazioni
Sono profondamente preoccupato detto martedì quando finalmente ha ritrovato la voce quando vedono violenza contro manifestanti pacifici
è fonte di preoccupazione per me per il popolo americano ha detto Obama parlando come un buon avvocato Obama non ha denunciato le frodi
Fin dall'inizio di queste lezioni Regnani spiega Wall Street Journal l'Amministrazione americana ha detto che gli Stati Uniti devono evitare di diventare una posta in gioco una questione della campagna elettorale
Perché il rischio che sia sfruttata dal regime prima del voto questa strategia per lavarsi le mani poteva avere senso
Ma il seguito delle lezioni ha cambiato le cose sul terreno come altri regimi autoritari Marcos nel mille novecentottantasei Milosevici nel due mila
Per anni ha sottovalutato il suo popolo dopo aver messo un velo democratico attorno alla teocrazia e Mall hanno tentato di cubare le elezioni in modo tanto palese da mettere in discussione la loro legittimità
In alcune città lei gli iraniani sono stanchi della corruzione dell'incompetenza rampante della Repubblica islamica
Questa disaffezione ha permesso l'emergere di un leader accidentale cioè MIR Hossein Mussari e il movimento Rava per la sua strada con conseguenze che nessuno può predire
L'Amministrazione Obama invece arrivata la Casa Bianca con una sceneggiatura dare al politiche precostituite al fine di incitare
I Mullah un gran Bar Can ha un grande scambio sul loro programma nucleare ma la squadra Obama non sembra essere molto abile nell'improvvisazione i suoi puro di politica estera hanno fissato un'agenda in opposizione quella
Che era percepita come l'eredità di bus cioè gli Stati Uniti devono sedersi con l'Iran Corea del Nord e russi e trovare tutti i costi d'accordo alcuni funzionari dell'amministrazione Obama vorrebbero addirittura una conferma della vittoria di Ahmadinejad il più presto possibile per
Dare inizio a questa agenda e la rivolta popolare in Iran è un inconveniente rispetto alla sceneggiatura precostituita di Obama
Solo che solo che meno di quindici giorni fa al Cairo il Presidente americano aveva espresso sui Spini suo impegno affinché i governi riflettano la volontà dei popoli
Ora il Presidente Obama a cui piace dire che le parole contano rifiuto di dire anche una sola parola di sostegno al popolo iraniano facendo un parallelo gli Stati Uniti non avrebbero mai dovuto sostenere i dissidenti sovietici
Perché costituivano l'interferenza con il controllo degli armamenti nucleari
La ribellione iraniana anche se è troppo presto per essere definita una rivoluzione si sta rivelando essere la famosa telefonata delle tre del mattino per il Presidente Obama
Come il Presidente francese ha messo in imbarazzo quello americano sulla chiarezza morale le accuse di Hillary Clinton durante le primarie sull'inesperienza e gli istinti di Obama durante una crisi
Si stanno rivelando preveggenti
Così Wall Street Journal con un colpo
Un colpo basso ma il fatto che non abbia tutti i torti
Questo quotidiano lo si capisce anche leggendo
Le mondo
Degli italiani di oggi che non menziona mai Obama ma chiarisce la posta di quanto sta accadendo anzi la scelta
In Iran questo il titolo specialisti Sperti si interrogano sugli eventi in Iran si tratta di una crisi del regime profonda che minaccia la Repubblica islamica oppure semplicemente di una battaglia di clan su chi prenderà tutto il potere
Eppure eppure c'è una certezza una verità su cui non si
Insiste mai abbastanza che non può essere messa in discussione il coraggio di manifestanti che atterrano in altre città
Osano sfidare un potere la cui brutalità è tristemente comprovata per chi conosce l'odio di classe la violenza che animano le milizie Basiji al servizio del Presidente uscente ma monta Ahmadinejad per chi conosce
I metodi dei servizi segreti dalla polizia
In un Paese in cui lo Stato di diritto inesistente il coraggio di questi italiani di ogni età è condizione deve essere salutato perché
Rischiano la loro integrità fisica la loro vita la prigione e la tortura la battaglia che stanno conducendo secondo le mondo va al di là dell'Iran peserà sulla situazione in Medioriente nei mesi a venire
Qualche cosa di importante si gioca nelle strade di Teheran ancora impalpabile impreciso ma senza dubbio determinante gli esperti non hanno torto quando ci spiegano che i due uomini che si affrontano Ahmadinejad il suo principale avversario Mussari
Sono entrambi uomini del regime fanno entrambi parte della nomenklatura rivoluzionaria che vuole la sopravvivenza della Repubblica islamica
E le cui diverse personalità condividono il potere in un gioco di influenze complessa in cui si mescolano interessi economici rivalità personali differenze ideologiche
Il tutto sotto lo sguardo inquieto di quello che ha l'ultima parola la guida suprema l'Ayatollah agli Khamenei
Eppure Ahmadinejad e mo'sardi per le Monde non sono la stessa cosa dalla parte del Presidente uscente c'è un gruppo ossessionato dalla purezza rivoluzionaria iper oltranzista più attaccato di tutti gli altri al programma nucleare militare
Che si è svolto forgiato la sua identità nell'antiamericanismo forsennato nell'odio di sarà contro Israele nel sostegno agli estremisti in Medioriente come Hamas Hezbollah
Dall'altra parte invece c'è un gruppo più vicino al clero tradizionale altrettanto attaccato la sopravvivenza del regime islamico
Ma che pensa che il futuro di un Paese in crisi economica e sociale passa per una certa apertura all'Occidente
Da una parte un gruppo destabilizzato dall'offerta di dialogo del Presidente Obama dall'altro delle persone che sono tentate di cogliere quell'offerta e queste differenze per le Monde conta
Ci fermiamo quella vi terrete una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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