Tra gli argomenti discussi: Catricala', Concorrenza, Consumatori, Economia, Garante Mercato, Liberalizzazione, Mercato.
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Rubrica
Commissione
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:46 - Evento online
10:00 - Roma
economista
Sono le nove quattordici ed è giunto il dalla rubrica di economia dal professor Fabio Pammolli buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale salvate il soldato Catricalà questo è il titolo di un punto di oggi sul Corriere Economia che la dice lunga
Su quanto difficile sia il percorso verso la concorrenza e le liberalizzazioni nel nostro Paese appunto persino una persona mite e oggi sono un funzionario
Della pubblica amministrazione che non ha certo l'aspetto di un
Aggressivo fa del libero mercato come Catricalà è stato di fatto ha archiviato la sua relazione del sedici luglio scorso
Di fronte al Parlamento dove ha parlato della situazione della concorrenza nel nostro Paese della liberalizzazione di una tutela dei consumatori
E tutti questi concetti sono stati prontamente chiusi in un cassetto e il dibattito cercato
In un momento in cui da più parti si pone enfasi su
Quanto forte sarebbero state quanto forti sarebbero state le distorsioni della concorrenza e del libero mercato
Ora questo è un po'un paradosso in un paese che
Ha una storia e di scelte legislative vincoli amministrativi
Che rende quanto meno lontana la chimera del libero mercato e dei pericoli di una sfrenata competizione soprattutto in alcuni settori
Chiarito è che questo è il nodo del modello concorrenziale delle regole della concorrenza e per la concorrenza in Italia
Sono poi decisive per capire quali sono gli effetti della crisi sul sistema industriale e sull'occupazione sulle prospettive di crescita
Non è certo un bel quadro quello che emerge dall'allungare l'azione dell'Autorità garante per la concorrenza dei mercati
Della settimana scorsa ci dice cose che sapevamo ma ce ne dice illustrandolo in modo analitico cioè ci dice che le liberalizzazioni
Sono state parziali quando ci sono state e c'è un Progetto incompiuto ci dice anche che l'ambiente concorrenziale in molti settori ha caratterizzato da regole opache
Relativamente autarchiche che separano la concorrenza interna dalla andati alla concorrenza internazionale dalla competizione internazionale
Alcuni punti mi sembra utile richiamare in questa in questa sede pur non approfondendo nessuno dieci per ovvie ragioni di spazio
I servizi a rete gas elettricità dei trasporti
Qui si evidenzia e la relazione di Catricalà lo mette in luce un problema di parecchi di tariffe sistematicamente più alte della media dei Paesi europei soprattutto quando si controlli
Per indicatori di ricchezza pro capite
E
Deficit a porte di infrastrutture pensiamo a tutta la rete dei trasporti
Non solo alla rete dei trasporti nel Mezzogiorno ma tutta la rete dei trasporti ferroviari intraregionali anche all'interno delle Regioni
Che per PIL pro capite si avvicinano ai livelli dell'Europa continentale quindi la Lombardia ma soprattutto regioni come la Toscana
Presentano un deficit infrastrutturale gravissimo che rappresenta un costo aggiuntivo per le imprese
E per cittadini analogamente le strozzature della rete elettrica che sono il frutto di un deficit di investimenti
Portano la loro fargliele attenzione su quelli che devono essere i principi di governo e di separazione delle competenze tra appunto creazione di infrastrutture ed erogazione nell'energia elettrica
Liquidity bancari
Già una relazione precedentemente dell'autorità della per la concorrente per i mercati durante l'anno aveva evidenziato la fitta rete di incroci azionari
Tra le principali banche nel nostro Paese fitta rete che naturalmente
Agisce come un elemento di coordinamento e linfa
Per i di fatto limita la concorrenza di prezzo e questo lo si vede se guardiamo gli spread tuttora applicativi per il credito al consumo e la difficoltà
Di accesso a condizioni di credito comparabili a quelle di Francia e Germania per le nostre piccole e medie imprese
Altro punto che viene sfiorato questo dalla relazione il fatto di un sistema bancario che a
Problemi significativi sul versante della valutazione corretta degli attivi patrimoniali sarà pur vero che in Italia le banche non hanno in pancia a titoli tossici ma è vero che si portano dietro valutazioni delle fusioni e delle operazioni di finanza straordinaria degli ultimi anni che si sono rivelate del tutto irrealistica e che quindi uno stress test
Per le nostre banche sarebbe quanto mai opportuno
Il punto al livello del capitalismo municipale già Luigi Einaudi evidenziava a molti anni fa quanto fosse difficile
Mettere il naso nei conti delle municipalizzate ebbene abbiamo oggi circa cinque mila società che sono collegate ai Comuni
Che di fatto non ci sono ancora emancipate dal controllo proprietario diretto o indiretto degli stessi Comuni
Quindi con inefficienze che si rivelano
Per la dominanza di pratiche di affidamento diretto quando si tratta ad esempio DTT servizi di trasporto locale o di altri servizi locali
Incidenti
Chi che circa solo il venti per cento
Degli affidamenti avviene per gara ma che anche quando l'affidamento avviene per gara per il novanta per cento ha vinto con e che aveva già in gestione il servizio quindi ci sono forti dubbi circa la reale capacità di promuovere concorrenza
In un settore che in realtà ha un impatto molto forte in termini di occupazione in termini
Di efficienza e i livelli di produttività
La distribuzione altro nodo dolente e sappiamo quanto la regolazione spesso a livello regionale e locale ostacoli lo sviluppo di grandi superfici
E quanto invece ci siano di estorsioni in favore dei piccoli esercizi
E questo è un punto che è stato portato alla luce anche recentemente quando io gli stessi dati di Confesercenti hanno rivelato un difetto un deficit di produttività nei piccoli esercizi nessuno ovviamente
Parlare di eliminarli ma certamente bisogna trovare un equilibrio concorrenziale in cui siano stimolati ad invertire
Se pensiamo ai ristoranti italiani spesso vediamo una situazione o ai vari italiani in cui negli ultimi trenta quarant'anni
Gettato un declino di infrastrutture di investimento e di adattamento anche alle preferenze dei consumatori
è un capitolo a parte quella della distribuzione dei farmaci
Accertata Unali penalizzazione della commercializzazione dei farmaci senza obbligo di prescrizione
Ma poi le Regioni hanno posto ostacoli restano poi rispondendo ostacoli amministrativi allo sviluppo dei punti vendita
Che dovrebbero aggiungersi e competere con le farmacie quindi anche qui una legge nazionale che apre alla concorrenza e poi vincoli regionale che la concorrenza subito la bloccano
Per non parlare dei vincoli alla pianta organica dei farmacisti e per non parlare di margini alla distribuzione dei farmaci prescrittivi quindi anche a carico del sistema sanitario nazionale
Nel che rappresenta un unicum a livello europeo sia per il livello eccessivo di questi margini
Chi era per il fatto che margini elevati
Si accompagnano anche a un blocco di fatto della possibilità di aprire nuove farmacie
E anche a un blocco di fatto del regime dei diritti dei proprietari feriti alle farmacie per cui ci sono molti laureati in farmacia che si trovano di fatto nell'impossibilità
Di entrare su questo mercato se non come Gardone di bottega
Questi sono ancora retaggi di vecchia antica corporazioni è la domanda è possiamo permettercelo e la risposta è sicuramente no ma il peso delle lobby forte ed è difficile trovare la forza
Politica per avere interventi incisivi che poi si traducano anche azione amministrativa
Analoghe considerazioni riguardano la distribuzione dei carburanti e dei i servizi professionali
Ecco
E c'è c'è un punto che va evidenziato anche in questo momento di crisi
E non vedo perché non si dovrebbe parlarne in un momento di crisi è il deficit di concorrenza che si registra in molti mercati nel nostro Paese non certo una
Eccesso di concorrenza quali che fossimo la patria
Di qualche allievo della scuola di Chicago in termini di sperimentazione della regolazione economica
Da un principio di concorrenza sul mercato dei prodotti e dei servizi
Che naturalmente ha delle conseguenze sul sistema industriale facilita in molti casi piccole dimensioni che sono superficie enti
E non si tratta anche in questo caso di criticare la piccola dimensione per l'amor del cielo è una risorsa ma la piccola dimensione che esposta la forza della concorrenza e che si rinnova
Perché altrimenti poi le conseguenze negative si scaricano soprattutto sui livelli di produttività sul costo che i consumatori devono sostenere e sulle difficoltà sul mercato del lavoro
Attuare politiche di liberalizzazione parziale sul mercato del lavoro senza toccare i mercati dei beni dei servizi rappresenta sicuramente una fonte
Di inefficienza
I dati dell'acrilici dicono che forse questa riserva di caccia che è stata coltivata in molti casi pensando che l'opacità delle regole potesse facilitare il gioco di piccoli operatori a scapito nazionali
A scapito di operatori più efficienti
Ebbene i dati della crisi ci dicono che forse finalmente questa dicotomia tra opacità delle regole che ci richiedono
A proprio vantaggio e trasparente e semplificazione delle regole che si richiede a proprio vantaggio ebbene finita
Probabilmente anche le imprese italiane hanno capito iniziano a capire
Che per uscire dalla crisi è necessario essere esposti a regole concorrenziali e naturalmente a quel punto poter alzare la voce per chiedere quei contributi in termini di oneri fiscali e contributivi di riduzione
Di qualità dei fattori ambientali relative alla qualità dei servizi i tempi di pagamento ad esempio al sistema del credito ed incentivi anche fiscali che sono sicuramente parte di un ambiente concorrenziale
Ma c'è la concorrenza e la trasparenza lasci richieda sul lato dei servizi e delle infrastrutture che deve essere pronti a praticarla anche nel giardino di casa
Buona giornata
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