Intervista a Gianfranco Pasquino sui risultati del referendum elettorale, delle elezioni amministrative ed europee

Radio Radicale abbiamo dei nostri microfoni il professore Gianfranco Pasquino professore di scienza della politica a Bologna allora professor Pasquino innanzitutto il risultato del referendum che cosa insegna
Il risultato adesso del referendum insegna molte cose alcune delle quali sono state dette uno delle quali adesso tra un po'vedremo è molto originale la dico io
Insegna prima di tutto che oramai facilissimo fare fallire qualsiasi referendum
Si somma alla percentuale di espressionisti intorno al venti ventidue per cento che logica quella percentuale ventotto ventinove che serve a fare scendere il quorum al di sotto del cinquanta per cento cioè il quorum cioè la percentuale di votanti
In più in questo caso abbinandola con elettroniche inevitabilmente inevitabilmente vero portata alle urne un minor numero di lettori politico allettati ovviamente richiamo non meno elettori e poi è stato facilissimo farlo fallire primo insediamento
E dunque la conseguenza è che bisognerebbe abolire il quorum direttori che vanno a votare devono essere premiati e gli altri devono essere in qualche modo sollecitati se davvero hanno l'interesse a a tenere in vita oppure appare cadere una legge
Il secondo elemento che gli italiani sono dimenticati che quella legge elettorale pessima
Perché perché metà di loro in realtà patto enorme vantaggio quelli che hanno vinto e tre che purtroppo anche per quelli che hanno perso ci sono quelle che hanno tratto dei vantaggi e cioè i parlamentari che sono stati nominati dai rispettivi dirigenti
E fin qui siamo a posto con le
Le cose che sono facili da capire
Però la intatta nemmeno tre da vada portato all'attenzione un po'di tutti
Perché il referendum abrogativo è stato TdB utilizzato in particolare per leggi elettorali ritagliando dei pezzetti di legge
E qui bisogna chiamare in causa la Corte costituzionale la Corte costituzionale nella sua incerta giurisprudenza come emblema dirmi un giudice che partecipo alla decisione di quali quelli che elettorali ammettere
Non ha avuto il coraggio di dire che si possono abrogare le leggi elettorali da loro Beretta
E quindi referendario dunque perché Alitalia ripeto Intini
Se la domanda politica cieca volete voi mantenere la legge
Del due mila cinque in vita oppure abolirla probabilmente avremmo avuto un altro esito comunque ora che la Corte militare dica che si possono anche abolire nella loro interezza leggi elettorali e ricominciamo
Dopo il gioco chiarissimo e qual è invece il commento la morale tra virgolette insomma l'analisi da trarre dal risultato delle elezioni amministrative europee
L'elettore europea non prevedibilmente avuto con merito una vittoria del Popolo del Libertà e una
Lieve retrocessione del Partito Democratico occorso un po'più lieve una retrocessione voglio democratico
Però c'è stato un successo inferiore della della tesa da parte di Berlusconi che già aveva dei problemi abbastanza evidenti
E inoltre altro aspetto che mi pare importante e c'è stato un buon successo sia della lega che dell'Italia dei Valori e naturalmente anche questo non è assolutamente straordinario per così dire però è brutto che
E noi mandiamo in Europa dei parlamentari che sono realtà antieuropeisti però lo pare un po'dappertutto e
E antieuropeiste non buon gioco nelle sedi europee
Per quello che riguarda l'amica deve invece
C'è stato comunque un circolo successo del del Popolo del Libertà
Che ha
Avuto un altro elemento che Livorno non mi pare ci sia stato colto che si sta effettivamente radicarlo sul territorio
E cioè se una volta dipendeva da fattori straordinari ed in qualche caso la foto della lega in quanto altrettanto è semplicemente la personalità del candidato per il giorno trovare adesso in realtà il popolo e libertà è radicato su tutto il territorio
E questo è un segnale molto importante perché suggerisce anche che le prossime elezioni regionali il popolo e libertà riceva probabilmente a conquistare almeno altre due regioni una prova abilissima la Campania e l'alta abbastanza probabile il Piemonte
Quali potrebbero essere ieri nuovi equilibri a questo punto a livello nazionale secondo lei dopo queste coi queste consultazioni queste lettere tutto questo come si intreccia con diciamo così il dibattito di queste settimane
Ma il nuovo equilibrio secondo me dettato fondamentalmente dalla lega perché quando un pallido arriva al dieci per cento conto molto di più e infatti la lega non rischiamo di essere molto squilibrato sedi l'equilibrio si fonda sulla lega
Però perché anche in questo caso è opportuno andare a vedere chi chi sono i quindi non dico i nuovi leghisti ma chi sono i leghisti che occupano cariche di di rilievo a livello delle varie amministrazioni comunali e provinciali
Che questa oramai è una classe tecnicamente possiamo diffida politica nel senso che hanno imparato molte cose e che hanno deciso che intendono governare intendono governare esattamente quelle che io chiamo le contraddizioni del Paese
E dunque sono molto diversi delle Case della prima ora che erano una banda di di uomini
Ritengo sostanzialmente uomini ma anche donne antipolitici a questo punto fanno politica
Fanno politica sul territorio proprio come si dovrebbe decidono che è importante ottenere cariche e quando ne hanno cercano per l'appunto di rappresentare gli elettori che li hanno eletti ma anche quelli che non hanno votato per loro
E quindi paradossalmente la RAI che è un elemento di equilibrio nel senso che vuole continuare a governare e poiché l'appetito vien mangiando e fa molta più attenzione alle preferenze agli interessi delle della
Dell'elettorato in senso
Nel senso più ampio
Ecco ma questo significa che secondo lei appunto sarà ma è un fattore di stabilità la lega non fattore di stabilità cioè noi quindi proporrei giro fondanti sulla lega o non rischia di essere per così dire troppo squilibrato al
Alla luce del sud insomma dei debba dei problemi territoriali diciamo così però non vedo lo squilibrio certo la lega capace di negoziare in maniera molto ancora ma è anche ovvio che
Sull'ottanta per cento delle richieste della lega Berlusconi si trova esattamente lì
Ciò non è che sia molto diverso tutta una serie di tematiche
E la lega insisto poiché sta acquisendo potere politico cercherà di mantenerle dunque sa benissimo quali sono i limiti del negoziato e certamente non è il partito che metterà in crisi
L'attuale Governo Berlusconi e senta lei come ben sa conosce il fatto che a Chianciano ci sarà l'assemblea dei radicali questo questo week-end questo fine settimana innanzitutto le ci sarà
Io non ci sono perché certi e cerco anche di vitalità degli spazi di vita privata
E dato che ho fatto una campagna elettorale pertanto con ricordo che non particolarmente del successo è meglio che
Che sia Carrarese questo tirare decollare nel senta però qualche riflessione quale analisi quali prospettive limite per i radicali
Questa è un argomento molto delicato e purtroppo anche in un certo senso difficilissimo da da affrontare
Perché purtroppo oramai con le soglie di sbarramento a livello europeo del quattro per cento a livello di di Camera quattro per cento di settantotto per cento
I partiti piccoli dal punto di vista della loro possibilità di acquisire rappresentanza parlamentare ne avranno certamente pochissime di
In quelle possibilità
I palloni tale tratto sempre fatto politica anche ad altri livelli sia a livello di opinione pubblica questo può continuare a fare per però io ritengo sembra che sia utile avere una qualche rappresentato parlamentare per fortuna che ci sono nove nove radicali in Parlamento
E però il problema si presenta sicuramente la prossima volta
Perché non credo che sarà così facile poi negoziare compaio democratico fra l'altro che non mi pare necessariamente proiettato ai destini particolarmente gloriosi
E quindi non resta che cerca di integrazione delle alleanze
Trovare qualche modalità di sollecitare un elettorato che anche l'ISFOL nei confronti di quello di creare ma che evidentemente
Non riesce a mobilità in maniera
Sufficiente per riuscire a superare queste soglie di parole senta professor Pasquino però mi pare che per i radicali potrebbe essere un momento molto dovrebbe essere un momento molto molto interessanti basti pensare a tutta la questione delle riforme
Economiche su questi radicali sono sempre stati in primissima linea ora è tutto un coro a livello degli ambienti insomma un pochino più accorti e sulla necessità che il Governo intervenga sull'economia e conto corrente faccia riforme economiche faccia riforme pensionistiche e così via questo non apre in teoria un ampio spazio per il ruolo dei radicali
Forse lo apre ma soltanto in teoria perché in realtà incarichi perché i radicali sono identificati con altre politiche sono le politiche i diritti civili
Tutte le politiche che riguardano la ricerca la vita la ricerca scientifica e la scienza in generale il la la laicità dello Stato e dei comportamenti delle persone
E naturalmente la parte economica purtroppo viene in un certo senso confiscata
Da altri attori Carollo non sono certamente i radicali lei dice non non c'è non si apre non si sta aprendo uno spazio quindi secondo lei
Quando
Gli industriali le confederazioni sindacali guardano archetipi riforme bonus sociali ed economiche devono essere fatte non è che guardano all'Italia
Guardano qualche volta qualche professore di economia e per lo più a chi ha il poco il potere politico e quindi in questo caso da un lato
Certamente a Tremonti per ovvie ragioni forse anche e non c'è un capitolo a Brunetta e Sacconi
E dall'altro lato guardano fondamentalmente avversari cioè questi sono gli interlocutori
Non vedo all'interno del gruppo di liste dirigente radicale un economista o un sociologo di o di un certo rilievo che sia in grado ITS il punto di riferimento dei riformatori che non sono peraltro tantissimi
Tra gli industriali e sono ancora meno con la mente
Non le compete quindi insomma questa è per lei la situazione interna poi avevo chiesto appunto quale o come vedeva gli equilibri politici alla luce anche del dibattito diciamo così di queste settimane
Cioè l'equivoco di politici tra popolo e libertà è il Partito Democratico
Come libertà destinato ad avere ancora alcuni anni nei quali continuerà ad essere sicuramente dominante a prescindere
Dal per il figlio del del Capo del Governo che ora mai seriamente compromesso e che non vedo come potrebbe essere di conquistato in tempi brevi salvo qualche opera miracolosa della quale però o duopolio dubito
E dall'altro lato vedo che il PAI democratico non è che è riuscito a a produrre nulla di particolarmente
Eccitante anzi quello che vedo è che la sua tenuta
In alcuni contesti dovuta semplicemente ad un'alleanza che non so quanto tattica ma che D'Alema sembra avere già battezzato come strategica
Con l'UDC e allora anzitutto avvio alla laicità e in secondo luogo questo è un come dire un ripiegamento verso il centro
E il centro nuovo è un luogo molto affollato mentre ricordo tutti che c'è almeno un sei sette per cento
Il ritrovato forse di più che si trova sulla sinistra perché deve essere Coco comunque riconquistato da un partito che voglia essere progressista e riformista
Chiarissimo ringraziamo come sempre professor Gianfranco passino professore di Scienza della politica in quel di Bologna buon ascolto da Radio Radicale