19 Luglio. Via D'Amelio. Strage di Stato

Ho fatto
La maggior parte della gente rispetto alle leggi dello Stato non perché le tema
Non perché tema la sanzione penale o civile che sia
Lo fa perché ritiene che sia giusto non uccidere
O non sorpassare in curva
E se così non fosse cioè se la gente rispettasse le leggi solo perché le teme
Non basterebbero tanti carabinieri per il numero di persone che ci sono nel nostro Paese
La maggior parte di noi rispetta le leggi
Perché salute
Il dovere di osservatori
Questo è ciò che è accaduto storicamente nel meridione d'Italia dove il cittadino si è sentito estraneo allo Stato
Non ha sentito l'impulso istintivo a rispettare le leggi
Ciò è accaduto principalmente nelle tre grandi regioni del sud Campania Calabria e Sicilia
Dove si è venuta a creare una vera e propria disaffezione verso lo Stato e le sue leggi
Questo è il motivo della nascita delle grandi organizzazioni criminali che conosciamo come camorra e mafia
Perché
Perché ci sono i bisogni che il cittadino chiede quelli economici quelli sociali i bisogni di sicurezza che il cittadino chiede gli siano assicurati dallo Stato in tutte le sue articolazioni regionali comunali e provinciali
Quando il cittadino non si identifica più nello Stato quando non ha più fiducia in quest'ultimo cerca di trovare
Dei surrogati
L'errore pensare che la mafia abbia colmato il mancato sviluppo economico di queste parti disagiate del Paese quindi sbagliamo se crediamo di risolvere il problema inviando più risorse economiche in quelle zone
Lo Stato ha sì il dovere di sostenere le zone con ampie sacche di disoccupazione di emarginazione e di miseria ma se non capiterà la fiducia dei cittadini sull'imparziale ed equa distribuzione delle risorse
Le organizzazioni sfrutterà hanno questo profluvio di risorse
Per meglio lucrare
L'esempio è che quando in Sicilia arrivano delle risorse dallo Stato centrale la prima cosa che si pensa e che queste verranno spartito
Dalla mafia
Se queste sono le ragioni di fondo della nascita e dello sviluppo della mafia
Non illudiamoci che le azioni giudiziarie da soli possano fare piazza pulita dell'intero fenomeno
Potremo prendere questo o quel capo mafia potremo accertarne la colpevolezza ma se non andremo a fondo nel problema alla radice
La mafia si ripresenterà sempre più forte di prima
L'abbiamo tutti assistito al grande clamore intorno al maxi processo di Palermo
Ma ha finito quello
Eravamo punto e accapo
Quando un'azione soltanto giudiziaria e repressiva ma non incide sulle cause del fenomeno e chiaro
Che non è efficace
Vi è stata una delega totale ed inammissibile nei confronti della magistratura delle forze dell'ordine ad occuparsi essi solo del problema della mafia
Lo Stato non ha fatto nulla per creare le condizioni per una migliore amministrazione per esempio della giustizia civile alla quale il cittadino si rivolge per piccoli fatti o per piccole cause civili
Un processo civile dura non meno di dieci anni
Infine
Cioè l'equivoco di fondo
Si dice che quel politico era vicino alla mafia che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia
Però la magistratura non potendone accertare le proprie
Non l'ha condannato
Ecco
Quell'uomo e onesto
No
Quanti di voi conoscono qualcuno che seppure mai condannato sanno che non è
Uomo onesto
Questo discorso non vale
Perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale può dire beh ci sono sospetti sospetti anche gravi ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest'uomo è un mafioso
Però
I Consigli comunali regionali e provinciali
Avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi considerando il politico tal dei tali inaffidabile
Nella gestione della cosa pubblica
Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza cioè quest'uomo non è stato condannato quindi non è un mafioso quindi è un uomo onesto
Questo
Dovrebbe spingere i partiti a fare pulizia
Al proprio interno
Paolo Borsellino
è un'emozione forse troppo grande per me
Parlare dopo
Aver sentito cantare Marilena
Dopo avere
Sentito dentro di me
Lo struggimento profondo
E il suo amore grande per questa terra
Dopo
Aver
Sentito i versi
Di Alda Merini
E parlare in questa piazza
In questa piazza
Che in meno i
Suscita
Ricordi
Straordinari la nostra vita
La nostra vita
E nata qua qui dietro
Si è svolta qui
Non era così questa piazza era più piccola e attorno a questa piazza dove adesso c'è questo palco ma anche di là dove ci sono i gazebo i tavoli c'era un dedalo di stradine piccole piccoli vicoli
Dove la vita brulicava certo la guerra aveva lasciato ferite profonde
Ma c'era ancora
Una vita intensa in questi luoghi tanti bambini frequentavamo tutti quella scuola
Io Paolo Salvatore questo era la scuola materna
Le suore dove io e mia sorella andavamo da piccole qui dietro di fronte alla nostra casa c'era la farmacia del mio papà e della mia mamma ma anche di mio nonno
Era una farmacia storica Palermo la sede farmaceutica numero tre
Qui si veniva anche la notte perché il mio papà faceva una vita dura faceva anche il servizio di notte erano solo due a Palermo le farmacie qui abbiamo vissuto la nostra infanzia un'infanzia
Che io ricordo serena gioiosa
Paolo giocava in questa piazza con
Una Panda eravamo subito dopo la guerra da principio fatta di stracci e poi via via
Col pallone di gomma per queste strade camminava con quella bicicletta che tanto amava
Di là in uno di questi vicoli che adesso non c'è più c'era la casa di Giovanni Falcone
Non è che ci conoscessimo ma vivevamo
Nello stesso quartiere
Quasi una sorte un destino in questo quartiere sono nati giudice poliziotti sono nati mafiosi e professionisti c'era la vita qui forse rappresentava fortemente Palermo
E credo che ancora oggi questa piazza così diversa da come era allora
Con
Palazzi che rinascono bellissimi da un restauro cominciato troppo tardi e troppo tempo fa
E ruderi ancora come quelli che vediamo lui alle nostre spalle
Fino a non molti anni fa era quasi pericoloso camminare per questa piazza buia abbandonata assolutamente a se stesse poi ha ritrovato una nuova vita oggi vive una nuova vita
E quasi la metafora di Palermo
Di una Palermo che
Ha vissuto
Vicende diverse al termine
In cui i palermitani come qui avevano prima un tessuto sociale sicuramente povero
Mamma sanno
E poi la speculazione e poi invadere al suolo tutto per costruire sulla Conca d'Oro diventata improvvisamente edificabile per una delibera di un certo Ciancimino
Edificare
Palazzi e palazzoni in cui deportare dal centro storico alle periferie nuclei familiari che si discuteva dirsi spiegavano rapporti sociali che non esistevano più i piccoli lavori
L'ambulantato Gio
Il Maniscalco il fabbro che piano piano non trovavano più spazio io intanto ero cresciuta ero cresciuta e lavoravo qui nella farmacia di mio padre
Un anno soltanto perché poi il terremoto del sessantotto quello Carrassi al suolo il Belice danneggio tutto irreparabilmente ma mi spostai riporta e continuai a lavorare in questa farmacia a pochi passi da qui nella strada che voi avete percorso
Per arrivare
Questo tessuto esisteva ancora anche se molto ridotto fu
Per me
La mia vita di tanti anni sono andata via da qui soltanto dieci anni fa
Quando già Paolo non c'era più
E ricordo i palermitani che ci avevano conosciuto in questo quartiere
Bambini che avevano giocato con noi che avevano conosciuto mio padre e mia madre che magari avevano fatto anche scelte sbagliate prima al contrabbando può il traffico della droga e poi peggio
Ex compagni di scuola diventati boss mafiosi e però io ricordo quando Paolo fu ucciso venire uno dietro l'altro
A dire mezzo era una persona perbene era una brava persona la stima anche nei confronti
Di quello che era diventato un nemico questa e Palermo
Palermo è una città piena di contraddizioni e diceva bene Marilena si odia e siamo
è una città che forse ha bisogno di essere più amata dagli stessi palermitane
è una terra generosissimo a e nello stesso tempo avara e matrigna e una terra che ho l'ambito profondamente o la o di profondamente ma avete sentito quella fase di Paola
Il vero amore consiste nell'amare ciò che non piace per poterlo cambiare non è facile
Non è facile a mare una cosa che non ci piace
Ma nessuno ci dice che la vita è facile nessuno ci dice che le scelte sono facili o che riescono sempre bene o che sono le scelte giuste per una strada bisogna percorrerla
Bisogna percorrerla spesso ci vuole coraggio forse anche un pizzico di incoscienza
Ma quando si riesce davvero ad amare ciò che non ci piace e sicuro che riusciremo a cambiare
Paolo questa terra l'amata profondamente con tutte le sue contraddizioni la conosceva bene conosceva quelle contraddizioni quante volte venivo dirci ma ti ricordi quel bambino che veniva a studiare con me che giocano al pallone quello con cui eravamo seduti accanto a scuola
è diventato un boss l'ho interrogato oggi
E in carcere e soffriva e si chiedeva ma Domenico
Quando è diventato così perché
Non mi sono preso cura di luglio l questo io credo ci dovrebbe fare lì riflettere molto dove siamo stati
Dove siamo stati per troppo tempo chiusi in una sorta di autoprotezione che doveva garantirci anche la differenza con certe altre persone dove siamo stati e lo dico anche voi che oggi siete venuti qui
A darci una mano
A portare avanti questo progetto così difficile e così indispensabile dove siamo stati
Chiusi spesso anche nei nostri pregiudizi
Nella visione nel culto di certi stereotipi sembrava tutto così lontano sembrava tutto così diverso sembrava tutto così indifferente e poi succede qualcosa all'improvviso non imprevedibile
Noi sappiamo bene che non era imprevedibile oggi ci chiediamo ancora
Di chi
Le responsabilità oggi ci chiediamo ancora perché
Nessuno ha pagato per tutto questo sito Tor Rina in carcere Bernardo Provenzano
Arrestato certamente siamo grati I magistrati alle forze dell'ordine che senza mezzi sempre più ridotti in mezzo a una delegittimazione sempre più profonda sempre più feroce
Continuano a lavorare ottenere risultati importanti e continuare a camminare con tenacia con determinazione né alla prova quello che sta accadendo in questi giorni si rimette tutto in discussione
Non c'è timore a rimettere tutto in discussione qualcuno dice ma sono sentenze passate in giudicato e se sono sentenze sbagliati
Se le premesse erano sbagliate bisogna avere il coraggio di rimettere tutto in discussione perché prima di tutto la verità
Perché altrimenti non c'è giustizia la verità e giustizia tutto il resto e un'altra cosa
E allora
Vi dico con amarezza per troppo tempo siamo stati socio quando nel novantadue ci furono le stragi forse alla strage di Falcone noi stessi ci meravigliamo
Scoprendo quanto avevamo amato Giovanni Falcone non lo sapevamo le piazze piene alla struggente gridava piangeva imprecava ai politici tiravano le monetine dovettero scappare dalla porta della sagrestia
E poi tutto stava tornando in discussione si rischiava davvero che tutto ritornasse come era in quella specie di nebbia assolutamente impalpabile di sabbie mobili in cui tutto affondamenti tutto
A fondo e poi ci fu una strage di via D'Amelio
Non imprevedibile no assolutamente no non lo sapevamo l'aspettavamo ce lo diceva Paolo quando mi ammazzeranno discesa
E diceva una cosa importante quando mi ammazzeranno ricordatevi che non sarà stata soltanto la mafia e non ce lo siamo ricordato e in questi anni abbiamo continuato a dirlo
Sono stati altri a non volerlo ricordare sono stati altri a volerlo tacere come tacque ero Paolo addirittura la notizia che era arrivata dalla con una nave il tritolo che era destinato all'unico se per caso
In un'area Oporto incontrando un uomo politico forse destinatario anch'esso di un attentato a cui questo era stato rivelato
Di lui si erano dimenticati troppe dimenticanze attorno alla vita e alla morte di Paola
Troppi non so non ricordo male sarà stato
Troppe promozioni dopo rimozioni
Marilena ricorderà bene l'esperienza delle donne del Di giuro che chiedevano a gran voce che irresponsabili anche soltanto di omissione fossero cacciati via
Furono cacciati via ma promossi e trasferiti in altra sede
Ed eravamo soli
L'Italia cominciava ad accorgersi che era successo qualcosa quante volte mi son sentita dire quando ho sentito quella notizia mi sono fermata ognuno si ricorda dovere a cosa stava facendo in quel momento ci si fermò per un momento
E poi
Fu la reazione che Pertini da Palermo e dai gallerie metano esasperati dopo la morte di Falcone davanti a questa altra morte che cambio le cose e le cambio davvero
E le cambio profondamente se è vero come è vero che negli anni successivi tre quattro cinque forse sei
Cambiarono tante cose si ottennero tanti risultati credevamo che quella
Potesse essere davvero la volta buona una volta durante un dibattito qualcuno chiese a Caselle il procuratore che era venuto dopo la morte di Paolo gli chiese procuratore quanto tempo ci vorrà per sconfiggere davvero la mafia
E lui disse ma non so forse dieci anni dieci anni
Sì al suo proprio un grido quasi di protesta ma come dieci anni dieci anni per sconfiggere la mafia e qui ci stiamo riuscendo sappiamo tutto abbiamo reagito ci siamo è possibile di anni ne sono passati diciassette la mafia non è affatto sconfitte ha cambiato pelle tanti boss sono in carcere
Tutti sanno che cos'è la mafia
Noi non lo sapevamo ci dicevano che non esisteva facevamo fatica a capire di che cosa si trattava quando eravamo alla vostra età ma anche i piccoli l'età di questi bambini e la mafia ufficialmente non esisteva comincio a esistere nel Codice penale soltanto dopo la morte di Carlo Alberto Dalla Chiesa pensate ieri
L'altro ieri
Sembrò davvero che tutto dovesse cambiare la reazione che partirà la Sicilia investì tutta l'Italia si voleva sapere si voleva capire ho girato abbiamo girato in tanti maschi pone di tutta Italia abbiamo seminato i giovani oggi sono diversi sanno capiscono conoscono non credono più agli stereotipi non si contenta ero più vogliono la verità
La mafia cambiato pelle tutto questo l'ha capito ha capito che non conveniva più ammazzare fare le strage si doveva fare in un altro modo perché bisognava continuare a guadagnare bisognava continuare ad accumulare poterne
E oggi la mafia guadagna e accumula potere ed è una mafia difficile da distinguere ormai da otto otto con la coppola e la lupara e una rarità non lo troverete per le strade
Forse qualcuno ancora in qualche paese dell'interno troverete mena Gerra con la valigetta col computer portatile troverete colletti bianchi Colletti sporchi
Troverete politici collusi
Troverete mafiosi che fanno politica
E politici che fanno i mafiosi
Oggi la mafia e queste
E più difficile da sconfiggere in quanto non fosse la mafia dei dopo non Totò con la coppola la lupara o con il tritolo oggi questa mafia si mimetizzarsi fugge porta le corone di fiori alle commemorazioni
Piange lacrime di coccodrillo fa commemorazioni ufficiali e nelle aule delle
Del delle del Parlamento oggi la mafia ma in Europa perché ha bisogno dell'immunità
Oggi è molto più difficile
Però noi siamo molto più consapevoli e siamo molti di più se Paolo avesse avuto tornasse tutto questo non sarebbe morto
E invece
Non solo è morto Paolo è morto Giovanni è morta Rita apriamo
Una ragazza
Di una famiglia di mafia che aveva creduto in Paolo prima voleva soltanto vendicarsi capito capì che non era possibile capi che viveva in una famiglia come coloro che lei aveva cercato di accusare aveva trovato in Paolo il punto di riferimento la verità il futuro
Era sola
Quando Paolo fu ammazzato morì anche lei si suicidò domenica prossima sarà l'anniversario irritati a una ragazza di diciassette anni che non ha retto alla solitudine oggi dettati reali non morire ebbe più
Perché avrebbe attorno a sé tutto questo perché saprebbe di non essere soli allora vi prego perché la solitudine che uccide così come è uccide il silenzio che l'indifferenza lo stare al balcone al guardare e ritenere
Che tutto sia o bianconero
Dobbiamo far sì che diventi bianconero per ora non lo è dobbiamo saper distinguere dobbiamo sapere camminare nella nebbia nel buio dobbiamo stare attenti a i sassi e alle buche ma non ci dobbiamo fermare non ci dobbiamo scoraggiare non dobbiamo pensare
Di avere in mano la verità
Non è così
Vedete come si torna indietro vedete come anche realtà che sembrano assolutamente acquisite si rimettono in discussione guardate le leggi che si promulga no in questo periodo sembrava impossibile che si potesse arrivare a tutto questo
E così
L'Europa ci guarda con sospetto
L'Europa ci dà sanzioni perché emaniamo leggi razziali la mia prima interrogazione parli in Parlamento è stata la denuncia del decreto legge sicurezza che vignola i diritti fondamentali prima di tutto dei bambini
Allora
Dobbiamo avere gli occhi per tutti gli occhi aperti ed essere attenti mai superficiale perché loro stanno lì
E tirano a fregarci appena ci distrae ampi
Non ci possiamo distrarci
Tutto questo non deve essere un giorno tutto questo deve essere una tappa di un cammino oggi siete qui ci siamo fermati abbiamo commemorato abbiamo fatto considerazioni abbiamo FAQ ciò progetti i progetti vanno realizzati e spesso è difficile spesso ci si scoraggia spesso si fa fatica i progetti vanno realizzati altrimenti e l'ennesima vittoria della mafia avere suscitato
Rabbia emozione consapevolezza e poi vedere svanire tutto in una bolla di sapone non vogliamo più bolle di sapone lasciamo che ci giochi nei bambini correndo
Per le nostre piazze ritrovate come questa Piazza Maggiore
Che mi prende allo stomaco ogni volta che ci ripasso bellissima e disgraziata diceva Paolo di Palermo aiutateci
E aiutate i palermitani che vivono una vita difficile e complessa a far diventare questa terra sempre più bella e sempre meno disgraziata non solo per i per l'eternità ma per il mondo intero
Palermo la Sicilia devono essere monito a ciò che ci sta già accadendo in altri Paesi
La mafia non è più soltanto siciliana questo non ci consola ci preoccupa molto di più allora consapevolezza attenzione presenza continua
E buon cammino a tutti
Io
Non ho nuovo oggi l'ho sentito e non la volge lo abbiamo già l'ho consumato gridando
Insieme a voi
Fuori
Ridando insieme a voi risulta dalla via Monte Pellegrino portando
Insieme a voi un prezzo di Paolo fino al Castello una povere l'hanno ucciso
Io con questa Lucilla un decreto non vedere in faccia però sento fossero buone di abbattere lo sento per il prossimo con l'ho sentito battere
In tutta Italia nei posti dove ci siamo conosciuti
Nei posti dove ci siamo incontrati
Oggi ho una manterrà abbia per non perdere riuscirà a parlarne
In questa piazza dalla quale sono nato in questo quartiere dell'Abruzzo quando sono andato al quale ho giocato a pallone insieme a Paolo c'è una grande rabbia dentro però
Ho anche una grande gioia una piantagione sapere
Che tante persone tante cuori
Tra treni invogliati giustizia tanta voglia di parità di tanta gente è venuta qui da tutta Italia persevera combattere questa battaglia iniziamo a me
Io
No posso ridare oggi
Credo
Che tante volte il parto Piazza d'Italia in tante poste d'Italia
Abbiamo redatto insieme non posso evitarlo e allora e prego deve darlo a voi per me credo che a tante volte abbiamo fatto evitate poi spettante certa
Io non ho la voce che prego fatelo voi già stare senza
Strage restare
La
Sulla stalinista
Grazie grazie proprio a termine
Grazie per avermi dato la voce che io che io non ho più
Adesso ci saranno
Altre due persone chiede daranno quella voce che io stasera avevamo perché non posso usare ci saranno due persone
Due dei nostri Guerrieri due dei Consiglieri che combattono insieme a noi in tutte le piazze d'Italia che metteranno la voce
Per leggere quello che io nonché il tedesco
A dire
Rileggerà un discorso di un
Pentito di un vero pentito Di Vincenzo Calcara Vincenzo Calcara era un uomo che era stato
Gli era stato ordinato di uccidere Paolo con un fucile di precisione nella storia un po'a Palermo e Agrigento era il primo attentato che avevano preparato per Paolo poi non fu portato a termine perché i suoi Capri
Gli Messina Denaro di Castelvetrano gli dissero che prima avrebbero dovuto essere ucciso Falcone e ciò a San Siro soltanto rimandato
Questo ma poi purtroppo aule e Paolo lo cambio oggi fece cambiare l'animo alla stessa maniera con cui
Paolo riesce a cambiare l'animo di tutti noi a dare ci questa forza che noi
Non spiega non avevamo questa forza che noi
Non credevamo di avere
Oggi
Questo persona Vincenzo dal cartaceo spedito la lettera b delle sue figlie sono lettere due piccole bambine tre bambine piene dicono delle cose in genere ma io voglio folle arrivare fino al vostro cuore
E poi ci sarà
Giustina che più leggera
Un discorso fattori in una scuola di
Pescara da Antonino Caponnetto quell'Antonino Caponnetto che io vorrei oggi qui avere insieme a me Pieroni del possiamo avere ma anche
Lente insieme a Paolo diceva Giovanni a proteggerci piantarci una forza di continuare a lottare grazie
Benissimo allora ora accogliamo sul palco Valentina Culcasi e Cristina parcella
Valentina Culcasi leggera la lettera di una delle figlie Di Vincenzo Calcara
Cristina Pacelli invece leggerà un estratto di questo intervento di Antonino Caponnetto
Prego
Carissimo padrino Salvatore
Anch'io come le mie sorelle ti chiedo di leggere questa mia lettera il giorno della manifestazione del diciannove luglio
E voglio che sia come una scintilla Giarda nel cuore delle donne e degli uomini onesti della nostra società civile e soprattutto in quegli uomini che rappresentano le istituzioni
Io sono già Calcara e mi onoro del nome del cognome che porto e anch'io come riesce a Borsellino sono la primogenita
O quattordici anni e a settembre sarò il primo anno di liceo classico anche se sono consapevole che un periodo duro da superare
Mio padre mi ha sempre detto che le cose più difficili sono quelle che ti rendono più orgogliosa e felice
Ultimamente ho pensato molto il significato di questo giorno il diciannove luglio nessuno può immaginare quanto è grande il mio desiderio di essere presente il giorno di questa manifestazione
Purtroppo infami uomini me lo impediscono ma lo sappiano questi traditori la Sicilia e anche la mia terra e nessuna mi impedirà quando verrà il momento di respirare l'aria della Sicilia soprattutto nella città di Palermo
Questa diciassettesimo anniversario della morte dello del dottor Paolo Emanuele Borsellino mi colpisce in modo particolare perché aveva la stessa età di mio padre o oggi porta quando salito in sei lotti
Con un po'di tristezza ho accettato la decisione di mio padre essendo che lo dice a Borsellino in questo giorno non a suo padre fisicamente presente mio padre ritiene giusto che anch'io in quel giorno non debba vederlo e quindi si andrà in campagna
Come tutti sanno a mio padre Vincenzo Calcara voglio che si sappia che è il mio secondo che il mio secondo padre e il dottore paure Manuele Borsellino in quanto sono venuta al mondo dopo che egli ha salvato è cambiato la vita di mio padre
Senza il dottor Paolo Emanuele Borsellino lei io nelle mie sorelle saremmo nata
Quindi sento il dovere di dedicare la mia vita all'illustrissimo mia secondo padre il dottore Giudice Paolo Borsellino e di lottare contro gli assassini i traditori e collusi con lo stesso coraggio che il dottor Borsellino tramite mio padre mi ha trasmesso e che io trasmetterò i miei figli quando sarà il momento a me niente fa paura
Come datore Borsellino anch'io sono fermamente convinta che è bello morire per ciò in cui si crede
Sappiano questi assassini in fammi traditori e vigliacchi compresi Lorelli che rende e quel bagaglio di grandi valori che stavano dentro l'anima del mio amato dottore Paolo Borsellino vivono ancora ci sono e ci saranno per sempre
Ma allora affettuosissima calorosa bacione alla mia nonna donna in udienza a Manfredi Valentina a Paolo alla mia carissima Lucia Fabio Agnese vittoria e Fiammetta
A tempo arriva Salvatore e a tutti quelli che tu ebbene compreso le donne gli uomini onesti che consentì menti di coraggio sono presenti alla manifestazione del diciannove luglio
Io al mio padre e mia madre le mie sorelle mandiamo un sentimento di affetto e i familiari dei poliziotti uccisi insieme agli Amato dottore Borsellino a questi poliziotti
No in anticipo chiediamo ricerca al CARA
Buonasera a tutti
Antonino Caponnetto scrive
Io vi prometto
Che quel giorno farà di tutto per esserci
Quando intitola erette una strada o una piazza I due amici figli fratelli che ho perduto
Perché io ho seguito a pensare al loro come a due persone vive
Parlando ogni giorno di loro in una scuola in una città diversa d'Italia e sentendo lì così presenti nello spirito nel cuore di tutti di giovani di adulti di tutto il Paese
Soprattutto in questa settimana in cui ci si appresta a ricordare l'anniversario di Capaci ed in cui io mi appresto a partire per Palermo
Mi è difficile pensare a loro come A due vite spente
Preferisco pensare al loro come A due luci accese come A due fari che rimarranno sempre accesi sempre vivi
Mi riesce difficile ancora accostare l'idea della morte a Giovanni e Paolo proprio per questa forza forza persistente del loro ricordo
Del loro esempio del loro insegnamento del loro sacrificio che non si affievolisce mai e ogni giorno è sempre più forte e sempre più vivo
Io credo che a Palermo affluiranno non meno di cento mila giovani da tutto il Paese nei prossimi giorni domenica prossima
Ed io sarò lì in mezzo a loro a ricordare questi due amici indimenticabili sarò in mezzo allora ricordare questo miracolo perché è un miracolo quello di Giovanni e Di Paolo
Pensate che alla vostra età Ezinne non avevano la minima percezione di che cosa fosse il fenomeno mafioso
Che convivevano col fenomeno mafioso coi loro compagni di classe figli di boss mafiosi giocavano con loro a pallone nell'oratorio della calza un quartiere degradato di Palermo
Probabilmente
Con quelli che poi sarebbero stati i loro carnefici
Chi lo sa
E non avevano nessuna sensazione di che cosa fosse la mafia
Crescevano in un ambiente di cultura mafiosa anche se educati a sani principi di famiglia ma nell'ambiente scolastico non avvertivano questa differenza
Ecco
è questo il fatto che io definivo prima miracoloso
Come da due capisaldi di informi come erano Giovanni e Paolo alla vostra età
Siano potuti uscire due farfalle così belle così splendide a cui però troppo presto hanno bruciato leali
Salvatore Borsellino
In meraviglioso fratello di Paolo
Chi ha vissuto un periodo di lontananza dalla sua terra di distacco dalla fede cattolica di distacco da Paolo
Anche di incomprensioni
Perché venti anni fa prese la decisione di andarsene dalla Sicilia
Dove non vedeva un avvenire per la presenza della mafia e si stabilì nel nord dov'è ingegnere vicino a Milano
Ora merita di ritirarsi dalla professioni
Dopo la morte di Paolo ha subito una grossa crisi spirituale
Un grosso tormento intimo un po'di rimorso un po'di tutto
E ha avuto la grande risorsa di riuscire a tramutare questo grande dolore in una speranza in una sede immensa quasi più forte di quella di Paolo quasi mistica
E si è dedicato a opere di beni affondato ha istituito diverse fondazioni a favore di categorie bisognosi
E credo che ora sia proprio deciso a lasciare l'attività per dedicarsi solo a queste opere di beni
Parlando di Paolo Di Giovanni
Usa questo termine che inizialmente mi scosse
Mi lascia così un po'perplesso
Venne un giorno a casa mia
Era in preda proprie questa crisi mistica
E mi parla per un'ora ininterrottamente senza che nessuno riuscisse a fermare me io nell'amico scrittore doni che era con me né mia moglie
Ci lascia scossi
In lacrime e raccontò questo suo travaglio interiore attraverso cui era passato dopo la morte del fratello
Aveva sentito quasi come un torto per aver abbandonato la sua terra vent'anni prima aver abbandonato Paolo non aver capito il rischio che correva Paolo e non essergli stato vicino nei momenti di pericolo
A tutto questo ora posto rimedio esistenti in pace con la coscienza
Quando parla di Giovanni Di Paolo uso questo termine quella mattina e mi lascia perplesso
Dovevano morire
Non lo Capin inizialmente questo termine cosa voleva dire dovevano morire
E dissi a Salvatore di farmi capire meglio che avevo bisogno di capire cosa volesse dire
Vedi Nino disse
Dovevano morire perché loro avevano una missione da compiere
E solo con la loro morte la missione potrà dirsi compiuta
Ma dissi io veramente mi sembra che fossero ancora nel pieno delle loro forze nel pieno della loro attività che ancora potessero dare tanto al Paese mi disse
Ma non quanto potevano dare da morti
Ma avevano cinquantadue anni dico Salvatore ti rendi conto
Allora mi agghiaccia rispondendo
Ma Gesù Cristo quando morì ne aveva trentatré
Improvvisamente capite cosa voleva dire Salvatore
Non ho ancora razionalizzato questo pensiero non ci sono ancora riuscito ad assorbirlo completamente ma confusamente ed io credo di capire cosa volesse dire Salvatore
Che cioè
Erano giunti ad un momento della loro carriera in cui la loro morte sarebbe stata un bene per tutti com'era stata la morte di Gesù Cristo sulla croce a trentatré anni
Cioè la loro morte si sarebbe tramutata
Avrebbe attraversato il Paese come una scossa elettrica e avrebbe dato inizio ad una rigenerazione del Paese ad una rinascita morale ad una rinascita civile questo voleva dire io credo Salvatore
Anche se lui ha risposto molto confusamente impregna da questa crisi quasi di fervore mistico
Ogni giorno che passa io credo che Salvatore abbia detto una grande verità
Che cioè la morte di Giovanni Di Paolo sia stato un inizio non una fine sia stato un inizio perché ha dato al Paese tutto ha dato la consapevolezza di quanto grave fosse il fenomeno
Molti l'hanno capito soltanto dopo le due stragi
E da quelle rovine di Capaci è nato quasi per un miracolo di vino un grande fiori è nato un fiore di speranza un fiore di fiducia una grande voglia di ribellioni
Da quel giorno alla gioventù di Sicilia dimostra ogni giorno per le strade di tutte le città
Non c'è stata più pace non c'è stata più tregua in Sicilia la gioventù non vuole avere più a che fare con la mafia
Questa è una grande verità di Giovanni e Paolo una verità che ogni giorno è sempre più viva e con la quale non vedo l'ora di poter riprendere contatto tra pochi giorni a Palermo
Sono sicuro di trovare
Una città piena di fare Bori piena di speranza e ancora piena di volontà di ribellioni come io ho sentito durante le due cerimonie funebri Di Giovanni e Di Paolo
Non sarà
Questione di mezzi ve l'ho detto sarà questioni di anni
Ma voi questa battaglia la dovete combattere in prima linea con serenità con fiducia e se occorre anche con coraggio grazie