Come uscire dalla crisi: le proposte del terzo settore

C'è anche panini
Do la parola
Passò
Bene buongiorno buongiorno a tutti
Grazie
Di essere qui con noi
La giornata è parecchio intesa come prevedevamo perché ormai
Anche
I contrattempi sono previsti
Ci saranno alcuni cambiamenti nell'ordine dei lavori
è stata sono state convocate alcune parti sociali per
In quanto la
Lavoro di ieri presentazione DPEF non si è concluso positivamente quindi
Il ministro dovrà rientrare a Palazzo Chigi
Con un po'di anticipo quindi arriverà tra non molto e dovrà intervenire verso le unici e un quarto undici e mezzo
Ci interessano attualmente l'interlocuzione in particolare con il ministro oltre che con gli altri due ospiti che che avremo
Quindi
E importante anche che in questa prima parte della mattinata di presentazione nel documento delle riflessioni del
Che sono state e sono state fatte che appunto presentiamo l'Assemblea tutti siano particolarmente attenti a rispetto al rispetto dei tempi per poter
Quindi dar voce a tutti i soggetti
Nel dare il benvenuto a tutti innanzitutto ringrazio
I padroni di casa cioè ringrazio il CNEL
Per la disponibilità di questa sede il Presidente Marzano in primo luogo che appunto sia patto
Appunto avere il suo il suo saluto e ringrazio e do subito la parola a e dopo altri Arca che non credo di dovervi presentare per evidenti motivi
Ma che in questa in questa sede e in veste di Consiglieri nel e soprattutto ricordi Azzorre coordinatore della delegazione del terzo settore a te la parola grazie
Sì grazie a voi che l'azienda grazie coordinamento credo che sia davvero la prima volta che qui al CNEL si svolge un'Assemblea del Forum non voglio dire che è un fatto storico ma sicuramente di grande significato
Plaudo per la scelta che è stata fatta dal D'Andrea dal dal coordinamento è bene che questo luogo sia frequentato non solo da coloro che sono stati eletti
Ormai quasi cinque anni fa a rappresentare l'associazionismo volontariato ma sia anche Presidente sarebbe come dire frequentato anche per forma
Così che si riconosca e si ridico nuovamente che il Forum nel lontano novantotto se ricordo bene ormai contro all'inizio del percorso anche come portavoce
Dall'allora Governo fu accreditato come parte sociale ricordo qui in questa sede appunto con il
Primo Ministro D'Alema ci fu questo insediamento e noi per la prima volta ci sedemmo qui insieme tutte le altri parti sociali a discutere
Non ricordo quale fosse ma fu col mettere un DPF era una una finanziaria mi ricorderò un seduti insieme al sindacato Confindustria e si disse il Forum del terzo settore e qui presente ed è parte sociale quindi
Credo che sia davvero alcun modo per ricordarci quel percorso di ribadirlo con forza mi pare che
Andrea e anche il coordinamento su questo punto di ribadire quel quella data e quel riconoscimento credo ci sia spendendo
Le proprie energie
Solo due note poi colpi Palmiero dirà di più il Presidente della sesta Commissione mi preme soltanto dire questo due-tre pensieri la prima è questa credo che
Davvero CAT paradossalmente il Paese sta vivendo un momento di crisi ma forse oggi per alcune contingenze
Forse il terzo settore e il forum in particolare e chiamato più che mai all'impegno la responsabilità
Ci sono delle contingenze strane che credo aiutino rafforzino questo percorso che il coordinamento sta avviando in questa
In questa stagione lecito soltanto ne cito tre soltanto la prima
Che farete ci ha letto e non è che qui abbiamo commentato ottenere con un seminario DOC la risoluzione del Parlamento europeo del tre febbraio due mila e nove
Parlamento chiuso approvando quasi alla unanimità un documento sull'economia sociale molto molto importante paradossalmente alcuni passaggi sono più avanti di quanto non ci aspettassimo
E finalmente in quel documento si riconosce il ruolo dell'economia sociale di soggetti dell'economia sociale come dice il vedere la risoluzione come dire la migliore espressione del modello europeo del modello sociale europeo
E dice cose molto impegnative che chiaramente impegnano anche il nostro Paese non solo loro impegnano anche
Il il Governo riconosce per esempio l'impresa sociale riconosce che l'impresa sociale in qualche modo incrementa la del comandante la democrazia economica
Partecipante pluralità stando le forme di impresa parla
Un passaggio
Davvero di grande rilievo su cui occorrerebbe ragionare parla
E dice consigli alla Commissione europea di individuare criteri di concorrenza diversi da quegli assegnati all'impresa for profit questo un bel tema presente per coloro
Per tutte le periferie sociale
Un secondo mi pare una seconda fortuna livello lo dico anche se oggi se ne parla tanto magari fra sei mesi un po'meno e fosse sarà il momento per parlarne seriamente
E credo queste l'enciclica di Papa Benedetto sedicesimo è un'enciclica chiaramente rivolte cattolici e non ci dica che sta facendo discutere del mondo dove
Credo fino al
H questo livello si riconosce finalmente il ruolo delle organizzazioni del terzo settore alcuni passaggi se avrete la pazienza di leggere non la parte teologica ci mancherebbe altro ma alcuni capitoli
Dicono tante cose che
Molte delle organizzazioni laiche cattoliche anche il Forum del terzo settore in questi anni ha detto ridetto
Affermazioni molto forti molto impegnative che credo ci sostengono in questo percorso anche di
Di riflessione del Paese in crisi ultima nota credo positiva anche se ciascuno di noi ha le proprie opinioni si può discutere si può si può va
Credo che il Libro bianco almeno nelle sue premesse teoriche culturali del Ministro Sacconi abbia contenga elementi di positività voce certo col ministro non spetta a me
Se sfuggirà chiede al Ministro che dica bene come vuol farlo quali sono le risorse i tempi no perché
Va benissimo un bar un testo dichiarazioni anche di valore magari apprezzabile ma se tu puoi non ai una calendario rimarrei sedimentano un libro lo dico così sommessamente in bianco insomma noi non bianco
Credo che questi tre fattori se ma date siano un po'
Davvero chiedano e l'impegno maggiore
Noi e chiudo davvero Susan scusa Andrea sul termine noi io dico ogni tanto dicono c'era c'abbiamo avuto ragione ecco cioè la crisi ha messo in evidenza che non crisi anche culturale di prospettiva
Ha detto chiaramente che c'avevamo ragione
Che tante cose dette magari sommessamente sullo sviluppo sull'economia o più eque più solidale
Su un sullo sviluppo insostenibile sul tema della cittadinanza su una su una
Sulla maggiore eticità riguardo la gestione delle finanze queste cose un pochino andando a sfogliare i nostri testi le cose dette e scritte da tanti di voi che tanti di noi
Queste cose le abbiamo già detto un po'di tempo fa
E allora in virtù di questo credo che sia proprio giunto il tempo perché
Questa grande per la realtà che il Forum del terzo settore dica la sua attestata e con foto orgoglio grazie
Diamo subito avvio ai lavori
Diamo la parola a
Paola Meneghetti che
E coordinatrice della Consulta UE il Fava del Foro che ha predisposto il documento introduttivo di questa nostra di questa nostra giornata che abbiamo fatto già vera preventivamente anche al ministro agli altri due nostri
Interlocutori vice Presidente Camera e Senato
Quindi sulla base dei quali anche inizieremo il il confronto state Paola
Buongiorno a tutti
Come voi avete il documento sott'occhio quindi
Questo rende decisamente più facile anche l'illustrazione minime come si né a riporta in più in premessa il documento è il frutto di questa ne prima parte di lavoro e di confronto che si è avviata dopo l'approvazione del Libro bianco nei diversi mia luoghi del Forum nel quale le associazioni aderenti si confrontano e si discutono la Consulta del welfare in primo
Luogo e rispetto a questo Misinto di esprimere un ringraziamento molto sentito e i componenti della
Consulta per la numerosità della
Della partecipazione anche per l'impegno per la concentrazione
Che è stata espressa negli incontri che abbiamo svolto ma poi una riflessione che si è
Avviate sia prolungata negli organi sociali del del Forum
Dal coordinamento alle precedenti assemblee in altri gruppi di lavoro ricordo il gruppo di lavoro sull'immigrazione quello sul federalismo fiscale
La scelta che si è ritenuto di fare in questo momento è stata quella di
Concentrarci sui punti diciamo sostanziali della
Del nostro approccio alla tematica del welfare e della crisi ripromette indurci di articolare questa riflessione sul in termini decisamente più dettagliati anche più analitici
Nel nei prossimi mesi rispetto agli ambiti alleare sostanziali di politiche di welfare quindi infanzia non autosufficienza disabilità
Politiche di contrasto alla povertà politiche per l'integrazione e per l'inclusione l'obiettivo
Non è che abbiamo è quello di arrivare a rendere disponibile un testo più complessivo più organico
Lo abbiamo per per capirci chiamato un Libro verde
Il termine come dire ormai un po'è un po'usato del Forum del terzo settore nelle sul welfare italiano e sulle sue prospettive di futuro che sia
Un po'a riferimento per aprire un confronto più di merito più propositivo più costruttivo con le istituzioni e i diversi livelli e non solo con le istituzioni quindi a partire dall'incontro di oggi
Il nostro auspicio il nostro obiettivo è che si possa sviluppare che si possa calendarizzare un programma più articolato di confronti di merito
E pensiamo che questi confronti sul merito delle dei problemi e delle politiche insieme
Alle tematiche di ambito legislativo e normativo che riguardano il terzo settore
Possa effettivamente dare corpo in termini più ampi più complessivi a quella stagione costituente del terzo settore a cui il Libro Bianco fa in riferimento secondo noi in modo molto opportuno
E poiché pensiamo che sia una grande opportunità lo sviluppo di quel dialogo sociale sul welfare che si è avviato con libro verde che ora il Libro bianco si propone di sviluppare ancora
Noi abbiamo la convinzione non sono di partecipare a questo dialogo ma che il terzo settore di un dialogo sociale sul welfare sia uno degli attori imprescindibili e quindi sentiamo
La responsabilità di dovere portare un contributo che sia non soltanto sulle linee generali ma articolato con proposte di merito
Nei confronti e nel dialogo il rischio dell'autoreferenzialità dei soggetti che si confrontano è sempre presente evidentemente ma
Noi pensiamo che perché questo rischio lo si possa evitare non lo si corra quindi al di là di ogni intento autoreferenziale pensiamo che
Come soggetto sia giusto che noi esplicitiamo
Chi siamo
Perché da quello che noi siamo dipende il nostro punto di vista sulle cose che è quello che orienta le posizioni
Che noi che noi portiamo e rispetto a questo abbiamo ritenuto che il modo più chiaro per dire chi siamo e qual è il nostro punto di vista fosse riportare non lo rileggo perché
Lo trovate nel nel documento una parte piuttosto significativa della manifesto carta dei valori chiamiamola come vogliamo
Che noi abbiamo approvato in occasione dell'ultima assemblea congressuale del Forum e che tutte le organizzazioni del Forum hanno assunto a base del patto associativo condividendole
Facciamo riferimento all'essere noi organizzazioni di volontariato di associazionismo e di cooperazione sociale che sono fra loro diverso
Diverse per storia per cultura per modelli organizzativi
Consolidati ma
Organizzazioni unite nella condivisione di valori comuni
E sono soprattutto la dignità della persona l'uguaglianza dei diritti delle persone come base del patto di tipo di cittadinanza
La dimensione comunitaria come luogo della vita delle persone la dimensione partecipativa commi orizzonte di una possibile convivenza
Che promuove e pace e legalità
Crediamo nello sviluppo umano siamo diciamo più avanti un laboratorio del cambiamento sociale
E pur operando in ambiti diversi siamo accomunati dalla vocazione a misurarci con i problemi concreti a promuovere l'azione collettiva delle persone in nome dell'interesse generale
Associazioni gruppi di volontariato cooperative sociali che promuovono i valori della prossimità e della gratuità della partecipazione e dell'autorganizzazione
Allora a questo punto di visuale ci porta a condividere un approccio e che abbiamo trovato nel Libro verde e più compiutamente nel Libro bianco teso
A descrivere a delineare a disegnare prioritariamente non tanto le singole politiche settoriali ma prima di tutto una visione strategica di insieme alla quale ancorare l'obiettivo di dare in futuro di dare respiro e orizzonte di futuro a Lula il FER italiano
Una visione che evidentemente deve attenere alle politiche ma anche a quel quadro di valori e di principi che sono l'orizzonte culturale che alle perché agli obiettivi e le strategie da un senso ed anche poi una possibile a realtà
Noi siamo partiti dal presente nel quale nel quale viviamo
E in questo presente noi facciamo i conti con una società frammentata una società nella quale l'idea del bene comune rispetto agli interessi particolari fa fatica
A imporsi a esprimersi una società nella quale ci sono nuove povertà nuove precarietà e la mancanza di un progetto comune in cui riconoscersi implica una caduta dell'aspettativa di futuro e della speranza
Per invertire questa tendenza la nostra opinione è che dobbiamo ricostruire un nuovo equilibrio fra la dimensione individuale e collettiva del vivere civile
Recuperando la consapevolezza che i destini umani non sono ciascuno autonomo uno dall'altro ma sono dipendenti interdipendenti gli uni dagli altri così come esiste un nesso assolutamente evidente inscindibile
Fra libertà di ciascuno e sicurezza reciproca fra diritti dei singoli e responsabilità sociale
Allora ricostruire legami sociali dare nuovo senso alla comunità e l'orizzonte nel quale noi riteniamo di collocare la nostra attività
Per questo orizzonte per questo obiettivo pensiamo che certo servono più cultura più confronto più dialogo pensiamo che serve anche un nuovo welfare
Ma mentre
Ragioniamo di queste questioni dobbiamo tenere conto del fatto che
Nel quadro della crisi finanziaria economica che ha investito globalmente lo scenario mondiale non ci troviamo anche in questo Paese in una fase di severa recessione
E le conseguenze se non possiamo prevederne gli esiti in maniera precisa le conseguenze sono evidenti già oggi c'è un problema di impoverimento di persone e famiglie che si estende
E possiamo dire senza
Poter essere smentiti che si stanno allargando le disuguaglianze fra i ceti fra le diverse zone di questo Paese
E ugualmente la contrazione della produzione in settori importanti mette in discussione la tenuta dei livelli di occupazione e le situazioni di debolezza soggettiva di tante persone rispetto al mercato del lavoro
Rischiano
Di trasformarsi in una stabile esclusione con prospettive di rientro
Molto incerte e più complessivamente rispetto a questa fase di crisi non ci sentiamo aumentare
Fra le persone uno sta in un senso di insicurezza rispetto al futuro e di paura e questo è vivo da questo punto di vista per questo è vivo il rischio che i legami la coesione sociale si logori in ulteriormente si impoverisca hanno
In misura ancora maggiore
Il rischio è che rispetto alle condizioni allo scenario dell'UE il FER italiano la crisi allontani ancora nel tempo il momento delle scelte strategiche che sono necessarie innovare questo sistema
E d'altra parte c'è il rischio che mentre il Paese produce meno ricchezza in questa fase di recessione si riproponga come inevitabile quell'alternatività che ha caratterizzato il dibattito pubblico nel corso degli ultimi anni
In materia di welfare l'alternatività cioè
Fra risorse disponibili e impegnate per finanziare welfare e servizi da un lato risorse necessarie a sostenere la crescita dall'altro e questo è un rischio grave perché la crisi invece
Rende evidente il bisogno di un welfare più adeguato e più efficace
Noi al contrario crediamo che l'innovazione e la qualificazione del welfare
Siano insieme condizione e fattore decisivo per un superamento della crisi che non si traduca in un mero ripiegamento delle condizioni di vita delle persone delle famiglie
E per un nuovo sviluppo del Paese condizione lo sviluppo del welfare per un nuovo sviluppo del Paese
Perché secondo la nostra secondo il nostro punto di vista non esiste una percezione della crescita economica e della ripresa economica
Che non sia legata alla soddisfazione dei bisogni delle persone nelle un'idea di sviluppo delle comunità e del Paese che non riguardi e non comprenda entrambe sviluppo umano che Sviluppo economico
Il primo sostanziale tra i valori intorno a cui ridisegnare il welfare del futuro è anche per noi la centralità della persona
Di ciascuna persona nella sua appartenenza di genere di generazione di etnia e di religione e nella concretezza delle sue proiezioni relazionali familiari e sociale
Mettere la persona al centro delle politiche di welfare implica per noi considerarla non solo un utente passivo
O non considera nella libertà e la libertà di scelta circoscritta soltanto alla dimensione del consumare dell'essere consumatore
Mettere la persona al centro significa per noi considerarla un soggetto protagonista che è portatore di responsabilità sociale in quanto è portatore di diritti sociale
Diritti di cittadinanza che nel loro essere strettamente connesse ai doveri alle responsabilità
Di ciascuno e nel loro essere socialmente orientati non solo individualmente costituiti esistono nella misura in cui ugualmente sono socialmente definitive riconosciuti
E noi individuiamo in questo percorso di definizione riconoscimento sociale di diritti una specifica ineludibile responsabilità istituzionale pubblica a garanzia delle tutele e dell'esigibilità dei diritti
In questo ambito è stato fatto molto in questo Paese a partire
Del recepimento delle convenzioni ONU per esempio sui diritti dell'infanzia sui diritti delle persone con disabilità ma rimane molto da fare soltanto se pensiamo
All'evidenza della non autosufficienza in questo Paese della povertà anche estrema dell'esclusione sociale
Partire dai diritti delle persone e connettere nella dimensione sociale diritti corresponsabilità
Rimanda alla necessità di rendere più esplicito e più forte un nuovo patto di cittadinanza
Che correla e tiene insieme la responsabilità delle persone delle famiglie la responsabilità dei soggetti sociali la responsabilità delle istituzioni
Nella chiarezza di competenze e di ruoli nella nostra visione è una società pone al centro della perso la persona si assume come pienamente pubblico come Comune
L'obiettivo e quindi la responsabilità di costruire le condizioni affinché ciascuno nella sua diversità quali che siano le sue condizioni ovunque risieda possa avere la possibilità di liberamente esprimere le proprie potenzialità
E vivere il proprio progetto di vita buona
Ma anche se si costruiscono le condizioni affinché si possa esprimere pienamente il protagonismo delle persone delle famiglie dei soggetti sociali organizzati
In una pratica di cittadinanza attiva che riteniamo sia condizione primaria perché possa dirsi attiva la società nel suo complesso
Un obiettivo di questo genere di questo respiro
Collocato nell'orizzonte del profondo cambiamento sociale economico culturale che stiamo vivendo
Impone un approccio che non può essere di mera difesa o di mera riproposizione
Del welfare come si è connotato nella cornice del Novecento perché molti dei presupposti che lo fondavano quel welfare sono profondi profondamente mutati per alcuni aspetti molti sono venuti anche meno
Si tratta di mettere piuttosto in discussione concezioni che in un'ottica di perdurante statalismo affidi affidano al welfare una funzione sostanzialmente risarcitoria o di mera tutela assistenziale
Per dare piuttosto concretezza ed evidenza al disegno di un welfare che mantenendo al centro la propria natura di bene pubblico Sico notti effettivamente come promotore di opportunità e di autonomia
Ma mentre
Consegniamo come stiamo dicendo al passato approcci alla realtà connotati in senso soltanto ideologico
Teniamo però tuttavia ben viva nel presente la disposizione a vedere e a conoscere la realtà concreta
Della nostra società e a non nascondere né negare le disuguaglianze le iniquità le ingiustizie che di persistono
E pensiamo che non correlare con nettezza le politiche di welfare obiettivi di equità di giustizia e di inclusione partendo dai diritti delle persone non solo dei bisogni che esprimono
Nei fatti rischia di confinare le queste politiche nuovamente entro una cornice nella quale diviene più visibile il tratto riparativa e compassionevole che l'effettiva promozione di opportunità
Mettere le persone al centro significa riconoscere la diversità delle persone e il fatto che se si trovano in condizioni di vita diverse le une dalle altre
Le condizioni di partenza non sono le stesse nel corso della vita le opportunità che si hanno che si riescono a costruire sono diverse
Allora il welfare delle opportunità esiste si sviluppa se si propone di consentire inclusione di tutti nel tessuto comunitario e sociale se le opportunità sono offerte a tutti
E in primo luogo a quanti sono più prossimi a rischio di esclusione
Perché pensiamo che non possa esserci sviluppo per ciascuno senza equità nelle condizioni di partenza e nell'accesso alle opportunità nelle diverse fasi della vita
Analogamente pensiamo che il welfare possa essere promozionale in concreto di una società più attiva
Se promuove legami sociali se cioè fa dello sviluppo delle relazioni tra i cittadini e con i cittadini non solo e non tanto un proprio obiettivo ma una propria pratica costante
E considera la produzione di legami sociali uno degli indicatori privilegiati per valutare la qualità dei servizi delle prestazioni che si forniscono
In sintesi pensiamo che la visione di una società insieme più attive più inclusiva implichi una visione strategica coerente
Che lungi dal considerare il welfare soltanto come un costo
Con notti e definisca piuttosto il welfare come un investimento sociale assumendo il territorio e le sue specificità come risorsa
E le relazioni tra soggetti e contesti in una dimensione pienamente partecipativa come valore per la coesione sociale per un profilo integrato di sviluppo umano ed economico
Ugualmente novecento ci ritroviamo in una sottolineatura della centralità della famiglia
Per lungo tempo al di là dei riconoscimenti rituali la famiglia è stata configurata sostanzialmente come luogo del privato
Delle relazioni private fra le persone
Scisse dalle relazioni sociali che sono state a lungo individuate come le uniche produttive di valore economico misurabile e quindi anche di valore sociale
Ora pensiamo che una visione di società e di welfare che pone al centro la persona e che promuove un'idea di sviluppo integrato non poche superare una simile scissione
Per affermare la famiglia come attore sociale cellula anche economica fondamentale nella società
Il ruolo della famiglia va dunque non solo riconosciuto ma sostenuto a partire dal riconoscimento che le famiglie non sono tutte uguali come le persone
Le opportunità cui hanno accesso sono diverse e sono diverse
Le risorse materiali e culturali di cui dispongono sia in forma diciamo così stabile che in momenti specifici della loro vita in più le famiglie sono cambiate perché sono più piccole quindi fanno più fatica
A farsi carico per intero delle proprie responsabilità
Le politiche di welfare dunque devono creare i presupposti affinché le famiglie nella pluralità delle loro condizioni siano messe in grado di esercitare le loro funzioni
La famiglia attualmente troppo spesso l'unica risposta alle necessità di assistenza e di cura
La mancanza o la disomogenee Polo disomogenea presenza in molti territori dei servizi per l'infanzia
Dei servizi di sostegno alla famiglia fanno sì che la famiglia sia obbligata ad affrontare e gestire spesso in solitudine le problematiche che in essa si manifestano
Spetta alle politiche familiari garantire l'equilibrio e l'armonizzazione tra strategie personali e familiari
Superando false alternative fra diritti familiari e diritti individuali legami interpersonali e accesso del mondo del lavoro
Siamo convinti che il welfare italiano mentre accresce la capacità di selezionare personalizzare le risposte
Debba mantenere il carattere dell'universalità quale elemento sostanziale di un patto di cittadinanza fondato sui diritti basilari effettivamente esigibili da persone e famiglie ancora di più nell'orizzonte del nuovo federalismo fiscale
E del complessivo assetto federalista dello Stato che si va profilando
Si tratta in questa direzione
Di operare perché il giusto obiettivo di porre al centro le persone non si traduca nel fatto né i fatti nell'abbandono a se stessi dei più deboli e perché la centralità del ruolo della famiglia non si traduca in una delega alla famiglia far fronte da sulla ai suoi diversi problemi
Ciò appare particolarmente importante se si considerano i cambiamenti che interessano le strutture della famiglia in Italia
E la necessità di rendere coerente ruolo con la famiglia con l'obiettivo di sviluppare tassi di occupazione in questo Paese a partire da i tassi di occupazione femminile
In questa prospettiva il tema della sostenibilità e delle compatibilità economiche mantiene tutto il suo rilievo ma diventa essenziale affrontare il problema della rispondenza e dell'adeguatezza dell'impianto del welfare
Rispetto al presente e rispetto alla prospettiva in questa cornice
è il secondo noi sostanziale urgente la definizione dei livelli essenziali di assistenza i LEA e degli in sanità e dei livelli essenziali di assistenza sociale in particolare per questi ultimi
Che molto opportunamente sono ripresi come obiettivo nella legge sul federalismo fiscale
La definizione è urgente e pensiamo debba articolarsi intorno a due parametri sostanziali uno quello dell'arco esistenziale della vita letta
Della vita delle persone e l'altro quello delle condizioni specifiche delle persone le con gli Stati di difficoltà di non autosufficienza di dosi di disabilità eccetera
E questo avvenga in un'ottica di piena integrazione socio sanitaria che faccia perno sulla dimensione territoriale e sulla partecipazione dei soggetti
Al pensare
Il sistema quindi a program programmarle progettarlo oltre che soltanto a gestirlo
Partendo dai livelli essenziali finanziati dalla fiscalità generale a garanzia dell'universalità del sistema
E integrati dalla possibilità di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini che sia ancorata a criteri equi trasparenti e omogenei legati al reddito delle persone delle famiglie
Questo a garanzia di una selettività non discriminatoria né punitiva si tratta poi di dare gambe a un percorso più deciso
Che dalla centralità dei sussidi e dei trasferimenti monetari che in molte zone del Paese e prossima ad essere l'unico intervento in ambito sociale
Passi invece ha uno sviluppo della rete complessiva dei servizi concretamente disponibili per le persone per le famiglie una retta che in Italia gravemente sottodimensionata rispetto agli altri Paesi europei
Non avete che sia orientata al territorio e che sia nel territorio fondata sulla partecipazione dei soggetti alla programmazione alla progettazione oltre che
Come si diceva alla gestione
Lo sviluppo di una più adeguata rete di servizi in un'ottica piena di sussidiarietà appare elemento fondamentale
Da un lato per sostenere le responsabilità familiari dall'altro per contrastare l'estendersi delle situazioni di impoverimento e per garantire infine un effettivo incremento della possibilità di presenza femminile nel mondo del lavoro
In seguito al suo luogo si tratta di avviare coerenti innovative iniziative di contrasto alla povertà
La complessità che è connessa alla questo ambito suggerisce politiche che accanto a nuove modalità di sostegno economico diretto gestite sul territorio e in una cornice di sussidiarietà
Imposti un insieme più articolato di misure in cui di ancora trovi posto una rete di servizi e prestazioni connessi alle specifiche situazioni di bisogno secondo una filiera già positivamente sperimentata in altre realtà europee
E infine si tratta di dare corpo a un'impostazione che considera il lavoro delle persone strumento essenziale per le persone garantendone la dignità e la sicurezza
Con particolare riguardo ai giovani ai disoccupati alle persone che a diverso titolo si trovano in condizioni stabili o temporanee di svantaggio
Un disegno si fatto di welfare che abbiamo molto in sintesi descritto per priorità
Col notato come si è detto come investimento sociale in tempo in senso pieno implica non la riduzione non il taglio ma l'adeguamento delle risorse disponibili per il settore del sociale
E non può essere sostenuto a prescindere da un correlato disegno di adeguate e coerenti politiche che ne assicurino la sostenibilità economica
Ciò rimanda a nostro avviso ad alcune scelte prioritarie ormai a nostro avviso non più eludibili
La prima affrontare e correggere gli squilibri che caratterizzano la complessiva entità della spesa sociale italiana rispetto agli ambiti che la compongono
Con l'obiettivo prioritario di adeguare i livelli europei la spesa specificamente sociale assistenziale Chioggia gravemente sottodimensionate che tra l'altro in questo Paese è caratterizzata dalla perdurante sostanziale assenza
Di strumenti e politiche di sostegno al reddito delle fasce più deboli e di contrasto delle situazioni di povertà anche estrema
In secondo luogo ci pare indispensabile operare per un effettivo controllo dell'incremento della spesa assolute in sanità da perseguire non attraversi genericità agli
Ma da un lato attraverso azioni di effettivo contrasto degli sprechi e delle inefficienze ma soprattutto
Attraverso un percorso di effettiva e concreta riorganizzazione degli assetti dell'organizzazione della sanità
Orientata all'appropriatezza degli interventi e quindi alla loro efficacia
L'estensione della non autosufficiente al della non autosufficienza delle condizioni di cronicità
E la dimensione della loro incidenza sulle dinamiche della spesa sanitaria rendono esplicita la necessità di passare
Da setti centrati prevalentemente sull'ospedale generalista la strutturazione di un sistema di risposte più flessibili e modulate centrate sul territorio in un'ottica di festiva integrazione socio sanitaria che preveda la piena
Partecipazione di persone famiglie nel pensare progettare questa rete di servizi e di ma anche di valutarne gli effetti e l'efficacia
Crediamo infine che serva un corretto riconoscimento e una più strutturate trasparente finalizzazione della spesa privata
Che peraltro in Italia è molto rilevante in questo settore quanto dispersa e individualizzata che invece va promossa
Strutturando forme integrative che siano trasparenti
E per quello che riguarda le nostre diciamo opzioni partecipate democratiche nei loro cassetti
Le organizzazioni del terzo settore fin dalla loro nascita hanno affermato nel concreto la forza della sussidiarietà
Eppure nonostante l'introduzione a partire dal due mila uno del principio di sussidiarietà all'interno della Costituzione italiana
Molto rimane da fare affinché sia pienamente attuato negli ordinamenti dello Stato il sia correttamente intesa all'interno della società
La sussidiarietà tanto verticale quanto orizzontale elemento qualificante imprescindibile
Di una società che ponga davvero al centro il cittadino non suddito ma soggetto pienamente qualificato ad agire da solo o attraverso forme di autorganizzazione sociale
Per contribuire al raggiungimento del bene comune
Il pieno dispiegarsi del protagonismo dei cittadini delle famiglie dei soggetti sociali
è per noi condizione sostanziale per poter parlare di una società attiva
Perché l'esercizio di una cittadinanza attiva fonda e garantisce la possibilità di ridisegnare anche il ruolo di istituzioni di istituzioni giuste
Di reti sociali solidali
Di rapporti di sussidiarietà caratterizzati da corresponsabilità reciprocità chiarezza di ruoli
La sussidiarietà come giustamente viene descritta intesa nella Costituzione non diminuisce lo spazio del pubblico ma anzi lo amplia
Lo Stato deve infatti adoperarsi per favorire
L'iniziativa di cittadini i quali concorrono attraverso la loro personale responsabilizzazione al conseguimento di obiettivi aventi finalità pubblica
Allora in direzione dello sviluppo di una più coerente politiche quadro e al setto sussidiario ci pare occorra un impegno più concreto e specifico
Perché è sulla sussidiarietà si rivitalizza io si ampli nella società italiana conoscenza informazione confronto
Perché si colga in maniera più precisa il legame positivo e virtuoso che connette sussidiarietà al disegno di un welfare universale fondata sulla centralità e i diritti delle persone
Pensiamo che serva affrontare il tema delle forme in cui attualmente spesso in una logica di deresponsabilizzazione o di esternalizzazione miniera dei servizi ai soli scopi di ridurne i costi
Delle forme in cui attualmente viene intesa spesso la sussidiarietà dalle pubbliche amministrazioni
Riconducendo piuttosto la riflessione alla qualità sociale ai beni relazionali prodotti dal terzo settori
Questioni e capacità e potenzialità che oggi spesso sono riconosciute soltanto quando si tratta di rispondere alle gravi situazioni di emergenza ne abbiamo avuto prove anche in tempi
Molto recenti ancora tutt'oggi si tratta piuttosto di inverare una strategia che identifichi il cittadino i corpi intermedi come risorse stabili di comunità e di welfare non solo per il loro essere
Una delle più chiare espressioni di dell'autorganizzazione della società civile che tanto si evoca
Ma per il ruolo centrale
Che le organizzazioni di terzo settore continuano a svolgere proprio nelle politiche di welfare ai diversi livelli e nei diversi passaggi introducendo modalità volte a favorire l'effettiva possibilità di partecipazione
Dei cittadini organizzati alla pianificazione lo sviluppo del proprio territorio
Serve poiché si amplino e si stabilizzino le notizie degli ultimi giorni sono state positive vogliamo e speriamo che si continui in una direzione positiva
Che si stabilizzino gli strumenti di sussidiarietà fiscale introdotti negli scorsi anni
è
A partire dal cinque per mille e infine che si garantiscano in concreto
Condizioni perché le organizzazioni di terzo settore tutte le organizzazioni di terzo settore
Nella loro diversità possono operare in condizioni meno punitive di quanto spesso oggi non accade anzi concretamente promozionali
A partire dal tema dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni a partire da un quadro coerente di politiche di sostegno sul piano fiscale e più complessivamente
Dalle esigenze ad un quadro aggiornato di regole
Rispetto ai rapporti con le pubbliche amministrazioni che siano orientate
Piuttosto che in maniera sostanzialmente frammentata e contingente verso forme di partnership e di collaborazione più mature e più qualificate
Grazie Grazie Paola che appunto ha presentato questo documento complessivo che
Punto avete
La possibilità anche di
Vedere analizzare poi
Di cui discuteremo anche più avanti e che appunto è stato predisposto dalla dalla Commissione da lei presieduta da consultarle presieduta
Io tutto quindi
Adesso la parola agli altri amici che molto rapidamente lo vi prego ancora
Sì amplieranno alcuni elementi già contenuti nella nel documento
Aggiungendo alcuni aspetti specifici voglio nel frattempo già salutare alcune persone mi scuseranno poi farò altri saluti più avanti
Che sono qui con noi ospiti graditissimi don Angelo Casile che il direttore dell'ARPA ufficio la Conferenza episcopale italiana per la pastorale sociale del lavoro la dottoressa Marina Gerini direttore generale della Ministero
Delle politiche sociali
Del lavoro il dottor Fabio Palmieri della
Apro la segreteria per la dottoressa della sottosegretario Roccella
Il dottor Giorgio Righetti direttore della Fondazione per il sud dottor Mario Cavani vicepresidente di Banca etica ai gli altri appunto che
Via via poi salute ero intanto do la parola Paolo beni
Componente della coordinamento e il Presidente dell'ANCI
Sì grazie buongiorno
Brevissimamente in poche battute aggiungo solo
Solo qualche considerazione alle
Alle cose che diceva Paola Minetti
Credo che dobbiamo molto contestualizzare alla realtà alla fase che attraversiamo alla realtà del momento la nostra riflessione sul
Sistema di welfare e sull'innovazione del sistema di welfare
Per inviamo la questione del Libro bianco che disegna indubbiamente io penso obiettivi e valori ampiamente condivisibili
Del resto confermando l'impostazione già tracciato dal Libro verde e che invece
Credo
Ci lascia più perplessi dal punto di vista della caduta concreta nelle politiche che poi quegli obiettivi dovrebbero realizzarli
Cioè in qualche modo e come si è ancora si aspettasse il passo avanti rispetto alle dichiarazioni di intenti
Del libro verde anche perché fra quel primo documento il secondo e è intervenuta una crisi tanto più pesanti e in qualche modo dovrebbe indurci ad accelerare alcune scelti
Una crisi che sta producendo una emergenza sociale drammatica i cui effetti ricadono oggettivamente sulle fasce più deboli della società sta crescendo in Italia la povertà relativa
Che rischia di cronicizzarsi soprattutto in alcune aree del Paese in alcune fasce sociali al sud nelle famiglie più numerose soprattutto nell'ambito
Della povertà infantile che fenomeno preoccupante
E allora
La privazione di una vita dignitosa di una prospettiva di futuro per troppe famiglie per troppe persone produce
Insicurezza produce quel processo di frantumazione di rottura dei legami sociali
Tensioni difficilmente controllabili
Il rischio di una deriva pericolosa della nostra Società io penso che prima che il contesto sociale si deteriori ulteriormente bisogna contenere gli effetti della crisi affrontando
Questa emergenza con un piano organico che dia risposte innanzitutto al problema della povertà con strumenti di protezione economica con ammortizzatori sociali
Con interventi di inclusione di accompagnamento
Delle fasce più deboli oggi ci sono dei tentativi in campo anche da parte del Governo
Ma io penso che si limitino troppo
Ad erogazioni monetarie e a misure una tantum credo che dobbiamo fare uno sforzo per dare più continuità
Per mettere in campo interventi di lungo termine e per spostare
L'asse
Il baricentro delle politiche dai trasferimenti monetari alla rete dei servizi all'implementazione della rete dei servizi che ancora carente ed è soprattutto carente in alcune zone cioè diseguale nel territorio nazionale
Credo che si debba abbassare la soglia di accesso ai servizi proprio in considerazione della nuova in maggiore complessità dei soggetti sociali
Portatori di bisogni cioè disegnare un sistema di Roma di quel far più inclusivo che garantisca livelli essenziali come diceva paura
Diritti e opportunità per tutti
E quindi affiancare
All'idea dell'assistenza al concetto di assistenza quello di prevenzione e promozione sociale cioè sostituire all'idea della riparazione quella della reciproca assicurazione all'interno di una comunità sociale
Di un benessere sociale che non può prescindere
Non solo alle pari opportunità ma anche dall'uguaglianza dei diritti come e già veniva detto
Cioè io penso che l'effettiva accessibilità praticabilità di quei diritti che stanno scritti poi la nostra Carta costituzionale e in tante dichiarazioni d'intento diventa la base vera della possibile coesione sociale
Perché l'obiettivo del benessere delle persone su cui
Concordiamo comunque sempre non può prescindere dal fatto che la società non offre a tutti le medesime condizioni di partenza e altrimenti se noi facciamo confusione su questo rischiamo di confondere
I diritti con gli interessi prevalenti della parte più forte della società e questo rischierebbe inevitabilmente di produrre quel processo di sgretolamento sociale pericoloso di cui parlavo
Tutto questo è chiaro
Concludo questo breve ragionamento non si può fare senza risorse senza un adeguato finanziamento del fondo sociale
è un problema penso che questo non possa prescindere da un equo utilizzo una ecco e un pool equilibrato utilizzo della leva fiscale ma anche al tempo stesso dalla necessità di affrontare
L'esigenza di coordinare e di utilizzare al meglio le risorse già impiegato
Superare quella disparità nord-sud perché pesa con un piano nazionale che garantisca partita di opportunità di accesso
Questo
Non lo si può fare
Sicuramente ridimensionando le responsabilità pubblica e l'intervento pubblico un sistema nazionale che consenta agli enti locali di erogare servizi di qualità personalizzati e capillari
Perché questo credo si debba fare ha bisogno di un forte governo pubblico ed ha bisogno al tempo stesso
Di attingere all'Energia da risorse
Di un'idea di la sussidiarietà di una sussidiarietà che non sia supplenza delle responsabilità pubbliche ma ampliamento delle responsabilità collettive della comunità sociale
Quindi investire di più
Nella rete dei soggetti sociali in quella rete dei soggetti sociali che già oggi garantisce una parte consistente dei servizi
Riconoscere e valorizzare
La libera iniziativa dei cittadini dei cittadini organizzati
Le reti di famiglia associazioni enti locali che spesso già si creano nel Paese ma capire anche
Che il terzo settore può essere importante e decisivo in questa strategia
Non solo come erogatore di servizi e questo non ci stancheremo mai di ripeterlo e non ci stancheremo mai di ripetere che troppo spesso le istituzioni di questo Paese le istituzioni locali i nostri interlocutori ci considerano solo questo
Erogatori di servizi da chiamare alla bisogna e invece il terzo settore può esprimere maggiormente le sue potenzialità proprio per la sua capacità
Di operare a fianco delle persone
Di stare in prossimità con la vita delle persone di leggere quindi i bisogni
Forse di leggerli anche un po'prima
Delle istituzioni
E di sporcarsi le mani a sperimentare soluzioni approvare a sperimentare soluzioni e la sua capacità di coinvolgere
I soggetti portatori di bisogni facendoli diventare da utenti disservizi protagonisti invece della promozione
Dei propri diritti della povera presenta Anza sociale della propria partecipazione civica
Cioè quindi in qualche modo io penso che noi dovremmo dirci che il terzo settore nelle sue tante diverse forme
Organizzate deve svolgere una funzione costituenti nel sistema di welfare che vogliamo costruire per il futuro perché e portatore di un'idea di cittadinanza
Come veniva prima di tutto un'idea di cittadinanza fondata sull'equilibrio fra libertà individuali e responsabilità collettive
E quindi di una nuova cultura dell'interesse generale del bene pubblico e dello spazio pubblico che non è prerogativa esclusiva nell'ambito istituzionale ma deve essere patrimonio della comunità sociale grazie
Grazie falso ancora
Troppo alcuni saluti integro ancora
Alcuni amici
Perché sono qui con noi salutò Diego Cipriani rappresentanza della Caritas Antonello Scialdone del dell'ISFOL dotto Alberto Valentini di Unioncamere caro amico del del Forum del terzo settore
Do quindi la parola a Fausto Casini che è presente l'impasse oltre che coordinatore della Consulta del volontariato presso il Forum
Ma piacerebbe usare un'immagine quali sono gli aspetti negativi secondo voi di
Di aver montato le tende in Abruzzo e non aver messo le casette e arrivare per arrivare subito alla costruzione dei fabbricati
Gli aspetti negativi che noi non non discutiamo solo il fatto che le persone devono rimanere cinque mesi intenda cioè il fatto che non si riesce in questo modo a fare l'urbanistica partecipata per la ricostruzione
E che non si riesce a far ripartire il rugby all'Aquila perché campi da rugby sono tutti occupati dalle tendopoli
Il volontariato che interviene l'emergenza molta le tende
Questo ruolo del volontariato che interviene nell'emergenza Montale tende e basta
Il volontariato organizzato Montale tende si fa carico che in questi cinque mesi le persone stiano meglio lavorino correttamente e possano in un qualche modo a vere
O quello che serve per poter avere una vita dignitosa stando in tendopoli
Il volontariato organizzato e che consapevoli del proprio ruolo di soggettività politica va oltre e cerca di far mettere la comunità al centro
Cerca di far nascere all'interno delle tendopoli fra le persone momenti di coordinamento che vedranno
L'idea di una comunità che si ricostruisce all'interno di un sistema se noi lasciamo da un parte l'immagine del terremoto e lo usiamo per la crisi
Io credo che le due cose possano a vere definire il ruolo del volontariato del terzo settore in modo molto similare
Perché la crisi finanziaria e la crisi economica la crisi generale che il nostro sistema sta vivendo mette in difficoltà la possibilità
Di molti cittadini di a vere quello che serve per stare al mondo del volontariato in questo caso agisce con un fare riparatoria
Ma soprattutto questa crisi finanziaria ci dice che il problema reale e la coesione sociale sono i valori che mettiamo centro allora il terzo settore ha una funzione fondamentale
Guai se la crisi finanziaria come l'emergenza fosse vissuta inattesa di uscire dalle tende
Ma e necessario in questo momento organizzare la rinascita andando a pensare quale può essere il ruolo del terzo settore adesso e credo che Paola nella sua relazione ce l'abbia spiegato chiaramente
Non possiamo stare fermi in attesa che tornino i soldi per fare le cose
Dobbiamo invece cercare di ripensare una società che
E più adatta le nostre comunità il volontariato quindi cosa può fare in questo in questo ambito innanzitutto cosa farà
Abbiamo deciso di auto convocarci in una negli Stati Generali del volontariato il cinque di quattro cinque dicembre a Roma
Il volontariato quindi la la Consulta nazionale del Forum la con Voeller i e con l'aiuto dei centri di servizio la Rete dei Centri Servizi del Volontariato e tutti gli attori e gli amici cercherà Peter fare una grande mobilitazione
Perché perché il volontariato in questo momento si sente in difficoltà la discussione sulle normative la discussione sugli elementi che sono due legati al volontariato faccio cito il servizio civile il cinque per mille per esempio
Fanno sì che questo non che ci fanno vedere che questa società che non si rende conto di che cosa serve
Per far funzionare bene il volontariato allora noi abbiamo bisogno che
Il volontariato sia capace di comunicare cosa serve e qual è il suo progetto di società e l'unico modo che può fare può utilizzare quello di riunirsi
Abbiamo identificato però questo momento di riunione anche come un obiettivo
Voi sapete che il due mila e undici saranno europeo del volontariato
Sapete che collegato con l'hanno rotto e del volontariato
C'è tutto un percorso che parte da questi giorni
Che noi dobbiamo sviluppare io credo che questa sfida ulteriore che l'anno europeo del volontariato che è una sfida soprattutto anche per il volontariato italiano che deve essere capace di mettersi in discussione uscire dai propri schemi particolari e tipici dell'Italia e ragionare invece
Ecco cercando di confrontarci su soggetti differentemente organizzati suddivisi come il volontariato in Europa
Io credo che questa scommessa parta da un'attività che stiamo facendo ma il cinque dicembre potrebbe essere un punto di partenza ricordo però che il due mila e undici
Hanno proprio del volontariato prende il via da un'attività svolta da un'alleanza di soggetti del privato sociale europeo
Che hanno promosso quindi è una promozione partita nel privato e questa cosa quindi noi ci auguriamo che assieme al Governo e assieme agli uffici che si occupano delle relazioni col volontariato e con la promozione sociale
Sia
Uno tenga sempre presente il valore del privato sociale come corpo intermedio che fa rappresentanza anche nella costruzione dell'anno europeo del volontariato su questo elemento noi
Abbiamo intenzione di lavorare per preparare questo percorso ricordo anche però che la loro però volontariato parte
Da quella bellissima risoluzione della Commissione europea che dice che va vuole spinge a valorizzare il volontariato come fattore di coesione sociale noi
La nella prelazione Di Paola è stato chiaramente indicato qual è il ruolo che intravediamo per il terzo settore il volontariato all'interno del terzo settore sicuramente diventa un attore fondamentale di questo ruolo ma è credo anche che abbia un quid in più da giocarsi
A favore di tutto il Terzo Settore Volontariato due sei sei chiamiamolo così perché per noi in Italia le decisioni venivano a quei numeri delle leggi
Perché volontariato è libero legato a questa indicazione della gratuità
Che lo anima e quindi al compito di essere più scomodo
E quindi io credo che il volontariato all'interno del terzo settore anche per le mani libere che ha che dovrebbe avere
Maggiormente per per il fatto che sono cittadini
Che lo fanno nel tempo libero che fanno tutta una serie di attività sviluppate atte attorno a questo tipo di volontariato credo che questo sia uno dei ruoli noi dobbiamo come volontariato essere scomodi
E lo siamo per qualsiasi Governo dopo se si parte provenga politica partitica e quant'altro però è chiaro che dobbiamo lavorare
In questo modo concludo dicendo questa o questa vicinanza al percorso europeo ci impone di uscire da alcune logiche che ci hanno diviso in questi anni
Ma che invece proprio nell'emergenza crisi finanziarie nell'emergenza secondo me delle forme di rappresentanti della frode la partecipazione di sistemi di partecipazione e rappresentanza
Credo proprio che bisogna superare le vecchie logiche del piccolo e del grande
Di chi che chi deve rappresentare che cosa tutte queste cose sono importanti sono fondamentali perché la rappresentanza e la rappresentatività devono essere misurabili
E facilmente utilizzabili però
Credo che la stagione che abbiamo davanti ci debba proprio unire in questo in questo percorso abbiamo un'emergenza di tempi abbiamo un'emergenza finanziaria abbiamo un'emergenza che per un ritardo in tutta una serie di riforme che sono necessarie per
Poter permettere al volontariato di continuare a vivere nella sua forma nel per come è stato e come si è sviluppato in Italia
Io mi fermo ma che coordina discussione siete ha passato il ruolo a Paola credo non so quindi mi fermo e ringrazio per lo spazio
Grazie Fausto la parola
A Filippo Fossati Presidente di UISP
Ma io intanto una speranza che
Dopo la crisi finanziaria con questo meraviglioso paradosso per cui il popolo si è trovato a finanziare il welfare delle banche siano morti spero una volta per sempre tutte le teorie del trade-off tra welfare e sviluppo
Abbiamo sentito da Paola ed è il nostro acquisizione
Normale ormai l'idea che se davvero si dessero opportunità a tutti sviluppando le capacità della persona avremmo sicuramente un mondo migliore ma anche spenderemmo meno
E nelle campo di attività del delle nostre associazioni associazione di sport per tutti e di promozione sociale attraverso lo sportello durano sette milioni di cittadini
Alcuni dati in queste in questo campo in quest'ambito danno un po'l'idea
Di questo ragionamento
Un numero a cui non si fa molto caso tra le difficoltà di questo paese c'è la quantità di sedentari assoluti
In Italia sedentario assoluto il quarantuno per cento la popolazione
Media europea ventisei noi siamo ultimi con la Grecia il Portogallo al nord Europa al quattro cinque per cento
C'è una letteratura sterminata che associare alla sedentarietà assoluta patologie
Fisiche a patologie sociale penso alle solitudini
Che si affiancano alla caratteristica della del sedentarietà
è intuitivo capire come dare una possibilità e un'occasione
Sì movimento
Sulla base delle caratteristiche della persona
Si possono far saltare gli ostacoli all'anziani ma si possono
Accompagnare a fare una passeggiata muoversi un po'insieme agli altri
Il riuscire a costruire una rete di opportunità rivolta a questo quarantun per cento cosa significherebbe in termini di
Miglior vita da un punto di vista fisico ma soprattutto dal punto di vista
Sociale
Io credo che dovrebbe essere una riflessione del Governo non è stata mai una riflessione approfondita dei Governi
Ma se lo dovesse dire con una battuta in questo senso lo sport l'attività motoria e sportiva è cosa troppo seria per lasciarla allo sport
Bisognerebbe inserirla a pieno titolo nelle politiche di di due
Poi ci accorgiamo che quando mettiamo in movimento le persone quando ve
Le facciamo sul territorio interagire con l'esperienza dell'associazionismo culturale del volontariato
Noi troviamo un
Un grande potenziale di scambio fra culture diverse
Tra abilità diverse trattamenti diversi riusciamo a costruire inclusione riusciamo a costruire dialogo
E siccome le la modalità è quella dell'associazionismo riusciamo anche a trasferire conoscenze quindi attivare esperienze
Che diventano anche qualche volta anche esperienze di impresa sociale di cooperazione attiva Nona
Economia locale
Ed è un po'la stessa cosa che avviene per campi che difficilmente associamo alla dimensione sociale ma che ci sono
Ne sono imbevuti penso all'animazione ambientale penso a tutto l'associazionismo di tutela dei consumatori insomma dove si punta costruire stili di vita estivi di relazioni sociali migliori
Costruiamo la possibilità di intervenire concretamente su un modello di welfare migliorando
Le condizioni di
Di vita delle persone quindi un sono grandi campi della
Della
Promozione sociale che si
Esprimono in una dimensione comunitaria delle risposte di guai
Allora io domando sono due domande sono rapidissimo
Vogliamo valorizzare questo tipo di dimensione comunitaria delle risposte di welfare delle persone che si associano in questi
Campi
è chiaro che la risposta a questa domanda è ovvia tutti diranno sempre di sì
Evidente palpabile il il valore sociale ma la domanda la domanda successiva allora se si
Vuol valorizzare
Questo tipo di risposta comunitaria come utilizziamo questa energia dove la collochiamo
Se
Come abbiamo detto ha detto Paola
Gli interventi che mi hanno preceduto associarsi risponderà un bisogno
Oltre che rendere un servizio e costruire una rete di partecipazione e formare e tessere democrazia e scommettere sulla dignità esso di una intelligenza delle persone
E il sulla intelligenza degli effettui dei di di quello che esce dalle persone quando si associano
Dove lo collochiamo nel Paese questo movimento questa dimensione
Il Forum del terzo settore una parte sociale è stato riconosciuto manto
Io credo che il valore di questo movimento complessivo il valore di una struttura dell'organizzazione sociale e politica del Paese
E allora quale Governo per questa struttura quale mercato e con quali regole per questa struttura
Quale promozione delle competenze che si formano in questo mondo degli operatori dei dirigenti e qui non c'è università non c'è il riconoscimento di professionalità di competenze si acquisiscono spesso i lunghi anni di lavoro di territorio di lavoro
Sul
In in trincea sulla strada dei servizi
Questi sono i temi la collocazione dentro un sistema
E istituzionale di questo grande movimento è un tema irrisolto del politica del nostro Paese delle delle istituzioni del nostro Paese
E poi c'è una dimensione locale
è
Il l'intreccio tra le associazioni del terzo settore l'istituzione locale qualche cosa che si è disegnato nella storia ed è una grande realtà del Paese ormai
Da questo intreccio
Nascono essi stabilizzano tempi e modi di vita nel quotidiano della nostra città in tanta parte del Paese
è un intreccio spesso
Anche questo è un paradosso informale
Perché nella programmazione degli interventi del territorio e anche nella presentazione e poi soprattutto nell'erogazione cioè un ruolo di scambio tra le istituzioni locali e le grandi agenzie
Del dell'economia locale e l'associazionismo e il volontariato
Il problema è che non ci sono regole e non ci sono indirizza e non c'è valutazione dei risultati di questa
Di questo lavoro direi io vorrei un governo che si
Ponga il problema degli indirizzi da dare a questo movimento
Di alcune regole che servono penso all'affidamento dei servizi pubblici su scala su scala locale e anche della valutazione dei risultati perché credo che nessuno di noi si sottrarrebbe ad una
Logica chiara e condivisa modalità di valutazione dei risultati in essere sarebbe un elemento di salute per per il Paese
E naturalmente in questo contesto se questo è l'obiettivo
Beh dovremmo anche riconoscere un po'ai al territorio alle comunità locali ai comuni alle istituzioni locali il il il ruolo
Di
Regia di guida e io ho un la grande preoccupazione dell'impoverimento
Non solo di risorse economiche e finanziarie anche lì fosse ieri da parte delle istituzioni locali e dei Comuni
Naturalmente anche qui vorrei dal Governo ruolo l'indirizzo di controllo di valutazione dei risultati ma che renda possibile
Il rilancio e la costruzione dei servizi locali
Mi preoccupa
Sono
Terrorizzato dalla indifferenza territoriale oltre che dalle iniquità di un sistema che punta tutto su trasferimenti monetari o da ciò che si finanzia con i risparmi fiscali delle persone
Noi abbiamo bisogno di molta libertà abbiamo bisogno anche di molto Governo questo è un po'il messaggio che io credo dovremmo dare con il lavoro di oggi grazie
Bene io mi scuso con gli altri colleghi del coordinamento facciamo come avevamo già annunciato un po'di di cambiamenti in corso d'opera che sono chiaramente necessari per
La economia dei lavori e per gli impegni importanti
Che appunto il ASP Ministro deve affrontare innanzitutto saluto e ringrazio il ministro del lavoro e politiche sociali per la sua presenza qui con noi che è particolarmente gradita queste la nostra Assemblea sono
I soci i presidenti e delegati di tutte le organizzazioni aderenti al Forum nazionale terzo attore qui in sala e dopo alla parola immediatamente per una breve saluto a Giancarlo poneva o che e consigliere creme Presidente della Commissione delle politiche sociali ed ambientali
Grazie
A me tocca fare gli onori di casa do il benvenuto al Ministro del lavoro do il benvenuto tutti voi a nome del presidente dell'intero Consiglio
Anche quale Presidente della sesta Commissione che segue le politiche sociali
In qualche misura
Il lavoro di oggi che voi state compiendo può essere un importante tassello rispetto alla strategia della sesta Commissione
Vista anche
La scelta che ha compiuto l'Assemblea di lavorare rispetto all'impresa al lavoro con una declinazione particolare per quanto riguarda il sociale quattro elementi la Commissione ha posto l'attenzione
Dell'intera Assemblea la questione che riguarda un'indagine rispetto lo stato sociale nel territorio
Per come è l'assetto appunto dello stato sociale
Rispetto a questo Ricupero anche all'introduzione di patriarca rispetto ai molti valori che sono contenuti nel Libro bianco il precedente del Pianella invitato il Ministro del lavoro a illustrare il Libro bianco all'Assemblea
è un'ambizione dell'Assemblea di dare un contributo rispetto la progettualità quindi offrendo un quadro nazionale di riferimento di sostegno anche grazie al Libro bianco al terzo settore
Il secondo elemento di più nella attivato l'Osservatorio dell'economia sociale che coordinato da Kuala Cini per rendere l'impresa sociale più conosciuta
Terzo elemento il gruppo di lavoro pilotato da patriarca sta elaborando uno schema di osservazioni o proposte sull'impresa sociale
Potrà essere utile questo schema per il decisore politico proprio ieri l'intergruppo del Pianella riconosciuto un ruolo forte dignitoso il terzo settore rispetto alla crisi quindi anche il tema che state discutendo oggi
Il quarto e ultimo elemento è il rapporto che io auspico sia più stretto più fecondo
Tra il Forum del terzo settore il Consiglio stesso per aver anche quindi questo contributo molto importante rispetto le scelte l'opera che deve compiere il Consiglio come vedete c'è un intreccio trattenerle società civile
Per offrire contributi nella crisi
Ma ritengo anche cogliendo il messaggio del principio per andare oltre
La crisi sta realizzando la società
Difficilmente più giusta e quindi noi dobbiamo lavorare rispetto a rendere la società più giusta più equa dove veramente alla persona sia centrale al primo posto la sua dignità in particolare
Quindi andare oltre ai furori ideologici del passato questa è una bella sfida vi faccio l'augurio di buon lavoro
Ringrazio davvero giocano parlerò garantisco anche che il foro e terzo attore sarà
Certamente impegnato già e dopo adriatica ce lo ha detto in apertura anche nel nel nel prossimo futuro per una contributo fattivo all'attività del CNEL
E per portare appunto il pensiero del terzo settore tutto all'interno di questa consesso così importante per per il nostro Paese
Io intanto saluto anche io ringrazio il vicepresidente del Senato che ci ha raggiunto senatore Vannino Chiti che
Col quale appunto ci confronteremo anche nel proseguo di questa di questa giornata io introduco molto rapidamente
Alcune tematiche abbiamo già appunto fornito alcune indicazioni in precedenza sulle cose che sono state in precedenza dette questa mattina I nostri interlocutori
Ma richiamo alcuni aspetti che mi paiono particolarmente importanti intanto il Forum del terzo settore
Che è stato ideato pensato all'inizio degli anni Novanta nel novantotto è stato riconosciuto come parte sociale dal Governo ma noi chiediamo che
Proprio
Utilizzo anche questa giornata per ribadirlo che a questo riconoscimento formale
Seguono poi le convocazioni in tutti i tavoli di pianificazione in cui
Appunto può essere utile il nostro il nostro contributo cosa che Istat altalenante in questi anni nella storia appunto dei Governi della Repubblica a prescindere dalle maggioranze voglio ricordarlo
Noi crediamo che il forum
Pur non rappresentando tutto il terzo settore italiano però sia il più importante più rilevante soggetti di rappresentanza e soprattutto l'unico che appunto aspira
Questo ruolo di parte sociale per poter apportare dentro le istituzioni un pensiero il più possibile unitario di chi ogni giorno opera all'interno della società italiana
Nel mondo del volontariato del mondo della cooperazione nel mondo dell'associazionismo di promozione sociale nelle imprese sociali sono poche ma iniziano anche se ai soci fanno parte di diritto del terzo settore
Il terzo settore si interroga in questa fase storica in particolare alla luce di alcuni elementi importanti che vedi ho davanti a noi da un lato la crisi una crisi che lo abbiamo detto a più riprese non è solo crisi economico-finanziaria male e crisi dissenso e crisi etica
E crisi che interroga il nostro molto spesso di stare nell'economico e di stare nel sociale
Abbiamo
A più riprese
Ascoltato in questi mesi appelli a una rinnovata economia sociale di mercato ma questo sociale per noi è importante e non è generico o almeno per
O sopra e non può essere un generico elemento soltanto di attenzione alle questioni sociali quanto piuttosto una necessità di andare a porre in essere nel elemento economico quei principi di partecipazione di democrazia
Di sostenibilità che appunto hanno in questi anni via via assunto un'importanza non soltanto del mondo no profit pur partendo da questo ma che hanno avuto anche uno sviluppo anche
Di rilievo nel mondo nel mondo profit quella contaminazione tra profit e no profit
Che in questi giorni è stata parer mio magistralmente indicata da Benedetto sedicesimo nell'enciclica scaricarsi in veritate ebbene noi in qualche modo abbiamo iniziato a farla
Negli anni pur tra mille fatiche talvolta anche con profonde incomprensioni da parte della politica della società stessa
Oggi appunto Veneto sedicesimo parla di civilizzazione dell'economia credo che questo termine si impegni e ci sprona a lavorare ancor di più ma d'altro par d'altro canto il le riflessioni le analisi fatte nel G otto
Dell'Aquila della scorsa settimana non vanno in direzione diverso
Parlano di una maggior responsabilizzazione parlano di una necessità di acquisire maggiore coesione sociale all'interno dei Paesi facendo crescere la fiducia
E questo è il primo contributo che noi vogliamo dare al nostro Paese di fronte alla situazione di crisi noi siamo un po'grande costo
Tuttora e di legami sociali e di fiducia
è chiaro che per far questo dobbiamo essere messi nella condizione di agire fino in fondo quello che il nostro ruolo di terzo settore già veniva detto questa mattina
Ma lo richiamo con forza i nostri massimi rappresentanti istituzionali il terzo settore non vuole SR il Libro bianco lo dice
Con in
Molta nettezza un vero esecutore di politiche da altri determinate
Ma vuole essere anche un corresponsabile vuole da un lato appunto assumersi l'onere anche di andare ad inventare modalità nuove poste nuove partendo dall'autorganizzazione dei cittadini e dall'altro lato anche interveniva delle politiche pubbliche naturalmente senza andare a scavalcare i ruoli istituzionali
Senza andare a ledere quelle che sono i principi della democrazia ma la democrazia io lo cito spesso in cui l'avrà già ascoltato
Riprendendo Aldo Moro nove può essere per noi interessante se rimane democrazia politica deve essere anche insieme democrazia sociale
E questo connubio di e con democrazia sociale politica io credo possa fare particolarmente bene al nostro Paese in una fase così delicata come quella che stiamo attraversando
Nel Libro bianco si dice poi ed è il motivo anche dell'urgenza di questo incontro di oggi
In seguito a una serie di analisi molto attente e puntuali rispetto alle necessità di cambiamenti della sistema di welfare italiano necessita di quali cambiamenti che
Riteniamo assolutamente
Siano appunto oggi imprescindibili anche in questo momento di crisi dice che è necessario avviare una stagione costituente del terzo settore italiano una stagione costituente
è una terminologia questa piuttosto ambiziosa ma che al contempo ci piace si piazze perché
La stagione costituente una stagione che parte dal basso che vede il coinvolgimento che vuole guardare in faccia la realtà e da questa appunto far scaturire le ipotesi le prospettive
Ne vogliamo dire al Governo vogliamo dire al Parlamento che noi siamo disponibili a fare la nostra parte
Non soltanto come formula mano che come terzo settore infatti la proposta che noi faremo quest'oggi appunto in questa nostra Assemblea è quella di andare a produrre a costruire nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Un libro verde del terzo settore italiano cioè iniziare a mettere in campo tutte le problematiche ma anche tutte le potenzialità il Libro verde appunto a questa funzione l'abbiamo in questi anni via via ha preso
Del terzo settore per andare a discutere non soltanto tra le organizzazioni che fanno parte del Forum stesso ma con da tutte le organizzazioni del terzo settore italiano allargando appunto qui sto ragionamento a quanti vogliono con noi pensare a un nuovo modello per rendere il terzo settore più efficace più efficiente ma anche e soprattutto più capace di rappresentare i nostri concittadini
E l'ultima riflessione e proprio sulla rappresentanza
Infatti il Ministro Sacconi e qualche mese fa
Ci ha detto che i più poveri nel nostro Paese non hanno forse rappresentanza sociale ha usato una forma lievemente dubitativa ma insomma se ha fatto capire che a riteneva che appunto questo problema fosse aperto
Ed è una considerazione ahi noi vera perché da un lato noi non abbiamo saputo esercitava dobbiamo riconoscerlo fino in fondo questo ruolo di rappresentanza sociale dico le che persone che pure noi intercettiamo penso più di qualunque altro soggetto sociale quotidianamente nei nostri servizi delle nostre attività nel nostro agire volontario
Ma d'altro canto non siamo riusciti a e sarà questo anche perché le istituzioni in molti casi non ci hanno riconosciuto questo questa rappresentanza ovvero a
Come appunto è stato già ricordato ci hanno utilizzati come meri esecutori di politiche ed altri definite come gestori di attività di servizi
E e non hanno sfruttato minimamente questa nostra capacità di essere prossimi alle persone di essere capaci di integrare quello che il puro dato
Di giustizia con anche il dato di solidarietà
Quindi Caritas per utilizzare ancora
Me lo consentirete appunto le parole del del Pontefice ora io credo che sia importante che dove innanzi da un lato da parte nostra ci sia più impegno in questo senso
E noi lo garantiamo anche a partire da oggi dall'altro lato che vengano ascoltate io chiedo preventivamente possibilmente le nostre istanze
Proprio riguardo soprattutto alle categorie più deboli riguardo alle politiche per il contrasto alla povertà per l'integrazione delle persone diversamente abili per
Quanti nel nostro Paese faticano e si trovano si trovano in affanno concludo dicendo che questo appuntamento qui appunto che abbiamo fortemente voluto e che ringraziamo ancora interlocutori è stato disponibile
Ebbene vuole essere il primo momento di confronto
Una confronto che nei speriamo possa essere proficuo la nostra logica è quella di contribuire fino in fondo per fare la nostra parte nell'ottica di avere un Paese più coeso di un Paese più solidale un Paese capace di tenere insieme
I due valori
Fondanti il nostro mondo cioè la sussidiarietà e la solidarietà grazie
Vi ringrazio per l'invito che chiedo scusa se ho costretto a cambiare l'iter dei lavori meglio il mezzogiorno in punto devo essere a Palazzo Chigi per l'incontro con le parti sociali che è stato convocato soltanto ieri sera
In relazione
All'emendamento proposto in materia previdenziale
Peraltro tenevo a partecipare al vostro incontro prendere l'impegno ad avviare una fase
Di consultazione di confronto intorno ai contenuti del Libro bianco e proprio con riferimento
A quella Obiettivo definito forse giustamente ambizioso di una stagione costituente
Per rigenerare il ruolo del di tutto ciò che includiamo nel concetto di terzo settore
Nel nel nostro Paese in particolare nel dopo crisi
Faccio rinvio ai contenuti del Libro bianco per
Che è stata operazione politica
Protesa non
A soltanto a un documento a produrre un documento progettuale del Governo ma un'operazione rivolta a cercare di concorrere all'evoluzione della costituzione materiale del Paese cioè
Del al
All'evoluzione di un comune sentire che dovrebbe
Io che Enzo intorno a quei contenuti che poi hanno un riferimento nella stessa Carta costituzionale
Dovrebbe consentire di verificare una
Larga coesione nazionale il documento è volutamente limitato al ai valori e alla visione proprio per costituire la cornice entro la quale poi
Si possa esprimere la dialettica tra parti politiche tra istituzioni tra istituzioni e forze sociali tra forze sociali
Al loro interno
E e ci auguriamo in di essere riusciti cioè ad andare oltre il sentire della
Della del Governo e della coalizione che lo sostiene
Ci siamo preoccupati anche nella consultazione di
Di allocare con molti degli attori politici sociali istituzionali
Modo da realizzare un po'un come ho detto un documento che noi speriamo possa essere largamente condiviso in questo
In questa condivisione il Governo trova poi ragioni di maggiore responsabilità lo dissi a un parlamentare dell'opposizione che esprimeva
Fortissimi giudizi positivi nei confronti di questo libro bianco l'onorevole Gustavino in Commissione sanità
Si espresse con molta positività divisi tutto quello che mi stai dicendo
Mi mette in mora cioè non mò non lo prendo solo come un un complimento mi fa piacere essere riuscito a realizzare in una sintesi inevitabilmente
Al responsabile del del Governo quel documento ma mi fa piacere perché
Cioè allo stesso tempo anche di impegna so che di costituirci e poi
Un mimo un impegno perché se tu negarsi l'utilità di quel documento non mi sentirei responsabilizzato nei suoi confronti mentre invece lo sono nel momento in cui
Lo condividi
Il Mino una parola la centralità della persona in sé e nelle sue proiezioni relazionali e per questo noi non abbiamo mai usato il termine l'individuo
è una scelta politica molto netta lo dico anche ai liberisti De novanta i
Quelli che io chiamo i liberal del novanta che in versione italiana mutuano dai Paesi anglosassoni alcune
Alcune visioni la scelta consapevole quindi del termine della persona in sei nelle sue proiezioni relazionali
A
Unimi una conseguenza molto immediata che io vorrei sottolineare in termini di riflessione e cioè la negazione dell'autoreferenzialità
Cioè del vizio diffusamente contratto dalle nostre istituzioni anche da molte espressioni sociali
Nello il nel momento in cui
Di abbiamo pensato per lungo tempo di poter godere di uno sviluppo dato acquisito irreversibile
Questa attenuazione della tensione se volete anche ideale io penso
Ha prodotto diffusamente il vizio dell'autoreferenzialità che appunto è la negazione della centralità della persona e
Oggi invece noi dovremmo governare saper governare siamo la prima generazione impegnata
Non soltanto ad evitare che grandi fattori di cambiamento come quelle che vediamo si risolvano commessi in passato è sempre accaduto con il conflitto
Saremmo io sono ottimista penso che noi eviteremo il conflitto il conflitto generalizzato in conflitto il conflitto globale che altre volte è stato il modo con cui si sono definiti i nuovi equilibri
Ma siamo anche la generazione che dovrà saper governare tenendo conto di due vincoli a questo punto davvero ineludibili il debito pubblico e la demografia
E il debito pubblico non solo riferito
Ai parametri europei al vincolo che ci lega l'Unione ma riferito al mercato finanziario il debito pubblico di un Paese che deve collocare titoli consistenti in ragione di esso
In un mercato dei titoli pubblici sempre più competitivo e in un mercato finanziario che speriamo
Le regole globali che abbiamo richiesto lo rendano davvero lavora in dono davvero stabile
E governare quindi con questi due vincoli nel significa da un lato volerli attenuare
Quello
Del debito è quello della demografia ed è lo squilibrio demografico e dall'altro far
Farcom dal teneva conto di essi nel breve nel breve-medio periodo in cui essi e si costituiscono un peso un po'
E
Questo significa ingegnarsi significa dare il meglio di noi stessi il Libro bianco nasce da questa idea
Da un lato della sostenibilità del modello sociale alla luce di questi vincoli e dall'altro dall'esigenza di una sua efficacia né in termini tali per cui le politiche sociali non siano solo più politiche della distribuzione
Della ricchezza ma siamo anche politica della produzione della ricchezza
E lo siano nel momento in cui siamo una società più destinata ad essere sempre più caratterizzata da alti contenuti di conoscenza di intelligenza a competere
Valorizzando le proprie persone il proprio capitale umano direbbero gli economisti che e oltretutto risorsa scarsa
Tanto che
Ho incontrato nei giorni scorsi una grande Consulting internazionale sempre più non solo a livello macro ma anche a livello micro aziendale si offre consulenza per il
Per il
Risk management la gestione del rischio applicata alla demografia
Cioè anche nella dimensione aziendale
Ora costruire quindi
Il nuovo lo sviluppo una uno sviluppo sostenibile nel dopo crisi per una società come la nostra
A aiutati anche dalla
Eccome dall'enciclica e dalla
Suo straordinario messaggio laico
Penso alla definizione del mercato che si trova induca a Vignanello enciclica che
Una evoluzione nella continuità mio avviso rispetto alle
I precedenti atti
Laddove si dice il mercato non è inesorabilmente destinato a una a produrre una quota di esclusi ma il mercato ha la potenzialità se organi se
Vissuto più che organizzato perché enciclica Non si affida molto a un eccesso di regolazione ma si affida molto alla libertà responsabile delle
Delle persone fisiche e delle persone giuridiche
Se vissuto con libertà responsabile da una pluralità di soggetti
Un mercato in questo cioè dinamico e capace di esprimere tutte le proprie potenzialità esso non dai esclusione esso al contrario genera inclusione e io aggiungo competitività
E allora questa la meravigliosa sfida che abbiamo di fronte tenendo sempre presente
Dietro come dire immanente su di noi il vizio dell'autoreferenzialità perché io non vengo a dire o terzo settore così come siete dovunque e comunque andate bene
Vi dico anche voi con il con immanente il il richiamo a non essere autoreferenziali con anche voi parti di quel processo che deve volerci voler volerci vedere volere del volere che siamo impegnati a attenuare i vincoli del debito pubblico e della demografia
Allora se la demografia il vincolo demografico agisce molto dal punto di vista dei contenuti delle priorità delle policy Stella e quindi ridà valore alla famiglia la natalità alla scolarità alla
Alla concilia a tanti profili a tanti profili all'occupazione femminile eccetera eccetera
è il vincolo del debito significa che dobbiamo prendere di petto alcuni problemi
Cioè non significa insisto razionare le prestazioni significa razionalizzare io che mi occupo di sanità vi dico che grida vendetta al fatto che un pezzo del Paese sia fuori dalla contabilità pubblica
Non solo fuori dai conti ma molto peggio che da fuori dei conti
Perché è fuori dalla contabilità pubblica
Ieri quando un gruppo definizione scorsi quando dei NAS sono entrati in un ospedale di una certa regione ma
Come dire sono entrati agguato
Chiudiamo attesi chiudiamo traguardato negli occhi il direttore generale quello chiuso la porta
Cioè non non è più accettabile e guardate che i tempi di
Riconversione sono velocissimi
Lo dico a tutti a tutta quella meravigliosa parte del terzo settore che opera nell'ambito del socio sanitario assistenziale a me piace declinare in forma integrata a il il termine
Che a tutti coloro non c'è e sviluppo della del terzo settore e non c'è sviluppo di soprattutto della persona
Cioè in metto e non c'è capacità di mettere la persona al centro di organizzare la presa in carico dalla concepimento alla morte naturale per me
Del lungo tutto il dell'arco di vita se
Rimane in piedi la rete ospedaliera del Mezzogiorno la deospedalizzazione del Mezzogiorno
E in parte anche delle regioni più efficienti la concentrazione della funzione ospedaliera per acuti e ove cioè si in si addensano competenze e tecnologie
Come giusta risposta agli acuti e invece l'organo diffusione della dei servizi territoriali quella da in un contesto di contabilità certa e non di contabilità ricostruita per tradizione orale come in Calabria
Questo questi questa operazione può essere fatte rapidamente il libera risorse energie perché il Nord e il in centro che funziona
Costa di meno e da molto di più ma perché per esempio non auto sufficienti all'ottiene più possibile in famiglia o in una struttura residenziale appropriata o semiresidenziale appropriata
Che costa un quinto che metterlo in un ospedale dove viene dimenticato e abbandonato a se stesso perché l'ospedale non è fatto per non non per un non autosufficiente
Costa cinque volte e dà di meno
Allora il processo di deospedalizzazione di riconversione del sud del centro sud che non funziona è un processo può essere velocissimo che fa tornare il conto
E che allo stesso tempo libera spazi
Perché lettura mai volontariato in Calabria perché non c'era un peso non a ruolo esso non ha funzioni riconosciute e dove non c'è contabilità poi anche pericolosa la sussidiarietà
La sussidiarietà e pericolosa dove non c'è un adeguato circolo virtuoso nel rapporto fra il committente
E il soggetto che in sussidiarietà svolge alcune svolge alcune funzioni
Allora io credo ho fatto l'esempio della sanità perché è molto facile molto facile molto evidente ma potremmo discutere anche dei processi educativi e formativi potremmo discutere di quella
Di quel grande ambito di autoreferenzialità che è la formazione
Lungo l'arco di vita sono più favorevole alla formazione nel tempo del diritto dovere per come oggi e prodotta in Italia in sussidiarietà sono molto critico per non dire
Terribilmente critico nei confronti
Della della formazione lungo l'arco di vita cioè
è uno scandalo dovunque addobbati o degli occhi laddove metto un dito e non funziona
Non caro conosco un lavoratore che si ritenga occupabili perché ha beneficiato
A parte che perché è poca nella nella nell'arco di una formazione di di una formazione adeguata se non quella
Se non quella che in qualche modo avuto all'interno dell'azienda
Ora
Noi possiamo rovesciare questi conti e noi possiamo cambiare farlo anche velocemente né possiamo passare dal circolo vizioso al Circolo virtù e dal circolo virtuoso io sono molto ottimista ma dobbiamo farlo insieme
Mi fa piacere che per esempio sul tema almeno in via teorica sul tema del modello socio sanitario io ho trovato piena condivisione
Vieri al nel nello studio proprio al professor Guzzanti per la Federazione dei medici di medicina generale nello studio fatto dalla Fondazione Italianieuropei di D'Alema e ho trovato piena condivisione cioè siamo ci siamo in via teorica
Poi bisogna commissariare a Calabria esse non fa in pochi mesi
Invece ci vuole tempo a fare il piano no ci vuole un giorno a fare il piano in Calabria ci volume giorno a fare i piani in Abruzzo ci vuole un giorno a fare un piano in Campania un giorno ci vuole perché basta dire cosa si chiude
Basta dire bisogna decidere e andare come io la mia prima esperienza politica avevo ventidue anni fece una battaglia per chiudere un ospedale solo voglioso di avere fatto quella battaglia
Perché quella mia quell'ASL acché Cuiyu demmo il primo ospedale nel settantadue oggi a ventuno milioni di avanzo di gestione
Ed è credo un Bal modello organizzativo dal punto di vista di quel
Integrazione di servizi socio sanitari assistenziali di cui stiamo parlando
Quindi percorsi sono veloci
Vedo vedo l'amico vicepresidente del Senato la Toscana ha fatto dei percorsi coraggiose di chiusura di di plessi ospedalieri che hanno
Fatto il nuovo il nuovo assetto
Qui bisogna fare quello che si possono quindi creare convergenze vi chiedo scusa ho detto che abbiano davvero essere puntuale a quell'incontro quindi
Noi dovremo discutere di varie cose di messa a regime del cinque per mille avevo qui un po'di informazione Marco ve le risparmio toglievo che lascio l'appunto ma solo appunto
La alla donna di no io non ve le risparmio
Non le risparmio
Lascio
Ma la sala è più che interessa
Che trasmettono appunto
Trasmetto la bontà delle circa la nave
Le ultime notizie che mi hanno dato perché ci siamo ovviamente atti dati con il Ministero dell'economia a questo proposito
E
Così come c'è il tema della regolazione
Il tema delicato fiscale perché
Suscita problemi di
Possibilità di elusione come impresa e non
E con le imprese profittevoli Ovo o di competizioni corretta competizione eccetera eccetera
Su tutto questo io ci sono anche per fare dei focus si parla tanto dei green jobs
Io sono un po'perplesso perché secondo me la
Nel processo di di come dire di maggiore coscienza dei vinca il vincolo ambientale deve essere pervasivo e quindi è difficile secondo me identificare davvero incrina Gioberti
A meno che non sia un lavoro troppo pagato dalla Commissione europea dalla Commissione europea e dal bilancio pubblico mentre io credo molto nei guai Jobs
In quei lavori legate a bisogni fondamentali della persona socio sanitarie assistenziali educativi eccetera
I guai Jobs sono nella dimensione del dopo crisi una potenzialità hanno una potenzialità di crescita
Straordinaria nella misura in cui ovviamente non sono a carico del tutti del bilancio pubblico ma di un buon modello nel quale la persona ritorni al centro e sì realizzi non solo una buona distribuzione della ricchezza ma soprattutto anche un buon modo di produrla vi ringrazio e vi chiedo scusa della fretta
Bene proseguiamo i nostri lavori come si è andati con appunto queste variazioni o
Darei subito tra poco la parola al vicepresidente del del Senato e poi riprenderemo il giro appunto con gli altri amici che doveva intervenire può eventualmente se c'è spazio anche ad altri interventi
Io volevo
Nel dare la parola al senatore al senatore Chiti sottolinearli due aspetti in particolare che ci stanno che ci stanno a cuore da un lato richiamare ancora il fatto che
Quando si parla di stagione costituente si parla anche di modifiche legislative
Noi abbiamo una forte necessità
Di andare ad armonizzare le normative inerenti il terzo il terzo settore italiano
Infatti le leggi speciali che si sono succedute negli anni
Peraltro che hanno accompagnato lo sviluppo del Forum del terzo attore in questo abbiamo anche un po'di orgoglio perché siamo stati corresponsabili nel processo legislativo a partire dalla due sei sede novantuno
E poi via via con tutte le altre norme ancor prima poi sulla cooperazione ma
Ci hanno portato ad aprire un sistema piuttosto disomogeneo un sistema che inadatto più nella prospettiva di andare a normare il FIS calma ente il nostro mondo piuttosto che andammo a promuovere come indica la Costituzione perché non è il controllo il compito specifico dello Stato per quanto chiaramente anche questa funzione
Sia
Necessaria laddove
Noi siamo beneficiare di vantaggi di varia di varia natura
Ma questa modifica della legislazione noi
Lo diciamo subito con evidenza può avvenire soltanto se se un'ampia condivisione del nostro mondo abbiamo visto negli anni che le leggi che sono scaturite appunto da un confronto Phi detto da una
Attenta riflessione comune sono buone leggi che appunto con un po'di ma chi agisce con qualche piccolo intervento possono essere possono essere cambiate ma che in qualche modo possono rimanere anche per il futuro
Non vorremmo invece che appunto questa stagione fosse una stagione
Eterodiretta che portasse a colpi di mano ecco negli ultimi mesi abbiamo assistito anche attività parlamentari
Che sono state piuttosto ridotto e nello spazio dell'interlocuzione con i soggetti con i soggetti sociali quindi chiediamo fin da ora appunto i rappresentanti lo chiediamo
Al senatore Chiti lo chiederemo al senatore
Al l'onorevole Lupi una attenzione un'attenzione particolare a questo a questo processo affinché non si facciano appunto delle forzature ma si accompagni questo processo in maniera regolare
Aggiungo a questo però un elemento per me importantissimo
Un elemento che settore chiesti conosce anche per la sua passata esperienza come anche dirigente di un importante ragione come già citava il il ministro prima
Corda la riforma del Titolo quinto della Costituzione si è dato modificando un aspetto particolare molto importante dell'ordinamento e la legge tra i due otto
Che noi come terzo settore abbiamo fortemente voluto proprio per andare a dare al terzo dottor un ruolo
Nella coprogettazione delle politiche
Delle politiche di welfare in senso lato perché questa mattina abbiamo parlato di di Welfare in particolare il ministro coi di socio assistenziale e sanitario ma noi ribadiamo che le politiche per il benessere
Per la vita buona per riprendere anche qui il Libro bianco solo le politiche per lo sport per tutti lo ha detto Filippo Fossati sono le politiche per un ambiente a misura d'uomo sono le politiche per persone anziani
Attive sono politiche insomma che per la cultura cioè tanti altri ambiti qui poi voi potreste integrare perché ciascuna delle nostre organizzazioni a cuore un pezzetto di questo di questo mondo ma convergono tutte
A aumentare il benessere il benessere tasso ebbene in questo contesto ne vogliamo a vero un ruolo ora lastre due otto nonché ed non sufficiente è chiaro che qualcosa è cambiato è cambiato in profondità ma dobbiamo pensare a nuovi strumenti che si mettano nella condizione anche alla luce
Di alcune esperienze negative che abbiamo avuto nell'applicazione di questa legge
Nuove diceva esperienze nuove modalità che devono passare anche attraverso
Una nuova legislazione appropriata che appunto diamo alla terzo settore questa dignità di interlocutore e ci consentono di essere rappresentanti
Appunto come dicevo come diceva il principio un ultimo aspetto molto più stringente
Il senatore Chiti insieme con l'onorevole Lupi sono i due firmatari i primi firmatari del progetto di legge inerente la stabilizzazione del cinque per mille
Non è cosa di poco contorno diciamo subito non è cosa di poco conto sia perché le nostre organizzazioni guardano al cinque per mille con interesse ed so ed è questo un fondo sussidiario che
è veramente strategico per l'implementazione della nostra attività tant'è che
A breve vi leggerò le buone indicazioni che appunto mi ha lasciato il ministro ma e necessario che questo provvedimento venga approvato al più presto
Voi sapete perfettamente quali sono i tempi non devo spiegarlo a voi ma
Se non si arriva entro settembre credo a una stabilizzazione a una legge bisogna ripercorre il solito iter della Finanziaria e qui vedo già
Il responsabile degli uffici che sanno cosa vuol dire vuol dire andare nuovamente a ridefinire qual è la platea
Dei beneficiari e cambierà per l'ennesima volta tutti gli anni è cambiata cambieranno le norme di rendicontazione di insomma
Ci si troverà nel solito tranello per tutto il nostro mondo che si impedisce poi di avere in tempi certi le risorse e quindi di poter andare effettivamente dà risposta i nostri concittadini che non gli hanno creduto perché
Il cinque per mille appunto si basa su questo rapporto fiduciario tra il cittadino le organizzazioni allora vi chiediamo davvero un impegno straordinario
Vi chiediamo di metterà calendario e di sollecitare ancora il Governo a fare la sua parte perché dia una
Un percorso privilegiato a questa
A questo provvedimento che e così importante
Per le organizzazioni per le prestazioni sociali e vorrei dirlo soprattutto oggi cioè soprattutto in questo momento di crisi noi l'ho detto a più riprese ci siamo trovati tra due fuochi
Da un lato una richiesta pressante di aumentare le nostre attività perché aumentavano le povertà aumentano i disagi aumentar esista ricreare coesione sociale c'è stato il terremoto ciò statica cosa aggiuntive oltre a questo
Dall'altro lato dall'altro lato però non abbiamo avuto i fondi
Proprio perché appunto le lungaggini amministrative hanno impedito questi pagamenti ebbene superiamo questa fase cerchiamo davvero di andare a stabilizzare un provvedimento che ai italiani è piaciuto e un provvedimento che ha dimostrato quanto gli italianisti Mino al terzo settore vate questa scelta e comunque la scelta che al di là del del darci risorse ci inorgoglisce
Perché in qualche modo fa capire che leggo diamo
Di stima di fiducia do subito la parola la ringrazio
Senatore
Sì grazie grazie per questo invito per questa occasione di confronto
Vorrei partire proprio da queste considerazioni che Presidente libero faceva nel al termine del suo intervento le le le questioni diciamo legislative intanto
Il tema del cinque per mille sul tema del cinque per mille spero che siano buone cementizie che che che ha lasciato al Ministro Sacconi ma la situazione è questa
Abbiamo fatto come gruppo interparlamentare sulla sussidiarietà quindi tutte le forze politiche maggioranza e opposizione
Una proposta di legge unitaria che prima abbiamo discusso è stata firmata dal collega Lupi alla Camera come primo firmatario da da me al Senato e poi ci sono tutte le forze politiche
E abbiamo deciso perché c'erano le condizioni per fare rapidamente di partire dal Senato
Ci siamo impegnati e il Senato e da due mesi pronto alla legislativa dal Presidente della Regione che sia chiaro cioè l'il Senato poteva aver concluso
Alla fine di aprile
Poteva aver concluso maggio Cetto se si aspetta altri tre giorni non conclude più fino fino a settembre
Perché è già passata la proposta di decidere di approvare la legge in sede legislativa cioè la Commissione non va neppure in Aula qual è il motivo per cui perché c'è un un larghissimo consenso
Qual è il motivo per cui non si è potuto procedere perché il Governo deve stabilire il livello di risorse che sono a disposizione
E su questo siamo ancora bloccati a ieri perché ho chiesto venendo qui
Se il Ministro Sacconi dice
Non so cosa ci sia scritto delle tre no nove noi cilene indicazione erosione trenta sul pregresso nella vengono serena lavoro pregresso che sappiamo il problema però
No il pregresso lo conosciamo è settembre ottobre speriamo o no e questa dove ci sono state annunciate ma il problema è che se questo il punto serio perché ha ragione lei se
Il Governo scioglie il nodo delle risorse ci sono ancora due settimane di lavoro
Del Parlamento il Senato può ancora approvarla certo se si fa trascorre un'altra settimana no perché un minimo senza delle CISL attiva la Commissione dovrà approfondirlo anche se è pronto a sentire sia discusse ma che a questo
A quel punto la Camera con la stessa procedura di legislativa potrebbe farcela entro settembre è già una corsa molto molto forte ma SEPA passa questo periodo vi dico subito non è possibile ma non in questo caso non per ragioni politiche perché ripe non per ragioni politiche almeno di maggioranza e opposizione perché
Si poteva far firmarla anche a voi così si coinvolgeva che tutta la società è eravamo a posto ma resta il fatto che che non si procede se non ci sono le risorse indicate
Sono d'accordo sul fatto che bisogna sottoporre a verifiche rivedere leggi pure importanti che ci sono state nel passato
Ma che oggi rispetto a modifiche che sono di fronte
Nella società nell'esperienza del terzo settore alcune cose che dirò che si discutono stamani rispetto
Ai compiti che dobbiamo affrontare è giusto che ci sia una verifica e una revisione una correzione degli aspetti che non vanno credo non lo stravolgimento ma correzione aggiornamento si di quelle leggi
è giusto e quindi approfitto di questo per
Diciamo porre
Subito la prima delle questioni che lei indicava e giusto farlo con un confronto serio con
Il terzo settore
è giusto farlo perché anche la verifica noi a volte abbiamo questo strano modo di di di procedere nella cultura politica del nostro Paese se pensiamo che
Fatta una legge
Fatta una riforma che già è difficilissimo spesso in Italia poi tutto apposto diciamo a quel punto siamo tutti liberi l'obiettivo è realizzato
Invece approvata una legge una riforma bisogna attuarla il che è complesso perché c'è un coinvolgimento
Di efficienza di tutti quanti a livello di un Paese e poi bisogna sottoporre a verifica perché una legge
Positiva
Costruita nel due mila può darsi che nel due mila sei se non viene cambiata diventi negativa non corrisponda più agli scopi per colpe
E per i quali sarà costruita quindi è giusto procedere e procedere con questo metro allora la prima considerazione delle due o tre che voglio fare questa
Io penso che un messaggio che voi date sia
Come forma del terzo settore sia importante e dobbiamo assumerlo tutti
E il messaggio è di considerare come è scritto in questo caso nelle nelle leggi di riconoscimento di considerare il terzo settore comunque un interlocutore e comuni interlocutore
Diciamo per la costruzione di un nuovo welfare che nella nostra visione è parte fondamentale di come affrontare una crisi che epocale e di come costruire una società migliore cioè vedere
Nel terzo settore un interlocutore stabile e non soltanto stabile per il Governo bisogna riuscire quindi a volte noi siamo stese noi stessi siamo carenti a livello del Parlamento come può essere stabile anche per il Parlamento
So bene per esperienza diretta fatta dalla Regione dal Governo che
Spesso siamo portati anche normale che questo sia avere un rapporto da con il Governo perché è giusto che così si era detto che sia così chiunque sia governare perché lì si prendono alcune decisioni
Però insieme è importante che ci sia anche un rapporto con il Parlamento ad esempio quello che manca
Con tutto il settore delle regioni e delle autonomie locali per cui salvo quando ogni tanto ogni tanto o in un certo periodo si fanno delle in da Jimi conoscitive su come funziona il Titolo quinto altre cose poi normalmente non c'è questo raccordo anche perché nel Titolo quinto è prevista una Commissione
Bicamerale che dovrebbe essere formata non soltanto da senatori e da deputati ma anche da rappresentanti di Regioni Province e Comuni questa ultima parte non è stata mai applicate non si riesce ad applicarla dal due mila uno in poi e e questo dovrebbe essere invece un momento di interlocuzione importante quindi
Sì a questo considerare
Stabilmente questo confronto
Aggiungo
Su questo aspetto lo proporrò credo che
Lupi sarà senz'altro d'accordo io penso noi abbiamo affrontato
Il
Alcuni temi
Scabrosi più tra virgolette politicamente non quello del cinque per mille su cui eravamo tutti d'accordo ma per esempio come si interprete come si attua il federalismo fiscale nel gruppo interparlamentare della sussidiarietà e è servito comunque è servita da per esempio io penso che sarebbe utile organizzare un incontro non soltanto
Lunghi ma con il gruppo e interparlamentare sulla sussidiarietà e
Voi una parte di voi quello che volete o rappresentanze terzo settore per discutere insieme su nuovo è il fare anche su queste leggi che qui sono state indicate perché ci sia questo coinvolgimento più complessivo seconda considerazione
La crisi io sono d'accordo con il documento che ora letto di nuovo ora che è stato presentato al vostro incontro
Roma questa crisi non è soltanto una crisi economica può darsi e ci auguriamo tutti anche se
Le previsioni di settembre ottobre sono negative ma comunque può darsi anzi succederà non può darsi primo poi l'economia ripartirà
Ma
La crisi
Ci pone questioni più di fondo
Che riguardano come vive una società e quale futuro viene dato senso di vita futura alla società e questo riguarda le società più ricche
Tra le società più ricche l'Italia è una di quelle in cui c'è una maggiore polarizzazione cioè distanza tra i più ricchi e più poveri attenzione questo è un primo problema perché tutte le riflessioni che noi facciamo dobbiamo
Farle non solo con le nostre convinzioni ideali e generali sicuramente partendo da lì ma poi vedendo le nel concreto della nostra società e anche le diseguaglianze che ci sono tra mondo più ricco e mondo più povero
Allora rispetta questo bisogna avere una visione di insieme non ci fosse altro diciamo la costruzione
Di un libro bianco che ha una visione strategica si può essere d'accordo o non d'accordo su una parte o su un'altra ma
Ci costringe ci invita ci sollecita a discutere l'Insiel queste positivo
Quali sono però dentro questo riconsiderazione voglio fare alcune questa della povertà l'ho già detto
Noi non abbiamo noi Italia abbiamo
Una
Delle
Tra i Paesi avanzati anche dell'Europa una delle distanze più grandi tra provetta e ricchezza
E non abbiamo strumenti e spesso neanche attenzioni su quelli che sono più poveri allora discutiamo di quali sono gli strumenti io penso che questo valga a livello anche europeo per esempio
è passato non con molta attenzione un intervento che ha fatto l'ex Presidente della Repubblica Ciampi su un giornale
Il Presidente Ciampi diceva lo diceva il Presidente Ciampi che ha costruito leu del patto di stabilità
Come c'è in Europa il patto di stabilità da rispettare rispetto da rispettare insomma riprendendo la situazione soprattutto per l'Italia
Rispetta le questioni che riguardano deficit e prodotto interno lordo mettiamo anche ogni anno gli obiettivi da proporci per ridurre
E attenuare le povertà che ci sono e quali sono gli strumenti per farvi fronte e tanto più noi Italia che di questi strumenti invece
Non non non li abbiamo
Seconda questione
Sono d'accordo sulla definizione
Che c'è anche il vostro documento io la condivido il nuovo welfare deve essere un welfare delle uguaglianze di opportunità lo dico in un altro format bisogna
Non affrontare perché non è più universale un welfare che da
Riparazioni ai danni subiti o a rischio perché pensano determinate categorie legittimo appeso
Determinate categorie bisogna costruire un welfare delle opportunità che sappia dare a ogni persona qui e la dignità e e e la centralità della persona la possibilità di mettere insieme anche alla società la possibilità di tenere insieme uguaglianza e merito
Se io non parto o non cerco di far partire le persone a cominciare da bambini da
Il il condizioni più quali possibili non si il merito di ventuno ipocrisia perché sarebbe come se io faccio una corsa di dieci mila metri
Però il mio antagonista a quel tavolo partono a nove mila e io parto all'inizio ciò da fare diecimila e loro mille e in più mi si dà anche un carico d'un quintale sulle spalle che non parto neanche quindi questa questione è una questione decisiva e bisogna partire dal concreto
Quale un welfare abbiamo oggi in Italia abbiamo davvero un welfare universale siete sicuri
Siete sicuri di questo nella definizione secondo voi in tutte le regioni italiane ci sono un welfare universali allora secondo voi i bambini italiani da trent'anni a questa parte hanno un'uguaglianza di diritti non è così
Ci sono alcune regioni tra cui la mia o la Lombardia il Veneto non faccio una questione di coloritura politica su questi temi in cui a tre anni c'è la scuola materna
E ci sono Regioni in cui questi bambini non l'hanno avuti Olanda voti delle scelte vi dirò di più dietro i colpi che si sta dando alla finanza locale ci sono situazioni
Rischi ora parlo della Toscana e quindi non faccio addirittura in città della Toscana che i bambini del due mila e il nove e dieci abbiano meno diritti quanto avevano i loro coetanei bambini del mille novecentosettantacinque
Allora partiamo da questioni concreti
Così come
E il
Un altro sull'esempio che facciamo a testare sul concreto problema de Bindi che muoiono nel parto
è una delle più grandi conquiste che l'Italia ha fatto se voi prendete i dati del mille novecentocinquanta e anche oltre e i dati che abbiamo oggi siamo mediamente a livello dei Paesi più avanzati abbiamo fatto dell'Iraq dopo
Dei risultati dovremmo essere ancor vogliosi tutti quanti no
Però dentro questo dato che ci pone a livello dei Paesi più avanzati ci sono due aspetti negativi uno che le regioni del sud e tutte quante la Calabria in particolare ma le regioni del sud e tutte quante sono più indietro
Ma sono più indietro non è mica come il fatto del reddito sono più indietro vuol dire che un bambino che nasce
Nelle regioni del sud ha meno possibilità di vivere che se nasce in Toscana in Emilia un bel Lombardia Veneto Piemonte quindi già questo è un problema
Ma l'altro problema che c'è contemporaneamente e che ci vi è una spirale si riapre una spirale nuova a morti dei bambini appena nascono nei primi anni di vita chi sono questi bambini sono i figli di immigrati
Perché
Perché le donne immigrate e poi in mente la cultura di declino e che che che che presìdi a quelle famiglie
Non fa sì che a volte neppure conoscono che ci sono i consultorio che ci sono servizi di prevenzione o che si fa l'ecografia o se si può fare l'ecografia se costa se si può fare mi hanno detto in questi giorni
Che un ciclo di iniezioni che fa è di prevenzione
Per il rischio di tumori all'utero in regioni italiane in alcune regioni gran
Vito fino a sedici anni in alcune gratuito fino a dodici anni e in alcune altre regioni si paga sessanta sono quattro iniezioni ma
Sì sessanta
Euro a iniezione in altre ottanta in altre centocinquanta allora
Cominciamo a dire che noi non abbiamo un welfare universale e che dobbiamo quindi fare
Come ripeto universale
Con come come arrivo e non come concezione allora che dobbiamo fare una doppia operazione in una
Realizzare uno e il fare universale e realizzare un welfare dell'uguaglianza di opportunità su cui poi si saldi
Il merito io credo che su questo sia importante il terzo settore non per il fatto come dicevo su documento siamo in condizione drammatica non ci sono soldi chiamiamo il terzo settore che darà un servizio di serie B se è questo
Noterete poco dignitoso per voi e non è utile per la collettività
Invece costruire un nuovo welfare che sia quello dell'uguaglianza delle opportunità che prende in carico le persone co siccome sono così come sono fin da bambini e da bandire ha bisogno non soltanto del pubblico
Ha bisogno anche di ripensare il ruolo del pubblico che è fondamentale son d'accordo la sussidiarietà non mette tra parentesi pubblico nell'indirizzo né controllo nella gestione di alcuni servizi dei poteri sostitutivi ma mette in campo il terzo settore per tutto quello che può dare nella costruzione
Di una Società coesa in Uguagliati in una società
Che abbia queste caratteristiche si potrebbe continuare sull'istruzione sulla formazione sul lavoro ma
Le dico come titoli
Centralità della persona siamo tutti d'accordo però per me la centralità della persona e centralità e dignità di ogni persona che vive imita
Che vive legalmente in Italia perché se si intende centralità della persona quelle che sono non voglio dire rianima Chianura capelli neri portano gli occhiali o non li portano e sono nati qui da qualche secolo ma quale centralità della persona
La centralità della persona non è un fatto residuale se si assume la centralità della persona e si deve assumere centralità della persona come dice l'incipit appunto
Ma la politica rispetto all'incirca dovrebbe dire fare perché noi finisce che tutti diciamo bene dell'incisività e poi continuiamo a fare come prima non voglio fare polemica
Non voglio fare polemica politica proprio non ho voglia però scusate
Si è parlato per due mesi che c'è un ritorno del pubblico bene lettica nelle relazioni internazionali venissimo la lotta paradisi fiscali e così fa gli stessi condoni per cui moda non in il capitale che non è stato denunciato si riporta in Italia allora l'etica c'è o non c'è come la centralità della persona se c'è e ci sia sempre poi è difficile attuarlo
Lo so bene che è facile dire difficile attuarlo per tutti
E si sbaglia tutti e ci sono contraddizioni per tutti
Purché queste contraddizioni siano contrari un'affermazione tentativo di realizzarla non tra un'affermazione e fare il contrario perché allora lì la contraddizione e assoluta nello sbaglio è
Pensare in un modo e
Agire e agire in un altro ultima considerazione che voglio fare e quella
Sulla famiglia io sono d'accordo sulla vostra impostazione sui postazione che c'è il vostro documento quella mi sta bene perché
Cioè dice la famiglia è stata vissuta comunque fatto privato
Su cui sono state accettate grande incombenze anche pubbliche senza sostegni senza aiuto questo ha comportato una differenza di pesi di lavori
La donna doppiamente sacrificata quant'è il la possibilità di lavoro della donna Vernon che le donne non lavorino spesso lavorano in nero son costretta lavora vennero cioè lavorano almeno fuori non hanno penso Cioni poi lavorano in casa anche se le generazioni di ora per fortuna le generazioni di ora dico anche maschietti hanno
Una concezione in generale noi facciamo un po'diversa che c'è
Una assunzione paritaria di responsabilità anche il lavoro familiare ma allora la famiglia va da una parte considerata come prima deve ce li sociali e valorizzata in quello che può fare in un
Moderno Guelfa dall'altro però il moderno welfare come voi lo dite un welfare dell'uguaglianze di opportunità deve anche liberare la famiglia
La deve liberare da certe incombenze perché se nella famiglia quel padre e quella madre
Ci sono poco tempo quel poco tempo un po'tra di loro e con i figli devono avere lo spaccio o no per poterla vere e se non hanno i soldi per la donna di servizio per la badante se ci hanno un non uno noto Sufi gente e e spesso c'è che cosa succede allora come si organizza una garanzia lì che dà spazio di lavoro a a un nuovo al nuovo welfare ma da al tempo stesso anche un modo di far vivere la famiglia il fanno essere davvero
Falessi davvero questa cellula che è una cellula positiva DD di vita della società ecco queste erano alcune
Considerazioni che volevo fare insisto sulla sussidiarietà Presidente
Perché la sussidiarietà una scelta giusta
Bisogna ora controllare e non l'ho ancora visto
Il Parlamento ha approvato sulla fiducia anche perché poi ci sono i decreti delegati approvato sulla fiducia
L'impostazione guida di principio del federalismo fiscale dicendo deve esserci il controllo deve essere solidale naturalmente la bisogna far vedere che le competenze che sono state date a Comuni e Province corrisponda
E poi bisogna che ci sia un processo di attribuzione di risorse che corrisponda
Bisogna che ci si ovunque
L'efficienza senza di cui la solidarietà non regge e bisogna che ci sia un'integrazione nella capacità di programmare anche con quegli spazi di apporto di capitale privato che se sono dentro la prova non mi riferisco assolato al vostro mi riferisco proprio anche quello privato senza sociale a quello privato che all'interno di una programmazione possa avere un ruolo positivo
Penso che tutti questi aspetti
Potremmo utilmente valutarli e affrontarli insieme non opposizione e terzo settore non maggioranze terzo settore ma
Parlamento e terzo settore grazie
Grazie
Grazie al senatore al senatore Chiti per
Questo contributo così così utile
Per il nostro il nostro lavoro io ho avuto purtroppo nel frattempo la comunicazione dall'onorevole Lupi che
A causa di un certa difficoltà turbolenza da un lato
Non so adesso come la si definisca correttamente come il senatore potrebbe darsi
Qualche indicazione se alla Camera che è dovuta a diverse questioni che sono in questo momento in discussione che hanno aperto il conflitto il conflitto politica ma era più marcata dal
In concomitanza appunto con l'approvazione del
Del DPEF purtroppo non non riuscirà a raggiungerci almeno non certamente in mattinata adesso poi vedremo se
Ci sarà la possibilità nel pomeriggio anche se sapevo che doveva presiedere Aula quindi
Qualche difficoltà in più cioè credo con l'onorevole Lupi che comunque ci sarà anche qui occasione per poterlo incontrare
Anche in virtù del lavoro che con la Fondazione sussidiarietà porta avanti che voi ben sapete
Noi seguiamo con con grande attenzione come Forum del terzo settore perché in molti casi ci siamo ritrovati
Insieme uniti a svolgere alcune alcune battaglie prima di darla parola quindi agli altri relatori che erano previsti nella mattinata
Voglio
Andare a darvi indicazione
In relazione Alli
Alle notizie che appunto ci ha lasciato il ministro il Ministro Sacconi
Sono notizie
Sono notizie peraltro però
Che sono state
Almeno in gran parte già anticipate nei giorni passati dalla sottosegretaria Roccella
XIV viene comunicato che il Ministero ha in questi mesi concluso l'attività amministrativa inerenti il contributo all'anno due mila sei destinando circa centottantacinque milioni di euro dei duecentonove
Impegnati e prevista entro la fine di settembre due mila nove l'erogazione del saldo di circa venticinque milioni di euro alle associazioni che nel frattempo si sono regolarizzate
Pericolante l'apertura dei termini che c'è stata mesi orsono ben se lo ricordano
I dirigenti del Ministero che hanno lavorate faticato su questo su questo ambito ancora
Per quanto riguarda l'annualità due mila sette
Spetta la quale anche come forma abbiamo fatto un lungo pressing nei confronti sia dal Ministero politiche sociali sia del Ministero dell'economia
Più quest'ultima in verità perché sapevamo che
Era l'Ikea ma necessario andare ottenerlo sblocca o
Si è conclusa in questi giorni di elaborazione dei dati per le associazioni sportive da parte del CONI e siamo in attesa che l'Agenzia Entrate riferisca ridefinisca all'elenco dei beneficiari con le associazioni sportive ammesse lacerazioni reinserite gli elenchi dopo anche qui
La riapertura dei termini per la regolarizzazione in ogni caso
Qui leggo testualmente si prevede che l'erogazione del contributo possa iniziare nel prossimo mese di settembre per concludersi entro la fine del mese successivo
Noi chiaramente Sanremo
Istante per istante vigili perché queste scadenze siano rispettate perché lo capite non è una questione
Chiaramente di
Volontà persecutoria nei confronti di nessuno ma invece e fondamentale che è nostro penetrazione abbia queste risorse arrivano con ritardo già esasperante e importante che arrivino io continuo a ribadire e qui lo dico anche
Venendo al fronte a me la
Il direttore generale appunto la dottoressa Gerini e per noi è importante sia l'erogazione ma anche l'attribuzione
Cioè il prima possibile che giunga l'attribuzione delle risorse per ciascuna organizzazione perché con l'attribuzione almeno una parte nostro penso azioni comunque non la possibilità
Di aveva dalle banche
L'accesso al credito e sappiamo perfettamente quanto oggi siamo tutti drammaticamente esposti in questo in questo momento in più e questo è l'elemento di di novità
Si dice che per l'annualità del due mila otto e si crede di poter chiudere i processi di erogazione del contributo entro la primavera due mila dieci mi rendo conto che sono poco più credo specie quando le formule sono così ampie però
Appunto credo anche che
Su questo la serietà con cui appunto il direttore generale
A iniziato intrapreso suo il suo compito si fa ben sperare che perlomeno per quanto riguarda la parte amministrativa
Si possa in questi termini arrivare al dunque noi faremo la nostra debite pressioni sul Ministero dell'economia
Si aggiunge la questione che ci ha posto focalizzi il senatore Chiti che ci sprona ad agire subito per cui credo che
Chiederò
Siete d'accordo ma sono certo che sarete d'accordo al
Ministro Tremonti di poter interloquire con lui appunto riguardo a questo a questo elemento perché se
Il Ministro Tremonti quindi il Governo
Darà questo via libera appunto potremo probabilmente riuscire a rimanere nei tempi e quindi vedere realizzato il Progetto della stabilizzazione già con il due mila nove e quindi a partire dal due mila dieci
Qualora questo non fosse come dicevo le nostre preoccupazioni aumentano esponenzialmente perché poi
Abbiamo visto in questi mesi passati sul cinque per mille si attirano le attenzioni di tanti
Lo stesso Ministro Tremonti che pure è stato l'ideatore il grande sostenitore quindi di questa iniziativa
è stato a più riprese tentato di andare a spostare queste queste risorse pensiamo al caso Abruzzo su quale noi ci siamo schierati come avete visto con forza perché ritenevamo che non fosse corretto andava in mettere in competizione
Appunto l'Abruzzo l'aiuto all'Abruzzo con le nostre organizzazioni che avevano in questi mesi fatto null'altro che aiuto all'Abruzzo quindi insomma ci sembra una questione anche di correttezza ci siamo anche però assunti lo voglio dire un impegno morale
Lo dico per inciso in questo momento cioè ha comunque continuerà spenda anziché a spendere le risorse il cinque per mille non appena arriveranno non quella del due mila otto che arriveranno
Del del della campagna due mila nove
Quindi su su fondi due mila otto che arriveranno chissà quando ma già anche le prossime per un contributo straordinario di aver organizzazione proprio esazione quanti di noi hanno una presenza
All'Aquila o nel suo territorio per appunto andare a aiutare con questo questa popolazione che così duramente è stata è stata approvata
Detto questo io do subito la parola a Mohamed sardi che copresidente dell'ANOLF ci tenevamo particolarmente un suo intervento in quanto in queste settimane voi tutti e non sapete cioè
Il è stato approvato anche
Un importante provvedimento che il pacchetto sicurezza ma più in generale abbiamo notato appunto che sulla tema immigrazione integrazione degli dei cittadini immigrati che una delle grandi strategie e anche dell'integrazione del nostro mondo della terzo settore c'è stata poco dibattito i poca attenzione crediamo che anche
In vista di riempire di contenuti Libro bianco questo tema vada ripreso con uno slancio uno slancio maggiore
Mohamed grazie fate la parola
Grazie
Io credo che oggi
Un'altra occasione per
Cercare di non fondi sottolineare evidenziare un elemento importante per noi
E quello che
Cerca di sgombrare il terreno da qualsiasi conflitto
Sociale e che tra l'altro conferma in modo indiscutibile
Lei è forte interconnessioni
Tra i lavoratori immigrati lavoratori italiane che sta nella
Complementarità che nel caratterizza poi permette ad entrambe di esistere
L'abbiamo denunciato prima Cogema denunciarlo che gli immigrati
Infatti
Sono
Se rispondono
Alla domanda del mercato del lavoro così definito secondario
Vale a dire
Con i lavori che oramai l'italiano e non vogliono più fare perché sono pericolosi
Perché sono poco retribuiti
Ha un passato correzione tutto sto questa se è questa situazione paradossale
Che
Le due leggi così importante e che
Orientano
Sia al mercato del lavoro pecche programmano anche la presenza legale dei lavoratori immigrati della loro famiglia in Italia ci sia Honda ogni elemento di contraddizione
Partendo da
Le l'elemento di anzi partendo del diritto alla parità sancita dalla Commissione dell'OIM l'Organizzazione internazionale del lavoro
Del mille novecentosettantacinque che
Prevede che tutti i lavoratori immigrati Presidente in Italia legalmente ovviamente
Possono
E l'India di principio accedere a tutti di nuove forme
Contrattuali
E introdotte dalla legge Biagi
Che voi sappiate e basata solo il principio di flessibilità
Di mobilità ma è il paradosso sta nell'altra legge quella Bossi Fini
Perché nel DPR trecentotrentaquattro del due mila quattro
Prevede
Che è la stipula del contratto richiede
Ora dorata di lavoro minima dei venti ore settimanali
è ora una retribuzione mensile pare all'assegno sociale
Questo porta a prospettare un motivo discriminazioni e in quale anno
Non
Lasciar spazio o non permette alla categoria lavorativa degli immigrati l'accesso a contratti che non prevedano questi due requisiti
Per esempio
Lavoro
Intermittente Giovan scova
Giovan quiescente lavoro e l'inserimento tra l'altro che richiede
Con
Prete pregresse in attività di lavoro di due anni
Ecco perché
Neo e oggi
E se siamo solo Onna l'Ecocentro all'inflazione dell'UE il First dei che garantisca I lavoratori immigrati
I veneti e sociale e di cittadinanza adiacente
Dall'adorata del lavoro
Come chiesto ma
Tra di voi si sente
La crisi economica ci sono delle conseguenze di questa crisi è evidente
No una stima che abbiamo avuto
Facendo sloggiare un sondaggio tra
I nostri centri di ascolto
Credo che intorno alle tredici per cento dei lavorativa lavoratori immigrati ha deciso Delon a discesa rientro definitivo
Ho un'altra percentuale
Ha già
Mandato al pesi delle tre d'origine la propria famiglia e i propri figli
Quindi la crisi
Economica
Condizionerà
La le condizioni dei lavoratori immigrati per il semplice motivo sono dei lavoratori impiegati nelle piccole imprese insieme anche ad altre categorie sociali e come i giovani e le donne
Questa
Categoria chi corre sempre il rischio
Della perdita del lavoro
Ecco perché insistiamo che ci siano delle misura decisiva
Anticrisi
Che
Partendo dalla dall'integrazione al reddito
E alle politiche attive di formazione professionale di cui si parla troppo ma bisogna denunciare che c'è onde etici d'investimento
Se questo versante
Questo lo sopporta anche il dato minori che la partecipazione dei lavoratori media migrati nei percorsi formativi soprattutto quelle aziendali
Non ci stanchiamo di dirlo come credo che tutto il resto
Dei presenti in questa sala che
Bisogna oramai rimuovere la Pretty Aretha
Provocata da questa norme rigide a chi limita la presenza legale dei lavoratori immigrati in sei mesi
E qualcuno potrebbe dirmi
Il decreto
Sicurezza
Potrebbe essere una risposta
Ma noi siamo compete che è il contrario
è il contrario perché non incide
Anson modo sulla lotta alla clandestinità o Zolla
Questione della sicurezza
Che rimangono comunque dei problemi reali
è su cui i cittadini italiane e non
Hanno il diritto di avere delle risposte tangibili
Ma quando mai di spiegare che
Questa persecuzione del clandestino secondo noi
Serve solo a mente a suscitare gli studenti ed è una sub cultura del filosofo va
Che mette a rischio una ordinata convivenza civile
La sicurezza è un tema molto e importanti e critico
E deve essere trattato e in modo cooperativo attraverso la progettazione attraverso il problema ancora il confronto comune
Ma e spesso lasciato o abbandonato a interessi al gioco delle parti hai degli interessi IT imperativi e immediati
E c'è è evidente questo scontro tra la fabbrica della sicurezza eh e il marco e quindi della paura dell'insicurezza
E credo prefabbricato della sicurezza occorrerebbe avere una visioni così lunga elogi Merante e profonda
Disporre di valore così forte scenderebbero attori politici e
Sociali
Che lavorino insieme il nome di il bene comune e ispirati da una fede o lavoriamo anche chiamare una o meglio regia prove iniziale e che sono anche di espose a pronte a investire sul futuro
è quello che oggi manca e in questo Paese
Credo che l'approvazione
Ad un problema così complesso
Stanno per cominciare già
A pensare ad incentivare
Percorse di stabilizzazioni del ciclo di vita agli immigrati
Partendo proprio dalle questioni e delle condizioni del lavoro ed ha una efficace regolamentazione dei flussi d'ingresso
Bisogna in questa fase di crisi
Allungare la durata del permesso di soggiorno per coloro che hanno già un lavoro
Raddoppiare laddove la stessa durata dei permessi di soggiorno per coloro che il lavoro lo perdono
Sarebbe giusto porterò col ministro non c'è
Allargare questa
Allargare la regolarizzazione a tutti i lavoratori immigrati e regolare
Le donne a
Represse in aree il permesso di soggiorno per ricerca di lavoro
è di terminare le colpe del mercato del lavoro e in base alle esigenze reali di questo mercato del lavoro
Questo ci consente o comunque a offrendo o ad affrontare almeno questa immigrazione è regolare ed avere questo doppio obiettivo
è il questo doppio obiettivo consiste
Nella
Come dire
Così è se nella come è stato anche evidenziato nell'ultimo rapporto della Banca mondiale
Che
Sottolinea che entro il due mila ci due mila cinquanta sarà una perdita della manodopera Oro perdi sessanta milioni di lavoratori
Quindi questo doppio obiettivo sia di natura coralità attiva che quantitativa potrebbe essere una risposta a questo fenomeno demografico e potrebbe apportare
Ho un contributo consistente alle finanze pubblica
Consentitemi cui dando il mio discorso a fare un passaggio sulla questione dell'integrazione
Credo che
è giunto il momento
Di
Dare vita a un processo ogni tare io
Tra
La convivenza e la cittadinanza
Tra tutte le comunità religiose etniche radicato nel territorio nazionale
Ecco considerarlo come un patto tra i cittadini italiani ed emigrati
Endesa Dione integrazione che vuole sempre
Conciliare rispetto delle deferente culturali
Con R. spento dei valori comuni dove lo Stato è l'identità nazionale
Non possono essere fondati esso aspetti etnici o religiosi altre venti diviene così complessa o estendere questo concetto a coloro che arrivano
è appunto in questo Paese o che intendono comunque viverci
E allora per passare comunque alla necessaria regolazione Verona legge sulla cittadinanza
Basta pensare
Alla condizioni assurda dei giovani immigrati
Che devono rimanere fino ai all'età di diciotto anni
Sospese ma non l'impiego rispetto alla cittadinanza legale
è
Riflettere su questo dato guardate che i giovani di seconda generazione potrebbero essere degli attori chiavi
Però un processo di riformulazione della cittadinanza nazionale per il semplice motivo loro chiede a noi chiederanno sempre rispetto
Dei loro diritti politici e pubblici e sociali
Delle loro e identità multipla e pochi parole estri
Condizioneranno sempre quella
Il classico principio della cittadinanza nazionale e credo che vuole il bene questa questo Paese e vuole bene questa città
Bisogna che cambi ebrea
Bisogna che
Non Consigliere gli immigrati e dei semplici recettore delle proprie idee politiche anzi
Anzi e non debba
Comunque credere che gli interessi
Degli immigrati degli italiani non sono conciliabili piuttosto guardare alla loro profonda e interrelazioni Grass
Grazie grazie davvero un po'più di tempo ma mi sembrava importante poi abbiamo chiuso una prima parte quindi
Va bene molto bene così grazie la parola Giampaolo Pazzini ma con lui non ha bisogno di richiamarlo al tempo perché lo conosco per la puntualità e precisione
Giampaolo scusatemi o oltre a essere in rappresentanza di Compagnia delle opere
Che anche nel nel coordinamento del del Forum e i anche Consigliere CNEL e coordinatore dell'Osservatorio economia sociale ed è in questa veste che abbiamo chiesto l'intervento
Anche soprattutto i nella prospettiva appunto dell'implementazione di questo settore importante il terzo autoritaria
Sì grazie Andrea io
Darò tre flash
Visto anche tutto quello che abbiamo già sentito in questa mattinata densa sul terzo settore
Parto da alcune considerazioni sul contenuto del libro bianco
Innanzitutto dico una cosa che quello che colpisce Libro bianco al di là e prima di contenuti e
La posizione cioè nei confronti del terzo settore ha uno sguardo positivo un'ipotesi positiva non c'è traccia della cultura del sospetto che tante volte invece nei confronti del nostro mondo del non profit ci sentiamo dire
Siete bravi ma
Però
E quel mai quel però contraddicono e demoliscono la prima parte dell'affermazione c'è un'ipotesi positiva
è un libro certamente il ministro ce l'ha ricordato è un libro di visioni ideali che sono state offerte non è un libro dove si
Si declinano
Le specifiche di un'attività politica però questa questo punto di vista positivo lontano da cultura del sospetto e la la cosa che innanzitutto si nota
Si parla di
Un soggetto terzo il terzo settore ma non terzo soltanto in quanto
Tra lo Stato il mercato c'è un soggetto ci sarebbe un soggetto il terzo settore che quando lo Stato non ce la fa la chiama e una sorta di supplenza no si dice che non è questo si dice che un soggetto particolare che ha
Delle potenzialità enormi
Che ancora devono essere
Devono essere
Come dire esplorate noi queste queste potenzialità in qualche modo riconosciamo perché sono date la nostra storia una storia fatta da
Soggetti istituzioni non profit opere di carità circoli associazioni fondazioni volontariato tutto quello che la tradizione in Agli Anna
A ha potuto registrare come realtà appunto di popolo di gente che messa insieme da da alcune idealità da alcuni tensioni ideali
Ha pensato appunto di mettersi insieme per rispondere a bisogni propri
E non solo propri e anche di altri
Di gente per riprendere una una cosa che accennava al ministro prima sicuramente è stata sempre molto più produttrice di ricchezza di benessere di bene comune che
Soggetto richiedente la distribuzione della ricchezza
Questo è l'ora la situazione
Del nostro Paese la situazione italiana di cui il il Libro bianco parla con questo aspetto appunto positivo
Secondo flash
A mio avviso occorre una uno scatto in cambio di marcia uno scatto di natura
Culturale
Che arrivi fino a livello istituzionale e legislativo
Qual è di fronte alla alla realtà che il mondo del non profit in Italia eh
Sotto gli occhi di tutti
La realtà che a livello istituzionali GIS legislativo riconosce questo questo questo mondo del non profit è una serie di legislazioni l'abbiamo sentito prima ricordava Andrea ricordo anche al ministro una serie di legislazioni di settore
Ogni segmento negli anni ottanta novanta si è fatto il suo
La sua legge particolare all'associazionismo al volontariato la cooperazione sociale le ONG e meno male che è stato così perché prima che nella realtà e poi viene la norma giuridica il contrario è sempre molto pericoloso
Nella Costituzione cioè ce l'ha ricordato anche lei presidente Chiti la sussidiarietà entrata
Ma poi
Adesso qual è la situazione e la situazione appunto è quella di
Direi una uno scatto un salto necessario
Culturale e dico fino a livello istituzionale legislativo culturale che riguarda noi riguarda il nostro mondo perché tante cose le dobbiamo chiarirle
Tante
Tante chiarire al nostro interno tante sovrapposizioni tante
Ambiguità per cui non non se non è chiaro bene qual è il confine tra volontariato impresa sociale eccetera sono riflessioni che noi al nostro interno dobbiamo avere le la lealtà di fare
Fino a livello istituzionale e legislativo perché qui lo scatto che serve evidente o anche qui c'è un'ipotesi positiva che Trai le conseguenze fino in fondo o altrimenti oggi che cosa registriamo abbiamo sentito prima il cinque per mille c'è una larga maggio Panza politica trasversale nel Paese ci sono sedici milioni gli italiani che fin dalla prima volta contro tutte le perdite io ogni anno hanno sottoscritto a favore di organizzazioni non profit e NASA grande maggioranza ma quanta fatica facciamo quanta fatica facciamo
Ogni
Non siamo ancora dopo tanti anni riusciti a stabilizzarlo
Dopo tanti dopo appunto tanti anni ogni lira che ogni Governo era era una non essendo stabilizzata era una una trattativa fino all'ultimo giorno utile in cui voi alla fine la platea dei beneficiari sempre cambiava quanta fatica si fa
è vero la sussidiarietà dicevo prima è parte a Costituzione Massimo abbiamo per esempio come
Sono le politiche che gli enti locali fanno nei confronti
Parlo soprattutto dei Comuni delle istituzioni non profit
Istituzioni non profili che per conto dei Comuni e subiscono gran parte della spesa sociale altro che sussidiarietà troviamo
Troviamo delle politiche e al limite dello strozzo nei confronti dei soggetti non profit
Dico che qui serva un salto
Serve e ci aiuta sicuramente il confronto con me le istituzioni europee con gli altri Paesi europei come Osservatorio l'economia sociale sul fine l'abbiamo commissionato una ricerca Alagi sia delle Onlus sulle politiche di sussidiarietà fiscale attuati dai Governi europei nei confronti delle istituzioni non profit e ne vedremo delle belle
Perché pratiche come il cinque per mille abbiamo saputo scoperto che sono da molti anni già diffusi in tanti Paesi
Diversi dal nostro che sono più avanti
Ho penso all'esempio dell'Inghilterra l'Inghilterra da settembre del due mila otto il premio Gordon Brown ha voluto che la materia impresa sociale fosse insegnamento obbligatorio dice superiori inglesi
Pensate alle cure secco alcuni dalle proponesse la stessa cosa ci sarebbe verrebbe da sorridere tanto una cosa impensabile e infatti in Inghilterra per esempio le l'ottanta per cento di servirsi di housing sociale sono gestiti da istituzioni non profit
Non solo ma addirittura anche su tipiche attività di beni comuni
Pappalardo della rete ferroviaria inglese dopo un'esperienza data in cui si è dato in gestione a un soggetto profit che è stato cacciato perché evidentemente non alla gestita adeguatamente
Adesso da alcuni tempi da poco tempo è data in gestione a un'istituzione non profit perché la rete ferroviaria comunque e un bene comune come come l'acqua come il gas come tante cose
Ne siamo lontani
Siamo lontani da questo
Terzo fra esce
E riprendo qui una cosa voglio dire l'origine
L'impegno di tante istituzioni non profitti al di là delle parole
Ma e l'origine che accomuna tutti e voglio qui riprendere la parte finale
Del libro bianco lo dico senza nessun intento polemico laddove si parla appunto della cultura del dono della solidarietà che una parte che è stata
Criticata anche
Nel mondo del non profit e anche qui a chi me l'ha anche parlando con tanti amici
Io invece la ritengo una cosa fondamentali mi permetto di leggere sono poche righe
Non si può infine non ricordare il contributo che che danno alla sostenibilità del nostro sistema di welfare le tante azioni generosi che ogni giorno singolarmente o in modo associato cooperativo compilò italiani
Nessun sistema potrà fare a meno dei sacrifici grandi o piccoli che tantissime persone durano quotidianamente per il bene comune concorrendo alle cui signori sociale
La storia del nostro Paese sembra una vera e propria storia del dono grazie alle opere che sono nate a sostegno tutela e promozione della persona dalla salute all'educazione
Dalla casa al lavoro non ci sono spazi senza che l'impeto di carità non abbia coperto in maniera sapiente umile ed elastica
A qualcuno non è piaciuto in riferimento
Alla carità
A me piace mettiamoci un'altra parola mettiamoci la parola solidarietà mettiamoci la parola dono mettiamoci la parola gravità ma questa è la storia del nostro Paese delle istituzioni non profit del nostro Paese e che la gratuità
Che la cultura del dono sia un fattore che incide sull'economia è un dato altrettanto evidente noi qui al nel Commissione Remo sempre un osservatore nostro dell'economia sociale una ricerca all'Istat
Per la valorizzazione economica del lavoro volontario che viene fatto in istituzioni non profit vi ricordate il censimento famoso il primo del due mila uno che dicevamo
Tre milioni di volontari possono diventa di quattro lire nel due mila l'anno successivo con seicento mila persone impiegate Misilmeri duecentoventuno mila e situazioni non proprio noi vogliamo per valorizzare lo faremo con dati Istat
Che questi tre milioni di volontari hanno un'incidenza sul PIL hanno una valenza economica che pesa che incide per questo il riferimento appunto alla a a questo invito di carità anche se si vuole mettere un'altra parola che ha coperto in maniera sapiente umile di elastica l'impegno il sostegno alle alle tante iniziative non profit che sono lame nel nostro Paese mi sembra un fattore
Assolutamente positivo non è
Un richiamo al capitalismo compassionevole come mi diceva qualcuno assolutamente no è una considerazione che in termini statistici è dimostrabile
Perché la gratuità a un pallore che incide sul PIL che incide sull'economia e che Paesi come l'America hanno già dati e statistiche che lo dimostrano
Questo è quello che volevo dire ti ringrazio
Sono stato in addirittura
Scusate Lima dovere Dini comunicazione esterna che
Sono anche necessarie come voi ben sapete perché il nostro nostro forum deve anche cercare di di dialogare appunto con
La la realtà dei media è soprattutto con i cittadini abbiamo ancora un poco di tempo e quindi io credo possa essere possa essere utile
Un un poco di dibattito con qualche intervento che appunto parte possiamo farlo anche direttamente da posto visto che c'è la la sala è attrezzata di chiedo a interlocutore di presentarsi
E
Contestualmente appunto anche una certa parità ma come abbiamo adottato in quest'ultima fase ecco quindi diciamo con interventi
Di non più di cinque sette minuti ecco insomma poi se con ciascuno veda un po'di di contenere
Io voglio dirlo anche subito mi scuso sul fatto che non abbiamo potuto fin dall'inizio aprire a un dibattito a un confronto aperto ma chiaramente avrete
Compreso il modello organizzativo di questa giornata non lo consentiva cercheremo in altre occasioni poi con i singoli interlocutori politici tra lo salutiamo
Il direttrice responsabili del Ministero del welfare come i singoli soggetti potremo andare a confronti nei quali vi possa essere
Ho una maggiore interlocuzione ma
Questo primo momento ci sembrava che dovesse soprattutto aiutarsi a presentare le questioni appunto alla politica allacciare una rapporto che nel tempo appunto era stato in qualche modo interrotto
Subito
Grazie
Sono tenute a sono il Presidente dell'affitto
Faccio parte del del Forum del terzo settore
Voglio dire due o tre cose molto rapide anche
In maniera molto schematica semplice
La prima un apprezzamento per l'iniziativa io credo che ci voleva questa
Occasione
E anche organizzate in questo modo con interventi brevi cioè fare il punto della situazione
La seconda considerazione che
Tutto quello che è stato detto oggi credo che sia giusto contestualizzarlo al momento presente
Tradurlo anche in una capacità di iniziative di azione
La terza è una raccomandazione che voglio fare
Lo dirò in Assemblea ma lo voglio dire anche qui il convegno perché mi pare che il convegno siamo anche aperto anche ad altre
Espressioni fuori dal dal terzo settore
La raccomandazione che fa cioè se
Al di là delle nostre proposte che mi pare che siano anche condivise
Il Ministro Sacconi ci ha dato atto
Sia opportuno aldilà nostre proposte
Intestarci
Una iniziativa Oliviero foriero
Che è quella di fare in modo che in questo Paese
Si cerchi di far fronte ad un grande problema
Il problema di questo Paese io credo che sia
Al di là di tutte le altre questioni economico-finanziario etico eccedere è lo scarto enorme che c'è
Fra quello che si dice e quello che si fa
Fra le parole e i fatti
Fra l'immagine e la realtà
Fra quello che ci descrivono e quello che poi la gente vive sulla sua pelle
A sentire adesso il Ministro Sacconi ma anche in tutte le altre volte che io l'ascolto
Mi convince
Perché a questa grande capacità dialettica
Però poi vado a vedere la realtà ed è l'esatto contrario di quello che ci viene prospettato
Ieri per esempio è stato illustrato il DPEF due mila dieci due mila e quattordici
E nella conferenza stampa si è detto che i tre obiettivi che ci si era posti sono stati raggiunti
Primo obiettivo stabilità dei conti
E poi nello stesso giorno la Banca d'Italia mi dice che a maggio abbiamo raggiunto un altro negativo record del debito pubblico
Mille settecentocinquantadue miliardi di euro che sembra così
Sembra niente
Se non moltiplichiamo però lo traduciamo in lire non riusciamo neanche a pronunciarlo perché stiamo parlando di tre milioni e cinquecento mila miliardi
Di lire
Che stiamo trasferendo alle generazioni future io mio figlio hai già in ai nostri nipoti
Dove sta la stabilità dei conti pubblici
Secondo la coesione sociale
è stato perseguito Obiettivo dalla coesione sociale
L'OCSE ci dice che questo Paese al sesto ultimo posto nelle disuguaglianze nell'ingiustizia
E sono ingiustizie e disuguaglianze che dal novantacinque novantasei stanno crescendo in questo Paese
Se andiamo a vedere le pensioni le pensioni questo sono non sono dati che fornisco io ma sono dati dell'Istat la Banca d'Italia in generale hanno perso il trentacinque per cento del potere d'acquisto
La finanza avanti ieri ci ha comunicato i dati delle dichiarazioni dei redditi per il due mila e sette
è solo il cinquanta per cento degli italiani dichiara il quindici quindici mila euro
Abbiamo delle fazioni fiscali incredibili
Abbiamo delle risorse che stanno nelle pieghe dei bilanci l'ha detto l'altro giorno a Corte di Conti venticinque miliardi che non si utilizzano e poi non si trovano però le risorse per la non autosufficienza per le componenti più deboli
Ho voluto dire questo questo qua cioè
Al di là di quello che ci dicono
No quelli un'immagine quelle televisione quelle qualcosa eccetera poi la realtà è totalmente diverso allora ragioni Chiti che uno dice una cosa sta pensando un'altra ne sta facendo un altro allora
Detto questo
Per limitarmi cinque minuti Andrea
Ma noi come terzo settore no non noi come Forum ma il terzo settore ma assieme anche cercando anche altre alleanze chiamiamola della società civile
Di realtà di gruppi di persone ecco la centralità della persona non dell'impresa dall'azienda sta di persone che hanno interessi trasversali ma che hanno comunque un interesse comune
Che è quello di vivere una società più equa più giusta più solidale e questo è l'obiettivo che abbiamo noi non rappresentiamo poteri forti
Che hanno fatto del dieci il limite d'età del del danaro un mito da raggiungere unito alla tre eccetera eccetera noi rappresentiamo interessi deboli chiamiamo interessi medi
Dalla società rappresentiamo l'ottanta per cento da società è mai possibile che il dieci per cento delle persone più ricche possiedono il quarantadue per cento della
Della ricchezza del nostro Paese queste coesione sociale
Queste equilibrio allora
Per arrivare al dunque
Noi
Possiamo avere la capacità di intestarci un obiettivo per vedere se raggiungiamo i risultati
Che è quello di fare in modo
Che in questo Paese si riduca
Questo scarto questo divario abissale fra le parole e fa
Fra i documenti e le realizzazioni pratiche queste ore che è un problema etico
Cioè ridurre anche in anche noi missile a quello che possiamo fare non creare illusioni noi
Ma soprattutto chiederlo a chi ha le responsabilità di governo centrale regionale e locale delle istituzioni cioè del c'è perché francamente io adesso non so se lo vedo in negativo ma francamente il fatto che mi descrivono una situazione che sembra celestiale e poi invece andiamo a toccare con mano che non è così
Beh io credo che con tutti questi anni non sia più non sia possibile più tollerare questo modo di agire se fossimo un Paese normale come diciamo un Paese
Occidentale un Paese dell'Unione europea
Ecco dovremmo essere in grado di dire diciamo pane al pane e vino al vino diciamo le cose come stanno e non come vogliamo che appaiono
Grazie
Grazie
Grazie con la
Si citano Ignazi consigliere del CNEL
Io la differenza di età fra me e qua la Cina e naturalmente agisce anche su questo se non lo so molta stima di quale accenni a differenza di Luino avendone viste troppe non riesco a considerare con tutta la positività
Che l'UE in qualche modo ci mette né sulle proprie Ancona meno quelli del passato vi ricordate quelli più vecchi parlavamo di libri bianchi i Libri Rossellini verdi poneva sempre fuori la definizione il libro dei sogni
Allora non vorrei che ripetessi MO la stessa questione
Noi abbiamo un ruolo
Come terzo settore in generale
Che è quello di utilizzare questa occasione positiva
Che il Libro Bianco ci offre per aprire un grande dibattito una grande riflessione nel Paese e ci possiamo contribuire soltanto una condizione
Se cadiamo nelle tra bella se non cadiamo nelle trappole del pro o del contro e se stiamo I fatti giudichiamo i fatti e no le parole o le promesse
Allora io vi dico che uno dei problemi che io ritengo di più
Più importanti sia quello di contribuire come terzo settore
A costruire le condizioni perché nel nostro Paese ci sia una politica diversa e e quando parlo di politica diversa parlo di politica in senso generale riguarda le maggioranze e l'opposizione
Ma una politica diversa guardate bene l'avremo solo
Sì aiuteremo anche noi a costruire una classe politica diversa
E io considererò un fatto estremamente importante il giorno perché sta portando
Al
Come consigliere emerse cercando di seguire tutte gli avvenimenti io succede un fatto parte paradossale
Qui è un viavai di ministri e dei sottosegretari a me non è capitato una volta
Di trovare un ministro un Sottosegretario o anche un rappresentante dell'opposizione
Che sia arrivato all'inizio di un convegno e sia andato via alla fine di un convegno guardate che questo ha conseguenze nefaste sulla politica
Perché vuol dire dico non non è non c'è nessuna polemica con stamattina capisco benissimo che un ministro a un incontro con le parti sociali lo va a fare ci mancherebbe ci mancherebbe altro ma il meccanismo che va rotto
Perché se io in un giorno debbo fare quattro cose in realtà loro le scrivo io le cose calcio mi danno quattro cartelle scritte da dal Segretario dalla Segreteria vado in quel posto e le leggo
Il che vuol dire che poi il rapporto tra quel ministero
E il terzo settore in questo caso parliamo di noi dipende dalla benevolenza un meno di quel segretario di quell'esperto di quel collaboratore
Beh
In questo modo non facce non facciamo crescere
Gli interlocutori che parlano a nome della società ma non crescono nemmeno i politici anzi crescono ancora di meno perché finiscono
Per pensare che la società sia molto diversa da quella che in realtà è perché la leggono attraverso altri occhi nono con il confronto con il confronto quotidiano questo è il primo problema seconda questione sulla quale voglio richiamare la vostra attenzione
Ho sentito un richiamo alle pensioni
Guardate quello che sta
Ed è ed è vero dico è allucinante non Paese nel quale la sera ci mettiamo di fronte alla televisione sentiamo dire che le pensioni sono aumentate facendo una cosa Stati sia quando è chiaro
Che il trentotto per cento di perdita del valore reale delle pensioni vuol dire che chi ho Tamnil fai è andato in pensione una pensione decente oggi rischia di morire di fame tanto tanto per esser chiama non era di questo che volevo
Perché su questo volevo richiamare la vostra attenzione è che un
Una quota della società italiana
Oltre un quarto
Dei cittadini residenti
E oltre un terzo dell'intero corpo elettorale
Viene cancellato ormai nella cultura di questo Paese se ci fate caso non si parla più della persona pensionato
Come portatore di un diritto che quello è la prima si parla di spesa pensionistica
E si dividono
Gli anziani per
Per categoria ci sono quegli esami e quegli ammalati perché è vero poi per le politiche adatte poi ci sono quegli rechi o quelli poveri
E alla fine si arriva a considerare l'anziano un costo sia sul piano della sanità sia sul piano delle pensioni
E tutto il discorso fatto in anni e anni e anni e sul protagonismo degli anziani l'invecchiamento attivo e così via rischia assolutamente Tanda settanta aggredire siccome per fare queste politiche di esclusione degli anziani
Dal circuito generale della società
Molte volte si usano le associazioni
Di volontariato sulle quali si scarica questo peso ecco io credo
Che su queste cose noi dovremmo riflettere riflettere seriamente grazie
Grazie
Sono Massimo Gavagnin delegato degli scout AGESCI
Io
Sono sicuro che domani insieme ce la faremo
Se però oggi non sbagliamo
Il modo di operare ci sono grosse responsabilità in ballo in questo momento
Si dice che abbiamo un problema giovani
Sarebbe più corretto dire che i giovani potrebbero avere grossi problemi domani
E molto dipende da come operiamo legiferiamo oggi
Qual è il rischio grosso
Il rischio grosso è che si vada verso uno scollamento generazionale
Che non possiamo permetterci in un momento di difficoltà come quello di oggi
Il titolo vedo come uscire dalla crisi noi siamo molto giustamente preoccupati di una crisi economica che intacca moltissime dinamiche
C'è però probabilmente essenza I probabilmente lo dico perché viene letto poco una crisi valoriale in atto molto grossa
E le ripercussioni educative
Sono e rischiano di essere veramente devastanti
Non sempre una crisi economica è una crisi valoriale vanno di pari passo
Paradossalmente in un momento di difficoltà
Potrebbe essere un'opportunità educativa molto forte
Come ce la giochiamo
Noi
Come scalda giace operiamo con i giovani ma siamo perfettamente consci che da soli non combiniamo poco o nulla
E solo se la comunità insieme in tutte le sue stratigrafie e componenti
Decide di fare rete
Cosa mi verrebbe da chiedere
Al ministro se fosse qui
Noi dobbiamo
Dare o meglio ridare ai giovani quella fiducia nel futuro che in qualche maniera abbiamo minato attraverso
Modalità legislative accesso al lavoro possibilità previdenziali future e quant'altro
Perché i giovani sono ottimisti di loro
La responsabilità del mondo adulto è quella di non fargli o perdere questo ottimismo
E questo è un non punto prioritario fondamentale per qualsiasi azione educativa che nessuno può fare a meno di fare le istituzioni in primis
è chiaro e i riferimenti ognuno li fa come meglio crede che non è pensabile un'azione educativa senza una testimonianza credibile
E aggiungo coerente
Perché altrimenti chi questa testimonianza cerca di darla
A fatica e con ciò che sta cercando di votare l'oceano con un bicchiere
Però stiamo attenti che non è corretto che mentre gente opera con gratuita come è stato detto prima e come facciamo tutti noi per contribuire
A votare questo c'erano qualcun altro magari
L'ho in cui mi in quantità pesanti giorno dopo giorno
Dobbiamo scommetterci d'accordo dobbiamo insieme adottare una strategia educativa
Chiedo un'attenzione sarebbe molto importante
Istituire un tavolo
Passatemi questo termine trasversale tra generazioni
Non è pensabile che i giovani non abbiano un posto un luogo dove esprimere ed essere ascoltati
Io credo che il terzo settore il foro un così come composto possa veramente essere un luogo privilegiato per fare questo
Perché ha
Al proprio interno le anime di tutto il Paese ed è in grado di intercettarle con gratuita quindi senza secondi fini
E questo è molto importante per avere un'analisi un ascolto obiettivo
Io credo che il terzo settore debba attraverso la struttura diventare sempre di più parte sociale ascoltata
Lo diceva molto bene prima Guazzini quando diceva ma quanti punti di PIL può valere
Il nostro essere è il nostro operare
Non è pensabile non tanto in un'ottica quantificati IVA ma in un'ottica qualitativa non essere
Ascoltati io credo e do atto
Di quanto si sta facendo e credo che il coordinamento stia operando molto bene in questo senso e probabilmente aumentando sempre di più la strategia relazionale comunicativa
Sicuramente passi in avanti se ne faranno
Passatemi un
Una battuta sul
Fatto
L'analisi demografica e il debito pubblica mi sa che noi stiamo dobbiamo aumentare la capienza degli zaini
Perché a questo punto se tanto mi dà tanto quanto un ragazzino entra da noi ha una quota di debito pubblico di tutti noi talmente grossa e quelli che gli diamo adesso non bastano più
Cosa voglio dire con questo stiamo attenti che
Se
La componente
Ad unità che scusatemi in qualche maniera o qualche titolo magari parecchio tempo fa ha contribuito a questo
Far bello non glielo solleva un po'dagli zar dallo dal dalle spalle rischi
Amo di avere una generazione che non parte no che rimane indietro
Non parte e se i giovani non partono la società è finita
Quindi
Un appello ridiamo ottimismo ridiamo la fiducia ai giovani perché l'ottimismo ce lo mettono già loro grazie
Posso
Qui qui sono Kraja i vizi del movimento di volontariato italiano non scendo nel merito dei contenuti della giornata di oggi perché
Tra l'altro noi che per abbiamo ho lavorato le consulte con i vari organismi gli abbiamo anche digeriti prima
Importante del terzo settore nelle sue declinazioni e quello di
Far capire quello che succede alla gente
Quindi i bisognerebbe trovare un modo in modo che
Il lavoro che è stato fatto oggi
Diventi uno strumento di lavoro utilizzabile
Anche da chiunque di noi opera sui territori
E come tali dovrebbe diventare anche uno strumento e di turno quindi di confronto di dibattito per arricchire il percorso ed resta il fatto quindi un po'l'invito all'organizzazione arreca studiare uno strumento snello
Di grande comunicazione
E che sia informativo ma anche strategico per poter lavorare nel nostro quotidiano e quindi proprio
Anche dare un'impronta al nuovo periodo a cui va incontro il Forum del terzo settore come strumento interattivo territorio c'entra Rita continuo perché la politica si fa sui territori si falco il Governo ma si fa anche sui territori i bicchieri di conseguenza di Cipro penso
Grazie la parola
Grazie Eugenio De Crescenzo AGCI solidarietà
La riflessione rispetto a quello che ha detto
Bonaccini
Sul Libor bianco è chiaro che
Libro Bianco è un testo compresso che cerca di sintetizzare un problema molto vasto
Per cui è facile vederci
Ombre con luci
Rispetto al terzo punto che lo trattava la questione del dono sinceramente non credo che
In questa sala ci sia qualcuno che non sposi il concetto di dono
Il problema non è
Nel concetto di dono
Citato dal documento è il contesto
E cioè
Un concetto inserito in una
Documento strategico del Governo rispetto a quelle che sono le politiche del welfare
Allora
Nasce
Non il sospetto
E ma
Lecitamente la domanda
Della qualità della scelta dell'inserimento cioè
Il Governo
Assume in sé questo valore
Che nello
Mette nelle pur qualità positive
Che svolge
Oppure
Sì
Promette a se stesso di motivarlo di aiutarlo di diffonderlo di supportarlo
Se vediamo la faccenda del cinque per mille
Non ci sembra un grandissimo successo
Dovemmo cioè
Secondo me chiarirla bene una situazione di questa natura che non
Lasciarla chiarirla in maniera trasparente
Come spesso forum fai ringrazio di questa iniziativa perché
Mi sembra molto importante
Chiarirla andando alla radice dei problemi che fa sicuramente del dono una scelta individuale e
Nelle sue organizzazioni generali della società uno dei fattori importanti dell'economia di questo Paese
Ma parlai e delle strategie
All'interno di quelle che sono le scelte del Governo mi sembrato
Allora parola Morganti Francesca
Due funzioni locali
Sì si siano fatte
Scusate la tecnologia non è
Il mio forte no sono
Venuto
Per sono Morganti Associazione Nazionale centri sociali comitati anziani e davanti
Su tutto bene
Sono venuto per ascoltare le proposte prioritariamente le proposte che facciamo per uscire tale crisi e che il terzo settore sui forse a fare
Per uscire dalla crisi a dirmi la verità però non ho capito
Come facciamo a realizzarla
Questi idee queste proposte che oggi
Abbiamo messo sul tavolo
Non vorrei che noi
Individuassimo solo nel passaggio del ministro come momento centrale per realizzare queste cose
Perché non mi pare proprio che abbia detto che ha voglia di fare le ronde che invece noi proponiamo
Mi pare che abbia
Fatto un passaggio più obbligato perché non poteva fare di meno e quindi la partita
è una partita che è tutta aperta
E voglio dire lo sforzo che questa Commissione ha prodotto
Dove avete intenzione di realizzarlo come avete intenzione di realizzare
Premetto che e i miei anziani che rappresento sono beni interessati a ragionare rispetto a queste cose
Perché sono
Forse Ethiel momento più
Più più più delicato di tutta la situazione di crisi che noi
Stiamo attraversando perché sono i più deboli
E quindi c'è bisogno di recuperare con forza una qualità della vita loro che gli viene negata spesso
Da situazioni non prodotte da qualcun altro ma prodotte da questa cito azione di governo dalla società
Allora
Ditemi perché io ho intenzione di
Lustro are le scarpe marciare
Purché ci sia questa voglia perché se avete solo voglia di fare degli elenchi le scarpe non servano
La partita è tutta qui e io oggi non ho ancora capito come realizzeremo questo sforzo fatto molto importante eccome
Affronteremo il Governo dalla società di oggi rispetto alle risposte che dovrà costruire e che dovremo costruire per migliorare le condizioni
Nostre di lavoro ma anche nostro e del dei nostri associati
Questa è la partita che me lo dovete spiegare io andrò in Romagna tranquillamente
Se prima di sera mi di mi direte che come avete intenzione di operare e domattina discuterò con gli anziani che che rappresento trecentocinquanta mila non pochi
Come
E è il nostro ruolo rispetto
Come di giochiamo il nostro ruolo rispetto a queste cose che oggi è cioè avete inusitato però dette non lo è
Altri
Allora io non sono titolato a dare le risposte credo
Anche perché non ho tra l'altro non ho fatto neanche parte del gruppo che ha
Mi sembra però che il documento che è stato presentato contenga
Non solo un'analisi dei problemi ma anche
Delle indicazioni di percorso è ovvio che un documento politico non ci sono non sono all'interno di quel documento non sono contenute
Le azioni che si devono sviluppare da da da oggi pomeriggio
è chiaro invece però che quel documento consegna e mi sembra che l'ultimo intervento dica al forum
Al di là delle delle espressioni di valore e quant'altro
Proviamo a mettere in campo azioni collettive che vadano in questa direzione quindi
Dopo c'è l'Assemblea oggi pomeriggio del Forum quindi
La risposta alle domande mi sembra di che le poste da da da Morganti sia
In parte anche incarico all'Assemblea al coordinamento che comunque deve far suo il risultato della giornata e nelle varie nelle varie declinazioni del Forum a livello nazionale ma non solo perché poi
Voi sapete che c'è anche il coordinamento dei forum regionali quindi assieme bisognerà poi decidere
Le priorità e su che cosa poi agire direttamente l'indicazione di linea mi sembra che
Nel cui nel documento in parte siano contenute di lettura queste quanto
Io non ho altri iscritti a parlare stonato Andrea quindi non so se voi farle conclusioni ti sei perso ultimi temendo che c'era ma cosa facciamo quindi ma io credo che appunto agli interventi mia scuso o li ho ascoltati dall'esterno perché stavo appunto continuando il lavoro collegiale di stima
Mi pare che si portino alla seconda fase cioè qual è il nostro ruolo in tutto quello che abbiamo ascoltato e detto questa mattina
E quindi mi pare che ci tra Checchino dichiaratamente la Assemblea che iniziamo subito alle quattordici alle quattordici e trenta quindi direi facciamo sospensione dei lavori quattordici in quattro adesso le tra il sei e trenta
Cinque quindi mi sembra va be'quattordici quattordici e dieci al massimo
E quindi c'è
Per quanto riguarda in quanto il direttore
Il la possibilità di prudenza
Se
Ci può lasciare tutto qui secolo
Si i lavori proseguono qui in questa sala alle quattordici e trenta adesso c'è un piccolo buffet
Nella sala accanto al bar al piano inferiore
Cioè
Piani fino al piano terra quindi primo sotterranei