Derrick

Se invece il momento come ogni martedì a quest'ora della rubrica dedicata ad energia e ambiente di Michele governatori Derrick
Ancora sulla disciplina delle emissioni di gas serra in Europa
Per gli amici riterrei che questa sarà l'ultima delle puntate dedicate al sistema europeo di disciplina delle emissioni di gas serra
Abbiamo visto la volta scorsa che le regole inizialmente predisposte dalla Commissione europea riguardo al sistema di locazione scambio dei permessi ad emettere gas serra per il periodo due mila dodici due mila e venti
Sono state stravolte dal dibattito politico in Consiglio e Parlamento che ha introdotto forme di trattamento diversificato per il settore industriale e per localizzazione
Che comporteranno sforzi economici per alcuni e nulli per altri una sorta di confusione tra gli obiettivi della riduzione delle emissioni che dovrebbero semplicemente attenersi al principio del chi emette paga
E del tutto diverse istanze di trasferimenti o aiuti a singole categorie industriale
Un primo problema di un simile trattamento differenziato è senz'altro l'inevitabile arbitrarietà con cui le norme attuative della nuova direttiva dovranno stabilire l'appartenenza di ognuno a una categoria o all'altra
Oltre che la prevedibile litigiosità legale di categorie svantaggiate in termini di allocazione di permessi gratuiti
Oltre che la prevedibile litigiosità legali di categorie svantaggiate in termini di allocazione di permessi gratuiti
Più in generale è sempre vero che più le norme sono differenziate per soggetto più generano distorsioni economiche
Cioè interferiscono in modo consolano nelle scelte di consumatori e investitori introducendo aggravi o sconti nascosti nei pressi di un prodotto rispetto a un altro
Ma soprattutto può aver senso la seguente considerazione di massima
L'intero processo di lotta al cambiamento climatico è partito da un gruppo di Paesi sviluppati che con il protocollo di Kyoto hanno assunto impegni unilaterale
Un processo che necessariamente avrebbe portato a composti forzando Investimenti insostenibilità ambientale che a fronte dell'impegno economico potrebbero specializzare questi Paesi in tecnologie e produzioni più sostenibili
E auspicabilmente destinati a diventare per questo anche più competitive in un futuro più o meno lontano
In altri termini si tratta di un impegno che comporta una leadership costosa ma probabilmente utile nel futuro industriale dei Paesi che ne intraprendano
E che difficilmente possono aspettarsi dibattere a lungo l'economia di nuova industrializzazione in termini di costi di produzione di beni maturi
D'altra parte non c'è dubbio che la globalizzazione dei mercati unità la mancata omogeneizzazione delle regole e non solo in tema ambientale crei anche effetti indesiderati ed irrazionale il così detto dumping ambientale e sociale per esempio
Ma che ciò debba diventare la motivazione passepartout perché i Paesi più avanzati evitino sforzi unilaterali con la scusa del perché solo voi
Forse è ben più censurabile perché innescherebbe una concorrenza globale al ribasso sugli standard di sostenibilità
Voti all'ente ha racchiuso in una battuta illuminante tutta la miopia del disimpegno ambientale
Perché dovremmo fare qualcosa per le generazioni future se loro non hanno fatto nulla per noi
Derrick punto Energia chiocciola gmail punto com
Derrick si iscrive Coci K con saluto da Michele governatori che per questa puntata ringrazia Marco bellico