"Leve politiche e economiche dell'informazione"

La tavola rotonda di oggi
Con un titolo che ha spaventato
Un po'gli illustri ospiti di questa tavola rotonda sono e le leve ecco politiche economiche e dell'informazione un'economia a servizio della presenza innanzitutto prima di entrare nel tema di oggi vorrei presentarmi questi illustri ospiti che hanno accettato volentieri di partecipare a questa iniziativa che la Compagnia delle opere ha promosso assieme al Meeting
L'onorevole De Michelis vicepresidente del consiglio
Onorevole Fracanzani ministro delle partecipazioni statali
L'amico Andrea Borruso
O onorevole anche lui infine il professor cappucci professore di politica economica all'università da Louis di Roma
Entrando nel tema di oggi
La prima parte del tema leve politiche economiche dell'informazione è una parte è una frase presa da una famosa citazione di la Pira
In cui in questa immagine delle leve del potere invitava i cattolici ad essere consapevoli del significato di queste leve e che qualora non si sarebbe stati attenti e coscienti dell'importanza di queste leve beh sarebbe rimasto soltanto la magra potestà dice la Pira di fare discorsi e prediche
Oggi questa citazione
La poniamo all'interno di questa importante iniziativa dalla Compagnia delle opere puntualizzando la su una su un particolare punto ed elemento che è quello di una economia a servizio della presenza
Quando nei mesi scorsi abbiamo fatto nostro grande raduno della Compagnia delle Opere abbiamo dato come tema del lavoro di quest'anno il tema dell'occupazione come in qualche modo una grande occasione
Attraverso la quale far capire le ragioni del nostro impegno le ragioni della nostra presenza
E abbiamo anche potuto dalla voce di don Giussani che ha partecipato alla nostra prima grande Assemblea de la Compagnia delle opere capire il profondo legame che c'è tra il problema del lavoro dell'occupazione e il senso religioso cioè come dice
Il Presidente del Movimento Popolare nel introduzione del vademecum di quest'anno dice il lavoro non è semplicemente un posto
Il corrispettivo di uno stipendio un modo di produzione o un dovere moralistico
Non è neppure il possesso presuntuoso e a volte violento della tecnica e della scienza
Il lavoro espressione della spinta profonda in ogni uomo alla realizzazione compiuta disse alla conquista della verità cui tende per questo la disoccupazione è un attentato alla dignità della persona sia essa non avere un posto
E il nostro Paese ha toccato il tetto di tre milioni di disoccupati oppure non ha vere uno scopo e un significato dentro il lavoro perché questa è proprio l'accezione che ne abbiamo dato a tutta la battaglia sull'occupazione
Che non è che non può essere ridotta solo anche se questo è già un punto importante non può essere ridotta al significato di un posto di lavoro fine a se stesso ma un'azione costruttiva che produce che favorisca e che generi altra occupazione
E allora come Compagnia delle opere ci siamo detti dei mesi scorsi nostro grande obiettivo per l'ottantotto
Quello di creare incrementare supportare iniziative che sviluppino l'imprenditorialità sia in termini culturali che operativi
Più volte abbiamo detto che bisogna diffondere l'imprenditorialità perché diffondere l'imprenditorialità significa un maggior gusto di rischiare in proprio vuol dire rompere un oligopolio della funzione imprenditoriale
Un monopolio direi anzi
Una crescita di una nuova e più ampia realtà imprenditoriale e poi questo questa questa battuta di diventare imprenditori di se stessi riconoscendo quale grandi risorse ci sono dentro a tanta forza tanta giovinezza e non solo
E oltre a questa ring per editori alita dicevamo una imprenditorialità sociale c'è una grande possibilità e necessita di una imprenditorialità sociale
Che si fa carico della soddisfazione dei bisogni sociali
In collaborazione con le istituzioni pubbliche secondo le logiche insieme di efficienza e di solidarietà
Per questo era molto importante dibattito di oggi se quello slogan che ci siamo dati riassuntivo di una posizione non polemica ma provocatoria più società e meno Stato
Se questa concessione contiene un punto profondo di libertà e importante con queste personalità di oggi a cominciare da chi ha una responsabilità di governo
Capire e comprendere se c'è la volontà che la realtà sociale possano avere un ruolo dentro l'economia o se invece non ci sia spazio e soltanto lo statalismo o l'altra faccia dello statalismo che un monopolio sempre più vasto di poche forze
Per questo pur
Pur come ancora segni piccoli della questa esperienza però tanti esempi di opportunità di lavoro nei servizi sociali nel terziario questa Job cresce o anche e cresciuto nel corso di questi anni
O a livello di aziende l'inizio di attività imprenditoriali in agricoltura nei sistemi informativi nell'artigianato nelle scuole
E ancora in un occasioni di sinergie di servizi comuni
Tra varie aziende tra vari settori
Ma vorrei citare
Concludendo l'azione particolare che abbiamo svolto nel Mezzogiorno
Compagnia delle opere ha stimolato e realizzato e ha in fase di progettazione una serie di attività di concreta collaborazione con il Mezzogiorno all'infuori degli schemi logori di un puro assistenzialismo
Un esempio di questo e l'applicazione della legge quarantaquattro sull'imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno che stanzia un fondo per ogni progetto serio e concreto di collaborazione tra imprenditori del nord e giovani imprenditori del Sud
In meno di un anno la Compagnia delle opere ha esaminato oltre cento idee imprenditoriali
Trenta delle quali sono state sviluppate presentate come progetti al ministro per il Mezzogiorno nei settori dell'agricoltura dell'informatica della cartografia dei pellami
Un valido esempio è dato anche da un ampio Progetto che dovrebbe arrivare ormai l'approvazione finale
Di corsi per giovani imprenditori e corsi di specializzazione in tutte le discipline aziendali nei settori
Agricoltura gestione ambiente pubblica amministrazione piccola e media industria artigianato commercio e servizi
Così che si svolgeranno in cinque località del Mezzogiorno durante i prossimi tre anni che già incominciano coinvolgere oltre sei mila giovani
E allora
Potendo entrare con questa sollecitazione con questo legame profondo che ha la ragione dell'impegno di Compagnia delle opere con il senso religioso che in qualche modo la provocazione che sottende a tutto il lavoro del Meeting di quest'anno e insieme con degli esempi concreti
Degli spunti concreti con cui una posizione umana e un soggetto perché a noi ultimamente non interessa costruire né una holding né altro né una lobby interessa che esista un soggetto dentro la società e un soggetto forte
Nelle ragioni
E e capace
Meglio incapace di restare nell'astratto e perciò capace di costruire di di essere capace di porre in atto esempi di questo noi chiamiamo opere questo ha possibilità a che un soggetto nel nostro Paese cresca diventi grande sia capace di dialogo e oggi in qualche modo è un esempio di questo soggetto che esiste che vivo che ha delle ragioni che ha mosso degli esempi e vuole paragonarsi
Con una realtà importante come quella delle istituzioni come quella dei vari momenti della vita sociale culturale e politica
E allora possiamo intanto iniziare questa tavola rotonda facciamo una prima tornata delle nostre personalità delle personalità che abbiamo ospiti oggi e poi vedremo un ulteriore una seconda parte di prendendo spunto dalle provocazioni dal ed ai vari interventi ancora magari un momento di replica e di dibattito
Il mestiere
Inizierei e la tavola rotonda con l'intervento dell'onorevole De Michelis vicepresidente del Consiglio
Ma io
Io ero uno uno tra quelli dei relatori un po'perplesso intimorito dal tema
Soprattutto dalla seconda parte del tema dove si dice l'economia al servizio della presenza
Perché
Per natura per carattere direi per esperienza sono sempre preoccupato dai sostantivi astratti
Non riesco a definirli è inquadrabile metterci le mani addosso
Questa presenza mi sembra un termine
Un po'vago
Probabilmente poi discutendo un attimo prima di questa tavola rotonda lo prodotta così in maniera più nota forse un'economia che non sia solo al servizio del profitto
Che non sia misurata sola o da un risultato
Economico quantitativo non collegato ai valori della persona umana poi
Sono in Argo della società ma anche dell'economia
Però se questi se l'obiettivo dei vostro pc chiamati a discutere di questo e io affrontare questo tema di una economia oggi e soprattutto domani che non sia solo servito del profitto bisogna fare qualche puntualizzazione
Perché fino ad oggi i tentativi da destra e da sinistra alle diverse
Punti di partenza
Ideologici filosofici e religiosi
Di costruire un'economia non al servizio del profitto sono falliti
Parliamo oggi nel mille novecentottantotto voi potevate in questi giorni aprire i giornali almeno un paio di quotidiani italiani hanno riferito delle discussioni in atto in Cina in questo momento
E della evoluzione che in quel Paese il più grande Paese del mondo
Un Paese che ha un sistema politico ed economico comunista da quarant'anni
Discussioni anche
Animate volte a
Rimuovere tutto l'intero sistema economico di quella norma il Paese nella direzione
Di logiche di mercato
E di logiche basate sulla produzione di un profitto di una ricchezza
Quello che sta avvenendo dell'Unione Sovietica con Gorbaciov va nella stessa identica direzione
Alla fine del ventesimo secolo i tentativi da sinistra
Marxisti o non razzisti comunisti e socialisti
Di sostituire l'economia di mercato con altre forme di organizzazione economia sono falliti
Ma credo che sia falliti siano falliti anche i vari tentativi che da altri punti di vista per esempio comma scrisse cristiano cattolica di creare delle economie in cui la componente alla variabile sociale in qualche modo prevalesse su quelle che appunto tenso Pini ha chiamato le Ferriere leggi telefono
Dall'altro punto di vista se vogliamo affrontarli in termini storici
Per usare lo schema di banda sta anche forse il più acuto efficace per discutere l'evoluzione storica degli ultimi secoli del mondo
Quella che parlerà stentiamo all'economia mondo capitalistica ha completamente vinto la sua guerra contro le economie basate sugli imperi mondo cioè sul regole
Non legate al mercato il profitto e per la prima volta nella storia dell'umanità
L'intero mondo e ormai con l'ultima evoluzione sovietiche cinesi un'unica grande organica integrata
Anche se contraddittoria e
Difficilissima economia mondo capitalista
E quindi dal punto di vista della lezione dei fatti non dalla lezione
Delle filosofie dell'ideologia delle soggettività
Noi dobbiamo fare i conti con questa realtà
Il un sistema economico
è tanto più accettabile e quindi alla fine poi nonostante tutto tanto più giusto
In quanto riesce a produrre più ricchezza
E quindi da questo punto di vista
Volendo affrontare questioni che hanno una un significato credo soprattutto etico e politico come quello di battere questa sera bisogna partire da questo dato vita
I ogni tentativo
Che io chiamo di tipo fondamentalista
Di modificare questa realtà semplicemente con la volontà è destinato non solo al fallimento
Ma è destinato bene prevale o prevalesse per brevi periodi di tempo a portare risultati negativi proprio rispetto a quei quegli obiettivi etico-politico Lo Moro anche qui gli esempi
Abbondano sono infiniti ma ce n'è uno recentissimo che riguarda un altro grande paese del mondo che l'Iran dei risultati che una impostazione tipo fondamentalista poi porta per le condizioni di vita
Delle persone che partecipano a quel tipo di società del sistema politico
Ecco detto questo
Io credo per questa ragione che ebbe dibattito di questa sera potrebbe indurci a delle riflessioni forse ancora più stimolanti di quello che a prima vista un po'sembrare detto questo se uno guarda meglio dentro quello che è successo quello che sta succedendo
Si accorge che questa vittoria
Dell'economia di mercato dell'economia basato sul profitto se
Preferiamo usare questo termine sulla produzione di più ricchezza
Della vittoria i questo sistema rispetta i tentativi che per ragioni etico politiche nei decenni e nei secoli si sono avuti di me sostituire a queste altre cose tra virgolette apparentemente capaci di essere più giuste dal punto di vista sociale in realtà stanno creando una situazione in cui quei valori non di tipo strettamente economico ma di tipo etico di tipo sociale saltano fuori
Preso atto che la situazione è quella che ho descritto sopra e guardiamo quali sono le grandi caratteristiche
Del cambiamento per questa situazione ha provocato noi constatiamo per dirla molto rapidamente le seguenti cose
Primo
Che rispetto alla ai decenni secoli precedenti
La risorsa principale
Di questa realtà economiche in cui il mercato ha vinto così alla grande è una risorsa immateriale
E umana e l'intelligenza umana
Dopo secoli in cui le risorse principale del sistema economico sono stati via via l'agricoltura la produzione di cibo
Poi la produzione di la l'utilizzazione delle materie prime naturali per produrre dei prodotti materiali poi viene regia
Per mettere in moto delle macchine che rendessero più efficace l'economia oggi alla vigilia il ventunesimo secolo la risorsa principale dell'economia è il cervello dell'uomo e l'uomo
E quindi viene introdotto con forza nel sistema economico nelle logiche economiche un qualcosa che evidentemente non può essere ricondotto solo a numeri non può essere ricondotto solo a meri calcoli di economicità
Secondo grande tendente grande cambiamento come conseguenza di questo fatto che la l'uomo con suo cervello la sua intelligenza diventa la principale risorsa economica cioè non solo il cervello di pochi
Degli ottimati degli scienziati che ma il cervello di tutti cioè
La capacità di tutti di sale prima delle sue altre loda il cervello cambia il lavoro
Il lavoro non è più prevalentemente manuale ma diventa prevalentemente intellettuale anche le mansioni più minori il lavoro non è più essere parte di una grande organizzazione rotelle in un meccanismo mai sempre più un partecipare all'attività in modo autonomo
I colletti blu si striato di bianco il lavoro indipendente diventa sempre di mescolato con quello indipendente sempre più c'è una spinta
A potere esprimersi attraverso il lavoro come modo di soddisfare le proprie vocazioni e quindi di nuovo l'uomo la persona che diventa il centro dell'economia
Il grosso di quelli che parte sull'economia in maniera crescente non sono più semplicemente di fornitori di
Di energia materiale di Braccio di capacità di muovere altri strumenti forniscono in Cile
Terza cosa
Crescendo il livello di reddito delle persone di ricchezza delle
Delle nazioni e delle regioni o delle realtà comunitari cioè come conseguenza di questo successo dell'economia mondo capitalista Ica
Cresce la possibilità di soddisfare e quindi si esprimono sempre più i bisogni immateriali
Non più semplicemente il nutrirsi il vestirsi trasportasse corre via ma i bisogni il bisogno di svago il bisogno di star bene il bisogno di istruirsi di esprimersi
In forme che nel passato però ritenuta totalmente fuori dell'economia
La grande rivoluzione che in atto è che nel tempo di vita delle persone di oggi sobborgo di quelle di domani il tempo di non lavoro diventa sempre più importante rispetto al tempo di lavoro
E tutto questo naturalmente anche degli effetti sull'economia perché l'economia si orienta per fornire non più semplicemente di beni manufatti finalizzata in qualche modo a sostenere il meccanismo di produzione del tempo di lavoro ma soprattutto a servire a produrre anche dei manufatti ma soprattutto prodotti materiali servizi per soddisfare i bisogni della gente nel tempo di non lavoro i bisogni materiali e di nuovo
A questo punto nelle logiche dell'economia entra di nuovo la questione
Della persona umana della soggettività di variabili che non hanno più nulla a che fare con le logiche dell'economia capitalistica di tipo trecentesco dei conti
Ecco
Questo cambiamento gigantesco che è in atto
E reintroduce davvero in qualche modo la necessità di ripensare l'economia fermo restando il dato di fatto ripeto che l'economia basata sul mercato sulla produzione di ricchezza sul profit ha vinto rispetto alle altre logiche precedente
Pensiamo vado alla conclusione cercando di Canada calare nella realtà italiana momento questo mio ragionamento molta stampa insieme all'Italia
E noi non ci siamo ancora accordati
E lo dicono i soprattutto a livello politico ma anche in generale poi lo stato di esterni del di come è cambiata il venti o venticinque anni questo Paese
Chi fa politica ha chiaro che la società italiana è fatta di cinquantasei milioni di persone che si organizzano grosso modo in diciotto diciannove milioni di famiglie
E quando ragioniamo
Bene o male sappiamo come cercare di rispondere ai bisogni e desideri all'esigenza di di partecipare dei delle famiglie
Ma non ci siamo accordati nel mille novecentottantotto che accanto ai diciotto diciannove milioni di famiglie ci sono in Italia qualcosa come quattro milioni e mezzo di impresa quattro milioni e mezzo di impresa
E tra l'altro questo questa galassia impresa non la conosciamo neppure noi siamo ancora abituati quando parliamo di rado politica pensare che l'impresa siano quelle della Confindustria dimenticando la Confindustria centodieci mila centoventi mila aderenti di cui tra l'altro può dire contano solo trenta venti mila nulla rispetto a quattro milioni e mezzo di soggetti invece i dati che abbiamo ci di quella sera e quest'impresa sono corre molto variabili non solo perché stanno settori molto diversi ma perché il svolgono funzioni anche molto diverse
Talvolta di produzione di ricchezza talvolta l'intermediazione di ricchezza talvolta semplicemente ricominciare a esprimere un qualcosa che non viene neanche recepito nelle regole ufficiali dell'economia pensiamo a tutte le nuove attività e i nuovi mestieri ai nuovi corre ne sono sorte negli ultimi cinque o dieci anni queste quattro milioni e mezzo di impresa pesa normali non dal punto di vista economico ma dal punto di vista politico e sociale quasi quanto i diciotto milioni di famiglie
Il tema come si può dire più ovvio su cui stiamo riscoprendo questa verità è quello fiscale stiamo discutendo non a caso in questi giorni mi fa un po'ridere l'atteggiamento un po'illuministico di chi pensa
Che si possa ragionare come si fosse nell'Italia ottocentesca pro trecentesca di trenta di quaranta anni fa
Oggi la gran parte una grande parte dell'economia prodotto intermediato in questo Paese passa attraverso questi quattro milioni e mezzo di soggetti che non hanno nulla a che vedere però con la nostra vecchia immagine culturale dell'impresa industriale ottocentesca
A cui abbiamo pensato di applicare le regole di ieri sono una galassia molto più vasta che in qualche modo però non possiamo pensare né di trattare con le regole di ieri mi di pensare di escludere facendo finta che non esistono o peggio ancora di dire
Bianconero o state dentro le regole di cancelliamo perché cancelleremo l'Italia se potessimo
Ecco e a questo punto di vista anche il discorso che veniva fatto prima della Haute imprenditorialità scusi io facevo misto al lavoro fatto tanti incontri tanti scontri Puggioni dicendo rendetevi conto che nel ventunesimo secolo che c'è già oggi che fra dieci anni
Il grosso delle nuove generazioni dovrà inventarsi un lavoro dovrà crearsi Locklear solo in parte o crearsi le condizioni per in qualche modo esprime senza nessuna attività perché se sperate che lavoro permettendo le vecchie logiche ottocenteschi o della grande impresa o del dell'impiego pubblico si mia non ci sarà risposta per i bisogni di una società in cui tanta gente di più a lavorare soprattutto tante donne di più vogliono vogliono lavorare ecco quindi il problema del ripensare l'economia proprio oggi che l'economia di tipo capitalistico ha vinto ha vinto storicamente così alla grande in maniera tale da ricondurre all'interno delle logiche economiche di valori tipo soggettivo personale umano e così a diventa veramente importa
Le risposte non sono facili consegnò stiamo come sue faticosamente esplorando come si può dire
I possibili approcci pragmatici grado per grado rispetta tutto questo
Però dovremo trovare in qualche modo delle soluzioni e penso che riusciremo penso che riusciremo a trovare naturalmente
Come si può dire se da adesso si può individuare un filo conduttore per trovare una risposta che la risposta deve essere in grado in qualche modo di salvare
Ciò che di valido l'esperienza storica ci ha consegnato cioè quella che io chiamo l'economia di mercato l'economia basata su una logica di libertà in cui alla fine Nesti Centa del sistema è dato dal fatto che in una libera competizione nella competizione comunque con regole e definite le imprese migliori o le attività migliori la capacità migliori di produrre ricchezza vincola le altre perdono e non vengono in qualche modo artificialmente protette e nello stesso tempo però di tener conto di questi valori soggettivi umani e persone
Ecco da questo punto di vista e chiudo
Io così guardo con interesse alla vostra esperienza io sono un esterno al vostro mondo tra l'altro visto che voi parlate del rischio del neo protestantesimo io sono protestante proprio quindi in qualche modo
Appartengo a un altro filone è un'altra storia e però
La strada è giusta natura ed è corretto è un rischio
Per le cose che ho detto e per i tempi in cui viviamo in cui vivremo facendo la Compagnia delle opere immondo in cui le imprese saranno sempre più basate sul cervello umano sulle persone
Diventare una grande Nuova Compagnia delle Indie io vi auguro abbiate evitare questo rischio
Io ringrazio onorevole De Michelis del suo intervento e mi pare che ci siano alcuni spunti interessanti che meriterebbero certamente un dibattito che con il pubblico che oggi non possiamo fare ma che possono trovare una provocazione per un dibattito che può continuare
La il fallimento di un'economia fondata sul profitto e l'esigenza che emerge di una un'esigenza legata all'uomo questo è un punto molto importante
Che va sottolineato che è un elemento che va sempre più compreso perché e mi perdoni onorevole quando che ci siano quattro milioni e mezzo di imprese in Italia è un fatto vero ed è interessante da questo punto di vista dall'altro quando ci sono delle piccole comedy in prese che in qualche modo e qui vorrei chiarire un possibile qui poco Compagnia delle opere fuori da qualsiasi tentazione di pensare una terza via non ha questi problemi
Non non abbiamo questi problemi come dibattito una terza via dall'economia no non è non esiste questo dibattito
Ma un'attenzione a ciò che muove l'azione umana e ciò che la rende concreta questo sì le devo dire però signor ministro che ogniqualvolta nella realtà
Delle cose talvolta molto piccole delle iniziative dell'impresa e anche di poco significato da un punto vista dei bilanci si muovono avendo come parte integrante della vita di quell'azienda una concezione del del personale e non come costo ma come risorsa dell'imprenditorialità come un grande aiuto alla costruzione del tessuto sociale
Una volta l'imprenditore sentiva indenne i nostri paesi nel nostro nel nostro Veneto si diceva un campanile una ciminiera una sensibilità che portava la gli imprenditori a costruire nel nel territorio un'economia
In cui i profitti erano elemento importante per sviluppare quest'impresa oggi fatica a trovare imprenditori che escano fuori dalla tentazione speculativa sul profitto e che pensino al profitto come una gara una comunque una risorsa preziosa ti chiede come più responsabilità più costruzione
Ma mio pensiero era poi conteniamo notavo rotonda era chi ogni qual volta nasce un'impresa piccola un'opera piccola o media o grande che ha dentro questa coscienza facilmente dire combattuta se come capita dopo il suo intervento si comprende da una parte da parte della realtà politica un'attenzione e una sensibilità e un guardare a questo che accade nella società con un grande attenzione dall'altra c'è una strettoia economica e del controllo che l'economia la finanza fanno degli strumenti attraverso i quali avviene e la avviene la il formarsi della mentalità e dei giudizi
E per cui su
Tante piccole opere viene incentrato come però viene guardata con no come un obiettivo un qualcosa da distruggere perché che ci siano quattro milioni e mezzo di imprese non fa paura a nessuno ma che ce ne siano ma ai mille mille cinquecento due mila che hanno questa cosciente che i fattori che lei diceva sul lavoro sui bisogni materiali sull'intelligenza
Questi li portano dentro fino al punto da suggerire nuove immagini nuove idee nuove prospettive dibattito provocazione
Dentro l'economia questo è pericoloso
Questo è pericoloso questo va combattuto e non trova
Ospitalità questa
Questa
Questa signor ministro è proprio una cosa che le dico non Puno osservazione critica ma come richiesta di aiuto non gli han bisogno di trovare nel mondo politico una consapevolezza di quanto grave la situazione della libertà dentro il nostro Paese che non che ogni qual volta c'è lo sviluppo di un fatto individuale non accade niente ma ogni qual volta il patto individuale
è concepito all'organo e la persona in qualche modo il crescendo la realtà sociale questo diventa pericoloso ma questo era per suggerire eventualmente poi nella nella replica un punto che noi ci preme per il quale abbiamo voluto l'incontro di oggi
Il secondo intervento ringrazio ancora non ero De Michelis il secondo intervento Bronson Cappuccini del vista Louis di Roma
Grazie anche io personalmente ero fra quelli intimoriti dalla generali tante antenna
Perché praticamente si può parlare di questi argomenti da moltissimi punti di vista diversi
Vorrei partire anch'io da una precisazione perché in fondo il tema delle leve economiche delle leve dell'informazione delle leve della politica così come ripreso sostanzialmente dalla fase dilatativa
Richiama il problema di fondo dello sviluppo economico
Allora la prima distinzione da fare tra il concetto di crescita economica o di sviluppo economico e il problema dello sviluppo
Perché altrimenti è facile cadere nell'equivoco
Di credere che sia possibile e uccidere soprattutto nell'interesse generale realizzare delle attività economiche rinunciando al profitto
Il profitto inteso come il risultato di un'attività economica perché e la parola profitto come voi sapete e carica di valenze morali di valenze politiche molto forti
Soprattutto legate ai primi periodi della crescita economica dei Paesi industrializzati
Da dove il profitto era realizzato in spregio dei rispetti della persona umana più elementari non solo della dignità umana ma proprio della persona
E quindi è una distinzione necessaria il profitto inteso invece come metro come elemento di valutazione dei risultati di un'attività economica
Anche se la parola quo suonare ancora spiacevole male perché carica di quei significati del passato
è assolutamente indispensabile
Quindi il profitto se volete la produzione di ricchezza se non vi piace la parola profitto di un'attività economica è molto importante
E e distingue
La crescita economica dallo sviluppo
La crescita economica quindi è misurabile in termini quantitativi lo sviluppo invece introduce un elemento di qualità nella crescita economica cioè lo sviluppo ricomprende anche la crescita economica
Mentre la crescita economica non necessariamente ricomprende concetto di sviluppo
Laddove la crescita economica può essere in contrasto con lo sviluppo globale dell'uomo è accaduto è accaduto tantissime volte
è accaduto che so io si potrebbe ricordare
Dai campi di concentramento nazisti allo stalinismo alla decisione di me di di di Candy e di di l'hotel King tutti poveracci sa hanno sofferto sono morti per la crescita
E per lo sviluppo inteso in termini di crescita economica cioè non finalizzato alla crescita globale dell'uomo
Ecco quindi nel concetto di sviluppo
Ricomprende ed i può essere ricompresa la crescita economica
Non è vero necessariamente ne sente l'opposto questo è importante perché lo sviluppo presuppone che si amplia un progetto di sviluppo
Rispetto al quale l'uomo non è una risorsa c'è il lavoro dell'uomo di cui si parlava anche prima non è una risorsa come il petrolio il carbone o a chi fa o altri fattori della produzione
Perché l'uomo rispetto a un progetto di sviluppo e il soggetto dello sviluppo
Direi anzi se mi consentite è lo sviluppo spesso quindi non è possibile avere vero sviluppo se l'uomo è considerato alla stessa stregua degli altri fattori della produzione
Allora un'impostazione di questo tipo consente di vedere in qual modo una linea politica e che avesse di mira realmente che puntasse alla valorizzazione della persona umana
E alle rispetto della sua dignità in quanto creatura di Dio possa essere realizzata e che cosa dovrebbe fare
Ecco io ho inteso così il senso del più sociale più società meno Stato che significa significa che la società intesa come l'insieme delle persone deve essere in grado di poter realizzare appieno tutte le condizioni della propria libertà per la propria crescita
E qui allora è rispetto se questo è vero perlomeno per me è vero è rispetto a questo noi dobbiamo essere capaci di misurare di valutare e di proporre in ordine alle linee di politica economica che un governo può porre in essere
E rispetto a questa impostazione che noi possiamo chiederci
Se le linee di politica economica sono state realizzate negli ultimi anni in Italia e anche recentemente rispondono all'esigenza della crescita globale dell'uomo del suo sviluppo globale
E certamente la risposta e non può essere positiva in tutti i sensi
Vorrei riuscire a fare
Alcuni esempi il primo che mi viene in mente negli anni più recenti nei mesi più recenti è quello fiscale della politica fiscale di cui parlava l'amico De Michelis e prima
è difficilmente immaginabile
Il credere che si voglia fare una politica per la crescita dell'uomo nelle sue forme libere di organizzazione sociale quindi nelle sue attività economiche liberamente organizzate quando si introducono concetti quali quelli che si sono introdotti nell'ultimo provvedimento fiscale per ridurre la cosiddetta elusione e per accrescere la base imponibile
Perché dico questo io so che De Michelis
Io so che De Michelis condividere questa osservazione e quindi non è in polemica
Con quanto da lui detto perché prima quando ci siamo incontrati lui diceva che era perfettamente d'accordo ma però bisogna dirlo anche esplicitamente
Come è possibile pensare di far crescere liberamente la società quando si toglie l'ossigeno alle persone per potersi organizzare cioè si Salt si toglie il risultato dell'attività economica
Allora
Forse alcun forse non tutti di voi sanno di che cosa sto parlando per vide battono le mani spero proprio di sì ma allora si tratta
Di non far pagare le tasse alle imprese o ai soggetti di reddito cioè alle persone fisiche che evolvono una parte del loro reddito per attività particolarmente qualificate
Problema della sponsorizzazione di attività culturali
Giustamente De Michelis primo osservava che il contribuente non può pagare a proprie spese riconoscendo come fiscalmente deducibili le spese per finanziare una società di calcio
E credo che noi non si posato ad essere tutti d'accordo
Ma lo stesso criterio non può essere accettato iperattivi per le manifestazioni come l vostro tutte le altre manifestazioni culturali esistenti in Italia
Ma io vorrei estendere questo discorso perché si parla della libertà della crescita dell'uomo della possibilità di organizzarsi
Ma vorrei far rilevare a De Michelis ha Fracanzani che qui rappresenta nel governo
In qualche modo perché sono membri del Governo che deve esservi una ragione ancora più di fondo che
Per la quale deve essere sostenuta un'impostazione di Festo tipo
Io credo che
La crisi
Sia una crisi di capacità dice estive e fisica è una crisi di trapasso perché in fondo non possiamo dire che l'economia italiana va male
Caso mai va male la finanza cioè l'aspetto finanziario dell'attività economica generalmente considerata che può destare delle preoccupazioni non sicuramente l'attività
L'andamento dell'attività economica complessivamente considerata ecco io chiedo all'oro
Ma loro pensano veramente lo chiedo a nome vostro a nome di milioni di italiani
Che sia possibile
Governare in modo credibile e quindi con il consenso perché il consenso dovrebbe essere la conseguenza della credibilità
Dei comportamenti del ripristino del principio della responsabilità che chi sbaglia deve pagare in termini politici allora è possibile immaginare
Che un sistema che si basa sui partiti dopo quarant'anni
E quindi anche per l'ultimo periodo che li riguarda in quanto ministri del governo in carica anche se si tratta di appena quattro mesi e possibile immaginare un sistema politico
Che riesca a governare nell'interesse generale
Imperniato su dei partiti
Per la sopravvivenza dei quali avvengono scosse che sono al limite del codice penale
E questo è assolutamente impensabile
Il problema il problema fiscale centra in pieno
Perché non solo si tratta di considerare a mio avviso non fiscalmente tassabili quelle stesse fatte per sostenere le attività culturalmente degne di essere sostenute basti pensare che l'ultimo Concordato
Prevede anche la possibilità per noi di devolvere una parte modestissima
Del nostro reddito a favore delle parrocchie e quindi il linea di principio su una certa strada ci siamo di già
Allora è possibile immaginare in questo senza prendere con decisione la strada dell'autofinanziamento del sistema dei partiti
è possibile immaginare di risolvere il problema della delinquenza e quindi di essere credibili nella lotta alla criminalità organizzata dovunque essa si svolga se non si affrontano con serietà questi problemi
Questi sono problemi politici prima ancora di essere morali
Sono i problemi che poi condizionano
L'altra insita delle persone la crescita della libertà ma della libertà
Di intrapresa di iniziativa nello stesso papà poi tv a rivendica nell'ultima enciclica come condizione del rispetto della dignità delle persone voi vi ricordate che nell'ultima enciclica
Il Papa parla esplicitamente del diritto di ogni persona ha de esprimersi attraverso anche le iniziative economiche e quindi a sottrarsi a questo fine
Alle alle all'eccesso di burocrati cinismo ora io credo che il problema della sponsorizzazione
Il problema delle stesse per sostenere strutture sociali come sono i partiti come sono le associazioni per attività culturali o associazioni non profit come si dice che non hanno scopi di guadagno
Sia una delle strade per risolvere il problema non mai risolto e difficilmente risolvibile definanziamento dei partiti
Ancora due parole guardate che se non si affronta questo problema
Non saranno affrontati neppure gli altri
Perché vedete
Come si fa a discutere seriamente di economia
Delle condizioni che lo Stato deve realizzare
Per rendere possibile lo sviluppo dell'uomo anche attraverso le attività di produzione di attività economiche quando le regole del gioco non sono più rispettate
Proprio in nome del capitalismo vincente di cui parlava De Michelis e si dovrebbe cercare di risolvere prima di tutto questi problemi perché naturalmente nella situazione attuale se questi problemi non vengono risolti
Vinceranno sempre di più i più forti e i più deboli diventeranno sempre più deboli e sempre inferiori saranno le possibilità
Per le organizzazioni come la Compagnia delle opere ma tante altre non c'è solo la Compagnia delle opere per il sistema della cooperazione in Italia di affermarsi e di rendere possibile
Attraverso la valorizzazione di tutte le energie positive esistenti nella società italiana la soluzione di tanti problemi
Quindi dire più società e meno Stato non è come lo concede come lo intendo io accettare il principio acriticamente dell'esigenza dell'efficienza
Di una maggiore efficienza dello Stato e quindi per questo ricorrere alla società
Questo non è possibile non è possibile immaginare che è un sistema sanitario nazionale possa essere appaltato a dei privati che ha un sistema pensionistico possa essere appaltata dei privati però quello che è possibile
è possibile immaginare
Che lo Stato consenta ai cittadini in modo concreto attraverso una legislazione che non contraddica giorno per giorno
L'affermazione teorica generali in ordine alle possibilità di crescita e di sviluppo dell'uomo
Il la la possibilità di che queste condizioni vengano realizzate l'efficienza dello Stato non si realizzerà certamente privatizzare privatizzando lo Stato
Si parla tanto di privatizzazione ma nessuno spiega perché debbano essere privatizzate
Non non c'è nessuna io ho da trovare ancora una persona spero che i due ministri qui presenti siano in grado di spiegarmi perché Mediobanca è stata privatizzata
è già stata privatizzata io non dico questo perché dico non volevo che fosse privatizzata oppure voglio che vi diventi pubblica mi è assolutamente indifferente
Se è una cosa e molte va e motivate in modo serio da da interessi di carattere generale si può privatizzare anche divi Elleni dal mio punto di vista il problema è sapere se certe certe privatizzazioni di cui si parla
Sono nell'interesse generale se queste non sposteranno gli equilibri di potere ancora una volta a danno della maggioranza degli home dell'Italia oppure a vantaggio della maggioranza degli italiani questo è il problema
Allora io credo scudate mio finito perché se no nettamente ho sono andato oltre il tempo io credo che
Non si possano fare leggi come quelle che si sono ventilate non solo quella dal punto di vista fiscale io non sono né pro né contro il cosiddetto tax la tassa d'ingresso per i commercianti
Dico che è scandaloso
Come era scandaloso e delinquenziale il delinquenziale il condono fiscale del mille novecentottantuno
Dai consentire consentire a degli italiani di cavarsela per avere se evaso le tasse per sette anni di cavarsela con tre milioni e mezzo perché allora se se quindi per me va benissimo la tassa d'ingresso ma pervade di Simi condono ma non si può far sentire il resto degli italiani come dei fessi scusatemi la parola che hanno sentito il dove
Sono problemi come quello fiscale chi li affronta dovrebbe prima mettersi una mano sulla coscienza
E chiedersi e non dire che si fa il condono fiscale perché il ministero delle fondi Finanza e non funziona ma scusate chi ha fatto il ministro delle finanze dal mille novecentosettantanove al mille novecentottantasette
Si sbaglia se non sbaglio quel ministero è stato in mano a persone del mondo laico e socialista eppure quel ministero oggi funziona peggio del mille novecentosettantanove
Allora allora quando quando si affrontano questi temi quando si affrontano questi temi che sono molto delicati dissi affrontano guardando la verità fino in fondo dicendo la gli italiani perché non siamo più dei minorenni abbiamo imparato a capire qualunque cosa scrivano i grandi quotidiani
E poi si fanno delle proposte che non umili no e non abili escano il senso religioso festosi della solidarietà di tutti gli italiani verso gli altri
è scusatemi queste cose qui dovevano essere dette perché c'è un altro provvedimento e ho finito scusami e quello sulla RAI TV ma scusate un attimo ma si scherza sul serio
Si vuole concentrare come se già
Siccome l'argomento è anche sui mezzi di informazione siccome non non gli sembra che ci sia già abbastanza concentrazione in termini capitalistici
Con tutto quello che segua questo discorso nel campo delle televisione delle testate dei giornali
Cioè c'è bisogno
Semplicemente di camuffare
Una maggiore dispersione della proprietà cercando di dare ad intendere che se uno possiede delle televisioni non può possedere delle testate
Quando oramai le testate sono divise la maggior parte testate in tre sole proprietà e le televisioni resterebbero divise in due al massimo tre proprietà
Ma vogliamo scherzare questo è il modo con cui si concepisce la possibilità di far crescere l'uomo dal punto di vista globale
Ecco queste cose vanno dette perché di queste cose si deve discutere perché se c'è una cosa che manca in Italia e ho finito e la democrazia
Non è non è lei l'eccesso di democrazia in Italia non si discute più e non si discute più perché la stampa e la televisione sono manipolate
A dopo il resto
Io ringrazio
Ringrazio molto prosaica pugile la sua del del suo intervento e della franchezza con la quale ha voluto affrontare
I temi le questioni e puntualizzare anche elementi di un contesto politico che in qualche modo pone delle regole importanti per la vita della democrazia
Insieme a questo intervento prezioso che che raccoglie la sfida che dentro alla all'incontro di oggi che vuole anche approfittare giustamente
Di non lasciare i due ministri ospiti in balìa soltanto del caldo ma anche di un dibattito vivace
Io vorrei sottolineare
Condividendo il lo spirito con il quale professore ha elencato molti problemi
Voi sottolineare come
E proprio sull'ultima battuta che lui ha fatto sull'assenza di democrazia il punto importante non è comunque la formulazione di regole o di leggi ma innanzi tutto quello che richiamando una suo passaggio professore riguardante i nel il Papa io credo che la Compagnia delle Opere abbia raccolto l'invito che il Papa ha fatto il meeting qualche anno fa costruire forme nuove di vita per l'uomo
Quando lui ha affrontato l'ultima enciclica
Di fronte ai problemi terribile le contraddizioni terribili dell'ultrà lo sviluppo e lo tra lo sviluppo complessivo e lo sviluppo economico queste grandi contraddizioni ha detto la cosa più importante non che esista un modello cattolico
Ma che esista un popolo cristiano che esista una realtà che esista un soggetto io sono convinto fortemente che la cosa più grande che noi possiamo fare per collaborare tutta la democrazia ma pensiamo anche che cosa sono i discorsi del Papa se poi non c'è un soggetto che li vive dentro la vita di ogni giorno e li costruisce se se diventano soltanto lo spunto individuale per le persone e non viene in qualche modo un diventa una realtà concreta questo è un punto come esempio certo non esiste solo la Compagnia delle opere ma la Compagnia delle opere volesse una provocazione e molti altri che ci sia un tessuto sociale forte
Questa è una garanzia di democrazia direi quasi provocatoriamente ancor prima che non si risolvono le grandi questioni
E ancor prima di cambiare determinati approfittamenti che avvengono un po'nel contesto politico che esistono delle realtà sociali perché se poi per la nostra battaglia per la nostra battaglia di ogni giorno noi non avessimo la possibilità di far vivere un settimanale come il sabato voi dovete spiegarmi come possibile che avvengono fatti liberi come le nostre opere
Perciò
Prima di dare la parola all'onorevole Borruso volevo sottolineare quanto importante che esista un soggetto una realtà ben precisa e allora si noi guardiamo con preoccupazione la nuova legge sulle sponsorizzazioni
Preoccupati di questa legge favorisca soltanto i grandi che poi in questo modo si fanno anche l'urto lo con grandi operatori culturali e magari esperienze come il meeting vengano penalizzate anzi
Venga tolto addirittura e questo un pericolo che noi riteniamo negata la libertà perché attraverso le sponsorizzazioni può esistere una manifestazione di libertà e di democrazia come il meeting
Ma se esiste un soggetto allora si vive la preoccupazione
Se li do soggetto Rossi si capisce cosa vuol dire esprimere continuamente un giudizio perché esiste il sabato capiamo che c'è una battaglia molto più drammatica sul sulla libertà di quanto ognuno di noi singolarmente preso dalle sue opere e lo dico anche come giovane imprenditore
Per le per le cooperative per la realtà nelle quali anche personalmente mi trovo dentro
Guai non sarebbe difeso fino in fondo la realtà delle nostre opere antieconomiche senza uno strumento come quello che diceva occhielli semplificazione che c'è un popolo una realtà un soggetto che vive questo è la garanzia più grande perché noi
Non abbiamo un progetto a tavolino ma abbiamo una realtà umana da sviluppare questa si pone all'interno del dibattito prima ancora di qualsiasi modello perché questa è la cosa meno condizione ed è la cosa meno condizionabile
Ma vorrei continuare la nostra
E la nostra tavola rotonda con l'intervento dell'amico Andrea Borruso che oggi si è ritrovato con il suo ex ministro del lavoro di cui era sottosegretario
So che comunque Andrea sta continuando l'esperienza di di lavoro sul tema del lavoro anche all'interno del partito ti do la parola
Io vorrei fare alcune riflessioni
Non pretendendo nel modo più assoluto di dare delle risposte
Sapendo che ciascuno di noi
Vive un tempo storico che segnato
Dal paradosso
Di dovere dare risposte nuove a problemi vecchi
Parto me lo consente all'amico De Michelis da una sorpresa
De Michelis ha detto che non comprende il termine presenza
Io vorrei partire da qui
Per la sua storia invece l'unico intorno a questo tavolo che dovrebbe comprendere in termini di presenza
E proprio Gianni De Michelis
E cito una frase tratta da un libro che molti di voi conoscono quale recita una delle frasi veramente rivoluzionarie
Che ha dettato i primi sussulti del sessantotto si leggeva sui muri della Sorbonne di Parigi
Della presa s'sul monte la presa frase che Letta non la sua verità
Non indica la mera attualità dell'istante
Ma con il sostantivo presenza suggerisce tutte il viso il dinamismo che pulsa nell'istante e come iniziativa misteriosa della libertà
Il termine presenza pone oggi
Una riflessione sul concetto di libertà nel tempo che ci ha dato da vivere
Lo cito solo per guardare nella storia moderna della libertà
Dalla grande rivoluzione
Del mille seicentottantotto
La rivoluzione inglese fino alla Rivoluzione francese noi vediamo come nella storia moderna dell'uomo
Il concetto di libertà passa dalla libertà di pensiero di religione
Alla libertà da alla libertà dal bisogno
Alla libertà per alla libertà per nuove chance o possibilità di vittoria
Noi oggi viviamo un tempo in cui la vecchia dicotomia
Che ha sviluppato Grandi movimento intorno all'ottocento
E la grande speranza dell'uomo nella sua storia recente è stata sempre quella dissente drizzare il regno della necessità con regno della libertà io non voglio fare la storia dell'Ottocento
Ma in questa sintesi vi sono stati gli utopisti all'atomo Asburgo o i rivoluzionari
Alla Marx che han tentato di Sofri Sovere questa dicotomia
Ebbene il paradosso del tempo in cui noi viviamo per la mia esperienza ma credo largamente condivisa che il centro nodale della riflessione dall'Ottocento ad oggi è stato quello della società del lavoro sia la tendenza utopica dito Musuro sia la tendenza marxiana
Pone come centrale della sua riflessione della sua organizzazione della sua lotta la questione della nuova organizzazione dalla scelta del lavoro
Bene noi viviamo un tempo che è paradossale
Perché
Da un lato si avvicina al superamento delle concezioni utopie che della fine del Settecento
E noi abbiamo paura di questo
L'innovazione che si è verificata la rivoluzione silenziosa
Che si è verificato in questi ultimi venticinque anni sulla Società del lavoro cita due dati sconvolgenti io li sintetizzo soltanto cioè dal lavoro è radicalmente cambiate parlo quando parlo del lavoro del lavoro retribuito ovviamente
Per dare un dato quantitativo se noi lavorassimo come i nostri nonni
Cioè sette giorni alla settimana e dodici ore al giorno Lori lavoreremo da Natale a Pasqua
Perché la media del lavoro impegnato della società moderna sono mille seicento lo ore lavoro hanno cioè sostanzialmente noi abbiamo ridotto radicalmente il rapporto di dipendenza dal lavoro liberando uno spazio di due terzi del suo tempo alla dimensione della libertà personale
Questo è il dato rivoluzionario
Se mi è consentito un passaggio solo
Di volata è che si è verificata in capovolgimento della ipotesi di Aristotele
Ed è la ipotesi di Veblen
Oggi chi è più libero del lavoro chi ha più tempo libero del lavoro non sono come diceva Debré
La Società Giata o la Società di corte leggiadra e analfabeta del tempo o come diceva Aristotele che l'attività pratica era solo di alcuni l'attività
Del pensiero doveva essere dei cittadini oggi noi abbiamo quelle statistiche anche recenti dei paesi dell'OCSE
Che i più impegnati sono esattamente quelli che stanno al vertice della piramide
E più tempo libero consentitemi sembra la provocatorio più tempo libero è dedicato alla gran massa dei lavoratori dipendenti
Cioè c'è esattamente capovolgimento di un'ipotesi che veniva formulata all'inizio all'Ottocento
Ma c'è soprattutto un cambiamento qualitativo
De Michelis su questo ha scritto credo un volume sul problema del lavoro nel nostro Paese
Il cambiamento qualitativo del lavoro ci porta da un lato che la concezione del lavoro dipendente ha come unico modalità di rapporto di lavoro appare essere perlomeno il radicale diminuzione rispetto soltanto venti o trent'anni fa
Vi è di più l'innovazione tecnologica che ha portato al superamento della fatica del lavoro dal punto di vista manuale io non so se al superamento della pratica psicologica
Ha portato ad una separatezza tra lavoro evita
Credo faccio solo due esempi perché a dirlo
Il tornitore che lavorava su un tomo meccanico aveva un rapporto diretto con l'opera che stava costruendo
All'inizio alla rivoluzione industriale con l'introduzione delle macchine meccaniche di era la gara tra il tornitore manuale e la macchina per vedere chi faceva il petto più preciso
Oggi il rapporto tra il prodotto nelle grandi sistemi produttivi nell'innovazione dei processi
Porta un rapporto separato tra il processo di lavoro l'esecuzione la realizzazione del manufatto e chi lo dirige
Allora quando
Noi poniamo la questione dell'economia al servizio di una presenza poniamo due questioni fondamentale
Una concezione della libertà nel tempo in cui molti sembra abbiamo paura della libertà
E questo è il secondo paradosso
Perché è più si libera del tempo
Dove tutti ci lamentavamo
Qualche tempo fa e ancora oggi sul doppio lavoro sul lavoro nero cioè sul tentativo di ricercare lavoro
La libertà
Conquistata dai processi lavorativi può esser definita come un tempo libero ma non con un tempo liberato
Allora io credo che il tema della libertà
Come modalità del tempo che ci ha dato da vivere diventa un tema essenziale solo tra parentesi aggiungo che non casualmente connesso al tema della libertà c'è il tema della cittadinanza il tema
Della Costituzione o del contratto sociale non è casuale che non solo nel nostro Paese si discuta soprattutto delle revisioni di carattere costituzionale ma di questo solo fatto una cena
Allora la domanda che si pone De Michelis
Non è tanto quello
Di stabilire che vi sia
Una società dentro la quale vi sia lo spazio
Per l'organizzazione di piccole e medie unità produttive
Il problema vero che si sta ponendo
Che di riflessione ed è politico eccome a reintegrare
Il lavoro all'abilità
Questo è il problema vero
E non è un problema astratto priva di conseguenze fra
Perché non è un problema astratto e privo di conseguenze pratiche
Perché oggi quando si pone la questione
Ci sono due filoni c'è un filone anglosassone il nostro ex presidente del Consiglio La solo copiato e non inventato
Che sostiene la tesi del più mercato meno Stato ritenendo che il mercato vince e lo stato fallisce
C'è una seconda qui non come terza via ma come capacità di riflessione di una memoria storica
E cioè quella via ridare una dimensione di autonomia alla società civile rispetto alla scelta politica
E che la società civile e la sfida politica sono non una subalterno all'altra ma una dialettica all'altra
Secondo la concezione cristiana della dottrina succede la Chiesa non casualmente fin dall'enciclica Rerum Novarum di cui il prossimo anno celebreremo il centenario
Si parla esattamente del tema del principio di sussidiarietà tra società civile e rapporti organizzative dello Stato
Qual è la preoccupazione che oggi esiste
è che il processo di riorganizzazione che stanno avvenendo
Anche in vista del mille novecentonovantadue pone che ha soltanto alcuni prendono le grandi decisioni per quanto riguarda il futuro di tutti gli uomini
E questo avviene in un connubio non chiaro
Tra potere politico e potere economico
Lo dico soltanto per una sottolineatura storica
Lo dico solo per una sottolineatura storica io sono democratico cristiano lo dico per chi non lo sappia
Ma il grande merito
Di De Gasperi
Il grande merito sto
Fu quello di non rendere subalterno il processo di sviluppo economico e della ricostruzione del Paese alle istanze e alle pressioni dei grandi gruppi che si esercitavano intorno al mille novecentoquarantotto
Cioè quella di ridare una dignità strategica alla politica
Invece di Randall la politica subalterna i processi di organizzazione così come noi oggi stiamo vedendo si stanno realizzando in vista del mille novecentonovantadue loro anche la critica che noi stiamo facendo per alcune preoccupazione che abbiamo non di certezze per carità
è che la tendenza anche del governo
Attuale è quella di
Come dire
Prenderei razionale questo processo
Dimenticando di ampliare gli spazi di libertà possibile e di rischio
Dei Colli Martani rischio perché insieme la libertà e il rischio e dicono alla responsabilità è una libertà senza responsabilità rischia di essere una parola vuota lo ha citato
Proprio perché la ritengo che in questo processo di grande trasformazione che si sta verificando non è casuale
Che
Dissi ai dissidenti
Il silenzio tra il movimento
Il silenzio tra le organizzazioni politiche cioè commesse
Il disegno sia in qualche misura accettato e scontato allora
La Compagnia delle opere
Non vuole essere
Un dinamismo economico alternativo ad altri dinamismi economici perché sarebbe un po'come la lotta del topolino rispetto alla montagna ma vuole essere certamente quella di voli a rischio parla di Davide rispetta voli
Intendendo non Goria anche se
In qualche misura centra
Perché dico questo perché ritengo che c'era esigente profonda di riconquistare dentro lo spazio della società esperienze
Ed è sottolineare il termine esperienza perché non è un portato di un'idea o di un progetto mai portato della consapevolezza visse della coscienza io Sipa compito e responsabilità dentro la storia
E allora cito un dato
Singolare
Lo dico a te e De Michelis
Noi pensammo ai contratti di lavoro formazione
Come a uno strumento non momentaneo ma come uno strumento permanente
Ritenendo tra l'altro
Vedo con anticipo su tutti che il processo formativo non era più un processo
Preliminare all'ingresso del mercato del lavoro ma il processo formativo diventava costituente della stessa continua capacità di creatività di aggiornamento e di responsabilità nell'amore
A me è sembrato del tutto singolare
Che è un provvedimento recentissimo abbia eliminato la funzione dei contratti di lavoro formazione proprio nel reale in cui il contratto di lavoro formazione aveva preso notevolmente
Altro discorso a ridurre
Le se la serie infinita che vi è stata di utilizzi sbagliati dei contratti di lavoro formazione
Però mi è venuto un sospetto e chiudo su questo
Non casualmente alla Confindustria è stata ha protestato molto larvata almeno
Perché alla grande impresa il contratto di lavoro formazione non serviva più
è uno strumento che invece è servita a far crescere alcune esperienze è stato eliminato voglio concludo con una frase di dire
Per ciascuno di noi come riflessione per un lavoro
Quello che noi ereditiamo dai nostri padri bisogna Fenoglio riguarda amiamo per possederlo
E questo significa cari amici
Che è un movimento riposto sia della storia del presente sei capace di essere iscritto nella memoria del suo passato perché è questa la condizione della creatività del suo futuro
Grazie
Ingrassare un amore Borruso per il suo intervento e per gli spunti che ci ha dato soprattutto direi come esemplificazione della sua riflessione questa quest'ultimo era quest'ultimo esempio sui contratti di formazione lavoro che hanno permesso molte nostre opere un fattivo e positivo intervento e e un prezioso punto di difesa
Se siete d'accordo anche voi adesso prima di dare la parola all'onorevole Fracanzani volevo anche rifare l puntualizzazione con voi in modo da non approfittare né delle grandi personalità che ho qui vicino a me
Sul palco né della vostra bontà io direi dopo l'intervento del ministro Fracanzani
Farei chiederei ancore quattro relatori una battuta
Una battuta un punto rispetto al dibattito anche da portare via un elemento di sintesi e se vogliamo anche di provocazione reciproca con il quale poi chiuderei il dibattito salvo che voi non vogliate un ulteriore replica più lunga
Allora io mi atterrei come sarnese mia venne istruito alle i voleri del pubblico
Ci siamo d'accordo allora con la battuta finale
Sì sì no comunque una battuta ma insomma
Se le se volete più di una battuta non c'è problema io volevo non approfittare nemmeno del pubblico
Allora do la parola al ministro Fracanzani che conclude la serie dei quattro interventi
A me pare che il tema posto al centro di questo nostro dibattito si può sintetizzare nel senso di economia al servizio del luogo
O più precisamente economia a servizio non soltanto di alcuni di pochi ma di tutti gli uomini di tutte le persone umane
Tema posto al centro di questo dibattito ma tema che credo voi richiedete anche collegato ad un impegno operativo
Nome ritenendo questo nostra discussione un momento accademico avulso dalla realtà ma strettamente intrecciato con il dato storico
Dato storico che io direi dovremmo guardare in modo disincantato in modo non interessato senza autolesionismo mi essenza trionfalismi
Credo che io obiettivamente se noi pensiamo all'Italia di quarant'anni fa
Semidistrutta Unitalia con una scarso sviluppo industriale ancora largamente agricola priva di risorse caratterizzata da grandi fenomeni di emigrazione proprio per sue grandi sacche di povertà e l'Italia di oggi non possiamo non constatare come abbiamo fatto appunto in otto lustri quello che altri paesi
Dotati di maggiori risorse inizialmente hanno compiuto in secco di praticamente due trasformazioni due rivoluzioni da una società sostanzialmente agricola società industriale
A un ulteriore momento di grande apertura anche verso il post industriale un risultato sottolineato da essere la quinta potenza industriale economica nel mondo ma dicevo anche senza trionfalismi
Vediamo le Ucci ma vediamo anche quello che rimane da fare che c'è un dato centrale che per la verità non è soltanto nostro
Con accentuazioni maggiori o minori è largamente diffuso anche gli altri Paesi della CEE ma noi guardiamo la realtà che più direttamente ci interessa la realtà italiana
E direi questo dato di larga preoccupazione e il dato dell'occupazione
Nel senso che è vero abbiamo venti milioni e ottocento mila occupati il numero più alto della nostra storia però abbiamo anche due milioni e ottocento mila disoccupati
Due milioni ottocento mila disoccupati che è un problema sia di enorme portata per i singoli sia di carattere generale per i singoli nel senso che non è soltanto un problema di carattere sociale ma è anche un problema di carattere economico in termini generali perché di mancato e non volontario certo apporto impoverisce la Società del contributo che potrebbe dare invece dagli occupa e d'altra parte non è un dato per le singole persone soltanto di carattere sociale perché la carenza di occupazione non priva soltanto di un diritto fondamentale
Ma diventa anche impedimento alla realizzazione di altri diritti essenziali la realizzazione della propria personalità la possibilità di farsi una famiglia la possibilità di avere una abitazione
Allora di fronte a un fenomeno che unisce insieme
Una così enorme portata sia per i singoli sia per la società in generale io credo che noi dobbiamo dare una prioritaria attenzione a questo aspetto darla d'altra parte in termini non assistenziali ma in termini produttivi è stato detto giustamente nell'introduzione credo che questo sia l'obiettivo per l'occupazione che noi dobbiamo darci un'occupazione che significhi lavoro che significhi attività che significhi che l'occupato a sua volta crea ricchezze non il posto per il posto io credo che i nostri giovani chiedono di dare un loro contributo alla società in positivo non chiedono il posto per il posto per la sussistenza ah sì è così
Allora
Io credo che dobbiamo avere
Coscienza degli aspetti di questo fenomeno
Che si incentra soprattutto in tre fasce
Di carattere settoriale e di carattere geografico il sud i giovani le donne e veramente TAR rimanere allibiti
Certi commentatori
Che minimizzano la portata del fenomeno della disoccupazione nel nostro Paese come del resto in altri Paesi della CEE
Dicendo che questo è dato dal fatto che le statistiche oggi riportano una grande domanda di lavoro da parte delle donne una domanda
Che nel passato nonché era espresse io credo che questa domanda sia un fatto di avanzamento di maturità
Di cui dobbiamo prendere atto come un sacrosanto diritto delle donne a cui dobbiamo dare una risposta in termini assolutamente paritaria lì altre fasce sociali e agli uomini alla generalità dei cittadini e di fronte a questa realtà quale risposta si parla moltissimo in queste settimane giustamente nel programma del governo nei programmi dei partiti politici di maggioranze anche dell'opposizione
Della necessità del aspetto fondamentale che hanno le riforme istituzionali
Ma troppo poco si parla
Del problema delle riforme istituzionali in relazione all'economia
Eppure se c'è un aspetto della nostra società che è caratterizzato dalle maggiori trasformazioni è proprio quello dell'economia e noi non possiamo pensare di non raccordare le nostre istituzioni a un processo di cambiamento così grande e tra l'altro a questo aspetto di internazionalizzazione che oggi come non mai è presente nella nostra scena Interna e nella scena più in generale
E allora rispetto a questa necessità di collegamento delle riforme istituzionali anche all'economia certo importante parlare della riforma al Presidente del Consiglio della riforma dei regolamenti delle Camere
Del problema delle Autonomie locali ma appunto anche in relazione all'economia e agli obiettivi che noi vogliamo porre al centro del dato economico
Cosa io credo sia importante fare io credo sia importante rettificare
Un certo Piero
Nel senso che certe volte mancano delle regole
Degli indirizzi di grande programmazione a monte
Mentre si è ricchi di vincoli di lacci e lacciuoli per l'impresa de a valle
Io credo che è da correggere il tiro
Che occorrono alcuni grandi in diritti di programmazioni programmazione prima di tutto per il pubblico in termini di leggi in termini di attività amministrativa in termini anche di indicazioni di obiettivi per coloro che svolgono nel privato attività produttiva e che hanno bisogno di indicazioni certe per lavorare non per il giorno per giorno ma con una prospettiva avendo delle garanzie sul l'andamento della gestione del pubblico
E invece cercare di superare tante bardature burocratiche tanti lacci e lacciuoli che non hanno necessità e che ostacola non molto spesso
Soprattutto attività delle piccole e medie impresa e credo che questo sì è un indirizzo di fondo certamente mettendo al centro di questo tipo di programmazione di largo respiro di questa programmazione indicativa il tema dello occupazione ma un'impostazione di questo tipo
Istituzioni economia non ha valenza soltanto per l'aspetto dell'occupazione pur così fondamentale pensiamo a un dato
In uno degli ultimi Consigli dei ministri abbiamo discusso della legge anti presto cioè della legge che tende a regolamentare le grandi società alle loro dimensioni soprattutto perché non sta ostacolino le attività bianco
E questa legge incentrata soprattutto nella regolamentazione delle cosiddette concentrazioni verticali
Cioè delle Società delle aziende che operano nello stesso settore le dimensioni delle aziende che operano più determinato settori ho ritenuto di sollevare un aspetto che certamente questo dato delle concentrazioni verticali è importante però teniamo conto che oggi ci avviamo al mille novecentonovantadue siamo già io l'economia largamente internazionalizzate e c'è bisogno di poli forti di polli rilevanti per cui certe una regolamentazione anche in questo campo però tenendo conto che noi dobbiamo vincere le sfide di carattere internazionale
Mentre invece a me pare di e ben maggiore attualità e necessità di regolamentazione su questo
Ho insistito su questo c'è stato un impegno fin finale formare del comunicato del consiglio dei ministri sul problema della regolamentazione delle concentrazioni orizzontali cioè delle società che hanno insieme
Industria banche assicurazione televisione stampa e questo è un problema di carattere economico ma è anche un problema che va incidere direttamente sullo sviluppo della democrazia i discorsi che avete fatto
All'inizio sul problema delle libertà non può avere pieno spazio se noi non arriviamo a questo tipo di frammentazione che ha una valenza ripeto non solo economica ma di libertà e di democrazia ma certamente il problema il problema il problema ecco di grandi indicazioni di grandi politiche come obiettivo centrale l'occupazione mi pare passi per alcuni aspetti che sono insieme economici ma a mio avviso anche di valenza istituzionale che io vorrei per titoli soltanto dato il tempo che abbiamo a disposizione ricorda
Il primo è che se noi vogliamo dei posti di lavoro che non siano assistenziali e quindi improduttivi e quindi effimeri ma veri reali produttivi abbiamo soprattutto oggi una grande necessità di risorse per gli investimenti per un'occupazione vera
E questo allora richiede due dati
Il problema della riforma della finanziaria delle leggi di bilancio è un problema insieme economico è un problema istituzionale
Perché è un contributo importante a farsi che le risorse siano maggiormente destinate a rispetto anche alla spesa di parte corrente alle spese per Investimenti e quindi per l'occupazione
Il problema di un di leggi per maggiore giustizia
In termini fiscali è problema economico e problema etico di equità ma è anche è problema di una corretta gestione
Di una corretta ricerca di risorse per un indirizzo appunto prioritario perso investimenti e l'occupazione
Un secondo da che noi certo non dobbiamo di imperio pensare di diffondere le piccole e medie unità produttive diffondere la cooperazione nelle piccole e medie unità produttive però d'altra parte certamente abbiamo il dovere e la responsabilità di un agente Gysi l'azione che in termini molto più adeguati favorisca incentivi questa grande potenzialità che esiste nel nostro Paese datata fantasia da creatività da iniziativa
Di possibilità di sviluppo della piccola e media impresa soprattutto difforme
Come quelle a carattere cooperativo che diano spazio a iniziative di carattere un tono Borruso citava poco fa uno dei dati per esempio ecco
Di rischio che c'è di recessione contratti
Di formazione e lavoro rispetto a questo dato il che non significa che non si richieda per i contratti di formazione lavoro la garanzia che siano effettivamente contratti di formazione oltre che di lavoro e consentitemi un terzo dato con il quale io vorrei concludere quello che mi riguarda direttamente quello che riguarda le partecipazioni statali dove oggi secondo me esiste come in pochi altri settori questa grande sfida a cui dobbiamo rispondere
Il coniugare il rigore e le procedure delle istituzioni con il rigore l'efficienza i tempi reali dell'attuale economia dell'attuale economia internazionalizzati il che richiede
Un impegno nelle partecipazioni statali che abbia come obiettivo centrale certamente quello dell'occupazione ma con il vincolo della efficienza e della economicità
E quindi un impegno caratterizzato soprattutto e prima di tutto dalla qualità
Qualità nella gestione come dicevo in termini di efficienza e di economicità qualità nella scelta dei settori nella scelta
Delle aree geografiche e concependo per settori la possibilità di dare un contributo di servizi più efficienti all'azienda Italia
In questi giorni è stato pubblicato uno studio sui sugli effetti positivi che avrà il mercato unico del novantadue effetti positivi soprattutto se saranno accompagnati da adeguate politiche macroeconomiche ebbene questi effetti positivi in termini di occupazione si stimano in un milione ottocento mila nuovi occupati nella CEE e addirittura in tre milioni se ci saranno le politiche economiche di accompagnamento
Ma questi dati questi benefici non è che si distribuiranno meccanicamente settore per settore paese per paese regione per regione
Sarà bello
Di coloro che sapranno conquistarseli arriveranno preparati a questa scadenza antichi non arriverà preparato rischiara di perdere anche quello che ha già oggi in patrimonio ecco perché noi dobbiamo assecondare lo sport positivo che stanno conducendo le aziende italiane di incremento della loro competitività con una diminuzione dei costi esterni aumentandola efficienza il funzionamento dei servizi delle infrastrutture
E a mio avviso le parti mattoni statali devono dare un contributo essenziale in questo senso
Secondo contributo quello di allargare l'area produttiva del nostro Paese ma non in termini qualche sia ecco per esempio lo sforzo che stiamo facendo si deve a ridimensionare l'occupazione nella siderurgia perché diventerebbe assistenziale non competitiva però per la prima volta stiamo facendo
Nella nostra storia lo sforzo di ristrutturare un settore contemporaneamente è una iniziativa bere industrializzazione in altri settori allora dobbiamo guardare a settori ad alti Investimenti a redditività differita cioè settori di alta tecnologia
E un terzo impegno io credo importante è quello della ricerca su cui si vince la sfida internazionale la ricerca applicata è un dovere parte batterista tali se vogliono dare un contributo vero l'occupazione lo devono fare
E non soltanto in proprio ma per mettere a disposizione questo servizio innovativo anche alle piccole e medie aziende che non possono condurre uno sforzo così impegnativo in proprio e un quarto impegno quello delle grandi strategie delle grandi opere
Per l'ambiente ma qui parliamo di politiche però alla fine resta sempre l'uomo resta l'uomo ad avere un dato decisivo sia l'uomo come politica
Sia sia l'uomo come operatore politico sia l'uomo come cittadino ebbene io credo che noi sapremo vincere le sfide che abbiamo di fronte sapremo vincere soprattutto questa sfida per l'occupazione per l'occupazione non soltanto per tanti ma per la generalità
Di cittadini se noi ci richiamiamo a due valori noi come cristiani non abbiamo modelli precostituiti compiuti definitivi
Però io credo ci sono due da che una volta sembravano Utopia sembra una cosa lontana dalla realtà e che oggi a mio avviso diventano invece sempre più un dato di grande esigenza storica
Il dato della creatività
E la creatività non soltanto come impegno individuale ma come contributo allo sviluppo non crescita lo sviluppo della comunità e il dato dell'internazionalismo oggi sempre di più l'economia non soltanto l'economia eh intessuta di questo carattere oggi oggi questi nostri valori di creatività in parte e nazionalismo non sono Utopia sono Realpolitik
Fatto fatto parte di alcune importanti preoccupazione che vive dall'interno del suo ministero e anche di averci dato alcuni suggerimenti importanti alcune cinturoni importanti
Io vorrei perciò adesso concludere con visto la vostra reazione a scelta i relatori possono scegliere tra una battuta una replica come meglio credono con libertà
Prega parola vicepresidente del consiglio onorevole De Michelis per questo
Ma io cercherò di stare in mezzo tra una battuta e una replica vera e propria anche perché gli argomenti che sono venuti fuori questa discussione sono talmente tanti i vari richiederebbero discorsi molto lunghe però qualche come si può dire accenno non dico polemico ma dialettico soprattutto in cappuccio Borruso l'ho colto vorrei fare qualche puntualizzazione anche per capirci perché sono rischiamo sempre di il Consiglio di parlare senza che vari discorsi possono incrociarsi in punti di riferimento che consentano minimo di verifica e di controllo
Ora io ho sentito con piacere dire dal moderatore se la Compagnia delle opere non vuole la terza via
Benissimo
Mi pare una grande semplificazione perché attorno alla terza via la cooperativismo corrivi e si è fatto un sacco di letteratura un sacco di affabulazioni e ben poco di concreto dal punto di vista non dico economico ma anche politico e sociale
Quindi stiamo nelle regole del gioco regole del gioco sono quelle dell'economia di mercato fragranza e ha detto una delle grandi come si può dire questioni con cui fare i conti di accettare l'internazionalizzazione fatto
Siamo dentro un grande sistema
Che è basato su queste regole quello che è avvenuto in Russia in Cina sta avvenendo dimostra che queste sono le regole con le quali bisogna giocare
Credo che non ci sia una differenza tra di noi rende non c'è una differenza col grosso di quelli che si confrontano nell'agone politico col fatto di volere in questo mondo che gioca con queste regole del gioco la persona umana l'uomo dei valori non meramente economici quantitativi possono esprimersi sempre di più
D'altronde non solo credo che siamo tutti d'accordo ma possiamo constatare che per fortuna storicamente andata così
Una un'osservazione che facciamo poche volte che non solo dal mille novecento al Duemila in cento anni gli umani sono cresciuti da due miliardi a sei miglia
Ma che tra questi due miliardi di allora in sei miliardi e qui arriveremo tra dodici anni
La quantità delle persone in grado in qualche modo di considerarsi persone non semplicemente numeri di una conta di una specie animale sono aumentate enormemente nei due miliardi di allora la quantità la percentuale che era persona e non sembra c'è mente esponente di una specie di una vera piccolissime diritto di voto possibilità economiche culture eccetera si possono fare di conto alla fine di questo secolo lei sei miliardi contro l'aumento quantitativo degli appartenenti alla specie umana
Che si chiama alla specie animale che sappiano uomo la quantità di persone è aumentata enormemente
Diritto di voto cultura possibilità direi addirittura allacciamento dal punto di vista l'informazione al al mondo in cui viviamo enormemente quindi appoggi l'unica cosa su cui proprio direi
Dovresti fare un'autocritica l'idea di questo ragionamento poi più che mai riferito all'Italia rivelata in cui c'è non c'è libertà è un errore utopista l'umanità ha conosciuto connettore continuo progresso che occorra fare ancora moltissima strada non ce l'
Minimo dubbio perché c'è un sacco di gente questo progresso non l'ha conosciuto ma non voler constatare come si può dire il senso la tendenza di quello che è avvenuto in generale nel mondo in modo particolare in realtà conclude l'OPEC in modo particolare in Italia
Se queste serie pare francamente così un'esagerazione e mi ha stupito sentire l'applauso a questa affermazione che a questo punto sì allora il rischio che io sento del fondamentalismo quando si mescolano assieme impegno soggettivo e i sentimenti le Giosa imita proprio rabbrividire capo no qui non è vero niente
Dire che l'Italia non c'è libertà dire un falso storico se c'è anzi probabilmente siamo una delle realtà sociale politica al mondo in cui né possibilità di libertà sono massime storicamente parla e poi si voglia lavorare per avere un di più per espandere come si può dire per questo un altro paio di maniche ma di come si può dire il senso del punto in cui siamo ma tenuto va tenuto presente
E allora a questo punto la prima constatazione che va fatta anche se accettiamo questa serie di cose se abbiamo il senso diciamo della per l'evoluzione storica quello che conta io lo voglio dire perché io sono per il più stato non per in uno stato sono soprattutto per ritornare alle regole
Certo sono regole diverse da quelle di ieri da quelle che in parte abbiamo ancora oggi non sono più non possono essere più le regole ottocentesche
Della società industriale capitalistica di allora o dello Stato nazionale figlio del liberalismo ottocentesco sono probabilmente regole più leggera e sono di sicuro ne
Leggo le più sovranazionali che nazionali marchio occorrono regole mi pare il fatto essenziale e le regole chi le può dettare sono stato io tutta questa cosa del più società mi fa una gran paura più stato
Che poi la politica funzioni male non è una scusa per dire meno Stato è semplicemente uno stimolo per farla funzionare meglio
Perché nel meno Stato nel corso di questi dieci anni che guarda caso poi avuto il segno dell'individualismo dell'egoismo del conservatorismo la relazione sulle realismo del thatcherismo del meno Stato in realtà ancora c'è stata concretamente
C'è stato il prevalere non solo sui valori umani sui valori etico soggettivi ma perfino sull'economia reale delle regole della finanza o meglio delle non regole della finanza
Qualcuno di voi vuole quello è quella prospettiva che vuole allora abbandoniamo anche questa specie di affabulazione un po'pericolosa della io poi non sono contro al fatto Andrea che ci sia una dialettica tra la società civile l'organizzazione le espressioni e lo Stato dieci guardie diverse ovviamente mi guardo bene dal pensare allo Stato come una sorta di Stato bolscevico che annulla tutto e massicci caduto però la questione vera di cui abbiamo bisogno nell'Europa e nell'Italia del mille non c'è l'ottantotto non è quella della società Campisi articolata sia richieda si è rafforzato enormemente ma è quella di ricostruire una capacità dello Stato io dico soprattutto dello Stato anche a livello sovranazionale europeo di dettare in modo democratico le regole Andrea ragione questa è andando novantadue e centinaia o migliaia di decisioni importantissime per la vengono prese al di fuori di ogni minimo controllo democratico meccanismi infatti di euro operati di piccole riunioni di piccoli mitico di direttive ad hoc date da poco in cui ci cadono addosso senza che neanche in qualche modo ci sia una discussione di parte il PRA delle regole diventa diventa decisiva la prossima se si passa fra delle regole bisogna anche per un attimo come si può dire guardare alle cose cioè avere quel tanto di onestà intellettuale per guardare le cose per quello che sono e per evitare il rischio che la missiva quando si deve parlare di regole della come si può dire dello stravolgimento suggestivi stipate
Io ho sentito molte cose su cui non sono d'accordo su cappucci grida contro Mediobanca dice perché è stata privatizzata dice Capucci perché era per caso era pubblica per caso minimamente
Perché dal quarantotto all'ottantotto era pubblica la Mediobanca di Cuccia
Tanta che ride ma anche era quello che è rimasto nonostante i governi che ci sono stati nonostante il buon De Gasperi la capacità che ha avuto di non soggiacere ai grandi gruppi del capitalismo lombardo e allora e se ne era andata in un'asta quindi mi pare che questo tende ad una Nissan ENAS se era stata gestita nell'interesse dei privati ottimamente essendo di proprietà pubblica bisogna essere di trasferirla buoni passò ma mi pare un programmino ammesso nella cerchia rifare tuo ragionamento dura sull'idea di fare veramente che sia un problema minore nel senso che può darsi
Per forza è che questi Tosa ghanese o di proprietà motivo magari gli equilibri di potere è questa e nocciole lapidazione ho capito ma mi pare strano
Mi pare strano scoprire per questa cosa nel momento in cui cambia la forma e non la sostanza e non averlo scoperto prima perché non ho sentito mai vedete ancora no no Danial monocratico
Rischiano porre questa questione no no no la forma è sostanza in molti casi perché allora io ti dico perché non ammazziamo un qualche milione di pensionati per risolvere il problema della finanza pubblica e voglio
Io non voglio ripeto non voglio fare della polemica voglio ripercorre interamente guardassimo le cose per come stanno insisto forma o sostanza che sia Mediobanca dal quarantotto l'ottantotto avendo una proprietà formale pubblica si è comportata nel modo in cui si combattono
Perfetta né io non ho sentito cappucci parlare prima d'allora pretendendo che cambiasse quella forma o quella sostanza immediato quindi
Mi sembra false battaglie conosco le ragioni soggettive che stanno dietro che pervase battaglie mi sembrano comunque di minore importanti
Poiché appoggi dice bisogna fare la lotta all'evasione fiscale
Sacrosanto discussione io mi sottraggo alla osservazione che tra l'ottantuno ottantasette i ministri sono stati socialisti repubblicani non democristiani sembra prelevata l'altro che alla gente interessi molto poco stock
Alla sostanza e alla constatazione Checco i ministri dobbiamo che socialisti repubblicani come ahimè anche con quelli presenti democristiani una parte grossomodo un terzo del Paese ai vaso largamente
Allora
Andiamo alla sostanza visto che ha evaso largamente e visto che questo è effettivamente eticamente sostanzialmente non più sopportabili dobbiamo di dobbiamo dirci come venirne fuori ma chi si oppone alle proposte o chi semplicemente sottolineare che deve dire la strana
Io voglio fare un esempio che Borruso conosce bene l'ho fatto solo per questo cenno di cui voi vi fidate che può far testo dei diciamo della verità di questo esempio che faccio io un'esperienza l'ho fatta concreta
Lo riguardava al fisco riguardava il parà Fisco cioè i contributi sociali sempre d'azione
Nell'ottantasei quando eravamo assieme facendo un certo sforzo un po'di lavoro di buonsenso e pratico abbiamo indotto l'IMSA fare dei controlli e dimmi Sasco Berto due mila miliardi di evasione para fiscale centinaia di migliaia di piccole imprese commerciali e artigiani che avevano evaso impara
E ha emesso centinaia di migliaia di bollettini e applicando le regole di allora questi cadono pagare nomi due mila ma con le penalità sei mila miliardi
Andrea si ricorderà cosa è successo nel Parlamento della Repubblica italiana tra gli ultimi mesi dell'ottantasei ottantasette lo diciamo a stati battuti duecento volte
Con un decreto è stato applicato un condono de facto si è spiegato che era impossibile chiedere a queste centinaia di migliaia di imprese di pagare il dovuto perché altrimenti falliva guarda caso l'ha spiegato il nostro comune amico Cristofori che credo sia amico di Capucci Rica parte io non so come si può dire a uno stato d'animo di questo tipo assieme ai comunisti tutti in coro hanno votato così risultato i due mila miliardi sono stati pagati cioè non sono state pagate le penali
A è un sacco d'impresa hanno capito ti conviene non pagare i contributi approvvigionarsi presso vinse quando poi caso mai ti sorprendono Pagni perché costa meno che andare una banca prendo gli stessi soldi
Questa è l'esperienza sui due mila miliardi siccome secondo i miei punti tra l'ottantatré e l'ottantotto le imprese di cui stiamo parlando visto che si parli di cose concrete nel governo col famoso disegni di legge hanno grosso modo i vasi in cinque anni centocinquanta mila miliardi allora io suo curioso di vedere se di colpo con una bacchetta magica uno riuscisse a perseguirli tutti a riscoprirne tutti a portare questi centocinquanta miliardi cioè cosa succederebbe nel Parlamento la Repubblica italiana io sono realista so già cosa succederebbe succederà peggio che quei due mila miliardi
Sì perché poi tutti predicano benissimo e poi trattenuto in modo concreto rispetto al fatto che una democrazia funziona che sulla base del consenso allora io su uno di quelli che ha tentato di formulare una strada che ha un grande vantaggio che quello di far pagare di più
Che è quello di fare emergere il sommerso che è quello di prendere atto che quando si tratta di quattro milioni e mezzo di impresa di cui due milioni e mezzo sono oggi consiste
Ma forfettario e di fatto in questo modo pagano come si può dire lontani danno un obolo volontario c'è un'oblazione allo stato non c'è una tassa pagata seri
Diciamo a fare emergere un terzo un quarto o più di un terzo di questa corazza un grande passo in avanti
C'è qualcuno che è la strada migliore la proponga ma per favore la demagogia del gridare
A sulla fatto che l'evasione questo non serve a nessuno lascia le cose esattamente come stanno Europol o il vago sospetto che in realtà si faccia come si può dire si voglia fare il gioco di quelli che hanno valso fino ad oggi in realtà non vogliono dare nemmeno in tempi in più
Nemmeno il quarto in più nemmeno la metà in più vogliono continuare come ieri come è successo fino a questo a questo momento cioè io dico bisogna andare alle
Pongo delle questioni e chiudo sull'ultimo argomento robottino mi sta più a cuore perché poi è quello dove l'aspetto etico politico si unisce a quelle economiche il lavoro
Poi alla fine credo che potremo tutti metterci d'accordo
Che se discutiamo e se abbiamo l'obiettivo comune è quello di organizzare nel sistema economico e sociale come si può dire che dia lavoro a tutti che raggiunga questo risultato che assieme economico economico perché far lavorare tutti vuol dire non sotto usare
Sta importantissima risorsa economica che il cervello umano che l'uomo ma che è anche aumentato etico cioè assolda un fondamentale coglie diritto ho bisogno della socio di una società moderna e civile e anche qui però bisogna che ci misuriamo
Come si sulle proposte concrete
Perché io le soluzioni tratti che non le vedo mica così facile io auguro a Carlo di essere fortunato queste pensioni statali e di riuscire a far funzionare il sistema in modo che quei più tubazione ma dubito che ci riesca
Perché probabilmente se farà bene ministro farà funzionare in modo efficiente quel sistema per i settori in cui opera sarà meno occupazione e non sarà gli asini vuole per questo perché probabilmente è la logica di quei settori io come si può dire non vogliono non non l'ho fatta io quella misura quando qui Andrea dice ma i contratti di formazione lavoro del centro nord non hanno più l'incentivo farà fiscale e quindi io dico solo una cosa che il problema che avevamo noi
E che abbiamo noi non è quello del centro nord dove siamo ormai praticamente la piena occupazione del Sud dove i contratti di formazione lavoro non hanno funzionato e una volontà anche perché non c'è il differenziale e a parità di condizioni uno l'impresa la fine Emiliano Masala in Calabria o in Puglia
Sul come di lavoro formazione animeranno ha funzionato per una semplice ragione che dal mille novecentosettantotto esiste una legge che per ogni assunto io faccio al Sud o la lo sgradevole
Contributivo sia dal datore di lavoro sia del lavoratore assunto per cui al Sud raccontato i loro format non serva assolutamente in the perché gli è più oneroso rispetto alla legge sullo slancio del retributiva balletto si sta pensando seriamente per essere
Non è così infine il Comune ma siccome il nostro mestiere Colasanti dovrò mettere attorno a un tavolo e rendere ancora meno oneroso al Sud ma di sicuro nella misura in cui tu crei uno splitting condizioni per gioco nodoso sposti la possibilità di creare l'occasione d'oro dove tenere a bada i soldi cioè nel Sud
Perché nel centro nord ripeto siamo ormai in una condizione largamente europee voi naturalmente ciascuno come si può dire pensa al caso suo natura ente penso che qualche cooperativo impresa associata alla Compagnia delle opere starebbe meglio avendo ancor
Ora sei milioni di sgravi a fiscale all'anno ma questo ragionamento molto parziale non è il discorso generale che va fatto sulla questione lavoro ora su questa questione lavoro qui bisogna veramente che rifiutiamo di più perché ci sono stati esempi che hanno tentato di usare la variabile lavoro come una variabile sociale diciamocelo francamente è stato l'aspetto migliore del sistema sovietico la kora probabilmente più giustificabile sistema sovietico è stato quello che ha dato lavoro a tutti
Solo che cosa faceva già al part-time retribuito montagne nelle grandi del tutto sistema il tuo sovietico lavorano in due al posto di una così lavoravano tutti in Cina hanno fatto così per creare lavoro il risultato è stato che non hanno retto hanno dovuto arrendersi non ce l'hanno fatta
Quella strada non porta da nessuna parte
E allora ci vuole forse una riflessione più approfondita anche qui
Sul come si creano tutte queste occasioni di lavoro di più perché dire giovane donna tessuto dice il mio amico e compagno Martelli e è facilissimo ma dire come dare un'occasione di lavoro la giovane donna del Sud è difficilissimo
E non bastano le affabulazioni le le frasi di buona volontà nei basta solo una questione poi perché poi si torna sempre lì di pensare di trovare la scorciatoia facile scaricando sulla collettività la questione
Sgravi fiscali grava il parafiscali odio non mi rimangio quello che ho detto a tavola e dico che la dobbiamo dovremmo correggere la norma sulle sponsorizzazioni distinguendo caso per caso e capisco che la sponsorizzazione per promuove iniziative di tipo culturale di tipo associativo di tipo sociale è una cosa diversa che la squadra di calcio per iniziativa tipo propagandistica eccetera eccetera sapremo distinguere e da questo punto di vista non dovete non dovete preoccuparvi però nello stesso tempo non è
La Compagnia delle opere compensare l'arretrato la scorciatoia che appunto al di là di organizzare il vitino tenere in piedi il saldo perché serve per la pluralità delle voci dice deve comunque deve avere il vantaggio di sgravi fiscali parafiscali per fare quello che l'imprenditore dal mare resa pare no dovete farcela con le regole e gli altri dote farcela con le regole la carica ero là semmai per andare più a fondo una riflessione dovremmo tutti assieme chiederci cosa può fare lo Stato in nome della collettività non per creare dei vantaggi intere i piani che sono solo come si può dire costosi antieconomici fuori delle regole del gioco per rendere possibile a chi ha voglia di fare qui ora il prete l'educazione riprendere formazione b
Vogliamo cominciare a parlare del fatto che in questo Paese si spende poco per la formazione e tu quel poco viene speso malissimo viene speso malissimo e in buona parte distrutto da coloro che opera in quel settore
Molto spesso di matrice sociale e non di matrice imprenditoriale economico vogliamo dire queste cose vogliamo dire che molto spesso in questo Paese il giovane imprenditore visto che si è citata la dedito andiamo a vedere
Ha il fatto che non può per esempio nel Meridione anche avendo una buona idea procedere perché non esistono un'infrastruttura contorno minime per potere sviluppare una buona idea non c'è la possibilità di accedere la tecnologia non ci sono i velivoli momenti di ricerca
E vogliamo dire valore e chiudo su questo che poi alla fine il tutto torna al fatto che in queste condizioni in queste condizioni in cui appunto lo stato in qualche modo è arretrato poi alla fine il passaggio finanziario è un discrimine vera mente come si può dire decisivo perché in un'epoca in cui noi tutti affermiamo che l'uomo e la sua intelligente risorsa economica non c'è una banca disposta a scommettere su questi le banche operano ancora come se fossero edito da ottocento e vogliono la terra può ora il capannone vogliono il macchinario fatto di ferro di acciaio per scommettere una lira queste sono le cose sono le cose da fare questi sono i cambiamenti del Novara e questa è la logica su cui si può io chiudo allora pene ieri assieme da un lato la constatazione storica del fatto che l'economia di mercato ha vinto sulle altre possibile corre e nello stesso tempo più noi non vogliamo accontentarci dell'economia di mercato non vogliamo fermarci all'economia di mercato non vogliamo pensare del compiuto non so loro semplicemente per aver creato un meccanismo che funziona per produrre profitto e ricchezza ma vogliamo usare tutto questo per un qualche cosa di materiale di etico di qualitativo e quindi che riguarda la condizione umana che la stanno voi come si può dire costruire concretamente pragmaticamente non fideistica mente le nuove regole con cui può rendere possibile tutto questo io sono tra quelli ottimisti mai come oggi nella storia l'uomo ha avuto nelle sue mani le possibilità tecniche cent'di lì che nonostante tutto etiche per pace dipende da noi però dipende dal fatto appunto tutte queste possibilità vendono punto utilizzate in modo molto per meno molto laico molto competente non vuol dire sente ideali
Il che non vuol dire senta scenari e di valore vuol dire semplicemente con la capacità di usare questa grande occasione che ci è data io son convinto che se se la ci impegnassimo in questa direzione ce la potremmo fare e allora la questione dell'economia
Come si può dire al servizio della persona e non solo del profitto della presenza nelle perché io sessantotto non hanno nulla e meno che mai amo uno slogan tipo quello della presa
Ma sul Mandela presa questi sono slogan di tipo fideistico di tipo di tipo come si può dire duramente volontario per non dire velleitario i cui pessimi riso dati abbiamo constatato in vent'anni meglio che non ci pensiamo
Adesso
Il la direzione del Miti mi chiede di proprio di di fare più presto possibile perché in Auditorium è iniziato l'altro importante appuntamento delle diciassette io però vorrei ringraziare in modo particolare il vicepresidente del Consiglio io del suo intervento della sua replica anche del di un dibattito che chiede certamente più profondi vento perché ha portato un elementi di realismo che sono preziose dissimili per la nostra esperienza da Compagnia delle opere che è la cosa che ci preme in modo particolare ringrazio anche dalla presenza così importante come quella del vicepresidente del del consiglio che dall'incontro di oggi assieme al ministro Fracanzani certamente un grande un grande significato se c'è ancora una battuta da parte di qualcuno io direi proprio una battuta perché vorrei
Tutte queste scusami io non ho detto né in Italia non c'è libertà ho detto che c'è poca democrazia perché si discute poco dei problemi della gente prima secondo chiede utile il problema del fisco io non ho detto nel non voglio la tassa d'ingresso ho detto Never gogna Orsoni sia così bassa perché sarebbe l'ennesima fregatura per tutti quelli che hanno pagato le tasse e ho fatto l'esempio dell'ottantuno e lo riconfermo fu un fatto scandaloso
Terzo
Il problema del lavoro è il problema di una gestione efficiente quaestor si si chiama risorse disponibili dell'Italia e sono totalmente d'accordo
Il problema è che The Gianni parli come se in tutti questi anni fossi stato a insegnare all'università come il sottoscritto invece né come ministro nel governo della repubblica
Allora allora io ti dico sei teche Daris mettere insieme a tutti i tuoi colleghi politici italiani di parlare incominciate a fare e a stabilire delle regole nello stato che siano veramente è nell'interesse generale della gente e non di piccoli gruppi di potere grazie
Una battuta anche l'onorevole Borruso vorrei capire una cosa con Gianni De Michelis e credo su questo siamo d'accordo nell'Ottocento chi deteneva il capitale
Deteneva il potere
Del gli anni del due mila chi detiene l'informazione detiene il potere
Ecco io la domanda che mi sto ponendo essendo voi stiamo governando i processi di detenzione dell'informazione prima questione la seconda
La sfida del novantadue anche per il Mezzogiorno d'Italia si gioca sulla rete di informazione e di comunicazione
Il Mezzogiorno rischia di essere tagliato fuori dal processo di sviluppo economico se non vi è una una rete di informa Fioroni e di comunicazione parlo del ferrovia degli aerei fanno delle telecomunicazioni e via di seguito allora mi domando
Lo Stato oggi hanno l'obbligo di fornire le grandi reti di informazione e di comunicazione e dentro questi eventi occorre che si sviluppi la capacità organizzativa della società in questo senso si parla di meno Stato non più dallo Stato che interviene direttamente dall'economia ma lo Stato che crea le condizioni dentro il quale si gioca
La creatività e la responsabilità delle persone che in ultima istanza e l'esigenza della propria libertà l'ultima battuta al ministro
No soltanto su un dato che poi mi pare quello centrale sul fatto che la sfida per l'occupazione sia una grande sfida una sfida difficile su questo dobbiamo essere assolutamente convinti però le difficoltà non ci devono far regredire di attivare o nel ritorni all'economia e collettivistiche del posto per il posto con quello che significa con quello per l'esperienza storica ha dimostrato o siccome appunto la sfida è difficile dare per scontato un grosso tasso di disoccupazione io credo che con la coscienza che ci muoviamo in un terreno irto di difficoltà dobbiamo riscoprire seppure in termini assolutamente nuovi per cambiamenti che sono intervenuti di enorme portata le indicazioni di Vanoni a questo proposito che non si era appiattito né nell'una né nell'altra soluzione ma poneva al centro di una a politica democratica una politica dell'occupazione non a caso Vannoni per arrivare a questo si poneva una corretta politica dell'amministrazione che non fosse dispersiva di risorse e contemporaneamente si poneva una politica del fisco un fisco non soltanto in termini di equità Maker che recuperasse risorse meno per i consumi e più per gli investimenti certo in una situazione assolutamente nuova certo avendo coscienza che pro più o azione di programmazione programmazione non collettivistica ma come regole del gioco che facciano vivere il mercato perché senza regole non esiste come ricordava Vanoni il mercato delle regole di programmazione indicativa prima di tutto che valgano per il pubblico che siano globalmente coordinate allora certo dei risultati possono essere ottenuti se tutte le politiche pubbliche sono indirizzate in questo senso dalla politica del mercato della oro ricordiamo per esempio che il part-time da noi è il minore in termini numerici che esiste in Europa quasi un lavoro di serie B e invece dobbiamo voi affrontare questo dato come un dato che normale in questa si può dalle politiche certamente di maggiore corresponsione tra domanda e offerta sola mondo del lavoro a una politica degli investimenti certo Gianni io so che non solo nelle partecipazioni statali ma anche nel privato la prima ondata di risorse per gli investimenti va a contrarre l'occupazione perché va a elevare la produttività l'innovazione tecnologica e a ridimensionare l'occupazione ma proprio per questo io insisto nel dire che occorre una grande mobilità era una grande mole di risorse per gli investimenti e quindi lo per l'occupazione perché la prima ondata al massimo tiene i livelli attuali ci vuole un ulteriore in diritto di risorse proprio per ampi gare l'area produttiva certo che è una cosa difficile perché queste non sono scelte indolori questo significa meno consumi di vario tipo questo significa indirizzare risorse che oggi sono spesi per poi le più facili per cose più divertenti ad ulteriori impegni per investimenti a questa occupazione ma la scelta sta in noi se vogliamo una scelta facile oppure una scelta possibile ma certamente difficile ma nella scia del solidarismo
Io vorrei provare dell'ultimo secondo per ringraziare tutti voi della partecipazione anche per ringraziare il meeting che ci dà occasione di libertà come oggi che costringono anche tutti i voi ad andare più a fondo di quello che significa una battaglia per la libertà invito tutti a continuare la conoscenza di questa sfida con l'incontro con Cesana
Che sulla Compagnia delle Opere sabato mattina alle undici grazie ancora di tutto