Intervista a Giorgio Tonini sulle candidature a segretario del Partito Democratico e sull'assemblea di Chianciano promossa da Radicali Italiani

Radio radicale con all'onorevole senatore Tonini della Partito Democratico
Per parlare del confronto che si sta sviluppando in questi giorni sulla segreteria del partito democratico
Oggi sembra trapelare la notizia che Chiamparino forse potrebbe rinunciate alla corsa alla Segreteria volevo sapere come valuta questa novità dopo qualche fra qualche apertura di Chiamparino ha una sua possibile candidatura
Ma non lo sono in questa storia si mescolano vari colpi di scena ogni giorno ce n'è uno quindi
Aspettiamo che le bocce siano ferme a me pare che la cosa chiara è che in questo momento ci sono
Due candidature in campo una quell'
O del Segretario uscente Dario Franceschini e l'altra è quella
Di Bersani che peraltro annunciato questa candidatura già diversi mesi fa
E che queste due candidature diciamo hanno due pregi il primo che per la prima volta da tanti anni
Nella politica italiana avremo un congresso vero c'è un congresso nel quale la fine diciamo l'esito non è già scritto o all'inizio
Ma siamo veramente di fronte ad una
Ad una battaglia politica democratica vera nella quale appunto l'esito non è affatto scontato e il secondo aspetto che mi pare assolutamente positivo e che le due aree due schieramenti che si stanno componendo attorno all'uno all'altro
Sono assolutamente rimescolato in quanto a provenienza da storie precedenti per così dire
E sono quindi organizzati non sulla base del passato da dove si viene ma sul futuro cioè dove si vuole che il Partito Democratico vada ecco adesso dobbiamo fare il terzo passo che ancora non è
Non è stato compiuto quindi
C'è ancora un elemento di
Di non chiarezza
Che è quello appunto di profilare bene due piattaforme che siano chiare le loro obiettivi sia di tipo politico che di tipo programmatico ecco allora io penso che
Attorno alla costruzione di una piattaforma forte e chiara di di chiaro e netto impianto riformatore
Per Franceschini il contributo di Chiamparino possa essere assolutamente essenziale
Lei cosa il però ecco la la la casella del nord resta ancora la vuota è necessario un candidato che sia più espressione del
Del nord o comunque di un sistema produttivo che è quello del nord dove sto del nord est lo ritiene indispensabile
Ma indispensabile per la verità e i
L'altra volta avevamo un candidato segretario il principale candidato era Veltroni che era Romano e poi
I due principali sfidanti diamo due toscani questa volta abbiamo due emiliani quindi
Il il baricentro sia spostato al nord
E sia Bersani che Franceschini hanno frequentato in maniera assidua il tessuto produttivo del nord est del nord-ovest italiano pur non essendo né
Immediatamente espressione quindi io penso che
Il problema non sia questo il problema sia quello di dare
Al Partito democratico una proposta politica e programmatica che possa
Parlare
Ai lavoratori
Dipendenti soprattutto operai che tendono a votare la lega non dimentichiamocelo e dobbiamo riconquistare quei voti
Che sono voti nostri insomma dobbiamo considerarli così cioè voti che abbiamo perso per colpa nostra e che dobbiamo riconquistare e dobbiamo conquistare ex novo i voti di milioni di artigiani commercianti
Che sono lavoratori a tutti gli effetti persone che si spezza una schiena
Dalla mattina alla sera attorno al loro lavoro e che noi dobbiamo considerare nostri naturali interlocutori
Ecco su questo ho già la proposta di Veltroni a suo tempo fece breccia cioè comincio ad avviare
Un confronto usando parole
E quindi concetti innovativi bisogna riprendere quel filo quello che si è chiamato tante volte lo spirito del Lingotto
Datata la sede dove le Veltroni lancio la sua candidatura e io penso che Franceschini possa bene fare questo questo lavoro naturalmente con una squadra adeguata Franceschini punta più al diciamo
Sui giovani sul sul serra chimismo all'interno del Partito Democratico è questa la chiave giusta secondo lei
Questo è un filone è un filone importante da non trascurare perché non dobbiamo mai dimenticare che il PD è un partito nuovo che però ancora in gran parte una classe dirigente che è la stessa dei partiti di provenienza cioè dei DS della Margherita
E questa è una contraddizione che che va sciolta
Naturalmente con il tempo né necessario perché non si possono fare
Operazioni come dire bruciando le tappe bruciando i tempi però io penso che anche da questo punto di vista Franceschini sia
Poco come dire l'anello di congiunzione tra la vecchia generazione è una nuova
Che può venire avanti
E che può avere anche quelle parole innovative nei confronti
Per esempio dalla società del Nord
Ma io penso anche a parole non innovative di cui ha bisogno come il pane
Il Mezzogiorno
Che solo da una generazione nuova possono arrivare al momento
Siccome oggi scrive mi pare con grande lucidità Adriano Sofri su Repubblica non si vedono Obama l'orizzonte però noi dobbiamo costruire le condizioni perché
In un tempo breve
Nel giro di qualche anno
Ci possa essere un Obama italiano insomma e quindi
Credo che Franceschini quando dice io voglio lavorare per mettere in campo una nuova generazione aprire canali ostruiti
E rimettere in moto anche il percorso del rinnovamento generazionale pensa proprio a questo
La Bindi oggi aveva accusato e Franceschini di non aver preso abbastanza le distanze da
Da Veltroni Bersani è accusato di essere un po'anche la la proiezione politica venti massimo D'Alema è un errore di vedere in queste due candidature la proiezione dello scontro che ci fu nel PDS del mille novecentonovantacinque
Beh è un errore personalizzato attorno a due cognomi perché in realtà si tratta in gran parte anche di due culture politiche che hanno
Ha avuto piena cittadinanza si sono confrontate si sono scontrate a volte si sono mescolate in questi quindici anni di storia del centrosinistra italiano
E quindi io penso che anche se scomparisse ero d'incanto perché decidono di andare uno imbarcare in giro per il mondo e l'altro non solo a New York a scrivere libri
Dalla scena politica italiana
I problemi che queste due leadership hanno incarnato nella storia della della
Politica italiana ci sarebbero tutti
Io le cose che che dico rispetto a vocazione maggioritaria o al
L'innovazione programmatica o al partito aperto il partito delle primarie le penserei anche se Veltroni decidesse di abbandonare la politica insomma non da ecco il secondo me è un errore personalizzare e pensare che si possa fare
Una sorta di rito
Sacrificale cancellando la storia e la memoria di personalità che hanno
Avuto un ruolo importante il problema anche quella è una forma di subalternità nei confronti ha dei leader che hanno avuto un ruolo importante in questi quindici anni di storia guardare avanti vuol dire
Guardare avanti e porsi però dei problemi i problemi che sono ancora aperti rispetto
All'identità al ruolo al posizionamento politico del Partito Democratico Veltroni e D'Alema o non Veltroni e D'Alema è quella indipendentemente dai cognomi
Da TAC credente lei come come ha visto questo appuntamento di Chianciano nel quale
Pannella
Vuole rilanciare il progetto del
Della Rosa nel pugno è anche fare un po'da
Da Paolo Di ad attrazione voi vedete questo progetto da del in un ambito dei di di alleanza o come concorrente del Partito Democratico
Ma guardi io penso questo io penso che noi dobbiamo
Rovesciare la prospettiva cioè bisogna partire da i problemi del Paese e quelli che sono i nodi irrisolti della questione italiana da tanti anni
Il Partito Democratico in particolare vorrei che facesse questo
E che come dire definisse un'agenda due mila tredici per così dire cioè la la data delle prossime elezioni politiche individuando i precisi documentati e circostanziati obiettivi
Della sua proposta di Governo per il Paese che
Individui anche la persona torna la quale vuole costruire questa proposta di governo alternativa per il Paese
E poi offrire questa proposta I possibili alleati
Per costruire un'alleanza che sia su un programma su un progetto per il Paese e non viceversa come è successo altre volte nel passato in cui prima si definiva lo spazio di una coalizione possibile
Composta da tutti gli oppositori di Berlusconi e poi si andava a cercare qual era
Il programma diciamo al minimo comune denominatore ecco di questa alleanza così composita e così plurale
Se noi rovesciano questa prospettiva allora tutte le forze che vogliono concorrere e i radicali sono tra questi che vogliono concorre ad una svolta nel governo del Paese sono
Assolutamente importanti per non dire essenziali