Fare Italia nel mondo. Le sfide post-globali delle nuove relazioni internazionali

Arco di un nuovo patto generazionale
Insomma il rapporto curato la Quercia
Che davvero pregevole vi invito alla la sua
Lettura più più attenta è un inno al realismo ma ad un realismo sofisticato come mi piace definirlo
Che fonda tutto sul carattere dello stato di uno Stato in questo caso l'Italia sul suo modo di stare nelle relazioni internazionali
Quindi con realismo potremmo dire di obiettivi prima ancora che di strumenti
Non si tratta quindi soltanto di una disamina dei principali problemi del sistema mondo quella cioè
Ma l'ambizione del rapporto
Oltre
Cioè quella di suggerire ai decisori politici alcuni canali preferenziali per la difesa dell'interesse nazionale nel nostro estero vicino o rilevante come giustamente evidenziato nella ricerca
Quindi
Rinnovando i ringraziamenti alla curato Paolo Quercia e a tutti i ricercatori che sono in questo anno adoperate maniera direi veramente affiatata a questa stesura
Do subito la parola al curatore per la sua relazione introduttiva
Ringrazio Mario Ciampi per queste parole di introduzione ma anche
Che hanno praticamente riassunto egregiamente il rapporto per cui mi ha messo anche un po'in difficoltà diciamo nel
Tentare di evidenziare così con chiarezza i punti salienti
Cerco di dare alcuni alcuni spunti diciamo necessariamente
Necessariamente brevi partendo proprio dal dall'articolo dell'Economist che Mario Ciampi citava ed alta più che un articolo l'Economist come come sappiamo usa ogni anno fare una previsione per l'anno successivo quindi un lavoro
Non giornalistico un lavoro di analisi e di ricerca che viene fatto una volta l'anno dove vengono presentati i trend parlando entrante ed con una certa sorpresa
Abbiamo visto che per quanto concerne il due mila otto
Alcune previsioni erano corrette altre non erano corrette ma soprattutto erano totalmente assenti due fattori che paghiamo trovato essere
Determinanti nelle relazioni internazionali nel determinare il contesto della scacchiera internazionale le regole del gioco per questa è una fase
Breve ma non conclusa cioè la la crisi economica finanziaria
E l'esplosione del pezzo dei prezzi petroliferi cioè due elementi chiave
Del mondo globale come l'interconnessione finanziaria economica e il costo e la reperibilità delle materie prime
Hanno registrato una esplosione una peculiarità una difficoltà delle criticità che erano totalmente
Non previsti da questo rapporto perché lo riteniamo un dato importante perché l'economista non è una rivista qualunque
è una lista che ha un
Una visione particolare del mondo una visione del mondo che ne abbiamo trovato molto
Attuale negli anni Novanta era la visione diciamo della del mondo posso guerra fredda
Con cui venivano posti in gioco tutta una serie
Di prospettive per il futuro del mondo globalizzato occhi si apriva la globalizzazione con tutti i suoi corollari politico economico e militari e di sistema di sicurezza
Al punto che molto spesso in nell'ambito ecco di dell'economista di pubblicazioni simili
Si è parlato di un abbandono del sistema di quest'aria cioè come questo sistema costruito imperniato attorno agli Stati sovrani
Nazionali o meno non è concerto tanto di nazione che noi cerchiamo nel nella nel nostro lavoro di di porre al centro delle relazioni internazionali quanto il concetto di statualità che è un concetto che negli anni novanta è stato abbandonato forse troppo
Frettolosamente gli anni Novanta sono stati anni di destrutturazione se vogliamo del principio di sovranità e anche della sua scatola
Principale è l'unica efficiente che conosciamo che è quella dello Stato lo Stato sovrano
Ecco noi pensiamo che gli anni Novanta sono effettivamente stati gli anni della globalizzazione del grande sviluppo economico dell'emersione di tutta una serie di attori non statuali come soggetti delle relazioni internazionali
E soprattutto un di una grande svolgimento dell'economia che investe il Parco il pianeta che determina anche spesso le relazioni politiche gli anni due mila ci si ci sembrano significativamente diversi
Per una serie di motivi come Mario ben abbiam parlato
Si possa parlare anche di varie fasi delle globalizzazioni si può parlare invece di un di una fase post globale al in ogni modo il il dato rilevante
è che possiamo dire che gli Stati sono tornati sono tornati come
Nel bene o nel male come fattore primario di stabilità o di garanzia delle relazioni internazionali
E dove questi Stati vengono meno per i motivi più diversi se immaginare alla Somalia o al all'Afghanistan o ad altre situazioni geopolitiche
Tutta la governance possibile tutti gli attori possibili non statuali eccetera abbiamo visto che non riescono a sostituire quello che forse era
è stato troppo frettolosamente considerato o un antico orpello diciamo della
Del nazionalismo ecco sostanzialmente lo Stato no noi pensiamo in realtà che sia
Uno degli elementi che Sant'sono in grado di dare stabilità e sicurezza ad un sistema internazionale che altrimenti tende
Verso l'anarchia verso la proliferazione
Di situazioni di conflittualità non gestite
Quindi se gli anni Novanta uno delle
Parole
Molto spesso ripetuta negli anni Novanta era i vicini son tornati non ci si ci si parlava spesso di questo nascita di nuovi Stati no come dissoluzione di Stati esistenti precedentemente quindi
L'apertura di nuovi Paesi nuovi confini nuovi vicini crollano i gli imperi mondi
Diciamo il punto della situazione fatto metà degli anni due mila dovrebbe portare forse a dare un altro un altro slogan un'altra considerazione che forse sono gli Stati che sono tornati adesso come elemento importante della
Del sistema internazionale in questo vediamo ecco una importante differenza tra gli anni Novanta gli anni due mila
Una differenza che non vuol dire un una revisione della globalizzazione o dei suoi principi non vuol dire protezionismo o addirittura nazionalismo
Vuol dire semplicemente che la globalizzazione
Intanto abbiamo scoperto nel rapporto se ne parla diffusamente
Come poi ogni Stato ha avuto la sua globalizzazione
Ogni Stato ha avuto una via Nazionale alla globalizzazione
I costi e benefici della globalizzazione sono stati diversi
Sono stati diversi non solo
Da Stato a Stato ma anche all'interno di di Paesi di aree omogenee come l'Europa nell'Europa stessa nell'Unione Europea stesse no abbiamo vincitori e vinti della globalizzazione
Nell'Occidente abbiamo vincitori e vinti della globalizzazione
Tra parentesi la globalizzazione ha tracciato un solco importante dividi divisione tra Stati Uniti ed Europa questa è anche un altro punto
Importante che non è nel rapporto sottolineavo perlomeno per quanto riguarda
La dimensione economica negli anni Novanta ma abbiamo visto che soffre successivamente facilmente può diventare una divisione
Politica ecco quindi mi sono soffermato su questo aspetto per dare
Compiute completezza uno degli aspetti dei dei punti di partenza del rapporto che si vuole essere un rapporto
Diciamo realista ed ecco quindi basato su quello che non riusciamo a a intravedere e che il mondo è nonna magari in ma facendo uno sforzo di fantasia per immaginarlo come vorremmo che fosse ecco quindi uno sforzo intanto di capire
Come il mondo con come vanno le relazioni internazionali allo scopo però di fornire
Indirizzi decisionali la pace la vista ingiustificatezza e da questo non è una procedura ideologico è uno un approccio
Pragmatico di chi offre un diciamo un un prodotto che vuole essere un prodotto potenzialmente
Che poco originale spunti decisionali e su questo abbiamo ci siamo concentrati anche su una serie di proposte alla fine della
Del rapporto
Mi avvio alla conclusione facendo due altri brevi accenni
Uno è relativo alle aree geografiche
Non abbia la prima parte rapporto edificata i temi macro temi e cambiamenti nelle relazioni nella politica la redistribuzione di Potenza
Verrà esso dovreste diciamo tutto ciò che non era Occidente che invece proprie e che mette in discussione l'ordine precedente
Però poi questo ordine a una geografia precisa che ecco riteniamo continua a essere determinante e abbiamo voluto segnalare la determinante del fattore geografico e geopolitico
E dando una un po'una divisione voi ed io identificando il nostro estero quindi partendo da una visione dall'Italia del mondo
Identificando il nostro estero diviso in due in due blocchi sostanzialmente un estero vicino è un estero rilevante
Contrariamente in passato a volte si usava molto spesso la geografia come principale fattore di differenziazione della politica estera c'abbiamo vicino Oriente Medioriente un estremo Oriente e così via
La globalizzazione ha cambiato anche il modo con cui viene vissuta la geopolitica
C'è un estero vicino che il mondo dei paesi contermini e delle regioni limitrofe al nostro Paese quindi sostanze il Mediterraneo l'aria sudori dell'Europa sudorientale il Mediterraneo orientale sappiamo benissimo qual è il
Il bacino attorno a cui l'Italia
In cui l'Italia è emersa
Abbiamo un esterno e questo è un bacino
Non ce lo siamo scelti Nouriel ma determinante geografica
E questa determinante geografica necessariamente i vicini non ce li possiamo scegliere non possiamo scegliere quali sono e gli spazi geopolitici o i problemi geopolitici con cui siamo costretti a vivere e ad affrontare
L'Estero rilevante è una scelta invece
L'Estero rilevante abbiamo usato una categoria per into per inserire tutte quelle
Situazioni determinanti che nonostante non non hanno un riferimento
Territoriali importante con il nostro Paese determinano in maniera significativa
La nostra politica estera e magari anche la nostra politica interno alla nostra
Prosperità come come Paese come comunità
Italiani
Nell'estero rilevante delle situato in situazioni ed è un estro fluido dove le situazioni entrano ed escono l'Afghanistan è sicuramente adesso è uno dei punti forti del nostro estero rilevante
Dieci anni fa forse l'Afghanistan non era neanche nelle nostre
Visioni giù politiche più periferiche
Ecco nelle storie levante ci sono dei rapporti materiali come rapporto transatlantico ci sono delle situazioni determinanti come possono essere i tavoli multilaterali su cui si gioca l'interesse nazionale ci sono o attori importanti come la Cina
Che è un attore e non in forza della sua vicinanza fra in forza della sua rilevanza rilevanza soprattutto da un punto di vista economico industriale
Quindi né ecco da questo punto di vista abbiamo cercato di introdurre questa queste due macro categorie nella geopolitica del mondo che che descriviamo non dimenticandoci dell'Occidente
Troverete citati numerosi Paesi che possono essere catalogati nel così nello nella nell'Occidente che che acqueo molto spesso non si dedica attenzione
Parlo del Canada per esempio o parliamo dell'Australia in questo rapporto
Perché riteniamo ancora alla comunità occidentale questo common welfare che comunque ha dato
Tantissimo intente rimedi sicurezza e di
Ricchezza al nostro Paese
Ha comunque una valenza ideologica
Politica culturale che non possiamo facilmente abbandonare
Per questo tra le varie nell'Estero rilevante noi in identifichiamo anche l'occidente cioè fa parte della nostra
è una delle nostre dimensioni di
Rilevanza della politica estera
E chiudo invece adesso brevissimamente sul fattore Italia perché poi la fine il rapporto vuole essere una visione del mondo ma non a tutti i costi una missione internazionale vuole essere una visione
Nazionale cioè una visione delle dell'Italia che cerca di guardare il mondo cerca riguardare
I suoi
Interessa in un mondo che cambia in un mondo dove non ci azzardiamo a dire
A predire verso quale scenario se multipolare se bipolare o o o quale altro compromesso possa originale lo definiamo ignoto
E questa indeterminazione del della della cornice globale di sicurezza in cui l'Italia si trova a vivere
Offre una possibilità una necessità di riscoprire maggiormente
Il ruolo dell'Italia cioè di porsi come fu fatto anche
Tempo fa dalla dalla rivista Limes una domanda che forse pochi si erano fatti a che serve l'Italia cioè alla fine
è una cosa talmente banale che uno non si pone la domanda del perché serve l'Italia ecco non ci sia la poneva perché si rileva in un mondo fatto di
Costrizioni fatto di sicurezze o di vincoli di sovranità limitate o di necessita di carenze diciamo la globalizzazione apre questo questo scenario
Apre una serie di rischi e di opportunità ma tra di essi chiede un passaggio un passaggio politico un passaggio culturale cioè quello di riscoprire una volontà di esistere in un mondo che non è più
Rigido ma che fa è fluido e dinamico se non c'è questo passaggio culturale di trovare una volontà
Di spiegare perché si esiste spiegarlo vuol dire anche la stampa estera quando racconta l'Italia magari descrivendo né pregi e difetti e non lo dico perché è un rapporto un capitolo del rapporto è proprio dedicato alla stampa estera
Cercando anche di legare la visione che la stampa estera dell'Italia con
Non solo con effettivamente ciò che in Italia può essere
Scritto dell'Italia ma anche di ciò che l'Italia fa nel mondo perché abbiamo che la stampa estera faccia un po'una media sostanzialmente tra quello che l'Italia è e quello che l'Italia fa nel mondo e da questo deriva anche
Come il mondo civile
Questo per dire che la alla la riscoperta di una di una volontà come Paese
E passaggio culturale importante fondamentale con cui noi dobbiamo
Capire che in un mondo dove la globalizzazione ha lasciato dei segni importanti determinanti ma non ha creato un nuovo sistema
Internazionale
Il mondo non è diventato piatto come come si immaginava uno una
Abbandonato i suoi i suoi
La si struttura in queste falle ANEI con cui sostanzialmente costruito
Ecco essere consapevoli di questo un un un messaggio che rapporto cerca di dare
Essere consapevoli che in questo mondo sempre questo Aliano ma cambiato dalla globalizzazione è necessario riscoprire non solo
Il proprio Paese con i propri peggio i propri difetti
Noi dedichiamo
Una parte importante del rapporto a ciò che manca in Italia perché l'Italia non riesce a contare di più di quello che potrebbe nel mondo adducendo una serie di di di di problemi e di carenze interni
Ma
Lo cerchiamo di dire che se manca la volontà di essere presenti di contare di ancora con ancora continuare a immaginare che se non ci sono più i confini comunque
Il mondo si percepisce se spesso come un noi è un loro diciamo questa una determinante che noi continuiamo a vedere nelle relazioni internazionali ecco trovare una volontà di avere la propria collocazione in
In questo mondo
E quello è un principio che noi cerchiamo di affermare che poi quello che ha dato un po'anche il titolo al alla rapporto ecco dove queste tre parole sostanzialmente vogliono cercare di mettere insieme questo
Questo discorso che ho fatto c'è l'Italia e c'è il mondo ma se manca la volontà di fare il nostro Paese nel mondo
La è manca proprio il tassello più importante dedichiamo nel rapporto e concludo una visione particolare un accenno particolare a due attori importanti che fanno Italia nel mondo
Uno è costituito dall'imprenditoria dalle imprese le imprese
Italiani o che commerciano Pibe localizzano comunque
Che interessano rapporti economici fondamentali con i Paesi del mondo rapporti che hanno una natura politica non meramente economica
E ne parliamo diciamo cercando di non usare la retorica magari dei campioni nazionali però comunque sosta continuiamo a sostenere
Che sono
Pezzi d'Italia che comunque pur perseguendo il loro interesse nazionale in qualche modo contribuiscono ad una ad un interesse collettivo e questo è uno dei fenomeni della dinamicità della presenza italiana nel mondo negli ultimi anni l'altro
Necessariamente quello legato alla alla presenza militare
L'altro fattore di in dinamicità che l'Italia può mettere sul piatto della della bilancia delle relazioni internazionali e la presenza militare
Cioè l'utilizzo dello strumento militare in aree di crisi per fornire uno dei beni primari che poi
Ogni Stato nasce per produrre che in realtà che quello che la sicurezza
Ecco allora che torna il discorso con cui ho iniziato che quando manca vengono meno le cornici statuali o per collasso o per fenomeni interno o per fenomeni bellici
A quel punto si mette in discussione uno dei tasselli fondamentali della coesistenza civile tra le nazioni che è quello della sicurezza e lì che l'intervento militare quindi va
A fornire il primo fondamentale soccorso
L'Italia ha sviluppato ormai una una consuetudine di questi interventi post-conflitto noia anche qui abbiamo delle idee e immaginiamo
Anche un po'così come lo facciamo per gli altri ambiti l'economia la cooperazione allo sviluppo
Come questo contributo fondamentale alla politica estera italiana possa essere Risso sempre più efficace e sempre più funzionale a agli interessi del Paese
E agli interessi degli italiani perché il punto
Poi di partenza o poco finale del rapporto e
Sostanzialmente quello che Lalla le relazioni internazionali stanno progressivamente sempre più entrando nelle nelle case delle persone nell'economia domestica nelle famiglie nel
Proprio nel nella vita quotidiana delle persone spesso non non si non si non ci si accorge di questa
Di questo collegamento ma la sensazione che sia essendo anche il trend determinato dagli ultimi
Decenni è una sempre maggiore rilevanza di quello che succede in scenari lontanissimi o in in situazioni finanziarie complicatissime
Che finisce in un arco brevissimo di tempo da vere conseguenze pratiche dirette sull'occupazione sul tenore di vita sullo stato delle famiglie
E
E sostanzialmente sul benessere dell'Italia quindi la politica estera non è solo l'ambito con cui il Paese
Circa il suo rango tra gli Stati
Questo forse era era anche il sistema quest'Faiano diciamo più classico o noi sostenevamo che sostanzialmente oltre ad avere la politica sta non è solo un
O un privilegio degli Stati
Di esercitare la propria sovranità diventa sempre più uno strumento dove si gioca la prosperità interna economica culturale sociale eccetera
Da questo punto di vista ecco il
Il il richiamo è qua anche ad un Paese che molto spunto spesso è distratto alle relazioni internazionali e all'importanza un richiamo a domandarsi
A che serve l'Italia ma ovviamente anche a che servono le le relazioni internazionali e come far sì che queste
Siano un un beneficio per il Paese nella sua complessità grazie
Grazie quercia dal
Non è facile a sintetizzare in meno di venti minuti sia stato bravissimo anche nel rispetto dei tempi un volume così vasto e così complesso
Riprendo solo alcune affermazioni
Ritorno del concetto di statualità
Sono molto in questo primo decennio del nuovo millennio gli Stati come fattore di garanzia delle nuove relazioni internazionali la storia non è finita il mondo non è diventato piatto nonostante le previsioni degli anni Novanta
Gli Stati ritornano prepotentemente sullo sul
Sul
Scenari sugli scenari globali perché comunque la globalizzazione come dicevamo prima almeno nei suoi driver fondamentali non viene messa in in discussione
A che serve all'Italia
Perché esiste queste domande fondamentali fanno bene alle persone non fanno bene anche agli Stati
Quindi da da qui da queste domande vorrei cominciare la nostra discussione diamo alcuni interventi programmati
Aspettando Oscar Giannino che dovrebbe essere in arrivo se non ho avuto imprevisti dell'ultimo momento darei subito la parola alla primo dei Viscas libero di questa prima parte della mattinata
Federico ecco perché direttore Relazioni Internazionali Farefuturo
Quale microfono utilizzare quel sequestro la domanda che aleggia
In realtà regionale secondo domanda è Dio come dire accettando volentieri ruolo un po'eretico che innesca astanteria vere rispetto alla relazione del rapporto
Come dire integre sviluppare una domanda cosa un po'la traccia di questo di questo intervento che ne bisogna legge ha nel nel rapporto complessivamente
E che fondamentalmente la seguente perché non riusciamo affluire dei dividendi della vittoria nella terza guerra mondiale
L'espressione di Incisa di Camerana come sapete perché fondamentalmente l'Italia non ai dividendi della pace
E cioè abbiamo
L'Occidente Italia
Conseguito vittoria nella la guerra fredda ma ad oggi ci appaiono maggiori costi e benefici questa domanda vedete che può essere come dire posta in un seminario a Roma come come a Parigi come a Washington
Cioè l'Occidente si domanda
Perché al termine alcuni al traguardo di questa terza guerra mondiale non non vi siano dividendo
Mi sembra che dal rapporto tra studi in questa domanda con una duplice declinazione cedono ad una declinazione per l'Occidente e dall'altra destinazione per l'Italia
Per l'Occidente a mi avviso il tema che il rapporto introduce un tema interessante
E non a caso si sviluppa cavallo di due capitoli
Il primo sullo stato della globalizzazione il secondo sullo stato delle alleanze che non per coincidenza si trovano l'uno prima dell'altro
Mi pare di poter dire che l'Occidente abbia scontato in questo chiamiamolo decenni
Transizione insomma
Nell'immediato post guerra fredda abbia scontato questa sua scelta postmoderna è un aggettivo che Cuper ha introdotto nell'occhio delle aziende nazionali cioè la scelta di
Divenire un sistema avanzato di interferenze reciproche di ingerenze reciproche
C'è la gente ha sposato la linea che di cui l'Unione europea e la metafora massima per cui è proprio nella reciproca trasparenza di interferenza un europea OCSE CF nel campo militare che gli Stati raggiungo loro maturità
Il problema è stato declinare questa post-modernità esclusivamente all'interno l'Occidente cioè non ci siamo completamente legate le mani
E l'abbiamo fatto ovviamente informa simmetrica rispetto ad altri Paesi
Quindi i non dividendi della pace nascono proprio da questa
Per quanto guarda l'Occidente scelta postmoderna sulla quale è in corso una profonda riflessione e il rapporto la la menzione
Ma ripeto che se vogliamo fare un'icona massima
Lo dico anche con una certa ferita profonda
è la scelta che fu fatta nell'ottobre del due mila e uno da parte statunitense in una variazione articolo cinque della NATO cioè la prima volta nella storia in cui la NATO vota l'articolo cinque mi sa di deciso di non avvalersi
è per eccellenza una globalizzazione selettiva cioè per eccellenza il passaggio da come dire globalizzazione post moderna in cui l'Occidente sceglie la reciproca ingerenza alla retromarcia rispetto a questa forma di di globalizzazione tout-court
E questo trend di globalizzazione selettiva si sta affermando cioè stiamo ponendo riparo a questa scelta acritica della della post-modernità Leo che l'esecrazione sono diminuite del trenta per cento in un decennio
E questo la dice lunga
Qui coglie la prima domanda è già perché non è evidente a pagina Occidente mi sembra questo sia la risposta che aleggia che mi piacerebbe porosa attenzione per poi svilupparlo magari una
Una fase due del rapporto agevole perché l'Italia non ha avuto i dividendi alla pace con molta con molta franchezza
E anzi perché l'Italia si è trovata in questa quindi questo traguardo a scontare paradossalmente la vittoria
Da un lato A B è inutile che ce lo ricordiamo ne abbiamo raggiunto questo traguardo al momento dobbiamo Uto castori tale il massimo rapporto debito PIL centoventiquattro per cento
Quindi con un cinque per cento secco del PIL che va interessi sul debito fondamentalmente quindi una difficoltà politica di fare interventi strutturali degni di questo di questo numeri
In contemporanea vi è stata questa in
Incapacità di realizzare uno sviluppo dimensione di impresa che ci consentisse di di competere
Una simultanea frammentazione di centri decisionali questo viene anche evidenziava rapporto insomma
La riforma del Titolo quinto della la metafora massima di questi
E se vogliamo la definizione di alcune regole soprattutto in campo valutario che ci ha reso impossibile sottrazione competitive
Insieme ad una forte diminuzione di peso geografico perché l'essere stato lungo frontiera
Dell'Occidente ci aveva dato un
La nota questione la presenza di basi cronisti e quant'altro una una rendita di posizione geografica
Ora questa questa criticità
A me viso questo punto proposto storico ha generato una
Mosso un singolare atteggiamento di politica estera singolare tra virgolette
Nel senso che non ci siamo trovati come la mancanza di strumenti per le ragioni diciamo in precedenza con una mancanza di definizione di interessi nazionali su questo c'è una letteratura
Pagare qui cui rimando anche per non tediarvi insomma per tutto quel che si innerva da
Cacace Mammarella Chabod
Fino ad una serie di altri danzatori anche internazionali
Sulla incapacità definizione di interessi nazionali
E che come dire ha fatto sì che la nostra poi avesse una duplice come dire forma di estrinsecazione di espressione da un lato quello che ha detto il Daniel paura cioè essere come dire la metafora però presentarsi alle
è seduti ad un tavolo
In qualche misura limitare i danni cioè se l'obiettivo è
Che dal Consiglio di sicurezza come dire non avvenga nulla che ci possa danneggiare
Dal quinto
Fantomatico Queens
Non vediamo esclusi che non ci siano riunioni dei grandi d'Europa in cui non ci sia la quarta sedia diventano solo sapere da voi di Alda Enipower una politica di conferma continua della propria effettiva valenza
Salvo sovente come dire
A questa sedia questa presenza non non far coincidere un'espressa e gli interessi nazionali
L'altro può tratto caratterizzante insieme all'est da in favore è stato quello della della valorizzazione dell'istinto di frontiera
è stato un tratto comune dalla come dire dall'unità d'oggi questi cento quarantanove ad oggi anni presto enorme centoquarantotto
Perché perché alla fine l'istinto di frontiere quello che ci ha fatto nel corso lavorato ed essere
Parimenti capaci di relazioni atlantiche europee nel terzo cerchio questa destino definizione che viene sovente fatta vincere camerale il cerchio della sicurezza cioè che l'Atlantico cerco dello sviluppo
Economico con l'Europeo e cerchio della creatività potremo dire Polo mediterranea vezzo di etico
Ci ha votato d'istinto di frontiera
Ne siamo stati capaci di stendere positivamente tanto ma certa spregiudicatezza i rapporti mediterranei quanto però la capacità di
Far installare gli euromissili da noi che c'è Bazzoli investono nel G sette allora
Siamo stati in grado di far valere nei rapporti europei una dinamica di relazioni transatlantiche talvolta molto avanzata pensate all'Aeronautica talaltra molto critica pensate alle dispute commerciali
Queste sì tanti era ci è come dire balzo il passaporto anche per il passaggio al decenni successivo in cui ne siamo stati
Bravi a muoverci delle alleanze fluide
Le spese di Bauman
In cui abbiamo realizzato dalle coalition of the willing Alba
UNIFIL due e così via
Ora mi sembra che questo duplice versante nostra presentazione arrivi ad un punto di non ritorno
E il rapporto in questo apre straordinariamente come dire una breccia dire sia che io
Siccome
Fin qui volentieri navigo
Perché perché come dice nella sua introduzione proprio nel
Presidente fare poi lo ritengo che non siano più rimandabili quegli interventi strategici e strutturali capaci di sanare i vizi profondi nostro sistema ritardi anomalie che appesantiscono leali dello sviluppo
Questo è come dire un tema che il il rapporto centra immediatamente
E qui cito in maniera molto sintetica
Poi cedo la parola agli altri di scarsa
Previsti
Titoli
Come dire che che possono
Alimenta la riflessione da un lato noi
C'entriamo in questo il grado di Resia punto è importante che è quello della come dire ridefinizione della nostra posizione anche di forza militare all'estero
Anche qui una sorta di
Globalizzazione o indietro in selettivo
E lo leghiamo concettualmente ad una cosa che
Paolo come rapporto al massimo introdotto e cioè la distinzione fra estero vicino dessero rilevante
Qui cerco di essere un po'Francia come dire anche Webber alimenti alimento al dibattito
Estero rilevante è divenuto anche quell'area che come dire
In cui l'Italia si ritrova
Volente o nolente perché poi lo sviluppo produttivo e delle nostre imprese che caratterizzano e delle aree del mondo fa sì che noi veniamo meno centrali alla se è vero come è vero che questo benedetto Cingotta Errani
Ci fa di venire centrali in un grande processo di redistribuzione delle merci in cui l'Italia può divenire un una commerciale importante una piattaforma logistica l'Europa importante allora è evidente che noi dobbiamo
Come dire priorità rizzare alcuni interventi l'operazione Atalanta lo dico non solo per illustri ospiti a Marina è prioritaria perché il Golfo di Aden diventa per noi il ruolo il luogo al contempo come dire vicino e rilevante
Perché geograficamente non prossimo ma rilevante dal punto di vista di quello che
Strategicamente voce ma già nel secondo il nostro Paese nei prossimi cinquant'anni
E allora engagement selettivo nel senso che sì possiamo essere presenti Medioriente noi nel rapporto sottolineiamo come
Vi siano anche
Luoghi come gli ambiti impegni come esempio siamo stati scavalcati da altri partner europei anzi da altri coprenti Thomas competitors ecco e cooperanti fra prepotenze un cui cooperiamo
Siamo stati stoccati
Però prendiamone atto e redistribuiamo il nostro intendimento qua del Golfo di Aden mi sembra la metafora massima
In cui concentrare con questa scelta selettiva della della nostra globalizzazione delegazione la via italiana
In cui concentrare i nostri i nostri sforzi questo ci dovranno credo sia un tema che
Come posso Fortis voi potremmo riprendere ma che come dire
Fa discende la seconda priorità è quella di dotare l'Italia della capacità di Abu logistico e a beneficio etico d'Europa ce lo chiedono posizione geografica rispetto a questa redistribuzione di merci la più grande era stato umanità che stiamo vivendo
Lo chiedo anche rispetto alla proiezione di consumo energetico che in Europa e avrà
Nei prossimi dodici anni a metà del quaranta per cento l'informatica
è chiaro che l'Italia è questo un ruolo strategico anche per la prossimità con quel r.l. vanta and near abroad che abbiamo dinanzi
Il secondo aspetto che mi sembra molto importante e mi piace sottolineare che nelle
Nel conteggio angoli affrontiamo delle la crescita a costo zero perché qualche come dire quando si è visto abilità nazionali valenza ti presento il conto e poi diventa un po'
Folle invece cerchiamo anche raccontare cose con molto raziocinio
C'è un aspetto menzionato lo segnalo perché eccetera pagina quattrocentottantacinque rapporto ponderoso ma che non smette di interessare
è quello relativo alla
Come dire all'esigenza di tutelare il nostro giacimento principale
Che non è un giacimento purtroppo in sottofondo un giacimento che abbiamo nell'intelletto
Li abbiamo una cosa importante è che poi alcuni medesimo costa il nostro come dose risiede la cooperazione lo sviluppo io diciamo cosa importante
Lungi dal voler vincolare tout cour eccetera ma che non si possa
Stabilire una relazione con i Paesi destinatari la cooperazione affinché la ricezione di questa interrogazione sia
Come dire parzialmente o o del tutto condizionata alla
Adozione di leggi per la tutela proprietà intellettuale
Questo è un fatto importante menzioniamo perché Perrelli tale per il made in Italy per la posizione del sistema produttivo nazionale questo è
Come dire la difesa del giacimento
A costo zero non invasiva ma come dire che ci permetta di competere soprattutto con quei Paesi che del manifatturiero a basso costo e in barba loro da intellettuale fanno la loro principale come dire forza
Possiamo dipendono in Italia la contraffazione benissimo ma dipenderà in Paesi terzi è altrettanto importante alla vincolare
La difesa prende l'adozione di legislazione intellettuale da parte di Paesi sia dall'altra operazione alla destinazione stessa mi sembra un dato importante insieme ovviamente a tutto il tema della marcatura del made in e così via
Storia un'altra cosa a costo zero per quella
Dato drammatico anzi doppio ligure abbinare questi drammatici perché poi Mario ha citato Mario Paolo Gatti hanno citato il tema del welfare
Che penalizza giovane generazione e mezza generazione sopra il dado dal welfare ma da due clamorosi
Come dire buchi nella nostra capacità di essere sistema Paese
Il primo è quello dell'attrazione investimenti diretti esteri scuso delle molta franchezza un Paese che ha difficoltà a spendere a livello pubblico evidente perché il quattro per cento del PIL va interessi sul
Sul debito
Aubin le di competitività l'attrazione di devo pure
Chiude
E su questo noi siamo il penultimo paesi OCSE i dati che ci diamo di se da un anno fa centotrentasei miliardi erogati dalla Gran Bretagna
Centotrentanove nuovi sedici
Va beh a metà anche poi tutti gli altri Paesi all'europea
Allora noi
O su questo siamo in grado a costo zero di ridisegnano tra pubblica amministrazione non solo efficiente hanno la tout-court ma anche le distribuendo mi sopraggiungendo molto la mobilità interna dobbiamo fare questo veto con stock shop ride fa dove realmente l'investitore estero
Non fa nulla più che suonare un campanello si trova le autorizzazioni completamente fatte
Il quindi tutto ciò che
Che insiste su queste grandi scusi agli ostacoli rimossi quindi emergenza l'evidenza come l'emergenza la formazione
So bene con molta franchezza nostro capitale umano è impoverito da un mancato investimento la formazione per decenni
Allora io vi proponiamo in maniera molto eretica
La sponsor dei contratti lo vedrete poi nel dettaglio che a costo zero apprezza detrazione evidentemente
Per imprese che lo fanno ma che poi si d'eccellenza accademica all'Italia che se permettete quello che dal mille ottantotto ne sia di Bologna prima mi è stato Europa abbiamo fatto che possiamo dimenticati gli ultimi decenni
Altro tema risolviamo a quello anche soccorso zero della grande esecuzione udienza va all'estero che si può pure in franchising perché non abbiamo a differenza di altri Paesi questo
Va beh angolani Cismon soft power questa questa capacità di
Di attrarre attraverso il nostro made in Italy
E poi questa ed è abbastanza rivoluzionaria del simili economico le missioni militari
Perché noi come dire abbia una memoria le immagini vergogna più struggente perché c'ero quando ci teniamo d'Alba ha mai no bandiera noi le ruspe tedesche rifacevano l'aeroporto Rina sto lotto dell'Interporto Madre Teresa
A Tirana ora che che non ci sia una un anello Frassinetti fra
Presenza militare e il ricaduta sui visi introduttivi
è una cosa come dire non più tollerabile
Questi interventi queste opzioni che noi diciamo
E concludo mi sembra importanti perché possono come dire
Da un lato ridefinire nostri presenziano se priorità Pelillo diciamo relata brodo Niero brodo
E dall'altra anche motivarsi e l'essere più presenti
Il rapporto pari a centoquarantanove menziono questo dato clamoroso mai abbiamo il sette virgola otto per cento di funzionano le piazze internazionali pur essendo pure diciamo finanziando per il diciotto virgola sette per cento il più grande che è più di tutti i Paesi OCSE
Alosi porre rimedio apprezzo la presenza prezzo interessi nazionali oppure evidentemente
L'Italia rischia di non fare sistema e di non cogliere quei dividendi della pace potevi altre cose ma termino perché grazie
Grazie Federico perché effettivamente cominciamo la discussione scendendo veramente nel dettaglio
Nelle pagine di questo voluminoso rapporto
Ricordo solo alcuna del delle tue affermazioni per la nostra comune discussione la retromarcia rispetto alla globalizzazione postmoderna
Il dato più rilevante è la diminuzione delle organizzazioni internazionali del trenta per cento
Perché l'Italia non ha ricevuto i dividenti dal basso
E quindi una serie di di ragioni anche una serie di proposte alternativa a costo zero come giustamente dice per ristretti ristrutturare ridistribuire il nostro
Ringraziamenti selettivo
E e poi operare anche all'interno per esempio per la difesa del nostro giacimento primario cioè la tutela la proprietà intellettuale
La le sponsor ci per il sistema universitario l'aumento della presenza dei nostri funzionari nelle organizzazioni internazionali
Quindi
Retromarcia sì rispetto alla globalizzazione quella ideologica acritica degli anni Novanta purché però questa retromarcia
Poi si si faccia andando anche in avanti sulla sulla base di queste di questi asset prestatori
Grazie Federico d'ora la parola al professor Marco Fortis docente di economia industriale alla Cattolica di Milano vicepresidente la fondazione
Grazie buongiorno a tutti veramente il complimenti per questo rapporto che
Ritengo non sono molto completo ma anche ben costruito
Che rapporto ha potuto tenere conto della crisi in atto solo incidentalmente nella prima parte
Si concentra in realtà di più sui mutamenti strutturali del sistema delle relazioni internazionali
Che già erano in corso prima della crisi stessa cioè lo stato della globalizzazione
La politica estera italiana le organizzazioni internazionali e la loro
Fase di transizione cambiamento
Il cuore della ricerca sicuramente la seconda parte
Che è dedicata alle aree geografiche tra cui quelle emergenti ma anche quelle
Diciamo rilevanti dell'Occidente che tra l'altro sono oggetto di attenzione perché alcune di queste
Stanno vivendo una crisi in maniera meno forte penso all'Oceania e quindi anche in termini di potenziare i mercati di sbocco per
Incrementare nostro export sono di grande interesse ma io mi vorrei concentrare soprattutto sulla terza parte che è un po'la sfida invece nel rapporto c'è la seconda del cuore
E in modo particolare interrogarmi interrogarci su che cosa significa data la mia distrazione
Non fare Italia nel mondo a fare economia italiana nel mondo essendo io un economista
Innanzitutto lo stesso rapporto rideva la dinamica positiva dell'ex porta del nostro Paese prima dello scoppio della crisi
E qui vorrei sottolineare il fatto che
Moltissime serie storiche stanno emergendo
Revisioni di dati e statistiche che cambiano molte dei giudizi che abbiamo dato che sono stati dati fino a qualche tempo fa sulla nostra economia in modo particolare sul nostro sulla nostra industria manifatturiera ed esportatrice
Penso per esempio alle nuove serie dell'Istat che hanno evidenziato come il valore aggiunto dell'industria sia stato molto più alto di quello che si pensava negli ultimi anni
Penso per esempio la revisione degli indici dei valori medi unitari dell'export che hanno completamente cambiato la percezione della dinamica del nostro export che calava il volume massimo incrementava notevolmente in valore perché abbiamo avuto
La capacità nel nostro sistema imprenditoriale di spostarsi a produzione di più alto valore aggiunto mentre quella più basso valore aggiunto venivano conquistate dei Paesi emergenti in particolare quelli asiatici
Ma recentemente l'ONU anche pubblicato una straordinaria serie storica dell'export di manufatti
Di un gran numero di Paesi che parte dal mille novecento e che si collega con le serie attuali che arrivano ad oggi
Bene da queste serie storiche si può ricavare un giudizio completamente diverso sulla performances del nostro sistema esporta attivo ne ho parlato qualche settimana fa su il Sole ventiquattro Ore
Perché si evince che non solo non c'è stato un declino inesorabile delle quote di mercato dell'Italia nel totale dell'export mondiale
Ma se con consideriamo solo i manufatti quindi eliminando le materie prime l'energia che come loro sbalzi di valore
Hanno un po'confuso le acque e reso impossibile osservare perfettamente la dinamica competitiva dei vari Paesi dove addirittura arriviamo a vedere che l'Italia nell'export di manufatti
All'interno dei Paesi del G sette ha raggiunto nel due mila otto la più alta quota di tutti i tempi
Mentre tutti gli altri Paesi storicamente sono declinati e sono la Germania nel secondo dopoguerra si era epici nata i valori massimi storici che aveva conquistato negli anni trenta
Quindi si può dire che prima dello scoppio di questa crisi d'Italia manifatturiera esportatrice era tutt'altro che in declino anzi ha raggiunto nonostante la concorrenza simmetrica asiatica ci abbia un po'ha tagliato le gambe nei settori tradizionali della Motta
Dell'arredo casa grazie allo sforzo della nostra meccanica siamo riusciti avuto un uomo formidabile siamo riusciti cadavere nel due mila otto
Il più alto surplus manifatturiero in valore di tutti i tempi la più alta quota nell'export di mano fatti del G sei e una crescita formidabile che ricordata anche nel rapporto delle nostre esportazioni che sono cresciute da sole e più di quelle
Devi tutti gli altri Paesi dell'Europa mediterranea messi insieme
Non solo ma è stato anche argomentato negli anni scorsi che eravamo incapaci di aggredire i mercati emergenti può darsi forse in una prima fase ma se andiamo a vedere i dati ci accorgiamo che l'Italia dopo la Germania
è il primo Paese d'Europa per export verso i Brix
Quindi non è affatto vero che le nostre imprese abbiano dormito somme che atto si sono date una bella svegliata e sono state molto capaci di lavorare
Il boom del nostro export è stato principalmente sostenuto dal quelle che sono state denominate dei quattro atti e noi come fondazione il già abbiamo studiato ma il termine lo ricordo sempre stato coordinato
Per viceministro Urso qualche tempo fa cioè
Arredo casa abbigliamento moda
Automazione meccanica alimentari
E questi nostri punti di forza alle quattro AA
Si son dovuti scontrare però con le debolezze del sistema
E il rapporto parla di debolezze e di decadenza io parlerei più che di debolezze che di decadenza perché le debolezze sono lì tutte da vedere
Sono le quattro di che che frenano le quattro a le quattro D sono il debito pubblico già ricordato anche
Dai per prima per la sottrazione ingente di risorse sotto forma di interessi
Basti pensare che noi abbiamo solo rispetto alla Spagna un differenziale di la Spagna vecchia perché con la nuova chissà che cosa spendere anche lei gli interessi sul debito pubblico ma rispetto alla Spagna vecchi avevamo un differenziale di sessantacinque miliardi quasi di euro
I tassi di interesse pagati ogni anno quindi se li avessimo avuti noi
Quei sessantacinque miliardi avremmo potuto fare un sacco di manovre tutti gli anni no
Ecco poi diamo il deficit energetico di infrastrutturale
Il divario nord-sud che è un divario formidabile nessun altro paese avanzato a un simile divario territoriale interno
Al punto che il nord centro Italia ha un PIL pro capite a parità di potere d'acquisto più alto della Scandinavia dell'Inghilterra
Mentre il sud Italia e ricordo che il nord centro Italia quaranta milioni di abitanti cioè come la Spagna e dalla Spagna un distacco di sette mila euro del reddito pro capite parità di potere d'acquisto quindi altro che superamento conti si parla sempre di questo sorpasso spagnolo
Mentre il sud Italia che ha una popolazione come la Grecia e Portogallo insieme a un reddito pro capite più basso del Portogallo spesso però sappiamo che non è così questi sono i dati ufficiali
L'economia reale del sud e molto più ricca solo che sommersa in parte generata dall'illegalità e questo è un problema cruciale che va affrontata
Poi abbiamo il deficit il quarto deficit di efficienza di trasparenza della Pubblica amministrazione della burocrazia della formazione già prima ricordato
Perché dico non decadenza perché non solo i dati di prima dimostrano che
La percezione
Non solo nostra ma anche della stampa estera sulla decadenza italiana è un po'frutto di tanti luoghi comuni che in parte sono
Responsabilità anche nel capitolo sulla stampa è stato così ricorda di stereotipi di luoghi comuni ma
è anche colpa nostra che non sappiamo nemmeno noi stessi
Perché non sappiamo nemmeno voi stessi rappresentarci nel modo giusto capirci nel modo giusto figuriamoci quindi che cosa possiamo trasferire poi corrispondenti della stampa estera che stanno in Italia se tutti i giorni ci descriviamo in costante declino
Io ho riconosciuto prime i problemi deficit dell'Italia ma il declino non esiste secondo me soprattutto perché
Anche la storia recente andrà riscritta completamente
Di che declino stiamo parlando se guardiamo le serie storiche di lungo periodo
Dopo il decollo economico fino ottocento primi Novecento e dopo la fase confusa
Preso Seconda guerra mondiale in cui crescevano leggervela nel Giappone in Italia perché facevano politiche anche di crescita militare di investimenti questo tipo se andiamo nel dopo Guerra l'Italia ha sempre avuto tassi di crescita costantemente più alti non solo nel boom economico ma anche fino novantacinque
E solo negli ultimi quindici anni che la storia è cambiata
è cambiata perché Paesi che invece erano cresciuti la metà dell'Italia della Germania del Giappone come gli Stati Uniti in Inghilterra di colpo si scoprono protagonisti negli anni dal novantacinque al ad oggi fino all'anno scorso
E si diceva
Questi questa maggior crescita degli altri che ci faceva sentire frustrati dipendeva da più mercato più liberalizzazioni più ricerca e sviluppo imprese più grandi
Più meritocrazia tutte queste cose su cui io convengo sono valori importanti sono fattori virtuosi
Lo sono ma non sono stati questi a far crescere di più gli Stati Uniti d'Inghilterra alla Spagna l'Irlanda l'Islanda cioè i Paesi con cui non ci confrontavamo che ci facevano sentire frustrati se noi andiamo a vedere le serie storiche
Che stiamo esaminando con crescente interesse anche sul sulla base di dati nuovi
In particolare recenti metodologie messi a punto dalla Banca di Spagna centrale della Banca Centrale di Francia ci stanno permettendo come fondazione è già di portare a termine una ricerca che cambia completamente la lettura di questi anni perché se andiamo a vedere
Il debito aggregato non finanziario debito pubblico debito delle famiglie debito delle imprese non finanziarie
Noi vediamo che l'Italia e la Germania i Paesi lumaca i Paesi Formica ma lumaca
Perché faceva un troppo manifatturiero occultavano poco sul territorio terziario avanzato sulla finanza eccetera sull'immobiliare
E questi Paesi
Hanno avuto una crescita bassa ma praticamente il debito aggregato italiano dal novantacinque al due mila sette è cresciuto di venti punti di PIL
Quello della Germania addirittura poco più di dieci
Se guardiamo invece il debito aggregato degli Stati Uniti è cresciuto di oltre cinquanta punti quello dalla Gran Bretagna di settanta quello della Spagna quasi di cento punti
In Spagna in particolare se non si sono indebitate solo le famiglie ma anche tutte le imprese delle costruzioni e le imprese non finanziarie oggi in Spagna hanno debiti per il centoventi per cento del PIL spagnola
La cosa di settore delle costruzioni Spagna è arrivato a rappresentare il tredici per cento della generazione diretto del valore aggiunto mentre in Italia in Paesi normali come l'Italia la Francia
La Gran Bretagna siamo al sei per cento e addirittura in Germania il tre per cento per il settore delle costruzioni
Quindi attenzione perché molta parte della storia recente andrà rivisto
Con questo non si voglia negare i problemi dell'Italia ma forse è meglio che cominciamo ripetere la troppe esaltazione che abbiamo posto sui modelli di sviluppo di altri paesi che ci son basati esclusivamente sulla crescita del debito privato
L'unica cartina di tornasole per misurare
Per dare il rating ai Paesi del debito pubblico
Non ci si è accorti che stavano escludendo i debiti privati e la crescita economica degli ultimi dieci anni maggiore di Spagna Stati Uniti Gran Bretagna è dipesa unicamente da questo
Perché se togliamo questo incremento di debito non c'è meritocrazia liberalizzazione ricerca e sviluppo
Che tenga perché sarebbero cresciuti anche questi Paesi né più né meno come l'Italia la Germania
Mentre il Giappone sappiamo avuto dei problemi un po'particolare quindi lo lasciamo fuori da questo confronto
Inoltre e lo ricorda anche il Presidente Fini nella sua introduzione il PIL non è tutto e ce lo diceva già Giorgio FUA tanto tempo fa in un libro intitolato crescita economica le insidie delle cifre
Cosa vuol dire che il PIL non è tutto perché adesso
Tutti guardano alla caduta del PIL di quest'anno di però va beh
Che senso ha essere formiche essere manifatturieri avere l'economia reale
Se poi sono la Germania l'Italia il Giappone quelli che hanno i cali del PIL più forti nel due mila nove tanto vale farle cicale come gli Stati Uniti la Gran Bretagna Spagna c'è
Attenzione perché questi Paesi hanno cali minori del PD perché stanno facendo una spesa pubblica all'impazzata perché sta tornando lo statalismo i deficit pubblici stanno saltando
In Germania in Giappone e ancora minor misura l'Italia per i noti vincoli di bilancio non stiamo incrementando la spesa pubblica non solo noi siamo Paesi esportatori produciamo anche per gli altri
Gli altri sono entrati in crisi quindi evidente che parte della nostra produzione diminuisce
Ma calano anche i nostri investimenti perché gli investimenti che li fa le imprese esportatrici quindi da noi gli investimenti in Germania e Giappone stanno calando molto perché le nostre imprese esportatrici
Stanno subendo una concorrenza molto forte ecco perché ritengo tra l'altro che sia molto positiva la detassazione sugli utili reinvestiti nell'impresa e che avrà anche efficacia
Futura perché anche chi non ha utili ma chi fa investimenti avrà dei vantaggi fiscali futuri perché questo significa ridare fiato alle nostre enti industrie meccaniche che in questo momento hanno avuto cali dell'export del sessanta settanta per cento
Per il crollo degli investimenti nei vari Paesi del mondo
Io vorrei concludere dicendo che in sostanza
L'Italia deve continuare a credere nella sua vocazione manifatturiera nel suo ruolo internazionale cosa significa fare in Italia dal punto di vista economico nel mondo significa continuare a credere
Dell'importanza del nostro manifatturiero che si è molto modificato negli ultimi anni ed è un manifatturiero di più alta qualità il più forte innovazione
Di maggiore diffusione internazionale in termini di diversificazione dei mercati perché siamo andati su tanti mercati nuovi e anche la Confindustria ce lo dirà poi sicuramente il Vicepresidente insegna sta impegnandosi a promuovere iniziative assieme
Con le missioni governative in vari Paesi proprio per accrescere il nostro spettro d'azione
E poi significa credere anche le altre componenti dell'economia reale perché non dimentichiamoci che l'Italia e anche un Paese in forte nel turismo anche qui molti luoghi comuni è vero che una volta eravamo il primo Paese
Ma guardate che nel mio novecentosessanta degli arrivi internazionali turistici erano fatti da Stati Uniti e Canada che prevedono gli vieni diciamo viaggi di lavoro degli immigrati
E poi c'era l'Italia che era praticamente
La spiaggia d'Europa perché la Spagna ancora non esisteva e tutti i tedeschi francesi venivano in Italia a fare le vacanze in più ci avevamo anche molti italiani che ovviamente privilegiano questo nostro
Mercato di sbocco poi chiaro si sviluppa la Spagna si sviluppa la Francia nascono i grandi aeroporti perché gli arrivi internazionali catturano più che i turisti anche gli arrivi negli aeroporti perché poi smistano i turisti nelle varie aree d'Europa
Se guardiamo le alle per alle notti quindi i pernottamenti e non agli arrivi d'Italia ancora oggi e davanti alla Francia per numero dei pernottamenti turisti stranieri ed è seconda solo alla Spagna
Quindi noi siamo secondi dietro la Germania nell'industria manifatturiera secondi dietro la Spagna nel turismo nell'agricoltura siamo secondi solo la Francia
Siamo secondi sempre però nessun altro Paese secondo il tutto quindi se ci fosse una combinata come nello sci dell'economia reale non saremo il
Vincitore della combinata europea dell'economia
Quindi credere
E e continuare a portare avanti questa nostra
Azione di promozione del made in Italy le perdite di turistico del made in Italy industriale del made in Italy agricolo alimentare secondo me
La nostra vocazione che non deve cambiare non deve prendere paura nel corso di questa crisi perché comunque è finita la crisi non ci saranno più paesi che potranno crescere addebito come prima
E quindi tutta la solita litania per cui ci viene detto guardate quando finisce la crisi di nuovo il divario con gli altri si accentra
Sì ma ci devono spiegare come faranno l'Irlanda la Gran Bretagna gli Stati Uniti a fare ancora tutti i debiti che ha fatto negli ultimi quindici anni senza collassare senza questi debiti io dico che vedremo anche meno divario
Soprattutto se sapremo fare usciti dalla crisi anche quegli interventi risolutivi sulle quattro di che continuano a frenare il nostro Paese grazie
Grazie professor Fortis dal detenuto anche all'Oscar Giannino che ci ha raggiunto nella nel frattempo
Fare economia italiana nel mondo io ringrazio il professor Fortis anche per questa nota di ottimismo sempre trasmetta nelle sue relazioni un ottimismo non ingenuo fondato sui dati fondato su una serie storica e vede i dati economici
E questo effettivamente ci rincuora sembrerebbe la sua analisi che questa redistribuzione della potenza economica mondiale sviluppata nella
In questa nuova fase della globalizzazione stia già premiando l'Italia
Comunque si stiano già creando le condizioni
Perché appunto il declino venga ricacciato una volta e per tutte dalla dalla finestra no al declino nuovi ideologia del declino d'Italia a tutte le carte per raccogliere i dividendi di questa nuova fase della globalizzazione purché appunto incida sulle quattro di e frenano lo sviluppo
Darei ora la parola ad Oscar Giannino come come da programma giornalista economico non ha bisogno di altre presentazioni
Lo conosciamo tutti per
Largo ossia delle sue analisi per lo ringrazio per essere intervenuti
Non sono decisamente io che ringrazio voi per il lavoro che avete svolto questo vostro
Secondo rapporto emetto Casale solo a fare in realtà tre considerazioni spocchia impressionata minuti che mi donne sono particolarmente lieto realtà di parlare dopo e professor Fortis perché
Non condivido molto l'idea che il suo sia ottimismo il professor Fortis ha contribuito secondo me è in queste ore in questi ultimi anni a riequilibrare una lettura
Purtroppo prevalente nella grande informazione italiana che
Ad
Abituato per troppo tempo focalizzare l'attenzione sull'analisi dei problemi della competitività
Sistema economico italiano
Partendo dal presupposto che il nostro sistema sia un sistema
Che ha sempre necessariamente bisogno di un vincolo estero per sanare detto altrimenti intrinsecamente connotati per la nostra italianità
Questo cliché
Che il cliché che a mio giudizio incomprensibilmente resta dominante nei grandi medie italiane la carta stampata
Trova nelle analisi fattuale i numeri
Di chi conosce ha conosciuto sia applicato meglio alla conoscenza dell'evoluzione dell'articolazione territoriale del sistema economico italiano negli anni dall'euro in avanti conosce la più valida
Contro lettura e quando dico la più valida intendo che
Nella mia esperienza di economista una formazione che se poi
Per sbarcare il lunario faccio il giornalista questa e comunicano analisi che conosco delle articolazioni territoriali dell'economia italiana e delle caratteristiche delle specializzazioni
Di ciò che consente all'Italia di essere presente ed essere forte sui mercati del mondo
Quindi la mia opinione che da una parte c'è un cliché dominante dall'altra ci sono valutazioni fatte sui numeri in altre parole il nostro paese un po'singolare
Io lo dico sempre quando mi capita di fare lezione di Feltri accettare
Se si pensa che
Essendo no il secondo Paese manifatturiero all'interno di un europea
Secondo Paese per manifattura dopo la Germania con più di due terzi del contributo alla crescita le hanno fatto dalle esportazioni manifatturiere
Se andiamo a vedere poi qual è la più lunga serie storica capace di
Mettere in maniera comparata i numeri del conto economico degli attivi patrimoniali
Del di Campione d'imprese più rappresentativo di questo fenomeno noi abbiamo che la risposta a questa domanda è che questo campione è in realtà
Il campione fatto da RSD Mediobanca per la media impresa italiana le quattro mila e poco più medie imprese italiane ed è una serie storica che lunga poco più di dodici anni
Questo ci dice quanto ci sia bisogno di lavori come quello che avete fatto voi oggi noi viviamo in un Paese
Troppo poco abituato a confrontarsi con i criteri interpretativi numerico statistici della realtà dell'economia italiana quindi
Fatta questa premessa io intendo semplicemente sto porvi tre riflessioni su tre punti
Che vi sono stati stimolati dalla lettura del del del volume
E
E che si pone andrebbe ulteriormente sviluppati il primo punto riguarda alcune delle questioni centrali che ha determinato questa crisi finanziaria e poi la crisi dell'economia reale
Più soldi quelli che considero la che la crisi finanziare cioè quella relativa la fiducia di intermediazione finanziaria vedo mondiale se è vero che dal mese di marzo dallo seconda stima di marzo sui mercati borsistici ha superato la via della sfiducia e ha invece iniziato a
Radicare nuove ragioni di fiducia tuttavia resta ancora irrisolta e quindi la prima osservazione erratico un punto specifico che riguarda secondo me
L'interesse nazionale del nostro sistema economico bancario e come farlo valere rispetto a un problema oggi è risolto la seconda osservazione
Si sposta invece dall'economia
Bancaria dall'intermediazione finanziaria dei problemi della vigilanza deregolazione su quel settore a un altro
Campo che a mio giudizio viene colpevolmente sottovalutato Ai fini della ripresa del commercio mondiale e per noi che il try da cui dipenderà
Quando e quanto rapidamente quanto intensamente naturalmente riprenda l'economia italiana anche qui c'è un problema di interesse nazionale da valutare e questa seconda osservazione si riferisce al tallone monetario
Del commercio mondiale cioè si riferisce al meccanismo di cambio che centrale rideterminare i fattori di competitività monetaria del commercio mondiale quindi in parole povere al peggio
Rapporto di cambio fisso se li fisso meglio tra il dollaro era il mille
Poi però una terza osservazione invece solo come a mio giudizio da le prime due discendono alcune conseguenze per l'interesse nazionale economico italiano quindi io non sto mi limito a tre osservazioni che sono nello spirito di questo rapporto cioè nell'identificare tratti
Costitutivi dell'interesse nazionale ai quali la classe dirigente soprattutto la politica deve essere in grado di unire insieme competenza di conoscenza
Ma poi
A capacità di sapere fare interventi sui tavoli del forum mondiali per tutela l'interesse nazionale pur essendo il nostro un ambito naturalmente
Assolutamente
Aperto alla mutilare teatralità dei fori però la verità è che i fori dall'Unione Europea l'Organizzazione mondiale del commercio
A tutti dal G otto G venti sono fuori in cui gli interessi nazionali solo contabile esistono ma premiano chi sa tutelare al meglio senza tirare indietro la gamba questo il punto su cui il nostro Paese tradizionalmente è stato poco esperto poco abile
Ed è un Paese
Che in questo però è potentemente confermato in questo spirito poco competitivo poco abile a tutelare l'interesse nazionale da quella cultura dominante
Che sottolineando sempre dietro e la regista del vincolo internazionale secondo me ha consolidato nella classe politica questo atteggiamento
Non solo minoritario ma spesso Cau datario di cui
Gli altri Paesi delle alleanze a cui apparteniamo spesso e volentieri sanno come approfittare allora prima osservazione molto breve
Se come tutti siamo più o meno d'accordo ormai qualunque sia la scuola economica la nostra formazione ci può essere keynesiane neo keynesiana e si può essere
Formati acqua di Chicago ed essere più monetari siccome nel mio caso però insomma più o meno
Siamo tutti d'accordo sul fatto che il problema di un modello di intermediazione finanziaria basta congruità patrimoniale come quello che abbiamo alle nostre spalle
Degli ultimi quindici anni abbia la responsabilità di avere portato poi a un meccanismo di sfiducia generalizzata determinazione finanziarie se è così
E abbiamo tutti identificato questo problema da molti mesi
La convegnistica ma poi il G otto G venti Marancia stabiliti board presieduto guidato dai il Governatore della Banca d'Italia Draghi eccetera
Tutti sono alle prese questi versi fori con una congerie di nuovi problemi che riguardano le architetture di regolazione
Capire se e come esista una possibile convergenza su alcuni criteri di fondo non solo per la vigilanza sull'intermediazione finanziaria
Ma anche per l'adozione di criteri standards di relazione contabile dei bilanci per gli attivi patrimoniali non solo le imprese finanziari ma di tutte le imprese
Però c'è un problema fondamentale che dovrebbe venire prima di tutto questo
Il problema fondamentale
Come procedere
Sempre al centro
Alla pulitura
In che proporzioni
Con quali interventi dei regolatori della parte ancora residua tossica degli attivi patrimoniali degli intermediari finanziari e soprattutto di quindi squisitamente bancaria
Allora negli Stati Uniti bene o male un meccanismo di questo tipo l'Amministrazione la fede i regolatori l'hanno avviato io sono molto critico su alcune particolarità
Di quel meccanismo sono iper critico poi sono l'architettura di vigilanza varata dall'Amministrazione e che vedrete in Congresso verrà profondamente modificata in senso appoggi curativo
Ma il problema fondamentale per noi che siamo in Europa per il nostro sistema decade finanziario e bancario è quello di confrontarsi innanzitutto con le caratteristiche che IMI in Europa
Questo tema cioè della
Rischi Duò parte tossica degli attivi patrimoniali del sistema bancario esercita perché questa parte residua tossica
Viene ogni giorno scontata dai mercati a ogni aspetto sui meccanismi di traduzione dei tassi di interesse decisi dalla BCE nell'intero sistema dell'intermediazione finanziaria
Quindi costa di più alle famiglie e costa di più alle imprese in termini di costo degli impieghi finanziari allora in Europa a mio giudizio esiste un grande problema
Questo grande problema e
L'interfaccia
Bancario dell'atteggiamento assunto da la Germania
All'indomani dell'esplosione della crisi come la Germania è stata molto chiara nel dire no a qualunque meccanismo cofinanziato europeo per affrontare il sostegno alla domanda e il sostegno all'offerta
Quando si è fermata del commercio mondiale e l'Europa ha visto i suoi saggi di crescita scendere
Più intensamente di quegli Stati Uniti del resto del mondo allo stesso modo i tedeschi hanno una posizione molto netta e molto energica energica come non si è mai vista nella storia dell'evoluzione del sistema bancario europeo
Che si sintetizza nella posizione nessuno in Europa nella Commissione europea nessun Governo nazionale o si
Venirci a chiedere qualche cosa di esplicito su quanta residua parte tossica accenni che attività timonieri delle banche tedesche
Per il ruolo e l'idea che ha la Germania nell'Unione europea per il fatto che è il Paese che non solo assorbe
La parte prioritaria delle nostre esportazioni interni all'area europea
Ma per gli effetti a catena che questo esercita sull'intero costo del credito in Europa
Per gli effetti questa esercita su come il mercato sconta le possibilità di fallimento dei Paesi nazionali e dei debitori privati all'interno dell'Europa questa questione e a mio giudizio colpevolmente sottovalutata
Perché gli altri Paesi dell'Unione europee dell'euro area soprattutto quelle dell'euro are oggi hanno l'interesse prioritario nelle sedi riservate per quello che riguarda i politici manca per quello che riguarda le classi dirigenti
Invece tre dell'economia e delle imprese ma era pubblica di porre con durezza ai tedeschi questo problema
Il sistema bancario tedesco e la parte attualmente più malata se mi permettete del sistema bancario non solo in Europa ma probabilmente bisognerebbe dire
Non
Non oso dire degli attivi delle banche cinesi ma al mondo
Questi giornali tendono a non scriverlo perché è una materia tecnica è una materia complessa dipende dalle specificità del sistema dell'intermediazione bancaria tedesca che per due terzi pubblico
E che ha spinto le Landesbank pubbliche
Per questo a fare mestieri molto diversa dalla Banca commerciale totalizzando attivi patrimoniali assolutamente poco credibili e perdite stratosferica
Non pulire
Non avviare con un criterio ordinato io non sono un radicale io sono uno che crede che il mercato vada preservato lasciando dal basso libertà di comportamenti e senza regole iper regolatore dall'alto ma
Non affrontare questo problema significa attualmente
Pagare un prezzo aggiuntivo
Gli impieghi finanziari in tutti gli altri Paesi non europea e svantaggio in particolare noi che siamo il secondo Paese manifatturiero e il secondo Paese esportatore dopo la Germania questi tedeschi lo sanno benissimo
E questo è un un classico esempio di un tema
A mio giudizio trascurato nel dibattito post crisi e centrale invece per vedere di avviare la ripresa non solo della fiducia ma la ripresa della
Del meccanismo di impulso che dalla decisione dei tassi monetario scende poi gli impieghi
Finisco questo primo punto il bollettino i risultati resi ieri noti ieri dalla Banca centrale europea in materia di andamento dei prezzi al consumo gli impieghi finanziari nell'euro are
Sono un bollettino non siamo pessimisti a questo tavolo non bisogna essere pessimisti ma che tecnicamente va giudicato
Con una certa preoccupazione
Che è una preoccupazione che l'Italia si avverte meno perché non abbiamo un andamento dei CPA idee di prezzi al consumo ancora positivo più zero virgola cinque che vi invito a non essere contenti di questo significa lo si dica che l'Italia siamo evitando la deflazione significa che noi continuiamo ad avere incorporato pur molto di prezzi che scendono un margine di inefficienza nelle catene distributive e nelle rendite interni
Per cui continuiamo ad avere in frazione che quando in realtà verso giù ma si può guardate il dato europeo dell'euro area voglio dire
Dove siamo per la prima volta CONI
Effettivamente un andamento degli effetti della politica monetaria che tecnicamente e prende fra azionisti
Con impieghi alle famiglie alle imprese che hanno Alitalia di famiglie e ai crediti al consumo per la prima volta con il segno meno rispetto dodici mesi precedenti questo sistema
Ci sta mandando il mercato dei segnali di allarme destino e di allarme rispetto al quale il problema
Dell'intervento sulla parte ancora da mettere in sicurezza del sistema bancario europeo eh molto forte e una priorità bisogna vere
La capacità di interesse nazionale di saper far valere nei confronti dei tedeschi
Questo argomento con tutta la giusta forza questo è un classico esempio di come non contesto il debito pubblico in questo caso stampano ed un'altra cosa ma c'è un interesse nazionale molto forte la seconda faccenda che collego
In qualche maniera queste quella del tallone monetario del commercio mondiale
Da un rapporto come questo e di cui ho apprezzato moltissimo il capitolo in cui si analizzata
Lo sviluppo nel tempo recente alle nostre spalle della della presenza della vocazione all'esportazione del nostro sistema produttivo
Richiamando alcune cifre che anche queste non vengono risolto richiamata dai Giavazzi i tanti critici
Del gap incorporato atavico dell'Italia perché
Ricordare che ne abbiamo duecento mila imprese esportatrici ma in realtà se noi estendiamo il criterio interpretativo a tutti coloro che lavoro in una fili era consegni lavorati o componentistica che ha in testa un capo filiera che lavora per le strade ricamo a più di quattrocento mila imprese italiane
Che sono
Assolutamente oramai e pressoché integralmente non lavorazioni proiettata verso il commercio estero
Abbiamo più di trenta mila imprese italiane che hanno fatto investimenti diretti all'estero con poco stabilimenti o compresenze Ina tre paesi ne abbiamo più di quattromila e cinquecento che sono contemporaneamente presenti più di dieci Paesi del mondo ecco questi sono i numeri
Che mi hanno fatto molto riflettere
Su questi numeri
Può avere un impatto molto forte anche per me questa è la questione di interesse nazionale
La soluzione di un braccio di ferro che oggi aperti
In realtà di fronte a tutti
Coloro che si occupano soprattutto di politica monetaria ma verso quale bisognerebbe Ciacci andrà l'attenzione delle classi dirigenti del nostro Paese in altre parole quali saranno le conseguenze se al braccio di ferro del cambio
Beh membri dollaro vincerà la Cina o vinceranno gli americani
In sintesi gli americani ritengono che i cinesi
Per continuare a per iniziare di nuovo poter partire Almec il commercio mondiale le esportazioni che rappresentavano entrai tra loro crescita molto intenso di questi anni abbiano tutto l'interesse ad accettare la richiesta americana di procedere
A una separazione dei destini del renminbi rispetto poli del dollaro
Perché dove stiamo esaurendo la parte in cui dollaro comunque
Attirava fatto quality capitale internazionale malgrado
Forse il Paese da cui si girava la crisi perché è ovvio che essendo dove i due terzi del riserve comunque
I flussi di investimenti monetari tornavano verso dove stiamo tornando verso una fase adesso in cui si inizia a scontare il debito pubblico e questo problema ed del degli Stati Uniti che passano da un quaranta per cento di debito pubblico sul PIL
Entro dieci anni e più dell'ottanta per cento del debito sul PIL quindi il dollaro come è evidente si avvia a svalutarsi come è ovvio non bisogna concedere al punto di vista americano analogo a margine di valutazione tra sul cambio fissa i cinesi
Gli americani dicono pur di far ripartire ha visto il vostro interesse commercio mondiale a esportare il nostro mercato ad alta intensità di consumi voi dovete accettare questa questa condizioni cinesi dicono al contrario cari americani caro mondo sviluppato
Il vostro interesse ha che noi continuiamo ad assorbire assetto denominati in dollari visto debito come di esplodere assolutamente prioritario il vostro interesse
Rispetto al nostro per i parti non l'esportazione perché come vedete
Noi in tre mesi usando l'Armata popolare cinese abbiamo fatto un rapidissimo shift perso la domanda interna e verso i consumi interni e in effetti se ne vedono i risultati e sugli andamenti della crescita cinese da marzo in avanti allora questo braccio di ferro
è un braccio di ferro apparentemente lontano
Ma che in realtà
Rischia di colpire pesantemente per ragioni di competitività sul tallone monetario che in realtà è quello che poi
Altro su cui bisogna sempre passare per misurare la competitività esattamente quelle migliaia di imprese che sono richiamate nella nella vostra nella del vostro capitolo sull'evoluzione della dell'esportazione delle esportazioni italiane
Stenderei a dire che alle classi dirigenti italiani sia chiaro se l'interesse nazionale sia più in una vittoria diciamo così della posizione americana o in quello di una vittoria della posizione cinese
Quello che mi sembra sicuro però che che
Faccio un classico esempio che conta molto della meccanica italiane
Ci sono migliaia di imprese italiane che attualmente hanno gli ordinativi praticamente fermi da sei mesi perché classicamente al vertice della loro filiera cioè un'impresa tedesca
I tedeschi stanno aspettando fino all'ultimo secondo prima di decidere se fare ripartire gli ordinativi e quindi li hanno fermati in maniera più che proporzionale rispetto lo stop del commercio mondiale perché si riservano di valutare e lo faranno a seconda del tallone monetario dollaro le membri
Se continuerà
Essere conveniente far lavorare della catena del valore aggiunto delle forniture più elevata di italiani o se essere costretti a delocalizzare verso pietra verso tali l'ampia valore aggiunto inferiore ma costi minori magari agevolati da questa faccenda del cambio renminbi dollaro cui c'è una ridislocazione mondiale
E le catene di fornitura a valore aggiunto medio e medio-basso inevitabilmente
Pur essendone stati interessati da un riposizionamento verso l'alto della catena del valore aggiunto l'asportazione di questo fenomeno può colpirci maniera molto pesante
Per questo una classe dirigente seria deve essere attenta anche a valutare questi aspetti così tecnici e così apparentemente lontani quando per migliaia di imprese italiane in questi hanno protagoniste
Di ciò che è ciò che ha fatto tornare a sperare dopo i primi tre anni di impatto duro avvenuta meno la possibilità della svalutazione monetaria una volta entrati nell'euro quello che ci aveva
Tornato a far superare quello che il professor Fortis
Fa benissimo a ricordarci
Quello può essere colpito da un problema che riguarda il cambio tra dollaro e quindi e per noi è una scelta di campo perché una scelta di campo perché significa che a seconda di quale delle due posizioni si sposa bisogna essere pronti a presentare una lista di cose in cambio
Come si sa per chi lavora con i cinesi
Questo è il meccanismo forte
Diciamo così un meccanismo che più che la Boccassini
Passa per una partnership fatta da attraverso meccanismi di cooptazione riconosciuta da parte loro quindi su questo
Una volta si diceva fare sistema oggi non è questione di fare sistema oggi è questione di scegliere delle parti di cui si è
Con divisori di sistema in un mondo in cui inevitabilmente gli Stati Uniti vedono il loro peso diminuito la terza cosa è qui
Ho concluso e che la mia opinione
Che se abbiamo passato alcuni primi anni successivi all'undici settembre due mila e uno interrogarci tutti su le implicazioni che il concetto di sicurezza nazionale
Tre solamente non troppo al centro la nostra politica estera poteva e doveva aver per
Riorientare le scelte di politica estera e militare del nostro Paese oggi il mio invito è quello hanno un trascurabile
L'effetto che questa crisi finanziaria questa crisi economica a
Allo stesso fine
Il riorientamento secondo criteri di interesse nazionale quando dico nazionale di petto non esista un interesse europeo che venga prima la nostra capacità di tutelarci all'interno dell'Unione europea dal mio punto di vista
Dirle orientare alcuni comportamenti di lungo periodo in alcune scelte di fondo sull'architettura di vigilanza
Sussistono bancario tedesco sui meccanismi di cambio mondiale su commesse introdurre nuovi meccanismi di diritti di prelievo al Fondo monetario ma questo deve essere fatto avendo ben chiaro in testa che non è affatto vero che nel mondo post crisi
Sia detto una volta per sempre che non si risolvono attraverso l'attenzione e anche attraverso i conflitti poi gli scontri tra macroaree
La Cina negli ultimi anni si è preso una fetta molto pesante di presenza diretta nelle infrastrutture delle risorse in Africa e la distrazione del mondo avanzato di paesi OCSE gli Stati Uniti e così via
Tutti quanti ci occupavamo infatti dei conflitti
Degli scacchieri nella trincea contro il Gia divismo eccetera eccetera ma la Cina di tutto questo sa profittarne
Le tensioni sono qualche cosa che
Si manifestano e continueranno a manifestarsi nelle linee
In cui la frattura è l'attrito tra questi due macro interessi economici di area
Porteranno a ridislocazione in cui il bilancio delle perdite economiche per un'area diventerà il Bilancio invece delle acquisizioni per l'altra area ed eroga viviamo in un mondo in cui inevitabilmente il far East conterà sempre di più oggi siamo appesi alle prospettive di ripresa alla crescita delle sedici maggiori economisti bisogna sapere che questo è il modo per su cui bisogna avere capacità di interlocuzione e quelle imprese di cui parla Fortis ce l'hanno esattamente quella la direzione in questa norma questo significa però che allora
La politica deve sapere attraverso il link commesso attraverso la Farnesina orientare a questa nuova presenza e questi sono i mercati ma questo implica anche delle strategie di sicurezza internazionale
Una riflessione su come cambia l'Italia Sissi atto reprimenda più friendly verso al-Majid economisti che non sono più
Il focus delle vecchie alleanze a cui apparteniamo io sono centralista sono atlantista ma
Non posso nascondervi che scommettere tanto su questa parte del mondo come noi siamo chiamati a fare per la nostra vocazione portatrici al punto tale da mettere in conto anche polemiche con Paesi di deprime europea come la Germania gli Stati Uniti significa inevitabilmente anche essere fonte una politica estera è una politica lo dico militare perché non credo la separazione delle triade
Capace di
Riflettere su alcune scelte in questi anni ci hanno visto molto impegnato su alcuni scacchieri mentre probabilmente ne dobbiamo renderci ricchi di attività
Per l'emergente economici e il pettine dal margine economista a in mano il potere demografico e dei capitali di decenni avvenire siccome sto parlo della Cina questa è una discussione
Molto profonda per un Paese atlantista come no grazie di tutto scusate
Ringrazio Oscar Giannino per perché aggiunge la discussione di questo tavolo un'ulteriore elemento almeno uno ma
Che è quello della politica monetaria
In effetti un piccolo vulnus di questo rapporto che non ha infatti il salto molto questo aspetto quindi lo accogliamo positivamente il suggerimento di
I giorni
Si parla di post crisi allora torniamo anche a riflettere sull'origine di questa impresa quindi sugli assetti patrimoniali bancari
Liberiamo questi assetti patrimoniali e bancari dal livello di tossicità che ancora è presente giorni lo citava nel concreto caso tedesco penso con dati alla mano
E e quindi il tallone monetario moneta e
Dibattito internazionale trascinare Stati Uniti per usare un euro femminismo succhi
Dovrà essere il protagonista a livello
Monetario
Do ora la parola al l'ultimo vedi scarso anche di questa prima fase quella della mattinata Giancarlo Lanna Presidente di sì Simest che è una
Delle protagoniste venti protagonisti principali della internazionalizzazione delle imprese
Sì grazie
Ciampi meglio Ciampi direttore di Farefuturo il ovviamente non posso esimermi dal
Fare i complimenti a Paolo Quercia e al gruppo di ricercatori che ha collaborato con lui questa ponderosa ma
Esaustiva ha operato o perlomeno una tendenza di essere stato esaustivo opera che cerca di
Affrontare la molteplicità delle questioni sotto un profilo sistematico in un momento in cui
Sentivamo prima anche in alcune valutazioni che non è lo sfondo del del magistrato intervento di Oscar Giannino
La pendenza anche di accreditati commentatori economisti è stata più quella rispetto allo scenario di crisi rispetto allo scenario futuro che
Diciamo il davanti ai nostri occhi è stato più quello di avere un approccio da aruspice truschino coda astrologico tutto rispetto per gli astrologi
Piuttosto che fare un lavoro rigoroso serio complesso articolato come in realtà è stato fatto in quest'opera
Io vorrei fare ovviamente anche alla fine di questa parte
Di discussione cercherò di essere estremamente sintetico facendo qualche considerazione su alcuni spunti che mi sono parsi particolarmente interessante poi
Soffermarmi su qualche considerazione più legata strettamente al cumulo che il nostro Paese nell'ambito delle politiche di sviluppo
Prima considerazione mi pare che nello sfondo del lavoro di Paolo Quercia emerge un dato che è di assoluto rilievo la considerazione che i fenomeni della globalizzazione l'elemento
Di studio anche rispetto ovviamente soprattutto ed anche rispetto agli scenari del commercio mondiale la veicolazione di prodotti
E dei processi economici sono diventati in realtà o meglio ciò curiamo che erano diventati una sorta di nuova ideologia attraverso la quale si riteneva che
In qualche modo anche le politiche pianificatorie e regolamentativa dei processi economici attraverso la globalizzazione
Con una sorta di autodeterminazione di
Di auto crescita di regolamentazione andassero a determinarsi ovviamente abbiamo visto che non è così che la globalizzazione lungi dall'essere una sorta di panacea di tutti i mali
Aveva in sé invece una serie di problematiche che stanno emergendo in modo anche fortemente drammatico ridondante
Seconda considerazione è chiaro che questo tipo di approccio al
Ragionamento nel rapporto tra Stati globalizzazione o tra sistemi di Stati e globalizzazione fa sorgere ovviamente spontanea la considerazioni in ordine agli aspetti regolamentativa i
Nel senso che evidentemente c'è un'esigenza di un ruolo diverso dei singoli Stati gli organismi rappresentativi
Degli Stati in termini di regolamentazione dei fenomeni del mercato perché se ci fosse stata una un meccanismo di controllo di regolamentazione probabilmente più forte non avremmo avuto questi fenomeni assolutamente drammatici chi abbiamo verificato sul piano della finanza mondiale
Questo è un aspetto rilevante perché l'equilibrio tra
Economia di mercato tra economia liberale e capacità dettare delle regole che in qualche modo possano
Regolamentare gli aspetti e le considerazioni delle attività che vengono
Tra tra Stati o tra soggetti privati e un profilo di assoluto rilievo peraltro lo diceva prima Paolo Quercia
Il la riscoperta in qualche modo dell'importanza del ruolo dell'Istat che significa anche in qualche modo la riscoperta di un ruolo pubblico nell'economia fino a pochi
Bisio c'è solo un anni orsono fare un richiamo al
Valore del ruolo pubblico in economia era una sorta di bestemmia generalizzata
Per cui immediatamente si veniva tacciati di statalisti ed incapaci di comprendere i fenomeni della globalizzazione oggi abbiamo visto che
Lei è il ruolo degli Stati è stato talmente rilevante importante fondamentale che se non ci fossero state se non si fosse avessero assunto le responsabilità che hanno assunto probabilmente gli sviluppi della crisi sarebbero stati ancora
Più drammatici ancora devastanti per l'economia mondiale
Vorrei riprendere qualche considerazione faceva prima Oscar Giannino sul discorso e la Cina perché al di là ovviamente delle delle considerazioni
Di carattere generale sull'importanza del mercato cinese sull'importanza del ruolo emergente della Cina mi pare che una considerazione di fondo vada fatta che in qualche modo attiene anche alla parte del lavoro di Paolo Quercia in ordine
Alla selettività della globalizzazione all'affacciarsi nuovi soggetti nell'economia mondiale
La considerazione che va fatta e che probabilmente c'è una contestazione ad armi dispari
Perché
Il comportamento del gestione dell'economia cinese un comportamento che si muove in un mix tra economia di mercato sul piano dell'attrazione degli investimenti e sul piano dell'attrazione delle risorse finanziarie necessarie a far muovere la macchina cinese
E dall'altra in una forma di dirigismo perché io invito tutti a pensare quale altro Paese al mondo alla capacità
Di andare a drenare materie prime come stanno facendo i cinesi ma i Paesi africani
In una logica diciamo di occupazione dei profili economici dei per penso all'Angola penso tutti i Paesi dell'Africa subsahariana dove c'è una
Fortissima presenza cinese
La quale in cambio di politiche tendenti alla infrastruttura al miglioramento delle infrastrutture locali alla capacità poi
Di acquisire tutte le materie prime che in qualche modo non solo servono per lo sviluppo della del mercato interno cinese ma servono anche evidentemente
Per condizionare il mercato dell'economia mondiale e fa questo non sulla base di una competizione in cui i soggetti privati vanno a competere
Io ovviamente riescono ad ottenere risultati in ragione della loro maggiore o minore capacità
Ma sulla forza chiavi spostare seimila settemila ottomila dieci mila persone
è calarmi in quelle realtà territoriali condizionando assolutamente poi la competizione
Tra soggetti che si muovono nell'ambito delle competizioni nel settore infrastrutturali questo mi pare
Un aspetto di uno scarso rilievo anche perché
Se ci deve essere competizione la competizione maggio debba essere ad armi pari ed è un fenomeno questo che spesso non è stato adeguatamente sottolineato anche da commenti tumori
Particolarmente accreditati
Un ulteriore elemento che mi sembra assolutamente
Importante nel lavoro di Quercia e la considerazione che gli fa in ordine alle politiche di vicinato
E alle politiche di maggiore rilevanza
Il rapporto che l'Italia con una serie di Paesi molto spesso sono stati
Sul piano per lo meno delle politiche commerciali delle capacità
Di considerare questi Paesi punti di riferimento fondamentali sono stati connotati più
Da scelte come dire di carattere di riferimento e di retaggio storico piuttosto che da un'accurata valutazione degli scenari che noi avevamo
Noi abbiamo da un lato
Penso la sponda sud del Mediterraneo un insieme di Paesi che vedono l'Italia come soggetto di forte appeal prodotti italiani come prodotti di assoluta rilevanza
E soprattutto c'è una tendenza generalizzata considerare l'Italia come Paese di riferimento anche ristretto
Diciamo la Francia dove ovviamente che ovviamente può giocare dalla sua la tradizione francofona di molti di questi paesi anche in virtù di occupazione coloniale
E dall'altra c'è una incapacità da parte dell'Italia di considerare alcuni Paesi dell'area balcanica come mercato di riferimento costante e continuativo con l'impressione che sotto questo profilo
Ci sia una tendenza un po'schizofrenica nel cercare di individuare i mercati mercati di riferimento diciamo rilevante Costantino
Delle AA
Delle politiche commerciali italiane in questo senso il lavoro di querce mi sembra molto interessante e va di pari passo con l'esigenza evidentemente di porsi
In un quadro di seria riflessione in ordine alla nostra capacità nel settore la logistica della distribuzione settori in cui siamo
Storicamente carenti o negli o siamo carenti rispetto ai nostri competitori europei rispetto alle potenzialità che possiamo esprimere
Probabilmente una logica di maggiore maggiori misure a sostegno della capacità che si può avere nel settore della logistica della distribuzione potrebbero far premio in scenari di questo tipo dove
Non c'ho c'è una vicinanza geografica ma c'è una vicinanza di riferimento costante che in qualche modo rende un forte appeal alla nostra capacità dei prodotti e alla nostra capacità ovviamente di essere
Competitivi
Considerazioni sul ruolo dell'Italia
Il professor Forti essa diciamo non ha fatto un eccesso di ottimismo ha fatto una serie di considerazioni
Fortemente suffragate da dati è fortemente articolate io vorrei soffermarmi sulla diciamo su due elementi uno che in qualche modo nella si nella crisi attuale mi pare che possano essere di particolare interesse
Uno bisogna chiedersi se in qualche modo un modello di sviluppo italiano che è stato un modello basato in realtà su una sorta di coesione sociale non abbiano stia aiutando anche diciamo il mantenimento delle nostre posizioni
Nel senso che in un modello che in qualche modo non crea elementi di disequilibrio forti pensate per esempio anche al ruolo che hanno avuto negli sviluppi economici delle imprese italiane alle imprese familiari
Poi ci sono ovviamente attualizzate con un sistema di piccola e media impresa e che probabilmente a livello mondiale rappresenta un unicum
E rappresenta un unicum ma ed è stato considerato questo anche sarebbe il caso soffermarsi tutti per anni
Tutti abbiamo considerato il sistema delle PMI italiane come un unicum da tenere presente da considerare i nomi considerazione
Che andavamo a fare chi vi parla ovviamente anche rispetto
Agli interventi di Simest a questa problematica un giorno davanti
Ma
Consideravamo in realtà il sistema delle PMI una sorta di palla al piede perché gli elementi del menzionati di approccio al credito di incapacità di trovare dei ma dei manager e adeguati
Di fare uno sforzo di aggregazione
Specifico determinava ovviamente un'incapacità del sistema Italia
Nella sua complessità competere sui mercati mondiali
Questa crisi invece pone in rilievo un aspetto di particolare rilevanza
Che il sistema delle PMI così come connotato
Al di là delle problematiche forti che pure esistono e sul quale con le quali bisogna fare i conti della difficoltà di accesso al credito da parte del sistema delle PMI e investe ovviamente anche una serie di misure che deve porre in essere lo Stato per creare dei meccanismi di garanzia che consentono un più facile accesso al credito
A
Di fatto determinato una situazione per cui la capacità del nostro sistema imprenditoriale in questo momento e i dati i primi dati che abbiamo davanti agli occhi anche
Diciamo dall'Osservatorio Odyssey immesso sul piano degli investimenti di imprese italiane all'estero in termini sia di idee di investimenti diretti sia sul piano sportivo ci indicano che invece il sistema delle PMI ha avuto una fortissima capacità
Di flessibilità e di riconversione del propria produzione
Di modo che dispetto a sistemi
Infatti la grande impresa e che ovviamente per definizione sono più ingessati quindi rispetto alla crisi
Hanno un'enorme difficoltà riconvertirsi il sistema manifatturiero soprattutto manifatturiero italiano che aveva puntato sull'eccellenza sulla qualità degli sviluppi tecnologici anche il riferimento al suo compito più alle sue piccole dimensioni ha una capacità di cambiare produzione ha una capacità di scegliere i mercati
Ha una capacità di scegliere i partner ha una capacità di approcciare i mercati in modo diverso
Più selezionato più articolato sicuramente anche più difficile ma che in qualche modo
Riesce a salvare lo scenario di fondo del nostro sistema
Economico questo mi pare che sia un dato particolarmente importante che in qualche modo nel lavoro di quercia viene viene sottolineato e Chiarotti
Non c'è una logica diciamo
Dal migliore dei mondi possibili no da Volterra non riteniamo che il sistema economico italiano sia il migliore dei mondi possibili un sistema che
Per alcuni aspetti va fortemente
Ristrutturato in cui politiche infrastrutturali seria sono necessarie in cui l'accompagnamento delle strutture del credito sono assolutamente fondamentali in cui evidentemente
Pesa molto il il differenziale nord-sud in cui bisogna fare anche delle politiche
Fortemente accompagnatori e qui vengo all'ultimo punto che mi importante del del ragionamento che faceva cioè
E di tutta evidenza che se l'esigenza di politica compagnia tori e da parte dei soggetti pubblici
Rispetto al sistema delle piccole e medie imprese italiane aveva un rilievo prima della crisi oggi ha un rilievo duplice perché se non c'è una forte politica accompagnatoria
Da parte di soggetti pubblici che si muovono nel mondo dell'internazionalizzazione e di tutta evidenza che
Il sistema dell'impresa e non riesce ad aprire una capacità di espansione politica accompagnatorie non significa evidentemente soltanto non politiche
Di sostegno finanziario di maggiori assicurazione del credito come comunque comunque evidentemente bisogna fare significa andare a determinare delle scelte prioritarie rispetto i mercati
Rispetto ad un livello più selettivo più qualitativo di gestione della spesa pubblica che evidentemente possono accompagnare il nostro sistema dell'impresa
Considerando che è stato ribadito anche dagli altri autorevoli relatori che mi hanno preceduto che evidentemente abbiamo degli asset
Di tale rilevante importanza anche per merito della nostra della capacità dei nostri imprenditori che comunque riescono ad essere competitivi indipendentemente dagli elementi di crisi
Pensate per esempio che secondo sui prodotti a basso valore aggiunto
Evidentemente politiche incentivanti e di sostegno finanziario come quelle messe in campo dal Governo Obama
Probabilmente determineranno penso al settore delle scarpe al settore del tessere la maglieria una situazione di più accentuata competitività rispetto al mercato cinese a mercati che hanno dei costi della manodopera più bassa ma sicuramente non potranno essere competitive ancorché conforto incentivazioni finanziarie rispetto a prodotti che hanno un livello qualitativo di affinamento tecnologico e di lavorazione perché provengono
Da sedimentazione secolari anche sul piano della capacità del nostro lavoro prima artigianale e poi produzione industriale che ci consente di competere sui mercati mondiali
Io vorrei concludere dicendo che da dall'insieme di di questo testo emerge l'esigenza di un nuovo protagonismo dell'Italia viene sottolineato viene
Fortemente posto come elemento significante di tutto il lavoro un nuovo protagonismo dell'Italia ci può essere ovviamente in scelte che
Devono essere fatti sicuramente dalla politica ma che fanno parte dell'insieme delle considerazioni dei nostri comportamenti e dei soggetti che si impongono in quest'ambito
Grazie Presidente Lanna per queste sottolineature positive sul rapporto curato da Paolo Querte cioè per l'auspicio di questo nuovo protagonismo economico-commerciale politico dell'Italia
Io chiudo qui la prima parte dei lavori di di questa mattinata ringrazio davvero di cuore tutti i relatori che sono intervenuti
Ritengo che i temi posti all'attenzione della poteva siamo stati quantitativamente e qualitativamente eccellenti
E ringrazio ancora i ricercatori di questo voluminoso rapporto di ricerca
In primis Paolo Quercia per avercelo consegnato abbiamo consegnato a questa platea specializzata di addetti ai lavori e consentitemi di ringraziare anche Adolfo Urso nostro Segretario generale che molti mesi fa ormai ha propiziato questo rapporto e dalla dalle sottolineature positive mi sembra che sia stato una un'operazione davvero pregevole
Della nostra della nostra Fondazione chiamo al tavolo dei relatori
Il vicepresidente del Senato senatrice Emma Bonino
Che ringrazio
Caretto
Il viceministro Adolfo Urso il vice Presidente di Confindustria Paolo Zegna
E Angelo Mellone che muoverà
Questo questa tavola rotonda
Buongiorno a tutti mi
Faccio
Carico di dirvi il presidente della Camera deputati ma in questo caso il Presidente Farefuturo Gianfranco Fini sta arrivando
Direi di cominciare subito
Questa tavola rotonda che rappresenta un ulteriore
Momento di discussione dibattito di analisi relativamente al rapporto fra i dati del mondo anch'io mi associo ovviamente
In quanto direttore editoriale direttamente interessato questo libro
Per la profondità di analisi che
Ne fa a suo modo anche un piccolo Atlante di geopolitica vige economia quindi complimenti parroco e c'è chi ha lavorato con voi
Essendo un libro
Denso di centinaia di pagine
Io direi
E parto subito
Ma
Con una domanda Emma Bonino
Ringrazio vivamente già gli ospiti che sono arrivati vicepresidente è stato Emma Bonino vicepresidente industriali Confindustria palo Zegna ci ha raggiunto anche direttore di Limes Lucio Caracciolo Adolfo Urso che viceministro
Al commercio estero nonché Segretario generale di Farefuturo allora io direi incomincio subito ora con una domanda direttore di Limes Lucio Caracciolo
La base portante di questo rapporto è l'idea
In un certo senso di un ritorno degli Stati come attori
Geopolitici
Della sovranità degli Stati gli interest gli Stati del potere di governi e la gestione delle relazioni internazionali ASS dopo un decennio
E parliamo precisamente gli anni Novanta che sono stati gli incubatori di tante speranze ma anche i tanti fattori di crisi fino adesso scontiamo dopo un decennio che mi ricordo tanta letteratura
Di relazioni internazionali ma anche di analisi economica in cui il postulato della crisi irreversibile questa crisi reversibili Stati nazionali
Era
Appunto cui postulato il punto di partenza il dato non dimostrato
Da cui qualsiasi Gelli analisi partiva allora
La domanda è e davvero stiamo assistendo a un ritorno degli Stati nazionali sullo scacchiere internazionale come attori centrali Reggio politici ed economici
E se sì quali sono le differenze rispetto al vecchio ruolo degli Stati prima della ultima fase la globalizzazione
Tanto
Buongiorno grazie
Dell'invito a a questa
Interessantissima mattinata la mia risposta è no non c'è nessun ritorno degli Stati nazionali perché non se ne erano mai andati
Siamo stati noi a immaginare che ci fosse
Un declino degli Stati nazionali ma non mi risulta che gli attori
Che
In qualche modo decidono ce ne sono ovviamente molti altri ma che in qualche modo decidono
Le sorti del mondo siano mai stati nella storia moderna e contemporanea altri dagli Stati
Certo lei ha citato
La abbondante letteratura che si è
Elettrizzato a intorno a questa
Presunta fine degli Stati nazionali e immagino che adesso ne avremo altrettanta che ci dimostrerà ovviamente il contrario
Tanto per non fare nomi credo che la palma
Dei libri più fuorvianti
E per certi versi che è anche molto stupiti che sono stati pubblicati negli anni Novanta e forse anche
In questo inizio di secolo vada lei ha tre libri il primo
è quello di che inizio mai sulla fine degli Stati nazionali famoso guru giapponese
Che con un ragionamento controfattuale mentre si moltiplicavano gli Stati dopo la fine dalla guerra fredda ci comunicavano che stavano morendo e non si capiva bene perché la gente continuasse a fondare continua affondare
Stati state rally stati grandi Stati piccoli o cerca di padroni e se ne
Se non contano nulla
Il secondo devo dire migliore
Di famoso privo di Francis Fukuyama sulla fine della storica che qui
In maniera brillantemente controfattuale mente assistevamo a un processo di dinamismo azione e di accelerazione della storia ci comunicava che essere
Determinata per sempre
Il terzo
Bene il terzo forse più fisso di tutti quello di Tom Friedman intitolato il mondo è piatto
Che
Questo giornalista e intellettuale libero all'americano ci comunicava appunto che ormai
C'è una prospettiva unica nel mondo un solo panorama appiattito
Proprio mentre
Assistevamo a una
Complessi fichi azione direi del del panorama non solo il più politico ma anche culturale del mondo straordinaria come quella che stiamo vivendo in questi anni
Quindi direi che non c'è stata
Nessuna effettiva crisi così come non c'è una rinascita
Di fiderei in generale
Dal credere troppo nella terminologia
Polito logica per cui esiste una specie di bestia che si chiama stato perché sotto questo nome noi poi in realtà comprendiamo istituzioni molto diverse fra loro
Istituzioni che si definiscono Stato ma che poi in realtà interpretano questo ruolo in modo molto diverso per esempio
Abbiamo ormai anche dentro l'Unione europea degli stati di tipo mafioso
In cui le organizzazioni criminali sostanzialmente detengono il potere politico sono degli Stati da un punto di vista internazionali cistico
Ma certamente hanno dei criteri per esempio di definizione dell'interesse nazionale che sono un po'diversi da quelli di altri Stati tra cui fortunatamente il nostro
Grazie
Caracciolo per queste precisazioni tra l'altro anche in sede di letteratura
Io aggiungerei una quarta che la anche a livello politologico il ritorno del concetto di Stato come Unità di analisi debole sia ben vestiti becchime lettera scorcio vorrete
Come dire anche nel campo della scienza e la politica dell'analisi delle forme di governo delle forme di Stato reintrodotto lo Stato una variabile indipendente dei però io volevo fare una domanda Adolfo Urso
Allora abbiamo detto gli Stati non si sono allontanati mai dalla dalla scena internazionale come attori centrali
Però a quegli neanche i paradigmi di analisi della
Delle relazioni internazionali e rispetta i vecchi assunti tanto per fare un po'di letteratura realisti che consideravano gli Stati come delle unità citate nelle analisi
Nell'analisi strategica perché i
C'era la famosa metà fate le palle da biliardo ben più quando analizzavo le
I rapporti tra Stati non mi preoccupavo di capire quello che succedeva al di sotto di queste unità di analisi e in nei vecchi paradigmi l'interesse nazionale sostanzialmente coincideva con
La potenza militare
Ora
Se c'è un pregio di questo
Di questo volume e di considerare l'interesse nazionale questo concetto così
Poli forme poli morto
Non solo in una
In una
Sì tanto io
Pregherei il ministro Ronchi e che ci ha raggiunto
Disse direzione al tavolo dicevo
Si parla
Parlavamo di interesse nazionale
Se qualcuno
è interessante del Consiglio ecco la domanda che io farei al Ministro Urso
Come quali sono i parametri per esempio questo rapporto ne suggerisce alcuni essere competitivi nei costi di fatto di produzione ma pagina settantadue si parla di una visione decisamente nazionale dei propri interessi nel mondo ma oggi per uno Stato e per un Governo è possibile dare una definizione così precisa dell'interesse nazionale
Io credo che vada strada questa risposta comunale premessa
Collega quello che diceva prima Caracciolo
Nei momenti di grande crisi sicuramente si afferma ruolo dello Stato della politica come accade peraltro modo diverso
Dopo la grande crisi del ventinove
E
Aggiungo
Nella prima parte di questa crisi i politologi scrivevano
Forse sbagliando abbiamo sbagliato gli economisti che anche in questa crisi sarebbe stato addirittura non soltanto una riforma c'è dello Stato
Ma anche una involuzione autoritaria degli Stati e soprattutto le democrazie del
Come accade in sé gli anni trenta
E accaduto o sta accadendo verosimilmente esattamente il contrario
Come dimostrano alcuni evidenti
Reazioni dall'Iran al Sud America o al Venezuela
Come accaduto in Libano
Per diversi concomitanti inutili stavolta
Alla crisi non hanno reagito gli Stati da soli gli uni contro gli altri
Arroccandosi nel protezionismo come accadde negli anni Trenta innescando una spirale autoritaria e un confronto poi addirittura militare
Stavolta gli Stati e rispondo parzialmente a questa domanda né reagito insieme a cominciare dall'Unione europea
Dove negli anni Trenta si manifestò l'epicentro della crisi con il collasso finanziario e sociale all'OLAF come oggi poteva accadere dell'Europa centrale e orientale
Ma mentre allora
All'appello della Germania la Gran Bretagna rispose picche e la Francia altrettanto e quindi collassa auspichiamo Ungheria
Europa centro-orientale quindi la Germania
Oggi gli Stati hanno reagito come Stati ma nell'Unione europea
Governando sostanzialmente il processo
E forse in questo mondo consentendo all'al mondo di non passare
Dalla
Recessione alla depressione come accade negli anni trenta
Siamo in recessione ma sappiamo anche che non cadremo nella depressione
E se non passiamo dalla recessione la depressione come accadde negli anni Trenta umani siamo sicuri queste grazie alla reazione concomitante degli Stati che hanno agito insieme
Nell'Unione europea e nel vertice internazionali pensiamo il G venti ci sono svolti al G otto che si svolgerà tra
Però
Questi aggiungo e concludo perché messe molto brevi non mi sembra soltanto una
Recessione economica lo dico soprattutto gli autorevoli ospiti qui che con ogni analizzano questo rapporto fare Italia nel mondo
Mi sembra ancor più che negli anni Trenta una rivoluzione economica
Perché si spostano
Radicalmente
Gli assetti economici del pianeta dopo cinque secoli
In cui è stata determinata la crescita del pianeta nell'arco della direttrice del nord-ovest dalla scoperta dalla mente che il mondo è conosciuto della direttrice nord-ovest
Mentre oggi si evidenzia con no chiarezza che il mondo sa crescendo nella direttrice sud est per la prima volta nella sua storia con grande evidenza
Chiudendo un sì una parentesi nata con la scoperta degli ambiti
Dove emerge questo emerge anche nei prossimi incontri del G otto G venti qui alla
Il G otto rappresentata e ha rappresentato per decenni la gran parte dell'economia ma del mondo credo l'ottanta l'ottantacinque per cento l'economia del mondo era presa dal G otto
E il G otto mentre oggi rappresenta meno della metà delle economie del mondo e il mondo cresce non a caso gli ultimi dati lo dimostrano soprattutto in Cina in India nel sud-est asiatico persino nell'Africa subsahariana
Comunque assunto
E a sud est e l'unico Paese dell'OCSE che crescerà quest'anno velocemente sarà l'Australia perché sta
Nel sud-est della direttrice della crescita
Ebbene dicevo questo perché il G otto da chi è rappresentato e concludo e mi basta guardare il mappamondo per rendersene conto da Paesi che vivono tutti ad esclusione dell'Italia
Attorno alla cava o tattica attorno al Polo nord
Canada Stati Uniti Gran Bretagna Francia c'era magna Russia Giappone il mondo è stato dominato economicamente ed è cresciuto economicamente per cinque secoli
Attorno alla calotta artica Italia la propaggine più meridionale del G otto
L'unica che nulla ma che non è attorno al Polo nord
Ebbene il mondo che crescita in politica al sud est asiatico appartiene tutto all'altro ministero comunque a sud dell'Italia Messico Brasile assunti Stati Uniti Canada certamente tutto il mondo arabo al Sud Africa a sud dell'Italia
India Cina Australia Malesia Indonesia assunto
Della Russia del gioco
Non è una recessione economica soltanto
è una rivoluzione economica degli assetti globale del pianeta e su questo l'Italia può e rapporto l'evidenza e ASVO oggi non solo proprio perché anche geograficamente ma certamente culturalmente e socialmente da cuntista produttivo
Lo dimostra la forte si prima ha una struttura che è una ponte una piattaforma tra il mondo come è stato sino ad oggi
E il mondo come sarà domani
Grazie Urso ecco la domanda Paolo Zegna passiamo
Alcuni dati alcune valutazioni che sono state offerte prima andati eccellenti interventi sia del professor Fortis che di Oscar Giannino
Visto che parliamo di fare Italia nel mondo ecco parliamo del fare
Cinque
Quindi le consegnano il quadro soprattutto se analizziamo partiamo
Dalla dall'analisi dati sull'export italiano ci fossimo nel quadro di un Paese
Di un sistema Paese che non affoga nella retorica del declino ma che
Invece
Possiede una sedia tu abbastanza significativi per evitare appunto di di essere trascinato nel definitivamente
Almeno a livello di settori
E mi siedo e di export di essere trascinato nel gorgo di una recessione paniere con delle vie d'uscita difficili
Ma a livello di
Se mi passa il termine infrastruttura politica
E di Governo che cosa manca ancora l'Italia per essere un competitor solido e di essere davvero anche come sistema di interessi politici di sostegno alla
Alle all'export italiano e all'attività delle imprese al di fuori dei confini nazionali
Buongiorno a tutti
Sono abituato a
Vedere il bicchiere mezzo pieno di settembre sul
Dichiarando il suo quell'ora ecco per cui manca sempre delle cose mancano certo punto degli incentivi
Però io credo che sia giusto vedere
Anche quanto di buono effettivamente negli ultimi negli ultimi anni è stato fatto
Se effettivamente come ha ricordato forte c'è ancora la nostra presenza di esportazione nel nostro Paese a qualche cosa è dovuto
Si è aggiunto il punto abbiamo tante aziende che si presentano all'esportazione questo qualcuno questo probabilmente facilitato da un qualche cosa che va anche oltre alla volontà
Dei singoli
Setacciato punto noi effettivamente abbiamo una quota anche nei Paesi nuovi di cui si è parlato dove della nuova economia si sta spostando e questa quota è superiore a quella anche di altri Paesi in cui
Noi altre volte
Con riferimento cervico di invidia ripeto questo è probabilmente dovuta a qualche cosa
A me sembra che l'Italia ha cominciato a fare sistema
Non perché lo dico non perché siamo di recente ritornati da una bella missione in in Malesia e Singapore non perché ne abbiamo fatte
Globalmente il quattordici di cui il CIPE
Cinque all'estero negli ultimi
Dodici mesi
Ma perché indubbiamente credo che un allenamento forse una volta ci mancava per cui la parte politica la parte privata Ministero rispetto un altro
Dice a dispetto magari al gli addetti commerciali delle ambasciate non riusciva ad avere un dialogo invece oramai mi sembra che questo
Sì un qualche cosa di cui tutti voi che ne facevo parte dobbiamo essere
Contenti anche in un certo senso
Contenti dicono che abbiamo fatto perché
C'è
Funziona e apprezzato porlo dei messaggi forti riporta sia l'interlocutore che ci chiedono quindi uniti ma lo porta anche le aziende che si sentono effettivamente supportate
Quello che ancora manca quello che noi stiamo cercando di spingere essa rivelando essere un punto di forza notevolissimo anche rispetto a tre Paesi concorrenti è che questa azione insieme di paese
Sempre più ci sono le piccole e medie aziende che ci seguono quindi non è più un qualche cosa solo a vantaggio delle grandi imprese grazie il più delle volte promette si muovano in maniera indipendente
Ma ci sono sempre più piccole aziende che si sentono supportate ben introdotte ben presentate
Che poi ha anche aiutato nel follow-up e credo che questo sia un qualche cosa che può effettivamente fa la differenza del nostro Paese alle esportazioni finora sono state in buona parte sostenuti dalle grandi imprese soprattutto nei paesi lontani
E come diceva anche guardando solo i risultati delle ultime missione
Tipo in Malesia di due settimane fa il vedere tante piccole imprese il quaranta per cento delle imprese presenti che erano sotto i dieci milioni di euro di fatturato indica che possiamo portare
La struttura portante dell'economia italiana
E la portiamo tra l'altro con un grandissimo apprezzamento all'estero
Perché tante volte la grande impresa e magari può mettere soggezione e magari anche in Paesi in via di sviluppo e quindi si affacciano
O lo sviluppo economico forse per la prima volta l'approccio con delle piccole realtà più a loro misura può in un certo senso facilità
Per cui questo è un po'l'interpretazione che ho Dodic positivo di quello che si sta facendo tutto migliorabile tutto deve essere ovviamente ulteriormente potenziato
Ma credo abbiamo un buon elemento su cui credo che ci
E su cui effettivamente oggi anche le nostre aziende ma soprattutto gli interlocutori interlocutori straniere cui ci rivolgiamo possono basarsi
Grazie segna anche perché con il siamo continuando in questo filone di analisi ottimisti e unire contro conto delle mense rispetto al mutuo di questo genere di incontri
Volevo riallacciandomi a quello che dice Urso prima fare una domanda al Ministro Ronchi dice avulso che
Rispetto a altri scenari di crisi congiunturale che
Hanno interessato
I Paesi europei riguardo ciò che è successo nei mesi scorsi ciò che sta succedendo in questi mesi
L'Unione europea sta mostrando nella formulazione di risposte sul piano economico ma anche giusto che ci costa mostrando una maggiore compattezza dilazione
Punto it
Fate già questa risposta la mensa
Sia una migliore individuazione come dire dell'interesse dell'Europa anche come continente come unità politica sotto la statua
O la domanda è e siccome nel rapporto
Nell'indicazione di politica di spunti decisionale che invece questo rapporto consegna
Il capitolo sui europea
I capitoli paragrafo è abbastanza
Sì diciamo duro molto prudenti viepiù che duro ma insomma siamo in qualche informazione basta Anza prudente
Allora dal ministro e politiche comunitarie vogliamo sapere l'interesse nazionale
In Europa e l'interesse europeo in questi mesi sono stati conciliabili chiaro prevalso e soprattutto quali sono le dimensioni dove
Il nostro interesse nazionale può oggi
In Europa trovare maggiore rilievo
Grazie dottor Mellone sotto
Un cortese buongiorno a tutti permettetemi prima di fare come dire un elogio
A questo rapporto che penso sia molto utile
Per sfatare luoghi comuni
Ma insomma tutto penso che sia doveroso fare
Complimenti a la fondazione Farefuturo e mi auguro che questo rapporto che non è uno dei tanti rapporti di cui siamo pieni
Le nostre biblioteche sia un rapporto molto diffuso perché credo che con questo sia un utilissimo elemento di ragionamento di stimolo e soprattutto visto che è pieno di non soltanto dati ma di analisi dei succitati date
Sia un uno un'ottima tavola di di di discussione
Non voglio fu come dire eludere quanto ha detto il dottor Mellone io penso che l'Europa manca di una volta vera unità politica
Si è pensato prima di fare l'Europa degli euroburocrati l'Europa delle banche
Senza però pensare all'Europa della unità politica
Io ritengo che non ci possa essere una sede economia una sana economia se non è guidata del DEA dei principi della idealità evita di valori
Vedete c'è un'immagine che penso abbia colpito tutti dell'immagine della Quinta Strada otto e trenta di mattina ragazza di malgrado la croce con quello scatolone
Non era soltanto una carina finita ma era una generazione infinite ma soprattutto era finito quel modo di pensare l'economia la finanza di rituale che faceva meno del fattore umano
Del valore dell'uomo era cancellato il valore dell'uomo il nome della speculazione dell'arricchimento facile senza radici
è una bolla speculativa che ha travolto il mondo
L'Europa non ha dato non ha intuito
Che era il momento di dare una risposta politica la grande crisi alla grande speculazione la grande bolla
I miliardi di euro e di dollari bruciati dalle banche la fa il correre dei vari Governi a cercare
Soluzioni non potevano essere ostruzione economiche la vastità la complessità la grandezza della crisi che avrebbe resi nulli come di fatto è stato
Nel rapporto si parla spesso
Di un'Italietta ovvero caro Angelo di quelli che legano crede in se stessa beh noi abbiamo dato prima di tutti e le risposte delle guide dei punti di ricaduta
Di come si poteva uscire da questa crisi ricordo che un capo di Stato europeo prima di Natale ebbe delle come dire delle
Parole non poche disincanto e sulle ricette che potevano venire come proposta di ragionamento tranne poi dopo qualche mese capire che la strada indicata dal
Agli economisti e dal Governo italiano si partiva da un ministro potrà essere quella giusta
L'Italia ma io penso che l'Italia abbia contribuito molto in questi mesi a far capire in Europa che tutte le crisi dall'economia quel della delle migrazioni
A quella del lavoro a quella della solidarietà della sussidiarietà alla notte nuovi poveri
Perché oggi ci sono decine di nidi nuovi milioni poveri in Europa che non hanno una ricaduta che non hanno un'assistenza soprattutto che non c'è una politica di sostegno
Io penso che in questi mesi vitale abbia fatto molto indicando anche le assenze volete in modo
Solitario ma poi piano piano
I fatti ci danno ragione ha indicato una strada
E questo anche per quanto riguarda
Eravamo qualche giorno fa con l'amica ma Emma Bonino anche riguardo
La la scommessa che l'Italia deve fare sulla sua struttura economica e sociale per il dopo crisi
L'Europa è chiamata ad un grande impegno
Ma l'Europa ha perso tempo
Emma ha detto una cosa che se mi permetti voglio citate moratoria sui vigili ma moratoria sulle grandi riunioni
Varerà sui vertici tante parole che alla fine sono concordo con lei che alla fine poi fanno come dire
Al tante parole non è mai scaturito stesse non qualche rara volta degli impegni comuni
Oggi siamo chiamati caro Angelo a guardare al dopo perché la soluzione della crisi si comincia oggi
Purtroppo gli economisti ci dicono che a settembre potremo vedere il termometro della vera crisi i suoi effetti reale
Sull'occupazione sulla filiere della piccola e media impresa apro una parentesi
Noi siamo campioni di autoflagellazione
Non abbiamo mai creduto in noi stessi come corpo sociale come nazione Colenne maiuscola eppure a questa grande crisi ha messo in ginocchio grandi Paesi come la Spagna economie come l'Inghilterra
Banche come il sistema tedesco
Oggi noi possiamo dire di aver retto perché
Perché abbiamo una filiera di piccola media impresa che ha scommesso sulla crisi
Oggi quanti impedito che potevano dire cara Emma B.
C'è la crisi mi fermo aspetto epico che passa l'onda
No si rimboccano le maniche lavorano ogni giorno scommettono investono
Le foto la fortuna in questo anno di conoscere tante realtà stesse volentieri non che non non hanno gli onori della cronaca non vanno in televisione
Di cui non è parlano i giornali
Ma grazie a quel sistema della piccola media impresa affatto romano del cordone della risparmio che ha tenuto perché la verità e che il sistema dei risparmi di terra consentiti insieme a quella piccola media impresa di reggere all'ordine all'onda l'urto e la grande crisi
Per oggi
Questo sistema va avanti questo sistema si sta imponendo come modello
Anche in Europa
Però ad una condizione amici che ne dobbiamo fare la nostra parte
Io ringrazio Adolfo per il grande lavoro che sta facendo nel mondo per portare
L'eccellenza per parlare mette il made in Italy che non è
Uno slogan di campagna elettorale i metri sono quelle eccellenze che ci sono nel mondo
Che non sono aiutate ma esistono resistono vanno avanti apportano Italia bella collaudo l'innovazione con loro inserito con lo studio
Ecco io penso che questa è la ricetta migliore proceda dal
Dalla crisi sono state fatte dure battaglie per esempio per difendere contro il politicamente corretto ricorderete tutti la battaglia socio due
Era stata venduta con una battaglia ambientali realtà avrebbe messo in ginocchio le piccole imprese italiane con una stima di centosettanta centonovanta
Mille nove disoccupati
Abbiamo fatto un lavoro in Europa eravamo soli e alla fine a dicembre al Consiglio d'Europa alla solitudine diventata patrimonio comune
Voglio concludere ringraziando ancora per
Lavoro scientifico di questo rapporto battendo ancora su quello che io penso essere il dato comune che purtroppo non c'è
Non perché il Presidente Fini acqua
Ma
Quando era rappresentata la Commissione europea si scriveva la nuova Sezione europea
L'allora rappresentante dell'Italia che sarà battaglia solitaria per inserire nel preambolo il Comune era richiamo alle radici giudaico-cristiane
Fu lasciato solo
Oggi sappiamo l'attualità di quel messaggio non possiamo costruire un'Europa soprattutto di fronte a grande sfida se non abbiamo una identità in valore un patrimonio politico comune grazie
Grazie
Serviamo
Con la domanda Emma Bonino con cui compete il primo giro secondo chiederò di essere un po'più rapidi perché per mezzogiorno per dodici e trenta dobbiamo chiudere
E saliamo un di grandine parliamo di organizzazioni internazionali o mi riferisco sempre può indicazioni di policy che vengono date alla fine di questo rapporto
Ma
Un po'prima
Ci sono delle pagine molto dense sulla crisi le Nazioni Unite e sulla
Sostanziale
Sul sostanziale
Strutturarsi ecco accanto a quello che abbiamo parlando diamo definiti ritorno degli Stati Poderaccio nostra molto d'accordo però ciò per intenderci c'è un ritorno di visibilità ecco
Della sovranità degli Stati accanto a questo sì evidenzia come durante tutto il corso nel due mila le grandi istituzioni internazionali le Nazioni Unite ma non solo
Non siano insomma non riescano né da un lato essere dei grandi informo diplomatici ove si cerca di risolvere i problemi né tanto meno dell'istituzione che abbiano o il potere la forza anche soft power quello che si
Definisce soft power cioè la capacità egemonica da un punto di vista culturale di affrontare e risolvere i grandi crisi grandi nodi internazionali in chiave sia politica che economica è un'impressione sul rapporto condivide
Ha mai così ma più semplicemente perché le grandi organizzazioni internazionali con qualche eccezione su qualche settore dell'Unione europea sono un'organizzazione di Stati
Non è che le Nazioni Unite sono come dire un aggeggio no sono organizzazioni di Stato in cui distanti che sia la Banca mondiale che sia
Hanno
Si fa per dire appunto non è il senso dell'interesse comune ma il senso dello Stato che rappresentano quindi finché rimaniamo lì dubito che funzioneranno ma
Ora ce lo dobbiamo dire perché qui sembra sempreché ha l'Europa non funziona e che sarà mai l'Europa se non gli Stati che la compongono
A parte alcune competenze che il trattato dalla Commissione europea ma che sono veramente se guardiamo il panorama del due mila e nove sono pochissime le competenze
Anzi siamo a agricoltura pesca commercio internazionale
Mercato interno e quelle funzionano scusate perché si litiga però alla fine si vota a maggioranza qualificata quindi piaccia o non piaccia l'Unione europea una politica chiamare a noi in quel momento può non piacere perché siamo andati in minoranza ma almeno c'era
Per tutto il resto che sia l'immigrazione la politica estera quella di difesa
Quella economica per cui abbiamo una moneta ma non abbiamo
O abbiamo un Bilancio di cento miliardi tra ragazzi adesso l'Unione europea adesso va benissimo tutto ma non è manco il bilancio della Lombardia
Allora cerchiamo di capire noi abbiamo avuto un dato di costruzione e l'Unione europea che un certo punto si è fermato e che invece di andare avanti non abbiamo un ministro dell'economia
Per cui l'Unione europea e la Commissione la Commissione soprattutto ha delle competenze ma non è altre perché gli Stati non ce l'hanno voluta da giusto o sbagliato che sia per me è sbagliato ma insomma giusto o sbagliato che sia gli Stati coglie l'hanno voluta da
Per cui anche se adesso dopo questo tormentone di sette anni entra in vigore il Trattato di Lisbona
Speriamo perché così almeno ci toglie a un tormentone di una serie di altri beni
è però che sia proprio lo strumento più adeguato che ci volevamo dare per gli anni due mila dieci tenderei a dubitare quindi io sono uno anche e per la ratifica almeno chiudiamo una pagina se non se ne può più
Allora
Quindi
Le le organizzazioni internazionali e smettiamo di pensare che sono degli enti autonomi perché non è vero sono degli enti in cui
Di Stati nazionali
Con alleanze contro alleanze alleanze variabili tutto quello che volete sono adeguate neanche
Per esempio prendiamo il Fondo monetario adesso va tutto bene abbinerà riformarle però sapendo che se si vuole riformare il Fondo monetario la Banca mondiale qualcuno deve uscire
Perché se oggi ancora pensiamo che nel Fondo monetario il Benelux conta più della Cina in termini di o dell'India o di quello che volete in termini di voto
Allora
Dire che le vogliamo riformare siamo tutti capaci quando poi cominceremo non sarà semplice perché per fare entrare altre bisogna che qualcuno se ne vada
Nell'Europa a un seggio solo non ce l'ha al Consiglio di sicurezza non c'è l'al Fondo monetario non eccetera infine
Quindi sull'organizzazione internazionali e vorrei che le vedessimo con le assunzioni di responsabilità senza pensare così
Come se gli Stati non c'entrassero dovute non è così sono enti intergovernativi e quindi
Con l'eccezione di qualche competenza comunitaria data alla Commissione europea
Però voglio dire solo
Tre cose ma velocemente che forse ci magari ci vivacizzano un po'nel senso che
Io ho un'opinione diversa da quella
Quella che qui ho sentito dire
Ad esempio io non credo che possiamo parlare delle sfide apposto globali
Forse possiamo parlare delle sfide della nuova globalizzazione
Ma spero davvero che l'alternativa alla globalizzazione per come l'abbiamo vissuta sia
Temo spero di no che non sia un ritorno al nazionalismo
Alloca lirismo con tutto il rispetto e dalla lega Nord e le nostre amici della lega Nord però badate la mia impressione anche il mondo
In realtà
Al tavolo si siederanno quattro-cinque grande potenza Cina India Russia Stati Uniti e pochi altri
Dubito che in queste
Ci sia uno spazio di
Rilievo di il Baggio
Per
Nazionalismi meno che ormai per locali che devono trovare altro tipo di
Sublimazione a mio avviso negli Stati Uniti ed Europa ma questo
è l'unico modo che io vedo seconda considerazione di contesto che mi porta a dire
Che l'Europa
In questa crisi forse non
Ma ci arrivo la crisi che stiamo vivendo a mio avviso non è una crisi del mercato
è una crisi nel mercato
Ed è una crisi nel mercato esattamente dovuta interferenza di mala politica
Fanny entre deux da cui è nato eccetera eccetera
Perché si espongono così su due questi dati debitori a mutui assolutamente
Improponibile improponibili
In proposito
Semplicemente perché si sentivano ed erano garantite dal bilancio America
Semplice by parte sana era una garanzia vi avremmo comunque coperti democratici o repubblicani che forse
In base ad un sogno magari molto bello che quello una casa per tutti che pur che era il sogno americano ma tradotto e su quello si sono infilati appunto ma la politica di garantiremo comunque
Un'elaborazione di strumenti finanziari dei più improbabili derivati compresi
è una
Come dire erogazione di mutui a persone liquidato di rischio non era un dato il rischio era certo matematico che non le avrebbero rifare
Quindi chiudo per dire per me
Il problema è una crisi del mercato ma non non è un non è una crisi del mercato non è critico nel mercato che bisogna risolvere
Non per un ritorno del
Stato o del Governo nell'economia ma certo in un dato di regolazione più penetrante
Tra l'altro tutto questo è stato accompagnato negli anni Novanta dall'abrogazione di tutte le regole di controllo sui sistemi finanziari americani fatti prima da Clinton e poi da Bush sempre tutto bypartisan per intenderci
Allora se questa è la la situazione io non penso che
La soluzione possibile sia un ritorno a dei dati di nazionalismo peggio ancora di protezionismo cosa che invece ha fatto l'Europa scusate adesso euro sono un'europeista convinta
E probabilmente
Appunto mancando un Ministro dell'economia è un Bilancio degno di questo nome perché se stiamo parlando di cento miliardi che il Bilancio della Regione Lombardia
E questi cento miliardi sono quaranta per cento di agricoltura trenta per cento dei fondi strutturali dieci per cento di funzionamento delle istituzioni e dieci per cento per tutto il resto
Allora
Mentre
E sulla moratoria dei vertici io concordo con Andrea e più si uniscono i Capi di Stato ha otto aventi a trentadue a quarantaquattro e ne escono con dichiarazioni di il mondo ha offerto difendiamo il commercio internazionale e chi più ne ha più ne metta non fanno in tempo arrivare a casa
Che la prima cosa che fanno una misura Potì protezionista
Per cui la Francia
Sosteniamo all'impresa a che producono in Francia gli inglesi
Del in grigio Frings riguardante
E secondo me noi stiamo rischiando in questo modo qui la chiudo di mettere in discussione i punti cardinali del mercato interno
Stiamo attenti che il nostro grande ANAS ma stiamo cercando di
Sa l'operazione Opel adesso non voglio approfondire nei dettagli ma insomma cara signora opera o quant'altro alle province in Germania se poi deve chiudere una fabbrica in Belgio pazienza che se ne frega questa è la la la situazione
Io credo che rischiamo di mettere in discussione persino uno dei nostri grandissimi affresca il mercato interno per non parlare del
E infine una frase sull'Italia
Io concordo molto su quello che ha detto Zegna
E in tempi non sospetti
E sapendo che non era per me
Ho fatto una battaglia del tutto solitaria per mantenere e rafforzare il Ministero del commercio con l'estero
Che poi lo vogliate chiamare il Ministero dell'internazionalizzazione allora non ho finito
L'hanno finito
Una
è
Lo chiamiamo al Ministero dell'internazionalizzazione ad delle farfalle
Come vuole
Però
Guardate è vero c'è una legge Bassanini del novantanove per cui i ministri sono ventuno quegli altri a tutto bene ma non si può fare politica porre trovi solo
Probabilmente nel novantanove Bassanini aveva ragione ma siamo nel due mila nove
E magari il numero dei ministeri e anche quello giusto ma dipende quali Ministeri con tutto il rispetto io non capisco né nelle diverse
O di
Comunque
Il mette il Ministro del turismo non c'entra nulla
Con tutto il rispetto dei diritti ma semplicemente perché le competenze ventunesimo sono competenze esclusive delle regioni e allora vecchia chi vogliamo
Mentre invece ovviamente la fondazione si dissocia da una risoluzione
Mentre invece
Il commercio bolletta no è una competenza concorrente con le regioni e quindi c'era ampiamente margine
Non solo per tenere il Ministero ma per rafforzarlo perché sarà pure vero che in questo momento l'export non va benissimo ma non voglio entrare su questo ma il problema è che quando ripartirà la corsa bisognerà esserci
Bisogna quindi adesso che bisogna
Più che mai
Viaggiare investire andare a fare anche se non produce nell'immediato secondo me comunque
Cioè
Si
Comunque produce almeno nella mia esperienza così ho visto le mie due anni
Però esserci prontissimi quando
Riprende quindi insomma
Soffre
Offre
Bene allora grazie mobile
Devo chiedere
Perché per mezzogiorno e mezzo devo chiudere davvero novanta secondi centoventi secondi Massimo nelle delle risposte di questo secondo giro
Una domanda flash per una risposta flash Lucio Caracciolo
Anche seguendo quello che diceva adesso Emma Bonino
Cioè l'idea
Che espressa molto bene sia come nel rapporto di una globalizzazione discriminante una globalizzazione la carte per cui ogni Stato
Non compra in toto come dire le possibilità offerte alla globalizzazione ma sceglie ad esempio
Tanto per fare dicono anche i gruppi terroristici no ad Al Qaeda prende internet mattina il burqa
La Cina giù Aprea
Pezzi di Beretta economica ma non pienamente la libertà politica per cui
Quindi i sistemi nazionali oggi si stanno mode Lando Platz mando
Ciascuno secondo la propria strada secondo i propri interessi strategici relativamente alla globalizzazione
Sì mi pare di sì questo è un fatto non è una ipotesi o una strategia
Della globalizzazione non è un atteggiamento
Comune univoco di tutti rispetto alla interdipendenza crescente fra i vari Paesi
Il problema è quello che prima è stato accennato anche da Emma Bonino e da altri e cioè il fatto che un Paese come il nostro che ha scommesso tutto sull'Europa e si trova con un soggetto
Dal punto di vista geopolitico e non solo in un contesto in cui nascono nuove potenze nuovi soggetti molto assertivi anche nell'ex terzo mondo si trova svantaggiato
Nel senso che l'adesione a un'ideologia che non corrispondeva dei fatti ci ha portato a una arretratezza anche culturale
Rispetto alla necessità di attrezzarci non per chiuderci per aprirci ma per essere presenti tu devi avere una tua soggettività avendo devoluto questa soggettività a qualche cosa che non è evoluto il soggetto cioè l'Europa
B insomma
E qui rispondo in trenta secondi anche a quello che diceva prima Federico ai perché di ma insomma
Perché non abbiamo raccolto i dividenti di dividendi della della vittoria beh perché abbiamo perso molto semplicemente
Cioè l'Italia aveva vinto nel contesto della guerra fredda dove una serie di assetto formidabili di rendite geopolitiche che ci permettevano addirittura di valorizzare il nostro non Stato
Abbiamo pensato che il nostro Stato potesse essere valore anche nel contesto successivo in quello attuale dove tu non puoi semplicemente
Competere e valorizzare le risorse
Che ci sono non ce l'hanno detto stamattina autorevoli economisti ma insomma non basta per il secondo turismo la seconda agricoltura la seconda manifattura per essere la seconda potenza in Europa
Non siamo la seconda potenza in Europa pur essendo tutte queste seconde cose perché ci manca la statualità che necessarie per questo
Grazie grazie Lucio Caracciolo ovviamente anche per la
Brevità nella
Nella risposta
Invece una domanda per Adolfo Urso
Parto sempre dal dalle proposte che fa
Che si fanno in questo rapporto rafforzare la politica per la tutela della proprietà intellettuale in effetti se c'è
Diciamo l'Italia produce certo manifattura certo
Produce punire beni materiali ma è soprattutto una produttrice di idee
Di beni materiali e quelle che sono
Aprire beni che però sono sottoposti ad avere una seri processi rapine in giro per il mondo
Che fino adesso non hanno trovato un pieno riconoscimento parliamo di interesse nazionale di interesse e la tutela della della proprietà intellettuale dell'Internazionale
Che cosa manca ad esempio anche la sessione europea per farsi attore collettivo promotore degli interessi
Della della tutela dei marchi la proprietà intellettuale e dunque di questa partiva dimensioni interesse nazionale nelle organizzazioni sovranazionale
Innanzitutto c'è da dire che l'Italia
Sì il Paese forse più contraffatto al mondo ma è stato anche per lungo tempo il Paese più contraffattore al mondo
Nel senso che metri abbiamo copiato me stessi poi gli altri hanno copiato noi
Oggi stesso dopo i grandi Paesi dell'Oriente dopo Cina Corea
Siamo comunque sembra una posizione ragguardevole
Perché
è un appunto probanti cultura anche interno al paese la lotta alla contraffazione viene fatta anche all'interno in maniera credo egregi abbiamo oggi una legge più severa di altre leggi europee che punisce anche l'acquisto di prodotto contraffatto salvo che poi spesso non viene applicata
Ma perché noi siamo così copiare
Oggi perché non c'è stata una riduzione produttiva del Paese non ce ne siamo accorti
Negli ultimi vent'anni una riduzione
Culturale e produttivo del nostro tempo
Da Paese grande contraffattore a Paese produttore di prodotti di qualità copiati ovunque nel mondo
Da paese che
Vent'anni fa esportata perché il proprio prodotto costava meno degli altri
Noi esportiamo vent'anni fa quanto i concorrenti erano tutti interna nostro mondo al nostro mondo occidentale perché non si prodotti costavano meno di quelli dei rischi
Meno di quelli francesi meno di Quincy perché ci aiutavamo
Con la svaluta azione competitive una lira
Con la contraffazione con l'economia sommersa con fenomeni
Asimmetrici e che oggi denunciamo negli altri
Per queste spostavamo di più
Il fatto rivoluzionario di cui dobbiamo renderci conto che sottolinea ed evidenzia la nostra forza di oggi e che non è il massimo livello di esportazione l'ho detto prima Fortis quando l'abbiamo aggiunto nei primi mesi del due mila otto
Quando
Né euro ha raggiunto il suo massimo livello nei confronti del dove le altre monete
Cioè siamo passati vent'anni da un Paese che esportata perché il suo prodotto costa meno a un Paese che esporta quando si è prodotto costa di più
Perché costa di più avendo la moneta più forte non la movida più debole
Perché nel contempo siamo passati da paese che si arrangia l'economia sussidiaria
A un Paese che produce prodotti di alta qualità tecnologica o di alta qualità di alto valore e per questo ha un suo segmento di alto valore nel mondo
Il fatto stesso che prima forte si diceva esportiamo più automazione e meno montana o meno anche i prodotti dell'arredo o comunque meno in percentuale non valori assoluti vuol dire che noi esportiamo più banchine che fanno moda
Più in pattini che fanno abbigliamento più macchine che fanno arredo più macchine che fanno generiche siamo passati dall'esportatore di prodotto finale che esportiamo ancora
Ad alto valore aggiunto
Appare esportatore di macchine che fanno quel prodotto
E questo significa che non sistema compitino sequenziali più forte che mai certo il diritto di proprietà intellettuale e
Una valenza importante a livello internazionale
Non dobbiamo però nasconderci dietro i problemi nel senso che ormai esistono legislazione internazionale anche la Cina sta mancando questo ancorché difficile farlo nell'ultimo delle province cinesi
E dobbiamo accogliere questa sfida ritorni europea noi abbiamo delle tematiche inutile sottolinearlo e qui c'è un Che tempo che riguarda
L'etichettatura obbligatoria
Del paese d'origine Paese nell'Unione di prodotti importati Unione europea riguarda intervenuta brutti o
Il riconoscimento delle indicazioni d'origine da indicazioni geografiche riguarda sicuramente un maggior legislazioni lotta alla contraffazione voglio però finire con una cosa
Tra poche ore vengono in Italia alcune centinaia di imprenditori cinesi
Per una missione di shopping della Cina in Italia come quella fatta in Germania
E incontra l'anno un migliaio di imprenditori italiani di tubi
Perché noi siamo consapevoli dobbiamo essere sempre più nel mese di aprile mente si contraeva le nostre esportazioni nel mondo meno di quanto si sono contratte come del Giappone della Germania della Spagna dalla Francia perché ne resti o meglio degli altri
L'unico dato positivo più diciotto per cento sono state le esportazioni italiane in Cina
Più diciotto rispetto alla dello scorso anno
Che vuol dire che i nostri imprenditori hanno trovato le nuove vie forse prima degli altri laddove crescono i mercati emergenti
Il che vuol dire che noi non abbiamo più paura della Cina al punto tale
Che la più grande missione di imprese Italia e dall'estero che vengono Italia tra concorrenza e di luglio e le missioni inferiori cinesi
Oggi possiamo farcela
Ne siamo consapevoli perché la rivoluzione produttivo del Paese è già avvenuta ed evoluzione di alta qualità e di alta tecnologia questa sfida io credo
Che si possa vincere
Del MIUR sono una domanda flash anche per disegna l'ultima proposta del
Dei rapporti e quella della creazione appunto di un Ministero per l'internazionalizzazione
Che concentra propria azione su quattro ambiti politica commerciale promozione del commercio con l'estero attrazione di investimenti esteri in Italia e promozione investimenti da nel mondo e promozione dell'immagine in dai nel mondo e attrazione di flussi turistici a proposito di
Da punto di vista imprenditoriale è un'idea che
Confindustria sentirebbe di appoggiare strategicamente
Quindi
Idrico disse
Suggerire sono chiaramente
No dei corsi è un compito di dico un sì convinto perché va in linea con quanto dicevo prima
Il fatto di coordinarci il fatto di creare delle entità che si mette un obiettivo comune
Il fatto di farvi farmi partecipare diversi attori con la divisione suddivisione ognuno dei suoi ruoli
Non può che fare del bene non può che rafforzare l'altro punto le nostre azioni può essere questo come un
Un un messaggio ancora più forza all'estero per con la risposta è sì
Per
Chiaro il principio invece una domanda per Emma Bonino
Pregando anche qui di essere breve purtroppo repressione di tempo
Abbiamo parlato insomma nel
Nel
Nel rapporto non a caso vengono fatti con medici della Cina ma anche dell'Iran
Come partner commerciali ora si parlava prima delle tre fasce del dell'interesse nazionale quello militare quello politico e quello economico
Nel rapporto c'è anche una presa di posizione diciamo così abbastanza chiara contro le teorie dell'asportazione della democrazia però il problema di diritti umani c'è allora come si fa domanda
Quando si parla di interesse nazionale a mettere sullo stesso piano attenere sullo stesso livello evitando quello mangi l'altro il tema della necessità appunto di fare commercio e di allargare proprio range e di attività e il tema dei diritti umani
Se questa
E è una questione è un appassionato molto e quindi posso ed essere molto sintetica dire
La prima questione è che se dovessimo commerciare solo con i Paesi democratici ci rimarrebbe la ci rimarrebbe la Svezia e poco altro
Peraltro neanche troppo reciproco perché noi nel nostro piccolo abbiamo
Qualche anno fa avuto ben mille duecento condanne dalla Corte europea dei diritti noi italiani
Dei diritti dell'uomo per violazione dei diritti alla difesa in base alla lunghezza dei processi
Quindi se dovessimo mettere reciproco non so chi commercia con noi comunque c'è in modo ideologico la questione
Si commercia solo con i Paesi democratici
Rimane la Svezia e poco altro
E viceversa peraltro
Secondo
Non ho mai pensato sostanzialmente anche
Il commercio fosse il problema anzi spesso è un avvio di qualche soluzione di qualche dialogo terzo
Io penso che non c'è e non è possibile nella complessità del mondo un'unica soluzione
Un unico metodo un'unica o
Per scenari completamente diversi e non è badate bene è una questione di doppio peso doppio misure
Se uno vuole andare a Parigi ci può andare e l'obiettivo del pareggio ci può andare in treno in aereo in autostop dipende
Ma l'obiettivo è quello scegli a seconda di altre necessità
Se noi abbiamo come obiettivo non quello di esportare o imporre la democrazia è vero che c'è stato un periodo in cui la democrazia sembrava un problema di import-export
In realtà basterebbe sostenerla in movimenti democratici che lì si muovono perché saranno loro Cino non so dove in prima fila certo non saremmo noi ma già basterebbe in qualche modo sostenermi
Allora non per cinismo e neanche per doppiopesismo
I rapporti con altri Stati
Come dire possono avere
Strumenti a funzioni diverse faccio un esempio
Gli stessi amici cinesi che si battono per i diritti dell'uomo erano i primi a non volere che voi portassimo all'Olimpia che ritenevano per mentre tutta la diaspora cinese in Occidente chiedeva di boicottare rivoli
E c'è sempre una differenza tra l'oppositore che sta in loco della diaspora
L'Armenia un caso tipico gli armeni in Turchia vogliono l'accesso dalla Turchia all'Unione europea perché lo vedono come garanzia di regole di democrazia la diaspora armena invece non vuole l'accesso della Turchia
Allora
Io penso ad esempio che quindi nella fattispecie
Parliamo oggi l'Iran
Io credo davvero che sia impossibile ma non solo dal punto di vista etico-morale ideologico ideale che pure mi appassiona
Ma è impossibile fare affari con un regime inattendibile non so se mi spiego
Cioè è impossibile persino dal punto di vista dell'imprenditore
E quindi è chiuso
Perché poi scrivere la stessa domanda
Così come io non ho nulla su un trattato di semplice cooperazione bilaterale con la Libia
Certi eccessi
Secondo me non fanno bene neanche alle imprese voglio dire oltre che non far bene a
Una
Posizione dignitosa del nostro Paese per voi sono dell'opinione è che ogni settore ogni scenario geografico va guardato improprio
Valutando di volta in volta il rischio di impresa di andare avanti di sospendere Dini ma insomma non c'è una soluzione unica per tutti Paesi con cui ci ci troviamo a
Ad avere rapporti e infine
Proprio per questo perché credo che la nostra identità per cui
Siamo europei è un'identità di democrazia la mia identità nostra e di extra dei Paesi democratici che credono provano nello Stato di diritto alla divisione dei poteri
Devo fare
Atipica battuta litigata come faccio sempre con Andrea tutte le volte che lo vedo
Voi non posso risparmiarvi o altro
E che
Penso che la nostra identità di europei ed è questa e la democrazia lo stato di diritto sulle radici giudaicocristiane non
Non vedo l'utilità della medesima perché alla nostra identità e appunto di essere degli stati di diritto laici
Che guardano avanti e quindi capace di vivere
E di far convivere credenti non credenti diversamente credenti e che guarda una rami e foglie e non tanto e solamente alle radici ma questo ce lo diciamo tutte le volte e quindi
Anche
Bene grazie a Napoli
Direi velocemente pregandolo di essere brevissimo nerofumo stessa domanda perché siamo no ma io sarò
Ma non era di ce le ho dette le confermo ma non è per sabato
Io penso grosso
Un pensiero molto molto rapido rispetto alla specifica domanda dell'Iran concordo in generale
Con l'impostazione di Emma che anche la nostra pare io penso che rispetto a ciò che sta accadendo anche le immagini di internet di questa mattina sono
Imbarazzanti eticamente moralmente
Io penso che non non c'è interesse economico il più grande che sia
Che possa venire
Dopo un interesse a farlo
Io penso che ciò che sta accadendo in Iran la repressione la traccia di vite umane cent'anni persone scomparse stamattina hanno impiccato sei sostenitori
Sei
Oppositori b io mi rifiuto di pensare che ci possa essere un interesse economico che possa mettere in discussione questi diritti
Grazie Ronchi grazie a tutti quanti i nostri ospiti
Emma Bonino Lucio Caracciolo Adolfo Urso parlo Zegna Andrea Ronchi e con grande piacere che
Con sette minuti di ritardo ma chiedo venia
E do aveva no perché nel tempo che mi ha dato presenza del ministro Grasso mi ero autotreni Guido come
Come timing cedo la parola alla Presidente della Camera dei deputati in questo caso anche Presidente della Fondazione Farefuturo Gianfranco Fini per le conclusioni di questa giornata penso davvero interessante
Grazie a Mellone in questo caso farlo come Presidente di fare
Ovviamente senza dimenticarne che sono anche il Presidente della Camera perché
Ci vuole
Memoria allora io come si conviene nelle occasioni importanti e questa certamente lo è
Mi ero in qualche modo predisposto per un intervento ragionato scritto
Intervento che
Richiamava molte delle cose che se qualcuno lo vorrà fare lo ringrazio
Si possono leggere nella prefazione che ho redatto per la presentazione di questo rapporto
Ascoltando gli interventi e
Nella
Previsione che molte delle cose che avrei detto in qualche modo sono già state citata l'attenzione della platea
Lascio da parte le considerazioni che avevo preparato che lo ripeto in qualche modo sono già espresse nella prefazione
E cerco non di concludere perché è evidente che nessuno può avere la presunzione di concludere un dibattito sui temi sono oggetto del rapporto ma
Cioè col nome di concludere densificare
Qualche ulteriore elemento di riflessione ad una platea così qualificata e anche
Perché no agli amici della Fondazione oltre che
I nostri illustri ospiti
Doverosamente ma in modo sincero
Inizio ringraziando dalla Fondazione ringraziandolo per lo sforzo di analisi
Che
Cerca di
Animale il dibattito politico e istituzionale ovviamente con
Circostanze questo può in qualche modo determinante
Ma
Guai se non ci fosse
Un po'di sale nella minestra guai se non ci fosse il tentativo di capire quello che in qualche modo sta accadendo poi
Gli amici della Fondazione Anna non certo la presunzione di essere gli unici abilitati a capire diciamo che ci trova e si confrontano come è naturale che sia con altre visioni comunque con altre che arrivi
Credo che la serietà di questo rapporto non soltanto per evidente il numero delle pagine
Ma la serietà del giusto rapporto per i contenuti sia la conferma
Che individuare nelle fondazioni nei think thank nei laboratori permanenti di idee degli strumenti per
Elevare un po'
La qualità
Dibattito politico-culturale
Sia scelta giusta non è il pezzo non è buona
Mania modernista credo che sia una
Innovazione nella politica italiana
Che riprende forse una delle
Degli aspetti qualitativamente migliori della politica europea
Ma fatta questa
Giusta credo comunque considerazione
Di che cosa abbiamo necessità oggi come società italiana
Innanzitutto di
Uscire un po'dall'interno oggi
Distinti rompere questo clima
Che a volte mi sembra narcotizzata
Che impedisce di comprendere
Che la sfida
Dell'immediato futuro non è che la possiamo delegare ad altri non è che possiamo dire va bene
Adesso noi abbiamo
Mille impegni ci penseranno le nuove classi dirigenti ci pensano i nostri figli oggi saranno coloro che in qualche modo anzi tempo a disposizione
Perché se non si pensa la sfida
Già si è perso
Perché uno degli elementi degli ultimi tempi una straordinaria velocizzazione
Uno degli elementi che caratterizzano la capacità di competere di un sistema in questo caso sistema sistema Italia con gli altri
è la
Capacità i individuale del delle terapie e di metterle in pratica o di avviata nell'attuazione in tempi molto più
Solleciti rispetto a quelli che caratterizzano
Il sistema Italia
In più come se non bastasse questa
Scarsa percezione
Della velocità altrui in altre parti del mondo ci si muove
Da noi perdura una tentazione tutta politica che quella
Di considerare il momento in cui ci troviamo inadatto perché caratterizzato da una transizione che continua ad essere tanto declamata quanto apparentemente senza termine e in più produceva in molto bene prima
Una tendenza guidare utilizzando il retrovisore critiche
Di fare dovrebbero eliminare la strada che hai davanti
Ma non è questo l'oggetto principale del mio ragionamento quindi tutto quello che in qualche modo può determinare una consapevolezza sulla urgenza interne
Sulla necessità di farlo senza delegare altri
Tutto quello che può in qualche modo rendere più consapevole della nostra società del fatto che la sfida
La stiamo già combattendo oggi non si tratta della sfida del domani tutto quello che va in questa direzione e certamente benvenuto e
Il rapporto da questo punto di vista
Estremamente significativo
Anche perché
Individua alcune delle grandi questioni
Che dobbiamo cominciare ad affrontare oggi
Le riassumo perché in qualche modo sono già state oggetto in relazione
Pensate all'Italia di domani Farefuturo perché ci chiamiamo così perché
In qualche modo non non consideriamo sufficiente una
Onesta quotidiana gestione del presente
Pensare all'Italia dell'immediato futuro l'Italia che bussa alle nostre porte significhi innanzitutto
Restituire delle prospettive alle giovani generazioni
Qui vado per flash vuol dire investire sulla ricerca sul sapere sull'università su ciò che in qualche modo
E quanto di più lontano possa insistere dal giovanilismo
Significa investire sulla capacità del merito
Ci troviamo in una condizione paradossale
Oggi con una la pensione del nonno garantiamo il presente al nipote
Dobbiamo rovesciare tutto dobbiamo pensare ad una società in cui collaboro con il nipote garantirci da tre di tal nome
Ovviamente dobbiamo tra le grandi sfide immediate
Garantire competitività alle nostre imprese non dico una parola su questo perché ne sono state dette tante
Tutte molto giusto
Dobbiamo ovviamente pensare ad un sistema di protezione sociale che sia molto più in sintonia con i tempi in cui viviamo
Declaratoria le opportunità
E in qualche modo facciamo cosa buona e giusta e continuiamo ad agire con un welfare che è stato pensato ed è stato costruito molto saggiamente negli anni passati
Quando più che sulle opportunità l'accento si metteva sulle garanzie
Sulle solidarietà
Ma ripensare una welfare che sia in qualche modo più in sintonia con la società attuale credo che sia
Un dovere strategico per una politica che voglia pensassi e inverarsi poi nel futuro e poi ovviamente
Questione
Forse tra le più rilevanti modernizzare le nostre istituzioni per individuare gli sprechi per ridurli per
A rimuovere tutti i fattori di ritardo strutturale
Anche qui vado davvero per flash la dipendenza energetica deficit infrastrutturale tutto ciò che in qualche modo rende poco competitivo il nostro sistema
Ma non è tanto di questo che
Desidero rapidamente su questo che desidero rapidamente attirare la vostra attenzione perché
Se accanto a questa azione che io definisco nell'unico termine che mi sembra immediatamente percettibile
C'è un'azione di tipo
Autenticamente riformista
Ho riformatore non giochiamo con le parole modernista attrici nazione capace
Di farci guardare al domani e non
Di farci perennemente
Pensare agli
O come accade
Farci impantanata nell'oggi se accanto a questa azione che è compito non solo del Parlamento del Governo ma in qualche modo
Di tutte
Le istituzioni
Di tutta la nostra
Se accanto a questa azione non c'è qualche cosa di un po'più profondo c'è una riflessione
Di tipo politico culturale e non solo di tipo economico
Su quella che è la natura
Dell'epoca in cui siamo chiamati ad agire
E mi spiego più chiaramente
Si è detto giustamente
Riflettiamo sulla
Natura della crisi cerchiamo di capirne
Le ragioni
Per mettere in campo dei rimedi che non siano soltanto di medico culturali
Credo che nella prima fase non potesse che essere così interventi tampone nessuno immaginava quello su un anno che ha colpito una sorta di pandemia immediata tutto il globo ma oggi che
Pare
Il picco della crisi e alle spalle
Abbiamo allargato
Il nostro orizzonte
Se la natura è stata come molti hanno detto
Tanto della crisi determinata da quella
Che con un termine
Immediatamente comprensibili è stato chiamato finanziarizzazione dell'economia cioè un eccesso
Della finanza nell'ambito della produzione di ricchezza
Il che ovviamente non vuol dire che molisane la finanza vuol dire soltanto ricordare che
Perché si è prodotta dal lavoro poi evidente che per sviluppare maggiore produzione di ricchezza servono anche gli strumenti finanziari
Allo strumento finanziario non può diventare l'asset principale economica
Se questo è vero
E credo che sostanzialmente non sia
Pur con tutte le sfumature che ci possono essere questo dibattito beh se questo è vero
è altrettanto evidente che la conseguenza che ci dobbiamo dare come applicata
E quella di ragionare
Su che cosa effettivamente oggi significa la globalizzazione
Evitando una delle tante tentazioni del nostro pensiero dire che il pensiero occidentale che quello di
Alterare alcuni principi o addirittura di farne più generale della natura con vicinissimi
Che da tempo immemorabile essi Rin secondo un secondo tra di loro mi spiego
Io ho l'impressione che più che di una globalizzazione negli ultimi tempi Cisa confrontata con sotto di globale insomma no un'ideologia
Sembriamo quasi uno status
Dell'ideologia
Vi
La globalizzazione è un dato di fatto il Global Vismara diventato un'ideologia per cui molti si sono meravigliati quando hanno compreso che
La globalizzazione è un dato di fatto necessità pur sempre Gregorio necessità sempre di controllo necessità pur sempre di interventi correttivi
Se
E questa è la mia impressione si partiva contrario dal presupposto che la globalizzazione era un e ben contemporanea
Non dico taumaturgico comunque valido in sé
E lo si poneva
Su un piano
Ideologico
Trasformandolo ingloba leghismo B poi
è evidente che nel momento in cui
C'è la crisi va un po'in testi il totem ci si trova di fronte
Allo stupore di chi non poteva nemmeno pensare
Che potesse accadere quel che accade
E allora
Era etico pensare che accanto al dibattito che c'è ed è anche in tutto il mondo sarà oggetto del G otto allargato accanto al dibattito quali misure di tipo
Prego lamentare e poi anche di tipo finanziario introdurre allora
Evitare il prodursi di quel che è accaduto
Elettrico pensare che accanto a questo dibattito compito delle fondazioni compito della politica nel senso più alto del termine sia
Immettere anche qualche elemento di tipo più generali tipo più culturale
Femminili che non vuol dire
La presunzione del politico nei confronti dell'economista
Come dire tutti stereotipi
Schemi che che appartengono
Ad una sorta di analfabetismo di ritorno significa qualche cosa di più
Nell'ambito
Dello sviluppo economico in un'epoca di globalizzazione
Il compito primario di produrre ricchezza può essere
Tutto fisso queste quesito rispetto ai due
Compiti che a pieno titolo sono esclusivo patrimonio della politica
O se volete delle istituzioni
Mi riferisco
Alla coesione
Tra i popoli
E alla coesione tra gli individui all'interno degli Stati
Che certamente più agevole il se la ricchezza prodotta di ridistribuire in modo non sperequato
E mi riferisco all'altra grande questione che si affaccia perché giustamente è stata richiamata
Abbiamo avuto uno dei doppioni culturale
Con i quali dobbiamo fare i conti il massimo dell'espansione economica è possibile da dove c'è il massimo dell'espulsione
Dei diritti civili delle libertà e poi oggi da qualche anno cominciamo a capire che non è propriamente così e allora il tema nell'ambito di una
Cultura politica a fronte della globalizzazione non soltanto nell'ambito di misure economiche nell'epoca della globalizzazione ma il tema dei diritti civili i temi delle libertà beh è un tema che
Non puoi
Far uscire
Dalla porta perché anche se lo fai più rientra dalla finestra
Siccome scomparso da qualche giorno credo che
Gliene va dato atto
Un pensatore molto originale da rosso
Queste cose le aveva scritte ventidue anni fa
Quando probabilmente
Nessuno aveva ben compreso
In Italia non ricorda animati dibattiti sul tema
Nell'aveva ben compreso la lungimiranza di questa
Affermazione
In buona sostanza parlava di
Quadratura del cerchio e tutti sanno che è impresa
Impossibile almeno in teoria vale a dire produrre più ricchezza
Passando da
La produzione di ricchezza sull'economia reale
Considerando la finanza uno strumento ma non considerando la finanza come una sorta
Di
Core business dell'economia reale
E impegnare poi le istituzioni nel libro
La parte forse più rilevante e in quella sottolineatura del multilateralismo
Perché avere la presunzione
Culturale politico-culturali di distribuire equamente la ricchezza prodotta
Non può essere compito affidare qualche Stato
Democraticamente più sensibile o diventa compito delle istituzioni nella globalità oppure rimane un'affermazione però
Ecco perché l'approccio multilaterale è l'unico approccio in un'epoca globale questo già farlo capire anche a coloro
Che sono
Politicamente e militarmente economicamente potenti ma come la storia recente ha dimostrato
Non sono in grado neanche svolgono liquidare complessivamente
Devoluzione per
Cosa vuol dire
Creare più ricchezza
E poi tentare di garantire maggiore coesione sociale
C'è certamente una lettura che quella
Se volete più usuale quella domestica che io non considero in termini negativi
Anzi la considero doveroso per qualsiasi buona politica
Evitare le sperequazioni sociali
Su evitare che ci possano essere
I ricchi sempre più ricchi ove
Sempre più poveri ma
Di queste cose mi han discusso mille volte ed è giusto che si continui a farlo
Posso invece mette l'accento sull'altro aspetto di che cosa significa coesione nell'epoca della globalizzazione
Non soltanto coesione sociale tra individua all'interno degli Stati
Ma un po'più di coesione degli Stati transitati all'interno del blocco
Si è detto che credo sia
Drammaticamente vero l'ottantanove assegna il passaggio
Dall'epoca del confronto conflitto est-ovest all'epoca del confronto conflitto nord-sud
Non più la contrapposizione delle guide logge ma la contrapposizione inevitabile tra le zone ricche del pianeta
E quelle povere
Nell'epoca della globalizzazione
Economico-finanziaria
La disparità la sperequazione è drammaticamente aumentate
Pensare a politiche e quindi in qualche modo alcuna
Chiave di lettura culturale soltanto economica della globalizzazione significa inevitabilmente affrontata in modo diverso il tema del rapporto nord-sud del pianeta non è più tempo di cooperazione allo sviluppo
Non è più tempo di atti in qualche modo più o meno unilaterali di beneficenza o di solidarietà
Perché se non si comprende che quel che accade in quei tre quarti del blocco
In cui si
Ci si trova in condizioni il cibo per raggiungerli artificioso sviluppo necessariamente si riflette
Anche quel quattro purtroppo che si trova
In una condizione del tutto diverso se non lo si comprende
Beh poi non ci si può meravigliare di quello che in qualche modo fai funzione
A cosa penso
Penso al fenomeno delle migrazioni bibliche
Allora non perché qui c'è alla cultura radicale su tante cose sanno in modo radicalmente diverso ma proprio perché qui
Vogliamo per un attimo
Dire
Lo dico a me stesso che se avessimo capito poco prima che cosa significava una certa battaglia contro la fame nel mondo probabilmente
Oggi saremmo in una condizione
Non solo
Populista culturale ma anche da un punto di vista economico e sociale migliore
Qualcuno dice va beh morti sei fissato su questa questione sarò anche fissato ma il tema delle migrazioni bibliche
Ma si può pensare davvero di risolverlo soltanto con politiche domestiche in materia di sicurezza certamente sì ma emettere un francobollo su
Una parete
Diverse centinaia di metri quadrati
La coesione
Sociale non soltanto tra individui all'interno degli Stati la coesione e quindi una riduzione delle sperequazioni a livello globale tra Stato e Stato
E anche qui
Ritorno al tema delle organizzazioni internazionali multilaterali
Pensate
Al ruolo che può avere in prospettiva l'Unione africana
Pensate al ruolo che può avere in prospettiva una maggior coesione con tutti i nazionalismi che caratterizzano il Sudamerica degli Stati sudamericani pensate a tutto quello che si sta muovendo da questo punto di vista dell'Oriente
Ecco perché l'Europa
Ma non voglio neanche parlare deve in qualche modo comprenderlo non si può limitare a guardare più o meno così attonita quel che accade
Dette
Tentare di affrontare la sfida con un protagonismo
L'altro aspetto e mi scuso se ovviamente
Non solo dato a braccio ma in qualche modo penso a voce alta tutta l'acqua anche qualche considerazione consapevoli che sono tutte da approfondire la trasferta è proprio quello collegato
Alle libertà
Quel paradigma culturale
Del secolo scorso il massimo della ricchezza massimo dell'espansione economica
è possibile soltanto laddove ci sono sistemi
Sistemi politici che garantiscono il massimo delle libertà civili
Non dico va contestato ma un punto di domanda se vogliamo mettere
Io personalmente lo metto quel punto di domanda sarà una conseguenza dalla globalizzazione
Probabilmente sì ma non si può negare che continuiamo
A giocare un po'con le parole quando diciamo le economie emergenti e pensiamo all'India alla Cina miglioramento non è paragonabile alla Cina quanto assetti istituzionali garanzie di libertà
Ma quando diciamo economie emergenti
Siamo
Poc'anzi sono economia ampiamente emersi
Talmente emersi sta imporre
Con il loro peso scelte anche a quei Paesi penso in particolar modo agli Stati Uniti tempio
Delle libertà politiche
Questa è una platea che sa bene
L'indebitamento pubblico statunitense
è se non ricordo male per sei decimi nelle mani dei fondi sovrani cinesi continuiamo a parlare di economie emergenti scegliesse di così
Con tutte le conseguenze che ci sono in un'epoca di globalizzazione
Allora
Diventa del tutto ininfluente che quelli Paesi che non sono Paesi democratici che sono istituzionalmente organizzati in modo diverso lo dobbiamo dire in modo
Autorizzare il o totalitario
Diventa del tutto indifferente che pur producendo buona parte della ricchezza
Di una ricchezza ormai globale
Siano
Insensibili alla questione delle libertà
Perché anche il dibattito che a volte si accende per fortuna
Sulla necessitati far prevalere la Realpolitik e quindi affari sia affari no con chi impicco con chi nega i diritti umani rispetto alla visione
Siamo ideale della centralità della persona del dovere che tutti devono avvertire a fronte di questi diritti conculcati mi sembra un dibattito un po'intermittenza
Perché un dibattito che secondo me difetta
Di una
Di un tentativo e accordi di di inserirlo in in una logica in un contesto molto più ampio
Perché il problema oggi può rappresentare se rappresentato dall'Iran come domani può essere rappresentato da un altro Paese ieri anche oggi
è rappresentato in parte dalla Cina
Dobbiamo spostarsi
Spostarsi di avere una
Una chiave di lettura ma soprattutto poi un atteggiamento sempre come comunità internazionale
Almeno occidentale conseguente
Altrimenti prevale non la Realpolitik prevale la Realpolitik la soluzione peggiore
Come sta accadendo secondo me per cui nei confronti del Paese x
Che viola i diritti umani il Paese y democratico e liberale se hanno sua bilancia di pagamento commerciale un bel torna conto che c'è una norma giusto
Un approccio dal politica se al contrario riferito ad un Paese in cui l'import-export meno consistente
La fermezza dei valori che devono in qualche modo prevalere rispetto ai piedi interessi della finanza
E è un approccio che non porta a cui faccio parte
Anche perché
I sistemi sanitari
Non temono un approccio episodico possono in qualche modo essere messi in difficoltà da un approccio globale
E allora qual è la la sintesi ammesso che si possa fare
Proviamo a pensare in modo globale
Non il globale l'ideologia ma
In modo realistico pensare in modo globale non soltanto quando si tratta di questioni connesse alla finanziaria economica
Ma anche quando si tratta di questioni connesse
Alla cultura politica
Alla qualità del dibattito culturale
Pensiamo approvata a farlo dobbiamo farlo avendo
Perlomeno due grandi punti di riferimento quello di una maggiore distribuzione di ricchezza quindi una maggior coesione sociale nord-sud
Anche perché
è una divagazione ma poi in qualche modo tutto si tiene
Se non lo si fa diventa poi difficile contestare chi vede non solo il conflitto in qualche modo come inevitabile ma
Chi addirittura penso quel fortunato saggio di Huntington Beggar conflittuale civiltà
Non è vero che
Alcuni cita sul tutte nell'Area Nord del pianeta e altre tutte nell'area sud
Ma rapporto con l'Islam da questo punto di vista un certo schematismo potrebbe indurre sbagliato erano potrebbe indurre
L'Occidente certamente l'Occidente
Ebraico cristiano
Processuali
Cerco di mettere d'accordo i due contendenti appartiene alla sfera
Ricca del pianeta
I Paesi predominante futura
Musulmane religione musulmana appartengono al sud del pianeta
Se non
Ci poniamo il problema di lavorare per garantire attraverso
Una ricchezza reale
Maggior coesione poi non ci dobbiamo meravigliare se ogni tanto fai funziona nella storia non solo la migrazione biblica ma anche lo scontro tra civiltà
E l'altra grande questione appunto come
Riuscire a garantire
La centralità e l'attentato alla persona umana attraverso politiche che siano per davvero
A garanzia dei fondamentali diritti
Ecco tutto questo qualcuno può pensare blu che c'entra con la politica amici miei o in qualche modo cerchiamo
Siamo cresciuti
Stile di rimettere nel dibattito politico-culturale
Anche qualche considerazione di questo tipo
Da affiancare alle altre intendiamoci non è una fuga
Più o meno ogni ricca
Non è il tentativo di sostituirsi a chi
Fa molto meglio di noi questo mestiere
Affiancare questa
Chiave di lettura questo dibattito alle tante cose se volete più concrete
Che si devono fare c'è una cosa che mi fa sorridere
Il tentativo di contrapporre la politica del fare con una politica di ricchezza
No
Assistenza e poi si fa pure secondo due cose contemporaneamente ci possono essere in qualche modo come chiede i livelli che si vanno intersecate
Non voglio essere equivocato su questo gestire la globalizzazione in termini culturali politici e anche economico finanziario
Non vuol dire assolutamente non modernizzare le nostre strutture istituzionali non vuol dire non occuparsi delle infrastrutture della
Genetica dell'università
Sono due livelli se volete
Non alternativi ma che devono marciare in parallelo
è una visione troppo grande io continuo a pensare di no
La fondazione non persona devo dire continua a pensare di no mi fa piacere voglio concludere così che dopo una lunga fase in cui sembrava che
Non ci fosse più né tempo né voglia per
Un approccio diciamo un po'più completo non globale a questioni così complesse come quelle che
Stiamo affrontando
Perché sono
Figlia del nostro tempo ecco dopo un approccio
In qualche modo liquidatorio oggi credo che stia tornando alla consapevolezza che
Accanto all'azione occorre un pensiero che sappia in qualche modo tracciare una linea
Di azione
Un percorso da seguire
E concluso così con la certezza che non abbiamo molto tempo davanti che anzi
Ne abbiamo perduto fin troppo e che comunque
Si può recuperare quella vita Italia cumulato
Perché davvero all'insegna dell'ottimismo dalla lettura del rapporto emerge
Che
I declivi misti di professione in Italia sono stati numerosissimi quelli che pensavano una ineluttabile scomparsa in qualche modo della capacità italiana sono stati smentiti nei fatti
Magari non sono stati smentiti dalla qualità comprensivo del dibattito politico culturale fatemelo dire ma infatti in questo caso sono stati garantiti all'economia succitata cercatori
Da quella
Parte viva della Società italiana che non soltanto non si arrende alla ineluttabilità del declino ma che
Il futuro cerca di costruirlo giorno per giorno
Credo che sia anche questo il miglior rapporto che deve esistere tra fondazioni enti culturali espressioni della società civile come molti tra coloro che sono qui oggi grazie
Non resta altro che salutare la ringrazio per questa giornata lunghissima pressoché interessante arrivederci alla prossima